LA FASE PRE-ANALITICA IN MICROBIOLOGIA MODALITA` DI PRELIEVO, CONSERVAZIONE E TRASPORTO DEI CAMPIONI PER RICERCHE MICROBIOLOGICHE. CAMPIONI INVIATI AL LABORATORIO DI MICROBIOLOGIA • Materiali biologici vari per l’esame colturale e/o batterioscopico • Provette di sangue per la ricerca degli anticorpi MODALITA` DI PRELIEVO, CONSERVAZIONE E TRASPORTO DEI CAMPIONI PER RICERCHE MICROBIOLOGICHE. TIPOLOGIA DEGLI ESAMI ESEGUITI IN MICROBIOLOGIA 1. 2. 3. 4. Esami Esami Esami Esami colturali batterioscopici parassitologici sieroimmunologici MODALITA` DI PRELIEVO, CONSERVAZIONE E TRASPORTO DEI CAMPIONI PER RICERCHE MICROBIOLOGICHE. Il prelievo del campione biologico • E’ la fase più importante di tutto il processo che porta alla identificazione dell’agente infettivo causa della patologia del paziente • Deve essere eseguita da personale sanitario (infermieristico o medico) che conosce perfettamente le procedure operative • Devono essere rispettate le regole dell’asepsi per prevenire probabili contaminazioni esterne od endogene. Non conformità • Prelievo errato: ricerca clamidia o gonococco in vagina invece che nel canale endocervicale. • Materiale biologico raccolto in contenitori non idonei: feci per coprocoltura inserite nel contenitore usato per la ricerca dei parassiti o viceversa. • Campione non idoneo all’esame richiesto perché raccolto male (espettorato, urina, sangue, ecc.). • Campione insufficiente. • Campione non conservato nel modo giusto (liquor). ASPETTI GENERALI A) La raccolta del campione deve essere fatta sempre, se possibile, prima della somministrazione di qualsiasi tipo di terapia antibiotica, sia sistemica che locale. B) Eseguire il prelievo dalla sede anatomica sede dell’infezione ma, se quest’ultima può dare manifestazioni sistemiche, è opportuno eseguire anche un’emocoltura (ad esempio infezioni broncopolmonari od urinarie). C) Evitare ogni contaminazione esterna od endogena al momento del prelievo eseguendolo con rigorose norme di asepsi. D) Impiegare i contenitori previsti per quel particolare tipo di campione, descritti in dettaglio per le singole tipologie di prelievo E) Effettuare il trasporto in laboratorio dei materiali biologici prima possibile o comunque attenersi con scrupolo alle indicazione date per la conservazione dei campioni. F) Compilare correttamente ed in tutte le sue parti la scheda di richiesta esame. EMOCOLTURA MODALITA` DI PRELIEVO : Lavare accuratamente le mani ed indossare guanti sterili. Sgrassare la pelle del sito di prelievo con alcool etilico al 70% od etere. Disinfettare la cute lasciando in sede di prelievo una garza sterile impregnata di Clorexidina in soluzione alcoolica per 2-4 minuti. Rimuovere l’eccesso di disinfettante con una garza sterile procedendo dal centro alla periferia e non viceversa. Se si usa una siringa sterile effettuare il prelievo senza toccare con le dita la vena o la zona disinfettata in precedenza. Raccogliere il sangue ( da 5 a 10 ml) e trasferirlo nei flaconi riempiendo prima quello per anaerobi e poi quello per aerobi. Agitare per inversione i flaconi alcune volte. TEMPI DI PRELIEVO: Praticare l’emocoltura prima dell’inizio della terapia antibiotica od, altrimenti, prima di una nuova somministrazione del farmaco. Effettuare tre prelievi consecutivi ad intervalli di 15-30 minuti dall’inizio del brivido o dal rialzo termico. CONSERVAZIONE: Inviare subito in laboratorio o, in periodo di chiusura dello stesso, conservare a temperatura ambiente. FLACONI PER EMOCOLTURA EMOCOLTURA I° EMOCOLTURA NOTE : I campioni sono incubati di norma per 7 giorni e dopo questo termine, in assenza di crescita, sono definiti negativi. Quando si