16:23 Pagina 1 2006 Orario Economia Mezzogiorno [ Argomenti ] 9 2006 15-02-2007 [ Argomenti ] 9 COVER II DI COP. 15-02-2007 16:24 Pagina 1 Comitato Scientifico Coordinamento Prof. Ing. Dario Lo Bosco Ordinario di Ferrovie della Facoltà di Ingegneria nell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria Prof. Attilio Celant Preside della Facoltà di Economia dell’Università “La Sapienza” di Roma Prof. Ing. Salvatore Di Mino Delegato della Società Italiana Infrastrutture Viarie Prof. Avv. Serafino Gatti Ordinario di Diritto Commerciale nella Facoltà di Diritto Privato e Comunitario dell’Università “La Sapienza” di Roma Prof. Marius Stoka Ordinario nel Dipartimento di Matematica dell’Università di Torino 15-02-2007 16:25 Pagina 1 [ Argomenti ] 9 2006 SOMMARIO SOMMARIO 15-02-2007 16:25 Pagina 2 Sommario Quadrimestrale di RFI – RETE FERROVIARIA ITALIANA Anno 4 - n. 9 - novembre 2006 Editoriale • La formazione dell’orario ferroviario come fattore d’ottimizzazione Direttore Responsabile Ida D’Antonio Direttore Scientifico Dario Lo Bosco Responsabile Tecnico Giuseppe Sciumè Coordinamento Redazionale Pietro Stramba-Badiale Segretaria di redazione Maria Grazia Occhipinti Progetto grafico, impaginazione e stampa Ideal Comunicazione srl Via Colli 24 - 10129 Torino dell’offerta di mobilità su rotaia e di crescita del mercato 4 Dario Lo Bosco Focus | Orario • Presentazione 6 Franco Marzioli • Dalla domanda al catalogo 11 Sandro Croce • Dal catalogo alla progettazione e gestione dell’orario 29 Maurizio Mancarella, Saro Battaglia, Marco Giovannini, Tiziana Pupino Foto e illustrazioni Fototeca Ferrovie dello Stato SpA • L’orario nei sistemi informatici 51 Pier Luigi Guida, Vincenzo Autiero, Paolo Malatesta Redazione Piazza della Croce Rossa, 1 00161 Roma Telefono: 06.44104402 Fax: 06.44103726 [email protected] www.rfi.it • Nuovi quadri murali M53: produzione e distribuzione Registrazione Tribunale di Roma n. 421/2003 del 3 Ottobre 2003 • Ricerca operativa per l’orario ferroviario: Le opinioni espresse negli articoli impegnano unicamente le responsabilità dei rispettivi autori. Scritti, fotografie e disegni inviati non vengono restituiti. La riproduzione degli articoli deve essere autorizzata dalla Direzione 73 Simona Cristofari Ambiente | Diritto | Economia | Ingegneria un nuovo metodo di “scheduling” delle tracce 84 Pier Luigi Guida, Alberto Caprara, Paolo Toth, Valentina Cacchiani • Un modello per l’orario cadenzato 97 Pier Luigi Guida, Carlo Castelli-Avolio, Marco Cecchini • VIP per il piazzamento treni 103 Pier Luigi Guida, Valter Colarieti Mezzogiorno • La tratta a doppio binario Reggio Calabria-Melito Porto Salvo Chiuso in tipografia il 30 novembre 2006 110 Francesco Teofilo 3 EDITORIALE 15-02-2007 16:26 Pagina 4 [ Argomenti ] 9 EDITORIALE La formazione dell’orario ferroviario come fattore d’ottimizzazione dell’offerta di mobilità su rotaia e di crescita del mercato DARIO LO BOSCO - Direttore scientifico 4 a qualità e la sicurezza d’esercizio del traspor- L che ha coinvolto diversi settori di RFI e dell’intero to ferroviario sono intimamente connesse con i Gruppo FS ed ha portato a modernizzare opportu- livelli di saturazione della rete e d’occupazione namente la tradizionale programmazione dell’orario: spazio-temporale dei rami e dei nodi che costituisco- non solo quello dei treni viaggiatori, ma tutto il com- no il complesso sistema del trasporto su rotaia. In plesso dell’offerta di tracce – passeggeri e merci – particolare, poi, quando si verifica un utilizzo promi- sull’intera rete. Alla base di questa recente “rivoluzio- scuo di treni viaggiatori e merci ed eterotachico, cioè a differenti velocità di percorrenza, il problema dell’ottimizzazione degli standard di circolazione diventa tecnicamente più difficile da risolvere. Il viaggiatore che acquisisce via Internet le informazioni sull’offerta di trasporto garantita da RFI o che studia direttamente i tabelloni degli orari per avere dettagliate notizie sul treno che deve prendere per arrivare a destinazione il più delle volte non si rende conto della complessità del lavoro che vi sta a monte, né ha diretta percezione dei molteplici sistemi di controllo della marcia dei convogli, oggi anche a tecnologia avanzata, attivati dalle Ferrovie per assicurare il massimo della sicurezza e dell’affidabilità del servizio nel nostro paese. Certo, i frequentatori più attenti delle stazioni avranno sicuramente notato che da poco meno di un anno è persino cambiata la conformazione anche del classico orario “cartaceo”, le informazioni sono state riorganizzate e rese più immediatamente fruibili, la leggibilità complessiva è migliorata. Quello che però non possono sapere è che tutto ciò è il frutto d’una complessa operazione di marketing dell’infrastruttura ne”, oltre alla volontà d’ottimizzare la fruizione della rete, è la trasformazione profondissima innescata dal processo europeo di liberalizzazione, che ha portato, dopo la scissione operativa tra infrastruttura e trasporto, nell’ambito dello stesso Gruppo Ferrovie dello Stato, alla graduale apertura a operatori terzi, imprese ferroviarie che, in concorrenza tra loro, chiedono a RFI l’assegnazione d’apposite tracce, in determinati giorni e ore, per far circolare in sicurezza i loro convogli ed espandendo, così, il libero merca- to. Questo nuovo quadro comunitario ha comportato anche in Italia un pronto ed efficiente adeguamento alle nuove esigenze della formazione degli orari, facendo assumere una centralità sempre più marcata nelle strategie e nell’operatività del gestore della rete e comportando sempre più l’uso e l’applicazione di sofisticati strumenti matematici e informatici per ottimizzare i risultati a favore della collettività. Negli articoli che compongono questo numero di Argomenti il lettore troverà un’esauriente illustrazione degli strumenti di cui RFI si è dotata in questi ultimi anni e dei modelli applicati per la formazione di un moderno Catalogo che, assai più che in passato, ro, reso possibile anche dall’elaborazione d’innovati- risponde all’esigenza di creare un’offerta ottimizzata vi programmi informatici che operano in stretta con- (per lo stesso gestore della rete e per le imprese fer- nessione tra loro secondo una rigida sequenza, si tra- roviarie che intendono accedervi e fruirne i servizi) e duce alla fine in un’apparentemente semplice appli- altamente flessibile, in grado d’adattarsi in corso d’opera e di validità dell’orario annuale alle molteplici e mutevoli necessità d’un mercato sempre più dinamico e complesso, popolato d’un numero crescente di nuove figure istituzionali, imprenditoriali e commerciali, in passato grandemente sconosciute al sistema ferroviario nazionale. È la capacità d’elaborare, con adeguati strumenti matematici (quali ricerca operativa, analisi multivariata della varianza e modelli finalizzati) un’offerta ottimale di tracce a determinare, in definitiva, il valore stesso della rete, sotto il profilo sia commerciale sia socio-economico. Il ricorso a tali processi avanzati d’analisi e calcolo nasce tecnicamente anche per un particolare elemento che ulteriormente complica l’iter formativo del programma d’esercizio dell’infrastruttura ferroviaria: la definizione operativa della capacità della rete. Essa è, infatti, fortemente connessa proprio alle caratteristiche e alla strutturazione di tale programma. Pertanto, tenuto debito conto dello specifico andamento plano-altimetrico delle diverse linee, di possibili condizioni singolari (apertura di cantieri ecc.) dei tracciati, delle situazioni dei nodi, della tipologia e delle caratteristiche dell’armamento, d’eventuali interferenze lungo il percorso, dei sistemi di segnalamento e sicurezza, occorre previamente anche accuratamente analizzare le prevedibili condizioni d’esercizio sotto il profilo della qualità globale dell’offerta (puntualità, assorbimento delle perturbazioni della circolazione ecc.) che s’intende conseguire, sempre garantendo all’utenza la massima sicurezza. Tutto questo complesso lavo- cazione che consente ai clienti di Rete Ferroviaria Italiana d’accedere al Catalogo tracce così definito, verificare quali sono ancora libere al momento delle specifiche richieste e, in un processo dinamico che a sua volta influenza lo stesso Catalogo, consente a RFI d’operare anche i necessari aggiornamenti e aggiustamenti, facendo conseguire una continua e virtuosa ottimizzazione dei risultati. Il lettore di questo numero di Argomenti troverà negli articoli che seguono una trattazione esaustiva dei diversi momenti e processi che conducono al complesso mosaico della formazione dell’orario annuale, compresa l’illustrazione delle novità intervenute da quest’anno nella preparazione e presentazione (ambedue ricondotte sotto la diretta responsabilità di RFI) degli “M53”, i tabelloni di cui si parlava all’inizio e che tuttora, nonostante il forte sviluppo dell’uso del sito Internet da parte degli utenti finali, rappresentano il mezzo maggiormente utilizzato per ottenere informazioni sugli orari e sulle altre caratteristiche dei treni passeggeri in circolazione sull’intera rete. Gli articoli della rubrica Economia forniscono, poi, degli approfondimenti dei temi trattati nella prima parte di questo numero, che è infine completato, nella rubrica Mezzogiorno, da un’ampia panoramica sul raddoppio e l’elettrificazione dell’importante linea Reggio Calabria-Melito Porto Salvo, un’opera complessa che ha dato un significativo contributo al miglioramento del servizio ferroviario in Calabria e che ulteriormente testimonia l’impegno profuso dalle Ferrovie per il Sud, risorsa strategica per il paese e per l’intera Area euro. 5 A1 15-02-2007 16:27 Pagina 6 Presentazione FRANCO MARZIOLI direttore della Direzione commerciale di RFI SpA precedenti numeri di Argomenti, ove fossero stati scritti otto anni fa, certo sarebbero stati diversi da come sono stati pubblicati. Questo no: semplicemente non avrebbe potuto essere prodotto. È comune infatti a tutti i temi trattati un orientamento al cliente da parte del gestore dell’infrastruttura che otto anni or sono non aveva ancora neanche i presupposti per esistere. Iniziò a svilupparsi dal 1998, a seguito del Dpr 277/98 di recepimento nella legislazione italiana delle direttive UE del 1991-1995 che avviarono la liberalizzazione dell’accesso all’infrastruttura ferroviaria; nei primi due anni furono sviluppate le regole che presto avrebbero governato i nuovi processi, le quali dal 2000, con le prime richieste d’ingresso sulla rete nazionale da parte di nuove imprese ferroviarie, furono oggetto di sperimentazione sul campo; oggi sono alla base d’un processo operativo completamente gestito, mi piace dire “dall’idea fino alla fatturazione”, atto concreto di chiusura d’un processo commerciale, molto recente nella gestione dell’infrastruttura. Solo in questi ultimi anni infatti si sono verificate le condizioni per accostare le parole “commerciale” e “infrastruttura”: semplicemente perché nelle “pre-direttive europee” l’infrastruttura era un soggetto tecnico con la missione di “rendere se stessa disponibile” in sicurezza e qualità ai treni prodotti da una diversa componente nella medesima azienda integrata. Il nuovo posizionamento quale soggetto fornitore di prodotti & servizi non più a un unico soggetto ma a un mercato nascente ha comportato non solo l’avvio d’attività completamente nuove, ma anche una totale rivisitazione d’attività storiche a tradizione più che secolare, quale la programmazione degli orari, e l’ingegnerizzazione d’un nuovo processo a elevata complessità. I Focus Orario Il nuovo ruolo di RFI come gestore d’una rete ferroviaria aperta all’utilizzo di più soggetti in concorrenza tra loro ha comportato una radicale trasformazione nel metodo di formazione dell’orario, che oggi, grazie a complessi strumenti matematici e informatici, si configura come un’offerta di tracce ottimizzata, dinamica e altamente flessibile, la cui fruizione da parte delle imprese ferroviarie determina il valore stesso della rete e mette al primo posto la soddisfazione delle necessità dei clienti 7 A1 15-02-2007 16:27 Pagina 8 [ Argomenti ] 9 FOCUS | Orario Tre concetti flash, che fanno da cornice a tutto ciò che seguirà: • l’orario non è solamente l’offerta commerciale dell’impresa ferroviaria ai propri clienti, ma anche l’offerta commerciale del gestore dell’infrastruttura alle imprese ferroviarie e, per entrambi i soggetti, il fondamento dell’organizzazione industriale (produzione e manutenzione), commerciale (distribuzione, vendita) e amministrativa; non solo programma di tracce & treni, ma anche d’attività, di risorse tecniche e umane, di costi e di ricavi; • la capacità dell’infrastruttura non è solo il risultato di parametri tecnici (plano-altimetria, armamento, velocità di linea, pendenza, interferenze d’itinerari, sistemi di segnalamento e sicurezza), ma è fortemente condizionata dall’uso che se ne fa (tipologia e velocità dei treni, eterogeneità, ordine di successione) e dai livelli di qualità che si vuole raggiungere (puntualità e stabilità, ovvero l’idoneità ad assorbire e non già esaltare le perturbazioni fisiologiche alla circolazione); • il valore della capacità d’infrastruttura non è quindi conosciuto prima d’aver definito il programma d’esercizio, ma ne discende solo a posteriori; ciò rende estremamente complesso il processo d’allocazione delle tracce orarie alle imprese ferroviarie da parte del gestore dell’infrastruttura, in quanto la “quantità” di prodotto da allocare non è un valore univoco e predeterminato, ma fortemente legato alle caratteristiche e all’assortimento del prodotto stesso. Il modo tradizionale e sostanzialmente “secolare” di programmare l’orario (a richiesta della componente trasporto nell’ambito di un’unica azienda integrata) non solo non è quindi più attuale, ma sarebbe di pregiudizio in una realtà caratterizzata da scarsità di risorse che ne richiedono un impiego alla massima efficienza, fra l’altro in un contesto di liberalizzazione: sarebbe inconcepibile programmare l’impiego d’una risorsa pregiata senza conoscerne il valore. Di qui la nascita d’un nuovo marketing dell’infrastruttura per concepire in quantità, qualità e rispondenza al mercato e in armonia con l’evoluzione degli scenari tecnici una pianificazione del miglior uso della rete (flussi e itinerari) e una prima strutturazione dell’offerta (catalogo) da cui determinare l’ordine di grandezza della capacità disponi- 8 Presentazione bile, e questo già prima che le imprese ferroviarie formulino le loro richieste di tracce, come presupposto indispensabile per poter gestire con equità, trasparenza e non discriminazione la delicata fase formale d’allocazione. La storica “visuale” biennale della pianificazione dell’orario (quello in vigore da gestire e quello successivo da programmare) assume in tal modo un orizzonte molto più profondo, legato alle previsioni degli scenari tecnici e commerciali a 5-10 anni. In uno scenario di mercato e industriale soggetto nel contingente a fluttuazioni e variazioni, fra l’altro con scarsa disponibilità di risorse, neanche la tradizionale stabilità annuale dell’orario è più di moda. Viene richiesta sempre maggior flessibilità, alla quale si risponde con adeguamenti intermedi dell’orario, che raggiungono la frequenza mensile per i servizi merci. Il “corso d’orario” è diventato pertanto e in misura crescente un ambito d’intenso lavoro per i settori di programmazione, fortemente correlato con la realtà evolutiva e con volumi che sempre più s’avvicinano alle dimensioni dell’orario di base. Molto importante è la flessibilità last minute sia commerciale sia industriale, nuova importante attività per la gestione operativa. I clienti con i quali oggi RFI intrattiene rapporti commerciali sono oltre 40 imprese ferroviarie titolari di licenza (di cui 15 operative e altrettante in procinto di diventarlo, certificate in sicurezza o prossime a esserlo), 7 Regioni e 2 soggetti privati quali “richiedenti”, ma il numero è destinato a crescere rapidamente: l’introduzione della figura del richiedente, apportata dal DLgs 188/03 ma non ancora pienamente assimilata dal mercato, rende clienti potenziali tutti i soggetti interessati al trasporto per ferrovia. Le tracce disponibili per l’assegnazione ai clienti sono ogni giorno oltre 13.000, delle quali oltre 9.000 vengono in media effettivamente fruite per la circolazione dei corrispondenti treni medi giornalieri. Vengono gestite annualmente tracce per circa 500 milioni di km, intendendosi per gestione l’istruttoria delle richieste, l’assegnazione, l’utilizzazione, la rendicontazione, la valorizzazione economica fino alla fatturazione, tutto ciò riguardo sia alle quantità sia alla qualità (ritardi). I clienti fruiscono di oltre 2.300 impianti per servizi viaggiatori e circa 500 per servizi merci, per oltre rispettivamente 32 milioni e 2 milioni di 9 A1 15-02-2007 16:27 Pagina 10 [ Argomenti ] 9 fermate annue per servizi commerciali. Con queste dimensioni sono stati travolti rapidamente i tradizionali metodi di lavoro, la “manualità” è un labile ricordo d’un tempo pur ancora recente; una completa reingegnerizzazione dei processi e la realizzazione di nuovi strumenti informatici consentono di gestire sostanzialmente tutto il ciclo commerciale nell’ambito della Piattaforma integrata di circolazione (PIC), nelle prime relazioni con le imprese clienti (ASTERIF), nella progettazione delle tracce (ROMAN), nella produzione (MERCURIO), concludendo con la rendicontazione delle prestazioni rese in termini fisici (RIACE) ed economici (PEDAGGIO). Saper fare, fare, far sapere: senza quest’ultimo, ciò che abbiamo realizzato, anche se di valore, non sarebbe di grande utilità. Portare a conoscenza i nostri programmi e le loro difficoltà contingenti sia al cliente diretto di RFI (impresa ferroviaria o richiedente) perché sia in condizione di gestire al meglio le proprie attività, sia a quanti fruiscono delle stazioni, perché possano programmarsi nella normalità e gestirsi in situazioni contingenti, ben oltre che un obbligo di legge è per noi un fattore di successo. L’informazione è quindi l’ultimo, nella logica ma non certo per importanza, degli ambiti di progressiva radicale trasformazione concettuale, organizzativa, tecnologica che il “mondo infrastruttura” ha sviluppato. Chi vorrà proseguire nella lettura potrà scendere nei particolari d’un vasto ambito in continua trasformazione, del quale ho tentato di dare una prima visione d’insieme, come spesso mi viene di dire “la vista dal satellite”. Concludo ringraziando quanti rendono concretamente possibile tutto ciò, a iniziare dai colleghi che hanno contribuito a questo numero della rivista forti di un’esperienza vissuta sul campo, ma non solo loro: se tutto ciò si è mosso, e procede con regolarità, è grazie alla convinzione, l’impegno e l’ostinazione di tutti coloro che operano direttamente in questi processi ma anche di quanti con la loro attività quotidiana li riempiono di contenuti concreti senza i quali non avrebbero ragione d’essere: elencare tutti sarebbe un compito immane, elencare le eccezioni richiederebbe una minuziosa e lunga ricerca che produrrebbe un elenco di nessun significato. 10 A2 15-02-2007 16:28 Pagina 11 Dalla domanda al catalogo SANDRO CROCE Sviluppo servizi di infrastruttura della Direzione commerciale di RFI SpA INTRODUZIONE Prima di parlare del catalogo e di come s’arriva alla sua definizione, dobbiamo dire qualcosa sulla traccia oraria e sulla capacità d’infrastruttura. Anche se le definizioni riportate di seguito sono note, per motivi diversi, è necessario ripeterle per comprendere meglio l’argomento di questo articolo. Per traccia oraria s’intende il “tempo d’utilizzo dell’infrastruttura necessario per far viaggiare un convoglio fra due località” (DPR 277/98, art. 3), quindi gli elementi di base sono le località d’origine e di destinazione, il percorso e il tempo impiegato, che a sua volta dipende dalla velocità e dai servizi intermedi del convoglio considerato. Per capacità s’intende il “numero di tracce possibili, in un intervallo di tempo fissato, su una linea, in un nodo, su parte di rete” (Fiche 501.1 dell’UIC), per cui gli elementi base sono, oltre ai parametri tecnici plano-altimetrici e ai sistemi di segnalamento e sicurezza (distanziamento fra i treni) dell’infrastruttura, anche i parametri commerciali come il traffico in relazione all’eterogeneità delle velocità e l’ordine di successione delle tracce orarie, ma anche la qualità attesa in termini d’affidabilità dell’orario. In ultima analisi, la capacità d’una determinata infrastruttura discende dal programma d’esercizio adottato in relazione alla puntualità attesa. IL MARKETING D’INFRASTRUTTURA Le direttive europee in materia di sviluppo delle ferrovie comunitarie hanno introdotto, come noto, nuove regole e hanno determinato un contesto di mercato nel quale si è passati da una prima 11 A2 15-02-2007 16:28 Pagina 12 [ Argomenti ] 9 FOCUS | Orario fase di separazione fra rete e trasporto alla separazione tra gestore dell’infrastruttura (GI) e imprese ferroviarie (IF) ma anche rispetto ad altri richiedenti, come vedremo in seguito. fig. 1 – Le fasi d’apertura europea al mercato Coerenza con direttive UE Liberalizzazione Trasporto Richiedenti Rete IF IF IF G In questo contesto viene “commercializzata” capacità d’infrastruttura ferroviaria, cioè venduta alle IF in termini di “tracce orarie” in cambio del pagamento del pedaggio. fig. 2 – Il rapporto tra gestore dell’infrastruttura e imprese ferroviarie IF Capacità (tracce orarie) Pedaggio GI Le IF, a loro volta, vendono servizi di trasporto ai clienti finali. Quindi, nella logica cliente/fornitore, il GI deve conoscere le esigenze delle IF e degli altri potenziali acquirenti di capacità nonché dei clienti finali (passeggeri, operatori logistici e terminalisti) per consentire la creazione d’un orario di qualità nel breve e medio termine, ma anche per valutare/individuare le opportunità d’investimento nel lungo termine: possiamo dire che questo rappresenta, in generale, l’obiettivo del marketing d’infrastruttura. 12 Dalla domanda al catalogo FORNITORE SERVIZIO CLIENTI DIRETTI GI Capacità ferroviaria/ Piano di trasporto IF/Rich. “Coreproduct” CLIENTI FINALI fig. 3 – Rappresentazione schematica dei flussi di rapporto tra fornitore e clienti finali Diverse IF/Rich. Diversi tipi di servizio Tra i fattori d’acquisto della capacità da parte delle IF troviamo la qualità del programma orario, il costo che nei confronti del GI è rappresentato dal pedaggio e dal costo degli altri servizi e infine dalle procedure d’accesso all’infrastruttura. L’orario risulta essere per le IF, come per ogni azienda di trasporto, una delle principali leve di marketing: il suo successo determina spostamenti di persone e merci, quindi introiti per le IF, ma anche per altri settori produttivi; in definitiva il GI vende un servizio essenziale per l’attività produttiva delle IF, ma anche dell’intero paese. Tuttavia, per raggiungere questo obiettivo l’orario dev’essere realizzato in qualità, che significa “puntualità”, cioè rispetto dell’orario programmato, ma anche “qualità del programma orario”, cioè capacità di soddisfare pienamente le esigenze dei clienti finali in una logica d’integrazione totale nell’ambito sia del vettore ferroviario sia di vettori diversi. Le IF debbono interpretare le esigenze dei clienti finali ben conoscendo i propri vincoli in termini di disponibilità di risorse, arrivando a definire il proprio “orario obiettivo” che rappresenta per il GI il dato di input, uno per ogni IF, per la pianificazione dell’offerta di capacità. Il GI, d’altra parte, conosce i propri vincoli d’infrastruttura nei vari orizzonti temporali, per cui sarà chiamato a ottimizzare la capacità sia in linea sia negli impianti tenendo conto di questi vincoli d’infrastruttura ma anche dei vincoli reciproci con le IF e di queste tra loro in termini d’interferenze e integrazioni. L’orario finale può avere degli scostamenti rispetto all’orario obiettivo 13 A2 15-02-2007 16:28 Pagina 14 [ Argomenti ] 9 FOCUS | Orario delle singole IF, in quanto è il risultato del processo d’armonizzazione e ottimizzazione di tutte le richieste di tracce delle singole IF su un itinerario o porzione di rete. Gli scostamenti rispetto all’orario obiettivo possono determinare per le IF minori ricavi e/o maggiori costi o, al contrario, essere ben tollerati rispetto alle esigenze commerciali e tecniche: da qui il ruolo del GI nell’individuare e proporre alle IF le eventuali alternative percorribili, ma ciò è possibile interpretando le esigenze del mercato, ed è proprio questo l’obiettivo del marketing dell’infrastruttura. fig. 4 – Rappresentazione schematica del processo di progettazione dell’offerta Il mercato (IF) Catalogo/Orario Scenario tecnico PROCESSO PRODUTTIVO DELL’OFFERTA DI TRACCE E DI CAPACITÀ 14 Pianificazione investimenti Marketing Pianificazione IL Il processo produttivo non può non cominciare dall’analisi di mercato rivolta ai clienti attuali, come le IF esistenti, nei confronti delle quali vengono svolte sia l’analisi della domanda attuale (venduto) sia quella della domanda di trasporto prevista, grazie anche all’attivazione di tavoli di lavoro, oltre che con le IF, anche con i richiedenti per arrivare così alla pianificazione di breve e medio termine, cioè all’orario. Sempre dall’analisi della domanda di trasporto può emergere la necessità di nuovi servizi in un orizzonte temporale diverso dall’attuale anche da parte di IF non ancora operanti, oppure da parte di Regioni o da altri richiedenti autorizzati, come operatori logistici, stakeholders (per esempio autorità portuali, terminalisti ecc.) per arrivare alla pianificazione di lungo termine con effetti anche sugli investimenti. Concentriamo ora l’attenzione sulle modalità di progettazione dell’offerta di breve/medio termine, cioè sull’orario, che può essere di “dettaglio” – e allora parleremo di progettazione delle singole tracce – oppure di “sistema”, intendendo in questo caso la progettazione della struttura d’orario a monte delle richieste di tracce, cioè del catalogo o piano d’offerta delle tracce. Prima di parlare più in dettaglio del catalogo, possiamo dire che il processo produttivo dell’offerta di tracce è diverso da quello dell’offerta di capacità, in quanto nel primo caso, dopo Dalla domanda al catalogo la realizzazione del catalogo e la sua presentazione alle IF, queste scelgono le tracce in grado di soddisfare le proprie esigenze, le richiedono otto mesi prima del cambio orario al GI che le assegna e le gestisce. Il tutto avviene secondo lo schema di figura 5. GI Definizione del PIANO DI TRACCE (tratte sature e itinerari alternativi) GI IF IF fig. 5 – Rappresentazione schematica del processo di definizione dell’offerta tracce PROCESSO D’ALLOCAZIONE DELLA CAPACITÀ ORARIO CIRCOLAZIONE IF Processo di coordinamento A monte della richiesta di capacità Nel secondo caso la capacità che verrà assegnata ai richiedente viene definita in termini di volumi, che possono essere “strutturati” nelle tratte impegnate dalle relazioni richieste. Per definire i volumi è necessario definire le relazioni da realizzare, i treni*km distinti per ciascun orario di servizio, le tipologie dei servizi previsti, l’arco di servizio giornaliero, i livelli di velocità ecc. 15 A2 15-02-2007 16:28 Pagina 16 [ Argomenti ] 9 FOCUS | Orario In questo caso il GI stipulerà un accordo quadro con il cliente che, in questo caso, oltre alla IF o all’associazione d’imprese ferroviarie può essere qualsiasi soggetto interessato per motivi di pubblico servizio o commerciali. IL CATALOGO Da quanto abbiamo visto in precedenza, emerge il ruolo centrale dei richiedenti ai quali si rivolge il gestore dell’infrastruttura con la propria attività di marketing che mira a individuare, in sintesi, oltre alla quantità di tracce di cui hanno bisogno, anche – ma direi soprattutto – la qualità delle tracce in termini di velocità, il tipo di servizio che devono soddisfare, la frequenza, la necessità o meno di sistemi strutturati cadenzati, le origini e destinazioni dei percorsi, le esigenze nelle località interne al percorso (soste per servizio viaggiatori o per operazioni merci), necessità di corrispondenze tra servizi in stazioni importanti sia per viaggiatori sia per merci ecc. Il gestore dell’infrastruttura ha anche le proprie esigenze legate alla necessità di garantire adeguati intervalli di tempo per la manutenzione dell’infrastruttura; ciò significa che una parte di capacità è assorbita per questa attività, ma ha anche un obiettivo, che è quello d’ottimizzare la capacità disponibile riducendo al minimo gli “sprechi”, cioè la capacità inutilizzabile. A questo punto è possibile definire il catalogo come l’insieme delle tracce orario organizzate sulla base delle esigenze sia dei richiedenti (per esempio le imprese ferroviarie) sia del gestore dell’infrastruttura. Il catalogo viene, quindi, realizzato per portare a conoscenza delle IF l’offerta di capacità del GI in termini di tracce compatibili tra loro ma anche con i vincoli dell’infrastruttura. Le IF possono così scegliere le tracce in grado di soddisfare le loro esigenze e avanzare le richieste nei tempi previsti dalla normativa in vigore.Vedremo successivamente più in dettaglio i vantaggi derivanti dalla realizzazione del catalogo. 