Centro Regionale di Programmazione
Comitato di Sorveglianza - POR SARDEGNA 2000-2006
2 febbraio 2006:
visita guidata ai progetti
Mattino:
ore 9.00: partenza da Cagliari
ore 9.30: Siurgus Donigala - visita asse turistico
attrezzato lago Mulargia e oasi Monte
Moretta (progetto FESR)
ore 11.00: Orroli - visita anfiteatro
(progetto FESR) e al Nuraghe Arrubiu
ore 12.00: Isili - visita alla Biblioteca comunale,
sistema bibliotecario del Sarcidano Barbagia di Seulo (progetto FESR)
ore 12.30: visita all’Isola dolce (progetto FSE)
ore 13.30: Laconi - pranzo
OLBIA
SASSARI
NUORO
ORISTANO
Pomeriggio:
ore 15.30: Laconi - visita al Palazzo Aymerich
(progetto FESR)
ore 16.00: Laconi - visita al Museo
(progetto FESR)
ore 17.00: Laconi - visita al Cesil (progetto FSE)
ore 18.00: partenza per Cagliari
ore 19.00: arrivo a Cagliari
Laconi
Isili
Orroli
Siurgus Donigala
CAGLIARI
Centro Regionale di Programmazione
SIURGUS DONIGALA
In antichità il paese si chiamava "Seurgus Donigala".
Seurgus ha ascendenze assai lontane, alcuni storici ne attribuiscono l'origine al periodo romano, se
non addirittura a quello pre-romano. E' piu' realistica, invece, un origine bizantina avvallata
dall'esistenza di un monastero sul monte Athos, avente uguale etimologia: "Xiurgòs".
La testimonianza di monaci bizantini nel territorio del paese è rappresentata dalle rovine di un
convento in località "Ortu" dove sono visibili i resti di alcuni edifici e forse di una
chiesa.Risalirebbe a quel periodo il culto di San Teodoro, patrono di Siurgus sconosciuto nella
liturgia cattolica ma venerato nella Chiesa Greca. Risalgono al periodo bizantino molti oggetti
rinvenuti durante alcuni scavi archeologici all'interno della torre nuragica "Su Nuraxi", ora questi
oggetti sono conservati nel Museo Archeologico di Cagliari.
Donigala invece deriverebbe da Domnicalia, possedimento di proprietà esclusivo del giudice,
costituito da terre, salti, vigne, pascoli, boschi, stalle per il bestiame, abitazione per la "guardiania"
e per il personale necessario all'azienda privata del giudice.
Col passare del tempo, quando in Sardegna arrivarono i mercanti pisani e genovesi le "domnicalias" diventarono centri di importanti operazioni commerciali.
I ruderi di queste antiche abitazioni sono presenti in diverse parti, probabilmente sono sparite nel
seicento, quando in Sardegna a causa di epidemie di peste, molti centri urbani venivano abbandonati. In questo caso i superstiti si stabilirono nella vicina "Domnicalia".
VISITA GUIDATA AI PROGETTI
ASSE TURISTICO ATTREZZATO LAGO MULARGIA – MORETTA SIURGUS DONIGALA
PROVINCIA DI CAGLIARI
Descrizione
L’intervento prevede l’attuazione di un programma teso a valorizzare le risorse turistiche locali, avendo quali principali attrattori turistici il lago Mulargia ed
il complesso dell’Oasi ambientale del Monte Moretta. Sono stati individuati
una serie di interventi che determinano un collegamento funzionale tra gli stessi attrattori, i punti di erogazione dei servizi ed il centro abitato. È stato realizzato un edificio polivalente nel centro abitato, quale sede dell’attività di produzione dei pasti pronti,e una sala polifunzionale da destinare prevalentemente all’esposizione ed alla promozione del territorio. Sono stati realizzati alcuni interventi riguardanti l’illuminazione scenografica e l’arredo per una migliore utilizzazione della piazza Europa come luogo di spettacolo e manifestazioni culturali. Si è intervenuti nel recupero di un area degradata dandole destinazione a punto di sosta e di informazione dotato di idonee strutture, oltre che
di parcheggi e di piazzole di sosta per auto e camper caravan. Si è intervenuti nella realizzazione di un idoneo impianto di illuminazione per la viabilità
che collega il centro abitato con il lago Mulargia, sulla quale sono localizzate
le principali iniziative del programma di sviluppo turistico. È stato realizzato
ex novo un fabbricato destinato a punto di ristoro. Suddiviso in due fabbricati distinti, separati dalla viabilità verso il lago Mulargia e uniti da un caratteristico ponte pedonale in legno. La parte pernottamento fino a n. 20 posti letto
