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ANNO XLIX - SETTEMBRE 2010 N.4 - PERIODICO BIMESTRALE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI CAVRIAGO - DIR. RESP. GIUSEPPE GUIDETTI - AUT. TRIB. DI REGGIO E. N. 288 DEL 16/10/1970 - POSTE ITALIANE S.P.A. - SPEDIZIONI IN ABBONAMENTO POSTALE - 70% - DCB - REGGIO EMILIA
“CavriagoServizi”: gli obiettivi
La nuova azienda speciale operativa
dall’1 luglio
“Cavriago non ci sta” !
Il Comune denuncia i tagli del Governo
ai servizi
24,5 Km di percorsi protetti
Ecco la pista di Rio Valle: collega
Cavriago Est a Pianella
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Settembre e l’incipiente autunno
segnano la “ripresa” del contatto
con le questioni che in ferie abbiamo lasciato in stand by. E la
realtà è che – come nel 2008 e
nel 2009 – dobbiamo fare i conti
con l’onda lunga di una crisi
economica che scarica i suoi effetti sull’occupazione e sulla resistenza e la capacità delle famiglie di far fronte a difficoltà,
disagi. Non si parla più – adesso
che è diventata legge – della
manovra finanziaria “correttiva”
del Governo e dei tagli che infligge
alle risorse per i servizi pubblici, per i
servizi alle famiglie e ai cittadini che i
conti in ordine. I servizi comunali per
l’infanzia (asilo nido e scuole per
l’infanzia) e per gli anziani (casa protetta, assistenza domiciliare) coprono
completamente la domanda. I cavriaghesi pagano 37 milioni di euro allo
Stato solo per l’Irpef, al Comune ne
ritornano – come trasferimenti di risorse – 1.800.000 circa. Meno del 5
%. E la manovra del governo ce ne
taglierà 290.000 nel 2011 e altri
480.000 nel 2012.
biamo raschiato il fondo del barile;
l’ho denunciato l’estate scorsa e lo
ribadisco. Non abbiamo auto blu, le
spese di rappresentanza consistono nelle
corone per i cippi ai caduti il 4 novembre
IN QUESTO NUMERO
In primo piano
4 “CavriagoServizi” per dare slancio a programmi e interventi
del Comune. La nuova azienda speciale è operativa dall’1
luglio 2010
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In primo piano
La denuncia della Giunta in un ordine del giorno presentato
e approvato dal Consiglio comunale: “La manovra
economica del Governo taglia i servizi pubblici locali e riduce
gli investimenti”
In primo piano
8 Una iniziativa del Comune per ammortizzare gli effetti sociali
e psicologici della crisi: cittadini in difficoltà impiegati in lavori
saltuari socialmente utili
In primo piano
10 Cavriago è il Comune più “riciclone” della provincia reggiana.
La raccolta differenziata dei rifiuti a quota 69,5 %
Solidarietà
12 La sezione AVIS celebra le nozze d’argento con Cavriago e
i cavriaghesi. I volontari del sangue, risorse umane al servizio
della comunità
Centro storico
IL GOVERNO TAGLIA
I SERVIZI AI CITTADINI?
CAVRIAGO NON CI STA!
Comuni devono assicurare, né degli eccessivi rigori del patto di stabilità che
rischiano di strangolare i Comuni.
“Cavriago non ci sta” ! Ricordate la protesta della Giunta in piazza, in Consiglio
comunale, il tricolore listato a lutto, la
grande X rossa sulla facciata del municipio
per avvertire che la miscela di tagli e
vincoli del patto di stabilità è corrosiva.
Non è stata propaganda, non sono stati
piagnistei. Non è proprio il caso di sottovalutare – e lo dico in particolare rivolgendomi ai consiglieri di minoranza - i colpi
di scure ai bilanci degli Enti locali perché
ridurranno la capacità dei Comuni di erogare i servizi e anche di aiutare i cittadini
e le famiglie che sono in difficoltà.
La nostra denuncia degli effetti deleteri
della manovra del governo è stata un
esercizio di responsabilità. Il nostro Comune ha un bilancio di 10 milioni di euro,
e il 25 aprile, le consulenze esterne ammontano a poche migliaia di euro. Dei
dieci milioni di spese previste a bilancio,
736.000 sono quelle che si potrebbero
tagliare, perché le altre sono fisse. Nel
dettaglio: 120.000 per la manutenzione
delle strade e degli edifici scolastici e
pubblici, 20.000 per la pubblica illuminazione, 170.000 per iniziative culturali,
85.000 per contributi sociali , 28.000 per
le fiere, 60.000 per i giovani e lo sport,
56.000 per l’ambiente, 70.000 per la
manutenzione dei parchi, 81.000 per lo
sgombero della neve, 46.000 per il progetto “L’Ottavo giorno”. Dovremmo tagliare
questi capitoli di spesa !? Non ci stiamo
a tornare indietro di quarant’anni.
Il Sindaco
Vincenzo Delmonte
15 Un parcheggio con 44 posti - auto nell’area ex Coop Muratori
Il paese vivibile
16 Mezzo chilometro in un paesaggio tutto da scoprire … Venite,
c’è una strada nel bosco di Rio Valle
Zona industriale
18 Corte Tegge: il nuovo sistema fognario
Diario
21 Una bella festa d’estate alla “Osteria della Casa” protetta.
L’incasso della serata del 30 luglio: 2.000 euro investiti in
acquisti di attrezzature
Diario
22 Dedicato a Paolo Ferrari il campo di tiro per l’arco di via delle
Bertoline
- Un ordine del giorno del Consiglio comunale: “Scuola
pubblica: la situazione è drammatica, i lavoratori hanno il
diritto di dirlo all’opinione pubblica”
Diario
23 Riprende il viaggio nei libri al Laboratorio di idee e lettura
- “Angeli terreni”, una poesia di Dania Doni
Diario
24 Piccoli ambasciatori di pace del popolo Sahrawi in visita al
Comune di Cavriago
- Cavriago, Comune “denuclearizzato”
Ambiente
25 Inaugurata il 26 giugno. Ed è subito boom di prelievi. Pianella:
in fila alla fontana dell’acqua pubblica
Dal Consiglio comunale
27 “Un po’ meno silenziosi … un po’ meno educati”
(gruppo
consiliare “Insieme per Cavriago”)
28 “Cavriago: Il difficile ruolo dell’opposizione PdL/Lega in
Consiglio Comunale” (gruppo consiliare “Il Popolo della
libertà / Lega Nord”)
29 “Consiglio Comunale del 25.giugno. 2010 aziendaservizi e
naturalmente del Bilancio Partendo dall’ Aziendaservizi
(gruppo consiliare “Futuro per Cavriago”
30 “Gli aumenti (purtroppo) ci sono” (gruppo consiliare “Cavriago
Comune”)
N. 4 SETTEMBRE 2010
In copertina - 17 luglio 2010: l’inaugurazione della pista ciclopedonale del parco di Rio Valle
Una copia 0,62 euro
Chiuso in redazione
il 31 AGOSTO 2010
Piazza Don Dossetti, 1 Cavriago (RE)
tel. 0522 373 484
fax 0522 575 537
[email protected]
Editore: Comune di Cavriago (RE)
Autorizzazione: del tribunale di Reggio Emilia
n°288 del 16/10/1970
Indirizzo della redazione: Piazza Don Dossetti
1, Cavriago (RE)
Direttore Responsabile: Giuseppe Guidetti
Nome e Domicilio della tipografia: Stamperia
s.c.r.l. Via Mantova 79/A, Parma
Pubblicità: Edicta p.s.c.a r.l. - Via Torrente
Termina 3/B, Parma - tel 0521.251848
Progetto e impaginazione: www.adv-re.com
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IN PRIMO PIANO
La nuova azienda speciale è operativa dall’1 luglio
per dare slancio a programmi
e interventi del Comune
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“Questa è una strada che consente non solo di realizzare i programmi dell’Amministrazione Comunale, della collettività, ma anche di fare un minimo di programmazione
… Affidando nuove attività all’azienda speciale, pensiamo che vi sia la possibilità
di realizzare la programmazione e di realizzare nuovi interventi”. Così il sindaco
Delmonte ha presentato al Consiglio comunale il 20 maggio la proposta di dare
vita all’azienda speciale CavriagoServizi, assegnando in gestione diretta alla azienda
speciale CavriagoInfanzia – che, dall’estate del 2008, amministrava nido, scuole
dell’infanzia e gli altri servizi educativi - la manutenzione tecnica ordinaria e
straordinaria del patrimonio del Comune (edifici, strade, parchi), la progettazione
e realizzazione di nuove opere pubbliche, la Farmacia comunale.
Per saperne di più: consultate le “delibere di Consiglio” sul sito
www.comune.cavriago.re.it, relative alle sedute del Consiglio comunale del 20
aprile, 20 maggio, 25 giugno.
4
rogrammare e realizzare
nuovi interventi, cioè governare, è un’impresa
sempre più difficile per i
Comuni, data l’incertezza del quadro
istituzionale, la compressione dell’autonomia finanziaria, i vincoli del Patto
di stabilità, i drastici tagli (si leggano
in proposito le pagine …) delle risorse
trasferite dallo Stato agli Enti locali.
Nel 2008 l’Amministrazione comunale
fece la scelta politica di istituire CavriagoInfanzia, dotandosi di un braccio
operativo che le consentisse di investire e utilizzare al meglio le risorse
finanziarie, professionali e umane per
qualificare il sistema dei servizi per
l’infanzia, mantenendoli in mano pubblica, e soddisfare le domande di servizi aggiuntivi e flessibili (ingresso
anticipato, tempo prolungato). L’esperienza è stata positiva, il perimetro dei
servizi pubblici locali gestiti dall’azienda
speciale si allarga a settori importanti
come la progettazione e la realizzazione
delle opere pubbliche, lo sviluppo e la
qualificazione del servizio farmaceutico
(in vista del trasferimento della Farmacia comunale in una nuova sede), la
gestione e manutenzione del patrimonio comunale.
L’obiettivo di questa operazione - secondo il sindaco - è “realizzare in modo
più efficiente e veloce i programmi
dell’amministrazione”, dare impulso
ad “attività che rischierebbero diversamente di rimanere ferme, e le attività
che rimangono ferme significano meno
servizi ai cittadini, meno interventi,
meno investimenti, quindi non dare
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risposte alle esigenze del paese”.
Il Consiglio comunale ha approvato il 25
giugno scorso il piano - programma e il
bilancio di Previsione per il 2010, il contratto di servizio che disciplina i rapporti
tra Comune e Azienda.
CavriagoServizi è in funzione dall’1 luglio
2010. Da quella data, gli addetti alla
manutenzione, i tecnici e il personale
amministrativo del settore Patrimonio e
Lavori pubblici (ufficio Tecnico), i farmacisti
della Farmacia comunale - tutti dipendenti
del Comune di Cavriago - sono stati assegnati in comando all’azienda speciale.
Sono in tutto dodici persone, che si aggiungono alle 41 già in servizio a CavriagoInfanzia, e mantengono il trattamento
giuridico ed economico di dipendenti
pubblici, del quale hanno goduto come
dipendenti comunali (Comune e i sindacati
della Funzione pubblica Cgil e Cisl hanno
siglato il 27 maggio un accordo che dà
il via libera all’operazione).
Entro il 15 ottobre il Consiglio d’amministrazione di CavriagoServizi dovrà adottare
e trasmettere al Consiglio comunale il
bilancio di previsione annuale 2011 e il
bilancio di previsione 2011-2013. Sarà
dunque l’anno 2011, a consuntivo, a
rappresentare il primo esercizio di piena
e completa operatività dell’azienda speciale.
Gli obiettivi del 2010
Gli “obiettivi concreti” di CavriagoServizi
per il 2010 “si possono sintetizzare, per
i Servizi educativi: in un rafforzamento
complessivo dell’identità dell’Azienda
speciale, un consolidamento dei livelli di
qualità …, un potenziamento dei posti
disponibili per la fascia 0-3 anni oltre che
in un aggiornamento dei documenti fondanti relativi alla partecipazione delle
famiglie e all’attività dei servizi e degli
operatori;
per il Servizio farmaceutico: nell’accompagnamento della trasformazione della
professione di farmacista in attività di
servizio, in iniziative di informazione sanitaria, nella formazione professionale
degli operatori in funzione delle novità
introdotte dalle tecnologie (carta della
salute, telemedicina …), nel perfezionamento del sistema di assicurazione della
qualità introdotto negli anni passati, nel
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contributo alla progettazione della nuova
sede della farmacia comunale;
per il Servizio Lavori pubblici: nelle due
priorità della progettazione e realizzazione
del parcheggio di via Repubblica e dell’intervento di riqualificazione energetica
del Cinema 900, oltre all’attività di assistenza alla progettazione, il controllo e
collaudo in corso d’opera delle opere
pubbliche previste nelle convenzioni urbanistiche;
e per il Servizio patrimonio: nel proseguimento del programma di “messa in
sicurezza” degli edifici pubblici e nel
miglioramento costante del livello di manutenzione del patrimonio sia in termini
di risposta alle segnalazioni dei cittadini
sia in termini di programmazione degli
interventi per “prevenire” gli eventuali
inconvenienti. (dal Piano programma di
CavriagoServizi, presentato dal direttore
dell’azienda dott. Azio Sezzi)
I rapporti Comune – azienda
Il “contratto di servizio” regola i rapporti
tra il Comune e l’azienda e definisce i
reciproci impegni, sulla base di norme
generali, direttive e criteri elencati nelle
schede relative a ciascun servizio.