16 Dalla domanda al catalogo TEMPI DI REALIZZAZIONE DEL CATALOGO Nella direttiva 2001/14/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (del 26 febbraio 2001) relativa alla “Ripartizione della capacità d’infrastruttura ferroviaria, all’imposizione dei diritti per l’utilizzo dell’infrastruttura stessa e alla certificazione di sicurezza”, nella parte dove è riportato lo schema della procedura d’assegnazione è previsto, fra l’altro, che non oltre undici mesi prima dell’entrata in vigore dell’orario di servizio i gestori dell’infrastruttura provvedano, in cooperazione con altri organismi preposti all’assegnazione di capacità e anche con gestori d’infrastruttura esterni all’Unione Europea, a stabilire le tracce internazionali e a rispettarle durante la programmazione di dettaglio dell’orario. In sintesi possiamo dire che, rispetto alla data del cambio orario, s’inizia a lavorare sul catalogo delle tracce con molto anticipo, in modo tale che undici mesi prima viene terminato e portato a conoscenza dei clienti (per esempio imprese ferroviarie), che avranno a disposizione tre mesi di tempo (fino a otto mesi prima della data del cambio orario) per scegliere le tracce più idonee a soddisfare le loro esigenze e per presentare le loro richieste di tracce al gestore dell’infrastruttura. VANTAGGI DEL CATALOGO La realizzazione del catalogo delle tracce, che rappresenta di fatto l’offerta di capacità che il gestore dell’infrastruttura mette a disposizione dei richiedenti, presenta molti punti a favore per entrambi, che possiamo raggruppare come segue: • possibilità per tutti i richiedenti di ricevere quanto rientra nelle proprie aspettative; • riorganizzazione dei processi produttivi interni del gestore dell’infrastruttura; • migliore prodotto “tracce” vendibile. Possiamo approfondire ciascuno dei punti suddetti. 17 A2 15-02-2007 16:28 Pagina 18 [ Argomenti ] 9 FOCUS | Orario POSSIBILITÀ PER I CLIENTI DI RICEVERE QUANTO RIENTRA NELLE PROPRIE ASPETTATIVE Come abbiamo detto in precedenza, è proprio grazie all’attività di marketing che vengono recepite nel catalogo le caratteristiche delle tracce attese dai clienti che, al momento della richiesta, potranno scegliere quelle idonee a soddisfare le proprie esigenze. Ma in realtà, una volta individuata la traccia, la stessa può essere personalizzata modificandola per esigenze particolari dei richiedenti, ovviamente nei limiti consentiti dal catalogo: possiamo dire che tanto più è spinta l’attività di marketing, tanto più contenuti saranno gli ulteriori interventi sulle tracce. In assenza dell’attività di marketing, fondamentale per la realizzazione del catalogo, la progettazione delle tracce procederebbe in modo caotico e con spreco di risorse: le richieste verrebbero recepite in termini di tracce nel momento della presentazione fino a esaurimento della disponibilità di tracce “utili” (è così determinata la capacità d’infrastruttura); le tracce rimanenti rappresenterebbero l’infrastruttura non utilizzabile. Da ciò consegue che i primi clienti sarebbero soddisfatti, nel senso che riceverebbero ciò che hanno richiesto con la qualità desiderata, mentre i clienti successivi riceverebbero ancora quanto richiesto, ma con qualità sempre più bassa. In questo modo gli ultimi clienti non possono essere serviti pur restando comunque disponibilità di tracce. RIORGANIZZAZIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI INTERNI DEL GESTORE DELL’INFRASTRUTTURA Con l’adozione del catalogo i vari processi produttivi andranno ripensati in un quadro d’incremento dell’efficienza dell’intero sistema, sia di pianificazione dell’offerta di tracce, cui s’è fatto cenno in precedenza, sia commerciale. La disponibilità del catalogo è fondamentale nell’attività di vendita, in quanto consente di prospettare soluzioni diverse 18 Dalla domanda al catalogo ai clienti – sia che si muovano in ambito nazionale sia che lo facciano a livello internazionale – ma anche ovviamente di vendere tracce. Non è lontano il momento in cui il catalogo potrà essere tenuto aggiornato a mano a mano che si procede nella vendita delle tracce con un processo di updating informatico. Sulla base delle tracce libere nel catalogo ne è possibile l’attribuzione ai clienti direttamente in fase operativa, ed è anche molto agevolata la fase di realizzazione delle richieste di tracce in corso d’orario. Il catalogo consente inoltre una più proficua gestione dei contratti. In definitiva si tratta di processi che in parte sono realizzati e in parte in corso d’approfondimento non solo in RFI ma anche nelle altre reti europee. MIGLIORE PRODOTTO “TRACCE” VENDIBILE Una volta individuate le tipologie delle tracce richieste dai clienti a ciascuna delle quali è associato, fra l’altro, un livello di velocità, il gestore dell’infrastruttura le organizza in modo da realizzare una struttura che sia affidabile in termini di capacità ad assorbire le perturbazioni durante la circolazione dei treni, quindi in termini di puntualità oltre che nel rispetto quali/quantitativo delle richieste dei clienti. Il gestore opererà in modo da non realizzare precedenze fra tracce con livelli di velocità differenti, salvo non sia espressamente richiesto da esigenze commerciali (per esempio interscambio per servizio viaggiatori) al fine d’evitare scadimento di qualità in termini di velocità commerciale. L’obiettivo del gestore è d’ottimizzare la capacità d’infrastruttura, ben sapendo che non significa massimizzare la quantità di tracce che inevitabilmente porterebbe alla realizzazione d’una batteria di tracce a livello più basso di velocità e con distanziamento minimo, favorendo così il segmento merci e regionale per il quale la maggiore velocità di marcia è assorbita dai perditempo per le soste, a discapito del 19 A2 15-02-2007 16:28 Pagina 20 [ Argomenti ] 9 FOCUS | Orario medio/lungo percorso viaggiatori: il compromesso individua la soluzione ottimale per il catalogo che compatibilizzi i livelli di velocità dei segmenti viaggiatori e merci. Ricadute positive si hanno anche nella fase di gestione della circolazione in termini di puntualità: in assenza di catalogo, il treno in ritardo procede nei “vuoti” d’orario comunque andando in conflitto con gli altri treni senza una regolazione stabilita; in presenza del catalogo, al treno in ritardo viene assegnata la prima traccia disponibile con una circolazione programmata e quindi con minori conflitti. Non abbiamo parlato tra i vantaggi della riduzione dei costi sia per i clienti soprattutto per il segmento merci e per il personale, ottenuti grazie alla riduzione dei tempi di viaggio, sia dell’unità di traffico trasportata grazie alla maggiore capacità di traino di ciascun convoglio per l’individuazione di tacce di sistema dedicate, e infine della maggiore produttività del materiale rotabile legata alla regolarità dei turni cadenzati. Per cogliere appieno tutti i vantaggi del catalogo è fondamentale svolgere l’attività di determinazione dei condizionamenti e vincoli del GI prima di passare alla fase realizzativa del catalogo. CONDIZIONAMENTI E VINCOLI DEL GI Questa fase rappresenta un’attività di marketing interno del gestore dell’infrastruttura e consente d’evidenziare le esigenze, le criticità e le soluzioni di propria competenza attraverso le seguenti attività: • definizione delle esigenze del gestore dell’infrastruttura con ricadute sulla determinazione della capacità; • individuazione dei “colli di bottiglia” – che non consentono di soddisfare adeguatamente le richieste dei clienti –, che possono essere d’insufficiente capacità o infrastrutturali (sagoma, prestazione ecc.); 20 Dalla domanda al catalogo • adozione delle soluzioni di competenza del gestore dell’infrastruttura quali: itinerari alternativi, scelta dei livelli di velocità ecc. Abbiamo accennato in precedenza al fatto che il gestore dell’infrastruttura ha delle esigenze da soddisfare come, per esempio, la necessità di garantire un adeguato livello di manutenzione sulle linee, quindi nei cataloghi da realizzare andrà a definire le fasce dove inserire le manutenzioni tra quelle a minore valenza commerciale o a trovare soluzioni diverse ricorrendo anche agli itinerari alternativi. Questa soluzione è stata adottata per la linea MilanoBologna, dove l’esigenza era di quattro ore e mezzo di manutenzione, quindi un periodo abbastanza ampio da collocare adeguatamente. Il sistema adottato su questa linea è stato quello di collocare la fascia nel periodo notturno realizzando la circolazione unicursale nel solo senso Nord-Sud (dispari), instradando il senso pari dei treni diretti da Bologna a Milano sulla linea Bologna-Verona e a Nogara sulla medio-padana fino a Cremona, da dove proseguire sia per Milano via Codogno sia per Piacenza/Alessandria via Castelvetro o, infine, direttamente a Fidenza per le località dell’Emilia. Prima di questa soluzione le circolazioni avvenivano considerando il semplice binario tra Piacenza e Bologna, quindi erano contenute nel numero e con perditempo per incroci oltre che per consentire l’instradamento sul binario di destra. L’utilizzo del senso di circolazione pari Sud-Nord della linea Bologna-Verona a semplice binario nel periodo notturno ha fatto entrare in gioco l’itinerario Verona-Modena da utilizzare nel senso dispari Nord-Sud per soddisfare la corrente di traffico Verona-Bologna. Quanto detto è meglio specificato nello schema di figura 6 relativo proprio al Sistema padano (colori e numeri individuano il catalogo “base” che vedremo successivamente). 21 A2 15-02-2007 16:28 Pagina 22 [ Argomenti ] 9 FOCUS | Orario fig. 6 – Schema del Catalogo tracce del Sistema padano Il ricorso agli itinerari alternativi diventa necessario in presenza di tratte dove l’inserimento di nuove tracce richieste dal mercato non può essere realizzato se non con forte scadimento della qualità o non è comunque possibile, come nel caso della tratta Padova-Venezia Mestre, sulla quale confluiscono i traffici provenienti da Ovest (Milano) e da Sud (Bologna) e sulla quale insistevano 230 tracce già compatibilizzate su tre livelli di velocità. Per soddisfare la crescente domanda è stato individuato così l’itinerario Padova-Castelfranco-Treviso-Portogruaro/ Venezia Mestre da dedicare al traffico merci in modo da rendere passanti i treni merci Ovest-Est o comunque da non interessare la linea Padova-Venezia Mestre anche con i treni merci diretti a Mestre senza penalizzare le richieste dei clienti, come vedremo successivamente. L’utilizzo degli itinerari alternativi consente spesso di superare criticità di prestazione in particolare nel segmento merci, come è avvenuto nel caso dei collegamenti Italia-Austria via Tarvisio. L’esigenza di trasportare grandi quantità da Villach, 22 Dalla domanda al catalogo punto di raccolta in Austria, attraverso il transito di Tarvisio a Cervignano, punto di smistamento in Italia, ha reso necessario l’utilizzo anche della linea a semplice binario della rete complementare Udine-Cervignano via Palmanova, che consente maggiori prestazioni (fino a 1.600 tonnellate) nel senso NordSud che altrimenti non sarebbe stato possibile trainare circolando via Gorizia (massimo 1.350 tonnellate). Su quest’ultima via è stato previsto il sistema di tracce nel senso Sud-Nord con prestazione fino a 1.400 tonnellate (prevalentemente di “vuoti di ritorno”). L’utilizzo per il merci dell’itinerario via Palmanova specializzandolo per il flusso unicursale Nord-Sud nel solo senso dispari ha consentito anche d’aumentare l’offerta di tracce, passando da 15 a 72 nel rispetto dell’offerta viaggiatori esistente. Quanto detto è meglio specificato nello schema di figura 7 relativo proprio al Sistema Nord-Est (colori e numeri individuano il catalogo “base” che vedremo successivamente). fig. 7 – Schema del Catalogo tracce del Sistema Nord-Est 23 A2 15-02-2007 16:28 Pagina 24 [ Argomenti ] 9 FOCUS | Orario CATALOGO BASE L’attività di realizzazione del catalogo, iniziata già nell’orario di giugno 2001, ha interessato un numero sempre maggiore di linee, fino a estendersi all’intera area del Nord-Est dal dicembre 2002 (con l’orario 2002/2003) e al resto della rete nell’orario successivo. Il catalogo “base” rappresenta una griglia di tracce omotachiche realizzate con la stessa impostazione e velocità sia sulla rete fondamentale sia sugli itinerari alternativi ed estesa all’intera giornata (dalle 0.00 alle 24.00). Questi cataloghi sono complessivamente 42 per l’intera rete e sono realizzati in modo che le tracce d’ognuno siano collegate a quelle dell’altro contiguo rendendo così le tracce utilizzabili da origine a destino per i treni con impostazione uguale a quella del catalogo “base”. Ma, certamente, le IF richiedono tracce diverse, cioè che si discostano dalle tracce della griglia di “base”, per cui dove non c’è carenza di capacità, o meglio dove non ci sono “colli di bottiglia” dell’infrastruttura, sarà possibile inserire tracce diverse per esempio più veloci come nel caso dei treni viaggiatori che andranno ad assorbire le tracce della griglia di “base”. Se le tracce della griglia di base sono state realizzate con impostazione vicina a quella del merci più frequente o previsto sulla tratta in esame, possiamo dire con buona approssimazione che la griglia base rappresenta l’offerta di tracce orientata al merci per quella determinata direttrice. Nel caso d’assegnazione di queste tracce all’impresa merci, l’unico vincolo è il rispetto del tempo di percorrenza, potendo liberamente scegliere il mezzo di trazione in funzione del carico da trasportare. A questo punto possiamo dire d’aver realizzato, a monte delle richieste di tracce da parte delle IF, il catalogo integrale, cioè di tutte le tipologie di servizio, estendendolo a tutte le linee della 24 Dalla domanda al catalogo CATALOGO BASE NORD CATALOGO BASE CENTRO-SUD fig. 8 – Schema del Catalogo base 25 A2 15-02-2007 16:28 Pagina 26 [ Argomenti ] 9 FOCUS | Orario rete fondamentale e agli itinerari alternativi con l’obiettivo di massimizzare la capacità d’infrastruttura nel rispetto della qualità dei prodotti richiesti dal mercato. ALCUNI RISULTATI DEL CATALOGO Un esempio abbastanza significativo di come s’è passati dal modo tradizionale al nuovo sistema che prevede l’adozione del catalogo lo troviamo sul valico del Brennero e in particolare sulla linea Verona-Brennero, dove le tracce previste per l’orario 1997/98, già quasi tutte utilizzate, non avrebbero consentito di far fronte all’attesa e crescente domanda di trasporto merci. Con il sistema tradizionale, il metodo di lavoro era iterativo, nel senso che ciascuno dei tre gestori d’infrastruttura d’Italia, Austria e Germania, dopo aver definito l’offerta viaggiatori, ricevute le richieste dalle rispettive cargo, studiava le tracce sulle proprie linee, quindi s’incontrava con gli altri per armonizzarle al confine: si trattava in definitiva d’una progettazione on demand che si basava su una disponibilità senza limiti di capacità che avrebbe avuto vita breve se non si fosse intervenuti rapidamente sul corridoio che da lì a poco tempo sarebbe diventato il corridoio internazionale dove è più spinta la liberalizzazione del mercato, come negli anni successivi realmente è avvenuto e ancora oggi avviene. I tre GI avevano compreso la necessità d’avere una visione complessiva e comune su tutto l’itinerario; per questo iniziarono subito a lavorare e fissarono l’obiettivo del 2001 come anno del nuovo metodo. Iniziarono a svolgere l’attività di marketing d’infrastruttura incontrando i grandi clienti ma anche le nuove imprese che s’affacciavano sul mercato: da questi incontri furono fissati i parametri d’impostazione del catalogo, in base anche alle risorse disponibili da parte delle IF e alla tendenza nella produzione, furono definiti i flussi di traffico sia in termini di quantità (treni, tonnellate e tonnellate/treno) sia d’origine e destino dei 26 Dalla domanda al catalogo traffici, ma anche le previsioni di sviluppo degli stessi. Dall’esame delle O/D emerse che in Germania i centri erano diffusi su tutto il territorio fino al Mare del Nord e che i traffici convergevano su Monaco di Baviera, da dove partivano per il Sud. Il traffico per l’Austria era prevalentemente di passaggio, mentre in Italia il traffico prevalente era per il Nord (Milano, Bologna e Cervignano) e vedeva in Trento e Verona dei forti centri d’origine e destino. Si decise così d’adottare, come estremi del catalogo, Monaco e Domegliara, da dove far partire le tracce nazionali per tutti gli impianti destinatari dei traffici; s’individuò l’impostazione “tipo” dei treni e una percorrenza obiettivo di 7 ore, minore di 30-40 minuti rispetto a quella in vigore. I risultati sono riassunti in tabella 1. Tabella 1 – Evoluzione del catalogo tra il 1997/98 e il 2005/06 1997/98 2002/03 2003/04 2004/05 2005/06 N.ro tracce offerte 87 120 150 150 173 N.ro tracce assegnate 70 86 109 102 123 N.ro tracce disponibili 17 34 41 48 50 Velocità commerciale 62 n/s 67 s/n 70 70 70 70 Ton/treno rimorchiabili 1.350 n/s 1.100 s/n 1.600 n/s 1.200 s/n 1.600 n/s 1.200 s/n 1.600 n/s 1.200 s/n 1.600 n/s 1.200 s/n Ton/giorno rimorchiabili 108.000 168.000 210.000 210.000 242.000 Preme evidenziare come il numero di tracce offerte nel 1997/98 avrebbe soddisfatto a malapena la domanda nel 2002/03 risultando completamente insufficiente negli anni successivi. L’incremento del numero di tracce nell’orario in corso discende dagli interventi tecnologici realizzati sulla linea che hanno ridotto il distanziamento fra le tracce: c’è ancora capacità per soddisfare la domanda nei prossimi anni. 27 A2 15-02-2007 16:28 Pagina 28 [ Argomenti ] 9 SVILUPPO INFORMATICO DEL CATALOGO Un aspetto importante è rappresentato dalla pubblicizzazione della capacità d’infrastruttura nei due momenti significativi, cioè prima della richiesta di tracce da parte delle IF per l’orario successivo e dopo l’attivazione del nuovo orario. Si tratta di due fasi nella produzione del catalogo, distinte ma importanti per la vendita di capacità. Nella prima fase, una volta realizzato, il catalogo dev’essere portato a conoscenza delle IF per permettere loro di richiedere tracce; per fare questo si sta percorrendo la strada dell’inserimento del catalogo nel sito Internet di RFI, dov’è possibile accedere e richiedere direttamente capacità; si sta lavorando perché il tutto, ovviamente, si svolga per via informatica: una volta individuata, la traccia viene richiesta automaticamente dalla IF al GI, per cui tolta dal catalogo on line rendendola non più disponibile per altre IF. Per quanto riguarda la seconda fase relativa al catalogo in corso d’orario, il processo parte una volta terminata la fase di richieste di tracce per l’orario successivo, in quanto la capacità relativa alle tracce non richieste viene rielaborata dal GI per dar vita a nuove relazioni o a combinazioni di relazioni per soddisfare il mercato delle IF. Questa nuova offerta di tracce è disponibile per le IF sempre nel sito di RFI (Clienti e mercato – Per accedere alla rete – Prodotti/Utility – L’offerta di tracce orario “il catalogo” – Accedi al catalogo) dal giorno successivo al cambio orario. Le IF possono accedere e richiedere, sulla base dell’origine e della destinazione del loro servizio, le relazioni dirette disponibili e anche quelle ottenute dalla combinazione di più relazioni e scegliere quella in grado di soddisfare meglio le proprie esigenze raccogliendo quelle manifestate dai clienti in corso d’orario. 28 A3 15-02-2007 16:29 Pagina 29 Dal catalogo alla progettazione e gestione dell’orario 1. DAL MAURIZIO MANCARELLA, SARO BATTAGLIA, MARCO GIOVANNINI, TIZIANA PUPINO Programmazione orari della Direzione commerciale di RFI SpA CATALOGO ALL’ORARIO 1.1. QUADRO NORMATIVO NAZIONALE E CONTESTO INTERNAZIONALE 1.1.1. Il quadro normativo nazionale I processi di liberalizzazione nel mondo dei trasporti avviati dalle istituzioni dell’Unione Europea hanno riguardato anche il trasporto ferroviario, il quale riveste nelle intenzioni dell’UE un ruolo centrale per contrastare le problematiche legate all’aumento della domanda di trasporto, quali il traffico e relative congestioni, i problemi ambientali legati all’inquinamento e le ripercussioni sulla salute dei cittadini legati all’insicurezza del trasporto su strada sia merci sia passeggeri. Proprio per raggiungere tali obiettivi il legislatore europeo è intervenuto in più riprese sul mondo ferroviario al fine di renderlo più competitivo con le altre modalità di trasporto, prima fra tutte quella su gomma. Il primo intervento è stato la direttiva 440/91, la quale imponeva la separazione della gestione della rete da quella dei servizi di trasporto, almeno dal punto di vista contabile, e definiva l’ambito d’applicazione d’una prima liberalizzazione dell’accesso all’infrastruttura, limitandola al solo trasporto combinato internazionale merci e, se effettuati da associazioni internazionali d’imprese ferroviarie, ai trasporti internazionali merci e passeggeri. Nel 1995 la Commissione europea con le direttive 18 e 19 ha dato un contenuto più specifico e attuativo alla direttiva 440/91, in quanto definiva con la direttiva 18/95 le linee guida per il rilascio del titolo, qualificante un’impresa come impresa ferroviaria, chiamato licenza, e con la direttiva 19/95 definiva i criteri di mas- 29 A3 15-02-2007 16:29 Pagina 30 [ Argomenti ] 9 FOCUS | Orario sima per il calcolo dei corrispettivi da pagare ai gestori dell’infrastruttura ferroviaria per l’accesso alla stessa. Nel 2001 la Commissione europea ha concluso un percorso d’aggiornamento e modifica sostanziale delle tre direttive sopra sinteticamente esposte. Ciò ha portato all’emanazione delle direttive n. 12, 13 e 14/2001, che insieme hanno costituito il cosiddetto “primo pacchetto infrastrutture”. La direttiva 12/2001 costituisce il testo aggiornato della direttiva 440/91. Essa ha definito l’insieme delle linee facenti parte della rete TERFN (Trans European Rail Freight Network) e ha sancito il diritto d’accesso a tali reti per ciascuna impresa ferroviaria titolare di licenza per il trasporto internazionale di merci. Inoltre tale direttiva fissava l’estensione di tale diritto d’accesso a tutta la rete ferroviaria europea entro un orizzonte temporale di sette anni (2008). La direttiva 12/2001 ribadisce anche il principio della separazione contabile tra i gestori infrastrutturali e le imprese esercenti i servizi di trasporto, per garantire la trasparenza e quindi impedire sussidiarietà incrociate distorcenti la concorrenza tra le imprese ferroviarie. La direttiva 13/2001 fa riferimento alle licenze delle imprese ferroviarie ed è intesa a estendere le disposizioni della direttiva 18/95, che ha introdotto la licenza d’impresa ferroviaria per le imprese che prestano servizi di trasporti internazionali e per quelle che effettuano trasporti combinati internazionali di merci. Le licenze, accordate dallo Stato membro nel quale un’impresa ferroviaria ha sede, sono valide su tutto il territorio dell’Unione. La direttiva 14/2001 prevede, per quanto riguarda la ripartizione delle capacità, una definizione più precisa dei diritti delle imprese ferroviarie e dei gestori dell’infrastruttura ferroviaria, una procedura per risolvere i conflitti tra le richieste di capacità d’infrastruttura e per superare i problemi derivanti dall’insufficienza di capacità; una disposizione che stabilisce che l’organismo incaricato della ripartizione delle capacità non potrà essere prestatore di servizi di trasporto nonché il diritto di ricorso; i princìpi per la riscossione dei diritti per l’utilizzo dell’infrastruttura1. 30 Dal catalogo alla progettazione e gestione dell’orario L’Italia è stata fra i primi paesi a recepire il “primo pacchetto infrastrutture” attraverso l’emanazione del Dlgs 188 dell’8 luglio 2003. RFI, quale gestore dell’infrastruttura ferroviaria nazionale (di seguito GI) in forza del DM 138T del 31/10/2000 di concessione della rete ferroviaria nazionale, ha fatto proprie le norme dettate dal decreto legislativo nella predisposizione del Prospetto informativo della rete (PIR) il quale, come recita l’art. 13 del Dlgs 188/03, è un’esposizione dettagliata delle caratteristiche dell’infrastruttura disponibile, dei princìpi e delle modalità di calcolo e di riscossione del pedaggio e infine dei criteri e delle procedure relativi al sistema d’assegnazione delle tracce orario. Si rammenta che la stessa RFI è nata nel 2001 per ottemperare ai dettami della normativa sulla liberalizzazione del settore ferroviario, la quale prescrive l’indipendenza del gestore dell’infrastruttura rispetto alle imprese che svolgono i diversi servizi ferroviari. Il PIR è quindi il principale strumento conoscitivo delle regole d’accesso e utilizzo della rete ferroviaria nazionale e viene annualmente aggiornato quattro mesi prima della scadenza del termine per la presentazione delle richieste d’assegnazione della capacità infrastrutturale meglio conosciuta come “traccia orario”, per far proprie le novità intervenute sia a livello normativo sia alla rete infrastrutturale nel corso dell’anno. Al suo interno il PIR prevede un apposito capitolo, il IV, titolato “Allocazione della capacità”, in cui viene illustrata la procedura d’assegnazione delle tracce orario. Ma vediamo, dapprima, quali titoli il legislatore comunitario e quello italiano hanno fissato debba avere un’impresa che voglia richiedere delle tracce e in seguito le fasi che portano all’assegnazione delle medesime. Per poter presentare richiesta di tracce, un’impresa deve possedere la licenza ferroviaria, che è l’autorizzazione valida su tutto il territorio comunitario, rilasciata in Italia dal ministero dei Trasporti, con cui viene riconosciuta la qualità d’impresa ferroviaria. Inoltre, se un’impresa volesse effettuare, oltre il servizio merci internazionale, anche altre tipologie di servizio deve ottenere il cosiddetto titolo autorizzatorio ex art. 131 c. 1 della legge 31 A3 15-02-2007 16:29 Pagina 32 [ Argomenti ] 9 FOCUS | Orario 388 del 23 dicembre 2000, rilasciato sempre dal ministero dei Trasporti. Il rilascio di tale autorizzazione è però assoggettato alla clausola di reciprocità: nel paese dove ha sede la società devono sussistere le stesse condizioni d’apertura del mercato. Infine, per poter contrattualizzare le tracce richieste un’impresa ferroviaria dev’essere in possesso del certificato di sicurezza, il quale viene rilasciato da un’apposita struttura di RFI. Il certificato di sicurezza è il documento che attesta la conformità per quanto riguarda i requisiti tecnici e operativi specifici per i servizi ferroviari e i requisiti di sicurezza relativi al personale, al materiale rotabile e all’organizzazione interna dell’impresa per ciò che concerne la sicurezza della circolazione. La direttiva 14/01 e di conseguenza il Dlgs 188/03 individuano nel gestore dell’infrastruttura, quindi in RFI, il soggetto preposto all’assegnazione della capacità infrastrutturale, prescrivendo che il GI deve procedere in modo equo, trasparente e non discriminatorio tra le varie imprese ferroviarie che abbiano presentato richiesta di tracce orario, e deve operare in modo da soddisfare, per quanto possibile, tutte le richieste. Nel Dlgs 188/03 le fasi del processo d’assegnazione sono temporizzate e sono state riprese nel PIR. Dette fasi in cui s’articola il processo d’allocazione della capacità sono annualmente pubblicizzate da RFI tramite il suo sito Internet. Ottenuta la disponibilità delle tracce, il processo si conclude con la loro formale assegnazione attraverso la stipula del contratto d’utilizzo dell’infrastruttura, che avrà validità massima d’un anno. Il legislatore ha preso anche in considerazione l’eventualità che due IF richiedano tracce orario tra loro configgenti, prevedendo che nel PIR venga esposta la procedura di coordinamento volta alla ricerca d’una conciliazione per quanto possibile di tutte le richieste, proponendo, se del caso, anche capacità diversa. Se la procedura di coordinamento non dovesse soddisfare adeguatamente le richieste delle IF, GI dichiarerà saturo l’elemento dell’infrastruttura in causa e assegnerà le tracce orario seguendo dei princìpi già fissati dal GI stesso e riportati nel capitolo IV del PIR. 32 Dal catalogo alla progettazione e gestione dell’orario Il Dlgs 188/03, fatte salve le procedure di ricorso illustrate in seguito, prevede, fra l’altro, che per le vertenze relative all’assegnazione delle tracce GI predisponga un sistema di risoluzione dei conflitti. Tale sistema trova nel PIR la sua realizzazione in una commissione interdisciplinare convocata da GI, la quale produce una decisione che GI adotterà entro dieci giorni lavorativi. La dichiarazione di saturazione fa nascere in capo al GI l’obbligo d’eseguire, nei sei mesi successivi, un’analisi della capacità sull’infrastruttura saturata volta a individuare le cause della saturazione e le misure da adottare. Infine la direttiva 14/01 prevede a garanzia delle IF che queste possano richiedere all’organismo di regolazione del settore ferroviario il riesame delle determinazioni adottate dal GI in materia di ripartizione della capacità infrastrutturale. Il Dlgs188/03 individua nel ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, oggi ministero dei Trasporti, l’organismo di regolazione con compiti di vigilanza sul corretto funzionamento del mercato dei servizi ferroviari. Inoltre il Dlgs 188/03 prevede l’ammissione, a sua volta, del sindacato giurisdizionale avverso le decisioni del ministero dei Trasporti quale organismo di regolazione. 