Mercati professionali
un analisi comparata degli
ordinamenti
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Fabio Battaglia – Dottore Commercialista
Roma 2 dicembre 2011
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Kenneth Arrow
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Nobel per l’economia 1972
“Uncertainty and the Welfare Economics of medical care”
The American Economic Review 1963; 53: 941-73.
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la descrizione della realtà offerta dal sistema impersonale dei prezzi è
incompleta quando si considerino i comportamenti dei soggetti in situazioni
di incertezza
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•
rapporto di fiducia
•
delega
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1997
Autorità Garante
della Concorrenza e del Mercato
(AGCM)
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Indagine conoscitiva nel settore
degli Ordini e dei Collegi professionali
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• adverse selection: rischio che il cliente, non potendo
determinare ex ante la qualità dei professionisti, tenda a
selezionare solo i professionisti di qualità bassa, che non
avendo investito sulla formazione, riescono a fare profitti
a livelli di prezzo che spiazzano i professionisti di qualità;
• moral hazard: rischio che anche il professionista di alta
qualità, non potendo il cliente neanche ex post misurare la
qualità della prestazione e il grado di sforzo prodotto
nella stessa, tenda ad intascare una rendita mettendo nella
prestazione uno sforzo minore.
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•1) SEARCH GOODS: le prestazioni la cui qualità è
osservabile mediante una semplice ispezione all’atto
della transazione;
•2) EXPERIENCE GOODS: le prestazioni in cui il
cliente sia in grado di valutare ex post la qualità della
prestazione, dopo aver maturato una certa esperienza;
•3) CREDENCE GOODS: le prestazioni in cui
l’elevato grado di asimmetria informativa, non consente
al cliente di identificare ex ante il tipo di prestazione di
cui ha bisogno, né di valutare ex post la bontà della
prestazione ricevuta.
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CREDENCE GOODS
MICHAEL R. DARBY e EDI KARNI,
“Free Competition and the Optimal Amount of Fraud”
Journal of Law and Economics, Vol. 16, No. 1 (Apr., 1973), pp.
67-88.
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“We findt that it is important to distinguish a third class of
properties which we term "credence" qualities. Credence
qualities are those which, although worthwhile, cannot be
evaluated in normal use. Instead the assessment of their
value requires additional costly information”
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LA RELAZIONE FIDUCIARIA
ARCHETIPO
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PRESTAZIONE PROFESSIONALE
IL TRUST
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Trustee: soggetto fiduciario al quale la proprietà di un bene è
trasferita il quale tuttavia non ne ha la piena
disponibilità, in quanto è vincolato da un rapporto di
natura fiduciaria che gli impone di esercitare il suo
diritto reale a beneficio di un altro soggetto.
Beneficiary: al quale appartiene il diritto di natura equitable,
cioè "diritti discendenti dal sistema di equity".
Il diritto del beneficiario nei sistemi di diritto civile
non è un diritto reale, ma personale verso il trustee
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IL TRUST
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• In questo schema è presente sia l’elemento fiducia che
quello della delega.
• E’ nel contesto normativo del trust che si sono sviluppati
i doveri fiduciari come regole di equità del trustee nei
confronti del beneficiario
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•“I doveri fiduciari sono limitazioni alla libertà del fiduciario che
assolvono ad un ruolo preventivo e precauzionale: essi vietano più che
le attività che potrebbero recare un danno effettivo”
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I doveri
fiduciari
possono
•
•
•
•
essere sintetizzati nelle seguenti
dimensioni:
Conflitto, gli interessi del fiduciario non devono mai configgere
con quelli del beneficiario;
Influenza, il beneficiario deve potersi affidare al fiduciario senza
essere mai impropriamente influenzato;
Imparzialità, il fiduciario deve trattare in modo eguale
beneficiari appartenenti ad una determinata classe ed in modo
equo beneficiari appartenenti a classi diverse;
Astensione, il fiduciario deve astenersi dal delegare ad altri i suoi
doveri e dal porsi nelle condizioni da ridurre la sua capacità di
agire nei confronti del beneficiario.
