ALLEGATO 19 N OTA T ECNICA E M ETODOLOGICA STUDIO DI SETTORE WD14U PRODUZIONE TESSILE CRITERI PER L’ EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L'applicazione dello studio di settore attribuisce ai contribuenti un “ricavo potenziale”. Tale ricavo viene stimato tenendo conto sia di variabili contabili sia di variabili strutturali che influenzano il risultato economico di un’impresa anche con riferimento al contesto territoriale in cui la stessa opera. L'applicazione dello studio consente, inoltre, di valutare la coerenza e la normalità economica della singola impresa in relazione al settore economico di appartenenza. A tale scopo, nell’ambito dello studio, vengono individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell’espletamento dell’attività. L’evoluzione dello studio di settore è finalizzata a cogliere eventuali cambiamenti strutturali, modifiche dei modelli organizzativi e variazioni di mercato all’interno del settore economico e presuppone un’attività di analisi e ricerca economica, che viene condotta attingendo a fonti informative pubbliche e non pubbliche. Le fonti pubbliche sono rappresentate da elaborazioni di enti o società che svolgono ricerche di tipo economicostatistico (Istat, Banca d’Italia, Infocamere, ecc.) e che forniscono dati e informazioni sull’andamento economico dei mercati, sulla struttura e la dimensione dei principali settori economici. Oltre alle fonti di carattere pubblico, che forniscono informazioni più generali, vengono utilizzate fonti specifiche settoriali (riviste specializzate, partecipazione a seminari e convegni specialistici, pubblicazioni dei principali istituti di ricerca, indagini campionarie, ecc.); si tratta di fonti che illustrano: l’andamento della domanda, la struttura dell’offerta, sia in termini di tipologie di attività imprenditoriali presenti che di modelli organizzativi adottati dagli operatori, i canali distributivi utilizzati, il livello di avanzamento tecnologico presente nei processi produttivi, ecc.. Un supporto più diretto e operativo proviene da una rete di tecnici costituita da istituti universitari, centri di ricerca, docenti e ricercatori, che opera anche tramite l’utilizzo di panel di imprese. Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore WD14U, evoluzione dello studio VD14U. Le attività economiche oggetto dello studio di settore WD14U sono quelle relative ai seguenti codici ATECO 2007: 13.10.00 - Preparazione e filatura di fibre tessili; 13.20.00 - Tessitura; 13.91.00 - Fabbricazione di tessuti a maglia. L’evoluzione dello studio di settore è stata condotta analizzando le informazioni contenute nel modello VD14U per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore per il periodo d’imposta 2011, trasmesso dai contribuenti quale allegato al modello UNICO 2012. I contribuenti interessati sono risultati pari a 4.813. Nella prima fase di analisi 641 posizioni sono state scartate in quanto non utilizzabili nelle successive fasi dell’elaborazione dello studio di settore (casi di cessazione di attività, situazioni di non normale svolgimento dell’attività, contribuenti forfetari, presenza di attività secondarie con un’incidenza sui ricavi complessivi superiore al 30%, ricavi dichiarati ai fini dell’applicazione degli studi di settore maggiori di 7.500.000 euro). Sui dati contenuti nei modelli studi di settore della restante platea sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione del campione dello studio, lo scarto di ulteriori 781 posizioni. I motivi di scarto sono stati: quadro B (unità locali destinate all’esercizio dell’attività) non compilato; quadro C (modalità di svolgimento dell'attività) non compilato; quadro D (elementi specifici dell'attività) non compilato; quadro F (elementi contabili) non compilato; comune del quadro B (unità locali destinate all’esercizio dell’attività) mancante o errato; errata compilazione delle percentuali relative alla produzione e/o lavorazione e commercializzazione (quadro C); errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro C); errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di fibre utilizzate (quadro D); errata compilazione delle percentuali relative ai prodotti ottenuti e/o lavorati o non inerenza con lo studio in oggetto (quadro D); incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili. A seguito degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto delle successive analisi è stato pari a 3.391. IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI Per suddividere le imprese in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, è stata seguita una strategia di analisi che combina in sequenza due tecniche statistiche di tipo multivariato: un’analisi fattoriale del tipo Analyse des données e nella fattispecie l’Analisi in Componenti Principali; un procedimento di Cluster Analysis. L’Analisi in Componenti Principali è una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie pur conservando gran parte dell’informazione iniziale. A tal fine vengono identificate nuove variabili, dette componenti principali, tra loro ortogonali (linearmente indipendenti, incorrelate). Le variabili prese in esame nell’Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri del modello ad eccezione delle variabili del quadro degli elementi contabili. Tale scelta nasce dall’esigenza di caratterizzare i soggetti in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse modalità di svolgimento dell’attività, ecc.; tale caratterizzazione è possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realtà economiche e produttive di una impresa. Nell’applicazione dell’Analisi in Componenti Principali è stata scelta la soluzione migliore in termini di significatività statistica ed economica. Pertanto, sono state scelte le componenti principali che riescono a spiegare la maggior parte della varianza iniziale e che consentono, sulla base del criterio dell’interpretabilità, di rappresentare i diversi aspetti strutturali delle attività oggetto di studio. La tecnica statistica della Cluster Analysis, applicata ai risultati dell’Analisi in Componenti Principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo è possibile raggruppare le imprese con caratteristiche strutturali ed organizzative simili1. L’utilizzo combinato delle due tecniche è preferibile rispetto a un’applicazione diretta della Cluster Analysis poiché, riducendo con l’Analisi in Componenti Principali il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, l’operazione di clustering risulta meno complessa e più precisa. I gruppi omogenei individuati sono valutati anche in termini di significatività economica per verificarne l’aderenza alla concreta realtà imprenditoriale. Nel procedimento di clustering adottato, quindi, l’omogeneità dei gruppi deve essere interpretata non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che concorrono a definire il profilo dei singoli gruppi. La descrizione dei gruppi omogenei è riportata nel Sub Allegato 19.A. 1 Nella fase di Cluster Analysis, al fine di garantire la massima omogeneità dei soggetti appartenenti a ciascun gruppo, vengono classificate solo le osservazioni che presentano caratteristiche strutturali simili rispetto a quelle proprie di uno specifico gruppo omogeneo. Non vengono, invece, presi in considerazione, ai fini della classificazione, i soggetti che possiedono aspetti strutturali riferibili contemporaneamente a due o più gruppi omogenei. Ugualmente non vengono classificate le osservazioni che presentano un profilo strutturale molto dissimile rispetto all’insieme dei cluster individuati. DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei è necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all’andamento dei ricavi delle imprese appartenenti allo stesso gruppo. Per determinare tale funzione si è ricorso alla Regressione Lineare Multipla. La Regressione Lineare Multipla è una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l’andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti. La stima della “funzione di ricavo” è stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e i dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). È opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione è stata effettuata un’analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di coerenza dei dati nell’esercizio dell’attività e per scartare le imprese anomale; ciò si è reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della “funzione di ricavo”. A tal fine sono stati selezionati, in base alla loro capacità di individuare anomalie nella relazione tra le voci contabili esaminate, i seguenti indicatori di natura economico-contabile: Incidenza degli ammortamenti per beni strumentali mobili rispetto al valore degli stessi beni strumentali mobili ammortizzabili2; Incidenza dei costi per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria rispetto al valore degli stessi3; Durata delle scorte4; Incidenza dei costi residuali di gestione sui ricavi5. Le formule degli indicatori economico-contabili sono riportate nel Sub Allegato 19.C. Successivamente, ai fini della determinazione del campione di riferimento, sono state escluse le imprese che non rispettavano le condizioni di normalità economica6 anche per un solo indicatore di quelli sopra citati. Inoltre sono state escluse anche le imprese che presentavano la somma del costo del venduto e del costo per la produzione di servizi negativa. Così definito il campione di riferimento, si è proceduto alla definizione della “funzione di ricavo” per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della “funzione di ricavo” sono state utilizzate variabili contabili, variabili strutturali e variabili territoriali. La scelta delle variabili significative è stata effettuata con il metodo “stepwise”7. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della “funzione di ricavo” è ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l’eventuale presenza di eteroschedasticità connessa alla variabilità legata ad aspetti dimensionali dell’impresa. 2 L’indicatore misura la plausibilità tra il valore dei beni strumentali mobili di proprietà ammortizzabili e il valore degli ammortamenti dei beni strumentali mobili. 3 L’indicatore misura la plausibilità tra il valore dei beni strumentali mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria (in leasing) e i canoni di leasing. 4 L’indicatore misura i giorni di permanenza media delle scorte in magazzino. 5 L’indicatore verifica che le voci di costo relative agli oneri diversi di gestione e alle altre componenti negative costituiscano una plausibile componente residuale di costo. 6 Vedi “Analisi della Normalità Economica”. Si fa presente che, ai soli fini indicati, per l’indicatore “Incidenza dei costi residuali di gestione sui ricavi” si fa riferimento ai ricavi dichiarati, nel denominatore della relativa formula. 7 Il metodo stepwise unisce due tecniche statistiche per la scelta del miglior modello di stima: la regressione forward (“in avanti”) e la regressione backward (“indietro”). La regressione forward prevede di partire da un modello senza variabili e di introdurre passo dopo passo la variabile più significativa, mentre la regressione backward inizia considerando nel modello tutte le variabili disponibili e rimuovendo passo per passo quelle non significative. Con il metodo stepwise, partendo da un modello di regressione senza variabili, si procede per passi successivi alternando due fasi: nella prima fase, si introduce la variabile maggiormente significativa fra quelle considerate; nella seconda, si riesamina l’insieme delle variabili introdotte per verificare se è possibile eliminarne qualcuna non più significativa. Il processo continua fino a quando non è più possibile apportare alcuna modifica all’insieme delle variabili, ovvero quando nessuna variabile può essere aggiunta oppure eliminata. Nella definizione della “funzione di ricavo” si è tenuto conto delle possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell’attività, in modo da individuare ulteriori differenze territoriali oltre a quelle già rilevate con la Cluster Analysis. A tale scopo sono stati utilizzati i risultati dello studio della “Territorialità del livello delle retribuzioni definita su dati degli Studi di Settore riferiti al periodo d’imposta 2011”8 che differenzia il territorio nazionale sulla base dei livelli retributivi per settore, provincia e classe di abitanti del comune. Nella definizione della funzione di ricavo il livello delle retribuzioni è stato rappresentato con una variabile standardizzata che varia da zero a uno ed è stata analizzata la sua interazione con la variabile “Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale e familiari diversi (percentuale di lavoro prestato diviso 100), Associati in partecipazione (percentuale di lavoro prestato diviso 100) e Soci (percentuale di lavoro prestato diviso 100) escluso il primo socio”. Nel Sub Allegato 19.H vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della “funzione di ricavo”. 