1.1.2. Il contesto internazionale La liberalizzazione dell’accesso all’infrastruttura ferroviaria nell’Unione Europea, iniziata con l’applicazione della direttiva 440/91, ha comportato nel tempo la necessità d’adeguare il processo di pianificazione degli orari internazionali. In particolare, nel 1996 le Conferenze orari internazionali per il traffico viaggiatori e merci (CEH e CEM), che riunivano le aziende ferroviarie “storiche”, hanno lasciato il posto alle riunioni del Forum Train Europe (FTE). Questo nuovo organismo internazionale ha reso esecutiva la prima fase di liberalizzazione dell’accesso all’infrastruttura ferroviaria, introducendo le nuove regole di mercato e organizzando i primi incontri tra le imprese ferroviarie e i gestori dell’infrastruttura (IF e GI), nel caso del Gruppo FS:Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana. 33 A3 15-02-2007 16:29 Pagina 34 [ Argomenti ] 9 FOCUS | Orario Dal 2005, in sintonia con le più recenti direttive europee 12-1314/2001, che sanciscono una più chiara e netta separazione tra i compiti dei GI e delle IF, sono state organizzate due distinte associazioni internazionali: RailNetEurope (RNE) per i GI e FTE che rappresenta le sole IF. RNE mira a garantire l’accesso liberalizzato all’infrastruttura ferroviaria europea e a incentivare l’uso della modalità ferroviaria per i traffici internazionali. In questo nuovo scenario è stato affidato a RNE il compito d’innovare e armonizzare i processi nazionali d’assegnazione della capacità. Il nuovo processo internazionale, descritto nel Process Handbook di RNE, comprende le fasi di lavoro necessarie per preparare l’orario ferroviario internazionale e per gestirne le variazioni nel corso di validità. A partire dal 2007, la trattazione delle richieste di tracce internazionali dovrebbe aver luogo secondo una tempistica unica, armonizzata, fra tutti i gestori d’infrastruttura europei. Occorre osservare che, rispetto ai traffici nazionali, i treni internazionali sono caratterizzati da una pianificazione più complessa e necessitano d’un maggiore lavoro da parte dei gestori dell’infrastruttura. Ciò per la molteplicità d’operatori coinvolti: si pensi che la maggior parte dei traffici internazionali è effettuata da associazioni temporanee d’imprese ferroviarie, che agiscono sui rispettivi territori nazionali, e che i treni internazionali attraversano reti ferroviarie gestite da società differenti (con traffici nazionali e tempistiche a oggi non armonizzate). Per queste ragioni per il traffico internazionale, successivamente alla divulgazione dei cataloghi di tracce, è prevista una fase di lavoro, che inizia 11 mesi prima dell’attivazione dell’orario in studio e dura 3 mesi, per consentire alle IF d’armonizzare i piani di traffico e di consultare i GI circa la realizzabilità dei servizi ipotizzati. La fase s’estende tra X-11 mesi e X-8 mesi, dove X indica la data d’attivazione dell’orario ferroviario2. A partire dalla data di X-8, in cui per tutte le reti europee vige la scadenza per la presentazione delle richieste di capacità da parte delle IF, il processo segue la tempistica nazionale, per la quale si rimanda ai paragrafi successivi per maggiori dettagli. 34 Dal catalogo alla progettazione e gestione dell’orario 1.2. LA PROGETTAZIONE DELL’ORARIO ANNUALE Prima d’entrare nel merito della progettazione annuale, è importante sottolineare come essa sia la logica prosecuzione delle attività di pianificazione e sviluppo dell’infrastruttura che si sviluppano in un orizzonte temporale più ampio (nel quinquennio del piano d’impresa con una visione più spinta, oltre che con una visione macro). Tali attività si basano su un’attenta analisi dello sviluppo del mercato, fornendo gli elementi necessari a una corretta pianificazione dell’uso della capacità dell’infrastruttura. A completamento di questa fase (v. articolo “Dalla domanda al catalogo”) viene predisposto il mix d’offerta di tracce – più noto come catalogo – che ottimizza l’uso dell’infrastruttura individuando i prodotti traccia (tracce “tipo” a diversa velocità commerciale) utilizzabili sulla linea e il loro numero massimo per intervallo temporale fissato. Dunque, la progettazione dell’orario annuale declina nel dettaglio l’impostazione strategica del piano di trasporto predisposto nel “catalogo” in coerenza con l’obiettivo mirato a ottimizzare la capacità. Tale metodologia di lavoro è stata estesa a tutte le linee fondamentali della rete dopo aver maturato una positiva esperienza sulle linee di confine con riferimento ai traffici internazionali. Dopo questa doverosa premessa, entriamo nel merito della progettazione dell’orario annuale, descrivendo in primis la tempistica nazionale del processo d’assegnazione delle tracce e a seguire gli strumenti informativi che il gestore dell’infrastruttura mette a disposizione delle IF per la richiesta di tracce e quelli utilizzati per la progettazione dell’orario. 1.2.1. Tempistica Il processo d’allocazione s’avvia otto mesi prima dell’attivazione dell’orario di servizio, che in gergo oraristico viene indicato con X-8, dove la X sta a indicare il mese d’attivazione dell’orario di servizio, ossia dicembre (precisamente la 35 A3 15-02-2007 16:29 Pagina 36 [ Argomenti ] 9 FOCUS | Orario seconda domenica), e l’8 il numero di mesi che precede tale data. Nel mese d’aprile, quindi, le imprese ferroviarie presentano le richieste di tracce per l’orario successivo a quello in vigore. GI entro due mesi dalla data di presentazione delle richieste fornisce una prima risposta alle imprese ferroviarie motivando un eventuale rigetto di richieste. Un primo importante step è la predisposizione del progetto d’orario di servizio che GI predispone entro quattro mesi dall’avvio del processo, ovvero entro X-4, e che invia a tutte le IF che hanno presentato le richieste a X-8 per la parte di loro interesse. Da tale data le IF hanno un mese di tempo per presentare al GI eventuali osservazioni al progetto di loro pertinenza, in modo tale che il GI entro X-2 possa predispone e inviare il progetto orario definitivo prendendo in considerazione le osservazioni pervenutegli dalle IF. Qualora, invece, non sopraggiunga alcun tipo d’osservazione, il progetto orario si ritiene accettato così come proposto.Tutte le richieste di tracce, che vengono presentate dalle IF oltre la data d’avvio del processo d’allocazione e sino a 3 mesi prima del giorno d’attivazione dell’orario, sono trattate dal GI secondo l’ordine cronologico di presentazione dopo la conclusione dell’esame delle richieste pervenute prima della data anzidetta. In questo caso la definizione delle tracce o il rigetto della richiesta da parte di GI avvengono al più tardi entro 2 mesi dalla data d’attivazione dell’orario (figura 1). Le richieste di tracce che dovessero pervenire oltre X-3 sono trattate alla stregua delle richieste in corso d’orario, per le quali si rimanda allo specifico capitolo. fig. 1 – Processo d’allocazione delle tracce in progettazione 36 Dal catalogo alla progettazione e gestione dell’orario 1.2.2. I sistemi di comunicazione tra il gestore dell’infrastruttura e le imprese ferroviarie Uno strumento di supporto al processo di comunicazione tra l’IF e il GI è l’applicazione Aster IF (v. articolo “L’orario nei sistemi informatici”) (figura 2). Esso rappresenta il contenitore unico dove sono convogliate tutte le richieste, per ognuna delle quali è possibile tracciare il ciclo di vita, avendo informazioni su: • impresa richiedente; • data d’inoltro della richiesta (protocollo impresa); • dettaglio della richiesta (numero treno, categoria, fermate, percorso, dati di trazione, periodicità di circolazione ecc.); • progetto orario redatto dal gestore dell’infrastruttura (protocollo RFI); stato d’avanzamento della richiesta; • stato della richiesta: - iniziale: l’impresa compila i dati necessari alla formulazione della richiesta di tracce orario; - trasmessa a RFI: l’IF invia la richiesta a RFI; - progettazione di dettaglio in corso: RFI prende in carico la richiesta dando inizio alla progettazione; - richiesta annullata: l’IF annulla la richiesta interrompendone la progettazione; - progettazione di dettaglio completata: RFI dichiara terminata la progettazione; - progettazione di dettaglio trasmessa a IF: RFI trasmette il progetto alla IF; - richiesta accettata: l’IF accetta il progetto; - richiesta rifiutata: l’IF non accetta il progetto (RFI propone una nuova soluzione e si riavvia il ciclo). Quando l’impresa crea una richiesta nel sistema, questa si trova per definizione nello stato iniziale e, fintanto che permane tale condizione, l’impresa in questione è la sola ad averne accesso e può apportarle tutte le modifiche ritenute opportune, anche eliminarla definitivamente dal sistema. 37 A3 15-02-2007 16:29 Pagina 38 [ Argomenti ] 9 FOCUS | Orario fig. 2 – Maschera di Aster-IF. Elenco delle richieste Nel momento in cui la richiesta viene trasmessa a RFI, l’IF ne rende visibili tutti i dettagli chiedendo implicitamente il completamento del progetto orario da parte del gestore dell’infrastruttura. La richiesta di tracce orario è riprodotta in Aster-IF per mezzo d’un dossier (pratica) composto dalle seguenti sezioni: • una scheda di classificazione (“copertina” del dossier); • una scheda di tipo dati traccia oraria (percorso, instradamento, operazioni tecniche); • una scheda di tipo corrispondenze richieste (opzionale): la IF può richiedere a RFI che nella progettazione oraria della richiesta in esame vengano rispettati lungo il percorso del treno dei vincoli di corrispondenza con altri trasporti, cioè dei vincoli orari di distanziamento temporale fra due trasporti coincidenti nella località per permettere lo svolgimento di determinate operazioni. Una corrispondenza s’intende sempre espressa relativamente all’orario d’arrivo nella località prima o dopo l’arrivo d’un altro trasporto; 38 Dal catalogo alla progettazione e gestione dell’orario • una scheda di tipo periodicità di circolazione. I giorni di circolazione richiesti dall’impresa sono distinti per: - sezioni di percorso (da località a località); - periodo (dalla data alla data); - tipologia (effettuazione e/o soppressione); - giorni (espressi come giorni della settimana oppure come giorni speciali); • una scheda di tipo dati tecnici composizione treno; • una scheda di tipo servizi commerciali a bordo treno (opzionale); • una scheda di tipo richiesta servizi infrastruttura. L’impresa ferroviaria può, inoltre, consultare l’elenco delle sue richieste presenti nel sistema, con il dettaglio relativo allo stato d’avanzamento ed è nella facoltà di specificare il percorso associato, fornendo informazioni sull’eventuale instradamento, eventuali vincoli orari (in arrivo, partenza, sosta) che devono essere rispettati nel progetto orario della richiesta, la natura del passaggio (fermata, transito ecc.). Per quanto riguarda l’armonizzazione delle tracce internazionali, è in uso Pathfinder, piattaforma di comunicazione per la pianificazione dell’orario. Attraverso Pathfinder le imprese ferroviarie, o le associazioni temporanee d’imprese, possono comunicare tra loro per concordare i piani commerciali relativi alla pianificazione del servizio e con i gestori delle infrastrutture interessate per richiedere eventuali studi di fattibilità o le relative tracce orarie. L’utilizzo di Pathfinder segue tutte le fasi del processo d’allocazione delle tracce permettendo, quindi, anche il “dialogo informatico” tra i GI nella fase d’armonizzazione delle tracce alle frontiere e tra i GI e le IF nella fase di comunicazione del progetto orario. Il sistema è in fase d’ampliamento per permettere alle IF la possibilità di consultare i cataloghi delle tracce e per essere utilizzato come formale strumento di richiesta delle tracce internazionali e relativa formale comunicazione del progetto orario. 39 A3 15-02-2007 16:29 Pagina 40 [ Argomenti ] 9 FOCUS | Orario 1.2.3. La procedura di coordinamento Qualora, nell’ambito del processo d’allocazione e, in particolare, subito dopo aver visionato le richieste sopraggiunte, si riscontrino dei conflitti fra più tracce, s’avvia un processo di coordinamento al fine di soddisfare tutte le esigenze. Infatti, in ottemperanza a quanto riportato nel paragrafo 4.4.2 del PIR, il GI propone delle alternative (in alcuni casi potrebbero essere anche delle tracce diverse da quelle richieste) alle imprese ferroviarie, che hanno a disposizione 5 giorni solari per avanzare delle osservazioni motivate; in caso contrario, la proposta si ritiene accettata dall’IF. La procedura deve concludersi in tempo utile per la predisposizione del progetto orario e, nel caso in cui una delle IF interessate non accetti la proposta alternativa, il GI può procedere in tre modi diversi: 1. se la traccia proposta in alternativa differisce dalla richiesta originaria al massimo per +/- 15 minuti e ne sono rispettate le funzioni commerciali, il GI assegna le tracce orarie, come da proposta in alternativa; 2. se la traccia proposta in alternativa differisce dalla richiesta originaria per oltre +/- 15 minuti ma le tracce confliggano per meno di 50 giorni l’anno, il GI assegna le tracce orarie, come da proposta in alternativa; 3. se la traccia proposta in alternativa differisce dalla richiesta originaria per oltre +/- 15 minuti e le tracce confliggano per più di 50 giorni l’anno, il GI assegna le tracce disponibili seguendo i criteri di priorità indicati nel PIR. In tutti i casi, il GI comunica formalmente alle IF gli esiti della procedura di coordinamento. Al verificarsi del caso 3, contestualmente all’assegnazione della traccia, seguendo i princìpi di priorità successivamente illustrati, viene dichiarato saturo l’elemento infrastrutturale interessato; in seguito, quindi, s’effettua un’analisi della capacità su di esso, volta a individuare i motivi della saturazione e le misure da adottare a breve e medio termine per porvi rimedio. L’analisi delle capacità va svolta entro 6 mesi dalla dichiarazione di saturazione.Al termine di questa analisi GI avrà altri sei 40 Dal catalogo alla progettazione e gestione dell’orario mesi per la predisposizione del piano di potenziamento della capacità infrastrutturale. GI non ha l’obbligo d’effettuare l’analisi della capacità se ha già in corso un piano di potenziamento della capacità che interessi l’elemento infrastrutturale dichiarato saturo. 1.2.4. I criteri di priorità per l’assegnazione delle tracce orario Nel caso in cui, dopo aver concluso la procedura di coordinamento, il GI abbia dichiarato saturo l’elemento infrastrutturale interessato, nella fase d’assegnazione delle tracce richieste per l’orario annuale il gestore dell’infrastruttura procede ad assegnare le tracce secondo i criteri di priorità riportati nel PIR e di seguito riassunti: • ai servizi di trasporto internazionale; • ai servizi di trasporto qualitativamente e quantitativamente sufficienti a soddisfare la mobilità dei cittadini, disciplinati da appositi contratti di servizio da stipulare tra l’IF e lo Stato o le Regioni; • ai servizi di trasporto ad alta velocità effettuati totalmente o parzialmente su infrastrutture appositamente costruite o adattate e ai servizi di trasporto merci effettuati su linee specializzate per tali servizi. Qualora gli anzidetti criteri non siano sufficienti, per servizi indicati con pari priorità, il diritto di precedenza è stabilito in base alla fascia oraria: notte ==> merci; pendolare ==> passeggeri locali; giorno ==> passeggeri a m/l percorso. Per servizi non indicati si privilegiano, nell’ordine d’assegnazione, le richieste che comportano un maggiore utilizzo dell’infrastruttura (maggior numero di treni*km e minore segmentazione della rete). Infine, nel caso in cui persista ulteriormente il conflitto, si procede secondo l’ordine cronologico di presentazione delle richieste. L’importante è sottolineare che la priorità, tuttavia, non costituisce 41 A3 15-02-2007 16:29 Pagina 42 [ Argomenti ] 9 FOCUS | Orario diritto d’esclusiva, in quanto i servizi considerati primari non potranno comunque, in presenza d’altre richieste, saturare la capacità infrastrutturale sia nella tratta sia nella fascia oraria. Per tale motivo è fissata all’80 per cento la quota massima della capacità disponibile che può essere assegnata per ciascuna tratta e fascia oraria a ogni tipologia di servizio prioritario. Questo principio è adottato anche nell’assegnazione di capacità formalizzata con accordo quadro. 1.2.5. Lo scenario tecnico di riferimento Lo scenario tecnico di riferimento utilizzato per la progettazione dell’orario fotografa le caratteristiche dell’infrastruttura ferroviaria e indica tutti i parametri tecnici necessari al progettista per la costruzione del piano di trasporto (integrazione delle tracce orario). A titolo d’esempio la tabella 1 evidenzia il distanziamento che bisogna rispettare fra due treni che si susseguono o s’incrociano in funzione della tecnologia della linea. Inoltre, allo scopo di predisporre un orario “robusto”, che sia quindi in grado d’assorbire le sollecitazioni esterne che produrrebbero ritardo, nell’elaborazione delle tracce è necessario garantire i margini di regolarità (minuti aggiuntivi sulla percorrenza per compensare le soggezioni indotte dai lavori in linea e dagli imprevisti che possono manifestarsi), i cui criteri sono fissati dalle prescrizioni dettate nella fiche n. 405.1 dell’UIC emanata nel dicembre 2003. 1.2.6. Le linee guida nella predisposizione dell’orario di servizio Nella predisposizione del progetto orario e nella gestione di quello corrente è indispensabile fare attenzione ad alcuni temi strategici quali l’affidabilità e la robustezza dell’orario. Il rispetto di tali parametri è verificato attraverso alcuni indicatori specifici a seconda dell’ambito in cui si opera. Per quanto attiene l’offerta, quindi il catalogo di base, si cerca di distanziare maggiormente le tracce rispetto a quanto prescritto 42 Dal catalogo alla progettazione e gestione dell’orario Tabella 1 – Specifiche tecniche di circolazione per l’orario di servizio 2005-2006 Parametri standard (esclusi casi particolari: nodi – punti singolari delle direttrici – stazioni di diramazione; origine/termine corsa) Incroci Precedente Regime di circolazione Fra arrivo treno 1 e arrivo treno 2 in corretto tracciato (A/A) Fra arrivo treno 2 e Fra treno partenza 1 in arrivo treno 1 e treno 2 (stessa in transito direzione verso (A/T) opposto) (A/P) Fra partenza treno 2 e partenza treno 1 (verso opposto) (P/P) Distanz. (minuti) A monte A valle 6 minuti BA/BAB (5’ mini(3/0 - 3/2 - 3/3) mo) 4 minuti 2 minuti BA/BAB (2/0 - 2/2) 8 minuti (7’ minimo) Sblocco +3’ (minimo: sblocco +2’) 8 minuti (7’ minimo) sblocco +3’ Sblocco +2’ 3 minuti (5) 3 minuti (5) 2 minuti 1 minuto BCA Sblocco + 2’ Sblocco + 2’ Sblocco + 2’ 3 minuti 3 minuti 2 minuti 1 minuto BEM Sblocco + 3’ Sblocco + 3’ Sblocco + 2’ 3 minuti (5) 3 minuti 2 minuti 1 minuto dallo scenario tecnico sia in linea sia nelle stazioni e nei punti d’interferenza, avendo come indicatore di riferimento il rapporto Tcompattazione/Teffettivo (essendo Tcompattazione la compattazione del grafico orario, espressa in minuti, con riferimento a una predeterminata finestra temporale e distanziamento prefissato al minimo tecnico; Teffettivo la finestra temporale di riferimento). Per quanto attiene all’orario, ossia all’assegnazione, il parametro di riferimento è il rapporto Tracceassegnate/Tracceofferte, in modo da assicurare un margine per l’attenuazione di perturbazioni non assegnando alcune tracce catalogo. Infine nella traccia orario, ossia nella progettazione, principalmente nelle tratte critiche, l’indicatore è dato dal rapporto Marginireali/Marginiprescritti, assicurando in questo modo maggiori margini di regolarità (rispetto a quelli presenti). 43 A3 15-02-2007 16:29 Pagina 44 [ Argomenti ] 9 FOCUS | Orario Oltre all’affidabilità e alla robustezza, anche la flessibilità rappresenta un importante parametro da rispettare, perseguibile attraverso un impegno variabile delle tracce offerte, nell’anno e nei giorni della settimana. In questo modo è possibile gestire in maniera più fruibile la capacità allo scopo di: • offrire maggiore elasticità fra traffico e lavori sull’infrastruttura; • rispondere a una maggiore domanda nei periodi di fisiologica congestione dell’infrastruttura stradale (punte estive, weekend); • utilizzare in modo migliore il parco veicoli per ottenere gli standard d’affidabilità e piena disponibilità previsti. La gestione della flessibilità, dunque, è ottimizzata con quattro tipologie d’interventi: • orario specifico, prestudiato, per periodi/giorni di punta (per esigenze del servizio viaggiatori medio/lungo percorso); • riprogrammazione mensile (per esigenze del traffico merci, regionale e della gestione dell’infrastruttura); • riprogrammazione per situazioni specifiche (per esigenze del traffico merci e della gestione dell’infrastrutttura); • gestione operativa. 1.2.7. L’elaborazione del progetto orario A supporto del processo di costruzione dell’orario dei treni, le strutture deputate del GI sono dotate d’un importante strumento informatico (v. articolo “L’orario nei sistemi informatici”): il sistema RoMan (Route Management), anch’esso, come ASTER, integrato negli strumenti informativi di RFI. Questo, oltre a contenere le informazioni di dettaglio sui treni e sull’infrastruttura ferroviaria, archivia tutti i valori e i parametri che sono necessari per il processo di creazione dell’orario dei treni. Il sistema informativo usa tali dati per realizzare e visualizzare le tabelle orario e i grafici dei treni, le viste d’insieme delle tratte ferroviarie nonché per consultare le specifiche tecniche 44 Dal catalogo alla progettazione e gestione dell’orario e per produrre report e stampati. La novità importante di tale sistema consiste nella possibilità d’interazione di più utenti, anche collocati in regioni geografiche diverse; ciò significa che il sistema permette di realizzare la progettazione dell’orario senza che siano più necessari tavoli comuni con i progettisti territoriali per armonizzare le tracce orarie nei punti di passaggio tra le diverse giurisdizioni territoriali; le inconsistenze momentanee che si manifestano nei punti superiori e inferiori nell’area di lavoro assegnata a ogni singolo utente sono automaticamente riconosciute ed evidenziate dal sistema fintanto che le stesse non vengono risolte. Dovendo inserire una traccia completamente nuova, definite le principali caratteristiche tecniche: • tipo di locomotore; • velocità di marcia; • percentuale di peso frenato; • massa rimorchiata; e selezionata la relativa tabella di percorrenza, è possibile “generare” il treno, la cui numerazione segue le prescrizioni della PGOS (Prefazione generale all’orario di servizio) (tabella 2). Tabella 2 – Numerazione dei treni in base alla PGOS Tipologia treni Range numerici Viaggiatori 1-29.999 30.000-37.999 Merci 37.800-37.999 39.000-99.999 Di servizio (locomotive isolate) 38.000-38.999 Nella figura 3 è riportato un esempio di grafico orario, diagramma spazio/tempo che visualizza in una prestabilita area l’insieme delle tracce orario e la loro armonizzazione. 45 A3 15-02-2007 16:29 Pagina 46 [ Argomenti ] 9 FOCUS | Orario fig. 3 – Grafici delle tracce orario in RoMan 10 00 ROMA TERMINI 4,3 ROMA CASILINA 12,2 (Fornia) 9,9 CAPANELLE 13,9 CIAMPINO 9,7 (Frascati) 15,8 (Albano) 16,0 (Velletri) 19,9 (TOR VERGATA) 25,7 COLLE MATTIA 28,3 COLONNA GALLERIA 20 30 40 Copia treno F2, Genera treno F3, Adattare treno F4, Posizionare sul treno F5, Biecchi F6, Ultimo treno F9, Ultimo treno + posizione grafica F11 50 10 • procura o atti d’attribuzione dei poteri e connesse responsabilità alla stipula e sottoscrizioni d’atti negoziali; • copia autentica della polizza assicurativa; • elenco degli indirizzi, strutture, nominativi e recapiti telefonici dei referenti preposti a fornire e ricevere comunicazioni relative a: richieste di nuove tracce, differimento in partenza dei treni, richiesta fermate aggiuntive, variazioni della composizione dei treni rispetto a quella programmata. La suddetta documentazione deve giungere al GI almeno 45 giorni solari prima della data d’inizio del servizio per contratti relativi a un orario di servizio. 