LA BIBBIA, il libro sacro per gli Ebrei e i Cristiani Sia la religione ebraica sia quella cristiana sono religioni rivelate, cioè religioni che trovano il loro fondamento nel fatto che Dio si è manifestato direttamente all’uomo. Sia per gli ebrei sia per i cristiani questa rivelazione ha espressione scritta nella Bibbia, il libro sacro in cui è racchiusa la Parola che Dio ha rivolto agli uomini nel corso della loro storia. RELIGIONI RIVELATE: DIO UOMO Religioni rivelate sono quelle che affermano di fondarsi su una Rivelazione divina. Si crede che DIO ha preso l’iniziativa di farsi conoscere, “rivelarsi” agli uomini. Le religioni rivelate sono dette anche religioni positive o storiche, in quanto esse sono poste, stabilite e costituite da un complesso di istituzioni storiche in netto contrasto con le religioni naturali. Si tratta di VIE per le quali la divinità chiama l’uomo alla salvezza. Anche se la concezione di Rivelazione è concepita in modo differente le tre religioni rivelate sono: EBRAISMO: (Palestina – 2000 a.C.), CRISTIANESIMO (Palestina – I sec. d.C.), ISLAMISMO (Medina – VI sec. d.C.). RELIGIONI NATURALI: UOMO DIO Nelle religioni naturali avviene il contrario delle religioni rivelate. Nelle religioni primitive l’uomo davanti a fenomeni della natura che erano “inspiegabili” attribuiva loro la divinità (sole, luna, pioggia, …). Sono Vie per le quali l’uomo si sforza soprattutto con le sue forze di raggiungere il proprio “fine” spirituale. Oltre alle religioni primitive sono religioni naturali: l’Induismo (India - 1500 a.C.), il Buddismo (India – VI sec. a.C.), il Confucianesimo, (Cina – 1600 a.C.), il Taoismo (Cina – VI sec. a.C.), lo Shintoismo (Giappone – VI sec. a.C.) Significato delIa parola BIBBIA La parola Bibbia deriva dal greco “ta biblia” e significa “i libri” (plurale di “biblos” = libro): la Bibbia è infatti formata da molti libri, si potrebbe dire che si tratta di una biblioteca intera. Contenuto della BIBBIA I libri che compongono la BIBBIA sono molto differenti tra loro, scritti in un lungo periodo storico (dal 1200 a.C. al I sec. D.C.) nella lingua ebraica, greca e aramaica. Sono raggruppati in due grandi raccolte: l’Antico Testamento (AT), che comprende la storia e la riflessione religiosa del popolo ebraico; il Nuovo Testamento (NT), che narra l’attuazione della Redenzione di Gesù il Cristo e ne riferisce il suo insegnamento, collegandolo alla storia delle origini cristiane. L’antica e la nuova Alleanza La parola “testamento", dal latino “testamentum”, corrisponde alla parola ebraica “berith”, che significa "alleanza”, “patto”. Pertanto la Bibbia è l’insieme dei libri che parlano dell’Alleanza che Dio ha stretto con Israele (antica Alleanza) e che ha compiuto in Gesù (nuova Alleanza). Per i cristiani tra AT e NT non vi è interruzione, ma continuità e relazione tra passato, presente, futuro, ad indicare le successive tappe del piano salvifico di Dio, sia dal punto di vista storico sia teologico. BIBBIA: Bibbia cristiana Antico Testamento: 46 libri TANAK: Bibbia ebraica Tanak (corrisponde all’AT): 39 libri Nuovo Testamento: 27 libri Il canone La prima parte della Bibbia,l’A.T, è comune ad Ebrei e Cristiani, seppure con alcune varianti. Gli Ebrei (seguiti dai Protestanti) riconoscono solamente i libri scritti in ebraico, che sono 39. Diremo che essi si attengono al canone ebraico o palestinese, che fu fissato verso la fine del I secolo d.C. l Cattolici, invece, considerano ispirati altri sette libri, scritti in greco, detti "deuterocanonici", cioè entrati solo in un secondo tempo nel canone. Per canone, dal greco “kanon” (=misura), intendiamo l’elenco dei libri che sono stati riconosciuti dai credenti come autentica Parola di Dio, cioè ispirati. Il canone cattolico (ma anche quello ortodosso), già riscontrabile nei primi secoli della Chiesa, è stato definitivamente fissato nel Concilio di Trento nel 1546 e comprende 46 libri per l' A.T. e 27 per il N.T. ll NT è invece identico per tutti i cristiani. Il canone cattolico segue per l’A.T. il cosiddetto canone greco o alessandrino, dalla comunità di Alessandria d’Egitto, una delle più importanti sviluppatesi nel corso del III secolo a.C., durante la diaspora. Gli ebrei di Alessandria avevano incominciato a tradurre in greco le Scritture, perché ormai più nessuno degli esuli parlava l’ebraico. Secondo una leggenda, la traduzione venne affidata dal re d’Egitto, Tolomeo Lagos, a 70 saggi che, in 70 giorni, pur lavorando separati gli uni dagli altri, produssero