Il Comune formula gli indirizzi per l’azione
di CavriagoServizi, definisce i vincoli
finanziari e l’attività di vigilanza e controllo sull’attività dell’Azienda.
In particolare spetta al Comune (in base
al’articolo 5 del contratto di servizio):
“a) approvare i regolamenti sulle linee
generali di organizzazione dei diversi
servizi, compreso quello di contabilità;
b) determinare, su proposta dell’Azienda,
le rette e/o tariffe … a carico dell’utenza”,
che solo in parte concorrono a finanziare
i servizi, “con assunzione dei relativi costi
sociali …. da parte del Comune …”
c) esercitare la vigilanza ed il controllo
sull’attività dell’Azienda e sul perseguimento dell’oggetto e delle finalità
aziendali;
d) coordinare con l’Azienda i rapporti con
l’utenza e con gli altri soggetti istituzionali.
2. Il Comune trasferisce all’Azienda le
risorse necessarie a garantire la copertura dei costi sociali… al fine di garantire
la sufficiente liquidità dell’Azienda. All’occorrenza e con le stesse modalità, fino
al raggiungimento della completa autono-
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mia finanziaria, il Comune può fornire le
anticipazioni di cassa infruttifere che si
dovessero rendere necessarie con obbligo
di restituzione entro il 31 dicembre successivo.
3. Salvo non diversamente regolato, la
riscossione delle rette, tariffe canoni ed
entrate in genere derivanti dai servizi
affidati costituisce onere a carico dell’Azienda. È a carico dell’Azienda anche
il controllo, la gestione e il recupero delle
morosità. …
Sistema di controllo e monitoraggio: “
In tutte le strutture gestite dall’Azienda… possono accedere gli amministratori e i funzionari del Comune con
compiti di vigilanza, controllo e monitoraggio.
L’Azienda, inoltre, segnala all’occorrenza
criticità o opportunità di cui tenere conto
nello svolgimento dei rapporti con il Comune.
Il Comune si riserva il diritto di controllare, attraverso specifici organi, che la
gestione del servizio avvenga nel pieno
rispetto delle condizioni fissate dal contratto di servizio ed in particolare degli
obiettivi e degli standard qualitativi,
quantitativi definiti nelle schede di
servizio…”. (dall’articolo 12 del contratto
di servizio)
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IN PRIMO PIANO
La denuncia della Giunta in un ordine del giorno presentato
e approvato dal Consiglio comunale
“La manovra economica del
Governo taglia i servizi pubblici
locali e riduce gli investimenti”
“Di 1.780.000 euro all’anno che lo Stato trasferisce al Comune
di Cavriago, saranno tagliati circa 290.000 euro nel 2011
(- 16%) e circa 480.000 euro nel 2012 ( - 27%). Se consideriamo
che i cittadini cavriaghesi pagano solo di Irpef allo Stato tutti
gli anni oltre 37 milioni di euro, si evidenzia come ormai la
misura sia colma ! (…) Queste misure, invece di individuare
negli Enti locali una risorsa fondamentale del Paese, li trattano
come una patologia, sbagliando drammaticamente il bersaglio”
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lla “ripresa”, dopo le ferie, il
Comune si ritrova a fare i conti
con il quadro politico – istituzionale disegnato dalla manovra
correttiva del Governo, che è diventata legge,
e con le “misure” che il sindaco e la Giunta
hanno denunciato come “tagli” e “sforbiciate”
alle risorse destinate ai servizi essenziali
per la comunità, le famiglie, i cittadini. “
IL 25 GIUGNO il Consiglio comunale ha
approvato (coi voti favorevoli del gruppo
consiliare di maggioranza “Insieme per
Cavriago” e “Cavriago Comune”, contrari
“Futuro per Cavriago” e “Popolo della Libertà
/ Lega Nord”) un ordine del giorno presentato
dalla Giunta che mette in evidenza le ragioni
della ferma opposizione al Governo. Ecco i
punti salienti del documento:
“La manovra economica del Governo taglia
i servizi pubblici locali e riduce gli
investimenti”.
Per i comuni e la Provincia di Reggio Emilia
significa:
40 milioni in meno di trasferimenti statali
= riduzione/chiusura dei servizi erogati e
aumento delle tariffe
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Saranno i cittadini e le imprese a pagare
per l’inevitabile ridimensionamento dei servizi
… in una logica che, nei fatti, corrisponde
ad un aumento delle tasse.
Questa manovra … toccherà tutte le attività
che gli enti locali svolgono …
I Comuni e le Provincie sono in presenza di
un continuo cambiamento di regole che
impedisce loro di programmare e
governare….
Vi è di fatto una esautorazione dei Sindaci
e di chi guida gli enti locali poiché le leve
nelle loro mani sono da tre anni bloccate,
mentre continuamente si vedono impartire
“ordini dall’alto” senza avere voce in capitolo.
Cade la possibilità di rapportarsi con i cittadini
con la sufficiente autonomia e autorevolezza.
… siamo di fronte ad una manovra fatta
essenzialmente di tagli, una manovra miope,
che produrrà effetti recessivi, con generale
impoverimento del Paese.
110 milioni in meno per gli investimenti =
minori opere pubbliche e minor lavoro per le
imprese locali
Non c’è traccia di federalismo: si tratta di
misure per lo più demagogiche, sforbiciate
qua e là in totale assenza di una politica
complessiva e di interventi strutturali che
aggrediscano i costi veri del centralismo.
… un atto di potere centralista, che guarda
ai Comuni, alle Provincie e alle Regioni coma
a soggetti “spreconi” su cui scaricare il
debito, in aumento, dello Stato centrale.
La manovra del Governo di 24 miliardi di
euro poteva trovare risorse finanziarie attraverso una lotta più efficace all’evasione
fiscale (ogni anno si evadono 30 miliardi di
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IVA e 90 miliardi di imposte e contributi
previdenziali – relazione Mario Draghi, Governatore della Banca d’Italia) ed attraverso
la tassazione delle transizioni finanziarie (es.
rientro capitali dall’estero) o delle rendite
patrimoniali.
In un territorio che ha fatto, negli anni, della
quantità e qualità dei servizi alla persona un
punto distintivo e fondamentale, non siamo
disposti ad assistere passivi a un deterioramento costante di questo prezioso patrimonio, perchè ciò corrisponderebbe al calo di
qualità della vita per le nostre famiglie e a
maggiori difficoltà per le nostre imprese.
… rispetto ai finanziamenti ordinari che lo
Stato ci trasferisce pari a 1.780.000
euro/annui, al Comune di Cavriago saranno
tagliati circa 290.000 euro nel 2011 (-16%)
e circa 480.000 euro nel 2012 (-27%). Se
consideriamo che i cittadini cavriaghesi
pagano solo di Irpeef allo Stato tutti gli anni
oltre 37 milioni di euro, si evidenzia come
ormai la misura sia colma!
Con tagli di questa entità significa diminuire
drasticamente i sostegni economici a coloro
che più sono colpiti dalla crisi e che vivono
in condizioni di disagio sociale e ridurre
notevolmente gli interventi culturali. Ancora
una volta il Governo Berlusconi scarica sugli
Enti locali (e quindi sui servizi che vengono
erogati ai cittadini) il peso maggiore della
manovra salvando le spese dei Ministeri che
vengono ridotte solo dell’1% …”.
Sindaco e assessori in piazza per dire: “Cavriago non ci sta!”
Mercoledì 16 e 23 giugno, giorni di mercato,
il sindaco Vincenzo Delmonte e gli assessori
sono in piazza a denunciare i tagli e i danni
che la manovra “correttiva” del Governo
arrecherà al Comune di Cavriago e ai cittadini.
“Le misure decretate dal Governo - sottolinea
Delmonte, in un comunicato stampa – possono avere effetti gravi, deleteri, per un
Comune come il nostro che negli ultimi
quarant’anni ha costruito con tenacia e
lungimiranza una rete di servizi pubblici,
educativi, culturali, socio – assistenziali per
il benessere dei cittadini e delle famiglie e
a favore della crescita e dello sviluppo
economico. La manovra avrà un impatto
negativo su tutte le attività svolte dal Comune.
Saranno quindi i cittadini e le imprese a
pagare per l’inevitabile ridimensionamento
dei servizi…”
Tricolore listato a lutto - Il 23 giugno la
bandiera italiana listata a lutto è esposta
sulla facciata del municipio, in segno di
protesta contro i tagli imposti dalla manovra
finanziaria del Governo ai Comuni italiani.
Il 12 luglio “X day” - Una grande X (ics),
formata da due teli di stoffa rossa, compare
sulla facciata del Municipio per ribadire la
ferma opposizione del Comune di Cavriago
alla Manovra del Governo. La grande X è
anche l’annuncio che il Comune ha inviato
alla comunità cavriaghese un “avviso di
garanzia” – recita l’intestazione dei manifesti
affissi per le vie del paese, delle locandine
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e dei volantini firmati da
Legautonomie e Anci di
Reggio Emilia – per dire:
“Caro cittadino, stanno
tagliando sulla tua
pelle. Il Governo costringe il nostro Comune e la Provincia
a tagliare servizi e
risorse importanti
per voi cittadini. Il
Governo deve tagliare i veri sprechi e far pagare
gli evasori.
Chiediamo una
Manovra più
giusta”
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Una iniziativa del Comune per ammortizzare gli effetti sociali e psicologici della crisi
Cittadini in difficoltà
impiegati in lavori saltuari
socialmente utili
È di 25.000 euro la spesa del
“progetto di integrazione socio –
lavorativa” per impiegare nelle attività di pulizia di strade e parchi pubblici persone disoccupate in gravi
condizioni economiche e di disagio
sociale. Si tratta di una misura anti
– crisi straordinaria, finanziata con
i fondi non vincolati dell’avanzo di
amministrazione del 2009, che si
aggiunge ai provvedimenti a favore
delle famiglie in difficoltà finanziati
con il fondo di solidarietà di 50.000
stanziato nel bilancio comunale.
assessorato ai Servizi
sociali, in collaborazione
con l’azienda speciale
“CavriagoServizi”, sta realizzando il progetto – approvato all’unanimità dal Consiglio comunale il
20 maggio scorso - per l’impiego
saltuario di cittadini che versano in
condizioni di disagio economico e
svantaggio sociale in lavori socialmente utili, come lo spazzamento e la
pulizia di strade e aree verdi pubbliche.
Si tratta di prestazioni di lavoro occasionale, di tipo “accessorio”, della
durata massima di sei mesi, che il
Comune ricompensa con “voucher”,
i buoni lavoro del valore nominale di
10 euro comprensivo dei contributi
Inps accreditati al lavoratore e Inail
per l’assicurazione contro gli infortuni.
Per far fronte alla spesa “una tantum”
il Comune stanzia 25.000 euro, che
preleva dai fondi non vincolati dell’avanzo di amministrazione del 2009.
Lungi dal configurarsi come una misura per tamponare la disoccupazione,
il progetto è un esperimento per coinvolgere persone, che vivono con difficoltà e disagio le conseguenze della
crisi economica o l’esclusione dal
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Buoni lavoro: dove e come si utilizzano
Ecco i Comuni reggiani, oltre al nostro, che si avvalgono di prestazioni di lavoro occasionale di tipo
“accessorio” ricompensate con i buoni lavoro “voucher”.
Correggio: per attività culturali (vigilanza a mostre a Palazzo dei Principi) e manutenzione di parchi
Gualtieri: per la manutenzione dei parchi
Montecchio: per attività culturali (supporto alle iniziative per l’estate: 30 voucher da 15 euro); vigilanza
nelle manifestazioni sportive – vigilanza e accompagnamento negli itinerari del bici – bus
Poviglio: manutenzione dei parchi
Sant’Ilario: per manutenzioni
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mondo del lavoro, in attività utili a contrastare il rischio di emarginazione sociale.
I Servizi sociali del Comune conoscono,
nella maggior parte dei casi, la situazione
dei cittadini che per sei mesi si candidano
a fare i netturbini; sono perlopiù persone
in età avanzata, che non possono contare sull’aiuto di parenti, alle prese con
problemi di salute, in difficoltà a reinserirsi
nel mondo del lavoro e per questo, talvolta, in condizioni di fragilità psicologica.
Spetta ai servizi sociali il compito di
selezionarli, valutando le effettive condizioni di disagio e bisogno; l’incarico di
lavoro – occasionale e “accessorio” - è
attribuito dopo avere verificato che i
candidati sono motivati a svolgerlo e
dopo che sono stati informati delle norme
di sicurezza sul lavoro.
