Francesco Denozza Profili giuridici della crisi finanziaria Maggio 2011 Il contesto “macro” • • • • • I bassi tassi di interesse. La funzione delle banche e la disintermediazione. Le bilance commerciali ( soprattutto USA/ Cina). La nuova figura del risparmiatore - investitore. L’indebitamento delle famiglie ( soprattutto americane). ORIGINATOR • ORIGINATOR: originate to distribute • Vari tipi di crediti. • Raggruppati in diversi “pacchetti”. • Ogni pacchetto viene ceduto a una entità appositamente costituita che non ha altre attività: SIV. SIV • Per acquistare crediti emette obbligazioni. • Queste vengono divise in “tranches” dotate di diversi diritti: junior- mezzanine- senior. • Le obbligazioni presentano perciò un livello di rischio che dipende dalla natura dei crediti sottostanti e dal tipo di diritti che hanno. La fabbrica del “sintetico” • I derivati: una scommessa in cui il valore delle rispettive posizioni contrattuali “deriva” dall’andamento di un “referente”. • CDS: il referente è la solvibilità di un debitore ( equivalente a un’assicurazione sul credito). • Raggruppando in un “pacchetto” ideale diverse obbligazioni emesse da diverse SIV si può creare un “referente” reale cui agganciare il valore di un derivato. SCHEMA j m SIV1 O O I Sint s c d s j SIV2 m s j SIV3 m s A Il ciclo: la bolla • I prezzi delle case salgono, i mutuatari sono solventi, tutti guadagnano, i valori degli asset finanziari collegati crescono. • Aumenta il valore degli attivi dei bilanci, il che consente di aumentare il passivo. • I tassi sono bassi, l’indebitamento è possibile e conveniente. Il ciclo: la crisi • Le prime insolvenze- alcuni assets cominciano a svalutarsiinvestitori devono vendere per fare liquidità o ripristinare margini- I prezzi di mercato scendono ulteriormente. • Il credito si blocca: nessuno sa più esattamente quale è la situazione finanziaria dell’altro e non è sicuro neanche della propria. • Too big to fail e intervento degli Stati per ripristinare il circuito. I problemi (alcuni) • Come mai “consumatori” razionali hanno volentieri acquistato tanti prodotti oggi definiti “tossici”? • Come mai la tossicità ha tardato tanto a manifestarsi? • Come è stato possibile il contagio che ha costretto le “autorità sanitarie” a intervenire? Gli istituti giuridici coinvolti(alcuni) • La corporate governance. • La disicplina dei bilanci e Basilea • Il diritto antitrust. • La creazione di sottosistemi e la possibilità che l’ordinario funzionamento di un sottositema produca effetti disfunzionali su altri sottosistemi ingenerando una crisi “sistemica”. La corporate governance • L’allineamento degli interessi dei managers con quelli degli azionisti. • I mercati finanziari e la valutazione della performance dei managers. • Il concorso di bellezza e l’ ”effetto gregge”. • Azionisti complessivamente arricchiti e imprese fallite. Alla ricerca del valore “vero” • Dal criterio del costo al “fair value” • La tutela dell’investitore- speculatore. • L’effetto pro-ciclico. • Basilea, il valore “universale” e le agenzie di rating. • Una regolazione prudente per soggetti autorizzati a essere imprudenti Too big to fail • La mutazione genetica del diritto antitrust. La concorrenza come struttura e la concorrenza come performance. • Come mai se c’ è tanta concorrenza fanno tanti profitti? • Ancora sulle agenzie di rating. • L’efficienza immediata e I rischi futuri. Conclusoni • Dal governo alla “governance” e ritorno ( se possibile) • I conflitti internazionali, l’indebitamento degli Stati e l’Unione Europea. • Da capo a …