REGIONE PUGLIA
PIANO REGOLATORE PER
L’INSTALLAZIONE DI
IMPIANTIEOLICI (P.R.I.E.)
COMUNE DI CAMPI SALENTINA
Valutazione ambientale strategica
SINTESI NON TECNICA
Febbraio 2009
Responsabile del procediemento : Ing. Francesco Pacella
Progettista
Ing. Andrea Grasso
INDICE
1. RIFERIMENTI NORMATIVI E PROGRAMMATICI
1.2 PREMESSA …………………………………………………………………………………………........2
1.3 IL PRIE E LA VAS .........................................................................................................................3
2 STATO DELL’AMBIENTE
2.1 SUOLO ..........................................................................................................................................7
2.2 ANALISI GEOLOGICA E LITOLOGICA DEL TERRITORIO .......................................................7
2.3 CARATTERISTICHE E PROBLEMATICHE GEOTECNICHE ......................................................8
2.4 POTENZIALITA’ ESTRATTIVE DEL TERRITORIO ......................................................................8
2.5 CARATTERI SISMICI ...................................................................................................................10
2.6 ASSETTO IDROGEOLOGICO E IDROGRAFIA SUPERFICIALE ...............................................11
2.7 IDROLOGIA SUPERFICIALE .......................................................................................................12
2.8 IL P.A.I. PIANO DI ASSETTO IDROGEOLOGICO PAI – REGIONE PUGLIA ............................14
2.9 USO DEL SUOLO..........................................................................................................................15
2.9.1 LOCALIZZAZIONE E CARATTERIZZAZIONE DELL’AREA ...................................................15
2.10 SPECIE DELLA FAUNA PRESENTI NEL SITO E COMPRESE NELLA” DIRETTIVA
92/43/CEE (All. II “ E “DIRETTIVA 79/409/CEE” .................................................................17
2.11 ARIA , ASPETTI CLIMATICI , VENTOSITA’ .............................................................................18
2.12 PUTT/P E PATRIMONIO CULTURALE , AMBIENTALE E PAESAGGISTICO ........................20
2.12.1 AMBITI TERRITORIALI ESTESI .............................................................................................20
2.12.2 AMBITI TERRITORIALI DISTINTI ..........................................................................................23
2.13 RICOGNIZIONE DEGLI ASPETTI SOCIOECONOMICI ............................................................39
2.13.1 POPOLAZIONE .......................................................................................................................39
2.13.2 IL SISTEMA ECONOMICO – PRODUTTIVO ..........................................................................39
2.14 RICOGNIZIONE STORICA DELL’INSEDIAMENTO ..................................................................39
2.15 RICOGNIZIONE DELLE RISORSE INFRASTRUTTURALI E TECNOLOGICHE .....................45
3 IL PRIE DI CAMPI SALENTINA
3.1 OBIETTIVI DEL P.R.I.E. ...............................................................................................................46
3.2 INDIVIDUAZIONE DELLE AREE NON IDONEE .........................................................................46
3.3 LA POLITICA ENERGETICA DELLA REGIONE PUGLIA ..........................................................47
3.5 IL PROGRAMMA ENERGETICO PROVINCIALE .......................................................................47
3.5. IL PIANO STRATEGICO DELL’AREA VASTA DI LECCE ........................................................48
3.6 PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO DELLA PROVINCIA DI LECCE (PTCO)........48
4 DESCRIZIONE DEI PRESUMIBILI IMPATTI , CRITICITA’ SULL’AMBIENTE E MISURE DI
MITIGAZIONE ................................................................................................................................49
5 SCENARI ALTERNATIVI AL P.R.I.E. .............................................................................................54
6 DEFINIZIONE DELLE MISURE PER IL MONITORAGGIO DEL P.R.I.E. ......................................63
6.1 CARATTERISTICHE DEL SISTEMA DI INDICATORI ................................................................64
Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
1. RIFERIMENTI NORMATIVI E PROGRAMMATICI
1.2 PREMESSA
Fino ad oggi la valutazione ambientale è stata uno strumento generale di prevenzione
utilizzato principalmente per conseguire la riduzione dell’impatto di determinati progetti
sull’ambiente , in applicazione della Direttiva 58/337/CEE sulla Valutazione di Impatto
Ambientale (VIA) e le sue successive modificazioni.
La direttiva 2001/42/CE ha esteso l’ambito di applicazione del concetto di valutazione
ambientale preventiva ai piani e programmi , nella consapevolezza che i cambiamenti
ambientali sono causati non solo dalla realizzazione di nuovi progetti , ma anche dalla
messa in atto delle decisioni strategiche contenute nei piani e programmi ; essa
introduce la procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) come strumento
per rendere operativa l’integrazione di obiettivi e criteri ambientali e di sostenibilità nei
processi decisionali strategici , al fine di rispondere alla necessità di progredire verso
uno sviluppo più sostenibile.
La Direttiva 2001/42/CE obbliga , ai fini di una efficacia Valutazione Ambientale , alla
elaborazione di un rapporto ambientale , allo svolgimento di consultazioni , alla
valutazione di quanto abbiano influito il rapporto ambientale e i risultati delle
consultazioni nell’iter decisionale e alla messa a disposizione delle informazioni sulla
decisione.
La Direttiva 2001/42/CE è stata recepita in Italia dal D.Lgs. 152 del 3 Aprile 2006 , la
cui parte seconda , contenente le procedure in materia di VIA e VAS , è entrata in
vigore il 32 Luglio 2007 , poi modificata dal D.Lgs. 16 Gennaio 2008 n.4.
La questione centrale della VAS attiene al problema delle decisioni , cioè
all’interpretazione degli esiti della VAS all’interno dei processi decisionali.
La partecipazione del pubblico è riconosciuta infatti come uno degli elementi necessari
al garantire l’efficacia delle procedure di VAS. Il massimo di trasparenza possibile , di
informazione dell’opinione pubblica e di pubblicità di tutto il processo decisionale
risultano requisiti fondamentali della procedura.
La Direttiva 2001/42/CE sulla valutazione degli effetti di determinati piani e programmi
sull’ambiente indica agli stati membri , in sede di recepimento , rilevanti linee guida per
promuovere la partecipazione del pubblico secondo la definizione ampia fornita dalla
Convenzione di Aarhus.
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Campi Salentina
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Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
In tale direzione si pone anche la Direttiva 2003/35/CE sulla partecipazione del
pubblico nei processi decisionali per i piani e programmi a rilevanza ambientale.
1.3 IL PRIE E LA VAS
La Direttiva 2001/42/CE (detta direttiva VAS) ha l’obiettivo “di garantire un elevato livello di
protezione dell'ambiente e di contribuire all'integrazione di considerazioni ambientali
all'atto dell'elaborazione e dell'adozione di piani e programmi al fine di promuovere lo
sviluppo sostenibile, assicurando che venga effettuata la valutazione ambientale di
determinati piani e programmi che possono avere effetti significativi sull'ambiente”
La direttiva VAS risponde alle indicazioni della Convenzione internazionale firmata ad
Aarhus nel 1998, fondata sui tre pilastri:
•
diritto alla informazione,
•
diritto alla partecipazione alle decisioni
•
accesso alla giustizia
Il Piano P.R.I.E.(Piano Regolatore Impianti Eolici) che il Comune di Campi Salentina ha
già elaborato cosi come definito dal Regolamento Regionale n.16 del 4 Ottobre 2006
dovrà essere valutato secondo le disposizioni definite dalla Normativa.
Secondo quanto previsto dall’art. 6 del D.lgs n. 4 del 16 gennaio 2008 comma 2 lettera a)
il P.R.I.E è .assoggettabile a V.A.S., per tanto si è proceduto alla prima fase definita
“Fase di Scoping” per condividere con le Autorità con competenze ambientali le decisioni
sulla portata delle informazioni da includere nel Rapporto Ambientale e sul loro livello di
dettaglio.
Nel documento di scoping sono stati presentati ai fini della consultazione:
•
la proposta di indice del Rapporto Ambientale che si intende sviluppare;
•
l’approccio metodologico adottato per la fase di screening e quello che si intende
adottare per la procedura di VAS;
•
l’identificazione dei comparti ambientali su cui il Programma potrebbe avere un
effetto e quindi la definizione degli obiettivi di sostenibilità ambientale relativi alle
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Campi Salentina
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tematiche ambientali pertinenti con lo stesso P.R.I.E.;
La metodologia adottata per il processo di VAs è stata seguita sulla base della Circolare
n.1/2008 della Delibera della Giunta Regionale 13 giugno 2008 , n, 981 – “Norme
esplicative sulla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) dopo l’entrata in
vigore del Decreto legislativo 16 gennaio 2008 , n 4 correttivo della Parte Seconda del
Decreto Legislativo 3 aprile 2006 , n. 152.”, e prevede le fasi di seguito indicate:
1 Fase - di Scoping
Individuazione delle AUTORITA’ con specifiche competenze ambientali;
Redazione del Documento di Scoping contenente una proposta della struttura del
Rapporto Ambientale(RA);
Attivazione delle consultazioni delle AUTORITA’ con specifiche competenze ambientali sul
Documento di Scoping per stabilire la portata e il livello di dettaglio delle informazioni da
includere nel RA;
2 Fase - Stesura del Rapporto Ambientale
Stesura della prima bozza di RA per la quale è necessario aver elaborato una
PROPOSTA di PIANO, alcune sue ragionevoli alternative e una descrizione e valutazione
degli effetti ambientali derivanti dalla loro attuazione
Definizione delle Misure per il Monitoraggio del P.R.I.E necessarie:
Al controllo degli effetti ambientali significativi;
Al controllo degli effetti negativi imprevisti;
All’adozione delle misure correttive che si riterranno più opportune;
Stesura di una Sintesi non Tecnica del RA;
3 Fase – Consultazioni
Individuazione dei Settori Del Pubblico in generale gruppi organizzati con interesse a
partecipare al processo come le Associazioni ambientali , le ONG, gli Enti di ricerca e
Formazione , le Associazioni culturali , le Associazioni di categoria , gli ordini professionali
e le istituzioni sanitarie;
consultazione dei Settori Del Pubblico per consentire loro di esprimere un parere sulla
proposta del P.R.I.E. e sul RA prima dell’adozione del P.R.I.E.
4 Fase – Informazione sull’Iter Decisionale
Redazione e adozione del P.R.I.E definitivo sulla base dei risultati della fase di
consultazione;
Elaborazione della Dichiarazione di Sintesi che deve illustrare :
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Campi Salentina
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In che modo le considerazioni ambientali sono state integrate nel P.R.I.E.
In che modo si è tenuto conto del RA e dei risultati delle consultazioni;
I motivi per cui è stato scelto il P.R.I.E adottato fra le possibili alternative che erano
state individuate;
Messa a disposizione di Autorita’ e Pubblico di:
P.R.I.E.
Dichiarazione di sintesi;
Misure di monitoraggio;
5 Fase – Attuazione del P.R.I.E. e Monitoraggio
Raccolta di tutti i dati e le informazioni necesarie per far partire il sistema di monitoraggio;
Verifica periodica dello stato di avanzamento del P.R.I.E
Redazione delle Relazioni di Monitoraggio ;
•
la Regione Puglia ha stabilito , come già detto ,
che , ai fini dell’attuazione di
quanto previsto dall’art. 12 del D.P.R. 29/12/2003 n 387 e , tenendo presente
anche quanto previsto dall’art. 7 della L.R. n. 11/2001 , le Amministrazioni comunali
si dotino del Piano Regolatore per l’installazione di Impianti Eolici (P.R.I.E.) e a tal
fine ha emanato il Regolameto Regionale n. 16 del 04/10/2006;
•
L’Amministrazione Comunale di Campi Salentina , nel conformarsi al disposto
Regolamento Regionale n. 16/2006 , con Deliberazione G.C. n. 248 del 27/11/2007
ha deliberato di dotarsi di P.R.I.E. sul proprio territorio comunale fornendo atto di
indirizzo agli Uffici Tecnici Comunali per la redazione del PRIE; e con Determina
Dirigenziale N. 133 del 23/01/2008 ha affidato incarico tecnico per la redazione del
PRIE per il Comune di Campi Salentina all’Ing. Andrea Grasso nato a Campi
Salentina il 18/12/1976 iscritto all’ordine degli ingegneri della provincia di Lecce;
•
Con Delibera G.C. n. 134 del 21/05/2008 si è preso atto della proposta progettuale
del P.R.I.E secondo quanto previsto dall’art. 5 comma 1 del
Regolamento
Regionale n. 16/2006;
•
Ai sensi dell’art. 5 comma 2 del Regolamento Regionale 16/2006 si è proceduto al
deposito del P.R.I.E. e dei relativi atti presso la segreteria Generale del Comune di
Campi Salentina , in libera visione al pubblico , per 15 gg. Consecutivi;
•
Del su detto deposito si è dato avviso pubblico mediante pubblicazione all’Albo
Pretorio dell’Ente dal 30/05/2008 al 13/06/2008 e su n. 2 quotidiani a diffusione
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provinciale ( Gazzetta del Mezzogiorno – Ed. di Lecce in data 30/05/2008 e Nuovo
Quotidiano di Puglia – Ed. di Lecce in data 30/05/2008);
•
Entro il termine di 15 gg. dalla data di scadenza del periodo del deposito non sono
pervenute osservazioni (L. 241/90 art. 9) come si evince dall’Attestazione del
Segretario Generale in data 04/07/2008 e dalla Delibera di G.C. n. 159 del
08/07/2008;
•
Con Delibera di G.C. n. 159 del 08/07/2008 si è fornito all’Ing. Pacella Francesco –
Capo Settore Tecnico – affinchè , ai sensi dell’art. 5 comma 4 del Regolamento
regionale n. 16/2006 , proceda alla convocazione della conferenza dei servizi ai
sensi della L. 241/1990;
Il Sindaco del Comune di Campi Salentina , con atto del 28/07/2008 prot. N. 12136 ha
convocato la suddetta conferenza dei servizi per il giorno 22 del mese di settembre
dell’anno 2008 per l’adozione del Piano Regolatore per l’installazione di impianti eolici cui
partecipano gli Enti locali territorialmente competenti , anche ai fini della verifica della
compatibilità con la pianificazione di Area Vasta e di settore ,
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Campi Salentina
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2. STATO DELL’AMBIENTE
2.1 SUOLO
Il territorio amministrativo del Comune di Campi Salentina si estende, con una superficie di
45,11 Km2, in un contesto su-pianeggiante, con avvallamenti che raggiungono la massima
depressione (-27 m s.l.m.) in prossimità della masseria Timuerra mentre la massima
elevazione (+57 m s.l.m.) si registra alla Serra di Sant’Elia.
Nei
paragrafi
seguenti
si
analizzano
le
principali
caratteristiche
geologiche,
geomeccaniche oltre alle potenzialità estrattive, caratterizzanti il territorio del comune di
Campi Salentina.