“Mi preme sottolineare – spiega l’assessore ai Servizi sociali, Sonia Borrelli –
che il nostro progetto a favore di cittadini
che si trovano in difficoltà non è solo ed
esclusivamente una misura straordinaria
anti – crisi; è anche e soprattutto un’azione
sociale, una forma di sostegno che si
aggiunge agli altri numerosi interventi a
favore delle famiglie e dei singoli messi
in campo dal nostro welfare di comunità,
contando anche sul contributo e la collaborazione delle associazioni del volontariato sociale. La crisi picchia duro, le
persone in difficoltà sono tante, la domanda di aiuto è in aumento. Il Comune – che
è l’istituzione più vicina ai cittadini – cerca
di dare una mano”.
La scelta di ricorrere a forme di lavoro
occasionale di tipo accessorio ricompensabile con i “voucher” è stato di recente
oggetto di confronto tra l’Amministrazione
comunale e i sindacati. Nel luglio scorso,
rispondendo alla Cgil, il sindaco Vincenzo
Delmonte ha precisato e ribadito, tra
l’altro, che “lo stanziamento di 25.000
euro per l’impiego di cittadini in difficoltà
in lavori saltuari socialmente utili è aggiuntivo a quanto previsto in sede di Bilancio
(50.000 euro) per il fondo anticirisi, e
non comprensivo. Questo a dimostrazione
dell’impegno, non solo a parole, ad aiutare
i lavoratori colpiti dalla crisi. La scelta di
utilizzare i voucher (previsti dalla legislazione vigente) anziché altre possibilità
deriva dal fatto che, a parità di compenso,
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con i voucher si riesce a dare risposte ad
un numero doppio di persone. Su questa
iniziativa non si è trovato l’accordo con la
Cgil; ce ne dispiace anche perché è la
prima volta che succede negli ultimi anni”.
“Quel lavoretto per sentirmi vivo e utile”
Lavori una vita, senza sgarrare, e un
giorno di punto in bianco ti dicono che
la tua azienda deve chiudere e finisci
“in mobilità”: è l’anticamera del licenziamento per te e i tuoi colleghi. Se hai più
di cinquant’anni, il più delle volte, sei
fuori gioco. Difficilmente riesci a “riciclarti
nel mondo del lavoro. Diventi povero
perché non hai abbastanza denaro per
mantenerti e pagare le bollette. Se vivi
solo, perché sei separato o divorziato,
proprio non ce la fai. È un calvario: ti
mancano pochi anni alla pensione, che
sarebbe un’ancòra di salvezza, ma non
hai abbastanza contributi per andarci.
Così finisci in una sorta di purgatorio ….
Questa storia ce l’ha raccontata il 16
luglio, alla Casa protetta dove - da volontario - svolge saltuariamente lavori di
manutenzione, un nostro concittadino:
un operaio specializzato di 56 anni che,
dopo averne lavorato quasi quaranta, è
scivolato nella precarietà sospintovi dalla
crisi economica. Ce ne sono tanti come
lui, a Cavriago, “invisibili” come tutte le
vittime della crisi esplosa nell’autunno
del 2008 che ingrossano l’esercito di
cassintegrati, licenziati, disoccupati dei
quali ci si accorge leggendo i grandi
numeri delle statistiche.
Fino al 2008 chiedevano aiuto al Comune
persone e famiglie con svantaggi economici e sociali, in condizioni di disagio,
oggi chiedono una mano persone che
vivevano del proprio lavoro e che perdendolo hanno perso la sicurezza.
“Da giovane ho fatto il militare, ho lavorato
al mio paese d’origine, ma non era un
lavoro sicuro, non mi pagavano i contributi.
Ho lasciato la mia isola e sono venuto
qui. Ho lavorato per trentaquattro anni
nella stessa azienda fino al dicembre
2008 … Poi un anno di mobilità. A cinquantacinque anni è molto difficile ritrovare un lavoro. Nell’azienda ero il più
vecchio, i mie colleghi più giovani riuscivano a sbarcare il lunario perché potevano
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contare sull’aiuto della famiglie, dei genitori anche se molto anziani. Io ero da
solo, ed è dura molto dura. Ho fatto
domande un po’ dappertutto, anche a
Correggio presso una grande azienda
multinazionale. Mi chiedevano sempre:
ma quanti anni hai, e quando dicevo
cinquantacinque sorridevano e facevano
sempre la bocca un poco storta … Ma
sì, firma la domanda, poi si vedrà …
Niente di fatto. Mi sono trovato in difficoltà. Da solo non ce la facevo più. Mi
sono rivolto ai servizi sociali del Comune,
ho fatto fatica a prendere quella decisione perché prima ce l’ho sempre fatta
con le mie forze e avevo un po’ di vergogna a chiedere una mano. I Servizi sociali
mi hanno aiutato, il Comune mi ha dato
una mano a pagare le bollette. Tre quattro
ore al giorno sono alla Casa protetta per
tagliare le piante curare il verde, fare
piccoli lavori di manutenzione. E’ un lavoro
che faccio da volontario, mi piace. Non
riesco a stare senza lavorare con le mani
in mano, fino a quando avrò le forze voglio
lavorare. Fra una settimana, dieci giorni
(il nostro interlocutore parlava la mattina
del 16 luglio scorso N.d.R.) comincio a
fare lo spazzino per il comune, per pochi
mesi. Mi pagano con
i buono lavoro. È
poca cosa, ma mi
permette di tirare
avanti, di sentirmi
vivo. Ho sempre lavorato nella mia vita,
non riesco a stare
fermo, con le mani in
mano …”.
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IN PRIMO PIANO
Cavriago è il Comune più “riciclone” della provincia reggiana
La raccolta differenziata dei rifiuti
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Primato verde a Cavriago. Glielo attribuisce l’Osservatorio provinciale dei rifiuti
per il buon risultato delle raccolte differenziate che, nel 2009, hanno sfiorato
il 70 %. Cavriago condivide con Gattatico
il record di aver centrato in anticipo
l’obiettivo del 65 % di raccolta differenziata fissato per il 2012.
Gia nel 2008 la raccolta differenziata si
era attestata sul 66,7 % e per questo
Cavriago è stato premiato da Legambiente come Comune riciclone nella categoria
sotto i 10.000 abitanti.
“Questi i dati ufficiali e incontestabili.
– sottolinea il sindaco Vincenzo Delmonte
in una nota pubblicata da un quotidiano
reggiano l’11 luglio scorso - Il merito va
innanzitutto ai cittadini, alle aziende, ai
volontari che gestiscono le isole ecologiche e in parte al sistema integrato di
raccolta differenziata e alle campagne
di sensibilizzazione svolte nel tempo
dall’Amministrazione comunale.
Si può fare di più ? Certo. Intanto il 1°
febbraio 2010 è entrata in funzione la
nuova isola ecologica di Corte Tegge, a
disposizione delle oltre 200 aziende
dell’area industriale. Vedremo i risultati
il prossimo anno”.
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ala la produzione complessiva
di rifiuti urbani nel territorio cavriaghese (497 tonnellate in
meno raccolte nel 2009 rispetto
al 2008), aumenta il valore complessivo
della raccolta differenziata che raggiunge
quota 69,5 %, nonostante diminuisca la
quantità diversificata dei rifiuti (meno 63
tonnellate circa). Si riduce inoltre la produzione pro capite dei rifiuti che passa da
1295 chili per abitante nel 2008 a 1.243
nel 2009, valori di gran lunga superiori
alla media registrata nel territorio provinciale: 744 nel 2009, 772 nel 2008. Salta
all’occhio che ogni cavriaghese differenzia
864 chilogrammi di rifiuti l’anno, più del
doppio della quantità media per abitante
registrata a livello provinciale (402 chili)
e che la quantità pro capite di rifiuti indifferenziati (378 chili) – seppur superiore
alla media provinciale (342) - è calata di
45 chili nel 2009 (rispetto ai 423 per
abitante del 2008).
Il generale calo della produzione dei rifiuti
urbani a Cavriago ( - 3,6 %) è in linea con
la diminuzione registrata a livello provinciale (da 400.874 tonnellate nel 2008 a
391.001 nel 2009, - 2,5%.
È una inversione di tendenza considerata
“significativa” in quanto dal 1997 in poi
la produzione dei rifiuti è risultata sempre
in crescita, salvo una lieve flessione nel
2003.
A livello provinciale diminuisce la quantità
di rifiuti smaltita nelle discariche e nell’inceneritore passando da 193.422 tonnellate
del 2008 alle 179.978 tonnellate nel
2009. È in calo anche lo smaltimento in
discarica dei rifiuti urbani biodegradabili
(carta e cartone, rifiuti organici domestici,
sfalci e potature, legno alluminio, tessili);
ogni reggiano ne ha prodotti 149 chili nel
2009 (173 nel 2008).
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L’isola ecologica fa il 63,1 % della differenziata
Quando si dice fare la differenza o …
la differenziata. Un ruolo importante
nel sistema della raccolta differenziata
è svolto dall’isola ecologica di via
Nove Biolche, in funzione dal 1994,
alla quale si è aggiunta la stazione
ecologica attrezzata di via Olivetti,
nella zona industriale di Corte Tegge,
operativa dall’1 febbraio di quest’anno.
In via Nove Biolche, nel corso del
2009, sono stati conferiti 5.266.775
chilogrammi di rifiuti, che rappresentano il 63,1% del totale dei rifiuti
differenziati dai cavriaghesi. Sono
finiti, tra gli altri, all’isola ecologica:
109.491 chili di apparecchiature elettriche ed elettroniche, 386.330 di
vetro - batterie – inerti – olio motore
– olio vegetale, 233.660 chili di carta
e cartone, 162.557 di metalli ferrosi,
1.729.500 di legno, 2.544.070 di
sfalci verdi da giardini e parchi,
101.166 di plastica.
La Giunta municipale ha approvato
nel maggio scorso il progetto esecutivo
di alcune opere di adeguamento
della stazione ecologica alle nuove
norme di sicurezza, finanziato ad
Enìa – Iren. È prevista la collocazione di prefabbricati in sostituzione delle barriere di legno per
suddividere le sezioni di raccolta
rifiuti differenziati; la copertura
delle aree di raccolta dei cartoni
da depositare nel compattatore,
e dei RAEE (elettrodomestici, rifiuti
elettronici), la dotazione di impianti
e attrezzature per la regolamentazione degli accessi, la misurazione dei volumi dei rifiuti, e l’informatizzazione dei dati.
Interventi finanziati da Enìa – Iren
sono previsti alla stazione ecologica di Corte Tegge, dove verrà
allestita una tettoia per proteggere
i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche e saranno
predisposti i sistemi di controllo
e monitoraggio degli accessi a
norma di legge.
Quanti rifiuti produciamo (chilogrammi)
2008
RU differenziato
8.404.962
RU indifferenziato
4.082.763
RU complessivi
12.490.577
2009
8.341.307
3.652.100
11.993.407
Rifiuti urbani per abitante 2009 (chilogrammi)
2008
2009
RU differenziato
871
864
RU indifferenziato
423
378
RU complessivi
1.295
1.243
Le raccolte differenziate dei cavriaghesi (chilogrammi)
Abiti usati
Metalli
Alluminio
Carta
Legno
Plastica
Vetro
RAEE
Frazione organica
2008
totale
6.568
169.572
968
1.644.200
2.041.620
284.460
325.959
109.104
3.588.070
2009
totale
11.567
173.233
917
1.527.766
2.499.610
291.090
315.850
109.491
3.113.750
Differenza
76,1%
2,2%
5,3%
-7,1%
22,4%
2,3%
-3,1%
0,4%
- 13,2 %
2008
Chilogrammi per abitante
0,7
17,6
0,10
170,5
211,7
29,5
33,8
11,3
371,97
2009
Chilogrammi per abitante
1,2
17,9
0,10
158,3
259,0
30,2
32,7
11,3
322,63
Ai dati della tabella vanno aggiunti quelli relativi alla quantità di vetro/batterie inerti -/olii motore e vegetali depositati all’isola ecologica: 386.330 chilogrammi
nel 2009. La “frazione organica” comprende la FORSU (frazione organica da rifiuti urbani domestici) e Giro verde: 556.260 chilogrammi (2009) - 551.200
chilogrammi (2008); sfalci da giardini e parchi: 2.551.400 chilogrammi (2009), 3.036.870 (2008).
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SOLIDARIETÀ
La sezione AVIS celebra le nozze d’argento con Cavriago e i cavriaghesi
I volontari del sangue,
risorse umane al servizio
della comunità
Omaggi e riconoscimenti tributati ai donatori,
a soci fondatori, consiglieri con oltre quindici
anni di mandato, rappresentanti delle associazioni di volontariato “Noi con Voi”, “Croce
Arancione”, AIDO, all’AVIS provinciale e alle
AVIS consorelle, ai collaboratori.
Il motto dei nostri avisini: “Come è vero che
le cose non nascono da sole, l’Avis di Cavriago
è nata ed esiste grazie ai donatori, ai collaboratori e a tutti quelli che l’appoggiano e
la sostengono”.
ella primavera di quest’anno la sezione AVIS di Cavriago ha festeggiato
le nozze d’argento con Cavriago e i
cavriaghesi. L’associazione dei volontari italiani del sangue – ricordano gli avisini
della prim’ora – fu fondata il 18 marzo del
1985, in una gelida serata, nella sala del
Consiglio del Comune. “C’era tanta neve sulle
strade, e la partecipazione alla riunione non
fu certamente delle più numerose: un rappresentante dell’AVIS provinciale, alcuni donatori,
il sindaco di allora che era Vincenzo Delmonte,
il dottor Ernestino Negri. La voglia di dar vita
a una sezione dei donatori di sangue era tanta
e quella sera si decise comunque di costituirla.
