29 ottobre 2014 CRONACA 9 È stata contratta da un animale; in questo caso il contagio è poco frequente Un caso di scabbia al Celebrini Venerdì e lunedì è stata effettuata la sanificazione dei locali DI LUIGINA AMBROGIO FOSSANO. Venerdì i genitori, al momento dell’uscita dei bambini dalla scuola dell’infanzia Celebrini, sono stati avvisati che nella scuola è stato riscontrato un caso di scabbia dovuto a contagio animale. Immediatamente si è diffusa una certa preoccupazione fra le mamme e i papà, perché la parola “scabbia” evoca scarsa igiene, infestazioni difficilmente arrestabili... Abbiamo chiesto informazioni alla dirigente del 1° Circolo Daniela Calandri. “Trattandosi di scabbia contratta da animale è difficilmente trasmissibile ad altri esseri umani - spiega -; la percentuale di contagio è minima. Noi abbiamo fornito immeritatamente l’informazione alle famiglie perché se qualche bambino lamentasse prurito forte i genitori FOSSANO. È un uomo di bell’aspetto e ben curato, di età fra i 35 e i 40 anni. Entra nel centro estetico per prenotare una ceretta; poi si allontana, fingendo di voler raggiungere la moglie e tornare con lei. Nel locale, però, non si ripresenta più: e le titolari scoprono che, prima di uscire, ha sottratto del denaro. È successo a Fossano per ben due volte, nel tardo pomeriggio dello scorso 21 ottobre. Le vittime riferiscono una dinamica simile per i due “colpi”, che sarebbero avvenuti a una decina di minuti l’uno dall’altro. L’uomo, la cui voce non presenta inflessioni particolari, prenota un appuntamento per la depilazione della schiena e, con il suo nome, lascia lo possano portare all’Ufficio di igiene per un controllo. In base alla profilassi, nel giro di cinque giorni la persona contagiata può tornale a scuola. Dal punto di vista dell’impegno delle famiglie e nostro, è un problema meno invasivo e pressante di quello dei pidocchi, perché l’eventuale contagio si risolve con una terapia molto veloce. Ma in questo caso noi riteniamo che nessuno dovrà ricorrere alla terapia”. La dirigente è stata avvisata La scabbia La scabbia è un’infezione contagiosa della pelle che si verifica tra gli esseri umani e tra gli animali in genere. È causata da un parassita molto piccolo e di solito non direttamente visibile, che si inocula sotto la pelle provocando un intenso prurito allergico. L’infezione iniziale richiede da quattro a sei settimane per diventare sintomatica. Sintomi. Il sintomo più comune della scabbia è un forte prurito, che può peggiorare di notte o dopo un bagno caldo, quando l’attività degli acari aumenta a causa del caldo. L’infezione da scabbia inizia con piccole protuberanze dolorose, vesciche o pustole che si rompono quando vengono grattate. La pelle colpita dal prurito può diventare più spessa, squamosa, coperta di croste e segnata dai graffi dovuti al prurito. Prurito e segni visibili sulla pelle sono dovuti agli acari presenti nei cunicoli e dei loro prodotti (es. saliva, escrementi). Le zone del corpo colpite più frequentemente dalla scabbia sono le mani e i piedi (in special modo le membrane cutanee tra le dita), la parte interna del polso e la zona ascellare. Il contagio può anche colpire altre parti del corpo, in particolare i gomiti e le zone intorno al petto, i genitali, l’ombelico e le natiche. Se un paziente affetto da scabbia si gratta sulle zone di pelle venerdì dall’Asl e ha provveduto alla sanificazione dei locali. “Ho autorizzato le collaboratrici scolastiche ad effettuare gli straordinari per poter provvedere alla Il ladro è “un uomo di bell’aspetto, fra i 35 e i 40 anni” colpite dal prurito, aumenta le possibilità che la pelle colpita sia infettata anche dai batteri. Possibilità di contagio. La scabbia è contagiosa e di solito viene trasmessa attraverso il contatto prolungato “da pelle a pelle”, oppure mediante contatti sessuali con un’altra persona infetta (il preservativo potrebbe non essere sufficiente ad evitare il contagio). L’infezione si diffonde con maggiore facilità nei luoghi affollati e nelle situazioni in cui ci sono molti contatti ravvicinati. Pericoli. Non sussistono particolati problemi o complicanze legate alla parassitosi, sono però possibili e comuni sovrainfezioni batteriche dovute al grattarsi. Cura e terapia. L’infezione da scabbia deve essere curata da un medico. Se non curata la scabbia non guarisce spontaneamente, ma è spesso sufficiente un’unica applicazione della terapia prescritta per risolvere l’infezione. Possibilità di contagio dall’ animale all’uomo. In determinate condizioni l’acaro che ha attaccato l’animale provocandogli prurito può contagiare anche l’uomo, che comincia ad avere i primi segni entro 24 ore dall’esposizione, mostrando piccoli puntini rossi, normalmente sulle braccia e le zone di cute esposte. pulizia con il «centogradi» di tutti i locali indicati dai medici dell’Ufficio di igiene - spiega -; il lavoro delle collaboratrici è proseguito lunedì, approfittando di un’assemblea sindacale degli insegnanti”. “Abbiamo fatto tutto ciò che andava fatto - conclude la dirigente - e le famiglie possono stare tranquille”. Due marocchini “giocavano” con un fucile ad aria compressa Parte un colpo per errore “Voglio depilarmi la schiena” E deruba due estetiste di Fossano 34enne perde l’occhio sinistro un numero di telefono che si rivelerà inesistente; poi chiede informazioni su un massaggio e altri trattamenti cui vorrebbe sottoporsi la moglie. A quel punto effettua - o finge di effettuare una telefonata a lei, che si troverebbe in via Roma e vorrebbe a sua volta raggiungere il centro estetico. La proprietaria si allontana dall’uomo per proseguire un trattamento con una cliente che si trova in uno spazio attiguo; dopo pochi minuti, lui la chiama e le dice che sta per uscire, volendo raggiungere la moglie che non riesce a trovare il centro estetico. Nel locale non ci torna più: né con la moglie, né per farsi depilare la schiena. Alle proprietarie dei due centri estetici tocca l’amara sco- perta: il nuovo cliente, prima di uscire, le ha derubate. In un caso ha sottratto il denaro dalla cassa; nell’altro dalla borsa che l’estetista aveva lasciato in uno spazio attiguo, dove l’uomo evidentemente si è infilato senza essere visto. Entrambe le vittime hanno denunciato il fatto ai Carabinieri. a.o. MONTANERA. “Giocavano” con un fucile ad aria compressa quando è partito un colpo. A.M. - marocchino di 34 anni residente a Montanera - ha perso l’occhio sinistro; impugnava l’arma un connazionale residente a Villar San Costanzo, il 28enne B.Y. Il fatto è successo lo scorso 26 ottobre, nella casa della vittima. I due stranieri hanno incominciato a maneggiare il fucile dopo aver guardato la partita tra Juventus e Palermo. La vittima, soccorsa all’ospedale di Cuneo, è stata denunciata per detenzione abusiva di armi: il suo fucile ad aria compressa risultava di tipo vietato, perché capace di sprigionare un’energia superiore al limite previsto dalle legge. Il connazionale deve invece rispondere di lesioni colpose gravi. a.o.