Bici e normativa
g Sarah Fignon
Sicurezza e qualità: ecco perché
certificare la bicicletta elettrica
Pedalare in città
oppure in montagna
è una scelta sana
e rigenerante:
l’importante è
scegliere biciclette
ed accessori sicuri
F Prova di resistenza
dinamica su una bicicletta
completamente assemblata
Perché il
certificato TÜV?
TÜV Rheinland offre ai propri clienti una
maggiore visibilità grazie alla piattaforma
TUVdotCOM: si tratta del motore di
ricerca online – www.tuvdotcom.com
– sul quale sono inseriti tutti i certificati
rilasciati dal gruppo; viene assegnato
un numero ID (identificativo) all’azienda
e tramite l’ID è possibile conoscere
l’attestazione di validità e veridicità
del certificato ottenuto. La piattaforma
può divenire un ottimo strumento
di marketing per gli imprenditori
che possono trarre beneficio nel far
conoscere le certificazioni ottenute.
Infine, TÜV Rheinland attraverso la
sezione TÜV Akademie, organizza
corsi e seminari destinati a produttori,
importatori e retailer. Sul sito www.
tuv.com è disponibile il calendario
costantemente aggiornato con
le date dei corsi, completo di
argomenti e relativi costi.
Con le prove sul prodotto,
internazionalmente riconosciute,
di TÜV Rheinland è possibile:
? Contribuire attivamente nella
prevenzione degli incidenti
? Dare ai clienti una guida preziosa
nelle scelte di acquisto grazie a un
marchio di certificazione riconosciuto
? Usare il marchio di certificazione
come strumento pubblicitario
? Aumentare la fiducia nella
qualità e sicurezza dei prodotti
? Documentare la conformità ai requisiti
di legge grazie alla certificazione
80 febbraio 2012
C
lienti sempre più
esigenti e attenti al
tema della sicurezza,
in particolare sulle
strade, cercano la
garanzia di una bicicletta
che sia affidabile e
robusta, in poche parole:
sicura. TÜV Rheinland,
ente certificatore tedesco
con sede anche in Italia,
attraverso un team
di persone altamente
specializzato presso i suoi
laboratori di Pogliano
Milanese (MI) e Ponte
San Marco (BS) è in grado
di supportare produttori,
importatori e retailers che
desiderano effettuare la
certificazione volontaria,
volta a garantire ai propri
clienti maggiore sicurezza
delle biciclette, accessori
e dispositivi di protezione
(DPI). I test sono prove
mirate a soddisfare i
requisiti richiesti dalle
norme vigenti. Ernesto
Collino (Technical
Supervisor, Mechanical and
Machinery Services di TÜV
Rheinland Itali) ha spiegato
per i lettori di Bicitech come
vengono effettuati i test sia
sulle biciclette sia sui DPI.
C’è bici e bici:
la pedalata assistita
Partiamo dal presupposto
che esistono diverse tipologie
di biciclette e ciascuna di
queste fa riferimento a una
norma ben specifica:
f Trekking o City Bike;
f Ragazzo;
f Mountain Bike (MTB)
f Racing
f Elettriche (EPAC o a
pedalata assistita)
TÜV Rheinland offre sia la
possibilità di eseguire test
completi per l’ottenimento
del marchio GS, TÜV Type
Approved o di un certificato di
conformità, sia la possibilità
di eseguire test parziali o
completi su alcuni componenti
della bicicletta, quali, per
esempio, sella, telaio e
forcella, al fine di ottenere la
certificazione di conformità
dei componenti stessi.
Parleremo in particolare della
bicicletta elettrica sottoposta
sia a test meccanici,
come le altre tipologie di
bicicletta, sia test elettrici.
Le biciclette a pedalata
assistita, o elettriche, sono
trattate o derivano da
telai di biciclette trekking
anche se il mercato si
sta orientando anche su
Mountain Bike (MTB). Le
biciclette a pedalata assistita
si differenziano dalle altre
poiché vi è installato un
motore, una batteria e una
scheda elettronica. Si chiama
“pedalata assistita” proprio
perché la scheda elettronica
ha il compito di gestire la
corrente da inviare al motore
solo durante la pedalata.
La norma EN 15194 analizza
gli aspetti di sicurezza della
bicicletta elettrica e identifica
i requisiti di compatibilità
elettromagnetica.
In particolare la valutazione
della parte elettrica
esamina la bontà della
componentistica e del suo
assemblaggio con test
specifici atti a verificare
la resistenza all’acqua;
l’assenza di shock elettrico
durante l’uso e/o la carica
delle batterie e che il
G Test telaio: prova ciclica
B Prova impatto
E Macchina prova freni
H Marchio GS e Marchio Type
Approved rilasciati per la
bicicletta e per i seggiolini
campo elettromagnetico non
interferisca con il mondo
circostante. Inoltre, viene
effettuata la valutazione della
compatibilità elettromagnetica
ed emissione radiata: si porta
il motore a piena potenza per
misurare i seguenti parametri:
f Emissione radiata
(effetto antenna)
f Immunità radiata
(la schermatura della
parte elettrica) per non
essere influenzata dal
mondo circostante
f Prova in condizione di
ricarica delle batterie
f Emissione condotta
(disturbi dei circuiti elettrici
che possono interferire con
la rete di alimentazione)
f Immunità condotta
(l’opposto di rigo superiore)
Frenata controllata
Un aspetto da non
sottovalutare in bicicletta, di
qualunque tipologia sia, è la
frenata (vedi tabella). TÜV
Rheinland svolge i test per
verificarne l’immediatezza
e la reazione ricostruendo
diverse condizioni: vengono
Tabella delle prestazioni
Condizione
Velocità
km/h
Asciutto
25
Bagnato
16
Freni utilizzati
Distanza di
frenata in m
Entrambi
7
Solo posteriore
15
Entrambi
5
Solo posteriore
10
febbraio 2012 81
G Etichette applicate ai caschi
H Ernesto Collino, Technical
Supervisor, Mechanical
and Machinery Services
di TÜV Rheinland Italia
eseguite simulazioni con
l’impiego di zavorre di circa
70 kg montate sulla bicicletta
per verificare la resistenza
dinamica. Le verifiche sulla
prestazione della frenata
sono eseguite nelle due
condizioni di funzionamento:
asciutto e bagnato.
