Gli enti bilaterali nel sistema italiano delle relazioni industriali Il contesto: crisi del welfare state; fiscale e da “sovraccarico di domanda” Bilateralità, decentramento e differenziazione funzionale: istituzionale: dal welfare state alla welfare society (de-giuridificazione) funzionale: pluralizzazione degli ambiti di intervento e dei soggetti erogatori topologico: dallo Stato centrale ai territori finanziario: mutualizzazione ed auto-finanziamento “Lo Stato arretra come gestore diretto delle risorse e avanza come regolatore indiretto, ponendo normequadro di promozione ed indirizzo per la disciplina di enti privati” (D. Garofalo) . Finalità della bilateralità: Rendere effettivi diritti retributivi e di welfare, altrimenti non facilmente esigibili a causa dell’elevata frammentazione di imprese e rapporti di lavoro. Integrare/ricalibrare il welfare statuale (previdenza; disoccupazione; sanità; f.p.) Surrogare istituti e procedure della rappresentanza e della negoziazione collettiva in settori sindacalmente deboli (PMI). Dare piena applicazione ai CCNL (dove ciò risulta tradizionalmente arduo) Favorire la lotta al sommerso (dove esso si manifesta con maggiore forza) Cosa sono gli EEBB ? Un sottosistema del “sistema” delle r.i. “enti di fatto” (ex art. 36 c.c.) paritetici sedi stabili e specializzate di confronto fra le parti sociali ispirate a principi di stampo partecipativo con realizzazioni molto diversificate per funzioni e fra settori e/o territori Dove si trovano ? Settori ad alta frammentazione delle imprese e del lavoro; difficile sindacalizzazione nei luoghi di lavoro (PMI) edilizia agricoltura artigianato commercio turismo Settori “ricchi” e ben sindacalizzati ma privi di ammortizzatori sociali (ex L. 223/91) Credito/assicurazioni Ex monopoli e public utilities (L. 662/96): poste, elettrici, Fs, Alitalia, ecc. Fonti normative: contrattazione ma non solo Il contratto collettivo come fonte primaria di regolazione ed indirizzo Legislazione di sostegno e di tipo premiale, per favorire la regolarizzazione normativa, contrattuale e contributiva di rapporti di lavoro particolarmente a rischio (lotta al sommerso) Il modello premiale e non obbligatorio della legislazione di sostegno agli EE.BB. Fiscalizzazione degli oneri sociali (es.: artigianato L. 151/92) Riduzione premio INAIL (es.: edilizia) Accesso agli appalti pubblici e privati; Certificazione regolarità contributiva (es.: edilizia) Applicazione non integrale del CCNL ma delle sole parti normative ed economiche, ad esclusione della parte obbligatoria (relativa agli EE.BB.) 1) Mutualizzazione di obblighi retributivi derivanti da legge e CCNL trattamento economico per ferie e 13^ (Edilizia) anzianità professionale (Edilizia) malattia (Cassa portieri) erogazione del Tfr (ENPAIA agricoltura) 2) Sostegno al reddito e “ammortizzatori fai da te” Funzione integrativa e/o sostitutiva per quei settori sprovvisti di cassa integrazione e mobilità (artigiananto, credito, assicurazioni, poste, trasporto aereo, fs, elettrici, monopoli) Contrattazione “tappabuchi” (Balandi) Rivisitazione del modello mutualistico di assicurazione sociale Settorializzazione (particolaristica) dell’intervento L’assicurazione contro la disoccupazione in Italia: quale universalismo oggi? 1) Quale inclusione? Il 72% dei disoccupati NON gode di un sostegno al reddito Medie europee: 20-30%. 