suddiviso in n. 10 camere indipendenti, tutte al piano terra(bungalow). La
parte ristoro dotata di due ampie sale, un bar, una piscina all’aperto. Si è
provveduto alla sistemazione di vialetti panche e tavoli per la sosta, la posa di
idonea recinzione e parapetto, per rendere fruibile una zona con ampia visibilità panoramica sul lago Mulargia. È stato recuperato e sistemato il vecchio
edificio rustico esistente per adibirlo a punto di accoglienza e informazione
completandolo con pertinenze esterne per la sosta e consumazione di pasti;
sono stati sistemati dei sentieri e creati dei percorsi botanici con indicazioni
varie. È previsto l’impianto di idonea segnaletica e cartellonistica sia nelle
direttrici principali sia a livello locale. Attualmente ancora in corso di fornitura, in alcuni siti sono stati già posizionati dei caratteristici massi con scolpite le
indicazioni relative. Sarà data massima visibilità agli interventi attraverso un
adeguato piano di comunicazione che utilizzerà vari strumenti quali la creazione di immagini e spot pubblicitari, presentazioni di documentari nonché
altri gadget e simili al fine di iniziare a produrre una adeguata pubblicità alle
attività turistiche in argomento.
Costo
Il progetto ha un costo complessivo pari a € 2.845.568,00, di cui: € 208.648,00
fondi L.R. 37/1998; € 83.651,00 fondi Bilancio Comunale € 2.553.287,00
Fondi POR Mis 4.5 linea C Bando 2003.
Gestore
Le strutture del presente progetto saranno gestite mediante la costituzione di
società miste a partecipazione pubblica e privata, attualmente in fase di istituzione.
Servizio offerto
• Attività espositive didattiche legate all’ecosistema ambientale del Lago
Mulargia e della zona limitrofa del Monte Moretta nonché alle tradizioni locali rivisitate rispetto all’influenza delle specifiche caratteristiche ambientali.
• Attività di erogazione di servizi di prevalente ristorazione supportati dai servizi sportivi, ricreativi e ricettivi.
• Attività di erogazione di servizi accompagnamento turistico anche in forma
integrata con attività sportive compatibili, rispetto al Monte Moretta e lago
Mulargia, agli aspetti ambientali floro faunistici appositamente organizzati il
loco attraverso punti di osservazione.
• Istituzione di un centro direzionale che sovrintenda le attività relative.
• Connessione economica funzionale con attività di produzione e commercializzazione di pasti pronti, organizzazione di pranzi, preconfezionati da
asporto, alcune produzioni alimentari tipiche e con l’insediamento turistico in
argomento.
Beneficiari
• Giovani – sostegno per l’avvio di attività autonome nei vari settori produttivi;
• operatori pubblici e privati – creazione di una rete di relazioni operatori
economici e culturali e strutture per l’informazione che funga da supporto e stimolo per una presa di coscienza delle risorse locali e l’avvio di processi di
valorizzazionee di innovazione;
• popolazione – miglioramento della qualità della vita sia della popolazione
residente e dei comuni limitrofi attraverso l’istituzione di alcuni servizi di base;
• ambiente naturale – promuovere in forma coordinata il patrimonio ambientale, storico, culturale ed umano dell’intera comunità e le attività economiche ad
esso collegate, in modo da proporre uno sviluppo rurale integrati con gli altri
settori, i cui benefici economici ricadono su tutte le realtà socio-economiche;
Fine lavori
Si prevede di dare inizio alle attività turistiche entro il primo semestre 2006.
Centro Regionale di Programmazione
ORROLI
Il comune di Orroli è situato a 550 m. s.l.m., alle pendici dell'altopiano basaltico di Pranemuru formatosi con le ultime eruzioni
vulcaniche Plio-Pleistoceniche che hanno interessato questo estremo lembo del Sarcidano, in una parte di questa regione storica
della Sardegna in cui sono fortemente marcati i segni lasciati dalla presenza dell'uomo fin dalla preistoria remota.
