Classe seconda scuola primaria
Il percorso di seconda cerca di approfondire le differenze tra le principali proprietà delle
figure geometriche solide, in particolare il cubo, e di creare attività di osservazione e di
esplorazione per descrivere ciò che hanno scoperto.
Suddividono a gruppi le scatole che hanno portato da casa classificandole in base alla
forma,iniziano a darne una prima descrizione e a denominarle.
L'insegnante svolgerà il ruolo di regista e aiuterà gi alunni a trovare i 3 gruppi principali:
parallelepipedi/cubi, coni/piramidi e sfere/cilindri.
1 Sul quaderno viene richiesto di esplicitare per iscritto e individualmente le loro
osservazioni e riflessioni su questi tre insieme e di confrontarle in una
discussione
collettiva con quelle degli altri.
Le varie osservazioni vengono raccolte e trascritte in un cartellone murale riassuntivo che
lascia spazio a future scoperte e attaccato in classe in modo che i bambini possano
quotidianamente leggerlo.
2 A piccoli gruppi si chiede la progettazione e costruzione di un cubo in cartoncino usando
come modello un cubo già costruito in polistirolo o legno. Lo scopo non è quello di
costruire lo sviluppo del solido correttamente quanto quella di individuare le 6 facce
quadrate congruenti.
Ogni gruppo pensa ad una strategia:

"impacchettamento" del modello,

costruzione di 6 quadrati staccati,
3 
rotolamento del cubo sulle 6 facce con ricalco del contorno
E' importante a questo punto il confronto tra le strategie trovate, mediante la discussione
collettiva, per giungere alla formulazione di una procedura di costruzione condivisa.
4 Individuate le 6 facce, come quadrati, il cubo modello viene coperto con quadrati di
cartoncino di cartoncino per rinforzare il concetto che il cubo ha sei facce quadrate. A
questo punto viene consegnato ad ogni gruppo un dado da gioco e viene chiesto di notare
come sono disposti i numeri perchè devono cercare di ridisegnare il dado sul proprio cubo
esattamente come è in realtà.
5 Una discussione collettiva successiva permette di mettere a fuoco ciò che è emerso dalle
attività svolte fino ad adesso ed aggiornare il cartellone murale con queste osservazioni.
6 E' interessante far notare ai bambini come lo stesso cubo venga percepito da loro in modo
diverso attraverso il disegno: ognuno mostra il proprio lavoro alla classe in modo che
insieme si accorgano che lo stesso oggetto assume forme e colori diversi.
Adesso si chiede di progettare la costruzione di un cubo con cannucce usando il modello
precedente. Ai bambini vengono date cannucce di lunghezza differente da tagliare della
misura esatta per capire che il cubo è costituito da 12 spigoli congruenti e 8 vertici che
sono il punto d'incontro di tre spigoli ( incollano con il pongo tre cannucce per volta).
Si danno ai bambini 6 quadrati e a gruppi si chiede di ottenere un cubo. Troveranno diversi
sviluppi che verranno presentati su un cartellone.
Con tutti i cubi ottenuti si costruiscono "casette" formate da 2, 3, 4, 5 cubi uguali uniti tra
loro facendo combaciare le facce. Casette formate dallo stesso numero di cubi saranno
diverse e stimolano l'alunno a ricercare e percepire congruenze e simmetrie nello spazio.
Disegnano la casetta da vari punti di vista: davanti, dietro, destra, sinistra. Dove ci sono
cubi che non si vedono si scrive un numero sui quadrati che indichi quanti cubi ci sono
dietro. Dal disegno gli altri risalgono alla costruzione della casetta.
Con le varie casette
e le altre scatole a forma di parallelepipedo che abbiamo, si
costruisce un villaggio su un foglio quadrettato con il numero di quadretti della loro pagina
di quaderno e con dei pupazzi si inventano percorsi che devono descrivere in modo
quantitativo, contando i quadretti, e con i cambi di direzione che diventano modelli
dinamici di angoli retti. Disegnando i percorsi sul quaderno si affronta il passaggio dal 3D
al 2D: il cubo corrisponde al quadrato e il parallelepipedo al rettangolo e la riduzione in
scala: 5 cm di quadretto sul villaggio corrisponde ad 1 cm di sul quaderno, dove le misure
sono 5 volte più piccole.
7 MODALITA'
La modalità di svolgimento sarà quella di problem-solving quindi gli aspetti da considerare
sono i seguenti:
1. esperienza concreta e di qualità per interagire con i bisogni e obbligare i bambini a
ricercare soluzioni;
2. Scelta di contenuti adeguati, conosciuti ma verso i quali c'e solo un approccio
spontaneo, inconsapevole e casuale. Attraverso l'azione didattica si coltiva e si sviluppa
un'attitudine mentale che porta ad affrontare le cose con maggiore consapevolezza e con
sistematicità.
3. Riflessione sull'esperienza attraverso il linguaggio verbale, iconico,simbolico.
Queste sono caratteristiche formative che offrono all'alunno la possibilità di costruire passo
dopo passo la propria conoscenza.
ORGANIZZAZIONE DELLA CLASSE
Nella scuola primaria la fase iniziale prevede un'osservazione di gruppo, a cui segue la
verbalizzazione individuale. Successivamente si passa alla condivisione dei vari elaborati
in modo da trovare una sintesi che accomuni tutti.
TEMPI
Il progetto dura tre mesi, una volta a settimana
MATERIALI
Primaria: Scatole di varie forme, forbici, colla, cartoncino, carta da pacchi, quaderno a
quadretti di 1 cm, astuccio
VERIFICA E VALUTAZIONE:
Ai bambini di cinque anni viene chiesto di disegnarlo su un foglio. Al termine del disegno il
bambino esporrà il percorso alla maestra che lo trascriverà al lato.
Nella scuola primaria ogni bambino verrà monitorato attraverso il diario di bordo durante
tutto il percorso. Inoltre si chiede ai bambini di progettare la costruzione di un cubo e di
mettere in pratica la propria ipotesi.
8 BIBLIOGRAFIA:

UMI,
Matematica
per
il
cittadino,
Matematica
2001:
http://umi.dm.unibo.it/area_download--37.htm

B. Piochi, Proposte per il curricolo verticale, Tecnodid 2007

Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo
d'istruzione 2012
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Chelazzi – Seconda scuola primaria