ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “N. TARTAGLIA - M. OLIVIERI” CODICE MINISTERIALE: BSIS036008 – CODICE FISCALE 98169720178 Sede, Presidenza e Amministrazione: Via G. Oberdan, 12/e – 25128 BRESCIA Tel. 030/305892 – 030/305893 – 030/3384911 – Fax: 030/381697 E-mail: [email protected] - PEC: [email protected] ISTITUTO d’ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE “TARTAGLIA-OLIVIERI” Piano dell’Offerta Formativa [2013-2014] ISTITUTO TECNICO STATALE PER GEOMETRI “NICOLÒ TARTAGLIA” VIA G. OBERDAN 12/E – BRESCIA – 25128 Tel. 030/305892 – Fax 030/381697 LICEO ARTISTICO STATALE “MAFFEO OLIVIERI” CORSO MATTEOTTI, 8 – BRESCIA – 25122 Tel. 030/3774132 – Fax 030/3774133 Pagina 1 SOMMARIO 1. 2. FINALITÀ EDUCATIVE ....................................................................................................................... 4 LINEE GENERALI PER LE SCELTE PROGRAMMATICHE.......................................................... 4 2.1 OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI............................................................................................ 4 2.2 OBIETTIVI COMPORTAMENTALI ............................................................................................... 6 2.3 OBIETTIVI DIDATTICI COMUNI .................................................................................................. 7 3. SOGGETTI DELL'INTERVENTO FORMATIVO ............................................................................. 7 3.1 ISTITUTO TECNICO ......................................................................................................................... 9 3.1.1 STORIA ED OFFERTA FORMATIVA .................................................................................... 9 3.1.2 OBIETTIVI INTERDISCIPLINARI ......................................................................................... 9 3.1.3 OBIETTIVI DEGLI INDIRIZZI ............................................................................................. 10 3.1.4 OFFERTA FORMATIVA: I CORSI ....................................................................................... 12 3.1.5 ORARIO SCOLASTICO .......................................................................................................... 13 3.2 LICEO ARTISTICO ......................................................................................................................... 18 3.2.1 STORIA ED OFFERTA FORMATIVA ................................................................................. 18 3.2.2 OBIETTIVI INTERDISCIPLINARI ...................................................................................... 19 3.2.3 OBIETTIVI DEGLI INDIRIZZI ............................................................................................. 19 3.2.4 OFFERTA FORMATIVA: I CORSI ....................................................................................... 20 3.2.5 ORARIO SCOLASTICO .......................................................................................................... 21 4. VALUTAZIONE ............................................................................................................................... 26 4.1 CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ............................................................................ 28 4.2 CRITERI PER GLI SCRUTINI FINALI ........................................................................................ 29 4.2 GESTIONE DELLE CARENZE FORMATIVE ............................................................................. 30 4.3 CREDITO SCOLASTICO ................................................................................................................ 31 4.4 CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEI CREDITI FORMATIVI E SCOLASTICI ................. 32 4.5 CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE VOTO DI COMPORTAMENTO ...................................... 33 4.6 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI .................... 33 5. INCLUSIONE ................................................................................................................................... 34 6. 5.1 STRUMENTI D’INTERVENTO PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) ......... 34 5.2 SCUOLA IN OSPEDALE ................................................................................................................................. 35 ORIENTAMENTO .............................................................................................................................. 35 6.1 ORIENTAMENTO IN ENTRATA ................................................................................................................. 35 6.2 CRITERI PER LA FORMAZIONE E LA COMPOSIZIONE DELLE CLASSI PRIME ............................ 35 6.3 ORIENTAMENTO DALLE CLASSI SECONDE ALLE CLASSI TERZE ................................................... 36 6.4 CRITERI PER L’ACCORPAMENTO DELLE CLASSI ................................................................................ 36 6.5 ORIENTAMENTO IN USCITA ...................................................................................................................... 36 7. ACCOGLIENZA ................................................................................................................................... 37 7.1 ACCOGLIENZA DELLE CLASSI PRIME ...................................................................................................... 37 7.2 ACCOGLIENZA DI STUDENTI UNIVERSITARI TIROCINANTI........................................................... 37 8. PROGETTI E RELAZIONI CON IL TERRITORIO ....................................................................... 37 9. VIAGGI E VISITE D’ISTRUZIONE ................................................................................................. 43 10. ATTIVITÀ ALTERNATIVE ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA .. 43 11. ORGANIGRAMMA FUNZIONALE/MANSIONARIO.................................................................... 44 12. PIANO ANNUALE DI ATTIVITÀ DEL PERSONALE DOCENTE .......................................... 51 13. PIANO ANNUALE DI ATTIVITÀ DEL PERSONALE A.T.A. ................................................. 52 14. RELAZIONI CON L’UTENZA........................................................................................................ 52 15. AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO ......................................................................................... 55 Allegati: N° 1: REGOLAMENTO D’ISTITUTO/PATTO DI CORRESPONSABILITÀ/ STATUTO STUDENTESSE E STUDENTI Pagina 2 N° 2: REGOLAMENTO VIAGGI D’ISTRUZIONE N° 3: REGOLAMENTO COMITATO STUDENTESCO N° 4: PIANO ANNUALE DI INCLUSIONE (PAI) Pagina 3 1. FINALITÀ EDUCATIVE L’Istituto individua, come terreno di impegno formativo prioritario, l’inserimento dello studente nella vita in comunità, a partire dallo specifico della vita scolastica. Promuove lo sviluppo del sé con la crescita del senso civico, per favorire l’inserimento dei diversi soggetti nella dimensione sociale. Da un lato intende valorizzare la cultura della solidarietà, evidenziando i significati-guida della tolleranza, del rispetto della diversità, dell'apertura al nuovo; dall'altro, su un piano più concreto, si vuole porre la necessità di stabilire regole comuni cui tutti si debbono attenere, consolidando una tradizione di rispetto della legalità, pur salvaguardando la più ampia libertà critica e l’attenzione ai bisogni e alle caratteristiche del singolo, a partire dalla crescita e dalla valorizzazione dello studente come persona umana, nel rispetto delle differenze e dell’identità di ciascuno e delle scelte educative della famiglia, nel quadro della cooperazione scuola, genitori, studenti in coerenza con il principio dell’autonomia delle istituzioni scolastiche e secondo i principi sanciti dalla Costituzione. È una scelta che appare prioritaria, sia in preparazione della futura vita sociale e lavorativa, sia per prevenire nell’ambito dell’istituzione scolastica il manifestarsi di atteggiamenti arroganti e di episodi di aggressività che sfociano nei fenomeni di bullismo. Quindi si ribadisce l’assoluta validità dello “Statuto delle studentesse e degli studenti” sottolineando che aspetti di pari importanza sono sia l’esercizio dei diritti, sia il rispetto dei doveri da parte degli allievi. Una priorità didattica è comunque l’incremento del successo scolastico, fondato sulla promozione della cultura degli alunni e sull’incremento delle loro competenze e capacità operative. Il punto di riferimento scientifico sarà determinato dagli standard individuati come essenziali per una preparazione adeguata. 2. LINEE GENERALI PER LE SCELTE PROGRAMMATICHE L'azione formativa d'Istituto, trasversale alle varie discipline, viene articolata su questi ambiti: costante sviluppo del dialogo con le realtà sociali, culturali e lavorative; aumento del successo scolastico, riduzione di abbandoni e ripetenze ed insieme promozione delle eccellenze; adeguamento delle competenze tecnologiche e di comunicazione; aggiornamento dei contenuti in rapporto alle esigenze professionali. I diplomati devono essere capaci di inserirsi in una realtà in rapida evoluzione, sia dal punto di vista delle nuove forme della ricerca e dell’elaborazione culturale, della comunicazione e della tecnologia, sia da quello dell'organizzazione del lavoro, delle professioni e degli studi post diploma. Devono quindi dimostrare versatilità e propensione culturale al continuo aggiornamento, capacità di orientamento di fronte a problemi nuovi e di adattamento all'evoluzione della loro professione e dei loro futuri studi, capacità di cogliere la complessità della società contemporanea e di utilizzare un ampio ventaglio di conoscenze. 2.1 OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI TEMI PROCESSI EVOLUTIVI Motivazione e interesse al lavoro scolastico BIENNIO Pagina 4 senso di appartenenza alla nuova entità scolastica e al contesto locale, collegamento III, IV, V ANNO con il territorio e con la realtà sociale promozione della curiosità culturale nei confronti delle diversità consapevolezza del proprio vissuto e delle proprie esperienze conquista del gusto del sapere e del saper fare passione per la ricerca possesso delle metodologie corrette per lo studio delle diverse discipline riscoperta dello studio come momento etico sviluppo di un atteggiamento interculturale Comportamento responsabile stima di sé stima degli altri e capacità di gestione dei rapporti interpersonali collaborazione con tutte le componenti scolastiche uso di un linguaggio socialmente corretto pratica della tolleranza rispetto delle cose e dell’ambiente Sviluppo dell’autostima Sviluppo dell’attitudine all’autoformazione presa di coscienza dei propri limiti e delle proprie capacità fiducia in sé curiosità culturale collaborazione attiva nel gruppo potenziamento del senso critico verso le discipline capacità di soluzione pratico-operativa di problemi sviluppo di progetti articolati aggiornamento individuale Sviluppo della capacità di approfondimento culturale elaborazione di processi cognitivi mirati ad una corretta decodificazione della realtà utilizzo con pertinenza dei linguaggi specifici appresi metodologia corretta nel lavoro capacità di adattarsi e di affrontare situazioni nuove (flessibilità culturale) Tutte le differenze di etnia, religione, sesso, abilità sono vissute come ricchezza ed occasione di confronto complementare al senso dell’identità. L’Istituto concretizza le attività e gli insegnamenti relativi a “Cittadinanza e Costituzione” di cui Pagina 5 all’art. 1 del Decreto Legge 1 settembre 2008 n. 137, convertito con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169 che coinvolgono tutti gli ambiti disciplinari e si sviluppano, in particolare, in quelli di interesse storico-sociale e giuridico-economico. 2.2 OBIETTIVI COMPORTAMENTALI Sotto il profilo comportamentale, lo studente deve esercitare autocontrollo e senso di responsabilità. In ordine al modo di stare in classe o in Istituto, l’alunno: segue le lezioni in modo partecipato ed ordinatamente dialogico; esprime liberamente il proprio pensiero, ma accetta il confronto con l’opinione altrui; si impegna su tutto l’arco delle discipline senza selezionarne alcuna; svolge i compiti assegnati nei tempi previsti ed è puntuale agli appuntamenti valutativi; osserva l’orario (all’ ingresso, all’ intervallo, al cambio d’ora) restando in classe durante le lezioni; è assente solo per gravi motivi e limita anche le entrate e le uscite fuori orario ai casi di stretta necessità; adotta un linguaggio ed un abbigliamento decorosi, rispettosi degli interlocutori, consoni all’ambiente scolastico. In ordine al rispetto delle strutture, l’alunno: rispetta gli ambienti, i materiali, gli arredi, gli strumenti di lavoro; segue con scrupolo le norme di sicurezza soprattutto nei laboratori. D'altro lato, dirigente scolastico, docenti e personale A.T.A. hanno cura, ciascuno per le proprie competenze, di garantire, oltre a un dialogo comunque improntato al rispetto della persona, l'osservanza dei diritti sanciti per legge (assemblee di classe e di istituto, comitati, ecc.) e dei comportamenti connessi alla funzione educativa (trasparenza di comportamenti e motivazione degli stessi). Un argomento di particolare rilevanza appare quello delle forme di protesta che potrebbero comportare una riduzione del calendario scolastico. L’Istituto favorisce un'opera di informazione – documentazione – consultazione, che consente una reale crescita della coscienza civile e porta al rifiuto di forme di indifferenza, ad esempio verso astensioni collettive che abbiano carattere pretestuoso. Pertanto va ricordato che l’assenza per l’astensione volontaria dalle lezioni per manifestare collettivamente il proprio pensiero non è mai “giustificata” ed in tal senso l’Istituto si attiene rigorosamente a quanto stabilito dalla normativa vigente (C.M. n. 24 del 16/01/1967). STRATEGIE PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI COMPORTAMENTALI Nella fiducia che l’assunzione di alcune regole di comportamento comporti l’adozione di atteggiamenti favorevoli ad un clima positivo nella classe, si ritiene che un impegno congiunto da parte dei docenti possa esprimersi nella direzione di: considerare gli aspetti della comunicazione come fonte primaria di influenza della relazione educativa e didattica; Pagina 6 assumere un atteggiamento di fiducia valorizzando l’impegno e le qualità positive degli alunni; non ignorare i loro errori, ma saper distinguere tra comportamento e persona, anche quando è necessario ricorrere ad una sanzione. L’insegnante si impegna a: mettere a disposizione della classe le proprie competenze; rispettare le regole stabilite e concordate esprimendo, comunque, sempre la motivazione pubblica di comportamenti difformi, indotti da una causa di forza maggiore; perseguire criteri di equità nelle valutazioni chiarendo la natura di tali criteri e le motivazioni da cui essi discendono; condividere con la classe il percorso formativo. 2.3 OBIETTIVI DIDATTICI COMUNI Nella direzione della promozione culturale e professionale degli alunni, considerati gli svantaggi e le situazioni di partenza nonché le condizioni ambientali, si individua come prioritario l'aumento del successo scolastico e per contro la diminuzione dell’insuccesso e della dispersione. Tali finalità non possono tuttavia essere perseguite a danno della qualità del messaggio culturale: gli standard minimi, definiti dai dipartimenti disciplinari, costituiscono, pertanto, fondamento irrinunciabile delle scelte didattiche dell'Istituto. Stabiliti i pre-requisiti dello “star bene” con gli opportuni strumenti dell'accoglienza e della serena interlocuzione fra le componenti, la strategia condivisa dell'Istituto si fonda sulla pluralità degli interventi necessari a fornire risposte positive ai bisogni degli studenti quali: l'orientamento in ed out e il riorientamento; il recupero e il sostegno delle fragilità, dei ritardi e degli svantaggi; l'espansione delle eccellenze; l'opzione fra indirizzi del triennio; l'assistenza psico-pedagogica; la valorizzazione di spazi creativi; l'educazione alla vita comunitaria; il rafforzamento delle aree progettuali. 