Il Processo Civile Telematico e il Consulente Tecnico d’Ufficio (C.T.U.) Uno schema operativo verso l’invio telematico della C.T.U. La fonte principale di informazioni è il seguente sito internet: http://pst.giustizia.it/PST/it/homepage.wp in particolare per gli ausiliari del giudice la seguente sezione: http://pst.giustizia.it/PST/it/pst_1_17.wp Vediamo ora cosa serve per depositare una C.T.U. in modalità telematica: 1. Il file da depositare Il file contenente l’atto può essere sottoscritto secondo due modalità: 1) si inserisce alla fine dell’atto, sotto il nome e cognome di chi lo sottoscrive, una immagine con la firma dello stesso e poi si crea il file .pdf/A. 2) si firma il file con il dispositivo di riconoscimento e di firma (di cui si parlerà più approfonditamente in seguito). Nel caso del programma “Logosbox” che si è utilizzato nel seguente esempio di deposito di CTU, nella barra degli strumenti è presente l’icona “dispositivo firma”. Cliccando su questa icona si apre una finestra come la seguente: Per firmare il file, tenendo evidentemente il dispositivo di firma digitale connesso al computer, si deve usare il bottone denominato “firma file”. Il file contenente l’atto da depositare deve essere quindi convertito nel seguente formato: *.pdf/A. Pag. 1 di 8 Per ottenere un file in tale formato, se si usa per esempio il software Microsoft Word 2013, che è uno dei più diffusi, si deve seguire il sottoriportato percorso: file/esporta/crea documento pdf xps. E’ possibile, in alternativa, utilizzare la stampante “pdf creator” con l’accortezza di impostare il profilo come segue: Una volta creato e salvato il documento è possibile controllare se il file è corretto mediante accesso, ad esempio, a “telemaco”: https://telemaco.infocamere.it/dama/login e seguendo il seguente percorso: sportello pratiche on line/strumenti software/strumenti on line/verifica conformità pdf/A. Se il file è corretto il risultato della verifica è del tipo sottoriportato: Pag. 2 di 8 Il o i files contenenti gli allegati possono essere salvati nei seguenti formati: *.pdf/A, *.rtf, *.txt, *.jpg, *.gif, *.tif, *.xml *.eml e *.msg *.zip, *.rar, *.arj (contenenti solo file dei tipi precedenti). 2. un personal computer; 3. una connessione internet; 4. un indirizzo di Posta Elettronica Certificata (P.E.C.) inserito nel Reginde Per ottenere un indirizzo P.E.C. è possibile rivolgersi a uno dei soggetti gestori che si trovano al link che segue: http://archivio.digitpa.gov.it/pec_elenco_gestori Affinché si possa usare un indirizzo di P.E.C. per depositare gli atti nel regime del Processo Civile Telematico è necessario che sia stato previamente comunicato al Reginde (registro generale indirizzi elettronici). Nel caso dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Vicenza è lo stesso a comunicare al Reginde l’indirizzo di posta elettronica certificata che l’iscritto ha comunicato. Si fa notare che il nostro Ordine ha già provveduto a comunicare gli indirizzi di P.E.C. degli iscritti già in suo possesso. Nel caso in cui non si fosse ancora comunicato all’Ordine l’indirizzo di P.E.C. ovvero si volesse modificare quello già comunicato, si dovrà provvedere a inviare all’Ordine il nuovo indirizzo P.E.C. affinché lo stesso possa a sua volta comunicarlo al Reginde. Attenzione: non è utilizzabile a questi fini un indirizzo P.E.C. con estensione “@postacertificata.gov.it” in quanto non abilitato alla ricezione dei biglietti di cancelleria né al deposito telematico. Pag. 3 di 8 5. un dispositivo per la firma digitale e di identificazione per una descrizione di cosa si tratta e di come ottenerlo si rimanda al seguente link: https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=Kqc0rwCOAYs . 6. un software redattore di atti P.C.T. per creare la busta telematica. Al seguente link sono elencati i possibili software utilizzabili: http://pst.giustizia.it/PST/it/pst_28.wp. Nel prosieguo si illustrerà la modalità di invio di una C.T.U. mediante l’utilizzo del software gratuito “Logos box”, uno dei software elencati nel link poco sopra indicato. Per scaricare il software sul proprio P.C. si è disponibile il seguente link: http://www.raisesoft.net/. Prima di procedere con lo scarico è necessario assicurarsi di avere il dispositivo di firma digitale correttamente connesso al computer. Per l’installazione seguire le istruzioni che si possono scaricare dal seguente indirizzo: http://www.raisesoft.net/Logos_Box.pdf . Nel