1 IL CENTRO ROGATE INTERPROVINCIALE La presentazione del progetto del Centro Rogate interprovinciale non può che partire dal documento del nostro VII Capitolo Provinciale, anche se non è stato ancora approvato dal Governo Generale. a) Il Documento del 7° Capitolo Provinciale ICN I - IL CENTRO ROGATE INTERPROVINCIALE Innanzitutto il Capitolo intende ringraziare per l'esperienza del Centro Rogate di questi ultimi 40 anni, per la sua significativa storia che ha dato lustro alla Congregazione e servizio alla Chiesa; tuttavia ora si sente l'esigenza di qualcosa di nuovo. C'è sicuramente un'eredità che riceviamo e che vogliamo mettere a frutto secondo le nuove realtà e i nuovi tempi. 1) Si costituisca il Centro Rogate Interprovinciale che esprima il carisma nella dimensione: - spirituale della preghiera rogazionista (Mt 9,35-38-Lc 10,2-3); - pastorale: a) per l'animazione giovanile e vocazionale delle Provincie, b) per la promozione dell'UPV e l'Unione sacerdotale rogazionista, c) per l'animazione delle associazioni laicali della Famiglia rogazionista presenti in Provincia; - culturale: a) per diffondere il carisma del Rogate attraverso i mezzi tradizionali e nuovi della comunicazione, b) in dialogo con gli Organismi vocazionali delle Chiese locali; - diffondere nella Chiesa il culto di Sant'Annibale Maria Di Francia. 2) Il Centro sia dotato di uno Statuto che ne determini la natura, le finalità, gli obiettivi, i mezzi e l'amministrazione. Orientamenti: 1.Si scelgano persone competenti e qualificate e si favorisca la formazione per dare continuità al personale che sarà chiamato a lavorare nel Centro. Ci sia per tali persone una certa stabilità nel lavoro. Il Centro sia costantemente collegato e dialoghi con le comunità e gli animatori vocazionali in esse operanti. 2. Il Centro sia punto di raccordo e di proposta: riceve, valorizza e diffonde tutte quelle iniziative già esistenti nelle comunità per la diffusione del Rogate, e ne elabora di nuove. 3. Il Centro Rogate Interprovinciale sia un luogo di preghiera e di esperienza di vita rogazionista, e abbia la sua sede centralizzata preferibilmente nella città di Roma, anche a motivo della prospettiva di diventare interprovinciale. 2 B) Avvio del progetto Considerando il momento particolare in cui vivono le nostre due Provincie Rogazioniste italiane, si pensa di avviare la costituzione del Centro Rogate per l’Italia con una commissione interprovinciale con un coordinatore e tre referenti per Provincia nominati dai rispettivi Consigli Provinciali, scelti per competenze specifiche e disponibilità a collaborare. Il primo compito della commissione sarà preparare quanto prima (entro la fine del corrente anno) uno statuto “che ne determini la natura, le finalità, gli obiettivi, i mezzi e l’amministrazione”, da presentare ai Consigli provinciali e successivamente al Governo generale per l’approvazione. Nel frattempo, tuttavia, il Coordinatore e i membri della commissione dovranno già avviare un programma concreto di attività possibili con il coinvolgimento diretto o indiretto delle comunità e delle Associazioni della Famiglia Rogazionista. C) Nelle varie dimensioni della vita carismatica rogazionista indicate dal 7° Capitolo provinciale 1- Spirituale: Pensando al Centro come ad un insieme di confratelli che operano a servizio della diffusione e animazione rogazionista, più che come un luogo, la dimensione spirituale della preghiera rogazionista andrà animata a partire dalle comunità e dalle associazioni della famiglia rogazionista. In particolare si inizierà dando particolare importanza alla diffusione dell’UNIONE DI PREGHIERA PER LE VOCAZIONI con il recupero di tutte le iscrizioni che in questi anni si sono portate avanti con i Cenacoli Voc, con il Sito Web e con altre iniziative. Si cercherà di stabilire con loro una relazione inizialmente con una lettera e successivamente con una Newsletter mensile nella quale inserire il link per una pagina Web dove collocare gli attirali Cenacoli voc, ma anche con altri schemi di preghiera mirati: per parrocchie, per momenti di preghiera e catechesi vocazionale, per ammalati, e per altre iniziative di preghiera. Si favorirà che tutte le nostre comunità, specialmente quelle parrocchiali, possano essere luoghi di testimonianza e di esperienza di preghiera rogazionista. Inoltre nella formazione della associazioni della Famiglia del Rogate si darà grande importanza alla preghiera e alla formazione alla vita di preghiera rogazionista anche con l’offerta di momenti specifici di formazione. Per il momento non si vede l’esigenza di un luogo specifico di preghiera diverso dalle comunità rogazioniste, sia perché non vediamo “clienti possibili”, sia perché abbiamo una notoria scarsità di personale religioso disponibile e capace. Se se ne vedrà l’esigenza e l’opportunità lo si potrà sempre costituire, ma come cosa diversa dal Centro Rogate. 2- pastorale Del servizio all’UPV e alla USR ho parlato già prima. Aggiungo solo che il Governo Generale sta preparando nuovi e più essenziali Statuti che dovranno poi essere da noi attuati attraverso un regolamento che il Centro Rogate Interprovinciale dovrà preparare e presentare ai Governi Provinciali. Per l’animazione giovanile e vocazionale delle Provincie esiste già una organizzazione diversa nelle due provincie sia per quanto riguarda la proposta che l’accompagnamento e il discernimento vocazionale. Non vedo per il momento necessità e opportunità ad intromettersi. Si 3 potrebbe solo offrire momenti formativi per gli incaricati della pastorale vocazionale rogazionista a tutti i livelli. In questo settore il Centro curerà l’inserimento neo vari organismi ecclesiali di pastorale giovanile vocazionale sia a livello di CEI che delle Diocesi dove è presente una comunità o dove si può essere chiamati per l’animazione e la formazione. Non so come si potrà poi sviluppare qualche collaborazione concreta con gli animatori vocazionali delle nostre due Provincie. 