3. SOGGETTI DELL'INTERVENTO FORMATIVO L’Istituto d’Istruzione Superiore “Tartaglia-Olivieri” nasce da due importanti realtà scolastiche bresciane: l'Istituto Tecnico per Geometri “N. Tartaglia” ed il Liceo Artistico “M. Olivieri”, accorpate, dall’1 settembre 2012, nell’ambito del piano di dimensionamento scolastico della Regione Lombardia. Il nuovo Istituto Superiore comprende un’offerta formativa che trae ricchezza dalle diverse opzioni proposte alle studentesse ed agli studenti, grazie alla presenza sia di un corso di studi ad ordinamento tecnico (Costruzioni, Ambiente e Territorio), sia liceale artistico. In entrambi sono attivati i nuovi percorsi di studio previsti dalla Riforma della Scuola Secondaria del 2010 che valorizza, nell’ambito della pratica progettuale comune ai due ordinamenti, la dimensione Pagina 7 operativa in termini fortemente innovativi. Da settembre 2014 l’Istituto è stato riunito nel polo scolastico di via Oberdan nell’ambito del progetto che ha portato alla creazione di un grande plesso scolastico per condividere spazi e attrezzature, con vantaggi in termini di organizzazione e razionalizzazione del servizio offerto. L’Istituto avrà dunque spazi comuni per tutti gli studenti quali Aula magna, Biblioteca, laboratori, palestre e bar. Pagina 8 3.1 ISTITUTO TECNICO 3.1.1 STORIA ED OFFERTA FORMATIVA L'identità dell'Istituto “N. Tartaglia”, che esiste dal 1862, si è sempre fondata sul suo legame con l’ambiente, sulla sua capacità di rispondere ai bisogni socio-economici formando tecnici in grado di comprendere la ricchezza potenziale del territorio e di guidarne lo sviluppo con interventi rispettosi della sua storia e del suo paesaggio. La tradizione della Scuola rimane, pur in un continuo rinnovamento, ancorata all’attività sociale e produttiva del suo territorio. I vari ambiti (edilizio, cantieristico, diagnostico, estimativo, topografico, immobiliaristico, commerciale, ambientale, urbanistico, amministrativo) determinano diverse opportunità di lavoro, pubblico e privato, che si sommano all’opzione della libera professione. La spendibilità in termini di occupabilità rappresenta un sicuro punto di forza del titolo di studio conseguito, che parimenti apre, con uguale successo, al proseguimento degli studi universitari o comunque di livello tecnico-superiore (post-diploma). L'asse culturale specifico della Scuola, inoltre, si fonda sull'acquisizione di competenze che permettono all'allievo di comprendere e rappresentare la realtà, oggetto di studio, mediante segni grafici e simboli matematici su cui poi promuovere le capacità operative e progettuali. La peculiarità dell'esperienza culturale degli allievi del “Tartaglia” è dunque sia professionale sia formativa, perché ancorata a valori umanistici oltre che solidamente tecnici. L'aveva già intuito il preside Foresti, nel 1928, quando equiparava il valore formativo della cultura appresa all'Istituto a quella dei licei. Dall’anno scolastico 2011/2012 l’Istituto ha attivato il progetto di Innovazione Tecnologica “La Scuola Digitale: nuovi ambienti di apprendimento”. Parte delle attività di insegnamento vengono svolte con modalità consolidate dall’esperienza e altre sono innovate con l’ausilio di un proiettore disposto in ogni aula e collegato a un computer gestito dagli insegnanti. Inoltre con l’ausilio del registro elettronico le assenze, le valutazioni e le comunicazioni per la classe o individuali sono trasmesse in tempo reale alle famiglie. L'utilizzo delle nuove tecnologie viene considerato un aspetto decisivo del processo di formazione, costituisce valore aggiunto all'attività didattica per l'acquisizione di conoscenze e competenze specifiche delle varie discipline e favorisce un approccio pluridisciplinare ai saperi. Inoltre il mondo del lavoro richiede tali abilità come elementi rilevanti per la collocazione dei diplomati in molti ambiti e la scuola si adopera per fornire ai suoi studenti tutti gli strumenti necessari. La popolazione scolastica, di circa 700 studenti, risulta così distribuita: Corso diurno Corso serale Scuola Carceraria: (A) Canton Mombello (B) Verziano n. 25 classi n. 3 classi n. 5 classi n. 3 classi n. 2 classi 3.1.2 OBIETTIVI INTERDISCIPLINARI Coerentemente con le finalità educative il diplomato dovrà essere in possesso delle seguenti competenze: COMPETENZE DI BA SE Pagina 9 fornire e ricevere la comunicazione in lingua madre e in lingua straniera con particolare riferimento agli obiettivi disciplinari prefissati; utilizzare in modo consapevole le strumentazioni e le nuove tecnologie; modellizzare in termini matematici situazioni e problemi; affrontare i vari problemi con rigore scientifico; riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo; riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione; padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio; utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare soluzioni innovative e migliorative, in relazione ai campi di propria competenza; cogliere l’importanza del lavoro per obiettivi e della necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell’etica e della deontologia professionale; essere consapevole del valore sociale della propria attività, partecipando attivamente alla vita civile e culturale a livello locale, nazionale e comunitario. 3.1.3 OBIETTIVI DEGLI INDIRIZZI COMPETENZE PROF ESSIONAL I (dall’Allegato B del Regolamento 15 marzo 2010 recante norme concernenti il Riordino degli Istituti tecnici). Il Diplomato nell’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”: ha competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nell'impiego degli strumenti per il rilievo, nell'uso dei mezzi informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici esistenti nel territorio e nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali; possiede competenze grafiche e progettuali in campo edilizio, nell’organizzazione del cantiere, nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico; ha competenze nella stima di terreni, di fabbricati e delle altre componenti del territorio, nonché dei diritti reali che li riguardano, comprese le operazioni catastali; ha competenze relative all’amministrazione di immobili. È in grado di: collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella progettazione, valutazione e realizzazione di organismi complessi, operare in autonomia nei casi di modesta entità; intervenire autonomamente nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio di organismi edilizi e nell’organizzazione di cantieri mobili, relativamente ai fabbricati; prevedere, nell’ambito dell’edilizia ecocompatibile, le soluzioni opportune per il risparmio energetico, nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente, e redigere la valutazione di impatto ambientale; pianificare ed organizzare le misure opportune in materia di salvaguardia della salute e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro; collaborare nella pianificazione delle attività aziendali, relazionare e documentare le attività Pagina 10 svolte. Il Diplomato dell’opzione “Tecnologie del Legno nelle costruzioni”: ha competenze nel campo dei materiali nelle costruzioni in pietra, legno e con tecniche di bioarchitettura; nel campo delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie del legno e dei centri di taglio a controllo numerico impiegati nelle realizzazioni di carpenteria in legno; nell’impiego di strumenti di rilievo; nell’impiego dei principali software per la progettazione esecutiva e il trasferimento dati ai centri a controllo numerico; nella stima di terreni, fabbricati, aree boscate e delle altre componenti del territorio, nonché dei diritti reali che li riguardano e allo svolgimento di operazioni catastali. È in grado di: esprimere capacità grafiche e progettuali con particolare riguardo alle ristrutturazioni di antiche costruzioni in legno e alle nuove tecniche costruttive dei fabbricati improntati all’uso della pietra, legno e con tecniche di bioarchitettura; collaborare nella progettazione, valutazione e realizzazione di organismi complessi, con riguardo anche alla produzione di materie prime derivanti dall’utilizzo delle cave di pietra e del legno comprese le principali tecniche di esbosco; intervenire, relativamente ai fabbricati, nei processi di conversione dell’energia e del loro controllo, anche nel settore della produzione di energia elettrica e termica dalle centrali a biomassa alimentate da scarti delle lavorazioni industriali del legno o dalle utilizzazioni boschive; applicare conoscenze della storia della architettura in pietra e in legno antesignana della bioarchitettura con residui di lavorazione nulli o completamente biodegradabili. Nell’articolazione “Geotecnico”, il Diplomato: ha competenze specifiche nella ricerca e sfruttamento degli idrocarburi, dei minerali di prima e seconda categoria, delle risorse idriche. Interviene, in particolare, nell'assistenza tecnica e nella direzione lavori per le operazioni di coltivazione e perforazione. In particolare, è in grado di: collaborare nella conduzione e direzione dei cantieri per costruzioni in sotterraneo di opere quali tunnel stradali e ferroviari, viadotti, dighe, fondazioni speciali; intervenire con autonomia nella ricerca e controllo dei parametri fondamentali per la determinazione della pericolosità idrogeologica e geomorfologica, utilizzando tecniche di campionamento, prove in situ dirette, geofisiche ed in laboratorio, anche in contesti relativi alla valutazione di impatto ambientale; eseguire le operazioni di campagna ai fini della caratterizzazione di siti inquinati (minerari e non) e opera nella conduzione delle bonifiche ambientali del suolo e sottosuolo; applicare competenze nell’impiego degli strumenti per rilievi topografici e per la redazione di cartografia tematica; agire in qualità di responsabile dei lavori e della sicurezza nei cantieri minerari, compresi quelli con utilizzo di esplosivi. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1. Selezionare i materiali da costruzione in rapporto al loro impiego e alle modalità di lavorazione. 2. Rilevare il territorio, le aree libere e i manufatti, scegliendo le metodologie e le strumentazioni più adeguate ed elaborare i dati ottenuti. Pagina 11 3. Applicare le metodologie della progettazione, valutazione e realizzazione di costruzioni e manufatti di modeste entità, in zone non sismiche, intervenendo anche nelle problematiche connesse al risparmio energetico nell’edilizia. 4. Utilizzare gli strumenti idonei per la restituzione grafica di progetti e di rilievi. 5. Tutelare, salvaguardare e valorizzare le risorse del territorio e dell'ambiente. 6. Compiere operazioni di estimo in ambito privato e pubblico, limitatamente all’edilizia e al territorio. 7. Gestire la manutenzione ordinaria e l’esercizio di organismi edilizi. 8. Organizzare e condurre i cantieri mobili nel rispetto delle normative sulla sicurezza. In relazione a ciascuna delle articolazioni, le competenze di cui sopra sono sviluppate coerentemente con la peculiarità del percorso di riferimento. Per l’articolazione curricolare, gli statuti epistemologici, gli standard di programma, gli stili didattici, le modalità di accertamento degli apprendimenti ed i criteri di valutazione in ordine alle singole discipline, si rinvia alle decisioni adottate dai diversi Dipartimenti nel quadro di compatibilità con gli Obiettivi generali. 3.1.4 OFFERTA FORMATIVA: I CORSI Nel corrente anno scolastico saranno attivati i seguenti Corsi: CORSO DIURNO “Costruzioni, Ambiente e Territorio” (Indirizzo generale). Opzione “Tecnologie del legno nelle costruzioni”. Articolazione “Geotecnico”. COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO Profilo professionale Il Diplomato dell’Indirizzo generale “Costruzioni, Ambiente e Territorio” ha competenze: nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nell’impiego degli strumenti per il rilievo, nell’uso dei mezzi informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici esistenti nel territorio e nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali; grafiche e progettuali in campo edilizio, nell’organizzazione del cantiere, nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico; nella stima di terreni, di fabbricati e delle altre componenti del territorio, nonché dei diritti reali che li riguardano, comprese le operazioni catastali; relative all’amministrazione di immobili. è in grado di: collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella progettazione, valutazione e realizzazione di organismi complessi e operare in autonomia nei casi di modesta entità; operare autonomamente nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio di organismi edilizi e nell’organizzazione di cantieri mobili, relativamente ai fabbricati; Pagina 12 intervenire nei processi di conversione dell’energia, del loro controllo, prevedere nell’ambito dell’edilizia ecocompatibile le soluzioni opportune per il risparmio energetico, nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente, redigere la valutazione di impatto ambientale; pianificare ed organizzare le misure opportune in materia di salvaguardia della salute e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro; collaborare nella pianificazione delle attività aziendali, relazionare e documentare le attività svolte. 3.1.5 ORARIO SCOLASTICO Quadro orario “Costruzioni, Ambiente e Territorio”: 1° Biennio DISCIPLINE Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia Geografia generale ed economica Matematica Diritto ed economia Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) Scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternative Scienze integrate: Fisica Scienze integrate: Chimica Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica Tecnologie informatiche Scienze e tecnologie applicate Complementi di matematica Gestione del cantiere e Sicurezza dell’ambiente di lavoro Progettazione, Costruzione e Impianti Topografia Geopedologia, Economia e Estimo Totale ore di compresenza 1^ 4 3 2 1 4 2 2 2 1 31 31 31 32 5° Anno 2^ 4 3 2 3^ 4 3 2 4^ 4 3 2 5^ 4 3 2 4 2 2 2 1 31 31 31 3 3 3 2 1 2 1 2 1 1 2 75 43 3 1 2 65 44 4 2 76 44 4 8 9 10 3 5 Totale Totale ore di insegnamento 2° Biennio 3 8 33 17 32 32 10 32 32 Nota: Il numero ad esponente indica le ore settimanali di compresenza con l’Insegnante Tecnico Pratico ed assegnate alla materia per attività laboratoriali. Il Diplomato dell’opzione “Tecnologie del legno nelle costruzioni” ha competenze: nel campo dei materiali utilizzati nelle costruzioni in pietra, legno e con tecniche di bioarchitettura; nel campo delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie del legno e dei centri di taglio a controllo numerico impiegati nelle realizzazioni di carpenteria in legno; nell’impiego di strumenti di rilievo; nell’impiego dei principali software per la progettazione esecutiva e il trasferimento dati ai centri a controllo numerico; nella stima di terreni, fabbricati, aree boscate e delle altre componenti del territorio, nonché dei Pagina 13 diritti reali che li riguardano e allo svolgimento di operazioni catastali. è in grado di: esprimere capacità grafiche e progettuali con particolare riguardo alle ristrutturazioni di antiche costruzioni in legno e alle nuove tecniche costruttive dei fabbricati improntati all’uso della pietra, legno e con tecniche di bioarchitettura; collaborare nella progettazione,valutazione e realizzazione di organismi complessi, con riguardo anche alla produzione di materie prime derivanti dall’utilizzo delle cave di pietra e del legno comprese le principali tecniche di esbosco; intervenire, relativamente ai fabbricati, nei processi di conversione dell’energia e del loro controllo, anche nel settore della produzione di energia elettrica e termica dalle centrali a biomassa alimentate da scarti delle lavorazioni industriali del legno o dalle utilizzazioni boschive; applicare conoscenze della storia della architettura in pietra e in legno antesignana della bioarchitettura con residui di lavorazione nulli o completamente biodegradabili. Quadro orario “Tecnologie del legno nelle costruzioni”: 1° Biennio DISCIPLINE Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Geografia generale ed economica Storia Matematica Diritto ed economia Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) Scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternative Scienze integrate: Fisica Scienze integrate: Chimica Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica Tecnologie informatiche Scienze e tecnologie applicate Complementi di matematica Gestione del cantiere e Sicurezza dell’ambiente di lavoro Progettazione, Costruzione e Impianti Geopedologia, Economia e Estimo Topografia Tecnologia del legno nelle costruzioni 2° Biennio 5° Anno 1^ 4 3 1 2 4 2 2 2 1 2^ 4 3 3^ 4 3 4^ 4 3 5^ 4 3 2 4 2 2 2 1 2 3 2 3 2 3 2 1 2 1 2 1 31 31 31 32 31 31 31 1 2 44 3 3 44 1 2 33 3 42 44 2 44 3 32 54 8 9 10 3 Totale ore di compresenza 5 Totale Totale ore di insegnamento 3 8 33 17 32 32 10 32 32 Nota: Il numero ad esponente indica le ore settimanali di compresenza con l’Insegnante Tecnico Pratico ed assegnate alla materia per attività laboratoriali. Il Diplomato dell’articolazione “Geotecnico” ha competenze: nella ricerca e sfruttamento degli idrocarburi, dei minerali di prima e seconda categoria e delle risorse idriche; Pagina 14 nell’assistenza tecnica e nella direzione lavori per le operazioni di coltivazione e perforazione. è in grado di: collaborare nella conduzione e direzione dei cantieri per costruzioni in sotterraneo di opere quali tunnel stradali e ferroviari, viadotti, dighe, fondazioni speciali; operare con autonomia nella ricerca e controllo dei parametri fondamentali per la determinazione della pericolosità idrogeologica e geomorfologica, utilizzando tecniche di campionamento, prove in sito dirette, geofisiche ed in laboratorio, anche in contesti relativi alla valutazione di impatto ambientale; eseguire le operazioni di campagna ai fini della caratterizzazione di siti inquinati (minerari e non) e opera nella conduzione delle bonifiche ambientali del suolo e sottosuolo; applicare competenze nell’impiego degli strumenti per rilievi topografici e per la redazione di cartografia tematica; operare in qualità di responsabile dei lavori e della sicurezza nei cantieri minerari, compresi quelli con utilizzo di esplosivi. Quadro orario “Geotecnico”: 1° Biennio DISCIPLINE Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia Geografia generale ed economica Matematica Diritto ed economia Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) Scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternative Scienze integrate: Fisica Scienze integrate: Chimica Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica Tecnologie informatiche Scienze e tecnologie applicate Complementi di matematica Gestione del cantiere e Sicurezza dell’ambiente di lavoro Geologia e Geologia applicata Topografia e costruzioni Tecnologie per la gestione del territorio e dell’ambiente Totale ore di compresenza Totale Totale ore di insegnamento 1^ 4 3 2 1 4 2 2 2 1 31 31 31 32 2° Biennio 5° Anno 2^ 4 3 2 3^ 4 3 2 4^ 4 3 2 5^ 4 3 2 4 2 2 2 1 31 31 31 3 3 3 2 1 2 1 2 1 1 2 53 32 63 8 1 2 53 32 64 9 3 5 3 8 33 17 32 32 32 2 53 43 64 10 10 32 Nota: Il numero ad esponente indica le ore settimanali di compresenza con l’Insegnante Tecnico Pratico ed assegnate alla materia per attività laboratoriali. CORSO SERALE SPERIMENTAZIONE “SIRIO” PER IL CORSO SERALE Il progetto di sperimentazione “SIRIO”, approntato dal M.I.U.R. ed avviato su scala nazionale dall'anno scolastico 1996/97, nasce con un importante obiettivo generale: essere per gli studentilavoratori uno strumento di rientro formativo che superi le tradizionali strutture dei corsi diurni, Pagina 15 tenendo conto delle particolari esigenze che l'utenza dei corsi serali manifesta in ordine alla qualità ed alla quantità del servizio di cui usufruisce. Tale progetto contiene elementi innovativi in ogni direzione. L'orario settimanale subisce una contrazione, passando a 26 ore per il biennio e a 29 ore per il triennio contro le precedenti 29 e 31. Il biennio prevede l'obbligo delle lezioni per cinque giorni lavorativi. Le materie di studio vengono riformate consistentemente sia nella distribuzione