corso dell’installazione verrà chiesto di creare l’anagrafica del C.T.U.. Si consiglia a questo punto di cliccare sul bottone in alto denominato “configura pec”. Sono possibili due opzioni. La prima consiste nel scegliere “invio e-mail Pec usando programmi esterni” la seconda consiste nel configurare la P.E.C. inserendo i dati della stessa come nell’esempio che segue: Dopo aver creato l’anagrafica e configurato la P.E.C. si deve procedere con la creazione della “busta” cliccando sul pulsante “nuova busta”. Verrà chiesto di dare il titolo alla busta: si consiglia di chiamare la busta: “deposito ctu relativa alla causa tra ________ e _________ R.G. N. ____.”; Pag. 4 di 8 Si deve quindi compilare il box denominato “registro” mediante scelta dal menù a tendina. Per le C.T.U. civili scegliere “Generale degli affari civili”. Si passa quindi al box denominato “Tribunale/Ufficio”. Si deve scegliere il Tribunale presso il quale si deve depositare la C.T.U.. Si passa al box denominato “tipologia atto”. L’unica opzione prevista nel software gratuito di cui si tratta è la seguente “deposito atto semplice”. Scegliere questa opzione. Nel box “tipologia” dovrebbe apparire la scritta “professionista”. Il box successivo denominato “file atto (PDF)” serve per selezionare il file della C.T.U. da depositare. Si ricorda che deve trattarsi di file *.pdf / A. Sono quindi da compilare i box che chiedono “N. Rg” e cioè il numero di Rg della causa e “anno Rg” e cioè l’anno di iscrizione a ruolo della causa. I “dati del mittente” compaiono in automatico in quanto il programma li ricava dall’anagrafica. A questo punto si clicca sul bottone “OK”. Si aprirà quindi una maschera come la seguente: Usando la freccia a lato della scritta “dati aggiuntivi” si apre un box denominato “deposito” nel quale si deve selezionare la scelta “deposito/perizia”. Si passa quindi ad aprire il seguente box usando la freccia a fianco della parola “allegati”. Comparirà una schermata simile alla seguente: Pag. 5 di 8 Si clicca sul bottone “nuovo” che si trova sotto alla scritta “allegati generici” per caricare gli allegati da inviare. Una volta caricati gli allegati si clicca su “ok” e si deve salvare la busta cliccando sul bottone “salva” che si trova in alto a sinistra. A questo punto si clicca sul bottone che si trova sempre in alto sulla sinistra denominato “check busta”, la maschera diventa come quella che segue: e si può procedere alla firma e all’invio cliccando sul bottone “(3) Firma e Invia”. Verrà chiesto l’inserimento del pin del dispositivo di firma digitale. Inserire il pin. Pag. 6 di 8 Verrà chiesto se si desidera inviare il file. Cliccare su “ok”. Nel caso in cui la P.E.C. sia stata configurata come sopra visto selezionando la scelta “invio e-mail Pec usando programmi esterni” si aprirà una schermata come la seguente: Il box centrale è quello che interessa ed è denominato: “Istruzioni per l’invio manuale della pec (deposito busta)”. Lo si segua passo passo e si dovrebbe riuscire ad inviare la C.T.U.. Si consiglia però di configurare la P.E.C. utilizzando la seconda opzione di cui sopra in tal caso la maschera che apparirà sarà la seguente: Pag. 7 di 8 A questo punto è sufficiente cliccare su “sì”. *** Il medesimo procedimento seguito per il deposito della C.T.U. va seguito anche per quello dell’istanza di liquidazione del compenso al C..T.U.. Unica variante è rappresentata dal fatto che al punto “dati aggiuntivi” sopra illustrato si dovrà scegliere l’opzione “deposito istanza di liquidazione”. *** Per un ripasso o per una migliore comprensione è possibile far ricorso anche ai seguenti tutorials rivenuti su youtube: https://www.youtube.com/watch?v=BwnukTURfRw; https://www.youtube.com/watch?v=ecEA3bGIfrU; https://www.youtube.com/watch?v=zCMxDTXz2T0; https://www.youtube.com/watch?v=NjsiFhtoXxw. 7. Un’iscrizione ad un punto di accesso (PDA) (facoltativa) Nel link sotto indicato è consultabile l’elenco dei punti di accesso: http://pst.giustizia.it/PST/it/pst_2_5.wp Il punto di accesso consente di accedere agli atti della causa, compresa la C.T.U. depositata. Tra tutti si segnala il seguente punto di accesso: Portale Servizi Telematici del Ministero della Giustizia Ente Pubblico http://pst.giustizia.it Si può effettuare il login utilizzando l’indirizzo sopra riportato. Si fa notare che per effettuare il login è necessario che al computer sia collegato il dispositivo di firma digitale e di identificazione. Pag. 8 di 8