2. LA PROGETTAZIONE DELLE VARIAZIONI IN CORSO D’ORARIO 2.1. IL Treno Tempo cursore 1.2.8. La comunicazione del progetto orario e l’attivazione dell’orario di servizio A conclusione della fase di progettazione il progetto orario viene elaborato e trasmesso alle IF, le quali hanno la facoltà d’avanzare le proprie osservazioni, utilizzando lo strumento Aster-IF che formalmente registra le comunicazioni tra il GI e le IF.Verificate le osservazioni pervenute, il GI redige il progetto orario definitivo con il quale saranno alimentati i sistemi di circolazione e saranno predisposti gli allegati al contratto d’accesso. Per la stipula del contratto d’utilizzo dell’infrastruttura, che rappresenta il documento formale d’assegnazione di tracce orario, l’impresa ferroviaria deve provvedere a produrre la seguente documentazione: • copia autentica della licenza o dichiarazione d’immutata validità e caratteristiche della licenza; • certificato d’iscrizione alla Camera di commercio, industria e artigianato con dicitura valevole ai fini dell’antimafia riferita all’ultimo assetto societario aggiornato; 46 Dal catalogo alla progettazione e gestione dell’orario QUADRO DI RIFERIMENTO La descrizione delle diverse fasi in cui s’articola il processo d’allocazione, descritto nel paragrafo precedente, che porta all’orario di servizio, non deve far pensare all’orario di servizio come a un “prodotto” statico, perché al contrario è un “prodotto” dinamico, in continuo adeguamento. Il legislatore, sia comunitario sia italiano, ha previsto uno specifico strumento per rispondere alle esigenze di flessibilità delle imprese ferroviarie, soprattutto per quelle che svolgono servizi ferroviari merci, nell’ottica di rendere il servizio più competitivo con il trasporto su gomma. La VCO (variazione in corso d’orario) ha trovato disciplina da parte del legislatore nella cosiddetta richiesta ad hoc all’art. 31 del Dlgs 188/03 che si sostanzia nella richiesta di tracce orario che le IF presentano al GI nel corso di validità dell’orario con lo scopo di modificare tracce esistenti o richiederne delle nuove. La trattazione delle richieste in VCO presenta delle importanti differenze rispetto alle richieste relative all’orario annuale. Le tracce in VCO vengono trattate in ordine strettamente cronologico dal momento della loro presentazione e concesse di volta in volta nei limiti della capacità disponibile. Questo significa che 47 A3 15-02-2007 16:29 Pagina 48 [ Argomenti ] 9 FOCUS | Orario se due IF dovessero richiedere la stessa capacità o una IF presentasse una richiesta per capacità già impegnata non sorgono problemi di coordinamento o di saturazione dell’elemento infrastrutturale, poiché in ambito delle variazioni in corso d’orario vige il principio che chi richiede per primo la capacità acquista il diritto alla successiva assegnazione se vi è la disponibilità di capacità. Le VCO possono essere richieste in qualsiasi momento a eccezione che nei 15 giorni antecedenti e nei 15 giorni successivi alla data d’attivazione d’un orario annuale per favorire la messa in esercizio e il “rodaggio” del nuovo orario. Dal catalogo alla progettazione e gestione dell’orario • da 4 giorni solari a 5 ore ante partenza treno per tracce di breve percorrenza; • in tempo reale in caso d’emergenze (comprese quelle d’ordine pubblico). La risposta del gestore avverrà: • entro 5 ore ante partenza treno per richieste in gestione operativa di tracce a lunga percorrenza; • entro 2 ore ante partenza treno per richieste in gestione operativa di tracce a breve percorrenza; • tempestivamente per richieste in gestione operativa di tracce in tempo reale. 2.2. LA TEMPISTICA Le richieste di VCO devono essere avanzate almeno 30 giorni prima della data d’effettuazione, riducibile a 5 giorni solari, incluso quello della richiesta, per tracce singole e solo nel caso in cui l’impresa sia in possesso del contratto d’utilizzo dell’infrastruttura in essere. La risposta del GI deve pervenire entro 10 giorni dal ricevimento della richiesta e, in modo inderogabile, entro il terzo giorno antecedente l’effettuazione per singole tracce. Qualora la richiesta pervenga a meno di 5 giorni dalla data d’attivazione, la gestione della traccia è affidata al coordinatore Movimento, cioè viene studiata in gestione operativa. Questa tipologia di richiesta viene soddisfatta solo per quelle imprese ferroviarie già in possesso d’un contratto sottoscritto e pienamente efficace, garantendo la coerenza con le linee specificate nel certificato di sicurezza. Inoltre, solo i referenti accreditati delle imprese ferroviarie hanno la facoltà di richiedere modifiche alla tracce orario ed esclusivamente ai referenti autorizzati dal GI, presenti sul territorio e chiaramente individuati nel contratto d’accesso. La tempistica per quanto riguarda le richieste in gestione operativa è la seguente: • da 4 giorni solari a 12 ore ante partenza treno per tracce a lunga percorrenza; 48 2.3. L’ELABORAZIONE DELLE VCO Le tracce relative alle richieste in corso d’orario si predispongono da RoMan accedendo al sistema orari nel cosiddetto ambiente di lavoro “VIGORE”. In tal modo è possibile visualizzare le tracce da elaborare o in stato di lavorazione e gli utenti interessati. Le VCO trattano come oggetto sia le richieste commerciali provenienti dalle IF sia le modifiche d’orario necessarie a seguito d’un cambio di stato dell’infrastruttura. In quest’ultimo caso le VCO sono denominate “tecniche” e garantiscono la coerenza fra le tracce orario e l’infrastruttura ferroviaria individuata nel “modello rete”. Le tipologie di VCO che possono essere elaborate sono: • “nuovo treno”; • “nuovo treno in sostituzione di…”; • “modifica treno”. Sempre nell’ottica di rendere quanto più flessibile l’orario, recentemente è stata introdotta un’importante modifica regolamentare che stabilisce che le variazioni in corso d’orario non determinano la rinumerazione dei treni nei seguenti casi: • variazione dell’orario di partenza e/o d’arrivo; • prolungamento o limitazione del percorso originariamente programmato; • limitazione del percorso originariamente programmato e proseguimento su altra linea purché affiancata; 49 A3 15-02-2007 16:29 Pagina 50 [ Argomenti ] 9 • soppressione del percorso originariamente programmato e impostazione su altra linea, purché affiancata. La diramazione dei provvedimenti associati alle variazioni in corso d’orario verso le strutture periferiche di RFI che sovrintendono al controllo della circolazione avviene utilizzando l’applicativo ASTER-VCO derivato dal più generale progetto ASTER che permette la produzione delle schede treno e d’altri documenti d’ausilio alla condotta dei treni. Il sistema dirama giornalmente i provvedimenti alla periferia con un anticipo di 4 giorni rispetto alla data di prima circolazione, secondo un protocollo di diramazione delle VCO che tiene conto delle tipologie delle stesse, assicurando la ricezione delle informazioni da parte di tutte le strutture interessate e registrandone le conferme. NOTE 1 Sempre nell’ottica di far recuperare competitività al settore ferroviario, la Commissione è intervenuta anche sul fondamentale tema dell’interoperabilità delle varie reti nazionali. L’azione normativa s’è esplicitata con l’emanazione di due direttive: la direttiva 96/48 relativa ai sistemi ad alta velocità, recepita dall’Italia con il Dlgs 299 del 24 maggio 2001, e la direttiva 16/2001 relativa ai sistemi ferroviari convenzionali, recepita con il Dlgs 268 del 30 settembre 2004. Inoltre, sulla base degli obiettivi di medio periodo e delle azioni contenute nel Libro bianco del 2001 sui trasporti (La politica europea dei trasporti fino al 2010: il momento delle scelte, adottato con la COM 2001/370 della Commissione europea), la Commissione ha varato il “secondo pacchetto infrastrutture”, che si compone di tre direttive e d’un regolamento. La direttiva 49/04 riguarda la definizione degli elementi essenziali dei sistemi di sicurezza per il gestore dell’infrastruttura e le imprese ferroviarie. La direttiva 50/04 modifica le direttive sull’interoperabilità. La direttiva 51/04 prevede l’apertura della TERFN a tutte le tipologie di trasporto merci al 1° gennaio 2006 e dal 1° gennaio 2007 la liberalizzazione di tutti i servizi ferroviari merci nelle reti degli Stati membri. Il regolamento 881/04 istituisce l’Agenzia ferroviaria europea con compiti di solo coordinamento per la definizione dei princìpi comuni di sicurezza e degli standard d’interoperabilità. L’Agenzia ha sede a Valenciennes (Francia). In sede europea è inoltre in discussione il “terzo pacchetto infrastrutture”, che dovrebbe comporsi d’una direttiva relativa alla certificazione dei macchinisti sia per i treni destinati al trasporto di passeggeri sia per quelli merci, una direttiva relativa all’apertura del mercato per i servizi di trasporto ferroviario di passeggeri, un regolamento sui diritti dei passeggeri nel trasporto ferroviario internazionale e infine un regolamento circa la qualità dei servizi di trasporto ferroviario di merci. 2 50 Coincidente con la seconda domenica del mese di dicembre. A4 15-02-2007 16:30 Pagina 51 L’orario nei sistemi informatici PIER LUIGI GUIDA, VINCENZO AUTIERO Sistemi informativi circolazione della Direzione ICT di RFI SpA PAOLO MALATESTA Programmazione orari della Direzione commerciale di RFI SpA li sviluppi dei sistemi informativi nel settore dell’orario ferroviario o, più propriamente, della programmazione dell’esercizio hanno avuto nell’ultimo decennio un notevole impulso, con diversi obiettivi: • supportare la funzione commerciale di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) in ottica di processo, anche in considerazione dell’evoluzione che ha accompagnato il settore ferroviario nello stesso periodo (accesso all’infrastruttura ferroviaria, in relazione alle direttive europee); • sostenere le esigenze di scambio dati sia tra le società interne al gruppo Ferrovie dello Stato (FS) sia con nuovi clienti esterni (imprese ferroviarie); • cogliere l’opportunità delle nuove tecnologie informatiche, che nel frattempo s’imponevano sul mercato (servizi Internet su Web). Tale sviluppo ha in particolare consentito di disporre oggi d’un insieme d’applicazioni informatiche, che hanno raggiunto un elevato livello d’integrazione e ricoprono in modo orizzontale lo stesso processo di commercializzazione della rete ferroviaria, potendosi in sintesi identificare nelle seguenti aree più specifiche di processo, le quali saranno oggetto dell’illustrazione che segue (figura 1): • accesso all’infrastruttura ferroviaria; • progettazione esecutiva dell’orario di servizio; • variazioni in corso d’orario (VCO); • gestione del Catalogo tracce; • integrazione con i progetti europei e lo scambio dati necessario alla formazione degli orari internazionali. G 51 A4 15-02-2007 16:30 Pagina 52 [ Argomenti ] 9 fig. 1 – Applicazioni del processo orario FOCUS | Orario Accesso all’infrastruttura ferroviaria Progettazione esecutiva orario di servizio Gestione del catalogo tracce Variazioni in corso d’orario Integrazione con i progetti europei ACCESSO ALL’INFRASTRUTTURA FERROVIARIA In relazione alle evoluzioni che ha subìto la commercializzazione dell’infrastruttura ferroviaria, come già illustrato in precedente articolo, nasceva l’esigenza di realizzare uno strumento che potesse supportare la gestione del cosiddetto “accesso alla rete” ferroviaria, ovvero l’acquisizione delle richieste delle cosiddette tracce orario da parte delle imprese ferroviarie (IF), comprendendo tra queste sia Trenitalia sia le altre imprese che nel frattempo ottenevano il certificato di sicurezza. Tale richiesta deve in particolare soddisfare i requisiti di scadenza temporale, sicurezza e formalità dei dati oggetto della stessa; tanto al fine di rispettare anche l’esigenza di trasparenza e imparzialità di comportamento del gestore dell’infrastruttura (RFI).Tali requisiti sono stati quindi tradotti in una nuova applicazione informatica, denominata ASTER-IF, acronimo che deriva dal nome d’un più generale progetto (ASTER), già realizzato nell’ambito della stessa programmazione dei servizi, e accompagnato per l’occasione dalla stessa sigla IF, come sopra indicato (figura 2). fig. 2 – Schema di flusso ASTER-IF ASTER-IF File di scambio prodotto dalla IF ROMAN Dati commerciali Dati orari Dati integrativi DCM ASTER-QM 52 L’orario nei sistemi informatici È questo un progetto realizzato tramite nuova architettura di servizi Internet che nel frattempo si sono imposti nel nostro mondo, e attraverso i quali tutti siamo ormai avvezzi a interagire con mondi informatici e aziende esterne.ASTER-IF consente alle imprese ferroviarie di trasmettere le richieste di tracce orario al gestore dell’infrastruttura ferroviaria, definendo una serie d’informazioni tecnicocommerciali che saranno poi utilizzate dall’orarista per la definizione delle relative tracce orario nonché per l’attività di rendere compatibili le stesse nella costruzione dell’intera maglia orario, visualizzabile infine nel tradizionale e cosiddetto grafico orario. Le imprese ferroviarie devono provvedere anche a caratterizzare le stesse richieste con le caratteristiche dei servizi commerciali che s’intende offrire a bordo treno, alimentando quindi una base dati completa (ASTER-QM), che RFI potrà quindi utilizzare nell’attività di pubblicizzazione dell’offerta all’interno delle stazioni (quadri murali arrivi/partenze), come verrà poi illustrato in dettaglio. È possibile constatare come le imprese già in questa fase debbano sottoporre al gestore dell’infrastruttura un notevole volume di dati, per cui è stata anche prevista la possibilità d’un caricamento “batch” di dette informazioni. Utilizzando tale possibilità, il sistema è in grado d’acquisire in maniera più diretta e massiva le stesse richieste. È il caso in particolare di Trenitalia, che in questa fase invia i dati per circa 16.000 servizi (circa 13.000 passeggeri e circa 3.000 merci; si ricorda che in media circolano oltre 9.000 treni/giorno). Si realizza in tal caso un classico esempio d’applicazione B2B,“business-to-business”, cioè la possibilità di mettere in interazione diretta i sistemi informativi di due o più imprese cliente-fornitore, che qui diventano impresa di trasporto e gestore dell’infrastruttura. Si può peraltro ipotizzare che questo momento d’accesso all’infrastruttura rappresenti anche per la stessa IF la conclusione d’un proprio processo di pianificazione aziendale, che potrà utilizzare il supporto del proprio sistema informativo, e quindi “aprirsi” al fornitore di tracce treno. ASTER-IF è stato per la prima volta utilizzato per l’orario 2005-2006 e ha consentito di realizzare altri prodotti dell’orario commerciale, quali l’M53 per il pubblico in stazione, più oltre 53 A4 15-02-2007 16:30 Pagina 54 [ Argomenti ] 9 FOCUS | Orario descritto. Per presentare richiesta di tracce (figura 3) le imprese ferroviarie in possesso dei requisiti prescritti sono tenute a utilizzare la procedura informatizzata accessibile dal sito Internet di RFI, all’indirizzo http://www.rfi.it. fig. 3 – Immagine video dell’applicazione ASTER-IF L’orario nei sistemi informatici • i profili plano-altimetrici della linea ferroviaria (cioè la descrizione puntuale delle “livellette” o gradienti, nonché delle curve del relativo tracciato che deve percorrere un treno); • le caratteristiche di potenza della locomotiva, o più in generale del mezzo di trazione, e le caratteristiche di resistenza del convoglio, nonché le caratteristiche di frenatura (figura 4). 500 ETR 1 200 fig. 4 – Caratteristiche di trazione e resistenza (ETR500) 150 100 50 0 0 PROGETTAZIONE ESECUTIVA DELL’ORARIO DI SERVIZIO La progettazione esecutiva dell’orario di servizio è il settore d’attività che, tradizionalmente, è stato il primo e principale prodotto a essere informatizzato in ambito ferroviario. Ciò è in pratica cominciato a partire dagli anni 70 del XX secolo, allorché l’introduzione dei calcolatori elettronici (all’epoca i cosiddetti “mainframe”) furono dapprima utilizzati per il calcolo delle tabelle di percorrenza; attività che pertanto, per la prima volta, veniva “favorevolmente” sottratta all’orarista (come si chiama in gergo il tecnico o progettista dell’orario ferroviario). Si ricorda che input principale allo stesso processo di calcolo sono, in estrema sintesi: 54 50 100 150 200 250 Al termine di detta elaborazione, che in estrema sintesi calcola e integra “al passo” l’equazione fondamentale del moto, ne risultano una simulazione di marcia (figura 5) e una tabella di percorrenza (figura 6), la quale, con determinate tolleranze, rappresenta la marcia possibile d’un treno di determinate caratteristiche su una certa linea. Si tratta quindi di “traccia pura”, che l’orarista dovrà in seguito completare con altri dati essenziali (in particolare margini di tolleranza) e rendere compatibile con quelle di tutti gli altri treni previsti sullo stesso percorso, per realizzare il classico orario grafico che caratterizza ciascuna linea ferroviaria. In particolare la tabella di percorrenza riporta il dettaglio delle località della traccia alle quali vengono associati i tempi di marcia, 55 15-02-2007 16:30 Pagina 56 1 200 VP..P.N. fig. 5 – Simulazione marcia treno (diagramma velocità in corrispondenza d’una fermata) FOCUS | Orario CA DAVID [ Argomenti ] 9 6 59 60 150 Speed [km/h] 100 50 52 53 54 55 Time [min] 56 57 58 3.0 51 110.0 50 106.0 0 106.0 A4 L’orario nei sistemi informatici • i margini supplementari, ovvero tempi aggiuntivi “localizzati” per lavori di lunga durata di manutenzione e/o potenziamento dell’infrastruttura specie in corrispondenza dei nodi ferroviari; • i tempi di sosta, per assolvere al servizio viaggiatori o al servizio tecnico per le merci o per realizzare coincidenze o d’interscambio con altri treni; • ulteriori tempi aggiuntivi, detti “allungamenti”, che devono assicure la compatibilità delle tracce in coerenza con il distanziamento garantito dalle caratteristiche tecnologiche d’esercizio della linea. La progettazione delle tracce orario deve tener conto inoltre d’ulteriori indicazioni quali: fig. 6 – Tabella di percorrenza elaborata da RoMan 6/22 in caso di PP (“pass-pass”, transito per la località precedente e successiva), SP (“stop-pass”, fermata nella località precedente e transito nella successiva), PS (“pass-stop”) e SS (“stop-stop”). Ogni tipo di treno è caratterizzato da uno standard di progetto identificabile con il cosiddetto codice d’impostazione costituito da: • tipo di mezzo di trazione; • massa bloccata; • percentuale massa frenata; • velocità massima veicoli; • rango del materiale rimorchiato; • tipo di frenatura (merci o viaggiatori). Si ricorda peraltro che un tipo di materiale può essere autorizzato su una data linea ferroviaria se soddisfa le relative norme di circolabilità (derivanti ad esempio da peso assiale, sagoma ecc.). Come accennato, la “traccia pura” dev’essere inoltre caratterizzata dall’orarista nel vero e proprio programma di marcia del treno con: • i margini di regolarità, ovvero tempi aggiuntivi da assegnare anche in base a norme internazionali per prevedibili esigenze di manutenzione dell’infrastruttura e/o regolarità di circolazione; 56 57 A4 15-02-2007 16:30 Pagina 58 [ Argomenti ] 9 FOCUS | Orario • le specifiche di circolazione (figura 7); • l’utilizzo delle risorse messe in gioco dalle imprese di trasporto in termini di mezzi e di personale; • l’utilizzo degli impianti origine e termine o altri di linea (si veda l’articolo relativo al piazzamento treni) nonché le operazioni tecniche di “terminalizzazione” (manovra, garaggio, rifornimento idrico e carburante, manutenzione, pulizia ecc.); • ulteriori aspetti organizzativi. fig. 7 – Esempio di specifiche di circolazione (distanziamento in caso di blocco automatico BA/BAB e blocco conta-assi BCA) Pertanto la programmazione dell’orario ferroviario si basa su numerosi elementi, la cui integrazione deve garantire elevati livelli di qualità in termini di: • puntualità; • integrazione tra i vari servizi; • robustezza, ovvero capacità d’assorbire le perturbazioni. Il passo successivo dello sviluppo informatico, con l’introduzione di sistemi di supporto di disegno grafico, cosiddetti CAD (Computer Aided Design), è stato quello di trasformare con questi ultimi l’attività di graficazione dello stesso orario. Attività che in FS, come nelle altre ferrovie, fu introdotta dapprima con sistemi informatici “stand alone”, ovvero gruppi di stazioni di lavoro che, pur rimanendo a disposizione dei singoli gruppi d’oraristi operanti nei diversi Compartimenti, restavano 58 L’orario nei sistemi informatici ambienti isolati tra loro; né potevano assicurare, in assenza d’un sistema e base dati centrale, la totale integrità e completezza dei dati necessari a un processo di progettazione unico e integrato a livello d’intera rete. Questa esigenza è stata soddisfatta in fase successiva, attraverso un nuovo sistema informatico, entrato in esercizio nel 1999 e tuttora operativo, denominato Sistema orari e basato su un prodotto software di mercato (RoMan – Route Management), fornito da Siemens Austria. Lo stesso prodotto, passato in gestione alla società di outsourcing informatica TSF, è stato tuttavia oggetto nel tempo d’un notevole sviluppo, sia per renderlo adeguato ai maggiori requisiti di RFI sia per integrarlo nel sistema informativo più generale di quest’ultima. In realtà oggi lo stesso ambiente RoMan conserva dell’originale essenzialmente solo il “nocciolo” CAD di disegno grafico, essendo stato migliorato e ampliato in diverse altre funzionalità, che peraltro sono state riacquisite dall’originale prodotto e rese disponibili anche ad altre ferrovie.Tipica è la rappresentazione del grafico orario spazio-tempo su cui opera in modo interattivo l’orarista (figura 8). fig. 8 – Interfaccia interattiva di disegno del grafico orario 50 0,0 MILANO CENTRALE 7,7 (Mi. Greco) 6,0 (MI. P.G.) 00 (MI. Sm.to) 3,9 MILANO LAMBRATE 12,4 (Treviglio) 2,8 QUADRIVIO TALIEDO 4,4 POSTO MOVIMENTO TRECCA 5,8 POSTO DI BLOCCO AUTOMATICO 339 9,8 MILANO ROGOREDO 8,2 (Alessandria) 206,6 S. DONATO MILANESE 206,0 DOPPIO BIVIO S. DONATO MILANESE 204,5 BORGOLOMBARDO 202,8 S. GIULIANO MILANESE 197,9 MELEGNANO 195,0 POSTO COMUNICAZIONE SORDIO 199,9 S. ZENONE AL LAMBRO 11 10 Copia treno F2, Genera treno F3, Adattare treno F4, Posizionare sul treno F5, Biecchi F6, Ultimo treno F9, Ultimo treno + posizione grafica F11 20 Treno 30 40 50 Tempo cursore 59 A4 15-02-2007 16:30 Pagina 60 [ Argomenti ] 9 FOCUS | Orario S’evidenzia che, nella materia in argomento, il termine di “progettazione esecutiva” resta attività specifica dello stesso orarista e, più in generale, del gestore di rete, che pertanto ha il compito d’integrare e compatibilizzare tracce di diverso tipo e di diversi operatori di trasporto. Deve infatti assumersi che ciascuna IF abbia prodotto al proprio interno una propria bozza d’orario, quale progetto preliminare, che sia stata acquisito come già detto in ambiente ASTERIF, per essere quindi tradotto in esecutivo. Val la pena di sottolineare che il prodotto della stessa progettazione del gestore dovrà inoltre definirsi propriamente “orario di servizio”, intendendo con tale dizione l’orario che rappresenta la base dell’esercizio ferroviario, e che, nell’ottica e per l’uso dell’impresa ferroviaria, potrebbe avere dati ulteriori o “modificati”. Un esempio di ciò è la classica “precisione d’orario”, che nel caso di quello di servizio, a uso del macchinista e di tutti gli operatori della circolazione ferroviaria, rispetta il 1/2 (mezzo) minuto, che diventa minuto intero quando si riporta nell’orario commerciale, a tutti noto. Un altro esempio di “diversità” potrebbe essere il fatto che una carrozza ristoro, pur essendo prevista tra i veicoli e quindi compresa nella composizione tecnica del treno, potrebbe non svolgere il relativo servizio commerciale. Ci possono più in generale essere altri casi di “specializzazione” dell’orario tecnico o di servizio in orario commerciale. L’utilizzo d’uno strumento informatico CAD nella fase in questione supporta l’orarista in particolare nell’individuazione dei cosiddetti conflitti o interferenze di circolazione, che devono essere risolti (tramite il rispetto del distanziamento, intervalli di tolleranze per incroci e/o precedenze ecc.), ad esempio con l’evidenziazione in colore delle zone in “conflitto” e dei vincoli di distanziamento (figure 9 e 10).Tuttavia detti disegnatori d’orario non sono anche “risolutori” degli stessi conflitti; funzione che si demanda a ulteriori strumenti informatici, quali simulatori o algoritmi d’ottimizzazione della circolazione, che possono lavorare in parallelo ai suddetti ambienti grafici (si veda l’articolo successivo sulle applicazioni della ricerca operativa all’orario ferroviario condotte in RFI). 60 L’orario nei sistemi informatici 10 154,9 20 30 40 50 10 S. STEFANO LODIGIANO 00,1 (Voghera) 146,8 PIACENZA 138,0 PONTENURE 131,9 CADEO 125,2 FIORENZUOLA fig. 9 – Rappresentazione in RoMan d’incompatibilità di circolazione (“conflitti”) fra treni 118,2 POSTO MOVIMENTO ALSENO 111,8 FIDENZA 102,2 CASTELGUELFO 80,7 PARMA 78,9 S. ILARIO 72,8 VILLA CADÈ 81,4 REGGIO EMILIA 49,8 RUBIERA 36,8 MODENA 25,0 CASTELFRANCO D’EMILIA 17,1 SAMOGGIA 12,7 ANZOLA 9,5 LAVINO 10,3 (Bo. Corticella) 9,2 (Nogara) 3,4 BIVIO/P.C. S. VIOLA 0,0 BOLOGNA C.LE Treno Copia treno F2, Genera treno F3, Adattare treno F4, Posizionare sul treno F5, Biecchi F6, Ultimo treno F9, Ultimo treno + posizione grafica F11 10 154,9 20 30 40 50 13 10 Tempo cursore 20 30 40 fig. 10 – Visualizzazione dei vincoli di distanziamento S. STEFANO LODIGIANO 00,1 (Voghera) 146,8 PIACENZA 138,0 PONTENURE 131,9 CADEO 125,2 FIORENZUOLA 118,2 POSTO MOVIMENTO ALSENO 111,8 FIDENZA 102,2 CASTELGUELFO 80,7 PARMA 78,9 S. ILARIO 72,8 VILLA CADÈ 81,4 REGGIO EMILIA 49,8 RUBIERA 36,8 MODENA 25,0 CASTELFRANCO EMILIA 17,1 SAMOGGIA 12,7 ANZOLA 9,5 LAVINO 10,3 (Bo. Corticella) 9,2 (Nogara) 3,4 BIVIO/P.C. S. VIOLA 0,0 BOLOGNA C.LE Copia treno F2, Genera treno F3, Adattare treno F4, Posizionare sul treno F5, Biecchi F6, Ultimo treno F9, Ultimo treno + posizione grafica F11 Treno Tempo cursore L’utilizzo del sistema RoMan ha peraltro consentito di: • superare la precedente organizzazione di progettazione 61 A4 15-02-2007 16:30 Pagina 62 [ Argomenti ] 9 FOCUS | Orario orario a livello compartimentale, consentendo una progettazione anche per linee di percorso nazionali; • assicurare un’unica banca dati nazionale dell’orario in corso di formazione e di quello attualmente in vigore. I due suddetti ambienti corrispondono, dal punto di vista logico, a due “banche dati”, di cui una, l’orario corrente, è quella di riferimento per la circolazione ferroviaria; e l’ambiente di studio, che resta utilizzabile per altre attività di pianificazione dello stesso orario nonché per quello in corso di pianificazione, e che, una volta consolidato, si sostituirà al primo (questo momento di passaggio avviene attualmente in dicembre d’ogni anno). L’architettura informatica di RoMan è di tipo “client/server”, ovvero un sistema centrale (server) al quale sono collegate in rete telematica ad alta velocità oltre cento postazioni di lavoro distribuite su tutto il territorio; in particolare presso la Direzione commerciale di RFI di Roma sono presenti circa 20 postazioni. RoMan è in grado di gestire anche altri dati necessari alla formazione dell’orario di servizio, quali “interruzioni” programmate d’un binario o di tratti di linea, ovvero i periodi del giorno in cui sono previste attività di manutenzione della linea ferroviaria che richiedono la sospensione della circolazione dei treni. I PRODOTTI DELL’ORARIO DI SERVIZIO In modo più specifico il Sistema orari consente la produzione corrente dei cosiddetti prodotti dell’orario di servizio quali: • bollettini orario (che, secondo termine tradizionale, rappresentano per ciascun treno una scheda orario su cui sono riportati sia l’orario vero e proprio, quale transito/sosta in ciascuna località di servizio, sia le caratteristiche tecniche del materiale nonché gli allungamenti) (figura 11); • quadri orario (figura 12); • grafici orario; • statistiche e altri documenti. 