Tutti i presenti furono coinvolti per fare parte
del consiglio direttivo e presto fummo tutti al
lavoro per organizzare prelievi di sangue, feste,
gite. Non disponendo di una sede fisa, i nostri
incontri e i prelievi venivano organizzati in
ambienti messi a disposizione dal Comune e
dell’Ausl, le feste in piazze e spazi concessi
dal Comune e da privati. Solo dopo qualche
anno, grazie alla disponibilità dell’Amministrazione comunale, all’aiuto del volontariato, al
contributo di aziende e della cittadinanza di
Cavriago, è stata realizzata la sede per i prelievi
di via Aspromonte, 4 e più di recente la Struttura
area feste nel parco dello sport”.
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Un grazie di cuore a …
Soci fondatori: Reggiani Iller – Bigliardi
Sergio – Mazzali Floriano – dott. Negri
Ernestino – Cavazzi Marta – Iemmi Giovanna – Fornaciari Miriam – Costoli Renato
– Silvi Vincenza – Bonibaldoni Gabino –
Cavazzoni Gino – Conti Ettorina – Dini
Mauro – Manelli Alessandra – Sassi Nino
– Vecchi Terisio – Mussini Claudio – Salsi
Maria Simona – Sassi Nerino – Montanari
Rino
DECEDUTI: Davoli Nello – Govi Ivo – Tesauri
Angelo
100 donazioni, distintivo d’oro con smeraldo: Bedini Claudio
75 donazioni, distintivo d’oro con rubino
Chierici Antonio e Iotti Ermes
50 donazioni, distintivo d’oro: Banin Simone – Belloni Fausto – Benassi Massimo
–Bigliardi Gianni – Bigliardi Paolo – Cavazzi
Marta – Cerrato Massimo – Chianese
Biagio – Croci Corrado – Fiaccadori Giuliana – Giberti Roberto – Pianti Massimo
– Righi Giovanni
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24 donazioni, distintivo d’argento dorato:
Bertani Paolo – Caroli Alberto – Carotenuto
Giovanni – Cepelli Carlo – Cerrato Micaela
– Costi Adolfo – Davoli Palo (classe 1956)
– Davoli Paolo (classe 1968) – Manzoli
Claudio – Menozzi Rosa Bianca – Mordenti
Secondo – Nelson Luigi – Parmiggiani
Luigi – Pioli Vittorio – Redeghieri Tristano
– Ria Lorenza – Sassi Nerino – Valentino
Giovanni – Zoppi Daniela
16 donazioni, distintivo d’argento: Barilli
Maurizio – Campanella Giuseppe – Campanini Carlo – Caruso Sebastiano – Di
Gregorio Marisa – Domenichini Mauro –
Ferrari Euro – Fiorentino Paolo – Fontana
Luana Lorena – Ghirardini Paolo – Giaroli
Franco – Giavaraini Giovanni – Menozzi
Mauro – Montanari Cinzia – Nappi Carmine
– Noto Antonella – Novara Giuseppe –
Pasini Eugenio – Pittano Massimo – Redeghieri Tristano – Rinaldini Alberto –
Sandrolini Ives – Sangiorgio Massimo –
Sarti Paolo – Terzi Massimo – Zavaroni
Davis – Zini Roberto
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drea – Bono Ignazio – Burani Gianna –
Carotenuto Carmine – Cattani Emanuele
– Cavatorti Giuliano – Chiodi Luciano –
Cocchi Andrea – Contrasti Andrea – Di
Giacinto Marilena – Ferrari Donnino –
Fuscone Angelica – Giglioli Andrea – Giglioli
Nicoletta – Gozzi Vincenzo – Guidotti
Matteo – Leonardi Giovanni – Locatelli
Andrea – Margini Lorena – Meglioli Alessia
– Meo Ignazio – Mordenti Samantha –
Nironi Marco – Noto Meoli Marcello –
Paglia Dario – Paglia Silvia – Pomati Daniela – Righetti Ivan – Ronzoni Claudia –
Rossi Maria Antonia – Sacchi Doriana –
Sandovan Puga Aurora Isabel – Sandrolini
Corrado – Torpinoche Simone – Tutino
Mirko – Vera Maria – Vitrani Michele –
Zani Sabrina – Zavaroni Lara
Consiglieri premiati, con più di quindici
anni di mandato:
Becchetti Giulio – Fiaccadori Giuliana –
Giaroli Pasquino – Benini Pierluigi – Mazzocchi Franco – Menozzi Gino – Prampolini
Dante – Menozzi Carla – Belloni Lucia
8 donazioni, distintivo di rame: Alleluia
Gennaro – Baroni Giorgia – Bonacini An-
Beneficenza
305 persone hanno partecipato il 21 aprile alla cena di beneficenza organizzata da
Orgoglio reggiano, AVIS Cavriago, Circolo area feste nella Struttura di via Bassetta.
L’incasso della serata, 3050 euro, è stata devoluto a GR.A.D.E. – Gruppo amici
dell’ematologia – (1525 euro) e A.D.M.O. (Associazione donatori di midollo osseo).
Grazie “per la straordinaria serata di sport e solidarietà alla quale ci avete invitato
e a nome di tutto il GR.A.D.E. per la donazione che ci ha visto beneficiari. (…) Tutti
i proventi delle donazioni e delle nostre iniziative contribuiranno alla costruzione del
“CO.RE” (Centro Oncoematologico Reggio Emilia) dove migliaia di pazienti affetti da
patologie del sangue saranno curati in una struttura all’avanguardia; e al mantenimento
di dieci figure professionali all’interno del reparto di ematologia dell’arcispedale
Santa Maria Nuova di Reggio Emilia. Sono da gesti come questo che prendiamo le
risorse economiche e morali per proseguire nell’obiettivo che ci siamo dati: contribuire
a migliorare l’assistenza a tutti i nostri pazienti. (Il presidente del GR.A.D.E., dottor
Paolo Avanzini)
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Sotto il segno dell’AVIS, patto di gemellaggio tra le sezioni di Cavriago e
Trezzano sul Naviglio
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CENTRO STORICO
Un parcheggio con 44 posti - auto
nell’area ex Coop Muratori
La nuova area di sosta al servizio del
“Multiplo”, che si prevede di inaugurare
nel 2011, e del centro storico.
n nuovo parcheggio per 44 posti
sarà costruito in via Repubblica,
nell’area ex Coop. Muratori,
davanti al parco della villa Sirotti
– Bruno dove sta sorgendo il complesso
architettonico che ospiterà il nuovo Centro
culturale. La nuova area di sosta dovrà
essere pronta nella primavera del 2011,
in occasione dell’apertura del Multiplo.
Il costo dell’opera, prevista nel piano degli
investimenti per il 2010, è di 200.000
euro. Il progetto di massima (preliminare)
è stato approvato dalla Giunta municipale
nella seduta del 17 giugno scorso.
La decisione è dettata – si legge nel testo
della delibera – dalla “necessità di incrementare le dotazioni di parcheggi a servizio del centro del paese” per “sopperire
all’attuale carenza di posti auto, anche
in considerazione del fatto che prossimamente sarà completato il nuovo centro
culturale “Multiplo”.
Il parcheggio nell’area ex Coop Muratori
sarà il secondo ad essere realizzato
lungo la strada principale che attraversa
il centro abitato.
Si affiancherà all’area di sosta dell’ex
area Sassi (31 posti – auto, due dei quali
riservati a persone disabili) a ridosso del
Multisala Novecento.
Questo parcheggio, di giorno, è pienamente utilizzato e spesso al completo;
essendo collegato dai passaggi pedonali
a via don Sturzo e a via del Cristo è
un’area di sosta molto comoda – tanto
più che vi è consentita la sosta lunga
(senza disco orario) - per quanti si dirigono
alle scuole o in centro.
Il sistema delle aree di sosta nel centro
U
e in prossimità del centro del paese
comprende inoltre l’ampio piazzale di via
Govi (dove si parcheggia senza disco
orario), dai 37 posti – auto disponibili in
piazza Zanti e da quelli nelle strade circostanti: piazza Garibaldi, via Mercato, via
15
della Repubblica, dall’incrocio con le vie
Mercato e XX Settembre a quello con via
del Cristo, tutta la via del Cristo, via Don
Tesauri e via Don Sturzo (dove la sosta
consentita è di un’ora regolamentata col
disco orario)
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IL PAESE VIVIBILE
Mezzo chilometro in un paesaggio tutto da scoprire…
Venite, c’è una strada nel
Sabato 17 luglio è stata
inaugurata la nuova pista ciclopedonale del Rio Valle, che completa il sistema
di percorsi ciclopedonali protetti che collega Cavriago
est (le zone circostanti via Repubblica, via Pioli e via Boccacio,
via Terenziani Poletti, via Guerra e via Francescotti) a via Melato e
via Kennedy e al parco dello sport (palazzetto – bocciodromo – piscina –
circolo ricreativo) della Pianella e all’omonima zona commerciale, al complesso
scolastico alle scuole “Le Betulle” che ospita il nido e la scuola dell’infanzia. La pista
si snoda nel parco boscato di un rio che si riempie d’acqua, dall’autunno alla primavera, una
sorta di corridoio ecologico esteso circa 15.000 metri quadrati derivato da un intervento di
rinaturalizzazione di un'area un tempo degradata. E’ lunga 540 metri e larga due metri e mezzo, è dotata
di impianto di illuminazione, aree pic nic con panchine e tavoli, la pavimentazione è costituita da materiale
inerte ecologico ricoperto di graniglia colorata. Il costo dell’opera è di 130.000 euro; la spesa è sostenuta per
intero dalla Immobiliare San Rocco, che sta costruendo una nuova area residenziale in via Kennedy; il tratto di pista
ciclopedonale figura infatti tra le “dotazioni territoriali” (spazi e servizi pubblici attrezzati) previste dall’accordo di pianificazione
urbanistica sottoscritto dal Comune di Cavriago e dall’impresa costruttrice.
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inquecento metri immersi nel
verde, a tratti fitto, di un bosco
in un paesaggio insolito nel piatto
territorio padano lontano dalle
anse del Po e dei suoi affluenti. È una piacevole
sorpresa la nuova pista ciclopedonale del parco di Rio
Valle, che completa il percorso protetto che si snoda
da est a sud a ridosso del
confine con il territorio di
Reggio Emilia: da via Repubblica (all’altezza di via
Pioli) alla zona sportiva della
Pianella e al complesso
scolastico delle Betulle fino
alla zona commerciale.
Inaugurandola in un afoso
pomeriggio di un sabato di
luglio, il sindaco Delmonte
ha detto, tra l’altro, che la pista contribuirà
a cambiare la qualità della vita delle oltre
quattrocento famiglie che abitano nella
zona est di Cavriago, che se ne potranno
servire per raggiungere “in completa
sicurezza” la Pianella uno dei centri della
vita del nostro paese.
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In marcia
Da Cavriago est alla Pianella ora si può
andare in bici o a piedi, evitando il traffico
e rinunciando alle quattro ruote per percorsi
brevi eppure inquinanti. È una passeggiata
ecologica, non priva di suggestioni, soprattutto in primavera nelle prime giornate di
sole, o in estate, di primo mattino per
passeggiate salubri o lo jogging e più tardi
quando si può godere per lunghi tratti
dell’ombra della vegetazione rigogliosa al
riparo del solleone.
Imboccate la pista lastricata che si diparte
dal marciapiede di Via Repubblica (tra
l’incrocio con via Pioli e il distributore di
carburante) scendete sotto il cavalcavia e
seguite il percorso, che costeggia i giardini
retrostanti le ville e i condomini di via Pioli
degradanti sulla scarpata, fino all’altezza
con via Boccaccio (a cui si può accedere
seguendo, alla vostra sinistra, l’ampio
marciapiede in salita). Puntate a destra
per via Guerra e percorretela in direzione
sud fino ad immettervi sulla pista ciclopedonale che si snoda a pochi metri dalla
riva boscata di Rio Valle (alla vostra sinistra)
e incontra via Melato nell’area verde allestita alla confluenza con le vie Francescotti
e Guerra.
Qui inizia propriamente la pista del parco
di Rio Valle. Il primo tratto è in leggera
discesa e volge a destra passando sotto
il ponte della tangenziale per Barco
– Montecchio. Vi
trovate immersi nel
verde e percorrete
un sentiero largo e
comodo, colorato di graniglia, che attraversa
un corridoio ecologico: a sinistra la ripa
boscata del Rio Valle e il sottobosco,
seppure ridotto; a destra alberi di rovere,
farnia, aceri e pruni su un striscia di terreno
che separa il boschetto dalla strada provinciale per Barco - Montecchio.
