latratila Un romanzo borghese ambientato sul lago, tra amori infelici e incontri clandestini veva Casati Modignani svela i segreti di una famiglia lombarda di ANDREA VITALI sugual mente diviso tra Roma, cuore del suo principale interesse professionale, e l'austera dimora lombarda dentro la quale ^f*~~\ aleotto fu il lago con l'indispensax I bile apporto della sua volubile Léonie conquista per gradi una posizione ^ ~^" meteorologia. Non altrimenti dietro l'altra, giungendo ad essere la vera \ w J I Léonie, protagonista dell'ultimo speranza per il futuro delle Rubinetterie romanzo di Sveva Casati Modignani, mer- Cantoni. cé la foratura di una gomma, incontrerà il Circa il carattere, invece, Guido è un professor Roger Bastiani: è il ventidue di- Cantoni di origine controllata e garantita, cembre, data da tenere presente, perché fatto, come si usa dire, con lo stampino scandirà gli eventi del romanzo. dei suoi avi. Mantenere un segreto, certi Si obietterà che la foratura di una gom- segreti di famiglia, sembra, anzi, è una rema può avvenire ovunque, su qualunque gola, eredità, tra i Cantoni e il romanzo, costrada. Nulla in contrario. Ma, nel caso in me il lettore, gode nel chiarire come tali oggetto, la sapienza narrativa dell'autrice misteri vengano scardinati uno dopo l'alla fa capitare dentro l'ineffabile cornice di tro ad opera dell'intraprendente Léonie, un lago battuto dalla pioggia e reso silen- quasi avesse tra le mani una matrioska. Se, zioso dalle basse nubi: un lago complice, come cantava Mary Poppins, con un poco capace di mantenere i segreti. Come quel- di zucchero la pillola va giù, non fa meravilo, idilliaco, che scatterà tra i due proprio glia che un poco di bitto, pregiato formagquel ventidue dicembre. Quando la storia gio di produzione valtellinese, sia la chiaprende il via Léonie, francese di nascita e ve d'accesso alla lingua, oltre che alla gola, con alle spalle una tribolata infanzia senza della straripante Celina, dislipidemica suopadre, è già sposata con Guido Cantoni, ha cera che avvia Léonie lungo il sentiero delgià forato la fatale gomma, è già tornata, la conoscenza. Non può, a questo punto, più di una volta, sulle rive di quel lago per proprio perché c'è ima certa Lombardia di celebrare il mistero glorioso del ventidue mezzo, perché c'è un lago che non è semdicembre. pre uggioso, sopratutto perché c'è una vilE Guido, ci si chiederà, il marito? L'ala la dentro la quale si svolgono vite e si indel dubbio, la puntina della curiosità non trecciano destini, non tornare alla memoandrà a fargli il solletico? Sta al lettore sco- ria ciò che Piero Chiara ha scritto circa i prirlo, non prima di averne conosciuto ca- segreti che si nascondono dietro quelle norattere e propensioni. Riguardo a queste bili fronti. Occultati per decoro, per vergoultime spicca il disinteresse più assoluto gna o per un malinteso senso di superiorinei confronti dell'attività di famiglia, fab- tà rispetto al resto del mondo. bricare e commerciare rubinetti con semLa narrazione degli eventi galoppa. Si pre maggior successo da tre generazioni: letterato per vocazione, il suo tempo è di- faccia conto di stare in groppa a un puro- sangue durante una corsa a ostacoli. C'è giusto il tempo di tirare il fiato tra l'uno e l'altro: noi lettori, poiché invece la sorprendente Léonie approfitta degli intermezzi per dare ai Cantoni una più che degna discendenza (cinque figli più un sesto, probabile, che viene concepito tra le ultime righe del romanzo). Una volta tagliato il traguardo saremo in grado di raccontare con dovizia di particolari ciò che i Cantoni volevano tenere per sé: dalle origini della loro fortuna iniziata con il patriarca Amilcare, al buco nero rappresentato da Bianca, alla tormentata iniziazione all'amore di Renzo quando incontrerà Amaranta, una giovane dipendente dell'azienda pure lei vettrice di un segreto, alla gioiosa bulimia di Celina. Rivelare di più sarebbe cattiveria pura oltre che imperdonabile sciocchezza poiché solo la parola scritta riesce a rendere in maniera quasi tattile certe atmosfere, siano quelle di un lago prima complice e poi alleato oppure quelle di intemi appartati dove si sussurrano confessioni rivelatrici. Il romanzo si conclude con un adieu. Non va dimenticato, infatti, che Léonie è di origini francesi. In omaggio alla protagonista ci si permetta un saluto in lingua madre ma rivolto a chi le ha dato sostanza. Au revoìr, quindi, madame Modigliani, à la prochaine. RiPRODUZiONE RISERVATA • il libro di Sveva Casati Modigliani, «Léonie». Soeriing & Kupfer, pagine 540. € 19.90 Il fenomeno Sveva Casati Modignani ritratta nello studio della sua casa milanese {Pìaggesi / Fotogramma). «Léonie» (Sperling & Kupfer}, è il suo ventitreesimo romando, di cui ha già venduto 200 mila copie. In totale, da quando ha iniziato a scrivere, 31 anni fa con «Anna dagli occhi verdi» {1981}, Sveva Casati Modignani ha venduto oltre 11 milioni di copie ed è stata tradotta in venti Paesi. Sveva Casati Modignani è uno pseudonimo che Bice Caìrati {Milano, 1938} ha adottato fin dai primi libri, scritti a quattro mani con il marito Uuìio Cantarono scomparso nel 2004