" I L'ARTE ITALIANA A F^AFtlGI NELL'ESPOSIZIONE UNIVERSALE DEL 1867 RICORDI DI F. ONGARO DALL' FIRENZE TifofiR4FiA nr ""iovANNi PoLizzr " 0"yiv. 1869. dby Hurvad l=/\(oO.S-,XO Coilegre Librarjpr Dee, 20,1919 r^^^ ,^ letteraria Propriet" dby CHI A che Questo " veramente di mio libro: da libro taccuino: sale impressioni, idee, desideri nella le statue , , che artistici vi erano parti del mondo. pi" arrestassi italiana: vedute cose Io non e 0 che Parigi gli oggetti pi" stati mandati o. tla meno tutte eh' io pi" nella spesso e non studiate senza cosa* lungo tener le mi zione se- delle conto negli altri compartimenti. sottocommissione oggetti d'arte che mi a le riguardando e Italiano," naturale ma qualche dal percorrendo mente giurato, n" membro era i materiali staccate dell'esposizione a pitture piuttosto sono farsi: lettore, non amico o pagine rampollavano mi le io ti offro, un un LEGGE passavano che non di alcuna che fosse. innanzi vi cercarono missione com- Negli io cava cer- gli dbyGoogl" altri: studiava lieto 0 hai Tu pensiero,l'idea dell'artista, dolente,secondo che la trovassi pii"o alle mie. conforme meno adunque, o di giudicii un il gli oggetticustoditi sovente vetrina,ci avviene, se appannato, di vederci accade sovente natura e di se, invece opere belle ballo a o stesso i miei pensieri, io desideri sogni. queste paginecoll'animo dettai,passando dinanzi alle brutte che l'Italiaha mandato in Parigi. Io te le do tali stile in cui mi tradurle se semplicerassegna, una i miei cui le con essi propria idea. Questo mi Possa tu percorrere stesso gliaspettidella osserva ti presento qui i miei forse anche imagine. Cos" specchiain riflessa la da il cristallo " punto la nostra chi a dell'arte: ci vede scusi e nella linguae quali, vennero scritte: e le lettere ch'ebbero nelle colonne di i osservatore. una e che le opinioni di critico, particolari un Guardando e lettore, meglio d'uno in nello pubblicosenza lit" parte l'ospita- de'giornali pi"divulgati Francia, diretto allora da un uomo dby onesto e "\ il suo Haviii. Se all'Italia, qualera il signor ha cessato di battere, cuore cessa non in me la riconoscenza per amico cortese che Ho liberalee l'arringo offerivaalla mia parola. cercato l'idea nell'arte e 1'arte nell'industria: illibrodir" in qualmisura le abbia trovate universale di Parigi. all'esposizione V gennaio 1869. Firenze, L'AUTORE. dby dby PRIMA PARTE lavoro. del Storia ^ I. L'anno universale Non ch'ebbe fu un volont" la Fu o libera del mondo, per in fatto di di per l'esposizione Parigi. a la cui si librasse politicoin quel popolo l'interesse secondo forti. palestra aperta mostrarvi ricchezze propria Ogni luogo de'pi" una slria memorabile congresso (li questo sorte o rester" 1867 ci" che naturali, di avevano i e nazioni le tutte a megh'o prodotti dell'indu- dell'arte. e nazione fu invitata a i suoi presentare toli ti- . antichi grado i moderni,,per collocata essere giurati olliciali e il in pubblico voto quel fosse assegnarle. per La e che e i Storia vestigi D\LL'Oxr,AUo del lavoro della via doveva percorsa contenere dalle i documenti varie famiglie 1 dby STORIA limane, Il Di:i. LAVORO giungere al punto per ove si trovano di presente. passato contiene logicamentela,ragiond'essere dell'avvenire. Le si succedono che generazioni dell'eredit" ricevuta,e aggiungerealcuna Felice mostrare al cosa quel popoloche in anno n" primolustro, propriallori; ma di di secolo in e anno istrumenti del lavoro e ne e i hanno saputo accidiosamente giato ada- di progredito secolo,perfezionando gli aver dustria, indella molteplice prodotti artisticoche imprimendoviquel carattere raddoppiail valore. della L'arte " il sigillo wild che conto tener de' lor maggiori. capitale pu" provare di non essere mai decaduto dal sui devono nobilt" di un' epoca di e nazione. IL di Parigi, ebbe esposizione alla propria importanza o proporzionato alla Ogni popoloaccorso un settore , almeno al numero dei documenti che s'intendeva di da due genti, raggi conver- ammettere. Cotesti settori determinati erano divisi in nove zone, nella delle espostele materie prime,nell'ultima pi" ristretta la materia sollevata al grado pi" qualivenivano e prima , dby ""VA. I.AVOKO STORIA sublimo di di virt" d* ingegno ed eccellenza perfezione per magistero. sto, L'operadell'uomo si manifesta appunto in codeche prende la materia rozza la trasforma pi" e linch" si presti o meno, pi" acconciamente ai vari usi della vita,e assuma quel carattere di bellezza che mentre all'utile parlaalla mente e serve sola condi gentili imaginiil cuore. , Tale Una " la natura^ lucerna sia la forma : ma baccante che danzanti in cui distin- delle Ore o megliouna ^uevasi ilgiorno, che delle lo vegliavanoaspettando illumina le tue sposo, la fiammella clic vantaggiomateriale di rimuover nutrir" lo di spirito argute vi " nazione antica Non a sollevi la verginiprudenti ti recher" veglie non que qualun- stanza il candelabro rappresentasse, se esempio,una una fiaccola, sua rischiarare la tua pu" sua per il fine dell'arte. e solamente le tenebre ma il ti , e e nobili idee. moderna foggiarei propriistrumenti che e si sia limitata le proprie in modo che bastassero all'uopo. suppellettili s' ingegnaronodi dare Tutte, qual pi" qualmeno, forma sempre pi" elegante, alle opere proprie una pi" varia, pi" bella: tanto che si pu" misurare il grado di civilt"di un popolodal carattere di bellezza di eleganza che seppe imprimere ai proprilavori. e Chi accetta: fa bene ma non una statua far" egualmente*bene viceversa. dby una STOKIA ni:i. LAVORO L'inferiorit"delle nazioni moderne risulta dalla poca alle antiche di rendere ancora usuali. e rispettivamente che noi prendiamo cura cessari eleganti glioggettipi"ne- Quando chiudiamo 9||ou nostre trine, ve- comperiamoa prezzo d*oro queivasi d'argilla che servivano ai grecied ai latini per'gliusi cotidi essere confessiamo implicitamente diani della vita, intellettiva ben lontani da quel grado di perfezione Voi spegnerete morale ch'essi avevano e raggiunto. e la sete usando tornita a Cuma tera Murano a ciotola o informe, quanto Corinto,o a una una pa- . coppa soffiata smaltata de' colori e annunzia o una l'infanziadi tola pi" vivi. Ma la ciol'argilla popolo: greca un il vetro veneziano rappresenta il lavoro accumulato di molte che assottigliando generazioni, sempre la materia sposarono modo pi" il proprio ingegno, prima,e applicandovi all'utile il la materia bello,ed animarono in certo inerte col propriosoffiocreatore. La nazione pi" ricca non " quella che pi"produce, s" quella che produceilmeglio. ma Quando un secolo sostituisce all'eleganza della forma la ricchezza della materia,d" gran segno di decadenza. L'orafo che foggia l'oro0 0 l'argento per venti volte di modo pi" del metallo che ha creato di quellache glisomministr" una ricchezza dieci " ricchezza creata, ricchezza pu" mutar che' l'oggetto valgadieci di prezzo, ma non o venti la quegli impiega, volte maggiore natura. E questa propriadell'uomo,che di pregio. dby STORIA A ben nazioni giudicareil i)i:l lavoro comparativodelle merito varie di Parigi,il metodo rappresentate all'esposizione miglioree esaminare storia del lavoro di la di grado pi" logicosarebbe perfezionerelativa che quello di stato ciascheduno il e saputo raggiungere aveva specialmentenell'arte propriamentedelta,e nelle industrie artistiche. L'arte, in di oggetto stessa, Ma umili considerata essere moda lume vita della suppellettili vanto Ecco cenni che di Campo si le seguono, mi mtorno di norma, saranno la misura terzo 0 ci" che ornamento dei nei era pi". pochi italiana all'esposizione al Aia^te Parlando dell'arte nostra, quale mi di voro ricerche, il la- e allarga, pochi,diventa bisognoed i criteri che venta allora di, il mercato moltiplica, di delle getti sopra gliog- comune ricchezza,perch" crescendo si posto sotto- applicandoalle via via si viene come all'incostanza e quando spande il suo pi" vulgari,e pi" pu" doviziosi," lusso, destinato a'piii della capricci ai fortune se al paragone apparve dar" quelladeglialtri popolicontemporanei, del progresso quarto da noi periododella conseguitoin questo vita e liana. della civilt" ita- dby I)::l LAVono siuiUA IH. le nazioni l"i tutte che (|ue"la convenute pi" a aveva del temere crede Com'* da splendidi poter non documenti contenere agevolmente ecclis- essere Noi ereditammo sati,n" pareggiati. dalla Grecia,da risorta al soflio della libert" nei dall' arte e la dell'antica civilt" romana, storia del lavoro italiano doveva Koma suno passato. Nes- suo midabile. ^vuto un'eredit" pi" gloriosae pi" for- aveva s" Parigi,Tltalia era a grandi municipi italiani dell'era moderna. I dell'arte etrusca, dell'arte capi d'operasuperstiti dell'arte toscana, lombardo greco-latina, i francesi che umbra, raccolti in serie di nobilt" noi un di e di vergogna non terribile cimento. del a abbiamo Bench" esitato ad Parigi a sotto la spazioche ci l'angolodella terra, dove pi" 0 che r Italia " meno decorare sua questa non miniera sere es- prima nellare raggra- guarentigia quanto , stato era autentici dell' arte una affrontare il pochi oggettipoterono , " rimprovero,ove italiano,il Castellani pot" settore bastasse allo di troppo difformi dai nostri mag- speditioflicialmente zona e i nostri titoli divenuti per grandezza, sarebbero mostrati giori.Tuttavia renaissance, i quali cronologicacostituiscono argomento ci fossimo dicono: ed -veneta assegnato. Qual si trovino nostra ? Si vestigi, pu" dire inesauribile che arricch" dby e DEL STOUIA LVVOIiO ad arricchire tutti i musei continua dei due le tutte demie acca- emisferi. Quand' anche avessimo non a potuto raccogliere sufficiente di serie Parigiuna e italiani, capolavori nelle sezioni vicine,i titoli potuto additare, avremmo il usurpati sotto male nostri di nome greca, gallo- arte , 11 ecc. gallo-romana, pi" se vi gallonon fu dissotterrata per indicare il luogo dove non Topera greca per lo sta vorata o lao portatavi latina, dagl'invasori, o nelle Gallie dai loro artefici. Non buona era critica rimase ma , dei lunghe paroledi questa faremo avrebbe severa pi"iche un' idea. Una presiederealla scelta poco dovuto destinati monumentali pochi oggetti veramente illustrare lo svolgimentocronologico e ad dell'industria e popolidella deirarte essere e e collezioni,buona pi" che" a Noteremo sezione ruote non ricchezza a invece era congeriedi oggettipi" o ziosi, vanto storica alla rassegna deir industria contemporanea. La storia del lavoro fusa i diversi presso potuto servire allo scopo, T introduzione come dell'arte umana sivo progres- terra. patto avrebbero tal A ed I/idea zona. meno delle che una coi;- o prcfperegrini pubblichee private suscitare ildesiderio del meglio, verificare il programma. solo alcune italiana. Prime curiosit" per pi" spiccatedella la cimba Tantichit", antistoriche rinvenute da e le ultimo nelle torbiere dby STORIA , di e si caverne selce,armi micidiali bile solo il manico strumenti o inciso il contorno di domestici : animale: un noia dove coltello francese d'un orso coltelli o frecce possedevanoche non usava air quando gli altri popolicoetanei carro delle LAVORO indizio che in Italiasi navigava di Arcua: del DEL " sta rudimento primo dcirarte. bellissimi vasi istoriatidella Alcuni Magna Grecia, parecchiemedaglie o monete, uno specchioetrusco in rilievo illustrano la fase dell'arte Dell'arte prima propriamenteromana della scultura per" maioliche dell'Umbria si sa e con qual arte, XVII delle Ro- con razza tale studio del de' moderni si da Cosma una in terra Vi evo. l'unico diamante che pi" belle : Tenderini Diana servato os- aver Italia nel medio spinetta tempestata di. gemme, busto 1577, ricchissima ed elegante : un Trezzo: la in pittura alcune inciso,non nosca del e le tra magne, ricorda molto notabile. Cos" del primo risorgere cosa erano non italica. co- di opera di Flora nel secolo cotta, effigiato da vero confondere naturalisti : sculture tutta in legno bellissime del Brustolon, ed alcuni vetri di Venezia smaltati con s" dilicato lavoro, da restare un modello da' moderni. A questa se non insuperato, insuperabile, lezione categoriadi lavori sai ebbe dovuta ascriversi la coldi vezzi dai vari completa,che d'oro,esposta dal Castellani paesi d'Italia: collezione coittinua la serie si colta rac- pu" dire degliornamenti dby e d'oro DEL STOniA onde fregiaronoil collo,la le donne greche che potuto esporre Tunica pittura greca rimanga superstite,la molti anni, incertezza de* casi ed Ben commettere come air avidit" non l' al- degli archeologi unico quella reliquiainestimabile,T giunse dissotterrata Musa Ma Cortona. a braccia,le dita testa, le latine. e L'Italia avrebbe ha I.AV0I40 encausto che museo, dove noi? a fa Cortona andranno fra poco dell'arte custodirla nel a rici visitarla tutti i pittori e glisto- a classica se altro per non , quanto ci resti suo ancora fare a r eccellenza e prima di tentare della greca misurare giungere rag- pittura. dovuto e per" avremmo potuto fare: diana, fecero dell'architettura inmandarvi, come gl'inglesi serie di fotograf"e dei monumenti italiani una toscani,lombardi, etruschi,greci,latini, pi"singolari, Una cosa all'Alinari di commesse ai Firenze, al Ponti di Venezia, Sarebbe della penisola. pi" valenti fotografi stato un album, qualenessun'altra nazione pu" presentare. Le chiese i palazzi de' comuni, i castelli anitaliane, cora con de'privati, superstiti disposti e di luogo: Venezia tutta colle bisanlina dall'epoca sovino ed alla a Palladio. Dovessimo sue e ordine di tempo tettoniche, meravigliearchi- moresca" anche fino a Sanarrossire dinanzi gloriaereditata dagliavi,quest'albumsar" mondiale, ovunque presentato alla prossimaesposizione sia per aprirsi. dby lo sioi\iA La im. LAVono storia del lavoro iniziata nel programma l'anno del- 18G7, sar" rompiiita, speriamo,in quelFoccasione. Gli oggetti pi" notabili storia,ove mandino voglian mandare si non pi"rnecessari e fedelmente alla si nell'originale, sia. Ogni riprodotticomunque i nostri padrieran giuntifin qui: , popolopossa dire: noi ci siamo ingegnati di di il accrescere nel dell*arte tesoro modo che ed Molte superbiesaranno molte idolatrie cadranno al cimento del e dell industria e zionale na- che apparir"dalla esposizione facciamo delle opere del decennio e le tradizioni conservare appena depresse:ma del decorso. molti errori pari,dinanzi vero. dby alla luce 12 NATURA DELLE riferiscono agliocchi distinte agliorecchi o dagli scrittori BELLE AUTl anch'esse ed il un espressioneideale imperialeaccennava a premio ad da canto un e invit" dell'esposizione, un saggiode' loro la parola del bello. Il programma queste quando propose eseguirsiall'apertura le varie nazioni darje a matica. dram- nell'arte prognssirispettivi rimase Questa parte del programma non s'" non lettera gare. d'indaproposito fatto quest' anno a Parigi si future,migliorando esposizioni che morta, per ragioni Ci" che bello la musica poesiae arti belle,perch" sollevano alla suono perci" sono d'estetica in arti del visibile, e in arti de' suoni. La sono e , " nostro , potr"fare altrove e nelle l'ordine deglioggettida esporsi. coihpletando Le arti belle rami sono del medesimo sia tronco: nei metalli,nei marmi, quelleche scolpiscono legno il nel concetto sia quelle dell'artista; dipingonoo disegnanoo incidono materie e con qualsivoglia processo; che lo l'argilla, nel- ferenti nelle dif- , finalmente che colla parolaed educano la l'idea il sentimento e il suono materia, ritmo a e quelle della misura, suscitare nell'animo del bello. essenziale Il carattere nella legge del sia e delle arti belle nel modo non siste con- cui si tratta. con di esprimere,coConsiste nella facolt" dell'artista, munque sia r , parla all'anima ideale, quel non e ai sentimenti tocca che so dolcemente pi" onorano che divino che , il cuore dolo educan- l'umanit";ond'"' dby AUCHITJiTTLRA che le arti belle ed 15 CJrOIJ.A - il prendono pure di liberali nome umane. La facolt" " la stessa, che gli estetici chiamano facolt" poetica, ch'" quanto dire creatrice. sapientemente Poeta " Io scultore, chitetto il pittore, il cantore, l'armedesimo la materia e quando assottiglia la costringe ad esprimereil suo Un artista concetto. che non sia poeta, non " che artigiano. Fra l'uno , e l'altrocorre lo scultore la che dai cava L'arte la medesima differenza che passa tra plasma la statua e lo che scalpellino punti. dunque " ci" che noi diciamo il tronco. La la musica l'architettura, scultura,la poesia,la pittura, sono i vari rami in cui si divide,e nei qualifa circolare la vita. IL Le nazioni al solenne ammesse di architettare ed modo che credessero ornare colt" fa- ilproprio settore,nel meglio opportuno, senza i confiniassegnati a linee arringoebbero u" ciascuna, passare oltre- alterare le generalidell'edificio. L'architetto la incaricato di foggiare ed orCipolla, nare del settore italiano, si attenne parete principale acconciamente dicono bramantesco. alle forme ed allo stile che Pigli"dalle logge del Vaticano dby 14 ORNATO KU4TKLM - di ornati che "|uelgenere del Bramante splendidi vestigiad pedanteschedel del di Raffaello, ma Ercolano gliedil"ziessenzialmente e tosto piut- sono Pompei,e e zioni italianianteriori alle imita- greco, del del romano, e leggere, quegliornati graziosi gotico fantastici ti dicevano in Italia.L'opinione primo sguardo: siamo pubhlicaport"un giudizioimmediato suir opera, che prima agio di metter dicevano in tutti Quegli archi snelli,quelle cornici moresco. al venzione in- furono veramente non tradizione antichissima di cui riscontriamo una si o GHASSI fuori la tutti: la critica sua istintivo ed tempo ed avesse Siamo sentenza. in Italia, questo fu il migliorpremio che e potesse desiderare il nostro architetto ed i valenti fratelliGrassi di Firenze, di cui decoratori, si giov". III. Eccoci dunque in la distanza che dei qualila abbastanza Siamo Italia.Vediamo ci divide dai capi d'operaantichi, storia del lavoro ci offeriva documenti insigni per noi segnare veramente tradizioni gloriose si e un degeneridai intendiamo dell'arte nostra. Ci delle nostre nostri ildirittodi ai quattro venti la decadenza non dato di proporzione. si dimentichi che la criticastraniera avesse Noi quanto sia grande proclamare dell'arte in Italia? di fare Y contenteremo maggiori sistematica apologia alle di applicare dby i:SPOSIZIOM " AZIONALI pi" insigni,esposte opere E 1'" MONDIALI nella nostra sezione, i generaliche abbiamo espresso fin qui, e principii fhe ci giova credere ammessi da tutti i critici sinceri ed imparziali. Accettiamo,colle riserve sopraccennate, la classificazione del programma imperialedelle arti belle alla ed applicazioni scultura, pittura, industria. IV. L' tuttora (li 124 e 143 e 00 il dominio quadridi pontificale, espose vario genere tra busti e statue meno non di varia grandezza, sola ha 24 e di scultura. Roma opere che subisce essa d'ognigenere: grave dipinti zavorra inutile peso sulla bilancia dell'arte. ed A non parlareche d'Italia che diremo libert", " quellaparte di Italia, compresa dei lavori speditidalle sentirono l'aura feconda francamente vincie Prodella fin d'ora che il numero decennale esposizione fuori del regno. Non tutti i quadri, tutte le statue non che avrebbero un valore rispettivo a casa nostra, sono troppo grande per una tali da poter affrontare il paragone Il soggetto " essere elemento dell'arteeuropea. troppo essenziale per trascurato,quando si tratta di passare le Alpi al cospettodeglialtripopoli. comparire dialetto fra noi nel proprio Noi possiamoparlare intertenerci di fatti e d' interessi municipali o (h" il mare, e un , e dby 16 rsrCSlZlONi: domestici: l"RtLIMINAIlK quando parliamonell'assemblea ma nazione,siamo costretti a mune. parlarenella linguaco- ad Ora, presentandoci com'era Ci fu dato da soggetti nostro certo biasimo,e noi zionale, interna- congresso necessario interessano da compr-esi esser un codesto,era "iuegli argomentiche della scegliere l'umanit",e possano tutti. non a torto,di limitarci nei . orizzonte del trattati, all'angusto paese natale. Ci" era naturale,e fino ad un finch" le varie provincie talia d'Ipunto inevitabile, separate da barriere artificialie erano difficilia vincere. Ora e dobbiamo morali fatta,o quasi,l'unit",possiamo sollevarci e dominare un orizzonte pi" forte ragionequando ci rechiamo dinanzi ad un giuriinternazionale, che considera ogun'unit" politica, e non gimai l'Italia come pu" delle cronache particolari de' vari Slati preoccuparsi in cui era frastagliata finora. derare Questa considerazione pi" che altro ci fece desiil compimentodi un decreto ministeriale che ordinava una Firenze di a esposizione preliminare tutti glioggettiche si volevano spedirea Parigi. pi" vasto. 