La nostra pista, dopo un centinaio di metri
dall’imbocco di via Melato, si biforca. Se
deviate a destra passando sotto il ponte
sulla strada provinciale vi trovate in un
largo corridoio tra il cantiere della nuova
area residenziale “I parchi” e i cortili retrostanti le case di via Kennedy, e poi nel
“Parco – giardino dei piccoli”; proseguendo
incrociate via Paterlini, l’attraversate e
siete sulla pista ciclopedonale del parco
dello Sport della Pianella che porta a palasport, bocciodromo, Circolo Cavriaghese,
nido e scuola dell’infanzia, e puntando
verso sud – ovest alla zona commerciale,
fino a Pratonera.
Se invece volete continuare il cammino nel
parco di Rio Valle, vi inoltrerete nel cuore
di un ambiente tutto da scoprire: l’alta riva
boscata del rio con una rigogliosa vegetazione spontanea, la striscia del sottobosco
con tracce di felci, biancospino, lungo il
rio è possibile trovare varie specie di salice,
il pioppo tremolo, ontani, gelsi, numerosi
arbusti con frutti commestibili. A un certo
punto incontrerete un ponticello, oltrepassatelo, salite lungo la scarpata – che non
è ripida – e vi troverete nel prato boscato
che costeggia il braccio dello svincolo della
strada provinciale per la Pianella. Passate
sotto il cavalcavia e siete alla rotatoria tra
via Paterlini e via Brodolini, all’ingresso
della zona commerciale.
17
Oltre 24 chilometri di piste
ciclopedonali
La rete dei percorsi ciclopedonali, a tratti
paralleli e alternativi alla rete stradale,
misura complessivamente – con l’aggiunta
del nuovo tratto – 24 chilometri e mezzo
(2,55 metri per abitante). Da almeno un
decennio l’estensione delle piste è in
progressivo aumento: nel 1999 la rete
misurava complessivamente circa 6 chilometri (0,68 metri per abitante), nel 2001
era raddoppiata (10.800 metri in tutto,
1,20 per abitante), nel 2004 ha superato
i venti chilometri (2,23 metri per abitante)
e da allora il trend è in leggero, ma continuo, miglioramento.
Alcuni interventi di un certo rilievo sono
stati realizzati negli ultimi tre anni in tema
di mobilità ciclopedonale. Sono stati messi
in ordine i cinque percorsi che da piazza
Don Milani, via Sarti, via Melloni, via
Paterlini e via Codignolo portano al parco
sportivo della Pianella; le piste sono state
allargate, la pavimentazione rifatta con
materiale ecologico, eliminate le barriere
architettoniche. È stata allestita la pista
“rurale” che collega il cimitero napoleonico
(via Cavour) e il cimitero civico (via Anna
Frank – via Bassetta) nell’ambito del parco
del Rio, dunque in una zona ad alto valore
paesaggistico e ambientale. E’ aumentata
la dotazione di marciapiedi e percorsi ciclo
– pedonali nella zona di Corte Tegge.
L’obiettivo è rendere il paese più vivibile
e sempre più a misura degli utenti “a
bassa velocità”.
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ZONA INDUSTRIALE
Gli interventi per 2 milioni di euro, finanziati dal Comune, concentrati sulla sostituzione dei collettori
Corte Tegge: il nuovo
sistema fognario
Corte Tegge, al confine con Reggio, è la
zona industriale più estesa della provincia
dopo Mancasale. Conta all'incirca 250
fabbriche; un altro centinaio sono quelle
immediatamente al di là del confine con
il Comune capoluogo. Bastava qualche
minuto di pioggia intensa e subito i cortili
si allagavano e nelle fabbriche era acqua
alta. Per anni le scene della zona industriale di Cavriago sott’acqua si sono
ripetute a ogni ondata di maltempo. Ora
le cose dovrebbero cambiare: l’opera di
rifacimento della rete delle fogne, iniziata
cinque anni, si è conclusa.
O
ccorreva ridurre e riequilibrare
il carico idraulico delle tubazioni
interrate, per evitare le esondazioni, che periodicamente
arrecavano danni alle industrie.
I collettori fognari erano ancora quelli installati negli anni Sessanta'. La zona industriale è cresciuta pezzo a pezzo e l’urbanizzazione del territorio si è progressivamete
estesa non sempre seguendo un piano di
azione coordinato. Era una
priorità la progettazione di un
sistema di fognature nuovo,
adeguato e dimensionato alle esigenze di oggi, con
l’obiettivo di ridurre il rischio di allagamenti
- purtroppo frequenti negli ultimi anni - in
caso di piogge intense. Gli interventi per
due milioni di euro, finanziati dal Comune,
si sono concentrati sulla sostituzione dei
collettori.
Nuovi collettori fognari sono stati posati
nei tratti via Novella – via dell’Industria, il
nuovo asse stradale attrezzato con direzione nord – sud che s’innesta con la rotatoria
su Via Prati Vecchi, intorno al quale si
configura il nuovo ambito di espansione
dell’area produttiva; in via della Corte (sotto
il torrente Rio); nel tratto Via Buozzi – via
della Corte; in via dell’Industria. In via Prati
vecchi, in corrispondenza della nuova rotatoria con via Novella, sono state collocate
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vasche di accumulo delle acque che vengono scaricate dalle aree urbanizzate della
zona industriale rivolte verso la strada
provinciale; un nuovo condotto tubato,
posato in corrispondenza della rotatoria
all’intersezione tra la via Emilia e via Prati
vecchi, serve a scaricare le portate di acque
bianche dall’area nord ovest della zona
industriale.
I nuovi collettori fognari sono perfettamente
funzionanti e collegati, prossimamente
saranno sottoposti ai test di collaudo di
norma previsti per tutte le opere pubbliche,
ma le prove di regolarità funzionale già
effettuate dai tecnici del Comune di Cavriago e di Iren hanno dato esiti positivi. Iren
ha già assunto la gestione della rinnovata
rete fognaria dell’area
produttiva, che si
espande a nord –
ovest di Cavriago fino
al confine settentrionale con il Comune di
Reggio Emilia, secondo le linee di
sviluppo e nuova urbanizzazione previste
nel P.O.C. (piano
operativo comunale)
e tracciate nei piani
urbanistici attuativi
approvati dal Consiglio comunale di Cavriago che prevedono ulteriori ampliamenti
delle zone da urbanizzare.
L’espansione dell’area industriale è prevista
nell’ambito di un complessivo riassetto
urbanistico e riorganizzazione dei servizi
dell’area produttiva che vede rafforzare il
proprio ruolo nel sistema infrastrutturale
dell’asse della Via Emilia tra Sant’Ilario e
Reggio Emilia. I servizi logistici e le aree
attrezzate previste dal piano sono rilevanti:
un nuovo sistema della viabilità e dei
percorsi ciclo - pedonali, delle aree di sosta,
la costruzione di un’isola ecologica, la
progettazione di un sistema di fognature
nuovo, adeguato e dimensionato alle esigenze di oggi, nuovi luoghi di centralità
urbana.
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DIARIO
Una bella festa d’estate alla
“Osteria della Casa” protetta
L’incasso della serata del 30 luglio: 2.000 euro investiti in acquisti di attrezzature
esta d’estate con cena
all’aperto all’Osteria
della Casa nel parco
della Casa protetta.
Mostra mercato biancheria, vecchi utensili
da cucina, oggettistica, gioco pesca all’oggetto ‘zavaj’ musica piano bar. Partecipate tutti”.
All’invito hanno risposto più di 250 persone la sera di venerdì 30 luglio. Tanti i
cuariaghini, i parenti, gli amici, gli ospiti,
il personale, gli amministratori comunali.
L’ennesima dimostrazione che la Casa
protetta è una struttura realmente integrata nel paese, riconosciuta ed apprezzata dai cittadini di Cavriago che partecipano sempre numerosi alle iniziative
ricreative offerte agli ospiti e aperte alla
cittadinanza tutta.
È stata una serata piacevole, in un’atmosfera ideale per trascorrere insieme alcune
ore. Musica, buona compagnia e buon
cibo hanno deliziato e intrattenuto il numeroso pubblico. Il menù della Osteria
della Casa prevedeva tortelli di erbette,
vitello tonnato, involtini di melanzane,
“F
tiramisù e il limoncino. I piatti sono stati
preparati per oltre 250 persone dalla
cucina centralizzata della Casa protetta,
che funziona a pieno regime come un
servizio di ristorazione in grado di confezionare fino a 500 pasti al giorno per i
bambini delle scuole dell’infanzia e gli
anziani che utilizzano i servizi assistenziali
e che nel 2009 ha festeggiato insieme
alla Casa Protetta 25 anni di attività.
Il cortile, vestito dei brillanti colori che
accompagnano l’estate, ha ospitato anche
alcune bancarelle tra cui la mostra mercato di oggetti di atelier, antichi utensili,
biancheria d’altri tempi, oltre alla immancabile pesca di beneficenza.
L’incasso della serata (circa 2000 euro)
servirà per acquistare attrezzature per la
Casa protetta.
Si ringraziano per le offerte: Sassi Francecso, Tondelli Graziella, per la collaborazione Imovilli Paolo e i cittadini che hanno
concorso alla buona riuscita della festa
fornendo oggettistica , biancheria, utensili
in genere per le bancarelle.
Il Circolo Cavriaghese ha promosso e
organizzato lo scorso 17 giugno una
serata in compagnia al bocciodromo,
con tombolata e sottoscrizione a premi,
il cui ricavato (ottocento euro) è stato
devoluto per intero alla Casa protetta
comunale per l’acquisto di attrezzature.
Ringraziamo di cuore i volontari del
Circolo e i negozianti di Cavriago che
hanno messo a disposizione i premi
per la sottoscrizione popolare.
Offerte alla Casa protetta
L’Amministrazione comunale ringrazia sentitamente i cittadini
che, per onorare la memoria dei loro cari, amici e conoscenti,
devolvono offerte di denaro alla Casa protetta comunale.
Cadoppi Giambattista in memoria di Cadoppi Antonietta
Le famiglie Miari Prospero, Oliviero, Verzelloni, Bassoli, De
Santis, Beggi M. Angela, Melioli, Montanari in memoria di
Cadoppi Antonietta
La famiglia Calzolari in memoria di Galimberti Erio
La famiglia Calzolari in memoria di Lirici Luisa, nel secondo
anniversario della scomparsa
Tinterri Marisa in memoria di Ponti Debora
Le “amiche del pinacolo” in memoria di Ponti Debora
Le famiglie del condominio “Il Parco” in memoria di Ponti Debora
Galeotti Euride in memoria di Ponti Debora
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DIARIO
Dedicato a Paolo Ferrari il campo
di tiro per l’arco di via delle Bertoline
È stato intitolato a Paolo Ferrari,
stimato nostro concittadino prematuramente scomparso l’11
giugno 2008, l’impianto attrezzato
per il tiro con l’arco di proprietà comunale
che si trova in via delle Bertoline. Lo ha
deliberato la Giunta comunale aderendo
alla richiesta avanzata dall’associazione sportiva dilettantistica “Ipsilon Arco club”, di cui
Paolo, abile arciere, era dirigente, facendo parte del
Consiglio direttivo.
È dal 1993 che la “Ipsilon
Arco Club”gestisce, con
competenza e professionalità, il campo di tiro con
l’arco. In questi anni, grazie alla proficua
attività promozionale, soprattutto in ambito
giovanile, svolta dall’associazione, un
numero sempre maggiore di cittadini di
Cavriago si è avvicinato e poi appassionato
al tiro con l’arco.
Un ordine del giorno del Consiglio
comunale:“Scuola pubblica: la
situazione è drammatica, i lavoratori
hanno il diritto di dirlo all’opinione
pubblica”
“La scuola pubblica italiana ha “urgente
bisogno” di “una riforma strutturale e
condivisa con le parti sociali (insegnanti
e genitori) per eliminare disparità territoriali
crescenti ed intollerabili, per garantire bambini e famiglie rispetto ad edifici scolastici
sicuri ed accoglienti, attrezzature adeguate
ai percorsi didattici e formativi, opportunità
di studio quali visite didattiche, uscite,
attività di laboratorio, per garantire ai bambini diversamente abili percorsi didattici
differenziati e sostegno nell’apprendimento
commisurati alle loro esigenze, nella consapevolezza che tutto questo realizza i
principi fondamentali fissati dalla carta
costituzionale agli articoli 3 e 33”; invece
“il governo propone la politica dei tagli
indiscriminati aggravando il generale stato
di salute della scuola e di fatto quindi
togliendo un futuro alle nuove generazioni”.
È la denuncia espressa in un ordine del
giorno, presentato dal gruppo consiliare di
maggioranza “Insieme per Cavriago”, discusso e approvato il 25 giugno dal Consiglio comunale coi voti favorevoli dei gruppi
“Insieme per Cavriago” e Cavriago Comune”
e contrari di “Futuro per Cavriago”, “Il popolo
della libertà / Lega Nord”.
Nel documento si stigmatizzano le
“affermazioni scritte in una nota dal dirigente
dell’Ufficio scolastico regionale Marcello
Limina ( … ) che invita i presidi e gli insegnanti a non criticare il Governo, e per la
precisione ad ‘astenersi da dichiarazioni o
enunciazioni che in qualche modo possano
ledere l’immagine dell’Amministrazione Pubblica e di rapportarsi con i loro superiori
gerarchici nella gestione delle relazioni con
la stampa’. Pertanto: “si chiede al Consiglio
comunale di prendere una posizione nei
confronti di questa ‘nota’ senza alcun fondamento normativo e in palese contrasto
coi principi costituzionali, e di chiedere le
dimissioni del dirigente Limina” esprimendo
22
“piena solidarietà agli insegnanti e presidi
che in questo tempo così buio per la scuola
pubblica cercano comunque di mantenere
alti i livelli di qualità”.