3- culturale Lo studio del “Rogate” e della spiritualità rogazionista è demandato in primo luogo al Centro Studi, gestito dalla Curia Generalizia. Il nostro Centro Rogate svilupperà animerà e promuoverà lo studio della preghiera rogazionista in ordine al servizio pastorale in Italia e sarà a servizio della formazione permanente delle comunità rogazioniste e delle associazioni della Famiglia del Rogate. Attualmente gli strumenti della comunicazione usati finora dal Centro Internazionale Rogate (ora Centro Studi) sono: - Rogate Ergo: con abbonati in costante calo… sarà opportuno mettere a fuoco il suo target e dare un volto appetibile per questo… Senza un rinnovamento è destinato a morire, anche perché i costi non sono piccoli. - Mondo Voc, ora pubblicato solo sul sito Web Vocazioni.net, ha bisogno di continuità di cura… ma non conosco la disponibilità dell’attuale responsabile a continuare questo servizio. - Cenacoli Voc è il sussidio che ha assoluta necessità di guardare meglio e qualificarsi secondo il targhet di riferimento. Sarà opportuno studiare l’opportunità di fare la sua pubblicazione solo via Web per ridurre e massimizzare meglio le spese. - L’Editrice Rogate pubblica oggi un numero limitato di libri, con una diffusione difficile e costosa. Si dovrà valutare l’opportunità e le modalità più efficaci per continuare a percorrere questo canale di diffusione. - Sito Web “Vocazioni.net” è una delle attività oggi più vitali si dovrà continuare ad arricchirlo e ad aggiornarlo con continuità, mantenendo un certo dialogo con i suoi visitatori. Forse sarà opportuno per dare più chiara identità al servizio della preghiera rogazionista creare qualche altro sito collegato con link in apertura. Ad ogni modo tutte queste problematiche dovranno essere valutate dalla commissione e in dialogo con il Governo Generale che ne ha gestito la sopravvivenza fino ad oggi. 4- Culto a Sant’Annibale Maria La diffusione nella Chiesa del culto al nostro Padre Fondatore è stata affidata al Centro dal Capitolo perché con la sua canonizzazione non è più competenza della Postulazione generale. Per rispondere a questo compito, in dialogo con la Postulazione, sarà necessario fare una programmazione che individui cosa fare, chi lo debba fare e con quali mezzi. Per il momento suggerisco alcune riflessioni un po’ istintive. - Sede centrale della diffusione del Culto a Sant’Annibale Maria non può che essere il Santuario di Messina, dove è venerato il suo Corpo… ma anche tutte le nostre Chiese dovranno farsi parte attiva nella diffusione del suo culto. - La stampa e la diffusione della rivista ADIF può essere proprio il Santuario di Messina. - Il Centro potrà animare e collaborare in momenti e iniziative particolari come ad esempio promuovere e curare pellegrinaggi alla tomba del Padre. 4 - Nelle comunità promuovere una volta nell’anno la celebrazione della Giornata del Padre in modo speciale coinvolgendo le opere e il territorio circostante… Per Padre Annibale Oggi il Centro potrebbe curare la preparazione e la diffusione, ma resta di individuare la persona e i fondi necessari. La preparazione di gadget, statue e altro potrebbe essere ugualmente compito del Centro. Resta come sempre la necessità di persone e mezzi di riferimento. Forse si potrebbe avviare qualche sinergia con i nostri Uffici Benefattori Antoniani. CONCLUSIONI Credo che i compiti assegnati al Centro dai Documenti Capitolari sia a livello generale che provinciale siano troppo numerosi per essere affrontati insieme: sarà necessario creare una scaletta delle priorità in base alle persone, le loro capacità, le loro possibilità di impegno, e alle risorse economiche e gestionali che sarà possibile mettere in campo. È compito della COMMISSIONE INTERPROVINCIALE redigere un programma concreto da sottoporre ai governi provinciali con momenti di verifica e rilancio durante l’anno. Altro aspetto da curare nella stesura del progetto-programma è la relazione con il CENTRO STUDI della Congregazione, che ha come referente P. Francesco Bruno. Io inizialmente mi propongo di ripartire dall’UNIONE DI PREGHIERA PER LE VOCAZIONI sollecitando la collaborazione delle comunità, specialmente delle Parrocchie rogazioniste e delle ASSOCIAZIONI LAICALI della Famiglia del Rogate. Il mezzo privilegiato per la comunicazione sarà il Sito Web e esplorando le varie possibilità che offrono i social network per creare relazioni in vista di gruppi di preghiera da creare anche sul territorio. In primo luogo si tratta di stabilire relazioni personali e di collaborazione con tutti coloro che sono destinatari del servizio di animazione del Centro. Prima dei servizi da offrire ci sono persone con cui confrontarsi, da accogliere e da servire. Per la presa in carico dei mezzi editoriali già in atto penso sia opportuno attendere la programmazione della Commissione interprovinciale perché bisogna fare i conti con le persone che concretamente dovranno farsene carico che con i costi economici da affrontare. Con la Provincia ICS mi propongo di collaborare per la creazione della Commissione che prepari lo STATUTO e definisca i programmi per i vari ambiti e promuova la collaborazione delle comunità e di alcuni confratelli in modo particolare.