62 L’orario nei sistemi informatici fig. 11 – Bollettino treno di sintesi Al termine di detta fase di progettazione è in definitiva disponibile l’orario di servizio per ciascun treno di cui è prevista la circolazione sulla rete. E questa fonte informativa ha innumerevoli, importanti applicazioni. Infatti lo stesso orario di servizio: • dev’essere fornito, sempre attraverso trasferimento automatico di dati, agli altri sistemi informatici di RFI che presiedono alla circolazione dei treni, in particolare il sistema PIC (Piattaforma integrata circolazione) che gestisce i sistemi di controllo in tempo reale e supervisione del traffico nelle sale operative, i sistemi di comando-controllo, quali CTC e CCL, nonché il più recente SCC; • deve alimentare il sistema ASTER-ST, altra applicazione fondamentale del Sistema orari, che è responsabile dell’aggiornamento e produzione della cosiddetta Scheda treno, 63 A4 15-02-2007 16:30 Pagina 64 [ Argomenti ] 9 FOCUS | Orario fig. 12 – Quadro orario nonché a tutti i sistemi di carattere commerciale (marketing, vendita ecc.) e d’informazione al pubblico, di responsabilità delle stesse imprese ferroviarie. Si evince da ciò come il Sistema orari è in realtà un “cuore informativo” che pulsa periodicamente e deve aggiornare in modo assolutamente tempestivo e corretto i suoi innumerevoli clienti. VARIAZIONI cioè il documento, sempre prodotto per via completamente informatica, che riporta lo stesso orario di servizio e altre indicazioni di sicurezza per la circolazione (velocità massima, tipi di blocco ecc.), che dev’essere consegnato al macchinista e al personale di ciascun treno prima della partenza; • dev’essere nel contempo trasferito ai sistemi automatici d’informazione al pubblico di RFI, che devono naturalmente essere aggiornati sul corrente orario programmato; • dev’essere messo a disposizione di tutti gli altri sistemi e utenti che devono accedere allo stesso orario ferroviario; in particolare i sistemi informativi delle imprese commerciali di trasporto. Si pensi infatti, solo con breve cenno, a tutte le attività di programmazione dell’esercizio delle stesse imprese, che al proprio interno avranno in generale seguito un processo di definizione parallelo a quello dello stesso progetto orario esecutivo, 64 L’orario nei sistemi informatici IN CORSO D ’ ORARIO Come già si è accennato, l’orario è una realtà altamente dinamica la quale, specie negli ultimi anni, ha sensibilmente incrementato il requisito d’essere dotata di notevole flessibilità perché soggetta a continui aggiornamenti, anche e soprattutto in relazione all’incrementata dinamicità del mercato delle imprese di trasporto e alle nuove regole che governano i rapporti fra il gestore di rete e le imprese stesse. La necessità d’apportare “variazioni in corso d’orario” (VCO) ha reso necessario lo sviluppo d’una nuova applicazione informatica, nota appunto come “Gestione VCO”, che consente di gestire il processo di variazione dell’orario, come descritto in altro articolo, e in particolare per quanto attiene: • variazione delle tracce orario; • variazione della composizione ovvero delle caratteristiche tecniche dei treni; • prolungamento o limitazione del percorso originariamente programmato; • limitazione del percorso originariamente programmato o proseguimento su altra linea; • soppressione del percorso originariamente programmato e impostazione su altra linea; • soppressione definitiva o introduzione di nuovi treni. In generale, la lavorazione d’una variazione in corso d’orario comporta la generazione d’una nuova traccia orario nel Sistema orari e quindi vede una stretta interazione tra i siste- 65 A4 15-02-2007 16:30 Pagina 66 [ Argomenti ] 9 FOCUS | Orario mi ASTER-IF, RoMan e il sistema Scheda treno.Tale applicazione software consente di mantenere traccia di tutte le richieste di variazioni (cioè, come visto, inserimento, modifica o cancellazione); in particolare, l’interazione con il sistema RoMan si traduce nella creazione d’una nuova traccia orario o d’una nuova “versione” d’una traccia già esistente, ma con caratteristiche, per così dire tecniche, differenti dalla precedente; ad esempio: • richiesta d’un nuovo treno: viene generata una nuova traccia orario (“versione 1”); • modifica delle caratteristiche d’un treno esistente (“versione 1”): viene generata una nuova versione della traccia orario pre-esistente, caratterizzata però dalle variazioni richieste; • cancellazione/soppressione del treno esistente: viene generata una nuova versione della traccia orario pre-esistente, caratterizzata da una periodicità “nulla” a indicare la cessata circolazione. Lo stesso software implementa automatismi e controlli, non solo formali, che consentono di non impiegare più l’orarista in attività ripetitive e quindi di per sé non produttive. Ad esempio, s’è previsto l’aggiornamento automatico dei dati relativi alla validità delle versioni del treno, oltre che la notifica diretta agli attori coinvolti nelle variazioni, in una sorta di workflow di processo che tiene traccia, oltre che delle attività in corso, anche del tempo impiegato per completare le stesse, a garanzia dell’integrità e completezza del lavoro. In particolari casi, il processo di variazione d’orario, per sua stessa natura, finisce per coinvolgere aspetti connessi, oltre che con la regolarità dell’esercizio ferroviario, con aspetti talvolta connessi con la sicurezza; si pensi a variazioni dell’infrastruttura che possono influire anche sulle velocità massime indicate al macchinista sulla scheda treno. 66 L’orario nei sistemi informatici Pertanto, a tutta garanzia dell’intero processo si sono predisposti necessari e opportuni livelli d’autorizzazione di gestione dei dati ed è stata istituita una figura centrale di coordinamento per le variazioni in corso d’orario, che assume compiti di verifica e controllo delle attività, prima di consentire la trasmissione delle variazioni ai vari sistemi informativi che da queste in qualche modo dipendono. Inoltre il processo VCO coinvolge anche tutti gli addetti alla circolazione treni, che devono essere informati in modo puntuale sullo stato e sulle caratteristiche delle variazioni dell’orario treni. Per garantire la distribuzione tempestiva e capillare di tali informazioni è stato anche predisposto un apposito modulo software (ASTER-VCO) per uso specifico degli operatori Movimento, che ad esempio aggiorna quotidianamente la base dati da questi ultimi accessibile in ogni stazione. A questa applicazione, sviluppata utilizzando sempre servizi WEB, sono collegate, sempre in rete telematica ad alta velocità, circa 750 postazioni di lavoro distribuite su tutto il territorio presso le Direzioni compartimentali movimento (reparti gestione circolazione, reparti territoriali movimento e stazioni). IL CATALOGO TRACCE Un’altra applicazione che di recente è stato possibile realizzare grazie ai nuovi strumenti informatici via Web/ Internet è il cosiddetto Catalogo tracce merci, già preimpostate in piano orario, che l’impresa ferroviaria può scegliere e richiedere all’occorrenza per l’effettuazione alla Direzione commerciale di RFI (figura 13). In tal modo, tramite l’accesso pubblico alla stessa applicazione (www.rfi.it) è possibile che il cliente scelga una soluzione di percorso dalla stazione d’origine a quella di destinazione sulla base d’un insieme di tracce aventi una tipica 67 A4 15-02-2007 16:30 Pagina 68 [ Argomenti ] 9 FOCUS | Orario fig. 13 – Offerta tracce in Catalogo IL NUOVO L’orario nei sistemi informatici M53 L’esigenza d’offrire ai passeggeri – clienti finali del trasporto ferroviario in stazione – un’informazione più precisa, affidabile e dettagliata sull’orario dei treni ha richiesto la realizzazione d’una grafica più chiara e leggibile per i tradizionali “quadri orario”, a tutti noti, che forniscono le informazioni su arrivi (quadro bianco) e partenze (giallo) dei treni (figura 14). fig. 14 – Il nuovo M53 percorrenza merci. Non è necessario che le due stazioni appartengano a un’unica traccia, in quanto il sistema è in grado di congiungere più tracce elementari e comporle in coincidenza (sino a tre) per soddisfare la relazione richiesta. È prevista inoltre un’evoluzione della stessa applicazione, attraverso la quale il cliente, una volta selezionata la traccia, o comunque la composizione di tracce più favorevole al servizio di trasporto richiesto, possa “ordinarla” via Internet e quindi richiederne la contrattualizzazione commerciale attraverso lo stesso strumento. In tal modo risulterà possibile che, per la stessa data oggetto della richiesta, il sistema ne acquisisca la vendita e quindi elimini dal catalogo di prenotabilità la stessa traccia. È stata peraltro già messa a disposizione sempre su sito pubblico un’applicazione collegata che consente di selezionare un percorso comunque impostato sulla rete e di calcolare il valore preliminare del pedaggio. 68 Questi, che in termine di gergo vengono anche chiamati M53 (per il pubblico), dopo circa quindici anni sono stati completamente rivisti e aggiornati, nonché realizzati in modo completamente informatico. La nuova veste grafica ha previsto una più efficace riorganizzazione dei dati e l’utilizzo d’una simbologia semplificata per agevolare la consultazione e per renderla peraltro più rapida e “amichevole”, come illustrato in altro articolo.Tali esigenze hanno perciò condotto alla realizzazione del progetto denominato M53-QM (quadri murali). Quest’ultimo ha avuto fra l’altro obiettivo di: • conseguire una maggiore flessibilità e rapidità del processo di produzione e stampa; • garantire la possibilità di ristampe periodiche in modo più affidabile; 69 A4 15-02-2007 16:30 Pagina 70 [ Argomenti ] 9 FOCUS | Orario • ridurre i costi di produzione e, non ultimo, • calibrare in maniera opportuna le “tirature” e i formati dei quadri murali, riducendo i volumi di scorta e adeguando gli stessi stampati alle diverse esigenze delle bacheche in stazione. In precedenza, i quadri murali di stazione venivano realizzati da Trenitalia, che provvedeva a integrare i dati relativi di arrivi/ partenze, estratti dalla banca dati “Orario ufficiale” con la componente orari del Sistema orari di RFI (RoMan) e con le informazioni relative ai binari di ricevimento, a loro volta forniti dalle Direzioni compartimentali movimento (DCM) su indicazioni dei propri reparti territoriali movimento (RTM), che provvedevano ad aggiornare e verificare “manualmente” le bozze predisposte presso le varie tipografie. Con la realizzazione dell’applicazione in questione, resa operativa a fine marzo 2006, il processo di produzione e stampa dei quadri murali, oltre che essere ricondotto in ambito RFI, è stato quindi oggetto d’un sensibile intervento di re-engineering, e quasi del tutto automatizzato. In particolare i dati orario predisposti dagli oraristi vengono integrati con le informazioni relative ai binari di ricevimento, direttamente inserite a terminale dai reparti territoriali movimento, mentre le informazioni commerciali relative ai servizi bordo treno sempre per via informatica possono essere direttamente fornite dalle imprese ferroviarie, utilizzando la stessa applicazione ASTER/IF di cui s’è già detto. Restano tuttavia alcune informazioni (ad esempio autoservizi sostitutivi o servizi d’altre Ferrovie regionali) che tuttora sfuggono al “nostro” sistema informativo e richiedono alcune integrazioni manuali. A tale applicazione, sviluppata anch’essa tramite servizi Web, sono collegate circa 200 postazioni di lavoro distribuite su tutto il territorio presso le Direzioni compartimentali movimento (reparti territoriali movimento) e la Direzione commerciale. 70 PATHFINDER: DATI ORARI IN L’orario nei sistemi informatici EUROPA L’esigenza dello scambio dei dati orario in ambito internazionale trova origine nella necessità di supportare le attività delle cosiddette “Conferenze orario internazionali”, tenute periodicamente nell’ambito dell’organizzazione internazionale denominata “FTE-Forum Train Europe”. Anche in tal caso è evidente la necessità che più reti e imprese ferroviarie scambino dati in modo certo e tempestivo degli orari di “passaggio al confine”, nel corso dei relativi processi di costruzione degli stessi orari. Ciò ha dato vita in anni recenti al progetto internazionale Pathfinder. In questo ambito è stato realizzato un sistema software in grado di facilitare la gestione delle richieste e delle prenotazioni delle tracce orario internazionali (che in analogia al caso nazionale possono essere messe a catalogo e non) da parte delle varie imprese di trasporto europee. Lo sviluppo di Pathfinder è stato inizialmente coordinato dalle Ferrovie Elvetiche (SBB), che tradizionalmente curavano l’organizzazione delle Conferenze orario, per essere quindi trasferito a RNE (Rail Net Europe), associazione dei gestori infrastruttura europei, con sede a Vienna, di più recente costituzione. Pathfinder non rappresenta tuttavia un sistema di progettazione comune degli orari, quanto una piattaforma che facilita la comunicazione dei dati essenziali e la gestione d’un cosiddetto “dossier” treno che tiene traccia dei dati oggetto d’accordo e definitivo consolidamento tra i vari gestori d’infrastruttura (GI) europei e le imprese ferroviarie che programmano servizi internazionali. Il sistema non prevede quindi funzioni d’elaborazione e connessione di tracce orario fra le diverse reti, essendo la progettazione delle tracce orario di competenza specifica e interna ai vari sistemi di progettazione orario nazionali. L’architettura informatica è di tipo Web, ovvero un sistema centrale (gestito 71 A4 15-02-2007 16:30 Pagina 72 [ Argomenti ] 9 dalla stessa RNE-Rail) al quale sono collegati in rete pubblica i vari GI europei e le imprese ferroviarie aderenti al FTE. Gli utenti di Pathfinder necessitano, per il suo utilizzo, d’un semplice browser Internet oltre che delle apposite credenziali d’accesso. Per garantire la necessaria integrazione con il nostro Sistema orari è stato sviluppato uno specifico modulo software – “Pathfinder-Adapter” – che assolve alla necessità di tradurre le informazioni delle tracce orario, del sistema di progettazione orario RoMan di RFI, nel formato “XML”, definito come standard per il sistema centrale Pathfinder (figura 15). fig. 15 – Processo di scambio dati fra Sistema orari (RFI) e Pathfinder Resta quindi cura della Direzione commerciale RFI gestire il rapporto con il sistema centrale Pathfinder, curando, attraverso un’apposita interfaccia integrata allo stesso RoMan, di: • estrarre dal data base di quest’ultimo le liste di treni programmati internazionali; • produrre file in formato XML, come richiesti da Pathfinder, per inviarli a quest’ultimo; • ottenere viceversa dal sistema europeo i dati dei treni esteri che interessano al confine la nostra rete. 72 A5 15-02-2007 16:31 Pagina 73 Nuovi quadri murali M53: produzione e distribuzione 1. L’INNOVAZIONE SIMONA CRISTOFARI Servizi per la clientela della S.O. esercizio della Direzione movimento di RFI SpA NELLA TRADIZIONE RFI è da anni impegnata nel presidio degli indicatori di qualità che riguardano le informazioni al pubblico in stazione nel loro complesso, e in particolare di quelle fisse. In una prima fase, iniziata nel 2000 nell’ambito della pubblicazione della prima Carta dei servizi, s’è introdotto un processo d’accertamento costante teso a verificare che tutti gli impianti fossero regolarmente dotati di quadri orario aggiornati, elementi irrinunciabili per una corretta informazione. Successivamente s’è passati al controllo dell’indicatore definito “integrità e fruibilità delle fonti informative cartacee”, effettuato mediante un periodico monitoraggio aziendale, unito all’analisi dei risultati ottenuti attraverso l’Osservatorio di mercato; questo strumento è stato realizzato da RFI per la misurazione della qualità erogata nello svolgimento dei servizi di stazione e di quella percepita dai clienti, negli impianti più frequentati della rete, con campionamenti mensili svolti da società di rilevazione demoscopica. Dai risultati raccolti si comprende come il M53, questo semplice foglio-notizie, non possa essere considerato un supporto anacronistico, ma rimanga ancora oggi, nell’epoca della comunicazione basata sulla tecnologia più spinta, un riferimento affidabile e rassicurante in caso di black out dei sistemi di supporto all’informazione variabile, e comunque un trait d’union irrinunciabile nel solco d’una tradizione pluridecennale che lo rendeva pressoché l’unica fonte d’informazione disponibile in stazione. L’attenzione volta al suo rinnovamento è servita ad ammodernarne 73 A5 15-02-2007 16:31 Pagina 74 [ Argomenti ] 9 FOCUS | Orario la veste assecondandone l’evoluzione, nel rispetto comunque dei contenuti da sempre richiesti dalla clientela, per fornire al viaggiatore in partenza (o a chi attende qualcuno in arrivo), dal momento in cui entra in stazione a quando conclude il proprio percorso, una serie di riferimenti certi. È vero, il M53 è solo il programma del servizio teorico che l’azienda s’impegna a offrire ai viaggiatori e può non corrispondere al dato reale, ma fornisce indicazioni che non si trovano da altre parti, soprattutto quando la stazione è silenziosa, è “spenta” o non è proprio dotata di tecnologie particolari. Attraverso la lettura degli M53 si riesce a conoscere informazioni preziose, come il numero per riconoscere il treno, il binario teorico di ricevimento, i servizi offerti a bordo, le fermate con i relativi orari a destinazione, le periodicità ecc. Infine, argomento della massima rilevanza, attraverso la pubblicazione degli M53 viene certificato l’impegno che RFI s’assume, nella veste di gestore dell’infrastruttura, a garantire il rispetto dell’offerta di servizio. Tutte queste considerazioni hanno fatto sorgere in RFI l’esigenza di rivedere questo componente storico della tradizione ferroviaria per inserirlo in un contesto più moderno in cui il processo per informare i clienti è più articolato rispetto al passato e quindi più complesso. 2. LE PIÙ RECENTI INIZIATIVE DI PER LA GESTIONE DEL PROCESSO D’INFORMAZIONE AI CLIENTI RFI L’attività d’informazione al pubblico nell’ambito delle stazioni della rete nazionale riveste un’importanza sempre crescente, evidenziata anche dai risultati di customer satisfaction che la collocano tra gli indicatori più importanti per i clienti. Nel tempo, l’abituale missione degli operatori della Direzione movimento, diretta ad assicurare la regolarità e la sicurezza nella circolazione, s’è andata arricchendo delle competenze proprie del processo d’informazione al pubblico, che da attività accessoria alla circolazione ha acquistato una propria autonomia e di conseguenza ha subìto un forte impulso innovativo. La corretta conduzione di que- 74 Nuovi quadri murali M53: produzione e distribuzione sto processo, anche e soprattutto in caso di circolazione perturbata, eleva il livello della qualità erogata, permettendo di dare risposte adeguate alle aspettative della clientela. Per questa ragione sono stati progettati interventi di tipo organizzativo, tecnologico e di monitoraggio sull’intera gamma delle attività connesse con l’informazione al pubblico. L’ideazione dei nuovi quadri M53, che costituiscono lo strumento più semplice ma ineliminabile del quale dotare gli impianti ferroviari, è solo una delle numerose iniziative promosse da RFI negli ultimi anni per assicurare un prodotto sempre più adeguato per l’innalzamento del livello complessivo del servizio. Fra gli altri interventi è opportuno citare la redazione del nuovo Manuale degli annunci sonori varato nell’aprile del 2005 a fronte di un’importante operazione di formazione degli operatori per l’informazione al pubblico e d’adeguamento dei sistemi tecnologici a supporto. Con questa iniziativa è stato completamente rivisto l’approccio linguistico agli annunci sonori diffusi in stazione, con l’intento, dai risultati ottenuti rivelatosi vincente, di renderli più semplici, immediati e comprensibili. Nel recente passato, e con attività che proseguiranno nei prossimi anni, RFI ha dato impulso alla realizzazione dei progetti d’installazione di nuove tecnologie automatiche per la gestione dell’informazione al pubblico visiva e sonora in numerosi impianti, promuovendo l’implementazione di sistemi di nuova generazione di tipologia omogenea su tutta la rete nazionale. Contemporaneamente è stato studiato il futuro assetto organizzativo che consentirà la gestione dell’informazione e della comunicazione, in caso di perturbazione della circolazione o di situazioni critiche, direttamente da un numero ridotto di posti centrali in grado d’interagire con il territorio in tempo reale. In questo contesto, di forte innovazione, s’inserisce il progetto per la realizzazione dei nuovi quadri-orario. Il sistema per la realizzazione degli M53 con il layout innovativo interpreta, a pieno titolo, l’esigenza di RFI di rappresentare il ruolo di gestore dell’infrastruttura nei confronti di tutte le imprese ferroviarie abilitate a circolare sulla rete nazionale che vengono indivi- 75 A5 15-02-2007 16:31 Pagina 76 [ Argomenti ] 9 FOCUS | Orario Nuovi quadri murali M53: produzione e distribuzione fig. 2 – Manuale del “Sistema segnaletico” ed. 2001 che riporta, nell’ambito del capitolo sulla segnaletica d’informazione, le specifiche tecniche per le bacheche per gli orari ferroviari e per informazioni varie duate attraverso la sigla identificativa introdotta nel sistema (figura 1). In quest’ottica le stesse imprese ferroviarie hanno la possibilità d’entrare in ASTER–IF, il sistema di gestione dei dati per la predisposizione degli M53, per fornire, con una gestione informatizzata, le indicazioni che intendono divulgare relativamente ai servizi offerti a bordo treno (tipologia del servizio di ristorazione, possibilità di bici al seguito ecc.). fig. 1 – Leaflet informativo sui nuovi M53. In evidenza la sigla dell’impresa ferroviaria e il simbolo identificativo del possibile prolungamento d’orario per lavori programmati sulla linea In tale manuale vengono descritti i modelli aziendali e fornite le istruzioni progettuali per realizzare la segnaletica di direzione, d’identificazione, d’informazione, di sicurezza e di divieto. RFI sta, da anni, lavorando e investendo risorse economiche per la realizzazione dei progetti per le nuove installazioni di segnaletica fissa e di bacheche per i quadri arrivi/partenze. Gli elementi tipo per l’esposizione dei quadri orario si configurano come pannelli a parete (figura 3) o autoportanti con struttura in tubolare e rivestimento in lamiera d’acciaio inox satinato o in lamiera d’acciaio verniciata. Internamente dev’essere prevista un’idonea illuminazione che garantisca la leggibilità degli elaborati. Il sistema di fissaggio è a calamita. 3. IL PROCESSO PER UNA CORRETTA INFORMAZIONE CON I QUADRI ORARIO M53 Questo processo è stato sviluppato parimenti a quello di progressivo adeguamento degli impianti agli standard aziendali con l’istallazione delle bacheche tipologiche riportate nel manuale Sistema segnaletico (ed. 2001) (figura 2). 76 Presidiare l’articolato processo per la produzione e distribuzione dei quadri-orario significa non dare nulla per scontato, aver cura anche di quelle piccole azioni, apparentemente insignificanti, che, nel caso in cui dovessero essere trascurate, potrebbero banalizzare qualsiasi strategia di crescita e inficiare un risultato per il quale si sono spese energie e risorse economiche importanti. 77 A5 15-02-2007 16:31 Pagina 78 [ Argomenti ] 9 FOCUS | Orario fig. 3 – Bacheche standard da parete per quadri arrivi e partenze affiancate Ogni anello della catena deve avere il suo momento di verifica. È necessario che gli M53 siano controllati per la parte realizzata con la procedura automatica e integrati da contenuti aggiuntivi che intendono fornire informazioni preziose espresse in un linguaggio fruibile e non affetto da incomprensibili tecnicismi ferroviari. È poi necessario che vengano prodotti nel formato più adeguato per una buona leggibilità da parte di tutti, possibilmente anche di chi non ha una vista perfetta. È necessario, ancora, che le bacheche espositive siano delle dimensioni coerenti con il formato più opportuno, data l’offerta da pubblicare, e che siano installate in luoghi adatti, dove è facile trovarle e consultarle senza che i flussi dei frequentatori vengano interrotti. Le bacheche, poi, dovrebbero essere tutte della tipologia standard, possibilmente retroilluminate, con lastre trasparenti antisfondamento, pulite e in buono stato di conservazione. All’interno di questi supporti, gli elaborati cartacei devono essere affissi con attenzione, in modo da garantirne la leggibilità nel tempo. Si deve, per questo, procedere a controlli periodici per porre rime- 78 Nuovi quadri murali M53: produzione e distribuzione dio ai distacchi inevitabili o a cedimenti della carta per deformazioni legate, talvolta, agli agenti atmosferici aggressivi. Nel tempo può accadere anche che l’intensità del colore dell’inchiostro di stampa possa risultare sbiadito da una prolungata esposizione alla luce, costringendo a una sostituzione del quadro. Sarebbe anche opportuno evitare trascrizioni aggiunte manualmente ai quadri arrivi/partenze o testi affissi in sovrapposizione per porre rimedio alle inesattezze o, quando ciò risulta indicato dall’opportunità di non procedere alla ristampa, che questo avvenisse perseguendo un risultato accettabile in termini di qualità. Resta poi la necessaria tempestività nella sostituzione, a ogni cambio o adeguamento d’orario, degli M53 proprio in quei momenti fondamentali per un’adeguata informazione sulle novità dell’offerta. Spesso, nel passato, è capitato d’attendere tempi di stampa e di consegna degli elaborati più lunghi del dovuto. Tutti questi processi sono quanto mai complessi da realizzare negli impianti “impresenziati”, dove cioè non è presente il personale di RFI per gestire la circolazione che viene, invece, controllata da posti centrali con giurisdizione su linee e impianti remoti. A oggi circa il 70% dei 2.300 impianti della rete (stazioni e fermate) che svolgono servizio viaggiatori è gestito a distanza, perciò il presidio e il controllo dei servizi offerti vengono effettuati attraverso una continua operazione di monitoraggio con visite ispettive periodiche e valutando i risultati di customer satisfaction per i vari indicatori di qualità. Da ultimo, il risultato di tutte queste operazioni, che necessitano di sforzi comuni e che devono essere condotte nel migliore dei modi, rischia d’essere vanificato da gesti sconsiderati di qualche persona priva di senso civico che si diletta a imbrattare le bacheche con vernici difficili da asportare (figura 4) o a danneggiarle irrimediabilmente! Il tema del vandalismo crea infatti una criticità gestionale di grande attualità. È all’ordine del giorno la notizia di danneggiamenti agli ambienti e agli arredi di stazione, come le bacheche, a detrimento del decoro e della sicurezza degli impianti. 