2) Quale generosità? Tassi di rimpiazzo e durata estremamente variabili 3) Quanto spendiamo per i disoccupati? La quota più bassa del PIL fra i maggiori paesi dell’UE: lo 0,7% Risultato: Siamo al 7° posto in Europa (su 27) per rischio povertà Paese Contribuzione (% salario) a carico dei lavoratori a carico dei datori Danimarca Forfetaria. Il governo copre eventuali deficit di bilancio. Contributo variabile fra i vari Fondi. 8% del salario lordo per coprire le spese statali per disoccupazione, malattia e invalidità. 3% dell’imposta sul valore aggiunto della propria impresa Svezia Sovvenzione statale e contribuzione a carico delle parti I contributi degli iscritti ai fondi assicurativi finanziano le spese di gestione 5,84%; Regno Unito L’indennità di disoccupazione basata sul reddito è finanziata interamente a carico della fiscalità generale. 11% (comprensiva però di tutti i contributi sociali). 12% (comprensivo però di tutti i contributi sociali). Germania 3%. (Il governo copre eventuali deficit di bilancio) 1,50% del salario lordo 1,50% della retribuzione Francia 6,80% 2,4 4% Austria 6% 3,0% 3,0% Spagna 7,55% (9% per tempo deter.) 1,55% 6,0% Grecia 4,0% 1,33% 2,67% Belgio 2,47% 0,87% 1,6% Italia 1,31% 0% (eccezione per chi ha 1,31% (escluse eventuali la CIGS: 0,30%) addizionali per CIGO, CIGS e mobilità) Paese Spesa Durata dell’indennità politiche lavoro (% Pil) Tasso di rimpiazzo Danimarca 4,5% 4 anni, (ridotti se si rifiuta un’offerta di attivazione) Fino al 90% del salario delle ultime 12 settimane, con massimale Svezia 2,6% Max 450 gg.. Correlata all’età; Fino all’75% del salario con massimale Regno Unito 0,8% Max 6 mesi. Flat rate. Correlata all’età, al reddito, alla composizione della famiglia: fra 34,60 e 57 sterline a settimana. Germania 3,5% Max 12 mesi. Correlata all’età contributiva. 60-65% del salario e all’anzianità Max 23 mesi. Correlata all’età contributiva. e all’anzianità Francia 2,7% Fra il 57% e il 75% Spagna 2,5% max 720 gg.. Correlata all’anzianità contributiva; 70% per i primi 6 mesi; 60% dopo Italia 1,3% (0,7% pol. passive) Ds: Max 12 mesi per l’indennità ordinaria. Correlata all’età e all’anzianità contributiva. Ds: 60% per i primi 6 mesi; 50% fra il 7° e l’8° mese; 40% fra l’8° ed il 12°. Plafonato ad un massimale Grecia 0,6% Max 12 mesi. Correlata all’età contributiva. 40% del salario giornaliero operaio; 50% del salario impiegati; con massimale e all’anzianità Modelli di intervento e stratificazione: quale eguaglianza (art. 3 Cost.)? universale: disoccupazione ordinaria:, 60-50% tasso di rimpiazzo con massimale “industriale”: CIG, CIGS, etc. (L. 223/1991); 80% rimpiazzo con massimale (effett.: 75%); “agricola”, a requisiti ridotti, lavoratori stagionali e discontinui (L. 160/1988): 35/40% di rimpiazzo nessuna protezione: parasubordinati, disoccupati di lunga durata, precari, giovani in cerca di lavoro. “Una aberrante e anti-costituzionale quadripartizione” (G.G. Balandi) Ammortizzatori sociali e lavoro “atipico” Verso una estensione più universalistica delle tutele 1. Lavoro discontinui e in somministrazione L. 160/1988: indennità di disoccupazione a requisiti ridotti Leggi Treu e Biagi: Fondo formazione e sostegno al reddiito Accordo-quadro 2005 (EBIREF); CCNL 2008 (indennità di disponibilità x t.i.) D.L. 185/2008, art. 19 (misure sperimentali 2009-11) 2. Parasubordinati L. n. 247/2007 (voucher F.P. e Fondo credito per lavoratori a progetto) D.L. 185/2008 (misure sperimentali 2009-11) 3) “Welfare contrattuale”: servizi sociali integrativi individuati dalla contrattazione assistenza sanitaria integrativa (edili, artigiani, interinali, commercio, chimici) indumenti e calzature di lavoro (edili) borse di studio per i figli (edili, artigiani) premi di nuzialità spese funerarie accesso al micro-credito (interinali) N° addetti potenziali N° dipendenti coperti (2006) Cgil, Cisl, Uil 4.162.479 2.226.708 Confcommercio, ABI, ANIA, Confetra, Cgil, Cisl, Uil 2.476.276. 