"
I
L'ARTE ITALIANA
A
F^AFtlGI
NELL'ESPOSIZIONE UNIVERSALE
DEL 1867
RICORDI
DI
F.
ONGARO
DALL'
FIRENZE
TifofiR4FiA nr ""iovANNi PoLizzr
"
0"yiv.
1869.
dby
Hurvad
l=/\(oO.S-,XO
Coilegre Librarjpr
Dee, 20,1919
r^^^
,^
letteraria
Propriet"
dby
CHI
A
che
Questo
"
veramente
di
mio
libro:
da
libro
taccuino:
sale
impressioni, idee,
desideri
nella
le statue
,
,
che
artistici
vi
erano
parti del mondo.
pi"
arrestassi
italiana:
vedute
cose
Io
non
e
0
che
Parigi
gli oggetti pi"
stati mandati
o.
tla
meno
tutte
eh' io
pi"
nella
spesso
e
non
studiate
senza
cosa*
lungo
tener
le
mi
zione
se-
delle
conto
negli altri compartimenti.
sottocommissione
oggetti d'arte che mi
a
le
riguardando
e
Italiano," naturale
ma
qualche
dal
percorrendo
mente
giurato, n" membro
era
i materiali
staccate
dell'esposizione a
pitture
piuttosto
sono
farsi:
lettore, non
amico
o
pagine
rampollavano
mi
le
io ti offro,
un
un
LEGGE
passavano
che
non
di alcuna
che
fosse.
innanzi
vi
cercarono
missione
com-
Negli
io
cava
cer-
gli
dbyGoogl"
altri: studiava
lieto 0
hai
Tu
pensiero,l'idea dell'artista,
dolente,secondo che la trovassi pii"o
alle mie.
conforme
meno
adunque, o
di
giudicii
un
il
gli oggetticustoditi
sovente
vetrina,ci avviene, se
appannato, di vederci
accade
sovente
natura
e
di
se, invece
opere
belle
ballo
a
o
stesso
i miei
pensieri,
io
desideri
sogni.
queste paginecoll'animo
dettai,passando dinanzi alle
brutte che
l'Italiaha mandato
in
Parigi.
Io te le do tali
stile in cui mi
tradurle
se
semplicerassegna,
una
i miei
cui le
con
essi
propria idea. Questo mi
Possa tu percorrere
stesso
gliaspettidella
osserva
ti presento qui i miei
forse anche
imagine. Cos"
specchiain
riflessa la
da
il cristallo " punto
la nostra
chi
a
dell'arte:
ci vede
scusi
e
nella linguae
quali,
vennero
scritte: e
le lettere ch'ebbero
nelle colonne
di
i
osservatore.
una
e
che
le opinioni
di
critico,
particolari
un
Guardando
e
lettore,
meglio
d'uno
in
nello
pubblicosenza
lit"
parte l'ospita-
de'giornali
pi"divulgati
Francia, diretto allora da
un
uomo
dby
onesto
e
"\
il suo
Haviii. Se
all'Italia,
qualera il signor
ha cessato di battere,
cuore
cessa
non
in me
la riconoscenza per
amico
cortese che
Ho
liberalee
l'arringo
offerivaalla mia parola.
cercato l'idea nell'arte
e
1'arte nell'industria:
illibrodir" in qualmisura le abbia
trovate
universale di Parigi.
all'esposizione
V gennaio 1869.
Firenze,
L'AUTORE.
dby
dby
PRIMA
PARTE
lavoro.
del
Storia
^
I.
L'anno
universale
Non
ch'ebbe
fu
un
volont"
la
Fu
o
libera
del
mondo,
per
in
fatto di
di
per
l'esposizione
Parigi.
a
la
cui si librasse
politicoin
quel popolo
l'interesse
secondo
forti.
palestra aperta
mostrarvi
ricchezze
propria
Ogni
luogo
de'pi"
una
slria
memorabile
congresso
(li questo
sorte
o
rester"
1867
ci" che
naturali,
di
avevano
i
e
nazioni
le
tutte
a
megh'o
prodotti dell'indu-
dell'arte.
e
nazione
fu
invitata
a
i suoi
presentare
toli
ti-
.
antichi
grado
i
moderni,,per
collocata
essere
giurati olliciali
e
il
in
pubblico voto
quel
fosse
assegnarle.
per
La
e
che
e
i
Storia
vestigi
D\LL'Oxr,AUo
del lavoro
della
via
doveva
percorsa
contenere
dalle
i documenti
varie
famiglie
1
dby
STORIA
limane,
Il
Di:i. LAVORO
giungere al punto
per
ove
si trovano
di presente.
passato contiene logicamentela,ragiond'essere
dell'avvenire.
Le
si succedono
che
generazioni
dell'eredit" ricevuta,e
aggiungerealcuna
Felice
mostrare
al
cosa
quel popoloche
in
anno
n"
primolustro,
propriallori; ma di
di secolo in
e
anno
istrumenti del lavoro
e
ne
e
i
hanno
saputo
accidiosamente
giato
ada-
di
progredito
secolo,perfezionando
gli
aver
dustria,
indella molteplice
prodotti
artisticoche
imprimendoviquel carattere
raddoppiail valore.
della
L'arte " il sigillo
wild
che
conto
tener
de' lor maggiori.
capitale
pu" provare di non essere
mai decaduto dal
sui
devono
nobilt" di un' epoca
di
e
nazione.
IL
di Parigi,
ebbe
esposizione
alla propria
importanza o
proporzionato
alla
Ogni popoloaccorso
un
settore
,
almeno
al
numero
dei documenti
che
s'intendeva di
da
due
genti,
raggi conver-
ammettere.
Cotesti settori determinati
erano
divisi in
nove
zone,
nella
delle
espostele materie prime,nell'ultima
pi" ristretta la materia sollevata al grado pi"
qualivenivano
e
prima
,
dby
""VA. I.AVOKO
STORIA
sublimo di
di
virt" d* ingegno ed eccellenza
perfezione
per
magistero.
sto,
L'operadell'uomo si manifesta appunto in codeche prende la materia rozza
la trasforma pi"
e
linch" si presti
o
meno,
pi" acconciamente ai vari
usi della vita,e assuma
quel carattere di bellezza
che mentre
all'utile parlaalla mente
e
serve
sola
condi gentili
imaginiil cuore.
,
Tale
Una
" la natura^
lucerna
sia la
forma
:
ma
baccante
che
danzanti
in cui distin-
delle Ore
o megliouna
^uevasi ilgiorno,
che
delle
lo
vegliavanoaspettando
illumina le tue
sposo, la fiammella clic
vantaggiomateriale
di rimuover
nutrir" lo
di
spirito
argute
vi " nazione
antica
Non
a
sollevi la
verginiprudenti
ti recher"
veglie non
que
qualun-
stanza
il candelabro rappresentasse,
se
esempio,una
una
fiaccola,
sua
rischiarare la tua
pu"
sua
per
il fine dell'arte.
e
solamente
le tenebre
ma
il
ti
,
e
e
nobili idee.
moderna
foggiarei propriistrumenti
che
e
si sia limitata
le
proprie
in modo che bastassero all'uopo.
suppellettili
s' ingegnaronodi dare
Tutte, qual pi" qualmeno,
forma sempre pi" elegante,
alle opere proprie
una
pi" varia, pi" bella: tanto che si pu" misurare il
grado di civilt"di un popolodal carattere di bellezza
di eleganza che seppe imprimere
ai proprilavori.
e
Chi
accetta:
fa bene
ma
non
una
statua
far"
egualmente*bene
viceversa.
dby
una
STOKIA
ni:i. LAVORO
L'inferiorit"delle nazioni moderne
risulta dalla poca
alle antiche
di rendere
ancora
usuali.
e
rispettivamente
che noi prendiamo
cura
cessari
eleganti
glioggettipi"ne-
Quando chiudiamo 9||ou
nostre
trine,
ve-
comperiamoa prezzo d*oro queivasi d'argilla
che servivano ai grecied ai latini per'gliusi cotidi essere
confessiamo implicitamente
diani della vita,
intellettiva
ben lontani da quel grado di perfezione
Voi spegnerete
morale ch'essi avevano
e
raggiunto.
e
la sete
usando
tornita a Cuma
tera
Murano
a
ciotola
o
informe, quanto
Corinto,o
a
una
una
pa-
.
coppa soffiata
smaltata de' colori
e
annunzia
o
una
l'infanziadi
tola
pi" vivi. Ma la ciol'argilla
popolo:
greca
un
il vetro veneziano rappresenta il lavoro accumulato
di molte
che assottigliando
generazioni,
sempre
la materia
sposarono
modo
pi"
il proprio
ingegno,
prima,e applicandovi
all'utile il
la materia
bello,ed animarono
in certo
inerte col
propriosoffiocreatore.
La nazione pi" ricca non " quella
che pi"produce,
s" quella
che produceilmeglio.
ma
Quando un secolo
sostituisce all'eleganza
della forma la ricchezza della
materia,d" gran segno di decadenza. L'orafo che foggia
l'oro0
0
l'argento
per
venti volte di
modo
pi" del
metallo che
ha
creato
di
quellache glisomministr"
una
ricchezza dieci
" ricchezza creata, ricchezza
pu"
mutar
che' l'oggetto
valgadieci
di prezzo,
ma
non
o
venti
la
quegli
impiega,
volte maggiore
natura.
E
questa
propriadell'uomo,che
di pregio.
dby
STORIA
A
ben
nazioni
giudicareil
i)i:l lavoro
comparativodelle
merito
varie
di Parigi,il metodo
rappresentate all'esposizione
miglioree
esaminare
storia del lavoro di
la
di
grado
pi" logicosarebbe
perfezionerelativa
che
quello di
stato
ciascheduno
il
e
saputo raggiungere
aveva
specialmentenell'arte propriamentedelta,e
nelle industrie artistiche.
L'arte, in
di
oggetto
stessa,
Ma
umili
considerata
essere
moda
lume
vita
della
suppellettili
vanto
Ecco
cenni
che
di
Campo
si
le
seguono,
mi
mtorno
di norma,
saranno
la misura
terzo
0
ci" che
ornamento
dei
nei
era
pi".
pochi
italiana
all'esposizione
al
Aia^te
Parlando dell'arte nostra, quale mi
di
voro
ricerche, il la-
e
allarga,
pochi,diventa bisognoed
i criteri che
venta
allora di,
il mercato
moltiplica,
di
delle
getti
sopra gliog-
comune
ricchezza,perch" crescendo
si
posto
sotto-
applicandoalle
via via
si viene
come
all'incostanza
e
quando spande il suo
pi" vulgari,e
pi"
pu"
doviziosi,"
lusso, destinato a'piii
della
capricci
ai
fortune
se
al paragone
apparve
dar"
quelladeglialtri popolicontemporanei,
del progresso
quarto
da noi
periododella
conseguitoin questo
vita
e
liana.
della civilt" ita-
dby
I)::l LAVono
siuiUA
IH.
le nazioni
l"i tutte
che
(|ue"la
convenute
pi" a
aveva
del
temere
crede
Com'*
da
splendidi
poter
non
documenti
contenere
agevolmente ecclis-
essere
Noi ereditammo
sati,n" pareggiati.
dalla
Grecia,da
risorta al soflio della libert" nei
dall' arte
e
la
dell'antica civilt" romana,
storia del lavoro italiano doveva
Koma
suno
passato. Nes-
suo
midabile.
^vuto un'eredit" pi" gloriosae pi" for-
aveva
s"
Parigi,Tltalia era
a
grandi municipi italiani dell'era moderna.
I
dell'arte etrusca, dell'arte
capi d'operasuperstiti
dell'arte toscana, lombardo
greco-latina,
i francesi
che
umbra,
raccolti in serie
di nobilt"
noi
un
di
e
di vergogna
non
terribile cimento.
del
a
abbiamo
Bench"
esitato ad
Parigi
a
sotto
la
spazioche
ci
l'angolodella terra, dove
pi"
0
che
r Italia "
meno
decorare
sua
questa
non
miniera
sere
es-
prima
nellare
raggra-
guarentigia quanto
,
stato
era
autentici dell' arte
una
affrontare il
pochi oggettipoterono
,
"
rimprovero,ove
italiano,il Castellani pot"
settore
bastasse allo
di
troppo difformi dai nostri mag-
speditioflicialmente
zona
e
i nostri titoli
divenuti per
grandezza, sarebbero
mostrati
giori.Tuttavia
renaissance, i quali
cronologicacostituiscono
argomento
ci fossimo
dicono:
ed
-veneta
assegnato. Qual
si trovino
nostra
? Si
vestigi,
pu"
dire
inesauribile che arricch"
dby
e
DEL
STOUIA
LVVOIiO
ad arricchire tutti i musei
continua
dei due
le
tutte
demie
acca-
emisferi.
Quand' anche
avessimo
non
a
potuto raccogliere
sufficiente di
serie
Parigiuna
e
italiani,
capolavori
nelle sezioni vicine,i titoli
potuto additare,
avremmo
il
usurpati sotto
male
nostri
di
nome
greca,
gallo-
arte
,
11
ecc.
gallo-romana,
pi" se
vi
gallonon
fu dissotterrata
per indicare il luogo dove
non
Topera greca
per lo
sta
vorata
o lao portatavi
latina,
dagl'invasori,
o
nelle Gallie dai loro artefici.
Non
buona
era
critica
rimase
ma
,
dei
lunghe paroledi questa
faremo
avrebbe
severa
pi"iche un' idea. Una
presiederealla scelta
poco
dovuto
destinati
monumentali
pochi oggetti veramente
illustrare lo svolgimentocronologico
e
ad
dell'industria e
popolidella
deirarte
essere
e
e
collezioni,buona
pi"
che"
a
Noteremo
sezione
ruote
non
ricchezza
a
invece
era
congeriedi oggettipi" o
ziosi, vanto
storica alla rassegna
deir industria contemporanea.
La storia del lavoro
fusa
i diversi
presso
potuto servire allo scopo,
T introduzione
come
dell'arte
umana
sivo
progres-
terra.
patto avrebbero
tal
A
ed
I/idea
zona.
meno
delle
che
una
coi;-
o prcfperegrini
pubblichee private
suscitare ildesiderio del
meglio,
verificare il programma.
solo alcune
italiana. Prime
curiosit"
per
pi" spiccatedella
la cimba
Tantichit",
antistoriche rinvenute da
e
le
ultimo nelle torbiere
dby
STORIA
,
di
e
si
caverne
selce,armi micidiali
bile solo il manico
strumenti
o
inciso il contorno
di
domestici :
animale:
un
noia
dove
coltello francese
d'un
orso
coltelli o frecce
possedevanoche
non
usava
air
quando gli altri popolicoetanei
carro
delle
LAVORO
indizio che in Italiasi navigava
di Arcua:
del
DEL
"
sta
rudimento
primo
dcirarte.
bellissimi vasi istoriatidella
Alcuni
Magna Grecia,
parecchiemedaglie o monete,
uno
specchioetrusco
in rilievo illustrano la
fase
dell'arte
Dell'arte
prima
propriamenteromana
della scultura
per"
maioliche dell'Umbria
si
sa
e
con
qual arte,
XVII
delle Ro-
con
razza
tale studio del
de' moderni
si
da Cosma
una
in terra
Vi
evo.
l'unico diamante che
pi" belle :
Tenderini
Diana
servato
os-
aver
Italia nel medio
spinetta
tempestata di. gemme,
busto
1577, ricchissima ed elegante
: un
Trezzo:
la
in
pittura
alcune
inciso,non
nosca
del
e
le
tra
magne,
ricorda
molto notabile. Cos" del primo risorgere
cosa
erano
non
italica.
co-
di
opera
di Flora
nel secolo
cotta, effigiato
da
vero
confondere
naturalisti : sculture
tutta
in
legno
bellissime del Brustolon, ed alcuni vetri di Venezia
smaltati
con
s" dilicato lavoro,
da restare
un
modello
da' moderni. A questa
se non
insuperato,
insuperabile,
lezione
categoriadi lavori sai ebbe dovuta ascriversi la coldi vezzi
dai vari
completa,che
d'oro,esposta dal Castellani
paesi d'Italia:
collezione
coittinua la serie
si
colta
rac-
pu" dire
degliornamenti
dby
e
d'oro
DEL
STOniA
onde
fregiaronoil collo,la
le donne
greche
che
potuto esporre Tunica pittura
greca
rimanga superstite,la
molti anni,
incertezza
de* casi ed
Ben
commettere
come
air avidit"
non
l'
al-
degli archeologi
unico
quella reliquiainestimabile,T
giunse
dissotterrata
Musa
Ma
Cortona.
a
braccia,le dita
testa, le
latine.
e
L'Italia avrebbe
ha
I.AV0I40
encausto
che
museo,
dove
noi?
a
fa Cortona
andranno
fra poco
dell'arte
custodirla nel
a
rici
visitarla tutti i pittori
e glisto-
a
classica
se
altro per
non
,
quanto ci resti
suo
ancora
fare
a
r eccellenza
e
prima di
tentare
della greca
misurare
giungere
rag-
pittura.
dovuto
e
per" avremmo
potuto fare:
diana,
fecero dell'architettura inmandarvi, come
gl'inglesi
serie di fotograf"e
dei monumenti
italiani
una
toscani,lombardi,
etruschi,greci,latini,
pi"singolari,
Una
cosa
all'Alinari di
commesse
ai
Firenze, al Ponti di Venezia,
Sarebbe
della penisola.
pi" valenti fotografi
stato
un
album, qualenessun'altra nazione pu" presentare.
Le
chiese
i palazzi
de' comuni, i castelli anitaliane,
cora
con
de'privati,
superstiti
disposti
e
di
luogo: Venezia
tutta
colle
bisanlina
dall'epoca
sovino ed
alla
a
Palladio. Dovessimo
sue
e
ordine di tempo
tettoniche,
meravigliearchi-
moresca"
anche
fino a Sanarrossire dinanzi
gloriaereditata dagliavi,quest'albumsar"
mondiale, ovunque
presentato alla prossimaesposizione
sia per
aprirsi.
dby
lo
sioi\iA
La
im.
LAVono
storia del lavoro iniziata nel programma
l'anno
del-
18G7, sar" rompiiita,
speriamo,in quelFoccasione. Gli
oggetti pi" notabili
storia,ove
mandino
voglian mandare
si
non
pi"rnecessari
e
fedelmente
alla
si
nell'originale,
sia. Ogni
riprodotticomunque
i nostri padrieran
giuntifin qui:
,
popolopossa
dire:
noi ci siamo
ingegnati di
di
il
accrescere
nel
dell*arte
tesoro
modo
che
ed
Molte
superbiesaranno
molte
idolatrie cadranno
al cimento
del
e
dell industria
e
zionale
na-
che
apparir"dalla esposizione
facciamo delle opere del decennio
e
le tradizioni
conservare
appena
depresse:ma
del
decorso.
molti errori
pari,dinanzi
vero.
dby
alla luce
12
NATURA
DELLE
riferiscono agliocchi
distinte
agliorecchi
o
dagli scrittori
BELLE
AUTl
anch'esse
ed il
un
espressioneideale
imperialeaccennava
a
premio ad
da
canto
un
e invit"
dell'esposizione,
un
saggiode'
loro
la parola
del bello. Il programma
queste quando propose
eseguirsiall'apertura
le varie nazioni
darje
a
matica.
dram-
nell'arte
prognssirispettivi
rimase
Questa parte del programma
non
s'"
non
lettera
gare.
d'indaproposito
fatto quest'
anno
a
Parigi si
future,migliorando
esposizioni
che
morta, per ragioni
Ci" che
bello
la musica
poesiae
arti belle,perch" sollevano
alla
suono
perci"
sono
d'estetica in arti del
visibile,
e in arti de' suoni. La
sono
e
,
" nostro
,
potr"fare altrove
e
nelle
l'ordine deglioggettida esporsi.
coihpletando
Le
arti belle
rami
sono
del medesimo
sia
tronco:
nei metalli,nei marmi,
quelleche scolpiscono
legno il
nel
concetto
sia quelle
dell'artista;
dipingonoo disegnanoo incidono
materie e con qualsivoglia
processo;
che lo
l'argilla,
nel-
ferenti
nelle dif-
,
finalmente
che
colla
parolaed
educano
la
l'idea
il sentimento
e
il
suono
materia,
ritmo
a
e
quelle
della misura,
suscitare nell'animo
del bello.
essenziale
Il carattere
nella
legge del
sia
e
delle
arti belle
nel modo
non
siste
con-
cui si tratta.
con
di esprimere,coConsiste nella facolt" dell'artista,
munque
sia
r
,
parla all'anima
ideale, quel non
e
ai sentimenti
tocca
che
so
dolcemente
pi" onorano
che
divino
che
,
il cuore
dolo
educan-
l'umanit";ond'"'
dby
AUCHITJiTTLRA
che le arti belle
ed
15
CJrOIJ.A
-
il
prendono pure
di liberali
nome
umane.
La
facolt" " la stessa, che
gli estetici chiamano
facolt" poetica,
ch'" quanto dire creatrice.
sapientemente
Poeta " Io scultore,
chitetto
il pittore,
il cantore, l'armedesimo
la materia e
quando assottiglia
la costringe
ad esprimereil suo
Un artista
concetto.
che non sia poeta, non " che artigiano.
Fra l'uno
,
e
l'altrocorre
lo scultore
la
che
dai
cava
L'arte
la medesima
differenza che passa tra
plasma la statua
e
lo
che
scalpellino
punti.
dunque
" ci" che
noi diciamo
il tronco. La
la musica
l'architettura,
scultura,la poesia,la pittura,
sono
i vari rami in cui si
divide,e nei qualifa
circolare la vita.
IL
Le
nazioni
al solenne
ammesse
di architettare ed
modo
che credessero
ornare
colt"
fa-
ilproprio
settore,nel
meglio opportuno, senza
i confiniassegnati
a
linee
arringoebbero
u"
ciascuna,
passare
oltre-
alterare le
generalidell'edificio.
L'architetto
la
incaricato di foggiare
ed orCipolla,
nare
del settore italiano,
si attenne
parete principale
acconciamente
dicono
bramantesco.
alle forme
ed
allo stile che
Pigli"dalle logge del Vaticano
dby
14
ORNATO
KU4TKLM
-
di ornati che
"|uelgenere
del Bramante
splendidi
vestigiad
pedanteschedel
del
di Raffaello,
ma
Ercolano
gliedil"ziessenzialmente
e
tosto
piut-
sono
Pompei,e
e
zioni
italianianteriori alle imita-
greco,
del
del romano,
e
leggere,
quegliornati graziosi
gotico
fantastici ti dicevano
in Italia.L'opinione
primo sguardo: siamo
pubhlicaport"un
giudizioimmediato
suir opera,
che
prima
agio di metter
dicevano
in tutti
Quegli archi snelli,quelle cornici
moresco.
al
venzione
in-
furono veramente
non
tradizione antichissima di cui riscontriamo
una
si
o
GHASSI
fuori la
tutti:
la critica
sua
istintivo
ed
tempo ed
avesse
Siamo
sentenza.
in Italia,
questo fu il migliorpremio che
e
potesse desiderare il nostro
architetto ed i valenti
fratelliGrassi di Firenze,
di cui
decoratori,
si
giov".
III.
Eccoci
dunque in
la distanza che
dei
qualila
abbastanza
Siamo
Italia.Vediamo
ci divide dai
capi d'operaantichi,
storia del lavoro ci offeriva documenti
insigni
per
noi
segnare
veramente
tradizioni
gloriose
si
e
un
degeneridai
intendiamo
dell'arte nostra.
Ci
delle nostre
nostri
ildirittodi
ai quattro venti la decadenza
non
dato di proporzione.
si dimentichi
che la criticastraniera avesse
Noi
quanto sia grande
proclamare
dell'arte in Italia?
di fare Y
contenteremo
maggiori
sistematica
apologia
alle
di applicare
dby
i:SPOSIZIOM
" AZIONALI
pi" insigni,esposte
opere
E
1'"
MONDIALI
nella nostra
sezione, i
generaliche abbiamo espresso fin qui, e
principii
fhe ci giova credere ammessi
da tutti i critici sinceri
ed imparziali.
Accettiamo,colle riserve sopraccennate,
la classificazione del programma
imperialedelle arti belle alla
ed applicazioni
scultura,
pittura,
industria.
IV.
L'
tuttora
(li 124
e
143
e
00
il dominio
quadridi
pontificale,
espose
vario genere
tra busti
e
statue
meno
non
di varia
grandezza,
sola ha
24
e
di scultura. Roma
opere
che subisce
essa
d'ognigenere:
grave
dipinti
zavorra
inutile peso sulla bilancia dell'arte.
ed
A
non
parlareche
d'Italia che
diremo
libert",
"
quellaparte di
Italia,
compresa
dei
lavori
speditidalle
sentirono l'aura feconda
francamente
vincie
Prodella
fin d'ora che il numero
decennale
esposizione
fuori del regno. Non tutti i quadri,
tutte le statue
non
che avrebbero un valore rispettivo
a casa
nostra, sono
troppo grande per
una
tali da poter affrontare il paragone
Il soggetto "
essere
elemento
dell'arteeuropea.
troppo essenziale per
trascurato,quando si tratta di passare le Alpi
al cospettodeglialtripopoli.
comparire
dialetto
fra noi nel proprio
Noi possiamoparlare
intertenerci di fatti e d' interessi municipali
o
(h" il mare,
e
un
,
e
dby
16
rsrCSlZlONi:
domestici:
l"RtLIMINAIlK
quando parliamonell'assemblea
ma
nazione,siamo
costretti
a
mune.
parlarenella linguaco-
ad
Ora, presentandoci
com'era
Ci fu dato
da
soggetti
nostro
certo
biasimo,e
noi
zionale,
interna-
congresso
necessario
interessano
da
compr-esi
esser
un
codesto,era
"iuegli
argomentiche
della
scegliere
l'umanit",e possano
tutti.
non
a
torto,di limitarci nei
.
orizzonte del
trattati,
all'angusto
paese natale. Ci"
era
naturale,e fino ad
un
finch" le varie provincie
talia
d'Ipunto inevitabile,
separate da barriere artificialie
erano
difficilia vincere. Ora
e
dobbiamo
morali
fatta,o quasi,l'unit",possiamo
sollevarci e dominare
un
orizzonte
pi" forte ragionequando ci rechiamo
dinanzi ad un giuriinternazionale,
che considera ogun'unit" politica,
e
non
gimai l'Italia come
pu"
delle cronache particolari
de' vari Slati
preoccuparsi
in cui era frastagliata
finora.
derare
Questa considerazione pi" che altro ci fece desiil compimentodi un decreto ministeriale che
ordinava una
Firenze di
a
esposizione
preliminare
tutti glioggettiche si volevano spedirea Parigi.
pi" vasto.
11 decreto
A
ebbe pur
tra
italiani,
i
troppo la
di molti decreti
sorte
pi"commendevoli.
Rimase
lettera
morta.
Gli
oggettifurono
dalle varie
mandati
direttamente
dietro il parere
partid'Italia,
attendere
senza
rispettive,
dby
a
Parigi
delle-sottocommissioni
ilgiudicio
di
cidere
centrale,che sola avrebbe potuto de-
Giunta
una
17
PUEMMINAHE
ESPOSIZIONE
qualidi queste
tali da rappresentare
fossero
opere
italiana contemporanea, ad
r arte
una
sizione
espo-
universale dei vari
popolidella terra.
Ove
decretata " vero
l'esposizione
preliminare,
avuto
un
luogo a Firenze,od in
po'tardi avesse
l'operae la responsaqualunque altra citt" d' Italia,
bilit"
,
delle commissioni
Ciascuno
alleggerita.
sarebbe
speciali
che si sentisse
facolt" di mandare
avuto
avrebbe
artista,
questo primo cimento
a
L'opinione
pubblicasi
l'operasua.
stata di molto
sarebbe
formata
intorno al valore intrinseco di queste opere;
d' uomini
giuricomposto
delle idee
e
sentimento
fatto
nazionale,avrebbe
d'arte,
dal solo
particolari
simpatiema
dell'onor
un
mati
infordisinteressati,
liberi,
in
generalidell'epoca
da
guidatinon
ed
scelto
senza
appelloqualitra glioggettiespostimeritavano
essere
a
Parigi.
spediti
convinti che
Siamo
la met"
appena
di
dei lavori
rebbe
sa-
partitae tra questa met" avrebbero trovato
schia,
luogo parecchiquadri,che restarono fuor della mi,
ed
erano
efficacemente per
tali da combattere
il trionfo dell'arte nostra.
Nessuno
degliesclusi
sarebbe
avrebbe
potuto concorrere
avvenne
di molti francesi che
al
stato
per conto
palazzo dell'esposizioneo
offeso,poich"
come
proprio,
non
furono
ammessi
non
vollero
figurarvi
,
tra
una
congeriedi
Dall'Oxgaro
opere
a
" straniera.
cui l'arte
'
2
dby
1S
L'IDE^^ELL\
Ci" che
s'" fatto nell'anno 1867
non
ed
l'avvenire;
per
PITTURA
si
far",speriamo,
" *per questo che mettiamo
innanzi il nostro
vere
non
pensiero,
per la vanit" di mouna
censura
retrospettiva.
Noi parleremodi quelleopere d'arte italiane che
ci sembrarono
accenneremo
e
degne dell'onore
a
qualcheomissione
provare che l'arte italiananon
d'onore al
che fu loro concesso,
Campo
era
inescusabile
,
tutta al suo
per
posto
di Marte.
V.
pitturaebbe
il
primo posto sulle arti sorelle.
" probabile
che il programma
imperialesia stato
indotto da motivi d' interesse nazionale a preferire
ordine.
quest'
La Francia si teneva
pi" certa del suo primato
che non
fosse nella scultura. Quindi
nella pittura,
la precedenzaaccordata al pennellosullo scalpello.