Tutto il territorio, infatti, ha subito più che in altre parti, marcate trasformazioni ad opera della continua attività umana, fino ai
nostri giorni. Le profonde e spettacolari gole in cui scorreva il fiume Flumendosa sono oggi in gran parte sommerse dall'omonimo
lago artificiale, mentre nel lato opposto del territorio grandi porzioni di superfici pianeggianti sono ricoperte dall'invaso
artificiale del Mulargia.
Questi due laghi realizzati alla fine degli anni 50, che hanno così profondamente mutato l'ambiente, sono oggi divenuti
un'importante risorsa turistica. Ma la fondamentale risorsa di questo comune della Sardegna centro meridionale è data dalla
straordinaria concentrazione di vestigia del passato. Siti abitativi e necropoli ipogeiche del Neolitico finale e della prima Età dei
metalli, monumenti dell'Età del Bronzo e del Ferro, unitamente a testimonianze dell'Età Romana e Altomedievale, sono variatamente distribuite nel territorio. Insediamenti all'aperto del Neolitico Recente sul bordo dell'altopiano di Pranemuru sovrastano la
necropoli a Domus de Janas del parco comunale Su Motti, in cui in mezzo al boschetto di roverelle, che caraterizzano lo stesso
parco, si possono contare una quindicina di ipogei, scavati sia nella parete rocciosa che in grossi massi erratici di basalto.
L'intero altopiano è inoltre letteralmente costellato da decine di monumenti della Civiltà Nuragica che danno un'impronta
caratteristica all'intero paesaggio. Fra tutti, per la maestosità e la vastità delle strutture e per la sua notevole rilevanza scientifica,
il più importante è certamente il Nuraghe Arrubiu, il più imponente complesso monumento megalitico fra tutti quelli presenti
nell'Isola e fra i più importanti di tutto l'occidente europeo. Oggi il Nuraghe Arrubiu, malgrado la ricerca archeologica sia
ancora in corso, è divenuto un importante polo di attrazione turistica, dotato delle più moderne infrastrutture ricettive e didattiche
gestite a tempo pieno tutto l'anno da una società giovanile (Is Janas a.r.l.) e costituisce un raro esempio di corretta fruizione di un
bene culturale del territorio circostante. Un altro importante esempio della frequentazione umana nel passato del territorio
orrolese e data dalla chiesa di S. Nicola. Situata nella periferia del rione più antico del paese, al centro di una vasta area
ricchissima di emergenze archeologiche, delle quali allo stato attuale è visibile solo
il nuraghe omonimo, parzialmente interrato e inglobato nell'antico tessuto urbano,
nel corso dei lavori di restauro ha restituito una grande quantità di informazioni
che consentono di ricostruire la storia del paese. La rimozione del pavimento,
infatti, ha consentito di conoscere tutte le varie fasi di occupazione dal sito,
dall'Età Nuragica ininterrottamente fino ai giorni nostri. Ai resti di capanne di un
villaggio nuragico dall'Età del Bronzo recente e finale si sovrappongono strutture
di Età romana, pertinenti forse ad un edificio di incerta funzione. Nell'area
presbiteriale sono venuti alla luce le fondazioni di un edificio di culto di piccole
dimensioni, costruito su precedenti resti preistorici, forse ad opera di anacoreti
verso la fine del V secolo d.C. nelle prime fasi di evangelizzazione di questa parte
dell'Isola. La struttura fu ampliata nel secolo successivo e trasformata in una
minuscola chiesa cimiteriale a croce greca, con un piccolo nartece e un protiro
davanti all'ingresso. In seguito, in età romanica la navata centrale fu notevolmente
allungata; processo che fu ripetuto anche in periodo aragonese, mentre soltanto
nel secolo scorso furono aggiunte le due navate laterali che conferiscono all'edificio il suo attuale assetto architettonico.
VISITA GUIDATA AI PROGETTI
TRASFORMARZIONE DELL’ANFITEATRO
ALL’APERTO DI ORROLI (NU)
IN TEATRO COMUNALE
Beneficiari
Della struttura beneficiano i cittadini e le cittadine del
Comune di Orroli e di quelli limitrofi.