sospetta una brucellosi, un’endocardite o particolari organismi esigenti bisogna informare il laboratorio che deve tenere in incubazione i flaconi per almeno 21 giorni. Per i soggetti HIV positivi e` preferibile eseguire la raccolta del sangue con le provette ISOLATOR soprattutto se si sospetta un’infezione da miceti o da micobatteri atipici. LIQUOR CEFALORACHIDIANO MODALITA` DI PRELIEVO : Disinfettare la cute come per l’ l’emocoltura. emocoltura. Raccogliere il liquor possibilmente in due provette sterili di cui una sarà sarà usata per gli esami colturali (almeno 44-5 ml) ed un’ un’altra per gli esami chimici.Durante il prelievo fare attenzione a non contaminare la provetta destinata all’ all’esame colturale con la cute del paziente CONSERVAZIONE : Prelevare almeno 3 ml di liquor ed inviare subito in laboratorio di microbiologia (al massimo entro 15 minuti) . Se il laboratorio è chiuso immettere 33-4 ml di liquor nel flacone per aerobi delle emocolture e conservare possibilmente a 37 C. od a temperatura ambiente; se il il liquor è torbido preparare almeno due vetrini strisciandovi sopra una piccola piccola goccia usando un tampone sterile, oppure conservarne una parte in una provetta provetta sterile in frigorifero. NOTE : Sarebbe buona norma eseguire sempre in contemporanea anche un’ un’emocoltura. emocoltura. Se si ricercano batteri particolari (anaerobi o micobatteri ) o miceti informare sempre il laboratorio. In caso di ricerca virale diretta portare subito in laboratorio o mantenere in frigo per qualche ora. ESPETTORATO MODALITA` DI RACCOLTA : Raccogliere il mattino a digiuno, ma effettuare prima una pulizia pulizia del cavo orale facendo fare alcuni gargarismi con acqua distillata possibilmente possibilmente sterile. Raccogliere l’ l’espettorato dopo un colpo di tosse profondo senza contaminazione di saliva o secrezioni nasali (chiedere, quando possibile, possibile, la collaborazione del paziente ed assisterlo nella raccolta del campione). campione). Se vi è difficoltà difficoltà ad espettorare far inspirare al paziente, lentamente e profondamente profondamente un aerosol ottenuto con un nebulizzatore ultrasonico con 2020-30 ml di una soluzione al 5% di NaCl 0.9%, facendo poi espettorare direttamente nel contenitore. Se si richiede la ricerca dei micobatteri si devono seguire le stesse indicazioni sopra riportate raccogliendo il materiale per tre giorni consecutivi. consecutivi. CONSERVAZIONE : Inviare subito in laboratorio (entro un ora) o refrigerare per qualche qualche ora (massimo 2). NOTE: La richiesta di esame colturale per micobatteri e miceti deve essere chiaramente specificata. Il laboratorio non eseguirà eseguirà l’esame sui campioni costituiti prevalentemente da saliva e comunque su tutti quelli che ad un esame batterioscopico preliminare colorato con il Gram verranno considerati non idonei all’ all’esame colturale, in quanto costituiti prevalentemente da materiale del cavo orale. BRONCOASPIRATO MODALITA` DI RACCOLTA : Servirsi sempre del sondino endotracheale per pazienti intubati e non. In presenza di abbondante secrezione collegare il sondino endo-bronchiale direttamente al set monouso rispettando rigorosamente le regole di asepsi. In caso di scarsa secrezione, immettere sterilmente 3-5 ml di fisiologica sterile nel sondino, far rimuovere le secrezioni profonde se possibile con colpi di tosse e raccogliere in provetta. Se la raccolta avviene tramite broncoscopio il paziente deve essere digiuno da almeno sei ore CONSERVAZIONE: Vedi espettorato. Se il campione è stato raccolto immettendo soluzione fisiologica indicare quanta ne è stata impiegata per il calcolo eventuale