oraria sia nei programmi. La novità principale consiste in una nuova concezione dell'attività didattica, caratterizzata da un sistema di crediti e debiti formativi: il pregresso scolastico e parascolastico è tenuto in debita considerazione rispetto al curricolo dell’Istituto. L'introduzione dei moduli comporta l'abolizione di fatto, se non formale, delle tradizionali classi, in quanto gli alunni possono studiare in modo svincolato dalla progressione annuale, ma legato a debiti e/o crediti formativi, dei veri e propri bonus/malus attribuiti dal Consiglio di Classe agli studenti in base alla valutazione delle loro competenze ad inizio d'anno con opportuni test e/o indagini e, a fine anno, con la tradizionale valutazione periodica (scrutini). Quadro orario COSTRUZIONI AMBIENTE E TERRITORIO Corsi serali – Percorsi di istruzione di secondo livello 2° periodo didattico DISCIPLINE Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia Matematica e complementi 3^ 4^ 3 2 2 3 3 2 2 3 Diritto ed economia 5^ Sirio 5^ tradizionale 4 2 2 2 2 3 1 Religione cattolica o attività alternative Ed. fisica 4 4 3 Costruzioni Tecnologia delle Costruzioni Impianti Gest. del cantiere e Sicurezza dell’ambiente di lavoro Progettazione, Costruzione e Impianti Topografia Geopedologia, Economia e Estimo Totale ore di insegnamento 2 5 3 2 23 2 5 3 3 23 3 4 28 PROGETTO “SIRIO” SEZIONE COORDINATA CASA CIRCONDARIALE DI CANTON CASA CIRCONDARIALE Accordo di Rete con I.I.S. “M. Fortuny” 3 Settore “Legno” (Canton Mombello) e Settore “Moda” (Verziano) Pagina 16 2 7 3 7 5 32 MOMBELLO E LA CASA DI RECLUSIONE DI VERZIANO Dall’anno scolastico 1998/99 è stato avviato il Corso di studi per Geometri presso la Casa Circondariale di Canton Mombello e la Casa di Reclusione di Verziano sul modello del Progetto “SIRIO”. Il Corso è decollato grazie ad una felice sinergia tra alcune organizzazioni che operano in carcere e le Istituzioni deputate ad autorizzare queste sperimentazioni. Quadro orario COSTRUZIONI AMBIENTE E TERRITORIO 1° biennio DISCIPLINE Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia Geografia generale ed economica Matematica Diritto ed economia Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) Scienze integrate: Fisica ITP Scienze integrate: Chimica ITP Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica ITP 2° biennio 1^ 2^ 3^ 4^ 3 3 2 1 4 2 2 2 3 3 2 3 3 2 3 3 2 4 2 2 2 3 3 1 1 2 2 1 2 7 1 2 6 5 5 4 4 3 4 3 8 4 9 1 1 3 3 1 1 2 Tecnologie informatiche ITP 2 2 Scienze e tecnologie applicate Complementi di matematica Gest. del cantiere e Sicurezza dell’ambiente di lavoro Progettazione, Costruzione e Impianti ITP Topografia ITP Geopedologia, Economia e Estimo 5 Totale ore di compresenza Totale Totale ore di insegnamento 3 8 26 Pagina 17 17 25 28 28 3.2 LICEO ARTISTICO 3.2.1 STORIA ED OFFERTA FORMATIVA Storicamente l'Istruzione Artistica rappresenta, data l’eccezionalità artistica, architettonica e paesaggistica dell’Italia, una realtà che non trova eguali nelle pari istituzioni europee e che ha la sua più ampia motivazione nella grande tradizione della cultura, dell’educazione artistica e della tutela dei beni culturali che da secoli caratterizzano il nostro paese. Il Liceo artistico dal 2010 è uno dei sei licei previsti dalla nuova riforma e con gli altri condivide il fine specifico che è la theoria, caratterizzandosi parallelamente per la dimensione operativa, con esperienze pratiche di progettazione e laboratoriali, intese come importante modalità metodologica per consolidare le conoscenze. Si articola, dopo un primo biennio comune, in un triennio diversificato in sei possibili indirizzi: Architettura e ambiente, Arti figurative, Audiovisivo e multimediale, Design, Grafica, Scenografia. L’offerta didattica del Liceo artistico evidenzia come elemento qualificante l’insegnamento delle discipline delle arti visive ed architettoniche, in una dimensione di apprendimento che unisce progettualità e tensione teorica. Il raccordo tra tutte le discipline, dalla letteratura, alle lingue straniere, alla storia dell’arte, alla filosofia, alla matematica e alle scienze, viene avvertito come strategia necessaria nell’azione didattica e come principio di comprensione del reale. Le discipline delle arti figurative, multimediali, dell’architettura e del design, approfondiscono la conoscenza dei codici della progettazione e del linguaggio che la mette in atto. Concorrono alla costruzione di un sapere unitario, libero, che si interroga sull’arte in senso lato, sul suo aspetto simbolico, espressivo, intuitivo ed estetico, sulle relazioni con le culture del mondo contemporaneo e di quello passato. Il diploma del Liceo artistico, oltre ad un accesso immediato al mondo del lavoro in relazione all’indirizzo scelto nel triennio, permette l’accesso a tutte le facoltà universitarie, alle accademie d’arte ed ai corsi di specializzazione post diploma. Il Liceo “Maffeo Olivieri”, la cui intitolazione ricorda uno dei più importanti artisti del rinascimento (scultore e intagliatore bresciano, 1484-1583), è stato il primo liceo artistico statale della provincia di Brescia ed è sorto a Sarezzo (Bs) nel 1989. Nel 1999 ha aperto una sezione a Brescia, che in seguito è divenuta la sede definitiva. Fino a giugno 2013 è stato ospitato in uno degli edifici storico artistici più importanti della città: Palazzo Bargnani, ex Martinengo Colleoni di Pianezza, in corso Matteotti, progettato tra il XVII e il XVIII secolo dagli architetti Croppi e Juvarra, residenza di Napoleone Bonaparte, sito risorgimentale e sede, dal XIX secolo, di importanti Istituti superiori. Soprattutto dopo l’apertura della sede a Brescia il Liceo si è caratterizzato per l’intensità dei rapporti con il mondo della cultura della città, interagendo con mostre, spettacoli teatrali, performance, installazioni, attività in collegamento con le istituzioni museali e con le accademie. Attualmente lo frequentano circa 800 alunni. Per il Liceo artistico, la nuova riforma prevede, dopo un primo biennio comune, sei indirizzi: Architettura e ambiente, Arti figurative, Audiovisivo e multimediale, Design, Grafica, Scenografia. Attualmente nel Liceo artistico dell’Istituto “Tartaglia-Olivieri” sono attivati gli indirizzi Architettura e Ambiente, Arti Figurative, Audiovisivo e Multimediale, Design. Pagina 18 3.2.2 OBIETTIVI INTERDISCIPLINARI - Contribuire, attraverso i processi di apprendimento, alla costruzione di un'identità personale nell’ambito della cultura italiana che si rapporta con le tradizioni culturali degli altri paesi europei ed extraeuropei. - Saper usare correttamente la lingua italiana parlata e scritta. - Saper usare correttamente il linguaggio matematico-scientifico. - Comprendere i messaggi e saper comunicare utilizzando la lingua straniera. - Conoscere, oltre il linguaggio artistico, letterario, scientifico, quello filosofico per analizzare e interpretare la realtà. - Comprendere, saper analizzare e sintetizzare un testo artistico, letterario, scientifico e tecnico. - Conoscere i linguaggi informatici per utilizzare mezzi multimediali. - Saper individuare problemi e prospettare soluzioni. - Maturare capacità logico-deduttive. - Conoscere, usare, scegliere tecniche idonee al contesto espressivo. - Saper lavorare autonomamente e in gruppo. - Saper comunicare, attraverso il linguaggio verbale e non verbale, concetti e idee. - Saper comprendere e riconoscere l'interazione fra mondo fisico, biologico e comunità umane. - Conoscere e comprendere fatti e fenomeni collocati nel tempo e nello spazio. - Acquisire un metodo di studio che fornisca elementi di autonomia culturale. - Saper considerare criticamente affermazioni e informazioni per arrivare a convinzioni fondate e decisioni consapevoli. 3.2.3 OBIETTIVI DEGLI INDIRIZZI Obiettivi operativi delle aree comuni e delle aree d’indirizzo - Saper riconoscere e trovare vie di soluzione a problemi nuovi. Essere in grado di attingere correttamente a fonti che forniscano informazioni. Maturare una capacità di comprensione globale della realtà. Maturare abilità di operare in ambienti in cambiamento. Maturare capacità di astrazione. Maturare abilità di prendere decisioni e di assumere responsabilità. Maturare capacità di lavoro interattivo e di lavoro di gruppo Maturare abilità di operare entro orizzonti di tempo e di spazio determinati. Maturare capacità di trasferire a nuove situazioni le conoscenze e le abilità. Obiettivi relativi agli indirizzi del triennio della nuova riforma Architettura e ambiente: Conoscenza e approfondimento del corretto percorso progettuale architettonico, partendo dall’analisi della storia dell’architettura, dal passato alla contemporaneità, con particolare riferimento all’architettura moderna e alle problematiche urbanistiche connesse. Multimedia: Conoscere gli elementi costitutivi dei linguaggi audiovisivi e multimediali negli aspetti espressivi e comunicativi, con la consapevolezza dei loro fondamenti storici; conoscere le principali linee di sviluppo tecniche e concettuali delle opere audiovisive contemporanee e delle contaminazioni con le altre forme di espressione e comunicazione artistica; Design: Conoscenza e approfondimento dei processi progettuali ed operativi inerenti al design,dall’oggetto all’ambiente in cui si vive, delle corrette procedure che regolano il rapporto progetto-funzione-forma, dei codici, dei linguaggi grafici, progettuali e delle radici storiche che li hanno prodotti. Arti figurative: Studio degli aspetti estetici, espressivi, comunicativi e conservativi che caratterizzano Pagina 19 la produzione grafica, pittorica e plastico-scultorea del passato e della contemporaneità; sviluppo delle abilità e delle competenze necessarie per dare espressione alla propria creatività e capacità progettuale nell'ambito delle Arti. 3.2.4 OFFERTA FORMATIVA: I CORSI IL LICEO DELLA NUOVA RIFORMA Nel Liceo artistico dell’Istituto Superiore “Tartaglia-Olivieri” sono attivati nel triennio che segue ad un biennio comune, i seguenti indirizzi: ARCHITETTURA E AMBIENTE - ARTI FIGURATIVE - DESIGN - AUDIOVISIVO E MULTIMEDIALE LICEO ARTISTICO PRIMO BIENNIO (COMUNE) MATERIE Lingua e letteratura italiana Lingua e cultura straniera – Inglese Storia e Geografia Matematica Scienze naturali Storia dell’arte Discipline grafiche e pittoriche Discipline geometriche Discipline plastiche e scultoree Laboratorio artistico Scienze motorie Religione cattolica o Attività alternative Totale ore I ANNO 4 3 3 3 2 3 4 3 3 3 2 1 II ANNO 4 3 3 3 2 3 4 3 3 3 2 1 34 34 Oltre alle materie teoriche comuni il biennio è caratterizzato da materie teorico-pratiche caratterizzate dalle finalità sotto elencate: Discipline grafiche e pittoriche Le lezioni di discipline pittoriche sono finalizzate prevalentemente all’acquisizione della competenza nell’utilizzo delle tecniche e degli strumenti grafico-pittorici di base, all’applicazione dei principi che regolano la costruzione della forma attraverso il disegno e il colore, nella padronanza dei fondamentali campi di applicazione del linguaggio visivo. Il disegno è inteso come strumento progettuale propedeutico a tutti gli indirizzi, strumento che permette agli studenti di partire da una propria intuizione personale, poi elaborata nelle fasi successive. Questo procedimento sviluppa la creatività evitando l’imitazione di stereotipi. Durante il biennio vengono realizzati elaborati con tecniche grafiche e pittoriche. Tramite l’esercizio dell’osservazione si analizzano gli elementi fondamentali del linguaggio visivo: la struttura della forma, il volume attraverso le tessiture cromatiche, l’anatomia umana, la teoria del colore e della percezione visiva. L’uso dei mezzi fotografici e multimediali accompagna il percorso operativo, soprattutto nella ricerca iconografica e nella rielaborazione del prodotto. Pagina 20 Discipline plastiche e scultoree Le lezioni di discipline plastiche si svolgono nei laboratori di modellato e sono prevalentemente di tipo pratico. Il primo biennio è rivolto all’acquisizione di competenze nell’uso dei materiali, delle tecniche e degli strumenti utilizzati nella produzione plastico-scultorea. Vengono realizzati manufatti eseguiti in stiacciato, bassorilievo, altorilievo e tuttotondo di piccola dimensione, in argilla e in gesso, utilizzando anche le tecniche di base per la riproduzione dei manufatti (terracotta, calco in gesso e in silicone). Lo studente osserva, riproduce, elabora forme tridimensionali utilizzando il disegno ed i mezzi fotografici e multimediali per la catalogazione degli elaborati. Discipline geometriche La materia discipline geometriche non ha solo lo scopo di rappresentare gli oggetti tridimensionali su un piano a due dimensioni, ma di descrivere e analizzare le forme geometriche degli oggetti nello spazio. È dunque un mezzo formativo per sviluppare le capacità di “vedere” nello spazio, controllando le immagini mentali ed acquisendo poi la competenza di trasferirle correttamente sulla carta. In questo modo il futuro progettista potrà esprimere e dar forma alle proprie idee. Nel biennio si studiano i metodi di rappresentazione della geometria descrittiva da quelli mongiani alla simulazione tridimensionale prospettica con strumenti manuali e informatici. Laboratorio artistico Il laboratorio artistico è un contenitore di insegnamenti con una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno. Gli insegnamenti sono svolti con criterio modulare a rotazione nell’arco del biennio e consistono nella pratica delle procedure e delle tecniche operative specifiche dei laboratori presenti negli indirizzi attivati, al fine di favorire una scelta consapevole dell’indirizzo da parte dello studente. Garantita la funzione orientativa, il laboratorio artistico potrà essere utilizzato anche per insegnamenti mirati all’approfondimento tematico di determinate tecniche artistiche trasversali. Nell’arco del biennio, attraverso l’elaborazione di manufatti – da modello o progettati – inerenti all’ambito artistico specifico, lo studente affronterà i vari procedimenti operativi e svilupperà la conoscenza dei materiali, delle tecniche e delle tecnologie relative all’ambito che caratterizza il laboratorio attivato. Occorrerà inoltre che lo studente acquisisca alcune competenze di base trasversali alle attività laboratoriali e alle procedure progettuali. 3.2.5 ORARIO SCOLASTICO Struttura oraria del secondo biennio e del quinto anno e presentazione delle caratteristiche essenziali degli indirizzi. LICEO ARTISTICO SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO MATERIE Discipline dell’area comune Lingua e letteratura italiana Lingua e cultura straniera –inglese Storia Filosofia Matematica Fisica Pagina 21 III ANNO IV ANNO V ANNO 4 3 2 2 2 2 4 3 2 2 2 2 4 3 2 2 2 2 Chimica Storia dell’arte Scienze motorie Religione cattolica 2 3 2 1 2 3 2 1 3 2 1 Discipline dell’area d’indirizzo Arti figurative Laboratorio della figurazione Discipline pittoriche/plastiche 6 6 6 6 8 6 Architettura e ambiente Laboratorio di architettura Discipline progettuali. Architettura e ambiente 6 6 6 6 8 6 Audiovisivo e multimediale Laboratorio audiovisivo e multimediale Discipline audiovisive e multimediali 6 6 6 6 8 6 Design Laboratorio della progettazione Discipline progettuali. Design 6 6 6 6 8 6 III ANNO 4 3 2 2 2 2 2 3 2 1 6 6 IV ANNO 4 3 2 2 2 2 2 3 2 1 6 6 V ANNO 4 3 2 2 2 2 3 2 1 8 6 35 35 35 Secondo Biennio e Quinto Anno – Indirizzo Architettura e ambiente MATERIE Lingua e letteratura italiana Lingua e cultura straniera – Inglese Storia Filosofia Matematica Fisica Chimica Storia dell’arte Scienze motorie Religione cattolica Laboratorio di architettura Discipline progettuali. Architettura e ambiente Totale ore L’indirizzo si propone lo studio e l’approfondimento del corretto percorso progettuale architettonico, partendo dall’analisi della storia dell’architettura, dal passato alla contemporaneità, con particolare riferimento all’architettura moderna e alle problematiche urbanistiche connesse. Nel corso dei tre anni lo studente impara a comporre ed articolare un progetto architettonico, apprende le tecniche del rilievo e della restituzione grafica dei manufatti, la tecnologia delle costruzioni e dei materiali, le regole e i metodi del disegno progettuale. In funzione delle esigenze Pagina 22 progettuali, espositive e di comunicazione, acquisisce competenze riguardanti il disegno manuale, l’uso delle tecniche informatiche e della resa tridimensionale degli elementi dell’architettura anche in forma virtuale (rendering 3D). Oltre ad approfondire i vari aspetti della composizione della forma estetica, funzionale e strutturale, lo studente amplia le proprie attitudini scoprendo il ruolo sociale dell’architettura, avvicinandosi allo studio dell’ambiente e del territorio (bioarchitettura), dell’ergonomia, dell’arredamento. Nel procedimento di acquisizione finale di competenze è prevista la conoscenza dei principi essenziali che regolano il sistema della committenza e del mercato dell’opera architettonica, l’iter esecutivo, le figure professionali coinvolte, gli ambiti di intervento ed in particolare la sostenibilità ambientale. Facoltà universitarie/corsi post-diploma: Laurea in architettura (tutti gli indirizzi) triennale e quinquennale; Laurea in design (triennale) presso le facoltà di Architettura; Laurea in urbanistica e pianificazione territoriale e Laurea in pianificazione e politiche per la città, il territorio e l’ambiente presso le facoltà di Pianificazione del territorio; Laurea europea ingegneria/architettura; Laurea in conservazione dei beni culturali; Accademia di belle arti indirizzo design o scenografia; Corsi regionali di restauro. Secondo Biennio e Quinto Anno – Indirizzo Arti figurative MATERIE Lingua e letteratura italiana Lingua e cultura straniera –inglese Storia Filosofia Matematica Fisica Chimica Storia dell’arte Scienze motorie Religione cattolica Laboratorio della figurazione Discipline pittoriche e plastiche Totale ore III ANNO IV ANNO V ANNO 4 3 2 2 2 2 2 3 2 1 6 6 4 3 2 2 2 2 2 3 2 1 6 6 4 3 2 2 2 2 3 2 1 8 6 35 35 35 L’indirizzo porta lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per dare espressione alla propria creatività e capacità progettuale nell’ambito delle arti. Con questa finalità viene approfondita la conoscenza degli elementi costitutivi della forma grafica, pittorica