79 A5 15-02-2007 16:31 Pagina 80 [ Argomenti ] 9 FOCUS | Orario fig. 4 – Il vandalismo nelle stazioni: bacheche per gli M53 danneggiate da vernice indelebile 4. LA CRONISTORIA DEGLI EVENTI 20052006 PER ARRIVARE ALLA PRODUZIONE DEGLI M53 CON IL NUOVO LAYOUT Il processo per la produzione e la stampa dei quadri murali M53 è stato, per la prima volta, interamente elaborato da RFI in occasione del cambio orario di dicembre 2005 utilizzando la base dati ASTER–IF che, con una specifica procedura informatica,permette la produzione del file di stampa, con il sistema ASTER-QM, sia secondo il layout tradizionale,che è stato necessario nella fase transitoria,sia nel layout di nuova concezione per il quale sono stati totalmente rivisti l’aspetto grafico e i contenuti dei quadri orario. Il sistema innovativo basato sul layout dinamico prevede la possibilità di stampare gli elaborati in una molteplicità di formati per lo stesso quadro-orario, indirizzando la scelta in funzione delle dimensioni delle bacheche presenti negli impianti. I formati sono stati studiati per contemplare anche l’eventualità d’affiggere, nella stessa bacheca, il quadro arrivi e il quadro partenze affiancati. I formati previsti sono: • 305 x 500 • 500 x 700 • 700 x 500 • 700 x 1.000 • 1.000 x 700 80 Nuovi quadri murali M53: produzione e distribuzione • 1.000 x 1.000 • 1.280 x 880 • 1.400 x 1.000 • 1.600 x 1.100 Con questa procedura innovativa sono stati gestiti i seguenti eventi: • cambio orario dell’11 dicembre 2005 avvenuto con nuova procedura e vecchio layout; • adeguamento d’orario del 6 febbraio 2006 con nuova procedura e vecchio layout, in occasione dell’evento olimpico, che ha interessato circa 30 impianti della Direzione compartimentale di Torino; • adeguamento d’orario del 21 marzo 2006 con nuova procedura e nuovo layout per una parte degli impianti della rete; • adeguamento d’orario del 18 giugno 2006 per l’intera rete nazionale con nuova procedura e nuovo layout; • cambio orario del 10 dicembre 2006 per l’intera rete nazionale con situazione a regime. Il coordinamento delle attività delle sedi territoriali, per la complessità della situazione e per la numerosità degli appuntamenti, nella delicata fase di transizione dalla procedura tradizionale a quella innovativa,è stato particolarmente laborioso. La chiave di volta che ha introdotto la vera fase operativa determinandone gli esiti conclusivi è stata la definizione d’una rete di referenti compartimentali che hanno partecipato ad attività formative volte a risolvere le criticità via via evidenziate e a ottenere risultati, in termini di qualità del prodotto finale, il più possibile omogenei sul territorio nazionale. Con la produzione in ambito RFI dei quadri M53 s’è realizzata una nuova flessibilità, con possibilità di ristampe periodiche gestibili direttamente dalle sedi compartimentali o con l’opportunità,all’occorrenza,di procedere direttamente alla stampa con l’ausilio d’un plotter senza dover ricorrere alla fornitura attraverso le tipografie. Il risultato aziendale percepito, già dal primo impiego, è stato di notevole riduzione dei tempi di produzione,d’ottimizzazione delle tirature, che possono essere calibrate senza l’esigenza di commissionare copie di scorta, e d’un notevole vantaggio in termini di costi di produzione. Rispetto alle prime release, nelle fasi successive, anche a seguito d’alcune segnalazioni,è stata apportata una serie di modifiche volte a un 81 A5 15-02-2007 16:31 Pagina 82 [ Argomenti ] 9 FOCUS | Orario miglioramento della leggibilità e della qualità di stampa; in particolare è stato attivato il layout dinamico che porta all’ottimizzazione degli spazi disponibili ed è stato incrementato il corpo dei caratteri, sono stati perfezionati i simboli grafici e messi maggiormente in evidenza i settori orari. Infine, sono state introdotte informazioni supplementari fondamentali, come il possibile prolungamento nella percorrenza per lavori programmati sulla linea. (figura 1) Per ciò che riguarda la fase operativa che coinvolge le Direzioni compartimentali movimento, è prevista l’integrazione, per via informatica, della base dati dell’orario contenuta nel sistema con informazioni relative a: • numero del binario di ricevimento; • specializzazione del binario; • nota al binario; • nota al treno; • nota al quadro. Relativamente a questi campi, soprattutto a quelli caratterizzati da inserimenti di testo libero,s’è messa in evidenza la necessità d’un uso appropriato del linguaggio, accantonando dizioni tipiche dell’ambito ferroviario ma poco fruibili per i clienti. Qualche esempio:“treno” al posto di “materiale”, “binario occupato da altro treno in sosta” al posto di “treno attestato” ecc. Con questa procedura, inoltre, è stata superata la fase, molto onerosa in termini lavorativi, durante la quale era necessario l’inserimento manuale dei dati aggiuntivi sulle bozze dei manifesti. I risultati ottenuti in termini di prodotto finale sono soddisfacenti se si considerano gli elementi aggregati nella sezione open dell’Osservatorio di mercato, che ha indagato proprio questo tema (figura 5) mettendo in evidenza come la stragrande maggioranza delle persone che hanno consultato i nuovi elaborati (più dell’85%) abbia percepito le novità giudicandole di molto (31%) o abbastanza (50%) facile consultazione. Le attività attualmente sotto osservazione che definiscono gli obiettivi aziendali, sul tema in esame, per un risultato di qualità consistono in: • adeguamento dei programmi d’installazione delle bacheche; • verifica della coerenza delle dimensioni delle bacheche rispetto all’offerta; • verifica della coerenza del formato da stampare rispetto alle 82 • • • • • Nuovi quadri murali M53: produzione e distribuzione dimensioni delle bacheche; controllo della qualità della carta usata per la stampa; cura della qualità di stampa; cura nell’affissione; sostituzione dei quadri cartacei in cattivo stato di conservazione; ristampa in corso d’orario dei quadri che riportano imprecisioni o errori nei contenuti. fig. 5 – Risultati di customer satisfaction relativi ai nuovi quadriorario (fonte: Osservatorio di mercato di RFI – Ricerca di mercato sulla qualità percepita ed erogata dei servizi di stazione) 83 rubrica 1 15-02-2007 16:32 Pagina 84 AMBIENTE | DIRITTO | ECONOMIA | INGEGNERIA Rubrica Ricerca operativa per l’orario ferroviario: un nuovo metodo di “scheduling” delle tracce PIER LUIGI GUIDA – Sistemi informativi circolazione della Direzione ICT di RFI SpA ALBERTO CAPRARA, PAOLO TOTH – Dipartimento elettronica informatica e sistemistica (DEIS), Bologna VALENTINA CACCHIANI – DEIS, Bologna – MIT, Boston l va (in breve, RO) appare evidente quando si plicazione della moderna ricerca operativa, capacità dell’infrastruttura, che dev’essere ovvero di quelle tecniche idonee a trasformare assegnata, cioè ripartita, su un certo numero di un problema aziendale in un modello matemati- tracce orario percorribili da treni. In tal modo il co o in altra opportuna descrizione, tradurlo in problema dell’orario si traduce in sintesi in quel- metodi d’analisi e “risoluzione” con appositi lo d’ottimizzare l’utilizzo della stessa infrastruttu- algoritmi, e quindi determinare la “migliore” ra sotto un certo numero di vincoli. soluzione per i decisori d’azienda. Più in gene- Problema che acquista complessità crescente rale, la stessa ricerca operativa utilizza idonee quando ad esempio si considerino: tecniche e metodologie per “ottimizzare” le • la numerosità delle tracce treno che risulta risorse aziendali, necessarie per condurre una necessario assegnare, specie in determinati determinata attività o risolvere un certo proble- periodi o fasce della giornata (periodi di mas- ma decisionale, quale la scelta d’una strate- sima richiesta d’uso della rete e quindi di gia sulla base di più alternative possibili, avendo possibile saturazione della stessa); l problema dell’orario ferroviario ha avuto nel tempo una crescente attenzione circa l’ap- ritenga che la risorsa fondamentale in gioco è la definito un particolare obiettivo, sotto vincoli di • l’eterogeneità dei servizi treno, che si tradu- varia natura (finanziari, operativi, normativi ecc.). ce nella loro eterotachicità, ovvero il fatto che Un'altra classe generale di problemi è quella treni diversi hanno velocità anche sensibil- della cosiddetta assegnazione di determinate mente diverse tra loro, non solo in termini di risorse, in genere disponibili in quantità limitata, massima velocità di linea conseguibile, ma per rendere massimo (o minimo) l’obiettivo che anche del diverso servizio commerciale ci si propone di raggiungere. Si parla perciò (numero di fermate) che gli stessi devono anche di problemi d’ottimizzazione delle risorse. offrire; Nel caso dell’orario ferroviario, l’applicazione di • le diversità topologiche e impiantistiche della questi concetti nell’ambito della ricerca operati- rete ferroviaria, che a loro volta determinano 85 rubrica 1 15-02-2007 16:32 Pagina 86 [ Argomenti ] 9 RUBRICA differenti livelli di servizio su tratti diversi di tecnici appena evidenziati (tecnologie del distan- risposta fra domanda d’accesso e concessione bilmente a tutte le richieste di tracce ovvero linea; ziamento treni e altri) e al contempo risulti avere delle tracce all’impresa richiedente, che oggi di stabilire un programma che penalizzi il • l’integrazione che risulta necessario conse- idonei livelli di stabilità e tolleranza agli even- dev’essere contenuta in non più d’alcuni giorni. meno possibile la domanda iniziale. guire, fra parti di rete pure strutturalmente ti inevitabili di perturbazioni e anormalità che Nasce in definitiva da questi bisogni il requisito • TRIP2: ha ulteriormente portato avanti la diverse fra di loro, quali tratti di linee e si potrebbero verificare in corso d’esercizio. tecnico d’avere strumenti operativi altrettanto ricerca, in particolare per quanto riguarda veloci e flessibili per rispondere al meglio alle l’assegnazione di capacità residua. impianti di stazione, che devono opportunamente integrare fra loro i rispettivi “orari”. L’accesso all’infrastruttura In particolare per quest’ultimo aspetto s’osservi 86 Ricerca operativa per l’orario ferroviario: un nuovo metodo di “scheduling” delle tracce maggiori esigenze del mercato. A seguito di questi è stato inoltre realizzato, Su queste basi si decise in ambito FS di dare sempre nell’ambito d’un consorzio europeo, un come la costruzione d’un orario ferroviario Le esigenze della programmazione orari si sono impulso a specifici studi di ricerca operativa nel- terzo progetto, denominato PARTNER3, che ha d’una grande stazione, avente ad esempio oltre inoltre sensibilmente incrementate nel tempo a l’area della programmazione orari, anche in rela- ulteriormente maturato in ottica applicativa i pre- venti binari, rappresenti a sua volta un problema seguito della liberalizzazione del mercato, in zione alle opportunità che s’aprivano allora (fine cedenti metodi, integrandoli con funzioni d’ulte- (piazzamento treni) di natura del tutto specifica accordo con le direttive europee, le quali in anni 90) grazie ai progetti di ricerca e svilup- riore interesse, quali l’ottimizzazione delle tracce rispetto a quello della piena linea, per gli ulterio- sostanza prevedono che un certo numero d’im- po nell’ambito del quarto e poi del quinto su linea a singolo binario, nonché in condizioni ri vincoli e le diverse caratteristiche che, come prese ferroviarie tra loro autonome (nonché Programma quadro dell’Unione Europea. In di ridotta capacità (ad esempio linee a doppio si comprende, vi intervengono (movimenti di concorrenti) richieda al gestore dell’infrastruttu- quest’ambito FS, in seguito RFI, si è fatta pro- binario ridotte temporaneamente per “interruzio- manovra, attività di servizio ai convogli ecc.). E ra corrispondenti piani orario, che risulteranno motrice, quale coordinatore di programma, di ni” a singolo binario), la gestione di linee ancora, il caso dei cosiddetti “nodi ferroviari” nei all’inizio, in linea di principio, fra loro interferenti diversi progetti mirati al suddetto obiettivo, che parallele o su itinerari alternativi, l’estensione quali convergono più linee ferroviarie e diverse e incompatibili. Sarà pertanto compito dello sono stati favorevolmente accolti e finanziati del metodo ai nodi ferroviari. tipologie di traffici, dando origine a ulteriori pro- stesso gestore definire, al termine di tale pro- dalle direzioni generali della Commissione euro- I risultati di queste ricerche possono sintetizzar- blemi di saturazione e interferenze in specifiche cesso, un orario coordinato che risulti il migliore pea e quindi positivamente realizzati. Negli stes- si in un particolare algoritmo, denominato TCM parti dell’infrastruttura, che talvolta determinano possibile per soddisfare le suddette esigenze, si progetti ci si è avvalsi peraltro della collabora- (Traffic Capacity Management), basato su punti critici o “strozzature” influenti sulla capaci- pure nella considerazione di determinate priori- zione d’università ed enti di ricerca già sensibili metodi d’ottimizzazione lagrangiana, di caratte- tà totale d’aree più vaste della stessa rete. tà o linee guida di carattere normativo o proce- allo sviluppo dei problemi di ricerca operativa re euristico e soprattutto idonei, a differenza Criticità che possono trasmettersi anche a note- durale e in ogni caso di regole conosciute e nelle applicazioni aziendali, fra cui il DEIS d’altre tecniche già in precedenza apparse in vole distanza. “trasparenti” al mercato del trasporto. (Dipartimento d’elettronica, informatica e siste- letteratura, a risolvere problemi di grandi dimen- Se la conoscenza di detti problemi può conve- Un altro effetto delle stesse direttive è stato mistica) dell’Università di Bologna. Di tali pro- sioni, quali l’ottimizzazione d’orario su linee fer- nientemente trattarsi in fase di pianificazione quello d’imporre una maggiore flessibilità del- getti possono essere qui citati i seguenti: roviarie o corridoi europei di notevole estensio- strategica della rete, ovvero d’adeguamenti di l’offerta d’orario, in particolare per il trasporto • TRIS : è stato forse il primo progetto a defi- ne, sino a 2.000 km e oltre. I tempi d’elabora- lungo termine delle linee e degli stessi impianti, merci, che in generale segue dinamiche diverse nire un nuovo modello di procedure per l’ac- zione sono inoltre molto contenuti, dell’ordine resta d’altra parte il problema, in ottica tempo- e più variabili, in relazione ai requisiti contingen- cesso all’infrastruttura, che prevede che dei minuti, al fine di rendere disponibile un meto- rale più tattica e “immediata”, di costruire o ti dei propri clienti finali. Ciò che da un lato diverse imprese di trasporto inviino al gesto- do che sia favorevolmente accolto dagli opera- come si dice programmare un orario ferroviario richiede espressamente, ad esempio, la dispo- re le proprie richieste di tracce in modo tele- tori e, in prospettiva, risulti anche applicabile da parte del gestore di rete, che sia allo stesso nibilità d’una certa capacità residua, per sod- matico, e che il gestore dell’infrastruttura atti- “in tempo reale” (ad esempio nella gestione tempo compatibile con la domanda delle impre- disfare la domanda contingente del trasporto vi un proprio algoritmo d’ottimizzazione della della circolazione oltre che nella programma- se ferroviarie, soddisfi i vincoli d’infrastruttura e merci, e dall’altro la contrazione dei tempi di capacità, con l’obiettivo di rispondere possi- zione, come detto, degli orari). 1 87 rubrica 1 15-02-2007 16:32 Pagina 88 [ Argomenti ] 9 RUBRICA Ricerca operativa per l’orario ferroviario: un nuovo metodo di “scheduling” delle tracce mate in stazione, al fine di renderla com- con ovvio significato, ne determina l’impor- patibile con tutte le altre tracce già previ- tanza relativa rispetto alle altre, nonché il ste o da assegnare nella soluzione finale “peso” che la penalità suddetta acquista nella d’orario. In questo caso si comprende funzione obiettivo. In caso quindi d’interfe- pure la possibilità d’effettuare precedenze renza o d’incompatibilità a soddisfare due o fra treni. più tracce sul medesimo corridoio spazio- Inoltre per ciascuna traccia è possibile asse- temporale, l’algoritmo darà la preferenza a quel- gnare una “priorità di tracciatura”, la quale, la di priorità più elevata, sacrificando le altre. fig. 1 – Videata d’ingresso al sistema d’ottimizzazione tracce (TCM) attivabile dall’ambiente MIPS (Manager integrato pianificazione e simulazione), un “ambiente” di ricerca operativa nel quale sono state incorporate diverse applicazioni per il settore ferroviario 88 Per la gestione applicativa e i casi di studio da che questa, nell’attività di rendere com- parte dell’utente, il programma corrisponden- patibile l’intera maglia orario, dovrà te all’algoritmo è stato inoltre integrato in un poter subire, in analogia al tradizionale package d’idoneo utilizzo, con interfaccia grafica (figura 1) e gestione dei dati a partire dalle informazioni presenti nel sistema orari RFI. L’algoritmo in questione si basa sull’ottimizzazione d’una funzione obiettivo che minimizza la penalità globale rispetto a un orario o insieme di tracce comunque richieste, essendo la penalità d’ogni singola traccia proporzionale alle modifiche lavoro dell’orarista; in particolare (figura 2): σ • uno spostamento (cosiddetto shift) dell’ora di partenza, in anticipo o ritardo rispetto all’ora ideale richiesta; • un allungamento (cosiddetto stretch) di tutta la traccia sull’intero percorso, da origine a destinazione, visualizzabile come sommatoria d’incrementi dei tempi di percorrenza nelle singole tratte ovvero di fer- fig. 2 – Il valore della traccia oraria con i parametri d’ottimizzazione. È ammesso che la traccia, per rendersi compatibile con le altre, sposti la propria partenza (shift: s - - s+) e allunghi il percorso (stretch: 0 – σmax) entro determinati limiti. In tale caso ciò riduce il valore commerciale nominale Vo della traccia di una certa penalità P: V = Vo – P = Vo – as – bσ in cui (a,b) rappresentano perdite di penalità unitarie per minuto, rispetto alla richiesta d’orario ideale. L’algoritmo trova la soluzione ottima rendendo minima la somma delle penalità P di tutte le tracce. Il valore della traccia e i suddetti parametri possono essere dipendenti dalla priorità assegnabile al treno (al massimo “bloccabile”). Nel caso non sia possibile schedulare una traccia a priorità inferiore, nel rispetto dei vincoli (specifiche d’orario, distanziamento), la stessa risulta “soppressa” (non pianificabile) 89 rubrica 1 15-02-2007 16:32 Pagina 90 [ Argomenti ] 9 RUBRICA Ricerca operativa per l’orario ferroviario: un nuovo metodo di “scheduling” delle tracce Infine è possibile dare ulteriori vincoli di treno merci, ovvero un treno merci possa Da questa breve esposizione dovrebbe com- di rispondere ai due problemi fondamentali tracciabilità, quali i massimi valori di shift e richiedere un tipo di programmazione ad hoc più estemporanea, e sia perciò più tollerante a modificare il proprio orario di partenza o la percorrenza totale del viaggio. L’interfaccia grafica del package TCM consente di verificare i risultati dell’applicazione, in particolare nei casi di studio in cui si siano aggiunte tracce supplementari a un orario già predefinito nonché l’analisi di ciascuna traccia (figure 3 e 4). prendersi come la logica dell’algoritmo rispec- che si confrontano con l’orario ferroviario: chi il significato economico della risorsa infra- 1. sulla base d’una linea ferroviaria tutta libe- struttura, potendo da un lato rispettare un valo- ra da treni (caso del cosiddetto grafico re ideale della traccia richiesta dal mercato, e “bianco”), costruire un orario con tutti i dall’altro ottimizzare nel suo complesso il valo- treni richiesti ovvero massimizzare la re economico del gestore di rete; cosa che è capacità, ponendo in soluzione tutte o il possibile variando opportunamente i para- maggior numero di tracce possibili, nel metri della funzione obiettivo e i pesi dei rela- rispetto di determinati vincoli; di stretch che una traccia può subire; limiti oltre i quali la stessa traccia perde ogni valore commerciale e che si traduce nella relativa “soppressione”, non risultando più compatibile con la soluzione globale ammessa. È evidente, ad esempio, come un treno Eurostar ad alta velocità potrebbe avere valori limite di detti parametri più stretti d’un tivi vincoli. Lo stesso algoritmo TCM, nelle 2. data una linea ferroviaria con orario prede- sue successive versioni, ha conseguito una terminato, trovare la capacità residua, ovve- notevole stabilità e rispondenza ai criteri che ro le tracce addizionali che vi si possono vengono di norma seguiti nella programma- aggiungere, senza introdurre interferenze o zione orari. Il metodo è in generale in grado modifiche su quelle già esistenti (figura 5). fig. 3 – Esempio di visualizzazione del modo d’operare dell’algoritmo TCM, con richiesta d’aggiunta di nuove tracce a un orario predeterminato: prima (con aree di conflitto) e dopo l’ottimizzazione. L’algoritmo può lavorare sia a tracce libere (spostabili, entro determinate tolleranze) sia a tracce “bloccate” fig. 4 – Un caso di studio di traccia ottimizzata 90 fig. 5 – Ricerca della capacità residua. Il metodo è utilizzabile anche in applicazioni “real time”, integrato in sistemi di gestione e controllo della circolazione 91 rubrica 1 15-02-2007 16:32 Pagina 92 [ Argomenti ] 9 RUBRICA È naturale, ad esempio, il modo di trat- anche governativo circa le procedure sariamente contigue, d’inizio e termine incrementare le tariffe d’accesso in fun- tamento che in quest’ultimo caso l’algo- d’accesso all’infrastruttura. È possibile della tratta (S = S 1, S 2), e da due tempi, zione del livello “locale” di saturazione, ritmo riserverà ai treni già in orario, peraltro definire nell’algoritmo diverse d’inizio e termine di un’opportuna fine- ovvero al contrario ridurre le stesso assegnando loro la massima priorità e priorità, in funzione ad esempio dei tipi stra temporale (t = t 1, t 2), è possibile pedaggio quando, per l’uso più intenso rendendoli, di fatto, “bloccati”. di servizio e della fascia oraria di riferi- definire sulla stessa un indice di satura- della linea, sarebbe ammessa una mag- Un altro vincolo strutturale che è neces- mento, nonché stabilire la priorità per zione o densità di circolazione (d = giore densità di circolazione o politiche sario soddisfare, che in pratica si pre- ciascun singolo treno di cui è richiesta Treni-km/A = Treni/t) della domanda; di omotachicità di tracciatura che, al senta nella costruzione degli orari, è il la tracciatura, potendo lo stesso meto- per cui a indici di saturazione più eleva- fine d’aumentare la potenzialità della cosiddetto “cadenzamento”, cioè la do determinare il tipo di risposta econo- ti si avrà in generale più difficoltà a sod- stessa linea, potrebbero richiedere una necessità d’avere un gruppo di treni le mica in termini marginali, in relazione disfare l’intera domanda (Treni-km). In certa riduzione di velocità commerciale cui tracce risultano parallele fra loro e alla manifestazione del mercato a paga- tal caso, risolvendo in un primo ciclo ai treni più veloci. Intervento che i fran- che hanno orari di partenza, in partico- re (“ willingness to pay ”) pedaggi diversi l’ottimizzazione, e rilevando, ad esem- cesi definiscono con colorita espressio- lare dalla stazione d’origine, a intervalli in situazioni di particolare saturazione pio, alcuni casi di “rifiuto” di certe trac- ne “addomesticare”, come si trova spes- di tempo regolari equidistanti fra loro della linea. La descrizione analitica del ce, si potrebbe reiterare l’algoritmo con so applicato nei nodi ferroviari. Inoltre (ad esempio un treno che parta ogni ora metodo è già apparsa in articoli specializ- parametri diversi (di priorità, di distan- le aree più sature e quindi più critiche ai 10’). In tal caso, detto requisito potrà zati di riviste internazionali (v. Bibliografia), ziamento o inserendo vincoli d’omota- dell’infrastruttura potrebbero risultare essere soddisfatto dall’algoritmo, che ai quali si rimanda per ulteriori approfon- chia), al fine di ricercare una soluzione anche quelle più sensibili agli effetti di avrà in particolare il compito di “trasla- dimenti. comunque fattibile, avente un maggior possibili anormalità e quindi di regolari- numero di treni circolanti sulla stessa tà della circolazione, potendo includere area. tale effetto nella variabilità dello stesso In tal caso il metodo può determinare pedaggio. quindi, in modo quantitativo: I risultati del metodo in questione pos- • il valore relativo dell’infrastruttura in sono dimostrarsi quindi utili anche nel re” se necessario in partenza l’intero insieme di treni così vincolato, sì da rispettare le maggiori priorità degli Valore economico dell’infrastruttura insiemi cadenzati. In tal modo, gli orari 92 Ricerca operativa per l’orario ferroviario: un nuovo metodo di “scheduling” delle tracce cadenzati di certe categorie di servizi Il metodo fin qui esposto risulta quindi (quali una ”maglia” nazionale d’Eurostar idoneo a determinare il valore economi- o servizi regionali in coincidenza già co dell’infrastruttura, in relazione alle • le azioni necessarie per determinare frastruttura, circa l’equilibrio fra la consolidati) avranno priorità su altri tipi richieste del mercato (domanda di trac- una soluzione compatibile d’orario, determinazione di quote di pedaggio di servizi (quali treni con domanda più ce) e ai relativi livelli di saturazione della nonché congrue con i valori della domanda rarefatta o treni merci, per i quali non linea, che abbiano maggiore difficoltà di • certe limitazioni o riduzioni dei margi- venga richiesto un requisito di cadenza- tracciatura, e richiedano, con i parame- ni di tolleranza di regolarità ammissi- mento così stretto). Le stesse priorità tri di priorità impostati, l’esclusione di bili nella stessa zona “critica”. possono pertanto rispettare certi modi determinati treni. In considerazione dei risultati di questa tradizionali di programmare l’orario defi- S’osservi che, individuata una certa analisi, e in funzione delle strategie più nibili “a strati”, privilegiando dapprima area (A) del convenzionale diagramma generali del gestore dell’infrastruttura Il TCM è già stato sperimentato in prati- certe classi di servizi, nonché determi- spazio-temporale dell’orario, definita circa l’utilizzo della rete e delle relative ca su diverse linee a lungo percorso nate linee guida o regole di carattere dalla tratta fra due stazioni, non neces- politiche di pedaggio, si potrebbero della nostra rete, evidenziando notevole condizioni di saturazione; determinare il valore economico dell’in- d’accesso e i potenziali livelli di servizio. Applicazione al Catalogo merci 93 rubrica 1 15-02-2007 16:32 Pagina 94 [ Argomenti ] 9 Ricerca operativa per l’orario ferroviario: un nuovo metodo di “scheduling” delle tracce stabilità e flessibilità d’uso. Come è già zando d’utilizzarvi nuove tracce d’una rate come sopra indicato. Si osservi linea e dei flussi di traffico che s’inten- stato sottolineato, ne sono in corso ulte- certa “impostazione” (d’un tipo di ser- inoltre che, qualora un cliente (impresa de sottoporre a verifica. riori perfezionamenti per l’applicazione vizio comunque presente e “circolabi- ferroviaria) avesse ulteriori esigenze A differenza quindi d’una stima in “for- ai nodi ferroviari (la corrispondente ver- le” sulla stessa linea), fra loro equidi- operative, quali ad esempio una sosta mula chiusa” e convenzionale della stanti; sione d’un nuovo programma software è più o meno prolungata del proprio ser- capacità, il risultato dei nuovi metodi stata oggetto della ricerca già effettuata • dare in input a TCM le stesse tracce, vizio treno, potrebbe essere necessa- d’ottimizzazione combinatoria è un pro- nell’ambito del progetto europeo PART- che l’algoritmo ha quindi ottimizzato, rio, dalla stazione di detta sosta in poi, getto “reale” d’orario ferroviario, con NER). Inoltre è stata di recente realizza- opportunamente ridotte da quelle non “perdere” la traccia originale e ripren- ciascun treno ammissibile avente una ta, in collaborazione con la società TSF, fattibili per altre ragioni (ad esempio derne un’altra, traslata più a valle; in tal propria traccia, pressoché definitiva, su una nuova interfaccia di tipo gestionale, interruzioni notturne di binario per caso occupando in realtà una risorsa cui l’orarista potrà comunque apportare in grado di rendere del tutto “amichevo- manutenzione), nonché individuate doppia o multipla di capacità o di slot modifiche o correzioni di “ultima mano”, le” e trasparente l’utilizzo del motore di come le più commercialmente appeti- unitari. in base all’esperienza e altre specifiche ricerca operativa all’utente finale, non- bili (ad esempio con partenza nelle Il che, come noto, può in generale ridur- condizioni, che si possono ritenere di ché d’interfacciarsi direttamente al ore serali); re la capacità in numero di “treni” pro- seconda approssimazione, o che non • determinare infine le tracce inseribili grammabili su una relazione ferroviaria, siano ancora del tutto considerate nel La prima applicazione che pertanto è in Catalogo merci, previa ulteriore allorché ciascun treno o servizio com- modello di calcolo. stata realizzata in collaborazione con la verifica da parte dell’orarista respon- merciale, per ritardo o altre soste ope- Il metodo in questione richiede infatti, stessa Direzione commerciale di RFI ha sabile e compatibilizzazione (verifica rative nel percorso, richieda in realtà più come input fondamentali, in aggiunta a riguardato l’utilizzo del metodo per la allungamenti ecc.) con la maglia dei slot o tracce potenziali elementari. quelli già indicati: definizione del cosiddetto Catalogo treni già esistenti. sistema informativo orari di RFI. 94 RUBRICA • i tempi di percorrenza di ciascuna Rapporti con la simulazione merci, ovvero di quelle tracce che utiliz- Si comprende come questa attività zano capacità residua, sulla base d’un possa contrarre in maniera notevole i orario già impostato, e possono perciò tempi dei modi tradizionali d’operare rappresentare una sensibile opportunità (ad esempio tramite strumenti tipo Il metodo TCM risolve in modo innovati- • i valori del distanziamento normale (in d’offerta per le imprese di trasporto, RoMan), lasciando a questi ultimi solo vo e razionale anche il tradizionale pro- minuti) fra treni, assunti come para- allo scopo di compiere trasporti pianifi- un’attività di validazione e di progetta- blema di ricerca della capacità o poten- metri fissi per ciascun treno a valle o cabili in modo contingente o su relazio- zione esecutiva di maggior dettaglio, e zialità delle linee ferroviarie. Il metodo è a monte di quello considerato; ni ed esigenze di partenza/arrivo non