della carica batterica. Le stesse indicazioni debbono essere seguite in caso di broncolavaggio. TAMPONE FARINGEO MODALITA` DI RACCOLTA : Con l’ l’abbassalingua tenere ferma la lingua, visualizzare la zona con una una sorgente luminosa ed osservare se ci sono zone infiammate o con presenza di placche. Con un tampone sterile toccare solo le sedi interessate premendo anche sulle cripte tonsillari ed evitando il contatto con la lingua, lingua, il velo palatino, le arcate dentarie e le guance o la saliva. Per la ricerca ricerca di portatori di stafilococco aureo, batterio della difterite e meningococco eseguire il tampone partendo dalla tonsilla destra, seguire il pilastro anteriore anteriore destro, contornare l’ l’arcata dell’ dell’ugola, scendere lungo il pilastro anteriore sinistro e terminare con uno striscio sulla tonsilla sinistra e sulla parete parete posteriore dell’ dell’orofaringe. orofaringe. CONSERVAZIONE : Conservare il tampone a temperatura ambiente nel terreno di trasporto trasporto fino a 24 ore. Nel caso di ricerca del meningococco inviare subito in laboratorio. NOTE : Di routine si ricerca solo lo streptococco beta emolitico. Tutte le altre ricerche debbono essere specificate e motivate. Nel sospetto di angina di Vincent eseguire solo uno striscio su vetrino. TAMPONE AURICOLARE MODALITA` DI PRELIEVO : ORECCHIO INTERNO : Il prelievo è indicato in caso di otite media cronica persistente. In caso di membrana timpanica intatta, pulire il canale auricolare esterno con una soluzione saponosa, asciugare con un tampone sterile e raccogliere il materiale con una siringa od un tampone. In caso di rottura della membrana il prelievo deve essere eseguito con l’otoscopio perché lo strumento protegge il tampone dalla contaminazione del canale uditivo e consente la raccolta diretta del materiale che fuoriesce dal timpano. ORECCHIO ESTERNO: Usare un tampone sterile inumidito con acqua tiepida per rimuovere croste o detriti di materiale presenti nel canale e poi gettarlo. Con un altro tampone sterile prelevare il materiale facendo una certa pressione ed una rotazione sul canale uditivo esterno. In entrambi i casi eseguire sempre uno striscio batterioscopico da mandare in laboratorio. TAMPONE AURICOLARE CONSERVAZIONE : Inviare subito in laboratorio o conservare a temperatura ambiente in terreno di trasporto fino a 24 ore. NOTE : In caso di otite esterna segnalarlo al laboratorio. Il prelievo non è indicato in caso di otite media a membrane timpaniche integre. TAMPONE NASALE MODALITA` DI PRELIEVO : Lavarsi le mani ed indicare al paziente di alzare la testa ripiegandola leggermente indietro in modo da rendere visibili le cavità nasali. Inserire un tampone sterile nella narice di destra e spingerlo delicatamente lungo la coana per almeno 3 centimetri ruotandolo delicatamente e immetterlo nel terreno di trasporto: eseguire la stessa procedura per la narice sinistra. CONSERVAZIONE : Inviare subito in laboratorio o conservare a temperatura ambiente in terreno di trasporto fino a 24 ore. TAMPONE CONGIUNTIVALE MODALITA` DI PRELIEVO : Il prelievo deve essere eseguito prima di qualsiasi applicazione antibiotica o di trattamenti anestetici. Quando si sospetta una congiuntivite unilaterale e` necessario eseguire anche l’esame della congiuntiva controlaterale per la valutazione di eventuali germi contaminanti. Il prelievo deve avvenire con tampone sterile inumidito in precedenza con soluzione fisiologica sterile, raccogliendo le secrezioni dalla congiuntiva tarsale. In caso di cheratite installare 2 gocce d’anestetico locale, prelevare per scarificazione in punti multipli nell’aria ulcerata o suppurata