La situazione della scuola pubblica descritta
nel documento è drammatica e “considerato
( …) che sono numerosi gli insegnanti che
perdono o rischiano di perdere il posto di
lavoro, e ancor più numerose sono le famiglie che di conseguenza non potranno avere
la copertura di tutte le ore scolastiche di
cui necessitano e che saranno costrette
ad accettare un percorso formativo dequalificato e più povero rispetto al passato, ci
si chiede come si possa chiedere il silenzio
dei lavoratori, esercitando pressioni che
sono al limite del mobbing”.
Il testo integrale dell’ordine del giorno si
può leggere sul sito internet
www.comune.cavriago.re.it , (in “Delibere
di Consiglio” 2010 – seduta del 25 giugno)
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DIARIO
Riprende il viaggio nei libri
al Laboratorio di idee e lettura
Ritornano gli incontri del martedì sera
in Biblioteca al Laboratorio di idee e
lettura, dove “parliamo insieme di libri”
con Monica Morini e Bernardo Bonzani
del Teatro dell’Orsa e la scrittrice Annamaria Gozzi.
Gli appuntamenti: 28 settembre, ore 20,
30, tema “La poesia nei libri” – Poesia
ieri e oggi, il verso delle parole; 26 ottobre, ore 20.30, tema “La famiglia nei
libri” – il sentire e lo sguardo dei padri,
madri, figli, nonni tra le righe dei romanzi.
per riempirsi gli occhi,
/ per essere liberi,
sentirsi liberi / per
ascoltare, assaggiare,
annusare, / destrutturarsi, / per inciampare
e rialzarsi, / per varcare
i confini./ Si viaggia /
per ritrovare la soglia
di casa / l’incantevole
quotidiano. / Si viaggia
per / parlare altre
lingue / accorgersi che
gli altri sono uguali a
te. / Si viaggia / per trovare il mare /
vedere gli orizzonti, / volare sulle ali di
un’anatra / stare sulla vetta e / godere
del panorama senza fiato / si viaggia
fino a consumarsi le scarpe / per sentirsi
insieme atomo e universo / nello sconfinato mare / per provare a percorrere /
strade nuove, / si viaggia per cercare
un'isola che ci assomigli, / per trovare
il tesoro / del non visto / del non conosciuto / per andare al di là / per intravedere / il confine oltre il confine / e stupire.
Vi proponiamo la “ballata del viaggio”
composta da tutti i partecipanti al laboratorio, nella sera dedicata al “viaggio nei
libri”
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
questa poesia di Dania Doni, dedicata
a telefono Amico.
Angeli terreni
Tutti hanno un Angelo custode
che li protegge, ma noi,
di Cavriago, siamo ancora
più fortunati, perché ne abbiamo due.
Basta uno squillo, infatti, e
“TELEFONO AMICO” risponde
al tuo richiamo.
Alcune Signore, invece di prendere
il the con le amiche o fare una
partita a carte, si sono unite
in questa Associazione benefica
e dedicano parte del loro tempo libero
aiutando chi ne ha bisogno, col sorriso
sulle labbra e tanta disponibilità,
ad assolvere quelle necessità, diventate
impossibili da compiere.
Un aiuto dato con disinteresse
e in modo garbato, senza farlo pesare,
è una cosa unica e preziosa.
Sono Angeli (non scesi dal Cielo)
ma (parafrasando Dante) della terra
a “MIRACOLO MOSTRARE”.
i viaggia / per scoprire, / per
perdersi, / per ritornare e poi
raccontare, / per ricordare. /
Si viaggia / per incontrare,
conoscere, fuggire / per / rilassarsi /
per / meditare, stupirsi, / crescere. /
Si viaggia / quasi sempre dopo le nozze.
/ Si viaggia / per lavoro, / per vuotarsi,
scoprirsi, / per decalcificare il cervello,
/ si viaggia per avventura, / curiosità,
/ per scoprire che la terra é rotonda, /
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DIARIO
Piccoli ambasciatori di pace del popolo
Sahrawi in visita al Comune di Cavriago
La mattina del 17 agosto, accolta dal
vice sindaco Paolo Burani, ha fatto visita
al Comune di Cavriago una delegazione
di 14 bambine e bambini Sahrawi, con
al seguito alcuni amici coetanei italiani
e gli accompagnatori. I piccoli ambasciatori di Pace del popolo Sahrawi proven-
gono dalla regione di Tindouf in Algeria,
dove si trovano i campi di rifugiati, in
cui vivono da 36 anni insieme alle loro
famiglie, dopo essere stati cacciati dalla
loro patria.
Dopo essere stati accolti in alcune famiglie di Reggio Emilia, i piccoli amba-
sciatori di pace del popolo Sahrawi hanno
trascorso – ospiti delle parrocchie di
Pieve Modolena, San Bartolomeo, Sesso
- gli ultimi giorni della loro vacanza in
terra reggiana, iniziata ai primi di luglio,
su invito dell’associazione Jaima Sahrawi
nata a Reggio Emilia nel 2000, che
opera, in collaborazione con analoghe
associazioni italiane, per fare conoscere
e sostenere la causa del popolo Sahrawi
e organizza ogni anno soggiorni estivi
nella nostra provincia per le bambine e
i bambini profughi.
L’Associazione Jaima Sahrawi coglie
l’occasione per esprimere un sentito
ringraziamento alle famiglie, ai cittadini,
agli enti pubblici e privati, alle parrocchie
per il loro contributo alla buona riuscita
del progetto di solidarietà e accoglienza.
Il Comune di Cavriago figura - con Reggio
Emilia e altri Comuni reggiani e la Provincia di Reggio Emilia – tra gli Enti che
hanno siglato un patto di amicizia con
la Wilaya (Provincia) di Smara. Il nostro
Comune, in collaborazione con enti pubblici e privati, ha partecipato negli ultimi
anni ai progetti e agli interventi educativi,
formativi e sanitari promossi a favore
dei piccoli profughi
Cavriago, Comune “denuclearizzato”
ll Consiglio comunale, nella seduta del
25 giugno scorso, ha discusso e approvato un ordine del giorno, presentato
dal gruppo consiliare della maggioranza
di centrosinistra “Insieme per Cavriago”
e illustrato dall’assessore Gian Luca
Berciotti, per dichiarare il “territorio
comunale denuclearizzato”. Favorevoli
alla dichiarazione i gruppi consiliari
“Insieme per Cavriago”, “Cavriago
Comune”, “Futuro per Cavriago”; contrario
il gruppo “Il Popolo della libertà / Lega
Nord”.
Lo stato di Comune denuclearizzato significa – secondo il documento approvato
- che Cavriago è “indisponibile a qualunque tipo di attività (produzione di elettricità, stoccaggio, trasporto, trasformazione) legata all’energia nucleare”. La
dichiarazione di intenti sarà assunta tra
i “principi” ispiratori dell’azione del Comune nello Statuto comunale.
24
L’ordine del giorno impegna inoltre l’Amministrazione comunale “ad incentivare
in primis politiche di risparmio energetico,
ed in seguito di autosufficienza energetica
da fonti rinnovabili presenti sul nostro
territorio, quali solare, idrogeologico e
recupero dalla produzione industriale e
agroalimentare, come biogas e
biomasse”.
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AMBIENTE
Inaugurata il 26 giugno. Ed è subito boom di prelievi
Pianella: in fila alla fontana
dell’acqua pubblica
In via Brodolini, nel parcheggio del centro
commerciale è in funzione il distributore
pubblico gratuito di acqua potabile naturale, refrigerata e frizzante, allestito
grazie ad un accordo di collaborazione
tra il Comune di Cavriago e Iren. L’orario
di erogazione dell’acqua: dalle 7.30 alle
22. L’acqua della Pianella proviene dai
pozzi dell’acquedotto pubblico di Caneparini nel Comune di Cavriago, profondi
e ben protetti. È un’acqua buona, con-
È
stato un amore a prima vista …
sbocciato sotto la canicola di
luglio quello tra il distributore
pubblico gratuito di acqua potabile naturale, refrigerata e
frizzante della Pianella e i cavriaghesi. I
primi dati sul consumo (ancorché ufficiosi)
parlano di 40.000 bottiglie d’acqua da
un litro e mezzo distribuite in una ventina
di giorni, 3,53 metri cubi d’acqua erogati
in media al giorno.
Nell’album delle foto dell’estate cavriaghese del 2010 figurano in bella evidenza
quelle delle file alla fontana dell’acqua
pubblica nei giorni della grande afa. Autisti
di SUV e furgoni in bermuda o in tuta che
si fermano per ristorarsi e riempire una
bottiglia, padri e madri di famiglia con
trollata con frequenza regolare alla fonte
e lungo la rete di distribuzione, con la
stessa cura e attenzione garantite per
l’acqua del rubinetto di casa. L’allestimento dell’impianto è stato finanziato
dal Comune di Cavriago, che ha beneficiato di un contributo della Regione
nell’ambito del Piano di azione ambientale, e da Enìa. L’impianto, di proprietà
comunale, sarà gestito da Iren; il Comune
pagherà un canone annuale a titolo di
prole e “armati” di batterie di bottiglie
di plastica, gruppi di ragazzini in bici che
si liberano dei loro “cavalli d’acciaio” e
allegramente danno l’assalto all’erogatore
della refrigerata, casalinghe accaldate di
tutte le età e a tutte le ore del giorno che
riempiono ordinatamente e silenziosamente (il caldo opprime e zittisce perfino
le chiacchiere) le loro razioni di bottiglie.
Buona e conveniente - l’acqua della
fontana della Pianella è sicura, controllata. Le analisi devono rispettare i restrittivi
parametri normativi nazionali. I risultati
sono resi pubblici, per garantire la massima trasparenza.
Costo zero - un nucleo familiare medio
(2/3 persone) in Italia consuma circa
1.000 litri di acqua in un anno; acquistando acqua minerale il costo è paria circa
200 euro (prezzo medio di una bottiglia
da 1 litro: 0,20 cent) bevendo l’acqua del
rubinetto il costo è pari a 1 euro; utilizzando punti di distribuzione Enìa – Iren
COSTO ZERO!
Meno rifiuti - 1 bottiglia di plastica da 1,5
litri pesa circa 35 grammi 700 bottiglie
consumate da un nucleo familiare medio
ogni anno = circa 25 kg di plastica
MINOR IMPATTO AMBIENTALE! Per lavorare un chilo di PET (circa 30 bottiglie)
sono necessari 2 chili di petrolio, 17 litri
d’acqua e si generano 2,3kg di CO2 (anidride carbonica). È un’acqua ecologica, a
chilometri zero.
25
contributo alle spese di gestione. Gli
obiettivi del progetto “Acquapubblica”,
promosso da Iren e dai Comuni: valorizzare e rilanciare il consumo di acqua
potabile dal rubinetto, ridurre la produzione di rifiuti (l’impatto ambientale della
produzione, del traspor to e dello
smaltimento di bottiglie di acqua minerale è, infatti, rilevante). Un ulteriore
beneficio per l’ambiente e la salute pubblica.
Un bene comune
Il diritto umano all’acqua è riconosciuto
dallo Statuto del Comune di Cavriago.
Il Consiglio comunale, nella seduta del
25 giugno, ha deciso all’unanimità di
inserirlo tra i “principi” ai quali il Comune “ispira la propria azione”. La solenne deliberazione è stata presa in
ossequio all’impegno assunto a suo
tempo dal Consiglio che aveva approvato
nel novembre del 2009 un ordine del
giorno sul tema “Riconoscimento dell’acqua come bene comune e del servizio
idrico integrato come servizio privo di
rilevanza economica” , presentato dal
gruppo consiliare “Cavriago Comune”.
Ora, nell’articolo 2 dello Statuto che
elenca le “funzioni” del Comune, figura
anche quella di “riconoscere il diritto
umano all’acqua, ossia l’accesso all’acqua come diritto umano, universale,
indivisibile ed inalienabile e lo status
dell’acqua come bene comune pubblico”.
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DAL CONSIGLIO COMUNALE
UN PO’ MENO SILENZIOSI…
UN PO’ MENO EDUCATI
Ormai tutti sanno cosa è successo fra
giugno e luglio all'interno della Lega
Nord di Reggio Emilia. Un Partito che
ha costruito la sua fortuna politica
contro "Roma Ladrona", che a parole
ha usato termini giacobini contro i corrotti
e contro i politici sospettati di aver
commesso affari poco leciti, si è rivelato
costellato di consulenti d'oro, di potenti
che distribuiscono risorse pubbliche alle
associazioni amiche, di parlamentari ai
quali piace usare il proprio ruolo per non
rispettare le regole… Comprese quelle
del codice della strada…
Bene, crediamo che si debbano dividere
due questioni.
La prima riguarda Guastalla. Vincono
per la prima volta in un Comune e, in
un solo anno, riescono a fare emergere
un modo di governare che segnala un
malcostume degno di altre realtà d'Italia.