e/o scultorea nei suoi aspetti espressivi e comunicativi, con consapevolezza dei relativi fondamenti storici e concettuali. Vengono applicati i principi della percezione visiva e della composizione, si individuano le interazioni con il contesto architettonico, urbano e paesaggistico. I processi progettuali e operativi sono applicati utilizzando in modo appropriato le diverse tecniche della figurazione bidimensionale e tridimensionale, per realizzare opere pittoriche, scultoree, grafiche, calcografiche e installazioni, attraverso l’utilizzo di mezzi manuali, meccanici e digitali. La principale produzione plastico-scultorea e grafico-pittorica del passato e della contemporaneità è analizzata con riguardo alle tecniche ed ai materiali tradizionali e contemporanei, sia per esigenze creative sia per finalità conservative e di restauro. Vengono utilizzati i mezzi audiovisivi e multimediali ai fini dell’elaborazione espressiva e creativa di immagini, nonché della documentazione e dell’archiviazione dell’attività di laboratorio, tesa a costruire un portfolio personale dello studente. Pagina 23 Facoltà universitarie/corsi post-diploma: Accademie di Belle Arti (corsi di Pittura, Scultura, Decorazione, Scenografia, Moda, Fotografia, Design, Grafica); DAMS (Discipline dell’Arte, della Musica e dello Spettacolo); Istituti Superiori di Istruzione Artistica; Facoltà di Storia dell’Arte; Facoltà dei Beni culturali. Corsi di restauro. Secondo Biennio e Quinto Anno – Indirizzo Audiovisivo e multimediale MATERIE Lingua e letteratura italiana Lingua e cultura straniera –inglese Storia Filosofia Matematica Fisica Scienze naturali Storia dell’arte Scienze motorie Religione cattolica Laboratorio audiovisivo e multimediale Discipline audiovisive e multimediali Totale ore III ANNO IV ANNO V ANNO 4 3 2 2 2 2 2 3 2 1 6 6 4 3 2 2 2 2 2 3 2 1 6 6 4 3 2 2 2 2 3 2 1 8 6 35 35 35 Nel corso del triennio saranno sviluppati i seguenti contenuti teorici: conoscenza degli elementi costitutivi dei linguaggi audiovisivi e multimediali negli aspetti espressivi e comunicativi, consapevolezza dei loro fondamenti storici; conoscenza delle principali linee di sviluppo tecniche e concettuali delle opere audiovisive contemporanee e delle contaminazioni con le altre forme di espressione e comunicazione artistica; conoscenza tecnica e teorica della grafica bi e tridimensionale e relativa modellazione e animazione; capacità di gestione dell’immagine ripresa; conoscenza e padronanza delle dinamiche legate all’aspetto acustico, sonoro e musicale dell’audiovisivo; conoscenza e capacità di analisi della principale produzione audiovisiva del passato e contemporanea. Inoltre, gli studenti acquisiranno le seguenti competenze tecniche: capacità di gestire l’iter progettuale di un’opera audiovisiva, dal soggetto alle tecniche di proiezione, passando dalla sceneggiatura, al progetto grafico, alla ripresa, al montaggio e alla post-produzione; conoscenza e uso delle tecnologie e delle strumentazioni tradizionali e contemporanee soprattutto legate all’animazione grafica bi e tridimensionale e agli effetti speciali; approfondimento delle procedure relative all’elaborazione del prodotto audio (tecniche di ripresa audio, montaggio audio e mixaggio); abitudine all’esperienza sul campo attraverso realizzazioni di piccole e complete produzioni; padronanza nella individuazione dei mezzi multimediali e delle modalità di presentazione del progetto più adeguati. Infine, si guiderà lo studente verso il corretto uso e la sperimentazione delle tecniche, delle tecnologie e all’indispensabile autoaggiornamento. Facoltà universitarie/corsi post-diploma: Scuole di specializzazione. quali il Centro Sperimentale per il Cinema di Roma, l’Accademia dell’Immagine dell’Aquila, le Scuole Civiche di Milano, ecc.. Secondo Biennio e Quinto Anno - Indirizzo Design Pagina 24 MATERIE Lingua e letteratura italiana Lingua e cultura straniera –inglese Storia Filosofia Matematica Fisica Chimica Storia dell’arte Scienze motorie Religione cattolica Laboratorio della progettazione Discipline progettuali. Design Totale ore III ANNO IV ANNO V ANNO 4 3 2 2 2 2 2 3 2 1 6 6 4 3 2 2 2 2 2 3 2 1 6 6 4 3 2 2 2 2 35 35 35 3 2 1 8 6 L’indirizzo si propone lo studio e l’approfondimento dei processi progettuali ed operativi inerenti al design. La parola design significa progetto, dall’oggetto all’ambiente in cui si vive. Nel corso dei tre anni gli studenti apprendono le corrette procedure che regolano il rapporto progetto-funzione-forma, conoscono i codici ed i linguaggi grafici, progettuali, approfondiscono la conoscenza delle radici storiche che li hanno prodotti. Oltre ad acquisire, approfondire e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della forma dell’oggetto (unico o seriale), gli studenti imparano ad identificare ed usare tecniche e tecnologie adeguate alla definizione, promozione del relativo progetto grafico, del prototipo e del modello tridimensionale. Al termine del percorso liceale lo studente possiederà competenze adeguate per sviluppare un progetto attraverso conoscenze delle tecniche tradizionali del disegno a mano libera, tecnico-manuale, delle tecniche di produzione di disegni ed immagini digitali e di modellazione 3D. Con queste competenze e la conoscenza dei meccanismi percettivi che caratterizzano l’individuo, dei materiali tecnologici e dei sistemi cromatici sarà in grado di individuare le relazioni tra forma estetica e ed esigenze strutturali funzionali e commerciali. Facoltà universitarie/corsi post diploma: Laurea in design (triennale) presso le Facoltà di architettura. Laurea in Architettura (tutti gli indirizzi) triennale e quinquennale. Laurea europea in Ingegneria/Architettura. Accademia belle arti indirizzo design o scenografia. ISIA, Istituto Superiore Industrie Artistiche. CALENDARIO SCOLASTICO Il calendario scolastico prevede l’organizzazione del monte ore sulla base di 33 settimane. Copia del calendario è disponibile sul sito della scuola http://www.tartaglia-olivieri.gov.it; sul calendario sono evidenziate tutte le attività programmate nel mese di settembre dal Collegio Docenti per l’intero anno scolastico. Per l’Istituto tecnico il monte ore annuo è stabilito come segue a seconda del corso e della classe frequentata: 1089 ore per le Classi I; 1056 ore per le classi II - III - IV - V del Corso Diurno 957 ore per le Classi III - IV e V del Corso Sirio Serale; Per il Liceo artistico il monte ore annuo è stabilito come segue a seconda del corso e della classe Pagina 25 frequentata: 1122 ore per le Classi I e II del Corso Diurno; 1155 ore per le Classi III; IV e V del Corso Diurno; Per tutte le classi il monte ore annuo è comprensivo delle ore dell’Insegnamento della Religione Cattolica; nel caso in cui questa materia non sia frequentata e non si seguano nemmeno Attività alternative, al monte ore annuo indicato devono essere sottratte 33 ore di lezione. Per la validità dell’anno scolastico ogni studente deve avere frequentato almeno i tre quarti delle ore di lezione del proprio Corso di Studi. Per i soli studenti del Corso Serale, considerata la possibilità di far valere i crediti, il calcolo del monte ore annuale delle lezioni dovrà essere individuale, in funzione delle materie per la quali la frequenza è obbligatoria. Sul monte ore annuale di ogni studente dovrà poi essere calcolato il minimo dei tre quarti delle ore di lezione per il quale è prescritta la frequenza ai fini della validità dell’anno scolastico. L’anno scolastico potrà essere considerato valido, nel caso in cui i tre quarti del monte annuale delle ore di lezione non sia stato frequentato a causa di assenze documentate e motivate, a condizione che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del Consiglio di Classe, la possibilità di procedere comunque alla valutazione degli alunni interessati. Recependo ed integrando le disposizioni ministeriali, gli Organi Collegiali della Scuola hanno individuato le assenze che permettono di derogare al limite indicato e qui si riportano: gravi motivi di salute adeguatamente motivati; gravi motivi di famiglia (provvedimenti dell’autorità giudiziaria, trasferimenti anche temporanei, rientri inderogabili al paese di origine, lutti, alunni nomadi, gravi motivi di salute di un familiare stretto); terapie e/o cure programmate debitamente documentate; donazioni di sangue debitamente documentate; partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I.; adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo (Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno, Comunità Ebraiche); ingresso posticipato e uscita anticipata per motivi di trasporto autorizzati dal Dirigente (sulla base degli orari ufficiali dei mezzi pubblici); sanzione disciplinare che comporti l’allontanamento senza obbligo di frequenza; prolungata permanenza all’estero per documentati motivi famigliari o di studio; particolari situazioni famigliari o ambientali tempestivamente rese note al Consiglio di Classe e debitamente documentate 4. VALUTAZIONE Con riferimento alla Circolare n. 94 – Prot. n. 6828 “Valutazione periodica degli apprendimenti nei percorsi di Istruzione Secondaria di II grado, oggetto della valutazione degli studenti sono le conoscenze, abilità, competenze proprie delle discipline previste nel piano di studi e la capacità relazionale degli studenti tenendo conto di vari fattori quali: i livelli di partenza e gli obiettivi di apprendimento il percorso formativo nel suo complesso il comportamento scolastico e la partecipazione. Pagina 26 La valutazione è un processo che accompagna gli studenti per l’intero percorso formativo, contribuendo a: migliorare la qualità delle conoscenze, abilità, competenze e capacità relazionali; sviluppare una sempre maggiore responsabilizzazione degli studenti rispetto ai traguardi prefissati; garantire la qualità del percorso formativo in coerenza con gli obiettivi specifici previsti per ciascun anno dell’indirizzo di studi seguito. Nella fase iniziale dell’anno scolastico, durante le riunioni dei dipartimenti sono individuati: mete didattiche, standard minimi, metodologia e cadenze di lavoro nei coordinamenti disciplinari; vengono fissati criteri omogenei di valutazione degli apprendimenti e delle competenze degli studenti individuando gli obiettivi minimi e le competenze irrinunciabili, in modo che possano essere verificati e problematizzati obiettivi, contenuti e comportamenti adottati, al fine di sondare il grado di apprendimento degli studenti. Sono previste inoltre prove comuni per classi parallele i cui esiti saranno oggetto di analisi da parte dei dipartimenti. Alla valutazione dell’apprendimento e della capacità relazionale degli studenti provvede il Consiglio di Classe con la sola componente docente. Il Collegio dei Docenti, al fine di assicurare omogeneità nelle procedure e nelle decisioni dei Consigli di Classe, determina i criteri e le modalità da seguire per lo svolgimento degli scrutini intermedi e finali. Particolare attenzione è posta alla valutazione degli studenti del biennio, soprattutto al primo anno di corso. Qui la valutazione è utilizzata nella sua dimensione prevalentemente orientativa, finalizzata a valorizzare le risorse personali, ogni progresso degli studenti e, in particolare, a favorire la individuazione delle difficoltà e delle strategie per il loro recupero. La valutazione degli studenti del triennio considera maggiormente la quantità e la qualità dei saperi, la capacità di sintesi e di rielaborazione personale. La valutazione degli studenti si articola in più fasi: valutazione iniziale valutazione delle prove scritte/grafiche e orali valutazione della situazione didattico-disciplinare della classe scrutinio del primo quadrimestre valutazione degli esiti delle verifiche al termine dei corsi organizzati per il recupero delle carenze formative 6. verifica del requisito della frequenza di almeno i tre quarti dell’orario annuale di insegnamento per la valutazione nello scrutinio finale 7. scrutinio finale 8. valutazione prove alunni sospesi nel giudizio 1. 2. 3. 4. 5. Tutte le varie fasi sono dettagliatamente declinate e guidate dalla procedura PR 02 relativa al controllo del processo di erogazione del servizio prevista dal Progetto Qualità, si rimanda quindi alla revisione n° 12 di tale procedura pubblicata sul sito dell’Istituto nell’area riservata ai Docenti. Si ritengono necessari alcuni protocolli minimi dal punto di vista quantitativo e qualitativo per l'uniformità delle classi e delle sezioni: acquisizione di più elementi di misurazione attraverso interrogazioni orali, verifiche scritte, pratiche, scritto-grafiche e di varia tipologia (test a risposta chiusa o aperta, quesiti a risposta Pagina 27 breve, questionari, relazioni, presentazioni, compiti a casa, osservazioni e analisi della partecipazione in classe, ricerche, lavori di gruppo); riconsegna entro massimo 15 giorni delle prove fatte in classe; controllo degli standard generali di risposta dell'intera classe; comunicazione allo studente del voto, della sua motivazione ed indicazioni per riparare l'insuccesso o incrementare il rendimento; approntamento, su percorsi affini, di momenti di misurazione comparata se stabilito dai dipartimenti; osservanza delle griglie di valutazione delle singole prove e degli indicatori finali (obiettivi cognitivi e non cognitivi); definizione del voto di comportamento tenendo conto delle seguenti variabili: frequenze regolari (le assenze ingiustificate avranno peso), comportamento con i compagni, i docenti, il personale ATA, attenzione e partecipazione in classe, provvedimenti disciplinari. In ogni caso deve essere stimolata la capacità autovalutativa degli alunni in modo che essi si possano rendere conto dell'efficacia del loro metodo di studio, dell'intensità dello stesso, delle natura delle lacune, delle possibilità di miglioramento. Per gli standard e le griglie di valutazione delle diverse discipline si rinvia ai quadri sinottici delle deliberazioni dei vari Dipartimenti. Il Collegio Docenti, con delibera dell’8 ottobre 2013, ha stabilito che la valutazione conclusiva del Primo Quadrimestre venga indicata per ogni materia con voto unico, quale risultato delle differenti tipologie di prova (scritto/grafico, orale, pratico) svolte nel corso del quadrimestre. 4.1 CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE SCHEDA INDICANTE LA CORRISPONDENZA TRA VOTI E VALUTAZIONE COMPLESSIVA DEI LIVELLI DI APPRENDIMENTO Livello 1–2 Assolutamente insufficiente 3–4 Gravemente insufficiente 5 Insufficiente 6 Sufficiente Impegno e motivazione allo studio Autonomia di lavoro Acquisizione dei contenuti specifici L’allievo non svolge i compiti assegnati e non partecipa al dialogo educativo. L’allievo non è consapevole delle proprie difficoltà e non sa organizzare il lavoro per superarle. L’allievo non ha acquisito alcun elemento fondamentale della disciplina. L’allievo raramente svolge i compiti assegnati; solo occasionalmente partecipa al dialogo didattico. L’allievo è limitatamente consapevole delle proprie difficoltà e quindi non è in grado di organizzare il lavoro per superarle L’allievo ha acquisito solo in piccola parte gli elementi fondamentali della disciplina. L’allievo non sempre svolge i compiti assegnati, a volte si distrae in classe. L’allievo è solo parzialmente consapevole delle proprie difficoltà e non sempre sa organizzare il lavoro per superarle. L’allievo ha acquisito alcuni degli elementi fondamentali della disciplina ma non sempre è in grado di applicarli efficacemente. L’allievo solitamente svolge i compiti assegnati e risponde positivamente agli stimoli. L’allievo ha sufficiente consapevolezza delle proprie difficoltà e generalmente riesce a superarle. L’allievo ha acquisito i contenuti minimi delle discipline. Pagina 28 7 Discreto 8 Buono 9 -10 Ottimo eccellente L’allievo è puntuale nello svolgimento delle consegne ed è attento e partecipe in classe. L’allievo non ha difficoltà ad elaborare in modo autonomo le proprie conoscenze e ad organizzarle efficacemente. L’allievo ha acquisito conoscenze discrete che gli consentono di svolgere ogni prova in modo soddisfacente. L’allievo svolge con competenza le consegne, si impegna attivamente al dialogo didattico. L’allievo sa effettuare sintesi corrette e rielabora in modo personale le conoscenze acquisite. L’allievo possiede conoscenze complete che gli permettono di eseguire verifiche sempre corrette L’allievo sa effettuare sintesi corrette e rielabora in modo personale le conoscenze acquisite L’allievo possiede conoscenze complete che gli permettono di eseguire verifiche sempre corrette L’allievo è attivo nell’eseguire le consegne, è sempre propositivo ed interessato. L’allievo è in grado di padroneggiare con sicurezza le proprie conoscenze, di effettuare sintesi corrette ed approfondite e di organizzare il proprio lavoro in modo sempre proficuo. L’allievo possiede conoscenze ampie approfondite ed articolate che sa sempre collegare e rielaborare criticamente.. IMPEGNO E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO: Lavoro svolto a casa, approfondimento, svolgimento compiti assegnati, partecipazione AUTONOMIA DI LAVORO: Capacità di individuare le proprie difficoltà e di organizzare il lavoro per superarle ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI MINIMI SPECIFICI: Valutazione in base alle prove scritte, pratiche, orali 4.2 CRITERI PER GLI SCRUTINI FINALI Lo scrutinio prevede la presenza della sola componente docente del Consiglio di Classe riunita a collegio perfetto. È presieduto del Dirigente scolastico o da un docente del Consiglio di Classe suo delegato. In sede di scrutinio finale il Consiglio di classe provvede alla valutazione annuale degli apprendimenti e della capacità relazionale di ogni singolo studente al fine di deliberare l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva, ovvero nelle classi terminali del ciclo di studi, l’ammissione o la non ammissione agli esami di Stato. Come da delibera del Collegio Docenti del 12 maggio 2015, sulla base della considerazione che nessun automatismo è adeguato alla necessità di considerare le singole situazioni, si considera criterio primario per la promozione la possibilità di un positivo e proficuo inserimento dell'alunno nella classe successiva. La condizione non è soddisfatta in presenza: a) di più insufficienze gravi determinate da lacune di entità tali da non consentire ragionevoli ipotesi di recupero; b) di insufficienze non gravi, ma diffuse, che configurano un quadro di generale fragilità che non ha consentito un accettabile raggiungimento degli obiettivi fondamentali delle varie discipline; c) di una situazione combinata a + b. Si terrà ovviamente conto, oltre che di eccezionali situazioni di salute e/o familiari, della partecipazione al dialogo educativo, dell'impegno profuso, della eventuale progressione di risultati anche in funzione delle occasioni di recupero, dello sviluppo delle potenzialità in ordine alle competenze acquisite. In ogni caso l’alunno viene considerato come persona con un proprio percorso Pagina 29 individuale. 