stemperando il materiale in poche gocce d’acqua distillata sterile ma, prima, eseguire anche le colture delle congiuntive dei due occhi per valutare la presenza di eventuali contaminanti. In caso di endoftalmite, celluliti orbitarie e celluliti perisettali prelevare l’umor acqueo, vitreo od il pus con siringhe monouso sterili e richiedere sempre anche l’esame colturale per anaerobi. TAMPONE CONGIUNTIVALE PRELIEVO CONGIUNTIVALE per ricerca CHLAMYDIA TRACHOMATIS In caso di secrezione oculare purulenta eseguire la pulizia della zona con un altro tampone sterile in Dacron (non fornito nel kit,sentire la farmacia interna per l’approvvigionamento). Evitare l’abrasione della congiuntiva durante l’operazione di pulizia. 1) in caso d’infezione di entrambi gli occhi eseguire il primo prelievo sull’occhio che presenta un quadro meno grave. 2) Passare 2-3 volte con attenzione il tampone sulla congiuntiva inferiore e poi su quella superiore 3) Seguire i punti 6-7-8- del prelievo endocervicale (vedi) Per il PRELIEVO CONGIUNTIVALE: usare provetta da trasporto con etichetta di colore celeste. CONSERVAZIONE : Inviare subito in Laboratorio NOTE : Per la ricerca della Chlamydia trachomatis richiedere in laboratorio gli appositi tamponi. Per la ricerca di anaerobi fare riferimento alla voce ESSUDATI ESSUDATI e DRENAGGI. ESSUDATI E LIQUIDI DA DRENAGGIO (Secrezioni provenienti da ferite od ascessi, pus prelevato per aspirazione, frammenti di tessuti da biopsie, autopsie, interventi chirurgici e liquidi da cavità sierose ) MATERIALE PER LA RACCOLTA : I materiali liquidi debbono essere prelevati con siringa monouso sterile, altrimenti usare gli speciali tamponi per anaerobi. anaerobi. MODALITA` DI PRELIEVO : Da cute o mucose integre: detergere con sapone chirurgico, disinfettare disinfettare ed aspirare con siringa. Da ferite: detergere con sapone chirurgico, disinfettare i margini margini evitando che il disinfettante penetri nella ferita, ed aspirare con siringa; in caso di materiale scarso scarso o pus prelevare con tampone allontanando i margini della ferita e facendo il prelievo nella parte più più profonda. Da drenaggi diretti di ascessi: raccogliere direttamente il materiale materiale con siringa senza ago. Per la raccolta di drenaggi: clampare il tubo di drenaggio con due pinze opportunamente distanziate, immettere nel tubo fisiologica sterile previa disinfezione del tubo tubo nel punto di inserzione e poi aspirare la soluzione. CONSERVAZIONE DEL CAMPIONE : Materiali raccolti con siringa: utilizzare i flaconi per emocoltura inserendovi 11-2 ml di materiale liquido. Per pus utilizzare i tamponi per anaerobi. NOTE :Specificare un’ un’eventuale richiesta per micobatteri. micobatteri. PUNTE DI CATETERI VASCOLARI, PEZZI BIOPTICI, AUTOPTICI, PROTESI. MODALITA` DI PRELIEVO : Per cateteri vascolari: pulire con alcool la sede di giunzione cutecatetere, aspettare che l’alcool sia evaporato, pinzare con pinze sterili e tagliare con forbici sterili la punta del catetere che si trova nel vaso sanguigno (5-6 cm) ed introdurla in una provetta sterile contenente il terreno liquido da richiedere al laboratorio di microbiologia. Per protesi o pezzi bioptici: prelevare il materiale o parte di esso sterilmente ed introdurlo in un barattolo sterile. CONSERVAZIONE : Inviare immediatamente in laboratorio la punta dei cateteri ed i pezzi chirurgici; quelli autoptici si possono conservare in frigo per qualche ora. URINA MODALITA` DI RACCOLTA: Raccogliere l’ l’urina al mattino, possibilmente in assenza di terapia antibiotica o segnalarne l’ l’uso. Indicare se il paziente è cateterizzato. MITTO INTERMEDIO E’ la tecnica più idonea da