11 decreto A ebbe pur tra italiani, i troppo la di molti decreti sorte pi"commendevoli. Rimase lettera morta. Gli oggettifurono dalle varie mandati direttamente dietro il parere partid'Italia, attendere senza rispettive, dby a Parigi delle-sottocommissioni ilgiudicio di cidere centrale,che sola avrebbe potuto de- Giunta una 17 PUEMMINAHE ESPOSIZIONE qualidi queste tali da rappresentare fossero opere italiana contemporanea, ad r arte una sizione espo- universale dei vari popolidella terra. Ove decretata " vero l'esposizione preliminare, avuto un luogo a Firenze,od in po'tardi avesse l'operae la responsaqualunque altra citt" d' Italia, bilit" , delle commissioni Ciascuno alleggerita. sarebbe speciali che si sentisse facolt" di mandare avuto avrebbe artista, questo primo cimento a L'opinione pubblicasi l'operasua. stata di molto sarebbe formata intorno al valore intrinseco di queste opere; d' uomini giuricomposto delle idee e sentimento fatto nazionale,avrebbe d'arte, dal solo particolari simpatiema dell'onor un mati infordisinteressati, liberi, in generalidell'epoca da guidatinon ed scelto senza appelloqualitra glioggettiespostimeritavano essere a Parigi. spediti convinti che Siamo la met" appena di dei lavori rebbe sa- partitae tra questa met" avrebbero trovato schia, luogo parecchiquadri,che restarono fuor della mi, ed erano efficacemente per tali da combattere il trionfo dell'arte nostra. Nessuno degliesclusi sarebbe avrebbe potuto concorrere avvenne di molti francesi che al stato per conto palazzo dell'esposizioneo offeso,poich" come proprio, non furono ammessi non vollero figurarvi , tra una congeriedi Dall'Oxgaro opere a " straniera. cui l'arte ' 2 dby 1S L'IDE^^ELL\ Ci" che s'" fatto nell'anno 1867 non ed l'avvenire; per PITTURA si far",speriamo, " *per questo che mettiamo innanzi il nostro vere non pensiero, per la vanit" di mouna censura retrospettiva. Noi parleremodi quelleopere d'arte italiane che ci sembrarono accenneremo e degne dell'onore a qualcheomissione provare che l'arte italiananon d'onore al che fu loro concesso, Campo era inescusabile , tutta al suo per posto di Marte. V. pitturaebbe il primo posto sulle arti sorelle. " probabile che il programma imperialesia stato indotto da motivi d' interesse nazionale a preferire ordine. quest' La Francia si teneva pi" certa del suo primato che non fosse nella scultura. Quindi nella pittura, la precedenzaaccordata al pennellosullo scalpello. Checch" nali ne fosse,non mancano argomentirazioquest'ordine. per sostenere abbiam L'eccellenza dell'arte, detto,consiste nelLa sia r incarnare un'idea nel modomen materiale che La pittura prende meno possibile. non pu" la scultura. della materia,che ia sono luce cosa e l'ombra,la linea ed il colore medesimo, quasi imcorporea.L' idea dby dell'artista si 20 STEFANO USSI o poco, e s'intende non ne parlarono parigine ed era Ma ilquadro parlavada se medesimo perch". rassegne inteso. dal Municipio Ussi,acquistato Il lavoro di Stefano nazionale dei collocato nella pinacoteca e fiorentino, quadrimoderni ha non bisognoin Italia di ghi pi" lun- Basterebbero commenti, n" di lode pi"esplicita. e veramente cinquefigure principali le quattro o in dipinte, per esso a quadriesposti Parigi,quale per il colore potevano quale per per avventura la del Un posizione, com- importanza la nobilt" del concetto, per l'armonia colore,per la scelta dei caratteri,per degliaffetti e solo la contrastargli per la palma: nessuno dell'argomento, per verit" sollevare l'autore al posto nella stima de'suoi concittadini. che occupa Altri riche sto- delle quadro mi la movenze. ricordo aver veduto sizione all'espo- che per altrettanti titolisi associa nella mia memoria questa fuga del duca d'Atene; ed " la de' Puritani in sbarco Gisbert solo a e da Antonio America, dipinto collocato nella sezione spagnuola." il che dipinto, modo per la scelta del tema sembrasse di trattarlo, della cattolica e per il isolarsidalle tradizioni Spagna.Quegli austeri Puritani che la antepongono alle dolcezze ed agliagi della patria, libert" civile e paese, non non religiosa " concetto nella mente di che un ancora nel garantita loro mente potessesorgere spontaneaconcittadino di Murillo dby e di 21 r nmiTANI GISBEUT, Velasquez.La Spagna fu finora il terreno Un buon suddito inquisizione. suor Patrocinio,avrebbe dovuto deir di d' Isabella II profughiche portavano della libert" del mondo; tutto al condannare ha espresso mirabilmente rivoluzione attuale, di e invece, profetadella rogo codesti eretici! Il Gisbert gruppo sacro in quel il Palladio seco l'entusiasmo dei nuovi martiri,che salutavano al di l" dell'Atlantico ilsicuro asilo delle loro invitte credenze. che figurasse vasto piii in tutta l'esposizione: pi"ialto perch" esprime la fede dell'umanit" emancipata, pi" vasto amperch" abbraccia i due esmiferi in un reciprocoplesso Codesto " il soggetto pi" alto e d'amore. L'artista ha dei Cortez. Mentre andavo de' Pizzarro emenda fatto onorevole s\ nobile pensandocome ispirazione potesse spuntare in quel tempo nella penisola bench" iberica,mi fu detto che l'autore, gnuolo da di e cess" in Inghilterra. Compresiallora la mia Ed meraviglia. illustre abbia ricordato Pedule trattava spa- rava e dimoera un nascita, anch'egli proscritto, molti anni miracolo e " bene che patria quando la d'illustrarla coll'arte.Senza il si ci",pur applaudendo spagnuolacontemporanea, fedele alle l'assenza del penavremmo tradizioni, deplorato siero alla scuola sue moderno in quellasala, ne' spagnuolasi di convento e tocca e cui dipintila si intreccia colle lanteria ga- scene coi fasti dell'Escuriale. dby 22 ROBERT-FI. TONY In altro quadro ELRY di merito uguale non , da ispirato altissimo un sala della sezione una dramma un russi che ma pur , che sanguina dinanzi mitraglianoil popoloinginocchiato della terra. Sono vecchi bambini innocenti offrendo Muravieff, che roche. Il il petto inerme alle cura pi" quadri che sione della Commis- del 12 basta la data. Tra di questo. L'arte senza se dipinto, un atto di numerosa almeno un nessuno la barbarie fratellanza che mercede; poich"sar" merito la non mase ri- di questo francese potr" esposizione quadro che illustrila storia e la civilt" moderna. I dell'arte partigiani noi li lasceremo e francese, protestando in difetto della politica, contro moscovita, fece aprile i seicento l'emiciclo francese ornavano parlavaall'animo pi" del Dela- d'indicare questa generosa content" Ma il palleomicide. protesta colle paroledel Monileur dell'anno 1861. zelle, don- disarmare speravano catalogopubblicato per si imperiale le tirannie tenere venerabili, allievo pittore" Tony Robert-Fleury, vantare derna, mo- i soldati ancora: alla chiesa, invocante i miracoli del cielo contro Il in sentimento,ammirammo storia francese. " una per l'arte sorrideranno: sorridere a lor talento. dby ma riTTUUA 23 CONTEMI'ORANKA ITALIANA VI. Rivendichiamo l'onore di in che il movimento nolat"ilipure i nelFaltro o e testi at- non poca dell'ele aspirazioni quadrid'aiiimali tutti o quasi spirano, ed paesaggi per la vita che tutti gli altri di modo un delle idee Tranne nostra. altro alla non aver non quadrostorico una pitturaitaliana alcun presentato all'esposizione se i derna, pagine di storia antica o mogravi d'altissimi insegnamentio animati da dolce ed umana filosof"a.Le piii sono eloquenti zionale giovanialunni,che presero parte all'epopeana- erano trattarono e , Argomento se non vicenda a d'onore per pot" per perfezione tecnica,che la l'uomo,e avventura " spada e il pennello. tista, all'ar- scusa raggiungere([uella frutto di turne e diutranquille esperienze. Certamente, invocando i nomi Leonardo di e di RaiTaellosi potr"rinfacciare ai nostri averli loro di non pittori che sorpassati: basta raffrontare non ma raggiunti, tra loro i quadridei maestri attuali e dei allievi, per ravvisare il nostra. un e nuovo La e ci" risorgimento: intendo ascendente l'arte del- decadenza anteriore d" luogo ad della libert" che Non moto con nella stima basta ad onore dell'arte ispira. nomare queste paroleoffendere n" mei che hanno potuto acquistarsi la dby 24 GAMBA MANCINRLLI - - POLLASTRI!*! delle varie accademie d'Italia professori i loro dipinti Non all'esposizione. che darono man- si " fessore pro- per nulla. Il Vittorio Amedeo di il san Hayez Gamba, 1'Ottone II di Enrico del Mancinelli Carlo Borromeo , Lorenzo san del Pollaslrini furono non il , certamente dipintiper esser mandati ad una dove la palma dell'invemione mostra e universale, della pittura dai primipittori dell'eera disputata universale del mondo. poca e decretata dal suffragio Erano argomenti piii conosciuti pi" o men o men nei rispettivi popolari paesi:ma a Pariginon potevano presia tema e , rappresentare il progresso dell'idea e l'arte del- italiana. Il Gastaldi della dei la Lega attingevail suo lombarda ; e rende soggetto nella storia alla costanza onore e Tortonesi,che affrontano i disagidell'assedio, sete e fame, anzich" cedere all'armi del Bar- la barossa. La lotta delle citt" italiche contro " certamente un eroico della storia italiana; momento un di quellalotta episodio sta per secolare che terminare felicemente fonte di soldati che ristorano la miracolosamente Ci" mi termina o a' d" nostri. L' illustre professore dipinseuna e l'impero mischia lunga sete di popolo ad una scoperta. ricorda la sete de' Crociati descritta dal , Tasso e maestrevolmente vigore delle sue nel pieno dall'Hayez, dipinta forze. Sono due quadribellissimi dby CASTAIDI quell'epoca, quando per delle di lombarde cbe lo e giovani la bastava alla pittura Taudficia della splendore pi".Date per tema mosse domanda 25 HAVEZ - ad si dei nostri uno storia delle Crociate " la lotta delle citt" col Barbarossa,e vi daranno " l'anelardei soldati sitibondi ad non Ora tavolozza. altra cosa" sorgente. una L'Hayez, il Mancinelli ed il Pollastrini dipinsero santi per una chiesa. probat"lmentei loro rispettivi Un cardinale che assiste gliappestati, un prete che distribuisce al popoloi beni della notabili e T ultimo onora specialmente , l'animo " bello e ingegno e quadro un notabile anche fuori della nicchia. sua L'Hayez,lasciato alle sue altro tema p:-obabilmente Ottone qualunque,con un la e storia di Gamba alcun In tutte del Un codeste avrebbe ispirazioni, che una Savoia casa fatto largitoad del tempo, principessa poteva presentare al pi" glorioso,che devastato villago^io non tele, massime quella lodata in " antico il ed ha vanto la scuola: ma dell'artista, l'armonia pensiero il moderno, tra la famigliae patriae l'umanit",questo arte il corso soc- dalla guerra. rare ammi- pregi del disegno,del colore,del magistero tecnico, onde epoca, scello la,riconciliazione di il critico pu" riconoscere ed Pollastrini, i la Y dell'illustre professore senese. che' sarebbe sacro, due fatti chiesa,sono contemporanea dovremo massimo pur il soffio della tra ilmondo la tra patria, l' pregiodel- sempre cercarlo dby 2C PLXCIKELLI altrove,e educati mondo ma a " nell'arte, educato allievi che, progredendo aver insegnamentoche il libero li dusse con- meglio. far siamo accademia, anziani pregiode' nostri professori pi"i I Cinesi decorano Noi glialunni del tempo. e loderanno a delF solo alla scuola Massimo di (luello BONVJUTI ritrovarlo tra ci sar" diflfScile non non quelladel -" il la virt" del padre per figlio. fare altrettanto per ci" che a disposti dell'alunno e del spirituale La maggior lode del Perugino " di aver maestro. dato i primi rudim"nti della pittura ad un alunno, la filiazione concerne che "i chiam" Ci" che Raffaello. potremmo il minati profess"ri sopra noPuccinelli e del Bonajuti; dei quattro diciamo dire del primo de' qualici present"un giuramentodi sulla fonte battesimale le temi S. Giovanni a renze, Fi- respingela corona ricchezze offerte da Satana. Date questi due bellissimi a due giovani, e vedrete che n'uscir". il secondo e di cordia con- Noi abbiam un veduti strette Cristo che esempi recenti di codeste fra cittadini nelle supreme cordie con- necessit" (Iella patria:concordie troppo spesso sfruttate e sate abu- da' ! E quanto al Cristo che respinge maggiorenti temp3ralidi Satana,cotesto " sempre un soggetto i doni aliordine di codesti del giorno,finch" quelliche si tano van- a' d" nostri, anzich" sdegnare rappresentarlo doni, li afferrano e li et ritengonounguibx(s dby 28 PALIZZI secondo profitto, la misura PASINI - forze. Chi delle nostre plari: quei nuovi esemi loro chi,studiando con animo indipendente mente ed i loro processitecnici, gli applic"felice- si limit" ad metodi CASTICLIOSE - nuovi a servilmente imitare inchinarsi soggettisenza alla moda lasciarsi sopraffare dalla corrente. n" domiciliati a Parigi, pittori, pagarono rono troppo largo tributo all'ambiente,e riuscipittori pi" francesi che italiani: tanto che la critica pariginaebbe l'ariadi rivendicare alla scuola francese le opere di GiuseppePalizzi, del Castiglione,* Alcuni dei nostri . del Pasini,del Faruffini. Altrettanto potremmo dei dir noi e francesi pi" grandi pittori che studiarono a Roma, a pi" con , forte gione ra- inglesi deschi, te- , Firenze,a Venezia : cittadini della lor terra, artisti italiani. Non sottilizziamo sui vanto Ci siamo i dal e sopra tutto non niamo me- d' inutili rappresaglie. di contare permesso quattro summentovati qualefu nomi, e fra i italiani pittori il Faruffini al massime , il terzo giuriinternazionale aggiudicato premio della pittura conguagliandoload Eleuterio Pagliano. Il suo quadro principale rappresentaMacchiavelli caratteri tra Cesare Borgia:due personaggi e e due i pi" singolari della storia moderna: l'uno il consigliere , r altro r esecutore , sperato di quellaunit" che mal si aspettava dal dispotismo. italiana, dby 29 Il quadro " concepitovigorosamente,intonato seduti l'uno sono vestito della porpora VI, non come del tempo barone un e personaggi di Alessandro rimpettoalFaltror'ilfiglio manesca, colla destra accarezza le cui teorie non il scrutare a del ma pittore, corse alla mente. non so la espongo Altri alla divisione dei due se in giunte con- mano questa fosse l'idea la come prima che potrebbevedervi e poteri, afifetto. esser volont" di chi le tenesse quel guanto. Io come cutore, interlo- guanti, vogliasignificare , divise suo de' suoi uno separandonele dita si direbbe che le provincie italiane possano come e Timpugna- convincerlo sembrano Questi tiene colle due mani e ma cardinalizia, mulata in attitudine dissi- suo, d'un pugnale,e sembra tura due energia.I altrettanta dipintocon e sa un mi accenno ilcielo qualialtre allusioni. Basti questo che la curiosit" del pubblico figure,qualunque sieno " loro di cose gravissime : e che nomi, si parlano sapendoli " desta: che le due Cesare conosca Borgia e la Niccol" Macchiavelli chiunquene di spiegazione , storia,potr"tentare una quell'enimma. Per questie per altri pregi, il quadro del Faruflini fu giudicato degno di premio. Noi non diremo di pi" n" del colore,n" del disegno,n" del fondo, vetriata intese trarre dall'inn" del partitoche il pittore delle figure, che illumina la parte posteriore e le stacca, come dicono,in ombra. Non abbiamo n" dby 30 MOHELLI DOMENICO dere n" mandato, n" volont" per scenspazio, " un quadro che troppo minuti particolari. n" tempo a ed fa pensare all'Italia un foss'altro, se non da sciogliere. che le propose, l'artista, onora gran problemada studiare e Vili. U al Morelli. Egli premio fu aggiudicato mandato due quadretti gi"conosciuti ia Italia Lara e il bagno anteriori esposizioni : il conte secondo aveva per le pompeiano;pi" una terza tela di vaste dimensioni, rappresentanteTorquatoTasso che leggei suoi versi ad Eleonora d'Este,in presenza delle due dame, die, come il nome, pi" 0 meno Tutti avevano con comune essa un affetto dall'infelicepoeta. corrisposto questiquadrisono notabili per glieffetti ed i contrasti verissimi della luce e del colore,e per l'arguta espressionedelle figure:il quadretto del Lara specialmente, profondae per la passione gica tra- che lo e del paggio misterioso protagonista segui nella tomba. Il pittorelott" col poeta, n" il a' suoi ver^i. Byron poteva trovare migliorcommento Un secondo premio,se basta alle tre pitturesovraccennate, del sarebbe poco al dell'arte italiana riconoscer" e primoautore del movimento in cui la storia pittore : il vero un capo-scuola artistico dell'et"nostra. dby MOr.r.LM Or dieci son 51 DELAIlfCIlF. - riuscito essendo anni, non dare man- a alla prima esposizione sale universua alcun'opera di Parigi, vi and" in persona. Tutti ganno come l'arte italiana vi fosse richiamasse che a Il quadro un valesse pubblicoe invalsa del dimento. deca- nostro Morelli,testimonio di questiseveri giudizi, invano di al Delaroche e ad persuadere i migliori artisti di Francia,che la pittura che molti giovaniactutta costi: era non cennavano cercava italiana l'attenzione del gi" l'opinione confutare altri tra Non rappresentata. meglio,ed al avrebbero col fatto all'acre censura, la via tutti a la coalizione delle ed preoccupato il campo, avesse non se potutorispondere quelliche infallibilit"delle dottrine osavano cademie ac- dita impe- dubitare della tornando off"ciali, dio al)o stu- sincero della natura. Il Delaroche crollava l'Italia e saper del Egli che diceva se ne valesse. Contro in Italia tornava mortificato pesava e sul nostro vinto. Aveva veduto confuso capo. e senza nel metodo vivo sciuto cono- alle parole nuovo Ma studiato i indirizzo da convinto aver della grave non sentenza si diede per migliori quadriche mostra. tiguravanoa quellapubblica convinto aver Morelli, parlavail fatto troppo eloquente. nessuno, che il capo, darsi Si era mato confer- all'arte. Si era della necessit" urgente di abbandonare usato, per fonti del il italiana alle la pittura ritemprare vero. dby 32 TlIOUIiJ.LI E LA SUA SCUOLA I La a parola ardente sua Napolie altrove portare nel campo idee miracoli nel campo dal nella storia antica Altri i frivoli: men e operato avevano nazionale. politica della vieti vero di quella indipendenza di volont", che Bisognava cercar argomenti men l'esempio infiammarono falangedi giovani artisti a una dell'arte quellaforza e e moderna o diare bisognava stu- la composizione, i colori. caratteri, gli effettidella luce nell'aria aperta, altri nei luoghichiusi convenzione divenuto i mosse, circoscritti dalle e nelle scuole Tutto pareti. accademiche: era le i contrasti della luce,dei riflessi, l'ombre. deltipi, il Bisognavafare la luce sulla tela,come sole la faceva nell'atmosfera. critici Molti costrutto. senza avvalorar l'uomo. la Dato animo, detto avevano Ci voleva alcuno parolacol fatto. E l'impulso,veduto stesse che cose, Domenico ma potuto avesse Morelli fu il successo, altri presero per la medesima si posero e le via. italiana del 1860 le all'esposizione primiziedi questa scuola a Firenze. Appena furono i xjuadri del Morelli, del Celentano, tratti dalle casse Noi vedemmo del dei vecchi Vertunni,i partigiani sgomberarei il confronto di false e un loro lavori, incapaci a quelletinte Erano smaglianti. un che parvero camera tero dovet- sostenere sulle prime poli, riflesso del sole di Na- tentativo ardito di fedelt" della metodi sulla tela colla riprodurlo ottica. Non era problema di dby tecnica,era 33 CELENTANO BERNARDO fosse,ma effetto, prodotto comunque un vero. critiche Le i dubbi poco a poco ; e i giovaniartisti delle altre regioni d'Italia piglia* cessarono , animo rono decorsi e a rifare la vittoria " coalizione dei La se a stessi. Sett'aimi a pi" a diluire il buon appena scuola. gi" assicurata alla nuova burgravidell'arte non volta interdire ai novatori la via di tutt*al sono pot" questa rono Parigi.Riusci- il nvmero scemare deglieletti vino in molta acqua. il Morelli pot" figurare al Campo Contuttoci", Marte con ed dir" suoi,non amici: Miola, l'Abbate, il Tofano, il Il ma allievi, maggiori e migliori. Sopra questista tano che mor" a compiuto e ventott'anni evidente nel follia che di il Celen- usciva,per dir cos",dal sepolcro recente, far atto di presenza ancora tigiani par- promesse cose non di alcuni de' i cui quadri sono Toma, giovanitutti, per e ,^ suo a a Parigi coir ultimo quadro pure eccellente. Il pittore Roma, Torquatoa lo sorprese in illusi la sua mezzo mentre rendere cercava Sorrento F , agliamici guarigione." di accesso che steggiavano fe- , indicato nel quadro l'ultimo tratto del pennelloche dovea cadere al pittore, c"lto forse da un travaso di sangue di mano che gli riflu" subitamente al cervello per Y intensit" del La una lavoro. pitturaitalianaperdeva in Bernardo Celentano delle sue colonne. Pochi quadri aveva potuto 3 Dall' Onoaro dby PiGLIAl!(0 condurre fine,ma a sembra ora avveniva pittoricome Tasso! E prima e i suoi vero Dante. Po- il dito chi ponesse sventure! stalo Meglio costretto care cer- a fetti d'af- e quei tempi il giogo religioso a pes" per tante veniva tutte qual pi" qual meno, che nostri potevano darti le corti d'Italia,dove non raggi in ch'ebbe guari di ancora Dante, fossi luce che La vita dell'infelice di pensieri e quellaindipendenza si fabbricava che ha fonte delle tue vera come altrove che fu non posso dai perseguitato non , pietra una percorsa. Non della miglioreepisodio Torquato,che per te, se, questiera 'questoquadro incompleto ma , sulla di ognuno fare che brevi cenni il FOCOSI - gloriosacarriera milliaria della ci sembra mOUNO - sul nostro generazioni da Napoli,diffuse le altre ne rinduno, quasisenza luce crescente mano t"cchi. Il furono metodo collo! mano regionid'Italia. Tutti, col Faruffini il terzo propag" il nuovo litico po- Pagliano, il premio, fu in Lombardia. primo Il Focosi, saperlo,illuminarono di le tinte L'Induno,valoroso grigieereditate dall'Hayez. soldato della libert", superstite per miracolo alje ferite che lo crivellarono sotto Roma, consacr" il suo pennelloai coli'armi. I suoi che sostenne ai venturi,come desse fasti di parte senza la quadri di sesso epopea nazionale. Il Focosi vendic" di due sole Francia genere testeranno at- italiana preafamiglia distinzione di figurela quel principio e e in un di et",alla quadretto l'Italia, dipingendo dby 36 MIOLA - GER"ME BELLUCCI - - CASTAGNOLA " un'arte decorativa, dell'epoca, o poco piii. archeologico, (lairindirizzo comune studio uno , ci" Con vo' dire che non idea moderna d'una anche le animare si possa non storiche d'altri scene ghignodi l'ignobile tempi.Il Miola, dipingendo di e di cantonio Mar- Fulvia, alla vista del teschio reciso feroce Cicerone,ha giudicatoil, triumvirato che apr"la strada all'impero.Il suo Plauto, mugnaio, commedia che legge una ai suoi compagni di sua servit",vendica l'arte dalle catene che possono accennava aggravarla.Il Ger"me temporariamente a codesto nel suo quadro dei Morituri,inferioreper che lo informa, arte, ma superiore per il concetto di Frine e all'indiscrezicme di Gige. al suo giudicio i neo-romani, i neo-cristianidovrebbero I neo-greci, pensare . V arte codesto. Noi accettiamo a gi" nelle come , lettere ; ma e confermino la sentenza de' morti sia la maestra A. morte questo mirava di Cesare e essere seppero certo la n" derni, mo- di Tullio che la storia de' vivi. il G"r"me dipingendola fuga codarda de' con nel- patto che le a della vita antica rivelino qualchecosi ai scene non rerudizk)ne senatori che lui,n" con.Bruto. A questo rentini il Bellucci ed il Castagnola, presentandoai Fioil cadavere di Alessandro de' Medici,indamo assassinato da Lorenzino. alla [no Quando un popolo" servit",poco giova t"r di mezzo avulso non , alter. deficit Pi" dby alta turo ma- iltiranno. e salutare BAKABINd lezione diede LA - il MORTE DI Baj^inodi BONIFACIO Genova 57 Vili consacrando pennelloa raffiguraiBonifazio Vili, morto sopra il suo i loro e colpid'accetta a d'alabarda l'ultimo asilo di colui che peccatore Roma. tutti e , fu bia rab- i Francesi mentre seggio pontificale, complicisforzavano di il e fu detto il magnanimo Y ultimo veramente re di Dopo Bonifazio Vili, che ereditava se non gli alti spiritialmeno V ambizione smisurata , d'Ildebrando,TediGcio del papato mano a' d" che and" romano sfasciandosi fino al punto in cui nostri,sempre sembra sostenuto da una lo mano mano vediamo straniera farglimeglio prolungarneIV.goniaper sentire la morte. Il avrebbe quadro del *Barabino, esposto a Parigi, richiamato l'attenzione del che aveva e delle a avrebbe ma, sul terribiledrampubblico queigiornimedesimi una nuova peripezia, somministrato profondearmonie che un nuovo legano la esempio storia all'arte italiana. Il Le cause e perch"? sono quadronon fu spedito, " a dirsi. Non pi" facili a imaginare,che piacevoli nella sezione se tra i cento colpa dell'arte, quadriesposti che avrebbero tutticomparvero quelli non italiana, che ne furono ammessi potuto onorarla,e troppi sarebbero stati meglio nell'ombra che li ricopre per sempre. dby V- 58 VEn"ll;^M - r.A volpe - palizzi - benassai IX. una senza paroladel paepittura saggio, di animali. Avevamo quattro e della pittura che furono una cinquequadridi Massimo,d'Azeglio, Non 0 lascer" ia innovazione or l'elice vent'anni; ora, al paragone de' moderni, si direbbero antichi, o meglioantiquati. La scuola sono rinnov" napoletana il paesaggio, come la studiando il vero e rendendolo con storica, pittura contorni. Vermaggiorluce e maggioresincerit"di'* Benassai intesero, Palizzi, Cortese, tunni,La Yolp6, se cosi posso dire,la fisionomiamorale,non solo dei delle piante, delle macchie,deghorizzonti. ma bruti, meccanicamente gi"di riprodurre di paese, o la testa d'un agnello o di Non si contentarono un frammento un bue: ma or pioggia, mesta mucca o videro ia campagna or mesta sotto la lietaai primiraggidel sole,come era lietal'inimadell'artista. Nel vitellino e nella dei Palizziio veggo che li move, spirito e negli Georgiche Idillj gli io nelle sue Virgilio intende e parlae piangecon come essi. Gl'italianinon primiin questo genere di pittura. 