4.3 GESTIONE DELLE CARENZE FORMATIVE Il D.M. 80/2007 e l’O.M. 92/2007, hanno introdotto la rilevante novità per la quale non sarà più possibile essere ammessi alla classe successiva senza aver preliminarmente (e cioè prima dell’inizio del nuovo anno scolastico) superato le carenze formative contratte durante l’anno in corso. Il provvedimento vincola la Scuola a realizzare forme di intervento a supporto delle debolezze degli alunni e specifiche modalità di controllo dell’eventuale superamento delle fragilità comunicate dopo i momenti di valutazione collegiale. Il momento cruciale, cioè gli scrutini finali, dal I al IV anno di corso, avrà così una triplice possibilità di esito: l’ammissione alla classe successiva (promozione perché il giudizio su tutte le discipline è considerato dal consiglio di classe almeno sufficiente); la non ammissione (non promozione, in ragione della presenza di gravi lacune o di diffuse incertezze, o di entrambe le condizioni, o ancora di sistematico rifiuto di qualche settore di studio); infine, la sospensione del giudizio finale, per quegli studenti che il consiglio di classe ha ritenuto non aver conseguito un livello di preparazione accettabile in una o più discipline. In quest’ultimo caso, oltre alle indicazioni di lavoro da svolgere durante le vacanze, saranno organizzate attività di recupero intese ad agevolare il recupero delle carenze. Agli studenti che si troveranno in tale condizione è fatto obbligo di frequentare i predetti moduli; l’eventuale scelta delle famiglie di non avvalersene deve essere esplicitamente dichiarata dai genitori nei tempi e nei modi che la scuola indicherà. Tutti gli allievi il cui giudizio sarà sospeso dovranno affrontare le verifiche previste al termine degli interventi di recupero e prima dell’inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo. Sulla scorta del risultato di tali prove, oltre che sulla base del profilo evolutivo dell’allievo, il Consiglio di classe completerà lo scrutinio sospeso, ammettendo, in caso di esito positivo, lo studente alla classe successiva o decretandone viceversa la non promozione, in caso di esito negativo. Anche in corso d’anno il decreto e l’ordinanza stabiliscono che vengano messe in atto azioni di supporto alle fragilità dei ragazzi. Sono previste le sotto elencate attività: a partire dal mese di ottobre, compatibilmente con gli impegni collegiali, si rende disponibile lo sportello didattico di consulenza cui singoli alunni o gruppi composti da un massimo di dieci alunni possono accedere tramite prenotazione per limitate necessità; dal mese di dicembre in poi viene programmato il Servizio di ascolto e di consulenza psicopedagogica con il supporto di esperti esterni su richiesta dello studente, o su indicazione del Consiglio di Classe e del genitore; sarà inoltre possibile fruire dell’assistenza in caso di problemi relativi alle motivazioni, ai disagi personali, alla relazionalità; dopo lo scrutinio del I quadrimestre, sulla base delle indicazioni del Collegio Docenti e valutando le necessità di interventi di recupero, ogni Consiglio di Classe attiva da due a tre corsi per un massimo di sei ore ciascuno. Le materie oggetto dei corsi andranno individuate tra quelle con un elevato numero di insufficienze e considerata la disponibilità del docente della materia stessa. Qualora sia possibile, ed il numero di studenti lo consenta, l’insegnante di una disciplina può proporre l’attivazione di un corso per classi parallele. I corsi devono essere svolti tra febbraio e marzo, successivamente gli esiti del recupero sono comunicati alle famiglie a cura dei docenti. Pagina 30 Le disposizioni ministeriali richiamano l’attenzione sull’obbligatorietà della frequenza da parte degli studenti indicati in sede di scrutinio ai corsi di recupero attivati in itinere e ai corsi estivi. Dove, invece, ai sensi dell’O.M. n. 92 del 5 novembre 2007, le famiglie non intendono avvalersi di tali interventi, in quanto provvedono autonomamente a colmare le carenze, devono darne comunicazione formale alla Scuola. Resta in ogni caso inteso che ogni studente dovrà sottoporsi, ai sensi della citata normativa, alle prove di verifica programmate dall’Istituto. Dopo lo scrutinio finale verranno organizzati i corsi di recupero indicati dal Collegio Docenti e attuati inizialmente nei mesi di giugno/luglio e in seguito conclusi alla fine di agosto. Ai primi di settembre si effettueranno verifiche specifiche, i cui esiti contribuiranno alla valutazione complessiva dello studente in sede di integrazione dello scrutinio finale. 4.4 CREDITO SCOLASTICO Credito scolastico – Candidati interni L’O.M. vigente conferma le disposizioni del D.M. n. 42 del 22 maggio 2007: il credito scolastico, acquisito nel corso del triennio, costituirà (fino a 25/100) la prima base del punteggio dell’Esame di Stato; ovviamente i rimanenti punti saranno determinati dalla prova d’esame. Si riporta di seguito la tabella di attribuzione del Credito scolastico così come modificata dal D.M. n. 99/2009. Media dei voti M=6 6<M≤7 7<M≤8 8<M≤9 9 < M ≤ 10 I anno(Classi 3) 3-4 4-5 5-6 6-7 7-8 Credito scolastico (Punti) II anno(Classi 4) III anno(Classi 5) 3-4 4-5 4-5 5-6 5-6 6-7 6-7 7-8 7-8 8-9 NOTA: M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fini dell'ammissione alla classe successiva e dell'ammissione all'esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell'ammissione alla classe successiva e dell'ammissione all'esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. L’eventuale attribuzione del punteggio del credito scolastico nella misura prevista dal D.M. n. 99/09 nei confronti degli studenti per i quali verrà sospeso il giudizio e che avranno conseguito esiti positivi nella valutazioni integrative finali (di settembre) si effettuerà in sede di integrazione dello scrutinio finale. Si ricorda che il voto di condotta, concorre alla determinazione della media dei voti ai fini della Pagina 31 definizione del credito scolastico. 4.5 CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEI CREDITI FORMATIVI E SCOLASTICI L’ O.M. n. 42 del 06.05.2011 conferma le disposizioni del D.M. n. 49/00: le esperienze devono essere coerenti con le finalità educative della scuola, con l'indirizzo e il livello degli studi; le attività devono essere debitamente certificate e definite in base all'aspetto quantitativo (congruo impegno di tempo) e qualitativo (l'attestazione va corredata da una sintetica valutazione dell'esperienza e del ruolo avuto dal ragazzo, ad opera di enti, imprese o studi ove è stata realizzata). Lo stage organizzato e certificato dall’Istituto con attestazione dei partner esterni verrà valutato come credito formativo. Le iniziative interne di espansione, ugualmente certificate, avranno la medesima considerazione dei crediti esterni. A tal proposito invece si ribadiscono i criteri che presiedono all'identificazione delle attività riconoscibili come credito formativo: 1. Le esperienze debbono essere coerenti con l'indirizzo della Scuola e con il livello degli studi (coerenza individuata nella omogeneità con i contenuti tematici di questa scuola, nel loro ampliamento, nella loro attuazione). Nello specifico si individuano in questo ambito: Corsi di lingua (le certificazioni concernenti le attività di formazione nel settore linguistico, ai fini della legalizzazione - art. 3 comma 2 D.M. n. 49/00 - devono essere rilasciate, o previamente convalidate, da enti legittimati a rilasciare certificazioni ufficiali e riconosciute nel Paese di riferimento. Tali certificazioni devono recare l’indicazione del livello di competenza linguistica previsto dall’ordinamento locale o da un sistema ufficiale di standardizzazione); Esperienze musicali ed artistiche; Esperienze lavorative (le certificazioni devono riportare l’ente a cui sono stati versati i contributi di assistenza e previdenza ovvero le disposizioni normative che ne escludano l’obbligo dell’adempimento contributivo,); lo stage organizzato e certificato dal nostro istituto con attestazione dei partner esterni; Esperienze sportive; Esperienze di cooperazione di volontariato sociale; Esperienze di cooperazione di volontariato ambientale; Altre attività purché coerenti con le finalità educative e didattiche dell'Istituto; Servizio Civile. 2. Le attività debbono essere qualificate in base a due aspetti: Quantitativo: devono aver comportato un impegno congruo di tempo; Qualitativo: devono essere corredate da un'attestazione, che contenga una breve descrizione dell'esperienza fatta, fornita da enti, associazioni, istituzioni presso cui lo studente ha studiato o prestato la sua opera. Nel caso di un attestato conseguito in un paese straniero serve la convalida da parte dell'autorità diplomatica o consolare italiana, in lingua italiana. 3. Le esperienze debbono essere acquisite al di fuori dalla Scuola. Le certificazioni di dette attività devono essere consegnate in Segreteria didattica tassativamente entro il 15 Maggio di ogni anno scolastico. Le esperienze effettuate nella pubblica amministrazione possono essere autocertificate. Pagina 32 CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL PUNTEGGIO ALL’INTERNO DELLA FASCIA Se la media dei voti è superiore o uguale alla metà fra un intero e l'altro, si attribuisce il credito corrispondente alla fascia alta effettuando l’approssimazione al meglio. Se la media dei voti è inferiore alla metà fra un intero e l'altro si prendono in considerazione le seguenti variabili: frequenza e correttezza nel dialogo educativo; impegno nell'attività curricolare; partecipazione positiva all'attività extracurricolare (interna); partecipazione ad attività esterne. Il credito relativo alla fascia superiore sarà attribuito in presenza di due dei suddetti elementi con segno positivo (la presenza della prima voce è condizione necessaria). 4.6 CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE VOTO DI COMPORTAMENTO Il voto di comportamento viene attribuito dall’intero Consiglio di classe riunito per gli scrutini in base ai seguenti criteri: frequenza e puntualità; rispetto del Regolamento d’Istituto; partecipazione attiva alle lezioni; collaborazione con insegnanti e compagni; rispetto degli impegni scolastici. Si precisa che il voto in comportamento concorre alla valutazione complessiva dello studente (art. 2 comma 3, legge 30 ottobre 2008 n. 169). Sono considerate valutazioni positive del comportamento i voti otto, nove e dieci. L’otto segnala però una presenza in classe poco costruttiva o per passività o per eccessiva esuberanza. Il sei e il sette sono considerate valutazioni comunque, seppur parzialmente, negative. Vengono attribuite solo se precedute da gravi provvedimenti disciplinari (sospensioni, ripetuti richiami del Preside) o da numerose note sul registro e/o sul diario personale, sempre segnalate alle famiglie dei minorenni. Si ricorda che il voto cinque, frutto di reiterati comportamenti gravi, come da tabella allegata, comporta la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo. La sanzione disciplinare, inoltre, deve specificare in maniera chiara le motivazioni che hanno resa necessaria l’irrogazione della stessa (art. 3 L. 241/1990). Più la sanzione è grave e più sarà necessario il rigore motivazionale, anche al fine di dar conto del rispetto del principio di proporzionalità e di gradualità della sanzione medesima. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI 10 Interesse e partecipazione attiva alle lezioni Regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche Rispetto degli altri e dell’istituzione scolastica Ruolo propositivo all’interno della classe Scrupoloso rispetto del regolamento d’Istituto Ottima socializzazione Pagina 33 9 8 7 6 Discreta partecipazione alle lezioni Costante adempimento dei doveri scolastici Equilibrio nei rapporti interpersonali Rispetto delle norme disciplinari d’Istituto Ruolo positivo e collaborazione nel gruppo classe Limitata attenzione e partecipazione discontinua alle attività scolastiche non causata da oggettive e riconosciute motivazioni Svolgimento non sempre puntuale dei compiti assegnati Osservazione non regolare delle norme relative alla vita scolastica Disturbo saltuario del regolare svolgimento delle lezioni Partecipazione poco collaborativa al funzionamento del gruppo classe Disinteresse per le varie discipline Saltuario svolgimento dei compiti Rapporti problematici con gli altri Frequente disturbo dell’attività didattica Funzione negativa all’interno della classe Episodi di mancata applicazione del Regolamento d’Istituto (es.: falsificazione della firma dei genitori, frequenti ritardi e/o uscite anticipate, ecc.) Completo disinteresse per le attività didattiche Comportamento scorretto nel rapporto con insegnanti e compagni Assiduo disturbo delle lezioni Mancato rispetto del Regolamento d’Istituto (comportamenti sanzionati con la sospensione delle lezioni secondo il DPR 235 del 2007 art. 4 – commi 8-9-9 bis) Funzione negativa nel gruppo classe Assenze frequenti e non giustificate 5 Il voto comporta la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo, in seguito a: Mancato rispetto del Regolamento d’Istituto relativamente a reiterati comportamenti che violino la dignità e il rispetto per la persona umana oppure tali da determinare seria apprensione a livello sociale e comportamenti per i quali non si ritengano esperibili interventi per un reinserimento dello studente nella comunità (si veda DPR 235 del 2007 art. 4 – commi 9 bis e 9 ter). 5. INCLUSIONE STRUMENTI D’INTERVENTO PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) L'Istituto d’Istruzione Superiore “Tartaglia-Olivieri”, nell’operato della dirigenza, del personale docente, dei collaboratori scolastici e di tutto il personale A.T.A. e degli studenti, è coinvolto nella promozione e tutela dell’inclusione, cioè in un'azione pedagogico-didattica che favorisca la piena partecipazione di tutti gli alunni all'attività didattica. A tal fine, si è impegnato a definire e programmare procedure che permettano di individuare tempestivamente studenti e studentesse con Bisogni Educativi Speciali (BES) o ad acquisirne la documentazione, si impegna altresì a comprenderne tutti i fattori e a mettere in atto risposte di tipo inclusivo, attraverso la costruzione di percorsi personalizzati per garantire a tutti il diritto al successo formativo, come chiarisce la Direttiva MIUR del 27 dicembre 2012 rientrano nella più ampia definizione di BES tre grandi sotto-categorie: quella della disabilità, quella dei disturbi evolutivi Pagina 34 specifici e quella dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale. Fra gli allegati si riporta il Piano Annuale per l’Inclusione (PAI), approvato dal Collegio Docenti in data 13/6/2014. SCUOLA IN OSPEDALE Dall’anno scolastico 2003/04 l’Istituto ha aderito all’accordo di rete tra istituzioni scolastiche per lo svolgimento di attività relative alla “Scuola Superiore in Ospedale”, rivolte agli studenti che necessitano di lunghi ricoveri. Il progetto prevede l’individuazione di strutture logistiche necessarie (sistemi di videoconferenza per le lezioni a distanza) e di risorse umane specifiche in ordine agli insegnamenti non presenti presso l’Ospedale. È prevista inoltre l’istruzione domiciliare esterna attraverso la costituzione di un gruppo di docenti disponibili del Consiglio di classe interessato. 6. ORIENTAMENTO L’Istituto, in collaborazione con il territorio e gli istituti scolastici, si propone di realizzare i seguenti obiettivi: fornire informazioni sul mondo della Scuola, dell'Università e del lavoro, ma soprattutto facilitare gradualmente negli alunni la conoscenza di se stessi, affinché possano compiere scelte e formulare progetti più consapevoli. È questo l'obiettivo prioritario delle attività di orientamento che intendono aiutare lo studente a raggiungere una più sicura, realistica e positiva percezione di sé, delle proprie motivazioni e aspirazioni; interagire con altri soggetti del territorio anche partecipando con iniziative in rete e progetti, per offrire ulteriori supporti alle scelte degli alunni e delle famiglie. 6.1 ORIENTAMENTO IN ENTRATA L’Istituto si propone di curare le relazioni con le scuole medie con cui cerca di stabilire un rapporto di diretta collaborazione, attraverso incontri con gli insegnanti, per favorire l'orientamento "in entrata" degli studenti delle classi prime. L’obiettivo principale è di diffondere la conoscenza dell’Istituto sul territorio, mediante: giornate di “Scuola aperta” per gli alunni delle classi terze della Scuola media ed i loro genitori; visite organizzate e guidate nell’Istituto per gli alunni delle Scuole medie; invio presso le varie Scuole medie di lettera di presentazione e materiale illustrativo; produzione di materiale informativo; giornate con laboratori aperti relativi alle materie di indirizzo e “mini stage” in orario curricolare; partecipazione ad iniziative e manifestazioni istituzionali per l’orientamento. 6.1.1 CRITERI PER LA FORMAZIONE E LA COMPOSIZIONE DELLE CLASSI PRIME equa ripartizione degli alunni in base alla certificazione dei diplomi di licenza media; distribuzione equilibrata degli alunni svantaggiati; raggruppamenti di allievi per aree di provenienza per non lasciare isolati geograficamente gli studenti (ma avendo cura di non creare nuclei troppo consistenti che potrebbero determinare Pagina 35 contrapposizioni); l’assegnazione della sezione prevedrà la rotazione delle zone di riferimento; saranno inoltre tenute in considerazione le richieste relative ai corsi già precedentemente frequentati da fratelli maggiori. 