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PRESTAZIONE PROFESSIONALE COME
RELAZIONE FIDUCIARIA
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L’ELEVATO CONTENUTO FIDUCIARIO DELLA PRESTAZIONE COMPORTA CHE SIA
ESCLUSO UN CONTROLLO PUNTUALE DELL’AZIONE DEL PROFESSIONISTA
(INCERTEZZA DEL CLIENTE)
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LA SCELTA IN ORDINE ALL’INTENSITA’ DELLA PRESTAZIONE E’ UNA SCELTA DEL
PROFESSIONISTA CHE SI EVOLVE CON LO SVILUPPARSI DELLA PRESTAZIONE
(INCERTEZZA DEL PROFESSIONISTA)
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imposizione doveri fiduciari
TUTELA CLIENTE
imparzialità
Indipendenza
Assenza conflitti di interesse
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CREDENCE GOOD
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IL CLIENTE DELEGA AUTORITA’ AL PROFESSIONISTA
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ESTERNALITA’ E BENI PUBBLICI
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LA COLLETTIVITA’ DELEGA AUTORITA’ AL
PROFESSIONISTA
IL MODELLO DI CONTESTO
Lorenzo Sacconi
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Delega
cliente
Rischio di
opportunismo
Deontologia
BENE
CENTRALE
Deontologia
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Esternalità negative
Delega
collettività
• La struttura suggerita comporta la possibilità di delineare
le caratteristiche di una deontologia che abbia requisiti tali
da determinare una creazione endogena della fiducia e
della sua sostenibilità in situazioni di incompletezza
informativa.
• Tale deontologia, per quanto possa prevedere meccanismi
sanzionatori, non fonda su questi la sua efficacia, ma sulla
sua capacità di generare incentivi reputazionali, in
riferimento ai quali la vera sanzione è l’exit del cliente. In
questo senso assai rilevante è il principio
dell’apparenza, poiché è su di essa che il cliente
costruisce il suo giudizio e non certo sulla “sostanza”, che
per la natura dell’attività professionale, non può che
essere informazione privata.
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IL MODELLO
INTERPRETATIVO
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IL MODELLO INTERPRETATIVO
IPOTESI
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LA RELAZIONE FIDUCIARIA
E’ LA CAUSA DELL’INERZIA
IL MODELLO INTERPRETATIVO
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1010orgoglio
1101della
0001
0100
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Φ =fattore
funzione
sociale
G=fattore orgoglio del ruolo
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ρ =reazione corpo professionale
σ =conseguenze civ/pen/amm illecito
π =probabilità di ρ e σ
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Z= fattore di rammarico
s = probabilità che il corpo professionale
imponga sanzioni
IL MODELLO INTERPRETATIVO
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TESI
Nel sistema che abbiamo delineato in effetti la relazione
che si innesta tra cliente e professionista è estremamente
stabile. Una volta sorta e consolidatasi negli anni
comporta il sorgere di una compenetrazione relazionale
molto complessa e forte che difficilmente si scinde.
Questo spiega il perché le relazioni tra cliente e
professionista sono spesso relazioni che durano una vita
intera a meno che non intervengano fenomeni esogeni che
impattano sull’equilibrio erodendo il patrimonio
relazionale che si è stratificato nel tempo.
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PROFESSIONISTI
VS
COLLABORATORI DEGLI STUDI
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LA CONCORRENZA SULLA FIDUCIA E
SUI PATRIMONI RELAZIONALI
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Il concetto di FIDUCIA si predica in molti modi
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IL SORGERE DI STRUTTURE ORGANIZZATE,
SPECIALIZZATE
E
DOTATE
DI
“TEAM
THINKING”: LA CONCORRENZA SULLA FIDUCIA
E SUI PATRIMONI RELAZIONALI.
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LA DEONTOLOGIA
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 Le aggregazioni che costituiscono i corpi professionali sono
FORME DI COORDINAMENTO volte ad espellere fenomeni
di free riding;
 Le deontologie sono le regole (sintesi dei doveri fiduciari) sulle
quali si fonda il coordinamento dei professionisti;
 Le deontologie svolgono un ruolo di “tappabuchi” stante
l’incertezza che la regolamentazione contrattuale non può
colmare (tutela privata);
 Il perno su cui si reggono le deontologie è il bene centrale
tutelato dal corpo professionale (tutela pubblica);
 Adesione alle deontologie risponde a logiche di convenienza
(reputazione).
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0011 0010Creare
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un sistema
professionale
•
•
•
moderno e più efficiente passa,
quindi, attraverso tre variabili:
la volontà dello Stato di svolgere un ruolo di garanzia in cui la delega
in favore del corpo professionale sia reale e non una surrettizia forma
di controllo;
la volontà dei corpi professionali di dotarsi di forme di deontologia
efficienti che sappiano, meglio di oggi, innescare virtuosi processi
reputazionali endogeni;
la capacità dei professionisti (in specie i giovani) di saper reinventare
su basi nuove la professione e reinterpretare in modo nuovo e
fecondo le relazioni fiduciarie, secondo canoni più consoni ad una
società e ad un sistema economico che subisce trasformazioni
sempre più radicali e repentine e nel quale la conoscenza e la
specializzazione sono divenute centrali, per quanto sempre nel
quadro dei doveri fiduciari a tutela dell’utente dei servizi
professionali e del perseguimento del bene centrale tutelato dalla
professione nell’interesse della collettività.