1 fiamminghi, e i francesici son" maestri : gl'inglesi camminare pi"j " poca gloria ma non presso a loro, sono i soli l"" i che da gran tempo non ci fosse concesso. dby TERZA PARTE Scultura. I. plastiche,che forme nostre che cave, accarezza anzich" delle e rispetta il ha greco-romane, e le statue quelle dei santi essere popolata pezzi Non vi " che non ogni ha ancora de' di che numi dei e e simulacri vi se finito ne di in L'Italia chiesa, ogni giardino. Si il tradizioni suo nicchia direbbe sostituiva di mille che pinnacoli: moreo. mar- fatta noi luogo di Milano monumento gi" ad bronzo. " vi duomo i suoi ornare giastre, gri- e metteva o non Il mi mar- continua marmo adorni. sua ha le degli eroi, vi di " la statua nostri la barbarie martiri. non de* ferrugginose tinte mano cielo nostro mantenute citt", ogni villaggio ha La casa, non candore sempre mano piazza, pubblico di del o colle effetto delle Sia colori. greche, contaminarli volentieri pi"i coi non emule r Italia a si manifesta italiano L'ideale in ogni crediamo dby 4J CANOVA IL - aglidei penatie ancora di purch"sieno Gl'iconoclasti 0 idolatri.Le hanno po, divinit" dell'olim- lia, posto piedein Ita- mai radice. Noi siamo messo societ" bibliche possono in pace, e alla loro propaganda. La tutte le a marmo. non vi hanno non DELL'ILISSO TORSO altrove cercare scultura in un mettere ancora ilcuore pi" propizio terreno pello rinata gigantesotto lo scalItalia, racoli Pisano,emul" nel cinquecentoi mi- di Nicol" della scuola d'Atene ; dopol'infeliceperiodo nova, barocco, risorse quasigreca con Ca- che declin" nel e k) scettro perdutoper opera dei suoi riprese ai qualinessuno successori, oggimaipu" contendere i primi onori dell'arte. nico, britanQuando giunse a Venezia, dono del museo la forma genuina dell'Ilisso del Partenone, in e cui splendepi" manifesta gi" vecchio rest" e vicino 8^ la mano chiudere di la Fidia,Canova sua lunga agli lungamentepensoso; poi,rivolgendosi artisti che aspettavano il giudicio del maestro, esit" di affermare: Io " troppo vecchio per sono d'uopod'esser sempre nel vera corretta, e trarne la natura non il bello si trova l'arte ci " onora Questo giudizio delle come ma profitto, Questa mi dar" torto,ma guadagner"". pi" bella non tura. Questa statua rinnover" la scul- da questo torso,come vx)iapprenderete ha riera, car- sue l'illustrevecchio,quanto la statue. dby DOPO La da profeziasi quei tempo, I avver". Nei pi" vecchi,quasicoetanei studi" di generazioneche prima furono o n" il tempo, nuova di seconda mano ma li avevano di antichi essere parola,non una di statue, onde le zinali di il testamento come ad pi" che in ogni tempo e altro. Videro della diligentestudio esso, secondo rischio di del vero tutti volmente age- avevano per a di nel precipitare mune co- iscoprirein cera sin- alle medesime mezza forse galoppo,oltrepassando di opere pi" valenti i per" riuscirono via,altri la meta, le arti belle: Sunt Quos certi ultra den"que flnes c"traque nequit a menticarono pi" gretto*DiOrazio,applicabile a naturalismo l'aureo precettodi tutte "ra nuova conclusioni. Alcuni restarono di che : la frase del Buonarroti,la forma del bello. Non corsero in tempo: artisti, d'arte dalle moltissime dozr abbondarono scultori dell'antica il un l'arte i musei, distinsero popolati sono , decorazione dai cinquecentisti accademici. In tutta quellacongerie poche opere che e del ilbello nel vero, cercare moderni e diati stu- ficarono giusticinquecento, vecchio Canova. Studiarono cio" dai Greci il modo renti. cor- la come i nostri scultori italiani del paroleche ebbero stessi: se esemplaridell'arte gerca, le segui due Canova, gi"professori a accademie, non l'animo di riformare i veri trentanni che decorsero la scultura italiana nelle varie n" 41 CANOVA consistere redum. dby 42 DUPR" GIOVANNI Il principedella scultura toscana sar" Espose,or Abele che gi" morto, andarono susurrando artista lasci" dire alla la statua poco, lo sfidarono ad tard" mdto non un che la statua mano emuli Gl'invidiosi rumore. formata era dal poteva dirsi un'opera d'arte. Il giovane n" vero, vanissimo. gio- ancora quarto di secolo, un un lev" gran che era maledizione secondo un di Dio: compasso Gli vero. lavoro,e il Dupr" scoprireil Caino a in bronzo, sorgeva che fuggedalla quel Caino medesimo, che fuso della all'ingresso portinaio Campo di Marte. Portinaio appropriato, come sezione italiananel mi era poi prov" col maggiore del disse celiando un amico: Caino ! vero sim " bolo deiritalta! Le lotte fraterne solb in non che dello scultore i Caini e gli"beli,ma io sappia,e la a morire. punto disposta Parlo, come il lettore ha ligiaalle "al il e tradizioni dei pi" nc^ra; mosse il campo che sul non discendenza scuole che nella scultura contendono che altrove. Anche nel campo picchiaresul vivo,pi"che noi pure due funesta eredit" dei maggiori, una Italia, ma dell'arte il martello volta sono la potrebbealcuna marmo. " Abbiamo scorso d'Abele il sangue, non " gi" indovinato, delle pitturasi palma dell'arte: l'una piii nella come Greci, l'altra pi" moderna e ma riproval'antico, prende le cinquecento,e non vuole altro modello non vero. dby 44 VELA VINCENZO l" Vela cominci" d' un in e s'industriava scalpellino, pagnia com- le basi d' una lonna, coriquadrare Erano il capitello di qualchefoglia. o ad ornarne due scalpellini di vecchia razza, rassegnati colla roano airumile compito, alla gloma ria aspirandocol pensiero fratello a ideale de irarte. Codeste aspirazioni presero tanta Vincenzo, che il fratello un giorno forza nel nostro gli disse: e io lavorer" per diventa per tu vattene part),l'altrorimase s", e il modesto Nel 1847 ed esponeva lo a guadagnare il a viatico necessario propriceppi,e si rivendica a guardaronoquello schiavo,non d'arte, ma L'idea si come lezione una in propag",matur" scultore ticinese fu tra i di onorare personaledovette esempio. un nel marzo razza di cedere di terra stessa, e va figliuolo alla forza par"le lo conobbe da circa superbadi vero quandoil val"re per poco italiana che mostrarlo. carabina federale^ da l'operapropria, frode. Chi scrive queste se una come che la se non Teli;n" torn" all'officina, lembo e primi a Deposto il maglio e impugnatala ad solo " spenta. Spartaconon accorse libert". I Milanesi pochimesi,e al mondo dell'anno seguente, fu noto Lo al fratello. era gi" divenuto scultore scalpellino che si fa un'arMilano il suo Spartaco ma de' opera Roma, a rono. se artista, puoi.Detto fatto,si abbraccia- Vincenzo pane due, e un offrireun dby e in alla quel secolo governa asiloalla VINCENZO libert" Egli era sopraffatta. monumento un e Niso della nostra le due due a 46 VELA incaricato di scolpire stato Eurialo nobili giovanetti, epopea: Dandolo o ligieal famiglie, al avverse o papa, Morosini. Ma e cipio prin- ricusarono pi" volte il modello repubblicano, dov'era glorificata la causa che le due Vittime avevano ":olsangue. Volevano suggellato simbolo e carattere senza due cippisenza adducendo storico, testo pre- a Teconomia. si tratta Non sar" maggiore la rappresenti Era n" ilprezzo d'economia, l'artista, rispose s'io vi per cui causa quelloappunto l'artistaspezz" il suo bassorilievo che aggiungo un che morirono,e il luogo. s'intendeva modello evitare: onde dicendo: io non mento alla storia. Cittadino ove liberamente sv"zzero, pot" tornare aperse un'officinae cominci" di le qualiaccrescevano opere nuove, a a lano Mi- di popolarla in giorno giorno striaco dell'artista, gi" capo scuola. Il governo audel a membro sper"cattivarselo promovendolo leresco Consiglioaccademico,e a non so qualeordine cavalin compagniadel maresciallo Kadetzki. Il Vela la fama risposesenza esitare che non poteva n" accettare e smascher" (^Kcio,n" titolo.Il governo allora mut" registro, d'aver le sue vere ingiugnendogli intenzioni, a sgombrare eglie prima che tr'ore. E veratosi a le sue statue finisse il dentro ventiquat- giorno, sgombr".Rico^ Torino, diede opera alla statua colossale dby 46 VINCENZO che i Milanesi la VELA gli commisero e gratitudine per attestare monte al Pie- dato Ilsolla volont" della patria. subalpino sorge l" sulla piazza de) Castello, difendendo colla spadasguainata il sacro tricolore italiano. artistaera piii Nessuno e nesdegno dell'opera, ch'io artista, sun'operapi" degna del luogo.E nessun molo ebbe s" belle occasioni di rendere Tarte stisappia, di grandezzacivile.. Fu merito " e monumento cicca: poich" fortuna non fortuna ad un tempo, ma il Vela ha sempre attinto le piligenerosidel creduto carattere e lopere sue. di della N" ai sentimenti ispirazioni abbiamo E perci" umano. questitratti del suo sue cuore accennare storia, opportuno commento sua unisca in Italiail il Vela " solo che merito dell'arte, all'officio di cittadino continuando, quanto il concedono del Buonarroti. Non al- i e di patriota, tempi,l'esempio n" dell'arte, disperiamo della patria italiana! Il Vela mand" una a Primavera, Parigitre un fu e colossale in gruppo rappresentanteColombo e l'America,e la del che dell'inno del nostro plastica, statua che dell'ultimaesposizione: sar" ilpi"i monumento splendido Napoleonemorente di vario genere: statue quak si pu" dire,meglio Manzoni: che certo non cui non morr". Egli " l",assiso sulla vasta poltronada piiilevarsi. Tutta la sua vita, le memorie, i i disegnigiganteschi". i disinganni, i dolori, rimorsi, dovr" dby I LTIMI GIORM DI le impresepoco minori,lutto quelloche non gli fu concesso di secolo condensata un tutto ci" " umana, in 47 NAPOLEONE ci" eh* di eglifece,tutto la compiere, cervello,in un' anima un " scolpito su quellafronte, dipinto, quellelabbra, in quellosguardo che su storia magisterosembra animato per bile mira- terribile fino nel e di scultore ha effigiato scarpello Ma lina figurapitiepica ad un tempo e pi"tragica. la tragedia si manifesta nei lineamenti 4[K)ntratti non Giammai marmo. e nel gesto convulso. L' attitudine della persona, delle braccia,delle mani che sembra " quasi tranquillatranne la carta aggravarsisu Canova gli pose spiegatasulle ginocchia. nel bronzo lungamenteneglettoed mano, nel cortile di Brera. della sua vita ha un anni rpiant' che r Europa sappiamo se la sar" d'Europa il globo in ora risorto antico. Ma fino nell'ultime significato pi" chiaro Egli ripeteforse Non il simbolo Era geograficach'egliconsulla carta la sinistra , e la ore finito. pi"de- citt: Fra profezia repubblicanao cosacca. sua fosse tale l'intendimento dell'artista effigi" quellatesta; n" vogliamo dire quantitra interpretassero migliaiae migliaiadi spettatori in questo senso Io sguardo e l'attitudine dell'uomo che aveva afferrato la spada della rivoluzione per mutarla nello scettro pi" despotico che mai pesasse le sul mondo. reale, " e Il Napoleonedel Vela, sollevato nelle regioniserene circondato dall'aureoladella morte o bench" vivo e della storia: della piuttosto dby 48 VELA immortalit". Non vi - GUILLAUME vi dice,non alcun accenna timento sen- misto ma particolare: v'imj^neun rispetto di piet"e di terrore come i grandiprotag(misti della tragediaantica. Il fitto cerchio di persone d*ogniceto, d'ogniet", d'ognilingua,che gli stava avrebbe dattorno,taceva fatto dinanzi all'imperatore ancor all'uomo dalle cui mani del mondo e sul un udivi non che ha scambio quel sordo bisogno di : parlava.Non nessuno mormorio articolarsi domandare, un nanzi pareridiversi. Di- di Napoleone di Vela al sfuggito l'impero fosse catalogol'argomento uno rispondere, nanzi vivo, di- Dinanzi a riprenderlo. scontrare rivedevi glispettatori potesse ancora "B altre opere d' arte tutte come d' ammirazione che parole.Stavano a inchiodati, immob"li,pigiati a fianco ed a l" tergo dai che non potevano ancora vedere a loro sopravvenuti, agioquel capo d' operaxjheriempivanon solo il palazzo dell'esposizione, k pochipassi tutta Parigi, ma di una l",nella sezione francese,c'erano venti busti,ed statua intera dell'uom nel fatale, scolpiti pi" puro da uno scultore il suo nome quellaspecialit" statua in tutta busti che sua la maest" e francese e a a Quella quei imperiale, le fasi della matematica quando declinava Sant' Elena,erano doveva fortuna. lo rappresentavano in tutte Brienne, fino a sua la pompa vita,da quando studiava di la che marmo gio nel colleverso ilsepolcro stati tante volte ammirati dby IL e Parigi:ora vi nessuno stelle eclissate air erano zonte: abbozzi erano di del maestro. solo, non era non del Davide: la da la ninfa: come del Cambi, dov' ei sorgeva la Piet" Dupr": si levava freschi uu avevano valore pitocco dominava o statue in terza lui le A tutte. queste l'elemosina e assai comparativo venivano che in seconda imperatorele vivi, e in faccia Y Amor Tutte e colossale del Vela parevano gr innamorati. altre che grande,non sulForiz- sole nella piccola mano raccoglieva di tutti molte sguardo: il bronzo del medesimo glisorrideva che musei posto eminente un d'accanto di fiori che cespo nei dinanzi al caposcolare, lavoro uno occupava graziosaDriade un appariredel Nella sala stessa gli stava e volgeva pi" uno accanto torreggiava centrale. Gli L* 49 VELA magnificatinelle pubblichemostre di e DEL NAPOLEONE linea. di corone le poesiedella vecchia guardia cipresso, dei criticie de' rivali gli sguardiobbliqui superstite, che si preparavano a non denigrarloaltrove, ma fiori e di avrebbero di farlo osato a viva voce fra di ammiratori entusiastie convinti. C'era fascinatrice in antica dovuta pi" moderna aveva ond'era forse coro potenza una statua nessuna mai esercitato su' circostanti: in parte al soggetto in al modo animato n o che quell'opera quel stato se. stesso , ma molto interpretato, concepito, dal soffio miracoloso dell' arte. ricorreva pensiero malione, animata Dall'Oxg.vro volentierialla Galatca di Pini-, dall'amor dell'artista:ma qui non ^ dby CRITICI PAniCTNI la sola belleraa delle forme era miracolo. La statua che timenti, idee,i sen- tutte le evocato aveva gliodii,gli amori, gliapplausi,le onde stato era del Manzoni tradotto in il morente era essere segno tutto di Sant' Elena risorto come giudicato, g("nerazioniche aveva i Faraoni dominate zioni maledi- Era queiruomo. marmo il creato avea d' un l'inno pezzo: istante per un due d'Egitto, da mietute. e III. Dinanzi a tica la criinaspettato, questo avvenimento soldato avvezzo a vincere, un parigina,come air apparireimprovviso di un avversario formidabile, rimase alquantoperplessa. Poi ricevuta, come a la parolad'ordine Parigi, pensare per da tutti,con di uno accade quelliche gliono so- cordia, maravigliosacon- una piomb" addosso al gigantecolle armi di cui dispone:gli argutiepigrammi,l'affermazione turbabile, imperil superbo disprezzo. Molti scrittori distinti, poco videro nel Napoleonedi Vela per lanciare alla statua rimbalzare sul vivo. Ma il , la una buona freccia che vedere dby sione occa- dovca. tr"ppoaperto l'entusiasmo un' opera che da lungo tempo periale, im- al governo i piii mostrarono che risentivano, al dispetto pubblicoaccentrarsi intorno ad quellanazione amici d' arte di si considerava 52 cniTici si limit" per sei mesi la stessa censura glialtri accessori! ripeterecon diverse camicia,sulla coperta, e o cui a per biasimarli. questa, che quellacopert'a, quellacamicia,quellepieghesi censuravano di verit",ma inferirne che dovuto era ad per quellastatua abilit" di raspa, certa affettata imitazione non vano troppo veri. Vole- essere per l'effettoprodotto da una sopra degli spettatori nessuno certo non Un* altra meraviglia era mancare frasi a sulla mente, poneva PARiciisi della trama ad una che a sorprendeva il popolo, fetti migliorgiudicedi codesti ef, vista prima che delle Questa volta di prova un vere non davvero era s" ottuso: senso pi" rinomati,i sostanziali bellezze dell'arte. e Obbedivano, sapendoloo il avversario nuovo trastahile C'" di La mover destinato ragionedi vera giornalisti non che tanta ad sapendolo, ferire nel capo a fu non unani- per ordinario cos" discordi. uomini m giudici, di guerra, dessi i erano critici pi"icompetenti. Onde difficilea riconoscere la nut" di il popolo che desse minacciava mperiorit"della scultura piano un nel e codesta cuore "ncon- francese. pi". critica guerra pariginasi " da messa all'arte accademica ufficiale.Courbet suoi di critica artistica sono tempo mai pittore: che nessuno suoi princi- in prudoniani paradossi divenuti a per cos" dire, ebbe pochi seguacie nel merito, come l'uguagli pii;dir" meglio i e, gran fatto altrettanti assiomi. dby La critica e se curbettiana parigina" nell'arte il vero, zione:vuole 53 p"nicrNi CRITICI quasisenza nulla e ecce* pi" del vero: tanto deforme,schifoso, questo " sgraziato, la consacrare per orrore ribrezzo lo con di Tesagerazione " Codesta e tavolozza sua manierismo a dipingere sguardo. criteriobuono in se un Quando Tarte,forviando dal stesso. calcio all'ideale un in natura, ci farebbe ritorcere sullatela ci" che, veduto con saputo dare avr" per ranista che glio me- in manierismo di precipita vero, fino al barocco," rio necessa- ritrarlaai principii, e premunirnegliallievi, sempre pi"dispostiad imitare Ma ci" che " vero che il maestro, un per la natura. " dell'arte, ramo vero o curper tutti glialtri.I nostri criticiprudoniani, a voler bettiani, bero dovuto conseguenti a essere lodare altamente avrebstessi, se nel Vela i difetti che biasimavano. Codesta stoffa, codesta trama fedelmente dal vero, e l'entusiasmo per trovare del e era imitata la lode a lor giudicio, attirava, pubblico: qual miglioroccasione in codesto fenomeno la conferma della loro teoria? Qual miglioroccasione per batter in breccia l'edifiziosecolare dell'accademia, che da David in poi s'era smarrita nella fredda imitazione dell'arte greco- anzi che prenderele latina, fosse, e fondare una scuola mosse dal vero, dalle indipendente tradizioni italiane? Per imitare una lana e mantenere i pizzidi una un'accademia camicia, non a qualunque Roma, e era niche tiran- coperta di necessario mandarvi d'anno dby 54 CIUTICI in cipiidi bello convenzionale un poteva vandalico bruciare del Proudhon, che avrebbe tutte distruggere e da Fidia francesi, Noi in le ad abbattere non a a a scultori far emenda la se e avvezzi stessi, di cui si vantano recheranno presto onoraria nella sala dov* " collocato, F hanno mato pi" biasideriso. Ci aspettiamoanzi di vedere' dagli francesi"imitato ed esagerato quel magistero la scuola lombarda della raspa onde modo , die, possedendoora la Francia ilcapo stessi che quelli Vei^illes, e molto durano torto,prender"assai presto il sopravvento dubitiamo tardi paradossi lidistrugge. Le senso d'operadello scultore lombardo,si o sure, cen- mani, ci" che oggicolle lor proprie pur ieri. Il buon costrutto musei (*;. ne7rancesi,cos" mutabili per massime non Raffaello a incongruenzenon , hanno e i pinacoteche slessi il jgerme che se contraddizioni le il Vela dai loro morsi. I n" difendere contengono pulituradel marmo, da sa variare per imitare e stufe, e ed ogni superficie scabra e foglie e fiori, capelli, liscia0 vellutata secondo non men danno si voluto necessario ribattere codeste crediamo non straniero. Anzi e codesti sottili ragionamenti coirepi- coronare fonema e NJ i priugli allievi pi" distinti ad attingervi anno non PARIGI che la il caso, tanto la tela,giungaa rendere ilvero, del bello. (*)J)" principede che l'art. Proudhon. OjMM'apostuma. dby o pietra, senza 55 MODERNA SCULTURA Arrivederci alia prossimaesposizione! tua questo armegg"odella criticaintomo alla sta- Tatto del Vela prova scultore lombardo afferm" d'arte ancor principio un ed cosa, una questo con nuovo, " questa: che lo che e suo tende lavoro ad un mere impri- indirizz" alla scultura moderna. nuovo Si fin qui alFarte plastica applicavano queicriterii cui si giudicavano i soggetti con infallibili, reputati pi" 0 men tragediabili. I poetitragici finora e seguitano care cercarono a cerdi preferenza gliargomentidella storia antica onde fu detto argutamente: e dell'antica mitologia: Qui Cosi d"livrera des nous Greca des et Romains?. gli scultori. Essi voglionoil nudo, o tutt'al il peplogreco e ilpaludamento pili, romano, del quale anche glieroi moderni alla barba del figuammantano rino impone loro francese che le scarpe, colonna il campo Non molti anni che il sono Vend"me, vestito del dal suo cravatta, della toeletta Napoleonedella abito militare e perto co- ha dovuto cedere cappelluccio, vestito da imperatore romano. altro, classico suo ad giubba,la tutti glialtri amminicoli e attuale. Non la un parliamodella che " tutta nuda' statua come di Canova quelladi un pur mo' citata, atleta nel circo antico. olimpico I maestri accademici avrebbero ancora a' d" arrossiloe sirebbero arros- nostri, proponendoagliallievi dby i"6 SCLLTt'RA soggetto che un non MODERNA appartenesseal mondo greco o romano. Vela, il quale cominci" collo Spartacoignudo, Il e la pi" volte quanto valesse nel riprodurre senza ornamenti,fu de' primi e senza orpelli mogtr" natura tra uoi che sia diversa non le vesti e la scultura col fatto come mostrare osasse dalle arti sorelle, e possa imitare gli abiti contemporaneisenza derogare propriocarattere. Egli dovette dire a se , perci"al stesso, che la bellezza e ad non " confinata ad secolo: che il nudo esiste a' d" un un paese come nostri, di Adamo: che abbiam noi pure stoflfe e fogge quelli il penche lo scalpello eleganti pu" scolpirecome nello il vero, c"lto nella sua esprese che dipingere: sione pi" conveniente non pu" essere inaccessibile a , , all'arteche ha per oggetto la imitazione del bello. Codesta era una Tutti di gran momento. innovatone divenivano tragediabili e plasmabili senza soggetti di esprimere ilbello come altra condizione che quella era, e trattare argomentiche fossero degnidell'arte. Egli non si mise a predicare questa teoria colla voce i e colla penna si diletta di fare il Courbet, come molti altrifrancesi, tedeschi e pi" a paroleche a fatti.Il Vela fece la propaganda co' proprilavori e tutti non tutti che italiani, , non artisti sono sua naturai tutti belli mente, egual- a modello: degni d'esser presi qual pi"qual meno convinzione dell'animo e ma da questa profonda ispirati suo. Fosse la forza del vero. dby VELA 0 57 DLPR" l'eccellenzadell'artista che crea, anche gi" salutato Il capo della scultura lombarda. come la sua Primavera, il suo Napoleone, suo circondati da moltissime statue erano ma lodevoli, tutte col medesimo trattate sempre ddl'arte volerlo, senza ed " fece scuola nell'altaItalia, il Vela grimitatori, e - nelle pi"o Colombo meno belle dallo stesso principio e ispirate rono I lombardi che fumagistero. mode, nelle lettere e in altri rami troppo ligialla dittatura francese,in questo dalla emanciparsi il nome e diedero d'Italia, osarono che parve dal giur"intemazionale Francia ad un e dalle altre parti genere di "^cultura, Noi parleremo di alcuni Parigi. emuli del Vela, ma 0 o allievi, imitatori, dopo aver delle migliori vuole giustizia, toccato,come opere della scuola toscana zioni che si conserva pi"ifedele alle tradisenza e a quelledel cinquecento, greco-latine perderepunto del suo vantaggio,e meritando anzi nuovo a di Giovanni persona la primacorona nella dell'arte, I"upr". IV. come Dupr" rappresentava a Parigi, presenta rapla scuola toscana. degnamente in Italia, renze, venuto a Siena,e gi" adulto nell'arte a Fidalle si matur" sotto gliocchi del Bartolini, Giovanni Nato cui mani ereditava,per cosi dire, lo scettro della scultura. V 58 TOSCANA SCUOLA di clima,sia per virt" Toscana,sia per temperie si tenne di antichissime tradizioni, sempre lontana La dalle innovazioni subitanee ed qui la L'arte italiana ebbe estreme. al soffiodella libert" i primilavori de' Pisani gogliosa culla,e veget" ri- sua Esaminando popolare. si direbbe di Cimabue e , adulte e pi" la scultura vi nascessero pittura, Il fatto sta che le tradizionigreco-latine e giganti. in Italia.Dur" colla lingualatina mai morte non erano che la la memoria da Roma. Nei si manomise colonne si della civilt" antica ereditata l'amore e e cristiano primifervori del proselitismo distrusse l'antica Fiesole,ma quasi nel tempo adoperarono il coro di San qualchesimbolo Niccol" Pisano Pisa,prima che Dante e stenere so- a cora an- serbassero qua non del cristianesimo la scolp" sue che si direbbero tolti a d" Venere, se qualchepulvinare l" stesso Miniato,dove si ammirano queglielegantirosoni e le tribuna Giotto primitivo. dej battisterio di tanto spiegassero alto il,volo dell'arte. Fu dal questo un nulla,una nuovo germe sbocciato, per cos" dire, stiana, della civilt"criefflorescenzaoriginale riliorire un piuttosto dopo la diuturna barbarie,dell'arte greco-latina? Basta gittare uno sguardo alla tribuna del Pisano, 0 e non al bassorilievo del nel camposanto sarcofagoantico