6.1.2 ORIENTAMENTO DALLE CLASSI SECONDE ALLE CLASSI TERZE SCELTA DEGLI INDIRIZZI DI STUDIO DEL TRIENNIO L’Istituto si impegna a fornire agli studenti tutti gli strumenti informativi per una corretta scelta dell’indirizzo da opzionare per il terzo anno, dopo il biennio comune. A questo proposito promuove attività articolate di informazione, rivolte alle famiglie ed agli studenti stessi, con presentazioni da effettuarsi anche con l’ausilio di materiale visivo, multimediale, con la visita ai laboratori, ecc.. Per quanto riguarda il Liceo artistico, ha funzione di orientamento alle classi terze anche l’attività laboratoriale del biennio secondo le indicazioni della Nuova Riforma. 6.1.3 CRITERI PER L’ACCORPAMENTO DELLE CLASSI Nel caso dovesse verificarsi la contrazione di una classe nell’ambito della verticalizzazione dei corsi, il gruppo smembrato corrisponderà a quello meno numeroso, salvo motivate richieste di altra sezione. Gli alunni ripetenti che desiderassero rimanere nello stesso corso verranno accontentati, purché sia rispettato il criterio generale che prevede un’uguale consistenza numerica delle classi. Le istanze delle famiglie verranno quindi tenute in conto dopo che le condizioni generali verranno rispettate. 6.2 ORIENTAMENTO IN USCITA L'obiettivo prioritario delle attività di orientamento è aiutare lo studente a raggiungere una più sicura, realistica e positiva percezione di se stesso, delle proprie motivazioni e aspirazioni. L'Istituto si propone a tal proposito di promuovere: attività di informazione sul mondo della Scuola, dell'Università e del lavoro, perché possano compiere scelte e formulare progetti più consapevoli; partecipazione a manifestazioni di orientamento universitario; colloqui individuali di orientamento per accompagnare lo studente nella definizione del proprio progetto; colloqui attitudinali con analisi delle risorse individuali; incontri con testimoni qualificati; partecipazione ad attività organizzate da università e centri di specializzazione post diploma del territorio; L’Istituto “Tartaglia-Olivieri” si occupa su scala provinciale dell’organizzazione del Salone dell’Orientamento Universitario, al quale partecipano le principali Università della Lombardia e del Veneto, ed i più significativi Centri di Specializzazione Post Diploma. Pagina 36 7. ACCOGLIENZA Con l’intenzione di creare le migliori condizioni possibili per il successo scolastico nel corso degli anni sono stati articolati numerosi progetti inspirati alla medesima finalità: facilitare l’inserimento degli studenti delle classi prime con il coinvolgimento degli altri studenti, per promuovere il “Ben-Essere” e vivere meglio nella Scuola. 7.1 ACCOGLIENZA DELLE CLASSI PRIME Gli obiettivi principali sono: migliorare la capacità di relazionarsi con gli altri e la conoscenza di sé; progettare e realizzare attività rivolte agli studenti dell’Istituto. Le attività previste consistono in attività socializzanti di vario genere e tema, all’interno ed all’esterno dell’edificio. 7.2 ACCOGLIENZA DI STUDENTI UNIVERSITARI TIROCINANTI L’Istituto Superiore, nell’ambito della formazione iniziale, conviene sulla necessità di sviluppare adeguate forme di raccordo tra il mondo della formazione e la realtà professionale, al fine di migliorare la qualità dei processi formativi e di favorire l’accesso alla professione di insegnante. Per questo motivo intende ospitare e promuovere esperienze di tirocinio, che si configurano come completamento del percorso formativo dei futuri insegnanti. Una volta vagliata la disponibilità degli insegnanti accoglienti delle varie materie, verrà sottoscritto un progetto formativo per ogni tirocinante, che espliciterà gli obiettivi, i contenuti, i tempi e le modalità di realizzazione del tirocinio. Tale progetto è sottoscritto dall’Istituto e dal supervisore di tirocinio dell’Università. 8. PROGETTI E RELAZIONI CON IL TERRITORIO In linea con le finalità dell’Istituto, i progetti sono finalizzati a promuovere lo sviluppo degli studenti sotto il profilo della persona e del cittadino, attraverso il dialogo con le realtà sociali, culturali e lavorative del territorio. Particolare attenzione è data agli ambiti della Sicurezza e dell’Educazione alla salute. Salute L’Istituto propone ogni anno attività di comunicazione, con conferenze, laboratori, attività di informazione e di sensibilizzazione, contatti con enti, in relazione al tema della lotta alle dipendenze (da fumo, alcol e droghe), all’educazione affettiva e sessuale, all’educazione alla solidarietà. Sicurezza Stradale L’Istituto, Scuola Polo per l’Educazione Stradale della provincia di Brescia, è dotato di: aula con SIMULATORE DI GUIDA PER AUTO contenuto in una vettura ed in grado di emulare tutti i tipi di ambienti stradali e di condizioni della vettura e con SIMULATORE DI GUIDA PER CICLOMOTORI E MOTOCICLI. Entrambi sono a disposizione degli alunni, anche privi di patente e foglio rosa, con prenotazione e senza alcun costo per le famiglie; aula multimediale di Educazione Stradale con 23 postazioni per Corsi multimediali collegati con Pagina 37 l’Università di Parma; Aula di Educazione Stradale in cui si svolgono le lezioni tradizionali e gli incontri con gli esperti. Fra le attività ormai tradizionali, gratuite, si ricordano: Adesione alla “Carta Europea della Sicurezza Stradale”, che consente agli alunni contatti con studenti di tutta l’Unione Europea; Partecipazione a concorsi internazionali; Collaborazione con l’Associazione “Condividere la Strada della Vita”, nella quale loro rappresentanti sono disponibili a contattare gli allievi per incontri sul tema dell’incidentalità stradale e sulle sue conseguenze; Collaborazione col Dipartimento Interuniversitario Sicurezza Stradale dell’Università di Parma per la realizzazione di progetti inerenti la sicurezza stradale Partecipazione gratuita al Festival dei Motori di Montichiari in collaborazione con Break Motor Club; Incontri con scrittori e testimonial sul tema dello sport e della sicurezza stradale; Collaborazione con la Polizia Stradale di Brescia per incontri nelle classi dell’Istituto; Collaborazione con Croce Rossa Italiana per attività d’addestramento sulle tematiche del primo soccorso; Partecipazione di allievi delle classi quinte alle uscite delle volanti nelle notti del sabato; Collaborazione con il Comando della Polizia Locale di Brescia, Ufficio Educazione Stradale; Sensibilizzazione alla “Notte europea senza incidenti”, organizzata dall'Associazione Europea RYD; Collaborazione con l’Autostrada Torino-Trieste per incontri sulle tecniche di guida in autostrada. Sicurezza sul Lavoro L’Istituto ribadisce l’importanza del tema della sicurezza sul luogo di lavoro per il personale e per gli studenti, con attività di comunicazione. Al fine di promuovere la Cultura della Prevenzione, vengono organizzate attività, approfondimenti e moduli di formazione ed informazione per: Sensibilizzare gli studenti sul drammatico problema degli incidenti sui luoghi di lavoro. Valutare il rischio attraverso l’identificazione dei pericoli e delle persone esposte; Stimare i rischi e l’affidabilità delle misure di prevenzione. Corso relativo alla sicurezza sul lavoro e prevenzione infortuni Il Corso è tenuto dal Comitato Paritetico Territoriale di Brescia e Provincia per la Prevenzione Infortuni, l’Igiene e l’Ambiente di Lavoro nell’Edilizia tramite tecnici delegati, attraverso quattro incontri di due ore ciascuno con la somministrazione di una verifica finale, valida come giudizio di Tecnologia delle Costruzioni per le classi ad indirizzo tradizionale e di Costruzioni per le classi del progetto Cinque. Destinatari Classi quarte (1 modulo di due ore) e quinte (4 moduli di due ore) come deliberato nella riunione di Dipartimento. Obiettivi Informare gli studenti, futuri responsabili di cantiere, sulla normativa vigente per la prevenzione infortuni sul lavoro ed in particolare sugli obblighi dei datori di lavoro, dei dirigenti e dei preposti in materia di prevenzione degli infortuni nei cantieri edili; Sensibilizzare gli studenti sul drammatico problema degli incidenti sui luoghi di lavoro; Valutazione del rischio attraverso; Pagina 38 Identificazione di tutti i pericoli; Identificazione di tutte le persone esposte; Stima dei rischi e dell’affidabilità delle misure di prevenzione. Contenuti Leggi antinfortunistiche vigenti; Organismi preposti al controllo; Attività soggette; Obblighi del datore di lavoro, dei dirigenti e dei preposti; Macchinari; Apparecchi di sollevamento; Impianti elettrici in genere, impianti di messa a terra; Scavi, aperture nel suolo e nelle pareti; Viabilità e luoghi di lavoro; Ponteggi ed opere provvisionali; Lavori di demolizione; Tutela della salute e sicurezza sul lavoro; Igiene del lavoro: leggi operanti; Rischi derivanti dall’esposizione a sostanze pericolose; Rischi da esposizione al rumore; Rischi da esposizione all’amianto. Metodi Lezioni frontali con sussidio di diapositive e di manuali tecnici specifici. Al termine del Corso viene somministrato un test, superando il quale, gli studenti delle classi quinte ricevono un attestato valevole come credito formativo. Gli studenti meglio classificati vengono premiati con un buono da utilizzare per l’acquisto di materiale tecnico. PROGETTI EDUCATIVI RELATIVI ALL’ORIENTAMENTO ED ALLA CITTADINANZA Progetto Sportello d’ascolto Lo sportello d'ascolto è uno spazio scolastico dedicato alla salute, accogliente e flessibile, dove gli studenti possono esprimere le proprie difficoltà e i propri vissuti in assoluta privacy. Lo psicologo scolastico è un professionista con competenze psicologiche e relazionali che opera direttamente e fisicamente nella Scuola per svolgere interventi specifici , mirati al contenimento del disagio e alla promozione del benessere. I colloqui vengono svolti previo appuntamento, in forma individuale. In qualità della sua etica deontologica e della sua professionalità, lo psicologo del servizio garantisce l'assoluta riservatezza, sia rispetto alle modalità, che ai contenuti dei colloqui. Il colloquio che si svolge all’interno dello Sportello d’Ascolto non ha fini terapeutici ma di counseling. Il counseling scolastico ha obiettivi limitati e cerca di produrre cambiamenti nei modi di vedere più che di essere, modificando le rappresentazioni che le persone hanno dei propri problemi. Progetto Risoluzione non violenta dei conflitti Si tratta di un laboratorio esperienziale, il cui scopo è far sperimentare strategie di risoluzione non violenta dei conflitti e stimolare la ricerca condivisa (e creativa) di nuove soluzioni. Ogni incontro ha un approccio molto interattivo. Prevede dinamiche e lavori di gruppo, brainstorming, giochi di ruolo, simulazioni di situazioni problematiche e tentativi di risoluzione. L'attività è rivolta alle classi terze, previa approvazione dei Consigli di classe. Pagina 39 Progetto “Il quotidiano in classe” Finanziato dall’Osservatorio permanente “Giovani editori”, interessa alunni di varie classi che, tramite gli insegnanti di Lettere, aderiscono ad inizio anno al progetto. Si propone di educare ad una cittadinanza responsabile e ad una migliore conoscenza delle problematiche sociali, politiche ed economiche della realtà in cui viviamo, attraverso la lettura e analisi di articoli di varie tipologie, confronto tra quotidiani, proposte di “scritture documentate” come previsto dalle prove d’esame. Teatro e Scuola Gli obiettivi che si intendono perseguire in quest'ambito tengono conto della realtà comunicativa complessa e mutevole in cui i giovani devono muoversi; l'esperienza in ambito teatrale, perciò, permette loro di: affrontare una pluralità di linguaggi, dare spazio a linguaggi anche non verbali, favorire la creatività, arricchire il percorso formativo, contrastare il disagio giovanile. Spettacoli teatrali In vari momenti dell’anno gli studenti partecipano a spettacoli su vari temi. Progetto Laboratorio teatrale: per un teatro poetico Con il progetto si intende dare continuità al laboratorio teatrale avviatosi tre anni fa, sotto la guida della regista Laura Mantovi, che ha portato alla presentazione di tre spettacoli nella rassegna Inventari Superiori, svoltasi al Teatro Sociale e promossa dal Comune di Brescia. Il lavoro della regista ha portato alla costruzione di un gruppo trasversale, costituito da alunni di diverse età e di diverse classi, che si configura come l’embrione di una “compagnia teatrale” di Istituto. Con l’istituzione dell’Istituto Superiore “Tartaglia-Olivieri” il progetto individua come destinatari tutti gli alunni dell’Istituto, pur mantenendo la sede in Corso Matteotti. Destinatari del progetto sono anche gli studenti fruitori della messa in scena finale. Progetto di partecipazione a due rappresentazioni teatrali sui temi della costituzione e della legalità: “Sana e robusta Costituzione” – “Un altro di tutto”. Progetto Together in Expo 2015 Con delibera del Collegio docenti del 13 giugno 2014, l’Istituto partecipa alle attività correlate all’Expo 2015; in particolare, alcuni insegnanti hanno fornito la loro disponibilità per il Concorso Together in Expo, il cui obiettivo è di promuovere presso i giovani la corretta alimentazione ed un atteggiamento ecosostenibile verso di essa. Sono previsti gemellaggi con scuole estere e l’ideazione e lo sviluppo di lavori multimediali. Attività sportiva Come approfondimento dei programmi curricolari, vengono organizzate numerose attività, rivolte a tutti gli alunni o a singole classi, svolte in orario sia curricolare sia extracurricolare, all’interno degli spazi scolastici o, se necessario, in spazi esterni all’Istituto. Pagina 40 Gli insegnanti, all’interno della propria programmazione e con l’approvazione dei relativi organi collegiali, possono inserire approfondimenti rappresentati da corsi specifici (anche con collaborazioni esterne), uscite didattiche e viaggi di istruzione connessi all’attività sportiva (es.: settimana bianca, azzurra, verde...), tornei e Gare di Istituto o tra classi. Potenziamento della lingua inglese – Conversazione con docente di lingua madre È rivolto agli alunni interessati delle classi quarte e quinte, ed ha l’obiettivo di potenziare e sviluppare, nell'ambito del Common European Framework of Reference, le abilità orali degli studenti tramite la conversazione con insegnante madrelingua. I corsi possono essere di 8/10/12 ore. Progetti e collaborazioni con Enti, Associazioni o altre realtà scolastiche e territoriali L’obiettivo comune di questa tipologia di progetto consiste nel rafforzare i legami col territorio, formulando progetti integrati con diversi soggetti sociali, al fine non solo di conoscere le problematiche del proprio ambiente, ma anche di essere protagonisti nell’ideazione di interventi migliorativi dell’esistente. Il Liceo Artistico si relaziona in particolare con: CIVICI MUSEI DI STORIA ED ARTE DI BRESCIA FONDAZIONE CAB CONTRIBUISCE CON ALLESTIMENTI E INSTALLAZIONI AD EVENTI DI RILEVANZA, ESPONENDO PROPRI LAVORI E PROGETTI. PARTECIPAZIONE A LABORATORI, MOSTRE, ECC. UNIVERSITÀ CATTOLICA MOSTRE, CONVEGNI ACCADEMIA LABA MOSTRE, CONVEGNI ACCADEMIA S. GIULIA MOSTRE, CONVEGNI ASSOCIAZIONI E MOVIMENTI DELLA SOCIETÀ CIVILE CONTRIBUISCE CON ALLESTIMENTI E INSTALLAZIONI AD EVENTI DI RILEVANZA ESPONENDO PROPRI LAVORI E PROGETTI ALTRI ISTITUTI SUPERIORI CONTRIBUISCE CON ALLESTIMENTI E INSTALLAZIONI AD EVENTI DI RILEVANZA, ESPONENDO PROPRI LAVORI E PROGETTI COMUNE DI BRESCIA CONTRIBUISCE CON ALLESTIMENTI E INSTALLAZIONI AD EVENTI DI RILEVANZA ESPONENDO PROPRI LAVORI E PROGETTI L’Istituto Tecnico si relaziona in particolare con i seguenti Enti, per le iniziative ed eventi in tabella: CONVEGNO PROVINCIALE SULL’AMBIENTE COORDINAMENTO GIORNATA Pagina 41 CORSO PREPARAZIONE ESAME ABILITAZIONE GEOMETRI TUTORAGGIO CORSI IN SEDE, PARTECIPAZIONE COMMISSIONE SCUOLA CORSI SULLE PROCEDURE CATASTALI PREGEO E DOCFA COORDINAMENTO, ASSISTENZA CALENDARIZZAZIONE, REALIZZAZIONE, PROGETTAZIONE DEL NUOVO CORSO DI PRATICANTATO RAPPORTI DIRETTI CON IL COLLEGIO DEI GEOMETRI E DEI GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI BRESCIA PARTECIPAZIONE A CONFERENZE STAMPA DI PROMOZIONE DELLA FIGURA DEL GEOMETRA E DELL’I.I.S.S. “TARTAGLIA OLIVIERI” BORSA DI STUDIO STUDENTI MERITEVOLI CREAZIONE CANALE DI COMUNICAZIONE STUDENTI-GEOMETRI PRATICANTI IN MERITO A PREDISPOSIZIONE PROGETTI MULTIDISCIPLINARI PER MATURITÀ RIUNIONI DI PROGETTAZIONE E COORDINAMENTO DI CORSI PRESSO LE SEDI DEGLI ENTI ED I SOGGETTI COMPETENTI RIUNIONI DI PROGETTAZIONE NUOVI PERCORSI D’ISTRUZIONE TECNICA SUPERIORE RAPPORTI CON SOGGETTI ESTERNI INCONTRI DI PROGETTAZIONE E COORDINAMENTO CON ORDINI PROFESSIONALI, UNIVERSITÀ, SCUOLA EDILE BRESCIANA, ALTRI ENTI LOCALI SEMINARI, CORSI, INCONTRI DI FORMAZIONE, VISITE CON DITTE/PRIVATI/ENTI DEL SETTORE Le attività previste in collaborazione e sovente in rete con altre Istituzioni ed Enti pubblici e privati, hanno, fra le altre, la funzione di stimolare le competenze professionali e culturali con interventi concreti nel contesto territoriale. Mobilità internazionale studentesca La scuola favorisce gli scambi con le istituzioni scolastiche straniere come prevede la normativa ministeriale di seguito richiamata tesa a sottolineare il valore formativo degli scambi individuali e a incoraggiare la collaborazione fra scuola che invia lo studente all’estero e scuola che lo riceve: - “Regolamento dell’autonomia scolastica” Art. 14 riguardante il riconoscimento degli studi compiuti in Italia e all’estero; - Art. 192, comma 3, del D.L. 297/94 regolamenta le procedure di iscrizione di giovani provenienti dall’estero; - C.M. n. 181 del 17 marzo 1997 riconosce la validità delle esperienze di studio all’estero per periodi di studio la cui durata non può essere superiore all’anno scolastico; - C.M. n. 236 del 8 ottobre 1999 relativa all’attribuzione dei crediti scolastici conseguiti all’estero. Prima della partenza lo studente che intende effettuare un periodo di studio all’estero deve informare il coordinatore di classe che chiederà un parere al Consiglio di classe e indicherà un docente di Pagina 42 riferimento per lo studente durante il periodo di permanenza all’estero. Allo studente viene consegnato il percorso didattico dell’anno scolastico corrispondente a quello frequentato all’estero con la definizione degli obiettivi minimi da acquisire e deve iscriversi regolarmente all’anno successivo presso la scuola italiane. Lo studente, al rientro nell’Istituzione scolastica italiana è tenuto a consegnare tutta la documentazione attestante la frequenza e il profitto nelle singole materie e a sostenere un colloquio per verificare l’acquisizione degli obiettivi minimi indicati nel percorso didattico. Lo studente consegnerà alla Scuola eventuali certificazioni di partecipazione a corsi aggiuntivi proposti dalla scuola frequentata all’estero che potranno concorrere per l'attribuzione di crediti scolastici. Infine nel caso in cui le votazioni siano espresse con giudizio la tabella di conversione sarà fornita dalla scuola frequentata all’estero. 