Altro che politica pulita, fatta dal basso
ed in mezzo alla gente. Il bello è che
questa destra è la stessa che (anche a
Cavriago) parla di "tagli alle consulenze"
e di trasparenza.. Date loro in mano un
Comune e vedrete cosa faranno. Sarebbe opportuno che questa coalizione
lasciasse nuovamente ai guastallesi
l'opportunità di scegliere da chi farsi
governare .
Seconda questione, ben più ampia. Con
il caso Alessandri-Lusetti è emersa prepotentemente la cultura politica della
Lega che disprezza le regole ed è convinta che il potere debba essere usato
come qualcosa di privato. Che non tentino di additare in Lusetti la "mela marcia": le consulenze che distribuiva erano
ben note a tutti. 16 anni di alleanze con
Berlusconi hanno geneticamente modificato quel Partito, rendendolo esattamente uguale a quella politica che agli
albori la Lega voleva combattere.
Hanno accettato che i Comuni in dissesto del sud ricevessero, alla faccia del
nord, ingenti contributi per ridurre i propri
debiti senza nessun cambio di rotta
rispetto al malgoverno che aveva generato le voragini. Hanno sostenuto leggi
che centralizzano a Roma le scelte che
riguardano i servizi del territorio e che
sottraggono ingenti risorse ai Comuni
virtuosi. Hanno votato tutte le leggi salvaBerlusconi ed hanno condiviso norme
che sembrano scritte apposta per favorire la criminalità organizzata (compresa
quella che favorisce l'immigrazione clandestina). Hanno promosso gli amici ed
i parenti (oltre al caso Lusetti, ricordate
il Trota?) con incarichi prestigiosi, alla
faccia dei meriti e della trasparenza.
Non sono nemmeno stati capaci di fare
quello che hanno promesso:
l'immigrazione clandestina non è calata
ed il federalismo è solo una bugia. Ecco
che cosa è, ed è sempre stata, la Lega.
Nonostante tutto sino ad oggi non hanno perso un voto.
Ed ecco perché è bene che ogni iscritto,
militante o elettore del PD e del centrosinistra che conosce un elettore che
ha simpatia per la Lega gli faccia fare
i conti con la realtà. Riprendiamoci il
nostro orgoglio e a testa alta andiamoli
a cercare, facciamoli vergognare di quello
che dicono e di chi hanno votato.
Siamo anche noi tra coloro che pensano
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che sia sbagliato dare agli elettori tutte
le colpe: la forza della destra è anche
frutto di cosa siamo/non siamo stati
capaci di fare noi. Ma forse è stata
sbagliata anche questa visione che il
popolo italiano debba essere sempre
assolto. Nei bar, nelle piazze la domenica mattina o nelle tavolate del sabato
sera hanno dettato legge per troppo
tempo. I loro argomenti sono apparsi
più forti ed hanno sovrastato i nostri.
La cultura dell’”esclusivo” (parola che
oggi si sente nominare persino per descrivere i fondi delle pentole) e
dell'arroganza non è diventata dominante
solo al vertice (Parlamento, mass-media)
ma anche alla base, completando il
cerchio di questa Italia berlusconiana
del secolo nuovo.
Ciò non significa essere contro gli elettori
(o contro il "popolo"), ma riprenderci la
convinzione di essere riconoscibili e
decisivi all'interno del pensiero collettivo
di questo paese. Rileggere Gramsci?
Certamente, ma non basta. Il tema è,
oltre a saper leggere, che sia necessario
anche saper parlare, possibilmente superando gli edotti ed interessantissimi
dibattiti tra di noi.
Ciò può significare essere anche un po’
meno silenziosi, un po’ meno educati
ed un tantino meno "istituzionali" di
quello che dovremmo e vorremmo essere
in un paese dominato da comportamenti
e regole "civili". In tanti momenti della
storia è stato necessario fare scelte di
questo genere: oggi è uno di quelli.
Gruppo consiliare di maggioranza
“Insieme per Cavriago”
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DAL CONSIGLIO COMUNALE
CAVRIAGO:
IL DIFFICILE RUOLO DELL’OPPOSIZIONE
PDL/LEGA IN CONSIGLIO COMUNALE
E’ ormai passato circa un decennio da
quando è stato eletto per la prima volta,
nel Comune di Cavriago, un rappresentante del centro-destra. Alle ultime elezioni amministrative del 2009, il Popolo
della Libertà-Lega Nord (senza l’UDC e
nonostante altre 5 liste presenti), ha
eletto 2 Consiglieri ed è aumentato in
voti e percentuale. La prova del successo
dell’attività dei nostri Consiglieri e di
tutti quelli che hanno dato la loro collaborazione, sta nel fatto che in questi
anni il centro-destra ha aumentato notevolmente i suoi voti a Cavriago. Ma,
forse per contrastare questo successo,
la maggioranza di sinistra in Comune
ha intrapreso un’opera di contrapposizione personale verso i rappresentanti
del PdL/Lega, sia in Consiglio Comunale
che fuori sui giornali e, purtroppo, anche
in piazza.
Questa maggioranza non sopporta, forse,
che siano presenti i Consiglieri del centrodestra e che gli stessi svolgano il proprio
ruolo che sintetizzando consiste:
acquisire documenti relativi agli atti
amministrativi del Comune;
informarsi sulle assegnazioni dei contributi a cittadini e famiglie, alle varie
associazioni e/o manifestazioni ecc.;
verificare le assegnazioni delle consulenze tecniche a professionisti esterni;
recepire le esigenze e le lamentele dei
cittadini che si rivolgono per avere aiuto
e giustizia amministrativa.
Quindi in Consiglio Comunale sono incominciati gli scontri verbali più o meno
scorretti fra i Consiglieri. Lo scontro dal
Consiglio Comunale è passato sulla
stampa locale. Ma quello che maggiormente preoccupa è stato il travaso dello
scontro sulla piazza, dove abbiamo negli
ultimi anni subito numerosi atti ostili
contro la bacheca (sotto i portici di Piazza
Zanti), e i manifesti strappati del
PdL/Lega che venivano affissi nel paese.
Sulla stampa locale abbiamo denunciato
e denunceremo con forza questi metodi
di intimidazione di scuola fascista e
comunista.
Negli ultimi mesi la situazione si è aggravata, in particolare all’interno del
Consiglio Comunale, fra alcuni Consiglieri
di maggioranza e i Consiglieri di minoranza, fino ad arrivare allo scambio di
frasi pesanti ed offensive, quali “taci tu
balilla”, rivolto dall’Assessore Tutino al
Capogruppo Casali del PdL/Lega, intento
a concludere il suo intervento. Peraltro
trattasi di un comportamento recidivo
da parte di quell’Assessore in quanto,
alcuni mesi orsono, sempre in un Consiglio Comunale aveva proferito frasi
offensive nei confronti del Presidente
del Consiglio, tanto che i due Consiglieri
Ivaldo Casali e Sergio Leoni (del
PdL/Lega) uscivano dall’aula del Consiglio per protesta.
Al Sindaco Delmonte, nella sua qualità
di Presidente delle adunanze del Consiglio Comunale, è stato contestato più
volte di non assicurare e moderare la
regolarità degli interventi (di tutti i componenti il Consiglio), nonchè la mancanza
del dovuto criterio di imparzialità: infatti,
penalizza e non interviene a difesa delle
prerogative dei Consiglieri di opposizione,
quando questi vengono offesi e dileggiati
da appartenenti alla sua maggioranza
e, in particolare, non richiama nè censura gli stessi anche in presenza di
evidenti e palesi offese anche personali.
Risulta pertanto evidente che non siamo
più nel contesto del sacrosanto diritto
di critica politica, ma al contrario emerge
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con certezza che, volutamente, l’Assessore in questione fa uso reiterato di
parole e frasi ingiuriose e denigratorie
con intento provocatorio. Nel contempo
il Sindaco omette di intervenire, come
suo dovere e obbligo in osservanza dello
Statuto e del Regolamento del Comune,
a fare cessare tale situazione vergognosa
che si verifica nella sala istituzionale
del Consiglio Comunale.
Dopo questa rappresentazione si ritiene
doveroso sottolineare che nel mandato
elettivo 1999/2004, con il Sindaco Loriana Paterlini e la maggioranza sempre
di sinistra, i rapporti con le opposizioni
erano di civile ed educato rispetto reciproco e mai si sono verificati simili episodi.
Anzi allora, al contrario dell’attuale difficile
situazione, vi era massima disponibilità
e trasparenza per l’acquisizione degli atti
senza nessun veto, per la tempestiva
informativa sulle problematiche amministrative del Comune, per l’istituzione delle
necessarie Commissioni Consiliari, per
la disponibilità di un locale adibito a
riunioni e allo svolgimento dell’attività
connessa all’esercizio del ruolo istituzionale di Consigliere e con la dotazione
della tessera d’ingresso al Comune per
i Capigruppo.
Alla luce delle azioni inqualificabili sopra
esposte si ritiene opportuno, con questa
breve nota, informare i cavriaghesi del
comportamento offensivo, antidemocratico e incivile, dell’Assessore e Sindaco,
esprimendo un forte giudizio di biasimo
nei loro confronti.
Il Gruppo Consiliare
“Il Popolo della Libertà/Lega Nord”
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DAL CONSIGLIO COMUNALE
CONSIGLIO COMUNALE DEL 25/06/2010
AZIENDASERVIZI E NATURALMENTE
DEL BILANCIO PARTENDO
DALL’AZIENDASERVIZI
Dalla documentazione allegata all’ordine del giorno
si sottolinea che L’azione dell’azienda e’volta ad
ottimizzare le risorse esistenti. In che modo si
ottimizzeranno le risorse dell’Azienda se il personale
che è sempre lo stesso non formato e non avvezzo
a dinamiche di natura privatistica?
Cosa significa un accesso più rapido al mercato
finanziario? Accesso ai privati, forme di finanziamento
che permettano ai privati di entrare? Ma alla fine
il servizio resta pubblico?
Nella parte della relazione che riguarda le relazioni
esterne si dice che non si esclude l’intervento dei
privati, allora se si accettano interventi di privati
vuol dire che le logiche dell’azienda pubblica vengono
completamente modificate cioè si potrebbe pensare
ad una privatizzazione mascherata da servizio
pubblico. Tutto ciò è molto evidente all’art 8 del
contratto di servizio, in cui si parla genericamente
di ulteriori attività di carattere marginale e che siano
in grado di garantire entrate economiche che ne
pareggino la spesa ; un assurdo economico, l’Azienda
Speciale è un’azienda in perdita costante, facendo
finta che una singola attività si autofinanzia, si apre
la porta all’ingresso dei privati, che copriranno
eventuali spese. Ma i privati non credo entreranno
per fare beneficenza, i privati entreranno con una
logica imprenditoriale tesa a fare profitti. Ciò è
evidente anche dalle schede di servizi per i singoli
comparti ; si cedono i beni pubblici in uso all’azienda
così il comune potrà pagare i fornitori senza alcun
vincolo del bilancio comunale e potrà disporre
anche di risorse derivanti dalle sponsorizzazioni
che al pubblico non sono permesse ( Villa Sirotti).
L’azienda pagherà moltissime tasse, come si evince
dal bilancio, ma soprattutto il comune dovrà intervenire con contributi in conto esercizio per ripianare
il disavanzo con circa un milione di euro. Una grande
quantità di risorse sottratte ai cittadini per fare che
cosa? Da nessuna parte si dice come ed in che
modo l’Azienda renderà migliori i servizi, la relazione
è un copia incolla di migliaia di relazioni standard
già presentate da altre aziende. Questa Azienda è
antieconomica e contro legge. Gradirei che il sindaco
rispondesse a queste mie domande, che in consiglio
comunale non a risposta. Per parlare invece del
bilancio penso che si potessero fare altre scelte.
In particolare credo che non si possano presentare
spese per consulenti in aumento dalla pur ragguardevole cifra di 70.000 euro a 129.000. Parcelle
pagate a commercialisti ed altri consulenti di cui il
comune non avrebbe avuto bisogno. Che vuol dire
che un comune è "denuclearizzato"? A breve tempo
nel cartello di benvenuto nel comune di Cavriago
troveremo la dicitura “Comune denuclearizzato",
Noi di futuro per Cavriago siamo favorevoli a fare
del nostro comune una zona denuclearizzata, cui
non vi sono depositi di materiale bellico radioattivo,
pero ci chiediamo anche come intende il sindaco
fare fronte a eventuali depositi di scorie nucleari
portati nel nostro territori? Mi rendo conto che le
vere scelte sui depositi di queste armi non le decide
il sindaco di Cavriago, ma il governo. Cosi come
deciderà il governo se fare come e dove le centrali
elettriche con l’uso di combustibile radioattivo. Sulla
dicitura del cartello andrei in qualche modo a dichiarare che Cavriago e’ anche fuori dall’influsso delle
radiazioni delle centrali elettriche nucleari, sperando
appunto che una di queste non venga realizzata sul
Po vicino a noi. Sarebbe sicuramente una non vita’
ed una bella provocazione. Credo infine che la
“proposta denuclearizzato” sia soprattutto – e
certamente che in questa città si vive meglio per il
futuro dei nostri eredi. Parlando pero di un paese
vivibile e pulito caro sindaco penso anche a cose
più semplici , a come far per eliminare un prodotto
altamente nocivo che è l’amianto e qui si l’amministrazione comunale da lei guidata potrebbe fare
molto e non sta facendo nulla. Alla Regione Emilia
Romagna nel 2009 erano disponibili fondi per la
contribuzione dello smaltimento dell’amianto, non
mi risulta che Il comune abbia operato in questa
direzione. Cosi come sta facendo poco per individuare
zone in cui installare dei digestori per il trattamento
delle biomasse e produrre energia elettrica. Penso
spesso all’area di compostaggio che produce odori
pestilenziali soprattutto in questo periodo stagionale
e nessuno pensa di intervenire anche con l’uso di
bio filtri per abbattere questi odori sgradevoli. Anche
questo sarebbe un intervento per migliorare l’ambiente. Voglio ricordare a questo proposito che
Cavriago è un Comune con la Certificazione Ambientale, che spende parecchie risorse per mantenere
questa certificazione e poi sugli interventi qualificanti
è latitante. Ma l’Italia si sa le colpe e le mancanze
vanno sempre attribuite agli?.