che si conserva di Pisa , per decidere la Niccol" Pisano studi" l'antico quanto, dby e questione. meglio che co TOSCAISA SCUOLA lombarda,che Fia non sentimento del L'infinitonumero delle opere d'arteonde il cinquecento ha seminate tutte agliartisti di quel tempequasimai perduto rato bello,ch*" tanta partedel genio. le terre della Toscana,non chiudere gliocelli a questa cosi dire paesana. Gli scultoritoscani lutti grecin" reazione tutti accademici;n" forma per furono mai quindiper rale natu- sentirono il bisognodi rituffarsinelle vive della acque non permise natura come , ora avviene in altri Il Dupr" e glialtriartisti p"^sid'Italia e d'Europa. della sua scuola non sono dunque novatori nell'arte abbiam come detto del Vela. Sono vatori conserpiuttosto felicidelle tradizioni risorte nel p"ii0 meno moderno cinquecento. Venga ad animarli il pensiero i primi. Ma 1'angelonon ha ancora e saranno tate agicolle alile acque vivificantidella piscina probatica.La forma greca la toscana e furono belle (inch" esprimevanoil pensierocontemporaneo: non " pi"greco, il pensiero n" toscano. Un ideale pi"vasto pi" alto ci sta dinanzi: e tocca ad essere ove non vogliarassegnarsi e e ora all'arteincarnarlo, logia oggetto d'archeo- sterile anacronismo. V. Il a Pariginon Dupr" pot" recare poche delle sue La deposizione della croce in opere, e delle migliori: marmo, il modello del suo trionfo della croce, dby gi" 61 DUPR" GIOVANNI collocalo sul frontone della basilica di questo a Firenze,la base potuta eseguirein ancora non istoriala della gran alla Piet" sorgevano, d'Amalia il GioUino lavori in cui come di p"rfido, Vicino marmo. della stessa pianta, rampolli Dupr",e il busto del facile vedere era coppa nome la scuola padre:due paterna: i cosi da vicino, ci richiamavano i loro autori quali, posti quali si veggono spesso per le vie di Firenze passeggiare Funo a (ianco dciraltra. For/^'^crea/i/wr/br/i"M^ bows. et Poco del lungi,suiringresso cojne sorgeva, ebbi a ilCaino, fuso in bronzo ricordare, dal Papi: che primo rivel" airitaha ed del Dupr",e quel fare greco e statua del men compartimento, nostro conosciuta ParigidelFAbele, a altrove la stica potenza arti- tutto che tiene del suo, mirabilmente cinquecento originalea fusi nello slampo lui proprio. La Piet" " opera insignedi sentimento e di forma, il giur", che le decretava il gran tale da giustificare premio in confronto del la ecclissava a Napoleonedel Vela che pure universale del Parigi,per sull'ragio pubblico. Il soggetto, come v*" scultore di la Niobe innocente che qualche fama cristiana col presentare una forma , non non era Non nuovo. abbia rappresentata in grembo,morto iiglio per riscattare il genere spento nel liofdeglianni n" vede, ognun non umano. Il Cristo, poteva offrir novit", guari diversa da quella dby C2 OLTRE GIOVANNI delFAdope greco che Me"eagrode* Greci. del 0 " l'Adone non colle membra pi"che agliartistigrecinon il culto dalla morte avrebbe 11 Buonarroti anch'esso scolpiva la sua alla tradizione cristiana,che ideale. Ma pi" mistico del Dupr".Le e permesso Piet" restando non del Cristo le formcdi nella li.ijura ancora lenta, vio- del bello. amoroso piiifedele agli Offici, del Buonarroti dolorosamente contratte infatti pi" " Ed il dolore della madre in che Michelangelo, linee una zione perfe- pi" profondo sia nel gruppo pi" rigidee pi"geometricheche il Buonarroti adottava del rituale che non " cercava in hanno pi"i quest'argomento parve necessario allo scultore ino- non demo, ilqualepoteva spaziare pi"libero.Egliimagin" madre pi" vera, snod" di pi"le sue difattiuna diede al suo Il dolore un pi"umanof pi" nostro. allo spirito volerlo, nuovo carattere Dupr" ha obbedito,senza che anima membra, l'arte.Checche se ne dica,la sua madonna che il dogma cattolico non concedesse pi" mossa a' nostri maggiori.Noi di ci" non sarlo: accuvorremmo de' nuovi mistici lo faranno, mentre la falange ma i moderni naturalisti potrebbero un chiedergli passo la storia.Noi lo accettiamo la natura di pi" verso e abbiamo accettata ed intesa la scuola qual ", come " E toscana. se quel gruppo fosse stato collocato in pochidei visitatoriche "osti tributavano quasiesclusivo agliultimi giornidi Napoleone, non disparte, un culto avrebbero forse dato una lagrimaa quellamadre dby DUPR" dolorosa mai che sembra veduto cui mandalo avesse da dipinse, vero storico Quel Cristo,avvolto, stessa. scena fasciato nella sindone monda dalla suo. che ilMorelli quadro in la archeologo, circondato ai presenti se hanno affanno simile al un Parigiil suo ed 65 MORCI.M domandare desiderato Avremmo a - di Giusepped'Arimatea, madre, dalle pie donne, dagh amici lala pioveiinraggiola luna mezzo vedai nugoli, produceun effetto ancora pi"grande. " Teffetto di un dramma, anzich" quelloche ci pu" da una essere tragediaantica o dal gruppo ispirato veramente tragicodel Dupr".Quei due soggetti o sul cui muto dolore , simo, meglio quelledue forme di rendere ilsoggettomedesarebbero state occasione di confronti, opportuni fornito un criteriopreciso e ci avrebbero per giudicare e quanto il sentimento come religioso possa ancora guadagnaredi forza della storia Dell'altre opere e gente di efficacia dallo studio dili- e del del Dupr" pi" sopra esposto il nostro fascicolo Ae"Y Italia che e vero. franco parere dubitiamo nell'undecimo aWespos"zioneuniversale,opera verso procedecoraggiosamente non biamo ab- accennate raccomandare ilsuo compimento, ai nostri lettoricome di ci" che abbiam potuto la illustrazione pi"splendida recare a quel convegno delle arti e delle industrie contemporanee. Alla per ora gloriadi Dupr", e quanto abbiam della scuola detto del gruppo toscana basti della Piet", dby e4 al SARROCCHI TITO quale invidiare in Italia glionori vorr" nessuno volta che sia collocato una prodigati, cappella per cui fu immaginato e scolpito. che gli furono nella VI. Tito Sarrocchi " senese tirocinio alla medesima sia per : ma del loco piliforte segnato dai Il molto di nome ad essere ilDupr".Fece come scuola del illustre concittadino sia per d'impulsi, manco natio,rimase primi studi Dupr" suo dalle venuto a amore il circolo entro e ilsuo desto mo- dini. prime abitutard" Firenze,non in Italiae fuon, conosciuto ed onorato . specialmentedopo V e d'animo dei suoi pi" rimesso,si gli furono avr" ne prima che alla antica sua commessi all'affetto contento e un cost".Chi vecchia La meraviglia. massime di stette vori interamente ai laconcittadini, e si consacr" che non Abele: il Sarrocchi,pi" giovane Siena conosce citt" ghibellina, anello di ferro la stringesse rivale,era un'oasi fortunata come costumi,di consuetudini,di vizi e di virt" d'altri tempi.Era una campana l'amavano una citt" del di vetro. I suoi abitanti l'amano coH'affetto esclusivo felice. Il Sarrocchi dovette venne a Siena medioevo,conservata Firenze,non non ha esser tard" a e pinacoteche e gelosodi di almeno o amante un E questi. ritornarsene musei dove sotto se a Siena. le varie scuole italiane sieno rappresentatea dovizia. Ha dby pur una 65 SARRCKCUI TITO accademia ebbe sempre una come propria, che di scultura, d'intaglio pittura, di colle altre. L' arte che senese scuola propria si confonde non data forse da , anteriore un'epoca a quelladi Firenze,si svolse per le .medesime ma fasidallo stecchilo al barocco, imitazione servile dei suoi vicini.Il Sodoma senza fu il suo suo sando pas- Andrea Donatello. Sarto,Jacopo della Quercia del il Quanto alla scultura in legno dagli , antichissimi alleopere recenti del del duomo, intagli del Giusti Barbetti, del e e' " Gajani, una catena non interrotta n" guasta. Jacopodella Quercia " TOrcagna,ilPisano sovino di Siena. Non a fronte.La movi un fontana magnifica tebranda di Dante,fu coronata passo di senza trovartelo forse piazza, dal ilSan- la Fon- sime Quercia di bellis- le Virt" civilie religiose, rappresentanti nostri maggiori. Ma il tempo rode ed altera statue vanto de' leVirt" dell'animo e Virt" di Fontebranda le intemperie e pi"0 , per modesto tutt'uomo a cui Siena fu ebbe recasse che esposta cos" di la commissione del di ri- tore patrioscul- fosse il prezzo, si consacr" Rifece le statue patria. tiere maestro, tanto che, se qualcherigatgolare l" sina Parigi potrebberoavere , fortuna dei busti del Bastianini, Il Giusti Dall'O.xgaro a questa opera nello stile del le a rifarle.Studioso com'era e Le povere g"'insulti degliuomini nelle guerre Tito Sarrocchi staurarle marmo. divenute indiscernibiliper erano intestine meno sovente. i loro simboli di ve 5 dby 66 TITO le mandava SARROCCHF in avorio,e intagliate il premio ottennero dovuto. Il Sarrocchi in poteva mandartene non ma sped"una plastica, intitolato P"nma La fu lavorata,o almeno primad'un'altra che a Firenze nelle oflBcinedel e dovette essere e due che le direi sono, gruppo un eia ingegni, una un pu" vedere ognuno a accademia. una greco Tutte nella subita ebbrezza quasi,caste Posta sorprende. imaginata, Dupr".Il soggetto" proposto da i termini di due -Baccante,ed n" lettura. BaccarUina qualcheanno sua in marmo, rincontro nirebbero fordell'altra, opportuno confronto frai diversa che ricevettero ispirazione del Dupr" " piii Baccante a Siena e a Firenze. La del Sarrocchi serba pi"ingenuele traccie greca, quella dei maestri del Ma all'una cinquecento. i celebri versi: potrebberoapplicare . senza . lamen, onrinibus non qualein decct nella facciata di Santa scultori senesi si danno esse si all'altra una soromm. Croce a Firenze,i amicamente la mano, confondersi. Il gruppo La vanettina che Le Facies " diversa Anche due . . Nec e figureson prima lettura rappresenta una gio- insegnaleggereal fratello pi"giovane. belle,il marmo trattato amore, con e parlante. vera Qu"?idue bimbi hanno l'espressione le grazieche cattivarono tanto applausoalla Leggiih soverchio studio degli Irice 4el Magni, ma senza ^ dby 68 ULISSE CAMBI innamorata,n" giovane novizio in " donna n" animo di antiche memore passandodinanzi tributo nella tua manina e e sorriso ! procace Parlo del nobili simpatieche, abbia deposto un lieve non s" gracon sportaai passanti zioso te, a Cupido picciolo pass" quasiinavvertito di Ulisse Cambi Firenze a che , dovea venire e italiana, d'affetto." corrispondenza tanta amore, nella prima Parigiper a sizione espo- trovare statuina greca, una un'ode di Anacreonle volete se chiede ^ non in marmo: un ma, epigramscolpita meglio:poich"quell'Amorinoche vi bacio,ma un il dardo avvelenato gliuolodi di questo mondo. se che vi soldo,e ci fa Urania forse chi poteva di " del Cambi in po'spurio:ma un non o " - pi" Celeste qualchevisita in questo globo sublunare, felice chi pu" vederla col Codesto legittimo. il fi " certo questa,dea si chiama Non si cela dietro destina,non Urania. Ma Venere per nulla! " un un suo figliuolo naturale figlio quel trambusto e sizione dell'espo- domandargliilpassaporto e la.fede nascita,ammeno che non fosse un ufSciale della ? polizia C'erano nella nostra tendevano obolo di la sezione statuine parecchie la carit" di domandavano palma e sorriso: che un dopo aver veduto questo del Cambi, le viscere di carit" del pubblicoparigino mondiale non n" piet". e provavano pi"n" simpatia, 0 un Quel malizioso bimbo ma aveva accaparratoper s" dby tutte le 69 VARNI SANTE tutte chicche, tutti i sorrisi, destinate alle miserfe eventuali le monete picciole della giornata. E del giur"internazionale che dispetto dalle fino dai moine, non solo trov" sue paese del mondo si lasci" intenerire compratore un lo scultore fiorentino ebbe ma primi giorni, 'commissione di ripeterlo non nessun non a so quante volte,perch" fosse defraudato del Amor suo pitocco, Dovrei qui, prima , di lasciar la Toscana, parlare dei lavori del Costoli,del Fantacchiotti altro scultore fiorentino:ma e fare suo la Amore gruppo: gruppo impone visita al Varni di una di qualche Tanalogia delFargomento, la dignit"del merito mi e e di passare ilgolfo Genova, che espose il che vince la forza. N" anche sto que- bellissimo per concetto, irreprensibile per forma, eT)be la virt" di vincere Convien giur"parigino. dire che del i Radamanti i loro cuori fossero bronzo per resistere ad ogni triplice specied'amore, anche a quelloche vince la forza! vestiti di un Starei per dire che che non furono Il Varni " una non giusticon fossero forti,per dire non noi ! di Genova, gloria uno dei pi"arguti e fecondo. e artista vero ingegni, degliuomini pi"culti, partimento Egliavrebbe potuto, volendo,popolareilnostro com- colle sole statue studio. La sua che si lavorano nel suo la fiorentina:innesto maniera arieggia dellostilegreco sulla base dei ancora, dello stile di o meglio cinquecentisti, questisul ceppo greco. Il Varni dby 70 SANTE sue deiropere " parco per Qui lo scultore ma antico, artista di lontani^dalF .4mor ben un sempre quell'ingegno. Io al al naturalista, apparisce com'",come di pitoccoe piiialti. celia coU'Amore: non Pariginon a questo gruppo E simbolo Io tratti un quando Noi siamo vi mand" e da Amore. lione domato liane itaalle esposizioni meno de' faciliapplausi. Ma noncuranza poteva mancare, nuovo non altre,o per ritrosia d'animo sdegnoso, che alle 0 VARNI rappresenta filosofoed al universale,eterno, che poeta : quel poter misterioso, la fa servire d'ordine sopra il e l'ostacolo e la forza doma solamente non a slesso, e se leone,come qualche vaso assai per trovare che attestano ancora di fa argomento vita, di progresso. Giurerei che l'Amore assiso la dalla Chimera, da ne ma brutale, sono greco vergineche si lascia trasportare cammeo presida qtialche od etrusco. Convien queste fantasie argute una cultura artistica che o raggiunto, che e non ilnostro secolo non o risalire profonde abbiamo " ancora Delle arti antichissime noi comprendere. comprendiamo ed imitiamo tutt'alpi" i baccanali pi" Il Varni " fra' pochiin Italiae forse in Europa ignobili. che studii e comprenda ilpensieroantico sotto maturo a i simboli arcani di cui si riveste.E " se uno appunto di quei simboli,di quelleallegorie, volete,che hanno questo suo gruppo un serbato ai : come i miti delle orientali, religioni ed uno riposto a tutti, comprensibile pochi.La moltitudine non vede pi"l" che senso dbx VARNI leone sottomesso un ad La di putto: il poeta,ilfilosofo un ci vede il conflittoeterno che la doma della materia collo spirito la subordina e scultore francese, non uno sapr"trattarlo in Ma " da e titolo a per nuovo sempre poteresser compreso. anche dopo ilgruppo in bronzo farsi, da ancora modo piii sopra, opera ricordata va d'onore.II soggetto " bellissimo chi scente. leggidella vita cre- alle accennati la Chimera Verginee 7l nr.N"CHEAU - del Den"cheau. Chieggoperdonoai dalla Chimera, di secolo in ma lettorise mi lascio anch'io trasportare solo di paese in paese non che secolo,in traccia di que'rapporti legano il vecchio e cidente, mondo, TOriente all'Oc- il nuovo i miti antichi ai nooderni. L'arte " ad tempo, un la natura. come rincrociamento la corrompe, Ma delle gemme Il germe e vi primitiva, a un certo e delle razze popoli di vero nel suo riviene fatale.Avviene che s'innestano sopra nuovo Ma corso essa e varia gioni, le reliistituzioni, l'arresta sovente ci" che vi " in ricomincia ilsuo dei Le una a fica, la modi- sviluppo. galla,e delle arti, come selvaggio. vitale della pianta usurpa il succo d" fioripi" nobili, e frutta pi" succulente. un ceppo codesta cultura artificiale non La piantatarpata e periodo. si stanca, e germe straniero, dura oltre costretta a nutrire un piede i suoi talli. Cos" dell'arte.Le scuole s'incrociano rimette dal anch'esse,e* perdono l'impronta originale per alcun dby 72 CAHPOFORMIO la virt" della terra tempo. Ma anche qualche cosa condannate essere morte su volte e in questa esse, del sole c*eotra per come neglialberi" alla decadenza, ma non tranno Poali" dove fiorirono tante italiana, terra lasciarono tanti dove e vestii. gloriosi Vili. Se alcuno di noi letteratiprofanial tecnicismo dell'arte proposto aglialunni di avesse qualunquecome tema poformio,che Il trattato un accademia una da eseguire : il trattato di Cam- credete voi ci sarebbe st"to risposto? di Campoibrmio!prorompereNietosto d* accademia o un professore, que, qualunpresidente codesto d'estetica.Ma non " soggetto slatuabile! tro parolanel lagoniedesimd dove fu preso l'algranchiodi tragediabile. l" Costoli 0 qualunque altro scultore amico delle Pesco la , e allegorie delle avrebbe personificazioni, a l'incarico, patto di fare piange,o un' Italia che indignazione. Un altro un una forse Venezia lacera il trattato con bassorilievo rappresentante il congresso nel mezzo, il trattalo fu che giu^a nello : si pu" scolpire aggiugnerebbe dove cettato ac- colo zoc- plomatico di- sottoscritto. Bonaparte il plenipotenziario austriaco,alcuni generali in fazione sulla porta, e ecc. origliando, l'ostessa clie fa capolino ecc. dby 73 Codesto " anzich" da scoisoggetto da pittura, " iwi, direbbe altro: un un quadrettoa ritrattidei dell'epoca, color locale, uniformi soflii!^, persot""gg!,ecc. ecc. Non del Meis- modo il soggetto come veggo sia sfuggito finora air Induno! Non non che so " cosi facile t : soggettto ma sgomentarsiper benissimo so rispostoil Vela, il quale la difficolt"del e rispose cosa fece come de' suoi scolari, il Tabacchi. "no Eglistava e avrebbe cosn si era forse leggendole lettere di JacopoOrtis; commosso a quel passo in cui italiano, JacopoOrtis,o Ugo Fosc"Jo che il Werther chiamarlo, vogliate afferr" il di proclamafatale,eoi" quel piglio 'terribileindignazione che " facile immaginare da chi ha letto quel Ub)ro Foscolo. La deir amico, carezze Ed che povera e e il temperamento conosce Teresa " l" dividendo del il dolore cercando di lenirlo colle pi" affettuose donna innamorata eccovi il i^ppo, possa che in trovare. qualunque esposizione usurpato i primionori, probabilmente 0 almeno pia numerosi, anche alla Piet" gliapfrfaus" del Dupr", e al N"poleone del Vela: tanta " la verit" italiana avrebbe l'eleganzadelle linee, e dell' espressione, del lavoro. Il soggetto,a era Parigi, l'accuratezza nuovo Malgrado a ci", quel agli altri antipatico. circondato da una* fitta siepedi er" sempre ai molti: gruppo ammiratori di s" Ohe procuravano dolore disperalo in di indovinare quel giovane che la causa codesta , dby 74 TABACCHI insensibile ai conforti, rendeva parolaCampoformio alle lusinghedi quellagraziosadonna, qualunque e ella fosse. Le vesti d'entrambi erano perfettamente imitate dai figurini del tempo, ma con che mollezza, che gusto,con con Giammai marmo d'una natura Fonda vaga il dei Il colore si sono costretto non e poi ditemi merletto, un biondi nella si ma tiva. sen- bile ammira- il busto traspare ifi cos" il nudo i vestiti sua cino carni- un dalla giubba,dalla stivale, che la simulare a vedeva, accarezza bella donna: dallo si del belloP e gala di seta, cos" piega una anche E vero capellirossi nell'uomo, una entrambi del la trasparenza di stoffa, diafano circonda di stato era compagna. Cos" quale studio nella. gon- non contemporanei statuabili! La critica francese non di questo gruppo, fece motto perch"era affaccendata intorno alla coperta di lana che avvolgevale gambe dell' imperatore.Il giur" internazionale fece lo stesso. a Parigi,ma il suo Il Tabacchi gruppo fu fu venduto; il Vela ritraendosi dall'insegnamento, lo raccomandava suo successore a Torino,e la proposta. Io credo gruppo, oltrech" al dolorosa del il ministro che recente come Coppino alludesse Napoleone del Vela Dupr", quel critico ticato dimen- e a cett" ac- questo alla Madre del Siede sciava (ilsignorDeri"ge)che, i;idata del 29 agosto, si laonorevoli sfuggirequeste parole, ed al critico stesso : dby all'Italia all'arte, 70 MIGLIORETTI r esecuzione. SALOMON A. - la scultura Quest*anno veneta del tutto air esposizione. La Pudicizia si nello studio dell'artista, e la Libert" avuto il tempo necessario per ancora ! Torniamo materna conchiglia che nella sezione mancavano non Magni : non del Tantardini,il al Colombo parlaredei in Parleremo Carlotta tipistorici o poetici e non italiana, tutti deva rispon- Socrate la e del Saffodel a Costoli, baldi: busti del Galileo,del Plana, del Gari- volte ripetutonon solo in quasi tutti i paesi. e pi" noti. Il tipodella principali Sono al Miglioretti. Corday non appartiene dei circa ventanni che Adamo ed fotografi contemporanei, che dalla isgusciare del Vela, il Meneceo quest'ultimopi" Italia ma aveva non d"VArnaldo Corday del Miglioretti: la Carlotta Brescia verata rico- era all'Italia. Alla Cam?7/a del Pandiani domandati da ai mancava Salomon, uno principedei degli scultori cesi fran- rato lavoaveva espressione, un medaglione,al modo del Donatello, figurando il profilo della Corday,imitalo, meglio che da qualche ritratto autentico, se restava, dal propriocervello. Il medaglione ebbe un e si successo straordinario, " diffuse a migliaia di esemplari in tutta l'Europa. meglio intendono difficileche averlo veduto alcuno e V dei miei ed lustri,senza ricordi di precedendoilTabacchi danno al severo profilo legittimista. recar energicodella eroina non Il giovanescultore l'aveva ammirato. vestita alla foggiadel tempo, di molti lettori dby 77 TANTAUniM Uno di "certo pi" ideali questiritratti, caduto era riprodussenella che la della suoi a vendicare Torabra deve tato dubi- aver tico fosse ilritratto auten- quellonon tutti i Corday, e per" lo riprodussecon alcun timore di commettere senza particolari lo Tor" aspettando triumviro. Il Migiioretti non istante che un che Migiioretti, seduta del carnefice venisse scure del truce statua sua al gliocchi sotto che autentici, un eccitamenti e Sappiamo che non mancarono plagio. artista francese perch"reclamasse consigli all'insigne il proprio diritto: ma sappiamoaltres" com'egli si anzi onorato trovasse e dal alla che offeso dal lustro che lo scultore italiano aveva nuovo creazione,imitandola sua innocente plagio Valga questo aneddoto a e credendola dato storica. porre in maggiorluce il intorno alla creazione de' tipi artistici, pensiero basta la riproduzione materiale del quali non nostro nei vero, che e lo ma lo anzitutto l'opera si domanda dell'artista lo anima coglienel punto pi" caratteristico, completaesprimendoin la sintesi di una un momento fuggevole vita. X. Il Tantardini mir" sua statua Arnaldo a questo malagevolescopo nella da Brescia; epper"ci piaceparlare di questa anzich" che espose, delle altre statue battezzandole coi nomi di donna della Vanit", dby 78 MAGS! della Schiava, della Lettrice." tre ultime trovassero lombardo monaco che che queste probabile migliorfortuna dell'austero Barbarossa e fece impallidire insieipeper assodare sul Adriano,collegati suo davere ca- biforcata che piramide sei si chiama il papato e l'impero. Dovettero correre secoli prima che l'inesplicabile silenziojdi Dante ad" Niccolini poeta e da questo scultore fosse espiato credette venuto il tempo di lombarde,il quale, contro e col marmo protestarepure collo scalpello alleanza dei due principi, avversi in lutTol^aggiosa che a nostro danno. t'aUro, La statua " grandiosa, il tipopacalo ad un tempo ed energico, la testa,le mani, la tunica,trattate jcorae hanno appreso a fare i lombardi. Gli spettatori cesi frane studiavano guardavanoqu"sto frate italiano, la leggendanon ricordando d' aver letto un tal nome mutilato la mostruosa , nel calendario francese,dove hanno la fortuna ciale spedi leggere di San Carlomagnoe Ad buon quello Ladrone. Non abbiamo vogliamoaccusarli d' una che ignoranza essi. con per tanto tempo comune Arnaldo da Brescia non " un santo del papa ; e aspetta avuto d'essere canonizzato, quando questo suo simulacro potr"sorger"in piazzaSan Pietro, fra le due fonconcorde di tutti i popoli emancipati lane, per l'opera dal doppio giogo. Un altro martire,non " il Socrate del ancora santificatoda