Portata La determinazione della portata consentita avviene tramite test e calcoli con la collaborazione di enti statali. I risultati ottenuti vengono documentati tramite certificati di conformità secondo le linee guida descritte dalla norma DIN EN 13213 o tramite rapporti di verifica in concordanza con le normative nazionali. Si distinguono i seguenti punti fondamentali: - Valore di carico - Superficie di appoggio del timbro di carico - Distribuzione del carico sul campione di prova - Fattore di sicurezza Carico localizzato Determinando il carico localizzato viene simulato un caricamento statico (ad es. la gamba di un tavolo). In base al carico consentito così stabilito viene di norma effettuata l’attribuzione alla classe di carico corrispondente. Il carico viene applicato in conformità alle normative con un timbro di verifica da 25 mm x 25 mm. Nel caso di pavimenti sopraelevati, l'elemento critico è rappresentato dall'applicazione di un carico localizzato. L’assegnazione dei sistemi di pavimentazione a una classe di carico viene eseguita sulla base di un caricamento statico previsto. I carichi stratificati e distribuiti non vengono di norma presi in considerazione, poiché non sono idonei. Carico dinamico Quando si definisce il carico dinamico consentito (ad es. carrello elevatore) è necessario prestare attenzione a quanto segue: -Peso netto del veicolo -Peso totale del veicolo -Carico massimo della ruota -Superficie di appoggio delle ruote o dei rulli -Distanza tra gli assi -Velocità massima del veicolo o del traino -Numero, diametro, larghezza e materiale delle ruote o dei rulli -Accelerazione o decelerazione massime di sollevamento -Fattore di sicurezza In base alle condizioni suddette, per il carico statico indicato (peso totale consentito del veicolo) viene determinato un coefficiente di sicurezza corrispondente, moltiplicato per il carico statico massimo ammesso. Quando si sceglie il rivestimento, è necessario verificare che quest'ultimo e il collante siano adatti a queste particolari esigenze. Carico distribuito Analogamente al carico localizzato, anche il carico distribuito è statico. A differenza di quello localizzato, la superficie del "timbro di carico" misura 1 m². Il concetto di carico distribuito deriva dall’edilizia del soprassuolo comune, dove trova impiego nella misurazione dei solai in c.a. In relazione ai pavimenti sopraelevati l’indicazione o il riferimento a carichi distribuiti non è idonea. Da un punto di vista pratico, il timbro di carico da 1 m² copre il reticolo del pavimento (60 cm x 60 cm) e, singolarmente, la lastra. Quest'ultima, con i puntelli, agisce in tal caso solo da strato intermedio per la conduzione del carico al pavimento grezzo. Portata Valori statici secondo DIN EN 13213 La normativa europea per i pavimenti sopraelevati EN 13213 descrive una procedura di verifica per le lastre e i puntelli (ossia, la sottostruttura), al fine di determinare il carico massimo e raggruppamenti logici. Il carico viene immesso nel sistema tramite un timbro di verifica che misura 25 mm x 25 mm (625 mm²). I punti di carico rappresentati devono essere verificati. I criteri per il fallimento della classificazione del sistema sono il carico di rottura e la deflessione in base al carico utile o al livello di carico. Classi di carico Classe Carico di rottura 2) 1) Livello di carico 3) Classe elementare 4) Impiego ed esempi di utilizzo 1 ≥ 4000 N 2000 N 1 Uffici senza traffico di persone e senza apparecchi pesanti 2 ≥ 6000 N 3000 N 2 Uffici con traffico di persone 3 ≥ 8000 N 4000 N 3 4 ≥ 9000 N 4500 N - Ambienti con caricamenti statici elevati, superfici con sedili fissi, uffici costruttivi 5 ≥ 10000 N 5000 N 5 6000 N 6 ≥ 12000 N 6 5) ≥ 7000 N Ambienti espositivi, officine a regime limitato, magazzini, biblioteche Come la classe 5, ma con esigenze di carico maggiori. Pavimenti industriali e per officine, camere blindate Pavimenti estremamente sollecitati, ambienti di produzione come ad es. stanze sterili 1)Classificazione del carico secondo DIN EN 13213 2)Per la determinazione del carico di rottura, il carico viene applicato tramite un timbro di verifica da 25 mm x 25 mm sul punto più debole della superficie (vedere figura) e aumentato finché il sistema cede 3)Il carico utile o il livello di carico si ottiene dal carico di rottura diviso per il fattore di sicurezza n = 2 4)Classificazione del carico secondo le linee guida per pavimenti sopraelevati 5)In alcuni casi sono necessari carichi di rottura/carichi utili più elevati per pavimenti sopraelevati con esigenze di carico maggiori, vedere i sistemi FLOOR and more® power Flessione La flessione massima del sistema non deve superare 1/300 della lunghezza del proprio reticolo quando si applica il peso utile. Per il reticolo di puntelli da 600 mm x 600 mm si ottiene una deflessione massima consentita di 2 mm. In caso di distanze maggiori, la deflessione consentita è limitata a 4 mm. Valori statici secondo RAL-GZ 941 La norma RAL-GZ 941 descrive un test dei componenti per la classificazione in classi di carico. Le lastre e i piedinilli vengono testati e classificati singolarmente. Il carico massimo viene applicato alla lastra tramite un timbro di verifica pari a 25 mm x 25 mm (625 mm²). I punti di carico rappresentati devono essere controllati. La lastra viene posata su cilindri pieni. Il criterio per il fallimento della classificazione è il carico di rottura e la flessione massima della lastra pari a 2 mm (l/300). La norma RAL-GZ 941 viene spesso utilizzata a livello internazionale e può essere consultata anche per i test dei pavimenti sopraelevati. Classi di carico Classe 1) Carico di rottura 2) Carico nominale 3) Deflessione 4) Impiego ed esempi di utilizzo 1 ≥ 6000 N 3000 N max. 2 mm Uffici con un numero elevato di strumenti di comunicazione, centraline telefoniche, uffici costruttivi, auditori, ambienti di formazione e trattamento. 2 ≥ 8000 N 4000 N max. 2 mm Sale computer 3 ≥ 10000 N 5000 N max. 2 mm Sale computer con esigenze elevate, sale stampanti, pavimenti industriali con traffico leggero, magazzini, officine a regime ridotto e librerie 4 ≥ 10000 N > 5000 N max. 2 mm Pavimenti con traffico di carrelli elevatori, pavimenti industriali e di officine, camere blindate 1) Classificazione del carico secondo RAL-GZ 941 2) Per la determinazione del carico di rottura, il carico viene applicato tramite un timbro di verifica da 25 mm x 25 mm nel secondo campo di reticoli (vedere figura) della superficie e aumentato finché lo strato di base cede 3) Il carico nominale si ottiene dal carico di rottura diviso per il fattore di sicurezza n = min. 2 4) Se la lastra viene caricata con il carico nominale, la flessione massima può essere pari a l/300