potendo valorizzare in modo globale la infatti molto più fine e preciso d’altri • la capacità delle stazioni d’effettuarvi originalmente previste in sede di pro- capacità d’offerta della rete ferroviaria. approcci (di tipo analitico), superando i precedenze (binari di precedenza in grammazione annuale. Attraverso un’estensione del metodo è limiti e le naturali approssimazioni di aggiunta a quello di corsa). In tal caso, sulla base dell’orario in stato inoltre possibile inserire una fun- questi ultimi, ma risolvendo il problema Rispetto ai metodi di simulazione, spes- corso e già consolidato nel sistema zione di scelta della traccia più opportu- di capacità d’una linea sulla base d’un so utilizzati in questo campo (per la veri- RoMan, è stato possibile: na da “origine-a-destinazione”, che con- modello molto più preciso dell’infra- tà di più limitata applicazione nel setto- • individuare tutti i “corridoi” o – come giunge le singole tracce disponibili sulle struttura, e comprendendo le reali con- re della programmazione degli orari si dice – “slot” liberi da treni, ipotiz- varie “linee TCM” contigue e pre-elabo- dizioni del programma d’esercizio della rispetto a quello della verifica d’impianti traccia-tipo dei treni considerati; • le relative fermate e i tempi di sosta minimi previsti in stazione; 95 rubrica 1 15-02-2007 16:32 Pagina 96 [ Argomenti ] 9 di nuova progettazione), un metodo l’orario ferroviario, la simulazione può algoritmico rappresenta una soluzione rappresentare un’ulteriore fase di lavoro ottimizzata e di “tipo globale” al proble- che, acquisendo in input il risultato dello ma, che in genere la simulazione non è stesso TCM, ne può quindi rappresenta- in grado d’offrire. re una validazione finale. D’altra parte la stessa simulazione: Ciò resta naturalmente dipendente dal • risulta in grado di disegnare un model- fatto che detti strumenti entrino nella nor- lo della realtà più preciso, richieden- male dotazione degli attrezzi dell’orari- do in genere una mole di dati molto sta, superando le tradizionali difficoltà maggiore (che ne rappresenta spesso che in genere sinora ne hanno impedito anche un limite); la diffusione e, soprattutto, s’integrino • è in grado di finalizzare un modello di pienamente con i data base del sistema circolazione più dettagliato, eviden- informativo aziendale. ziando meglio fenomeni d’accodamen- L’utilizzo di nuovi metodi di ricerca ope- to e d’eventuali “strozzature” o punti rativa, come quello descritto, con oppor- critici dei singoli impianti, anche in tuna interfaccia grafica – come peraltro è relazione a flussi di traffico interferenti già stato realizzato in RFI – e l’integra- e convergenti da più linee in un bivio o zione con i sistemi informativi di gestione unico impianto di stazione. dell’orario già descritti, può davvero rap- In definitiva, mentre un algoritmo tipo presentare quel reale salto di qualità da TCM può a diritto rappresentare un tempo atteso nel settore della program- metodo di progetto d’“architettura” del- mazione orari4. BIBLIOGRAFIA [2] A. Caprara, M. Monaci, P. Toth, P. L. Guida, “A [1] A. Caprara, M. Fischetti, P. Toth, “Modelling and Solving the Train Timetabling Operations Research, 50 (2002). Problem”, Lagrangian Heuristic Algorithm for a Real-world Train Timetabling Problem”, Discrete Applied Mathematics, 154 (2006). NOTE 1 2 3 4 96 TRIS: Teleconferencing Railway Information System (IV EU-RDT Programme – DGXIII). TRIP: Transportation Railway Integrated Planning (IV EU-RDT Programme – DGVII). PARTNER: Path Allocation Re-engineering of Timetable Network for European Railways (V EU-RDT Framework – DGTREN). Hanno partecipato: Giuseppe Sacco (ISTAT) per le attività di validazione e sviluppo dell’algoritmo TCM, Marco Cecchini (TSF) per l’integrazione dell’interfaccia dati con il sistema orari di RFI e lo sviluppo dell’applicazione Catalogo tracce. rubrica 2 15-02-2007 16:32 Pagina 97 Un modello per l’orario cadenzato PIER LUIGI GUIDA – Sistemi informativi circolazione della Direzione ICT di RFI SpA CARLO CASTELLI-AVOLIO, MARCO CECCHINI – TeleSistemi Ferroviari – TSF SpA ’interesse della ricerca operativa nella pia- traffico nei periodi di “morbida”, alcuni caden- nificazione degli orari non si è limitata alla zamenti possono essere inoltre più rarefatti, in L progettazione vera e propria delle tracce particolari fasce del giorno o in alcuni giorni treno, ma s’è anche orientata verso studi di rete della settimana, facendo passare ad esempio o di “sistema”, mirati a definire piani orario di più un servizio cadenzato da frequenza oraria a bi- alto livello. Fra questi un notevole interesse oraria. D’altra parte, una maglia d’orario caden- hanno i metodi di supporto alla definizione degli zato deve spesso integrarsi con un sistema orari cadenzati, per la particolare diffusione che gli stessi hanno avuto nelle ferrovie europee, dapprima in alcuni paesi come Olanda, Germania e Svizzera, e quindi da alcuni decenni anche in Italia. Si tratta – può ricordarsi – di piani orari costituiti da servizi che, su una maglia individuata di relazioni origine/destino, sono caratterizzati da un’offerta di treni che partono a intervalli equidistanti fra loro, ad esempio al 15° minuto d’ogni ora, ovvero con periodi di frequenza minore (ogni 20, 30 minuti ecc., agli stessi minuti d’orologio). Sono anche detti orari mnemonici, per la caratteristica naturale d’essere memorizzati più facilmente dalla clientela, oltre che offrire una maggiore omogeneità di “continuità” dell’offerta, che ne può facilitare le decisioni di viaggio. Per determinate esigenze o vincoli dell’infrastruttura, nonché soddisfare una minore domanda di altrettanto sincrono di piani di coincidenza, sia per la continuità del viaggio verso altre relazioni con la stessa classe di servizi (ad esempio Eurostar), sia ponendo in sincronismo fra loro più classi di servizi (ad esempio treni Intercity con Regionali e/o Metropolitani). Si hanno pertanto più “sistemi” cadenzati di servizi, che devono essere fasati tra loro. Un algoritmo di cadenzamento Nell’immaginare i diversi vincoli di carattere commerciale e operativo, che devono essere rispettati per tale fasatura a livello d’intera rete, nonché su ampie zone geografiche della stessa – quale un piano di trasporto regionale integrato con quello di livello nazionale –, si comprende come 97 rubrica 2 15-02-2007 16:32 Pagina 98 [ Argomenti ] 8 Un modello per l’orario cadenzato tale problema rappresenti una certa complessi- senza alcuna limitazione concettuale, è in sistemi è la cosiddetta “simmetria d’orologio” so grafo, che rispecchiano la struttura periodica tà, su cui si sono anche cimentati gli esperti di grado di gestire, possono ricordarsi in parti- del cadenzamento, per cui ad esempio, data del problema, siano compatibili fra loro, avendo ricerca operativa; un tema che più in generale colare i seguenti: una relazione fra due nodi A e B della rete, i come “grado di libertà” un intervallo temporale viene definito come problema di “scheduling • coincidenze: un treno, appartenente ad treni che da A viaggiano verso B s’incontra- che definisce le singole relazioni di vincolo. periodico” (in letteratura abbreviato in PESP), e esempio a un insieme cadenzato, non può no in una stazione intermedia C, a un certo Per realizzare cioè una soluzione globalmente che in aggiunta al campo ferroviario trova appli- partire da una determinata stazione prima orario, con i treni che viceversa viaggiano da fattibile è ammesso che l’algoritmo trasli nel cazioni in diversi altri settori industriali (turni di dell’arrivo d’altro treno d’adduzione, entro B verso A. Si realizza in tal modo una doppia tempo un evento, per renderlo compatibile con un intervallo inferiore a “X” minuti; serie di tracce che hanno una certa simme- quelli che lo precedono o che seguono, entro In questo settore è stato realizzato presso • giro-banco: nel caso d’un materiale navetta tria, che si dimostra essere anche utile, sotto una determinata finestra temporale. Ad esem- RFI uno specifico package software, deno- che debba arrivare in una stazione termina- certe condizioni, circa l’ottimizzazione delle pio può ammettersi che, per rispettare una minato TIS (Timetable Integrated System), le, e da questa ripartire, dev’essere rispet- risorse (in particolare turni dei materiali). certa coincidenza, il secondo treno possa par- che risponde al problema di: tato un tempo minimo tecnico per la cosid- Da queste considerazioni s’intuisce anche il tire entro un intervallo (ad esempio +10, +25 detta “inversione del banco” di guida; risorse, piani di produzione ciclici ecc.). • generare un’ipotesi di cadenzamento orario, soggetto a un insieme di determinati vincoli da rispettare, o comunque 98 RUBRICA tipo di modello generale che sta alla base di minuti) rispetto all’ora d’arrivo del primo. • frequenza commerciale: nel caso fra due questo problema, la cui struttura viene rap- L’analisi, in caso di non fattibilità della soluzione stazioni si realizzi l’unione di più classi di presentata dal cosiddetto grafo d’eventi e – allorché ad esempio l’utente abbia imposto • dimostrare la “non fattibilità” d’un prelimi- cadenzamento, cioè di treni provenienti da dei vincoli (“constraint graph”). un ciclo o si realizzi una combinazione di cicli nare piano ipotizzato dall’utente. Infatti diverse relazioni che sulla stessa tratta si È questo un grafo nel quale a ciascun nodo inizialmente “nascosta”, incompatibile con se non è detto, come si può evincere anche “sovrappongono”, è preferibile realizzare un corrisponde un dato evento, e i cui nodi sono stessa (!) –, può infine mettere in evidenza i vin- da semplici considerazioni, che tutti i vin- cadenzamento congiunto, i cui servizi devo- fra loro congiunti da archi orientati, che ne coli non compatibili e perciò quelli che richie- coli inizialmente imposti possano essere no porsi in maniera equidistante fra loro definiscono le relazioni di vincolo, tali da dono, ad esempio, un ampliamento dell’inter- comunque rispettati (!). vallo o tolleranza di spostamento ammissibile. (tanto al fine, come detto, di favorire l’omo- determinarne sia la sequenza sia gli intervalli In tal caso il termine “ottimizzazione” è di meno geneità d’offerta, come sopra indicato); temporali in cui deve avvenire un evento suc- immediata applicazione e lascia infatti il campo • rispetto della sequenza d’altri casi d’even- a considerazioni d’ordine più generale, quali ti orario, rispetto a determinati eventi del Uno specifico algoritmo, che peraltro risale a soluzioni che risultino in ogni caso soddisfa- programma d’esercizio comunque stabiliti. ricerche originalmente condotte in materia Il metodo è stato ad esempio applicato alla strut- cessore d’un altro. Applicazioni di TIS centi e fattibili (“feasible”) nel rispetto di tutti i Un altro insieme d’eventi, che devono esse- nel nostro paese [1] e quindi “importate” tura dei servizi Eurostar che circolano sulla rete vincoli imposti, ovvero possano rappresentare re tra loro fasati, è rappresentato dalla stes- anche presso centri accademici esteri nei RFI, con alcuni adattamenti, dando infine origine la migliore scelta per il decisore rispetto a diver- sa continuità di ciascuna traccia oraria, che sistemi delle rispettive ferrovie, consente in a un modello grafico, del classico tipo spazio- se alternative, valorizzabili in base a ulteriori cri- è vista dal modello come una sequenza d’e- particolare di verificare che l’insieme di tutti i tempo, rappresentato in figura 1. Da questo s’e- teri. Alcuni di questi possono essere in partico- venti d’arrivo e partenza o transito fra coppie vincoli sia in modo globale compatibile (“fea- videnzia, in particolare, la caratteristica struttura lare tradotti in funzioni obiettivo che minimizzino di stazioni d’ogni singola tratta, vincolati al simmetrica, limitata ai (soli) servizi definibili i tempi totali d’attesa per coincidenza dei relati- tempo di percorrenza fra le stesse nonché vi flussi di traffico, oltre che la compatibilità con agli eventuali tempi di sosta d’ogni fermata. le risorse dei turni materiali ecc. Infine, un particolare vincolo, di carattere Fra i vincoli che il programma TIS, peraltro ancor più generale, che s’incontra in questi sible”), e in tal caso produrre un’ipotesi d’orario cadenzato complessivo. La logica che sta alla base del suddetto algoritmo è in sostanza quella di verificare che tutti i percorsi ciclici che è possibile definire sullo stes- come “seme” dello stesso orario, cioè le tracce che si devono ripetere, parallelamente a se stesse, secondo l’intervallo di cadenzamento predefinito, per ricostruire l’intera maglia orario. 99 rubrica 2 15-02-2007 16:32 Pagina 100 [ Argomenti ] 8 RUBRICA fig. 1 – Caso di studio dell’applicazione d’orario cadenzato sui servizi Eurostar intera rete. Si rappresentano solo le tracce “seme”, la cui replica, a intervalli regolari di cadenzamento, costituirà l’orario completo. S’osserva inoltre il caso tipico della “simmetria” d’orologio 100 Un modello per l’orario cadenzato fig. 2 – Rappresentazione sintetica d’orario periodico integrato, secondo il modello tipicamente introdotto nelle ferrovie del Centro-Nord Europa. Caso applicativo di servizi della rete FS S’osservi per inciso che il modello lavora su un’ori- per la gestione dei dati (inserimento e modifica del In particolare l’output di TIS può fornire l’in- per qualsiasi piano di trasporto che ne gine dei tempi del tutto convenzionale (in pratica un grafo dei vincoli), e la relativa rappresentazione gra- put alla verifica dei turni del materiale e ripeta la struttura, anche di natura intermo- tempo “0” relativo dell’asse di simmetria), che può fica del risultato, come già visto, tramite un classico degli equipaggi prima d’essere definitiva- dale; in tal caso ad esempio al grafo dei essere traslata a piacimento dell’utente, spostando diagramma spazio-tempo. Inoltre il programma mente trasferito quale richiesta d’accesso al vincoli d’un “modo” di trasporto si posso- in tal modo tutto il sistema orario. Un piano orario software presenta tutti i servizi teoricamente in tal gestore di rete. no aggiungere gli eventi d’un altro modo, cadenzato, può ricordarsi, si può anche raffigurare modo generati, da cui l’utente ne può eliminare un secondo una rappresentazione tipica, originalmen- certo numero, per esempio operando una riduzio- te introdotta in altre ferrovie, in cui per ogni stazio- ne delle frequenze di cadenzamento, come già indi- ne-nodo della rete s’individuano le linee dei servizi cato, prima di trasferire l’intera base dati verso altri Si può infine osservare che TIS, lavorando nello stesso modello, comprenda, in bidirezionali d’arrivo/partenza in corrispondenza di sistemi di studio e di verifica del piano, del gestore su un modello astratto, non riconosce aggiunta ai servizi ferroviari, quelli su ciascuna stazione (figura 2). Il metodo TIS è stato dell’infrastruttura, ovvero, in caso di studi prelimina- necessariamente un orario “ferroviario” in gomma. Si veda, come caso del tutto indi- implementato attraverso un’opportuna interfaccia ri, da parte delle stesse imprese di trasporto. quanto tale, ma può affrontare lo studio cativo, l’esempio d’un piccolo modello di realizzando un modello di trasporto inte- Estensioni e conclusioni grato. Come, ad esempio, la pianificazione d’un cadenzamento orario regionale che, 101 rubrica 2 15-02-2007 16:32 Pagina 102 [ Argomenti ] 8 cadenzamento di treni fra le stazioni di tazione di più basso livello, quali metodi di Roma, Albano e Frascati, con separazione scheduling e d’ottimizzazione delle linee e degli impianti, oggetto di precedenti articoli. Come si vede, la ricerca operativa ha consentito di mettere a disposizione in anni recenti un insieme di strumenti che possono sensibilmente supportare la pianificazione del sistema ferroviario, con risultati resi anche possibili dalla diffusione di personal computer di notevole potenza di calcolo, sulla scrivania d’ogni orarista e manager ferroviario, impensabile sino a pochi anni or sono. d’una coppia di materiali a Ciampino e ricongiungimento di ritorno a Roma Termini, posti quindi in coincidenza con un servizio autobus trasversale tra Frascati e Albano (figure 3a e 3b). In conclusione, TIS è un metodo che “vede l’orario dall’alto”, risponde all’esigenza di studio d’un orario cadenzato a più strati, ne può verificare l’ipotesi di progetto preliminare e può dare infine in input i propri risultati ad altri sistemi di verifica e proget- fig. 3 – Esempio di studio d’un semplice orario cadenzato (a), e con integrazione nel modello d’un caso “treno + autobus” (b) BIBLIOGRAFIA [1] P. Serafini, W. Ukovich, “A Mathematical Model for Optimization Model for the Cyclic Railway Periodic Scheduling Problems”, SIAM Journal on Timetabling Problem”, Computer-Aided Transit Discrete Mathematics, 2(4), 550-581 (1989). [2] L. W. P. Peeters, L. G. Kroon, “A Cycle Based 102 Scheduling, Lecture Notes Economics and Mathematical Systems, Springer, Vol. 505 (2001). rubrica 3 15-02-2007 16:33 Pagina 103 VIP per il piazzamento treni PIER LUIGI GUIDA,VALTER COLARIETI – Sistemi informativi circolazione della Direzione ICT di RFI SpA N ella programmazione dell’orario cupazione dello stesso binario, tra l’ora ini- ferroviario a cura del gestore del- ziale e quella finale di sosta di ciascun l’infrastruttura (RFI), una basilare treno. attività, a integrazione della costruzione dell’orario grafico di linea, è quella Il piazzamento treni dell’“orario in stazione”, che in termini di gergo viene anche detto piazzamento treni L’elaborazione di tale documento di pro- e il cui prodotto nelle Ferrovie dello Stato è grammazione nell’ambito del processo ora- tradizionalmente definito M53 (dalla sigla rio, oggi di norma delegato agli esperti di del documento di Movimento su cui viene stazione, rappresenta, specie nel caso dei rappresentato). Si tratta in verità della stes- grandi impianti, una specifica attività non- sa informazione d’arrivi e partenze di tutti i ché il risultato, spesso di non semplice treni che interessano la stazione, con il soluzione, del cosiddetto problema del proprio binario di piazzamento, che figura piazzamento. Si deve a tale scopo svolge- sui quadri murali a disposizione della clien- re il compito d’assegnare ciascun treno a tela, pur trattandosi in questo caso di un un proprio binario di sosta, avendo come M53 di “servizio”, cioè contenente altri dati vincolo la cosiddetta capacità “statica” “interni” a disposizione degli operatori degli stessi binari, determinata dalla relati- addetti alla circolazione, oltre che essere va lunghezza; si deve soprattutto assicurare rappresentato convenzionalmente in forma la compatibilità dei movimenti contempora- grafica, tramite diagrammi “tipo GANTT”. nei dei treni in arrivo e partenza dalla sta- In questi ultimi viene in sintesi indicata una zione, su itinerari che siano a loro volta pre- linea temporale sulle 24 ore, in corrispon- notabili e assegnabili ai treni, secondo le denza di ciascun binario, sulla quale risulta norme che regolano la circolazione in sicu- opportunamente riportata una barra d’oc- rezza proprie di ciascun impianto (“cabla- 103 rubrica 3 15-02-2007 16:33 Pagina 104 [ Argomenti ] 8 104 RUBRICA VIP per il piazzamento treni te” e rese possibili tramite i cosiddetti operativi, nonché i migliori requisiti del ser- sempre più diffuso di materiali cosiddetti problema in questione. Per un dato pro- apparati centrali). vizio da assicurare, con cui si confronta di navetta o bidirezionali, come è avvenuto gramma d’esercizio orario, ivi compresi i I vincoli del secondo tipo – movimenti con- norma l’esperto di stazione nel progettare anche nei treni Intercity a lunga percorren- movimenti interni o “locali” d’impianto, temporanei – spesso risultano più stringen- l’M53, in relazione ad esempio al fatto che za, e l’estensione in flotta degli ETR rendo- come in precedenza detto, è fuor di dubbio ti dei primi, e in breve determinano quella i treni, per le linee cui sono destinati in par- no peraltro meno problematico il problema l’obiettivo di ricercare una soluzione che che viene anche definita capacità “dinami- tenza (come è noto al viaggiatore), hanno del piazzamento, specie nei suddetti realizzi un piazzamento fattibile, e quindi ca” della stazione. binari o fasci di binari preferenziali, che tut- impianti, non avendo più bisogno del cosid- soddisfi tutte le richieste dei treni previsti in In aggiunta ai movimenti e soste dei treni, tavia possono interferire con le direzioni detto “cambio locomotore”. stazione; mentre una soluzione migliore ad esempio viaggiatori, propriamente detti, delle linee in arrivo. Ciascun treno deve Nondimeno, il ciclo di vita del M53 in corso sarebbe quella che, in aggiunta alla prece- esiste poi nell’impianto un insieme di movi- inoltre avere un proprio intervallo di sosta d’orario può subire variazioni e adattamen- dente, potesse per esempio offrire un menti di servizio o di manovra, quali l’arrivo minimo, o un materiale dal parco di deposi- ti, a seguito d’alcune modifiche dello stes- minor numero massimo di binari contempo- (in gergo “garaggio”) o la partenza dei to dev’essere piazzato sul binario con un so orario o del programma di manovre raneamente occupati, sì da lasciare una materiali da e verso “parchi” o altri fasci di certo anticipo rispetto all’ora di partenza; interno della stazione o nel caso, per deter- certa riserva operativa di capacità, nonché binari di sosta della stazione, movimenti di può essere inoltre richiesto che due treni minate esigenze di lavori e di manutenzione una soluzione che possa garantire più locomotive dai depositi od officine, nonché viaggiatori in coincidenza siano preferibil- ai binari o marciapiedi, risulti necessario ampie tolleranze fra i movimenti dei treni, lo spostamento d’un convoglio da un bina- mente piazzati su binari dello stesso mar- anche temporaneamente mettere fuori ser- quindi dimostrarsi più stabile per assorbire rio all’altro ecc.; movimenti che impegnano ciapiede ecc. vizio uno o più binari, per cui si richiede eventuali ritardi ecc. i relativi “instradamenti” e devono essere Certi treni, per specifiche attività (pre-con- d’adeguare e rielaborare in modo opportu- Su queste premesse, presso la Struttura tutti compatibili con le normali operazioni dizionamento, rifornimento idrico ecc.), no lo stesso piazzamento. sistemi informativi circolazione di RFI è dell’impianto, per dare nell’insieme come sono inoltre vincolati solo a determinati risultato un idoneo programma di piazza- binari in grado di servirli. Su quest’ultimo mento. Anche quest’attività di piazzamento aspetto tuttavia è ormai generale la tenden- (in inglese “platforming”), che spesso vin- za a effettuare tutte le operazioni tecniche cola la stessa maglia dell’orario in altre sta- necessarie ai materiali in sedi più opportu- La suddetta area d’interesse ha dato origi- realizzare un metodo di piazzamento treni zioni nodali della rete, dovendo rendere ne, al di fuori dei binari di circolazione in ne anche in tal caso a un problema tipico idoneo ad applicarsi in modo generale alle ammissibili arrivi e partenze con le previste stazione propriamente detti, anche per della ricerca operativa, nella classe dei diverse stazioni, basato su algoritmi d’otti- percorrenze in linea, s’è candidata fra i incrementarne la produttività e migliorare il modelli definiti di “scheduling”, cioè di pro- mizzazione. Ne è risultato il programma problemi più tipici della ricerca operativa in servizio offerto al viaggiatore. grammazione e d’assegnazione delle risor- software denominato VIP (Verifica informa- campo ferroviario, rappresentando in tal Permane peraltro in taluni casi la necessità se (binari) a determinate attività (servizio tica piazzamento), il quale ha integrato i caso un problema d’una certa complessità, di programmare soste supplementari dei treni). La “funzione obiettivo” diviene in tal suddetti algoritmi in un package, con rela- specie nel caso delle più grandi stazioni treni, per svolgere alcune attività di pulizia, caso la ricerca d’un piazzamento che risul- tiva gestione dati, che è stato reso disponi- (ad esempio da 15 e più binari), caratteriz- mentre le cosiddette grandi stazioni di ti ottimo o migliore, a parità d’altre condi- bile ai potenziali utenti (figura 1). zate, in particolari fasce del giorno, dai testa (come Roma Termini), in cui i treni zioni, circa il rispetto fondamentale dell’o- Il programma si basa su un algoritmo euri- maggiori livelli di traffico e quindi di possi- “cambiano verso”, possono presentare altri rario e dei diversi vincoli temporali, di stico, che s’è confrontato in modo molto bile saturazione. Numerosi sono i vincoli problemi specifici di piazzamento. L’utilizzo sequenza e d’altra natura, caratteristici del favorevole con le soluzioni di piazzamento stato avviato uno specifico progetto in col- VIP: un modello di ricerca operativa laborazione con il Dipartimento d’elettronica informatica e sistemistica (DEIS) dell’Università di Bologna, con l’obiettivo di 105 rubrica 3 15-02-2007 16:33 Pagina 106 [ Argomenti ] 8 RUBRICA prodotte, in modo tradizionale, su un certo bili, la cui ipotesi d’orario programmato in sta- numero d’impianti di dimensioni medio-grandi zione richiederebbe pertanto un certo ade- della rete. In particolare, per tener conto della guamento o “spostamento”. La logica di VIP “diversità” d’obiettivi che possono guidare gli utilizza un grafo dell’impianto d’un certo detta- utenti in questa attività, o di priorità diverse glio (figura 2), su cui si definisce inoltre la tra- nelle varie applicazioni, è stata definita una dizionale matrice d’incompatibilità degli itine- funzione obiettivo multicriterio, che può “pesa- rari; per assegnare i treni ai binari viene rico- re” diversi fattori o criteri d’ottimizzazione, fra nosciuta la lunghezza di questi ultimi e s’a- cui il minimo numero di binari occupati. dottano parametri (al momento) standard Nel caso poi d’impossibilità di soddisfare il circa i tempi d’occupazione degli itinerari, gli piazzamento, il programma indica il numero di eventuali tempi accessori (ad esempio predi- binari eccedenti (overflow) che risulterebbero sposizione d’un materiale proveniente da necessari, nonché i relativi treni “non” piazza- parco in anticipo sull’ora prevista per la par- VIP per il piazzamento treni fig. 2 – Piano schematico di stazione utilizzato nella logica VIP tenza), nonché la possibilità di stabilire limiti materiali, che si dovranno poi accoppiare temporali di margine fra due occupazioni in partenza, o viceversa. Nel caso infine successive di treni che impegnano uno stes- uno stesso binario, di sufficiente lunghez- so binario. za, possa servire separatamente due È possibile anche per ciascun treno stabi- treni, dovranno essere rispettati determi- lire, per quanto detto, una lista di prefe- nati vincoli di sequenza temporale fra gli renza di binari oltre che d’un determinato stessi, in relazione ai rispettivi arrivi e fascio dell’impianto. ripartenze. Come noto, specie nel caso di grandi impianti, esistono infatti fasci di binari Conclusioni (convenzionalmente definiti, ad esempio, fig. 1 – Accesso all’applicazione VIP 106 “Ovest”, “Laziali” ecc.) dedicati a determi- Il package ha raggiunto un livello idoneo nate relazioni. Non esistono particolari di maturazione per il pratico impiego, vincoli circa la tipologia di stazione ogget- comprendendo in pratica tutti i principali to di studio (passante, di testa o “mista”, vincoli e condizioni che un esperto del caso quest’ultimo ad esempio di Bologna campo normalmente utilizza nel redigere o Bari). Un altro vincolo specifico può un M531. VIP può acquisire in modo auto- riguardare infine il fatto che su uno stesso matico (tramite “file transfer” dalla banca binario debbano giungere due diversi dati centrale del sistema ASTER) i dati 107 rubrica 3 15-02-2007 16:33 Pagina 108 [ Argomenti ] 8 RUBRICA della programmazione orari, e quindi non Al termine dell’ottimizzazione, il program- costringe l’utente a un’immissione locale ma è in grado, oltre che di visualizzare a degli stessi dati, se non quelli relativi ai video, di stampare ed esportare in forma- cosiddetti “movimenti locali” (cioè, come to Excel il “piazzamento grafico” della sta- accennato, movimenti da/per deposito, zione, secondo le normali convenzioni1 binari secondari, di sosta ecc.). (figura 3). VIP per il piazzamento treni fig. 4 – Esempio di piano schematico prodotto con applicazione LAPIS. La stessa consente di realizzare un disegno “intelligente” dell’impianto di stazione e di generare un data-base per VIP nonché per altri sistemi di studio (ad esempio simulatori di circolazione) BIBLIOGRAFIA [1] M. Carey, S. Carville, “Scheduling and Platforming Trains at Busy Complex Stations”, Transpor- tation Research, 37A(3), 2003. [2] A. Billionnet, “Using Integer Programming to Solve the Train-Platforming Problem”, Transpor- tation Science, Vol. 37, n. 2, 2003. [3] P. L. Guida, “The Train Platforming Problem”, Atti Associazione italiana ricerca operativa, Venezia, settembre 2003. NOTE 1 Hanno collaborato per la realizzazione dell’algoritmo Paolo Toth e Alberto Caprara del DEIS (Università di Bologna) e Michele Monaci, ricercatore del DEI (Università di Padova). fig. 3 – Piazzamento treni prodotto dall’algoritmo Un ulteriore progetto informatico, nella stessa area d’applicazioni, ha riguardato lo sviluppo d’un “pacchetto” per il disegno di piani schematici di stazione, in grado di produrre un disegno in “forma intelligente” dello stesso piano schematico, da cui viene originato un database che può essere dato in input a VIP. Tale pacchetto, basato su prodotto commerciale Autocad, integrato con apposite librerie di natura ferrovia- 108 ria, è stato denominato LAPIS (figura 4) e può costituire uno strumento utile alla formazione e gestione di basi dati per altri strumenti di simulazione della circolazione e della verifica impianti. L’approccio proposto può superare un tradizionale limite di questi ultimi strumenti, in generale non integrabili o interagenti con le applicazioni dei sistemi informativi di più alto livello, il che spesso ne ha finora ostacolato la dif fusione. 