1.070.416 Confesercenti Cgil, Cisl, Uil 274.417 266.567 Confapi, Cgil, Cisl, Uil 1.175.888 368.079 Confartigianato, CNA, Casartigiani, Cgil, Cisl, Uil 798.000 597.688 Confcooperative, Legacoop, AGCI, Cgil, Cisl, Uil 470.765 265.025 Confindustria, Federmenager 80.000 62.778 Confcommercio, ABI, ANIA, Confetra, Fendac, Sinfub… 26.500 23.346 FONDO DIRIGENTI PMI Confapi, Federmanger 5.218 1.261 FONDOPROFESSIO NI Consilp, Confprofessioni, Confedetecnica 535.000 51.014 9.966.655 4.932.882 Nome del Fondo FONDIMPRESA FOR.TE FON.TER FONDO FORMAZIONE PMI FONDO ARTIGIANATO FORMAZIONE FONCOOP FONDIRIGENTI FONDIR TOTALE Organizzazioni datoriali Organizzazioni sindacali Confindustria, Cgil, Cisl, Uil 5) Rappresentanza sindacale e primato del livello territoriale Il Fondo per la rappresentanza sindacale (Frs) dell’artigianato; i rappresentanti sindacali di bacino (Rsb); Le commissioni paritetiche territoriali e la contrattazione di 2° livello; Caso EBAV: NRS + Ristorni associativi per spese sportelli Come si finanziano gli EE.BB.? Non confondere fra loro: - i contributi che transitano dagli EE.BB. (accantonamenti per ferie, 13^, disoccupazione, formazione, quote sindacali) le quote associative per il finanziamento degli EE.BB, definite liberamente dalla contrattazione. - quote eventuali stornate alle parti sociali: quale trasparenza? - Es. contribuzione globale annua alla bilateralità dei datori* artigiani** (ELBA, 2006) 42 € Fondo sostegno al reddito 4,65 € Rappresentante sindacale di bacino 5,16 € Osserv. Reg. Sett. 0,50€ RLST 52,31 € totale * > 1 < 16 dipendenti (escl. apprendisti) ** Confartigianato e Cisl propongono una quota di contribuzione anche a carico dei lavoratori Quale vincolo giuridico per il versamento dei contributi agli EE.BB. da parte delle imprese ? Come conciliare la libertà costituzionale a non affiliarsi sindacalmente (art. 39.1) e i diritti socio-economici dei lavoratori previsti dalla Costituzione (art. 36 e 38.4)? Legge “Biagi”: D.lgs. 276/03; riforma del mercato del lavoro ed EE.BB (art. 2.1, lett. h). Promozione di una occupazione regolare e di qualità programmazione attività formative promozione inclusione dei soggetti più svantaggiati gestione mutualistica fondi formazione e integrazione reddito sviluppo azioni per la salute e sicurezza ogni altra attività assegnata loro certificazione dei contratti di lavoro (atipici) intermediazione nell’incontro fra domanda e offerta di lavoro NB: in caratteri più scuri le novità della legge La certificazione dei contratti di lavoro atipici (art. 80) non ha “piena forza legale” ma solo probatoria procedura volontaria che non sbarra la prosecuzione della controversia davanti al giudice del lavoro esisto impugnabile davanti al giudice del lavoro per erronea qualificazione o difformità contratto/rapporto ancora: per vizi del consenso Intermediazione domanda/offerta di lavoro: opportunità e rischi controllo delle parti sociali sul collocamento: una richiesta antica divenuta oggi insidiosa rischi di una gestione oligopolistica/monopolisitica rischi di distorsione clientelare: avvio o favorisco