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BIBLIOGRAFIA
• ANDERSEN E. S., “The evolution of credence goods: A transaction approach to product specification and quality control”, MAPP working paper no 21
May 1994 ISSN 0907 2101, ma anche dello stesso autore, “The evolution of credence goods in customer markets: exchanging `pigs in pokes'”.
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• WOLINSKY, A. ‘‘Competition in Markets for Credence Goods.’’ Journal of Institutional and Theoretical Economics,
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• WOLINSKY, A. ‘‘Prices as Signals of Product Quality’’, The Review of Economic Studies, Vol. 50, No. 4 (Oct., 1983), pp. 647-658.
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http://www.knos.it/Pubblica.download.aspx?file=/archivio-storico/analisidoc.pdf
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ANALISI COMPARATA
DELLE PROFESSIONI CONTABILI IN
ITALIA
REGNO UNITO
STATI UNITI D’AMERICA
FRANCIA
GERMANIA
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ELEMENTI CARATTERIZZANTI
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1) RILIEVO PUBBLICISTICO
2) CODICE DEONTOLOGICO E DOVERI FIDUCIARI:
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3) PERCORSO FORMATIVO: TITOLO DI STUDIO, TIROCINIO,
ESAME DI AMMISSIONE E FORMAZIONE CONTINUA:
4) ALTRE REGOLAMENTAZIONI RESTRITTIVE: pubblicità e tariffe.
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PUBBLICISTICO:
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1010 1101 0001
0100 1011
come evidenziato non
può esistere professione, secondo la definizione data,
se non vi è un riconoscimento da parte della
collettività/Stato del pubblico interesse rivestito
dall’attività svolta dal corpo professionale. Il
riconoscimento costituisce una vera e propria delega
concessa dalla collettività, che così facendo assegna al
corpo professionale un ruolo di garante del Bene
Pubblico tutelato dalla professione, nonché di esperto
in campo normativo sia in sede di elaborazione delle
norme sia in sede interpretazione delle stesse;
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CODICE DEONTOLOGICO E DOVERI FIDUCIARI:
i professionisti si organizzano in corpi professionali per
ragioni di coordinamento sulla qualità ed elaborano,
autoregolamentandosi, codici deontologici che delineano i
doveri fiduciari cui si impegnano, con lo scopo di indurre
processi endogeni di creazione di fiducia da parte del corpo
professionali nei confronti degli utenti dei servizi
professionali;
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PERCORSO FORMATIVO: TITOLO DI STUDIO,
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TIROCINIO,
ESAME
DI
AMMISSIONE
E
FORMAZIONE CONTINUA:
presenza di esami di ammissione al fine di garantire gli utenti
dei servizi professionali, che costituiscono anche una maggiore
o minore barriera all’entrata, ma che in generale i corpi
professionali ritengono cruciali al fine di garantire che
l’aderente al corpo professionale abbia un bagaglio minimo di
conoscenze e manifesti attraverso lo studio per la preparazione
all’esame una sua tendenza ad impegnarsi ai doveri fiduciari
imposti dall’adesione al corpo professionale;
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ALTRE REGOLAMENTAZIONI : pubblicità e tariffe
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ITALIA
Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili
• Rilievo pubblicistico
Sotto il profilo pubblicistico, come noto, in Italia la Costituzione all’art. 33,
comma 5, prevede che: È’ prescritto un esame di Stato …………………….. per
l'abilitazione all'esercizio professionale.
Con questa norma il legislatore della Costituzione ha voluto sancire solennemente
l’interesse pubblico rivestito dalle professioni. L’Ordinamento professionale è
contenuto nel Decreto Legislativo 28 giugno 2005, n. 139. Gli Ordini territoriali
sono Enti Pubblici non economici, quindi soggetti di diritto pubblico;
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0011 0010 1010 1101 0001 0100 1011
Rilievo pubblicistico
Sotto il profilo pubblicistico, come noto, in Italia la Costituzione all’art. 33,
comma 5, prevede che: È’ prescritto un esame di Stato ……………………..
per l'abilitazione all'esercizio professionale.
Con questa norma il legislatore della Costituzione ha voluto sancire
solennemente l’interesse pubblico rivestito dalle professioni. L’Ordinamento
professionale è contenuto nel Decreto Legislativo 28 giugno 2005, n. 139.