8 I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati nell’apposito Decreto Ministeriale. APPLICAZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE In fase di applicazione dello studio di settore sono previste le seguenti fasi: Analisi Discriminante; Analisi della Coerenza; Analisi della Normalità Economica; Analisi della Congruità. ANALISI DISCRIMINANTE Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei è necessario determinare una regola di classificazione in grado di definire l’appartenenza di ciascuna impresa ai gruppi omogenei individuati nella fase di Cluster Analysis; la descrizione dei gruppi omogenei è riportata nel Sub Allegato 19.A. Al riguardo, è stata utilizzata l’analisi discriminante lineare di Fisher. Si tratta di una tecnica statistica multivariata utile per identificare quelle variabili che meglio discriminano i gruppi omogenei9. Nell’analisi discriminante lineare, per ogni gruppo omogeneo viene calcolata una funzione di classificazione come combinazione lineare delle variabili discriminanti10. Sulla base dei punteggi discriminanti, ottenuti utilizzando tale funzione, viene determinata la probabilità di appartenenza ai gruppi omogenei11. In tal modo è possibile associare ogni singola impresa ad uno o più gruppi omogenei definendo le relative probabilità di appartenenza. Nel Sub Allegato 19.B vengono riportate le variabili risultate significative nell’analisi con i rispettivi pesi discriminanti individuati per ogni gruppo omogeneo. 9 Le variabili discriminanti vengono selezionate con il metodo stepwise partendo da quelle utilizzate nell’Analisi in Componenti Principali. La funzione di classificazione è definita nel seguente modo: 10 wi = ai0 + ai1vardis1 + ai2vardis2 + . . . + aimvardism dove: wi è il punteggio discriminante relativo al gruppo omogeneo i; ai0 è l’intercetta; aij sono i pesi discriminanti scelti in modo da rendere massima la separazione tra i gruppi; vardis j è la j-esima variabile discriminante. 11 La probabilità di appartenenza al gruppo omogeneo i è calcolata nel seguente modo: Prob i dove n è il numero complessivo di gruppi omogenei. e w i Maxw1 , w 2 ,...,w n w Maxw1 , w 2 ,...,w n nk 1 e k ANALISI DELLA COERENZA L’analisi della coerenza permette di valutare l’impresa sulla base di specifici indicatori economico-aziendali, calcolati come rapporto tra determinate variabili contabili e/o strutturali contenute nel modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore. Gli indicatori sono stati selezionati in base alla loro capacità di misurare l’efficienza, la produttività e la redditività nello svolgimento dell’attività economica. Con l’analisi della coerenza, per ciascun soggetto, si valuta il posizionamento del valore di ogni singolo indicatore rispetto ad un intervallo, individuato come economicamente coerente sulla base dei valori soglia ammissibili. Gli indicatori utilizzati nell’analisi della coerenza sono i seguenti: Durata delle scorte12; Valore aggiunto lordo per addetto13; Incidenza del Margine sui ricavi14; Margine per addetto non dipendente15; Indice di copertura del costo per il godimento di beni di terzi e degli ammortamenti16; Resa del capitale rispetto al valore aggiunto lordo17. Le formule degli indicatori utilizzati sono riportate nel Sub Allegato 19.C. Ai fini della individuazione dei valori soglia che definiscono l’intervallo di coerenza economica, per ciascuno degli indicatori utilizzati sono state esaminate preliminarmente, ad eccezione dell’indicatore “Indice di copertura del costo per il godimento di beni di terzi e degli ammortamenti”, le relative distribuzioni ventiliche18 differenziate per gruppo omogeneo; per l’indicatore “Incidenza del Margine sui ricavi” anche sulla base della “presenza/assenza del personale dipendente”19. I valori delle soglie dei diversi indicatori sono stati individuati, ad eccezione dell’indicatore “Indice di copertura del costo per il godimento di beni di terzi e degli ammortamenti”, scegliendo quelli che possono ritenersi economicamente plausibili con riferimento alle pratiche osservabili nel settore, nel cluster specifico e in relazione alla presenza/assenza del personale dipendente, per gli indicatori per i quali è previsto. Le distribuzioni ventiliche degli indicatori di coerenza economica vengono riportate nel Sub Allegato 19.D. I valori soglia di coerenza ammissibili sono riportati nel Sub Allegato 19.E. Il soggetto risulta coerente per l’indicatore “Durata delle scorte” se il valore dell’indicatore si posiziona all’interno dell’intervallo individuato come economicamente coerente. Inoltre se il valore dell’indicatore si posiziona al di sopra dell’estremo superiore di detto intervallo, la situazione di coerenza si verifica qualora le Rimanenze finali sui ricavi20 risultino calcolabili e non maggiori a 0,16. 12 L’indicatore misura i giorni di permanenza media delle scorte in magazzino. L’indicatore misura la creazione del valore con riferimento al contributo di ciascun addetto. Il valore aggiunto lordo rappresenta infatti il valore che un’azienda aggiunge, con l’impiego dei fattori produttivi, al valore dei beni e dei servizi che acquisisce: consumi di materie prime e merci (acquisti più variazioni di rimanenze) e prestazioni di servizi (energia, servizi di pulizia, ecc.). Misura, quindi, la capacità dell’impresa di remunerare quei fattori che contribuiscono a generare valore, ad esempio: il lavoro (sotto forma di salari, stipendi, contributi, indennità di fine rapporto), i finanziamenti di terzi (sotto forma di interessi), i finanziamenti di capitale di rischio (sotto forma di utili), ecc.. 14 L’indicatore misura l’incidenza del margine sui ricavi, il quale calcola la marginalità conseguita prima della copertura dei costi per gli ammortamenti, gli accantonamenti e per la gestione finanziaria e straordinaria. 15 L’indicatore misura il contributo di ciascun addetto non dipendente alla creazione del “margine”, ovvero rappresenta la capacità dell’impresa di remunerare, al lordo del costo per godimento di beni di terzi, degli ammortamenti, degli accantonamenti e dell’eventuale risultato negativo della gestione finanziaria e straordinaria, il lavoro non dipendente. 16 L’indicatore misura il grado di copertura dei principali costi per l’utilizzo di beni strumentali all’attività dell’impresa mediante il Margine al netto della remunerazione, ritenuta economicamente plausibile, degli addetti non dipendenti. 17 L’indicatore misura il contributo dei beni strumentali mobili alla creazione di valore. 18 Nella terminologia statistica, si definisce “distribuzione ventilica” l’insieme dei valori che suddividono le osservazioni, ordinate per valori crescenti dell’indicatore, in 20 gruppi di uguale numerosità. Il primo ventile è il valore al di sotto del quale si posiziona il primo 5% delle osservazioni; il secondo ventile è il valore al di sotto del quale si posiziona il primo 10% delle osservazioni, e così via. 19 La presenza/assenza di dipendenti viene valutata sulla base del totale giornate retribuite e del totale giornate di sospensione, cassa integrazione e istituti simili. 20 I ricavi fanno riferimento ai “Ricavi di cui ai commi 1 (lett. a) e b)) e 2 dell’art. 85 del TUIR (esclusi aggi o ricavi fissi)”. 13 Nel caso in cui l’indicatore risulti non calcolabile21 o indeterminato22 il soggetto viene definito coerente. Il soggetto risulta coerente per l’indicatore “Valore aggiunto lordo per addetto” se il valore dell’indicatore si posiziona all’interno dell’intervallo individuato come economicamente coerente. Nel caso in cui il “Numero di mesi di attività nel corso del periodo d’imposta” risulti pari a zero il soggetto viene definito coerente. Il soggetto risulta coerente per l’indicatore “Incidenza del Margine sui ricavi” se l’indicatore è calcolabile e se il suo valore si posiziona all’interno dell’intervallo individuato come economicamente coerente. Il soggetto risulta coerente per l’indicatore “Margine per addetto non dipendente” se il valore dell’indicatore si posiziona all’interno dell’intervallo individuato come economicamente coerente. Nel caso in cui il “Numero di mesi di attività nel corso del periodo d’imposta” risulti pari a zero il soggetto viene definito coerente. Nel caso in cui l’indicatore risulti non calcolabile con il Margine maggiore di zero o l’indicatore risulti indeterminato il soggetto viene definito coerente. Nel caso in cui l’indicatore risulti non calcolabile con il Margine minore di zero il soggetto viene definito non coerente. Il soggetto risulta coerente per l’indicatore “Indice di copertura del costo per il godimento di beni di terzi e degli ammortamenti” se il valore dell’indicatore è maggiore o uguale a 1. Nel caso in cui l’indicatore risulti non calcolabile con il Margine netto maggiore di zero o l’indicatore risulti indeterminato il soggetto viene definito coerente. Nel caso in cui l’indicatore risulti non calcolabile con il Margine netto minore di zero il soggetto viene definito non coerente. Il soggetto risulta coerente per l’indicatore “Resa del capitale rispetto al valore aggiunto lordo” se il valore dell’indicatore si posiziona all’interno dell’intervallo individuato come economicamente coerente. Nel caso in cui il “Numero di mesi di attività nel corso del periodo d’imposta” risulti pari a zero il soggetto viene definito coerente. Nel caso in cui l’indicatore risulti indeterminato il soggetto viene definito non coerente. Nel caso in cui l’indicatore risulti non calcolabile con il “Costo per il godimento di beni di terzi (canoni di locazione finanziaria e non finanziaria, di noleggio, ecc.) - di cui per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione non finanziaria e di noleggio” maggiore di zero il soggetto è coerente. Nel caso in cui l’indicatore risulti non calcolabile con il “Costo per il godimento di beni di terzi (canoni di locazione finanziaria e non finanziaria, di noleggio, ecc.) - di cui per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione non finanziaria e di noleggio” uguale a zero il soggetto è non coerente. In applicazione, per ogni singolo soggetto, i valori soglia di ciascun indicatore di coerenza economica sono ottenuti come media, ponderata con le relative probabilità di appartenenza, dei valori di riferimento individuati per gruppo omogeneo. ANALISI DELLA NORMALITÀ ECONOMICA L’analisi della normalità economica è mirata ad individuare la correttezza dei dati dichiarati. A tal fine, per ogni singolo soggetto vengono calcolati indicatori economico-contabili da confrontare con i valori di riferimento che individuano le condizioni di normalità economica. Gli indicatori di normalità economica sono stati, pertanto, selezionati in base alla loro capacità di individuare anomalie nella relazione tra le voci contabili esaminate. Gli indicatori di normalità economica individuati sono i seguenti: 21 Incidenza degli ammortamenti per beni strumentali mobili rispetto al valore degli stessi beni strumentali mobili ammortizzabili23; Un indicatore si definisce non calcolabile quando nel rapporto (numeratore diviso denominatore) il denominatore è pari a zero e il numeratore è diverso da zero. 22 Un indicatore si definisce indeterminato quando nel rapporto (numeratore diviso denominatore) il numeratore e il denominatore sono entrambi pari a zero. 23 L’indicatore misura la plausibilità tra il valore dei beni strumentali mobili di proprietà ammortizzabili e il valore degli ammortamenti dei beni strumentali mobili. Incidenza dei costi per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria rispetto al valore degli stessi24; Durata delle scorte25; Incidenza dei costi residuali di gestione sui ricavi26. Le formule degli indicatori utilizzati sono riportate nel Sub Allegato 19.C. Ai fini dell’individuazione dei valori di riferimento per gli indicatori di normalità economica sono state esaminate preliminarmente le relative distribuzioni ventiliche differenziate per gruppo omogeneo. I valori delle soglie dei diversi indicatori sono stati individuati scegliendo quelli che possono ritenersi economicamente plausibili con riferimento alle pratiche osservabili nel settore e nel cluster specifico. Le distribuzioni ventiliche degli indicatori di normalità economica vengono riportate nel Sub Allegato 19.F. I valori soglia di normalità economica sono riportati nel Sub Allegato 19.G. In applicazione, per ogni singolo soggetto, i valori soglia di ciascun indicatore di normalità economica sono ottenuti come media, ponderata con le relative probabilità di appartenenza, dei valori di riferimento individuati per gruppo omogeneo. Ciascuno di questi indicatori, nell’ordine di seguito riportato, può determinare maggiori ricavi che si sommano al ricavo puntuale e al ricavo minimo stimati con l’analisi della congruità successivamente descritta. INCIDENZA DEGLI AMMORTAMENTI PER BENI STRUMENTALI MOBILI RISPETTO AL VALORE DEGLI STESSI BENI STRUMENTALI MOBILI AMMORTIZZABILI Per ogni contribuente, si determina il valore massimo ammissibile per la variabile “Ammortamenti per beni mobili strumentali al netto dei beni di costo unitario non superiore a 516,46 euro” moltiplicando la soglia massima di normalità economica dell’indicatore, divisa 100, per il “Valore dei