Giunta Regionale d’Abruzzo
Servizio Programmazione e Sviluppo
Ufficio Segreteria Tecnica del Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici
Gli obiettivi di servizio :
fase 2007-2012 e
fase post maggio 2012
Comitato di coordinamento della programmazione unitaria
Giugno 2012
FASE 2007-2012
GLI OBIETTIVI DI SERVIZIO
Il sistema degli Obiettivi di Servizio, introdotto con il Quadro Strategico
Nazionale 2007-13 e regolato con le delibere CIPE 82/2007 e
166/2007, prevedeva, per le otto Amministrazioni regionali del
Mezzogiorno e per il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca,
target quantificati per 11 indicatori statistici riferiti a quattro obiettivi
relativi agli ambiti dell’Istruzione, dei Servizi di Cura per l’Infanzia e
gli Anziani, della Gestione dei Rifiuti Urbani e del Servizio Idrico
Integrato.
Alle Amministrazioni si chiedeva un impegno a programmare interventi
adeguati per il raggiungimento dei target, attraverso la
predisposizione di un Piano d’azione per gli Obiettivi di Servizio.
Si prevedeva inoltre una verifica intermedia al 2009 e una finale al
2013, alle quali erano legate l’erogazione di risorse premiali per
complessivi 3.000 milioni di Euro.
Gli obiettivi di servizio: i target
Obiettivi di
servizio
ISTRUZIONE
NIDI
ADI
Indicatore
IDRICO
Target (2013)
S.01
% di popolaz. 18-24 anni con al più la licenza media
14,7
Non superiore al 10%
S02
% di 15enni con scarse competenze in lettura
N.D.
Non superiore al 20%
S03
% di 15enni con scarse competenze in matematica
N.D
Non superiore al 21%
23,6
Almeno il 35%
S.05
% di bambini tra 0-3anni che usufruiscono dei servizi per l'infanzia
6,7
Almeno il 12%
S.06
% di popolaz. oltre 65 anni in assistenza domiciliare integrata
1,8
S.04
% di Comuni con servizi per l'infanzia
Almeno il 3,5%
398,5
Non superiore a
230Kg/ab
S.08
% raccolta Differenziata
15,6
Almeno il 40%
S.09
% di frazione umida trattata in impianti di compostaggio
12,1
Almeno il 20%
S.10
% di acqua non dispersa
55,4
Almeno il 75%
S.11
% abitanti equivalenti serviti da depuratori avanzati
54,5
Almeno il 70%
S.07
Kg di rifiuti urbani in discarica per abitante
RIFIUTI
Valore base
Le azioni della Regione Abruzzo per il
raggiungimento dei target
La nostra regione è stata tra le prime regioni del Mezzogiorno ad
approvare il Piano d'Azione con DGR 579 del 01 luglio 2008,ed
aggiornato nel 2010. In esso vengono indicatea:
•
le azioni da promuovere sul territorio;
•
le modalità organizzative per ciascuna azione, intese sia come risorse
umane che finanziarie necessarie;
•
i tempi previsti per ciascuna attività;
•
gli strumenti che si intendono utilizzare per assicurare che tali azioni
siano svolte;
•
i meccanismi di monitoraggio del Piano d’azione;
•
le modalità di pubblicità e comunicazione sui progressi.
Annualmente sono stati predisposti ed approvati i RAOS (Rapporti
annuali di esecuzione)
Maccanismo premiale fino al maggio 2012
Il meccanismo premiale prevedeva l'accantonamento di una somma pari a
circa 3 miliardi di euro, a valere sulle risorse finanziarie destinate dal Fondo
Aree Sottoutilizzate alla politica regionale unitaria per il settennio 2007-2013.
L'entità delle risorse per la Regione Abruzzo ammontavano all'incirca a 139
milioni di euro. Le risorse premiali attribuite per il conseguimento degli
obiettivi di servizio erano vincolate alla programmazione del settore di
competenza. Tali risorse sarebbero state assegnate alle Amministrazioni solo
al raggiungimento dei target degli obiettivi di servizio.
La premialità: le verifiche
Il meccanismo prevede due verifiche del miglioramento atteso, una intermedia,
fissata alla fine del 2009 ed una finale al 2013.