Checch"
nali
ne
fosse,non mancano
argomentirazioquest'ordine.
per sostenere
abbiam
L'eccellenza dell'arte,
detto,consiste nelLa
sia
r incarnare un'idea nel modomen
materiale che
La pittura
prende meno
possibile.
non
pu" la scultura.
della materia,che
ia
sono
luce
cosa
e
l'ombra,la linea ed il colore medesimo,
quasi imcorporea.L'
idea
dby
dell'artista si
20
STEFANO
USSI
o poco, e s'intende
non
ne
parlarono
parigine
ed era
Ma ilquadro parlavada se medesimo
perch".
rassegne
inteso.
dal Municipio
Ussi,acquistato
Il lavoro di Stefano
nazionale dei
collocato nella pinacoteca
e
fiorentino,
quadrimoderni
ha
non
bisognoin
Italia di
ghi
pi" lun-
Basterebbero
commenti, n" di lode pi"esplicita.
e veramente
cinquefigure
principali
le quattro o
in
dipinte,
per
esso
a
quadriesposti
Parigi,quale per
il colore potevano
quale per
per avventura
la
del
Un
posizione,
com-
importanza
la nobilt" del concetto, per l'armonia
colore,per la scelta dei caratteri,per
degliaffetti e
solo
la
contrastargli
per la
palma: nessuno
dell'argomento,
per
verit"
sollevare l'autore al posto
nella stima de'suoi concittadini.
che occupa
Altri
riche
sto-
delle
quadro mi
la
movenze.
ricordo
aver
veduto
sizione
all'espo-
che per altrettanti titolisi associa nella mia
memoria
questa fuga del duca d'Atene; ed " la
de' Puritani in
sbarco
Gisbert
solo
a
e
da Antonio
America, dipinto
collocato nella sezione spagnuola." il
che
dipinto,
modo
per la scelta del tema
sembrasse
di trattarlo,
della cattolica
e
per
il
isolarsidalle tradizioni
Spagna.Quegli
austeri Puritani che
la
antepongono alle dolcezze ed agliagi della patria,
libert" civile e
paese,
non
non
religiosa
" concetto
nella mente
di
che
un
ancora
nel
garantita
loro
mente
potessesorgere spontaneaconcittadino di Murillo
dby
e
di
21
r nmiTANI
GISBEUT,
Velasquez.La Spagna
fu finora il terreno
Un buon suddito
inquisizione.
suor
Patrocinio,avrebbe dovuto
deir
di
d' Isabella II
profughiche portavano
della libert" del
mondo;
tutto
al
condannare
ha espresso mirabilmente
rivoluzione attuale,
di
e
invece, profetadella
rogo codesti eretici! Il Gisbert
gruppo
sacro
in quel
il Palladio
seco
l'entusiasmo
dei nuovi
martiri,che salutavano al di l" dell'Atlantico ilsicuro
asilo delle loro invitte credenze.
che figurasse
vasto
piii
in tutta l'esposizione:
pi"ialto perch" esprime la fede dell'umanit" emancipata, pi" vasto
amperch" abbraccia i due esmiferi in un reciprocoplesso
Codesto
" il soggetto
pi" alto
e
d'amore.
L'artista ha
dei Cortez. Mentre
andavo
de' Pizzarro
emenda
fatto onorevole
s\ nobile
pensandocome
ispirazione
potesse spuntare
in
quel tempo
nella penisola
bench"
iberica,mi fu detto che l'autore,
gnuolo
da
di
e
cess"
in
Inghilterra.
Compresiallora
la mia
Ed
meraviglia.
illustre abbia ricordato
Pedule
trattava
spa-
rava
e dimoera
un
nascita,
anch'egli
proscritto,
molti anni
miracolo
e
"
bene
che
patria quando
la
d'illustrarla coll'arte.Senza
il
si
ci",pur applaudendo
spagnuolacontemporanea, fedele alle
l'assenza del penavremmo
tradizioni,
deplorato
siero
alla scuola
sue
moderno
in
quellasala, ne'
spagnuolasi
di convento
e
tocca
e
cui
dipintila
si intreccia colle
lanteria
ga-
scene
coi fasti dell'Escuriale.
dby
22
ROBERT-FI.
TONY
In
altro
quadro
ELRY
di merito
uguale
non
,
da
ispirato
altissimo
un
sala della sezione
una
dramma
un
russi che
ma
pur
,
che
sanguina
dinanzi
mitraglianoil popoloinginocchiato
della terra. Sono vecchi
bambini
innocenti
offrendo
Muravieff,
che
roche. Il
il petto inerme
alle
cura
pi" quadri che
sione
della Commis-
del 12
basta la data. Tra
di questo. L'arte
senza
se
dipinto,
un
atto
di
numerosa
almeno
un
nessuno
la barbarie
fratellanza che
mercede; poich"sar" merito
la
non
mase
ri-
di questo
francese potr"
esposizione
quadro che illustrila storia e
la civilt" moderna.
I
dell'arte
partigiani
noi li lasceremo
e
francese,
protestando
in difetto della politica,
contro
moscovita, fece
aprile
i seicento
l'emiciclo francese
ornavano
parlavaall'animo pi"
del Dela-
d'indicare questa generosa
content"
Ma
il
palleomicide.
protesta colle paroledel Monileur
dell'anno 1861.
zelle,
don-
disarmare
speravano
catalogopubblicato
per
si
imperiale
le tirannie
tenere
venerabili,
allievo
pittore" Tony Robert-Fleury,
vantare
derna,
mo-
i soldati
ancora:
alla chiesa,
invocante i miracoli del cielo contro
Il
in
sentimento,ammirammo
storia
francese. " una
per l'arte sorrideranno:
sorridere
a
lor talento.
dby
ma
riTTUUA
23
CONTEMI'ORANKA
ITALIANA
VI.
Rivendichiamo
l'onore di
in
che
il movimento
nolat"ilipure
i
nelFaltro
o
e
testi
at-
non
poca
dell'ele aspirazioni
quadrid'aiiimali
tutti o quasi
spirano,
ed
paesaggi
per la vita che
tutti gli altri
di
modo
un
delle idee
Tranne
nostra.
altro alla
non
aver
non
quadrostorico
una
pitturaitaliana
alcun
presentato all'esposizione
se
i
derna,
pagine di storia antica o mogravi d'altissimi insegnamentio animati da
dolce ed umana
filosof"a.Le piii
sono
eloquenti
zionale
giovanialunni,che presero parte all'epopeana-
erano
trattarono
e
,
Argomento
se
non
vicenda
a
d'onore per
pot" per
perfezione
tecnica,che
la
l'uomo,e
avventura
"
spada e
il pennello.
tista,
all'ar-
scusa
raggiungere([uella
frutto di
turne
e diutranquille
esperienze.
Certamente, invocando
i nomi
Leonardo
di
e
di
RaiTaellosi potr"rinfacciare ai nostri
averli
loro
di non
pittori
che sorpassati:
basta raffrontare
non
ma
raggiunti,
tra loro i quadridei maestri attuali e dei
allievi,
per ravvisare il
nostra.
un
e
nuovo
La
e ci"
risorgimento:
intendo
ascendente
l'arte
del-
decadenza anteriore d" luogo ad
della libert" che
Non
moto
con
nella stima
basta ad
onore
dell'arte
ispira.
nomare
queste paroleoffendere n" mei
che hanno
potuto acquistarsi
la
dby
24
GAMBA
MANCINRLLI
-
-
POLLASTRI!*!
delle varie accademie d'Italia
professori
i loro dipinti
Non
all'esposizione.
che
darono
man-
si "
fessore
pro-
per nulla.
Il Vittorio Amedeo
di
il san
Hayez
Gamba, 1'Ottone II
di Enrico
del Mancinelli
Carlo Borromeo
,
Lorenzo
san
del
Pollaslrini
furono
non
il
,
certamente
dipintiper esser mandati ad una
dove la palma dell'invemione
mostra
e
universale,
della pittura
dai primipittori
dell'eera
disputata
universale del mondo.
poca e decretata dal suffragio
Erano argomenti piii
conosciuti pi" o men
o men
nei rispettivi
popolari
paesi:ma a Pariginon potevano
presia
tema
e
,
rappresentare il progresso
dell'idea
e
l'arte
del-
italiana.
Il Gastaldi
della
dei
la
Lega
attingevail suo
lombarda
;
e
rende
soggetto nella storia
alla costanza
onore
e
Tortonesi,che affrontano i disagidell'assedio,
sete
e
fame, anzich" cedere all'armi del Bar-
la
barossa. La
lotta delle citt" italiche contro
" certamente
un
eroico della storia italiana;
momento
un
di quellalotta
episodio
sta
per
secolare che
terminare felicemente
fonte
di soldati che ristorano la
miracolosamente
Ci" mi
termina
o
a' d" nostri.
L' illustre professore
dipinseuna
e
l'impero
mischia
lunga sete
di popolo
ad
una
scoperta.
ricorda la sete
de' Crociati
descritta dal
,
Tasso
e
maestrevolmente
vigore delle
sue
nel pieno
dall'Hayez,
dipinta
forze. Sono due quadribellissimi
dby
CASTAIDI
quell'epoca,
quando
per
delle
di
lombarde
cbe
lo
e
giovani la
bastava alla pittura
Taudficia
della
splendore
pi".Date per tema
mosse
domanda
25
HAVEZ
-
ad
si
dei nostri
uno
storia delle Crociate " la lotta delle citt"
col
Barbarossa,e
vi daranno
" l'anelardei soldati sitibondi ad
non
Ora
tavolozza.
altra
cosa"
sorgente.
una
L'Hayez, il Mancinelli ed il Pollastrini dipinsero
santi per una
chiesa.
probat"lmentei loro rispettivi
Un cardinale che assiste gliappestati,
un
prete che
distribuisce al popoloi beni della
notabili
e
T ultimo
onora
specialmente
,
l'animo
"
bello
e
ingegno e
quadro
un
notabile anche
fuori della
nicchia.
sua
L'Hayez,lasciato alle sue
altro tema
p:-obabilmente
Ottone qualunque,con
un
la
e
storia di
Gamba
alcun
In tutte
del
Un
codeste
avrebbe
ispirazioni,
che
una
Savoia
casa
fatto
largitoad
del tempo,
principessa
poteva
presentare al
pi" glorioso,che
devastato
villago^io
non
tele, massime
quella lodata
in
"
antico
il
ed
ha vanto
la scuola:
ma
dell'artista,
l'armonia
pensiero
il moderno, tra la famigliae
patriae l'umanit",questo
arte
il
corso
soc-
dalla guerra.
rare
ammi-
pregi del disegno,del colore,del magistero
tecnico, onde
epoca,
scello
la,riconciliazione di
il critico pu" riconoscere ed
Pollastrini,
i
la
Y
dell'illustre professore
senese.
che' sarebbe
sacro,
due fatti
chiesa,sono
contemporanea
dovremo
massimo
pur
il soffio della
tra ilmondo
la
tra
patria,
l'
pregiodel-
sempre
cercarlo
dby
2C
PLXCIKELLI
altrove,e
educati
mondo
ma
a
"
nell'arte,
educato allievi che, progredendo
aver
insegnamentoche
il libero
li
dusse
con-
meglio.
far
siamo
accademia,
anziani
pregiode' nostri professori
pi"i
I Cinesi decorano
Noi
glialunni
del tempo.
e
loderanno
a
delF
solo alla scuola
Massimo
di
(luello
BONVJUTI
ritrovarlo tra
ci sar" diflfScile
non
non
quelladel
-"
il
la virt" del
padre per
figlio.
fare altrettanto per ci" che
a
disposti
dell'alunno e del
spirituale
La maggior lode del Perugino " di aver
maestro.
dato i primi rudim"nti della pittura
ad un
alunno,
la filiazione
concerne
che "i chiam"
Ci" che
Raffaello.
potremmo
il
minati
profess"ri
sopra noPuccinelli e del Bonajuti;
dei quattro
diciamo
dire del
primo de' qualici present"un giuramentodi
sulla fonte battesimale
le
temi
S. Giovanni
a
renze,
Fi-
respingela corona
ricchezze offerte da Satana. Date questi due
bellissimi a due giovani,
e vedrete che n'uscir".
il secondo
e
di
cordia
con-
Noi abbiam
un
veduti
strette
Cristo che
esempi recenti
di codeste
fra cittadini nelle supreme
cordie
con-
necessit"
(Iella patria:concordie troppo spesso sfruttate
e
sate
abu-
da'
! E quanto al Cristo che respinge
maggiorenti
temp3ralidi Satana,cotesto " sempre un soggetto
i doni
aliordine
di
codesti
del
giorno,finch" quelliche
si
tano
van-
a' d" nostri,
anzich" sdegnare
rappresentarlo
doni, li afferrano
e
li
et
ritengonounguibx(s
dby
28
PALIZZI
secondo
profitto,
la misura
PASINI
-
forze. Chi
delle nostre
plari:
quei nuovi esemi loro
chi,studiando con animo indipendente
mente
ed i loro processitecnici,
gli applic"felice-
si limit" ad
metodi
CASTICLIOSE
-
nuovi
a
servilmente
imitare
inchinarsi
soggettisenza
alla moda
lasciarsi sopraffare
dalla corrente.
n"
domiciliati a Parigi,
pittori,
pagarono
rono
troppo largo tributo all'ambiente,e riuscipittori
pi" francesi che italiani: tanto che la
critica pariginaebbe l'ariadi rivendicare alla scuola
francese le opere di GiuseppePalizzi,
del Castiglione,*
Alcuni
dei nostri
.
del
Pasini,del Faruffini.
Altrettanto potremmo
dei
dir noi
e
francesi
pi" grandi pittori
che
studiarono
a
Roma,
a
pi"
con
,
forte
gione
ra-
inglesi
deschi,
te-
,
Firenze,a Venezia
:
cittadini della lor terra, artisti italiani.
Non
sottilizziamo sui
vanto
Ci siamo
i
dal
e
sopra tutto
non
niamo
me-
d' inutili rappresaglie.
di contare
permesso
quattro summentovati
qualefu
nomi,
e
fra i
italiani
pittori
il Faruffini al
massime
,
il terzo
giuriinternazionale aggiudicato
premio della pittura conguagliandoload Eleuterio
Pagliano.
Il suo quadro principale
rappresentaMacchiavelli
caratteri tra
Cesare Borgia:due personaggi
e
e due
i pi" singolari
della storia moderna:
l'uno il consigliere
,
r altro r esecutore
,
sperato di quellaunit"
che mal si aspettava dal dispotismo.
italiana,
dby
29
Il
quadro " concepitovigorosamente,intonato
seduti l'uno
sono
vestito della porpora
VI, non
come
del tempo
barone
un
e
personaggi
di Alessandro
rimpettoalFaltror'ilfiglio
manesca,
colla destra
accarezza
le cui teorie non
il
scrutare
a
del
ma
pittore,
corse
alla mente.
non
so
la espongo
Altri
alla divisione dei due
se
in
giunte
con-
mano
questa fosse l'idea
la
come
prima che
potrebbevedervi
e
poteri,
afifetto.
esser
volont" di chi le tenesse
quel guanto. Io
come
cutore,
interlo-
guanti,
vogliasignificare
,
divise
suo
de' suoi
uno
separandonele dita si direbbe che
le provincie
italiane possano
come
e
Timpugna-
convincerlo
sembrano
Questi tiene colle due mani
e
ma
cardinalizia,
mulata
in attitudine dissi-
suo,
d'un pugnale,e sembra
tura
due
energia.I
altrettanta
dipintocon
e
sa
un
mi
accenno
ilcielo qualialtre
allusioni. Basti questo che la curiosit" del
pubblico
figure,qualunque sieno " loro
di cose gravissime
: e che
nomi, si parlano
sapendoli
"
desta: che le due
Cesare
conosca
Borgia e
la
Niccol"
Macchiavelli
chiunquene
di
spiegazione
,
storia,potr"tentare
una
quell'enimma.
Per questie per altri pregi,
il quadro del Faruflini fu giudicato
degno di premio. Noi non diremo
di pi" n" del colore,n" del disegno,n" del fondo,
vetriata
intese trarre dall'inn" del partitoche il pittore
delle figure,
che illumina la parte posteriore
e
le stacca,
come
dicono,in ombra. Non
abbiamo n"
dby
30
MOHELLI
DOMENICO
dere
n" mandato, n" volont" per scenspazio,
" un quadro che
troppo minuti particolari.
n"
tempo
a
ed
fa pensare all'Italia
un
foss'altro,
se
non
da
sciogliere.
che le propose,
l'artista,
onora
gran
problemada
studiare
e
Vili.
U
al Morelli. Egli
premio fu aggiudicato
mandato due quadretti
gi"conosciuti ia Italia
Lara e il bagno
anteriori esposizioni
: il conte
secondo
aveva
per le
pompeiano;pi" una terza tela di vaste dimensioni,
rappresentanteTorquatoTasso che leggei suoi versi
ad Eleonora
d'Este,in presenza delle due dame, die,
come
il nome,
pi" 0
meno
Tutti
avevano
con
comune
essa
un
affetto
dall'infelicepoeta.
corrisposto
questiquadrisono notabili per glieffetti ed
i contrasti verissimi della luce
e
del
colore,e per
l'arguta
espressionedelle figure:il quadretto del
Lara specialmente,
profondae
per la passione
gica
tra-
che lo
e del paggio misterioso
protagonista
segui nella tomba. Il pittorelott" col poeta, n" il
a' suoi ver^i.
Byron poteva trovare migliorcommento
Un secondo premio,se basta alle tre pitturesovraccennate,
del
sarebbe
poco al
dell'arte italiana riconoscer"
e
primoautore
del movimento
in cui la storia
pittore
: il vero
un capo-scuola
artistico dell'et"nostra.
dby
MOr.r.LM
Or
dieci
son
51
DELAIlfCIlF.
-
riuscito
essendo
anni, non
dare
man-
a
alla prima esposizione
sale
universua
alcun'opera
di Parigi,
vi and" in persona. Tutti ganno
come
l'arte italiana vi fosse
richiamasse
che
a
Il
quadro
un
valesse
pubblicoe
invalsa del
dimento.
deca-
nostro
Morelli,testimonio di questiseveri giudizi,
invano
di
al Delaroche e ad
persuadere
i migliori
artisti di Francia,che la pittura
che molti giovaniactutta costi:
era
non
cennavano
cercava
italiana
l'attenzione del
gi"
l'opinione
confutare
altri tra
Non
rappresentata.
meglio,ed
al
avrebbero
col fatto all'acre censura,
la via
tutti
a
la coalizione delle
ed
preoccupato il campo,
avesse
non
se
potutorispondere
quelliche
infallibilit"delle dottrine
osavano
cademie
ac-
dita
impe-
dubitare della
tornando
off"ciali,
dio
al)o stu-
sincero della natura.
Il Delaroche
crollava
l'Italia e saper
del
Egli
che
diceva
se
ne
valesse. Contro
in Italia
tornava
mortificato
pesava
e
sul nostro
vinto. Aveva
veduto
confuso
capo.
e
senza
nel
metodo
vivo
sciuto
cono-
alle parole
nuovo
Ma
studiato i
indirizzo da
convinto
aver
della grave
non
sentenza
si diede
per
migliori
quadriche
mostra.
tiguravanoa quellapubblica
convinto
aver
Morelli, parlavail fatto troppo eloquente.
nessuno,
che
il capo,
darsi
Si
era
mato
confer-
all'arte. Si
era
della necessit" urgente di abbandonare
usato, per
fonti del
il
italiana alle
la pittura
ritemprare
vero.
dby
32
TlIOUIiJ.LI E
LA
SUA
SCUOLA
I
La
a
parola ardente
sua
Napolie
altrove
portare nel campo
idee
miracoli nel campo
dal
nella storia antica
Altri
i
frivoli:
men
e
operato
avevano
nazionale.
politica
della
vieti
vero
di
quella indipendenza
di volont", che
Bisognava cercar
argomenti men
l'esempio infiammarono
falangedi giovani artisti a
una
dell'arte
quellaforza
e
e
moderna
o
diare
bisognava stu-
la composizione,
i colori.
caratteri,
gli effettidella luce nell'aria aperta, altri nei
luoghichiusi
convenzione
divenuto
i
mosse,
circoscritti dalle
e
nelle scuole
Tutto
pareti.
accademiche:
era
le
i contrasti della luce,dei riflessi,
l'ombre.
deltipi,
il
Bisognavafare la luce sulla tela,come
sole la faceva nell'atmosfera.
critici
Molti
costrutto.
senza
avvalorar
l'uomo.
la
Dato
animo,
detto
avevano
Ci voleva
alcuno
parolacol fatto. E
l'impulso,veduto
stesse
che
cose,
Domenico
ma
potuto
avesse
Morelli fu
il successo, altri presero
per la medesima
si posero
e
le
via.
italiana del 1860 le
all'esposizione
primiziedi questa scuola a Firenze. Appena furono
i xjuadri
del Morelli,
del Celentano,
tratti dalle casse
Noi vedemmo
del
dei vecchi
Vertunni,i partigiani
sgomberarei
il confronto di
false
e
un
loro
lavori, incapaci
a
quelletinte
Erano
smaglianti.
un
che
parvero
camera
tero
dovet-
sostenere
sulle
prime
poli,
riflesso del sole di Na-
tentativo ardito di
fedelt" della
metodi
sulla tela colla
riprodurlo
ottica. Non
era
problema di
dby
tecnica,era
33
CELENTANO
BERNARDO
fosse,ma
effetto,
prodotto
comunque
un
vero.
critiche
Le
i dubbi
poco a poco ; e
i giovaniartisti delle altre regioni
d'Italia piglia*
cessarono
,
animo
rono
decorsi
e
a
rifare
la vittoria "
coalizione dei
La
se
a
stessi. Sett'aimi
a
pi" a
diluire il buon
appena
scuola.
gi" assicurata alla nuova
burgravidell'arte non
volta interdire ai novatori la via di
tutt*al
sono
pot" questa
rono
Parigi.Riusci-
il nvmero
scemare
deglieletti
vino in molta
acqua.
il Morelli pot" figurare
al Campo
Contuttoci",
Marte
con
ed
dir"
suoi,non
amici:
Miola, l'Abbate, il Tofano, il
Il
ma
allievi,
maggiori e migliori.
Sopra questista
tano
che
mor"
a
compiuto e
ventott'anni
evidente nel
follia che
di
il Celen-
usciva,per dir cos",dal sepolcro
recente,
far atto di presenza
ancora
tigiani
par-
promesse
cose
non
di
alcuni de'
i cui quadri sono
Toma, giovanitutti,
per
e
,^
suo
a
a
Parigi coir ultimo quadro
pure eccellente. Il pittore
Roma,
Torquatoa
lo sorprese in
illusi la
sua
mezzo
mentre
rendere
cercava
Sorrento
F
,
agliamici
guarigione."
di
accesso
che
steggiavano
fe-
,
indicato nel
quadro l'ultimo tratto del pennelloche dovea cadere
al pittore,
c"lto forse da un travaso di sangue
di mano
che gli riflu" subitamente al cervello per Y intensit"
del
La
una
lavoro.
pitturaitalianaperdeva in Bernardo Celentano
delle sue
colonne. Pochi quadri aveva
potuto
3
Dall' Onoaro
dby
PiGLIAl!(0
condurre
fine,ma
a
sembra
ora
avveniva
pittoricome
Tasso!
E
prima e
i suoi
vero
Dante. Po-
il dito
chi ponesse
sventure!
stalo
Meglio
costretto
care
cer-
a
fetti
d'af-
e
quei tempi il giogo religioso
a
pes" per
tante
veniva
tutte
qual pi" qual meno,
che
nostri
potevano darti le corti d'Italia,dove
non
raggi in
ch'ebbe
guari di
ancora
Dante, fossi
luce che
La
vita dell'infelice
di pensieri
e
quellaindipendenza
si fabbricava
che
ha
fonte delle tue
vera
come
altrove
che
fu
non
posso
dai
perseguitato
non
,
pietra
una
percorsa. Non
della
miglioreepisodio
Torquato,che
per te, se,
questiera
'questoquadro incompleto
ma
,
sulla
di
ognuno
fare che brevi cenni
il
FOCOSI
-
gloriosacarriera
milliaria della
ci sembra
mOUNO
-
sul nostro
generazioni
da
Napoli,diffuse
le altre
ne
rinduno, quasisenza
luce crescente
mano
t"cchi. Il
furono
metodo
collo!
mano
regionid'Italia. Tutti,
col Faruffini il terzo
propag" il nuovo
litico
po-
Pagliano,
il
premio, fu
in Lombardia.
primo
Il Focosi,
saperlo,illuminarono
di
le tinte
L'Induno,valoroso
grigieereditate dall'Hayez.
soldato della libert",
superstite
per
miracolo
alje ferite che lo crivellarono sotto Roma,
consacr"
il
suo
pennelloai
coli'armi. I suoi
che sostenne
ai venturi,come
desse
fasti di
parte
senza
la
quadri di
sesso
epopea
nazionale. Il Focosi vendic"
di due
sole
Francia
genere
testeranno
at-
italiana preafamiglia
distinzione di
figurela
quel principio
e
e
in
un
di
et",alla
quadretto
l'Italia,
dipingendo
dby
36
MIOLA
-
GER"ME
BELLUCCI
-
-
CASTAGNOLA
" un'arte decorativa,
dell'epoca,
o poco piii.
archeologico,
(lairindirizzo comune
studio
uno
,
ci"
Con
vo' dire che
non
idea moderna
d'una
anche
le
animare
si possa
non
storiche d'altri
scene
ghignodi
l'ignobile
tempi.Il Miola, dipingendo
di
e
di
cantonio
Mar-
Fulvia, alla vista del teschio reciso
feroce
Cicerone,ha giudicatoil,
triumvirato
che
apr"la strada all'impero.Il suo Plauto, mugnaio,
commedia
che legge una
ai suoi compagni di
sua
servit",vendica l'arte dalle catene che possono
accennava
aggravarla.Il Ger"me
temporariamente
a codesto nel suo
quadro dei Morituri,inferioreper
che lo informa,
arte, ma
superiore
per il concetto
di Frine e all'indiscrezicme di Gige.
al suo giudicio
i neo-romani, i neo-cristianidovrebbero
I neo-greci,
pensare
.
V arte
codesto. Noi accettiamo
a
gi" nelle
come
,
lettere ;
ma
e
confermino
la sentenza
de' morti sia la maestra
A.
morte
questo mirava
di Cesare
e
essere
seppero
certo
la
n"
derni,
mo-
di Tullio che la storia
de' vivi.
il G"r"me
dipingendola
fuga codarda de'
con
nel-
patto che le
a
della vita antica rivelino qualchecosi ai
scene
non
rerudizk)ne
senatori che
lui,n" con.Bruto.
A questo
rentini
il Bellucci ed il Castagnola,
presentandoai Fioil cadavere
di Alessandro de' Medici,indamo
assassinato da Lorenzino.
alla
[no
Quando
un
popolo"
servit",poco giova t"r di mezzo
avulso
non
,
alter.
deficit
Pi"
dby
alta
turo
ma-
iltiranno.
e
salutare
BAKABINd
lezione diede
LA
-
il
MORTE
DI
Baj^inodi
BONIFACIO
Genova
57
Vili
consacrando
pennelloa raffiguraiBonifazio Vili, morto
sopra il suo
i loro
e
colpid'accetta
a
d'alabarda l'ultimo asilo di colui che
peccatore
Roma.
tutti
e
,
fu
bia
rab-
i Francesi
mentre
seggio pontificale,
complicisforzavano
di
il
e
fu detto il magnanimo
Y ultimo
veramente
re
di
Dopo Bonifazio Vili, che ereditava se non
gli alti spiritialmeno V ambizione smisurata
,
d'Ildebrando,TediGcio del papato
mano
a' d"
che
and"
romano
sfasciandosi fino al punto in cui
nostri,sempre
sembra
sostenuto
da
una
lo
mano
mano
vediamo
straniera
farglimeglio
prolungarneIV.goniaper
sentire la morte.
Il
avrebbe
quadro del *Barabino,
esposto a Parigi,
richiamato l'attenzione del
che
aveva
e
delle
a
avrebbe
ma,
sul terribiledrampubblico
queigiornimedesimi una nuova peripezia,
somministrato
profondearmonie
che
un
nuovo
legano la
esempio
storia all'arte
italiana.
Il
Le cause
e perch"?
sono
quadronon fu spedito,
"
a dirsi. Non
pi" facili a imaginare,che piacevoli
nella sezione
se tra i cento
colpa dell'arte,
quadriesposti
che avrebbero
tutticomparvero quelli
non
italiana,
che
ne furono ammessi
potuto onorarla,e troppi
sarebbero
stati meglio nell'ombra
che
li
ricopre
per
sempre.
dby
V-
58
VEn"ll;^M
-
r.A volpe
-
palizzi
-
benassai
IX.
una
senza
paroladel paepittura
saggio,
di animali. Avevamo quattro
e della pittura
che furono una
cinquequadridi Massimo,d'Azeglio,
Non
0
lascer" ia
innovazione or
l'elice
vent'anni;
ora, al paragone
de' moderni,
si direbbero antichi,
o meglioantiquati.
La scuola
sono
rinnov"
napoletana
il paesaggio,
come
la
studiando il vero e rendendolo con
storica,
pittura
contorni. Vermaggiorluce e maggioresincerit"di'*
Benassai intesero,
Palizzi,
Cortese,
tunni,La Yolp6,
se
cosi posso dire,la fisionomiamorale,non
solo dei
delle piante,
delle macchie,deghorizzonti.
ma
bruti,
meccanicamente
gi"di riprodurre
di paese, o la testa d'un agnello
o di
Non si contentarono
un
frammento
un
bue:
ma
or
pioggia,
mesta
mucca
o
videro ia campagna or mesta sotto la
lietaai primiraggidel sole,come
era
lietal'inimadell'artista.
Nel vitellino
e nella
dei Palizziio veggo
che li move,
spirito
e negli
Georgiche
Idillj
gli
io
nelle sue
Virgilio
intende e parlae piangecon
come
essi. Gl'italianinon
primiin questo genere di pittura.
1 fiamminghi,
e i francesici son" maestri :
gl'inglesi
camminare pi"j
" poca gloria
ma
non
presso a loro,
sono
i soli l"" i
che da gran tempo non
ci fosse concesso.
dby
TERZA
PARTE
Scultura.
I.
plastiche,che
forme
nostre
che
cave,
accarezza
anzich"
delle
e
rispetta il
ha
greco-romane,
e
le
statue
quelle
dei
santi
essere
popolata
pezzi
Non
vi
"
che
non
ogni
ha
ancora
de'
di
che
numi
dei
e
e
simulacri
vi
se
finito
ne
di
in
L'Italia
chiesa,
ogni giardino.
Si
il
tradizioni
suo
nicchia
direbbe
sostituiva
di
mille
che
pinnacoli:
moreo.
mar-
fatta
noi
luogo
di Milano
monumento
gi"
ad
bronzo.
"
vi
duomo
i suoi
ornare
giastre,
gri-
e
metteva
o
non
Il
mi
mar-
continua
marmo
adorni.
sua
ha
le
degli eroi, vi
di
"
la
statua
nostri
la barbarie
martiri.
non
de*
ferrugginose
tinte
mano
cielo
nostro
mantenute
citt", ogni villaggio ha
La
casa,
non
candore
sempre
mano
piazza,
pubblico
di
del
o
colle
effetto delle
Sia
colori.
greche,
contaminarli
volentieri
pi"i
coi
non
emule
r Italia
a
si manifesta
italiano
L'ideale
in
ogni
crediamo
dby
4J
CANOVA
IL
-
aglidei penatie
ancora
di
purch"sieno
Gl'iconoclasti
0
idolatri.Le
hanno
po,
divinit" dell'olim-
lia,
posto piedein Ita-
mai
radice. Noi siamo
messo
societ" bibliche possono
in pace,
e
alla loro
propaganda.