2.2 ANALISI GEOLOGICA E LITOLOGICA DEL TERRITORIO
Lo studio geologico-tecnico redatto dalla dott.ssa Lucia Anna Polito nell’ambito dei lavori
per la definizione P.R.G. evidenzia per il Comune di Campi Salentina che “ sia la
morfologia, che le caratteristiche della successione lito-stratigrafica presente in quest’area
sono fortemente legate all’assetto strutturale del basamento carbonatico mesozoico. (ved.
Fig. 2,1 )
Fig. 2.1 – Carta Geologica generale – “Studio Geologico – tecnico e carte tematiche del territorio di Campi
Salentina” redatto dalla Dott.ssa Lucia Anna Polito (2001);
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Campi Salentina
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2.3 CARATTERISTICHE E PROBLEMATICHE GEOTECNICHE
Da quanto in precedenza esposto, si evince, come nel territorio di Campi Salentina,
affiorano terreni dalla composizione e dalla litologia assai varia: le loro caratteristiche
tecniche ed il loro comportamento geomeccanico sono fortemente variabili in
conseguenza di tutta una serie di fattori.
Fig. 2.2 – Carta ad orientamento geotecnico – “Studio Geologico – tecnico e carte tematiche del territorio di
Campi Salentina” redatto dalla Dott.ssa Lucia Anna Polito (2001);
2.4 POTENZIALITA’ ESTRATTIVE DEL TERRITORIO
L’attività
estrattiva
nell’abitato
del
territorio
di
Campi
Salentina
ha
riguardato
essenzialmente le rocce calcaree mesozoiche. Il materiale estratto viene attualmente
destinato alla produzione di inerti. Le aree estrattive sono prevalentemente ubicate ad E e
NE del centro abitato, in contrada “li Falchi” e censite nel P.R.A.E. al n. 142 come Bacino
BC (Bacino di estrazione con presenza di cave in attività “Bacino di Completamento”) fig
2,3 ;
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Fig. 2.3 – Perimetro dell’area del Bacino di Completamento – contrada “Li Falchi”;
Fig, 2.4 – Piano Regionale delle Attività Estrattive P.R.A.E.(fonte Regione Puglia)
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Campi Salentina
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2.5 CARATTERI SISMICI
Il territorio del Comune di Campi Salentina ricade in un distretto geografico che si può
ritenere tranquillo dal punto di vista sismico, infatti nella nuova mappatura, è stato
classificato di tipo 4.
Fig. 2.5 – Stralcio dalla Mappa di Pericolositò Sismica del territorio Nazionale
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Campi Salentina
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2.6 ASSETTO IDROGEOLOGICO E IDROGRAFIA SUPERFICIALE
Le caratteristiche idrogeologiche di quest’area sono strettamente legate a quelle
geologiche-strutturali .
Fig. 2.6 – Perimetrazione del Bacion endoreico
Di fatto le caratteristiche morfologiche e topografiche di superficie hanno determinato,
nell’area in oggetto, la creazione di un ampio bacino endoreico che accoglie le acque
pluviali incidenti su un comprensorio molto vasto (ved. Fig. 2.7).Detto bacino, ha una
superficie di circa 460 Kmq e si estende con forma allungata nella direzione Nord-Ovest e
Sud-Est per una lunghezza di circa 32 Km.
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Campi Salentina
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2.7 IDROLOGIA SUPERFICIALE
L’idrologia superficiale, nell’ambito territoriale indagato, è appena accennata o, in talune
zone del tutto assente, esiste invece un notevole sviluppo di fenomeni carsici testimoniato
dalla presenza di una cospicua rete di condotte e cavità carsiche ipogee, cui fanno
riscontro in superficie numerose strutture doliformi, voragini ed inghiottitoi.
Come detto in premessa, a cura dell’assetto morfologico e topografico, il territorio di
Campi Salentina si configura come la zona più depressa presente nell’abitato di un vasto
bacino endoreico: ciò genera un reticolo idrografico costituito da una serie di rivoli naturali
e artificiali paralleli tra loro, che scendono rapidamente in direzione N-S per convogliare
nei numerosi piccoli inghiottitoi o vore, allo stato parzialmente interriti
Fig. 2.7 – inquadramento territoriale dei canali presenti su territorio comunale;
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Campi Salentina
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Fig. 2.8 – inquadramento territoriale delle vore presenti sul territorio comunale ;
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Campi Salentina
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2.8 Il P.A.I. PIANO DI ASSETTO IDROGEOLOGICO PAI – REGIONE PUGLIA
Il Piano di Bacino della Puglia, approvato dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino
con deliberazione n. 39 del 30 novembre 2005, è uno strumento di governo del territorio e
di difesa del suolo.
Fig. 2.09 Inquadramento su ortofoto aree perimetrate dal PAI per il territorio di Campi Salentina.
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Campi Salentina
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2.9 USO DEL SUOLO
Per la ricognizione degli ecosistemi di flora e fauna del sistema territoriale del comune di
Campi Salentina, si riporta lo studio del dott. Giacomo Marzano, iscritto all'Albo dell'Ordine
Nazionale con il numero 046795 ed esperto in fauna selvatica. In siffatto studio, finalizzato
alla valutazione d’incidenza ambientale di alcune zone del territorio comunale di Campi
Salentina (LE), risultate potenzialmente eleggibili all’eventuale installazione di torri eoliche
si è esaminata l’area in base alle caratteristiche ambientali, alla localizzazione geografica,
e alla presenza e distribuzione della fauna, valutata l’importanza naturalistica del sito.
2.9.1 LOCALIZZAZIONE E CARATTERIZZAZIONE DELL’AREA
L’area del territorio comunale di Campi Salentina è caratterizzata da una nettissima
prevalenza di superfici agricole come riportato nelle Fig. 2.10
Le colture agricole del suddetto territorio sono rappresentate quasi esclusivamente da
oliveti, vigneti e seminativi che in alcuni casi si compenetrano coesistendo sulla stessa
particella e nella cartografia vengono riportate come colture complesse. Le tre tipologie
sopra riportate formano un complesso mosaico sul territorio, distribuendosi in maniera
omogenea. Inoltre queste tre tipologie si equivalgono in estensione. Solo i seminativi sono
leggermente più diffusi. Mancano le aree incolte, a testimonianza della intensa attività
agricola nel territorio considerato.
I seminativi sono generalmente non irrigui (in asciutto) e in tal caso destinati alla
produzione di grano duro. Più limitate sono le colture orticole, presenti solo laddove è
possibile l’irrigazione. In una delle aree esaminate è presente una grossa cava di
calcarenite.
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Campi Salentina
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Fig. 2.10 – carta uso del suolo del territorio comunale di Campi Salentina;
Nell’ambito del territorio esaminato la vegetazione spontanea è pressoché scomparsa
causa il capillare utilizzo agricolo del territorio. Sono presenti soltanto due piccoli nuclei di
vegetazione di macchia mediterranea relitta
sopravvissuta su superfici a substrato
roccioso superficiale e pertanto più difficilmente utilizzabile a scopi agricoli.
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Campi Salentina
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In generale si assiste ad una elevata parcellizzazione delle proprietà e, pertanto, scarse
sono le aziende agricole con ampia superficie di terreno. Ciò denota un prevalente
conduzione di tipo familiare delle piccole proprietà.
2.10 SPECIE DELLA FAUNA PRESENTI NEL SITO E COMPRESE NELLA “DIRETTIVA
92/43/CEE (all.II)” e “DIRETTIVA 79/409/CEE”
Delle sopraccitate specie fa parte della Dir. 92/43/CEE all. II: il colubro leopardino Elaphe
situla. Fig. 2.11
Fanno parte della Dir 79/409/CEE: Il falco pecchiaiolo Pernis apivorus
,Fig.2.12 ,
il
biancone Circaetus gallicus, Falco di palude Circus aeruginosus, Albanella reale Circus
cyaneus, Albanella pallida Circus macrourus,Albanella minore Circus pygargus il grillaio
Falco naumanni, il succiacapre Caprimulgus europaeus Fig.2.23 , la ghiandaia marina
Coracias garrulus, la calandrella Calandrella brachydactyla, la tottavilla Lullula arborea, il
calandro Anthus campestris, la balia dal collare Ficedula albicollis l’averla piccola Lanius
collirio e l’averla cenerina Lanius minor.
Di tali specie l’unica a nidificare nell’area è Lanius minor Fig. 2.13 ; le altre specie
transitano in periodo migratorio.
Fig. 2.11 - colubro leopardino Elaphe situla
Fig.2.12 - Il falco pecchiaiolo Pernis apivorus
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Campi Salentina
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Fig. 2.13 - l’averla cenerina Lanius minor
Fig. 2.14 - il succiacapre Caprimulgus europaeus
Il Comune di Campi Salentina non comprende nel suo territorio nessun sito di Rete Natura
2000 e aree protette Regionali,al contrario inquadrando la tutela ambientale in una
prospettiva di area vasta sono presenti diversi SIC sia in comuni confinanti (SIC Bosco di
Curtipitrizzi IT9140007 )
Riguardo al territorio di Campi Salentina, i SIC individuati in provincia di Lecce sono tutti
sulla costa e quindi molto esterni al perimetro comunale. Anche l’unica zona ZPS della
provincia (Le Cesine codice identificativo IT9150014 riferimento legislativo D.M. n.168 del
21/07/2005) trovasi sulla costa .
2.11 ARIA , ASPETTI CLIMATICI , VENTOSITA’
Aria
A livello di atmosfera, l’area territoriale non è interessata da insediamenti antropici
significativi o da infrastrutture di carattere tecnologico che possano compromettere la
qualità dell’aria, essendo adibita quasi esclusivamente ad attività agricole.
Sebbene l’inesistenza sul territorio comunale di insediamenti industriali di rilievo, il
Comune di Campi Salentina, come tutta la zona del Nord e Nord-Ovest del Salento è ad
elevato rischio ambientale, per causa dei venti predominanti che soffiano da nord-est, ai
nocivi effetti delle ceneri e delle polveri provenienti dal polo chimico ed energetico di
Brindisi e dal polo industriale di Taranto.
Attualmente , lo strumento di governo del territorio più rilevante per l’inquinamento
atmosferico è il “Piano Regionale di Qualità dell’Aria (PRQA) , il territorio regionale è stato
18
Campi Salentina
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suddiviso in 4 zone in funzione della tipologia di emissione a cui sono soggetti i comuni e
delle conseguenti diverse misure di risanamento da applicare:
-
ZONA A : comprendente i comuni in cui la principale sorgente di
inquinanti in atmosfera è rappresentata dal traffico veicolare;
-
ZONA B : comprendente i comuni sul cui territorio ricadono impianti
industriali soggetti alla normativa IPPC;
-
ZONA C : comprendente i comuni con superamenti dei valore limite a
causa di emissioni da traffico veicolare e sul cui territorio al contempo
ricadono impianti industriali soggetti alla normativa IPPC.
-
ZONA D : comprendente tutti i comuni che non mostrano situazioni di
criticità.
Poiché si è ritenuto che non presentasse alcuna criticità di rilievo , il Comune di Campi
Salentina è stato inserito nella ZONA D .
L’unico inquinante atmosferico per cui risulta una situazione critica a Campi Salentina è
l’ozono.
ASPETTI CLIMATICI E VENTOSITA’
Le condizioni meteoclimatiche della regione Puglia sono fortemente influenzate dalle
particolare configurazione fisico geografica del suo territorio , allungato da nord-ovest a
sud-est ,con la strozzatura del canale d’Otranto. Il promontorio del Gargano funge da
schermo alle correnti da NW , che giungono in questo modo attenuate nella piana di
Foggia e di Bari, mentre la catena appenninica e le Murge baresi costituiscono uno
schermo alle irruzioni di venti occidentali provenienti dal Tirreno.
La penisola Salentina , per la sua collocazione nella direzione NW-SE risulta meno
schermata dalle irruzioni di massa d’aria da N-NW che investono l’Adriatico , nonché dal
flusso di aria fredda dei Balcani. Ciò tende a limitare lo sviluppo di circolazioni locali a
regimi di brezza lungo la costa tra Brindisi e Otranto rispetto all’altro versante.
In Fig. 215 È mostrata la rosa dei venti ( i cui dati sono tratti da www.scia.sinanet.apat.it)
in alcune stazioni meteorologiche presenti sul territorio regionale
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Campi Salentina
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Fig. 2.16 - Mappa della rosa dei venti (fonte www.scia.sinanet.apat.it
2.12 PUTT/P E PATRIMONIO CULTURALE , AMBIENTALE E PAESAGGISTICO
Il Piano urbanistico Territoriale Tematico “Paesaggio” (PUTT/P), disciplina i processi di
trasformazione fisica e l’uso del territorio allo scopo di tutelarne l’identità storica e
culturale, renderli compatibili con la qualità del paesaggio, delle sue componenti
strutturanti, con il suo uso sociale, promuovendo la salvaguardia e la valorizzazione delle
risorse territoriali.
2.12.1 AMBITI TERRITORIALI ESTESI
In base agli strumenti urbanistici vigenti Il territorio del Comune non è interessato da ambiti
territoriali estesi di valore eccezionale “A” ma è contraddistinto da ambiti territoriali estesi
di valore rilevante “B” attorno alla segnalazione archeologica menhir Candido ed
architettonica masseria Timuerra, interessando una porzione delle Serre di “Sant’Elia”.
Gli ambiti territoriali estesi di valore distinguibile “C” identificano le seguenti aree comunali:
•
località Madonna dell’Alto;
20
Campi Salentina
Via P.zza della Libertà – Ufficio Tecnico
Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
•
•
•
località Serre di Sant’Elia;
in prossimità della segnalazione archeologica menhir Sperti;
in prossimità della strada vicinale Santa Croce.
Gli ATE hanno individuato come zone di valore relativo “D”, le seguenti aree:
• contrada “Li Falchi”;
• area compresa tra la strada statale 7 Ter e la strada provinciale CampiNovoli ;
• area compresa tra la strada vicinale “Binghiaturo” e la strada vicinale “Li Fai”;
• lungo la linea ferroviaria in prossimità del casino “Candido”.
Fig.2.17 Individuazione Ambiti Territoriali Estesi (ATE) per il Comune di Campi Salentina.
Occorre a tal proposito aprire una parentesi, in quanto in data 24/01/2009 il Consiglio
Comunale con Delibera n. 1 ha adottato il Piano Urbanistico Generale (PUG) il quale
prevede una nuova perimetrazione per quanto riguarda gli Ambiti Territoriali Estesi. Nella
fig.2.618 viene riportata la tavola allegata al PUG da cui si evince la nuova perimetrazione
degli ambiti. Al riguardo occorre precisare che comunque tale strumento urbanistico allo
stato attuale non è ancora vigente.
21
Campi Salentina
Via P.zza della Libertà – Ufficio Tecnico
Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
Fig.2.18 perimetrazione degli Ambiti Territoriali Estesi (ATE) per il Comune di Campi Salentina così come
indicati nel PUG alla tavola B3b (Piano Urbanistico Generale)
22
Campi Salentina
Via P.zza della Libertà – Ufficio Tecnico
Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
2.12.2. AMBITI TERRITORIALI DISTINTI
Il PUTT, per quanto riguarda il territorio di Campi Salentina, identifica gli aspetti di
interesse e ne disciplina il regime delle tutele
Il P.U.T.T. individua negli elenchi allegati alle N.T.A., gli immobili e le aree caratterizzate
da particolare interesse ai fini della tutela e della valorizzazione. Tali individuazioni
derivano dai vincoli ex Lege 1497, dai vincoli e segnalazioni architettoniche e
archeologiche.