In aggiunta vengono effettuati
test sulla resistenza al calore
dell’impianto frenante e
sulla linearità della frenata
(ovvero che vi sia un
corretto bilanciamento
durante la frenata).
A ogni laboratorio
il suo test
Laboratorio TÜV Rheinland di
Ponte San Marco a (BS):
? Banco prova di frenata (tutte le
biciclette esclusa la bicicletta ragazzo);
? Test bicicletta completamente
assemblata;
? Test d’impatto;
? Test fatica su telaio (cannotto sella);
? Test di fatica sella;
? Test di fatica su manubrio;
? Test parte elettrica delle biciclette
a pedalata assistita.
Laboratorio TÜV Rheinland di
Pogliano Milanese (MI):
? Test forcella;
? Test efficienza freni (solo
bici da ragazzo);
? Test fatica su telaio (tutte);
? Test di fatica sella;
? Test di fatica su manubrio.
82 febbraio 2012
Vengono svolte prove
dinamiche per la verifica
dell’integrità del telaio, forcella
e materiali utilizzati unitamente
alla qualità del prodotto durante
l’uso. I test consistono in una
serie di carichi applicati al
componente con una frequenza
ciclica per valutare la reazione
dei materiali in quanto la
norma ammette la possibilità
di deformazioni, che non
compromettono la sicurezza
della bicicletta, ma non sono
ammessi cedimenti o fratture
nelle giunture o nei componenti
che la compongono.
L’iter dei test viene svolto
da TÜV Rheinland in
circa due settimane.
A spasso sulla
bici del papà
Sappiamo quanto è importante
la bicicletta dei bambini:
i genitori sceglieranno il
seggiolino che risponde ai
requisiti di sicurezza dettati
dalla norma EN 14344.
Vengono eseguiti dagli ingegneri
TÜV Rheinland test meccanici
sul seggiolino applicando una
zavorra che simuli la presenza
del bambino. Il seggiolino viene
zavorrato in base alla classe di
portata, al suo posizionamento
(anteriore o posteriore) e il
carico è stabilito nei range
dai 9-15 kg (anteriore) e
9-22 kg (posteriore). I test
verificano la bontà della
plastica a elevate e basse
temperature: 4 ore a 65°C e
successivamente a – 20°C
per 4 h. Al termine vengono
eseguiti test di resistenza
a una serie di impatti.
Sono sottoposti a test anche
le cinghie di ritenzione,
svolti con prove cicliche e di
trazione per verificare la bontà
del materiale e dei sistemi
di chiusura. Viene verificato
l’attacco del seggiolino al
telaio, test condotto con una
sequenza di sbandata laterale
a 50.000 cicli con un arco
di 10°; test di oscillazione
verticale 50.000 cicli a 7Hz.
Inoltre, vengono eseguiti
dei test in accordo alla EN
71 parte 1, 2 e 3 (norma del
giocattolo) atte a verificare
la sicurezza del bambino
seduto nel seggiolino.
Più sicuri con i DPI
Per Dispositivo di Protezione
Individuale (DPI) si intende
qualsiasi attrezzatura destinata
a essere indossata e tenuta allo
scopo di proteggere la persona
contro uno o più rischi
suscettibili di minacciarne
la sicurezza o la salute,
nonché ogni complemento
o accessorio destinato a tale
scopo. Tra i DPI previsti per
l’impiego della bicicletta vi
sono i caschi che, per essere
conformi alla norma EN 1078,
devono aver subito prove di
impatto atte a verificare la
capacità di assorbimento in
caso di urto. TÜV Rheinland
esegue test di simulazione
di urto con lo spigolo del
marciapiede, test in condizioni
di alte e basse temperature (in
quanto a elevate temperature
il materiale diventa “molle”
perdendo la capacità di
assorbimento in caso di urto),
o a basse temperature si può
assistere alla formazione di
crepe che compromettono la
funzione di protezione; anche
per il casco viene verificata la
cinghia di ritenzione. Alla stessa
tipologia di verifiche l’ente
tedesco sottopone le protezioni
per ginocchia e gomiti.
Ricordiamo, infine, che sia per
la bicicletta sia per il seggiolino
è importante anche il libretto
di istruzioni che accompagna
il prodotto. Anch’esso può
ottenere la certificazione se
ottempera alle norme vigenti:
l’ente verifica la correttezza
dei dati contenuti relativi alla
fabbricazione o alla modalità
d’uso e mantenimento del
prodotto. Tra i contenuti più
sensibili, vi sono le informazioni
relative ai dispositivi illuminanti
e/o catarifrangenti. Qualora
tali dispositivi non siano
installati sulla bicicletta, TÜV
Rheinland verifica la correttezza
dei dispositivi da installare
suggeriti dal produttore.
L’utente può facilmente
riconoscere se il prodotto è
certificato in quanto la norma
di riferimento è riportata
sull’etichetta o sul manuale
a volte anche con il logo
dell’ente di certificazione. z
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