beni strumentali mobili in proprietà al netto dei beni di costo unitario non superiore a 516,46 euro”27. Nel caso in cui il valore dichiarato degli “Ammortamenti per beni mobili strumentali al netto dei beni di costo unitario non superiore a 516,46 euro” si posizioni al di sopra di detto valore massimo ammissibile, con “Numero di mesi di attività nel corso del periodo d’imposta” diverso da zero, la parte degli ammortamenti eccedente tale valore costituisce parametro di riferimento per la determinazione dei maggiori ricavi da normalità economica, calcolati moltiplicando tale parte eccedente per il relativo coefficiente (pari a 1,8315). Tale coefficiente è stato calcolato sulla base dei dati dichiarati dai soggetti che hanno contemporaneamente valorizzato la variabile “Valore dei beni strumentali mobili in proprietà” e la variabile “Ammortamenti per beni mobili strumentali”. In particolare, il coefficiente è stato individuato come rapporto tra la somma dei ricavi puntuali, calcolati applicando a tali soggetti le funzioni di ricavo con l’utilizzo della sola variabile “Valore dei beni strumentali mobili in proprietà”, e la somma degli “Ammortamenti per beni mobili strumentali”. INCIDENZA DEI COSTI PER BENI MOBILI ACQUISITI IN DIPENDENZA DI CONTRATTI DI LOCAZIONE FINANZIARIA RISPETTO AL VALORE DEGLI STESSI Per ogni contribuente, si determina il valore massimo ammissibile per la variabile “Canoni per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria, ad esclusione dei canoni fiscalmente deducibili oltre il periodo di durata del contratto” moltiplicando la soglia massima di normalità economica dell’indicatore, divisa 100, per il “Valore dei beni strumentali mobili relativo a beni acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria”27. Nel caso in cui il valore dichiarato dei “Canoni per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria, ad esclusione dei canoni fiscalmente deducibili oltre il periodo di durata del contratto” si posizioni al di sopra di detto valore massimo ammissibile, con “Numero di mesi di attività nel corso del periodo d’imposta” diverso da zero, la parte dei canoni eccedente tale valore costituisce parametro di riferimento per la 24 L’indicatore misura la plausibilità tra il valore dei beni strumentali mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria (in leasing) e i canoni di leasing. 25 L’indicatore misura i giorni di permanenza media delle scorte in magazzino . 26 L’indicatore verifica che le voci di costo relative agli oneri diversi di gestione e alle altre componenti negative costituiscano una plausibile componente residuale di costo. 27 La variabile è rideterminata in base alla durata dell’attività pari al numero di mesi di attività nel corso del periodo d’imposta diviso 12. determinazione dei maggiori ricavi da normalità economica, calcolati moltiplicando tale parte eccedente per il relativo coefficiente (pari a 0,5724). Tale coefficiente è stato calcolato sulla base dei dati dichiarati dai soggetti che hanno contemporaneamente valorizzato la variabile “Valore dei beni strumentali mobili relativo a beni acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria” e la variabile “Canoni per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria, ad esclusione dei canoni fiscalmente deducibili oltre il periodo di durata del contratto”. In particolare, il coefficiente è stato individuato come rapporto tra la somma dei ricavi puntuali, calcolati applicando a tali soggetti le funzioni di ricavo con l’utilizzo della sola variabile “Valore dei beni strumentali mobili relativo a beni acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria”, e la somma dei “Canoni per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria, ad esclusione dei canoni fiscalmente deducibili oltre il periodo di durata del contratto”. DURATA DELLE SCORTE In presenza di un valore dell’indicatore “Durata delle scorte” non normale28 viene applicata l’analisi di normalità economica nella gestione del magazzino. In tale caso, il “Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi” è aumentato per un importo pari all’incremento non normale del magazzino, calcolato come differenza tra le rimanenze finali e le esistenze iniziali ovvero, nel caso in cui il valore delle esistenze iniziali sia inferiore al valore normale di riferimento delle rimanenze finali29, come differenza tra le rimanenze finali e tale valore normale di riferimento. Il nuovo “Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi” costituisce il parametro di riferimento per la riapplicazione dell’analisi della congruità e per la determinazione dei maggiori ricavi da normalità economica30. INCIDENZA DEI COSTI RESIDUALI DI GESTIONE SUI RICAVI Per ogni contribuente, si determina il valore massimo ammissibile per la variabile “Costi residuali di gestione” moltiplicando la soglia massima di normalità economica dell’indicatore, divisa 100, per i “Ricavi da congruità e da normalità”31. Nel caso in cui il valore dichiarato dei “Costi residuali di gestione” si posizioni al di sopra di detto valore massimo ammissibile, la parte di costi eccedente tale valore costituisce parametro di riferimento per la determinazione dei maggiori ricavi da normalità economica, calcolati moltiplicando tale parte eccedente per il relativo coefficiente. Tale coefficiente è stato individuato, distintamente per gruppo omogeneo (cluster), come rapporto tra la somma dei ricavi puntuali, calcolati applicando a tutti i soggetti del cluster la specifica funzione di ricavo con l’utilizzo delle sole variabili contabili di costo, e la somma delle stesse variabili contabili di costo (vedi tabella 1). 28 L’indicatore “Durata delle scorte” risulta non normale quando vengono contemporaneamente verificate le seguenti condizioni: Il valore calcolato dell’indicatore è superiore alla soglia massima di normalità economica oppure l’indicatore non è calcolabile; Il rapporto tra le Rimanenze finali e i “Ricavi di cui ai commi 1 (lett. a) e b)) e 2 dell’art. 85 del TUIR (esclusi aggi o ricavi fissi)” risulta superiore a 0,16 oppure non calcolabile oppure indeterminato; Il valore delle rimanenze finali è superiore a quello delle esistenze iniziali. 29 Il valore normale di riferimento delle rimanenze finali è pari a: [2 x sogliamassima x ( Costodel venduto Rimanenze finali Costo per la produzionedi servizi) - ( Esistenzeinizialix 365)] (2 x sogliamassima 365) I maggiori ricavi da normalità economica correlati a tale indicatore sono calcolati come differenza tra il ricavo puntuale, derivante dalla riapplicazione dell’analisi della congruità con il nuovo “Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi”, e il ricavo puntuale di partenza, calcolato sulla base dei dati dichiarati dal contribuente. 31 Ricavi da congruità e da normalità = Ricavo puntuale da analisi della congruità + Maggiore ricavo da normalità economica relativo all’indicatore “Incidenza degli ammortamenti per beni strumentali mobili rispetto al valore degli stessi beni strumentali mobili ammortizzabili” + Maggiore ricavo da normalità economica relativo all’indicatore “Incidenza dei costi per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria rispetto al valore degli stessi” + Maggiore ricavo da normalità economica relativo all’indicatore “Durata delle scorte”. 30 Tabella 1 – Coefficienti di determinazione dei maggiori ricavi da applicarsi ai costi residuali di gestione Cluster Coefficiente 1 1,1481 2 1,0646 3 1,0665 4 1,0657 5 1,1114 6 1,1374 7 1,0560 8 1,0559 9 1,1195 10 1,0955 11 1,5059 12 1,0919 13 1,1528 14 1,1246 15 1,0508 In applicazione, per ogni contribuente il coefficiente di determinazione dei maggiori ricavi è ottenuto come media, ponderata con le relative probabilità di appartenenza, dei coefficienti individuati per ogni gruppo omogeneo. ANALISI DELLA CONGRUITÀ Per ciascun contribuente viene calcolato, per ogni gruppo omogeneo, il “ricavo puntuale di cluster” come somma dei prodotti fra le variabili individuate ai fini della definizione della funzione di ricavo ed i relativi coefficienti. Per tener conto della variabilità legata alla stima del ricavo puntuale del singolo contribuente viene calcolato, per ogni gruppo omogeneo, l’intervallo di confidenza al livello del 99,99%32. Il limite inferiore di tale intervallo di confidenza costituisce il “ricavo minimo di cluster”33. 32 Nella terminologia statistica, per “intervallo di confidenza” si intende un intervallo, centrato sul ricavo puntuale ŷ e delimitato da due estremi (uno inferiore e l’altro superiore), che include con un livello di probabilità prefissato il valore dell’effettivo ricavo del contribuente. Il livello di probabilità prefissato (o livello di fiducia) viene generalmente indicato con la notazione “(1 - α)%”, dove α rappresenta la probabilità che l’intervallo di confidenza non contenga l’effettivo ricavo del contribuente. Per un livello di fiducia pari al 99,99% il valore corrispondente di α è pari a 0,01%. 33 Indicando con ŷ il “ricavo puntuale di cluster” del generico contribuente, il corrispondente “ricavo minimo di cluster” è ottenuto attraverso la seguente formula: yˆ - 3,92 * s ' x Cx dove: C è la matrice inversa della matrice data dalle somme dei quadrati e dei prodotti incrociati delle variabili indipendenti, opportunamente pesate per controllare l’eventuale presenza di eteroschedasticità; s è la radice quadrata del Mean Square Error (RMSE); x è il vettore delle variabili indipendenti osservate per il generico contribuente; 3,92 è il valore di riferimento, al livello di probabilità prescelto, della distribuzione t di Student che asintoticamente approssima una distribuzione normale standardizzata. I valori relativi alla matrice “ C ” e al valore del “RMSE”, di ciascun cluster, vengono riportati nell’Allegato 24. La media ponderata con le relative probabilità di appartenenza dei “ricavi puntuali di cluster”, definiti per il contribuente in relazione a ciascun gruppo omogeneo, costituisce il “ricavo puntuale” del contribuente. La media ponderata con le relative probabilità di appartenenza dei “ricavi minimi di cluster”, definiti per il contribuente in relazione a ciascun gruppo omogeneo, costituisce il “ricavo minimo” del contribuente. Al ricavo puntuale e al ricavo minimo stimati con l’analisi della congruità vengono aggiunti gli eventuali maggiori ricavi derivanti dall’applicazione dell’analisi della normalità economica. Nell’Allegato 22 vengono riportate le modalità di applicazione del correttivo relativo agli apprendisti. Nell’Allegato 23 vengono riportate le modalità di neutralizzazione delle variabili per la componente relativa all’attività di vendita di beni soggetti ad aggio o ricavo fisso. Nel Sub Allegato 19.H vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti delle “funzioni di ricavo”. SUB ALLEGATI SUB ALLEGATO 19.A – DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI I gruppi omogenei sono stati individuati sulla base dei seguenti fattori: modalità organizzativa della produzione; comparto di attività; specializzazione del processo produttivo; dimensione della struttura. La modalità organizzativa della produzione prevalente è quella in conto terzi (cluster 1, 2, 3, 6, 7, 9, 10, 11, 13 e 14) ma è presente comunque una forte componente di imprese operanti in conto proprio (cluster 4, 5, 8, 12 e 15). Per quanto riguarda il comparto di attività le imprese esaminate possono essere divise in imprese del comparto filatura (cluster 3, 6, 7, 10, 12, 13, 14 e 15), imprese del comparto tessitura ortogonale (cluster 1, 4, 8 e 11) e a maglia (cluster 2, 5 e 9). Il fattore della specializzazione del processo produttivo ha permesso di individuare le seguenti specializzazioni: tessitura di tessuti ortogonali (cluster 1, 8 e 11); tessitura di tessuti a maglia (cluster 2, 5 e 9); roccatura e dipanatura (cluster 3 e 7); filatura pettinata (cluster 6); torcitura e ritorcitura (cluster 10 e 15); lavorazione del rigenerato (cluster 12); orditura (cluster 13); filatura cardata (cluster 14). L’analisi ha fatto emergere la presenza di un cluster di converter (cluster 4), figura tipica del comparto. Il fattore dimensionale ha permesso di isolare le realtà di più piccole dimensioni (cluster 7, 9 e 11) dalle restanti. Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall’analisi, salvo segnalazione contraria, l’indicazione dei valori numerici riguarda valori medi. CLUSTER 1 - IMPRESE OPERANTI IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA TESSITURA DI TESSUTI ORTOGONALI NUMEROSITÀ: 216 Le imprese appartenenti al cluster sono in prevalenza società di persone (54% dei casi) e ditte individuali (22%), con una struttura composta da 6 addetti, di cui 4 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 2 operai generici e 2 operai specializzati. Le superfici destinate allo svolgimento dell’attività sono articolate in 545 mq di produzione, 236 mq di magazzino e 33 mq di uffici. Si tratta di imprese operanti quasi esclusivamente in conto terzi (94% dei ricavi) con un’incidenza dei ricavi provenienti dal committente principale pari al 48%. La clientela è costituita soprattutto da imprese manifatturiere del comparto tessile (77% dei ricavi); l’area di mercato non va oltre le regioni limitrofe. Le materie prime utilizzate sono in prevalenza: cotone, lana, fibre sintetiche ed altre fibre miste. Il processo produttivo è articolato nelle fasi di: tessitura ortogonale, campionatura e incorsatura/annodatura. I prodotti ottenuti sono tessuti greggi (84% dei ricavi), soprattutto per abbigliamento (77%). La dotazione di beni strumentali comprende: 1 annodatrice e 12 telai a pinza. Il 71% delle imprese del cluster è situato in Toscana e il 19% in Lombardia. CLUSTER 2 - IMPRESE OPERANTI IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA TESSITURA SOPRATTUTTO DI TESSUTI A MAGLIA NUMEROSITÀ: 619 Le imprese appartenenti al cluster sono prevalentemente società (di persone nel 46% dei casi e di capitali nel 29%), ma anche ditte individuali (25%), con una struttura composta da 5 addetti, di cui 3 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 1-2 operai generici e 1 operaio specializzato. Le superfici destinate allo svolgimento dell’attività sono articolate in 445 mq di produzione, 239 mq di magazzino e 35 mq di uffici. Le imprese del cluster operano principalmente in conto terzi (81% dei ricavi), con un’incidenza dei ricavi provenienti dal committente principale pari al 37%. La clientela è rappresentata in prevalenza da imprese manifatturiere del comparto tessile (59% dei ricavi) e da imprese manifatturiere del comparto abbigliamento (24%); l’area di mercato va dal livello provinciale alle regioni limitrofe. Le principali materie prime utilizzate sono: lana, cotone, fibre sintetiche ed altre fibre miste. Il processo produttivo consta delle fasi di tessitura di tessuti a maglia e campionatura. I prodotti ottenuti sono soprattutto tessuti (63% dei ricavi) ed in particolare a maglia (28%), finiti (19%) e greggi (16%). La dotazione di beni strumentali comprende: 7 teste per roccatura e dipanatura meccaniche (24% dei casi), 10 telai indemagliabili e/o raschel (rettilinei) per la tessitura a maglia in catena (22%) e 15 macchine circolari monofrontura e bifrontura per la tessitura a maglia in trama (21%). Si registra una concentrazione territoriale delle imprese in Toscana (38% delle imprese), Lombardia (20%) e Veneto (11%). CLUSTER 3 - IMPRESE OPERANTI IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA ROCCATURA E DIPANATURA DEI FILATI NUMEROSITÀ: 161 Le imprese appartenenti al cluster sono prevalentemente società di persone (50% dei casi) e ditte individuali (36%), con una struttura composta da 5 addetti, di cui 4 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 2 operai generici e 1 operaio specializzato. Le superfici destinate allo svolgimento dell’attività sono articolate in 377 mq di produzione, 242 mq di magazzino e 26 mq di uffici. Si tratta di imprese operanti quasi esclusivamente in conto terzi (95% dei ricavi), con un’incidenza dei ricavi derivanti dal committente principale pari al 48%. La clientela è costituita in larga parte da imprese manifatturiere del comparto tessile (91% dei ricavi), con un’area di mercato che si estende dalla provincia alle regioni limitrofe. Le materie prime utilizzate sono: lana, cotone, fibre sintetiche ed altre fibre miste. Il ciclo produttivo è limitato alla roccatura e dipanatura. La tipologia di prodotto realizzata è costituita da filati tinti (47% dei ricavi), filati greggi (38%) ed altri filati (12%). La dotazione di beni strumentali include 93 teste per roccatura e dipanatura meccaniche e 119 teste per roccatura e dipanatura elettroniche (45% dei casi). Il 52% delle imprese del cluster è situato in Toscana, in particolare nel distretto Pratese, il 22% in Piemonte ed il 17% in Lombardia. CLUSTER 4 - CONVERTER NUMEROSITÀ: 175 Le imprese appartenenti al cluster sono prevalentemente società di capitali (84% dei casi), con una struttura composta da 7 addetti, di cui 5 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 2 impiegati, 1 operaio generico e 1 operaio specializzato. Le superfici destinate allo svolgimento dell’attività sono articolate in 229 mq di produzione, 795 mq di magazzino e 137 mq di uffici. Si tratta di imprese operanti soprattutto in conto proprio (68% dei ricavi) che nel 39% dei casi commercializzano anche prodotti di terzi (39% dei ricavi). Il 59% dei contribuenti dichiara di essere un impannatore di tessuti/filati. La clientela è costituita da imprese manifatturiere del comparto abbigliamento (52% di ricavi) ed imprese manifatturiere del comparto tessile (26%). L’area di mercato è nazionale ed internazionale, il 34% dei ricavi deriva infatti da esportazioni. Le materie prime utilizzate sono: lana, fibre sintetiche, cotone e fibre artificiali. Il processo produttivo è fortemente esternalizzato; vengono infatti effettuate internamente solo le fasi iniziali e finali del ciclo produttivo quali: progettazione, prototipia, campionatura e controllo qualità, mentre le fasi operative sono affidate a terzi. I prodotti realizzati sono soprattutto tessuti finiti per abbigliamento (68% dei ricavi) e filati (18%). La dotazione di beni strumentali si limita a 2 specole per controllo qualità (41% dei casi). Il 66% delle imprese del cluster è situato in Toscana, in particolare nel distretto Pratese, ed il 18% in Lombardia. CLUSTER 5 - IMPRESE OPERANTI PREVALENTEMENTE IN CONTO PROPRIO SPECIALIZZATE NELLA TESSITURA SOPRATTUTTO DI TESSUTI A MAGLIA NUMEROSITÀ: 182 Le imprese appartenenti al cluster sono per il 47% società di capitali e per il 29% società di persone, con una struttura composta da 6 addetti, di cui 5 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 1-2 operai generici e 1-2 operai specializzati. Le superfici destinate allo svolgimento dell’attività sono articolate in 588 mq di produzione, 416 mq di magazzino e 77 mq di uffici. Le imprese del cluster operano soprattutto in conto proprio (63% dei ricavi), ma anche in conto terzi (35%). La clientela è rappresentata in prevalenza da imprese manifatturiere del comparto abbigliamento (38% dei ricavi) ed imprese manifatturiere del comparto tessile (36%); l’area di mercato si estende fino al livello internazionale con presenza di export che nel 34% dei casi genera il 26% dei ricavi. E’ presente una rete di vendita costituita da 20 agenti e rappresentanti plurimandatari. Le principali materie prime utilizzate sono: fibre sintetiche, cotone e lana. Il processo produttivo si articola nelle fasi di: progettazione, campionatura, tessitura di tessuti a maglia e controllo qualità. I prodotti ottenuti sono tessuti (74% dei ricavi) ed in particolare a maglia (42% dei ricavi), finiti (18%) e greggi (16%). La dotazione di beni strumentali include: 11 telai indemagliabili e/o raschel (rettilinei) per la tessitura a maglia in catena (26% dei casi) e 9 macchine circolari monofrontura e bifrontura per la tessitura a maglia in trama. Si registra una concentrazione territoriale delle imprese in Toscana (30% delle imprese) ed in Lombardia (25%). CLUSTER 6 - IMPRESE OPERANTI IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA FILATURA PETTINATA NUMEROSITÀ: 82 Le imprese appartenenti al cluster sono in prevalenza società di persone (45% dei casi) e società di capitali (37%), con una struttura composta da 8 addetti, di cui 7 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 3 operai generici e 1 operaio specializzato. Le superfici destinate allo svolgimento dell’attività sono articolate in 1.076 mq di produzione, 419 mq di magazzino e 62 mq di uffici. Si tratta di imprese operanti soprattutto in conto terzi (87% dei ricavi), con una clientela costituita essenzialmente da imprese manifatturiere del comparto tessile (79% dei ricavi), su un’area di mercato che si estende fino al livello nazionale. Le principali materie prime utilizzate sono: lana, fibre sintetiche ed altre fibre miste. Le principali fasi del processo produttivo sono: campionatura, preparazione fibre, filatura pettinata, roccatura e dipanatura e torcitura/ritorcitura. La tipologia di prodotto realizzata è costituita da filati (77% dei ricavi) sia greggi (46%) che tinti (26%). La dotazione di beni strumentali comprende: 6 pettinatrici (21% dei casi), 1.165 fusi ad anello installati, 38 teste per roccatura e dipanatura meccaniche (33%) e 55 teste per roccatura e dipanatura elettroniche (18%). Il 39% delle imprese del cluster è situato in Toscana ed il 34% in Piemonte. CLUSTER 7 - PICCOLE IMPRESE OPERANTI IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA ROCCATURA DEI FILATI NUMEROSITÀ: 215 Le imprese appartenenti al cluster sono prevalentemente ditte individuali (65% dei casi) e società di persone (27%), con una struttura generalmente priva di personale dipendente. Le superfici destinate allo svolgimento dell’attività sono articolate in 141 mq di produzione e 66 mq di magazzino. Si tratta di imprese operanti soprattutto in conto terzi (88% dei ricavi), con un’incidenza dei ricavi derivanti dal committente principale pari al 55%. La clientela è costituita prevalentemente da imprese manifatturiere del comparto tessile (78% dei ricavi), su un’area di mercato che si estende dalla provincia alle regioni limitrofe. Le principali materie prime utilizzate sono: lana, altre fibre miste, cotone e fibre sintetiche. Il ciclo produttivo è limitato alla roccatura e dipanatura. La tipologia di prodotto realizzata è costituita da filati (85% dei ricavi) sia tinti (43%) che greggi (35%). La dotazione di beni strumentali comprende: 25 teste per roccatura e dipanatura meccaniche, 48 teste per roccatura e dipanatura elettroniche (18% dei casi). Il 58% delle imprese del cluster è situato in Toscana, ed in particolare nel distretto Pratese, il 15% in Lombardia ed il 14% in Piemonte. CLUSTER 8 - IMPRESE OPERANTI IN CONTO PROPRIO SPECIALIZZATE NELLA PRODUZIONE DI TESSUTI ORTOGONALI NUMEROSITÀ: 280 Le imprese appartenenti al cluster sono in prevalenza società di capitali (60% dei casi) e società di persone (29%), con una struttura composta da 11 addetti, di cui 10 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 2 impiegati, 4 operai generici e 3 operai specializzati. Le superfici destinate allo svolgimento dell’attività sono articolate in 1.159 mq di produzione, 783 mq di magazzino e 129 mq di uffici. Si tratta di imprese operanti prevalentemente in conto proprio (77% dei ricavi), con una clientela costituita da imprese manifatturiere del comparto tessile (23% dei ricavi), commercianti all’ingrosso (19%), imprese manifatturiere del comparto abbigliamento ed accessori per abbigliamento (18%) ed imprese manifatturiere del comparto arredamento (16%). L’area di mercato si estende all’ambito internazionale; l’export rappresenta il 16% dei ricavi. Le principali materie prime utilizzate sono: cotone, fibre sintetiche ed artificiali. Il processo produttivo è costituito dalle seguenti fasi: progettazione, prototipia, campionatura, controllo qualità, orditura, incorsatura/annodatura e tessitura di tessuti ortogonali. Vengono affidate a terzi le fasi di orditura, tintura in fibra o fiocco, tintura in pezza e finissaggio. I prodotti realizzati sono in prevalenza tessuti finiti (57% dei ricavi) soprattutto per arredamento (30%) e tessuti greggi (30%). La dotazione di beni strumentali comprende: 1 orditoio sezionale e frazionale, 1 annodatrice, 7 telai a jacquard, 7 telai a pinza e 1 specola per controllo qualità. Il 60% delle imprese del cluster è situato in Lombardia, il 13% in Piemonte. CLUSTER 9 - PICCOLE IMPRESE OPERANTI IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA TESSITURA, SOPRATTUTTO DI TESSUTI A MAGLIA NUMEROSITÀ: 437 Le imprese appartenenti al cluster sono per il 60% ditte individuali e per il 33% società di persone, con una struttura generalmente priva di personale dipendente. Gli spazi destinati allo svolgimento dell’attività sono articolati in 132 mq di produzione e 56 mq di magazzino. L’attività viene svolta soprattutto in conto terzi (88% dei ricavi), con una percentuale di ricavi derivante dal committente principale pari al 52%. La clientela è rappresentata da imprese manifatturiere del comparto tessile (53% dei ricavi) e imprese manifatturiere del comparto abbigliamento (32%); l’area di mercato va dal livello provinciale alle regioni limitrofe. Le principali materie prime utilizzate sono: lana, cotone, altre fibre miste e fibre sintetiche. Le fasi di lavorazione svolte sono tessitura di tessuti a maglia e campionatura. I prodotti ottenuti sono soprattutto tessuti a maglia (42% dei ricavi), sia in trama (21%) che in catena (21%), e tessuti finiti (21%). La dotazione di beni strumentali comprende: 5 telai indemagliabili e/o raschel (rettilinei) per la tessitura a maglia in catena (29% dei casi) e 5 macchine circolari monofrontura e bifrontura per la tessitura a maglia in trama (16%). Si registra una concentrazione territoriale delle imprese in Toscana (40% delle imprese), Veneto (13%) e Lombardia (11%). CLUSTER 10 - IMPRESE OPERANTI IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA TORCITURA E RITORCITURA NUMEROSITÀ: 149 Le imprese del cluster sono prevalentemente società (di persone nel 52% dei casi e di capitali nel 