In riferimento ai vincoli ex Lege 1497 si rileva l’esistenza, in agro del Comune di Campi
Salentina, di un area dichiarata “zona di notevole interesse pubblico”
Nella Fig. 219 si riportata la perimetrazione di quest’area, come individuata nella Tav. C
allegata al D.M. del 23/12/1997.
Fig. 2.19 Perimetrazione “Serre di Sant’Elia”, riproduzione TAV C “Quadro di unione dei fogli
catastali zona vincolo Fg.6/7/8/14/15/20/21/22/24” allegata al D.M. del 23/12/19997 di imposizione
del vincolo.
23
Campi Salentina
Via P.zza della Libertà – Ufficio Tecnico
Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
Fig. 2.20 Perimetrazione vincolo ex Legge 1497 “zona di notevole interesse pubblico”
Tra i “vincoli e segnalazioni ” individuate dal PUTT/P si hanno:
24
Campi Salentina
Via P.zza della Libertà – Ufficio Tecnico
Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
-
vincolo architettonico per la Chiesa Madonna Dell’Alto;
Fig.2.21 Vincolo Architettonico Chiesa Madonna Dell’Alto.
-
segnalazione architettonica per il menhir Sperti e la masseria Timuerri;
Fig.2.22 Seg. Architettonica Masseria Timuerra.
25
Campi Salentina
Via P.zza della Libertà – Ufficio Tecnico
Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
-
segnalazione archeologica per menhir Candido.
Fig.2.23 Seg. Archeologica menhir Candido.
Come, sopra indicato numerose sono le segnalazioni architettoniche-archeologiche non
evidenziate dal PUTT/P ma censite dal “1° Rapporto sullo Stato Dell’Ambiente “ Agenda
21 Locale Terra d’Arneo ed rilevate nei primi adempimenti del PUTT/P.
Nella tabella seguente si riporta un elenco dei vincoli e delle segnalazioni archeologiche
ed architettoniche così come censite nei primi adempimenti del PUTT/P, riportando per
ogni bene una breve descrizione ed una foto.
26
Campi Salentina
Via P.zza della Libertà – Ufficio Tecnico
Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
ELENCO VINCOLI E SEGNALAZIONI ARCHEOLOGICHE E ARCHITETTONICHE
N.
PROG.
01
TIPO
BENE
V.+ M.
DENOMINAZIO
Morgana
TIPOLOGIA
DESCRIZIONE
Segn.
Archit.
Complesso
architettonico
molto
articolato, costituito da due fabbricati,
uno legato alla produzione e lavorazione
agropastorale, risalente al XVII – XVIII
sec.; l’altro a piano terra e primo piano
comprende la residenza. Nonostante la
tipologia edilizia molto diffusa nella zona,
risulta molto interessante l’aspetto
architettonico del complesso.
02
c.
Montecoco
1
Segn.
Archit.
Fabbricato costituito da residenza, e
pertinenze legate alla produzione
agricola, di impostazione settecentesca
con successive integrazioni ottocentesche.
Rispecchia le tipologie edilizie del luogo
per destinazioni simili. Ubicato in ottima
posizione di altura in area sottoposta a
vincolo paesaggistico.
03
c.
Montecoco
2
Segn.
Archit.
N.D.
03.a
c.
Montecoco
3
Segn.
Archit.
04
M.
Pezzuti
Segn.
Archit.
05
Ch. - r.
Madonna
dell’Alto
Vinc.
Archit.
06
V.
Madonna
dell’Alto
Segn.
Archit
FOTO
N.D.
Caseggiato costituito da residenza, e
pertinenze legate alla produzione
agricola, di impostazione settecentesca
con successive integrazioni ottocentesche.
Rispecchia le tipologie edilizie del luogo
per destinazioni simili. Ubicato in ottima
posizione di altura in area sottoposta a
vincolo paesaggistico.
Complesso
produttivo
di
vaste
dimensioni, legato alla produzione
agricola ed in particolare al pascolo, parte
destinato
alla
residenza.
Molto
interessante e ben conservata la tipologia
edilizia, anche se rispecchia le tipologie
tipiche della zona per questa destinazione.
Risale molto probabilmente alla seconda
metà ‘700. Ubicata in una area di
notevole
interesse
paesaggistico
sottoposta a vincolo.
Complesso rurale costituito da Chiesa
romanica risalente al XIII sec. e da vani
di pertinenza attigui all’edificio sacro.
L’edificio è sottoposto a vincolo
architettonico. Ubicata tra i centri di
Campi Salentina, Squinzano, Cellino S.
Marco, su un area di altitudine di m. 58
s.l.m., sulla dorsale del territorio
denominato Serre di S.Elia, quest’ultima
area dichiarata di notevole interesse
paesaggistico con D.M. BB.CC.AA. del
23.12.1997.
Edificio risalente alla seconda metà del
1800, destinato a residenza estiva rurale,
realizzato secondo un gusto classico,
presenta uno sviluppo planimetrico e
volumetrico al di fuori dei canoni e delle
tipologie locali coeve, risulta molto
evidente il riferimento alle architetture
27
Campi Salentina
Via P.zza della Libertà – Ufficio Tecnico
Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
07
08
09
10
11
12
13
c.
c.
c.
c.
c.
c.
E.
Donna
Concetta
Giovannella
1
Giovannella
2
Giovannella
3
Giovannella
4
Malaschi
S. Oronzo
Segn.
Archit
delle ville Palladiane. Ubicata in ottima
posizione di altura in area sottoposta a
vincolo paesaggistico.
Caseggiato costituito da residenza, e
pertinenze a destinazione legate alla
lavorazione e produzione agricola, di
impostazione
settecentesca
con
successive integrazioni ottocentesche.
Rispecchia le tipologie edilizie del luogo
per destinazioni simili. Ubicato in ottima
posizione di altura in area sottoposta a
vincolo paesaggistico.
Segn.
Archit
Fabbricati destinati a residenze di
campagna, risalenti ai primi anni del
1900, fa parte di un borgo abitato da
famiglie di contadini, attivo sino agli anni
50’, il nucleo rurale era dotato di scuola e
chiesa.
Segn.
Archit
Fabbricati destinati a residenze di
campagna, risalenti ai primi anni del
1900, fa parte di un borgo abitato da
famiglie di contadini, attivo sino agli anni
50’, il nucleo rurale era dotato di scuola e
chiesa.
Segn.
Archit
Fabbricati destinati a residenze di
campagna, risalenti ai primi anni del
1900, fa parte di un borgo abitato da
famiglie di contadini, attivo sino agli anni
50’, il nucleo rurale era dotato di scuola e
chiesa.
Segn.
Archit
Fabbricati destinati a residenze di
campagna, risalenti ai primi anni del
1900, fa parte di un borgo abitato da
famiglie di contadini, attivo sino agli anni
50’, il nucleo rurale era dotato di scuola e
chiesa.
Segn.
Archit
Fabbricato di notevole importanza
architettonica e paesaggistica, è costituito
da un piano terra destinato alla
produzione e conservazione dei prodotti
agricoli e da un primo piano destinato a
residenza. Molto interessante ed originale
la tipologia edilizia, unica nella zona.
Risale molto probabilmente alla metà del
‘700. Ubicato in posizione gradevole;
negli anni ’90, nella struttura muraria del
fabbricato, è stata rinvenuta una lapide
Messapica.
Segn.
Archit
Edicola votiva dedicata al S. Oronzo
protettore di Campi Salentina. Risalente
probabilmente al XVIII sec., elemento
molto importante nella toponomastica
rurale. Molto interessanti il carattere
architettonico, perfetta nell’integrazione
paesaggistica.
28
Campi Salentina
Via P.zza della Libertà – Ufficio Tecnico
Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
14
15
15.a
Magi
Segn.
Archit
Fabbricato nato, come nucleo principale
destinato a alla lavorazione e produzione
agricola risalente al XVIII sec. ampliato
successivamente con residenza di
campagna estiva, risalente probabilmente
ai primi anni del 1900.
c.
Ospedale
Segn.
Archit
Nucleo costituito da fabbricati contigui,
destinati a residenze di campagna,
risalenti probabilmente, al XVIII sec.,
rispecchia una tipologia edilizia tipica
molto diffusa nella zona.
Pz.
Pozzo
Ospedale
Segn.
Archit
Realizzato con blocchi monolitici in
pietra locale, in discrete condizioni di
conservazione. Serviva le abitazioni rurali
della zona.
V.+ M.
16
M.- r.
Arco
Segn.
Archit
17
M.
Carritelli
Segn.
Archit
18
c.
San
Giovanni
Segn.
Archit
19
M. + c.
Antoglietta
Segn.
Archit
Complesso
produttivo
di
vaste
dimensioni, legato alla produzione
agricola ed in particolare al pascolo, parte
destinato
alla
residenza.
Molto
interessante la tipologia edilizia, anche se
rispecchia le tipologie tipiche della zona
per questa destinazione. Risale molto
probabilmente alla fine del ‘600.
Complesso
produttivo
di
vaste
dimensioni, legato alla produzione
agricola ed in particolare al pascolo, parte
destinato
alla
residenza.
Molto
interessante e ben conservata la tipologia
edilizia, anche se rispecchia le tipologie
edilizie tipiche della zona per questa
destinazione. Risale molto probabilmente
alla seconda metà ‘700.
Il fabbricato, attualmente visibile,
presenta delle caratteristiche tipologiche
e architettoniche poco comprensibili, non
rientra negli schemi tipologici della zona.
Il complesso, anche se la sua ultima
destinazione
lo vede legato alla
produzione
agricola,
nella
sua
configurazione originale, nasce con
destinazione molto diversa. Il nucleo
molto antico è probabilmente parte di un
edificio religioso di monaci Basiliani,
ricade in una zona a forte connotazione
simbolica, storica e culturale. Le origini
del complesso originario dovrebbero
risalire probabilmente al X° – XI°.
Complesso
produttivo
di
vaste
dimensioni, legato alla produzione
agricola ed in particolare al pascolo, parte
destinato
alla
residenza.
Molto
interessante la tipologia edilizia, anche se
rispecchia le tipologie edilizie tipiche
della zona per questa destinazione. Risale
molto probabilmente alla prima metà del
‘800. Successivamente a subito ulteriori
ampliamenti.
29
Campi Salentina
Via P.zza della Libertà – Ufficio Tecnico
Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
20
21
22
23
24
25
26
27
c.
c.
c.
c.
c.
c.
c.
Tr.
Giovannelli
Padula
Ronzina
Occhineri
Perrone
Antoglietta/
1
Maddalo
Patera
Segn.
Archit
Fabbricato costituito da residenza, rurale,
di impostazione ottocentesca con
successive integrazioni. Rispecchia le
tipologie edilizie del luogo per
destinazioni simili.
Segn.
Archit
Caseggiato costituito da residenza rurale,
e pertinenze legate alla lavorazione e
produzione agricola, di impostazione
ottocentesca con successive integrazioni.
Rispecchia le tipologie edilizie del luogo
per destinazioni simili.
Segn.
Archit
Caseggiato costituito da residenza, e
pertinenze legate alla lavorazione e
produzione agricola, di impostazione
ottocentesca con successive integrazioni.
Rispecchia le tipologie edilizie del luogo
per destinazioni simili.
Segn.
Archit
Segn.
Archit
Segn.
Archit
Segn.
Archit
Segn.
Archit
Caseggiato costituito da residenza rurale,
e pertinenze legate alla lavorazione e
produzione agricola, di impostazione
ottocentesca con successive integrazioni.
Rispecchia le tipologie del luogo per
destinazioni simili.
Caseggiato costituito da residenza, e
pertinenze legate alla lavorazione e
produzione agricola, di impostazione
ottocentesca
con
successive
integrazioni.Rispecchia
le
tipologie
edilizie del luogo per destinazioni simili.
Caseggiato costituito da residenza rurale,
e pertinenze legate al ricovero di attrezzi
per
la
produzione
agricola,
di
impostazione ottocentesca con successive
integrazioni. Rispecchia le tipologie del
luogo per destinazioni simili. Ubicato in
posizione gradevole.
Caseggiato, costituito da ambienti
destinati alla lavorazione e conservazione
di prodotti agricoli, ed in parte alla
residenza, di impostazione settecentesca
con successive integrazioni ottocentesche.
Rispecchia le tipologie del luogo per
destinazioni simili. Ubicato in ottima
posizione di altura in area sottoposta a
vincolo paesaggistico.
Complesso produttivo di discrete
dimensioni, legato alla produzione
agricola ed in particolare alla lavorazione
dell’olio, parte destinato alla residenza.
Molto interessante la tipologia edilizia,
anche se rispecchia le tipologie edilizie
tipiche della zona per questa destinazione.
Risale molto probabilmente alla prima
metà del ‘700. Ubicato in posizione
N.D.
30
Campi Salentina
Via P.zza della Libertà – Ufficio Tecnico
Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
28
V.
Chimienti
Segn.
Archit
29
c.
Spasa 1
Segn.
Archit
30
c.
Spasa 2
Segn.
Archit
31
M.
Chimienti
Segn.
Archit
31.a
32
Pz.
c.
Pozzo
Chimienti
Scancanisa/
1
Segn.
Archit
Segn.
Archit
gradevole ricade in area sottoposta a
vincolo paesaggistico.
Villa destinata alla residenza rurale
stagionale,
con
pertinenze,
di
impostazione ottocentesca con successive
integrazioni, molto bello l’aspetto
architettonica
e
l’integrazione
paesaggistica. Rispecchia le tipologie del
luogo per destinazioni simili. Ubicato in
ottima posizione di altura in area
sottoposta a vincolo paesaggistico.
Complesso produttivo di discrete
dimensioni, legato alla produzione ed al
ricovero
di
prodotti
derivanti
d’agricoltura,
parte destinato alla
residenza. Molto interessante la tipologia
edilizia, anche se rispecchia le tipologie
tipiche della zona per questa destinazione.
Risale molto probabilmente ai primi dell’
800. Ubicato in posizione gradevole
ricade in area sottoposta a vincolo
paesaggistico.
Complesso produttivo di discrete
dimensioni, legato alla produzione
agricola, parte destinato alla residenza.
Molto interessante la tipologia edilizia,
anche se rispecchia le tipologie edilizie
tipiche della zona per questa destinazione.
Risale molto probabilmente alla prima
metà dell’800. Ubicato in posizione
gradevole ricade in area sottoposta a
vincolo paesaggistico.
Complesso rurale di discrete dimensioni,
legato alla lavorazione agricola, parte
destinato
alla
residenza.