PROVINCIA DI NUORO
Fine lavori
I lavori sono in fase di ultimazione.
Descrizione
Il progetto concerne la trasformazione di un anfiteatro
all’aperto, fruibile dunque unicamente in determinati periodi,
in Teatro Comunale coperto, con lo scopo specifico di poter
utilizzare la struttura durante tutto l’anno. Sul lato opposto al
teatro è stata realizzata una piazza a servizio del teatro,
consistente in parcheggi, zona di sosta, di giochi e di relax.
Il progetto concerne inoltre una serie di importanti interventi
infrastrutturali e strutturali rivolti a garantirne la fruibilità anche
da parte delle persone con ridotte capacità motorie.
Costo
€ 1.147.567,23, di cui il 10% quale quota di cofinanziamento Bilancio Comunale
Gestore
Il progetto è gestito dal Comune di Orroli.
Servizio offerto
Il progetto concerne la realizzazione di una struttura polivalente per eventi quali: teatro, proiezioni cinematografiche,
conferenze, rappresentazioni canore e varie manifestazioni
artistiche e culturali.
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ISILI
Isili è un paese di 3150 abitanti, situato ad un' altitudine di 523 metri sul livello del mare. Rappresenta il centro amministrativo, economico e culturale del Sarcidano e della Barbagia di Seulo.
Infatti vi hanno sede molti e importanti uffici pubblici, l'Ospedale, le scuole di quasi tutti gli ordini e
grado, la biblioteca e la mediateca, il centro socio culturale, il Presidio Turistico, il Museo per l'arte
del Rame e del Tessuto, numerose attrattive archeologiche, la Croce Verde, la stazione ferroviaria
dalla quale, a richiesta, parte il "Trenino Verde", una locomotiva a vapore che riporta indietro nel
tempo consentendo di ammirare le bellezze naturalistiche delle zone interne dell'isola.
Il Gruppo Folcloristico "S'Arràmini" e il coro polifonico "Tasis" si esibiscono in numerose piazze e
partecipano a varie rassegne di folclore sardo.
Centro di produzione dei caratteristici tappeti sardi, arazzi, coperte e bisacce, nonche' la tipica
lavorazione a pibiones di lana, lino e cotone.
Qui resistono gli ultimi eredi dell'antica arte di lavorare il rame, che la tradizione vuole di origine
zingaresca.
Numerosi sono i percorsi naturalistici, alcuni costeggianti il lago "San Sebastiano", altri adentrantisi nelle campagne isilesi, altri ancora fiancheggianti le pareti rocciose dove i free-climbers arrivano
numerosi da tutta europa.
Da vedere inoltre il complesso nuragico di Is Paras, uno dei più belli dell'isola, trilobato, esempio di
perfezione e di armonia dell'architettura delle camere a tholos. Durante il solstizio d'estate si potrà
ammirare dai nuraghi di "Brabaciera" uno splendido
evento astronomico.
Le diverse chiese, il parco Asusa e tante altre bellezze
da assaporare, e se doveste stancarvi, le strutture
ricettive presenti vi metteranno a vostro agio di sicuro!
VISITA GUIDATA AI PROGETTI
LA BIBLIOTECA COMUNALE DI ISILI
E IL SISTEMA BIBLIOTECARIO
“SARCIDANO - BARBAGIA DI SEULO”
PROVINCIA DI NUORO
Descrizione
La Biblioteca Comunale di Isili è situata in un edificio che, sin
dai primi anni del ‘900, ospitava la scuola elementare. Si
tratta di un bel caseggiato in pietra che si sviluppa su due
piani con una superficie utile di circa 800 mq. Occupa l’intero stabile e rispetta in gran parte la disposizione originaria
degli spazi. Le aule sono diventate sale di lettura e di esposizione dei libri (tutti a scaffale aperto), uffici e ambienti-laboratorio. Gli spaziosi anditi ospitano, al piano terra, la zona
prestito e l’emeroteca con uno spazio di accoglienza arredato come un piccolo salotto per la lettura dei giornali, e una
zona per la visione dei video. Al primo piano si trova la
mediateca con 10 postazioni informatiche per il pubblico, un
secondo spazio per i video e una raccolta di Incisioni di oltre
cinquanta incisori sardi tra i più importanti del ‘900.
suo insieme occupa 20 addetti, offre supporto sia in termini
di spazi e attrezzature, sia di consulenza e organizzazione
delle attività di formazione per gli adulti che alle Consulte per
la Lingua e cultura sarda, promosse dalla legge regionale
26/97 e dalla legge nazionale n. 482/1999 per la tutela
delle minoranze linguistiche.
