ANMCO SICILIA 2015 – Valderice 2-3 ottobre 2015 COME AFFRONTARE UNA RIVASCOLARIZZAZIONE PERCUTANEA IN URGENZA IN PAZIENTI CON SCA IN TERAPIA CON NAO PER FANV Cardiologia Az. Osp. Papardo Messina Gaetano Satullo SC di Cardiologia, Ospedale Papardo, Messina ANALISI DELLE SCHEDE TECNICHE: SOLUZIONE … ULTIMA PER L’ESECUZIONE DI UNA PROCEDURA IN URGENZA SE LA PROCEDURA NON PUO’ ESSERE RIMANDATA, L’AUMENTATO RISCHIO EMORRAGICO DEVE ESSERE VALUTATO IN RAPPORTO ALL’URGENZA DELL’INTERVENTO ANALISI DELLE SCHEDE TECNICHE: SOLUZIONE … ULTIMA PER LA GESTIONE DELLE EMORRAGIE DABIGATRAN: “In funzione della disponibilità locale, in caso di sanguinamenti maggiori deve essere considerata l’opportunità di consultare un esperto di coagulazione” APIXABAN e RIVAROXABAN: “In base alla disponibilità locale, in caso di sanguinamenti maggiori si deve consultare un esperto della coagulazione” NON CERCATE NEPPURE SOLUZIONI VALIDATE DALL’EVIDENZA IN: • Linee guida ESC 2013 NOAC • Documento di consenso ESC e Società Europee di aritmologia 2014 su AF e PCI • Linee guida ESC/EACTS 2014 sulla rivascolarizzazione miocardica • Linee guida ESC 2015 sulle SCA a ST non sopraslivellato Interventi associati ad incremento del rischio emorragico Low risk High risk • Endoscopy with biopsy Complex left-sided ablation: • Prostate or bladder biopsy pulmonary vein isolation, VT ablation • Electrophysiological study or Spinal or epidural anaesthesia; radiofrequency catheter ablation for lumbar diagnostic puncture supraventricular tachycardia (including Thoracic surgery left-sided ablation via single Abdominal surgery trans-septal puncture) Major orthopedic surgery • Angiography • Pacemaker or ICD implantation (unless complex anatomical setting, Liver biopsy Transurethral prostate resection Kidney biopsy e.g. congenital heart disease) European Heart Rhythm Association Practical guide on the use of new oral anticoagulants in patients with non-valvular atrial fibrillation Heidbuchel H et al. Europace 2013;15:625–51 I NUMERI • 6-8% dei pazienti che vanno incontro a PCI hanno indicazione all’utilizzo di anticoagulanti ma non tutti l’assumono per FANV e non tutti rispettano l’indicazione all’anticoagulazione • Studio IN-ACS: STEMI 38,3%; NSTEMI 61.7% • NSTEMI in Blitz 4 e EYESHOT: 17.2% no CVG Tempo medio esecuzione CVG: 30 ore se EMO 57 ore se centro non dotato di emodinamica Quando sospendere i NAO prima di un intervento Dabigatran Apixaban Edoxaban* Rivaroxaban No important bleeding risk and/or local haemostasis possible: perform at trough level (i.e. ≥12 h or 24 h after last intake) Low risk High risk Low risk High risk CrCl ≥80 mL/min ≥24 h ≥48 h ≥24 h ≥48 h CrCl 50–80 mL/min ≥36 h ≥72 h ≥24 h ≥48 h CrCl 30–50 mL/min§ ≥48 h ≥96 h ≥24 h ≥48 h CrCl 15–30 mL/min§ not indicated not indicated ≥36 h ≥48 h CrCl <15 mL/min Low risk no data yet no data yet no data yet no data yet High risk Low risk High risk no data yet ≥24 h ≥48 h no data yet ≥24 h ≥48 h no data yet ≥24 h ≥48 h no data yet ≥36 h ≥48 h no official indication for use European Heart Rhythm Association Practical guide on the use of new oral anticoagulants in patients with non-valvular atrial fibrillation Heidbuchel H et al. Europace 2013;15:625–51 L’utilizzo dei NAO è sicuro nel confronto con warfarin Documento ANMCO su prevenzione del tromboembolismo nella fibrillazione atriale e