Molto
interessante la tipologia edilizia, anche se
rispecchia le tipologie edilizie tipiche
della zona per questa destinazione. Risale
molto probabilmente alla prima metà del
‘700. Ubicato in posizione di altura
ricade in area sottoposta a vincolo
paesaggistico.
Realizzato in blocchi di pietra locale, è
una struttura architettonica, ben visibile
nel contesto, con vasche di raccolta e
caditoie. Risale probabilmente alla metà
del ‘700.
Caseggiato costituito da residenza, e
pertinenze legate alla lavorazione e
produzione agricola, di impostazione
ottocentesca con successive integrazioni.
Rispecchia le tipologie edilizie del luogo
per destinazioni simili. Ubicato in buona
posizione, ai piedi delle Serre di S. Elia,
in area sottoposta a
vincolo
paesaggistico.
31
Campi Salentina
Via P.zza della Libertà – Ufficio Tecnico
Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
33
33.a
33.b
c.
c.
c.
Scancanisa/
2
Scancanisa/
3
Scancanisa/
4
Segn.
Archit
Segn.
Archit
Segn.
Archit
34
M.
Timuerra
Vinc.
Archit.
35
m.
Candido
Vinc.
Archeol.
36
V.
Miglietta
Segn.
Archit
Caseggiato costituito da residenza, e
pertinenze legate alla lavorazione e
produzione agricola, di impostazione
ottocentesca
con
successive
integrazioni.Rispecchia
le
tipologie
edilizie del luogo per destinazioni simili.
Ubicato in buona posizione, ai piedi delle
Serre di S. Elia, in area sottoposta a
vincolo paesaggistico.
Caseggiato costituito da residenza rurale,
e pertinenze legate alla
produzione
agricola, di impostazione ottocentesca
con successive integrazioni. Rispecchia le
tipologie edilizie del luogo per
destinazioni simili. Ubicato in buona
posizione, ai piedi delle Serre di S. Elia,
in area sottoposta a
vincolo
paesaggistico.
Caseggiato costituito da residenza, e
pertinenze legate alla
produzione
agricola, di impostazione ottocentesca
con successive integrazioni. Rispecchia le
tipologie edilizie del luogo per
destinazioni simili. Ubicato in buona
posizione, ai piedi delle Serre di S. Elia,
in area sottoposta a
vincolo
paesaggistico.
Masseria fortificata, complesso produttivo
di grandi
dimensioni, legato alla
produzione agricola ed al pascolo, parte
destinato alla residenza. Di grande
importanza la tipologia edilizia, unica nel
nostro territorio comunale, anche se
rispecchia le tipologie edilizie tipiche
delle masserie fortificate del Salento.
Risale molto probabilmente alla prima
metà del ‘700. Ubicato in posizione
gradevole ricade in area sottoposta a
vincolo paesaggistico ed essa stessa è
sottoposta a vincolo architettonico.
Elemento lapideo, ubicato a nord del
centro abitato, a circa km. 1 dal centro
abitato, sulla strada comunale per S.
Pietro Vernotico, in prossimità della
masseria omonima. Di altezza ml. 2,30
ca. La pietra fittile insiste su area
sottoposta a vincolo paesaggistico.
Villa destinata alla residenza rurale
stagionale, con pertinenze legate alla
produzione agricola, di impostazione
ottocentesca con successive integrazioni,
molto bella l’impostazione architettonica
e l’integrazione paesaggistica. Rispecchia
le tipologie edilizie del luogo per
destinazioni simili.
32
Campi Salentina
Via P.zza della Libertà – Ufficio Tecnico
Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
37
c.
La Specchia
Segn.
Archit
38
M.
Bellisario
Segn.
Archit
39
c.
Cupa
Segn.
Archit
40
M.
Polita
Segn.
Archit
41
M.
Sirsi
Grande
Segn.
Archit
42
M.
Sirsi piccola
Segn.
Archit
43
M.
Bellaroman
a
Segn.
Archit
Fabbricato destinata alla residenza rurale
stagionale, con pertinenze legate alla
produzione agricola, di impostazione
ottocentesca con successive integrazioni,
gradevole l’impostazione architettonica e
l’integrazione paesaggistica. Rispecchia
le tipologie edilizie del luogo per
destinazioni simili.
Complesso produttivo di notevoli
dimensioni, legato alla produzione
agricola ed al pascolo, parte destinato alla
residenza. Molto interessante la tipologia
edilizia, anche se rispecchia le tipologie
edilizie tipiche della zona per questa
destinazione. Risale molto probabilmente
alla prima metà del ‘700. Ubicato in
posizione gradevole.
Fabbricato costituito da residenza rurale,
con pertinenze legate alla produzione e
lavorazione agricola, di impostazione
ottocentesca con successive integrazioni,
buona
l’integrazione
paesaggistica.
Rispecchia le tipologie edilizie del luogo
per destinazioni simili.
Complesso produttivo di discrete
dimensioni, legato alla produzione
agricola ed al pascolo, parte destinato alla
residenza. La tipologia edilizia è tipica
della zona per questa destinazione, è
integra e ben visibile. Risale molto
probabilmente alla metà del ‘700. Ubicato
in posizione gradevole.
Complesso produttivo di notevoli
dimensioni, legato al pascolo, parte
destinato
alla
residenza.
Molto
interessante la tipologia edilizia, anche se
rispecchia le tipologie edilizie tipiche
della zona per questa destinazione. Risale
molto
probabilmente,
nel
nucleo
principale, alla seconda metà del ‘700.
Ubicato in posizione gradevole.
Fabbricato di piccole dimensioni per la
sua tipologia, legato al pascolo, parte
destinato alla residenza. La tipologia,
rispecchia le tipologie edilizie tipiche
della zona per questa destinazione. Risale
molto probabilmente alla fine del ‘800.
Ubicato in posizione gradevole.
Complesso produttivo di notevoli
dimensioni, legato alla produzione
agropastorale, parte destinato alla
residenza. Molto interessante la tipologia
edilizia, integra e ben visibile, anche se
rispecchia le tipologie tipiche della zona
per questa destinazione. Risale molto
probabilmente alla prima metà del ‘700.
Ubicato in posizione gradevole.
33
Campi Salentina
Via P.zza della Libertà – Ufficio Tecnico
Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
44
M.
Occhio di
Chiara
Segn.
Archit
45
M. - r.
Caperrone
Segn.
Archit
46
c.
Calabrese
Segn.
Archit
47
M.
La Macchia
Segn.
Archit
48
Ch.
Madonna
del Bosco
Vinc.
Archit.
49
Tc.
Strada
Messapico/
Romana
Segn.
Archit
Complesso produttivo di notevoli
dimensioni, legato alla produzione
agricola ed al pascolo, parte destinato alla
residenza. Molto interessante la tipologia
edilizia, tuttora ben conservata, rispecchia
le tipologie edilizie tipiche della zona per
questa destinazione. Risale molto
probabilmente alla prima metà del ‘700.
Ubicato in posizione gradevole.
Complesso produttivo di notevoli
dimensioni, legato alla produzione agropastorale, parte destinato alla residenza.
Molto interessante la tipologia edilizia,
attualmente allo stato di rudere, rispecchia
le tipologie edilizie tipiche della zona per
questa destinazione. Risale molto
probabilmente alla prima metà del ‘700.
Ha subito ampliamenti e rifacimenti sul
finire dell’800.
Fabbricato costituito da residenza rurale
stagionale, al piano primo, con pertinenze
legate alla lavorazione e produzione
agricola, al piano terra, realizzata nella
seconda
metà
dell’ottocento,
con
successive integrazioni, molto bella
l’impostazione
architettonica
e
l’integrazione paesaggistica. Originale la
tipologie edilizia, rispetto a destinazioni
simili.
Complesso produttivo di notevoli
dimensioni, legato all’allevamento e
pascolo, parte destinato alla residenza.
Risale molto probabilmente, nel nucleo
principale, alla prima metà del ‘800.. Ha
subito notevoli ampliamenti e modifiche
negli anni ’50, che hanno modificato
l’aspetto
architettonico
originale.
Struttura abitata e funzionante.
Edificio religioso, ubicato a ovest, del
centro abitato risale probabilmente al
XVI° sec. La chiesa ad una navata con
attigua sacrestia, è dotata di altare
arricchito da un paliotto di marmi
policromi, sacra immagine affrescata.
Nel corso del tempo ha mutato la sua
onomastica prima intitolata alla Madonna
di Costantinopoli sino al 1667 e
successivamente Madonna del Bosco dal
sito che un tempo accoglieva la chiesa
omonima.
I resti del tracciato della strada, sono
visibili, in prossimità della Masseria Sirsi
Grande, ad una distanza di km. 2,5 ca. dal
centro abitato. Le testimonianze sono
costituite da tratti di antiche carraie
scavate nella roccia e da fossato laterale
per la raccolta delle acque. Dalle
dimensioni e numero di carraie dovrebbe
trattarsi probabilmente della strada
“Sallentina” di epoca Messapica.
34
Campi Salentina
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Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
50
c.
I Solemi
Segn.
Archit
51
M.
Santa Croce
Segn.
Archit
52
Ch.- r.
Madonna
del Franco
Segn.
Archit
53
c.
Ciccio Prete
Segn.
Archit
54
55
56
c.
c.
c.
Ciccio
prete/2
Misia
Binghiaturo
Segn.
Archit
Segn.
Archit
Segn.
Archit
Fabbricato costituito da residenza rurale,
con pertinenze legate alla produzione
agricola, di impostazione ottocentesca
con successive integrazioni. Rispecchia le
tipologie edilizie del luogo per
destinazioni simili.
Complesso produttivo di notevoli
dimensioni,
legato
all’agricoltura,
allevamento e pascolo, parte destinato alla
residenza. Ha subito notevoli ampliamenti
e modifiche, negli anni ’70, che hanno
modificato
l’aspetto
architettonico
originale. Risale molto probabilmente, nel
nucleo principale, alla seconda metà del
‘700. Struttura abitata.
In origine edificio religioso, ora
sconsacrato, ubicato a sud, del centro
abitato risale probabilmente al XVII°XVIII° sec. La chiesa costituita da unico
ambiente, con locali attigui, è ancora
dotata di altare. Nel corso del tempo ha
mutato la sua destinazione religiosa
assumendo la destinazione di ricovero di
masserizie e prodotti agricoli. Era
intitolata alla Madonna del Franco?, di
cui resta il toponimo.
Caseggiato costituito da residenza, e
pertinenze legate alla lavorazione e
produzione agricola, di impostazione
ottocentesca con successive integrazioni.
Rispecchia le tipologie edilizie del luogo
per destinazioni simili.
Caseggiato costituito da residenza, e
pertinenze legate alla lavorazione e
produzione agricola, di impostazione
ottocentesca con successive integrazioni.
Rispecchia le tipologie edilizie del luogo
per destinazioni simili.
Caseggiato costituito da residenza, e
pertinenze legate alla lavorazione e
produzione agricola, di impostazione
ottocentesca con successive integrazioni.
Rispecchia le tipologie edilizie del luogo
per destinazioni simili.
Caseggiato costituito da residenza, e
pertinenze legate alla lavorazione e
produzione agricola, di impostazione
ottocentesca con successive integrazioni.
Rispecchia le tipologie edilizie del luogo
per destinazioni simili.
35
Campi Salentina
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Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
57
58
59
60
61
62
c.
c.
c.
c.
V.
V.
Pagliara
Lombardi
Mercanti
Arco Rosso
Santa Croce
1
Villa
Romani
Segn.
Archit
Segn.
Archit
Segn.
Archit
Segn.
Archit
Segn.
Archit
Segn.
Archit
63
Va
Muro in
Pietrame
S.Lorenzo
Segn.
Archit
64
c.
S. Lorenzo
Segn.
Archit
Caseggiato costituito da residenza, e
pertinenze legate alla lavorazione e
produzione agricola, di impostazione
ottocentesca con successive integrazioni.
Rispecchia le tipologie edilizie del luogo
per destinazioni simili.
Caseggiato costituito da residenza, e
pertinenze legate alla lavorazione e
produzione agricola, di impostazione
ottocentesca con successive integrazioni.
Rispecchia le tipologie edilizie del luogo
per destinazioni simili.
Caseggiato costituito da residenza, e
pertinenze legate alla lavorazione e
produzione agricola, di impostazione
ottocentesca con successive integrazioni.
Rispecchia le tipologie edilizie del luogo
per destinazioni simili.
Caseggiato costituito da residenza, e
pertinenze legate alla lavorazione e
produzione agricola, di impostazione
ottocentesca con successive integrazioni.
Rispecchia le tipologie edilizie del luogo
per destinazioni simili.
Edificio risalente alla prima metà del
1900, destinato a residenza estiva rurale,
realizzato secondo un gusto del periodo,
presenta uno sviluppo planimetrico e
volumetrico molto schematico, rispecchia
le tipologie edilizie del tempo per la sua
destinazione. Ubicata in buona posizione.
Edificio risalente alla prima metà del
1900, destinato a residenza estiva rurale,
realizzato secondo un gusto ispirato al
neogotico. Attualmente è in stato di
abbandono,
buona
la
posizione
paesaggistica.
Il muro realizzato in pietra calcarea
informe di altezza ml. 2,00 – 2,20,
delimita l’area di pertinenza della vecchia
chiesetta di San. Lorenzo, quest’ultima
demolita negli anni 50-60. La chiesa è
stata successivamente ricostruita. Il muro
coevo della vecchia chiesa risale
presumibilmente al sec. XVII.
Fabbricato rurale destinato a alla
residenza e produzione agricola risalente
al XVII sec. ampliato successivamente
con residenza di campagna estiva,
risalente probabilmente ai primi anni del
1800.
N.D.
N.D.
36
Campi Salentina
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Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
LEGENDA BENI CULTURALI
c.
= casino, caselle, casole, casale, casalino, casa, posta, riparo, casone, stazionamento
ch.
= chiesa, cattedrale, cripta, basilica, chiostro
cp.
= cappella
ch. r.
= Chiesa rupestre o rurale
m.
= menhir
M.
= Masseria, masseriola, trullo, fattoria, iazzo, taverna, fortino
Pz.
= Pozzo
r.
= resti, residui, ruderi, rovine, cippo, colonna, pietre militari, stele
Tc.
= Tracciato
V.
= Villa, villino
VA.
= Molo, colombaia, cala, epitaffio, titolo, cinta muraria, mura, buca, tettoie, braccio, piazza, parco, complesso, fontana,
monte, bonifici, pedali, portale, giardino, rione, arco, acquedotto, zona, serra, vigna, podere, terme, sciale, porto, bifora, lavatoio,
miniera, punta, viadotto, scogli, fornace, stazioni, impianti produttivi, muraglie, murgia
Tab. 1 Elenco vincoli e segnalazione architettoniche-archeologiche per il Comune di Campi Salentina (fonte
primi adempimenti del PUTT/P).