La
tutte le
a
marmo.
non
vi hanno
non
DELL'ILISSO
TORSO
altrove
cercare
scultura in
un
mettere
ancora
ilcuore
pi" propizio
terreno
pello
rinata gigantesotto lo scalItalia,
racoli
Pisano,emul" nel cinquecentoi mi-
di Nicol"
della scuola d'Atene ;
dopol'infeliceperiodo
nova,
barocco, risorse quasigreca con Ca-
che declin" nel
e
k) scettro perdutoper opera dei suoi
riprese
ai qualinessuno
successori,
oggimaipu" contendere
i primi onori dell'arte.
nico,
britanQuando giunse a Venezia, dono del museo
la forma genuina dell'Ilisso del Partenone, in
e
cui
splendepi" manifesta
gi" vecchio
rest"
e
vicino
8^
la
mano
chiudere
di
la
Fidia,Canova
sua
lunga
agli
lungamentepensoso; poi,rivolgendosi
artisti che aspettavano il giudicio
del maestro,
esit" di affermare:
Io
"
troppo vecchio per
sono
d'uopod'esser
sempre
nel
vera
corretta, e
trarne
la natura
non
il bello si trova
l'arte ci
"
onora
Questo giudizio
delle
come
ma
profitto,
Questa mi dar" torto,ma
guadagner"".
pi" bella
non
tura.
Questa statua rinnover" la scul-
da questo torso,come
vx)iapprenderete
ha
riera,
car-
sue
l'illustrevecchio,quanto la
statue.
dby
DOPO
La
da
profeziasi
quei tempo,
I
avver". Nei
pi" vecchi,quasicoetanei
studi" di
generazioneche
prima
furono
o
n" il tempo,
nuova
di seconda
mano
ma
li avevano
di
antichi
essere
parola,non
una
di statue, onde
le
zinali
di
il testamento
come
ad
pi" che
in
ogni tempo
e
altro. Videro
della
diligentestudio
esso, secondo
rischio di
del
vero
tutti
volmente
age-
avevano
per
a
di
nel
precipitare
mune
co-
iscoprirein
cera
sin-
alle medesime
mezza
forse
galoppo,oltrepassando
di
opere
pi" valenti
i
per" riuscirono
via,altri
la meta,
le arti belle:
Sunt
Quos
certi
ultra
den"que flnes
c"traque nequit
a
menticarono
pi" gretto*DiOrazio,applicabile
a
naturalismo
l'aureo precettodi
tutte
"ra
nuova
conclusioni. Alcuni restarono
di
che
:
la frase del Buonarroti,la forma
del bello. Non
corsero
in
tempo: artisti,
d'arte dalle moltissime dozr
abbondarono
scultori dell'antica
il
un
l'arte
i musei, distinsero
popolati
sono
,
decorazione
dai cinquecentisti
accademici. In tutta quellacongerie
poche opere
che
e
del
ilbello nel vero,
cercare
moderni
e
diati
stu-
ficarono
giusticinquecento,
vecchio Canova. Studiarono cio" dai Greci
il modo
renti.
cor-
la
come
i nostri scultori italiani del
paroleche
ebbero
stessi:
se
esemplaridell'arte gerca,
le
segui due
Canova, gi"professori
a
accademie, non
l'animo di riformare
i veri
trentanni che decorsero
la scultura italiana
nelle varie
n"
41
CANOVA
consistere
redum.
dby
42
DUPR"
GIOVANNI
Il
principedella
scultura toscana
sar"
Espose,or
Abele
che
gi" morto,
andarono
susurrando
artista lasci" dire
alla
la statua
poco,
lo sfidarono ad
tard" mdto
non
un
che la statua
mano
emuli
Gl'invidiosi
rumore.
formata
era
dal
poteva dirsi un'opera d'arte. Il giovane
n"
vero,
vanissimo.
gio-
ancora
quarto di secolo, un
un
lev" gran
che
era
maledizione
secondo
un
di Dio:
compasso
Gli
vero.
lavoro,e il Dupr"
scoprireil Caino
a
in bronzo, sorgeva
che
fuggedalla
quel Caino medesimo,
che
fuso
della
all'ingresso
portinaio
Campo di Marte. Portinaio appropriato,
come
sezione italiananel
mi
era
poi prov" col
maggiore del
disse celiando
un
amico: Caino ! vero
sim
"
bolo deiritalta!
Le
lotte fraterne
solb in
non
che
dello scultore
i Caini
e
gli"beli,ma
io
sappia,e la
a morire.
punto disposta
Parlo,
come
il lettore ha
ligiaalle
"al
il
e
tradizioni dei
pi" nc^ra;
mosse
il campo
che
sul
non
discendenza
scuole che nella scultura
contendono
che
altrove. Anche nel campo
picchiaresul vivo,pi"che
noi pure
due
funesta eredit" dei maggiori,
una
Italia,
ma
dell'arte il martello
volta
sono
la
potrebbealcuna
marmo.
"
Abbiamo
scorso
d'Abele
il sangue,
non
"
gi" indovinato, delle
pitturasi
palma dell'arte: l'una piii
nella
come
Greci, l'altra pi" moderna
e
ma
riproval'antico,
prende le
cinquecento,e non vuole altro modello
non
vero.
dby
44
VELA
VINCENZO
l" Vela cominci"
d' un
in
e s'industriava
scalpellino,
pagnia
com-
le basi d' una
lonna,
coriquadrare
Erano
il capitello
di qualchefoglia.
o ad ornarne
due scalpellini
di vecchia razza, rassegnati
colla roano
airumile compito,
alla gloma
ria
aspirandocol pensiero
fratello a
ideale de irarte. Codeste
aspirazioni
presero tanta
Vincenzo, che il fratello un giorno
forza nel nostro
gli disse:
e
io lavorer" per
diventa
per
tu
vattene
part),l'altrorimase
s", e il modesto
Nel 1847
ed esponeva
lo
a
guadagnare il
a
viatico necessario
propriceppi,e si rivendica a
guardaronoquello schiavo,non
d'arte, ma
L'idea si
come
lezione
una
in
propag",matur"
scultore ticinese fu
tra
i
di
onorare
personaledovette
esempio.
un
nel
marzo
razza
di
cedere
di terra
stessa, e
va
figliuolo
alla forza
par"le lo
conobbe
da circa
superbadi
vero
quandoil val"re
per poco
italiana che
mostrarlo.
carabina federale^
da
l'operapropria,
frode. Chi scrive queste
se
una
come
che la
se
non
Teli;n" torn" all'officina,
lembo
e
primi a
Deposto il maglio e impugnatala
ad
solo
" spenta.
Spartaconon
accorse
libert". I Milanesi
pochimesi,e
al mondo
dell'anno seguente, fu noto
Lo
al fratello.
era
gi" divenuto scultore
scalpellino
che si fa un'arMilano il suo Spartaco
ma
de'
opera
Roma,
a
rono.
se
artista,
puoi.Detto fatto,si abbraccia-
Vincenzo
pane
due, e
un
offrireun
dby
e
in
alla
quel
secolo governa
asiloalla
VINCENZO
libert"
Egli era
sopraffatta.
monumento
un
e
Niso
della nostra
le due
due
a
46
VELA
incaricato di scolpire
stato
Eurialo
nobili giovanetti,
epopea: Dandolo
o ligieal
famiglie,
al
avverse
o
papa,
Morosini. Ma
e
cipio
prin-
ricusarono pi" volte il modello
repubblicano,
dov'era glorificata
la causa
che le due Vittime avevano
":olsangue. Volevano
suggellato
simbolo
e
carattere
senza
due
cippisenza
adducendo
storico,
testo
pre-
a
Teconomia.
si tratta
Non
sar"
maggiore
la
rappresenti
Era
n" ilprezzo
d'economia,
l'artista,
rispose
s'io vi
per cui
causa
quelloappunto
l'artistaspezz" il
suo
bassorilievo che
aggiungo un
che
morirono,e il luogo.
s'intendeva
modello
evitare: onde
dicendo: io
non
mento
alla storia.
Cittadino
ove
liberamente
sv"zzero,
pot" tornare
aperse
un'officinae cominci"
di
le qualiaccrescevano
opere nuove,
a
a
lano
Mi-
di
popolarla
in giorno
giorno
striaco
dell'artista,
gi" capo scuola. Il governo audel
a membro
sper"cattivarselo promovendolo
leresco
Consiglioaccademico,e a non so qualeordine cavalin compagniadel maresciallo Kadetzki. Il Vela
la fama
risposesenza
esitare che
non
poteva
n"
accettare
e smascher"
(^Kcio,n" titolo.Il governo allora mut" registro,
d'aver
le sue
vere
ingiugnendogli
intenzioni,
a
sgombrare eglie
prima che
tr'ore. E
veratosi
a
le
sue
statue
finisse il
dentro
ventiquat-
giorno,
sgombr".Rico^
Torino, diede opera alla
statua
colossale
dby
46
VINCENZO
che
i Milanesi
la
VELA
gli commisero
e
gratitudine
per attestare
monte
al Pie-
dato
Ilsolla volont" della patria.
subalpino
sorge l" sulla piazza de) Castello,
difendendo colla spadasguainata
il sacro tricolore italiano.
artistaera piii
Nessuno
e nesdegno dell'opera,
ch'io
artista,
sun'operapi" degna del luogo.E nessun
molo
ebbe s" belle occasioni di rendere Tarte stisappia,
di grandezzacivile..
Fu merito "
e monumento
cicca: poich"
fortuna non
fortuna ad un tempo, ma
il Vela ha sempre
attinto le
piligenerosidel
creduto
carattere
e
lopere sue.
di
della
N"
ai sentimenti
ispirazioni
abbiamo
E perci"
umano.
questitratti del suo
sue
cuore
accennare
storia,
opportuno commento
sua
unisca in Italiail
il Vela " solo che
merito dell'arte,
all'officio
di cittadino
continuando, quanto il concedono
del Buonarroti. Non
al-
i
e
di
patriota,
tempi,l'esempio
n"
dell'arte,
disperiamo
della patria
italiana!
Il Vela mand"
una
a
Primavera,
Parigitre
un
fu
e
colossale in
gruppo
rappresentanteColombo
e
l'America,e la
del
che dell'inno del nostro
plastica,
statua
che
dell'ultimaesposizione:
sar" ilpi"i
monumento
splendido
Napoleonemorente
di vario genere:
statue
quak
si pu" dire,meglio
Manzoni:
che certo
non
cui
non
morr".
Egli " l",assiso sulla
vasta
poltronada
piiilevarsi. Tutta la sua vita, le memorie, i
i disegnigiganteschi".
i disinganni,
i dolori,
rimorsi,
dovr"
dby
I LTIMI
GIORM
DI
le
impresepoco minori,lutto
quelloche non gli fu concesso
di
secolo condensata
un
tutto ci" "
umana,
in
47
NAPOLEONE
ci" eh*
di
eglifece,tutto
la
compiere,
cervello,in un' anima
un
" scolpito
su
quellafronte,
dipinto,
quellelabbra, in quellosguardo che
su
storia
magisterosembra
animato
per
bile
mira-
terribile fino nel
e
di scultore ha effigiato
scarpello
Ma
lina
figurapitiepica ad un tempo e pi"tragica.
la tragedia
si manifesta nei lineamenti 4[K)ntratti
non
Giammai
marmo.
e
nel gesto convulso. L' attitudine della persona, delle
braccia,delle mani
che
sembra
"
quasi tranquillatranne
la carta
aggravarsisu
Canova gli pose
spiegatasulle ginocchia.
nel bronzo lungamenteneglettoed
mano,
nel cortile di Brera.
della
sua
vita ha
un
anni
rpiant'
che
r
Europa
sappiamo se
la
sar"
d'Europa
il globo in
ora
risorto
antico. Ma
fino nell'ultime
significato
pi" chiaro
Egli ripeteforse
Non
il simbolo
Era
geograficach'egliconsulla
carta
la sinistra
,
e
la
ore
finito.
pi"de-
citt: Fra
profezia
repubblicanao cosacca.
sua
fosse tale l'intendimento dell'artista
effigi"
quellatesta; n" vogliamo dire quantitra
interpretassero
migliaiae migliaiadi spettatori
in questo senso
Io sguardo e l'attitudine dell'uomo
che aveva
afferrato la spada della rivoluzione per
mutarla
nello scettro pi" despotico
che mai pesasse
le
sul
mondo.
reale, "
e
Il
Napoleonedel Vela,
sollevato nelle regioniserene
circondato
dall'aureoladella
morte
o
bench"
vivo
e
della storia:
della
piuttosto
dby
48
VELA
immortalit". Non
vi
-
GUILLAUME
vi
dice,non
alcun
accenna
timento
sen-
misto
ma
particolare:
v'imj^neun rispetto
di piet"e di terrore come
i grandiprotag(misti
della
tragediaantica.
Il fitto cerchio di persone
d*ogniceto, d'ogniet",
d'ognilingua,che gli stava
avrebbe
dattorno,taceva
fatto dinanzi all'imperatore
ancor
all'uomo dalle cui mani
del mondo
e
sul
un
udivi
non
che
ha
scambio
quel sordo
bisogno di
:
parlava.Non
nessuno
mormorio
articolarsi
domandare,
un
nanzi
pareridiversi. Di-
di
Napoleone di Vela
al
sfuggito
l'impero
fosse
catalogol'argomento
uno
rispondere,
nanzi
vivo, di-
Dinanzi a
riprenderlo.
scontrare
rivedevi glispettatori
potesse ancora
"B altre opere d' arte
tutte
come
d' ammirazione
che
parole.Stavano
a
inchiodati,
immob"li,pigiati
a fianco ed
a
l"
tergo dai
che non potevano ancora
vedere a loro
sopravvenuti,
agioquel capo d' operaxjheriempivanon solo il palazzo
dell'esposizione,
k pochipassi
tutta Parigi,
ma
di
una
l",nella sezione francese,c'erano venti busti,ed
statua
intera dell'uom
nel
fatale,
scolpiti
pi" puro da uno scultore
il suo nome
quellaspecialit"
statua
in tutta
busti che
sua
la maest"
e
francese
e
a
a
Quella
quei
imperiale,
le fasi della
matematica
quando declinava
Sant' Elena,erano
doveva
fortuna.
lo rappresentavano in tutte
Brienne, fino
a
sua
la pompa
vita,da quando studiava
di
la
che
marmo
gio
nel colleverso
ilsepolcro
stati tante volte ammirati
dby
IL
e
Parigi:ora
vi
nessuno
stelle eclissate air
erano
zonte:
abbozzi
erano
di
del maestro.
solo, non
era
non
del Davide:
la
da
la ninfa:
come
del
Cambi,
dov' ei sorgeva
la Piet"
Dupr":
si levava
freschi
uu
avevano
valore
pitocco
dominava
o
statue
in terza
lui le
A
tutte.
queste
l'elemosina
e
assai
comparativo
venivano che in seconda
imperatorele
vivi,
e
in faccia Y Amor
Tutte
e
colossale
del
Vela
parevano
gr innamorati.
altre che
grande,non
sulForiz-
sole
nella piccola
mano
raccoglieva
di tutti
molte
sguardo:
il bronzo
del medesimo
glisorrideva
che
musei
posto eminente
un
d'accanto
di fiori che
cespo
nei
dinanzi al caposcolare,
lavoro
uno
occupava
graziosaDriade
un
appariredel
Nella sala stessa
gli stava
e
volgeva pi" uno
accanto
torreggiava
centrale. Gli
L*
49
VELA
magnificatinelle pubblichemostre
di
e
DEL
NAPOLEONE
linea.
di
corone
le poesiedella vecchia guardia
cipresso,
dei criticie de' rivali
gli sguardiobbliqui
superstite,
che si preparavano
a
non
denigrarloaltrove, ma
fiori e di
avrebbero
di farlo
osato
a
viva
voce
fra
di ammiratori entusiastie convinti. C'era
fascinatrice in
antica
dovuta
pi"
moderna
aveva
ond'era
forse
coro
potenza
una
statua
nessuna
mai esercitato su' circostanti:
in parte al soggetto in
al modo
animato
n
o
che
quell'opera
quel
stato
se.
stesso
,
ma
molto
interpretato,
concepito,
dal soffio miracoloso dell' arte.
ricorreva
pensiero
malione, animata
Dall'Oxg.vro
volentierialla Galatca di Pini-,
dall'amor dell'artista:ma
qui non
^
dby
CRITICI
PAniCTNI
la sola belleraa delle forme
era
miracolo. La statua
che
timenti,
idee,i sen-
tutte le
evocato
aveva
gliodii,gli amori, gliapplausi,le
onde
stato
era
del Manzoni
tradotto in
il morente
era
essere
segno
tutto
di Sant' Elena
risorto
come
giudicato,
g("nerazioniche
aveva
i Faraoni
dominate
zioni
maledi-
Era
queiruomo.
marmo
il
creato
avea
d'
un
l'inno
pezzo:
istante per
un
due
d'Egitto, da
mietute.
e
III.
Dinanzi
a
tica
la criinaspettato,
questo avvenimento
soldato avvezzo
a
vincere,
un
parigina,come
air apparireimprovviso
di un avversario formidabile,
rimase alquantoperplessa.
Poi ricevuta,
come
a
la parolad'ordine
Parigi,
pensare
per
da
tutti,con
di
uno
accade
quelliche
gliono
so-
cordia,
maravigliosacon-
una
piomb" addosso al gigantecolle armi di cui
dispone:gli argutiepigrammi,l'affermazione turbabile,
imperil
superbo disprezzo.
Molti scrittori distinti,
poco
videro nel
Napoleonedi Vela
per lanciare alla statua
rimbalzare sul vivo. Ma
il
,
la
una
buona
freccia che
vedere
dby
sione
occa-
dovca.
tr"ppoaperto
l'entusiasmo
un' opera
che da lungo tempo
periale,
im-
al governo
i piii
mostrarono
che risentivano,
al
dispetto
pubblicoaccentrarsi intorno ad
quellanazione
amici
d' arte
di
si considerava
52
cniTici
si limit" per sei mesi
la stessa
censura
glialtri
accessori!
ripeterecon diverse
camicia,sulla coperta, e
o
cui
a
per biasimarli.
questa, che quellacopert'a,
quellacamicia,quellepieghesi censuravano
di
verit",ma
inferirne che
dovuto
era
ad
per
quellastatua
abilit" di raspa,
certa
affettata imitazione
non
vano
troppo veri. Vole-
essere
per
l'effettoprodotto
da
una
sopra
degli spettatori
nessuno
certo
non
Un* altra meraviglia
era
mancare
frasi
a
sulla
mente,
poneva
PARiciisi
della trama
ad
una
che
a
sorprendeva
il popolo,
fetti
migliorgiudicedi codesti ef,
vista
prima
che
delle
Questa volta
di
prova
un
vere
non
davvero
era
s" ottuso:
senso
pi" rinomati,i
sostanziali bellezze dell'arte.
e
Obbedivano, sapendoloo
il
avversario
nuovo
trastahile
C'" di
La
mover
destinato
ragionedi
vera
giornalisti
non
che
tanta
ad
sapendolo,
ferire nel capo
a
fu
non
unani-
per ordinario cos" discordi.
uomini
m
giudici,
di guerra,
dessi i
erano
critici pi"icompetenti.
Onde
difficilea riconoscere la
nut" di
il popolo che desse
minacciava
mperiorit"della
scultura
piano
un
nel
e
codesta
cuore
"ncon-
francese.
pi".
critica
guerra
pariginasi
"
da
messa
all'arte accademica
ufficiale.Courbet
suoi
di critica artistica sono
tempo
mai
pittore:
che
nessuno
suoi
princi-
in
prudoniani
paradossi
divenuti
a
per cos" dire,
ebbe pochi seguacie
nel merito, come
l'uguagli
pii;dir" meglio i
e,
gran
fatto
altrettanti assiomi.
dby
La critica
e
se
curbettiana
parigina"
nell'arte il vero,
zione:vuole
53
p"nicrNi
CRITICI
quasisenza
nulla
e
ecce*
pi" del
vero:
tanto
deforme,schifoso,
questo " sgraziato,
la
consacrare
per
orrore
ribrezzo lo
con
di
Tesagerazione
"
Codesta
e
tavolozza
sua
manierismo
a
dipingere
sguardo.
criteriobuono in se
un
Quando Tarte,forviando dal
stesso.
calcio all'ideale
un
in natura, ci farebbe ritorcere
sullatela ci" che, veduto
con
saputo dare
avr"
per ranista che
glio
me-
in manierismo
di
precipita
vero,
fino al barocco,"
rio
necessa-
ritrarlaai principii,
e premunirnegliallievi,
sempre
pi"dispostiad imitare
Ma
ci" che
"
vero
che
il maestro,
un
per
la natura.
"
dell'arte,
ramo
vero
o curper tutti glialtri.I nostri criticiprudoniani,
a voler
bettiani,
bero dovuto
conseguenti a
essere
lodare altamente
avrebstessi,
se
nel Vela
i difetti che
biasimavano. Codesta stoffa,
codesta trama
fedelmente dal vero,
e
l'entusiasmo
per trovare
del
e
era
imitata
la lode
a lor giudicio,
attirava,
pubblico:
qual miglioroccasione
in codesto fenomeno
la conferma
della loro
teoria?
Qual miglioroccasione per batter in breccia
l'edifiziosecolare dell'accademia,
che da David in poi
s'era smarrita nella fredda imitazione dell'arte greco-
anzi che prenderele
latina,
fosse, e fondare
una
scuola
mosse
dal vero,
dalle
indipendente
tradizioni italiane? Per imitare una
lana
e
mantenere
i
pizzidi
una
un'accademia
camicia, non
a
qualunque
Roma,
e
era
niche
tiran-
coperta di
necessario
mandarvi
d'anno
dby
54
CIUTICI
in
cipiidi
bello convenzionale
un
poteva
vandalico
bruciare
del
Proudhon, che avrebbe
tutte
distruggere
e
da Fidia
francesi,
Noi
in
le
ad abbattere
non
a
a
a
scultori
far emenda
la
se
e avvezzi
stessi,
di cui si vantano
recheranno
presto
onoraria nella sala dov* " collocato,
F hanno
mato
pi" biasideriso. Ci aspettiamoanzi di vedere' dagli
francesi"imitato ed esagerato quel magistero
la scuola lombarda
della raspa onde
modo
,
die, possedendoora la Francia ilcapo
stessi che
quelli
Vei^illes,
e
molto
durano
torto,prender"assai presto il sopravvento
dubitiamo
tardi
paradossi
lidistrugge.
Le
senso
d'operadello scultore lombardo,si
o
sure,
cen-
mani, ci" che
oggicolle lor proprie
pur ieri. Il buon
costrutto
musei
(*;.
ne7rancesi,cos" mutabili per
massime
non
Raffaello
a
incongruenzenon
,
hanno
e i
pinacoteche
slessi il jgerme che
se
contraddizioni
le
il Vela dai loro morsi. I
n" difendere
contengono
pulituradel
marmo,
da
sa
variare per
imitare
e
stufe, e
ed ogni superficie
scabra
e foglie
e
fiori,
capelli,
liscia0 vellutata secondo
non
men
danno
si
voluto
necessario ribattere codeste
crediamo
non
straniero. Anzi
e
codesti sottili ragionamenti
coirepi-
coronare
fonema
e
NJ
i priugli allievi pi" distinti ad attingervi
anno
non
PARIGI
che la
il caso,
tanto
la
tela,giungaa rendere ilvero,
del bello.
(*)J)" principede
che
l'art. Proudhon.
OjMM'apostuma.
dby
o
pietra,
senza
55
MODERNA
SCULTURA
Arrivederci alia
prossimaesposizione!
tua
questo armegg"odella criticaintomo alla sta-
Tatto
del Vela prova
scultore lombardo
afferm"
d'arte ancor
principio
un
ed
cosa,
una
questo
con
nuovo,
" questa: che lo
che
e
suo
tende
lavoro
ad
un
mere
impri-
indirizz" alla scultura moderna.
nuovo
Si
fin qui alFarte plastica
applicavano
queicriterii
cui si giudicavano
i soggetti
con
infallibili,
reputati
pi" 0 men
tragediabili.
I poetitragici
finora e seguitano
care
cercarono
a cerdi preferenza
gliargomentidella storia antica
onde fu detto argutamente:
e dell'antica mitologia:
Qui
Cosi
d"livrera des
nous
Greca
des
et
Romains?.
gli scultori. Essi voglionoil nudo,
o
tutt'al
il peplogreco e ilpaludamento
pili,
romano, del quale
anche glieroi moderni alla barba del figuammantano
rino
impone loro
francese che
le scarpe,
colonna
il campo
Non
molti anni che il
sono
Vend"me, vestito del
dal
suo
cravatta,
della toeletta
Napoleonedella
abito militare e
perto
co-
ha dovuto cedere
cappelluccio,
vestito da imperatore
romano.
altro,
classico
suo
ad
giubba,la
tutti glialtri amminicoli
e
attuale. Non
la
un
parliamodella
che " tutta nuda'
statua
come
di Canova
quelladi
un
pur mo'
citata,
atleta nel circo
antico.
olimpico
I maestri accademici avrebbero
ancora
a' d"
arrossiloe
sirebbero
arros-
nostri,
proponendoagliallievi
dby
i"6
SCLLTt'RA
soggetto che
un
non
MODERNA
appartenesseal mondo
greco
o
romano.
Vela, il quale cominci" collo Spartacoignudo,
Il
e
la
pi" volte quanto valesse nel riprodurre
senza
ornamenti,fu de' primi
e senza
orpelli
mogtr"
natura
tra
uoi che
sia diversa
non
le vesti
e
la scultura
col fatto come
mostrare
osasse
dalle arti sorelle,
e
possa
imitare
gli abiti contemporaneisenza derogare
propriocarattere. Egli dovette dire a se
,
perci"al
stesso, che la bellezza
e
ad
non
" confinata ad
secolo: che il nudo esiste a' d"
un
un
paese
come
nostri,
di Adamo: che abbiam noi pure stoflfe
e fogge
quelli
il penche lo scalpello
eleganti
pu" scolpirecome
nello
il vero, c"lto nella sua esprese che
dipingere:
sione
pi" conveniente non pu" essere inaccessibile
a
,
,
all'arteche ha per oggetto la imitazione del bello.
Codesta
era
una
Tutti
di gran momento.
innovatone
divenivano tragediabili
e plasmabili
senza
soggetti
di esprimere
ilbello come
altra condizione che quella
era, e trattare argomentiche fossero degnidell'arte.
Egli non si mise a predicare
questa teoria colla voce
i
e
colla penna
si diletta di fare il Courbet,
come
molti altrifrancesi,
tedeschi e
pi" a paroleche
a
fatti.Il Vela fece la
propaganda co' proprilavori
e
tutti
non
tutti
che
italiani,
,
non
artisti
sono
sua
naturai
tutti belli
mente,
egual-
a modello:
degni d'esser presi
qual pi"qual meno
convinzione dell'animo
e
ma
da questa profonda
ispirati
suo.
Fosse
la forza del vero.
dby
VELA
0
57
DLPR"
l'eccellenzadell'artista
che crea, anche
gi" salutato
Il
capo della scultura lombarda.
come
la sua Primavera, il suo
Napoleone,
suo
circondati da moltissime statue
erano
ma
lodevoli,
tutte
col medesimo
trattate
sempre
ddl'arte
volerlo,
senza
ed "
fece scuola nell'altaItalia,
il Vela
grimitatori,
e
-
nelle
pi"o
Colombo
meno
belle
dallo stesso principio
e
ispirate
rono
I lombardi che fumagistero.
mode, nelle lettere e in altri rami
troppo ligialla dittatura francese,in questo
dalla
emanciparsi
il nome
e diedero
d'Italia,
osarono
che
parve
dal
giur"intemazionale
Francia
ad
un
e
dalle altre
parti
genere di "^cultura,
Noi parleremo di alcuni
Parigi.
emuli del Vela, ma
0
o
allievi,
imitatori,
dopo aver
delle migliori
vuole giustizia,
toccato,come
opere della
scuola toscana
zioni
che si conserva
pi"ifedele alle tradisenza
e a quelledel cinquecento,
greco-latine
perderepunto del suo vantaggio,e meritando anzi
nuovo
a
di Giovanni
persona
la primacorona
nella
dell'arte,
I"upr".
IV.
come
Dupr" rappresentava a Parigi,
presenta
rapla scuola toscana.
degnamente in Italia,
renze,
venuto
a Siena,e
gi" adulto nell'arte a Fidalle
si matur" sotto gliocchi del Bartolini,
Giovanni
Nato
cui mani
ereditava,per cosi dire, lo
scettro
della
scultura.
V
58
TOSCANA
SCUOLA
di clima,sia per virt"
Toscana,sia per temperie
si tenne
di antichissime tradizioni,
sempre lontana
La
dalle innovazioni subitanee ed
qui la
L'arte italiana ebbe
estreme.
al soffiodella libert"
i
primilavori
de' Pisani
gogliosa
culla,e veget" ri-
sua
Esaminando
popolare.
si direbbe
di Cimabue
e
,
adulte
e pi" la scultura vi nascessero
pittura,
Il fatto sta che le tradizionigreco-latine
e
giganti.
in Italia.Dur" colla lingualatina
mai morte
non
erano
che
la
la memoria
da
Roma.
Nei
si manomise
colonne
si
della civilt" antica ereditata
l'amore
e
e
cristiano
primifervori del proselitismo
distrusse l'antica Fiesole,ma
quasi nel tempo
adoperarono
il coro
di San
qualchesimbolo
Niccol" Pisano
Pisa,prima che Dante
e
stenere
so-
a
cora
an-
serbassero qua
non
del cristianesimo
la
scolp"
sue
che si direbbero tolti a
d" Venere, se
qualchepulvinare
l"
stesso
Miniato,dove si ammirano
queglielegantirosoni
e
le
tribuna
Giotto
primitivo.
dej battisterio di
tanto
spiegassero
alto
il,volo dell'arte.
Fu
dal
questo
un
nulla,una
nuovo
germe
sbocciato,
per cos" dire,
stiana,
della civilt"criefflorescenzaoriginale
riliorire
un
piuttosto
dopo la diuturna
barbarie,dell'arte greco-latina?