25%), con una struttura composta da 6 addetti, di cui 4 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 2-3 operai generici e 1 operaio specializzato. Le superfici destinate allo svolgimento dell’attività sono articolate in 711 mq di produzione, 291 mq di magazzino e 29 mq di uffici. Si tratta di imprese operanti quasi esclusivamente in conto terzi (94% dei ricavi), con una percentuale dei ricavi derivanti dal committente principale pari al 48%. La clientela è costituita per lo più da imprese manifatturiere del comparto tessile (84% di ricavi), su un’area di mercato che si estende dalla provincia alle regioni limitrofe. Le materie prime utilizzate in prevalenza sono: lana, fibre sintetiche e cotone. La principale fase di produzione è la torcitura e ritorcitura. I prodotti realizzati sono filati (93% dei ricavi), sia greggi (56%) che tinti (25%). La dotazione di beni strumentali comprende: 45 teste per roccatura e dipanatura meccaniche (33% dei casi), 53 teste per roccatura e dipanatura elettroniche (19%), 588 fusi per torcitura/ritorcitura e 272 teste a doppia/tripla torsione per ritorcitura. Il 46% delle imprese del cluster è situato in Toscana, il 33% in Piemonte ed il 13% in Lombardia. CLUSTER 11 - PICCOLE IMPRESE OPERANTI IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA TESSITURA DI TESSUTI ORTOGONALI NUMEROSITÀ: 310 Le imprese appartenenti al cluster sono in prevalenza ditte individuali (74% dei casi) e società di persone (24%), con una struttura generalmente priva di dipendenti. Le superfici destinate allo svolgimento dell’attività sono articolate in 140 mq di produzione e 30 di magazzino. Si tratta di imprese operanti esclusivamente in conto terzi, con una percentuale dei ricavi derivanti dal committente principale pari al 64%. La clientela è costituita soprattutto da imprese manifatturiere del comparto tessile (88% dei ricavi); l’area di mercato non va oltre le regioni limitrofe. Le materie prime utilizzate sono soprattutto: altre fibre miste, lana e cotone. Il processo produttivo si articola nelle fasi di: tessitura ortogonale, incorsatura/annodatura e campionatura. La tipologia di prodotto ottenuta è costituita da tessuti greggi per abbigliamento (71% dei ricavi) ed altri tessuti greggi (8%). La dotazione di beni strumentali comprende 2 annodatrici (31% dei casi) e 3 telai a pinza. L’88% delle imprese del cluster è situato in Toscana. CLUSTER 12 - IMPRESE CON PREVALENTE LAVORAZIONE DEL RIGENERATO NUMEROSITÀ: 90 Le imprese appartenenti al cluster sono ripartite tra società di capitali (37% dei casi), società di persone (34%) e ditte individuali (29%), con una struttura composta da 5 addetti, di cui 4 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 1-2 operai generici e 1 operaio specializzato. Le superfici destinate allo svolgimento dell’attività sono articolate in 790 mq di produzione, 663 mq di magazzino e 43 mq di uffici. Si tratta di imprese operanti principalmente in conto proprio (77% dei ricavi), con una clientela costituita da imprese manifatturiere del comparto tessile (50% dei ricavi), imprese manifatturiere del comparto dell’arredamento (13%) e commercianti all’ingrosso (10%); l’area di mercato si estende fino al livello internazionale, con presenza di export che nel 37% dei casi genera il 28% dei ricavi. Le principali materie prime utilizzate sono: lana, fibre sintetiche, cotone ed altre fibre miste. Il processo produttivo si articola nelle fasi di: progettazione, campionatura, controllo qualità, preparazione fibre, lavorazione del rigenerato e cardatura. La tipologia di prodotto realizzata è costituita da altri semilavorati greggi (49% dei ricavi) e filati (31%). La dotazione di beni strumentali comprende: 2-3 carde per nastro-carda (14% dei casi), 2 carde finitrici (20%), 2 battitrici (31%) e 2 macchine sfilacciatrici/garnet (23%). Il 46% delle imprese del cluster è situato in Toscana, in particolare nel distretto Pratese, ed il 20% in Piemonte, soprattutto nel distretto Biellese. CLUSTER 13 - IMPRESE OPERANTI IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELL’ORDITURA NUMEROSITÀ: 181 Le imprese del cluster sono per il 47% società di persone e per il 34% ditte individuali, con una struttura composta da 5 addetti, di cui 3 dipendenti. Le superfici destinate allo svolgimento dell’attività si articolano in 564 mq di produzione, 198 mq di magazzino e 22 mq di uffici. Si tratta di imprese operanti quasi esclusivamente in conto terzi (95% dei ricavi), con un’incidenza dei ricavi provenienti dal committente principale pari al 47%. La clientela è costituita da imprese del comparto tessile (86% dei ricavi) su un’area di mercato che non va oltre le regioni limitrofe. Le materie prime utilizzate in prevalenza sono: lana, cotone, fibre sintetiche ed altre fibre miste. Le fasi del processo produttivo sono rappresentate principalmente da orditura e, marginalmente, da campionatura. Tra i prodotti ottenuti prevalgono: filati greggi (41% dei ricavi), altri semilavorati greggi (18%), filati tinti (15%) ed altri filati (11%). La dotazione di beni strumentali comprende: 2 orditoi sezionali e frazionali e 2 orditoi per campionari (25% dei casi). Il 71% delle imprese del cluster è situato in Toscana, in particolare nel distretto Pratese, e il 19% in Lombardia. CLUSTER 14 - IMPRESE OPERANTI IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA FILATURA CARDATA NUMEROSITÀ: 92 Le imprese appartenenti al cluster sono soprattutto società di capitali (50% dei casi) e società di persone (45%), con una struttura composta da 10 addetti, di cui 8 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 3 operai generici e 4 operai specializzati. Le superfici destinate allo svolgimento dell’attività sono articolate in 1.729 mq di produzione, 389 mq di magazzino e 36 mq di uffici. Si tratta di imprese operanti quasi esclusivamente in conto terzi (97% dei ricavi), con una percentuale dei ricavi derivanti dal committente principale pari al 43%. La clientela è costituita da imprese manifatturiere del comparto tessile (94% di ricavi), su un’area di mercato che si estende dalla provincia alle regioni limitrofe. Le principali materie prime utilizzate sono lana e fibre sintetiche. Il processo produttivo si articola nelle fasi di: preparazione delle fibre, cardatura e filatura cardata. La tipologia di prodotto realizzata è costituita da filati greggi (54% dei ricavi), filati tinti in rocche o spole (32%) ed altri filati (11%). La dotazione di beni strumentali comprende: 1 battitrice, 4 carde finitrici e divisori, 1.116 fusi ad anello installati (34% dei casi) e 825 fusi self-acting. L’84% delle imprese del cluster è situato in Toscana, in particolare nel distretto Pratese. CLUSTER 15 - IMPRESE OPERANTI IN CONTO PROPRIO SPECIALIZZATE NELLA TORCITURA E RITORCITURA NUMEROSITÀ: 131 Le imprese appartenenti al cluster sono soprattutto società (di capitali nel 58% dei casi e di persone nel 27%), con una struttura composta da 7 addetti, di cui 6 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 3 operai generici e 1 operaio specializzato. Gli spazi destinati allo svolgimento dell’attività sono articolati in 778 mq di produzione, 670 mq di magazzino e 86 mq di uffici. Si tratta di imprese operanti prevalentemente in conto proprio (75% dei ricavi), con una clientela rappresentata da imprese manifatturiere del comparto tessile (41% dei ricavi), imprese manifatturiere del comparto abbigliamento (23%) ed imprese manifatturiere del comparto arredamento (13%). L’area di mercato si estende fino al livello internazionale, con presenza di export nel 48% dei casi (26% dei ricavi). Le principali materie prime utilizzate sono: fibre sintetiche, cotone e lana. Il ciclo produttivo è articolato nelle fasi di: progettazione, torcitura e ritorcitura, roccatura e dipanatura, prototipia, campionatura e controllo qualità. Una parte consistente del processo produttivo è affidata a terzi ed in particolare le fasi di torcitura e ritorcitura, tintura fibre e filati e roccatura e dipanatura. I prodotti ottenuti sono filati (89% dei ricavi), sia greggi (40%) che tinti (38%) ed altri filati (11%). La dotazione di beni strumentali comprende 29 teste per roccatura e dipanatura meccaniche, 59 teste per roccatura e dipanatura elettroniche (40% dei casi) e 819 fusi per torcitura/ritorcitura (45%). Il 45% delle imprese del cluster è situato in Lombardia, il 25% in Toscana ed il 18% in Piemonte. SUB ALLEGATO 19.B - PESI DELLE FUNZIONI DISCRIMINANTI VARIABILE Intercetta CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 CLUSTER 4 CLUSTER 5 CLUSTER 6 CLUSTER 7 CLUSTER 8 -17,76478772 -2,84621013 -16,03751715 -25,87179214 -17,56467327 -33,60851053 -0,93673087 0,44358754 -0,38274154 28,05323362 4,89111066 -1,88205410 -1,78834574 1,88761868 Costo sostenuto per la lavorazione affidata a terzi 0,00000006 0,00000028 -0,00000026 0,00001304 0,00000305 0,00000228 0,00000270 0,00000233 Fasi della produzione e/o lavorazione: Preparazione delle fibre - Svolta internamente: conto proprio 0,14219284 0,06018873 0,10907233 -0,36036847 -1,89028674 -9,70728665 -0,51379288 -0,65098673 Fasi della produzione e/o lavorazione: Preparazione delle fibre - Svolta internamente: conto terzi 1,02757257 1,64583470 -0,73195581 1,71943088 1,32272343 8,79701796 2,23738290 1,64404288 Fasi della produzione e/o lavorazione: Lavorazione del rigenerato - Svolta internamente: conto proprio -0,74627758 -0,94669483 -0,76644328 -5,13705074 0,05203488 5,12093870 -4,61469803 -2,10868546 Fasi della produzione e/o lavorazione: Cardatura Svolta internamente: conto proprio -0,64832515 -1,08435055 -2,82554167 -4,14722065 -3,26909403 -2,28425409 -2,15578457 -1,26165438 Fasi della produzione e/o lavorazione: Cardatura Svolta internamente: conto terzi -0,77573986 -0,11865060 -1,80374069 -0,76520487 -1,97276488 -2,05496157 -3,21442980 -0,82668873 Fasi della produzione e/o lavorazione: Filatura cardata - Svolta internamente: conto terzi 1,06713204 2,42892135 0,89764846 2,34879135 0,52914493 34,37353944 0,63886284 2,08160131 Fasi della produzione e/o lavorazione: Filatura pettinata - Svolta internamente: conto terzi 5,49799505 5,36050239 6,15865907 3,76585841 4,20885022 457,21207874 7,94962963 6,04777269 Fasi della produzione e/o lavorazione: Torcitura/ritorcitura - Svolta internamente: conto proprio 1,23946045 0,16780568 -0,70374828 0,40290315 -0,18676831 4,96166335 -0,44072726 -2,89239016 Fasi della produzione e/o lavorazione: Torcitura/ritorcitura - Svolta internamente: conto terzi 0,21756033 -0,23656296 -3,64870332 1,06220811 0,92089789 -3,98498600 -3,87451474 0,10558710 Fasi della produzione e/o lavorazione: Roccatura e dipanatura - Svolta internamente: conto proprio 0,47631778 -0,75722439 -3,23214494 -1,77246126 0,25584335 -3,00099727 -0,89311651 -0,41682441 Fasi della produzione e/o lavorazione: Roccatura e dipanatura - Svolta internamente: conto terzi 0,47369388 1,00046326 13,79457478 1,93906926 0,48786614 5,19673043 11,92424250 2,54425027 Converter - Impannatore di tessuti o filati -45,57225357 -246,19711698 VARIABILE CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 CLUSTER 4 CLUSTER 5 CLUSTER 6 CLUSTER 7 CLUSTER 8 Fasi della produzione e/o lavorazione: Orditura Svolta internamente: conto proprio -0,41286161 0,01030715 1,24189335 -0,02154691 -0,48396022 1,10938547 1,11554149 13,40793567 Fasi della produzione e/o lavorazione: Orditura Svolta internamente: conto terzi -4,73992775 -0,91008493 0,42860314 0,52123311 0,93199938 -0,91215574 -0,63550650 0,03980743 Fasi della produzione e/o lavorazione: Incorsatura/Annodatura - Svolta internamente: conto proprio 1,66359100 0,55903644 0,13344177 -1,38107223 -2,65834074 0,75258357 0,34628626 30,71133212 Fasi della produzione e/o lavorazione: Incorsatura/Annodatura - Svolta internamente: conto terzi 9,88287677 1,12090187 0,27800973 0,62362083 0,39644371 1,03655145 1,09326048 -0,44961114 Fasi della produzione e/o lavorazione: Tessitura di tessuti ortogonali - Svolta internamente: conto proprio -1,89748497 0,56250657 0,93146466 -0,58041170 0,17812009 0,99794146 0,85606704 19,58937545 Fasi della produzione e/o lavorazione: Tessitura di tessuti ortogonali - Svolta internamente: conto terzi 17,99553818 1,02986165 -0,39258498 0,02281274 0,93613006 2,67882866 0,11225788 1,27359360 Fasi della produzione e/o lavorazione: Tessitura di tessuti a maglia - Svolta internamente: conto proprio -0,39680798 -1,45556102 -0,98519181 2,87643228 74,04904332 -0,17918014 0,37153810 -1,14212640 Fasi della produzione e/o lavorazione: Tessitura di tessuti a maglia - Svolta internamente: conto terzi -0,51093307 4,99273371 0,21799451 1,36057095 2,21727732 4,74192937 1,11739607 2,76074937 Prodotti ottenuti e/o lavorati: Filati tinti 0,02778250 0,02731031 0,09059462 0,03273022 0,01962065 0,08436516 0,09585519 0,03498449 Prodotti ottenuti e/o lavorati: Tessuti greggi per abbigliamento 0,12312856 0,02815886 0,01706368 0,03689827 0,04704733 0,04361565 0,02602525 0,02247841 Prodotti ottenuti e/o lavorati: Tessuti finiti per abbigliamento 0,02503244 0,03416359 0,02367553 0,13813144 0,04926805 0,07373387 0,03212194 0,03302906 Beni strumentali: Battitrici 