impiegare tutte le volte che è possibile farlo con la collaborazione del paziente. Lavare accuratamente le mani con acqua e sapone senza disinfettanti, pulire i genitali esterni (nell’uomo retraendo completamente la cute del glande; nella donna tenendo distanziate le grandi labbra con una mano, pulire con l’altra con movimenti dall’avanti all’indietro e non viceversa ); risciacquare con acqua distillata o corrente. Urinare (nella donna tenendo divaricate le grandi labbra e nell’uomo tenendo retratta la cute del glande) scartando il primo getto (circa 20 ml), trattenersi un attimo e raccogliendo direttamente il secondo getto (circa 30 ml) nell’apposito contenitore sterile: travasare parte dell’urina nella provetta sterile e gettare il resto. Non sporcare esternamente e non toccare l’interno od i bordi della provetta con le mani. SACCHETTO DI PLASTICA ADESIVO Detergere la regione sovrapubica, perianale ed i genitali esterni con sapone, risciacquare bene ed asciugare. Applicare il sacchetto facendolo aderire al perineo ed alla regione sovrapubica. Appena avvenuta la minzione rimuovere il sacchetto, richiuderlo bene ed inviarlo in laboratorio. Non lasciarlo in sede per più di un’ora. URINA CATETERE A PERMANENZA Catetere a circuito aperto (non dovrebbero essere più usati): chiudere il catetere con una pinza al di sotto del raccordo con la sacca per almeno un’ora, disinfettare un tratto di catetere appena al di sopra della giunzione col tubo di raccordo, aspirare con siringa sterile circa 10 ml di urina ed immetterli in un contenitore sterile. N.B. : non raccogliere l’urina dalla sacca o sconnettendo il catetere. Catetere a circuito chiuso: disinfettare l’apposito dispositivo con PVP iodio o disinfettanti a base di cloro ed aspirare con siringa ed ago sottile almeno 10 ml di urina. CONSERVAZIONE : Inviare subito in laboratorio o conservare in frigo fino ad un massimo di 4 ore. NOTE : Per la ricerca della Chlamydia trachomatis con PCR si devono inviare le urine del primo getto in un contenitore sterile (sono sufficienti 1520 ml). Tecnica di prelievo dell’urina per la ricerca della Chlamydia trachomatis PRELIEVO DELL’URINA Il paziente non deve aver urinato da almeno due ore prima del prelievo. 1) 2) il paziente deve urinare direttamente i primi 5 ml di urina in un contenitore sterile senza conservanti, come quello impiegato per l’urinocoltura. le donne non devono detergere la regione labiale vaginale prima della raccolta delle urine. Il campione deve essere inviato subito in laboratorio o può essere mantenuto in frigorifero fino a 7 giorni prima dell’esame. Per la ricerca dei micobatteri si usa la stessa tecnica del mitto intermedio ma raccogliendo tre campioni in giorni consecutivi. ESSUDATO VAGINALE MODALITA` DI PRELIEVO : La paziente deve essere distesa sul lettino in posizione ginecologica: inserire lo speculum monouso sterile ed aspirare il materiale, se abbondante, con apposita pipetta sterile dai fornici vaginali ed inserire il contenuto in provetta sterile (se si usa lo speculum di metallo non usare prodotti chimici per la disinfezione prima del prelievo). Oppure prelevare due tamponi. Eseguire sempre anche un esame batterioscopico su vetrino con altro tampone (poi da gettare) facendolo solo ruotare e non strisciare. Per la ricerca della clamidia (se si ritiene di dover fare una ricerca in sede endocervicale invece che dal primo mitto di urina) o per il gonococco prelevare con l’apposito tampone in endocervice e non in vagina, avendo precedentemente rimosso l’eccesso di muco cervicale con un altro tampone (poi da gettare). CONSERVAZIONE : Inviare subito il materiale in laboratorio per la