Beneficiari
Del servizio beneficiano circa 24.000 cittadini e cittadine dei
piccoli comuni associati, distribuiti su un territorio molto
vasto: Isili, Escalaplano, Escolca, Esterzili, Genoni, Gerghi,
Laconi, Mandas, Nuragus, Nurallao, Nurri, Orroli, Sadali,
Serri, Seui, Seulo, Villanovatulo.
Fine lavori
I lavori sono stati conclusi
Costo
€ 425.000
Gestore
Comune di Isili
Servizio offerto
La biblioteca vanta un patrimonio di 27.341 unità documentarie, 54 abbonamenti tra riviste e periodici, vari abbonamenti in linea a Leggi Nazionali e regionali, alla Gazzetta
dei concorsi e ad oltre 6.000 documenti multimediali. E’ inoltre il centro operativo del Sistema Bibliotecario Territoriale
che, attraverso il sito Internet: www.bibliosarcidano.it, comprende 17 biblioteche comunali, la biblioteca della casa di
reclusione e alcune biblioteche scolastiche. Il sistema che nel
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LACONI
Laconi è un' importante località della Sardegna Centro Meridionale caratterizzata da un paesaggio naturale affascinante e
insolito. Le candide creste dei "tacchi" calcarei di "S'Atza e Carradore" e di "S'Atza e ziu Chiccu" contornano a oriente e a
settentrione l'area urbana.
A meridione la vista spazia fino alle sottostanti regioni collinari del Sarcidano e di Parte Valenza, mentre a occidente lo
sguardo si perde verso l'oristanese. Tutt'intorno il fitto bosco secolare di roverelle e di lecci abbraccia il borgo, condizionato
nel suo impianto urbanistico da una morfologia complessa che nel tempo ha inevitabilmente determinato scelte insediative
tipiche dei centri montani.
LA STORIA
Le caratteristiche geografiche e la complessità morfologica del territorio di Laconi hanno decisamente influito sui modi con
cui l'uomo, nel tempo, ha frequentato questi luoghi nel tentativo di avvalersi delle grandi risorse naturali.
Il Neolitico Antico
Stando ai risultati della ricerca archeologica, ormai trentennale, condotta dal dipartimento di Archeologia dell'Università di
Cagliari e dalla Soprintendenza Archeologica per le Province
di Sassari e Nuoro, si può affermare che la presenza
dell'uomo a Laconi risale al Neolitico Antico (6000/4500
a.C.). Piccoli nuclei di cacciatori, nel loro migrare al seguito
dei branchi di cervi, usavano dimorare nelle cavità naturali
presenti nel territorio, lasciando numerosissime tracce del loro
prolungato soggiorno, come attestano i numerosi reperti
rinvenuti a "Sa Spilunca Manna" e nella " Grotta Leòri".
L'Età dei Metalli
Più tardi, nelle fasi conclusive del Neolitico e nei primi tempi
dell'Età dei Metalli (3700/2400 a.C.), quando l'agricoltura e
l'allevamento hanno reso stanziale il tipo di insediamento,
l'esigenza di armonizzare la felice esposizione e la salubrità
dei suoli ha dato origine allo sviluppo dei primi agglomerati di capanne, veri e propri villaggi organizzati, come a "Monte
Feurrèdu", a "Cirquìttus", a "Sarcidanù", il grande altopiano da cui deriva il nome storico di una delle curatorìe del
Giudicato d'Arborea. Proprio queste genti si sono rese protagoniste di un fenomeno di arte scultorea che esprime ad
altissimi livelli figurativi il culto degli "eroi" e delle "divinità": i menhir e le statue menhir.