0,49578575 0,74465033 0,56747645 0,19298999 0,67119610 -0,92657581 0,64193752 0,89480173 Beni strumentali: Carde finitrici e divisori 0,13913040 0,14887887 -0,11266522 -0,05993552 -0,26280581 -3,89964314 0,07212958 -0,00918110 Beni strumentali: Pettinatrici 0,27872200 0,57805267 0,40014862 0,61768226 0,59071170 26,22053812 0,84432316 0,72154171 Beni strumentali: Fusi ad anello installati (ring e similari) 0,00071992 0,00053392 -0,00172173 0,00002623 0,00099611 0,03286319 0,00028926 0,00088930 Beni strumentali: Fusi selfacting 0,00050382 0,00019183 -0,00048278 -0,00015198 0,00052172 0,01034327 0,00022087 0,00035403 VARIABILE CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 CLUSTER 4 CLUSTER 5 CLUSTER 6 CLUSTER 7 CLUSTER 8 Beni strumentali: Teste per roccatura e dipanatura meccaniche 0,00268368 0,00273826 0,10398862 0,00131947 0,00242960 0,02850547 0,02041563 0,00271559 Beni strumentali: Teste per roccatura e dipanatura elettroniche 0,00111145 0,00126568 0,09342428 0,00227863 0,00188618 0,00646482 0,00956076 0,00317112 Beni strumentali: Fusi per torcitura/ritorcitura 0,00027005 0,00019652 -0,00081010 0,00043304 0,00040373 0,00073325 0,00129301 0,00077800 -0,00016574 -0,00031014 -0,00576999 0,00076485 0,00059150 0,00001061 0,00172703 0,00201296 0,49099180 0,04759256 -0,41884112 -0,08323022 0,92197551 0,82053421 0,45123567 0,29553884 Beni strumentali: Orditoi per campionari -0,11644380 0,17663446 -0,18731563 -0,21330581 0,68351929 0,64528388 0,97612702 0,10891440 Beni strumentali: Telai a jacquard (navetta, aria, pinza, proiettile, acqua) -0,03288888 0,06098808 -0,02020601 -0,06852818 -0,01510412 0,09791990 0,03720282 0,36136249 0,58177851 0,01017213 0,00465434 -0,13282942 -0,01566509 0,10571771 0,04034144 0,04676026 Altre lavorazioni affidate a terzi -0,45286789 1,04197371 0,01762785 6,24684131 2,65851998 2,72428790 1,28866877 3,39827614 Fasi per preparazione delle fibre e filatura affidate a terzi -0,16839671 0,73844822 1,55874661 3,21724531 -0,09157910 -0,48169152 0,61829389 0,56506272 Fasi alte in conto proprio 1,39694015 2,83064126 0,94120261 5,37944253 5,11570637 3,19341676 2,41388749 3,03690493 Imprese senza dipendenti o con non più di due addetti 2,16784670 1,56390148 2,01135018 7,34841353 7,89555970 8,56057308 21,36574008 7,07260552 Tessuti per arredamento 0,02028656 0,02774882 0,03723133 0,03043512 -0,00000516 0,05232012 0,05347921 0,14173001 Produzione in conto proprio di tessuti a maglia in trama e in catena 0,03729319 0,01654101 0,01719847 -0,01194262 0,57414624 0,03968314 0,02469354 -0,00525805 Produzione in conto terzi di tessuti a maglia in trama e in catena 0,03740768 0,03304099 0,01010914 0,04639762 0,02170955 0,04761781 0,01746953 0,02359479 Fasi per preparazione alla tessitura affidate a terzi 2,37396073 -0,10621323 0,51060783 3,96940253 -0,85826947 0,73283139 1,28321645 1,95216474 Beni strumentali: Teste a doppia/tripla torsione per ritorcitura Beni strumentali: Orditoi sezionali e frazionali Beni strumentali: Telai a pinza VARIABILE Intercetta CLUSTER 9 CLUSTER 10 CLUSTER 11 CLUSTER 12 CLUSTER 13 CLUSTER 14 CLUSTER 15 -14,91848210 -35,23759931 -23,10493720 -94,69561921 -38,58784778 -98,26705847 -24,68730196 -1,12541108 0,46577439 -2,49796455 -0,89977910 0,01631826 1,19793216 -0,21959966 Costo sostenuto per la lavorazione affidata a terzi 0,00000295 0,00000096 0,00000330 -0,00000109 0,00000074 0,00000047 0,00000227 Fasi della produzione e/o lavorazione: Preparazione delle fibre - Svolta internamente: conto proprio 1,49542227 1,66842063 0,32179408 21,21851756 0,70617246 -1,33314717 1,95676246 Fasi della produzione e/o lavorazione: Preparazione delle fibre - Svolta internamente: conto terzi 2,56006045 -0,65097355 2,25857893 -0,41598489 1,05969361 2,06322035 -0,58294474 Fasi della produzione e/o lavorazione: Lavorazione del rigenerato - Svolta internamente: conto proprio -4,53468084 0,21318957 -4,28265447 179,03324049 -0,39421703 7,60191216 -5,96040890 Fasi della produzione e/o lavorazione: Cardatura Svolta internamente: conto proprio -0,09199015 -1,14581283 0,04500501 140,61294121 0,54596576 -6,14286254 -5,30012081 Fasi della produzione e/o lavorazione: Cardatura Svolta internamente: conto terzi -1,73845963 -3,60752239 -0,81899105 -1,83179219 -2,51902953 37,89943114 0,48723820 Fasi della produzione e/o lavorazione: Filatura cardata - Svolta internamente: conto terzi 3,74988469 3,71043797 0,94360374 1,89594191 -0,63631073 74,11820100 3,13800908 Fasi della produzione e/o lavorazione: Filatura pettinata - Svolta internamente: conto terzi 6,86989050 -12,87188077 7,23648065 3,52463545 4,04647987 13,84771860 4,42578704 Fasi della produzione e/o lavorazione: Torcitura/ritorcitura - Svolta internamente: conto proprio -0,30508050 -7,32719502 0,73658373 -3,93447654 -1,51101949 1,53684646 32,53493295 Fasi della produzione e/o lavorazione: Torcitura/ritorcitura - Svolta internamente: conto terzi -0,39699736 55,44841989 -0,24370611 1,31108571 -1,83900399 1,57495146 1,70042949 Fasi della produzione e/o lavorazione: Roccatura e dipanatura - Svolta internamente: conto proprio -0,49550934 -0,69303247 0,72170594 -2,41119319 -3,78703830 0,70151558 21,20530097 Fasi della produzione e/o lavorazione: Roccatura e dipanatura - Svolta internamente: conto terzi 1,47450787 0,25162084 1,08712380 -0,86117415 0,42466619 -0,10650200 1,58406279 Fasi della produzione e/o lavorazione: Orditura Svolta internamente: conto proprio -0,03885051 0,60098542 0,34682935 -0,98999823 -10,14723629 0,56026945 -4,25429204 Fasi della produzione e/o lavorazione: Orditura Svolta internamente: conto terzi -0,47442974 -2,34372968 -6,07227820 -0,03940372 53,62143307 -2,69860362 -3,46468768 Converter - Impannatore di tessuti o filati VARIABILE CLUSTER 9 CLUSTER 10 CLUSTER 11 CLUSTER 12 CLUSTER 13 CLUSTER 14 CLUSTER 15 Fasi della produzione e/o lavorazione: Incorsatura/Annodatura - Svolta internamente: conto proprio 0,45191486 0,87678018 0,10812593 1,37691535 -0,58408664 0,90770795 -0,94231516 Fasi della produzione e/o lavorazione: Incorsatura/Annodatura - Svolta internamente: conto terzi 0,95945353 0,80150727 9,01030991 0,18246799 -2,34887792 1,02466266 1,43914826 Fasi della produzione e/o lavorazione: Tessitura di tessuti ortogonali - Svolta internamente: conto proprio 0,60156132 0,05362156 -2,78288384 1,32137875 0,18072939 0,84667738 -1,74114726 Fasi della produzione e/o lavorazione: Tessitura di tessuti ortogonali - Svolta internamente: conto terzi 0,77693089 0,60684651 17,24357896 0,16860603 -2,55413337 1,02374479 2,25791125 Fasi della produzione e/o lavorazione: Tessitura di tessuti a maglia - Svolta internamente: conto proprio -0,55014133 0,76682696 0,69293753 2,11008343 2,91591227 -3,20874968 -0,66451907 Fasi della produzione e/o lavorazione: Tessitura di tessuti a maglia - Svolta internamente: conto terzi 7,00356916 0,96277358 -0,27864620 0,85505770 0,33987490 1,97860737 1,55889857 Prodotti ottenuti e/o lavorati: Filati tinti 0,02348265 0,03009727 0,03115896 0,00183585 0,02982378 0,05512088 0,06536988 Prodotti ottenuti e/o lavorati: Tessuti greggi per abbigliamento 0,02863854 0,00963142 0,12726185 0,01532698 0,00328554 0,02726947 0,01756385 Prodotti ottenuti e/o lavorati: Tessuti finiti per abbigliamento 0,04884430 0,01757914 0,03169685 0,01459513 0,02010253 0,03856950 0,02077938 Beni strumentali: Battitrici 0,84779512 0,86739923 0,54636065 20,22163393 -0,07855509 15,01663575 0,95893244 Beni strumentali: Carde finitrici e divisori 0,13703823 -0,33456575 0,21540920 1,05869064 0,03252177 12,77792370 0,01973326 Beni strumentali: Pettinatrici 0,85273160 -0,11881791 0,61192853 1,26367429 0,37001696 1,60325335 0,84271523 Beni strumentali: Fusi ad anello installati (ring e similari) 0,00112261 -0,00032815 0,00097228 -0,00087074 0,00079413 0,00770972 0,00215938 Beni strumentali: Fusi selfacting 0,00094534 0,00061541 0,00101047 -0,00687222 0,00038806 0,04853703 0,00058977 Beni strumentali: Teste per roccatura e dipanatura meccaniche 0,00301162 0,00511448 0,00356821 0,01061268 -0,00293320 0,00480396 0,01201399 Beni strumentali: Teste per roccatura e dipanatura elettroniche 0,00151329 -0,02481436 0,00067211 0,00343479 0,00637821 0,00791700 0,01824966 Beni strumentali: Fusi per torcitura/ritorcitura 0,00124176 0,00550758 0,00129218 0,00062137 0,00020075 0,00099148 0,00282002 VARIABILE CLUSTER 9 CLUSTER 10 CLUSTER 11 CLUSTER 12 CLUSTER 13 CLUSTER 14 CLUSTER 15 Beni strumentali: Teste a doppia/tripla torsione per ritorcitura 0,00403465 0,04496672 0,00392187 0,00336315 -0,00121791 -0,00037574 -0,00513637 Beni strumentali: Orditoi sezionali e frazionali 0,80119146 -0,01190091 1,21370020 0,30710446 8,66045425 0,20224821 -0,49104352 Beni strumentali: Orditoi per campionari 1,27253502 0,29000006 0,76165040 0,46385155 10,79510516 0,12713132 -0,34531744 Beni strumentali: Telai a jacquard (navetta, aria, pinza, proiettile, acqua) 0,04174970 0,01106795 -0,08184111 0,03661033 -0,08635614 0,03214199 -0,08565908 Beni strumentali: Telai a pinza 0,02527621 -0,00819566 0,15256259 0,03686008 -0,17687493 0,00089813 0,03376610 Altre lavorazioni affidate a terzi 1,91724902 0,57751023 1,22018263 -0,12961104 -0,00480556 -0,14052496 -0,33131081 Fasi per preparazione delle fibre e filatura affidate a terzi 0,94518065 1,40369424 0,45740233 2,19053770 -0,98332819 -0,11117056 2,19440247 Fasi alte in conto proprio 3,50600327 0,42138843 1,75600766 0,29556419 0,68684155 1,29673788 5,90054182 21,16606264 5,99494117 21,12308403 4,97150193 7,38524526 3,39037433 5,18164506 Tessuti per arredamento 0,02253356 0,01810356 0,02073806 0,01925232 0,01140176 0,02472199 0,00494233 Produzione in conto proprio di tessuti a maglia in trama e in catena 0,02607517 0,01155101 0,04419850 0,02191296 0,01895373 0,01462803 0,00192429 Produzione in conto terzi di tessuti a maglia in trama e in catena 0,04924902 0,00584457 0,03956518 0,01535690 0,00675736 0,03647624 0,01787507 Fasi per preparazione alla tessitura affidate a terzi 0,31826723 0,23617171 1,54722493 -1,18479679 1,30982811 0,41139405 -0,36678141 Imprese senza dipendenti o con non più di due addetti Dove: Numero dipendenti: si veda il Sub Allegato 19.C – Formule degli indicatori; Numero addetti: si veda il Sub Allegato 19.C – Formule degli indicatori; Altre lavorazioni affidate a terzi = 1 se (Fasi della produzione e/o lavorazione: Taglio – Affidate a terzi è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione: Stampa – Affidate a terzi è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione: Confezione – Affidate a terzi è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione: Stiro e rifinitura – Affidate a terzi è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione: Finissaggio – Affidate a terzi) è uguale a 1, altrimenti assume valore pari a 0; Fasi per preparazione delle fibre e filatura affidate a terzi = 1 se (Fasi della produzione e/o lavorazione: Preparazione delle fibre – Affidate a terzi è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione: Lavorazione del rigenerato – Affidate a terzi è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione: Cardatura – Affidate a terzi è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione: Pettinatura e ripettinatura – Affidate a terzi è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione: Filatura cardata – Affidate a terzi è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione: Filatura pettinata – Affidate a terzi è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione: Torcitura/ritorcitura – Affidate a terzi è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione: Roccatura e dipanatura – Affidate a terzi è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione: Gasatura/vaporizzo – Affidate a terzi è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione: Aspatura – Affidate a terzi è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione: Garzatura – Affidate a terzi è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione: Tinture di fibre e/o filato – Affidate a terzi) è uguale a 1, altrimenti assume valore pari a 0; Fasi alte in conto proprio = 1 se (Fasi della produzione e/o lavorazione: Progettazione – Svolta internamente: conto proprio è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione: Prototipia – Svolta internamente: conto proprio è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione: Campionatura – Svolta internamente: conto proprio è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione: Controllo qualità – Svolta internamente: conto proprio) è uguale a 1, altrimenti assume valore pari a 0; Imprese senza dipendenti o con non più di due addetti = 1 se (Numero dipendenti = 0 e Numero addetti<=2), altrimenti assume valore pari a 0; Tessuti per arredamento = Prodotti ottenuti e/o lavorati: Tessuti greggi per arredamento + Prodotti ottenuti e/o lavorati: Tessuti finiti per arredamento; Produzione in conto proprio di tessuti a maglia in trama e in catena = (Tessuti a maglia in trama e in catena(*) * Produzione e/o lavorazione conto proprio)/100; Produzione in conto terzi di tessuti a maglia in trama e in catena = (Tessuti a maglia in trama e in catena(*) * Produzione e/o lavorazione conto