Rotila, Magni:ilSocrate che sorge dal dby suo 79 scaimo, e assiste alla recita delie Nuvole collamodesta alterezza che gliviene di Aristofane dalla coscienza. Questi" tra' pi" bei lavori del Magni,e (orse il pi" bello, per il concito abbastanza ilfatto non esprime.Ma che notorio, perch" Fidea fosse intesa e era prezzata ap- da tutti. Pi""chiaro ". il Colombo il Colombo in plastica: deir America figura del Vela, gruppo (he colossale agtiincreduli la mostra da lui scoperta.Non " forse giusto di cosa di un modello,come parlare poich"abbiam detto il migliorbene compiuta;ma del suo Napoleone compiuto,noa vogliamotacere quelloche ci lasciadesiderare il Colombo, che pu" ancora ficarsi modiin meglio.Il gruppo " chiaro,come abbiamo detto, e il popolo comprende immediatamente dell'artista: ma del gran sintesidi una che un aveva uomo vita di i cui meriti abnegazione, sfiorale labbra,dicendo: mio che Aggiinigeremo esso non non poco a nessuna mondo^ rono fu- al mondo in possiamc^ applaudire non Eccola la celia che gli qui quell'America, sogno! il tipodell'America desiderare. ha i caratteri dare ilnome si sventurato grande e un eh' ella ropa, dall'Euingratitudine s" mostruosa scoperto.Noi che dicevate esprimela genovese, finola gloria di torgli s" gine di questa imma- martire pagaticon da potr"dire nessuno Y idea Quella donna rigogliosa dellerazze delle lasciaanche qualiha autoctone i del nuovo crespin" capelli dby 80 PAWERS inanellati.Il (lello delle fatto;n" per" la indiano dei Ward della bello esteticamente men di un che qui non a collocato ad essere ed era, tutti. Ma a atleta greco indica in questa statua, pur uomo, non " non die stesso se moribondo,e riserva, istante troppo indovmre appena fatto anche esser al : perch"nulla doppiaragi(me del Costoli con un maggiore storia. sua Questo rimproverodovrebbe trattarsi di latino. bile parolaintelligicreazicme de' tipi esprimeun fuggevoledella sua vita,lasciando Meneceo distanza una senza possiamoapplaudire, che o colossale del Vela esprimereuna questa del Colombo il resto della per questo essere parlandodella storicie idealinon sempre ratteri gelosamentei ca- esso Intendiamo bene che il gruppo dovrebbe me- belle. Il coniatore senza razza, a la Colifiyrnia, sua men sono serba anch' sua volte Unte tenne allegoriche" statue sue Libert" americana sua COSTOLI "^ Pawers che le prese di questo conto WKh" - lodata dal Niccolini, lontariamente Curzio, immola vo" un atleta alla patria. come altro. Del merito tecnico del lavoro qui luogoa parlare. XI. Lasciammo ultimi questidue, che il giuriinternazionale pose fra i non " quellache certo*per primi, io mi proposi di altre qualit"che mettere dby innanzi. AftCENTI H e e Silvia dello Strazza 8! STRAZZA delF dell'Innocenza Sogno di - due sono di' una idillj In ingenuit"virgiliana. una orgia di che marmo non V Am"nta Arp:entie mezzo quella a Gaathier ragione il senza grazia ci " grato veder coronate rimproveravaall'Italia, queste. due opere che esprimono i primi crepuscoli dell' amore. che si addorment" Quella giovinetta trilustre, tenendo e in forse ricevuta r ebbrezza alla Pergola. con di vertiginosa carpitodal pastore la puntura di un' ape sulle fede dell'uno, e la buona saperloalla senza indicati nelle due nocente, in- amore gioiedeir Imeneo, ballo alla Scala un , Dal il non marmo, gruppo frode innamorato simulando , labbra. La sue malizia che si presta dell'altra, amorosa, sono abbastanza graziosefigure, degne di bacio di due Angeli,che tradurre a quello pastoriinnocenti, degli pittoreBergonzolivolle esprimerein sarebbe che un " mirabile per le immense r audacia della passo. Quest'ultimo difficolt"superate, composizione, per l'armonia delle linee. e o i bei versi del Tasso. marmo per un anch'esso risplende certa verecondia che contrasta una piacevolmente altri gruppi troppo ripetuti e troppo lodati. " il bacio in di pegno le caste odorata, aveva di Silvia ed Amit"ta Il gruppo per che rosa primo come per certo sogna non la mano Dopo il gruppo canoviano di Amore -e Psiche, del Marsure, esprimente quellorimasto incompleto Dall' O.ngaho 6 dby 82 BASriANINl altro eh* io e Flora, nessun Zeffiro il marmo simulare a dei tipisovrumani stretto co- D"o. un che gliamo vo- quando ci riserbare ad altro momento, di trattare di aereo in un* ordine d' idee qui entreremmo Ma ilbacio sappiaaveva varr" av- fantastici. e XII. le opere Mentre nel avevano del e pubblico, degliscultori italiani contemporanei palazzodelFesposizione gliapplausi i morsi della critica colidiana un , busto in terra-cotta rappresentanteGirolamo Beni- francesi come vieni,e dato da certi antiquarii opera di Lorenzo di mosesto, Credi,scultor fiorentinodel secolo decidalle mani passava che imperiali, le sale del decorare per un prezzo Era l'aveva una acquistato per lire 13,600, Louvre, rivenduto a al governo maggiore. ancora prova del direttore dei musei postuma della decadenza italiana, diocre sempliceterracotta di uno scultore medel cinquecento, era negoziataal prezzo delle pi" beHe statue contemporanee italiane.Il Napoleone giacch"una 4el Vela,marmo governo era colossale, francese non gliarcheologi non molto stalo Gli artisti, i critici, pi"i. rifinivano di lodare ilcapo il piiibeli' ornamento sconosciuto, e nessuno di questo pagato dallo stesso osava muover del museo d'opera riale, impe- dubbio "un'autenticit" lavoro! squisito dby 84 BASTIAMNI sto del fienivienierano usciti di l". Il Mecenate del quest'ultimo per lire i qualil'avevano pora due antiquari francesi, tato in Francia, come sta scritto di sopra. e negoziato artista povero 700 " frode,una una mistificazione!si una truffa, minci" co- gridareda ogni parte. a Frode venduto aveva e la sentenza truffapu" essere, ma di chi? Noi lasciamo ai futuritribunalifrancesi.Quanto a mistificazione, che (cisi permetta di usare il francesismo, " questa non quadrameglio d'ogniparolaitaliana) sar" l'ultima in cui sieno prima,n" la cadere anche e poscaduti, sano gliuomini pi" cauti e petenti. pi" com- ;*) Tafiare non Quanto al busto del Benivieni, cosi grave. L'autore del medesimo non " sar" poi pi".Codesta perdita per l'Italiae per l'arte:ma una fortuna che posseggono qualche lavoro del Bastiaper quelli sar" lodato nini : il quale,ora che " tolto di mezzo, da tutti, e collocatofra i primiartisti, egliche mentre visse,guadagnava a faticadi che campare, e dovette Adelaide Ristori, la per avere passare le Alpi,come patente e l'aureola del genio! si gettialmeno l'insultosul Checch" ne sia,non " una * nome suo e sulle sue ceneri. Noi abbiamo veduto [*)Citiamo ad esempio lo scartabello illustrato d" venduto per un pochianni manoscritto or sono da un vescovo aster",e impressocon messicano lusso un e ranciullo olandese al governo imperiale, nella tipografia napoleonico nazionale! dby 85 BASTIANINI ammirato nella puttidanzanti da quale,ove la a agli uni, e Ora due ritrattidal ideali, o quanto sorga morire il nome, questo Nere, e dieci vero, fra cui tina fioren- o dodici quellodi un stanza morto da poco, e conosciuto abbadiplomatico, perch" non si gridialla contraffazione. Queste opere saliranno non e ottenere si9iiu\ne: "slCatUatrice dalle Bande Giovanni celebre per far questo, accademici, cosi difficili del Bastianini che in marmo, e in marmo, il scolpito avrebbe dispuParigi, tato prodighiaglialtri. resta non gruppo busti cosi a gruppo di due darvi l'ultima mano, dei Radamanti consenso e Ma pi" d'un premiato. di l'agio bisognavaaver il lui creato potutovenire fosse palma officinaun modesta sua di ad ora alcun altro di giore, prezzo tanto mag- piii rare, e resteranno sono un almeno finch" questiSinoni dell'arte, per fame, arricchendo a spese gli speculatori dei dilettanti. XIII. Non e lodare codeste tinche incorrere nel biasimo di approvare vorremmo vere frodi pur si apprezzavano non troppocomuni in Italia tri di lei che le opere d'al- tempi. Era i una qualinon facendola tentazione pei nostri giovaniartisti, se non propria potevano vendere l'opera gran passare per antica. Eraintilcuni una dby celia 80 BASTIATS:!"! per altridivenne mestiere amara; a Napolisi con A Roma, a Firenze, idolipomcapid'oporaantichi, peiani, fabbricano fatica die la scuola neo-greca meno non Ercolano e Pompei empiranno il dipingerli. mondo delle loro reliquie autentiche e dissotterrate, la picciola le sue bollate,come Champagne profonde preziose spume ai due mondi ! metta a Codesto " vezzo un antico in ma Italia, non d'Italia . soltanto. Michelangelo lavorava per commissione Signoriadi Firenze a non so un quale inviato Davide francese. da ultit"io le lettere che ed " a singolare il governo in vedere bronzo, destinato Sono state cate pubbli- risguardano questo dono: qualesuperbodisprezzo con fiorentino d'allora parlavadel artistadel secolo.Checch" della ne pi"grande la statua fu compiuta fosse, di l" dell'Alpi. Ma codesto ambasciatore spedita del suo sovrano, e avea era gi" caduto in^disgrazia perdutaogni vaghezzadi decorare il cortiledel suo palazzocon un bronzo del Buonarroti. La statua spar", e non se u'el)be notiziache a' nostri nel tempo che un giorni.Cno dei solitispeculatori, bronzo greco, anche mediocre,era pi"cercato e meglio cato modifiaveva pagato di una statua der cinquecento, dare per un poco quel Davide tanto da. poterlo Teseo greco. Dissimul",sotto la rugginegreCa, la un patinadei bronzi fiorentini del secolo decimosesto, cos" quellastatuina pass" di mano in mano, finch" e e uno dei nostri . il sig.Pinti ristauratori, intelligenti dby UN di ISUOVO Londra, scoperse di lavoro Ebbi DI sotto la maschera, il bellissimo Michelangelo. la fortuna di vederlo di arrogo 87 MICHFXANGELO DAVIDE lite. Ma andr" non Bastianini sar" dimenticata sorgeranno rivelerebbe primi,e dere deci- la questione sotto i clamori artista sconosciuto di un mi non che molto che un'opera, ad intorno i giudicioche valga a pronunciareun la gran tra che fosse moderna se parabile. valore incom- un questifattirecenti per vendicare piaceraccogliere di cui si fa nostro disprezzo paese dall'ingiusto Ci il per ridere ed anche segno, ch'io creda Non comune, un poco dell'umana follia. febbre divenuta poter guarirecodesta di il prezzo accrescere delle opere di del tempo che hanno passato per proporzione stano giugnerefino a noi. Quanti de' nostri Epuloniacquiin arte a ed prezziincredibiliun oggetto sovente informe,mentre la modesta abbia ancora non mercede di ^ivergognano un di mediocre assottigliare giovane artista il dirittodi acquistato mettere che non il prezzo buona o trista che sia! propria, perentorio all'opera time Or bene. " giustoche alcuna volta essi restino vitvanit" e della derise della propria e incompiante Cos" sar" men lontano il tempo che propriaignoranza. lavoro d'arte venga un apprezzato secondo il merito proprioed intrinseco,anzich" pei documenti meno e fallaciche vetusta. pi" o lontana pretendono provarne l'origine Questo tempo pur troppo " di l" da venire. dby 88 CONTRAFFAZIOM La smania di ornar da secoli.Anche Cicerone comperava i suoi vasi di Corinto di : a caro prezzo e forse alcuno necroCorynthia: avr" veduto Corinto,a cui questinon data la propria d'anticaglie casa, non tutti a stati Anche a Roma ci saranno appressarsi. lavoriilcarattere artisti greciche avranno dato ai propri d'antichi. e l'apparenza Certamente noi deploriamo la frode dei eontraffattori: ma molto pi" la truffadei rivenduglioli, e per che rende possibile la pubblica altro titolo, ignoranza dato era e lucroso il mercato. ai direttoriillustrissimi dei musei nazionali Avviso d'ognipaese ! XIV. E qui poniam fine itahana questicenni a sulla scultura Di alcune cose abbiamo contemporanea. di alcun'altra parlatotroppoprolissi: troppopoco, di fare una 0 punto.Ma rassegna esporre non altro i nostri pi" che Del resto,non ed levamo esposte.Voe principii, tutta di cui alle risibiliaccuse mediocri e le peggiori, ma che potevano per avventura l'allorosulla fronte detto nostro intendimento di tutte le opere alle censure e rispondere urono segno, non gi" le le opere nostre era abbiam forse lare far vacil- nostri. degliospiti la critica francese ci fu traria con- della II signor Bonnin,nei foglietti ingiusta. dby CRITEUID 89 AUTISTICO France,ci fu largodi qualche lode : e di forto qualchecon- di affollarsi quando rimproverail pubblico ma nel nostro Frini Veneri buona cosa intorno alle compartimento, ignude,egliasserisce,forse in sezione di una La vera. non folla ond'era intorno s'indugiava non modella lombarda: ingombra da di prova un fede, la nostra Napoleone, intorno alla Piet", intorno al Foscolo che freme gcndo la alle edizioni alle graziose s" intorno al ma e strin* tradimento,intorno M* Arnaldo Brescia, al Luciferodel Corti, che era forse il sul quale ci e pi" epicodella esposizione, avverr" di ritornare pi"tardi.Facciamo quigiustizia, tanto alla opere non miglioridella stuoia italiana, del pubblico e al buon senso quanto alla intelligenza che per vedere una donna ignuda voluttuosamente o non avea bisogno di venirla a atteggiata dipinta, concetto fra noi. cercare composto poter affermare che ilpubblico, Crediamo quanto vi piaced' ineruditi e ha mostrato d' ignari, bero che non n'ebpi" discernimento nelle sue simpatie, il giur"internazionale, e la critica parigina, sempre ufficiale e Ma e meno non ufficiale. i falsi giudicinon ancora a durano eterni nel dove l'opinione come Parigi, mondo, l'acqua pida. depura scorrendo e si fa sempre pi"limsucceder" presto un Ai frivoli e brevi dispetti il giudiciopi" maturo e pi" vero. Cesser",speriamo, la regolae la norma di reputarsi d'ognibellezza vezzo montana, si dby 90 c CAUTERIO art"stico sicch" d'ogniperfezione, si misuri dal ^rado di il merito altrui dell'opera che somiglianzae d'analogia Parigifu, e vuol presenta coll'opera propria. la citt" moderna. pi" cosmopolita dell'Europa " codesto: ma privilegio alcuna saper prescindere ed applicarea a conservarlo volta tutti lo stesso dai dby Gran " necessario propriinteressi, criterio bilancia. essere e la stessa 92 anche ALL' INDUSTRIA APPLICATA AUTE moderna, che ricevono maggioreper che vi un valore cento volte gure di fiori, o per certe fighirlanda e meo smaltale. I fiori, dipinte una sono ^ costituiscono di questo coccio usuale, gliole figure, un' opera d' arte, almeno o dell'artista decorava ed un ornava oggetto che la con opera mano o meno piii squisita. Avviene per ordinario che V artistanon lavori che condotti eh' " il tipodeglialtri, esemplare, di quelloda arteficimeno valenti. Il a somiglianza un' opera *sarebbe in questo caso primo esemplare il cartone d'un arazzo: d'arte, come glialtri pi"o lontani dalla perfezione del tipo, meno sono oggetti un solo in cui l'arte e l'industria si confondono in proporzioni diverse. Una delle un cappellino cuffietta, dame pu" di nastri, di paglia, essere un aggregato capriccioso di trine, senz' altro merito che quellodi aver tato imil'ultimo figurino della moda: ma se queste trine sieno delicatamente disegnate, se questifioripaiano veri e appena spiccati dal gambo, se la forma del tutto si accomodi testa a con cui serve, nostre discernimento al carattere codesta manifattura della pu" passare diste pagarsitalora per un'operad'arte. Vi sono moche ricevono per un solo modello di a Parigi ha di un loro invenzione, non pi"iche un pittore quadro.S' intende da s" che ilmodello si paga mille, che se ne traggono,venti. Il primo glialtriesemplari e. dby ARTE " di moda, articoli oggetto d* arte, glialtrr sono un 93 ALL'INDUSTRIA APPLICATA che si cia, spandonoprimanella citt", poinella provindell'estero. e l"nalmente allecitt"e alle provincie Una statua, ponete il Napoleonedel Vela, o la. Piet" del Dupr", " un'operad'arte. Traetene un bronzo per 0 il vostro possono fatte a il caminetto della vostra ornarne oratorio domestico. pi"o essere Queste riproduzioni ma perfette: meno stanza, siccome sono camente, meccanistampo, e si possono moltiplicare di tessano essere un' opera d' arte,e sono un'industria essere le la statua artistica.Cos" dovevano pi" o meno incise degliantichi,finch" durava pietre da cui venivano che raricammei ce sovente considerarsi e questo ma la questa, i in parte,possono conservano come pagarsi un la loro natura muta non tolte. Perduta oggetto d'arte , e illoro intrinseco pregio. Certamente la statua serve originale a decorare una sala,un teatro. " un uso anche quetempio, sto, che possono circondarsi di siffatti e feliciquelli ornamenti. Ma queiropera d' arte diviene veramente utilequando pu" moltiplicarsi all'infinito, entrare in servire all'uso di molti,divenire accessibile commercio, un alle pi" modeste fortune. Questo intendiamo colla parolautile: cio" accomodata air arte utile, del popolo,non a quello esclusivo di un solo uomo, o di un luogosolo. Ma coir attribuireV epiteto di utileai derivati, non [ uso dby 04 ITALIANA INDUSTUU vogliamo,n" potremmo senza originale, la statua, il cui designareper inutile il tipo sarebbero. Il tipooriginale, non modello," pi" che utile: " necessario. lioni guadagnerannomiparigini bronzo del Napoleone di Vela. Io credo che i fonditori colle Perch" k copie in lo fecero i nostri? non questa domanda Diremo il tipo,ha la l'operad'arte: bella ma e a se desimi me- quelloin " prospero d' arte solo le opere onora ma si , " mai la produce; quando si sposa Un'operabella e decente TarHcchisce, se non che la nazione sempre all'industria e al commercio. r utile coli'industria. propagano da stri, induFrancesi,piii renderanno ordinato cui si producononon non i Italia hadat" aglialtri. Stato bene L' arte parole:T in due propagherannoe e Uno dato goricamente. catelungo rispondere sarebbe nqn duta pagata abbastanza, a condizione che, ve- molti,educhi il gusto del popolo,e glidia e Y intelligenza di ci" che " bqllo ed onesto. all'etto del popolola cognizione bello e del buono, e glienedarete il desiderio e il da se stesso, Creato il bisogno, si propagher" bisogno. Ignotimilla cupido.Date e si cercheranno Un secolo fa Un ta})acco. i mezzi non si al di soddisfarlo. conosceva abile finanziere ancora pens" ed ora piacenteria; dby Europa il di accreditarne l'uso, per sovvenire alla finanza.Cominci" altri seguirono per in la corte; le gli popolazioni PERICLE ECONOMISTA pagaho in ragionedi quattro a sei lire per nei testa questo bisognoinoculato insensibilmente fa peggio: coltiva e vende l'oppio gwui.L'Inghilterra europee che " narcotico un a vapore. Pericleche non altri creava n" iltabacco,n" l'oppio, conosceva nella popolazione bisogni, greca I naziouivicine " incredibili per abbellire Atene di statue, di lontane. Stanzi" e quadri di ogni i poeti, gli storici e lorocanti al ancora marmo, gie:raa a Gli scultori, gara nessun a : produrre i filosofiempievanola terra dei leggi non privatocittadino di aver nei pubblici luoghila scolpita e e di templi, portici, maniera. dei loro volumi. Le e nelle e enormi somme di i pittori e gliarchitetti andavano ^ tina nico- speciedi pi" potente, una ricco volle uomo tevano permet- palagidi efl"propria privo di essere qualchequadro di Apelle,o di qualche statuina di Fidia, se in Non non in marmo, rilievo,almeno cisa in- in argilla. pietrao riprodotta economisti mancano che I sprecodel e moralisti antichi e derni mo- rimproveranoal tiranno ateniese siffatto denaro. Coleste arti, dicono,impopubblico verirono ed ammollirono dovetteceder la Se in e 1'Attica,sicch" ben alla frugalee mano barbara presto Sparta. dell*arte, ateniese fossero stati la gli splendori causa saremmo della guerra i la e della servitii della Grecia, noi Ma non fondere primi a deplorarli. bisogna conmagnificenzadi Pericle,con quelladei dby 96 PERICLE IfONOMISTA fecero dell*arte, non Medici,che argofioentodi pubblica pubblicacorruzione. Pericle, inoculando negliateniesi prima,e poinelle altre popolazioni sito pi" culte dell'Eliade il gusto squidi ricchezza,ma il desiderio delle e poco quel a belle,trasse cose delle arti centro a poco della luce i e a popoli pi" lontani. Atene, Samo, Corinto dovettero ben presto tornire e dipingere i loro vasi per tutte le citt" dell'Asia minore e del Mediterraneo. Tutti gli uomini volevano le donne tutte se e scudo cesellato in Atene: elmo, uno un credevano non d' essere possedevanoun non ganti belle ed ele- peplood un nella citt" di Minerva. ricamato velo tessuto Con mezzi, pi" che per la forza dell'armi, Atene tributario il mondo crearono Pericle, Poich" tuttora. deve a d'allora: ricchezza una la Grecia se cadessero in dura nostri,lo dei diplomatici dell'Europa. potreiaggiugaerequello a pagare gloriadelle L'arte italiane,prima tirannelli, che, ben d'Atene, sprecavano il pubblico ad non condottieri, accrescere la arti. dunque " ricchezza vera, rozzi agliappetiti il citt" ai lor mano diversi dal tiranno denaro profusida gloriache una risorse ai d" della Grecia All'esempio noi pi" vicino delle nostre che e si fece e questo, assai pi" che al valore dei Klefti, alle sapienti combinazioni a i denari e questi bisognodella e in quanto sostituisce barbarici il civilt" e dby siderio, culto,il de- dei suoi doni. Se AUrXLCS i milioniche la allo 0 DE 97 1*AM9 tabacco reg"a(lei e del lotto potr"procurare invece, direttamente Stato,provenissero dalle cose indirettamente, dalle manifatture belle ed utili, e perfette, dagliarticoli d'Italia pi" pregiate fatto una sostituitiagliarticles de Paris; avremmo utile concorrenza dalla necessari La nel bene, anzich" pubblicacredulit" economia nostra una bella ga- meno dagliappetiti nobili della gente. men e e trarre far" sorridere del tempo nostro: gliuomini positivi perci"lasciercmo di che dalle arti belle procedonole industrie ripetere, pi"ricche e durevoli. Una fabbrica di sigarinon ha n" ricco un paese: ma mai fatto glorioso ricchi saremo quando le a nostre sete ma non i nostri velluti e saranno quellid'Inghilterra; quando le donne posti pre- eleganti i nostri cappelli, i nostri gioielli, le preferire di Francia;quando fonderemo noi mode a quelle dovranno nostre statue, incideremo stessi in bronzo le nostre o in metallo essere i nostri e dipinti, avremo almeno tributari delle altre nazioni, industrie in legno cessato di in quelle pregiodall*arte. in breve qualisono Accenneremo tra gli oggetti che ci parvero pi" notabili espostia Parigi,quelli per che ricevono il loro alla denominazione e pi" corrispondenti questo rispetto, di arte utile o industria artistica italiana. Dall'O.vcaro dby 98 mciscmi italiane II. intendiamo Non di farci Essi dell'esposizione. delle due complicidegli ordinatori l'incisione fuori collocarono guiamo. alle belle arti. Distin- classi cQnsacrate da uomini L'incisione,quando " praticata che si chiamano Mercuri Calamata , Perfetti,a Anche pu" primari," la pittura e la scultura. essere quando riproduceun r incisore artista vi mette AloysioJuvara, dei nostri parlareche non bella quanto arte , quadro o statua, una del suo, che spesse tanto volte la stampa rito pu" uguagliareY originalenel medi valore: testimonio alcune acque-forti nel e Rembrandt. La Gioconda Louvre r : del Calamata dar" pot" essere volle amoroso Scheffer A artista com' " il disegno,e r quellapittura quando di Leonardo. un per il Calamata fu detto dei non poco, Calamata quadri di scopo da Rimini nel medesimo. dello disegno, Altrettanto LeopoldoRobert altrettanto si dir" della Madonna incisi dal di Xa^ poh\, esposta quest'anno dall'Aloysio,massime dby ci dire, col- cosi posso almeno dalle indovinarne per bulino. Cos" la Francesca guadagn" usciva raggiungerequesto se dipingerlo, nella incisione del Mercuri: il quadra del a cui fu condotto deplorabile un' idea pi" adeguata di ci" , mani varr" per lo stato ma originale vi che non ."e 100 CUCINOTTA TRAMONTANO - dei pi".Il Cucinotta,il Tramoniano profitto altro della scuola napoletana faceva beila al maestro, "he non isdegn"fondare