Basta gittare
uno
sguardo alla tribuna del Pisano,
0
e
non
al bassorilievo del
nel camposanto
sarcofagoantico che si conserva
di Pisa
,
per decidere la
Niccol" Pisano studi" l'antico quanto,
dby
e
questione.
meglio che
co
TOSCAISA
SCUOLA
lombarda,che
Fia
non
sentimento
del
L'infinitonumero
delle opere d'arteonde il cinquecento
ha seminate tutte
agliartisti di
quel tempequasimai perduto
rato
bello,ch*" tanta partedel genio.
le terre della Toscana,non
chiudere
gliocelli a questa
cosi dire paesana. Gli scultoritoscani
lutti
grecin"
reazione
tutti accademici;n"
forma per
furono mai
quindiper
rale
natu-
sentirono il bisognodi rituffarsinelle
vive della
acque
non
permise
natura
come
,
ora
avviene
in altri
Il Dupr" e glialtriartisti
p"^sid'Italia e d'Europa.
della sua scuola non
sono
dunque novatori nell'arte
abbiam
come
detto del Vela. Sono
vatori
conserpiuttosto
felicidelle tradizioni risorte nel
p"ii0 meno
moderno
cinquecento.
Venga ad animarli il pensiero
i primi.
Ma 1'angelonon
ha ancora
e saranno
tate
agicolle alile acque vivificantidella piscina
probatica.La
forma
greca
la toscana
e
furono belle (inch"
esprimevanoil pensierocontemporaneo:
non
"
pi"greco,
il pensiero
n" toscano. Un ideale pi"vasto
pi" alto ci sta dinanzi: e tocca
ad essere
ove
non
vogliarassegnarsi
e
e
ora
all'arteincarnarlo,
logia
oggetto d'archeo-
sterile anacronismo.
V.
Il
a Pariginon
Dupr" pot" recare
poche delle sue
La deposizione
della croce in
opere, e delle migliori:
marmo,
il modello
del
suo
trionfo della croce,
dby
gi"
61
DUPR"
GIOVANNI
collocalo sul frontone della basilica di questo
a
Firenze,la
base
potuta eseguirein
ancora
non
istoriala della gran
alla Piet" sorgevano,
d'Amalia
il GioUino
lavori in cui
come
di p"rfido,
Vicino
marmo.
della stessa pianta,
rampolli
Dupr",e
il busto del
facile vedere
era
coppa
nome
la scuola
padre:due
paterna: i
cosi da vicino,
ci richiamavano i loro autori
quali,
posti
quali si veggono spesso per le vie di Firenze passeggiare
Funo a (ianco dciraltra. For/^'^crea/i/wr/br/i"M^
bows.
et
Poco
del
lungi,suiringresso
cojne
sorgeva,
ebbi
a
ilCaino, fuso in bronzo
ricordare,
dal
Papi:
che
primo rivel" airitaha ed
del Dupr",e quel fare
greco
e
statua
del
men
compartimento,
nostro
conosciuta
ParigidelFAbele,
a
altrove la
stica
potenza arti-
tutto
che tiene del
suo,
mirabilmente
cinquecento
originalea
fusi nello slampo
lui
proprio.
La Piet" " opera insignedi sentimento e di forma,
il giur",
che le decretava il gran
tale da giustificare
premio
in confronto del
la ecclissava
a
Napoleonedel Vela che pure
universale del
Parigi,per sull'ragio
pubblico.
Il soggetto, come
v*" scultore di
la Niobe
innocente
che
qualche fama
cristiana col
presentare una
forma
,
non
non
era
Non
nuovo.
abbia rappresentata
in grembo,morto
iiglio
per riscattare il genere
spento nel liofdeglianni
n"
vede,
ognun
non
umano.
Il
Cristo,
poteva offrir novit",
guari diversa da quella
dby
C2
OLTRE
GIOVANNI
delFAdope
greco
che
Me"eagrode* Greci.
del
0
" l'Adone
non
colle membra
pi"che agliartistigrecinon
il culto
dalla morte
avrebbe
11 Buonarroti
anch'esso
scolpiva
la sua
alla tradizione cristiana,che
ideale. Ma
pi" mistico
del Dupr".Le
e
permesso
Piet" restando
non
del Cristo le formcdi
nella li.ijura
ancora
lenta,
vio-
del bello.
amoroso
piiifedele
agli Offici,
del Buonarroti
dolorosamente contratte
infatti pi"
"
Ed
il dolore della madre
in
che
Michelangelo,
linee
una
zione
perfe-
pi" profondo
sia nel gruppo
pi" rigidee pi"geometricheche
il Buonarroti adottava
del rituale che
non
"
cercava
in
hanno pi"i
quest'argomento
parve necessario allo scultore ino-
non
demo, ilqualepoteva spaziare
pi"libero.Egliimagin"
madre pi" vera, snod" di pi"le sue
difattiuna
diede al suo
Il
dolore
un
pi"umanof pi" nostro.
allo spirito
volerlo,
nuovo
carattere
Dupr" ha obbedito,senza
che
anima
membra,
l'arte.Checche
se
ne
dica,la sua
madonna
che il dogma cattolico non
concedesse
pi" mossa
a' nostri maggiori.Noi di ci" non
sarlo:
accuvorremmo
de' nuovi mistici lo faranno, mentre
la falange
ma
i moderni naturalisti potrebbero
un
chiedergli
passo
la storia.Noi lo accettiamo
la natura
di pi" verso
e
abbiamo accettata ed intesa la scuola
qual ", come
"
E
toscana.
se
quel gruppo
fosse stato
collocato in
pochidei visitatoriche "osti tributavano
quasiesclusivo agliultimi giornidi Napoleone,
non
disparte,
un
culto
avrebbero forse dato
una
lagrimaa quellamadre
dby
DUPR"
dolorosa
mai
che sembra
veduto
cui
mandalo
avesse
da
dipinse,
vero
storico
Quel Cristo,avvolto,
stessa.
scena
fasciato nella sindone monda
dalla
suo.
che ilMorelli
quadro in
la
archeologo,
circondato
ai presenti
se hanno
affanno simile al
un
Parigiil suo
ed
65
MORCI.M
domandare
desiderato
Avremmo
a
-
di Giusepped'Arimatea,
madre, dalle pie donne, dagh amici
lala
pioveiinraggiola luna mezzo vedai nugoli,
produceun effetto ancora pi"grande.
" Teffetto di un dramma, anzich" quelloche ci pu"
da una
essere
tragediaantica o dal gruppo
ispirato
veramente
tragicodel Dupr".Quei due soggetti o
sul cui muto
dolore
,
simo,
meglio quelledue forme di rendere ilsoggettomedesarebbero state occasione di
confronti,
opportuni
fornito un criteriopreciso
e ci avrebbero
per giudicare
e quanto il sentimento
come
religioso
possa ancora
guadagnaredi
forza
della storia
Dell'altre opere
e
gente
di efficacia dallo studio dili-
e
del
del
Dupr" pi" sopra
esposto il nostro
fascicolo Ae"Y Italia
che
e
vero.
franco parere
dubitiamo
nell'undecimo
aWespos"zioneuniversale,opera
verso
procedecoraggiosamente
non
biamo
ab-
accennate
raccomandare
ilsuo
compimento,
ai nostri lettoricome
di ci" che abbiam potuto
la illustrazione pi"splendida
recare
a
quel convegno
delle arti
e
delle industrie
contemporanee.
Alla
per
ora
gloriadi Dupr", e
quanto abbiam
della scuola
detto del gruppo
toscana
basti
della Piet",
dby
e4
al
SARROCCHI
TITO
quale
invidiare in Italia glionori
vorr"
nessuno
volta che sia collocato
una
prodigati,
cappella
per cui fu immaginato e scolpito.
che gli furono
nella
VI.
Tito Sarrocchi
"
senese
tirocinio alla medesima
sia per
: ma
del loco
piliforte
segnato dai
Il
molto
di
nome
ad
essere
ilDupr".Fece
come
scuola del
illustre concittadino
sia per
d'impulsi,
manco
natio,rimase
primi studi
Dupr"
suo
dalle
venuto
a
amore
il circolo
entro
e
ilsuo
desto
mo-
dini.
prime abitutard"
Firenze,non
in Italiae fuon,
conosciuto ed onorato
.
specialmentedopo V
e
d'animo
dei suoi
pi" rimesso,si
gli furono
avr"
ne
prima che
alla
antica
sua
commessi
all'affetto
contento
e
un
cost".Chi
vecchia
La
meraviglia.
massime
di
stette
vori
interamente ai laconcittadini,
e si consacr"
che
non
Abele: il Sarrocchi,pi" giovane
Siena
conosce
citt" ghibellina,
anello di ferro la
stringesse
rivale,era
un'oasi
fortunata
come
costumi,di consuetudini,di vizi e di virt" d'altri
tempi.Era
una
campana
l'amavano
una
citt" del
di vetro. I suoi abitanti l'amano
coH'affetto esclusivo
felice. Il Sarrocchi dovette
venne
a
Siena
medioevo,conservata
Firenze,non
non
ha
esser
tard"
a
e
pinacoteche
e
gelosodi
di
almeno
o
amante
un
E
questi.
ritornarsene
musei
dove
sotto
se
a
Siena.
le varie
scuole italiane sieno rappresentatea dovizia. Ha
dby
pur
una
65
SARRCKCUI
TITO
accademia
ebbe sempre una
come
propria,
che
di scultura,
d'intaglio
pittura,
di
colle altre. L' arte
che
senese
scuola propria
si confonde
non
data
forse da
,
anteriore
un'epoca
a
quelladi Firenze,si svolse
per le .medesime
ma
fasidallo stecchilo al barocco,
imitazione servile dei suoi vicini.Il Sodoma
senza
fu il suo
suo
sando
pas-
Andrea
Donatello.
Sarto,Jacopo della Quercia
del
il
Quanto alla scultura in legno dagli
,
antichissimi
alleopere recenti del
del duomo,
intagli
del Giusti
Barbetti,
del
e
e' "
Gajani,
una
catena
non
interrotta
n" guasta.
Jacopodella Quercia " TOrcagna,ilPisano
sovino di Siena. Non
a
fronte.La
movi
un
fontana
magnifica
tebranda di
Dante,fu
coronata
passo
di
senza
trovartelo
forse
piazza,
dal
ilSan-
la Fon-
sime
Quercia di bellis-
le Virt" civilie religiose,
rappresentanti
nostri maggiori.
Ma il tempo rode ed altera
statue
vanto
de'
leVirt" dell'animo
e
Virt" di Fontebranda
le intemperie
e
pi"0
,
per modesto
tutt'uomo
a
cui Siena fu
ebbe
recasse
che
esposta cos" di
la commissione
del
di ri-
tore
patrioscul-
fosse il prezzo, si consacr"
Rifece le statue
patria.
tiere
maestro, tanto che, se qualcherigatgolare
l" sina Parigi potrebberoavere
,
fortuna dei busti del Bastianini, Il Giusti
Dall'O.xgaro
a
questa opera
nello stile del
le
a
rifarle.Studioso com'era
e
Le povere
g"'insulti degliuomini nelle guerre
Tito Sarrocchi
staurarle
marmo.
divenute indiscernibiliper
erano
intestine
meno
sovente.
i loro simboli di
ve
5
dby
66
TITO
le mandava
SARROCCHF
in avorio,e
intagliate
il premio
ottennero
dovuto.
Il Sarrocchi
in
poteva mandartene
non
ma
sped"una
plastica,
intitolato P"nma
La
fu
lavorata,o almeno
primad'un'altra che
a
Firenze
nelle oflBcinedel
e
dovette
essere
e
due
che le
direi
sono,
gruppo
un
eia
ingegni,
una
un
pu" vedere
ognuno
a
accademia.
una
greco
Tutte
nella subita ebbrezza
quasi,caste
Posta
sorprende.
imaginata,
Dupr".Il soggetto"
proposto da
i termini di
due
-Baccante,ed
n"
lettura.
BaccarUina
qualcheanno
sua
in marmo,
rincontro
nirebbero
fordell'altra,
opportuno confronto
frai
diversa
che ricevettero
ispirazione
del Dupr" " piii
Baccante
a Siena e a Firenze. La
del Sarrocchi serba pi"ingenuele traccie
greca, quella
dei maestri del
Ma all'una
cinquecento.
i celebri versi:
potrebberoapplicare
.
senza
.
lamen,
onrinibus
non
qualein decct
nella facciata di Santa
scultori senesi si danno
esse
si
all'altra
una
soromm.
Croce
a
Firenze,i
amicamente
la mano,
confondersi.
Il gruppo
La
vanettina che
Le
Facies
"
diversa
Anche
due
.
.
Nec
e
figureson
prima
lettura
rappresenta
una
gio-
insegnaleggereal fratello
pi"giovane.
belle,il marmo
trattato
amore,
con
e parlante.
vera
Qu"?idue bimbi hanno
l'espressione
le grazieche cattivarono tanto applausoalla Leggiih soverchio studio degli
Irice 4el Magni, ma
senza
^
dby
68
ULISSE
CAMBI
innamorata,n" giovane novizio in
" donna
n" animo
di antiche
memore
passandodinanzi
tributo nella tua manina
e
e
sorriso !
procace
Parlo del
nobili
simpatieche,
abbia deposto un lieve
non
s" gracon
sportaai passanti
zioso
te,
a
Cupido
picciolo
pass" quasiinavvertito
di Ulisse Cambi
Firenze
a
che
,
dovea venire
e
italiana,
d'affetto."
corrispondenza
tanta
amore,
nella
prima
Parigiper
a
sizione
espo-
trovare
statuina greca,
una
un'ode di Anacreonle
volete
se
chiede
^
non
in marmo:
un
ma,
epigramscolpita
meglio:poich"quell'Amorinoche vi
bacio,ma
un
il dardo avvelenato
gliuolodi
di questo mondo.
se
che vi
soldo,e
ci fa
Urania
forse
chi poteva
di
"
del Cambi
in
po'spurio:ma
un
non
o
"
-
pi"
Celeste
qualchevisita in questo globo
sublunare, felice chi pu" vederla col
Codesto
legittimo.
il fi
" certo
questa,dea
si chiama
Non
si cela dietro
destina,non
Urania. Ma
Venere
per nulla! "
un
un
suo
figliuolo
naturale
figlio
quel trambusto
e
sizione
dell'espo-
domandargliilpassaporto e la.fede
nascita,ammeno
che
non
fosse
un
ufSciale della
?
polizia
C'erano nella nostra
tendevano
obolo
di
la
sezione
statuine
parecchie
la carit" di
domandavano
palma e
sorriso:
che
un
dopo aver veduto questo
del Cambi, le viscere di carit" del pubblicoparigino
mondiale non
n" piet".
e
provavano pi"n" simpatia,
0
un
Quel malizioso bimbo
ma
aveva
accaparratoper s"
dby
tutte
le
69
VARNI
SANTE
tutte
chicche, tutti i sorrisi,
destinate alle miserfe eventuali
le
monete
picciole
della giornata.
E
del giur"internazionale che
dispetto
dalle
fino dai
moine, non solo trov"
sue
paese del mondo
si lasci" intenerire
compratore
un
lo scultore fiorentino ebbe
ma
primi giorni,
'commissione di ripeterlo
non
nessun
non
a
so
quante volte,perch"
fosse defraudato del
Amor
suo
pitocco,
Dovrei
qui, prima
,
di lasciar la
Toscana, parlare
dei lavori del Costoli,del Fantacchiotti
altro scultore fiorentino:ma
e
fare
suo
la
Amore
gruppo:
gruppo
impone
visita al Varni di
una
di
qualche
Tanalogia
delFargomento,
la dignit"del merito mi
e
e
di passare ilgolfo
Genova, che espose il
che vince la
forza. N" anche
sto
que-
bellissimo per concetto, irreprensibile
per
forma, eT)be
la virt" di vincere
Convien
giur"parigino.
dire che
del
i Radamanti
i loro cuori fossero
bronzo per resistere ad ogni
triplice
specied'amore, anche a quelloche vince la forza!
vestiti di
un
Starei per dire che
che
non
furono
Il Varni
"
una
non
giusticon
fossero
forti,per
dire
non
noi !
di Genova,
gloria
uno
dei
pi"arguti
e fecondo.
e artista vero
ingegni,
degliuomini pi"culti,
partimento
Egliavrebbe potuto, volendo,popolareilnostro com-
colle sole statue
studio. La
sua
che
si lavorano
nel
suo
la fiorentina:innesto
maniera arieggia
dellostilegreco sulla base dei
ancora, dello stile di
o meglio
cinquecentisti,
questisul
ceppo greco. Il Varni
dby
70
SANTE
sue
deiropere
" parco
per
Qui lo scultore
ma
antico,
artista di
lontani^dalF .4mor
ben
un
sempre
quell'ingegno.
Io
al
al naturalista,
apparisce
com'",come
di
pitoccoe piiialti.
celia coU'Amore:
non
Pariginon
a
questo gruppo
E simbolo
Io tratti un
quando
Noi siamo
vi mand"
e
da Amore.
lione domato
liane
itaalle esposizioni
meno
de' faciliapplausi.
Ma
noncuranza
poteva mancare,
nuovo
non
altre,o per ritrosia d'animo sdegnoso,
che alle
0
VARNI
rappresenta
filosofoed al
universale,eterno, che
poeta : quel poter misterioso,
la fa servire
d'ordine
sopra il
e
l'ostacolo e la forza
doma
solamente
non
a
slesso, e
se
leone,come
qualche vaso
assai per trovare
che attestano
ancora
di
fa argomento
vita,
di progresso. Giurerei che l'Amore assiso
la
dalla Chimera,
da
ne
ma
brutale,
sono
greco
vergineche
si lascia trasportare
cammeo
presida qtialche
od
etrusco.
Convien
queste fantasie argute
una
cultura artistica che
o
raggiunto,
che
e
non
ilnostro secolo non
o
risalire
profonde
abbiamo
"
ancora
Delle arti antichissime noi
comprendere.
comprendiamo ed imitiamo tutt'alpi" i baccanali pi"
Il Varni " fra' pochiin Italiae forse in Europa
ignobili.
che studii e comprenda ilpensieroantico sotto
maturo
a
i simboli arcani di cui si riveste.E
"
se
uno
appunto di quei simboli,di quelleallegorie,
volete,che
hanno
questo suo gruppo
un
serbato ai
: come
i miti delle
orientali,
religioni
ed uno riposto
a
tutti,
comprensibile
pochi.La moltitudine non vede pi"l" che
senso
dbx
VARNI
leone sottomesso
un
ad
La
di
putto: il poeta,ilfilosofo
un
ci vede il conflittoeterno
che la doma
della materia collo spirito
la subordina
e
scultore francese, non
uno
sapr"trattarlo in
Ma
"
da
e
titolo
a
per
nuovo
sempre
poteresser
compreso.
anche dopo ilgruppo in bronzo
farsi,
da
ancora
modo
piii
sopra, opera
ricordata
va
d'onore.II soggetto " bellissimo
chi
scente.
leggidella vita cre-
alle
accennati
la Chimera
Verginee
7l
nr.N"CHEAU
-
del Den"cheau.
Chieggoperdonoai
dalla
Chimera,
di secolo in
ma
lettorise mi lascio anch'io trasportare
solo di paese in paese
non
che
secolo,in traccia di que'rapporti
legano il vecchio
e
cidente,
mondo, TOriente all'Oc-
il nuovo
i miti antichi ai nooderni. L'arte "
ad
tempo,
un
la natura.
come
rincrociamento
la corrompe,
Ma
delle gemme
Il germe
e vi
primitiva,
a
un
certo
e delle razze
popoli
di
vero
nel
suo
riviene
fatale.Avviene
che s'innestano sopra
nuovo
Ma
corso
essa
e
varia
gioni,
le reliistituzioni,
l'arresta sovente
ci" che vi " in
ricomincia ilsuo
dei
Le
una
a
fica,
la modi-
sviluppo.
galla,e
delle arti,
come
selvaggio.
vitale della pianta
usurpa il succo
d" fioripi" nobili,
e frutta pi" succulente.
un
ceppo
codesta cultura artificiale non
La piantatarpata e
periodo.
si stanca, e
germe straniero,
dura
oltre
costretta
a
nutrire
un
piede i
suoi talli.
Cos" dell'arte.Le scuole s'incrociano
rimette dal
anch'esse,e* perdono l'impronta
originale
per alcun
dby
72
CAHPOFORMIO
la virt" della terra
tempo. Ma
anche
qualche cosa
condannate
essere
morte
su
volte
e
in
questa
esse,
del sole c*eotra per
come
neglialberi"
alla decadenza, ma
non
tranno
Poali"
dove fiorirono tante
italiana,
terra
lasciarono tanti
dove
e
vestii.
gloriosi
Vili.
Se alcuno di noi letteratiprofanial tecnicismo dell'arte
proposto aglialunni di
avesse
qualunquecome
tema
poformio,che
Il trattato
un
accademia
una
da eseguire
: il trattato di Cam-
credete voi ci sarebbe
st"to
risposto?
di
Campoibrmio!prorompereNietosto
d* accademia o un professore,
que,
qualunpresidente
codesto
d'estetica.Ma
non
" soggetto slatuabile!
tro
parolanel lagoniedesimd dove fu preso l'algranchiodi tragediabile.
l" Costoli 0 qualunque altro scultore amico delle
Pesco
la
,
e
allegorie
delle
avrebbe
personificazioni,
a
l'incarico,
patto di fare
piange,o un' Italia che
indignazione.
Un
altro
un
una
forse
Venezia
lacera il trattato
con
bassorilievo rappresentante il congresso
nel mezzo,
il trattalo fu
che
giu^a
nello
: si pu" scolpire
aggiugnerebbe
dove
cettato
ac-
colo
zoc-
plomatico
di-
sottoscritto. Bonaparte
il plenipotenziario
austriaco,alcuni generali
in fazione sulla porta, e
ecc.
origliando,
l'ostessa clie fa capolino
ecc.
dby
73
Codesto
"
anzich" da scoisoggetto da pittura,
"
iwi, direbbe
altro: un
un
quadrettoa
ritrattidei
dell'epoca,
color locale,
uniformi
soflii!^,
persot""gg!,ecc.
ecc.
Non
del Meis-
modo
il soggetto
come
veggo
sia sfuggito
finora air Induno!
Non
non
che
so
" cosi facile t
:
soggettto
ma
sgomentarsiper
benissimo
so
rispostoil Vela, il quale
la difficolt"del
e
rispose
cosa
fece
come
de' suoi scolari,
il Tabacchi.
"no
Eglistava
e
avrebbe
cosn
si
era
forse
leggendole lettere di JacopoOrtis;
commosso
a
quel passo
in cui
italiano,
JacopoOrtis,o Ugo Fosc"Jo
che
il Werther
chiamarlo,
vogliate
afferr" il
di
proclamafatale,eoi" quel piglio
'terribileindignazione
che " facile immaginare da chi
ha letto quel Ub)ro
Foscolo. La
deir amico,
carezze
Ed
che
povera
e
e
il temperamento
conosce
Teresa " l" dividendo
del
il dolore
cercando di lenirlo colle pi" affettuose
donna
innamorata
eccovi il i^ppo,
possa
che in
trovare.
qualunque esposizione
usurpato i primionori,
probabilmente
0 almeno
pia numerosi, anche alla Piet"
gliapfrfaus"
del Dupr", e al N"poleone del Vela: tanta " la verit"
italiana avrebbe
l'eleganzadelle linee, e
dell' espressione,
del lavoro. Il soggetto,a
era
Parigi,
l'accuratezza
nuovo
Malgrado a ci", quel
agli altri antipatico.
circondato da una* fitta siepedi
er"
sempre
ai molti:
gruppo
ammiratori
di s"
Ohe
procuravano
dolore
disperalo
in
di indovinare
quel giovane
che
la
causa
codesta
,
dby
74
TABACCHI
insensibile ai conforti,
rendeva
parolaCampoformio
alle lusinghedi quellagraziosadonna, qualunque
e
ella fosse. Le vesti d'entrambi
erano
perfettamente
imitate dai figurini
del tempo, ma con che mollezza,
che gusto,con
con
Giammai
marmo
d'una
natura
Fonda
vaga
il
dei
Il colore
si
sono
costretto
non
e
poi ditemi
merletto,
un
biondi nella
si
ma
tiva.
sen-
bile
ammira-
il busto
traspare ifi
cos" il nudo
i vestiti
sua
cino
carni-
un
dalla giubba,dalla
stivale,
che
la
simulare
a
vedeva,
accarezza
bella donna:
dallo
si
del belloP
e
gala di seta, cos"
piega una
anche
E
vero
capellirossi nell'uomo,
una
entrambi
del
la trasparenza di
stoffa,
diafano circonda
di
stato
era
compagna.
Cos"
quale studio
nella.
gon-
non
contemporanei
statuabili!
La critica francese
non
di questo gruppo,
fece motto
perch"era affaccendata intorno alla coperta di lana
che avvolgevale gambe dell' imperatore.Il giur"
internazionale fece lo stesso.
a
Parigi,ma
il suo
Il Tabacchi
gruppo
fu
fu
venduto; il Vela
ritraendosi dall'insegnamento,
lo raccomandava
suo
successore
a
Torino,e
la proposta. Io credo
gruppo,
oltrech" al
dolorosa del
il ministro
che
recente
come
Coppino
alludesse
Napoleone del Vela
Dupr", quel critico
ticato
dimen-
e
a
cett"
ac-
questo
alla Madre
del
Siede
sciava
(ilsignorDeri"ge)che, i;idata del 29 agosto, si laonorevoli
sfuggirequeste parole,
ed
al critico
stesso
:
dby
all'Italia all'arte,
70
MIGLIORETTI
r esecuzione.
SALOMON
A.
-
la scultura
Quest*anno
veneta
del tutto air esposizione.
La Pudicizia
si
nello studio dell'artista,
e la Libert"
avuto
il tempo necessario per
ancora
! Torniamo
materna
conchiglia
che
nella sezione
mancavano
non
Magni :
non
del
Tantardini,il
al Colombo
parlaredei
in
Parleremo
Carlotta
tipistorici o poetici
e non
italiana,
tutti
deva
rispon-
Socrate
la
e
del
Saffodel
a
Costoli,
baldi:
busti del Galileo,del Plana, del Gari-
volte
ripetutonon
solo in
quasi tutti i paesi.
e
pi" noti. Il tipodella
principali
Sono
al Miglioretti.
Corday non appartiene
dei
circa ventanni
che
Adamo
ed
fotografi
contemporanei,
che
dalla
isgusciare
del Vela, il Meneceo
quest'ultimopi"
Italia ma
aveva
non
d"VArnaldo
Corday del Miglioretti:
la Carlotta
Brescia
verata
rico-
era
all'Italia.
Alla Cam?7/a del Pandiani
domandati
da
ai
mancava
Salomon,
uno
principedei
degli scultori
cesi
fran-
rato
lavoaveva
espressione,
un
medaglione,al modo del Donatello, figurando
il profilo
della Corday,imitalo,
meglio che da qualche
ritratto autentico, se restava, dal propriocervello.
Il medaglione ebbe un
e si
successo
straordinario,
"
diffuse a migliaia
di esemplari
in tutta l'Europa.
meglio intendono
difficileche
averlo veduto
alcuno
e
V
dei miei
ed
lustri,senza
ricordi di
precedendoilTabacchi
danno
al
severo
profilo
legittimista.
recar
energicodella eroina
non
Il giovanescultore l'aveva
ammirato.
vestita alla foggiadel tempo,
di molti
lettori
dby
77
TANTAUniM
Uno
di
"certo pi" ideali
questiritratti,
caduto
era
riprodussenella
che la
della
suoi
a
vendicare Torabra
deve
tato
dubi-
aver
tico
fosse ilritratto auten-
quellonon
tutti i
Corday, e per" lo riprodussecon
alcun timore di commettere
senza
particolari
lo
Tor"
aspettando
triumviro. Il Migiioretti
non
istante che
un
che
Migiioretti,
seduta
del carnefice venisse
scure
del truce
statua
sua
al
gliocchi
sotto
che autentici,
un
eccitamenti e
Sappiamo che non mancarono
plagio.
artista francese perch"reclamasse
consigli
all'insigne
il proprio
diritto: ma
sappiamoaltres" com'egli si
anzi onorato
trovasse
e
dal
alla
che offeso dal
lustro che lo scultore italiano aveva
nuovo
creazione,imitandola
sua
innocente
plagio
Valga questo
aneddoto
a
e
credendola
dato
storica.
porre in maggiorluce il
intorno alla creazione de' tipi
artistici,
pensiero
basta la riproduzione
materiale del
quali non
nostro
nei
vero,
che
e
lo
ma
lo
anzitutto l'opera
si domanda
dell'artista
lo anima
coglienel punto pi" caratteristico,
completaesprimendoin
la sintesi di
una
un
momento
fuggevole
vita.
X.
Il Tantardini mir"
sua
statua
Arnaldo
a
questo malagevolescopo nella
da
Brescia; epper"ci piaceparlare
di questa anzich"
che
espose,
delle altre statue
battezzandole
coi
nomi
di donna
della Vanit",
dby
78
MAGS!
della Schiava, della Lettrice."
tre
ultime trovassero
lombardo
monaco
che
che queste
probabile
migliorfortuna dell'austero
Barbarossa e
fece impallidire
insieipeper assodare sul
Adriano,collegati
suo
davere
ca-
biforcata che
piramide
sei
si chiama il papato e l'impero.
Dovettero correre
secoli prima che l'inesplicabile
silenziojdi Dante
ad" Niccolini poeta e da questo scultore
fosse espiato
credette venuto il tempo di
lombarde,il quale,
contro
e col marmo
protestarepure collo scalpello
alleanza dei due principi,
avversi in lutTol^aggiosa
che a nostro danno.
t'aUro,
La statua " grandiosa,
il tipopacalo ad un tempo
ed energico,
la testa,le mani, la tunica,trattate jcorae
hanno appreso a fare i lombardi. Gli spettatori
cesi
frane studiavano
guardavanoqu"sto frate italiano,
la leggendanon ricordando d' aver letto un tal nome
mutilato la mostruosa
,
nel calendario francese,dove hanno
la fortuna ciale
spedi leggere
di San Carlomagnoe Ad buon
quello
Ladrone. Non
abbiamo
vogliamoaccusarli d' una
che
ignoranza
essi.
con
per tanto tempo comune
Arnaldo da Brescia non " un santo del papa ; e aspetta
avuto
d'essere canonizzato,
quando questo
suo
simulacro
potr"sorger"in piazzaSan Pietro, fra le due fonconcorde di tutti i popoli
emancipati
lane, per l'opera
dal doppio
giogo.
Un
altro
martire,non
" il Socrate del
ancora
santificatoda Rotila,
Magni:ilSocrate
che sorge dal
dby
suo
79
scaimo,
e
assiste alla recita delie Nuvole
collamodesta
alterezza che
gliviene
di Aristofane
dalla coscienza.