Gli Ordini territoriali sono Enti Pubblici non economici, quindi soggetti di
diritto pubblico;
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Codice Deontologico e Doveri fiduciari
La professione è retta da un codice deontologico che richiama i principi di:
•integrità;
•obiettività;
•competenza e diligenza;
•indipendenza;
•riservatezza.
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Percorso formativo: titoli di studio, tirocinio, esame di ammissione e formazione
continua
Ai sensi del primo comma dell’art. 40 dell’ordinamento professionale: “L'abilitazione
0011all'esercizio
0010 1010della
1101
0001 0100
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professione
è conseguita
a seguito del superamento dell'esame di
Stato, dopo il compimento di un tirocinio di durata triennale.”
Inoltre l’art. 36 recita: “3. Per l'iscrizione dei dottori commercialisti nella Sezione A Commercialisti è altresì
necessario:
a) essere in possesso di una laurea nella classe delle lauree specialistiche (magistrale) in scienza dell'economia
(64/S), ovvero nella classe delle lauree specialistiche (magistrale) in scienze economicoaziendali
(84/S), ovvero delle lauree rilasciate dalle facoltà di economia secondo l'ordinamento previgente ai decreti
emanati in attuazione dell'articolo 17, comma 95, della legge 15 maggio 1997, n. 127;
b) avere superato l'esame di Stato per l'abilitazione all'esercizio della professione di dottore commercialista,
secondo le norme vigenti all'epoca in cui l'esame è stato sostenuto.
4. Per l'iscrizione alla Sezione B Esperti contabili è altresì necessario:
a) essere in possesso di una laurea nella classe delle lauree in scienze dell'economia e della gestione aziendale
(17) o nella classe delle lauree in scienze economiche (28);
b) avere superato l'esame di Stato per l'abilitazione all'esercizio della professione, secondo le norme ad esso
relative.”.
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Ai sensi della deontologia (art. 8, comma 5) l’iscritto deve adempiere alla formazione
professionale continua che costituisce il requisito minimo richiesto al professionista per
il mantenimento della sua competenza professionale, ma non lo esonera dalle ulteriori
attività formative, rese necessarie dalla natura degli incarichi professionali assunti.
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ALTRE REGOLAMENTAZIONI RESTRITTIVE: PUBBLICITA’ E TARIFFE
In ordine alla pubblicità il codice deontologico all’art. 44: “La pubblicità informativa, con
ogni mezzo, avente ad oggetto l’attività professionale, le specializzazioni ed i titoli
professionali posseduti, la struttura dello studio ed i compensi delle prestazioni, è libera.
2. Il messaggio pubblicitario e la scelta dei mezzi devono in ogni caso ispirarsi al buon
gusto e all’immagine della professione.
3. Le informazioni devono essere trasparenti, veritiere, corrette e non devono essere
equivoche, ingannevoli, denigratorie.”
La tariffa esiste, ma ha un valore essenzialmente orientativo in quanto è stato eliminato ogni
riferimento ad essa nell’art. 25 della deontologia e, quindi: “Il compenso, liberamente
determinato dalle parti, deve essere commisurato all’importanza dell’incarico, alle
conoscenze tecniche e all’impegno richiesti, alla difficoltà della prestazione, tenuto conto
anche del risultato economico conseguito e dei vantaggi, anche non patrimoniali, derivati al
cliente.”.
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REGNO UNITO
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Le professioni contabili sono organizzate in associazioni di natura giuridica privata.
Esistono diverse associazioni che si distinguono per ragioni territoriali (Inghilterra e
Galles hanno una loro associazione, la Scozia una propria) ed in parte per materia.
Le associazioni aderenti all’IFAC sono, come sopra visto, le seguenti:
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The Association of Chartered Certified Accountants (ACCA)
The Chartered Institute of Management Accountants (CIMA)
The Chartered Institute of Public Finance and Accountancy (CIPFA)
The Institute of Chartered Accountants in England and Wales (ICAEW)
The Institute of Chartered Accountants of Scotland (ICAS)
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Rilievo pubblicistico
Tutte queste associazioni sono “chartered”. Questa definizione significa che il
sovrano, quale supremo organo costituzionale dello Stato, ha riconosciuto il
rilievo pubblicistico di questi Enti, attraverso l’incorporazione nella Royal
Charter, un istituto che esiste dal XIII secolo. Questa antica istituzione aveva
all’origine lo scopo di attribuire la personalità giuridica agli enti, ma
successivamente è rimasta con il fine di riconoscere il ruolo pubblico degli enti
ricompresi nella prestigiosa istituzione. L’istituzione che gestisce la Royal
Charter è un organo governativo denominato Privy Council.
Tutte le associazioni di professionisti che vogliano fregiarsi del riconoscimento
pubblico devono essere incorporate nella Royal Charter.