corona per r incisione in che qual- e degna e toscuola sot- una vori lache siffatti legno,ora Era vergogna pregiati dappertutto. Ora altrove i suoi tipi. air Italia dover cercare ricerchi sono pu" fare da s", colle esposti e e nei lo ha mostrato altre incisioni a pochi ritratti Parigi. III. N" vogliamo negare lode che le compete, alla come il posto fotografia utili scopertedel nostro alla scienza , ma le collocata tra secolo,utili, dico,non ali*arte per la di meraviglioso mezzo La fotografia va riproduzione. e gli amminicoli pi" solo che le presta. di cogliere, possibilit" per contribu" non flagranti, poco La in cos" dire,la natura all'indirizzo attuale della La vista del vero com'", e riprodotto pittura. l'effettomeraviglioso che produce nei pi"i, persuase gli artisti vulgariche bastasse copiareun oggetto qualunque per creare un'operad'arte. A belle poco a poco Le pi" per" l'illusione disparve. uscirono fotografie dalle officine dove presiede ne' suoi un'artista,il quale sappiacogliereil vero momenti si Verr" migliori. un tempo che come gioverannodella fotografia dby tutti di un tisti gliar- mezzo SALOMON - SOnCATO - lOl ALINARI scuro, facilee pronto per coglierecerti effetti di chiarocerti contrasti di della natura Vi come artisti, fotografi vale fotografi, e fu sono artisti pensiero. scultura alla finora al merc" senza di A. Salomon, che toccato dalla derogare vi dire imitatori servilidi ci" che veggono, a scelta senza che fuggevoli tracce vivente. saranno Abbiamo linee,certe pass" senza Egli si fotografia. lo condusse ma ritratto, la scelta dell'altitudine e a " limitato tal perfezione, sori, degliacces- anche fuori di Francia,come^ salutato, il ritrattisti. primode' fotografi Molli e per" glivanno pi"d'uno L'Italianon ottenne appresso la a Parigied altrove, precedenza. in questa classe che rappresentata dal Sorgalodi Venezia, che ottenne menzione una era onorevole. Avremmo voluto vedere accanto a lui i due fratelliVianello di Chioggia, ilBernieri di Torino, il Duroni di altroche Milano,il Pagliano,il Brogi e qualche tentano sollevare questa industria fiorente all'altezza dell'arte. I fratelliAlinari di Firenze cune esposero da ultimo al- delle porte del Ghiberti, le quali, ove fotografie fossero state vedute di Parigi, bero avreball'esposizione facilmente ottenuto i primionori del genere. II Ponti di Venezia poteva anch'egli alle aspirare onorificenze se le belle fotografie dei palazzi veneti dal suo mirabile aletoscopio ingigantite perfezionato dby 102 PONTI le lenti convesse, sue di occhiali adattati alla forma anche ma nelle questi, per non so dava man- specie nuova una della umana: pupilla rimasero quale incuria, casse. Ponti,al Naia, airAlinari Al vi Il Ponti dal pubblico. giudicate fossero state pure NAIA - vorremmo dare raccoman- dovunque sar" per prossimaesposizione, serie,se non completa,che sarebbe quasi una aprirsi, edifici dei nostri migliori almeno accurata impossibile, e delle opere di scultura e d'ornato pi" originali. per la , ricchezza d'arte Codesta " ricchezza italiana, d'industria ad di una fragabili irre- tempo: codesti i documenti un storia del vera lavoro,appena e nata accen- quest'anno. IV. Leone un X mostrava giornoa un oggetto di oreficeria greca od etrusca, collana cintura che lavorato fosse ,^ con magisteroche gli pareva degno L' orafo 0 lo Cellini Benvenuto per si di studio bench" fiorentino, ignoranzao per nuovo non delle orgoglio, guard" attentamente, o squisito e e tazione. d' imi- molto curante cose antiche, risposechiaro che non chi vedeva modo di fare altrettanto: quei maestri anticerti argomentiche aveano avuto aver portato che anche gliorafi moderni loro all'inferno: ma con con altri mezzi erano e pervenutiad dby operare cose 103 CASTELLANI in fatto d'oreficeria, come meravigliose poteva saperloe via in averne santit" sua le prove. E mano animo glisuggerivaT via,come la altiero propriomerito. Quel segreto che gliorafi greci ed e cosi la scienza co- del etruschi vano ave- s" nelf inferno,a detta di l'eccellente quelsi " in parte cristiano eh' era il Cellini, portatocon stellani scoperto a' di nostri,per le lunghe ricerche del Cadi Roma, aiutato da consigliato e Michele Gaetani,duca di Sermoneta, il qualepot" pi" del Papa Leone X, perch" in fatto d'arte e di studi ne gentili sa pi" di costui pi" dell'altro papa, e antenato, Bonifazio Vili, di dantesca gentiluomoromano e vennero memoria. Il agevolmente gliantichi operassero soppraponendo all'altro i loro fregi, e saldandoli, per tenui e a conoscere r uno come a mezzo fossero, delicati che fusile e di codesta di ad tenace saldatura un una sostanza mamente estre- tempo. Ma le si trovavano, per non tracce quante fossero fatte dai chimici esperienzesi ricerche ed nostri l'orefice suo stranieri. e Intanto il Castellani si per vedere se in adoperavadal canto suo servata qualcheangolod' Italia si fosse con- alcuna tradizione del metodo in fatti a conoscere si lavoravano Anche Roma a che in quel modo il rosario " buono 11 fabbricatore di un e delle villaggio certi a antico : grani per Fece qualcosa. venne Marche i rosari. venire vide e que'gingilli, a infatti dby 1 04 SPADA LA DI ENEA che saldature ignoratedagli altri certe adoperarva oreficipi"famosi. Messo cos" sulla via,si diede tutto tunata ad opere pi" gentili d' oreficeriala forad applicare forni i pi" scoperta. Il duca di Sermoneta o trattidall'antico, o combinati da s": disegni, leggiadri ed ecco da " s"rta qualiprincipii cos" detta etrusca o la moderna che " romana, ria, orefice- gi" divenuta nostre nella industria moderna. glorie il primo articolo di Roma che possiamoarditamente rigi contrapporreagliarticoli analoghidi Pa- delle una Ecco di Londra. e Benvenuto Cellini i collo e Il Castellani ha le sembrato era fatto ci" che Ha impossibile. pi" belli arredi muliebri che ornassero trecce di Aspasiae di Giulia. Ma non limit" a contraffare con a prodotto riil si n" diede il servile, esattezza altriavrebbero fatto.Cre" troppi combinazioni eleganti. Noi abbiamo forme e nuove nuove di una spadadi veduto a Parigil'impugnatura dei Francesi, onore, offertadai Romani all'imperatore hos qucesitum in usu^: munus non non per trafiggere suo se per come antico, manca Bidone colla spadad' Enea. Ci" che a raggiugnere tichi ancora glianper avventura " larin fatto di squisita gamente tenuit" delle parti, artisticodei compensato dal gusto originale stesso, come lavori. La chimica far" il resto: e anche l'arte.Verr" sapr" aggiungerele grazie della fantasia alla dilicataapplicazione della materia. dall'Italia:che sappia e vogliamo Questo aspettiamo un altro Benvenuto e dby 105 SALVIATf e e vogliasostituireai capricciosi e barocchi meandri della oreficeriastraniera, la eleganzadelle ghirigori linee,e Tidea. L'arte, in e viva retaggio, tradizione del Castellani ottenne in contrasto senza Oggimai sono questo condannati a imitarci,e ho fiducia che a cere vin- d'industria. ramo con probabilmente vantaggioed proprio allamateria. Ma meritata avvezzi ingl"si, francesi ed nostro Il genio greco-latino. quest'annoa Parigila sugliorafi corona parola,eh* " una lo faranno onore quanto l'Italia conserver" ilprivilegio d' imporrela forma varia e pi"bella: piii e imprimeranno artisti, perch"i suoi arteficisaranno il proprio meglionell'opera suggello. V. Ad nuova un di Roma principe cosi detta oreficeria, un avvocato veneziano musaici e dei vetri Venezia e Murano. sempre la Il genio " si deve della l'iniziativa alla maniera la restaurazione ond' ebbero sofi"ati,N" etrusca: ad degliantichi tanta gloria n" l'industriaseguono l'arte, nascita,o procedonodaglistudi speciali. alato,e va dove vuole. Quei bicchieri, quei vasi aerei e rilucenti dei lori co- di Murano, pi" vivi,queglismalti incomparabili terati le pietruzze ond'erano stati costrutti i musaici inaldella basilica di San Marco, le variopinte calle opale, emule delle vere, le venturine, ecc. cedonie, dby 106 ZANETTI gi" da erano oltre un prima che la fato. Basta visitare il museo come dell'abate grandiosefabbriche i avevano penitenza,ma Le Murano, intelligente e grande Venezia. di dell'Asia,davano stravano Murano, che somminiai ropa popolidell'Eued ai luogo ai monasteri fatto di Murano un di ritiro non non luogo, plare. esem- sempre sacrificate all'orgoglio giovanettepatrizie, all'interessedelle famiglie, espiavanoinvolontarie in quei reclusorii onde abbelliti le fabbriche il lusso dall'arte, anteriori ad ornare e dato avevano espiavale margheritee glismalti il collo,le braccia e lizie le de- e argomento. Il saio di San Francesco e sione occa- rano Mu- a che andavano fino i piedidelle sultane delle odalische d'Oriente! succedono Ora, da poco, ai conventi soppressi, le fabbriche. Murano nuovo che una oflBcinadove vasta gliantichi anzi ", non a si continuano lavori dimenticati Salviati si propose l'arduo o problemadi per sempre: e da buon avvocato vero e di dire, si ritentano intermessi. 1 emulare che si credevano industriepi" meravigliose, la suo passo la ruina dei a piiigraziosiornamenti conventi,che e fu a al strie le fiorentiindu- come seguissero passo buoni ordini civili onde dir" di sorto speciale Zanetti,per vedere veneziane e cedesse Venezia di repubblica assidua merc" l'opera incanto, per Le decadenza, anche secolo in certe perdute com'",tratt" e vinse propriacausa. dby 108 PODIO SEGi:SO - il Podio, l'opera propria, al primo dei quali, mutilato e della BEROVIERO - il Seguso e il Beroviero: della nelle battaglie patria basta il braccio superstite rare libert", per lavo- quei mosaici maravigliosiche gareggianocoi , pi" belli di Roma, se li vincono. non Il Salviati istitu"nella scuola di una grande oflScina a sua vetraria. Avrebbe air arte egli,come il Castellani, conservare secreto certi e degliantiquari s" Funo che processi, per sono lucrare sulla credulit" dare di di Roma e e del principio prenderedall'artemoderna quello dustria alla forma. L'inmeglio rigiTardo di Venezia altri ha fatto. L'arte son cose leggi del alle delle Non nuove porr"la sua non progresso e sono obbedire mie: mum- anch'esse alle crescenti esigenze generazioni. fatto,anche basta rifare ci" ch'altri ha massa facile nell'imitare ci" l'industria non e vive, che devono secoli pi" felici: alla zioni, contraffa- l'identit" del glorianeir ingannareil prossimoe che ma di ciarlatani. Riproducendo menzogne intendono magistero, pu" gelosamenteil dei dilettanti di vetri antichi: l'antico per mostrare ch'ella potuto, anche Faltro abborr irono da coteste che si disegno pei giovanettiche consacrano, su nezia Ve- o restar bisognafar meglio, inerte,che non ha confuso sentito, ,o cess" ancora di sentire il soflSo della vita che nei anima dby la natura. 109 r.iNom VI. Ecco il di nome toscano, ultimamente ed ottenne L'ambi il altro un sindaco di Firenze, che amb" nell'arte principato di die merito,quando s'aggiugne un in die,secondo ildettato di tempo che dintorno va La manifattura Dante,sfidando colle Ginori non Ella nacque I Medici e e si regge si fond" da costituirne un non si serva con- sussidi governativi. di principi nelle fabbriche ramo, e da s". i lor successori profusotesori Y ira del force. di principi o privilegio per tanto ceramica. Tottenne,anzi F eredit" da' maggiori,il e che costituisce aveano gentiluomo,marchese non f"orentissimo. speciale dico d'arte,perch" codesto di dir" Toscana pietredure, d'arte, ma di industria Non diflScilmente si genere di musaico presta a quelle mobili fantasie che dell'artista. I Medici pregiodall'opera incorsero nella taccia di quel pittore della Grecia antica,a cui Apellerimproveravadi aver sopraccarica ricevono il d'ornamenti la potendo far una Venere, per farla ricca, non bella. Preparandoa se stessi la cappellamortuaria di San Lorenzo, non potendobella,la fecero ricca di marmi accuratamente e di pietreperegrine e commesse, levigate " un sicch" tutta la necropoli solo gioiello, dby Ilo MAIOtlCan dove Tarte ANTICHK moderne pitture del Gianiboequestri per le risplendeappena del Benvenuti, e per le statue logna e del Tacca. La industria,come prende il nome non il carattere e sicch" si possa Che vinta dir col la materia poeta: dal e lavoro. d'arte Pregiareil massiccio nell'opera e da banchieri. materia pi" 0 ecc., ecc. barbari' " l'idea: tiglia, l'assotl'arteche la trasforma, sostituendo alla materia bruta La " da dell'arte Pregio essenziale pregiodell'industria " d'arte, se teria, supera la ma- umano quando Topera del pensiero non trove, al- dicemmo dell'arte ceramica " del l'opera siero. pen- e il caolino l'argilla diafano,duttile,tenace, purificato, L' arte vi si applica configurandolo gantemente, eleadattandolo agliusi vari della vita, e di colori vivaci ed armonici,di fregio di meno , ornandolo o scolpite. figuredipinte Senza parlardella tempo immemorabile Cina e del in codeste da Giapponeinsigni molte industrie, d' Europa, di prima e di seconda mano, d'eccellenza quale in uno quale in siffattilavori. L'Italia fu facilmente la A Venezia questi. dalla stessa dei gne l'arte vetraria e zioni na- giarono garegaltro di prima anche in la maiolica datano et". Nel solo le mense non cinquecento, i popolani delle Marche e delle Romama ricchi, usavano stoviglie dipintecos" maestrevolmente, dby SLSSUj" COVEUSAT che alcune di esse, anche ili VI delle nobili,si men dono ven- ad altissimo prezzo. tuttora Una storia del distribuita, lavoro, cronologicamente maioliche delle preziose l'origine troverebbea Venezia del Palissy. paesid'Italia e d'Europaadottarono fin da di forme, di tinte e di un principio genere speciale vi battezzano a colpod'occhio sicch" gliantiquari ornati, I vari la e La di Sassonia,di Francia,d'Inghilterra porcellana via discorrendo. Francia,gi" dal secolo che si di grande,sussidiava largamentecol la manifattura di S"vres, ch'" il arroga denaro come pubblico modello, un un La esemplareproposto all'industria privata. delgoverno si trova da per tutto in quel paese governativo. Hegisad exemplum poniturorbis. Cos" dalla corte non mano zialmente essen- lotus pot" discendere infime classi sociali Fuso del tabacco, nome e com- alle divenire se contagiomortifero,certo gravissimaimpostaalla dei cittadini. parte pi" numerosa Nell'Italianon di favorire hanno tutti i governisi tennero'obbligati questo modo a ancora l'industria: n" posto fuori di controversia,se sussidi governativi giovinoo nocciano all'industriae misti gliecono- i maggiormente alla ricchezza della nazione. Fatto sta, per tacere che dell'altre, la manifattura Ginori ha prosperatoe prospera aver nulla domandato al pi" che mai, senza pubblicoerario. dby 112 Il giur"internazionale non il voto ma d'argento: e pi" giusto,come alle e quellasplendida di ornati meno nostre che di pi"largo a torto, ricca " un carattere esposizione, antiquatoe pi" puro. Certo " nelle altre fabbriche, tenere man- quel tipotradizionale che quel modo daglia me- d'arte. opere desiderare, e non Ginori,come lodevole nel che la concesse universale le fu Ci" che alcuni mostrarono in le le Ma distingue. a approviamonegliattuali prodotti S"vres, l'imitazione pedissequadegli artisti del non secolo scorso, cosi lodiamo non nei vasi e nelle altre del Ginori l'attenersi a quellafase dell'arte, suppellettili che tenne dietro rando certo perfetta, non peggioal Vasari. Se si voleva imitare l'antico, perch" risalire pi" alto, non quando l'arte italiana e toscana La sacrificata la bellezza alla moda? ancora aveva non manifattura le prime marchese Ginori avrebbe avuto corone avesse del di Campo domandato con tutta stizia giu- bile Marte, se ilno- agliartisti toscani i modelli fosse che al Bastianini, non contemporanei, l'arte all'industria.Noi rinopportuniper applicare le accademie ancora grazieremmo e manterremmo allievidelle medesime di belle arti, i migliori se tessero podell'arte. consacrarsi a questo ramo speciale Vi sono maioliche cos" dette d'Urbino, che di l'impronta un Raffaello o dei suoi successori. Perch" artista si crederebbe o statuina, a serbano un dipingere umiliato vaso una plasticare di porcellana? Il Vela dby a MOBILI 11 ARTISTICI " diede pure il modello per i due bellissimivasi esposti dal Richard. Ecco un nuovo die il nobile e bell'arringo marchese a tanti giovani potrebbeaprire artistidisoccupati, certo che la maggiore spesa gli sarebbe compensata dal miglior esito. Le opere egregiedell'artegreco-latina, che si vanno lo studio pi" diligente gliori dissotterrando, posto nei mi- toscano modelli dell'arte antica,quel nuovo soffio che all'artemoderna dalla libert", dalla concorrenza, spira dal maggior pregio in cui sono tenute le cose d'Italia, tutto ci" ci deve a far meglio.Noi il nostro da argomento esser dobbiamo a sperare,e sprone la nostra trovare punto di partenza,ilnostro base, nale carattere nazio- ismentirsi: e non il fondamento i nuovi mantenendo poiprogredire, che natura condo sepone, e svolgendolo idee, i nuovi bisogni usi, le nuove della civilt" moderna. VII. Abbiamo di una della scultura toscana, accennato, parlando successione gliin legno,nella betti,il Caiani della catena non citt" di Siena. Il sono usciti di l": che mette Siena " sola N" interrotta di bellissimiiuta a sono Giusti,il Bar- gliultimi anelli pi" lontane. capo all'epoche mantenere in onore quest'arte. Il Brustolon ha lasciato tradizioni altrettanto , e- allievi non Dall' Ongaro " meno nella pregiati ' dide splen- Venezia. 8 dby Ili INTAGLI " un industria, che AVORIO l'avorio " un pi" disegnatidal a coro disegnato Perugia, da un eccellente artista e intagliato Raffaello, del Friuli.Dalla cassapanca che andava della popolana marito, dall'arcellain cui la sposa veneziana all'altareil modesto suo , , popolatoil mondo dei suoi come I mobili di lusso e q.uadro non da quadrie l'Italia ha , piti, scole intagliati delle sue statue. dalle sedie alle comici italiani, furono specchio, novit" una a Parigiuna novit", che fu distinta dai Noi non vamo avepubblico. buiranno codesto;e quei nostri oggetticontri- dalla stampa giurati, rivali in degli Strozzi de' suoi mobili per noi: nuova recava corredo,allo stipoelegante dei Medici dei Visconti da che arte italiana. Ho parevano dal Vinci. Evvi tutto e da a IN di speciale ramo lombardi intagli veduto Luino E il legno e dell'intagliare Codesta una LEGNO IN dal e efficacemente a farla finitacol gusto barocco ristaurando le scorsi, antiche forme pi" e di elette,e adattandole a quelbisognod'agiatezza chiamano una con elegantecomodit",che gl'inglesi il conforsola parolagi" adottata da tutta l'Europa: comodit", table.Il confortnon " per noi una semplice materiale della persona. Ci" che diciamo un'agiatezza dei secoli hem nell'alta Italia si dice e nella non bello, solamente del vocabolo filologica aveva i due dionale media, nella Italia meri- greco per una scenza remini- che corrispondente, sensi,ma nentemente emiperch"quellepopolazioni confondono le due impressioni, artistiche, dby 116 a CESOIE DI il paese, hanno tutto CAMPOBASSO a Parigi quella rappresentato stica industria locale che si fa di giornoin giornopi"arti- pi" ricercata^ quella Campobasso" celebre per un'altra specialit", delle sue forbici d'acciaio, scate lavorate a mano, e rabecoi disegnipi" vari e coi trafori pi" delicati. L'economista si maraviglier" che non sieno ancora penetratecol" quellemacchine che moltiplicherebbero le macchine a mille doppi la produzione: ma che arricchiscono i ricchi,e giovanoai povericol e buon mercato, queste che mi come si " potranno mai dare non stanno che l'artefice dinanzi, di foggiarea compiaciuto Tutti codesti lavori sono bici paiodi for- un modo di fattia mano, un nella. pulci- onde gli artistiallaloro maniera, e di Campobassosono operai manufatto la bellezza e ilvalore che danno al proprio " vero, voglionoe possono. Quelleforbici presentano, fra loro.Simili di analogia e di somiglianza una specie si osserva non ugualin" identiche: come sono, ma delle monete pi" belle gna delle antiche citt" della Ma- Grecia. le manifatture in acciaio di Anche le Alpi,e ancor vennero nuova, una a vera Campobassopassarono rivelare a Parigi dustria un'in- industria italiana.Altre citt" d'Italia mandarono i loro istrumenti e furono precisione, si ottiene la precisione macchina non pu" dare onorevolmente di distinti.Ma colla macchina. " il carattere dby cos" detti Ci" che la personaleed BONGIOYANNl estetico del manufatto: e 117 BONANNO - noi parliamospecialmente di questo. Sicilia ha anch'essa La che appena pochianni figurineed le gruppi di Caltagirone.. quante quelle che giropei due per lo mondi da n' ve gran i Lucchesi. naturale soggettidi : in rilievo: si dissoterrano furono s" Non erano. tiche, an- tempo portano in Sono derni, soggettimo- formati vero, genere come , certe come dute ven- dalle statue tratte pi" comici, tratti dal de' quadri,ma citt" i d' imitazioni in gesso come da e d'Italia: provincie premio, ch'io sappia,ma immediatamente al dipinti Parigi a , fu avvertita nelle altre ebbero tratta industria artistica sua fu conosciuta quest'anno vogliodire Non la e siJice statuine che Milo,a Capua, e in quasitutte le a veduto greche.Ho una accorda che musa la c"tra, possedutadalla signoraEleonora Derby, e due giovanotteche giuocano agli astr"gali trovate a , Capua dal Castellani: terrecotte gentilmenteformate ornamenti d' oro, della dimensione dei e dipinte, con Solo gruppidel Dongiovannidi Caltagirone. antiche il concetto secondo Il " il carattere Dongiovannicre" scuola che una anche dal di qua pi" serio ya un e la forma e fond" prosperandoed dello Stretto. Codesta da o proviene Dongiovanni, modificate dai nuovi costumi? ha gata, pi" casti- dell'artista. dell'epocae genere nelle opere per cos" dire ramificazioni scuola data tradizioni essa pi" antiche, Questo importa pi" dby 118 air STATUINE archeologoche DI non CALTAGIRONE noi. a " un'arte nostra, " destinata che maritata all'inidustria, fiorente, un' arte variare all'infinito quellamonotone a di bronzo riproduzioni e fredde e di zinco onde la Francia ha i nostri caminetti. Certamente anche le stapopolato tuine di Caltagirone o dursi ripropotranno moltiplicarsi a ci" che Ma importa" tradizione artistica di questa i e scuola,a cui Con lare popomeno fonte lazzi argutie ridono festivi italiana. al Ginori questigruppi per scotte. mai Bongiovanni,che coi villano, dell' antica commedia Raccomando e fa, dall'inesausta per i ciabattini del in faccia all'avaro la netto, volontieri dieci bronzi da cami- Darei della natura. nazionale verranno non chezza. ric- e sia conservata che il carattere soggetti,traendoli,come di industria stampo. Cosi l'arte diventa e al Richard le loro di porcellanee ci" potranno portare far tesoro terre bi- di riet" va- po'pi" un domandare alle proprie manifatture,senza namente eter- che " gi" tipiad una fase dell'arte, scaduta,o non ha pi"il' improntaitaliana. Codeste industrie,accentrate a a Roma, a Napoli, i lor i cammei Firenze,come gi" da gran il merito: avrebbe scemata che cada di corallo tempo conosciute ma bero di lava, sareb- e e condo apprezzatese- forse il commercio pi" largo de' soggetti. Convien l'originalit" il carattere nel manierismo dare ba- artisticoche li distinguenon vulgare.Noi Italiani dobbiamo dby anzi tutto badare far V bene. fu far a a sigillo il avere il nostro sar" sempre e molto, quanto d'Italia deve articolo deir arte, che privilegio ricchezza. la nostra specialee tanto non 119 MUSICALI ISTULMENTl YIII. Noi e diciamo bella che la bella musica. Non una " sempre produce,perch" la sua v' " strumento il dubbio che Amati, di si presta non della linea. Se per" riunisca i due che violino, se la sua Guarnieri e certamente statua una bello Y istrumento forma convenuta all'eleganza sempre di pittura,bella una pregi,gli" senza cevette rifu creato in Italia, non