un testo identico, parola per parola. Libri apocrifiI I libri esclusi dal canone vengono detti apocrifi. Con il termine apocrifo, che deriva dal greco “apokripos” (=nascosto), vengono comunemente indicati i libri di contenuto affine a quelli biblici, ma considerati non ispirati. Abbiamo sia libri apocrifi dell’A.T. sia del N.T. Ispirazione Quando diciamo che la Bibbia è un libro di ispirazione divina, intendiamo che l’iniziativa della sua stesura è partita direttamente da Dio e dalla sua volontà. Ma, per rendere comprensibile la sua Parola, Dio ha scelto degli uomini cui far giungere la sua ispirazione. Tramite l’ispirazione tali uomini, detti agiografi, hanno avuto l'intelligenza di comprendere e tradurre per il resto dell’umanità l’intendimento divino. Per mezzo di costoro, insomma, la Parola divina ha acquistato le caratteristiche formali della parola umana, per poter essere compresa da tutti. I primi cinque libri della Bibbia: Ebrei Cristiani TORAH (= legge) il titolo del libro corrispone alle prime due parole PENTATEUCO (= primi cinque) il titolo del libro corrisponde al contenuto In principio (Bereshit) Genesi (= inizio) E questi sono i nomi Esodo (= uscita) E chiamò Levitico (= riferito alla tribù di Levi … norme sul culto) Numeri (= sono presenti molte numerazioni) Deutoronomio (= seconda legge) Nel deserto Queste sono le parole I generi letterari Nella Bibbia sono presenti diversi generi letterari. Esistono generi specifici per scrivere di poesia, per narrare una storia, per trasmettere degli insegnamenti, per formulare una preghiera e così via. Pertanto, per riuscire a capire e interpretare ciò che un autore ha voluto comunicare, è fondamentale individuare il genere letterario che egli usa, e tener presenti l’epoca e il luogo in cui egli ha scritto. I generi letterari più usati nella Bibbia sono i seguenti: CONTENUTO GENERE LETTERARIO STORICO NARRATIVO Racconti e vicende storiche NORMATIVO Leggi e norme per regolare la vita sociale e religiosa POETICO Canti, Salmi e preghiere SAPIENZIALE Proverbi e riflessioni per riflettere sui grandi temi della vita PROFETICO Profezie e insegnamenti che i Profeti esprimevano, a nome di Dio, per aiutare il popolo a trovare la via del bene e per rimanere fedeli a Dio Formazione dei libri della Bibbia La Bibbia è stata scritta su tavolette d’argilla, sulla pietra, su fogli ricavati dalla pianta di papiro, su pergamene ricavate dalla pelle di animale. Sia i papiri che le pergamene venivano arrotolati intorno a un bastoncino, formando cosi un rotolo. A causa del deterioramento, i testi originali sono andati perduti. Le trascrizioni di un testo biblico si sono così succedute con molta rapidità. Le copie in nostro possesso sono giunte a noi lungo i secoli in forme e traduzioni diverse. Nel 1947 nelle grotte di Qumran, vicino a un monastero distrutto di monaci esseni, sono stati ritrovati frammenti più o meno ampi di tutti i libri dell’Antico Testamento. l manoscritti di Qumran risalgono al periodo che va dal I secolo a.C. al I secolo d.C. Ecco il processo di formazione di un testo della Bibbia: 1. 2. 3. 4. 5. 6. Avvenimento (parole ed eventi intimamente connessi: Dei Verbum 8, 14); Memoria e tradizione orale (testimonianza e racconto); Interpretazione e vita della comunità; Prime fonti scritte; Redattore finale (che dopo accurate ricerche mette insieme queste tradizioni e fonti); . Comunità che accoglie, legge. ascolta e vive il libro considerato sacro in quanto Parola di Dio. La verità nella Bibbia Quando parliamo di verità nella Bibbia non intendiamo la verità storica o la verità scientifica ma la verità religiosa ordinata cioè alla salvezza, verità intesa come testimonianza resa a Dio (Dei Verbum 11). Questo non significa che nella Bibbia non ci siano cognizioni storiche, scientifiche, filosofiche del tempo e dei luoghi in cui è stata scritta, ma che l'intenzione prima della Bibbia è quella di raccontare e testimoniare la rivelazione salvifica di Dio e di tracciare il senso dell’esistenza. Lo studio e la lettura della Bibbia Se, come affermano gli ebrei e i cristiani, Dio ha voluto parlare attraverso uomini e alla maniera umana, allora l’interprete della Sacra Scrittura, per capire bene quello che Dio ha voluto dire e comunicare, deve studiare con attenzione il testo biblico evitando letture superficiali o fondamentalistiche dello stesso. La Bibbia ha bisogno di essere interpretata, infatti una lettura superficiale o “alla lettera” può causare incomprensioni ed errori.