Per quanto attiene al sistema della copertura vegetazionale, colturale e della potenzialità
faunistica, Boschi e macchie , la cartografia di Piano (Serie N. 4 “Boschi – Macchia –
Biotopi – Parchi”, Serie N. 9 “Vincoli faunistici” ) ha indicato la presenza di due zone
vincolate dal punto di vista faunistico:
1)
un “Oasi di protezione” (Denominazione: “Il Feudo” )
2)
ed una zona classificata a “Gestione sociale” ( decaduta con Legge
Nazionale n. 157/92). (Fig. 2.24)
37
Campi Salentina
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Oasi di protezione “il Feudo “
Zona a gestione Sociale
Fig. 2.24 - Le aree faunistiche del Comune di Campi Salentina
38
Campi Salentina
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2.13 RICOGNIZIONE DEGLI ASPETTI SOCIOECONOMICI
In questo paragrafo si analizzeranno in maniera sintetica gli aspetti demografici e relativi
alle attività produttive ed ai servizi,
2.13.1 POPOLAZIONE
La popolazione residente in Campi Salentina, in base ai dati definitivi forniti dall’ISTAT
relativi al 14° Censimento della popolazione e delle abitazioni 2001, è pari a 11.242
persone (rispetto al censimento del 1991, il comune di Campi registra un decremento della
popolazione di 358 unità), articolata in 3.851 famiglie. L’ultimo dato dell’anagrafe comunale
al 31.12.2007 pari a 10.921 abitanti (5.147 maschi e 5.774 femmine)rivela, un ulteriore
decremento pari a 321 unità, del tutto analogo a quello avutasi nel decennio 1991/2001.
2.13.2 IL SISTEMA ECONOMICO – PRODUTTIVO
Il sistema economico-produttivo campiota è articolato prevalentemente attorno al terziario,
sanità e istruzione, e al primario. Meno vivace appare il secondario anche se
recentemente si assiste all’emergere del del secondario agro-alimentere di una qualche
rilevanza (basta pensare alla produzione vinicola) dotato di una apparente forza di
orientamento per l’economia comunale mnel suo complesso.
2.14 RICOGNIZIONE STORICA DELL’INSEDIAMNETO
Non si hanno notizie precise per il popolamento dell’attuale abitato di Campi Salentina
prima del secolo XIII. Alla fine del secolo XIII (1272) Campi Salentina è citata come
casale, ossia come abitato prevalentemente rurale, al pari dei vicini centri di Squinzano e
Novoli.
I due secoli successivi, fino alla fine del XV, non pare segnino una promozione di rilievo
nel ruolo di Campi nella gerarchia insediativa territoriale dell’area. Non passarono tuttavia
molti anni perché, proprio sotto la breve signoria dei Maremonti, Campi inizia a giocare un
ruolo più significativo nel complesso scacchere delle feudalità Salentina. Si verifica
probabilmente a favore di Campi, un processo di attrazzione e di concentrazione della
39
Campi Salentina
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popolazione legate alla decadenza dei casali limitrofi come quello di Bagnara, posto a
settentrione dell’abitato, a cavaliere delle Serre di Sant’Elia. Nell’area di quello che fu il
casale di Bagnara è ancora oggi sita una chiesetta romanica databile tra il XII ed il XIII
secolo, Santa Maria dell’Alto. Questa chiesa sorge sul sito probabile di una villa rustica
romana (secondo lo storico Vetrugno). Altre testimonianze dell’età antica del territorio di
Campi sono contenute nelle notizie riportate dal Serio circa la stele infranta (Sperti) della
vicinale intersecante la ferrovia Campi – Salice, stimata dallo studioso come alta circa tre
metri (Serio, 1993, p. 394 e pp. 405-406), nonché circa l’atra stele (Candido), alta poco più
di due metri della comunale per la Madonna dell’Alto, al bivio per la masseria omonima
della famiglia Maci. (Serio, 1993, pp. 407-408).
Nel 1510 Belisario Maremonti è citato come barone di Campi. Ma già nel 1519 la
baronessa di Campi Giovanna Maremonte, signora di Campi, muore senza eredi e nel
1520 la baronia di Campi viene acquistata da Paolo de Mattheis e Vittorio de Priolis.
Negli anni che seguono, lungo il XVI secolo, il feudo di Campi conosce ancora altri
trasferimenti di proprietà. Nel 1946 Campi passa da Luigi Maria de Paladini a Vincenzo
Scaler. Disponiamo, per lo stato del territorio di Campi di questo periodo, di alcuni
significativi tratti descrittivi: alla metà del secolo XVI, sotto Ferrante (Ferdinando) de
Paladini, barone di Campi, Salice, Squinzano e dei relativi suffeudi, il territorio annovera
una padula dove si curano lini, una taverna, produzioni assistite da mulino e trappeti, il
cotone, grano, orzo, avena, vino, olio, fave, e ancora carni di pecora e porco, embrici
(tegole in laterizio); Afra, Bagnara e Agliulo sono disabitati.
Con l’avvio del XVII secolo e l’assurgere alla signoria della famiglia Erriquez, Campi
riprende l’ascesa di rango: nel 1630 è marchesato con Giovanni Erriquez, la cui moglie è
Maria Paladini (signora di Campi fino alla morte nel 1675); peraltro il fatto che nella terra di
Campi si trovino ormai vari nuclei disabitati (Afra, Bagnara, Capriglia) segnala la crisi
attraversata dal feudo. Del resto nell’immediato intorno, Squinzano sembra aver
conquistato una posizione di supremazia: Gabriele Agostino Enriquez si fregia nel 1700
dei titoli di principe di Squinzano e marchese di Campi.
Nel XVIII secolo Campi è infeudata a un ‘altra famiglia delle più rilevanti del Regno di
Napoli, quella dei Filomarino. Nel 1751 Squinzano, Campi, Salice, Guagnano e le località
disabitate di Afra e Bagnara, sono sotto la potestà feudale del duca di Cutrufiano Alfonso
Filomarino. Nel 1792, alle soglie della fine del regime feudale, decretata dai francesi di
40
Campi Salentina
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Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat appena insediatisi sul trono di Napoli (18061815), Campi è ancora di un Nicola Filomarino.
In conclusione l’evolvere della vicenda feudale segnala un progressivo consolidamento del
ruolo di Campi nell’area Salentina, in connessione a quello giocato in essa e nel regno da
alcune grandi famiglie: Maremoti, De Paladini, Enriquez, Filomarino. Queste dinamiche
istituzionali e feudali, si riflettono nello strutturarsi della forma urbana: infatti la creazione
della piazza in forma di elle contrappuntata dalla Chiesa Matrice (parte del più antico
impianto urbanistico mediovale) e del grande palazzo baronale-marchesale, creerà una
grande polarità centrale destinata negli anni successivi a determinare consistenti
gravitazioni e ristrutturazioni di annucleamento degli originari tessuti edilizi radi, allineati
sui percorsi-matrice delle strade per Taranto-Guagnano e per Lecce, per Cellino San
Marco, per Squinzano, per Novoli, per Veglie.
Il secolo XVII registra a Campi il grande episodio della nascita delle Scuole Pie (1628),
volute dal marchese Giovanni Enriquez, una fondazione destinata a segnare in profondo il
futuro di Campi. Nel 1642 la scuola è pronta. L’istituto Calasanzio, con il rettorato di padre
Simone (1680-1687), viene fortemente potenziato. Nel 1700 la biblioteca dell’istituto
annovera più di 1000 volumi.
Informazione più articolata si ha per il XVIII secolo. Lo stato delle anime di Campi riporta
2.765 abitanti al 1747 e 3.116 al 1779, rilevando una sensibile crescita demografica di 351
anime in soli 32 anni. In quel periodo la Campagna di Campi a soli 15 Km da Lecce, si
presenta ancora coltivata a foraggio, vigneto, oliveto, alcuni giardini, ed è citata come di
produzione sovrabbondante; per questo i Campioti si dedicano ancora prevalentemente
all’agricoltura, alla pastorizia e al commercio dei relativi prodotti.
Tra il 1774 ed il 1776 si è risolta in sede giudiziaria un’annosa questione che
contrapponeva le università di Campi, Squinzano, S. Pietro Vernotico per i confini dei
rispettivi feudi: viene stabilita l’appartenenza a Campi dei suffeudi di Afra, Bagnara, Aglioli,
Firmigliano: cosicché i territori di questi suffeudi, fino allora pressoché abbandonati,
vengono rimessi a coltura.
L’onciario riporta per Campi nel 1778, 38 masserie, prevalentemente di proprietà
ecclesiastica, 22 delle quali sono ancora rilevabili nelle tavolette, in rapporto 1:25.000 del
rilievo del 1948 dell’Istituto Geografico Militare; queste masserie erano tuttavia solo
parzialmente, in numero di appena 11, abitate stabilmente. Si trattava per altro, di
41
Campi Salentina
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Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
masserie di modesta dimensione e significatività rispetto alle medie Salentine. Le
masserie di Campi, consistono dice l’onciario, di case, capanne, curti, aia e altri membri, e
hanno poco bestiame, non più di 40 pecore a masseria. L’unica masseria fortificata è la
Timuerri, databile alla seconda metà del secolo XVII.
Si può dire che per ampie parti del territorio rurale di Campi gli assetti attuali non
differiscono drasticamente da quelli definiti dalle messe a coltura dell’età moderna, in altre
zone dell’agro le cose sono cambiate sensibilmente: la Cupa, ad esempio, tra masseria
S.Croce, cappella della Madonna del Franco e San. Lorenzo, dove nel XVIII secolo
dominava l’oliveto, è oggi largamente coperta da vigneto.
In questi anni, nel XVIII secolo, l’abitato di Campi aveva ormai una sua definita fisionomia,
delineata da palazzi, chiese e edilizia abitativa minuta; quest’ultima era organizzata nei
grandi isolati con fabbricazione marginale chiusa costituita da unità familiari a schiera
involucranti giardini privati.
Al 1779 l’abitato era innervato sostanzialmente da 11 vie (del Foggiano, dei Maci e della
Conza, dei Toti, dietro le scuole Pie, dei Pirelli e Castaldi, della Giudea), da tre-quattro
vichi e cioè vie a fondo cieco (degli Stefanelli, delle Grazie, due vichi di S. Antonio), e
punteggiato da una piazza (di S. Pietro) e da due corti (del Tosco, dello Speziale). In
realtà, Costantini, rifacendosi al catasto conciario del 1778, riporta per l’abitato di Campi
una struttura di piazze, curti, cortili e altri slarghi, vie, strade, strittole e vichi assai più
articolata.
Nel XVIII secolo le informazioni su Campi sono più ricche. Nell’agro molte masserie erano
già dirute, secondo l’onciario e si diffondevano i casini (piccole case per villeggiature
estiva, in numero di una ventina secondo il catasto conciario), spesso proprietà di famiglie
benestanti di Lecce.
Nel XIX secolo un ulteriore infittimento dell’informazione ci consente di seguire ormai
abbastanza da vicino la Campi che è diretta premessa all’attuale struttura insediativa.
Si dispone di documenti riguardanti: nel periodo tra il 1828-1822 la costruzione di due tratti
della strada Lecce-Campi (a sud-est di Campi) per un totale di sette miglia; nel periodo
1822-1829 la costruzione della nuova strada Campi-Guagnano (a nord-ovest di Campi),
nel 1842 l’ inaugurazione del cimitero, ancora nel 1852 la pubblica illuminazione; nel 1856
una grande inondazione riveniente dalle paludi di S. Donaci, con acque alte fino a tre metri
e gravi danni all’abitato; nel 1860 l’illuminazione notturna e il monte dei pegni; nel 1876 il
42
Campi Salentina
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Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
progetto di restauro della chiesa delle Scuole Pie; i sismi del 1883 e 1886 che
danneggiano ulteriormente la chiesa degli Scolopi (la cui facciata crolla nel 1895 e già
ricostruita nel 1898), ecc…
I cospicui lavori stradali del XIX secolo, conferiscono a Campi una posizione rilevante nei
collegamenti di Lecce verso il nord della Puglia, sia verso Taranto che verso Brindisi;
Campi vede quindi esaltato in questo secolo il proprio ruolo storico di tappa nell’itinerario
settentrionale, da Lecce verso Napoli, attraverso l’Appia.
Quanto al XX secolo, solo brevi cenni su alcuni eventi assunti come rilevanti dalla
storiografia locale. Anzitutto l’inondazione del 1920, quando le acque di Martina Franca
giunsero a Francavilla Fontana e di qui dopo aver riempito le paludi di San Donaci
tracimarono nella depressione di Campi. Nel periodo fascista si realizzarono la grande
scuola pubblica, un ramo dell’Acquedotto Pugliese, la grande fontana di Piazza Salandra.
Altre gravi inondazioni si ebbero nel 1960 e 1961, con invasione della Corea, il quartiere
popolare sorto negli ultimi decenni a nord dell’abitato, tra la Campi-Squinzano e la Campi
Lecce, con necessità di organizzare soccorsi addirittura con barche.
Il resto è storia del tutto recente: la costruzione dell’ospedale a ovest dell’abitato, la
costruzione dei due quartieri popolari della 167 a ovest e a est dell’abitato, l’ulteriore
ampliamento disordinato della Corea, la nascita di un quartiere a bassa densità insediativa
e in pratica del tutto abusivo al rione Sognazzi, là dove doveva invece sorgere secondo il
P.di F. degli anni 1970 una zona artigianale. L’insieme di queste realizzazioni si è andata
accumulando, sulla struttura pre-esistente della città secondo modalità di semplice
accrescimento. Le diverse parti si sono andate via via componeste senza tuttavia che la
crescita, lo sviluppo e la maggiore estensione della compagine urbana dessero luogo ad
una entità diversa da quella originaria ancora osservabile nelle mappe in scala 1:50000
dell’I.G.M. degli anni 1874-1952 di seguito riportate.
43
Campi Salentina
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Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
Fig. 2.25 Estratto dalla mappa 1:50000 dell’I.G.M. del 1874, 1913 ed 1952 dell’abitato di Campi Salentina.
Fig. 2.26 – sistema insediativo urbano
44
Campi Salentina
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Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
2.15 RICOGNIZIONE DELLE RISORSE INFRASTRUTTURALI E TECNOLOGICHE
La città di Campi Salentina è situata al centro di una rete di strade provinciali che
provengono dai comuni limitrofi di Squinzano , Trepuzzi , Novoli , Salice Salentino e
Guagnano , comuni posti intorno al centro abitato di Campi.
L’arteria stradale primaria , denominata SS7.Ter , la congiunge ad Ovest con la città di
Guagnano e a Est con il capoluogo di provincia.
infine la città di Campi Salentina è collegata ai comuni limitrofi attraverso un sistema di
viabilità locale rappresentata da un reticolo di strade provinciali.
Ad oggi la città di Campi Salentina non possiede un servizio proprio di trasporto pubblico
urbano; la città tuttavia è servita da una rete di trasporto pubblico extraurbano che la
collega al capolougo.