ricerca del gonococco e del trichomonas o conservare, per la ricerca dei germi comuni, a temperatura ambiente per un massimo di 24 ore in terreno di trasporto. ESSUDATO ENDOCERVICALE METODO DI RACCOLTA DEI CAMPIONI BIOLOGICI PER RICERCA CHLAMYDIA TRACHOMATIS PRELIEVO ENDOCERVICALE 1) 2) 3) 14) 5) 6) 7) 8) impiegare uno speculum sterile per visionare la zona del prelievo asportare l’ l’eccesso di muco cervicale ed esocervicale tramite uno dei tamponi e gettarlo penetrare rare per inserire il secondo tampone nel canale cervicale facendolo penet 1,5 cm ruotare in senso orario il tampone per 1010-30 secondi estrarre il tampone avendo cura di non toccare la mucosa vaginale vaginale introdurre completamente il tampone nella provetta di trasporto spezzare il tampone nel punto indicato o comunque in modo di farlo farlo entrare completamente all’ all’interno della provetta per poterla chiudere bene.Fare attenzione a non far fuoriuscire il liquido della della provetta.Chiudere bene il tappo. compresa mpresa tra inviare al laboratorio tenendo la provetta ad una temperatura co 2 e 25° giorni rni 25° C. A questa temperatura il campione rimane stabile fino a 7 gio dopo il prelievo, ma si consiglia comunque l’ l’invio in laboratorio prima possibile. METODO DI RACCOLTA DEI CAMPIONI BIOLOGICI PER RICERCA CHLAMYDIA TRACHOMATIS PRELIEVO URETRALE Il paziente non deve aver urinato da almeno due ore prima del prelievo 1) prendere il tampone ed inserirlo delicatamente nell’uretra per 24cm. 2) ruotarlo in senso orario e lasciarlo in sede per 2-3 secondi 3) estrarre il tampone ed inserirlo subito nella provetta di trasporto 4) seguire da qui in poi i punti 7 ed 8 del prelievo endocervicale Per il PRELIEVO URETRALE: usare provetta da trasporto con etichetta di colore celeste. Per il PRELIEVO ENDOCERVICALE: usare provetta da trasporto con etichetta di colore bianco. FECI MODALITA` DI PRELIEVO : Esame colturale: sono sufficienti 0.5-2 grammi di feci emesse spontaneamente mentre per la ricerca del Clostridium difficile sono necessari 20-25 grammi o ml. Di norma la ricerca è limitata a salmonella, shigelle e campylobacter. Altre indagini particolari (miceti, stafilococco aureo, yersinia enterocolitica, aeromonas, Escherichia coli patogeni e O157:H7 devono essere chiaramente richieste nella scheda). Le feci si raccolgono in un contenitore ben pulito senza residuo di disinfettanti e senza contaminarle con le urine: subito dopo la defecazione una piccola porzione di feci è travasata negli appositi contenitori usando la paletta inserita. Se le feci presentano parti mucose od ematiche raccoglierle insieme ad una parte di feci. In presenza di feci diarroiche raccogliere circa 5 ml. Non eseguire tamponi rettali al posto delle feci ma, se necessario, pulire con acqua calda la zona anale, inserire il tampone nel retto per almeno 2 cm, lasciarlo inserito per 30 secondi ruotandolo contro le pareti delle mucose. Il tampone deve essere visibilmente sporco di materiale fecale. FECI Esame parassitologico: Prima del prelievo non debbono essere assunti lassativi. Il contenitore contiene un liquido necessario all’uccisione dei batteri e parassiti presenti nelle feci ed alla loro corretta conservazione. Abbiamo osservato che alcuni contenitori possono non essere chiusi bene sin dal confezionamento, determinando la fuoruscita del liquido e la comparsa di macchie bianche o cristalli salini sull’esterno del contenitore: osservare quindi prima dell’utilizzo del contenitore che sia ancora presente liquido in quantità sufficiente per l’esame, altrimenti gettare il contenitore. Accertarsi sempre di richiudere bene il contenitore dopo la raccolta delle feci che deve essere eseguita con le modalità qui di seguito indicate: FECI Esame parassitologico: 1) Svitare il tappo del contenitore avendo cura di non rovesciare il liquido contenuto all’interno. 