9. VIAGGI E VISITE D’ISTRUZIONE I viaggi e le visite d’istruzione sono parte qualificante del progetto formativo dell’Istituto che si esplica quale attività didattica che comporta: la conoscenza del territorio regionale, nazionale ed europeo per acquisire una coscienza civica, ecologica, storica, artistica e scientifica; l’acquisizione di esperienze tecnico-scientifiche, l’integrazione fra scuola e mondo del lavoro; l’approfondimento di tematiche economico-storico-artistiche; la visione diretta dei beni culturali ed in particolare la visita a mostre, luoghi e città d’arte; la socializzazione e l’integrazione di conoscenze. Ferma restando la normativa generale di riferimento, il Consiglio d'Istituto, sentito il parere del Collegio dei Docenti, adotta un apposito Regolamento interno (in Allegato 2) per rendere più sicure e chiare le procedure da seguire nell'organizzazione di queste attività didattiche. 10. ATTIVITÀ ALTERNATIVE ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA REGOLE DI COMPORTAMENTO che gli alunni non avvalentesi dell’Insegnamento della Religione Cattolica sono tenuti ad osservare: A – Attività didattiche e formative. Gli alunni richiedenti svolgeranno l’attività indicata con un docente e sarà oggetto di valutazione al termine di ciascun quadrimestre. B – Attività di studio e/o ricerche individuali (con assistenza di Personale Docente). Gli alunni richiedenti svolgeranno l’attività indicata in Biblioteca assistititi da un docente incaricato, nel giorno e nell’ora in cui la classe di appartenenza svolgerà l’I.R.C.. Dovranno apporre la propria firma di presenza sul Registro appositamente predisposto. C – Libera attività di Studio e/o ricerca individuale (senza assistenza di Personale Docente). Gli alunni richiedenti svolgeranno l’attività indicata in Biblioteca, previa autorizzazione della Presidenza, nel giorno e nell’ora in cui la classe di appartenenza svolgerà l’I.R.C.. Dovranno apporre la propria firma di presenza sul Registro appositamente predisposto. Essi dovranno inoltre restare per l’intera ora nel locale della Biblioteca. Gli studenti che hanno fatto questa scelta anche se l’ora di I.R.C. coincidesse con la prima o l’ultima della giornata entreranno ed usciranno regolarmente dall’Istituto e si recheranno in Biblioteca alle stesse condizioni. Pagina 43 D – Non frequenza delle lezioni nelle ore di I.R.C.. Gli studenti che hanno optato per l’uscita dall’Istituto ed hanno l’ora di I.R.C. tra la seconda e la penultima ora potranno uscire previo controllo in Portineria, ove sarà depositato l’elenco con i nominativi degli studenti regolarmente autorizzati ad uscire dalla Scuola. Gli alunni sono tenuti al rientro puntuale per le lezioni dell’ora successiva. Gli studenti che hanno scelto l’opzione Entrata posticipata – Uscita anticipata, nel caso l’ora di I.R.C. fosse la prima o l’ultima ora nell’orario giornaliero, entreranno alle ore 8.55 (ricordandosi di far leggere il tesserino al totem al loro ingresso) o usciranno prima dell’inizio dell’ultima lezione in orario quella giornata (senza la lettura del tesserino). L’uscita dalla Scuola esonera la stessa da qualsiasi responsabilità in ordine a fatti o incidenti che potrebbero verificarsi durante il periodo di tempo interessato all’uscita dall’edificio scolastico. N.B. Nel caso di assenza del docente di I.R.C. gli alunni, ad esclusione di coloro che hanno scelto le opzioni A e D, sono tenuti a presenziare in classe alle attività didattiche col docente incaricato della supplenza. 11. ORGANIGRAMMA FUNZIONALE/MANSIONARIO COMPITI CONNESSI AGLI INCARICHI In accordo con quanto disposto nel Testo unico sul Pubblico impiego Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 Art. 25 sono assegnati i seguenti incarichi: DIRIGENTE SCOLASTICO Compiti: Assicura la gestione unitaria dell'istituzione, ne ha la legale rappresentanza È responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, dirige, coordina e valorizza le risorse umane Organizza l'attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative È titolare delle relazioni sindacali Promuove gli interventi per assicurare la qualità dei processi formativi e la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio Promuove le azioni necessarie alla realizzazione del POF È responsabile del Riesame del Sistema per la Gestione della Qualità È responsabile dell’addestramento all’interno del Sistema per la Gestione della Qualità CONSIGLIO DI PRESIDENZA Pur se non previsto dalla normativa vigente, coopera con il capo di Istituto nella definizione delle strategie di intervento per arricchire e realizzare l’Offerta formativa. È costituito dai Collaboratori indicati dal Capo di Istituto e, quando l’argomento lo richiede, dal Direttore S.G.A., dai due docenti referenti del Corso Serale e della Casa Circondariale. Occasionalmente si avvale di alcune figure di sistema al fine di curare i rapporti con i soggetti sociali che, nell’ambito della provincia, hanno obiettivi convergenti con l’Istituto. Inoltre interagisce con i docenti individuati dal Collegio dei docenti quali titolari delle funzioni strumentali, garantendo il Pagina 44 necessario coordinamento. Il Consiglio di Presidenza: Si riunisce ogni qual volta se ne ravveda la necessità Opera sulla base dello schema “sviluppo e controllo” dei processi Discute le linee generali, imposta le azioni e verifica i risultati delle diverse iniziative Individua strategie di miglioramento delle criticità Redige una sintesi delle riunioni COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Nominati dal Dirigente Scolastico Compiti: Sostituisce il Dirigente Scolastico in sua assenza Assiste le Figure strumentali al POF che insistono sugli interventi e i servizi agli studenti. In particolare coordina le attività rivolte a sostenere gli studenti in difficoltà o quelli che intendono fruire di iniziative opzionali; esplica consulenza per l’orientamento in ed out Firma i permessi di uscita fuori orario degli alunni e coordina con la Segreteria Didattica il controllo delle giustificazioni delle assenze Coordina le operazioni di Segreteria relative ad iscrizioni e passaggi Coadiuva il Dirigente Scolastico nella relazione con le famiglie Vaglia in prima istanza le richieste di permesso e/o ferie dei docenti Ascolta e seleziona le questioni proposte dai docenti in ordine a particolari situazioni di classe o individuali, proponendo le più rilevanti alla Presidenza R.S.P.P. RESPONSABILE DELLA SICUREZZA (D.Lgs. 81/2008) Nominato dal Dirigente Scolastico Compiti: Provvede a tutti i compiti connessi al D.Lgs. 81/2008 Cura un piano di formazione docenti, ATA, studenti Aggiorna la mappa dei rischi, con le opportune indicazioni ai soggetti interessati da pericolo Dialoga con Enti ed Aziende deputate allo scopo (Provincia, ASL) Raccoglie le denunce di pericolo di RLS e singoli Organizza prove di evacuazione COORDINATORE CORSO SERALE Nominato dal Dirigente Scolastico Compiti: Provvede alla proposta di orario delle lezioni e ne assicura l’adempimento Raccoglie e seleziona i diversi problemi degli alunni Segnala alla Presidenza le esigenze dei docenti Firma i permessi e le giustificazioni degli alunni Pagina 45 COORDINATORE SEZIONE CASA CIRCONDARIALE Nominato dal Dirigente Scolastico. Compiti: Provvede alla proposta di orario delle lezioni e ne assicura l’adempimento Raccoglie e seleziona i diversi problemi degli alunni Segnala alla Presidenza le esigenze dei docenti Gestisce i rapporti ordinari con l’educatore e la direzione della CC Coopera con la segreteria per le diverse necessità amministrative REFERENTE PER LA GESTIONE DELLA QUALITÀ Nominato dal Dirigente scolastico. Compiti: Controlla e redige tutta la documentazione di Sistema. Pianifica e conduce verifiche ispettive interne sul Sistema Qualità con l’ausilio di auditor adeguatamente addestrati. Informa con relazioni periodiche la Direzione sullo stato del Sistema Qualità. Promuove la cultura della Qualità a tutti i livelli. Monitora i settori al fine di individuare azioni idonee di miglioramento. Gestisce e analizza le non conformità. Promuove azioni correttive e/o preventive. Analizza i dati/informazioni relativi all’andamento del Sistema Qualità. Implementa le attività previste dal manuale della Qualità e dai processi individuati. Cura i rapporti con le società di consulenza e con l’organismo di certificazione. Collabora al Riesame di Sistema. Analizza i dati di soddisfazione degli utenti individuando azioni di miglioramento. LE FUNZIONI STRUMENTALI ALLA REALIZZAZIONE DEL POF Come previsto dall’art. 33 del C.C.N.L. Comparto Scuola 2006/09, il Collegio Docenti delibera, all’inizio di ogni anno scolastico, le aree strumentali alla realizzazione del POF. Per il corrente anno scolastico sono così articolate: AREA 1 Gestione e aggiornamento del P.O.F., sostegno al lavoro dei docenti Coordinamento del lavoro dei dipartimenti. Formazione e raccolta di materiali didattici. AREA 2 Coordinamento delle attività rivolte agli studenti relative al Ben Essere, al Successo Scolastico ed alla Salute. Coordinamento delle attività relative all’inclusione scolastica (D.M 27/12/12). AREA 3 Inclusione scolastica. AREA 4 Orientamento Out. Attivazione stages e progetti di orientamento professionale e lavorativo. Pagina 46 AREA 5 (Tartaglia) Orientamento in e riorientamento scolastico. AREA 6 (Olivieri) Orientamento in e riorientamento scolastico. AREA 7 (Tartaglia) Rapporti con i soggetti del territorio caratterizzati da finalità affini a quelle del “Tartaglia”, per la realizzazione di progetti ed azioni di comune interesse culturale. AREA 8 (Olivieri) Rapporti con i soggetti del territorio caratterizzati da finalità affini a quelle dell’”Olivieri”, per la realizzazione di progetti ed azioni di comune interesse culturale. COORDINATORI DI DIPARTIMENTO Ogni Dipartimento individua il Coordinatore. Compiti: Presiedono e preparano le riunioni di area Predispongono la sintesi delle proposte sui curricoli, sulle iniziative extra curricolari e sulle attività di recupero Predispongono la stesura del documento di Programmazione del Dipartimento Organizzano e controllano la somministrazione delle verifiche comuni Raccolgono e consegnano i risultati delle prove comuni Controllano i dati dei libri di testo adottati sulla scheda fornita dalla segreteria. COORDINATORE DELL’UFFICIO TECNICO Nominato dal Dirigente Scolastico. Compiti: Mette in atto, per quanto di sua competenza, le direttive del Dirigente scolastico relative all’utilizzo delle attrezzature e delle strumentazioni didattiche; Collabora con il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi nella definizione del piano annuale degli acquisti e di quello della manutenzione; Collabora col Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi nella gestione dell’inventario del materiale didattico e delle strumentazioni; Cura, in collaborazione con l’Ufficio Acquisti, i rapporti con le Amministrazioni pubbliche, in particolare con l’Amministrazione provinciale, per quanto riguarda la manutenzione degli impianti dei laboratori e delle aule speciali e i loro ampliamenti; Fa parte dello staff dirigenziale e del Servizio di prevenzione e sicurezza per quanto riguarda le sue competenze specifiche; Collabora con il DSGA nel coordinamento delle attività degli assistenti tecnici assegnando ad essi incarichi specifici, tenuto conto del loro profilo professionale; Collabora con i docenti responsabili di progetti disponendo la predisposizione e l’utilizzo di apparecchiature e strumentazioni didattiche e la produzione di opere multimediali; Coordina e gestisce la manutenzione ordinaria e straordinaria dell'edificio; Partecipa ai sopralluoghi del servizio di prevenzione in merito alla valutazione dei rischi, intervenendo ove di sua competenza; Verifica il buon funzionamento del magazzino per la distribuzione del materiale di consumo e didattico; Predispone, in collaborazione con l’Ufficio Acquisti, l’albo dei fornitori. Pagina 47 REFERENTI DI LABORATORIO – AULE SPECIALI Nominati dal Dirigente Scolastico. Compiti: Verificano lo stato del laboratorio Provvedono all’adeguamento dei laboratori alle necessità didattiche Curano la tempestiva informazione sulle necessità di intervento Predispongono la stesura del regolamento di utilizzo Organizzano le proposte per gli acquisti Controllano gli acquisti Verificano il registro con le firme dei docenti che utilizzano le aule Aggiornano l’inventario di laboratorio in collaborazione con l’Ufficio Tecnico e l’assistente ove presente GESTIONE DELLA BIBLIOTECA Compiti: Gestione informatizzata di circa n. 20.000 volumi, CD Rom, riviste e giornali, con consultazione, prestiti e nuove acquisizioni Gestione assistita dei PC, alcuni dei quali collegati alla rete informatica della Scuola Controllo relativo alla registrazione di firme, assenze e ritardi sul registro elettronico Gestione dell’adozione ed elenco dei libri di testo DOCENTI COORDINATORI DI CLASSE Nominati dal Dirigente Scolastico. Compiti: Partecipano alle riunioni riservate ai coordinatori Si raccordano con il Dirigente e/o i suoi collaboratori Tengono rapporti di primo livello con le famiglie per informarle del comportamento e del profitto degli studenti Controllano i registri di classe e il numero di assenze degli studenti e di note disciplinari; comunicano all’ufficio di segreteria didattica eventuali eccedenze e assenze continuative superiori ai 15 giorni Sono riferimento per gli studenti in caso di necessità Provvedono alla stesura del piano delle attività integrative Presentano i progetti nei consigli di classe e li inoltrano al Consiglio di Istituto Coordinano i tempi e i modi delle verifiche Curano la stesura della programmazione del Consiglio di Classe. Presiedono l’assemblea dei genitori in occasione della elezione dei rappresentanti di classe dei genitori Comunicano a seguito di specifica convocazione gli esiti dello scrutinio finale Presiedono i consigli di classe su delega del Dirigente Scolastico Compilano eventuali lettere alle famiglie su moduli predisposti. SEGRETARI VERBALIZZATORI Pagina 48 Compiti: Collaborano con i Coordinatori di Classe nei loro compiti ed in particolare: Redigono i verbali dei Consigli di classe tempestivamente. Tengono la registrazione dei debiti formativi. In assenza dei coordinatori provvedono alle comunicazioni con le famiglie. COMITATO DI VALUTAZIONE Componenti: Dirigente scolastico, 4 Docenti effettivi, 2 Docenti supplenti. Nominato dal Collegio Docenti. Compiti: Valutare l'anno di formazione del personale docente. Valutare il servizio del personale docente che lo richieda. Esprime parere sulla conferma in ruolo dei docenti in anno di formazione. Giudicare i docenti che abbiano subito sanzioni disciplinari al fine di riabilitarli al servizio. COMMISSIONE ELETTORALE Nominata dal Dirigente scolastico, è composta di cinque membri designati dal Consiglio di Istituto: due tra i docenti, uno tra il personale A.T.A., uno tra i genitori degli alunni iscritti e uno tra gli studenti. Per le competenze si vedano l’art. 27 e seguenti dell’O.M. n. 215/1991. ORGANI COLLEGIALI CONSIGLIO DI ISTITUTO Componenti: Dirigente Scolastico, 8 Docenti, 4 Studenti, 4 Genitori, 2 Personale A.T.A.. Il Consiglio di Istituto, fatte salve le competenze del Collegio dei Docenti e dei Consigli di classe, ha potere deliberante per quanto concerne l'organizzazione e la programmazione della vita e delle attività della Scuola nei seguenti ambiti: Adotta il POF d’Istituto Adotta il programma annuale corredato dal piano contabile dell’utilizzo delle risorse Adotta il Regolamento interno di Istituto Delibera il Conto Consuntivo Adatta il calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali Indica i criteri generali per la programmazione educativa Indica i criteri per la programmazione e l'attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche, con particolare riguardo ai corsi di recupero e di sostegno, alle libere attività complementari, alle visite guidate e ai viaggi d'istruzione Indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all'assegnazione ad esse dei singoli docenti, all'adattamento dell'orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche alle condizioni ambientali e al coordinamento organizzativo dei Consigli di classe Esprime parere sull'andamento generale, didattico e amministrativo dell'Istituto e stabilisce i criteri per l'espletamento dei servizi amministrativi. GIUNTA ESECUTIVA Pagina 49 Componenti: Dirigente Scolastico, D.S.G.A.., 1 Docente, 1 Studente, 1 Genitore, 1 Personale A.T.A.. Compiti: La Giunta Esecutiva propone il Programma annuale predisposto dal Dirigente scolastico, prepara l’ordine del giorno del Consiglio di Istituto, cura l’esecuzione delle delibere, determina l’organico degli Assistenti di laboratorio, lavora per delega del Consiglio su specifiche materie. COLLEGIO DEI DOCENTI Componenti: Dirigente Scolastico, Docenti. Compiti: Elabora il POF di Istituto Stabilisce i criteri della programmazione educativa e didattica annuale e assume le relative delibere anche in ordine ai tempi e alle modalità di attuazione e verifica Progetta i percorsi formativi correlati agli obiettivi e alle finalità delineati nei programmi Individua gli strumenti per rilevare la situazione iniziale, intermedia e finale e per verificare e valutare i percorsi didattici Elabora attività di orientamento, corsi di recupero, di sostegno e delibera il piano annuale delle attività collegiali sulla base dei criteri espressi dal Consiglio di Istituto Esprime pareri sulla composizione delle classi, sull’assegnazione dei docenti alle medesime, sulla formazione dell’orario delle lezioni e sulla articolazione del tempo scuola, ovviamente nel rispetto delle norme Delibera sull’adozione dei libri di testo Progetta attività extracurricolari. Il Collegio dei docenti è quindi il primo referente per i singoli Consigli di classe, nei confronti dei quali svolge un'azione di coordinamento e di armonizzazione. DIPARTIMENTI DEL COLLEGIO DEI DOCENTI Componenti: Docenti della stessa disciplina o di discipline affini. Compiti: concordano gli obiettivi delle discipline per ogni classe al fine di rendere omogenee le valutazioni dei Consigli di classe; fissano i contenuti comuni, irrinunciabili anche in vista delle inevitabili fusioni di classi, dei passaggi di alunni a sezioni diverse, delle ripetenze; adottano la tipologia, il numero e i tempi di consegna delle prove; concordano i criteri di valutazione omogenei; fissano la scala di valutazione decimale corrispondente agli obiettivi proposti; regolano l'uso dei sussidi didattici, dei laboratori; concordano le attività e i progetti integrativi; concordano le proposte di variazione ai programmi di insegnamento e di attivazione di sperimentazioni ex art. 2 o ex art. 3 D.P.R. 419/74; propongono le iniziative di aggiornamento; concordano le proposte di acquisto. CONSIGLI DI CLASSE Componenti: Dirigente Scolastico, Docenti della classe, Rappresentanti Studenti, Rappresentanti Genitori. Compiti: provvedono alla formulazione e alla correlazione degli obiettivi formativi e cognitivi sulla base delle indicazioni del Collegio Docenti e in relazione alla situazione iniziale della classe; Pagina 50 adempiono alla progettazione di interventi interdisciplinari, sulla base di obiettivi comuni e trasversali; provvedono alla definizione delle metodologie e degli strumenti; definiscono le attività integrative e complementari; provvedono all'esplicita indicazione di modalità, natura e numero per quadrimestre/trimestre delle verifiche, sulla base delle indicazioni del Collegio dei docenti; adempiono alla definizione di un comportamento comune nei confronti degli studenti nei vari momenti della vita scolastica; provvedono a sollecitare interventi per gli studenti che nel loro percorso educativo e formativo incontrano particolari difficoltà. ORGANO DI GARANZIA Componenti: Dirigente Scolastico, 2 Docenti, 2 Studenti, 2 Genitori. Nominato: I docenti, gli allievi e i genitori vengono eletti, all’inizio di ogni anno scolastico, rispettivamente dal Collegio dei Docenti, dal Comitato Studentesco, dal Comitato Genitori. Compiti: È l’organo interno all’Istituto che in prima istanza tutela gli studenti nei procedimenti disciplinari. 