Questi" tra' pi" bei lavori del Magni,e (orse il pi"
bello,
per il concito
abbastanza
ilfatto non
esprime.Ma
che
notorio,
perch" Fidea fosse intesa
e
era
prezzata
ap-
da tutti.
Pi""chiaro ". il Colombo
il Colombo
in plastica:
deir America
figura
del Vela, gruppo
(he
colossale
agtiincreduli la
mostra
da lui scoperta.Non
" forse
giusto
di cosa
di un modello,come
parlare
poich"abbiam detto il migliorbene
compiuta;ma
del suo
Napoleone compiuto,noa
vogliamotacere quelloche ci
lasciadesiderare il Colombo, che pu" ancora
ficarsi
modiin meglio.Il gruppo " chiaro,come
abbiamo
detto,
e il popolo
comprende immediatamente
dell'artista:
ma
del gran
sintesidi
una
che
un
aveva
uomo
vita di
i cui meriti
abnegazione,
sfiorale labbra,dicendo:
mio
che
Aggiinigeremo
esso
non
non
poco
a
nessuna
mondo^
rono
fu-
al mondo
in
possiamc^
applaudire
non
Eccola
la celia che
gli
qui quell'America,
sogno!
il tipodell'America
desiderare.
ha i caratteri
dare ilnome
si sventurato
grande e
un
eh' ella
ropa,
dall'Euingratitudine
s" mostruosa
scoperto.Noi
che dicevate
esprimela
genovese,
finola gloria
di
torgli
s"
gine
di questa imma-
martire
pagaticon
da
potr"dire
nessuno
Y idea
Quella donna rigogliosa
dellerazze
delle
lasciaanche
qualiha
autoctone
i
del
nuovo
crespin"
capelli
dby
80
PAWERS
inanellati.Il
(lello delle
fatto;n" per" la
indiano dei Ward
della
bello esteticamente
men
di
un
che
qui non
a
collocato ad
essere
ed
era,
tutti. Ma
a
atleta greco
indica in questa statua, pur
uomo,
non
"
non
die
stesso
se
moribondo,e
riserva,
istante troppo
indovmre
appena
fatto anche
esser
al
: perch"nulla
doppiaragi(me
del Costoli con
un
maggiore
storia.
sua
Questo rimproverodovrebbe
trattarsi di
latino.
bile
parolaintelligicreazicme de' tipi
esprimeun
fuggevoledella sua vita,lasciando
Meneceo
distanza
una
senza
possiamoapplaudire,
che
o
colossale del Vela
esprimereuna
questa del Colombo
il resto della
per questo
essere
parlandodella
storicie idealinon
sempre
ratteri
gelosamentei ca-
esso
Intendiamo bene che il gruppo
dovrebbe
me-
belle. Il coniatore
senza
razza,
a
la
Colifiyrnia,
sua
men
sono
serba anch'
sua
volte
Unte
tenne
allegoriche"
statue
sue
Libert" americana
sua
COSTOLI
"^
Pawers che le prese
di questo
conto
WKh"
-
lodata dal
Niccolini,
lontariamente
Curzio, immola vo" un atleta
alla patria.
come
altro. Del merito tecnico del lavoro
qui luogoa parlare.
XI.
Lasciammo
ultimi questidue, che il giuriinternazionale
pose fra i
non
"
quellache
certo*per
primi,
io mi proposi
di
altre
qualit"che
mettere
dby
innanzi.
AftCENTI
H
e
e
Silvia dello Strazza
8!
STRAZZA
delF
dell'Innocenza
Sogno
di
-
due
sono
di' una
idillj
In
ingenuit"virgiliana.
una
orgia di
che
marmo
non
V Am"nta
Arp:entie
mezzo
quella
a
Gaathier
ragione il
senza
grazia
ci " grato veder coronate
rimproveravaall'Italia,
queste. due opere che esprimono i primi crepuscoli
dell' amore.
che si addorment"
Quella giovinetta
trilustre,
tenendo
e
in
forse ricevuta
r ebbrezza
alla
Pergola.
con
di
vertiginosa
carpitodal pastore
la puntura di un' ape sulle
fede
dell'uno, e la buona
saperloalla
senza
indicati nelle due
nocente,
in-
amore
gioiedeir Imeneo,
ballo alla Scala
un
,
Dal
il
non
marmo,
gruppo
frode
innamorato
simulando
,
labbra. La
sue
malizia
che si presta
dell'altra,
amorosa,
sono
abbastanza
graziosefigure,
degne di
bacio di due
Angeli,che
tradurre
a quello
pastoriinnocenti,
degli
pittoreBergonzolivolle esprimerein
sarebbe
che
un
" mirabile per le immense
r audacia della
passo.
Quest'ultimo
difficolt"superate,
composizione,
per
l'armonia
delle
linee.
e
o
i bei versi del Tasso.
marmo
per
un
anch'esso
risplende
certa verecondia che contrasta
una
piacevolmente
altri gruppi troppo ripetuti
e
troppo lodati. "
il bacio
in
di
pegno
le caste
odorata,
aveva
di Silvia ed Amit"ta
Il gruppo
per
che
rosa
primo
come
per certo
sogna
non
la
mano
Dopo il gruppo canoviano di Amore -e Psiche,
del Marsure, esprimente
quellorimasto incompleto
Dall'
O.ngaho
6
dby
82
BASriANINl
altro eh* io
e Flora, nessun
Zeffiro
il
marmo
simulare
a
dei
tipisovrumani
stretto
co-
D"o.
un
che
gliamo
vo-
quando ci
riserbare ad altro momento,
di trattare
di
aereo
in un* ordine d' idee
qui entreremmo
Ma
ilbacio
sappiaaveva
varr"
av-
fantastici.
e
XII.
le opere
Mentre
nel
avevano
del
e
pubblico,
degliscultori
italiani contemporanei
palazzodelFesposizione
gliapplausi
i morsi
della critica colidiana
un
,
busto in terra-cotta
rappresentanteGirolamo
Beni-
francesi come
vieni,e dato da certi antiquarii
opera
di Lorenzo
di
mosesto,
Credi,scultor fiorentinodel secolo decidalle mani
passava
che
imperiali,
le sale del
decorare
per
un
prezzo
Era
l'aveva
una
acquistato
per
lire 13,600,
Louvre, rivenduto
a
al governo
maggiore.
ancora
prova
del direttore dei musei
postuma della decadenza
italiana,
diocre
sempliceterracotta di uno scultore medel cinquecento,
era
negoziataal prezzo delle
pi" beHe statue contemporanee italiane.Il Napoleone
giacch"una
4el Vela,marmo
governo
era
colossale,
francese
non
gliarcheologi
non
molto
stalo
Gli artisti,
i critici,
pi"i.
rifinivano di lodare ilcapo
il piiibeli' ornamento
sconosciuto,
e
nessuno
di questo
pagato dallo stesso
osava
muover
del
museo
d'opera
riale,
impe-
dubbio "un'autenticit"
lavoro!
squisito
dby
84
BASTIAMNI
sto del fienivienierano
usciti di l". Il Mecenate
del
quest'ultimo
per lire
i qualil'avevano pora due antiquari
francesi,
tato
in Francia,
come
sta scritto di sopra.
e negoziato
artista
povero
700
"
frode,una
una
mistificazione!si
una
truffa,
minci"
co-
gridareda ogni parte.
a
Frode
venduto
aveva
e
la sentenza
truffapu" essere,
ma
di chi? Noi lasciamo
ai futuritribunalifrancesi.Quanto a mistificazione,
che
(cisi permetta di usare il francesismo,
" questa
non
quadrameglio d'ogniparolaitaliana)
sar" l'ultima in cui sieno
prima,n"
la
cadere anche
e poscaduti,
sano
gliuomini pi" cauti
e
petenti.
pi" com-
;*)
Tafiare non
Quanto al busto del Benivieni,
cosi grave. L'autore del medesimo
non
"
sar" poi
pi".Codesta
perdita
per l'Italiae per l'arte:ma una fortuna
che posseggono qualche
lavoro del Bastiaper quelli
sar" lodato
nini : il quale,ora che " tolto di mezzo,
da tutti,
e collocatofra i primiartisti,
egliche mentre
visse,guadagnava a faticadi che campare, e dovette
Adelaide Ristori,
la
per avere
passare le Alpi,come
patente e l'aureola del genio!
si gettialmeno l'insultosul
Checch" ne sia,non
"
una
*
nome
suo
e
sulle
sue
ceneri. Noi abbiamo veduto
[*)Citiamo ad esempio lo scartabello illustrato d"
venduto
per
un
pochianni
manoscritto
or
sono
da un
vescovo
aster",e impressocon
messicano
lusso
un
e
ranciullo olandese
al governo
imperiale,
nella tipografia
napoleonico
nazionale!
dby
85
BASTIANINI
ammirato
nella
puttidanzanti da
quale,ove
la
a
agli uni, e
Ora
due
ritrattidal
ideali,
o
quanto
sorga
morire
il nome,
questo
Nere, e dieci
vero,
fra cui
tina
fioren-
o
dodici
quellodi
un
stanza
morto da poco, e conosciuto abbadiplomatico,
perch" non si gridialla contraffazione.
Queste opere saliranno
non
e ottenere
si9iiu\ne: "slCatUatrice
dalle Bande
Giovanni
celebre
per far questo,
accademici, cosi difficili
del Bastianini che
in marmo,
e
in marmo,
il
scolpito
avrebbe dispuParigi,
tato
prodighiaglialtri.
resta
non
gruppo
busti
cosi
a
gruppo di due
darvi l'ultima mano,
dei Radamanti
consenso
e
Ma
pi" d'un premiato.
di
l'agio
bisognavaaver
il
lui creato
potutovenire
fosse
palma
officinaun
modesta
sua
di
ad
ora
alcun altro di
giore,
prezzo tanto mag-
piii
rare,
e resteranno
sono
un
almeno
finch"
questiSinoni dell'arte,
per
fame, arricchendo
a spese
gli speculatori
dei dilettanti.
XIII.
Non
e
lodare codeste
tinche
incorrere nel biasimo di approvare
vorremmo
vere
frodi pur
si apprezzavano
non
troppocomuni
in Italia
tri
di lei che le opere d'al-
tempi.
Era
i
una
qualinon
facendola
tentazione
pei nostri giovaniartisti,
se
non
propria
potevano vendere l'opera
gran
passare
per antica. Eraintilcuni
una
dby
celia
80
BASTIATS:!"!
per altridivenne mestiere
amara;
a
Napolisi
con
A
Roma,
a
Firenze,
idolipomcapid'oporaantichi,
peiani,
fabbricano
fatica die la scuola neo-greca
meno
non
Ercolano e Pompei empiranno il
dipingerli.
mondo
delle loro reliquie
autentiche e
dissotterrate,
la picciola
le sue
bollate,come
Champagne profonde
preziose
spume ai due mondi !
metta
a
Codesto
"
vezzo
un
antico in
ma
Italia,
non
d'Italia
.
soltanto. Michelangelo
lavorava per commissione
Signoriadi Firenze
a
non
so
un
quale inviato
Davide
francese.
da ultit"io
le lettere che
ed "
a
singolare
il governo
in
vedere
bronzo, destinato
Sono
state
cate
pubbli-
risguardano
questo dono:
qualesuperbodisprezzo
con
fiorentino d'allora parlavadel
artistadel secolo.Checch"
della
ne
pi"grande
la statua fu compiuta
fosse,
di l" dell'Alpi.
Ma codesto ambasciatore
spedita
del suo sovrano, e avea
era
gi" caduto in^disgrazia
perdutaogni vaghezzadi decorare il cortiledel suo
palazzocon un bronzo del Buonarroti.
La statua spar",
e non
se u'el)be notiziache a' nostri
nel tempo che un
giorni.Cno dei solitispeculatori,
bronzo greco, anche mediocre,era pi"cercato e meglio
cato
modifiaveva
pagato di una statua der cinquecento,
dare per
un
poco quel Davide tanto da. poterlo
Teseo greco. Dissimul",sotto la rugginegreCa, la
un
patinadei bronzi fiorentini del secolo decimosesto,
cos" quellastatuina pass" di mano
in mano, finch"
e
e
uno
dei nostri
.
il sig.Pinti
ristauratori,
intelligenti
dby
UN
di
ISUOVO
Londra, scoperse
di
lavoro
Ebbi
DI
sotto
la
maschera, il bellissimo
Michelangelo.
la fortuna di vederlo
di
arrogo
87
MICHFXANGELO
DAVIDE
lite. Ma
andr"
non
Bastianini sar" dimenticata
sorgeranno
rivelerebbe
primi,e
dere
deci-
la questione
sotto i clamori
artista sconosciuto di
un
mi
non
che
molto
che
un'opera,
ad
intorno
i
giudicioche valga a
pronunciareun
la gran
tra
che
fosse moderna
se
parabile.
valore incom-
un
questifattirecenti per vendicare
piaceraccogliere
di cui si fa
nostro
disprezzo
paese dall'ingiusto
Ci
il
per ridere
ed anche
segno,
ch'io creda
Non
comune,
un
poco dell'umana follia.
febbre divenuta
poter guarirecodesta
di
il prezzo
accrescere
delle opere di
del tempo che hanno passato per
proporzione
stano
giugnerefino a noi. Quanti de' nostri Epuloniacquiin
arte
a
ed
prezziincredibiliun oggetto sovente
informe,mentre
la modesta
abbia
ancora
non
mercede
di
^ivergognano
un
di
mediocre
assottigliare
giovane artista
il dirittodi
acquistato
mettere
che
non
il prezzo
buona o trista che sia!
propria,
perentorio
all'opera
time
Or bene. " giustoche alcuna volta essi restino vitvanit" e della
derise della propria
e
incompiante
Cos" sar" men
lontano il tempo che
propriaignoranza.
lavoro d'arte venga
un
apprezzato secondo
il merito
proprioed intrinseco,anzich" pei documenti
meno
e
fallaciche
vetusta.
pi"
o
lontana
pretendono
provarne l'origine
Questo tempo pur troppo " di l" da venire.
dby
88
CONTRAFFAZIOM
La smania di
ornar
da secoli.Anche
Cicerone comperava
i suoi vasi di Corinto
di
:
a
caro
prezzo
e forse alcuno
necroCorynthia:
avr" veduto Corinto,a cui
questinon
data
la propria
d'anticaglie
casa,
non
tutti
a
stati
Anche a Roma ci saranno
appressarsi.
lavoriilcarattere
artisti
greciche avranno dato ai propri
d'antichi.
e l'apparenza
Certamente noi deploriamo
la frode dei eontraffattori: ma molto pi" la truffadei rivenduglioli,
e
per
che rende possibile
la pubblica
altro titolo,
ignoranza
dato
era
e
lucroso il mercato.
ai direttoriillustrissimi
dei musei nazionali
Avviso
d'ognipaese
!
XIV.
E
qui poniam fine
itahana
questicenni
a
sulla scultura
Di alcune cose abbiamo
contemporanea.
di alcun'altra
parlatotroppoprolissi:
troppopoco,
di fare
una
0
punto.Ma
rassegna
esporre
non
altro i nostri
pi" che
Del resto,non
ed
levamo
esposte.Voe
principii,
tutta
di cui
alle risibiliaccuse
mediocri
e
le peggiori,
ma
che potevano per avventura
l'allorosulla fronte
detto
nostro intendimento
di tutte le opere
alle censure
e
rispondere
urono
segno, non gi" le
le opere nostre
era
abbiam
forse
lare
far vacil-
nostri.
degliospiti
la critica francese ci fu
traria
con-
della
II signor
Bonnin,nei foglietti
ingiusta.
dby
CRITEUID
89
AUTISTICO
France,ci fu largodi qualche lode
:
e
di
forto
qualchecon-
di affollarsi
quando rimproverail pubblico
ma
nel nostro
Frini
Veneri
buona
cosa
intorno alle
compartimento,
ignude,egliasserisce,forse in
sezione
di una
La
vera.
non
folla ond'era
intorno
s'indugiava
non
modella lombarda:
ingombra
da
di
prova
un
fede,
la nostra
Napoleone,
intorno alla Piet", intorno al Foscolo che freme
gcndo la
alle
edizioni
alle graziose
s" intorno al
ma
e
strin*
tradimento,intorno M* Arnaldo
Brescia, al Luciferodel Corti, che
era
forse il
sul quale ci
e
pi" epicodella esposizione,
avverr" di ritornare pi"tardi.Facciamo
quigiustizia,
tanto alla opere
non
miglioridella stuoia italiana,
del pubblico
e al buon
senso
quanto alla intelligenza
che per vedere una
donna ignuda voluttuosamente
o
non
avea
bisogno di venirla a
atteggiata
dipinta,
concetto
fra noi.
cercare
composto
poter affermare che ilpubblico,
Crediamo
quanto vi
piaced' ineruditi
e
ha mostrato
d' ignari,
bero
che non n'ebpi" discernimento nelle sue simpatie,
il giur"internazionale,
e la critica parigina,
sempre
ufficiale e
Ma
e
meno
non
ufficiale.
i falsi giudicinon
ancora
a
durano
eterni nel
dove l'opinione
come
Parigi,
mondo,
l'acqua
pida.
depura scorrendo e si fa sempre pi"limsucceder" presto un
Ai frivoli e brevi dispetti
il
giudiciopi" maturo e pi" vero. Cesser",speriamo,
la regolae la norma
di reputarsi
d'ognibellezza
vezzo
montana,
si
dby
90
c
CAUTERIO
art"stico
sicch"
d'ogniperfezione,
si misuri
dal
^rado
di
il merito
altrui
dell'opera
che
somiglianzae d'analogia
Parigifu, e vuol
presenta coll'opera
propria.
la citt"
moderna.
pi" cosmopolita
dell'Europa
" codesto: ma
privilegio
alcuna
saper prescindere
ed
applicarea
a
conservarlo
volta
tutti lo stesso
dai
dby
Gran
" necessario
propriinteressi,
criterio
bilancia.
essere
e
la stessa
92
anche
ALL' INDUSTRIA
APPLICATA
AUTE
moderna, che ricevono
maggioreper
che vi
un
valore cento
volte
gure
di fiori,
o per certe fighirlanda
e meo smaltale. I fiori,
dipinte
una
sono
^
costituiscono di questo coccio usuale,
gliole figure,
un' opera d' arte,
almeno
o
dell'artista decorava ed
un
ornava
oggetto che la
con
opera
mano
o meno
piii
squisita.
Avviene
per ordinario che V artistanon
lavori che
condotti
eh' " il tipodeglialtri,
esemplare,
di quelloda arteficimeno
valenti. Il
a somiglianza
un' opera
*sarebbe in questo caso
primo esemplare
il cartone d'un arazzo:
d'arte,
come
glialtri pi"o
lontani dalla perfezione
del tipo,
meno
sono
oggetti
un
solo
in cui l'arte
e
l'industria si confondono in proporzioni
diverse.
Una
delle
un cappellino
cuffietta,
dame
pu"
di nastri,
di paglia,
essere
un
aggregato capriccioso
di trine,
senz' altro merito che quellodi aver
tato
imil'ultimo figurino
della moda: ma se queste trine
sieno delicatamente disegnate,
se questifioripaiano
veri e appena spiccati
dal gambo, se la forma del
tutto si accomodi
testa
a
con
cui serve,
nostre
discernimento al carattere
codesta manifattura
della
pu" passare
diste
pagarsitalora per un'operad'arte. Vi sono moche ricevono per un
solo modello di
a Parigi
ha di un
loro invenzione,
non
pi"iche un pittore
quadro.S' intende da s" che ilmodello si paga mille,
che se ne traggono,venti. Il primo
glialtriesemplari
e.
dby
ARTE
"
di moda,
articoli
oggetto d* arte, glialtrr sono
un
93
ALL'INDUSTRIA
APPLICATA
che si
cia,
spandonoprimanella citt",
poinella provindell'estero.
e l"nalmente allecitt"e alle provincie
Una statua, ponete il Napoleonedel Vela, o la.
Piet" del Dupr", " un'operad'arte. Traetene un
bronzo per
0
il vostro
possono
fatte a
il caminetto della vostra
ornarne
oratorio domestico.
pi"o
essere
Queste riproduzioni
ma
perfette:
meno
stanza,
siccome
sono
camente,
meccanistampo, e si possono moltiplicare
di
tessano
essere
un' opera d' arte,e
sono
un'industria
essere
le
la statua
artistica.Cos" dovevano
pi" o meno
incise degliantichi,finch" durava
pietre
da
cui venivano
che
raricammei
ce
sovente considerarsi e
questo
ma
la
questa, i
in parte,possono
conservano
come
pagarsi
un
la loro natura
muta
non
tolte. Perduta
oggetto d'arte
,
e
illoro intrinseco
pregio.
Certamente
la statua
serve
originale
a
decorare
una
sala,un teatro. " un uso anche quetempio,
sto,
che possono circondarsi di siffatti
e feliciquelli
ornamenti. Ma queiropera d' arte diviene veramente
utilequando pu" moltiplicarsi
all'infinito,
entrare in
servire all'uso di molti,divenire accessibile
commercio,
un
alle
pi" modeste
fortune.
Questo intendiamo colla parolautile:
cio" accomodata
air
arte
utile,
del
popolo,non a quello
esclusivo di un solo uomo, o di un luogosolo.
Ma coir attribuireV epiteto
di utileai derivati,
non
[
uso
dby
04
ITALIANA
INDUSTUU
vogliamo,n" potremmo
senza
originale,
la statua, il
cui
designareper
inutile il tipo
sarebbero. Il tipooriginale,
non
modello," pi" che utile: " necessario.
lioni
guadagnerannomiparigini
bronzo del Napoleone di Vela.
Io credo che i fonditori
colle
Perch"
k
copie in
lo fecero i nostri?
non
questa domanda
Diremo
il
tipo,ha
la
l'operad'arte:
bella
ma
e
a
se
desimi
me-
quelloin
"
prospero
d' arte
solo le opere
onora
ma
si
,
" mai
la produce;
quando
si sposa
Un'operabella e
decente
TarHcchisce, se
non
che
la nazione
sempre
all'industria e al commercio.
r
utile
coli'industria.
propagano
da
stri,
induFrancesi,piii
renderanno
ordinato
cui si producononon
non
i
Italia hadat"
aglialtri.
Stato bene
L' arte
parole:T
in due
propagherannoe
e
Uno
dato
goricamente.
catelungo rispondere
sarebbe
nqn
duta
pagata abbastanza, a condizione che, ve-
molti,educhi il gusto del popolo,e glidia
e Y
intelligenza
di ci" che " bqllo ed onesto.
all'etto
del
popolola cognizione
bello e del buono, e glienedarete il desiderio e il
da se stesso,
Creato il bisogno,
si propagher"
bisogno.
Ignotimilla cupido.Date
e
si cercheranno
Un
secolo fa
Un
ta})acco.
i mezzi
non
si
al
di soddisfarlo.
conosceva
abile finanziere
ancora
pens"
ed ora
piacenteria;
dby
Europa il
di accreditarne
l'uso,
per sovvenire alla finanza.Cominci"
altri seguirono
per
in
la corte;
le
gli
popolazioni
PERICLE
ECONOMISTA
pagaho in ragionedi quattro a sei lire per
nei
testa questo bisognoinoculato insensibilmente
fa peggio:
coltiva e vende l'oppio
gwui.L'Inghilterra
europee
che "
narcotico
un
a
vapore.
Pericleche
non
altri
creava
n" iltabacco,n" l'oppio,
conosceva
nella popolazione
bisogni,
greca
I
naziouivicine
"
incredibili
per abbellire Atene
di statue, di
lontane. Stanzi"
e
quadri di ogni
i poeti,
gli storici e
lorocanti
al
ancora
marmo,
gie:raa
a
Gli scultori,
gara
nessun
a
:
produrre
i filosofiempievanola terra dei
leggi non
privatocittadino di
aver
nei pubblici
luoghila
scolpita
e
e
di templi,
portici,
maniera.
dei loro volumi. Le
e
nelle
e
enormi
somme
di
i pittori
e
gliarchitetti andavano
^
tina
nico-
speciedi
pi" potente, una
ricco volle
uomo
tevano
permet-
palagidi
efl"propria
privo di
essere
qualchequadro di Apelle,o di qualche statuina di
Fidia,
se
in
Non
non
in marmo,
rilievo,almeno
cisa
in-
in argilla.
pietrao riprodotta
economisti
mancano
che
I sprecodel
e
moralisti antichi
e
derni
mo-
rimproveranoal tiranno ateniese siffatto
denaro. Coleste arti,
dicono,impopubblico
verirono
ed
ammollirono
dovetteceder la
Se
in
e
1'Attica,sicch" ben
alla frugalee
mano
barbara
presto
Sparta.
dell*arte, ateniese fossero stati la
gli splendori
causa
saremmo
della guerra
i
la
e
della servitii della
Grecia, noi
Ma non
fondere
primi a deplorarli.
bisogna conmagnificenzadi Pericle,con quelladei
dby
96
PERICLE
IfONOMISTA
fecero dell*arte, non
Medici,che
argofioentodi pubblica
pubblicacorruzione.
Pericle, inoculando negliateniesi prima,e poinelle
altre popolazioni
sito
pi" culte dell'Eliade il gusto squidi
ricchezza,ma
il desiderio delle
e
poco
quel
a
belle,trasse
cose
delle arti
centro
a
poco
della luce i
e
a
popoli
pi" lontani. Atene, Samo, Corinto dovettero ben presto
tornire e dipingere
i loro vasi per tutte le citt"
dell'Asia minore e del Mediterraneo.
Tutti gli uomini
volevano
le donne
tutte
se
e
scudo cesellato in Atene:
elmo, uno
un
credevano
non
d' essere
possedevanoun
non
ganti
belle ed ele-
peplood
un
nella citt" di Minerva.
ricamato
velo tessuto
Con
mezzi, pi" che per la forza dell'armi, Atene
tributario il mondo
crearono
Pericle,
Poich"
tuttora.
deve
a
d'allora:
ricchezza
una
la Grecia
se
cadessero
in
dura
nostri,lo
dei
diplomatici
dell'Europa.
potreiaggiugaerequello
a
pagare
gloriadelle
L'arte
italiane,prima
tirannelli,
che, ben
d'Atene, sprecavano il pubblico
ad
non
condottieri,
accrescere
la
arti.
dunque
" ricchezza vera,
rozzi
agliappetiti
il
citt"
ai lor
mano
diversi dal tiranno
denaro
profusida
gloriache
una
risorse ai d"
della Grecia
All'esempio
noi pi" vicino delle nostre
che
e
si fece
e
questo, assai pi" che al valore dei Klefti,
alle sapienti
combinazioni
a
i denari
e
questi
bisognodella
e
in quanto sostituisce
barbarici il
civilt"
e
dby
siderio,
culto,il de-
dei suoi doni.
Se
AUrXLCS
i milioniche la
allo
0
DE
97
1*AM9
tabacco
reg"a(lei
e
del lotto potr"procurare
invece, direttamente
Stato,provenissero
dalle cose
indirettamente,
dalle manifatture
belle ed utili,
e perfette,
dagliarticoli d'Italia
pi" pregiate
fatto una
sostituitiagliarticles de Paris; avremmo
utile concorrenza
dalla
necessari
La
nel bene, anzich"
pubblicacredulit"
economia
nostra
una
bella
ga-
meno
dagliappetiti
nobili della gente.
men
e
e
trarre
far" sorridere
del tempo nostro:
gliuomini positivi
perci"lasciercmo di
che dalle arti belle procedonole industrie
ripetere,
pi"ricche e durevoli. Una fabbrica di sigarinon ha
n" ricco un paese: ma
mai fatto glorioso
ricchi
saremo
quando le
a
nostre
sete
ma
non
i nostri velluti
e
saranno
quellid'Inghilterra;
quando le donne
posti
pre-
eleganti
i nostri cappelli,
i nostri gioielli,
le
preferire
di Francia;quando fonderemo noi
mode a quelle
dovranno
nostre
statue, incideremo
stessi in bronzo le nostre
o
in metallo
essere
i nostri
e
dipinti,
avremo
almeno
tributari delle altre nazioni,
industrie
in
legno
cessato di
in
quelle
pregiodall*arte.
in breve qualisono
Accenneremo
tra
gli oggetti
che ci parvero pi" notabili
espostia Parigi,quelli
per
che
ricevono
il loro
alla denominazione
e pi" corrispondenti
questo rispetto,
di arte
utile
o
industria
artistica italiana.
Dall'O.vcaro
dby
98
mciscmi
italiane
II.
intendiamo
Non
di farci
Essi
dell'esposizione.
delle due
complicidegli ordinatori
l'incisione fuori
collocarono
guiamo.
alle belle arti. Distin-
classi cQnsacrate
da uomini
L'incisione,quando " praticata
che si chiamano
Mercuri
Calamata
,
Perfetti,a
Anche
pu"
primari,"
la pittura
e la scultura.
essere
quando riproduceun
r incisore artista vi mette
AloysioJuvara,
dei nostri
parlareche
non
bella quanto
arte
,
quadro o
statua,
una
del suo, che spesse
tanto
volte la stampa
rito
pu" uguagliareY originalenel medi
valore: testimonio alcune acque-forti
nel
e
Rembrandt.
La Gioconda
Louvre
r
:
del Calamata
dar"
pot" essere
volle
amoroso
Scheffer
A
artista com' "
il disegno,e
r
quellapittura
quando
di Leonardo.
un
per
il Calamata
fu detto dei
non
poco,
Calamata
quadri
di
scopo
da Rimini
nel
medesimo.
dello
disegno,
Altrettanto
LeopoldoRobert
altrettanto si dir" della Madonna
incisi dal
di Xa^
poh\, esposta quest'anno dall'Aloysio,massime
dby
ci
dire, col-
cosi posso
almeno
dalle
indovinarne
per
bulino. Cos" la Francesca
guadagn"
usciva
raggiungerequesto
se
dipingerlo,
nella incisione del
Mercuri:
il quadra del
a cui fu condotto
deplorabile
un' idea pi" adeguata di ci"
,
mani
varr"
per lo stato
ma
originale vi
che
non
."e
100
CUCINOTTA
TRAMONTANO
-
dei pi".Il Cucinotta,il Tramoniano
profitto
altro della scuola napoletana
faceva beila
al maestro, "he non isdegn"fondare
corona
per r incisione in
che
qual-
e
degna
e
toscuola
sot-
una
vori
lache siffatti
legno,ora
Era vergogna
pregiati
dappertutto.
Ora
altrove i suoi tipi.
air Italia dover cercare
ricerchi
sono
pu" fare
da
s",
colle
esposti
e
e
nei
lo ha mostrato
altre incisioni a
pochi ritratti
Parigi.
III.