Collegato il meccanismo premiale di incentivazione allo “sforzo” delle regioni
“Premio” finanziario
al 2009
Pari alla distanza
colmata tra il valore
attuale ed il target al
2013
al 2013
Legato al conseguimento del
target uguale per tutte le
regioni, ma con clausola di
flessibilità*
“Si prevedeva una clausola di flessibilità nell’ambito del meccanismo di assegnazione delle risorse premiali, applicabile
al massimo a quattro indicatori, alla scadenza finale del 2013, per collegare il meccanismo incentivante allo “sforzo
realizzato”, definita di seguito. Qualora alla verifica finale del 2013 una Regione non abbia raggiunto il target ma abbia
colmato non meno del 60% della distanza tra il valore di partenza (baseline) e il valore target, il meccanismo di verifica si
considererà soddisfatto e la Regione avrà diritto alle risorse premiali allocate per tale indicatore. L’applicazione del
meccanismo di flessibilità non può valere per tutti gli indicatori di uno specifico ambito: pertanto, almeno un indicatore
all’interno di ciascuno degli obiettivi istruzione, servizi per l’infanzia e gli anziani, rifiuti e acqua deve essere pienamente
conseguito per ottenere l’intera dotazione di risorse finanziarie”.
La verifica intermedia
La fase di verifica degli avanzamenti ottenuti sugli indicatori considerati all’anno
2008 (e verificati al 2009) e una conseguente valutazione di quanto spettante a
ciascuna Regione, anche in conformità a considerazioni sulla natura dei dati
disponibili e in corso di progressivo affinamento, è stata compiuta a cura del
Gruppo tecnico centrale (GTC) e diffusa nei suoi risultati in occasione
dell’incontro del Comitato Nazionale per il coordinamento e la sorveglianza
della politica regionale unitaria del 17 febbraio 2010.
Calcolo delle risorse premiali
Valori in Meuro
Abruzzo: valore degli indicatori e premi intermedi
Obiettivi di
servizio
ISTRUZIONE
NIDI
ADI
Indicatore
S.01
% di popolaz. 18-24 anni con al più la
licenza media
14,7
S02
% di 15enni con scarse competenze in
lettura
N.D.
S03
% di 15enni con scarse competenze in
matematica
N.D
IDRICO
TOTALE
Valore
intermedio alla
verifica (2009)
15
Target (2013)
Risorse
potenzial
i al 2013
Risorse
potenziali
al 2009
Risorse
effettive al
2009
Non superiore
al 10%
10,86
Non superiore
al 20%
10,86
Non superiore
al 21%
10,86
Almeno il 35%
8,87
4,44
4,44
8,87
4,44
4,44
17,74
8,87
8,87
13,30
6,65
O,00
0,00
La verifica è stata
effettuata solo per il MIUR
S.04
% di Comuni con servizi per l'infanzia
23,6
58,7
S.05
% di bambini tra 0-3anni che
usufruiscono dei servizi per l'infanzia
6,7
9,8
S.06
% di popolaz.
oltre 65 anni in assistenza domiciliare
integrata
1,8
4,2
398,5
419,4
S.08
% raccolta Differenziata
15,6
21,9
Almeno il 40%
13,30
6,65
5,05
S.09
% di frazione umida trattata in impianti
di compostaggio
12,1
19,6
Almeno il 20%
8,87
4,44
4,44
S.10
% di acqua non dispersa
55,4
56,4
Almeno il 75%
17,74
S.11
% abitanti equivalenti serviti da
depuratori avanzati
54,5
56,8
Almeno il 70%
17,74
8,87
8,87
139,01
69,51
37,53
S.07
Kg di rifiuti urbani in discarica per
abitante
RIFIUTI
Valore
base
Almeno il 12%
Almeno il 3,5%
Non superiore
a 230Kg/ab
8,87
1,42
Verifica raggiungimento dei target al 2013
Qualora, nonostante la clausola di flessibilità, alcune regioni non
raggiungono i target e quindi non beneficiano del premio, le risorse non
assegnate potranno essere in parte attribuite alle Amministrazioni con
le migliori performance.
Di conseguenza una Amministrazione poteva ottenere, alla
scadenza finale del 2013, risorse finanziarie più elevate della
propria quota accantonata a inizio periodo.
Considerato che per alcuni indicatori è rilevante il ruolo degli Enti Locali
(Comuni, ATO, ASL, Ambiti Sociali) nell’erogazione e qualità dei servizi
resi e pertanto il loro diretto coinvolgimento, risulta condizione
necessaria per il conseguimento dei target, le regioni potevano attivare
un sistema formale di premialità nei confronti degli enti erogatori o
responsabili del servizio.