109 Rubrica Mezzogiorno 15-02-2007 16:34 Pagina 110 RUBRICA Mezzogiorno La tratta a doppio binario Reggio CalabriaMelito Porto Salvo FRANCESCO TEOFILO – direttore compartimentale Infrastruttura di Reggio Calabria di RFI SpA a realizzazione della tratta a doppio bina- sono proseguiti nel 2000 con l’attivazione rio elettrificata Reggio Calabria-Melito del doppio binario e del sistema di controllo L Porto Salvo, sulla linea jonica Reggio centralizzato del traffico (CTC) sulla tratta Calabria-Metaponto, rientra nel piano d’inve- Reggio Calabria Centrale-Reggio Calabria stimenti che RFI-Rete Ferroviaria Italiana ha Pellaro (km 10) con dirigente centrale ope- destinato al programma di potenziamento rativo (DCO) a Reggio Calabria Centrale. infrastrutturale e tecnologico della rete della Nel 2003 è stata ultimata la sede per il dop- Calabria. pio binario della tratta di 10,4 chilometri Il progetto, che ha l’obiettivo di potenziare il Melito Porto Salvo-Saline Jonica-galleria servizio ferroviario regionale dell’area jonica Capo d’Armi. Il costo sostenuto per detti della provincia di Reggio Calabria, prevede interventi è stato pari a 199 milioni di euro. la realizzazione d’un servizio metropolitano di Nello stesso anno, a seguito dei lavori di pro- superficie sulla tratta Reggio Calabria-Melito gettazione eseguiti da Italferr, RFI ha affidato Porto Salvo, interessata da un intenso spo- i seguenti interventi: stamento di pendolari e da flussi di traffico • raddoppio del tratto “galleria Capo merci e passeggeri a carattere nazionale d’Armi-Motta San Giovanni Lazzaro- soprattutto in prossimità di Reggio Calabria. Reggio Calabria Pellaro”, lungo 9,6 chilo- La nuova linea permetterà di: metri; • aumentare la capacità di traffico di circa 100 treni/giorno; • ridurre di oltre 5 minuti il tempo di percorrenza sulla tratta; • posa del secondo binario nel tratto Melito Porto Salvo-galleria Capo d’Armi; • elettrificazione dell’intera tratta con realizzazione della sottostazione elettrica (SSE) • velocizzare il collegamento con Messina. di Saline e cabina di trazione elettrica (TE) Avviati dall’Azienda di Stato nel 1984, i lavo- nella stazione di Reggio Calabria Cen- ri di raddoppio ed elettrificazione della tratta trale, telecomandate insieme a tutti i 111 Rubrica Mezzogiorno 15-02-2007 16:34 Pagina 112 [ Argomenti ] 9 RUBRICA sezionatori di stazione dalla dirigenza ope- d’Armi gli interventi previsti sono stati realiz- rativa della trazione elettrica (DOTE) di zati chiudendo la linea all’esercizio ferrovia- Reggio Calabria; rio. La scelta d’operare dall’interno della • completamento del sistema di controllo del traffico centralizzato (CTC) fino a Melito Porto Salvo e sistema informazioni al pubblico (IaP). L’importo che verrà consunto per il comple- ro o ori zza J. .le a e L reg .CA al.C o n . . i r l G S E a G a . l . C l n P S S e Pe Sa O.M io J. .R. to tta ocal C. .C. .C. egg eli o . ne O.G i l R M a i iR iR iR i i i M di B e d ne d ta d ne d e S ta d ed a ad t t n n n a a io io rma zio io a io rm rm a az az az rm az St St Fe St Fe Fe St Fe St sede ferroviaria ha permesso di: • ridurre notevolmente l’occupazione di suoli privati; • evitare la demolizione di molti fabbricati situati a pochi metri dalla sede ferroviaria; tamento di tutte le opere assomma a 133 • diminuire tempi e costi d’esecuzione; milioni di euro. • minimizzare i danni alla locale economia Per il raddoppio del tratto galleria Capo La tratta a doppio binario Reggio Calabria-Melito Porto Salvo fig. 1 – Il nuovo tracciato della linea Reggio Calabria-Melito Porto Salvo turistica. La linea di trazione elettrica è stata realizzata secondo gli standard più moderni: Tabella 1 – Tempi di realizzazione dell’opera • 3.000 volt in corrente continua; Intervento Avvio lavori Attivazione 1984 Raddoppio tratta Reggio Calabria Centrale-Reggio Calabria Pellaro Realizzazione sistema di controllo centralizzato del traffico (CTC) sulla tratta Reggio Calabria Centrale-Reggio Calabria Pellaro (km 10) con dirigente centrale operativo (DCO) a Reggio Calabria Centrale Ultimazione sede doppio binario tratta Melito Porto Salvo-Saline Jonica-galleria Capo d’Armi (km 10,4) Lunghezza Elettrificazione tratta Reggio Calabria Centrale-Reggio Calabria Pellaro Realizzazione cabina TE di Reggio Calabria Centrale dicembre 2005 Raddoppio tratta Melito Porto Salvo-Reggio Calabria Pellaro settembre 2006 Elettrificazione tratta Reggio Calabria Pellaro-Melito Porto Salvo Realizzazione sottostazione elettrica di Saline Realizzazione sistema di controllo del traffico centralizzato (CTC) e sistema d’informazione al pubblico (laP) Installazione barriere fonoassorbenti Completamento opere viarie e di rifinutura Velocità Tempi di percorrenza Capacità traffico (n. treni) marzo 2007 Prima: A intervento completato semplice binario doppio binario 30 km 30 km 110 km/h 110 km/h 33’ 28’ 60 160 Trazione diesel elettrica Stazioni 6 5 Fermate 3 4 Passaggi a livello 10 2 Sistema di blocco FS BCA Sistema di circolazione DM CTC Locale Automatica dicembre 2007 Informazione al pubblico (laP) 112 mmq di sezione complessiva; • funi e fili regolati. Tabella 2 – Caratteristiche della linea prima e dopo l’intervento 2000 2003 • linea di contatto con doppia fune di 440 Il nuovo tracciato tra Reggio Calabria metri e una pendenza non superiore al 7 ‰. Centrale e Melito Porto Salvo, lungo 30 chi- Gli scambi sui binari di corsa (del tipo 60UNI) lometri, sarà dotato di cinque stazioni e quat- consentono una velocità in deviata di 60 km/h. tro fermate, realizzato a doppio binario con inte- Il profilo minimo della galleria è compatibile La messa in posa del secondo binario ha rasse di 4 metri, raggi minimi di curvatura di 560 con la sagoma limite internazionale Gabarit C. richiesto la realizzazione di: Le opere civili • una galleria a doppio binario lunga 1.231 metri, denominata “Capo d’Armi”; • 23 opere d’attraversamento e viadotti, per un totale di 1.810 metri, che hanno consenti- 113 Rubrica Mezzogiorno 15-02-2007 16:34 Pagina 114 [ Argomenti ] 9 RUBRICA to fra l’altro la soppressione dei passaggi a livello; • un’opera di difesa dal mare (scogliera) lunga La tratta a doppio binario Reggio Calabria-Melito Porto Salvo 800 metri e realizzata in massi artificiali; • nei confronti del segnalamento; tutte le informazioni legate al movimento dei • opere minori (rilevati, trincee, ponticelli, • rispetto alla velocità massima treni sia come diffusione sonora sia come e alla pendenza della linea; teleinformazione, utilizzando monitor, trombe e • rispetto ai rallentamenti e alle bande a led disposte nelle stazioni e fermate. riduzioni di velocità. Impianto di telefonia selettiva che prevede tombini, fossi di guardia ecc). Tabella 3 – Opere significative quattro circuiti selettivi telefonici: Galleria Capo d’Armi Lunghezza galleria naturale m. 1000 Imbocchi in galleria artificiale Ulteriori protezioni e funzioni m. 126 e 105 Raggio sezione circolare m. 5,30 Profilo minimo ostacoli Gabarit C • Marcia su binario illegale; (DOTE) per le comunicazioni relative alla • indebiti movimenti; trazione elettrica; condotta; Impianto d’illuminazione di servizio • velocità massima ammessa dal materiale Viadotto Pantani Lunghezza m. 1100 Campate con travi in CAP 44 Lunghezza singola campata m. 25 Larghezza singola campata m. 10 rotabile; • manutenzione in linea (MAN) per le comunicazioni relative alla manutenzione in linea; • tele diffusione sonora (TDS) per consenti- • movimenti di manovra; re al DCO le comunicazioni in diffusione • riduzioni di velocità. sonora. Telecomando TE per il comando a distanza Informazione al pubblico (IaP) che fornisce Sicurezza e tecnologie comunicazioni al servizio del movimento; • dirigenza operativa della trazione elettrica • velocità massima ammessa dal modulo di Impianto di radio propagazione • dirigenza centrale operativa (DCO) per le degli impianti di trazione elettrica. il mantenimento della distanza di sicurezza fra i treni che viaggiano nella stessa La linea è attrezzata secondo i più moderni standard di sicurezza: • sistema controllo del traffico centralizzato • apparato centrale elettrico a itinerari (CTC) che consente il controllo e la (ACEI), in tutte le stazioni, che consente il gestione della circolazione dei treni da un comando in sicurezza degli instradamenti unico posto centrale in regime di dirigen- dei convogli. Il comando degli itinerari è te centrale operativo (DCO); ottenuto grazie all’azionamento d’un solo • sistema controllo marcia treni (SCMT) pulsante e la manovra d’ogni singolo ente che garantisce: interessato all’itinerario è realizzata auto- – l’incremento degli standard di sicu- maticamente dai dispositivi dell’apparato; 114 direzione; rezza dell’esercizio; • impianto di distanziamento treni con bloc- – il possibile affidamento dei mezzi di co conta assi (BCA) che regola il distan- trazione a un unico agente addetto ziamento automatico dei treni e garantisce alla condotta mediante la protezione: 115 Rubrica Mezzogiorno 15-02-2007 16:34 Pagina 116 [ Argomenti ] 9 Chiusura linea Il progetto del raddoppio in affiancamento La tratta a doppio binario Reggio Calabria-Melito Porto Salvo Porto Salvo non prima del mese d’apri- e dei muri di sostegno, nei terreni priva- carico delle economie ottenute sul rad- le 2009 (almeno 6 mesi dopo attivazio- ti fiancheggianti la sede ferroviaria, doppio: ne raddoppio). potendo operare dall’interno. • Melito Porto Salvo: costruzione scoglie- della tratta galleria Capo d’Armi-Reggio Svantaggi dovuti alla chiusura della linea: Pellaro era stato in un primo momento sviluppato con l’ipotesi di linea in esercizio. Poiché il raddoppio della tratta Reggio 5. minori espropri di terreni privati per i ra soffolta e ripascimento litorale tratta 1. sostituzione dei treni con servizi sostitu- motivi di cui sopra e per la possibilità di Pilati-stazione FS per protezione sede tivi: maggiore presenza d’autobus sulla sostituire i terrapieni con muri e forte ferroviaria e barche pescatori: entro il Statale jonica nella fascia diurna; riduzione del numero di fabbricati per 2008; costo 11 milioni di euro, quota a Calabria Centrale-Melito Porto Salvo fu 2. disagi per i viaggiatori della tratta Me- avviato nel 1984 e le prime due tratte per lito-Reggio e viceversa per cambio vet- circa 21 km (Reggio Calabria-Reggio tore a Reggio Calabria Pellaro; civile abitazione da demolire totalmente carico RFI 7,7 milioni; • piazza stazione FS: inaugurata il 1° o parzialmente (tabella 4); 6. economia nei costi d’esecuzione. Le semestre 2005; costo 170.000 euro; Pellaro e galleria Capo d’Armi-Melito) 3. doppi disagi per i viaggiatori provenien- economie finanziarie sono in corso di erano state ultimate nel 2003, s’è valutato ti o diretti oltre Melito, dovendo cambia- riutilizzo sul territorio per interventi di che, procedendo con le stesse metodolo- re due volte vettore: a Melito e a Reggio mitigazione ambientale e per la costru- • Motta San Giovanni: costruzione sco- gie e tempistiche, per completare l’ultima Calabria Pellaro. zione di nuove fermate richieste, in gliera soffolta e ripascimento litorale corso d’opera, dagli enti territoriali. località Lazzaro per protezione sede fer- • piazza Melito Porto Salvo: entro il 2007; costo 65.000 euro; tratta (di circa 10 km) sarebbero occorsi Vantaggi derivanti dalla chiusura della non meno di sei anni, potendo operare linea: Lavori aggiuntivi nei comuni interessati dal roviaria: entro il 2008; costo 2,2 milioni solo con interruzioni della circolazione 1. attivazione del doppio binario elettrifica- raddoppio, con parte del finanziamento a di euro; diurne e/o notturne di massimo 5 ore. to e quindi del servizio metropolitano È ovvio che i tempi d’effettivo lavoro Melito-Reggio Calabria-Villa San Gio- sarebbero stati inferiori, dovendo eliminare vanni, con possibilità d’estenderlo fino i tempi morti dovuti ai trasferimenti del a Rosarno e al porto di Gioia Tauro con cantiere dalla stazione di ricovero al posto almeno due anni d’anticipo; di lavoro e viceversa e l’installazione e dis- Tabella 4 – Comparazione espropri e fabbricati interessati da raddoppio tratta galleria Capo d’Armi-Reggio Calabria Pellaro con linea in esercizio e linea chiusa Comune Linea in esercizio Linea chiusa Delta Delta% Reggio C. 43.752 35.000 -8.752 -20,0 Motta S.G. 41.389 32.200 -9.189 -22,2 (reliquati) Reggio C. 1.534 700 -834 -54,4 (servitù) Reggio C. 596 590 -6 -1,0 87.271 68.490 -18.781 -21,5 2. eliminazione dei passaggi a livello, con installazione del cantiere stesso. strade sostitutive e maggiorazione del Le date d’attivazione presumibili sarebbe- numero dei collegamenti mare-monte ro state: con due anni d’anticipo; • attivazione del doppio binario Melito 3. minore presenza e circolazione di mac- Porto Salvo-Reggio Calabria Pellaro chine operatrici e di mezzi di trasporto Aree da espropriare Totale espropri (mq) non prima del mese d’ottobre 2008; sulle strade viciniori alla ferrovia e sugli Fabbricati Reggio C. 17.008 8.000 -9.008 -53,0 • attivazione del CTC sulla tratta Melito attraversamenti mare-monte, potendo interferiti Porto Salvo-Reggio Calabria Pellaro usare l’attuale tracciato ferroviario Motta S.G. 22.453 10.000 -12.453 -55,5 dopo il mese di gennaio 2009 (3 mesi come pista di cantiere; Totale fabbricati (mc) 39.461 18.000 -21.461 -54,4 N. fabbricati interessati 236 90 -146 -61,9 di cui per civile abitazione da demolire 23 2 -21 -91,3 dopo l’attivazione del doppio binario); 116 RUBRICA 4. minore presenza di macchine operatrici • attivazione dell’elettrificazione della trat- (trivelle, ruspe, betoniere ecc.), indi- ta Reggio Calabria Centrale-Melito spensabili per la formazione dei rilevati 117 Pagina 118 RUBRICA La tratta a doppio binario Reggio Calabria-Melito Porto Salvo Le nuove fermate sono: presenze turistiche nei periodi estivi, con pendolarismo giornaliero; • Reggio Calabria Aeroporto: in corrispondenza dell’aeroporto di Reggio • S. Elia: tra la fermata di Lazzaro-Motta Calabria e integrata con il molo d’ap- San Giovanni e la stazione Saline prodo del collegamento con aliscafi Jonica; servirebbe una zona turistica con Messina e con il terminal bus per di Lazzaro con notevole pendolarismo; l’aerostazione. La DCI ha in corso, su • Annà: in comune di Melito Porto richiesta dell’ente gestore dell’aero- Salvo, fra stazioni di Saline Jonica e porto, anche la progettazione delle Melito. Servirebbe una zona a forte richiamo turistico balneare. strutture del molo e del terminal bus; blocco intermedi, è stimato in 7 milioni di Reggio Calabria Bocale e Lazzaro- euro, mentre il tempo d’esecuzione (inclu- Motta San Giovanni, serve i territori si completamento della progettazione, estremi dei due comuni di Reggio ottenimento del nulla osta e attività nego- Calabria e Motta San Giovanni; forti ziale) è di circa 30 mesi. 118 e tratto terminale via Marina verso sta- zione preliminare di cinque nuove fermate. zione Reggio Calabria Centrale con Dovrebbero essere eseguite entro il 2008 miglioramento collegamento con zona a carico di finanziamenti della Regione Tempietto: entro il 2008; costo 500.000 Calabria e delle economie del progetto di euro. raddoppio. 1,139 1,520 2,100 1,618 2,825 2,190 1,956 1,344 2,166 2,300 km 469,866 4,211 km 455,667 2,593 km 449,261 corso la verifica di fattibilità e la progetta- km 445,050 DCM e della Direzione movimento, sono in km 442,457 entro il 2008; costo 5.500.000 euro; • sistemazione sottopasso Monachelle km 454,147 Comuni) e dell’approvazione della locale O.G.R. Saline e Pentimele per servizio metropolitano: km 450,400 degli enti territoriali (Regione, Provincia, Annà Saline J. A seguito d’una recente richiesta da parte Calabria e potenziamento fermate Archi Melito PS logie tratta Villa San Giovanni-Reggio km 459,385 3,747 • Reggio Calabria: potenziamento tecno- REGGIO CAL. C.LE gie e l’inserimento di tre nuovi posti di Campoli, tra le fermate già esistenti di RC O.ME.CA. • Reggio Calabria Bocale II: in località RC Aeroporto costo complessivo, comprese le tecnolo- RC S.Gregorio Reggio Calabria a forte densità abitativa; Occhio - S. Leo mento delle barriere architettoniche. Il RC Pellaro ti d’informazione al pubblico e abbatti- Pellaro, in una zona del comune di RC Bocale Calabria S. Gregorio e Reggio Calabria RC Bocale II (Campoli) euro; servizio metropolitano e dotate d’impian- km 457,767 te Molaro entro il 2007; costo 100.000 S. Leo: è situata tra le stazioni di Reggio Motta SGL di collegamento torrente Vena e torren- Tutte le fermate saranno adeguate al S. Elia • Montebello Jonico: illuminazione strada Nuove fermate sulla tratta Melito Porto Salvo-Reggio Calabria Centrale • Reggio Calabria Occhio di Pellaro- km 467,700 [ Argomenti ] 9 km 466,356 16:34 km 464,400 15-02-2007 km 462,210 Rubrica Mezzogiorno fig. 2 – Il tracciato della metropolitana di superficie Melito Porto Salvo-Reggio Calabria Centrale 119 Rubrica Mezzogiorno 15-02-2007 16:34 Pagina 120 [ Argomenti ] 9 RUBRICA Gli investimenti RFI in Calabria La tratta a doppio binario Reggio Calabria-Melito Porto Salvo Potenziamento infrastrutturale e tecnologico della linea Lamezia Terme-Catanzaro Lido Il progetto prevede la realizzazione Il territorio della Calabria è interessato da d’una nuova linea a semplice binario un programma di potenziamento infrastrut- in variante nel tratto Settingiano-Catan- turale e tecnologico che riguarda le due zaro Lido e d’una nuova stazione a principali direttrici tirrenica e jonica e le Catanzaro in località Germaneto; nuovi due linee trasversali Paola-Cosenza-Sibari apparati centrali elettrici a itinerari e Lamezia Terme-Catanzaro Lido. (ACEI) a Catanzaro Lido, Catanzaro, Oltre al raddoppio della tratta Reggio Marcellinara e Nicastro, del sistema di Calabria-Melito Porto Salvo, i principali controllo del traffico centralizzato (CTC) interventi previsti sono elencati di seguito. con posto centrale a Catanzaro Lido e fig. 3 – Le linee e le tratte interessate da programmi di potenziamento in Calabria 120 121 Rubrica Mezzogiorno 15-02-2007 16:34 Pagina 122 [ Argomenti ] 9 RUBRICA dell’impianto d’informazione al pubblico di potenziamento infrastrutturale e velo- sulle linee Battipaglia-Reggio Calabria, con abbattimento delle barriere archi- sull’intera linea; il riclassamento della cizzazione sulle tratte Rosarno-San Luci- Metaponto-Sibari-Cosenza-Paola, Sibari- tettoniche e d’impianti d’informazione sede e delle gallerie sulla tratta Lame- do-Metaponto (prima fase): Reggio Calabria ed Eccellente-Rosarno al pubblico, interventi sui piazzali zia-Settingiano. È stato inoltre realizzato • messa a modulo delle stazioni; via Tropea, che consentirà d’aumentare merci, opere di difesa dal mare) hanno uno studio di fattibilità per il completa- • adeguamento del PRG; la sicurezza della marcia dei treni. È in l’obiettivo di migliorare la qualità e il mento della linea in variante a semplice • rinnovo degli ACEI di Sibari e Meta- corso di completamento l’installazione potenziamento del servizio ferroviario su tutte le linee del sistema di trasmis- offerto in Calabria adeguandolo a prin- • sistemazione della sede per l’ade- sione mobile dati e voce GSM-R, che cìpi di modernità, sicurezza e rispetto guamento del peso assiale in cate- trasmette in tutta Europa su frequenza ambientale. Adeguamento tecnologico e infrastruttu- goria D4 (rifacimento di cinque tra- a 900 MHz. Uno degli interventi più significativi è rale della linea Battipaglia-Reggio Calabria vate metalliche); binario nella tratta Settingiano-Lamezia Terme e collegamento all’aeroporto. ponto; costituito dall’adeguamento a norma, Obiettivo del progetto è elevare gli stan- • ampliamento della sagoma allo stan- Interventi finanziati dalla Regione Calabria potenziamento e trasformazione in dard prestazionali e d’affidabilità, elimi- dard “P/C 45” per il transito di con- La Regione Calabria ha concordato linea FS dell’attuale raccordo ferrovia- nando qualsiasi vincolo di modulo e di tainer a cubatura maggiorata “high con Rete Ferroviaria Italiana la realizza- rio che collega il porto di Gioia Tauro potenza elettrica che possa limitare il tra- cubes”. zione d’alcuni interventi diffusi sul ter- alla stazione ferroviaria di Rosarno e sporto delle merci. Sono previste la rea- Per completare l’intervento per la trat- ritorio garantendone il finanziamento con l’itinerario merci per il Nord Italia e lizzazione d’una nuova galleria in località ta bivio Sant’Antonello (Cosenza)- necessario. Gli interventi in corso di centro Europa. Coreca e d’un nuovo ponte sul fiume Metaponto è stato predisposto lo stu- realizzazione sulle linee Battipaglia- La linea e la nuova stazione di S. Petrace, la velocizzazione degli itinerari dio di fattibilità della seconda fase che Reggio Calabria e Metaponto-Reggio Ferdinando saranno gestite e manuten- in varie stazioni, il potenziamento degli prevede, nel tratto fra le stazioni di Calabria per le tratte ricadenti nella zionate da RFI a partire da dicembre impianti di trazione elettrica mediante la Montegiordano e Amendolara, una regione (velocizzazione degli itinerari di 2006. Tutti gli interventi, per un costo costruzione d’una nuova sottostazione variante di circa 9 km – di cui 6 km in stazione, riqualificazione delle stazioni, complessivo di 15 milioni di euro, saran- elettrica a Vibo Pizzo e il rinnovamento galleria – per superare l’area in frana costruzione di sottopassaggi pedonali no ultimati entro dicembre 2008. della sottostazione elettrica di Sambiase nella zona di Roseto e sei mini varianti, con alimentazione Enel a 150 kV. con rettifica di curve, sulla tratta Sibari-Cosenza per uniformare la velo- Tabella 5 – Tempi di realizzazione dei principali interventi RFI in Calabria Itinerario merci Taranto-Metaponto- cità di tracciato a 150 km/h. Intervento Sibari-San Lucido-Gioia Tauro È attualmente in corso la progettazione L’intervento prevede la realizzazione preliminare. Potenziamento infrastrutturale e tecnologico linea Lamezia Terme-Catanzaro Lido 2008 Adeguamento tecnologico e infrastrutturale linea Battipaglia-Reggio Calabria 2011 d’un itinerario alternativo merci che col- 122 La tratta a doppio binario Reggio Calabria-Melito Porto Salvo Attivazione prevista legherà il porto con la direttrice adriati- Realizzazione del sottosistema di terra ca e quindi il Nord Italia e l’Europa, al (SST) del sistema di controllo marcia Itinerario merci Taranto-Gioia Tauro (prima fase) 2007 fine d’incrementare l’offerta di trasporto treno (SCMT) Itinerario merci Taranto-Gioia Tauro (seconda fase) 2016 merci del porto di Gioia Tauro. Sono L’intervento consiste nella realizzazione 2007 pertanto necessari i seguenti interventi del sistema di controllo marcia treno Realizzazione sottosistema di terra (SST) sistema di controllo marcia treno (SCMT) 123 Rubrica Mezzogiorno 15-02-2007 16:34 Pagina 124 [ Argomenti ] 9 Perché ci sono voluti 19 anni I lavori di raddoppio della sede nelle tratte Reggio Calabria Centrale-Pellaro e galleria Capo d’Armi-Melito Porto Salvo, per un’estesa complessiva di 20,4 km, hanno avuto una durata di circa 19 anni, dal 1982 al 2000. In particolare, il periodo dal 1982 al 1984 fu impegnato da redazione delle proposte, ottenimento dei finanziamenti, progettazione e approvazione da parte degli enti territoriali, attività negoziale e affidamento della prestazione integrata. La progettazione esecutiva da parte dell’associazione temporanea d’imprese (ATI) e i lavori ebbero inizio nel 1984 e terminarono nel 2000. Il lungo periodo richiesto dall’esecuzione (17 anni, con una produzione di circa 1 km di raddoppio per anno) è dovuto principalmente alle modifiche delle priorità aziendali negli investimenti – con conseguenti ritardi nel finanziamento delle opere – e alle modalità esecutive adottate (raddoppio in affiancamento). Finanziamenti e approvazioni hanno richiesto l’emanazione di 16 decreti e delibere di finanziamento e di 14 atti addizionali, modificativi e integrativi della concessione, tra i quali i principali sono: • decreto ministeriale n. 2.485 del 4 ottobre 1982 d’approvazione della proposta in linea tecnica e finanziaria per una prima fase funzionale del raddoppio ed elettrificazione del tratto in questione; • convenzione n. 46 del 1984 che affida all’ATI Gambogi-Lodigiani, con concessione di prestazione integrata, i lavori di raddoppio ed elettrificazione; • delibera n. 473 del 1991, del direttore generale, che accetta la rinegoziazione svolta con il concessionario e approva l’atto modificativo con cui l’oggetto della convenzione viene rideterminato in coerenza con la “fase minima funzionale” adeguata alle nuove esigenze e agli obiettivi e finalità del contratto di programma 1991-1992. Viene fra l’altro annullata l’elettrificazione della tratta; • ordine di servizio n. 39 del 1998 del presidente del Comitato investimenti che approva la proposta di completamento del raddoppio, tratta Pellaro-galleria Capo d’Armi, e l’elettrificazione della Reggio Calabria-Melito. Tutto ciò, oltre a generare contenzioso con le imprese e ritardi nell’esecuzione dei lavori per continue riprogettazioni, modifiche delle opere e blocco dei cantieri, ha prodotto pessimi rapporti con gli enti territoriali e stato d’agitazione e tensioni con il personale e le organizzazioni sindacali. Le modalità esecutive dovute al raddoppio in affiancamento hanno inoltre comportato l’allungamento dei tempi a causa della necessità d’avere un binario permanentemente in esercizio, con conseguente esecuzione di numerose fasi di demolizione e costruzione per attivazione di microvarianti di tracciato; la costruzione in più fasi delle opere civili (in particolare sede, ponti, muri di sostegno), frazionando sia in lunghezza sia per singolo binario; la compatibilizzazione della costruzione delle opere interferenti il binario in esercizio con la circolazione dei treni, e quindi esecuzione di lavorazioni in regime d’interruzione (poche ore al giorno e molto spesso di notte); la sospensione di parte dei lavori nei periodi di maggior traffico ferroviario, per impossibilità di concedere interruzioni; la sospensione nei periodi estivi d’alcuni cantieri che interessavano aree private destinate ad attività turistiche e balneari. 124