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Code of Ethics e doveri fiduciari
Tutti i codici etici delle associazioni sopra citate dopo un preambolo che
ribadisce il ruolo pubblico dell’attività svolta evidenziano i seguenti principi
fondamentali.
•Integrity
•Objectivity
•Professional competence and due care
•Confidentiality
•Professional behaviour
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Percorso formativo
Tutte le associazioni prevedono un complesso percorso formativo che
potremmo definire un vero e proprio master che dura molto tempo e che
contempla un notevole numero di esami non tutte le associazioni prevedono
come condizione all’entrata un determinato titolo di studio anche se è
impensabile l’accesso senza un diploma universitario in materie economicocontabili.
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Altre regolamentazioni
Non sono regolamentate le tariffe né vi sono limiti alla pubblicità
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FRANCIA
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In Francia vige un sistema ordinistico. Le professioni contabili aderenti
all’IFAC sono:
Compagnie Nationale des Commissaires aux Comptes
Conseil Supérieur de l'Ordre des Experts-Comptables
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4
Rilievo pubblicistico
Sia i Commissaires
aux Comptes
che gli Expert-Comptables sono regolamentati da
0011 0010
1010 1101 0001
0100 1011
leggi dello Stato che hanno istituito i relativi Ordini e sono sotto la tutela
rispettivamente del Ministero della Giustizia e del Ministero delle Finanze.
Code de dèontologie e doveri fiduciari
Le citate professioni hanno un loro codice deontologico emanati con Decreti del
Governo.
I principi enunciati sono i seguenti:
Intégrité
Impartialité
Indépendance
Conflit d’intérêts
Compétence
Confraternité
Discrétion
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4
0011 0010 1010 1101 0001 0100 1011
Percorso formativo
Sono previsti periodi di praticantato ed esami oltre ad un percorso scolastico
performativo.
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Altre regolamentazioni
Non sono previste tariffe, è possibile solo una pubblicità informativa.
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4
0011 0010 1010 1101 0001 0100 1011
Wirtschaftsprüferkammer
•Rilievo pubblicistico
Il Wirtschaftprüfer è un Pubblico Ufficiale
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•Wirtschaftsprüferordnung e doveri fiduciari
Prevede ai paragrafi 43, 43a e 49 che nell’esercizio delle sue funzioni
professionali il Wirtschaftsprüfer operi attenendosi ai seguenti
principi:
•Indipendenza;
•Imparzialità;
•Coscenziosità;
•Indipendenza economica;
•Onorabilità.
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4
0011 0010 1010 1101 0001 0100 1011
Percorso formativo
e’ necessario diploma di laurea, praticantato triennale ed esame.
Si ricorda che esiste la professione dello Steuerberater (consulente
fiscale) che ha sostanzialmente le stesse caratteristiche di fondo, salvo che
questi professionisti, pur potendo diventare Wirtschaftsprüfer con un
esame semplificato, non possono svolgere attività di revisione legale dei
conti.
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0011
0010UNITI
1010 D’AMERICA
1101 0001 0100 1011
STATI
American Institute of Certified Public Accountants (CPA)
Rilievo pubblicistico
Le norme sono variegate da Stato a Stato e in alcuni casi la licenza per esercitare alcune
attività è rilasciata con l’ottenimento del CPA, mentre in altri solo dopo la maturazione, in
aggiunta, di un certo periodo di esperienza lavorativa (normalmente triennale).
Non operando con piena esclusiva con molte attività il titolo di CPA è comunque tutelato
dalla legge in molti Stati, non potendo essere abusivamente utilizzato da soggetti non
certificati.
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4
0011 0010
1101 0001
0100 e1011
Code1010
of professional
conduct
doveri fiduciari
Prevede al primo capitolo che nell’esercizio delle sue funzioni professionali il
CPA operi attenendosi ai seguenti principi:
Section 52 - Article I: Responsibilities
Section 53 - Article II: The Public Interest
Section 54 - Article III: Integrity
Section 55 - Article IV: Objectivity and Independence
Section 56 - Article V: Due Care
Section 57 - Article VI: Scope and Nature of Services
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0011 0010 1010 1101 0001 0100 1011
Percorso formativo
Dipende dagli Stati, ma molti prevedono almeno e’ necessario diploma di
laurea e, quindi, un complesso percorso di esami.
Altre regolamentazioni
Non sono regolamentate le tariffe né vi sono limiti alla pubblicità.
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LE SOCIETA’ TRA PROFESSIONISTI
0011 0010 1010 1101 0001 0100 1011
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Mercati professionali analisi comparata