Attività della Regione
La Regione Abruzzo aveva stabilito, con DGR del
, di applicare il meccanismo di sub-premialità a
tutti gli indicatori dove era possibile farlo (possibilità di riferirsi nella misurazione a un dato
statistico disaggregato a livello sub regionale) allo scopo di incentivare quanto più possibile la
capacità di erogazione dei servizi da parte dei soggetti responsabili/erogatori a livello territoriale e
riconoscere il rilievo cruciale del loro contributo.
Gli indicatori degli OdS considerati dal meccanismo premiale regionale sono:
•
Indicatore S05: Presa in carico degli utenti dei servizi per l’infanzia, misurato con la percentuale di bambini fino al compimento dei tre anni
che hanno usufruito di servizi per l’infanzia (asili nido, micronidi, e/o altri servizi integrativi e innovativi) di cui almeno il 70% abbia
usufruito dell’asilo nido sul totale della popolazione tra zero e fino al compimento dei 3 anni. Fonte: ISTAT. Disponibilità del dato a livello
sub regionale: per Comune o aggregazione di Comuni gestori del servizio in forma associata;
•
Indicatore S06: Numero di anziani assistiti in assistenza domiciliare integrata (ADI) rispetto al totale della popolazione anziana (65 anni e
oltre ). Fonte: Ministero della Salute. Disponibilità del dato a livello sub regionale: per ASL
•
Indicatore S08: Percentuale di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani raccolti. Fonte: ISPRA. Disponibilità del dato a livello sub
regionale: per Comune
•
Indicatore S10: Percentuale di acqua erogata sul totale dell’acqua immessa nelle reti di distribuzione comunale. Fonte: ISTAT.
Disponibilità del dato a livello sub regionale: per ATO;
•
Indicatore S11: Abitanti equivalenti effettivi civili serviti da impianti di depurazione delle acque reflue, con trattamento secondario o
terziario, in rapporto agli abitanti equivalenti totali urbani. Fonte: ISTAT. Disponibilità del dato a livello sub regionale: per ATO
La Regione Abruzzo aveva inoltre scelto di collegare l’impostazione del sistema premiale regionale,
oltre che al raggiungimento di target individuali per indicatore anche a ulteriori elementi che
possono incidere su qualità ed efficienza del servizio a regime.
Le risorse per la premialità
subregionale
Indicatore
A - valore
complessivo del
premio teorico per la
Regione Abruzzo
(milioni di euro)
B -Risorse maturate ad
esito della verifica
intermedia del 2009
(milioni di euro)
C-Risorse ancora da
assegnare e
conseguibili al
raggiungimento del
target alla verifica
finale del 2013 (milioni
di euro)
S05
8,87
4,44
4,43
S06
17,74
8,87
8,87
S08
13,30
5,05
8,25
S10
17,74
1,42
16,32
S11
17,74
8,87
8,87
FASE POST MAGGIO 2012
COME SI MODIFICA IL SISTEMA DEGLI
OBIETTIVI DI SERVIZIO
•
Durante il 2010 la tenuta del meccanismo premiale si è
progressivamente affievolita, prima con la mancata attribuzione
delle risorse della premialità intermedia (calcolate con istruttoria
del Gruppo Tecnico Centrale di accompagnamento del dicembre
2009, condivisa dal Comitato Nazionale per il Coordinamento e la
Sorveglianza della Politica Regionale Unitaria nella seduta del 17
febbraio 2010) e successivamente (nel 2011) con il
ridimensionamento delle risorse premiali complessive a 1.032
milioni di Euro avvenuto con:
–
–
–
delibera CIPE 1/2011 (taglio di 602,4 milioni di Euro);
delibere CIPE 62 e 78 del 2011 (riprogrammazione di 1.110,95
milioni di Euro per finanziare opere di trasporto e di 209,85 milioni di
Euro per le università);
OPCM 3887/2011 (45 milioni di Euro per l’emergenza rifiuti nel
Comune di Palermo).