all’avviamento solo chi è iscritto alle organizzazioni che costituiscono gli enti EEBB e sostegno al reddito Legge n. 80/2005, art. 13 Indennità: a requisiti ridotti (per sospensione) Settore: artigiano Causale: “eventi transitori” (ora “crisi aziendali”) Funzione: integrativa = “subordinatamente ad un intervento a carico degli EEBB Benefit: pari almeno alla misura del 20% o alla somministrazione da parte degli stessi enti di attività di formazione e qualificazione professionale, di durata non inferiore a 120 ore” (abrogato DL 185/80) Indennizzabile: max 65gg (ora 90gg), entro un tetto di spesa massimo Alcuni sviluppi più recenti della bilateralità Legge 24 Dicembre 2007, n. 247 “valorizzazione del ruolo degli enti bilaterali, anche al fine dell'individuazione di eventuali prestazioni aggiuntive a quelle assicurate dal sistema generale”” Cgil, Cisl e Uil – riforma contrattazione, 2008 “deve essere rafforzata e qualificata sia a livello nazionale che nei territori, qualificandola anche sui temi del welfare contrattuale in modo da garantirne la natura integrativa”. Confindustria, Cisl e Uil – riforma contrattazione, 10 ottobre 2008 “il contratto nazionale può definire ulteriori forme di bilateralità, anche sulla base di specifici accordi interconfederali conclusi in relazione ad un quadro normativo che assicuri benefici fiscali ad incentivazione del funzionamento di servizi integrativi di welfare”. Decreto Legge 29/11/2008 , n. 185; Art. 19 Generalizzazione modello artigiano in aziende senza CIG/Mobilità: Ds per “sospensione” Estensione Ds a requisiti ridotti ai somministrati in aziende artigiane Modifica/ampliamento causale e giorni indennizzabili Forte spinta allo sviluppo della bilateralità Concessione del trattamento subordinato all’erogazione del 20% da parte dell’EB Sperimentalità (2009-11) a favore di co.co.pro. e apprendisti Uso Fondi interpr. x misure temporanee/eccezionali per sostegno dei lavoratori Sindacato, welfare e mercato del lavoro: contrattazione e non solo Servizi sindacali non monopolistici: Consulenza legale, fiscale e previdenziale (tutti) Assicurazioni (Folksom Svezia) Alloggi sociali (E, B, AT, S, DK, SF) Assistenza sanitaria integrativa/mutulistica (Belgio; Isr) Orientamento al lavoro (AMS/LO Svezia, UWC/TUC-UK, CSC-B, Solidarnosc PL, CISL) Cooperative di consumo e produzione (Isr.) Gestione sindacale (quasi-)monopolistica: Closed-shop per le assunzioni nei peasi anglosassoni (in passato) “Sistema Ghent” e fondi assicurativi disoccupazione (B, S, DK, SF) Gestione bilaterale/paritetica delle parti sociali: “Paritarisme” francese (disoccupazione, previdenza integr., tribunali del lavoro) “Bilateralità” italiana (welfare integrativo; F.P.) Formazione professionale (F, B, E, P, AT, SL, DK, SE) Gestione tri/quadripartita (con l’attore pubblico): Comitati Economici e Sociali (NL, P, E, I..) Partenariato sociale austriaco (Le Kammern; Comitato prezzi/tariffe) Bund fur Arbeit (Germania, 1998-2003) Comitati misti di controllo (tariffe, sicurezza, immigrazione, sommerso, etc.) Per una “riforma strutturale” degli aa.ss. Ipotesi 1: Ipotesi 2: 1. Extra-statuale 1. Centralità del sistema pubblico 2. “A costo zero” 3. Settorialeparticolaristico Bilateralità Sostitutiva del welfare pubblico Compensazione economicoamministrativa per il ridimensionamento di concertazione e Ccln 2. Più risorse 3. Più universalismo Bilateralità Integrativa del welfare pubblico Riconferma del primato della contrattazione collettiva