12. PIANO ANNUALE DI ATTIVITÀ DEL PERSONALE DOCENTE FINALITÀ E OBIETTIVI FORMATIVI Costituiscono un vincolo dei Piani Annuali di Istituto delle Attività di Formazione e Aggiornamento, che sono parte integrante del Piano dell'Offerta Formativa dell’I.I.S. “Tartaglia-Olivieri", le finalità e gli obiettivi di seguito delineati e cioè: a) la gestione delle istituzioni scolastiche ed educative e l'organizzazione collegiale delle attività professionali per il miglioramento della qualità del servizio; b) la promozione del successo formativo; c) il rinnovamento delle impostazioni metodologico- didattiche in relazione a contenuti disciplinari specifici; d) le innovazioni e sperimentazioni dei curricoli di studio; e) le nuove tecnologie dell'informatizzazione e della comunicazione applicata alla didattica, con particolare riferimento a quelle multimediali; f) linguaggi della comunicazione visiva. PREDISPOSIZIONE I Piani sono predisposti dopo aver raccolto tutte le informazioni utili al soddisfacimento dei bisogni formativi, coordinando e formalizzando le proposte relative alle varie iniziative. In coerenza con l'obiettivo di sviluppare prioritariamente le competenze connesse all'elaborazione e all'attuazione del Piano dell'Offerta Formativa, si individuano le seguenti iniziative: a) Iniziative di formazione e aggiornamento di soggetti esterni alla scuola, autorizzate e riconosciute o in attesa di riconoscimento da parte dell'Amministrazione, alle quali il Collegio dei Docenti aderisce, assumendole come attività cui far partecipare i docenti previa richiesta indirizzata al Dirigente Scolastico da parte degli interessati. b) Iniziative realizzate autonomamente da docenti dell'Istituto, con particolare riferimento a quelle finalizzate alla sistematizzazione della pratica didattica, alla ricerca e alla produzione di materiali, all'acquisizione e alla sperimentazione di metodologie didattiche, con il vincolo per la loro attivazione- se comportante costi per la scuola- della partecipazione di almeno cinque insegnanti. Pagina 51 13. PIANO ANNUALE DI ATTIVITÀ DEL PERSONALE A.T.A. TEMATICHE PRIORITARIE IN FUNZIONE DELLE ESIGENZE DI AGGIORNAMENTO E DI FORMAZIONE IN SERVIZIO POSTE DAL POF formazione del Personale A.T.A. inquadrato nel profilo professionale di Collaboratore scolastico anche per l’assistenza non specialistica agli alunni diversamente abili (CCNI 6.7.09, art. 4, punto 4 “ Potenziamento dell’Offerta Formativa”); sostegno al Personale docente ed A.T.A. nella promozione dell’acquisizione, da parte degli studenti, di corretti stili di vita, con riferimento ad iniziative finalizzate all’educazione alla legalità ed al contrasto al bullismo, al superamento di nuove forme di razzismo, xenofobia ed antisemitismo, all’educazione alla cittadinanza e, in particolare, alla cittadinanza europea (CCNI 6.7.09, art. 2, punto 4 “Potenziamento dell’offerta di formazione”); interventi formativi per il Personale A.T.A. con riferimento ad iniziative previste dall’Intesa del 20.7.04 (integrate dalle successive Intese del 19.11.04 e del 15.5.07) e ad iniziative previste dalla sequenza contrattuale del 25.7.08 (CIR Lombardia 09/10, art. 2 punto 2); azione di potenziamento e sviluppo dell’utilizzo delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione. 14. RELAZIONI CON L’UTENZA SERVIZI ALL'UTENZA INTERNA E ESTERNA - SERVIZI DI SEGRETERIA Orario di accesso alla Vicepresidenza: L’accesso alla Vicepresidenza è consentito nei giorni: martedì, giovedì, venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00 (in altri giorni su appuntamento) mercoledì dalle ore 14.30 alle 16.30, su appuntamento Orario di accesso agli Uffici di Segreteria: Tutti gli uffici di Segreteria (Ufficio Didattica, Ufficio Personale, Ufficio Magazzino) sono aperti al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.30 Estensione pomeridiana: Ufficio Personale: martedì dalle 9.30 alle 15.00 Ufficio Didattica: sabato dalle 9.30 alle 15.00 Orario di accesso alla Biblioteca: dal lunedì al giovedì ed il sabato dalle ore 8.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.30 alle ore 16.00; il venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00. Viene sempre assicurata la massima trasparenza ed è garantita la disponibilità di tutto il personale. In caso di richieste particolari dell'utenza il personale è disponibile anche oltre l'orario di apertura al pubblico. Oltre che allo sportello di segreteria, le richieste possono essere inoltrate via telefono, e-mail e fax. NOTIZIE UTILI Pagina 52 RICHIESTA TEMPO DI EVASIONE DELLA PRATICA SCADENZA UFFICIO ADDETTO Scadenze ministeriali Immediata Nella scuola media di appartenenza 31 maggio Immediata Segreteria didattica Scadenze ministeriali Immediata Segreteria didattica 30 Novembre Immediata Segreteria didattica Scadenze ministeriali Immediata Segreteria didattica Scadenze ministeriali Immediata Segreteria didattica Rilascio tessere fotocopie Tutto l’anno Alla consegna della ricevuta del versamento Segreteria didattica Denunce infortuni Contestuale Immediata Segreteria didattica Segreteria del personale Tutto l’anno Immediata Segreteria didattica In base alle scadenze dei relativi bandi Immediata Segreteria didattica Immediata Segreteria didattica Immediata Segreteria didattica Entro 3 giorni dalla richiesta Segreteria didattica Dopo le ore 10 del giorno richiesto Vicepresidenza Iscrizioni classi prime Iscrizione corsi per adulti Iscrizioni altre classi Iscrizione Esami di Stato Candidati esterni Iscrizione Esami di Idoneità candidati esterni Iscrizione Esami Integrativi Candidati esterni Esoneri Educazione Fisica Diritto allo studio (contributi, borse di studio, ecc.) Richieste Entrate/Uscite permanenti Sportello Help (prenotazione) Come da calendario deliberato In base al calendario delle attività annuali Attività sportiva (rilascio richiesta certificazione) Autorizzazione uscite anticipate Entro le ore 10.00 del giorno precedente (in casi urgenti entro le 8,30 del giorno richiesto) Elezione organi collegiali In base alle scadenze ministeriali Segreteria di presidenza Segreteria didattica Entro 3 giorni dalla richiesta Se urgente 1 giorno Certificazioni Segreteria didattica Diploma esame di stato Scadenze ministeriali Commissione d’Esame Segreteria didattica Diploma di Abilitazione Scadenze ministeriali Segreteria didattica Pagina 53 RICHIESTA Viaggi di Istruzione, Visite guidate Stages e rapporti scuola-lavoro Trasferimento Ritiro dalla frequenza alle lezioni (studenti maggiorenni) Ritiro dalla frequenza alle lezioni (studenti di età compresa tra i 16 e i 18 anni) Iscrizione per la seconda volta alla stessa classe Iscrizione per la terza volta alla classe 1°, 2°, 3°, 4° Iscrizione per la terza volta alla classe 5° SCADENZA TEMPO DI EVASIONE DELLA PRATICA In base al calendario delle attività annuali UFFICIO ADDETTO Ufficio didattica dei docenti Segreteria didattica Tutto l’anno Segreteria didattica 15 marzo Segreteria didattica I genitori o i tutori, dichiarando di assumersi la responsabilità del dovere di istruzione e formazione per il minore, possono fare domanda entro il 15 marzo Segreteria didattica Scadenze ministeriali Segreteria didattica Richiesta formale indirizzata al Preside Segreteria didattica Scadenze ministeriali Segreteria didattica ASSICURAZIONI CONTRO I RISCHI DA INFORTUNIO E RESPONSABILITÀ CIVILE Gli alunni, in regola con il versamento del contributo liberale stabilito dal Consiglio di Istituto, sono coperti da polizze assicurative contro i rischi da infortuni che dovessero verificarsi durante lo svolgimento delle attività didattiche, culturali, ricreative e sportive, promosse dall'Istituto anche in orario extrascolastico (il premio è compreso nei contributi scolastici). La garanzia è estesa anche al tragitto casa-scuola e viceversa, in qualunque modo esso avvenga. In caso di infortunio dovrà essere presentata una denuncia da parte degli alunni, se minorenni da parte della famiglia, su apposito modulo fornito dall'Istituto. L'assicurazione copre anche la responsabilità civile per danni causati a terzi. ESONERO DALLE ESERCITAZIONI PRATICHE DI EDUCAZIONE FISICA I certificati di esonero, con la sola prognosi, dalle esercitazioni pratiche di Educazione fisica dovranno essere richiesti al medico di base che dovrà specificare, oltre la durata, se si tratta di esonero parziale o totale. Il modulo di richiesta di esonero dovrà essere ritirato in Segreteria didattica e riconsegnato alla stessa con l’allegato certificato medico. Pagina 54 15. AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Nell'intento di superare l'autoreferenzialità e soprattutto di affinare modalità di verifica delle azioni promosse dall'Istituto sono previste forme di autovalutazione che consentano processi di miglioramento ed autocorrezione: Quantitativa: tabulazione dei dati e grafici inerenti dati relativi agli alunni, al loro successo scolastico, alla partecipazione alle diverse attività scolastiche, anche in relazione alle risorse impiegate. Analogamente verranno testati alcuni coinvolgimenti delle famiglie; Qualitativa: tramite interviste-questionari scritti si verificherà il grado di soddisfazione delle diverse componenti in ordine alle iniziative più significative. Oltre alla rielaborazione degli indicatori come premessa per azioni di cambiamento, si confermano strumenti più informali, ma ugualmente utili come le riunioni periodiche con i rappresentanti delle diverse componenti. Con i membri dello staff di presidenza infine verrà usata la modalità imperniata sullo schema sviluppo-controllo. Oltre alle azioni formative e didattiche si monitoreranno i Servizi amministrativi, con l'intento di rendere più efficienti ed efficaci le relazioni con il pubblico. MONITORAGGIO DEL LIVELLO DI SODDISFAZIONE DELL’UTENZA Il processo avviene attraverso la compilazione di questionari di customer satisfaction: a conclusione di ogni corso extracurricolare, allo scopo di rilevare dati utili per riproporre o meno l’attività agli studenti o per il miglioramento della stessa; a fine anno scolastico questionari online agli studenti e alle rispettive famiglie. I risultati raccolti costituiranno il punto di partenza per il Riesame si Sistema della Direzione. PROGETTO QUALITÀ Dal giugno 2003 l’Istituto ha acquisito la certificazione ufficiale relativa alla qualità e attualmente è conforme ai requisiti della norma UNI EN ISO 9001:2008. Le macrotipologie in cui il “Tartaglia-Olivieri” è accreditato sono: formazione continua nel campo dell’istruzione scolastica; attività di progettazione; gestione ed esecuzione di orientamento; percorsi formativi iniziali e superiori. Nella scuola pubblica sono in atto profondi cambiamenti legati alla necessità di rispondere ai nuovi bisogni, individuali e collettivi, di una società in continua trasformazione. L’autonomia scolastica ha l’obiettivo di integrare sempre più la scuola con le esigenze del territorio di riferimento, dando strumenti che, pur se ancora limitati, permettano a tutti gli attori coinvolti di confrontarsi non solo sui bisogni formativi, ma anche sulle esigenze di alunni e genitori. Tale fase Pagina 55 richiede una rilettura complessiva del modo d’essere “scuola”, cercando strumenti che permettano di: uscire dall’autoreferenzialità; razionalizzare le risorse scolastiche; tenere sotto controllo i processi e i risultati; favorire lo sviluppo di un Sistema di Gestione che imponga di ragionare nell’ottica del miglioramento continuo; assicurare trasparenza nei confronti della società, dando evidenza alle modalità di impiego delle risorse pubbliche, a fronte delle quali deve essere garantito un elevato livello qualitativo del servizio erogato. In particolare come contributo alla crescita del rapporto insegnamento-apprendimento sono stati definiti i processi principali relativi alle attività svolte in istituto con l’obiettivo di assicurare la condivisione per tutte le classi di: contenuti e standard minimi comuni in ogni disciplina: - criteri, tempi, strumenti valutativi; - modalità di attuazione delle diverse iniziative, curricolari ed extracurricolari; strategie di sostegno alle debolezze; impostazione e gestione degli appuntamenti collegiali. Dal punto di vista dell’erogazione dei servizi si intendono portare ad efficienza: i rapporti con le famiglie, le diverse procedure amministrative 16. RAPPORTO DI AUTOVALUZIONE (RAV) A partire dal corrente anno scolastico il sistema educativo di istruzione sarà caratterizzato dalla progressiva introduzione del procedimento di valutazione previsto dalla normativa: - Nota prot. n. 1738 del 2 marzo 2015: Orientamenti per l’elaborazione del Rapporto di Autovalutazione (Rav); - DPR 28 marzo 2013, n. 80 - Regolamento sul sistema nazionale di valutazione; - Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 – Priorità strategiche del Sistema nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017; - C.M. n. 47 del 21 ottobre 2014 – Priorità strategiche della valutazione del Sistema educativo di istruzione e formazione. Trasmissione della Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014. In sintonia con l’operato dei docenti che si occupano del PROGETTO QUALITÀ è stato individuato un nucleo di lavoro formato dal Dirigente Scolastico e da sei docenti per effettuare l’autovalutazione mediante l’analisi e la verifica del proprio servizio e per redigere e pubblicare entro il mese di luglio 2015 il RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE(RAV). L’autovalutazione è finalizzata al miglioramento della qualità dell'offerta formativa e degli apprendimenti ed è particolarmente indirizzata: - alla riduzione della dispersione e dell' insuccesso scolastico; - alla riduzione delle differenze tra scuole e aree geografiche nei livelli di apprendimento degli studenti; - al rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla situazione di partenza; - alla valorizzazione degli esiti a distanza degli studenti con attenzione all’Università e al lavoro. Il rapporto di autovalutazione è articolato in 5 sezioni. La prima sezione, Contesto e risorse, permette alle scuole di esaminare il loro contesto e di evidenziare i vincoli e le leve positive presenti nel territorio per agire efficacemente sugli esiti degli studenti. Gli Esiti degli studenti rappresentano la seconda sezione. La terza sezione è relativa ai processi messi in atto dalla scuola. La quarta sezione Pagina 56 invita a riflettere sul processo di autovalutazione in corso e sull'eventuale integrazione con pratiche autovalutative pregresse nella scuola. L'ultima sezione consente alle scuole di individuare le priorità su cui si intende agire al fine di migliorare gli esiti, in vista della predisposizione di un piano di miglioramento. Ciascuna sezione del RAV è articolata come segue: I) Contesto e risorse Popolazione scolastica Territorio e capitale sociale Risorse economiche e materiali Risorse professionali II) Esiti Risultati scolastici Risultati nelle prove standardizzate Competenze chiave e di cittadinanza Risultati a distanza III) Processi a) Pratiche educative e didattiche - Curricolo, progettazione, valutazione - Ambiente di apprendimento - Inclusione e differenziazione - Continuità e orientamento b) Pratiche gestionali e organizzative - Orientamento strategico e organizzazione della scuola - Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane - Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie IV) Il processo di autovalutazione V) Individuazione delle priorità Priorità e traguardi Obiettivi di processo Si rimanda al documento RAV che, da luglio 2015 sarà pubblicato anche sul sito della scuola (http://www.tartaglia-olivieri.gov.it/) Pagina 57