Credo anche che sia arrivato il tempo di riconsiderare
il nostro stile di vita, avviandoci in una direzione di
maggiore sobrietà, come gli economisti nazionali
ed internazionali più liberi ed indipendenti stanno
denunciando e proponendo da anni. Non apro poi
il discorso della sicurezza di questa città, che non
è certo totale come qualcuno vorrebbe farci credere
(nulla di ciò che l’uomo costruisce è perfetto), ma
nel prossimo consiglio comunale, mi farò promotore
di un ordine del giorno per la sicurezza del cittadino.
A approvazione alle modifiche al regolamento per
l’applicazione della tariffa per la gestione dei rifiuti
solidi urbani assimilati. Nei momenti di grave crisi
finanziaria, nel’ordine del giorno del 25, GIUGNO
2010 scopro che esistono anche strutture sovra
comunali, burocratiche e costose, tipo L’ATO, che
determinano loro le tariffe. Quando il sindaco,
ultimamente quello di Cavriago si fanno intervistare
dai giornali per riaffermare che i tagli ai Comuni
sono Insostenibili e che bisogna solo tagliare ai
servizi alla persona. Probabilmente si scordano che
per mettere i conti a posto si debbono e si possono
tagliare attività ed istituti nati solo per trovare posti
ai politici di fine carriera e poco altro. Per tornare
alle delibere per il recepimento delle osservazioni
fatte da L’ATO, poco da dire, sull’esistenza di ATO
ed altre sovrastrutture vorrei sapere cosa risponde
29
il sindaco ai cittadini? Se a sua volta non sa soltanto
piangere sui tagli e non sa proporre anche una lista
di possibili risparmi da fare. La Manovra economica
del Governo taglia i servizi e vero di questi tagli
anche nel governo l’UDC ha votato contro alla
manovra 2010. In questi giorni il Sindaco si è dato
molto da fare con la stampa, in mezzo alla gente
complimenti, vi rendete conto che avete perso la
credibilità con i CAVRIAGHESI, questa amministrazione fallita ma vi rendete conto quello che fate,
andate sempre controsenso per voi la sicurezza
non esiste. Nel bilancio 2009 ce stato un avanzo
di 634 mila euro ma non siete stati voi bravi e che
non sono stati spesi e cosa pensate di fare? Io
penso al bene dei cittadini dovete anche voi fare
dei sacrifici e non penalizzare i cittadini ridurre delle
sponsorizzazioni inutili. Ho appreso dalle ultime
delibere di giunta anche come quelle di ottobre la
gara ciclistica o quella con il tiro del’arco, il contributo
alla palestra fitnes di Cavriago che non dà nessun
risultato ecc ecc. Sono sponsorizzazioni inutili non
dovete sempre condannare il governo ma anche voi
non siete da poco. Per i prossimi anni bisognerebbe
che l’Amministrazione Comunale di Cavriago si
impegnasse a razionalizzare e programmare un
futuro dove le sue attività riguardassero solo i servizi
strettamente legati al benessere del cittadino tralasciando tutto quello che non lo è. E qui penso che
si potrebbe fare grandi razionalizzazioni e grandi
risparmi e non trovarsi sempre per gli anni futuri a
piangere sui tagli dei governi che verranno. La scuola
pubblica e sulle dichiarazioni del dirigente dell’Ufficio Scolastico regionale dell’Emilia-Romagna. Per
quanto ci compete non siamo d’accordo per quanto
riguarda lo smantellamento della scuola pubblica,
ma condanniamo i dirigenti come Limina, è un
dirigente della scuola pubblica non deve fare politica
ma gestire al meglio la scuola, e dare dei buoni
esempi ai nostri figli e nipoti. Sostegno alla campagna referendaria ,” l’acqua non si vende” L’acqua
è un bene comune è un diritto umano universale.
Un bene essenziale che appartiene a tutti. Nessuno
può appropriarsene, né farci profitti. L’attuale governo
ha invece deciso di consegnarla ai privati e alle
grandi multinazionali. Noi tutti possiamo impedirlo.
Ho firmato sulla richiesta di referendum e votando
SI. Noi tutti insieme e con l’aiuto di tutti i cittadini
eliminare tutte le norme che in questi anni hanno
spinto verso la privatizzazione dell’acqua. E con
tutto il nostro impegno Vogliamo restituire questo
bene essenziale alla gestione collettiva. per garantirne l’accesso a tutti noi Italiani. Per tutelarlo come
bene comune. Per conservarlo per il futuro della
nostra generazioni.
Vogliamo una gestione pubblica e partecipativa.
Perché si scrive acqua, ma si legge democrazia.
Il Capo Gruppo Futuro Per Cavriago
Tommaso Cavezza
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DAL CONSIGLIO COMUNALE
GLI AUMENTI (PURTROPPO) CI SONO
Come promesso nel numero scorso, ritorniamo sul bilancio di previsione 2010 approvato
dal Consiglio Comunale nella seduta del 20
maggio scorso, seduta alla quale non abbiamo partecipato per protesta contro l’istituzione dell’Azienda Speciale “Cavriagoservizi”.
Ovviamente il titolo di Paese Nostro sull’argomento (“Nel bilancio comunale nuovi investimenti e nessun taglio ai servizi”, da Paese
Nostro numero 3, giugno 2010) e i comunicati
stampa del comune pongono l’accento sugli
investimenti, celando tra le righe, l’aumento
delle tariffe per la casa protetta.
Abbiamo esaminato nel dettaglio proprio
questi aumenti, e qui esponiamo la nostra
analisi (su casa protetta e centro diurno, per
semplificare facciamo riferimento ai soli posti
convenzionati, che sono 30 sui 36 disponibili):
TARIFFE CASA PROTETTA
La tariffa giornaliera passa da € 41,76 a €
44,26, con un aumento di € 2,50 (aumento
del 5,99%). Questo si traduce in una maggiore spesa annuale di circa 900 euro per
gli anziani che usufruiscono di questo servizio.
TARIFFE CENTRO DIURNO
Qui la tariffa giornaliera passa dai 21,68
euro del 2009 ai 23,66 euro del 2010, con
un aumento di € 1,98. Che significa un
aumento percentuale del 9,13% di costo
aggiuntivo del servizio. Chi usufruisce di
questo servizio per i 321 giorni all’anno che
si rende disponibile avrà un aumento di 630
euro circa.
ASSISTENZA DOMICILIARE
La situazione nel 2009 è stata la seguente:
per 112 cittadini vi è stata un’uscita giornaliera. 15 hanno usufruito di 2 uscite giornaliere, 2 di tre uscite, e 1 di quattro uscite
giornaliere. In questo settore le tariffe si
dividono in prima fascia (l’88% dell’utenza)
e seconda fascia. Esaminando la prima
fascia, abbiamo un aumento di 0,65 euro
(da 3,62 a 4,27 euro ad uscita) pari al
17,96% ad uscita! Praticamente lo stesso
aumento per la seconda fascia, 18% (da 5
a 5,90 euro). Per una famiglia che usufruisce
annualmente di un’uscita giornaliera, l’aumento è di più di 200 euro.
PASTI A DOMICILIO
Il costo del pasto incrementa di 0,50€ a
pasto, passando da € 6,00 a € 6,50. Anche
qui un aumento considerevole dell’8,33%.
Considerando che i pasti erogati nel 2009
sono stati 13.092, si prevede un aumento
complessivo per l’utenza superiore ai 6.500
euro. Per un anziano che necessita del
servizio sia a pranzo che a cena, sono più
di 300 euro all’anno di incremento.
APPARTAMENTI PROTETTI
Dei 6 appartamenti protetti, 5 erano occupati
nel 2009. Per uno l’utenza pagava la retta
base (700 euro mensili), per 3 appartamenti
era applicata la tariffa media (935 euro), per
il quinto la tariffa massima (1.200 euro). Le
rette base e massima aumentano di 60 euro
al mese, quella media di 65 euro. Aumenti
non certo logici, in quanto c’è un aggravio
maggiore, in percentuale, per le tariffe base
(+7,89%) e medie (+6,50%) rispetto a quella
massima (+4,76%).
Riteniamo questi aumenti spropositati e
ingiusti, in quanto ricadono su un servizio la
cui tariffa non è rapportata al reddito dei
soggetti che usufruiscono del servizio o a
quello dei loro familiari. Ancor più ingiusti
perché colpiscono i soggetti più deboli della
popolazione, gli anziani e i loro familiari, e
perché si verificano durante una profondissima crisi pagata interamente, ancora una
volta, da una determinata fascia della cittadinanza (e non è certo quella dei redditi alti
e altissimi).
Sappiamo che in provincia altre strutture
che offrono questi servizi hanno costi anche
superiori. Ma, in mancanza di un coordinamento sovracomunale, ogni Comune sceglie
la propria tassazione: non è possibile che
chi ha tariffe minori si adegui sempre a
quelle che applicano rette più alte.
Ma vi è stato anche un altro aumento, che
nessun giornale ha discusso, tantomeno
Paese Nostro. Quello della Tariffa di Igiene
Ambientale (cioè la tariffa sui rifiuti). Eppure
è un aumento che riguarda più del 70% dei
cittadini cavriaghesi. Infatti da quest’anno
Enia-Iren, che gestisce la riscossione della
tariffa per conto del Comune, sta inviando
(probabilmente, quando leggerete questo
articolo, sarà già arrivata a tutti gli interessati)
una lettera in cui ricalcola le superfici abitative
soggette alla TIA, con conseguente aumento.
Il risultato è che circa il 70% dei cittadini
cavriaghesi risultano evasori o elusori, e gli
si chiede, oltre all’aumento della tariffa
annuale, anche un risarcimento fino a 5 anni
precedenti.
In realtà, lo spropositato numero di cittadini
30
non in regola non è dovuto ad un’intenzionale
evasione di massa dei cavriaghesi, ma ad
un cambiamento del regolamento comunale
sulla tariffa rifiuti del 1994 non adeguatamente comunicato alla cittadinanza, nel
quale venivano inseriti nel conteggio delle
superfici elementi prima esclusi (scale, scantinati, solai, etc.).
Noi riteniamo giusto che ogni cittadino paghi
il dovuto. Riteniamo ingiusta la retroattività
fino a 5 anni (in altri comuni si è deciso di
applicarla per un solo anno) per una modifica
regolamentare di cui i cittadini non sono
stati dovutamente informati (e particolarmente opportuno sarebbe stato informarli oggi,
prima di far effettuare i controlli ad ENIA).
Sempre legato al tema dei rifiuti, il 20 aprile
2010 vi è stata un’ulteriore modifica del
regolamento, votata anche dal nostro gruppo,
per correggere un errore di formulazione:
infatti il vecchio regolamento prevedeva che
fossero esclusi dal pagamento gli utenti
“non allacciati ai servizi a rete o privi di
qualunque arredo”. Questo faceva si che
sfuggissero al pagamento della tariffa coloro
che utilizzavano i locali senza necessariamente avere delle utenze allacciate come
garage o altri locali magazzino. Pertanto
l’attuale formulazione prevede che non si
debba pagare la tariffa sui rifiuti per locali
“privi di utenze attive di servizi a rete, completamente sgombri di qualunque cosa e
bene mobile e comunque inutilizzati”. Nell’applicazione del nuovo regolamento però
ci si è trovati di fronte all’incongruenza per
cui alcuni cittadini sono stati chiamati a
pagare la tariffa rifiuti per appartamenti
disabitati, senza allacciamenti, per il semplice
motivo che contenevano del mobilio. L’unica
soluzione per i cittadini in questa situazione
per evitare la tariffa sarebbe… buttare via
tutto il mobilio! Con conseguente perdita di
svariate centinaia di euro e precludendo così
anche la possibilità di affittare l’appartamento
a chi cerca appartamenti già arredati. Riteniamo necessario quindi rimettere mano al
regolamento per correggere almeno questa
distorsione.
LISTA CIVICA CAVRIAGO COMUNE
http://listacavriagocomune.blogspot.com/
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N. 4 settembre 2010