N"
vogliamo negare
lode che
le compete,
alla
come
il posto
fotografia
utili scopertedel nostro
alla scienza
,
ma
le
collocata tra
secolo,utili,
dico,non
ali*arte
per
la
di
meraviglioso
mezzo
La fotografia
va
riproduzione.
e
gli amminicoli
pi"
solo
che le
presta.
di cogliere,
possibilit"
per
contribu" non
flagranti,
poco
La
in
cos"
dire,la
natura
all'indirizzo attuale
della
La vista del vero
com'", e
riprodotto
pittura.
l'effettomeraviglioso
che produce nei pi"i,
persuase
gli artisti vulgariche bastasse copiareun oggetto
qualunque per creare
un'operad'arte.
A
belle
poco
a
poco
Le pi"
per" l'illusione disparve.
uscirono
fotografie
dalle officine dove
presiede
ne' suoi
un'artista,il quale sappiacogliereil vero
momenti
si
Verr"
migliori.
un
tempo che
come
gioverannodella fotografia
dby
tutti
di
un
tisti
gliar-
mezzo
SALOMON
-
SOnCATO
-
lOl
ALINARI
scuro,
facilee pronto per coglierecerti effetti di chiarocerti contrasti di
della natura
Vi
come
artisti,
fotografi
vale
fotografi,
e
fu
sono
artisti
pensiero.
scultura alla
finora al
merc"
senza
di A. Salomon, che
toccato
dalla
derogare
vi
dire imitatori servilidi ci" che veggono,
a
scelta
senza
che
fuggevoli
tracce
vivente.
saranno
Abbiamo
linee,certe
pass" senza
Egli si
fotografia.
lo condusse
ma
ritratto,
la scelta dell'altitudine e
a
" limitato
tal perfezione,
sori,
degliacces-
anche fuori di Francia,come^
salutato,
il
ritrattisti.
primode' fotografi
Molli
e
per" glivanno
pi"d'uno
L'Italianon
ottenne
appresso
la
a
Parigied altrove,
precedenza.
in questa classe che
rappresentata
dal Sorgalodi Venezia, che ottenne
menzione
una
era
onorevole. Avremmo
voluto vedere
accanto
a
lui i
due fratelliVianello di Chioggia,
ilBernieri di Torino,
il Duroni di
altroche
Milano,il Pagliano,il Brogi e qualche
tentano
sollevare questa industria fiorente
all'altezza
dell'arte.
I fratelliAlinari di Firenze
cune
esposero da ultimo al-
delle porte del Ghiberti,
le quali,
ove
fotografie
fossero state vedute
di Parigi,
bero
avreball'esposizione
facilmente ottenuto i primionori del genere.
II Ponti di Venezia poteva anch'egli
alle
aspirare
onorificenze se le belle fotografie
dei palazzi
veneti
dal suo mirabile aletoscopio
ingigantite
perfezionato
dby
102
PONTI
le
lenti convesse,
sue
di occhiali adattati alla forma
anche
ma
nelle
questi,
per
non
so
dava
man-
specie
nuova
una
della
umana:
pupilla
rimasero
quale incuria,
casse.
Ponti,al Naia, airAlinari
Al
vi
Il Ponti
dal pubblico.
giudicate
fossero state
pure
NAIA
-
vorremmo
dare
raccoman-
dovunque sar" per
prossimaesposizione,
serie,se non completa,che sarebbe quasi
una
aprirsi,
edifici
dei nostri migliori
almeno accurata
impossibile,
e delle opere di scultura
e d'ornato pi" originali.
per la
,
ricchezza d'arte
Codesta " ricchezza italiana,
d'industria ad
di
una
fragabili
irre-
tempo: codesti i documenti
un
storia del
vera
lavoro,appena
e
nata
accen-
quest'anno.
IV.
Leone
un
X
mostrava
giornoa
un
oggetto di oreficeria greca od etrusca, collana
cintura che
lavorato
fosse
,^
con
magisteroche gli pareva degno
L' orafo
0
lo
Cellini
Benvenuto
per
si
di studio
bench"
fiorentino,
ignoranzao
per
nuovo
non
delle
orgoglio,
guard" attentamente,
o
squisito
e
e
tazione.
d' imi-
molto curante
cose
antiche,
risposechiaro che non
chi
vedeva modo di fare altrettanto: quei maestri anticerti argomentiche aveano
avuto
aver
portato
che anche gliorafi moderni
loro all'inferno: ma
con
con
altri mezzi
erano
e
pervenutiad
dby
operare
cose
103
CASTELLANI
in fatto d'oreficeria,
come
meravigliose
poteva saperloe
via
in
averne
santit"
sua
le prove. E
mano
animo
glisuggerivaT
via,come
la
altiero
propriomerito.
Quel segreto che gliorafi greci ed
e
cosi
la
scienza
co-
del
etruschi
vano
ave-
s" nelf
inferno,a detta di l'eccellente
quelsi " in parte
cristiano eh' era il Cellini,
portatocon
stellani
scoperto a' di nostri,per le lunghe ricerche del Cadi
Roma, aiutato
da
consigliato
e
Michele
Gaetani,duca di Sermoneta, il qualepot" pi" del
Papa Leone X, perch" in fatto d'arte e di studi
ne
gentili
sa
pi" di
costui
pi" dell'altro papa,
e
antenato, Bonifazio Vili, di dantesca
gentiluomoromano
e
vennero
memoria.
Il
agevolmente
gliantichi operassero soppraponendo
all'altro i loro fregi,
e saldandoli,
per tenui e
a
conoscere
r
uno
come
a mezzo
fossero,
delicati che
fusile e
di codesta
di
ad
tenace
saldatura
un
una
sostanza
mamente
estre-
tempo. Ma le
si trovavano, per
non
tracce
quante
fossero fatte dai chimici
esperienzesi
ricerche ed
nostri
l'orefice
suo
stranieri.
e
Intanto il Castellani si
per vedere
se
in
adoperavadal canto suo
servata
qualcheangolod' Italia si fosse con-
alcuna tradizione del metodo
in fatti a
conoscere
si lavoravano
Anche
Roma
a
che in
quel modo
il rosario " buono
11 fabbricatore di
un
e
delle
villaggio
certi
a
antico :
grani per
Fece
qualcosa.
venne
Marche
i rosari.
venire
vide
e
que'gingilli,
a
infatti
dby
1 04
SPADA
LA
DI
ENEA
che
saldature ignoratedagli altri
certe
adoperarva
oreficipi"famosi. Messo cos" sulla via,si diede tutto
tunata
ad opere pi" gentili
d' oreficeriala forad applicare
forni i pi"
scoperta. Il duca di Sermoneta
o trattidall'antico,
o combinati da s":
disegni,
leggiadri
ed
ecco
da
" s"rta
qualiprincipii
cos" detta etrusca
o
la moderna
che "
romana,
ria,
orefice-
gi" divenuta
nostre nella industria moderna.
glorie
il primo articolo di Roma
che possiamoarditamente
rigi
contrapporreagliarticoli analoghidi Pa-
delle
una
Ecco
di Londra.
e
Benvenuto
Cellini
i
collo
e
Il Castellani ha
le
sembrato
era
fatto ci" che
Ha
impossibile.
pi" belli arredi muliebri che ornassero
trecce di Aspasiae di Giulia. Ma non
limit" a contraffare con
a
prodotto
riil
si
n" diede il
servile,
esattezza
altriavrebbero fatto.Cre"
troppi
combinazioni eleganti.
Noi abbiamo
forme e nuove
nuove
di una spadadi
veduto a Parigil'impugnatura
dei Francesi,
onore, offertadai Romani all'imperatore
hos qucesitum
in usu^:
munus
non
non
per trafiggere
suo
se
per
come
antico,
manca
Bidone
colla
spadad' Enea. Ci" che
a raggiugnere
tichi
ancora
glianper avventura
" larin fatto di squisita
gamente
tenuit" delle parti,
artisticodei
compensato dal gusto originale
stesso, come
lavori. La chimica far" il resto:
e
anche l'arte.Verr"
sapr" aggiungerele grazie
della fantasia alla dilicataapplicazione
della materia.
dall'Italia:che sappia
e vogliamo
Questo aspettiamo
un
altro Benvenuto
e
dby
105
SALVIATf
e
e
vogliasostituireai capricciosi
e barocchi meandri
della oreficeriastraniera,
la eleganzadelle
ghirigori
linee,e Tidea. L'arte, in
e viva
retaggio,
tradizione del
Castellani ottenne
in
contrasto
senza
Oggimai sono
questo
condannati
a
imitarci,e
ho fiducia che
a
cere
vin-
d'industria.
ramo
con
probabilmente
vantaggioed
proprio
allamateria. Ma
meritata
avvezzi
ingl"si,
francesi ed
nostro
Il
genio greco-latino.
quest'annoa Parigila
sugliorafi
corona
parola,eh* "
una
lo faranno
onore
quanto
l'Italia conserver"
ilprivilegio
d' imporrela forma
varia e pi"bella:
piii
e imprimeranno
artisti,
perch"i suoi arteficisaranno
il proprio
meglionell'opera
suggello.
V.
Ad
nuova
un
di Roma
principe
cosi detta
oreficeria,
un
avvocato
veneziano
musaici
e
dei vetri
Venezia
e
Murano.
sempre
la
Il genio "
si deve
della
l'iniziativa
alla maniera
la restaurazione
ond' ebbero
sofi"ati,N"
etrusca:
ad
degliantichi
tanta
gloria
n" l'industriaseguono
l'arte,
nascita,o procedonodaglistudi speciali.
alato,e
va
dove
vuole.
Quei bicchieri,
quei vasi aerei
e
rilucenti dei
lori
co-
di Murano,
pi" vivi,queglismalti incomparabili
terati
le pietruzze
ond'erano stati costrutti i musaici inaldella basilica di San Marco, le variopinte
calle opale,
emule delle vere, le venturine,
ecc.
cedonie,
dby
106
ZANETTI
gi" da
erano
oltre
un
prima che
la
fato. Basta
visitare il museo
come
dell'abate
grandiosefabbriche
i
avevano
penitenza,ma
Le
Murano,
intelligente
e
grande Venezia.
di
dell'Asia,davano
stravano
Murano, che somminiai
ropa
popolidell'Eued ai
luogo ai monasteri
fatto di Murano
un
di ritiro non
non
luogo,
plare.
esem-
sempre
sacrificate all'orgoglio
giovanettepatrizie,
all'interessedelle famiglie,
espiavanoinvolontarie
in
quei reclusorii
onde
abbelliti
le fabbriche
il lusso
dall'arte,
anteriori
ad
ornare
e
dato
avevano
espiavale margheritee glismalti
il
collo,le braccia
e
lizie
le de-
e
argomento. Il saio di San Francesco
e
sione
occa-
rano
Mu-
a
che andavano
fino i piedidelle sultane
delle odalische d'Oriente!
succedono
Ora, da poco, ai conventi soppressi,
le fabbriche. Murano
nuovo
che
una
oflBcinadove
vasta
gliantichi
anzi
",
non
a
si continuano
lavori dimenticati
Salviati si propose l'arduo
o
problemadi
per sempre:
e
da buon avvocato
vero
e
di
dire,
si ritentano
intermessi. 1
emulare
che si credevano
industriepi" meravigliose,
la
suo
passo la ruina dei
a
piiigraziosiornamenti
conventi,che
e
fu
a
al
strie
le fiorentiindu-
come
seguissero
passo
buoni ordini civili onde
dir" di
sorto
speciale
Zanetti,per vedere
veneziane
e
cedesse
Venezia
di
repubblica
assidua
merc" l'opera
incanto,
per
Le
decadenza, anche
secolo in
certe
perdute
com'",tratt" e vinse
propriacausa.
dby
108
PODIO
SEGi:SO
-
il Podio,
l'opera
propria,
al primo dei quali,
mutilato
e
della
BEROVIERO
-
il Seguso e
il Beroviero:
della
nelle battaglie
patria
basta il braccio superstite
rare
libert",
per lavo-
quei mosaici maravigliosiche gareggianocoi
,
pi"
belli di
Roma,
se
li vincono.
non
Il Salviati istitu"nella
scuola di
una
grande oflScina a
sua
vetraria. Avrebbe
air arte
egli,come
il Castellani, conservare
secreto
certi
e
degliantiquari
s" Funo
che
processi,
per
sono
lucrare sulla credulit"
dare di
di Roma
e
e del
principio
prenderedall'artemoderna quello
dustria
alla forma. L'inmeglio rigiTardo
di Venezia
altri ha fatto. L'arte
son
cose
leggi del
alle
delle
Non
nuove
porr"la sua
non
progresso
e
sono
obbedire
mie:
mum-
anch'esse
alle crescenti
esigenze
generazioni.
fatto,anche
basta rifare ci" ch'altri ha
massa
facile
nell'imitare ci"
l'industria non
e
vive, che devono
secoli pi" felici:
alla
zioni,
contraffa-
l'identit" del
glorianeir ingannareil prossimoe
che
ma
di ciarlatani. Riproducendo
menzogne
intendono
magistero,
pu"
gelosamenteil
dei dilettanti di vetri antichi:
l'antico per mostrare
ch'ella
potuto, anche
Faltro abborr irono da coteste
che
si
disegno pei giovanettiche
consacrano,
su
nezia
Ve-
o restar
bisognafar meglio,
inerte,che
non
ha
confuso
sentito,
,o cess"
ancora
di sentire il soflSo della vita che
nei
anima
dby
la natura.
109
r.iNom
VI.
Ecco
il
di
nome
toscano, ultimamente
ed ottenne
L'ambi
il
altro
un
sindaco di Firenze, che amb"
nell'arte
principato
di die
merito,quando s'aggiugne
un
in die,secondo
ildettato di
tempo che
dintorno
va
La manifattura
Dante,sfidando
colle
Ginori
non
Ella nacque
I Medici
e
e
si regge
si fond"
da costituirne
un
non
si
serva
con-
sussidi governativi.
di
principi
nelle fabbriche
ramo,
e
da s".
i lor successori
profusotesori
Y ira del
force.
di principi
o
privilegio
per
tanto
ceramica.
Tottenne,anzi F eredit" da' maggiori,il
e
che costituisce
aveano
gentiluomo,marchese
non
f"orentissimo.
speciale
dico d'arte,perch" codesto
di
dir"
Toscana
pietredure,
d'arte,
ma
di
industria
Non
diflScilmente si
genere di musaico
presta a quelle mobili fantasie che
dell'artista. I Medici
pregiodall'opera
incorsero nella taccia di quel pittore
della Grecia
antica,a cui Apellerimproveravadi aver sopraccarica
ricevono
il
d'ornamenti
la
potendo far
una
Venere, per farla ricca, non
bella.
Preparandoa se stessi la cappellamortuaria di San
Lorenzo, non potendobella,la fecero ricca di marmi
accuratamente
e di pietreperegrine
e commesse,
levigate
" un
sicch" tutta la necropoli
solo gioiello,
dby
Ilo
MAIOtlCan
dove
Tarte
ANTICHK
moderne
pitture
del Gianiboequestri
per le
risplendeappena
del
Benvenuti, e per le statue
logna e del Tacca. La industria,come
prende il nome
non
il carattere
e
sicch" si possa
Che
vinta
dir col
la materia
poeta:
dal
e
lavoro.
d'arte
Pregiareil massiccio nell'opera
e
da banchieri.
materia
pi" 0
ecc., ecc.
barbari'
" l'idea:
tiglia,
l'assotl'arteche la trasforma,
sostituendo alla materia bruta
La
" da
dell'arte
Pregio essenziale
pregiodell'industria "
d'arte, se
teria,
supera la ma-
umano
quando Topera del pensiero
non
trove,
al-
dicemmo
dell'arte ceramica
"
del
l'opera
siero.
pen-
e il caolino
l'argilla
diafano,duttile,tenace,
purificato,
L' arte vi si applica configurandolo
gantemente,
eleadattandolo agliusi vari della vita, e
di colori vivaci ed armonici,di fregio di
meno
,
ornandolo
o scolpite.
figuredipinte
Senza
parlardella
tempo immemorabile
Cina
e
del
in codeste
da
Giapponeinsigni
molte
industrie,
d' Europa, di
prima e di seconda mano,
d'eccellenza quale in uno
quale in
siffattilavori. L'Italia fu facilmente la
A Venezia
questi.
dalla stessa
dei
gne
l'arte vetraria
e
zioni
na-
giarono
garegaltro di
prima anche
in
la maiolica datano
et". Nel
solo le mense
non
cinquecento,
i popolani
delle Marche e delle Romama
ricchi,
usavano
stoviglie
dipintecos" maestrevolmente,
dby
SLSSUj" COVEUSAT
che alcune di esse,
anche
ili
VI
delle
nobili,si
men
dono
ven-
ad altissimo prezzo.
tuttora
Una storia del
distribuita,
lavoro,
cronologicamente
maioliche
delle preziose
l'origine
troverebbea Venezia
del Palissy.
paesid'Italia e d'Europaadottarono fin da
di forme, di tinte e di
un
principio
genere speciale
vi battezzano a colpod'occhio
sicch" gliantiquari
ornati,
I vari
la
e
La
di Sassonia,di Francia,d'Inghilterra
porcellana
via discorrendo.
Francia,gi" dal secolo che si
di grande,sussidiava
largamentecol
la manifattura di S"vres, ch'"
il
arroga
denaro
come
pubblico
modello, un
un
La
esemplareproposto all'industria privata.
delgoverno
si
trova
da per tutto in
quel paese
governativo.
Hegisad exemplum
poniturorbis. Cos" dalla
corte
non
mano
zialmente
essen-
lotus
pot" discendere
infime classi sociali Fuso del tabacco,
nome
e
com-
alle
divenire
se
contagiomortifero,certo gravissimaimpostaalla
dei cittadini.
parte pi" numerosa
Nell'Italianon
di favorire
hanno
tutti i
governisi tennero'obbligati
questo modo
a
ancora
l'industria: n"
posto fuori di controversia,se
sussidi governativi
giovinoo nocciano
all'industriae
misti
gliecono-
i
maggiormente
alla ricchezza della nazione.
Fatto sta, per tacere
che
dell'altre,
la manifattura
Ginori ha prosperatoe prospera
aver
nulla domandato
al
pi" che mai, senza
pubblicoerario.
dby
112
Il
giur"internazionale non
il voto
ma
d'argento:
e
pi" giusto,come
alle
e
quellasplendida
di ornati
meno
nostre
che
di
pi"largo
a
torto,
ricca
" un carattere
esposizione,
antiquatoe pi" puro. Certo "
nelle altre fabbriche,
tenere
man-
quel tipotradizionale che
quel modo
daglia
me-
d'arte.
opere
desiderare,
e non
Ginori,come
lodevole nel
che la
concesse
universale le fu
Ci" che alcuni mostrarono
in
le
le
Ma
distingue.
a
approviamonegliattuali prodotti
S"vres, l'imitazione pedissequadegli artisti del
non
secolo scorso, cosi
lodiamo
non
nei vasi
e
nelle altre
del Ginori l'attenersi a quellafase dell'arte,
suppellettili
che tenne dietro rando
certo perfetta,
non
peggioal Vasari. Se si voleva imitare l'antico,
perch"
risalire pi" alto,
non
quando l'arte italiana e toscana
La
sacrificata la bellezza alla moda?
ancora
aveva
non
manifattura
le
prime
marchese
Ginori avrebbe avuto
corone
avesse
del
di
Campo
domandato
con
tutta
stizia
giu-
bile
Marte, se ilno-
agliartisti toscani
i modelli
fosse che al Bastianini,
non
contemporanei,
l'arte all'industria.Noi rinopportuniper applicare
le accademie
ancora
grazieremmo e manterremmo
allievidelle medesime
di belle arti,
i migliori
se
tessero
podell'arte.
consacrarsi a questo ramo
speciale
Vi
sono
maioliche cos" dette d'Urbino, che
di
l'impronta
un
Raffaello
o
dei suoi successori. Perch"
artista si crederebbe
o
statuina,
a
serbano
un
dipingere
umiliato
vaso
una
plasticare
di porcellana?
Il Vela
dby
a
MOBILI
11
ARTISTICI
"
diede pure il modello per i due bellissimivasi esposti
dal Richard. Ecco un nuovo
die il nobile
e bell'arringo
marchese
a tanti giovani
potrebbeaprire
artistidisoccupati,
certo che la maggiore spesa gli
sarebbe compensata dal miglior
esito.
Le opere egregiedell'artegreco-latina,
che si vanno
lo studio pi" diligente
gliori
dissotterrando,
posto nei mi-
toscano
modelli dell'arte antica,quel nuovo
soffio che
all'artemoderna dalla libert",
dalla concorrenza,
spira
dal maggior pregio
in cui sono tenute le cose
d'Italia,
tutto ci" ci deve
a
far
meglio.Noi
il nostro
da
argomento
esser
dobbiamo
a
sperare,e sprone
la nostra
trovare
punto di partenza,ilnostro
base,
nale
carattere nazio-
ismentirsi: e
non
il fondamento
i nuovi
mantenendo
poiprogredire,
che natura
condo
sepone, e svolgendolo
idee, i nuovi bisogni
usi, le nuove
della civilt" moderna.
VII.
Abbiamo
di
una
della scultura toscana,
accennato, parlando
successione
gliin legno,nella
betti,il Caiani
della catena
non
citt" di Siena. Il
sono
usciti di l":
che mette
Siena " sola
N"
interrotta di bellissimiiuta
a
sono
Giusti,il Bar-
gliultimi anelli
pi" lontane.
capo all'epoche
mantenere
in
onore
quest'arte.
Il Brustolon ha lasciato tradizioni altrettanto
,
e-
allievi non
Dall' Ongaro
"
meno
nella
pregiati
'
dide
splen-
Venezia.
8
dby
Ili
INTAGLI
" un
industria,
che
AVORIO
l'avorio "
un
pi"
disegnatidal
a
coro
disegnato
Perugia,
da un eccellente artista
e intagliato
Raffaello,
del Friuli.Dalla cassapanca
che andava
della popolana
marito, dall'arcellain cui la sposa veneziana
all'altareil
modesto
suo
,
,
popolatoil
mondo
dei suoi
come
I mobili di lusso
e
q.uadro
non
da
quadrie
l'Italia ha
,
piti,
scole
intagliati
delle
sue
statue.
dalle sedie alle comici
italiani,
furono
specchio,
novit"
una
a
Parigiuna novit",
che fu distinta dai
Noi non
vamo
avepubblico.
buiranno
codesto;e quei nostri oggetticontri-
dalla stampa
giurati,
rivali in
degli Strozzi
de' suoi mobili
per noi:
nuova
recava
corredo,allo stipoelegante
dei Medici
dei Visconti
da
che
arte italiana. Ho
parevano
dal Vinci. Evvi tutto
e
da
a
IN
di
speciale
ramo
lombardi
intagli
veduto
Luino
E
il legno e
dell'intagliare
Codesta
una
LEGNO
IN
dal
e
efficacemente
a
farla finitacol gusto barocco
ristaurando le
scorsi,
antiche
forme
pi"
e di
elette,e adattandole a quelbisognod'agiatezza
chiamano
una
con
elegantecomodit",che gl'inglesi
il conforsola parolagi" adottata da tutta l'Europa:
comodit",
table.Il confortnon " per noi una semplice
materiale della persona. Ci" che diciamo
un'agiatezza
dei secoli
hem
nell'alta Italia
si dice
e
nella
non
bello,
solamente
del vocabolo
filologica
aveva
i due
dionale
media, nella Italia meri-
greco
per
una
scenza
remini-
che
corrispondente,
sensi,ma
nentemente
emiperch"quellepopolazioni
confondono le due impressioni,
artistiche,
dby
116
a
CESOIE
DI
il paese, hanno
tutto
CAMPOBASSO
a Parigi
quella
rappresentato
stica
industria locale che si fa di giornoin giornopi"arti-
pi" ricercata^
quella
Campobasso" celebre per un'altra specialit",
delle sue forbici d'acciaio,
scate
lavorate a mano, e rabecoi disegnipi" vari e coi trafori pi" delicati.
L'economista si maraviglier"
che non
sieno ancora
penetratecol" quellemacchine che moltiplicherebbero
le macchine
a mille doppi la produzione:
ma
che arricchiscono i ricchi,e giovanoai povericol
e
buon
mercato,
queste che mi
come
si "
potranno mai dare
non
stanno
che l'artefice
dinanzi,
di foggiarea
compiaciuto
Tutti codesti lavori
sono
bici
paiodi for-
un
modo
di
fattia mano,
un
nella.
pulci-
onde
gli
artistiallaloro maniera, e
di Campobassosono
operai
manufatto la bellezza e ilvalore che
danno al proprio
" vero,
voglionoe possono. Quelleforbici presentano,
fra loro.Simili
di analogia
e di somiglianza
una
specie
si osserva
non
ugualin" identiche: come
sono, ma
delle monete
pi" belle
gna
delle antiche citt" della Ma-
Grecia.
le manifatture in acciaio di
Anche
le
Alpi,e
ancor
vennero
nuova,
una
a
vera
Campobassopassarono
rivelare a Parigi
dustria
un'in-
industria italiana.Altre
citt" d'Italia mandarono
i loro istrumenti
e furono
precisione,
si ottiene
la precisione
macchina non pu" dare
onorevolmente
di
distinti.Ma
colla macchina.
" il carattere
dby
cos" detti
Ci" che
la
personaleed
BONGIOYANNl
estetico del manufatto:
e
117
BONANNO
-
noi
parliamospecialmente
di questo.
Sicilia ha anch'essa
La
che appena
pochianni
figurineed
le
gruppi di Caltagirone..
quante
quelle che
giropei due
per lo
mondi
da
n'
ve
gran
i Lucchesi.
naturale
soggettidi
:
in rilievo:
si dissoterrano
furono
s"
Non
erano.
tiche,
an-
tempo portano in
Sono
derni,
soggettimo-
formati
vero,
genere
come
,
certe
come
dute
ven-
dalle statue
tratte
pi" comici, tratti dal
de' quadri,ma
citt"
i
d' imitazioni in gesso
come
da
e
d'Italia:
provincie
premio, ch'io sappia,ma
immediatamente
al
dipinti
Parigi
a
,
fu avvertita nelle altre
ebbero
tratta
industria artistica
sua
fu conosciuta
quest'anno
vogliodire
Non
la
e
siJice
statuine
che
Milo,a Capua, e in quasitutte le
a
veduto
greche.Ho
una
accorda
che
musa
la
c"tra, possedutadalla signoraEleonora Derby, e due
giovanotteche
giuocano agli astr"gali trovate
a
,
Capua dal Castellani: terrecotte gentilmenteformate
ornamenti d' oro, della dimensione dei
e dipinte,
con
Solo
gruppidel Dongiovannidi Caltagirone.
antiche
il concetto
secondo
Il
"
il carattere
Dongiovannicre"
scuola che
una
anche
dal
di qua
pi" serio
ya
un
e
la forma
e
fond"
prosperandoed
dello Stretto. Codesta
da
o proviene
Dongiovanni,
modificate dai nuovi
costumi?
ha
gata,
pi" casti-
dell'artista.
dell'epocae
genere
nelle opere
per cos" dire
ramificazioni
scuola data
tradizioni
essa
pi" antiche,
Questo importa pi"
dby
118
air
STATUINE
archeologoche
DI
non
CALTAGIRONE
noi.
a
"
un'arte
nostra,
" destinata
che maritata all'inidustria,
fiorente,
un' arte
variare all'infinito quellamonotone
a
di bronzo
riproduzioni
e
fredde
e
di zinco onde la Francia ha
i nostri caminetti. Certamente
anche le stapopolato
tuine di Caltagirone
o
dursi
ripropotranno moltiplicarsi
a
ci" che
Ma
importa"
tradizione artistica
di questa
i
e
scuola,a cui
Con
lare
popomeno
fonte
lazzi
argutie
ridono
festivi
italiana.
al Ginori
questigruppi per
scotte.
mai
Bongiovanni,che
coi
villano,
dell' antica commedia
Raccomando
e
fa, dall'inesausta
per i ciabattini del
in faccia all'avaro
la
netto,
volontieri dieci bronzi da cami-
Darei
della natura.
nazionale
verranno
non
chezza.
ric-
e
sia conservata
che
il carattere
soggetti,traendoli,come
di
industria
stampo. Cosi l'arte diventa
e
al Richard
le loro
di
porcellanee
ci" potranno portare
far tesoro
terre
bi-
di
riet"
va-
po'pi"
un
domandare
alle proprie
manifatture,senza
namente
eter-
che " gi"
tipiad una fase dell'arte,
scaduta,o non ha pi"il' improntaitaliana.
Codeste industrie,accentrate
a
a
Roma, a Napoli,
i lor
i cammei
Firenze,come
gi" da
gran
il merito:
avrebbe
scemata
che
cada
di corallo
tempo conosciute
ma
bero
di lava, sareb-
e
e
condo
apprezzatese-
forse il commercio
pi" largo
de' soggetti.
Convien
l'originalit"
il carattere
nel manierismo
dare
ba-
artisticoche li distinguenon
vulgare.Noi
Italiani dobbiamo
dby
anzi tutto badare
far
V
bene.
fu
far
a
a
sigillo
il
avere
il nostro
sar" sempre
e
molto, quanto
d'Italia deve
articolo
deir arte, che
privilegio
ricchezza.
la nostra
specialee
tanto
non
119
MUSICALI
ISTULMENTl
YIII.
Noi
e
diciamo
bella
che
la
bella
musica. Non
una
" sempre
produce,perch" la
sua
v' " strumento
il
dubbio
che
Amati, di
si presta
non
della linea. Se
per"
riunisca i due
che
violino,
se
la
sua
Guarnieri
e
certamente
statua
una
bello Y istrumento
forma
convenuta
all'eleganza
sempre
di
pittura,bella
una
pregi,gli" senza
cevette
rifu creato in Italia,
non
nella patria
forma migliore
di Stradivari. Il geniomusicale
italianosi compiacqueanzitutto di codesti istrumenti
che
non
deformano
volontieri alla voce
del
la
II violino " V ultima forma
umana.
liuto,la forma oggimai definitiva di questo
degli istrumenti,che
di fiazzini sembra
un
,
anzich"
un
in
di
mano
organo
che
strumento
quel
modo.
aggiuntoalla loro persona,
aggregato di legno e di corde
impugnano,e parlae
Non
so
che
passa
canta
fosse veramente
e
corde,affinch" Terptndronon
moniche.
ar-
nello
geme
la lira
antica,alla quale le leggigreche limitavano il
delle
re
di Paganini,
Tartini,
Si direbbe che la loro anima
a
si sposano
guancia,e
mero
nu-
ammollisse
dby
120
MELOPIANO
CALDERA
di troppo le fibre de' cittadini. Al violino nostro
quattro corde
stano
ba-
dell* anima
impadronirsi
per
umana.