2) Utilizzando l’apposito dispositivo di prelievo contenuto all’interno prelevare una quantità di feci sufficiente a riempire la campana di plastica del dispositivo (pochi grammi). 3) Se nel campione fecale è presente muco o sangue fare il prelievo con il dispositivo dove si osservano tali elementi. 4) Richiudere bene il contenitore. 5) Agitare il contenitore accuratamente per ottenere una sospensione omogenea delle feci. 6) Portare il contenitore quanto prima in laboratorio o mantenerlo in frigorifero per un massimo di 24 ore. Poiché l’emissione dei parassiti è spesso discontinua si consiglia d’esaminare sempre tre campioni raccolti in giorni diversi. Per la ricerca dell’ameba a fresco o per l’identificazione della Dientamoeba fragilis è necessario un campione di feci appena emesso o consegnato al laboratorio entro 60 minuti dall’emissione. FECI Per la ricerca del Criptosporidium le feci debbono essere raccolte negli appositi contenitori con formalina. Per la ricerca degli ossiuri non deve essere richiesto l’ l’esame parassitologico delle feci ma la procedura deve essere la seguente: a) al mattino prima di evacuare e senza lavarsi applicare un cerotto cerotto adesivo trasparente di 33-4 centimetri sull’ sull’estremità estremità di un abbassalingua premendo sulle pliche anali e nell’ nell’area perianale b) disporlo sopra un vetrino portaoggetti cercando di non fare pieghe pieghe ed inviarlo in laboratorio in un contenitore idoneo. CONSERVAZIONE DEI CAMPIONI : Per gli esami colturali inviare in laboratorio entro al massimo un’ un’ora dal prelievo. Per la ricerca del C. difficile il campione si può conservare in frigo fino a 24 ore o per parecchi giorni in congelatore anche per la ricerca della tossina. Per l’ l’esame parassitologico la conservazione si fa a temperatura ambiente. ambiente. Per la ricerca degli ossiuri il vetrino può essere conservato a temperatura ambiente per qualche ora. Ricerca parassita della malaria Per la ricerca della malaria su striscio sottile o spesso contattare il laboratorio per l’esecuzione del prelievo e la preparazione del campione. Se si desidera anche la ricerca diretta dell’antigene deve essere inviata anche il sangue raccolto in una provetta da emocromo. INDAGINI SIEROLOGICHE PER RICERCA ANTICORPI Tutte le ricerche sierologiche si eseguono su sangue prelevato nelle provette con banda rossa (senza anticoagulante) ad eccezione della ricerca dell’antigenemia del virus citomegalico (C.M.V.) per la quale deve essere preso preventivamente un accordo con il settore della sierologia al n° telefonico 2055 (dr.sa Niccolai Margherita): in questo caso si prelevano 5 ml di sangue venoso e si inseriscono in una provetta in cui è stata messa una goccia d’eparina, ma è possibile usare anche EDTA (provetta da emocromo), si agita delicatamente per inversione e si porta subito in laboratorio. E’ preferibile, anche se non obbligatorio, eseguire il prelievo a digiuno. Prelevare una quantità di sangue sufficiente per le indagini richieste (in genere è sufficiente una provetta piena). Assicurarsi di avere indicato tutte le indagini sulla scheda di richiesta esami altrimenti qualcuno non verrà eseguito. Inserire il numero giornaliero sulla provetta e controllare che corrisponda a quello sulla scheda. In caso di aggiunta, modifica o annullamento di esami richiesti sulla scheda contattare nella stessa mattina del prelievo il settore di sierologia del Laboratorio di Microbiologia.