Dal punto di vista infrastrutturale , negli ultimi anni sono state completate le infrastrutture a
rete ( fognature bianca e nera , e aqp ) e le infrastrutture per la protezione idrogeologica;
anche la metanizzazione di è conclusa di recente; la rete elettrica , alimentata da una
stazione di trasformazione posta un chilometro a nord dell’abitato , in fregio alla via per
Squinzano , per il tramite di alcune cabine urbane posizionate in vari punti , appare di
funzionalità media ;
45
Campi Salentina
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Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
3 IL PRIE DI CAMPI SALENTINA
3.1. OBIETTIVI DEL P.R.I.E.
La Regione Puglia ha stabilito che, ai fini dell’attuazione di quanto previsto dall’art. 12 del
D.P.R. 29/12/2003 n. 387 e, tenendo presente anche quanto previsto dall’art. 7 della L.R.
n. 11/2001, le Amministrazioni comunali si dotino del Piano Regolatore per l’installazione
di Impianti Eolici (P.R.I.E.) e a tal fine ha emanato il Regolamento Regionale n. 16 del
04/10/2006. Tale Regolamento, nel dettare direttive per la valutazione ambientale
nell’ambito delle procedure per il rilascio delle autorizzazioni per l’installazione di impianti
eolici, stabilisce anche le indicazioni per la redazione del PRIE. Dal punto di vista
strettamente tecnico il PRIE è finalizzato all’identificazione delle “aree non idonee ovvero
quelle aree nelle quali non è consentito localizzare gli aerogeneratori, in aggiunta a quelle di cui
all’art. 6 comma 3” del Regolamento medesimo per la realizzazione dei parchi eolici
3.2 INDIVIDUAZIONE DELLE AREE NON IDONEE
L’individuazione delle aree non idonee è stata effettuata attraverso tre fasi relativi a
diverse livelli di approfondimento:
-
in una prima fase sono state individuate e perimetrate le aree da ritenersi
comunque ineleggibili ai sensi dell’ART. 6 comma 3 del Regolamento Regionale n.
16/2006;
-
in una seconda fase, a valle di un’accurata ricognizione dei vincoli vigenti e delle
componenti ambientali, storiche e paesaggistiche del territorio, sono state
individuate altre aree ineleggibili seguendo il principio di salvaguardia di aree
particolarmente sensibili, riferendosi alle indicazioni all’ART. 6 comma 2 del
regolamento regionale;
-
in una terza fase si è ritenuto di considerare come ineleggibili ulteriori aree
seguendo il principio di minimizzazione degli impatti che l’installazione di impianti
eolici potrebbe comportare rispetto ad alcuni aspetti del territorio.
46
Campi Salentina
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Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
Le varie fasi di individuazione sono visualizzate graficamente negli elaborati 35
(Tav. 9.1), 36 (Tav. 9.2) e 37 (Tav 9.3) , 38 (Tav 9.4) , a cui fa seguito l’ elaborato di
sintesi 39 (Tav. 9.5), che perimetra le aree ineleggibili, allegate alla proposta di piano.
3.3 LA POLITICA ENERGETICA DELLA REGIONE PUGLIA
Per allinearsi alle direttive internazionali e nazionali in materia energetica, la Giunta
Regionale Pugliese ha preso atto dello studio per l’elaborazione del Piano Energetico
Regionale con deliberazione n. 1409 del 30/09/2002. In esso vengono posti come obiettivi
prioritari l’individuazione di bacini energetici territoriali, il risparmio energetico, lo sviluppo
delle fonti rinnovabili per la produzione di energia, la riduzione in atmosfera di CO2 e altri
gas ad effetto serra e la destinazione di risorse finanziarie per la realizzazione degli
interventi.
il Piano incentiva le fonti di energia rinnovabili, le quali hanno la caratteristica di essere
distribuite nel territorio e di non necessitare di combustibili e quindi della relativa
problematica logistico e ambientale dei mezzi di trasporto. Per il settore eolico lo Studio
suggerisce la diffusione degli impianti nelle aree rurali o deindustrializzate. Ciò potrà
portare benefici in termini di crescita sociale ed economica, riducendo le spinte migratorie
verso il nord Italia o Europa.
Per quanto riguarda le potenzialità eoliche della Regine Puglia nello studio si sono presi
come riferimento alcuni siti dei quali vengono riportate le caratteristiche anemologiche.
Secondo lo Studio il territorio pugliese può diventare un esempio nazionale nel settore
dell’energia prodotta da fonti rinnovabili. In questo quadro grande importanza riveste il
settore eolico per la sua maturità tecnologica e per le risorse necessarie presenti nel
territorio regionale.
3.4 IL PROGRAMMA ENERGETICO PROVINCIALE
La Provincia di Lecce con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 36 del 23 aprile 2004
approva il “Programma di Intervento per la promozione delle fonti rinnovabili e del
risparmio energetico”. Nella prefazione al Programma, il prof. Domenico Laforgia precisa
che “la lettura del piano energetico della Provincia di Lecce permette di approfondire la
conoscenza del territorio leccese consentendo di scoprire, per esempio, che i salentini
47
Campi Salentina
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Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
hanno da sempre perseguito una strada di contenimento dei consumi energetici, ma, allo
stesso tempo, che il territorio non è adeguatamente sviluppato sul piano industriale e
terziario.…
La posizione geografica e le caratteristiche climatiche del Salento offrono, infatti, potenziali
tra i più alti in Italia per lo sviluppo di impianti di generazione da fonti rinnovabili - solare,
biomassa ed eolico,
3.5 IL PIANO STRATEGICO DELL’AREA VASTA DI LECCE
Il Comune di Campi Salentina con deliberazione di G.C. n. 135 del 07/06/2006 ha aderito
al Piano strategico dell’Area Vasta di Lecce condividendo le linee programmatiche ivi
previste anche nel settore ambientale; infatti nell’atto integrativo al dossier di
candidatura:si precisa che:
“L’anello di congiunzione tra coerenza e “sostenibilità” è
fornito da quanto stabilito all’interno delle Conclusioni della Presidenza del Consiglio
Europeo di Goeteborg, ovvero “Lo sviluppo sostenibile - soddisfare i bisogni dell’attuale
generazione senza compromettere quelli delle generazioni future - è un obiettivo
fondamentale fissato dai trattati. A tal fine è necessario affrontare le politiche economiche,
sociali e ambientali in modo sinergico. Il Consiglio europeo invita l’industria a partecipare
allo sviluppo e a un più ampio ricorso a nuove tecnologie rispettose dell’ambiente in settori
quali l’energia e i trasporti”.
Il Piano strategico per l’area Leccese si inserisce all’interno di questa logica sotto un
duplice livello di fattori: uno progettuale e uno “normativo” dal momento che, pur essendo il
Piano strategico un atto volontario, può essere inteso e recepito come uno strumento di
Governance del territorio e pertanto porsi in sintonia con quanto previsto dal titolo V del
D.P.R. 616/1977 in materia di assetto e utilizzazione del territorio.
3.6 PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMNTO DELLA PROVINCIA DI LECCE
(PTCP)
La Provincia di Lecce con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 827 del 08/06/2007 ha
adottato la bozza del Piano Territoriale di Coordinamento, poi adottato definitivamente
con deliberazione del Consiglio il 12/03/2008.
48
Campi Salentina
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Il PTCP contiene alcuni dati quantitativi circa la potenzialità di produzione energetica in
Provincia di Lecce, da fonti rinnovabili.
Energia solare termica: i valori di irraggiamento giornaliero medio della Provincia,
su superfici esposte a Sud ed inclinate di 40° sull’orizzontale, sono di circa 4,8
Kwh/giorno/mq di pannello, che considerando le rese di trasformazione e l’impegno di
territorio, portano a ipotizzare una densità di circa 360 Kwh/mq di territorio all’anno.
Energia solare fotovoltaica: in siti idonei della Provincia di Lecce i sistemi
fotovoltaici potrebbero produrre circa 180 kWh/anno per metro quadrato di modulo che,
tenendo conto dell’occupazione di spazi, equivalgono a circa 70 kWh/anno per metro
quadrato di suolo.
Energia eolica: il parametro di produzione che può adattarsi alla Provincia di Lecce,
con velocità media del vento di 7m/s e macchine di media taglia, è di 800-1000 Kwh/m2 di
area spazzata dal rotore. Tenendo conto anche qui del territorio occupato e delle distanze
prescritte tra generatori, si ottiene una “densità superficiale” di 13-18 Kwh/anno per metro
quadrato di suolo. Nell’immagini seguenti, estratte dalla tavola W.3.1. del PTCP, si
evidenzia lo scenario energetico eolico, eolico windfarm ed il nuovo modello energetico
previsto dal piano.
4. DESCRIZIONE DEI PRESUMIBILI IMPATTI , CRITICITA’ SULL’AMBIENTE E
MISURE DI MITIGAZIONE
Gli studi effettuati dai numerosi esperti di tematiche ambientali e territoriali coinvolti nella
redazione del piano, nonché le note pervenute al Comune di Campi Salentina in merito
alla prima conferenza dei servizi relativa al P.R.I.E. ,
hanno restituito un quadro di
conoscenze estremamente ricco che , oltre ad essere di supporto alla redazione del
P.R.I.E. , ha anche indirizzato in larga misura la valutazione ambientale.
Dopo aver descritto lo stato dell’ambiente passiamo a definire quelle che I presumibili
impatti che possono scaturire dall’attivazione del piano.
Per tutte le considerazioni esposte nei paragrafi precedenti, è stato redatto un Elenco delle
azioni e interferenze previste per la realizzazione di impianti eolici per le quali i progettisti
di impianti eolici dovranno indicare le azioni di mitigazione previste.
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Azioni durante la fase di
Interferenze
cantiere
Adeguamento di tratti di
strada interpoderali
a. Movimento Terra
b. Rumore
c. Polveri
a. Movimento di terra
Realizzazione strade di
servizio
b. Occupazione del suolo
c. Polveri
d. Rumore
a. Scavi
Realizzazione strutture di
fondazione
b. Messa in discarica di materiale inerte di
risulta
c. Rumore
d. Polveri
a. Utilizzo di gru , mezzi pesanti
Elevazione delle torri e
b. Rumore
posizionamento della turbina
c. Polveri
d. Inserimento
eolica
di
strutture
estranee
all’ambiente
a. Scavi
Posa in opera dei cavidotti di
conferimento prodotta
b. Ripristino dello stato dei luoghi
c. Rumore
d. polveri
a. movimento terra
b. occupazione del suolo
Realizzazione di eventuale
sottostazione elettrica
c. messa in discarica di materiale inerte di
risulta
d. utilizzo mezzi pesanti
e. polveri
f.
rumore
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Azioni durante la fase di
Interferenze
esercizio
a. rumore
b. uso del suolo
Funzionamento dell’impianto
c. presenza di strutture estranee all’ambiente
d. campi elettromagnetici
e. viabilità di servizio
Tab. 21.Elenco delle azioni e interferenze previste per la realizzazione di impianti eolici.
Nella tabella seguente sono elencati
gli eventuali impatti che un impianto eolico può
produrre in un sito (considerandone tutte le componenti ambientali) nelle tre fasi
rappresentative della durata dello stesso, ovvero da quella di realizzazione (Fase di
Cantiere), utilizzo (Fase di esercizio) a quelle di dismissione (Fase di dismissione
dell’impianto e ripristino dei luoghi).
Componenti Ambientali
Valutazione Impatto
- FASE DI CANTIERE-
Salute Pubblica
Aria e Fattori climatici
Occupazione del suolo aerogeneratore
Occupazione suolo strade di servizio
Acque superficiali e sotterranee
Flora
Fauna
Paesaggio – inquinamento visivo
Inquinamento acustico
Inquinamento eletromagnetico
Rifiuti
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Componenti Ambientali
Valutazione Impatto
-FASE DI ESERCIZIO-
Salute Pubblica
Aria e Fattori climatici
Occupazione del suolo aerogeneratore
Occupazione suolo strade di servizio
Acque superficiali e sotterranee
Flora
Fauna
Paesaggio – inquinamento visivo
Inquinamento acustico
Inquinamento eletromagnetico
Rifiuti
Valutazione Impatto
-FASE DI
Componenti Ambientali
DISMISSIONESalute Pubblica
Aria e Fattori climatici
Occupazione del suolo aerogeneratore
Occupazione suolo strade di servizio
Acque superficiali e sotterranee
Flora
Fauna
Paesaggio – inquinamento visivo
Inquinamento acustico
Inquinamento eletromagnetico
Rifiuti
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LEGENDA
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
IMPATTO POSITIVO
NON APPLICABILE
Tab. 2 Valutazione degli impatti di un impianto eolico sui componenti ambientali del sito di realizzazione,
nelle tre fasi di durata dello stesso impianto.
Per quanto riguarda gli aspetti relativi all’impatto sulla salute pubblica che l’attivazione del
piano può produrre , nell’ambito della Conferenza dei Servizi per l’adozione del P.R.I.E ,
tenutasi il giorno 22 Settembre 2008 , l’ASL Servizio Igiene e Sanità Pubblica Lecce nella
persona del Sig. Fedele Alberto , esprimeva parere favorevole a condizione che in fase
esecutiva e di approvazione dei progetti debba essere eseguito , dai proponenti gli
impianti eolici , uno studio sull’impatto acustico ed elettromagnetico
Con riferimento alla su indicata Conferenza dei Servizi l’”ARES – Agenzia Regionale
Sanitaria” esprimeva parere favorevole a condizione che vengano rispettate le seguenti
raccomandazioni finalizzate alla tutela della salute umana intesa nella sua accezione di
complessivo benessere fisico , psichico e sociale:
Controllo della compatibilità ambientale nell’uso di prodotti chimici necessari alla
verniciatura degli elementi costituenti il parco eolico ;
Controllo del mantenimento della biodiversità presente oggi nel sito interessato alla
realizzazione dell’opera;”l’istituzione di un parco eolico come “impianto” non
richiede l’occupazione di ampie metrature del terreno ospitante . tuttavia durante la
fase di realizzazione dell’opera parte della flora e di conseguenza della fauna
esistente viene irreversibilmente persa. La piantumazione , ossia il “reimpianto” ,
delle specie arboree , erbacce ed arbustive , successiva alla realizzazione
dell’opera nel sito , consentirà alla fauna la ripresa del territorio , nonché un
equilibrio che da sempre interagisce nei rapporti naturali tra preda e predatore. E il
ripristino di un’area verde assicurerà il continuo apporto di ossigeno nell’ambiente e
il continuo prelievo , da quest’ultimo , dei gas serra , ad esempio , la CO2.
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Monitoraggio dei campi elettromagnetici generati dal parco eolico a pieno regime :
in modo particolare , si raccomanda il rispetto della normativa regionale di 3 v/m e
ministeriale di 6v/m quali valori entro i quali è stata accertata l’incolumità dell’umo.
Monitoraggio nel tempo del possibile rilascio nell’aria e sul suolo di particelle
chimiche , contaminanti e dannose per la salute dell’uomo , formatesi per il
processo erosivo a cui il parco eolico è sottoposto quotidianamente.
Ripristino della flora esistente tuttora nel territorio oggetto di interesse.