COME SI MODIFICA IL SISTEMA DEGLI
OBIETTIVI DI SERVIZIO
Preso atto dei tagli e delle riprogrammazioni, nel
procedere al riparto delle risorse che restano si
tiene conto dello sforzo compiuto dalle
Amministrazioni nel perseguimento degli
obiettivi fino alla fine del 2010 quando il
meccanismo premiale era ancora pienamente
riconosciuto come operativo. Si attribuiscono
quindi i premi intermedi maturati, seppur ridotti
in proporzione dei tagli effettuati, aggiornati
utilizzando i valori degli indicatori al 2010
quando disponibili
COME SI MODIFICA IL SISTEMA DEGLI
OBIETTIVI DI SERVIZIO
Per le risorse che residuano, si rivedono le regole di
attribuzione, passando da una logica di premi finali
legati a un traguardo a una logica di accesso
condizionato alle risorse e accompagnamento verso il
traguardo, secondo le modalità descritte al punto 9.
Fermo restando gli ambiti e gli obiettivi fissati con la
delibera CIPE 82/2007, si rafforza il percorso per il
raggiungimento dei target tenendo conto delle mutate
condizioni di contesto, anche anticipando regole e
impianto della prossima programmazione comunitaria,
che prevede l'introduzione di meccanismi di
condizionalità e un forte orientamento ai risultati.
Risorse premiali per Amministrazione ed
obiettivi (valori in Meuro)
Amministrazioni
Istruzione
Obiettivi
Servizi di cura
alla persona
Rifiuti
Acqua
Infanzia Anziani
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
MIUR
Totale per
obiettivo
Totale
per
Amm.ne
1,42
0,98
6,46
4,57
1,97
3,51
3,39
4,38
8,97
3,81
1,33
9,82
6,07
2,92
3,60
7,70
12,20
-
4,58
12,31
4,82
7,60
11,70
8,78
-
7,14
2,92
30,11
22,18
1,69
11,14
10,62
24,40
-
3,54
2,85
25,96
8,61
4,58
8,72
15,60
12,77
-
20,49
8,08
84,65
41,44
15,97
34,57
49,01
62,53
8,97
35,66
47,45
49,79
110,19
82,64
325,72
Fonte: Elaborazione DPS-UVAL
RIPARTO DELLE RISORSE RESIDUE DEGLI
OBIETTIVI DI SERVIZIO PER
AMMINISTRAZIONE E OBIETTIVO (MEuro)
Amministrazioni Istruzio
ne
Abruzzo
9,65
Molise
5,38
Campania
46,37
Puglia
36,97
Basilicata
10,18
Calabria
21,12
Sicilia
48,73
Sardegna
25,74
MIUR
18,16
Totale per
222,29
obiettivo
Obiettivi
Totale
Servizi di cura
per
Rifiuti Acqua
Infanzia Anziani
Amm.ne
3,86
3,75
6,99
8,29 32,53
2,15
2,09
3,90
4,63 18,15
18,52 17,99 33,57 39,83 156,29
14,76 14,34 26,76 31,75 124,58
4,06
3,94
7,36
8,73 34,27
8,43
8,19 15,28 18,13 71,14
19,46 18,90 35,27 41,85 164,21
10,28
9,99 18,63 22,11 86,75
18,16
81,52
79,19 147,76 175,31 706,08
Fonte: Elaborazione DPS-UVAL
Seduta CIPE 26 Giugno:
odg: Riparto e modalità di
programmazione della
riserva premiale per
Obiettivi di servizio.
Risorse Abruzzo: 30,23
da ripartire per ODS
(decurtazione per fondo
solidarietà Emilia
Romagna)
Regole per l’utilizzo delle risorse premiali
•
I premi intermedi (di cui alla tab. 1) dovranno essere di
norma utilizzati per l’obiettivo di riferimento (a cui il
premio si riferisce), fatta salva la possibilità di motivare
e di concordare con il DPS il loro utilizzo in uno o più
degli altri ambiti del sistema. La possibilità di non
utilizzare le risorse premiali nell’ambito in cui queste
sono maturate è giustificata nel caso in cui in tale
ambito siano già stati conseguiti i target degli Obiettivi
di Servizio, oppure siano già stati finanziati e avviati gli
interventi necessari per il raggiungimento dei target.
Inoltre, lo spostamento delle risorse premiali in altri
ambiti degli Obiettivi di Servizio può essere giustificato
nel caso in cui si dimostri che la concentrazione di
risorse è risolutiva per il conseguimento dell’obiettivo
previsto.