La
Lombardia
antichi
ha
e forse
fabbricatori,
tradizioni
le
conservato
cede
non
degli
il
ancora
mato
pri-
dei tetracordi.
che
Queir istrumento
emulare, nonch"
avervi
almeno
certa
la
avuta
aver
raggiuntoprima
fatta menzione
nella
t"uUa in
sua
che
testimonio
relativa,
perfezione
abbiamo
giuntiad
ancor
" il piano:bench"
perfezionare,
a
anche questo sembra
0
siamo
non
Italia,
altrove
una
di cui
ilcembalo
prima parte di questi
ricordi.
Se il
melopianorecato
di Torino
compiutoa tempo
tarsi
per presen-
forse potremmo
giuriinternazionale,
al
un
fosse stato
Parigidal signorCaldera
a
premio di pi".Ma
gran
contare
il melopiano
giunsetroff)")
tardi,e incompleto
per contendere la palma al nuovo
piano d'
America.
r attenzione
Giunse
per" a tempo
dei fabbricatori
questo che crediamo
per attirare
ed
pi" celebrati,
di dovervi
consecrare
"
per
colare
parti-
una
menzione.
Il
melopiano del
si tenne
nota
finora per
senza
tentati da
stromenti
a
Caldera
risolve
insolubile:
alterare il carattere
ultimo
non
diversi, uno
verUo: onde
a
quello di
del
suono.
che
erano
problema che
un
tenere
I
l'unione
fisiopiani
di due
corda, T altro, come
pochevolte
o
non
dby
la
cono,
di-
mai rendevano
MELOPIANO
di
quellaunit"
12 1
CALDERA
eh' " condizione
suono
d'ogni buono
stromento.
Tutti
sanno
del nostro
a
e di
pedali
dissimulare la intermittenza
dei suoni
Con
pianoforte.
fatica
del violino
era,
si
se
desiderare
a
e
a
giugnevano a
enorme
un' illusione che durava
pur sempre
celebri pianisti
pi"i
forza di
tempo s'industriassero
rapidotocco
nel
il Thalberge i
come
la nota
degliistrumenti
da fiato. Il
vuole, un'orchestra
melodia, che
sar"
sempre
dell'organo,
tenuta
vedov"ta
i tesori dell'aVmonia,ma
ci dava
lasciava
ma
istante,
un
durre
pro-
pianoforte
del canto:
quellidella
non
pregiopiiiessenziale
il
della musica.
E
bene.
Questo problemacosi
astruso, che pareva
" sciolto. Il melopianodel Caldera
insolubile,
la nota,
senza
del
al
la
nulla
la
piano:e
sonora,
secondo
d'intensit",
brillante
tocco
tiene,non
sforzando
piano,ma
vibrazione
sua
togliereal
il volere
pi" o
e
soluto
ri-
e
gano
aggiugnendo l'or-
la corda
con
tiene
meno
a
mantenere
di forza
il sentimento
e
del
sonatore.
Questo istrumento,bench", come
incompleto,fu
udito
a
abbiamo
detto,
Pariginel palazzodell'esposizione
gliori
in presenza dei miparticolari
e dei pi" famosi fabbricanti d' Europa,
pianisti
dapprima col solito sorriso d' incredulit",poi colla
deva
meravigliadi chi assiste a cosa nuova, che si cree
nelle sale
ad
impossibile
ottenere.
dby
MONT"
122
Il
Caldera, che vi
ricerche
gli erano
e
di
di
e
speso
di
di rivelare il
ma
che
meccanismo
volendo lasciare ad
non
fu sul
il
e
punto
tato:
inven-
aveva
di
altri il merito
il vantaggioche
e tutto
perfezionarlo
fede
l'abate Brossa
onore
il Caldera,dico
Torino),
nuovo
che
ingentisomme
pieni di
capitalisti
fornite da
(nominiamo ad
signorMont"i
dieci anni di
consecrato
aveva
sludii,e
state
cuore
BR0SS.4
-
agli
verrebbe
ne
ultimi in
del primo inventore,si content"
pregiudizio
di dirne
quel tanto, che
dovuto air opera
il prepotesse rapirgli
mio
non
sua.
Fra
pochimesi i miglioripianidell'Erard
il nuovo
quelliche conterranno
Playelsaranno
lungamente desiderato
meccanica
suscettiva
e
Y invenzione
deir estero
fino da
prendiamo atto
nostra:
e
rivendichiamo
si abbia
danno
e
cosa
menti,
migliora-
vari
e
"
nelle fabbriche
colossali
italiana sia soverchiata:
all'Italia e
ma
dell'opera
momento
questo
ripetereuna
vos
non
vobis
melopianomuter",
genere
molti
stro
regi-
ai
volta di
tre
soci
balpini
su-
avvenga
non
pi"
a
nostro
vergogna:
Sic
Il
a
Siccome
cercato.
della scoperta, sicch"
il merito
che
di
" difficile che
non
e
del
e
della musica
l'educazione
agevolmente
,
ma
hoves.
ferlis aratra
come
"
facile
a
vedere,
il
cher"
modifipianoforte:
suonatori,che potranno pi"
scritta per
dei
in modo
diverso
ottenere
,
dby
certi
124
Noi
abbiamo
dell'uomo.
oggettiche
La
vestono
veli,le
poco
degli
la persona.
moderni:
delle
cetta
pitturaac-
la
ma
foggepi" strane, i
colori
pi"vivi,
trine,i nastri,i vezzi, gliornati d'ogni
volentieri le
i
o
T abitazione
il nudo, e poco si accomoda
ama
degliornamenti
e
detto
adornano
e
addobbata
e
abbiamo
Nulla
scultura
vesti
finora
costrutto
maniera.
Le
vestimenta
donna,
dunque,possono.
sono
specialmentedella
dell'uomo,e
e
devono
all'industria.
applicata
L'Italia producea dovizia la
oggetto
essere
d' arte
lana, la seta, il
suolo
e
Tutti
cotone.
numerose
usata
a
pubblicaci era
onori
dove
cose
pi" favorevole,ci
ricompense
e
anzi che la parsimonia
Parigi.Pare
noi, nelle
con
lino,la
del
questi prodotti
ebbero
dell'agricoltura
e
splendide
il
canapa,
l'opinione
si volesse compensare
italiani di
premiando e distinguendoi prodotti
un
ordine secondario. L' Italiaintera fu decorata della
medaglia
d' oro
le
per
cotonifera. I tessuti del
delta
la canapa
medaglie
d'
e
oro
Schio, fuor di
panni almeno
Italia la base
per
e
Piemonte,i
Romagna
" industria
per
lini della Lombardia,
furono
di
insigniti
d' argento. Alessandro
concorso
esercitava,avrebbe
sete
sue
per le funzioni di
avuto
per
altrettanto. Non
le
sue
mancava
di
Rossi
di
giuratoche
fabbriche
adunque
di
in
quei tessuti finissimi che furono
dell'India,e che ora
lungo tempo un privilegio
dby
ALESSANDRO
la Francia " V
imitano
Inghilterra
maritando T arte
di
all'industria. L'
del
tanta
fortuna,
o per
Italia,
canza
man-
arazzi
quegli
commercio
ha dalo
marittimo,
perdi
di quei velluti,
quei broccati,
suo
il segreto di
che in altro secolo
I merletti stessi di Venezia
il loco
a
avevano
da lei.
nome
cedono
di Genova
e
d' Inghilterra
e del Belgio.
Parigi,
quelli
imponendole
mode
sue
naturalmente
che
con
o
macchine, o per difetto di capitali,
per
la decadenza
ora
12"
ROSSI
le
a
sue
il mondo
tutto
stoffe
e
dall'arte si chiamano
non
impone
civile,
i suoi mille
gilli,
gin-
articoli.
d* ognipaese
francesi,
fiamminghi,
inglesi,
pittori
zose
in Italia per copiarele vesti sfarvengono ancora
delle contadine degli Abruzzi,
e
pittoresche
I
delle Calabrie,della Sicilia:mentre
le nostre
dame
si crederebDero umiliate
pi"eleganti,
facessero venir da Parigile vesti gi" fatte,
che si vantano
se
0
non
la stoffa per fabbricarle.
ahneno
La
fa la legge ai due
Francia,per questo titolo,
mondi.
La modista
acconciatura
teste
o
femminili
Codesta
"
non
di
che
un
del
crea
il pi"bel modello d'una
cappellino,
disponedi
globo^terracqueo.
solamente
una
tutte
le
chezza,
gran sorgente di ric-
che non ha
incontrastata,
supremazia
n" d'alcun cannone
paura d'alcun fucile prussiano,
Cavalli. Tuttavia in molti di questiarticoliV Italia
se vuole,coUa Francia,se non
superarla.
pu" lottare,
Poich" produciamo
le migliori
sete d'Europa,
dipende
ma
una
dby
126
MLLItBRI
OHNAMENTI
poco da noi di
i colori
alle medesime
applicare
i disegnipi" artistici.Se la contadina
pi" armonici,
calabrese o siciliana trapunge da s" quellevesti
un
che i
pittori
pi" celebrati si rassegnano ad imitare,
t"on pu" esser
in Italia l'istinto della
venuto
meno
bellezza e della eleganza.
Abbiamo
gi" parlatodegli ornamenti d'oro del
Castellani di Roma
ha
il
gi" conquistato
detta
nuova
il
per
in Italia le
nuove
salta
a
di
come
una
mercato
suo
che
industria,
nuova
europeo.
perch" siano
non
genere,
L'abbiamo
meravigliedell'oreficeria. Il
ilForte
Napoli,
orefici veneziani,sono
a
Genova, a
non
continuatori di
Ca-
parlaredegli
una
tradizione
antichissima.
Il Castellani espose nelle
vetrine
sue
ricchissima di pendentie
usati nelle varie
dame
di
una
zione
colle-
fermaglid'oro,
nei qualile belle
italiane,
provincie
parigine
poterono ammirare
metallici onde
il tipodegli
menti
ornaai
corruscano
alle veglie,
balli,
ai teatri.
k
Chioggia,a Burano, nelle
fabbricano
ancora
riviere di Genova
che
quei pizzi,
si
altrove si imitano
mei,
prezzienormi. Dei camdei coralli,
dei musaici non
parlo:che nessuno
in essi pensa a disputarci
la paUna.Vi fu un tempo,
motto lontano,che un cappello
di paglia,
ciato
intrecnon
e si
servilmente,
a
di
uno
pagano
Firenze,era
a
desiderato
e
pagato paco
scialle dell'India.
dby
meno
ARTE
LA
DEI
127
TAGLIA
diedero luogoai capelli,
che venuti
cappelli
si sa da qual capo, ornano
di trecce straniere
non
la nuca
delle nostre damine pi" schifiltose.Ma
la
paglia
pi" fine,e le dita pi" esercitate sono ancora
Ora i
in
Toscana;e
che
toscane
sono
le due
sorelle Frateschi
la loro
e fecero premiare a Parigi
trasportarono
industria.
Conchiudo
da tutto questo,che
glielementi d'ogni
d'industria elegante
si trovano
specie
ed " vivo
Y istinto che
ancora
sa
ancora
in
Italia,
comunicare
a
tali
dell'arte.
pi" squisite
Non credo che giugneremos" prestoe si facilmente
dalla tirannia dellamoda francese,
ad emanciparci
n"
dal predominio
della compagniadi Lyon. Ma non per
forme
le
prodotti
questodobbiamo
arrestarci per via. Come
la
nuova
oreficeriaromana
alla francese e all'inglese,
prevalse
cos" potremo fabbricare quando vorremo
davvero, e
cati:
e merletti pi" artisticie pi" ricersete,e velluti,
solo che
cessiamo
tralTarela roba
qualchecosa
una
volta dall'imitaree
con-
altrui,
per offerireal mondo elegante
di nostro, che ricordile antiche
ficenze,
magni-
dell'artemoderna, nella
l'impronta
presenti
qualepossiamo ancor dire la nostra parola.
e
Noi
vinceremo
ad
volta,
una
Le altre
e
prevarremo
sola condizione
nazioni,come
:
far
abbiamo
a
superarsicoH'abbassare
nostra
megliodeglialtri.
potutoriconoscere
all'ultima
si affaticanoora
esposizione,
e
alla
ancora
produrmolto,
successivamente i prezzi
a
dby
128
MEGLIO
FAR
dei loro manufatti. Ma
abbassare
senza
la
Noi dobbiamo
si pu" diminuire il prezzo,
non
della
qualit"
t"nere
altra via: far poco
il valore della
aumentare
delFarte. In questo
non
merce.
e
far
bene;
materia,col pregioideale
rivali,
o, se
avremo
ne
mo,
avre-
la vittoria.
potremo disputar
Riassumiamo questa quarta partedel nostro
in
L'Italiache
pocheparole.
lavoro
pi" d'ogni
ha conservato
deve
popolol'istintoe la tradizione dell'arte,
a mantenere
applicandola
adoperarsi
questoprivilegio
al maggiornumero
e
e nel modo
d'industrie,
migliore
Cos" l'arteestender" di giornoin giorno
pi"originale.
altro
il
suo
regno,
e
diverr" industria e ricchezza.
Scopo di questicenni
fu
quellodi
cercare
l'idea
e l'artenell'industria.
nell'arte,
Abbiamo
e pi" a lungo
parlatopi" particolarmente
di quelle
e di quelle
nelle qualil'idea
sculture,
pitture
dell'artista ci parve
secondo
risplender
pi" chiara. L'arte,
noi, consiste nella manifestazione del pensiero
umano
in tutte le forme
Ci siamo dovuti
del beHo.
alla pittura
e alla scultura,
limitar^
di Pariginon
perch" l'esposizione
aprendoun
vale
a
concorso
pot" completarsi
dei suoni
all'arte
dire alla musica
e
e
della
alla poesia.
dby
parola,
DELL* ABTE
OGGETTO'
Mentre
vedere
critica interessata afletta non
certa
una
nell'arte che
materiale
e
imitazione servile della
una
obbiettiva,ho creduto
alFarte italiana quel carattere
ed
129
tura
na-
rivendicare
ideale che la fece universale
umana.
i
Quando
stessi
processifotografici
l'oggettoche riproduconoin
ftiggeveli
lampi in
cui la vita si
di
uno
manifesta,"
vedere l'artista
abbassarsi
spettacolo
di
tentano
prendere
sor-
quei
triste
un
alla gretta riproduzione
esteriore.
dell'oggetto
L'arte
"
non
se
progressiva,
ognidi pi" si arricchisce
in tutti
gliatti
e
non
di nuovi
i
per
l'idea,che
festa
elementi,e si mani-
dell'uomo.
prodotti
studiato
dunque nelle opere d'arte espostedai
ganza
e dagliscultori italiani,
pi" ancora che l'elepittori
della forma, l'affetto,
il
e la perfezione
plastica
Ho
sentimento, in
incarnare
tentato
L'idea
"
parola,l'idea
una
ed
che
l'artistaavea
esprimere.
ci" che l'arte all'industria.L'industria
all'arte,
riceve dal sentimento
valore
che
ha per
artistico un
pregio,un
Qualunqueoggetto,
qualunque suppellettile,
per umile e vulgareche sia,
una
chiave, il tessuto pi"
una
sedia,un bicchiere,
lavorato da un artista,
grossolano,
prendequalchecosa
di
non
gentilee
di
se
stessa.
elegante,che
non
pu"
dare la
chi
mac-
na.
nati
italiani,
Noi
cielo
0
artisti per
per educazione
Dall' Onoaro
benigna temperiedi
spontanea trasmessa
da
padre
9
dby
150
in
OGGETTO
dobbiamo
figlio,
dell'arte
gelosamenteed
conservare
questo naturale vantaggioche
Molte
altre
a cui
nazioni,
ci
scere
accre-
distingue.
Fassociazione dei
capitali
eccedente permise di operare su
popolazione
largascala e produrre
piii
per s" e per altrile cose
necessarie alla vita,ci supereranno sempre in quei
e
la
che
prodotti
meccanica
la divisione del lavoro
ponno
a
questimiracoli
faremo
bene
trascurare
della chimica
di svolgere
e di
meccanica,
anche neirinapplicare
diato
bello,ch'" nostro invi-
desiderabile meta,
le nostre
prossimeesposizioni
si distingueranno
solo per la forma,ma
non
se
precisione
di teiiei"
dietro
della
e
quel sentimento del
retaggio.
Avremo
raggiuntouna grande e
dustria
la
celerit" portentosa.
con
moltiplicare
Koi, se sappiamo,senza
e
nelle
cose
d'arte
per Tidea;
della nostra industria si chiariranno
prodotti
venuti d'Italiaper quel sigillo
che vi avremo
speciale
impresso.
e
se
i
dby
152
L'ITALIA
et que, dans
mieux
l'art,
Je
que dans la
encore
entendre
pouvionsnous
nous
PARIGI
A
r"serve.
sans
par r"mercier
commeDce
o" tous
Nous
immense
cet
sur
les
peuplesdu
monde
plut"tdes
ou
arts
ont
ou
moins
en
et
Italie,
les
"bauches.
ges, et
nous
occuper
v"e. On
perdu compl"tement
tegr"co-latines
que nous
pas
avouons
sans
dans
encore
effort d'avoir
la
a
placequi nous
class"s entre
ses
lan-
beaucoup "
" faire pour
autres, et presque tout
r"ser-
est
la Russie et la
Turquie,
fait d'industrie. Je ne sais
en
primitifs
"tablir quella commission imperiale
a voulu
pays
pas
si
que
rapport entre l'Italieet
m"nageant
nous
plus
ancien
Tart est
que
reste, l'Italieest
honorablement
nous
les beaux
p"rcs.
nos
au
na-
essais,
r"v"ler d'une mani"re
n'avons
nous
apprendredes
deux
se
pu
que des
Ce n'est que dans
traditions
glorieuses
Quant
"t" convi"s.
pouvionspr"senter
ne
avantageuse, parce
nions de
Champ-de-Mars
industries humaines
l'Italiea
que
notre
de na"tre " la libert" et " la vie
venions
congr"sdes
ce
paroles
encourager
Ih""tre du
et par cons"quentnous
tionale,
"
des
le Siede
bienveiliantes dont il a bien voulu
d"but
politique,
cette
place;mais
Entre
plaindre.
veut
pourvu
bien
le
en
pays,
m"decin, l'Italie
soeur
de
charit",
dans le testamene
directeur,nous
dby
nous
sans
l'acceptons
et le
r"le de
l'oubliepas
monsieur
plaisanterie,
deux
nous
le malade
du
s'acquitter
qu'onne
ces
Sans
trouvons
L'ITALIA
que la section
qu'onnous
pour les essais que
A
a
133
PARICI
conc"d"e est
pouvionsenvoyer.
n'est pas un d"bit. Quelle que
exposition
Une
Factivit" d'un
nous
peuple,et
"tre les conditions o" il
se
si heureuses
une
soit
puissent
que
trouve, les
peut raisonnablement esp"rerdans
progr"squ'on
de dix
periodo
sauraient "tre si
faitd*art et d'industrie,
ne
en
ans,
vaste
assez
qu'ilfaille demolir
"normes
de
quartier
un
la ville
pour les "taler.
premi"requi a pr"side"
L'id"e
nos
envois
a
"t"
le nombre. Ce n'est
pluspossible
mais par la qualit"
que nous
pas par la quantit",
aurions voulu m"riter vos bons poinls.
n'est plustemps de signaler
Des circonstances qu'il
d'en restreindre le
ont
modifier
d"
toutes
ce
On
programmo.
fallu respecter.Le
" la h"te, et les
premiersarriv"s
Nos sous-commissions
ont
imit"
en
TEvangile,qui a accept"les
ni"re heure
Aussi
titre que
m"me
au
italienne
exposition
r
dit
a
les
une
orgie
"
styles,
depuisla
tout
Est-ce
Mieux
un
vaut
ont
a
"t" fait
"t" les "lus.
cela le bon maitre
de la
premi"re.
Champ-de-Marspr"arts, un p"le-m"le
au
"
de tous
pose
choix
com-
ouvriers de la der-
ceux
fait de beaux
en
sente-t-elle,
on
de
pressait
des
parts; il y avait des pr"tentions,
p"titions
qu'ila
de
nous
les genres,
de tous
lismo
acad"miquejusqu'aurea-
cru.
mal?
Est-ce
un
bien? Je
ne
sais pas.
que
accepter les faits accomplis,
les
dby
L'ITALIA
134
discuter
" Paris
apr"scoup.
"l"ments
Au
qui n'ont
il y
reste
tres, et, si
a
dans
peu
de beaux
d'absolu dans le monde.
fur et "
au
l"ve par
L'art
la
Le beau
la conception
de
vision,
pas dans
lui
le
m"me
sans
ici-bas. Il
choses
eu
se
tort. Il
n'y a
r"v"le et
des horizons
ombrasse
consid"r"
se
rien
pl"te
com-
s'"-
plusvastes.
d'un
simplereproduction
en
lui m"me.
cet
objetpar
C'est
plutei
l'artiste,
qui,
savoir,y m"le quelque chose qui n'est
de
" l'esprit
mais qui appartieni
robjet,
qui l'observe et
soit par la
au-
C'est la
m"me.
que la pens"e humaine
saurait pas "tre la
objetext"rieur
les
qui n'ait sa raison d'"tre
ni" le progr"sen fait
a
qu'on a
mesure
degr"set
ne
vous
qui r"gittoutes
arts. Je crois
les nouveaux
de cela aussi chez
fait pr"cedent.
On
un
les scories
forme bien arr"t"e.
une
encore
fait nouveau
un
pas
et fusionnent avec
le dire,chez
j'osais
loi de contiuuit"
n* y
formation,o"
en
pas
a un
dii pays, qui est
bien T"tat
petitmonde
passebouillonnent
du
italienne
quelle,
rexposition
Telle
repr"senteassez
un
ancore
PARIGI
A
ligne et
le
soit
reproduit,
par la
ce-
parole,
la couleur.
paraitaussi clair et aussi incontestable qu'un axiome. Et cependantil y a des artistes et
des critiques
qui voudraient ravaler l'art" la simple
des ph"n"m"nes ext"rieurs et mat"riels
reproduction
de paraitre
Au risque
p"dant,je vous demande gr"re
Tout
pour
ces
cela
me
J'ai
quelqueslignes.
tout d'abord
quel est
int"r"t "
le terrain o"
dby
vous
je vais
me
avoaer
piacer.
est de Tari comme
Il en
135
dell'arte
FILOSOFIA
de la philosophie.
On pose
on
T"puisejusqu'aux
syst"me,on le d"veloppe,
derni"res cons"quences.Est-ce fini? Au contraire,
un
Tout
ce
beau
et du
travail n'a fait qu*"purerles "l"ments
vrai
former le fond d'une
qui vont
du
phase
ult"rieure.
Les
beaux
On
a
ou
moins
toujoursproc"de de
arts ont
commenc"
par
la
reproduire
de fid"lit".Ensuite
nature
la sorte.
plus
avec
s'en d"tache
l'artiste
,
s' en
"loignepar degr"s
,
de
personnels,
sorte
que
y m"lant
en
"l"ments
ses
tableau,sa statue,sont
son
d'une forme abstraite,
d'une id"aplut"tTexprei^sion
lit" qui lui est propre, mais qui peut devenir tout "
fait fictiveet bizarre.
C'est l" le
mani"risme,le baroque.Si
de talent
de
qui donne
il lui arrive
l'art,
generation"
route
chouer
ment
sa
" cette
l'impuls"on
de
dans
l'"garer
o" les "l"ves n'auront pas m"me
par leurs propres
tiste
ar-
phase
d'entra"ner toute
souvent
et
suite,
c'est un
une
fausse
une
l'honneur d'"-
d"fauts. Cet "tat
d'"gare-
.etde mauv"is go"t peut durer des ann"es
et
mais non pas s'imposer
des si"cles,
quelquefois
pour
L'erreur ne saurait "tre "temelle. Un vrai
toujours.
genie se ravise tout " coup et revient " la nature
et
" la v"rit". Retremp" " cette
" de nouvelles
thologiequi,en
forces
conqu"tescomme
source
ces
il s'"lance
,
g"antsde
la my-
touchant la terre,recouvra"ent leurs
perdues,et
se
au
rajeunis
pr"sentaient
combat.
dby
156
FILOSOFIA
Je
notre
cher
mon
crois,
epoque.Nous
DELL'ARTE
directeur,
que c*est l"
de traverser
venons
o"
d"cadence,
de dissolution et de
une
un
peu
p"riode
Tart avait presque
et cherchait la beaut" dans
perdula foi en lui-m"rae,
de ligneset de tons
des combinaisons capricieuses
qui ne manquaientpas toujoursd'espritmais qui
et de grann'avaient plusce caract"re de simplicit"
,
tout le monde
deur que
admire dans
chefs-d'oeu-
ces
resiste " Taction du temps et de
Tantiquit"
la critique.
C'est pour cela,monsieur,que, tout en laissant "
vre
o"
d'autres
plusautoris"s
scabreuse
moi la t"che aust"re et
de fl"trirle mauvais
" chercher c" et
l'art que
que
go"t, je me
l",les indices de
ce
boraerai
de
renouveau
je vois "clore,et qui nous
promet, quei
qu'on en dise, le triompheprochaindu
vrai et du
beau.
Depuis quelquetemps d"j" j*aicommenc"
(Buvre
en
Italie.En
tistes de tous
de mieux
reconnaitre
d"mie
Aiit"e
parcourant ces
les pays ont
salles oii les ar-
expos" ce qullsont
dans les derniers dix ans,
les traces
qui s'en va,
et
cette
de la m"me
il.m*a
lutte entre
F"cole de la nature
fait
sembl"
Taca-
quirevient.
forces.
ses
repris
Ce caract"re d'universalit",
conlirmant dans
en me
m'a faitpenser quiine serait peutmes
convictions,
"tre pas inutile d'y appelerTattention de vos lecteurs; et je suis venu, cher monsieur Havin, vous
a
dby
"
L'ARTB
si tei "tait votre
demander
refuseriez pas Thonneur
de
avis, et si
vous
quelques lettres.Je n'abuserai
Je sais que
le Si"cle
1S7
LMDEALE
adre$ser "
parts, et quir"clament
tout se
qui
monde.
ce
L'art
c'est Tid"al.
quelquemots
pour reposer
bl"mes
qui
ce
frayerun
se
de
nos
tout
toutes
Le
progr"sde
qui d"borde
chemin.
Permettez-moi d*y consacrer
temps
temps,
en
ne
f"t-ce que
espritstrop fatigu"spar
et
politiques
sont
Thospitalit".
solution immediate.
une
tient dans
t"che de
sujet
ce
pressentde
Tart n'est pas "tranger " la vie nationale
et
me
doit " bien d'autres int"r"ts,
se
" bien d'autres questions
qui nous
Mais
de
pas
ne
yous
sociaux
qui nous
" la fois le tourment
ces
pro-
absorbent
et la
et
gioirede
temps.
IL
dit dans
L'art c'est l'id"al,
ai-je
ma
premi"relettre.
Un bruit "pouvantable
s'estfaitautour
de
ces
mots.
Je survis par miracle !
C'"taient des Italiens,
des
rarement
d'accord,
qui cette fois fondaient
une
moi. Je les ai
tous
de me
pri"spoliment
On
m'en
d"finitionplus acceptable.
sur
ner
des Belges,si
Francjais,
par dizaines. Voici entre
autres
semble
en-
don-
donna
celle qui r"unit le
plus de sufrages:
dby
'
.M)nil1e
j.^
fi'-"i
-r,
'.
.!
(ii\inde
r;"rt!st'\
//'
.
"
;;
r"'^st
t.
.-
'.
r^^er,
.""Iti ,i
rr^iliu's
"^
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qij
hu-
quon
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lou^iies
ct's
tonte
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v-
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et
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je
sorte,
"
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l'industria-.
daiH
l'a/t
le p'U'mel're.
me
J"
une
nu*n
t'iilt*' d.t"i"
iiier.
le
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de
de
tnivanx
t: T
"
dirorteiir.
encore
-'^""''.tulfiv Dovii'ii
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d'vp.^isfer
|f^s Kinit'^s
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Ce
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arrivor
n'a
).as
(prun
h"'^"\
encore
ete
p""tre,
qni
mniii",
svuk"l"
a
d"f"irnre
dbyG"ogle
e.i
u
ptr
138
LUCIFERO
L*art c'est Tart.
Parfaitement. L'homme
la main,
cest
Thomme, la main c'est
c'est Tesprit.
Rien
l'esprit
cela. Mais cela
m'emp"che pas
ne
de
plusclair que
de revenir "
mes
moutons.
L'art c'est Tid"al;c'est Tid"e humaine
" la
mati"re,c'est le
souffl" divin de
le marbr"
divinior. animant
et la
appliqu"e
mens
l'artiste,
cr"ant queltoile,
que chose
quin'est pas tout dans Tobjetqu'onimita,
qui vous fait r"ver, qui vous fait penser, qui vous
dont vous
"l"ve au-del" des realit"s vulgaires
"tes
accabl".
Voil"
demande
bien
limites de
les restreindre. Devant
breuses
s"ries de
Plus
Je devrais
terrain,mais
longues et
nom-
sorte, je
tonte
me
l'id"e dans l'art.
tard,je chercherai
voulez bien
ces
vous
non
fois,
une
mon
de
travaux
bornerai " chercher
vous
le directeur. Je
encore
pardon d'ynsister
les
elargir
pas pour
pour
avis, monsieur
mon
le
me
commencer
l'artdans
si
l'industrie^
permettre.J'aborde mon sujet.
par Dieu, ab Jave princi-
pium. Mais, franchement, je ne
lai pas
Aussi je commencerai
l'exposition.
lui aussi, au monde
appartient,
par le
des
trouv"
"
diable,
qui
id"es,aux
r"*
gions de l'esprit.
Cest
dans
une
le marbr".
malheur
de
qui n'a
oeuvre
nous
Ce
n'est
arriver
pas
"t"
encore
qui
qu'un pl"tre,
sculpt"e
a
eu
le
bris",mutile,d"figur"par
dby
'
'f
"
-
.
";"rv.v/'
""f."u:"'*"^';
dby
I
.1
!"* "'.i;i'"'("i\
J'sl
"
"
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''
'
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q
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.
"{'li V'
^:
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l'ai'i^to, /
^
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I-ter
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r-.'
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t
'i,
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:
a
!.-r;:
'
tfi.
'u.
do
p-
au
"
Tivor
"
n
(il
l'.""\y"
"lo .lt" i"l';-s,
"
n'ost
"s(\\(.
-'t
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,.s
er"core
";!""
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ThMre.