VISITA GUIDATA AI PROGETTI
I MENHIR
I menhir antropomorfi sono dei monoliti di varie dimensioni,
talvolta finemente lavorati, riproducenti caratteri distintivi della
figura umana, quali occhi e naso. Le statue menhir sono ricche
di dettagli che consentono anche la distinzione tra i sessi e il
rango sociale di appartenenza. I menhir cosìddetti "protoantropomorfi", del tutto privi di raffigurazioni, sono accomunati
alle precedenti classi per la forma esteriore e per la tecnica di
lavorazione. Oggi i menhir fanno bella mostra negli spazi
espositivi del Civico Museo Archeologico e ne costituiscono
l'aspetto scientifico più rilevante.
Quaranta esemplari suddivisi in gruppi e in sale secondo le
specifiche di rinvenimento, uniti a numerosi reperti mobili provenienti da scavi archeologici e da ricerche di superficie, offrono un quadro alquanto esaustivo sulle vicende culturali che
hanno animato il territorio di Laconi prima dell'avvento della
Civiltà Nuragica.
Aspetti culturali dell'età del Rame e dell'inizio dell'età del
Bronzo (2.400-1.800 a.C), con le fasi del "Campaniforme" e
della "Cultura di Bonnannaro", sono stati riconosciuti in alcuni
contesti funerari, sia in tombe megalitiche, come a "Prànu
Maòre", che in domus de Janas, a "Pranu Arrànas". In entrambi i casi si tratta di rifrequentazioni di luoghi di sepoltura il cui
impianto originario è da ricondurre ai monumenti conclusivi
del Neolitico (2.700 a.C.).
L'ETÀ NURAGICA
Ma è soprattutto nei secoli della Civiltà Nuragica, ricchissima
anche a Laconi di espressioni monumentali, che il rapporto tra
l'uomo e il territorio si rafforza particolarmente sottolineando
la strategicità geografica e politica di queste terre.
Vie d'accesso naturali, profonde incisioni fluviali, una rete fittissima di tratturi e percorsi oggi appena evidenti, rimarcano la
specificità dei luoghi e la continua ricerca di vie di penetrazio-
ne da e per la montagna. All'interno di questa organizzazione del territorio il ruolo primario era costituito dai nuraghi.
Nella maggior parte dei casi si tratta di edifici dall'impianto
architettonico semplice, nuraghi monotorri, attualmente in pessimo stato di conservazione. Talvolta però, come nel Nuraghe
"Genna 'e Corte", ci si trova di fronte ad architetture notevolmente complesse, dove torri e cortine si dispongono rispettando un preciso ordine planimetrico, nel caso specifico pentagonale o, forse, addirittura esagonale.
IL CENTRO STORICO
Il tessuto urbano di Laconi manifesta in modo inequivocabile la
storia di questo paese.
Il primo nucleo, arroccato ai piedi del castello, risale al
medioevo: lungo le vie tortuose del centro storico si affacciano
le case dal basso profilo con i muri di pietre e fango oppure,
meno frequentemente, intonacate con un impasto di calce e
sabbia silicea del luogo, come nei rioni di Corongiu, Romaòre,
Pitzièdda. Moderna invece, è la parte del borgo sorta intorno
alle architetture neoclassiche del Palazzo Aymerich e della
Casa Municipale, la cui facciata fu rifatta dall'Arch. Cima sul
progetto originario dell'Ing. Balestri. Nel suo sviluppo urbanistico vi sono i segni di un mutamento e di una crescita del
luogo; mutamento determinato anche da una più equa distribuzione delle risorse, risultato dell'affrancamento dal potere
feudale di numerose famiglie di allevatori e pastori. Fino alla
prima metà dell'800 Laconi aveva nel Castello e nel Parco circostante l'epicentro della vita politica, feudale ed economica.
Soltanto la chiesa parrocchiale, intitolata ai santi Ambrogio e
Ignazio, che nel prospetto frontale manifesta rifacimenti che nel
tempo hanno deturpato lo spartito tardo-gotico originario,
pare respirare in assoluta libertà lo spazio che di fronte ad
essa si apre a occidente.
È quasi una contrapposizione, fisica e ideale, alla residenza
dei feudatari, rigida e austera, topograficamente relegata ai
limiti orientali del nuovo assetto urbano post-medioevale.
Questo impianto urbanistico, così anomalo se lo si inquadra
già nel tardo medioevo, verrà superato soltanto nell'800, con
la costruzione, progettata dal Cima, della nuova dimora dei
Marchesi di Laconi, elegantemente prostrata alla Parrocchiale,
ormai epicentrica rispetto al paese che cresceva.