terzi)/100; (*)Tessuti a maglia in trama e in catena = Prodotti ottenuti e/o lavorati: Tessuti a maglia in trama + Prodotti ottenuti e/o lavorati: Tessuti a maglia in catena; Fasi per preparazione alla tessitura affidate a terzi = 1 se (Fasi della produzione e/o lavorazione: Orditura – Affidate a terzi è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione: Apprettatura/Imbozzimatura – Affidate a terzi è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione: Incorsatura/Annodatura – Affidate a terzi è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione: Tessitura di tessuti ortogonali – Affidate a terzi è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione: Tintura in pezza – Affidate a terzi) è uguale a 1, altrimenti assume valore pari a 0; SUB ALLEGATO 19.C – FORMULE DEGLI INDICATORI Di seguito sono riportate le formule degli indicatori economico-contabili utilizzati in costruzione e/o applicazione dello studio di settore: Durata delle scorte = {[(Esistenze iniziali + Rimanenze finali)/2]*365}/(Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi); Incidenza degli ammortamenti per beni strumentali mobili rispetto al valore degli stessi beni strumentali mobili ammortizzabili = (Ammortamenti per beni mobili strumentali al netto dei beni di costo unitario non superiore a 516,46 euro *100)/(Valore dei beni strumentali mobili in proprietà al netto dei beni di costo unitario non superiore a 516,46 euro 34); Incidenza dei costi per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria rispetto al valore degli stessi = (Canoni per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria, ad esclusione dei canoni fiscalmente deducibili oltre il periodo di durata del contratto *100)/(Valore dei beni strumentali mobili relativo a beni acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria34); Incidenza dei costi residuali di gestione sui ricavi = (Costi residuali di gestione*100)/(Ricavi dichiarati35); Incidenza del Margine sui ricavi = (Margine*100)/(Ricavi dichiarati + Aggi derivanti dalla vendita di generi soggetti ad aggio o ricavo fisso); Indice di copertura del costo per il godimento di beni di terzi e degli ammortamenti = (Margine netto)/(Costo per il godimento di beni di terzi + Ammortamenti); Margine per addetto non dipendente = (Margine/1.000)/(Numero Addetti non Dipendenti36); Resa del capitale rispetto al valore aggiunto lordo = (Valore aggiunto lordo)/(Valore dei beni strumentali mobili34); Valore aggiunto lordo per addetto = (Valore aggiunto lordo/1.000) /(Numero addetti37). 34 La variabile è rideterminata in base alla durata dell’attività pari al numero di mesi di attività nel corso del periodo d’imposta diviso 12. In fase di applicazione dell’indicatore di normalità economica vengono utilizzati i: Ricavi da congruità e da normalità = Ricavo puntuale da analisi della congruità + Maggiore ricavo da normalità economica relativo all’indicatore “Incidenza degli ammortamenti per beni strumentali mobili rispetto al valore degli stessi beni strumentali mobili ammortizzabili” + Maggiore ricavo da normalità economica relativo all’indicatore “Incidenza dei costi per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria rispetto al valore degli stessi” + Maggiore ricavo da normalità economica relativo all’indicatore “Durata delle scorte”. 36 Di seguito viene riportato il calcolo del numero di addetti non dipendenti: 35 Numero addetti non dipendenti = Titolare numero collaboratori dell’impresa familiare e coniuge dell’azienda coniugale + numero familiari diversi (ditte individuali) che prestano attività nell'impresa + numero associati in partecipazione Numero addetti non dipendenti = Numero familiari diversi che prestano attività nell'impresa + numero associati in partecipazione numero soci amministratori numero soci non amministratori + numero amministratori non soci. (società) Se il numero addetti non dipendenti è inferiore a “Numero di mesi di attività nel corso del periodo d’imposta” diviso 12, allora il numero addetti non dipendenti è pari al valore massimo tra (numero addetti non dipendenti) e (titolare – numero dipendenti). Il titolare è pari a uno. Il numero dipendenti è pari a: (Numero delle giornate retribuite - Numero delle giornate di sospensione, C.I.G. e simili del personale dipendente) diviso 312. Il numero collaboratori dell’impresa familiare e coniuge dell’azienda coniugale, il numero familiari diversi che prestano attività nell’impresa, il numero associati in partecipazione, il numero soci amministratori e il numero soci non amministratori sono pari alla relativa percentuale di lavoro prestato diviso 100. Il numero amministratori non soci e il titolare sono rideterminati in base alla durata dell’attività pari al numero di mesi di attività nel corso del periodo d’imposta diviso 12. 37 Di seguito viene riportato il calcolo del numero di addetti: Dove: Aggi derivanti dalla vendita di generi soggetti ad aggio o ricavo fisso = Ricavi derivanti dalla vendita di generi soggetti ad aggio o ricavo fisso - (Esistenze iniziali relative a prodotti soggetti ad aggio o ricavo fisso - Rimanenze finali relative a prodotti soggetti ad aggio o ricavo fisso + Costi per l’acquisto di prodotti soggetti ad aggio o ricavo fisso - Beni soggetti ad aggio o ricavo fisso distrutti o sottratti)38; Ammortamenti per beni mobili strumentali al netto dei beni di costo unitario non superiore a 516,46 euro = Ammortamenti per beni mobili strumentali - Spese per l’acquisto di beni strumentali di costo unitario non superiore a 516,46 euro; Costi residuali di gestione = Oneri diversi di gestione - Abbonamenti a riviste e giornali, acquisto di libri, spese per cancelleria - Spese per omaggio a clienti ed articoli promozionali + Altri componenti negativi - Utili spettanti agli associati in partecipazione con apporti di solo lavoro; Costo del venduto = [Esistenze iniziali relative a merci, prodotti finiti, materie prime e sussidiarie, semilavorati e ai servizi non di durata ultrannuale (escluse quelle relative a prodotti soggetti ad aggio o ricavo fisso) + Costi per l'acquisto di materie prime, sussidiarie, semilavorati e merci (esclusi quelli relativi a prodotti soggetti ad aggio o ricavo fisso) - Beni distrutti o sottratti (esclusi quelli soggetti ad aggio o ricavo fisso)] + (Esistenze iniziali relative ad opere, forniture e servizi di durata ultrannuale di cui all'art. 93, comma 5, del TUIR39 - Beni distrutti o sottratti) - Rimanenze finali; Esistenze iniziali = Esistenze iniziali relative a merci, prodotti finiti, materie prime e sussidiarie, semilavorati e ai servizi non di durata ultrannuale (escluse quelle relative a prodotti soggetti ad aggio o ricavo fisso) + Esistenze iniziali relative ad opere, forniture e servizi di durata ultrannuale di cui all'art. 93, comma 5, del TUIR; Margine = Valore aggiunto lordo – (Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa - Compensi corrisposti ai soci per l’attività di amministratore (società di persone)); Margine netto = Margine – [(Soglia minima di coerenza dell’indicatore “Margine per addetto non dipendente”) * 1.000 * (Numero addetti non Dipendenti)]; Ricavi dichiarati40 = Ricavi di cui ai commi 1 (lett. a) e b)) e 2 dell’art. 85 del TUIR (esclusi aggi o ricavi fissi) + (Altri proventi considerati ricavi - Altri proventi considerati ricavi di cui alla lettera f) dell'art. 85, comma 1, del TUIR) + (Rimanenze finali relative ad opere, forniture e servizi di durata ultrannuale Rimanenze finali relative ad opere, forniture e servizi di durata ultrannuale di cui all'art. 93, comma 5, del TUIR) - (Esistenze iniziali relative ad opere, forniture e servizi di durata ultrannuale - Esistenze iniziali relative ad opere, forniture e servizi di durata ultrannuale di cui all'art. 93, comma 5, del TUIR); Rimanenze finali = Rimanenze finali relative a merci, prodotti finiti, materie prime e sussidiarie, semilavorati e ai servizi non di durata ultrannuale (escluse quelle relative a prodotti soggetti ad aggio o ricavo fisso) + Rimanenze finali relative ad opere, forniture e servizi di durata ultrannuale di cui all'art. 93, comma 5, del TUIR; Numero addetti = Titolare numero dipendenti + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attività (ditte individuali) prevalentemente nell’impresa + numero collaboratori dell’impresa familiare e coniuge dell’azienda coniugale + numero familiari diversi che prestano attività nell'impresa + numero associati in partecipazione Numero addetti = Numero dipendenti + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attività prevalentemente (società) nell’impresa + numero familiari diversi che prestano attività nell'impresa + numero associati in partecipazione numero soci amministratori numero soci non amministratori + numero amministratori non soci. Il titolare è pari a uno. Il numero dipendenti è pari a: (Numero delle giornate retribuite - Numero delle giornate di sospensione, C.I.G. e simili del personale dipendente) diviso 312. Il numero collaboratori dell’impresa familiare e coniuge dell’azienda coniugale, il numero familiari diversi che prestano attività nell’impresa, il numero associati in partecipazione, il numero soci amministratori e il numero soci non amministratori sono pari alla relativa percentuale di lavoro prestato diviso 100. Il numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attività prevalentemente nell’impresa, il numero amministratori non soci e il titolare sono rideterminati in base alla durata dell’attività pari al numero di mesi di attività nel corso del periodo d’imposta diviso 12. Il numero addetti non può essere inferiore a (“Numero di mesi di attività nel corso del periodo d’imposta” diviso 12). 38 Se la variabile è minore di zero, viene posta uguale a zero. 39 Il richiamo dell’art. 93, comma 5 del TUIR, è riferito al testo vigente anteriormente all’abrogazione della norma operata dall’art. 1, comma 70 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (opere, forniture e servizi ultrannuali con inizio di esecuzione non successivo al periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2006). 40 Nella fase di costruzione i Ricavi dichiarati includono l’Adeguamento da studi di settore. Valore aggiunto lordo = (Ricavi dichiarati + Aggi derivanti dalla vendita di generi soggetti ad aggio o ricavo fisso) - [(Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi)38 + Spese per acquisti di servizi - Compensi corrisposti ai soci per l’attività di amministratore (società ed enti soggetti all’Ires) + Altri costi per servizi + Oneri diversi di gestione + Altri componenti negativi - Utili spettanti agli associati in partecipazione con apporti di solo lavoro]; Valore dei beni strumentali mobili = Valore dei beni strumentali - Valore relativo a beni acquisiti in dipendenza di contratti di locazione non finanziaria; Valore dei beni strumentali mobili in proprietà al netto dei beni di costo unitario non superiore a 516,46 euro = Valore dei beni strumentali - Valore relativo a beni acquisiti in dipendenza di contratti di locazione non finanziaria - Valore relativo a beni acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria - Spese per l’acquisto di beni strumentali di costo unitario non superiore a 516,46 euro. SUB ALLEGATO 19.D – DISTRIBUZIONI VENTILICHE INDICATORI DI COERENZA Cluster 1 - Imprese operanti in conto terzi specializzate nella tessitura di tessuti ortogonali Indicatore Modalità di distribuzione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 Durata delle scorte (in giorni) Tutti i soggetti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 7,39 19,35 47,03 131,44 195,22 Margine per addetto non dipendente (in migliaia di euro) Tutti i soggetti 21,44 30,24 34,03 37,17 41,82 45,98 52,29 55,65 61,74 66,35 74,04 82,88 95,82 106,90 124,68 157,14 205,15 263,69 400,54 Resa del capitale rispetto al valore aggiunto lordo Tutti i soggetti 0,18 0,23 0,26 0,30 0,31 0,35 0,38 0,39 0,43 0,46 0,48 0,53 0,57 0,62 0,69 0,77 0,99 1,49 2,60 Valore aggiunto lordo per addetto (in migliaia Tutti i soggetti di euro) 23,91 29,61 33,10 34,55 36,85 38,02 39,97 41,62 43,94 45,67 47,87 50,07 51,63 54,33 57,39 59,88 65,48 73,09 84,77 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 58,38 58,38 61,14 61,14 62,51 62,51 62,97 62,97 65,55 66,25 66,25 69,97 69,97 70,70 70,70 70,73 70,73 78,71 78,71 7,16 11,18 14,15 16,73 19,83 22,22 25,07 26,96 28,74 31,06 33,60 34,87 38,14 39,47 42,50 45,87 49,35 52,60 57,04 Indicatore Incidenza del Margine sui ricavi Modalità di distribuzione Imprese senza dipendenti Imprese con dipendenti Cluster 2 - Imprese operanti in conto terzi specializzate nella tessitura soprattutto di tessuti a maglia Indicatore Modalità di distribuzione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 Durata delle scorte (in giorni) Tutti i soggetti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 6,35 18,75 37,77 58,87 92,83 136,81 187,75 288,70 489,75 Margine per addetto non dipendente (in migliaia di euro) Tutti i soggetti -5,35 12,07 20,51 25,08 30,29 35,01 38,71 42,43 46,51 52,80 60,61 69,82 76,54 86,65 101,60 120,06 140,83 173,01 291,50 Resa del capitale rispetto