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mal,;**,
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i"-!^iai{Ki" \c i\iu\"l
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'
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.T'.;:"'*r
'r mJ-
: re.
'
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tOl'*f*
le
'
"
.'"-
-
.
.
(]iii
n
a.iv
s^ulplr-.
a
eii
(it'")2uro
h'
par
dby
140
COSTANTINO
les hasards
du
replac"tant
n"
CORTI
Mais
voyage.
bien
mal
que
on
recoll",soud",
Ta
socie. C'est le
son
sur
italiennes,
26, dans le cataloguedes sculptures
pl"tre,
par C. Corti.
statue " Florence,pendantTexposi-
Lucifer,statue
J*ai
en
cette
vu
tion de
1861. On
avait-on
peur?
de Tartiste. Ce
Tavait
Je Tai
n'est pas le
f"t-ce
Je
en
ne
a
pu
che, n' en
Milan, dans
l'atelier
fit ac-
destin"es " franchir les A.1-
jugement
universel de Paris.
jugement dernier
pl"tre,
n'y
coin. En
un
peinequ'onla
sans
oeuvres
au
pes, pour paraitre
"
revue
n'est pas
cepter parmi les
Ce
rel"gu"edans
mais le
:
diable,
"tait pas
d"plac".
sais pas, mon
cher directeur,
si cette statue
fixer votre attention. Personne,
que je saa
souffl" mot.
L* orgie des marbres
a
d"
lui-m"me d'ylaisser tomber ses
emp"cherM. Gau,tier
regards.Lui! un po"te!
Et cependantcette statue, au pointde vue de ce
appelezgrand art ne m"ritait pas d'"tre
que vous
itad"daign"e,je ne dis pas par le juryartistique
mais par la critiquefrancaise
lien ou internatiolial,
qui ne pas devrait se laisser entrainer par la claque
soit.
de quelque esp"cequ'elle
Est-ce ([MQ Luciferaurait fait son temps " Pan*
comme
tant
d*autres choses
L'artiste n'a pas
ni
catholique:
C'est le Satan
m"me
song"
au
et divines?
humaines
diable de
" celui du Dante
de la Bible ancienne:
dby
la fiditioii
et du
ou
Tasse.
plut"tde
141
LUaFERO
de Byron.Je
Milton, de Elopstock,
connais
ne
pas
incontestablement "
Corti,mais il appartient
M.
ordre
cet
d'artistes.
Lamartine
Chute
a
cela dans
r"v"
peut-"tre
d'unange;mais, je lui en
don, le Lucifer italien tombe
dans le moment
concu
o"
son
po"me
demande
La
bien per-
L'artiste Fa
mieux.
des
precipite
cieux
"toil"s,
plusescarp" de la terre, et
faitjaillir
des flammes par le simpleattouchement
en
de son pied.
Mais ce n'est pas la douleur physiquequi est emil s'accroche
preintesur
douleur
au
son
roc
le
visage immortel:
c'est
intime,le premiersentiment de
plut"tline
la ch"te,la
premi"re impressiond'une transformation profonde
lui.Il "tait nagu"re le plus b^au des
en
qui s'op"re
archanges;il n'est plus maintenent que le premier
des maudits,ce malheureux
qui ne peut plusaimer.
la d"finition sublime
C'est
qu'en donne
Le
et
sainte Th"r"se
Lucifer de
M.
tout
dans
Corti est
" fait f"minine
lettres.
ses
beau,
mais qui garde toujoursles
sinistre,
origine.Son "tonnement,
ses
et
traits un
vous
je ne
charme.
d'une
traces
beante
de
son
frayeurn'"tent pas "
sais quoi de divin qui vous
frappe
"ussi
sa
les femmes
surtout
ne
pas-
jamaisdevant cette statue sans y jeterun de
celui quiperdit
notre
ces longsregards
quirappellent
premi"rem"re dans l'Eden. On a dit que le diable
daigna t"moigner sa reconnaissance " un peintre
sent
dby
142
LuciFi-no
florentin
qui l'avait peintsans
C*est A^rioste qui
et sans
cornes
queue.
aussi autoris"
un "crivaiji
Tattesite,
mati"re
en
Denys l'Ar"opagite
est vrai,Lucifer doit beaucoup
que peut T"tre saint
de
diables. Si cela
de
gr"ces au
statuaire
habilit" dans le monde
aussi
si le
femme
M.
n'avait pas
r"-
beau
d'excuse,
d'un serpent; mais
longtempsqu'ils'agissait
avait cette figure-l",
foi! je n'ai
tentateur
ma
le courage
pas
et aupr"sdu
artistique,
la femme
efifet,
aussi. En
sexe
italien,
qui Ta vraiment
de
lancer
la
premi"repierre"
qui Ta/merait.
Corti paraits'"tre inspir"
de
n'accorde pas de
sexe
nubeniur: mais
aux
au
anges:
lieu de
la tradition
ncque
suivre
nuberd,
la
qui
que
nc-
l'usagevul-
lit des
les
"ph"bes ambigus, comme
dont les peintres
hermaphrodiies
grecs de la d"cail a su
dence ont peupi"les boudoirs de Pompei*,
la gr"ce et les charmes de/la
donner " son Lucifer,
musculaire d'un athl"te.
femme et le d"veloppement
C*est l'homme rehauss",
compl"tepar la femjne, un
v"ritable androgyne ie" que selon la Bible, "tait
et fcemiT"tre humain au commencement
: masculum
en*
gaire(jui
,
feciteum.
nam
foudroy"avec ses grands yeus
hagards et cette petitebouche "tonn"e, avec ses
ailes et ses clieveux froiss"s dans Teffroyable
ch"te,
mais gardanttoutefois le regard hautain, et TassuQu'ilest
rance
beau
ce
d'un "tre immortel!
dby
144
DIAVOLO
IL
" Tenfer la
m"me
MODERNO
Satan, d* ouvrir le eie!
ver
qu'ilnomma
avec
la Divine
n'a
epop"e,
les passionsm"mes
stincts,
1830:
ne
s*agit
Il s*agit
catholique.
Fenfer
la nature, les in-
Thumanit", " d"fri-
de
d"serts," f"conder les germes
vastes
voil" bien loin de
Me
" tout. Une
ble touche
la terre
rencontr"
mon
sujet:mais
fois que
non
et en
a
faitjaillir
le feu,nous
r"chauffer
allons nous
Tart,"
comme
cette
beaut"
de force et
qu*ona
alde
peu " cette fiamme
un
condamn"e
penchantfuneste, comme
un
enfin le dia-
a
grand foudroy"
ce
ce
pr"cieux"l"ment
l'exploiter,
vie,nous
de
en
"clos de la vie sociale...
encore
lons
mure
encore
les forces de
ramener
ces
po"me
osait s'en
qu*il
le succ"s
eu
pas
plusde briser les portes de
plut"tde
sau-
moins de modestie que de pompe
Il
jourselle est peul-"tred"pass"e.
nos
cher
Ce
damn"s.
aux
promettre. L'id"e n'"tait pas
de
la terre, de
r"demptionde
jusqu'ici
tentation
une
" faillir.
C'est
Tarbre
peut-"trele
qui a piantedans TEden
Certes c'est lui qui nous
en a
diable
de la science.
fait go"ter le fruit.Heureusement
pas morts.
le
Du
bien,nons
et
de
jour ou
avons
nous
eu
nous
nous
avons
connu
n*en
sommes
le mal
et
le droit de repousser le premier
emparer
du
second. Or le diable
pouvait"tre si hideux ni si b"te qu*onse pla"t"
le peindre,
la main " Mr. Corti
et nous
serrons
et nous
un
a donne
qui nous
Luciferpr"sentable,
ne
dby
lai soahaitons,
sinon
le sourire de
nos
14
ALL'ESPOSIZIONE
DIO
du jary,au
rapprobation
femmes
et la
I
mo"ns
cons"d"rat"on des cri-
ttquess"rieux.
NoQs apprenons
mand"e
marbr"
en
que TcBUvre
a
par le comte
Ce serait le
Naples.
nequeo Superos,AcherorUa
feu roi de
si
re
nous
"t" achet"e et
fr"re
d'Aquila,
de dire
cas
movebo.
" f"liciter
le noble comte
boroons
m"me
dans
la vie
et ces
instinctsde
que
:
Plecte-
Mais
d'avoir
du
nous
gard",
d"licat des arts
ce
priv"e,
go"t
M"c"ne
com-
les r"volutions ne
peuvent pas atteindre.
IH.
N"Hi,moasieur,il n*ya pas de Dieu k rexpositioa
universelle de Paris.
Dans cette foule de statues
artiste"
et de
tableaux
ou
nos
le
t"cb" de repr"senter
ont
coutemporains
type du Christ,de la Yierge,des anges, des saints,
je n'ai pas
s"e, non
trouv"
Tid"e divine,
qui me
seulement dans
la section
"clipparait
italienne,mais
partoutailleurs.
pas que Fintention en
Non
mandes
Il y
a
non
plus.Nous
des bons Dieux
i"preux:l"-bas ilouvre
n'en
ait
manqu"^ ni
sommes
p^
les
com-
encore
l".
par dizaines. lei ilgu"ritles
sesbras
"
un
jeune homme
qui s'est d"pouill"
pour TEglise:plus loin,
s'est
le m"me
il embrasse
jeune homme
parce qu'il
tout
nu
Dail'Onoaro
10
dby
146
IL
habill"
"
PAN
GRANDE
De ce cot" il meurt sur la croix,
trappiste.
d"gouttede ses piedset de ses mains avec
en
et le sang
de l'autre il
r"alisme tout " faitcourb"tesque:
un
Teau, et, comme
prom"ne sur
se
com"te, il appara"t
une
ap"tres.
aux
parlerdu
Je n'a pas "
est, mais
selon
son
r"flet du
de F"cole d' Overbeck,
moyen-"ge italien. C'est
Derni"re
par Gu"
c"ne
tableau de genre
en
Christ et les
nous
et
Jesus
d'or
nouveau
"
son
ce
Dieu, le Sauveur
Le
dans
grand
Pan
les airs
au
un
mi"re
lu-
"clairant le
en
exp"dienting"-
n' est pas
l"
ce
que
(Angleterre)
soir"e de
mais cet
esp"cede
la t"te de Jesus
la
un
paysage la Derni"re
qui lui manque
celui de
offre
la recher-
Dieu. C'est le Christ de M.
toire,non
ce
pas
mysticismealli" "
Nazareth:
qui entoure
" lui donner
l'ombre
par id"e divine. M. Fisk
vrai,dans
Christ
passe,non
nous
(Russie)
dans
: mais
dramatique
essay"d'un
le
qui veut.
est
ap"tresfid"les,
entendons
che du
y
esp"ce de
L'effet de
grande proportion.
qui laisse Judas
nieux
jury. L'id"e
par le
Tavenir de l'art.N'a pas la foi
La
lustre
par V il-
trop enr embryon pour pouvoirTappr"cier
m"rite. Ce qu* il y a de mieux, ce sont
les cartons
encore
charbonn"
carton
Cornelius,et couronn"
a
MORTO
ne
sant
crois-
suflBt pas
pour "tre le Fils de
Renan, le Jesus de l'his-
le Gls de
foi^de la tradition,
des hommes.
est
mort!
moment
c'est le cri
qui retenlit
o" Jesus venait de
dby
naitre.
On
cela
qui a
naissanc" "
donne
nos
tant
jours^
de repro-
qu'on appellela Pi"te,e'est " dire
Vier^epleurantson fils deposede la croix ? Est-ce
ductions
la
s'est "lev" de
dirait qu'uncri semblable
Est-ce
147
DlirR"
GIOVANNI
de
m"re
cette
que
ce
regrettant Jesus, re tombe
grand
Je
qui
de
Pan
plut"lTEglise
dans la mort
ainsi que le
?
Tantiquit"
dis pas que
ne
serait pas
"plor"ene
soit la
ce
pens"e des
artistes
peintces tableaux et sculpl"ces groupes :
mais c'est l'impression
qui frappeinvolontairement
" la vue
de ce sujetqui revient si sounos
esprits
ont
parmi les
Champ de-Mars.
vent
C'est "
d"cerne
a
M.
un
le
d*art expos"escette ann"e
ceuvres
de
ces
groupes
que le
juryinternational
la statuaire. L'ceuvre de
grand prix de
meritai t
Dupr" (Italie)
au
doute cet honneur.
sans
italienne qu'onacouronn"
lui.
en
scuipture
du sujet,
des
Tensemble, la perfection
grandeur.
C'est la
La
le sentiment grave
d"tails,
cette
a
CBuvre, tout cela
fait taire pour
rivalit"s
Le
un
force la main
a
des
juges,et
les int"r"ts et les
tous
moment
Napol"onmourant,
grand po"me
tous
les
par
en
sujetsbibliques
Vela, que
joursau
de marbr",
go"t de l'epoquequi se
les
quifrappedans
engag"es dans la lutte.
universel met
tre
et s"rieux
a
"t"
le
suffrage
premierrang ce
distanc",malgr" le
prononce
,
si vivement
faveur des
con-
sujetsplusrap-"
proch"set plus r"els.
dby
148
Les
"s-arts ont incline la balance du cot"
maitres
de leur confr"re
les
:
Tacad"mie
pect"es,
tant
ne
s'en
honorable
assez
pas
faut,mais
ne
sommes
"
coeur
res-
cette
souveat
acad"micien,
pas
aurions mauvaise
nous
souscrire de grand
pas
"t"
s'est d"cern"e la couronne,
d"cisions. Nous
ses
grandes traditionsont
trop encourir le bl"me quis*attache
fois sans
"
piet\
LA
ce
gr"ce "
jugement
si
la statuaire italienne. Lltalie n' est
pour
riche pour
"
renoncer
avanlage, et
aucun
d'ailleursn'est pas assez largeenvers
nous
critique
de notre part.
exc"s de g"n"rosit"
un
pour justifier
reconnaissance le grand
Nous acceptonsdonc avec
prixde sculpturequi nous a "t" d"cerne;mais nous
la
faisonspas illusionsur
nous
ne
la
port"ede l'oeuvre
Dupr",consid"r"e
qu'elle
religieuse
exprime.
magistralede
Certainement
par la nature
mort.
un
m"me
C'est donc
homme
Christ est tout
ce
la forme
dans
parfait
un
essai du maitre
prime dans
leurs tendres
le
homme,
les maitres
leur
ce
qu'il
y
C'est
un
de
a
plus
type. Mais
ilne pouvait"tre
sujet,
du
aussi
son
italien,
ce
n'est pas
parfait
que
Abel:
un
un
le
que
Dieu;
premier
type de beaut"
grecs Tont si souvent
ex-
Adonis, que les p"lesjeunes filles
de la Grece et de la
Ce
humaine.
plus"g",mais
virile tei que
du cot" de Fid"e
M.
Syriehonoraient
tous les ans
de
complaintes.
n'est pas d'un
cadavre, quelque parfait
qu'on
sculple,
que peuvent
rayonner
la lumi"re et la
dby
vie.
PIET"
LA
ces
141"
attributs de la d"v"nit" de
n'avait donc
la m"re
que
tout
temps. L'artiste
id"e.
exprimerson
pour
quiest charg"ede parlerau coeur de la
foule par sa douleur,qui n'est pas seulement la douleor d'une m"re quia perdu son enfant,mais de Thu-
C'est Marie
manit"
qui vient de perdre son
mystique,qui est Tessence
enti"re
tout
Or, ce sentiment
d'un tei
de
M.
moins
n"us
sujet,
Dupr".Tout
artistede
moderne
bon
il n'est pas
soit,
croyant qu'il
siede. II a donne
son
l'attitudeinconvenante
remarqu"e en
d'autres
n'est pas
encore
ciens ont
su
" la
bras le corps inanime
qu'on a expos"tout
siede
nement
Vierge r"cevant
de la
"
une
groupe
oeuvre
de
avons
nous
mais
ce
que les
an-
dans
ses
grande vietime.
bas-relief
antique
cot",dans le compartimentde
travail. Ce
n'est pas
au
douloureux
qu'" regarder le
n'avez
que
semblables:
oeuvres
l'"tonnement
donner
r histoire du
" cette Niob"
d'une m"re, exprim"e sans
l'angoisse
tonte
grimace,sans
Vous
m"me
pas dans la Pi"t"
le trouvons
ne
Dieu.
M.
bas-relief du
d'art
quatorzi"me
comparableaucune-
Dupr" ;
mais
l'id"e mystique
y est cent foismieux
exprim"e.
Voyez le Tiiitoretto
lui-m"me : M. Marcato en a expos" une superbeaquarelle qui rend l'originai
saurait mieux. Cette
on
ne
m"re quitombe " la renverse
et quin'ose pas regarder
son
enfant
en
tuaire notre
marche;
plusque l'oeuvre magniGquedu
C'est que les si"des
contemporain.
dit
c'est que
la science
a
report"notre
dby
sta-
ont
foiet
150
ARY-SCHEFFER
notre
" d'autres
enthousiasme
nous, Dieu
saurail
ne
mourir, pas
jours : parce que Dieu
dans
Le
repos
dieu de la science
ce
de Tart
mais
ou
quidemande
tard "
"
et
temps
tr"ve.
sans
eelui
encore
et concr"tes;
pr"cises
destin"e
Tart,"
Irouver
tot
forme
sa
sensible.
son
l'exposition
un
Christ
et
sa
Chrisl
admir"
avons
nous
eaux, que
dans
foi. Le
dans
de Morelli
nom
un
autre
volont"
bien
assez
repr"-
nous
par-
italienne contemporaine.
peinture
divine,que je t"clie de d"ra"ler
moderne
peintre
depuisquelquesann"es
son
paraitincompl"te.
suivi la
et
confr"res. Je
n'a pu faire
paried'Ary-
tableau de la Tentatioa que
aurions voulu crter pour mieux
manque
pas:
che
mar-
que tout autre, repose
dans la tombe,
pr"scnceparmi ses
Scheffer. C'est
me
qui avait
de l'id"e chr"tienne mieux
deuxfbis
sa
par
cot" de l'artisteitalien,
elle
actuelle,
l'exposition
sujet ne
les
de la
Quant " Tid"e
C'est que le
est
sur
atelier.C'"tait
son
salles: mais le tableau dont
nos
je dirai m"me
acte de
marchant
vivant,domptantla nature
l"ns aurait montr"
Ce
et
le
,
regrettons que le peintreMorelli n'ait pas
envoy"
dans
trois
pour
dans le
n^est pas
des formes
r"v"ler dans
se
et
plastique
Nous
m"me
est
conception
philosophique
toute
sent"
les "tres
sans
Tespaceinfini,
c'est que pour
vie, la lumi"re
c'est la
qui emporte
mouvement
objets;
exprimer notre
il est
dby
id"e.
reproduit
m"me
dans la section italienne: mais
nous
non
pas de
l'uomo
152
ALrESI"0SIZ10NK
IV.
Un
de
meilleurs
nos
national de
la
dont le jury biterartistes,
a couprendereexposition
paris"enne
la Pmdistingu"e
repr"sentant
deur (laPudicizia)
vient tf"baucher un Diogene,qi^i
de trouver Vhomme, renverse
sa lanterne.
d"sesp"rant
Un chien, xm"x"" d"courag"que le philosophe
son
cherchant encore.
maitre, allongele nauseau
ronn"
une
tr"s
statue
Je vote pour le
avoir cherch"
ques
mon
cliien,
Dieu
essais pour
aussi la femme
et le
cher monsieur.
diable,
je vais
Y homme
retrouver
et
Apr"s
faire quelpeut-"tre
"
Texposition.
Il faut deshommes
or si
pour peindreThomme:
d'Italie avaient perdu
les statuaires et les peintres
la figure
rhabitude de repr"senter
humaine aux prises
les passionset les vicissitudes de la vie, il
avec
faudrait vraiment imiter Diogene,
terne.
et baisser la lanCela revient
"
sont forc"s
critiques
d'^vouer,lorsqu'ils
d"plorentplus ou moins ouverla perle du grand art en Frarice: le grand
tement
art, c'est k dire,non pas Thabilit" de remplirdes
mais le genie d'"voquer
les grands
grandes toiles,
types
et les
ce
que
vos
hauts faits de Thistoire.
dby
t-H
LA
CRONACA
LA
E
155
STORIA
L'h"r"dit" des Delacroix et des Delaroche est tomb"e
!
quenouille
en
D'o" viendra rhomme
donner
et
l'art,
Je
quipourra
l"git"me"
h"ritier
un
dire,du grand
veux
f"conder
la
la race,
de
couronne
art?
Qui vivr",verr".
Voyons " quoi nous
sommes
en
n"s d'hier,
d'Italie,
pouvant " peiaeafSrmer
de
sortons
avait pas
chaos,de
ce
dllaliens
encore
lymbe
ce
po^
dans
cette
o"i il n'y
terre, que
avait si stvamment
inonsieur de Mettemich
uae
en
unite nationale.
notre
litique
Nous
alli"s
vos
nous,
d"finie
expressiong"ographique.
"tions six
Nous
dans
ou
claquemur"es
sept peupladea
des fronti"res aussi
bles que
jalouseset aussi
la muraille de la Chine.
inviola-
Chtquetroncon
de
italienne avait sa vie "^ part, sa chrocrysalide
ses
petitsgrands!hommes, ses
nique particuli"re,
gloiresen miniature, ses inter"ts " part " sauvei
garder.
la
Les
leurs
princesde
et leurs
leurs
avaient les
Lombards
les Pi"montais
Visc"nti,
Savoie, les Toscans leursFerruccio
leurs Manfredi et
M"dicis,les Napolitains
Masaniello,
etc,
individualit"s,que
nos
etc. En dehors
historiens et
nos
fait connaltre d'un bout " Fautre de
arrivait de
ne
niaiseries de
voir "
nos
gente, des
de (ies grandes
po"^esavaient
il nous
l'Italte,
expositioni
petites
que des
h"ros de l'endroil,
et des
dby
154
LE
dames
clieveux
aux
GRAND
"pars, sacrifi"es par
veag"es par les amants,
C'est l" toute, ou
ni"re
ART
etc.
de
pr"s,la peinture
" peu
Enattendant
generation.
b"es, les fr"res enEemis
plomateset
un
peu
de
^rand "tonnement de certains diceriaias histor"ens qui s'"taienth"t"s
trop de chanter
de vani
forme
ont
la
Thistoire:
la
plaineen
plais(leconstater
me
d'artistes
le
rivi"re,
la f"condant
la convelle
que
statuaires
italiens,
branches-du m"me
ou
ce sont
peintres,
chercher
quelques faits et
" la
quelqueshommes qui appartiennet
enli"re,et "^rhumanit".
C'est
fruits.Je
le germe
de la libert"
Le beau
n'est perdu.
se
et le
bionde.QielquesoitTavis
de
a
"
nos
porte ses
: mais le grand art qui
trompe peut-"tre
me
conche d'un cot", va
la statue
nation tout
horizon s*est ouvert
qu'uiplus vaste
yeux, c'est que
tion
genera-
arbre,ont d"laiss" certains
sujetstrop "t^oitspour
se
ou
vastes,"^ux.
ses
deux
obs"ques.
ses
fleuve royalqui.traverse
Je
langes, et
ses
au
confluens
plut"t,les petits^
de
leur bais"r
donn"s
sont
se
"e
chroniques'est eclips
La
la der-
les fronti"res sont toni-
Lamourette, la natipnest sortie de
put s'affirmer
les maris,
Vela,Derniers
proclam"ele
rel" ver
de Fautre. Rien
patrieque le
de messieurs les criliques,
jours de Napol"on,a "t"
grand
n'a de
chef d'oeuvre de
universel du
1^suiTr^ge
de part
Texposition
peuplequi stationne depuis
dby
FOSCOLO
UGO
cinq
mois
de
autour
ARNALDO
-
DA
C'est
sode.
son
1.j5
BRESCIA
suffrage
un
fr"lat",
que celui-ci. Cetl" figure"pique n'est
non
seulemenl
pas
le
conqu"rant,Tempereiir,
Togre de
Corse, le fl"au des rois: c'est Vhomme
deS.te
H"-
l"ne, c'est rhomme, qui apr"s aroir p"trile monde,
le voit
anime
mais
"chapperde ses m"ins ^our toujours,
de son
et d"ja mv"t k la libert"! Tout
souffl",
le monde
lu cela dans
a
fl"tries par
l"vres
labour"
de
qu'il a
arier,
sur
d"dain
par le regret, et
On dirait
tues
un
sur
regardprofond,
ce
ces
front
ce
peut-"trepar le remords.
reconnu,
diff"rent genre,
ce
parmisla foule des staitalien,
jeune homme
appel"Ugo Foscolo,qui froisse l"-bas un traile sign"
par lui,le trait" de Campoformio.L*(BUvre est de
Tabacchi
riiomme
par
la
de
"l"ve
qui a
de
la conscience
Peut-"tre
moine,
par
a-t-il entrevu
homme,
droits formul"s
ses
de loin
qu*on s
vie, oubliant que
malheureuses
succomber
pape: mais
sont
encore
tout
de
de
ce-
\atpoesie.
un
homme,
l"tre
Brescia,scuipt"
concd'dats et des
de
jusleces
"
r"ppeler
la
iransactions
quii avait,lui,invoqu"es
perfides
qui Tont perdu.
et
extremis, et
de
ce
efforce
de
des
" la hante
Taif"tardini,
Arnaud
et
martyr, Arnaud
un
conventions
in
Y
mais grav"s dans "k coeur
revolution,
lui-l" par le eulte de Thistoire
un
enWe
Vela. Yoil"
'
'
Brescia,le Mazzini du moyen^ge, a d"
aux
sa
forces r"unies
statue, et
ce
de
et du
l'emperet"p
quiplus est, scriiesprit,
156
est
CONTE
IL
debout
encore
tion,dont
on
La
pourra
statue
t"t
et aura
enf
LARA
et la nouvelle exp"diItalie,
m"nace, le trouvera
nous
bi"n
sa
route.
briser,T espritsurvivra,
se
tard liaisonde cette
ou
sur
entente
peu
diale
cor-
qui r"unit les^'deuxpouvoirs....
Passons " l'autre salle.Voyons si
tres ont
Esl-ce
lit ses
su
trouvei^fquelque
part Fhomme
le Tasse, pfeint
par
"
vers
dois-jedire
ces
Morelli,au
4rois dames
de la
Thomme,
encore
nos
poesieou
"'homme
au
XVI
de
Diogene.
moment
m"ins
plusou
du
jeunespein-
qu'il
"prises,
po"te? Oui, e' est
siede, faconn" par
la servitude volontaire "
oubliant
more
du
de la cour, et
Tetiquette
le clafite des croisades,
pour la viola d'a^
troubaiour. Pauvre grand'homme!Le concile
de Trenle
Morelli
a
jiJfes"
par
"t"
l"!
peut-etre mieux
inspir"dans le
^u'il a puis" dans un po"me de Byron,
petittableau,
et quMl a nomm"
complaisammant11 conte Lara. Je
dis complaisammant,
plong"
parce qui ce vieillard,
dans la m"dftation,
ses
regardantce cr"ne,crispant
consolations de
et aux
doigts,inseisible " Y amour
la vie,c'est"quelque chose qui*existe par lui m"me,
c'est rhomme, dou" d*un grand esprit
et d'un grand
ccBur, rejet"
par la soci"t" dans le crime,et brisant
a
dans des legrets inutiles les derni"rs ressorts de
son
energie Jianqu"e.Il n'appartient
qu*augrand
art,
de
peintureoupoesie,
dans
dividu,fhomme
Tin-
"
trouver
Tuniversel dans
les hommes.
dby
157
SANT'OfFIZIO
Il
StefanoUssi a su d"m"ler,lui auss",dans Tabdi" su"vre
cation d'un podest"de Florence^
un
exeraple
par tout peupleas"ervi,lorsqu%un magistratquelIl y
dans
a
trahit
d"passeses pouvoirse^
conque,
son
mandai.
national,
tableau,couronn"ipar le jury Inter-
ce
trois
" fait
le
shakespeariens:
h traitre qui s'est
princequi est force d'abdiquer;
du pe^pIe,
le gardienda
fait son ministre: Thomme
droit et de
solution
tout
types
libert",
qui attend
la
de
Taccomplissement
C'est rhdmme
et gagnant
Yoir lai'c,
Toma
aux
cet
dans
tyranniedu
^
a
peiptcet
pouvoirplus sonAre
un
pou-
cause.
petittableau
un
prisesavec
sa
r"-
et
|ct.
la
luttant contre
calme
avec
et
homme
pfusim-
celui de Finquisition.
est-ce
Est-cQGalil"e,
placable:
Bruno? est-ce Burlaraacchi? Qulmport^ C*est Tesprit
humain, c'est la pens"e de Thomme, tortur"e,
meurtrie
au
nom
de la
au
religion,
4'un
nom
pouvoir
usurp",quin'est pas de ce monde.
Je pourrai,monsieur, prolongerce^t^ lettre et
ces
mulliplier
prouver
que
exemples.Mais
italien
Tart
S'il est descendu
des
ne
cela
vous
suffi,t,pour
fait pas
hauteurs
fai^seroute.
s"reines ie T id"al
il fouilleau moins Thistoire pom y
religieux,
cher les grandes images de nos
anc"tre", et
tient " lui,
non
rallumer,autant qu'il
du
St.
mais
OfiBce,
Droit. Car l'art est
le flambeau
une
cherpour
pas le^buchers
de la
et
V"rit"^
du
Tel
fonction civile lui at""^i.
158
IL
SANT'OFFIZIO
Fari,tei le peuple.Ne d"sesp"rons
pas de la nation
o" les artistes n'ont pas
oubli" tout
"
fait leur
mission
a Parigi
pubblicata
Il disastro prevedutosi comil perch".
piva,
Questa quarta
e
s'intende
e
lettera
non
fu
l'autoredovette pensare ad altro che
a
vere
scri-
dell'arteitaliana in linguafrancese.
FINJ5.
dbyGooQle
PA^
Dell'arte
QUARTA.
"pplipatf airindustria)
pag.
Aloysio-Juvara"Gucll"oUa, Tramontano,
9".
Salomon,
galo,
Sor-
Castellani,Salviati,
Alinari,Ponti,N'^a,
Podio, Segoso,
Beroviero, Ginori^Bl^hard,
Giusti,Barbetti,Gaiani, fratelli
Gargiiillo,
Bonanno, Caldera, Alessandro
Bonglovanifi,
Rossi,
Casalta, Forte.
PARTE
Lettere
al
QUINTA.
direttore
signor fltfivini
I. L'idea
II. Satana
HI.
Dio
IV.
"Juomo
politico
n"ll'"|rte.
fili'
esposizione.
all'esposizione.
all'esposizione.
dby
del
Si"ciCtpag.
ISl.
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