VISITA GUIDATA AI PROGETTI
CENTRO SERVIZI INSERIMENTO LAVORATIVO
SOGGETTI SVANTAGGIATI – Laconi (Comune capofila)
PROVINCIA DI ORISTANO
Descrizione
Il Centro Servizi nasce a Laconi alla fine del 2003 da un progetto
voluto e presentato dallo stesso Comune in compartecipazione con
i comuni di Asuni, Nuragus, Nurallao, Samugheo e Villanovatulo.
Questi hanno recepito, consorziandosi, l’opportunità offerta dalla
Regione Sarda di fornire al proprio territorio un nuovo servizio
sperimentale per l’inserimento e il reinserimento nel mondo del
lavoro delle persone che per diversi motivi vengono considerate
svantaggiate. L’interesse suscitato dal Centro nel territorio ha fatto
si che anche i Comuni di Isili e Genoni richiedessero di entrare a
far parte del servizio offerto e dal 2005 i Comuni sono diventati
otto. Il Centro opera attraverso figure professionali specifiche: una
coordinatrice/operatrice, un operatore, una sociologa, una psicologa del lavoro ed una commercialista tutor d’impresa, che lavorano in completa sinergia. Nel 2005 si sono delineate le aree di
intervento del Centro, che garantisce i servizi di informazione,
orientamento, consulenza, formazione, progettazione e monitoraggio.
Fra le attività portate avanti dal 2003 si possono citare “Il Bilancio
delle Competenze” strutturato su una serie di incontri condotti dalla
sociologa e dalla psicologa del lavoro; la partecipazione al Salone
dell’Orientamento di Arborea, organizzato dalla provincia di
Oristano; l’intensificazione della promozione del Tirocinio
Formativo e di Orientamento, presso gli utenti, le aziende e gli enti
pubblici con l’ inserimento di tirocinanti; l’organizzazione e realizzazione di un corso gratuito di 50 ore di “informatica di base” per
12 allievi disoccupati; la visita aziendale alla coop.sociale “Il
Samaritano” di Arborea, al fine di conoscere concretamente la
realtà organizzativa e funzionale della cooperazione sociale; la
realizzazione dell’incontro regionale “Io ce l’ho fatta” I Ce.S.I.L.
Best Practices”. Dal 2003 sono stati realizzati i seguenti interventi:
“L’Isola dei Dolci” a Isili, un’attività commerciale specializzata nella
vendita di caramelle, cioccolati ed altri dolciumi e nella realizzazione di bomboniere e confezioni regalo; il “Laboratorio artigiano
del legno” a Samugheo un piccolo laboratorio artigiano specializzato nella produzione di oggettistica tradizionale; “Allevamento
allo stato brado di suinetti” a Isili; “ Pizzeria al taglio da Mario” a
Laconi.
Costo
Il progetto finanziato con la Misura 3.4 del POR Sardegna 20002006 ha un costo totale pari a € 222.076,46
Gestore
Comune di Laconi
Servizio offerto
Il Cesil offre i seguenti servizi:
• Back office: apertura degli sportelli al pubblico presso i Comuni
coinvolti con frequenza settimanale
• Registrazione degli utenti (circa un centinaio) attraverso una
scheda detta “di primo contatto”
• Colloqui di primo orientamento con la psicologa del lavoro (circa
il 70% degli utenti registrati hanno poi affrontato il colloquio)
che produce una scheda sull’utente più dettagliata sul suo percorso formativo, professionale, attitudinale e motivazionale
• Consulenze su leggi di finanziamento e progettazione di attività
imprenditoriali
• Progettazione in collaborazione con gli Enti Locali e partecipazione a bandi di Finanziamento
• Promozione del Tirocinio Formativo e di Orientamento attraverso la sensibilizzazione delle Amministrazioni e delle aziende
• Progettazione e realizzazione dell’attività “Job Club” presso i
Comuni di Nuragus e Asuni
• Acquisto di riviste inerenti il mercato del lavoro da mettere a
disposizione degli utenti e divulgazione capillare di informazioni su
opportunità di lavoro, concorsi, corsi di formazione, leggi di finanziamento, attività, etc. attraverso la bacheca esterna del Centro e gli
spazi disponibili presso le sedi di sportello negli altri Comuni
• Organizzazione e realizzazione di un corso gratuito di 50 ore
di “informatica di base” per 12 allievi disoccupati
• Progettazione e stampa della brochure con le informazioni sul
Centro Servizi e i suoi recapiti.