Monitoraggio durante i lavori di realizzazione dell’opera dell’inquinamento acustico;
Monitoraggio delle emissioni acustiche dell’impianto a pieno regime , più
precisamente dei macchinari alloggiati nella navicella (moltiplicatore , generatore ,
macchine ausiliare ) e al movimento delle pale nell’aria: tuttavia il rumore con
un’intensità sufficientemente elevata può creare disfunzioni o danni temporanei ,
con l’effetto di semisordità. Con il ripetersi delle esposizioni a rumore intenso i danni
temporanei si tramutano in permanenti. Si ricorda inoltre che la fascia di sicurezza
per la preservazione dell’udito è di 70 dB (decibel ) , mentre la zona di rischio e
dagli 80 ai 110 dB ed in prossimità dei 120 dB si è nella “zona soglia del dolore”;
Monitoraggio e controlli sul rilascio di inquinanti da parte dei materiali usati durante i
lavori di realizzazione dell’opera : polveri sottili , metalli pesanti;
Monitoraggio e controllo sulle metodologie adottate per l’abbattimento delle polveri
sprigionatesi durante l’esecuzione dei lavori : scavi , versamento di calcestruzzi ,
uso di liquidi impermeabilizzanti la piattaforma atta ad ospitare ogni singola torretta
e rotore annesso.
5.SCENARI ALTERNATIVI AL P.R.I.E.
Come già precedentemente riportato l’Amministrazione Comunale di Campi Salentina , nel
conformarsi al disposto Regolamento Regionale n. 16/2006 , con Deliberazione G.C. n.
248 del 27/11/2007 ha deliberato di dotarsi di P.R.I.E. sul proprio territorio comunale
fornendo atto di indirizzo agli Uffici Tecnici Comunali per la redazione del PRIE. Lo scopo
del Piano è quello di andare ad identificare quelle zone che per tutti gli aspetti presentati
nei paragrafi precednti sono da ritenersi non idonee all’installazione di impianti eolici e di
conseguenza individuare quelle che potenzialmente potrebbero essere eleggibili alla
produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile eolica.
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Campi Salentina
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Il P.R.I.E. si inserisce nell’ambito delle strategie di sviluppo delle fonti energetiche
rinnovabili fortemente sostenute a tutti i livelli di governo. E la sua adozione implicherebbe
la possibilità di realizzare su territorio comunale degli impianti eolici che favorirebbero il
raggiungimento degli obiettivi di protezione ambientale sanciti dalla Convenzione di Kyoto
sui cambiamenti climatici del 1997.
Il nostro Paese si è , inoltre , impegnato nell’ambito delle politiche Comunitarie a ridurre ,
entro il 2020 , i gas ad effetto serra del 20% rispetto al 1990. L’impegno assunto è molto
gravoso e richiede sforzi notevoli da parte di tutti gli attori coinvolti , Pubblica
Amministrazione , imprese , cittadini.
Il settore che è maggiormente impegnato in tale riduzione è il settore energetico per il
quale le Autorità Pubbliche hanno messo in atto vari strumenti normativi vincolanti. Uno di
tali strumenti prevede che il settore italiano di produzione di energia elettrica da fonti fossili
debba produrre , direttamente o indirettamente , una quantità di energia elettrica da fonte
rinnovabile pari al 20% della totale produzione di energia eletrica nazionale.
L’industria nazionale per tanto si è prontamente attivata per garantire il necessario
supporto alle politiche energetiche ed ambientali mediante l’assunzione di notevoli impegni
ed investimenti.
Le fonti rinnovabili su cui attualmente è necessario puntare sono quelle caratterizzate da
una maggiore maturità tecnologica e tra queste , la fonte eolica , rappresenta una risorsa
sicura , pulita , abbondante e potenzialmente disponibile a costo zero.
Un vantaggio non trascurabile per la collettività , derivante dallo sviluppo delle fonti
rinnovabili , è quello collegato alla riduzione dei costi sostenuti dai cittadini in conseguenza
dell’attuazione del Protocollo di Kyoto.
Le principali emisisoni evitate con la fonte rinnovabile rispeto a quelle generate da
combustibili tradizionali possono essere stimate in :
•
CO2 (anidride carbonica): 1.000 g/KWh
•
SO2 (anidride solforosa ) : 1,4 g/KWh
•
Nox (ossidi di azoto ): 1,9 g/KWh
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Oltre alla riduzione di Polveri totali , Metalli , Composti organici , diossina.
Ad oggi , fronte degli impegni assunti , l’Italia è ancora in ritardo nei confronti dell’utilizzo
delle fonti rinnovabili.
L’Adozione del P.R.I.E. proposto consentirebbe di poter realizzare sul territorio comunale
degli impainti eolici e di conseguenza la produzione di energia elettrica da fonte
rinnovabile generando così i seguenti vantaggi:
1) Contribuirebbe alla riduzione della dipendenza energetica da fonti estere e da fonti
non rinnovabili;
2) Ridurrebbe l’incertezza sui costi futuri dell’energia;
3) Garantirebbe una riduzione dell’impatto ambientale rispetto ad un equivalente
produzione di energia prodotta da fonti tradizionali;
le ragioni dell’importanza ddelle fonti rinnovabili nel panorama energetico mondiale
risiedono :
•
Nell’aumento del fabbisogno di energia ;
•
Nella necessità di uno sviluppo energetico eco-sostenibile e che garantisca il
raggiungimento degli obiettivi di Lyoto.
I tre obiettivi strategici (“20-20-20”) al 2020 della Comunità Europea sono:
•
Risparmio energetico : con una riduzione del 20% rispetto al trend attuale ;
•
Energia rinnovabile : il 20% dell’energia prodotta al 2020 , deve essere ottenuta da
fonte rinnovabile;
•
Le missioni di gas serra deve essere ridotta del 20% rispetto al 1990.
Gli obiettivi vincolanti per l’Italia nel consiglio EU del 9 marzo 2007 sono riportati in fig.5.1
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Fig.5.1 – Obiettivi Italia : energia da fonte rinnovabile
Il raggiungimento degli obiettivi imposti dalla EU al 2020 si traduce , per l’Italia in un”piano
di investimenti colossale” , stimabile in 60 miliardi di euro per aumento di 90 TWh della
produzione di energia elettrcia da fonte rinnovabile.
Gli obiettivi EU , oltre a rappresentare un vincolo finalizzato alla sostenibilità delle scelte
ambientali ed energetiche , possono costituire una leva economica di sviluppo locale a
favore di quei sistemi territoriali che sappiano coglierne l’opportunità.
Uno dei criteri su cui si fondano le strategie energetiche e di sostenibilità della EU è il
grado di autosufficienza energetica. La situazione attuale dell’Italia rispetto ad altri paesi e
alle Media EU è riportata nella tab. 3
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Tab 22 .- autosufficienza energetica (fonte ENEA)
A fronte di un inversione di tendenza del sistema energetico mondiale che punta
all’autosufficienza territoriale ed alla generazione elettrica distribuita , i dati evidenziano ,
viceversa , una elevata dipendenza energetica di tutto il “Sistema Italia” che può
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compromettere non solo le politiche di sostenibilità ed ambientali , ma la stabilità dell’intero
“sistema paese”.
L’evoluzione del quadro normativo ha demandato agli Enti locali molte competenze in
materia energetica. Nell’attuale quadro normativo , gli Enti locali possono incidere
notevolmente sul sistema della domanda ed offerta di energia guidando le scelte di
investimento al fine del raggiungimento degli obiettivi nazionali e comunitari.
Le fonti rinnovabili , come precedentemente anallizato , sono una occasione per coniugare
sviluppo economico , territoriale ed innovazione.
La Regione Puglia ha adottato il Piano Energetico Regionale (PEAR) , di seguito si
riportano i dati di riferimento relativi a domanda e offerta di energia in Puglia,
Tab. 23 – Offerta di energia in Puglia (dati 2004 - Fonte PEAR )
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Fig. 5.2. – Potenza elettrica installata da Fonti Rinnovabili (fonte PEAR – Puglia)
Fig.5.3 – Ripartizione per fonte dell’offerta energetica in Puglia (fonte PEAR – Puglia)
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Fig. 5.4 – Ripartizione per fonte dell’offerta energetica nello scenario obiettivo in Puglia (fonte PEAR –
Puglia)
Tab.24 – Domanda di energia in Puglia per settore (fonte PEAR – Puglia)
Considerando che la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile in Puglia (PEAR :
dati 2004 ) è di 804 GWh
Si ha :
61
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804/16797 = 4,78 % (percentuale di energia elettrica da fonte rinnovabile sulla domanda
complessiva di energia elettrcia)
2,6 % (percentuale di energia elettrica da fonte rinnovabile sul totale dell’energia elettrica
prodotta in Puglia)
La produzione di fonti rinnovabili in Puglia deve passare dal 3% (valore al 2004) al 17 %
(valore obiettivo del Governo Italiano al 2020 ).
Per quanto riguarda la fonte eolica , il PEAR riporta che la risorsa eolica in Puglia è
significativa e pertanto non può costituire un elemento quantitativamente marginale anche
nel contesto di una produzione elettrica regionale da fonte tradizionale significativa.
A conclusione della seguente analisi degli scenari globali e locali si ritiene che l’adozione
del P.R.I.E. sia in linea e coerente con gli obiettivi dell’EU , con le politiche energetiche ed
ambientali , con gli strumenti di programmazione locale e contribuirà alla realizzazione
degli obiettivi Regionali ed in particolare permetterà il corretto inserimento degli impianti
alimentati a fonti rinnovabili nel territorio promuovendo così uno sviluppo sostenibile.
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6.DEFINIZIONE DELLE MISURE PER IL MONITORAGGIO DEL P.R.I.E
Il presente documento descrive il sistema che si intende attuare per il monitoraggio degli
effetti ambientali significativi del P.R.I.E. (Piano Regolatore Impianti Eolici)
L’attività di monitoraggio di un piano può genericamente essere definita come l’insieme
delle procedure e delle attività finalizzate a fornire un costante flusso di informazioni sullo
stato di avanzamento del programma , sulla realizzazione degli interventi , sul
raggiungimento dei risultati attesi e sugli effetti non previsti.
Ai fini della VAS , il monitoraggio del contesto degli effetti significativi del P.R.I.E. ha la
finalità di :
Osservare l’evoluzione del contesto ambientale di riferimento del Piano , anche al
fine di individuare effetti ambientali imprevisti no direttamente riconducibili alla
realizzazione degli interventi;
Individuare gli effetti ambientali significativi derivanti dall’attuazione del Piano
condotta rispetto sia alle modifiche dello stato dell’ambiente (indicatori di
contesto) che all’efficienza ed all’efficacia delle misure del Piano ( indicatori di
risultato) ;
Verificare l’adozione di misure di mitigazione previste nella realizzazione dei singoli
interventi;
Verificare la qualità delle informazioni contenute nel Rapporto Ambientale ed
informazione delle Autorità con competenze ambientali sui risultati periodici del
monitoraggio del Piano attraverso l’attività di reporting;
Verificare la rispondenza del P.R.I.E. agli obiettivi di protezione dell’ambiente
individuati nel Rapporto Ambientale;
Consentire e adottare le opportune misure correttive che si rendono necessarie in
caso di effetti ambientali significativi;
63
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6.1 CARATTERISTICHE DEL SISTEMA DI INDICATORI
La scelta metodologica è quella di focalizzare il monitoraggio sulle sollecitazioni ambientali
direttamente generate dal P.R.I.E. e di effettuarne il monitoraggio attraverso i seguenti due
tipi di informazione:
L’evoluzione delle caratteristiche ambientali del contesto di riferimento attraverso
l’aggiornamento del set di indicatori;
L’analisi
delle performance
ambientali
prodotte dall’attuazione delle linee
d’intervento del P.R.I.E. , in rapporto agli obiettivi di sostenibilità ed agli effetti
ambientali individuati nel corso dello svolgimento della VAS , attraverso la
costruzione di un set di indicatori specifici prestazionali , che hanno lo scopo di
controllare stato di realizzazione , risultati conseguiti ed impatti generati.
Abbiamo per tanto suddiviso l’insieme degli indicatori nei seguenti gruppi:
a. Indicatori di contesto ;
b. Indicatori di risultato;
a loro volta gli indicatori di contesto sono stati suddivisi nei seguenti sottogruppi:
1. Indicatori di biodiversità , flora e fauna;
2. indicatori suolo e sottosuolo;
3. indicatori risorse idriche;
4. indicatori aria e fattori climatici;
5. indicatori paesaggio e beni culturali;
6. indicatori rischio acustico ed elettromagnetico;
7. indicatori energia da fonte eolica;
gli indicatori di risultao invece sono stati suddivisi nei seguenti sottogruppi:
1. indicatori azioni durante la fase di cantiere ;
2. indicatore componenti ambientali durante la fase di cantiere;
3. indicatore azioni durante la fase di esercizio;
4. indicatore componenti ambientali durante la fase di esercizio;
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5. indicatore azioni durante la fase di dismissione;
6. indicatore componenti ambientali durante la fase di dismissione;
vengono di seguito riportate le tabelle che meglio specificano la natura dei vari indicatori
adottati per il monitoraggio del P,R.I.E. prima e dopo la sua approvazione.
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Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
Tabella Indicatori di contesto per il monitoraggio degli effetti ambientali del P.R.I.E.:
Componenti Biodiversità , flora e fauna
BIODIVERSITA’ , FLORA E FAUNA
Indicatore di contesto
Unità di misura
Fonte
Aree protette – numero % di superficie
Regione Puglia – Ass. Ecologia – Ufficio
ricadente nel territorio comunale
parchi e Riserve Naturali
Note
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del
Territorio – Banche dati
Siti Natura 2000 – numero % di superficie
Regione Puglia – Ass. Ecologia – Ufficio
ricadente nel territorio comunale
parchi e Riserve Naturali
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del
Territorio – Banche dati
Specie di Flora e Fauna di interesse rilevante
Sono da considerate specie di rilevante
Numero
interesse quelle tutelate dalla normativa e
dalle
Convenzioni
internazionali
recepite
dall’Italia : Direttiva “Uccelli” (79/409/CEE) e
“Habitat” (92/43/CEE) , le specie di flora
tutelate
dalla
Convenzione
di
Berna
,
Washington , di Barcellona ; dalla Legge
157/92 , e per la fauna della Convenzione di
Berna , Bonn , Parigi , Washington ,
Barcellona .