nella patria forma migliore di Stradivari. Il geniomusicale italianosi compiacqueanzitutto di codesti istrumenti che non deformano volontieri alla voce del la II violino " V ultima forma umana. liuto,la forma oggimai definitiva di questo degli istrumenti,che di fiazzini sembra un , anzich" un in di mano organo che strumento quel modo. aggiuntoalla loro persona, aggregato di legno e di corde impugnano,e parlae Non so che passa canta fosse veramente e corde,affinch" Terptndronon moniche. ar- nello geme la lira antica,alla quale le leggigreche limitavano il delle re di Paganini, Tartini, Si direbbe che la loro anima a si sposano guancia,e mero nu- ammollisse dby 120 MELOPIANO CALDERA di troppo le fibre de' cittadini. Al violino nostro quattro corde stano ba- dell* anima impadronirsi per umana. La Lombardia antichi ha e forse fabbricatori, tradizioni le conservato cede non degli il ancora mato pri- dei tetracordi. che Queir istrumento emulare, nonch" avervi almeno certa la avuta aver raggiuntoprima fatta menzione nella t"uUa in sua che testimonio relativa, perfezione abbiamo giuntiad ancor " il piano:bench" perfezionare, a anche questo sembra 0 siamo non Italia, altrove una di cui ilcembalo prima parte di questi ricordi. Se il melopianorecato di Torino compiutoa tempo tarsi per presen- forse potremmo giuriinternazionale, al un fosse stato Parigidal signorCaldera a premio di pi".Ma gran contare il melopiano giunsetroff)") tardi,e incompleto per contendere la palma al nuovo piano d' America. r attenzione Giunse per" a tempo dei fabbricatori questo che crediamo per attirare ed pi" celebrati, di dovervi consecrare " per colare parti- una menzione. Il melopiano del si tenne nota finora per senza tentati da stromenti a Caldera risolve insolubile: alterare il carattere ultimo non diversi, uno verUo: onde a quello di del suono. che erano problema che un tenere I l'unione fisiopiani di due corda, T altro, come pochevolte o non dby la cono, di- mai rendevano MELOPIANO di quellaunit" 12 1 CALDERA eh' " condizione suono d'ogni buono stromento. Tutti sanno del nostro a e di pedali dissimulare la intermittenza dei suoni Con pianoforte. fatica del violino era, si se desiderare a e a giugnevano a enorme un' illusione che durava pur sempre celebri pianisti pi"i forza di tempo s'industriassero rapidotocco nel il Thalberge i come la nota degliistrumenti da fiato. Il vuole, un'orchestra melodia, che sar" sempre dell'organo, tenuta vedov"ta i tesori dell'aVmonia,ma ci dava lasciava ma istante, un durre pro- pianoforte del canto: quellidella non pregiopiiiessenziale il della musica. E bene. Questo problemacosi astruso, che pareva " sciolto. Il melopianodel Caldera insolubile, la nota, senza del al la nulla la piano:e sonora, secondo d'intensit", brillante tocco tiene,non sforzando piano,ma vibrazione sua togliereal il volere pi" o e soluto ri- e gano aggiugnendo l'or- la corda con tiene meno a mantenere di forza il sentimento e del sonatore. Questo istrumento,bench", come incompleto,fu udito a abbiamo detto, Pariginel palazzodell'esposizione gliori in presenza dei miparticolari e dei pi" famosi fabbricanti d' Europa, pianisti dapprima col solito sorriso d' incredulit",poi colla deva meravigliadi chi assiste a cosa nuova, che si cree nelle sale ad impossibile ottenere. dby MONT" 122 Il Caldera, che vi ricerche gli erano e di di e speso di di rivelare il ma che meccanismo volendo lasciare ad non fu sul il e punto tato: inven- aveva di altri il merito il vantaggioche e tutto perfezionarlo fede l'abate Brossa onore il Caldera,dico Torino), nuovo che ingentisomme pieni di capitalisti fornite da (nominiamo ad signorMont"i dieci anni di consecrato aveva sludii,e state cuore BR0SS.4 - agli verrebbe ne ultimi in del primo inventore,si content" pregiudizio di dirne quel tanto, che dovuto air opera il prepotesse rapirgli mio non sua. Fra pochimesi i miglioripianidell'Erard il nuovo quelliche conterranno Playelsaranno lungamente desiderato meccanica suscettiva e Y invenzione deir estero fino da prendiamo atto nostra: e rivendichiamo si abbia danno e cosa menti, migliora- vari e " nelle fabbriche colossali italiana sia soverchiata: all'Italia e ma dell'opera momento questo ripetereuna vos non vobis melopianomuter", genere molti stro regi- ai volta di tre soci balpini su- avvenga non pi" a nostro vergogna: Sic Il a Siccome cercato. della scoperta, sicch" il merito che di " difficile che non e del e della musica l'educazione agevolmente , ma hoves. ferlis aratra come " facile a vedere, il cher" modifipianoforte: suonatori,che potranno pi" scritta per dei in modo diverso ottenere , dby certi 124 Noi abbiamo dell'uomo. oggettiche La vestono veli,le poco degli la persona. moderni: delle cetta pitturaac- la ma foggepi" strane, i colori pi"vivi, trine,i nastri,i vezzi, gliornati d'ogni volentieri le i o T abitazione il nudo, e poco si accomoda ama degliornamenti e detto adornano e addobbata e abbiamo Nulla scultura vesti finora costrutto maniera. Le vestimenta donna, dunque,possono. sono specialmentedella dell'uomo,e e devono all'industria. applicata L'Italia producea dovizia la oggetto essere d' arte lana, la seta, il suolo e Tutti cotone. numerose usata a pubblicaci era onori dove cose pi" favorevole,ci ricompense e anzi che la parsimonia Parigi.Pare noi, nelle con lino,la del questi prodotti ebbero dell'agricoltura e splendide il canapa, l'opinione si volesse compensare italiani di premiando e distinguendoi prodotti un ordine secondario. L' Italiaintera fu decorata della medaglia d' oro le per cotonifera. I tessuti del delta la canapa medaglie d' e oro Schio, fuor di panni almeno Italia la base per e Piemonte,i Romagna " industria per lini della Lombardia, furono di insigniti d' argento. Alessandro concorso esercitava,avrebbe sete sue per le funzioni di avuto per altrettanto. Non le sue mancava di Rossi di giuratoche fabbriche adunque di in quei tessuti finissimi che furono dell'India,e che ora lungo tempo un privilegio dby ALESSANDRO la Francia " V imitano Inghilterra maritando T arte di all'industria. L' del tanta fortuna, o per Italia, canza man- arazzi quegli commercio ha dalo marittimo, perdi di quei velluti, quei broccati, suo il segreto di che in altro secolo I merletti stessi di Venezia il loco a avevano da lei. nome cedono di Genova e d' Inghilterra e del Belgio. Parigi, quelli imponendole mode sue naturalmente che con o macchine, o per difetto di capitali, per la decadenza ora 12" ROSSI le a sue il mondo tutto stoffe e dall'arte si chiamano non impone civile, i suoi mille gilli, gin- articoli. d* ognipaese francesi, fiamminghi, inglesi, pittori zose in Italia per copiarele vesti sfarvengono ancora delle contadine degli Abruzzi, e pittoresche I delle Calabrie,della Sicilia:mentre le nostre dame si crederebDero umiliate pi"eleganti, facessero venir da Parigile vesti gi" fatte, che si vantano se 0 non la stoffa per fabbricarle. ahneno La fa la legge ai due Francia,per questo titolo, mondi. La modista acconciatura teste o femminili Codesta " non di che un del crea il pi"bel modello d'una cappellino, disponedi globo^terracqueo. solamente una tutte le chezza, gran sorgente di ric- che non ha incontrastata, supremazia n" d'alcun cannone paura d'alcun fucile prussiano, Cavalli. Tuttavia in molti di questiarticoliV Italia se vuole,coUa Francia,se non superarla. pu" lottare, Poich" produciamo le migliori sete d'Europa, dipende ma una dby 126 MLLItBRI OHNAMENTI poco da noi di i colori alle medesime applicare i disegnipi" artistici.Se la contadina pi" armonici, calabrese o siciliana trapunge da s" quellevesti un che i pittori pi" celebrati si rassegnano ad imitare, t"on pu" esser in Italia l'istinto della venuto meno bellezza e della eleganza. Abbiamo gi" parlatodegli ornamenti d'oro del Castellani di Roma ha il gi" conquistato detta nuova il per in Italia le nuove salta a di come una mercato suo che industria, nuova europeo. perch" siano non genere, L'abbiamo meravigliedell'oreficeria. Il ilForte Napoli, orefici veneziani,sono a Genova, a non continuatori di Ca- parlaredegli una tradizione antichissima. Il Castellani espose nelle vetrine sue ricchissima di pendentie usati nelle varie dame di una zione colle- fermaglid'oro, nei qualile belle italiane, provincie parigine poterono ammirare metallici onde il tipodegli menti ornaai corruscano alle veglie, balli, ai teatri. k Chioggia,a Burano, nelle fabbricano ancora riviere di Genova che quei pizzi, si altrove si imitano mei, prezzienormi. Dei camdei coralli, dei musaici non parlo:che nessuno in essi pensa a disputarci la paUna.Vi fu un tempo, motto lontano,che un cappello di paglia, ciato intrecnon e si servilmente, a di uno pagano Firenze,era a desiderato e pagato paco scialle dell'India. dby meno ARTE LA DEI 127 TAGLIA diedero luogoai capelli, che venuti cappelli si sa da qual capo, ornano di trecce straniere non la nuca delle nostre damine pi" schifiltose.Ma la paglia pi" fine,e le dita pi" esercitate sono ancora Ora i in Toscana;e che toscane sono le due sorelle Frateschi la loro e fecero premiare a Parigi trasportarono industria. Conchiudo da tutto questo,che glielementi d'ogni d'industria elegante si trovano specie ed " vivo Y istinto che ancora sa ancora in Italia, comunicare a tali dell'arte. pi" squisite Non credo che giugneremos" prestoe si facilmente dalla tirannia dellamoda francese, ad emanciparci n" dal predominio della compagniadi Lyon. Ma non per forme le prodotti questodobbiamo arrestarci per via. Come la nuova oreficeriaromana alla francese e all'inglese, prevalse cos" potremo fabbricare quando vorremo davvero, e cati: e merletti pi" artisticie pi" ricersete,e velluti, solo che cessiamo tralTarela roba qualchecosa una volta dall'imitaree con- altrui, per offerireal mondo elegante di nostro, che ricordile antiche ficenze, magni- dell'artemoderna, nella l'impronta presenti qualepossiamo ancor dire la nostra parola. e Noi vinceremo ad volta, una Le altre e prevarremo sola condizione nazioni,come : far abbiamo a superarsicoH'abbassare nostra megliodeglialtri. potutoriconoscere all'ultima si affaticanoora esposizione, e alla ancora produrmolto, successivamente i prezzi a dby 128 MEGLIO FAR dei loro manufatti. Ma abbassare senza la Noi dobbiamo si pu" diminuire il prezzo, non della qualit" t"nere altra via: far poco il valore della aumentare delFarte. In questo non merce. e far bene; materia,col pregioideale rivali, o, se avremo ne mo, avre- la vittoria. potremo disputar Riassumiamo questa quarta partedel nostro in L'Italiache pocheparole. lavoro pi" d'ogni ha conservato deve popolol'istintoe la tradizione dell'arte, a mantenere applicandola adoperarsi questoprivilegio al maggiornumero e e nel modo d'industrie, migliore Cos" l'arteestender" di giornoin giorno pi"originale. altro il suo regno, e diverr" industria e ricchezza. Scopo di questicenni fu quellodi cercare l'idea e l'artenell'industria. nell'arte, Abbiamo e pi" a lungo parlatopi" particolarmente di quelle e di quelle nelle qualil'idea sculture, pitture dell'artista ci parve secondo risplender pi" chiara. L'arte, noi, consiste nella manifestazione del pensiero umano in tutte le forme Ci siamo dovuti del beHo. alla pittura e alla scultura, limitar^ di Pariginon perch" l'esposizione aprendoun vale a concorso pot" completarsi dei suoni all'arte dire alla musica e e della alla poesia. dby parola, DELL* ABTE OGGETTO' Mentre vedere critica interessata afletta non certa una nell'arte che materiale e imitazione servile della una obbiettiva,ho creduto alFarte italiana quel carattere ed 129 tura na- rivendicare ideale che la fece universale umana. i Quando stessi processifotografici l'oggettoche riproduconoin ftiggeveli lampi in cui la vita si di uno manifesta," vedere l'artista abbassarsi spettacolo di tentano prendere sor- quei triste un alla gretta riproduzione esteriore. dell'oggetto L'arte " non se progressiva, ognidi pi" si arricchisce in tutti gliatti e non di nuovi i per l'idea,che festa elementi,e si mani- dell'uomo. prodotti studiato dunque nelle opere d'arte espostedai ganza e dagliscultori italiani, pi" ancora che l'elepittori della forma, l'affetto, il e la perfezione plastica Ho sentimento, in incarnare tentato L'idea " parola,l'idea una ed che l'artistaavea esprimere. ci" che l'arte all'industria.L'industria all'arte, riceve dal sentimento valore che ha per artistico un pregio,un Qualunqueoggetto, qualunque suppellettile, per umile e vulgareche sia, una chiave, il tessuto pi" una sedia,un bicchiere, lavorato da un artista, grossolano, prendequalchecosa di non gentilee di se stessa. elegante,che non pu" dare la chi mac- na. nati italiani, Noi cielo 0 artisti per per educazione Dall' Onoaro benigna temperiedi spontanea trasmessa da padre 9 dby 150 in OGGETTO dobbiamo figlio, dell'arte gelosamenteed conservare questo naturale vantaggioche Molte altre a cui nazioni, ci scere accre- distingue. Fassociazione dei capitali eccedente permise di operare su popolazione largascala e produrre piii per s" e per altrile cose necessarie alla vita,ci supereranno sempre in quei e la che prodotti meccanica la divisione del lavoro ponno a questimiracoli faremo bene trascurare della chimica di svolgere e di meccanica, anche neirinapplicare diato bello,ch'" nostro invi- desiderabile meta, le nostre prossimeesposizioni si distingueranno solo per la forma,ma non se precisione di teiiei" dietro della e quel sentimento del retaggio. Avremo raggiuntouna grande e dustria la celerit" portentosa. con moltiplicare Koi, se sappiamo,senza e nelle cose d'arte per Tidea; della nostra industria si chiariranno prodotti venuti d'Italiaper quel sigillo che vi avremo speciale impresso. e se i dby 152 L'ITALIA et que, dans mieux l'art, Je que dans la encore entendre pouvionsnous nous PARIGI A r"serve. sans par r"mercier commeDce o" tous Nous immense cet sur les peuplesdu monde plut"tdes ou arts ont ou moins en et Italie, les "bauches. ges, et nous occuper v"e. On perdu compl"tement tegr"co-latines que nous pas avouons sans dans encore effort d'avoir la a placequi nous class"s entre ses lan- beaucoup " " faire pour autres, et presque tout r"ser- est la Russie et la Turquie, fait d'industrie. Je ne sais en primitifs "tablir quella commission imperiale a voulu pays pas si que rapport entre l'Italieet m"nageant nous plus ancien Tart est que reste, l'Italieest honorablement nous les beaux p"rcs. nos au na- essais, r"v"ler d'une mani"re n'avons nous apprendredes deux se pu que des Ce n'est que dans traditions glorieuses Quant "t" convi"s. pouvionspr"senter ne avantageuse, parce nions de Champ-de-Mars industries humaines l'Italiea que notre de na"tre " la libert" et " la vie venions congr"sdes ce paroles encourager Ih""tre du et par cons"quentnous tionale, " des le Siede bienveiliantes dont il a bien voulu d"but politique, cette place;mais Entre plaindre. veut pourvu bien le en pays, m"decin, l'Italie soeur de charit", dans le testamene directeur,nous dby nous sans l'acceptons et le r"le de l'oubliepas monsieur plaisanterie, deux nous le malade du s'acquitter qu'onne ces Sans trouvons L'ITALIA que la section qu'onnous pour les essais que A a 133 PARICI conc"d"e est pouvionsenvoyer. n'est pas un d"bit. Quelle que exposition Une Factivit" d'un nous peuple,et "tre les conditions o" il se si heureuses une soit puissent que trouve, les peut raisonnablement esp"rerdans progr"squ'on de dix periodo sauraient "tre si faitd*art et d'industrie, ne en ans, vaste assez qu'ilfaille demolir "normes de quartier un la ville pour les "taler. premi"requi a pr"side" L'id"e nos envois a "t" le nombre. Ce n'est pluspossible mais par la qualit" que nous pas par la quantit", aurions voulu m"riter vos bons poinls. n'est plustemps de signaler Des circonstances qu'il d'en restreindre le ont modifier d" toutes ce On programmo. fallu respecter.Le " la h"te, et les premiersarriv"s Nos sous-commissions ont imit" en TEvangile,qui a accept"les ni"re heure Aussi titre que m"me au italienne exposition r dit a les une orgie " styles, depuisla tout Est-ce Mieux un vaut ont a "t" fait "t" les "lus. cela le bon maitre de la premi"re. Champ-de-Marspr"arts, un p"le-m"le au " de tous pose choix com- ouvriers de la der- ceux fait de beaux en sente-t-elle, on de pressait des parts; il y avait des pr"tentions, p"titions qu'ila de nous les genres, de tous lismo acad"miquejusqu'aurea- cru. mal? Est-ce un bien? Je ne sais pas. que accepter les faits accomplis, les dby L'ITALIA 134 discuter " Paris apr"scoup. "l"ments Au qui n'ont il y reste tres, et, si a dans peu de beaux d'absolu dans le monde. fur et " au l"ve par L'art la Le beau la conception de vision, pas dans lui le m"me sans ici-bas. Il choses eu se tort. Il n'y a r"v"le et des horizons ombrasse consid"r" se rien pl"te com- s'"- plusvastes. d'un simplereproduction en lui m"me. cet objetpar C'est plutei l'artiste, qui, savoir,y m"le quelque chose qui n'est de " l'esprit mais qui appartieni robjet, qui l'observe et soit par la au- C'est la m"me. que la pens"e humaine saurait pas "tre la objetext"rieur les qui n'ait sa raison d'"tre ni" le progr"sen fait a qu'on a mesure degr"set ne vous qui r"gittoutes arts. Je crois les nouveaux de cela aussi chez fait pr"cedent. On un les scories forme bien arr"t"e. une encore fait nouveau un pas et fusionnent avec le dire,chez j'osais loi de contiuuit" n* y formation,o" en pas a un dii pays, qui est bien T"tat petitmonde passebouillonnent du italienne quelle, rexposition Telle repr"senteassez un ancore PARIGI A ligne et le soit reproduit, par la ce- parole, la couleur. paraitaussi clair et aussi incontestable qu'un axiome. Et cependantil y a des artistes et des critiques qui voudraient ravaler l'art" la simple des ph"n"m"nes ext"rieurs et mat"riels reproduction de paraitre Au risque p"dant,je vous demande gr"re Tout pour ces cela me J'ai quelqueslignes. tout d'abord quel est int"r"t " le terrain o" dby vous je vais me avoaer piacer. est de Tari comme Il en 135 dell'arte FILOSOFIA de la philosophie. On pose on T"puisejusqu'aux syst"me,on le d"veloppe, derni"res cons"quences.Est-ce fini? Au contraire, un Tout ce beau et du travail n'a fait qu*"purerles "l"ments vrai former le fond d'une qui vont du phase ult"rieure. Les beaux On a ou moins toujoursproc"de de arts ont commenc" par la reproduire de fid"lit".Ensuite nature la sorte. plus avec s'en d"tache l'artiste , s' en "loignepar degr"s , de personnels, sorte que y m"lant en "l"ments ses tableau,sa statue,sont son d'une forme abstraite, d'une id"aplut"tTexprei^sion lit" qui lui est propre, mais qui peut devenir tout " fait fictiveet bizarre. C'est l" le mani"risme,le baroque.Si de talent de qui donne il lui arrive l'art, generation" route chouer ment sa " cette l'impuls"on de dans l'"garer o" les "l"ves n'auront pas m"me par leurs propres tiste ar- phase d'entra"ner toute souvent et suite, c'est un une fausse une l'honneur d'"- d"fauts. Cet "tat d'"gare- .etde mauv"is go"t peut durer des ann"es et mais non pas s'imposer des si"cles, quelquefois pour L'erreur ne saurait "tre "temelle. Un vrai toujours. genie se ravise tout " coup et revient " la nature et " la v"rit". Retremp" " cette " de nouvelles thologiequi,en forces conqu"tescomme source ces il s'"lance , g"antsde la my- touchant la terre,recouvra"ent leurs perdues,et se au rajeunis pr"sentaient combat. dby 156 FILOSOFIA Je notre cher mon crois, epoque.Nous DELL'ARTE directeur, que c*est l" de traverser venons o" d"cadence, de dissolution et de une un peu p"riode Tart avait presque et cherchait la beaut" dans perdula foi en lui-m"rae, de ligneset de tons des combinaisons capricieuses qui ne manquaientpas toujoursd'espritmais qui et de grann'avaient plusce caract"re de simplicit" , tout le monde deur que admire dans chefs-d'oeu- ces resiste " Taction du temps et de Tantiquit" la critique. C'est pour cela,monsieur,que, tout en laissant " vre o" d'autres plusautoris"s scabreuse moi la t"che aust"re et de fl"trirle mauvais " chercher c" et l'art que que go"t, je me l",les indices de ce boraerai de renouveau je vois "clore,et qui nous promet, quei qu'on en dise, le triompheprochaindu vrai et du beau. Depuis quelquetemps d"j" j*aicommenc" (Buvre en Italie.En tistes de tous de mieux reconnaitre d"mie Aiit"e parcourant ces les pays ont salles oii les ar- expos" ce qullsont dans les derniers dix ans, les traces qui s'en va, et cette de la m"me il.m*a lutte entre F"cole de la nature fait sembl" Taca- quirevient. forces. ses repris Ce caract"re d'universalit", conlirmant dans en me m'a faitpenser quiine serait peutmes convictions, "tre pas inutile d'y appelerTattention de vos lecteurs; et je suis venu, cher monsieur Havin, vous a dby " L'ARTB si tei "tait votre demander refuseriez pas Thonneur de avis, et si vous quelques lettres.Je n'abuserai Je sais que le Si"cle 1S7 LMDEALE adre$ser " parts, et quir"clament tout se qui monde. ce L'art c'est Tid"al. quelquemots pour reposer bl"mes qui ce frayerun se de nos tout toutes Le progr"sde qui d"borde chemin. Permettez-moi d*y consacrer temps temps, en ne f"t-ce que espritstrop fatigu"spar et politiques sont Thospitalit". solution immediate. une tient dans t"che de sujet ce pressentde Tart n'est pas "tranger " la vie nationale et me doit " bien d'autres int"r"ts, se " bien d'autres questions qui nous Mais de pas ne yous sociaux qui nous " la fois le tourment ces pro- absorbent et la et gioirede temps. IL dit dans L'art c'est l'id"al, ai-je ma premi"relettre. Un bruit "pouvantable s'estfaitautour de ces mots. Je survis par miracle ! C'"taient des Italiens, des rarement d'accord, qui cette fois fondaient une moi. Je les ai tous de me pri"spoliment On m'en d"finitionplus acceptable. sur ner des Belges,si Francjais, par dizaines. Voici entre autres semble en- don- donna celle qui r"unit le plus de sufrages: dby ' .M)nil1e j.^ fi'-"i -r, '. .! (ii\inde r;"rt!st'\ //' . " ;; r"'^st t. .- '. r^^er, .""Iti ,i rr^iliu's "^ n; qij hu- quon {ju" user, dont " a vfnh- ' " '" .*. "/ 'K .;a !)i" ^ " !" " 's il :"' .' .j {*^^ "" 1.:.* m,": Vi- ; .. If " Un" hepai \ fois. terrain. lou^iies ct's tonte - v- iiu et i' je sorte, " \\\"{, l'industria-. daiH l'a/t le p'U'mel're. me J" une nu*n t'iilt*' d.t"i" iiier. le "/ de de tnivanx t: T " dirorteiir. encore -'^""''.tulfiv Dovii'ii * '.. d'vp.^isfer |f^s Kinit'^s ;-i;r ..".\- y le uKuiMciir ; ::i'Joii n '": : " p ovis. '\-ui ai/- "' -,' fait v'ilgains . . iT"aiit l'ol"j^H (lan" voits qm toiIt% la et loU pa" . . iiiarlfi" ie .ut '!H ;i' ' J'abordt' iiioa si ^ .i, "i *. f.fpihnieer e; .s p-'-r rr;:a''!.enhMit, Wm Dieu, n" lai j(! ne , i . .ii'Mi. 1)'- ini ;-. .rlriit, ^". d-' -." (/r^i /-.^ .. ii.'iMi; Aii-'^i rli.if au av-m, monde pt's " trouvr diahl parlo dcs pri " id"cs, au\ "' :.:M. "eiurt- 1:1.-:;:' e. d.' je eai!)ni''ncerai Jve noiN (ph Ce n'esl arrivor n'a ).as (prun h"'^"\ encore ete p""tre, qni mniii", svuk"l" a d"f"irnre dbyG"ogle e.i u ptr 138 LUCIFERO L*art c'est Tart. Parfaitement. L'homme la main, cest Thomme, la main c'est c'est Tesprit. Rien l'esprit cela. Mais cela m'emp"che pas ne de plusclair que de revenir " mes moutons. L'art c'est Tid"al;c'est Tid"e humaine " la mati"re,c'est le souffl" divin de le marbr" divinior. animant et la appliqu"e mens l'artiste, cr"ant queltoile, que chose quin'est pas tout dans Tobjetqu'onimita, qui vous fait r"ver, qui vous fait penser, qui vous dont vous "l"ve au-del" des realit"s vulgaires "tes accabl". Voil" demande bien limites de les restreindre. Devant breuses s"ries de Plus Je devrais terrain,mais longues et nom- sorte, je tonte me l'id"e dans l'art. tard,je chercherai voulez bien ces vous non fois, une mon de travaux bornerai " chercher vous le directeur. Je encore pardon d'ynsister les elargir pas pour pour avis, monsieur mon le me commencer l'artdans si l'industrie^ permettre.J'aborde mon sujet. par Dieu, ab Jave princi- pium. Mais, franchement, je ne lai pas Aussi je commencerai l'exposition. lui aussi, au monde appartient, par le des trouv" " diable, qui id"es,aux r"* gions de l'esprit. Cest dans une le marbr". malheur de qui n'a oeuvre nous Ce n'est arriver pas "t" encore qui qu'un pl"tre, sculpt"e a eu le bris",mutile,d"figur"par dby ' 'f " - . ";"rv.v/' ""f."u:"'*"^'; dby I .1 !"