Beneficiari
Soggetti svantaggiati, giovani in cerca di occupazione, donne per
il reinserimento lavorativo e per corsi di formazione professionale,
aziende. Per le annualità 2003-2005 sono stati registrati 156
utenti e contattate 252 persone. Sono stati effettuati 20 inserimenti lavorativi e censite 284 aziende.
Fine lavori
Il centro è partito nel 2003 è attualmente operativo e funzionante
VISITA GUIDATA AI PROGETTI
PALAZZO AYMERICH – MUSEO DEI MENHIR. LACONI
PROVINCIA DI ORISTANO
Descrizione
Il recupero e il riutilizzo dell’antico palazzo Aymerich di Laconi si
inserisce in un più ampio progetto tematico, finalizzato alla creazione di un percorso culturale che si snoda attraverso alcuni significativi siti di archeologia nuragica e prenuragica della Sardegna.
L’edificio, progettato dall’architetto Gaetano Cima e realizzato,
nella prima metà dell’800, dal marchese Ignazio Aymerich, è formato da un corpo principale di tre piani, adibito ad abitazione
nobiliare e a sale di rappresentanza, e da tre costruzioni basse che
delimitano e racchiudono cortili interni e che servivano come abitazioni della servitù, magazzini, servizi e stalle per gli animali.
Il progetto di restauro prevede la completa ristrutturazione di tutti
gli ambienti con il recupero degli infissi e delle strutture originarie
per realizzare il nuovo museo dei Menhir ed il Centro di documentazione tematico sul megalitismo in Europa.
Sarà una importante banca dati specifica nonché una sede di studio e monitoraggio sullo stato delle ricerche nel territorio.
Costo
Il progetto ha un costo complessivo di oltre 5,2 milioni di euro.
Di cui circa 4,7 sono risorse della Misura 2.1 del POR Sardegna
2000-2006 e circa 0,5 sono a carico del Comune di Laconi.
Gestore
L’intervento sarà gestito dal Comune tramite una cooperativa di
servizi.
Servizio offerto
Il museo tematico sulle statue-menhir e il Centro di documentazione
annesso rappresentano un unicum per la Sardegna. L’intervento,
quale tappa all’interno dell’itinerario di archeologia nuragica e prenuragica, costituisce un significativo tassello della conoscenza e
divulgazione di un importante tematismo della preistoria.
L’esposizione sarà corredata da pannelli didascalici, documentazione fotografica e numerose postazioni multimediali che illustreranno e spiegheranno la storia, la vita, la società, la spiritualità del
popolo dei menhir, e soprattutto il culto dei morti al quale le statue–stele sono strettamente collegate. Il museo avrà inoltre una
biblioteca tematica e una sezione didattica dedicata a giochi e attività formative indirizzate alle diverse fasce di utenza scolastica.
L’esposizione, che si confronta con l’intero bacino del
Mediterraneo e più in generale con l’intero contesto europeo, rappresenterà, inoltre, un’importante sede culturale di livello internazionale nella quale si svolgeranno incontri periodici e sistematici
tra esperti. All’interno della struttura saranno infine realizzati
anche un bookshop e una caffetteria per i visitatori.
Beneficiari
Il museo è rivolto a tutte le fasce d’utenza, in particolare sono previsti progetti didattici e interattivi, distinti per le diverse fasce di utenza scolastica. Il Centro di Documentazione consentirà invece un
ampio confronto tra studiosi del periodo storico documentato, università e istituti di ricerca di altre regioni europee che conservano
analoghe testimonianze della cultura megalitica. Il territorio di
Laconi vanta circa 60.000 presenze turistiche annue distribuite tra
l’attuale piccolo museo dei menhir, la casa natale di S. Ignazio, la
chiesa a lui intitolata e l’ampio parco ottocentesco che apparteneva allo stesso marchese Aymerich.
Fine lavori
I lavori sono stati avviati nell’aprile del 2004.
La fine dei lavori è prevista per l’aprile 2006.
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Visita guidata ai progetti esemplari 2 febbraio 2006 [file]