Tabella Indicatori di contesto per il monitoraggio degli effetti ambientali del P.R.I.E.:
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Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
Componenti Suolo e Sottosuolo
SUOLO E SOTTOSUOLO
Indicatore di contesto
Unità di misura
Classificazione sismica
Fonte
Regione Puglia – Calssificazione Sismica
Note
Classificazione:
1= Sismicità alta
2 = Sismicità media
3 = Sismicità bassa
4 = Sismicità molto bassa
Siti interessati da fenomeni gravitativi e
processi erosivi
Territorio Comunale ricompreso in aree a
Numero
Kmq
%
Autorità di Bacino – Puglia
Classi di Rischio
R1
pericolosità idraulica alta (AP) , media (MP)
R2
e bassa (BP)
R3
R4
Territorio Comunale ricompreso in aree a
%
Autorità di Bacino – Puglia
pericolosità geomorfologica molto elevata
(PG3) , elevata (PG2) media e moderata
(PG1)
Superficie totale percorsa dal fuoco
Ettari
Corpo Forestale della Regione Puglia
Ex Legge quadro in materia di incendi
boschivi n. 353/2000
Superficie boscata percorsa dal fuoco
Ettari
Corpo Forestale della Regione Puglia
Superficie non boscata percorsa dal fuoco
Ettari
Corpo Forestale della Regione Puglia
Numero incendi
Numero
Corpo Forestale della Regione Puglia
Attività di estrazione di minerali energetici
Numero
PRAE (Piano Regionale Attività Estrattive ) –
Regione Puglia
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Attività di estrazione di minerali non
Numero
PRAE (Piano Regionale Attività Estrattive ) –
energetici 8metalliferi ed altre industrie
Regione Puglia
estrattive)
Concessioni attualmente in vigore
Superficie agricola utilizzata
Numero
Comune , Regione
Ettari
ISTAT 5° Censimento Generale
sull’Agricoltura
Superficie agricola utilizzata / superficie
%
ISTAT 5° Censimento Generale
comunale totale
Superfici coltivate per tipo di coltivazione
sull’Agricoltura
Ettari
ISTAT 5° Censimento Generale
sull’Agricoltura
Aziende per tipo di allevamento
Numero
Tabella Indicatori di contesto per il monitoraggio degli effetti ambientali del P.R.I.E.:
Componenti risorse idriche
RISORSE IDRICHE
Indicatore di contesto
Unità di misura
Fonte
Note
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Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
Stato sulla qualità delle acque superficiali e
Provincia di Lecce – ARPA Puglia
sotterranee
Tabella Indicatori di contesto per il monitoraggio degli effetti ambientali del P.R.I.E.:
Componenti aria e fattori climatici
ARIA E FATTORI CLIMATICI
Indicatore di contesto
Unità di misura
Fonte
Classificazione del territorio comunale ai
Regione Puglia – Piano Regionale sulla
fini del mantenimento e risanamento della
Qualità dell’Aria
Note
Classificazione:
-
ZONA A : comprendente i comuni in
cui la principale sorgente di inquinanti in
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Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
qualità dell’aria per ossidi di zolfo , ossidi di
atmosfera
è
rappresentata
dal
traffico
veicolare;
azoto , particelle sospese con diametro
-
inferiore ai 10 micron , monossido di
ZONA B : comprendente i comuni
sul cui territorio ricadono impianti industriali
carbonio e benzene
soggetti alla normativa IPPC;
-
ZONA C : comprendente i comuni
con superamenti dei valore limite a causa di
emissioni da traffico veicolare e sul cui
territorio al
contempo
ricadono
impianti
industriali soggetti alla normativa IPPC.
-
ZONA D : comprendente tutti i
comuni che non mostrano situazioni di
criticità.
Emissioni di Biossido di zolfo (SO2),
Tonn./anno
Regione Puglia – Piano Regionale sulla
Qualità dell’Aria
Emissioni di Ossidi di Azoto (NOx)
Tonn./anno
Regione Puglia – Piano Regionale sulla
Qualità dell’Aria
Emissioni di Ossidi di Azoto (O3)
Tonn./anno
Regione Puglia – Piano Regionale sulla
Qualità dell’Aria
Emissioni di Monossido di Carbonio (CO)
Tonn./anno
Regione Puglia – Piano Regionale sulla
Qualità dell’Aria
Emissioni di Biossido di Carbonio
Tonn./anno
Regione Puglia – Piano Regionale sulla
Qualità dell’Aria
Emissioni di Metano
Tonn./anno
Regione Puglia – Piano Regionale sulla
Qualità dell’Aria
Emissioni di Composti organici volatili
Tonn./anno
Regione Puglia – Piano Regionale sulla
70
Campi Salentina
Via P.zza della Libertà – Ufficio Tecnico
Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
(COV)
Qualità dell’Aria
Emissioni di Ammoniaca ( NH3)
Regione Puglia – Piano Regionale sulla
Tonn./anno
Qualità dell’Aria
Emissioni di Protossido di Azoto
Tonn./anno
Regione Puglia – Piano Regionale sulla
Qualità dell’Aria
Emissioni totali di Polveri
Tonn./anno
Regione Puglia – Piano Regionale sulla
Qualità dell’Aria
Numero
Stazioni
fisse
della
rete
di
Numero
ARPA Puglia
monitoraggio della qualità dell’aria
Temperatura media annua
°C
Umidità
%
Precipitazione annua
mm
Pioggia mensile
mm
Venti (velocità massima giornaliera)
m/s
Regione Puglia – linee guida Parchi Eolici
71
Campi Salentina
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Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
Tabella Indicatori di contesto per il monitoraggio degli effetti ambientali del P.R.I.E.:
Componenti Paesaggio e Beni Culturali
PAESAGGIO E BENI CULTURALI
Indicatore di contesto
Ambiti territoriali estesi
Unità di misura
Ettari
Fonte
Note
PUTT Puglia e Primi adempimenti del
Classificazione:
PUTT
Tipo A
Tipo B
Tipo C
Tipo D
Segnalazioni Architettoniche
Numero
PUTT Puglia e Primi adempimenti del
PUTT – Comune
Segnalazioni Archeologiche
Numero
PUTT Puglia e Primi adempimenti del
72
Campi Salentina
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Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
PUTT – Comune
Vincoli architettonici
Numero
PUTT Puglia e Primi adempimenti del
PUTT – Comune
Vincoli Archeologici
Numero
PUTT Puglia e Primi adempimenti del
PUTT - Comune
Vincolo ex legge 1497/39
Ettari
PUTT Puglia e Primi adempimenti del
PUTT - Comune
Grotte
Numero
PUTT Puglia e Primi adempimenti del
PUTT - Comune
Doline e Vore
Numero
PUTT Puglia e Primi adempimenti del
PUTT - Comune
Idrologia superficiale - Corsi d’acqua – canali
Numero
PUTT Puglia e Primi adempimenti del
PUTT - Comune
Vincoli Decreto Galasso
Ettari
PUTT Puglia e Primi adempimenti del
PUTT - Comune
Boschi , macchie e biotipi
Ettari
PUTT Puglia e Primi adempimenti del
PUTT - Comune
Vincoli Faunistici
Ettari
PUTT Puglia e Primi adempimenti del
PUTT - Comune
Geomorfologia
%
PUTT Puglia e Primi adempimenti del
PUTT - Comune
73
Campi Salentina
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Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
Tabella Indicatori di contesto per il monitoraggio degli effetti ambientali del P.R.I.E.:
Componente : Inquinamento Acustico ed Elettromagnetico
RISCHIO ACUSTICO ED ELETTROMAGNETICO
Indicatore di contesto
Unità di misura
Linee elettriche ad alta tensione
Fonte
Note
TERNA - ENEL
La normativa Italiana stabilisce , tramite il
D.P.C.M. 23/04/92 ,
i limiti
massimi di
esposizione ai campi elettrici e magnetici
generati alla frequenza industriale nominale
(50 Hz) negli ambienti abitativi ed esterni
Edifici nelle vicinanze degli elettrodotti ad
Numero
alta tensione
La normativa Italiana stabilisce , tramite il
Impianti di tele radiocomunicazione
D.P.C.M. 23/04/92 ,
i limiti
massimi di
esposizione ai campi elettrici e magnetici
generati alla frequenza industriale nominale
(50 Hz) negli ambienti abitativi ed esterni
74
Campi Salentina
Via P.zza della Libertà – Ufficio Tecnico
Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
Edifici nelle vicinanze degli Impianti di tele
Numero
radiocomunicazione
Livello di inquinamento acustico
Leq
ARPA Puglia
Tabella Indicatori di contesto per il monitoraggio degli effetti ambientali del P.R.I.E.
Componente : Energia da Fonte eolica
ENERGIA DA FONTE EOLICA
Indicatore di contesto
energia elettrica prodotta da fonte eolica
Progetti impianti eolici di potenza pari
Unità di misura
Fonte
KW installati
Regione Puglia – Comune
Numero
Comune
Numero
Comune
Numero
Comune
Numero
Regione Puglia - Comune
Metri
Comune
Metri
Comune
Note
inferiore a 60 KW
Progetti impianti eolici di potenza superiore
a 60 KW costituiti da più di aerogeneratore
Progetti impianti eolici
inferiore
a
1
MW
di potenza pari o
costituito
da
solo
aerogeneratore
Progetti impianti eolici di potenza superiore
a 1 MW
Altezza della torre
Diametro del rotore
75
Campi Salentina
Via P.zza della Libertà – Ufficio Tecnico
Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
Parametro di controllo ( sommatoria dei
Regione Puglia - Comune
n.16 del 4 ottobre 2006 , il Comune di Campi
diametri degli aerogeneratori installati o
autorizzati
In base all’art. 13 del Regolamento Regionale
Salentina ha definito come valore di tale
/il lato del quadrato di area
parametro :
uguale alla superficie comunale come da
dato ISTAT)
76
Campi Salentina
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Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
Tabella indicatori di risultato per il monitoraggio degli effetti ambientali del P.R.I.E.
ATTIVITA’ DURANTE LA FASE DI CANTIERE
Indicatore Azioni durante
Interferenze
Valutazione Impatto
Risultato
la fase di cantiere
Adeguamento di tratti di
a. Terra
strada interpoderali
IMPATTO TRASCURABILE
Km
IMPATTO POSITIVO
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
b. Rumore
IMPATTO TRASCURABILE
Leq
IMPATTO POSITIVO
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
c. Polveri
IMPATTO TRASCURABILE
Mg
IMPATTO POSITIVO
I MPATTO BASSO
77
Campi Salentina
Via P.zza della Libertà – Ufficio Tecnico
Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
Realizzazione strade di
d. Movimento di terra
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
servizio
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
e. Occupazione del suolo
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
f. Polveri
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
g. Rumore
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
Realizzazione strutture di
h. Scavi
IMPATTO TRASCURABILE
78
Campi Salentina
Via P.zza della Libertà – Ufficio Tecnico
Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
fondazione
IMPATTO POSITIVO
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
i. Messa
in
discarica
materiale inerte di risulta
di IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
j. Rumore
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
k. Polveri
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
Elevazione delle torri e
posizionamento della
turbina eolica
l. Utilizzo di gru , mezzi pesanti IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
79
Campi Salentina
Via P.zza della Libertà – Ufficio Tecnico
Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
IMPATTO ALTO
m. Rumore
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
n. Inserimento di strutture
estranee all’ambiente
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
o. Polveri
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
Posa in opera dei
p. Scavi
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
cavidotti di conferimento
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
q. Ripristino
dello
stato
dei IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
80
Campi Salentina
Via P.zza della Libertà – Ufficio Tecnico
Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
luoghi
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
r. Rumore
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
s. polveri
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
Realizzazione di
t. movimento terra
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
eventuale sottostazione
I MPATTO BASSO
elettrica
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
u. occupazione del suolo
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
81
Campi Salentina
Via P.zza della Libertà – Ufficio Tecnico
Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
v. messa
in
discarica
materiale inerte di risulta
di IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
w. utilizzo mezzi pesanti
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
x. polveri
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
y. rumore
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
82
Campi Salentina
Via P.zza della Libertà – Ufficio Tecnico
Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
COMPONENTI AMBIENTALI DURANTE LA FASE DI CANTIERE
Indicatore Componenti Ambientali
Valutazione impatto
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
Salute Pubblica
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
Aria e Fattori climatici
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
Occupazione del suolo aerogeneratore
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
83
Campi Salentina
Via P.zza della Libertà – Ufficio Tecnico
Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
IMPATTO ALTO
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
Occupazione suolo strade di servizio
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
Acque superficiali e sotterranee
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
Flora
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
Fauna
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
Paesaggio – inquinamento visivo
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
84
Campi Salentina
Via P.zza della Libertà – Ufficio Tecnico
Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
Inquinamento acustico
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
Inquinamento eletromagnetico
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
Rifiuti
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
ATTIVITA’ DURANTE LA FASE DI ESERCIZIO
Indicatore Azioni durante la
Interferenze
Valutazione Impatto
Risultato
85
Campi Salentina
Via P.zza della Libertà – Ufficio Tecnico
Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
fase di esercizio
Funzionamento dell’impianto
a. rumore
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
b. uso del suolo
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
c. presenza di strutture
estranee all’ambiente
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
d. campi elettromagnetici
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
e. viabilità di servizio
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
86
Campi Salentina
Via P.zza della Libertà – Ufficio Tecnico
Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
COMPONENTI AMBIENTALI DURANTE LA FASE DI ESERCIZIO
Indicatore Componenti Ambientali
Valutazione impatto
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
Salute Pubblica
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
87
Campi Salentina
Via P.zza della Libertà – Ufficio Tecnico
Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
Aria e Fattori climatici
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
Occupazione del suolo aerogeneratore
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
Occupazione suolo strade di servizio
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
Acque superficiali e sotterranee
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
Flora
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
I MPATTO BASSO
88
Campi Salentina
Via P.zza della Libertà – Ufficio Tecnico
Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
Fauna
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
Paesaggio – inquinamento visivo
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
Inquinamento acustico
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
Inquinamento eletromagnetico
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
IMPATTO TRASCURABILE
Rifiuti
89
Campi Salentina
Via P.zza della Libertà – Ufficio Tecnico
Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
IMPATTO POSITIVO
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
ATTIVITA’ DURANTE LA FASE DI DISMISSIONE
Indicatore Azioni durante la
Interferenze
Valutazione Impatto
Risultato
fase di dismissione
Smontaggio torre
a. movimento terra
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
b. occupazione del suolo
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
c. messa in discarica di IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
90
Campi Salentina
Via P.zza della Libertà – Ufficio Tecnico
Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
materiale inerte di risulta
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
d. utilizzo mezzi pesanti
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
e. polveri
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
f. rumore
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
91
Campi Salentina
Via P.zza della Libertà – Ufficio Tecnico
Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
COMPONENTI AMBIENTALI DURANTE LA FASE DI DISMISSIONE
Componenti Ambientali
Valutazione impatto
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
Salute Pubblica
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
Aria e Fattori climatici
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
Occupazione del suolo aerogeneratore
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
Occupazione suolo strade di servizio
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
92
Campi Salentina
Via P.zza della Libertà – Ufficio Tecnico
Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
IMPATTO ALTO
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
Acque superficiali e sotterranee
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
Flora
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
Fauna
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
Paesaggio – inquinamento visivo
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
Inquinamento acustico
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
93
Campi Salentina
Via P.zza della Libertà – Ufficio Tecnico
Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
Inquinamento eletromagnetico
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
IMPATTO TRASCURABILE
IMPATTO POSITIVO
Rifiuti
I MPATTO BASSO
IMPATTO MEDIO
IMPATTO ALTO
94
Campi Salentina
Via P.zza della Libertà – Ufficio Tecnico
Valutazione Ambientale Strategica – P.R.I.E – Campi Salentina
95
Campi Salentina
Via P.zza della Libertà – Ufficio Tecnico
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COMUNE DI CAMPI SALENTINA