Regole per l’utilizzo delle risorse residue
•
Le risorse residue (di cui alla tabella 2) saranno utilizzate per uno
o più degli ambiti originari degli Obiettivi di Servizio, sulla base dei
risultati già conseguiti o conseguibili rispetto agli obiettivi previsti.
•
L’utilizzo delle risorse residue, anche in considerazione del nuovo
sistema comunitario delle “condizionalità ex ante”, sarà
condizionato al rispetto di alcuni requisiti necessari per garantire
l’efficace realizzazione degli interventi, in linea con i seguenti
principi:
–
–
–
la funzionalità degli interventi proposti al raggiungimento degli
obiettivi;
la concreta fattibilità degli interventi proposti;
il recepimento degli orientamenti e delle normative comunitarie che
assicurino il pieno soddisfacimento del quadro normativo e
regolamentare (ovvero l'attuazione di un percorso solido in quella
direzione) rilevanti per l’efficacia nell’ambito in cui si propone di
effettuare gli interventi;
Modalità attuative
•
AGGIORNAMENTO PIANO D’AZIONE. L’aggiornamento del P.d.A. degli OPdS,
da definire alla data del 31 ottobre 2012, dovrà fornire un quadro completo e
attuale degli interventi realizzati, in corso e previsti per il conseguimento degli
obiettivi di ciascun ambito, con tutte le fonti ordinarie e aggiuntive di finanziamento
disponibili. Tra questi interventi saranno evidenziati quelli che si intende finanziare
con i premi intermedi e in modo distinto quelli che si intende finanziare con le
risorse residue, con i relativi cronogrammi. Nel Piano verrà inoltre aggiornato il
quadro delle azioni di tipo normativo, regolamentare, organizzativo e gestionale
necessarie per l’efficace realizzazione degli interventi e il rispetto delle
condizionalità ex ante.
•
PIANO D’AZIONE COESIONE: SCHEDE. In considerazione dell’adozione di
regole anticipatorie della programmazione 2014-2020, l’insieme degli interventi
finanziati con i premi intermedi e con le risorse residue entrerà a far parte del
Piano d’Azione Coesione di cui seguiranno le regole di programmazione,
monitoraggio e valutazione.
In fase di aggiornamento del Piano di azione degli Obiettivi di Servizio, il DPS, in
confronto con la singola Amministrazione e sulla base di appropriata istruttoria
tecnica, concorderà le schede di utilizzo dei premi intermedi e delle risorse residue
che costituiranno poi parte del Piano di Azione Coesione e allegati del Piano di
Azione degli Obiettivi di Servizio per la singola Amministrazione.
Modalità attuative
•
SAD: L’attuazione degli interventi, sulla base dei contenuti concordati nelle schede
di utilizzo dei premi e delle risorse residue - che conterranno tutte le informazioni
utili all’identificazione degli interventi previsti e dei loro attuatori, indicatori
pertinenti, cronogrammi e impegni assunti per consentirne la corretta attuazione –
avverrà con gli strumenti di attuazione diretta di cui alle delibera CIPE 166/2007
(punto 2.4.3).
•
TRASFERIMENTO RISORSE da gennaio 2013: Perfezionate le schede, le risorse
premiali e residue potranno essere trasferite, a partire dal gennaio 2013, secondo
le modalità già previste per le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione dalla
Delibera CIPE 166/2007 (punto 7.1).
•
MONITORAGGIO: Il monitoraggio degli interventi avverrà con le modalità previste
per tutti gli interventi finanziati dal Fondo Sviluppo e Coesione 2007-2013 e
prevedrà anche – come per tutti gli interventi pertinenti il Piano d’Azione Coesione
- un codice identificativo che riconduca gli interventi finanziati alle risorse premiali
e alle risorse residue degli Obiettivi di Servizio. L’attuazione concreta, e quindi la
spesa relativa, dovrà essere realizzata secondo i cronogrammi e, comunque, non
oltre il periodo già previsto dalla Delibera CIPE 166/2007 (punto 7.2) per l’impiego
delle risorse assegnate a valere sulle risorse premiali degli Obiettivi di Servizio.
Le attività in corso e da avviare
• Aggiornamento del Piano di azione ODS
• Dialogo con DPS per elaborazione schede
• Concertazione partenariale
• Predisposizione DGR di approvazione
Piano d’Azione
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RIPARTO E MODALITÀ DI PROGRAMMAZIONE DELLE RISORSE