ruolo dei nuovi anticoagulanti orali G Ital Cardiol 2013;14(4):295-322 COME MISURARE GLI EFFETTI ANTICOAGULANTI DEI NAO European Heart Rhythm Association Practical guide on the use of new oral anticoagulants in patients with non-valvular atrial fibrillation Heidbuchel H et al. Europace 2013;15:625–51 Dabigatran Apixaban Edoxaban Rivaroxaban Plasma peak 2 h after ingestion 1–4 h post ingestion 1–2 h after ingestion 2–4 h after ingestion Plasma trough 12–24 h after ingestion 12–24 h after ingestion PT cannot be used 12–24 h after ingestion cannot be used 16–24 h after ingestion prolonged: may indicate excess bleeding risk but local calibration required INR cannot be used cannot be used cannot be used cannot be used aPTT at trough >2x ULN suggests excess bleeding risk At trough >200 ng/mL ≥65 s: excess bleeding risk n/a cannot be used prolonged but no known relation with bleeding risk cannot be used cannot be used cannot be used cannot be used no data yet quantitative; no data on threshold values for bleeding or thrombosis at trough >2x ULN: excess bleeding risk no data yet no data yet quantitative; no data on threshold values for bleeding or thrombosis not affected dTT Anti-FXa assays Ecarin clotting time prolonged but no known relation with bleeding risk INR = international normalized ratio; Fxa = Factor Xa; ULN = upper level of normal Raccomandazioni riguardanti la gestione dei pazienti con FA in trattamento con NAO che si presentano con una SCA (I) • Interrompere il NAO • Avviare doppia antiaggregazione in base al rischio emorragico • Somministrare basse dosi di ASA (150–300 mg subito; 75–100 mg sucessivamente) all’accettazione • Avviare anticoagulante (bivalirudina, UHF, fondaparinux). (non necessario con VKAs se INR >2 IIaC) • Protezione gastrica con un PPI Raccomandazioni riguardanti la gestione dei pazienti con FA in trattamento con NAO che si presentano con una SCA (II) In caso di STEMI: • Preferire l’angioplastica primaria (accesso radiale) alla fibrinolisi • Evitare GPI In caso NSTE-ACS: • Se non a rischio elevato, rinviare la coronarografia fino alla scomparsa degli effetti del NAO • Nell’anticoagulazione preferire UFH o bivalirudina Raccomandazioni riguardanti la gestione dei pazienti con FA in trattamento con NAO che si presentano con una SCA (III) In caso di PCI • • • • • Usare accesso radiale Se indicato, balloon (anche medicato) senza stenting Utilizzare stent metallici o medicati di ultima generazione Addizionale terapia anticoagulante Da preferire bivalirudina periprocedurale da interrompere immediatamente dopo PCI • Evitare inibitori delle glicoproteine IIb/IIIa Raccomandazioni riguardanti la gestione dei pazienti con FA in trattamento con NAO che si presentano con una SCA (IV) Nei pazienti che richiedono estesa rivascolarizzazione, quella chirurgica deve essere preferita per evitare una prolungata triplice terapia antitrombotica Quando si riavvia il trattamento con NAO considerare una riduzione del dosaggio in accordo al rischio trombotico ed emorragico; somministrare la doppia o la triplice terapia antitrombotica per il minor tempo possibile Il prasugrel e il ticagrerol non sono stati ancora valutati in associazione con gli anticoagulanti orali. E’ prudente attendere ulteriori dati prima di iniziare ad utilizzare questi nuovi antiaggreganti associati agli anticoagulanti orali