* "'.i;i'"'("i\ J'sl " " .rf ' ' ' '' ' ' q ". . "{'li V' ^: H ;. " ! - -'Iti " \ ' i;";*: ; " l'ai'i^to, / ^ " t -]'.'", i^ Mi"ltr fi*];;' :""- I-ter ijjv f .-'" "' r-.' ' i-,-!'. V ";" ; jht f \-' r th."' ":; . * r"'" . ' "" 'M('s " j ' . io ])'*: "'"nj " i A I -" 'j " t 'i, . : a !.-r;: ' tfi. 'u. do p- au " Tivor " n (il l'.""\y" "lo .lt" i"l';-s, " n'ost "s(\\(. -'t ri ,.s er"core ";!"" .; .:) ThMre. a;-, mal,;**, " , . dby .: " ]i\ \\\^ . " i : miJ") *i.u\" i"-!^iai{Ki" \c i\iu\"l ' ((f.ii\ . ^ j.' l'Oli) ' ]' : M i (!('"' .T'.;:"'*r 'r mJ- : re. ' ;i. Ift tOl'*f* le ' " .'"- - . . (]iii n a.iv s^ulplr-. a eii (it'")2uro h' par dby 140 COSTANTINO les hasards du replac"tant n" CORTI Mais voyage. bien mal que on recoll",soud", Ta socie. C'est le son sur italiennes, 26, dans le cataloguedes sculptures pl"tre, par C. Corti. statue " Florence,pendantTexposi- Lucifer,statue J*ai en cette vu tion de 1861. On avait-on peur? de Tartiste. Ce Tavait Je Tai n'est pas le f"t-ce Je en ne a pu che, n' en Milan, dans l'atelier fit ac- destin"es " franchir les A.1- jugement universel de Paris. jugement dernier pl"tre, n'y coin. En un peinequ'onla sans oeuvres au pes, pour paraitre " revue n'est pas cepter parmi les Ce rel"gu"edans mais le : diable, "tait pas d"plac". sais pas, mon cher directeur, si cette statue fixer votre attention. Personne, que je saa souffl" mot. L* orgie des marbres a d" lui-m"me d'ylaisser tomber ses emp"cherM. Gau,tier regards.Lui! un po"te! Et cependantcette statue, au pointde vue de ce appelezgrand art ne m"ritait pas d'"tre que vous itad"daign"e,je ne dis pas par le juryartistique mais par la critiquefrancaise lien ou internatiolial, qui ne pas devrait se laisser entrainer par la claque soit. de quelque esp"cequ'elle Est-ce ([MQ Luciferaurait fait son temps " Pan* comme tant d*autres choses L'artiste n'a pas ni catholique: C'est le Satan m"me song" au et divines? humaines diable de " celui du Dante de la Bible ancienne: dby la fiditioii et du ou Tasse. plut"tde 141 LUaFERO de Byron.Je Milton, de Elopstock, connais ne pas incontestablement " Corti,mais il appartient M. ordre cet d'artistes. Lamartine Chute a cela dans r"v" peut-"tre d'unange;mais, je lui en don, le Lucifer italien tombe dans le moment concu o" son po"me demande La bien per- L'artiste Fa mieux. des precipite cieux "toil"s, plusescarp" de la terre, et faitjaillir des flammes par le simpleattouchement en de son pied. Mais ce n'est pas la douleur physiquequi est emil s'accroche preintesur douleur au son roc le visage immortel: c'est intime,le premiersentiment de plut"tline la ch"te,la premi"re impressiond'une transformation profonde lui.Il "tait nagu"re le plus b^au des en qui s'op"re archanges;il n'est plus maintenent que le premier des maudits,ce malheureux qui ne peut plusaimer. la d"finition sublime C'est qu'en donne Le et sainte Th"r"se Lucifer de M. tout dans Corti est " fait f"minine lettres. ses beau, mais qui garde toujoursles sinistre, origine.Son "tonnement, ses et traits un vous je ne charme. d'une traces beante de son frayeurn'"tent pas " sais quoi de divin qui vous frappe "ussi sa les femmes surtout ne pas- jamaisdevant cette statue sans y jeterun de celui quiperdit notre ces longsregards quirappellent premi"rem"re dans l'Eden. On a dit que le diable daigna t"moigner sa reconnaissance " un peintre sent dby 142 LuciFi-no florentin qui l'avait peintsans C*est A^rioste qui et sans cornes queue. aussi autoris" un "crivaiji Tattesite, mati"re en Denys l'Ar"opagite est vrai,Lucifer doit beaucoup que peut T"tre saint de diables. Si cela de gr"ces au statuaire habilit" dans le monde aussi si le femme M. n'avait pas r"- beau d'excuse, d'un serpent; mais longtempsqu'ils'agissait avait cette figure-l", foi! je n'ai tentateur ma le courage pas et aupr"sdu artistique, la femme efifet, aussi. En sexe italien, qui Ta vraiment de lancer la premi"repierre" qui Ta/merait. Corti paraits'"tre inspir" de n'accorde pas de sexe nubeniur: mais aux au anges: lieu de la tradition ncque suivre nuberd, la qui que nc- l'usagevul- lit des les "ph"bes ambigus, comme dont les peintres hermaphrodiies grecs de la d"cail a su dence ont peupi"les boudoirs de Pompei*, la gr"ce et les charmes de/la donner " son Lucifer, musculaire d'un athl"te. femme et le d"veloppement C*est l'homme rehauss", compl"tepar la femjne, un v"ritable androgyne ie" que selon la Bible, "tait et fcemiT"tre humain au commencement : masculum en* gaire(jui , feciteum. nam foudroy"avec ses grands yeus hagards et cette petitebouche "tonn"e, avec ses ailes et ses clieveux froiss"s dans Teffroyable ch"te, mais gardanttoutefois le regard hautain, et TassuQu'ilest rance beau ce d'un "tre immortel! dby 144 DIAVOLO IL " Tenfer la m"me MODERNO Satan, d* ouvrir le eie! ver qu'ilnomma avec la Divine n'a epop"e, les passionsm"mes stincts, 1830: ne s*agit Il s*agit catholique. Fenfer la nature, les in- Thumanit", " d"fri- de d"serts," f"conder les germes vastes voil" bien loin de Me " tout. Une ble touche la terre rencontr" mon sujet:mais fois que non et en a faitjaillir le feu,nous r"chauffer allons nous Tart," comme cette beaut" de force et qu*ona alde peu " cette fiamme un condamn"e penchantfuneste, comme un enfin le dia- a grand foudroy" ce ce pr"cieux"l"ment l'exploiter, vie,nous de en "clos de la vie sociale... encore lons mure encore les forces de ramener ces po"me osait s'en qu*il le succ"s eu pas plusde briser les portes de plut"tde sau- moins de modestie que de pompe Il jourselle est peul-"tred"pass"e. nos cher Ce damn"s. aux promettre. L'id"e n'"tait pas de la terre, de r"demptionde jusqu'ici tentation une " faillir. C'est Tarbre peut-"trele qui a piantedans TEden Certes c'est lui qui nous en a diable de la science. fait go"ter le fruit.Heureusement pas morts. le Du bien,nons et de jour ou avons nous eu nous nous avons connu n*en sommes le mal et le droit de repousser le premier emparer du second. Or le diable pouvait"tre si hideux ni si b"te qu*onse pla"t" le peindre, la main " Mr. Corti et nous serrons et nous un a donne qui nous Luciferpr"sentable, ne dby lai soahaitons, sinon le sourire de nos 14 ALL'ESPOSIZIONE DIO du jary,au rapprobation femmes et la I mo"ns cons"d"rat"on des cri- ttquess"rieux. NoQs apprenons mand"e marbr" en que TcBUvre a par le comte Ce serait le Naples. nequeo Superos,AcherorUa feu roi de si re nous "t" achet"e et fr"re d'Aquila, de dire cas movebo. " f"liciter le noble comte boroons m"me dans la vie et ces instinctsde que : Plecte- Mais d'avoir du nous gard", d"licat des arts ce priv"e, go"t M"c"ne com- les r"volutions ne peuvent pas atteindre. IH. N"Hi,moasieur,il n*ya pas de Dieu k rexpositioa universelle de Paris. Dans cette foule de statues artiste" et de tableaux ou nos le t"cb" de repr"senter ont coutemporains type du Christ,de la Yierge,des anges, des saints, je n'ai pas s"e, non trouv" Tid"e divine, qui me seulement dans la section "clipparait italienne,mais partoutailleurs. pas que Fintention en Non mandes Il y a non plus.Nous des bons Dieux i"preux:l"-bas ilouvre n'en ait manqu"^ ni sommes p^ les com- encore l". par dizaines. lei ilgu"ritles sesbras " un jeune homme qui s'est d"pouill" pour TEglise:plus loin, s'est le m"me il embrasse jeune homme parce qu'il tout nu Dail'Onoaro 10 dby 146 IL habill" " PAN GRANDE De ce cot" il meurt sur la croix, trappiste. d"gouttede ses piedset de ses mains avec en et le sang de l'autre il r"alisme tout " faitcourb"tesque: un Teau, et, comme prom"ne sur se com"te, il appara"t une ap"tres. aux parlerdu Je n'a pas " est, mais selon son r"flet du de F"cole d' Overbeck, moyen-"ge italien. C'est Derni"re par Gu" c"ne tableau de genre en Christ et les nous et Jesus d'or nouveau " son ce Dieu, le Sauveur Le dans grand Pan les airs au un mi"re lu- "clairant le en exp"dienting"- n' est pas l" ce que (Angleterre) soir"e de mais cet esp"cede la t"te de Jesus la un paysage la Derni"re qui lui manque celui de offre la recher- Dieu. C'est le Christ de M. toire,non ce pas mysticismealli" " Nazareth: qui entoure " lui donner l'ombre par id"e divine. M. Fisk vrai,dans Christ passe,non nous (Russie) dans : mais dramatique essay"d'un le qui veut. est ap"tresfid"les, entendons che du y esp"ce de L'effet de grande proportion. qui laisse Judas nieux jury. L'id"e par le Tavenir de l'art.N'a pas la foi La lustre par V il- trop enr embryon pour pouvoirTappr"cier m"rite. Ce qu* il y a de mieux, ce sont les cartons encore charbonn" carton Cornelius,et couronn" a MORTO ne sant crois- suflBt pas pour "tre le Fils de Renan, le Jesus de l'his- le Gls de foi^de la tradition, des hommes. est mort! moment c'est le cri qui retenlit o" Jesus venait de dby naitre. On cela qui a naissanc" " donne nos tant jours^ de repro- qu'on appellela Pi"te,e'est " dire Vier^epleurantson fils deposede la croix ? Est-ce ductions la s'est "lev" de dirait qu'uncri semblable Est-ce 147 DlirR" GIOVANNI de m"re cette que ce regrettant Jesus, re tombe grand Je qui de Pan plut"lTEglise dans la mort ainsi que le ? Tantiquit" dis pas que ne serait pas "plor"ene soit la ce pens"e des artistes peintces tableaux et sculpl"ces groupes : mais c'est l'impression qui frappeinvolontairement " la vue de ce sujetqui revient si sounos esprits ont parmi les Champ de-Mars. vent C'est " d"cerne a M. un le d*art expos"escette ann"e ceuvres de ces groupes que le juryinternational la statuaire. L'ceuvre de grand prix de meritai t Dupr" (Italie) au doute cet honneur. sans italienne qu'onacouronn" lui. en scuipture du sujet, des Tensemble, la perfection grandeur. C'est la La le sentiment grave d"tails, cette a CBuvre, tout cela fait taire pour rivalit"s Le un force la main a des juges,et les int"r"ts et les tous moment Napol"onmourant, grand po"me tous les par en sujetsbibliques Vela, que joursau de marbr", go"t de l'epoquequi se les quifrappedans engag"es dans la lutte. universel met tre et s"rieux a "t" le suffrage premierrang ce distanc",malgr" le prononce , si vivement faveur des con- sujetsplusrap-" proch"set plus r"els. dby 148 Les "s-arts ont incline la balance du cot" maitres de leur confr"re les : Tacad"mie pect"es, tant ne s'en honorable assez pas faut,mais ne sommes " coeur res- cette souveat acad"micien, pas aurions mauvaise nous souscrire de grand pas "t" s'est d"cern"e la couronne, d"cisions. Nous ses grandes traditionsont trop encourir le bl"me quis*attache fois sans " piet\ LA ce gr"ce " jugement si la statuaire italienne. Lltalie n' est pour riche pour " renoncer avanlage, et aucun d'ailleursn'est pas assez largeenvers nous critique de notre part. exc"s de g"n"rosit" un pour justifier reconnaissance le grand Nous acceptonsdonc avec prixde sculpturequi nous a "t" d"cerne;mais nous la faisonspas illusionsur nous ne la port"ede l'oeuvre Dupr",consid"r"e qu'elle religieuse exprime. magistralede Certainement par la nature mort. un m"me C'est donc homme Christ est tout ce la forme dans parfait un essai du maitre prime dans leurs tendres le homme, les maitres leur ce qu'il y C'est un de a plus type. Mais ilne pouvait"tre sujet, du aussi son italien, ce n'est pas parfait que Abel: un un le que Dieu; premier type de beaut" grecs Tont si souvent ex- Adonis, que les p"lesjeunes filles de la Grece et de la Ce humaine. plus"g",mais virile tei que du cot" de Fid"e M. Syriehonoraient tous les ans de complaintes. n'est pas d'un cadavre, quelque parfait qu'on sculple, que peuvent rayonner la lumi"re et la dby vie. PIET" LA ces 141" attributs de la d"v"nit" de n'avait donc la m"re que tout temps. L'artiste id"e. exprimerson pour quiest charg"ede parlerau coeur de la foule par sa douleur,qui n'est pas seulement la douleor d'une m"re quia perdu son enfant,mais de Thu- C'est Marie manit" qui vient de perdre son mystique,qui est Tessence enti"re tout Or, ce sentiment d'un tei de M. moins n"us sujet, Dupr".Tout artistede moderne bon il n'est pas soit, croyant qu'il siede. II a donne son l'attitudeinconvenante remarqu"e en d'autres n'est pas encore ciens ont su " la bras le corps inanime qu'on a expos"tout siede nement Vierge r"cevant de la " une groupe oeuvre de avons nous mais ce que les an- dans ses grande vietime. bas-relief antique cot",dans le compartimentde travail. Ce n'est pas au douloureux qu'" regarder le n'avez que semblables: oeuvres l'"tonnement donner r histoire du " cette Niob" d'une m"re, exprim"e sans l'angoisse tonte grimace,sans Vous m"me pas dans la Pi"t" le trouvons ne Dieu. M. bas-relief du d'art quatorzi"me comparableaucune- Dupr" ; mais l'id"e mystique y est cent foismieux exprim"e. Voyez le Tiiitoretto lui-m"me : M. Marcato en a expos" une superbeaquarelle qui rend l'originai saurait mieux. Cette on ne m"re quitombe " la renverse et quin'ose pas regarder son enfant en tuaire notre marche; plusque l'oeuvre magniGquedu C'est que les si"des contemporain. dit c'est que la science a report"notre dby sta- ont foiet 150 ARY-SCHEFFER notre " d'autres enthousiasme nous, Dieu saurail ne mourir, pas jours : parce que Dieu dans Le repos dieu de la science ce de Tart mais ou quidemande tard " " et temps tr"ve. sans eelui encore et concr"tes; pr"cises destin"e Tart," Irouver tot forme sa sensible. son l'exposition un Christ et sa Chrisl admir" avons nous eaux, que dans foi. Le dans de Morelli nom un autre volont" bien assez repr"- nous par- italienne contemporaine. peinture divine,que je t"clie de d"ra"ler moderne peintre depuisquelquesann"es son paraitincompl"te. suivi la et confr"res. Je n'a pu faire paried'Ary- tableau de la Tentatioa que aurions voulu crter pour mieux manque pas: che mar- que tout autre, repose dans la tombe, pr"scnceparmi ses Scheffer. C'est me qui avait de l'id"e chr"tienne mieux deuxfbis sa par cot" de l'artisteitalien, elle actuelle, l'exposition sujet ne les de la Quant " Tid"e C'est que le est sur atelier.C'"tait son salles: mais le tableau dont nos je dirai m"me acte de marchant vivant,domptantla nature l"ns aurait montr" Ce et le , regrettons que le peintreMorelli n'ait pas envoy" dans trois pour dans le n^est pas des formes r"v"ler dans se et plastique Nous m"me est conception philosophique toute sent" les "tres sans Tespaceinfini, c'est que pour vie, la lumi"re c'est la qui emporte mouvement objets; exprimer notre il est dby id"e. reproduit m"me dans la section italienne: mais nous non pas de l'uomo 152 ALrESI"0SIZ10NK IV. Un de meilleurs nos national de la dont le jury biterartistes, a couprendereexposition paris"enne la Pmdistingu"e repr"sentant deur (laPudicizia) vient tf"baucher un Diogene,qi^i de trouver Vhomme, renverse sa lanterne. d"sesp"rant Un chien, xm"x"" d"courag"que le philosophe son cherchant encore. maitre, allongele nauseau ronn" une tr"s statue Je vote pour le avoir cherch" ques mon cliien, Dieu essais pour aussi la femme et le cher monsieur. diable, je vais Y homme retrouver et Apr"s faire quelpeut-"tre " Texposition. Il faut deshommes or si pour peindreThomme: d'Italie avaient perdu les statuaires et les peintres la figure rhabitude de repr"senter humaine aux prises les passionset les vicissitudes de la vie, il avec faudrait vraiment imiter Diogene, terne. et baisser la lanCela revient " sont forc"s critiques d'^vouer,lorsqu'ils d"plorentplus ou moins ouverla perle du grand art en Frarice: le grand tement art, c'est k dire,non pas Thabilit" de remplirdes mais le genie d'"voquer les grands grandes toiles, types et les ce que vos hauts faits de Thistoire. dby t-H LA CRONACA LA E 155 STORIA L'h"r"dit" des Delacroix et des Delaroche est tomb"e ! quenouille en D'o" viendra rhomme donner et l'art, Je quipourra l"git"me" h"ritier un dire,du grand veux f"conder la la race, de couronne art? Qui vivr",verr". Voyons " quoi nous sommes en n"s d'hier, d'Italie, pouvant " peiaeafSrmer de sortons avait pas chaos,de ce dllaliens encore lymbe ce po^ dans cette o"i il n'y terre, que avait si stvamment inonsieur de Mettemich uae en unite nationale. notre litique Nous alli"s vos nous, d"finie expressiong"ographique. "tions six Nous dans ou claquemur"es sept peupladea des fronti"res aussi bles que jalouseset aussi la muraille de la Chine. inviola- Chtquetroncon de italienne avait sa vie "^ part, sa chrocrysalide ses petitsgrands!hommes, ses nique particuli"re, gloiresen miniature, ses inter"ts " part " sauvei garder. la Les leurs princesde et leurs leurs avaient les Lombards les Pi"montais Visc"nti, Savoie, les Toscans leursFerruccio leurs Manfredi et M"dicis,les Napolitains Masaniello, etc, individualit"s,que nos etc. En dehors historiens et nos fait connaltre d'un bout " Fautre de arrivait de ne niaiseries de voir " nos gente, des de (ies grandes po"^esavaient il nous l'Italte, expositioni petites que des h"ros de l'endroil, et des dby 154 LE dames clieveux aux GRAND "pars, sacrifi"es par veag"es par les amants, C'est l" toute, ou ni"re ART etc. de pr"s,la peinture " peu Enattendant generation. b"es, les fr"res enEemis plomateset un peu de ^rand "tonnement de certains diceriaias histor"ens qui s'"taienth"t"s trop de chanter de vani forme ont la Thistoire: la plaineen plais(leconstater me d'artistes le rivi"re, la f"condant la convelle que statuaires italiens, branches-du m"me ou ce sont peintres, chercher quelques faits et " la quelqueshommes qui appartiennet enli"re,et "^rhumanit". C'est fruits.Je le germe de la libert" Le beau n'est perdu. se et le bionde.QielquesoitTavis de a " nos porte ses : mais le grand art qui trompe peut-"tre me conche d'un cot", va la statue nation tout horizon s*est ouvert qu'uiplus vaste yeux, c'est que tion genera- arbre,ont d"laiss" certains sujetstrop "t^oitspour se ou vastes,"^ux. ses deux obs"ques. ses fleuve royalqui.traverse Je langes, et ses au confluens plut"t,les petits^ de leur bais"r donn"s sont se "e chroniques'est eclips La la der- les fronti"res sont toni- Lamourette, la natipnest sortie de put s'affirmer les maris, Vela,Derniers proclam"ele rel" ver de Fautre. Rien patrieque le de messieurs les criliques, jours de Napol"on,a "t" grand n'a de chef d'oeuvre de universel du 1^suiTr^ge de part Texposition peuplequi stationne depuis dby FOSCOLO UGO cinq mois de autour ARNALDO - DA C'est sode. son 1.j5 BRESCIA suffrage un fr"lat", que celui-ci. Cetl" figure"pique n'est non seulemenl pas le conqu"rant,Tempereiir, Togre de Corse, le fl"au des rois: c'est Vhomme deS.te H"- l"ne, c'est rhomme, qui apr"s aroir p"trile monde, le voit anime mais "chapperde ses m"ins ^our toujours, de son et d"ja mv"t k la libert"! Tout souffl", le monde lu cela dans a fl"tries par l"vres labour" de qu'il a arier, sur d"dain par le regret, et On dirait tues un sur regardprofond, ce ces front ce peut-"trepar le remords. reconnu, diff"rent genre, ce parmisla foule des staitalien, jeune homme appel"Ugo Foscolo,qui froisse l"-bas un traile sign" par lui,le trait" de Campoformio.L*(BUvre est de Tabacchi riiomme par la de "l"ve qui a de la conscience Peut-"tre moine, par a-t-il entrevu homme, droits formul"s ses de loin qu*on s vie, oubliant que malheureuses succomber pape: mais sont encore tout de de ce- \atpoesie. un homme, l"tre Brescia,scuipt" concd'dats et des de jusleces " r"ppeler la iransactions quii avait,lui,invoqu"es perfides qui Tont perdu. et extremis, et de ce efforce de des " la hante Taif"tardini, Arnaud et martyr, Arnaud un conventions in Y mais grav"s dans "k coeur revolution, lui-l" par le eulte de Thistoire un enWe Vela. Yoil" ' ' Brescia,le Mazzini du moyen^ge, a d" aux sa forces r"unies statue, et ce de et du l'emperet"p quiplus est, scriiesprit, 156 est CONTE IL debout encore tion,dont on La pourra statue t"t et aura enf LARA et la nouvelle exp"diItalie, m"nace, le trouvera nous bi"n sa route. briser,T espritsurvivra, se tard liaisonde cette ou sur entente peu diale cor- qui r"unit les^'deuxpouvoirs.... Passons " l'autre salle.Voyons si tres ont Esl-ce lit ses su trouvei^fquelque part Fhomme le Tasse, pfeint par " vers dois-jedire ces Morelli,au 4rois dames de la Thomme, encore nos poesieou "'homme au XVI de Diogene. moment m"ins plusou du jeunespein- qu'il "prises, po"te? Oui, e' est siede, faconn" par la servitude volontaire " oubliant more du de la cour, et Tetiquette le clafite des croisades, pour la viola d'a^ troubaiour. Pauvre grand'homme!Le concile de Trenle Morelli a jiJfes" par "t" l"! peut-etre mieux inspir"dans le ^u'il a puis" dans un po"me de Byron, petittableau, et quMl a nomm" complaisammant11 conte Lara. Je dis complaisammant, plong" parce qui ce vieillard, dans la m"dftation, ses regardantce cr"ne,crispant consolations de et aux doigts,inseisible " Y amour la vie,c'est"quelque chose qui*existe par lui m"me, c'est rhomme, dou" d*un grand esprit et d'un grand ccBur, rejet" par la soci"t" dans le crime,et brisant a dans des legrets inutiles les derni"rs ressorts de son energie Jianqu"e.Il n'appartient qu*augrand art, de peintureoupoesie, dans dividu,fhomme Tin- " trouver Tuniversel dans les hommes. dby 157 SANT'OfFIZIO Il StefanoUssi a su d"m"ler,lui auss",dans Tabdi" su"vre cation d'un podest"de Florence^ un exeraple par tout peupleas"ervi,lorsqu%un magistratquelIl y dans a trahit d"passeses pouvoirse^ conque, son mandai. national, tableau,couronn"ipar le jury Inter- ce trois " fait le shakespeariens: h traitre qui s'est princequi est force d'abdiquer; du pe^pIe, le gardienda fait son ministre: Thomme droit et de solution tout types libert", qui attend la de Taccomplissement C'est rhdmme et gagnant Yoir lai'c, Toma aux cet dans tyranniedu ^ a peiptcet pouvoirplus sonAre un pou- cause. petittableau un prisesavec sa r"- et |ct. la luttant contre calme avec et homme pfusim- celui de Finquisition. est-ce Est-cQGalil"e, placable: Bruno? est-ce Burlaraacchi? Qulmport^ C*est Tesprit humain, c'est la pens"e de Thomme, tortur"e, meurtrie au nom de la au religion, 4'un nom pouvoir usurp",quin'est pas de ce monde. Je pourrai,monsieur, prolongerce^t^ lettre et ces mulliplier prouver que exemples.Mais italien Tart S'il est descendu des ne cela vous suffi,t,pour fait pas hauteurs fai^seroute. s"reines ie T id"al il fouilleau moins Thistoire pom y religieux, cher les grandes images de nos anc"tre", et tient " lui, non rallumer,autant qu'il du St. mais OfiBce, Droit. Car l'art est le flambeau une cherpour pas le^buchers de la et V"rit"^ du Tel fonction civile lui at""^i. 158 IL SANT'OFFIZIO Fari,tei le peuple.Ne d"sesp"rons pas de la nation o" les artistes n'ont pas oubli" tout " fait leur mission a Parigi pubblicata Il disastro prevedutosi comil perch". piva, Questa quarta e s'intende e lettera non fu l'autoredovette pensare ad altro che a vere scri- dell'arteitaliana in linguafrancese. FINJ5. dbyGooQle PA^ Dell'arte QUARTA. "pplipatf airindustria) pag. Aloysio-Juvara"Gucll"oUa, Tramontano, 9". Salomon, galo, Sor- Castellani,Salviati, Alinari,Ponti,N'^a, Podio, Segoso, Beroviero, Ginori^Bl^hard, Giusti,Barbetti,Gaiani, fratelli Gargiiillo, Bonanno, Caldera, Alessandro Bonglovanifi, Rossi, Casalta, Forte. PARTE Lettere al QUINTA. direttore signor fltfivini I. L'idea II. Satana HI. Dio IV. "Juomo politico n"ll'"|rte. fili' esposizione. all'esposizione. all'esposizione. dby del Si"ciCtpag. ISl.