al valore aggiunto lordo Tutti i soggetti 0,15 0,19 0,23 0,27 0,31 0,35 0,40 0,45 0,50 0,56 0,64 0,71 0,80 0,91 1,03 1,32 1,70 2,46 4,21 Valore aggiunto lordo per addetto (in migliaia Tutti i soggetti di euro) 12,42 19,38 23,51 26,46 28,60 30,79 32,72 34,52 37,02 39,29 42,08 44,84 46,83 50,73 54,23 57,93 62,55 71,17 93,29 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 4,01 22,37 26,63 42,39 46,38 48,33 50,09 59,26 62,10 66,71 67,86 68,58 71,51 71,97 78,32 80,36 80,76 81,60 84,04 -6,92 5,49 10,24 12,53 16,12 19,58 23,23 26,43 29,79 32,77 34,27 37,40 40,78 44,42 48,19 51,15 54,51 58,85 64,68 Indicatore Incidenza del Margine sui ricavi Modalità di distribuzione Imprese senza dipendenti Imprese con dipendenti Cluster 3 - Imprese operanti in conto terzi specializzate nella roccatura dei filati Indicatore Modalità di distribuzione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 Durata delle scorte (in giorni) Tutti i soggetti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,19 40,81 77,66 205,56 Margine per addetto non dipendente (in migliaia di euro) Tutti i soggetti 11,13 18,76 23,16 27,29 29,20 31,22 35,91 38,06 39,51 41,58 43,92 49,39 54,01 59,17 65,16 75,99 83,98 119,45 188,58 Resa del capitale rispetto al valore aggiunto lordo Tutti i soggetti 0,25 0,34 0,42 0,46 0,55 0,62 0,70 0,74 0,83 0,88 0,94 1,04 1,16 1,27 1,43 1,71 1,93 2,44 4,00 Valore aggiunto lordo per addetto (in migliaia di euro) Tutti i soggetti 18,67 21,75 23,78 25,39 26,33 27,34 28,03 28,95 30,67 31,99 33,17 34,50 35,48 37,95 40,32 41,87 45,60 52,51 65,95 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 34,66 46,40 58,87 58,87 69,76 69,76 71,13 72,13 72,13 73,70 73,70 76,22 76,40 76,40 83,37 83,37 19,48 21,92 24,77 25,93 29,03 30,88 33,15 37,63 39,28 41,48 43,53 47,56 49,87 54,64 60,94 67,79 Indicatore Incidenza del Margine sui ricavi Modalità di distribuzione Imprese senza dipendenti Imprese con dipendenti 1 2 3 -1.746,06 -1.746,06 34,66 8,35 13,34 14,98 Cluster 4 - Converter Indicatore Modalità di distribuzione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 Durata delle scorte (in giorni) Tutti i soggetti 7,35 19,08 27,64 35,80 54,32 60,52 65,04 74,32 78,35 102,65 115,51 130,64 155,75 177,73 191,90 236,96 268,25 313,63 408,88 Margine per addetto non dipendente (in migliaia di euro) Tutti i soggetti -146,83 -40,30 -4,24 15,73 23,36 41,53 54,44 62,12 71,51 81,47 94,51 111,88 131,66 153,27 171,56 198,70 238,03 311,08 395,92 Resa del capitale rispetto al valore aggiunto lordo Tutti i soggetti -0,09 0,23 0,45 0,55 0,66 0,80 1,07 1,19 1,33 1,48 1,68 1,93 2,25 2,63 2,98 3,58 3,88 5,02 10,08 Valore aggiunto lordo per addetto (in migliaia Tutti i soggetti di euro) -15,02 9,39 19,22 30,05 36,43 41,53 47,17 48,84 51,28 53,78 56,20 57,87 62,66 68,32 74,47 79,51 84,87 100,03 111,62 Indicatore Incidenza del Margine sui ricavi Modalità di distribuzione Imprese senza dipendenti Imprese con dipendenti 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 -1,01 -0,45 0,24 3,32 4,40 4,79 7,16 9,10 11,31 12,60 13,56 14,48 15,26 15,68 16,18 17,04 29,86 43,92 47,67 -21,49 -5,88 -0,64 0,80 2,36 3,50 4,56 5,38 5,99 6,33 6,79 7,78 8,65 9,30 9,80 10,70 12,25 13,02 16,51 Cluster 5 - Imprese operanti prevalentemente in conto proprio specializzate nella tessitura soprattutto di tessuti a maglia Indicatore Modalità di distribuzione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 Durata delle scorte (in giorni) Tutti i soggetti 0,00 0,00 0,00 1,79 8,21 24,94 37,84 54,95 67,34 75,71 82,04 104,81 121,59 158,91 211,06 268,53 353,69 470,64 732,32 Margine per addetto non dipendente (in migliaia di euro) Tutti i soggetti -1,83 9,85 17,62 23,02 28,72 35,15 36,80 42,58 51,44 61,17 76,53 84,72 90,64 103,25 127,18 159,74 186,97 251,40 533,99 Resa del capitale rispetto al valore aggiunto lordo Tutti i soggetti 0,11 0,19 0,26 0,30 0,38 0,42 0,49 0,54 0,61 0,64 0,68 0,84 0,93 1,08 1,22 1,37 1,60 2,23 3,60 Valore aggiunto lordo per addetto (in migliaia Tutti i soggetti di euro) 3,31 15,86 22,25 26,73 28,88 32,74 34,54 37,19 39,91 43,16 45,21 47,02 50,30 53,31 57,49 63,03 65,83 76,53 87,66 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 Indicatore Incidenza del Margine sui ricavi Modalità di distribuzione Imprese senza dipendenti Imprese con dipendenti 1 -396,38 -60,26 -18,75 8,92 20,63 30,49 37,41 41,71 47,11 49,53 56,38 59,57 60,08 61,18 67,66 70,73 72,45 72,65 77,90 1,32 4,64 6,05 7,62 9,54 10,59 12,39 13,32 14,58 15,56 17,15 18,97 21,07 23,26 26,27 30,11 35,57 43,90 51,01 Cluster 6 - Imprese operanti in conto terzi specializzate nella filatura pettinata Indicatore Modalità di distribuzione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 Durata delle scorte (in giorni) Tutti i soggetti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 8,58 12,44 31,77 79,70 103,02 138,66 195,44 217,85 317,90 472,52 Margine per addetto non dipendente (in migliaia di euro) Tutti i soggetti 16,83 21,53 23,67 34,34 34,55 40,21 53,74 62,78 67,46 76,41 79,68 87,38 98,38 124,68 165,36 182,95 290,64 455,52 582,31 Resa del capitale rispetto al valore aggiunto lordo Tutti i soggetti 0,14 0,25 0,31 0,34 0,37 0,38 0,42 0,50 0,52 0,60 0,64 0,76 0,87 0,98 1,08 1,26 1,58 2,08 4,96 Valore aggiunto lordo per addetto (in migliaia Tutti i soggetti di euro) 19,55 22,16 24,53 30,44 31,29 34,34 35,36 36,25 37,38 38,61 40,87 42,72 46,40 48,14 50,99 53,42 64,64 71,75 80,51 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 10,24 10,24 33,76 33,76 46,56 46,56 55,74 55,74 57,14 68,13 68,13 71,45 71,45 72,89 72,89 74,09 74,09 76,47 76,47 3,63 7,28 7,81 8,89 10,68 13,60 15,58 18,32 18,91 19,81 20,67 21,49 25,95 27,35 30,75 34,24 39,36 40,95 52,55 Indicatore Incidenza del Margine sui ricavi Modalità di distribuzione Imprese senza dipendenti Imprese con dipendenti Cluster 7 - Piccole imprese operanti in conto terzi specializzate nella roccatura dei filati Indicatore Modalità di distribuzione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 Durata delle scorte (in giorni) Tutti i soggetti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 39,48 117,58 198,65 332,49 Margine per addetto non dipendente (in migliaia di euro) Tutti i soggetti 0,73 5,24 7,41 9,55 13,60 15,88 18,47 19,52 20,65 22,47 24,60 26,31 28,23 32,14 34,08 37,09 42,54 51,30 66,48 Resa del capitale rispetto al valore aggiunto lordo Tutti i soggetti 0,06 0,16 0,25 0,31 0,37 0,43 0,49 0,54 0,61 0,68 0,76 0,84 1,01 1,11 1,32 1,58 2,21 3,35 4,74 Valore aggiunto lordo per addetto (in migliaia Tutti i soggetti di euro) 0,73 5,24 7,41 9,55 13,60 15,88 18,47 19,60 20,65 22,47 24,67 26,31 28,39 32,50 34,49 38,62 43,42 52,75 67,89 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 12,58 21,67 36,40 46,51 51,60 57,17 59,83 62,06 64,20 66,15 67,91 69,99 72,61 73,85 76,98 80,10 82,34 84,85 87,27 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Indicatore Incidenza del Margine sui ricavi Modalità di distribuzione Imprese senza dipendenti Imprese con dipendenti Cluster 8 - Imprese operanti in conto proprio specializzate nella produzione di tessuti ortogonali Indicatore Modalità di distribuzione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 Durata delle scorte (in giorni) Tutti i soggetti 4,72 25,27 43,60 62,80 79,34 97,22 113,84 129,92 145,02 167,07 206,99 233,26 270,62 299,87 339,03 409,14 517,02 658,74 1.025,73 Margine per addetto non dipendente (in migliaia di euro) Tutti i soggetti -113,91 -4,64 7,19 17,49 23,86 35,55 46,85 58,47 67,23 80,43 92,64 108,77 135,76 154,70 182,78 240,36 311,14 404,33 562,09 Resa del capitale rispetto al valore aggiunto lordo Tutti i soggetti 0,09 0,14 0,17 0,21 0,26 0,28 0,31 0,34 0,39 0,43 0,49 0,54 0,61 0,67 0,77 0,89 1,17 1,62 2,40 Valore aggiunto lordo per addetto (in migliaia di euro) Tutti i soggetti 5,01 13,67 20,51 27,50 29,23 33,03 36,44 38,97 41,35 43,82 46,31 48,16 52,22 55,45 58,86 62,06 67,98 77,79 90,93 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 8,17 13,50 15,27 21,48 23,60 30,08 31,58 34,79 39,61 41,04 43,97 45,62 51,62 51,62 63,37 65,55 74,57 77,06 82,53 -26,56 -6,86 1,94 4,01 5,84 7,43 8,98 9,72 10,73 11,60 12,88 14,16 15,95 17,39 19,12 20,98 23,59 27,65 33,16 Indicatore Incidenza del Margine sui ricavi Modalità di distribuzione Imprese senza dipendenti Imprese con dipendenti Cluster 9 - Piccole imprese operanti in conto terzi specializzate nella tessitura, soprattutto di tessuti a maglia Indicatore Modalità di distribuzione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 Durata delle scorte (in giorni) Tutti i soggetti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 4,73 30,60 57,60 142,28 470,66 Margine per addetto non dipendente (in migliaia di euro) Tutti i soggetti 1,05 4,99 8,83 11,47 12,63 14,63 16,73 19,70 21,81 23,76 25,59 27,97 31,47 33,00 37,15 41,09 46,56 57,32 73,60 Resa del capitale rispetto al valore aggiunto lordo Tutti i soggetti 0,07 0,13 0,16 0,19 0,23 0,27 0,30 0,34 0,38 0,42 0,47 0,53 0,61 0,70 0,84 1,02 1,35 2,28 3,89 Valore aggiunto lordo per addetto (in migliaia Tutti i soggetti di euro) 1,05 5,13 8,98 11,49 12,91 15,05 17,30 20,12 22,01 24,45 26,14 28,45 31,55 33,89 38,05 41,59 48,26 57,32 76,11 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 11,63 19,80 27,82 35,92 44,24 48,72 52,15 58,43 61,58 63,98 66,80 68,46 70,58 73,10 75,10 78,22 80,85 84,17 87,66 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Indicatore Incidenza del Margine sui ricavi Modalità di distribuzione Imprese senza dipendenti Imprese con dipendenti Cluster 10 - Imprese operanti in conto terzi specializzate nella torcitura e ritorcitura Indicatore Modalità di distribuzione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 Durata delle scorte (in giorni) Tutti i soggetti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2,43 12,99 25,38 65,81 83,18 117,48 186,99 293,44 Margine per addetto non dipendente (in migliaia di euro) Tutti i soggetti 6,93 14,67 18,55 22,88 27,39 32,00 35,79 38,73 45,40 52,50 55,69 60,09 68,72 83,06 103,59 128,79 145,71 175,72 381,60 Resa del capitale rispetto al valore aggiunto lordo Tutti i soggetti 0,15 0,22 0,28 0,30 0,34 0,39 0,42 0,45 0,48 0,50 0,57 0,61 0,66 0,72 0,75 0,90 1,17 1,76 2,77 Valore aggiunto lordo per addetto (in migliaia Tutti i soggetti di euro) 12,36 18,66 22,27 24,95 27,39 29,61 30,81 33,27 34,80 36,49 39,22 41,75 43,05 45,65 48,96 51,74 54,25 59,32 72,49 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 25,74 28,57 34,45 50,12 51,65 52,22 57,98 63,57 64,79 65,80 66,23 66,52 69,94 71,26 71,39 72,68 75,11 76,13 83,81 6,33 8,53 12,24 17,05 17,72 21,36 23,37 24,29 25,38 27,71 30,17 32,66 35,33 37,20 39,40 42,63 46,88 51,67 56,77 Indicatore Incidenza del Margine sui ricavi Modalità di distribuzione Imprese senza dipendenti Imprese con dipendenti Cluster 11 - Piccole imprese operanti in conto terzi specializzate nella tessitura di tessuti ortogonali Indicatore Modalità di distribuzione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 Durata delle scorte (in giorni) Tutti i soggetti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 10,31 Margine per addetto non dipendente (in migliaia di euro) Tutti i soggetti 9,77 13,19 15,94 18,26 20,64 21,81 23,50 24,85 26,81 28,55 30,05 33,35 36,78 40,25 41,63 44,72 48,84 57,62 68,60 Resa del capitale rispetto al valore aggiunto lordo Tutti i soggetti 0,13 0,18 0,21 0,24 0,26 0,30 0,32 0,35 0,38 0,42 0,47 0,51 0,58 0,64 0,73 0,94 1,20 1,52 2,69 Valore aggiunto lordo per addetto (in migliaia Tutti i soggetti di euro) 9,77 13,19 16,19 18,50 20,81 21,89 23,57 24,85 26,81 28,55 30,05 33,61 37,20 40,29 41,63 44,88 48,96 57,62 72,25 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 38,47 46,66 51,47 53,81 58,13 59,39 61,21 62,56 63,41 64,71 66,18 67,07 68,38 69,81 72,05 73,96 76,55 79,02 83,90 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Indicatore Incidenza del Margine sui ricavi Modalità di distribuzione Imprese senza dipendenti Imprese con dipendenti Cluster 12 - Imprese con prevalente lavorazione del rigenerato Indicatore Modalità di distribuzione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 Durata delle scorte (in giorni) Tutti i soggetti 0,00 9,02 16,53 21,19 35,47 39,64 43,99 46,90 54,53 62,88 79,05 100,39 111,46 125,89 142,05 170,49 243,03 418,31 581,82 Margine per addetto non dipendente (in migliaia di euro) Tutti i soggetti -11,04 4,22 12,10 20,89 23,53 29,38 31,21 43,89 49,05 54,62 59,39 68,76 78,29 92,35 110,06 141,19 164,44 186,96 282,85 Resa del capitale rispetto al valore aggiunto lordo Tutti i soggetti 0,03 0,18 0,23 0,29 0,37 0,42 0,49 0,52 0,54 0,59 0,64 0,71 0,89 1,06 1,14 1,27 1,54 2,34 5,05 Valore aggiunto lordo per addetto (in migliaia Tutti i soggetti di euro) 2,92 6,99 15,16 20,98 26,83 28,17 33,48 36,58 38,56 41,31 44,57 50,20 51,19 53,94 55,33 59,40 65,39 70,84 96,99 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 -217,78 6,74 12,52 12,91 15,68 15,98 16,87 17,04 19,95 20,64 24,25 26,22 40,15 41,75 42,49 46,33 48,01 48,35 71,01 -4,81 2,61 3,23 4,01 4,85 6,61 8,28 9,26 10,08 10,40 12,50 12,90 13,60 16,32 17,09 19,75 19,98 21,05 32,63 Indicatore Incidenza del Margine sui ricavi Modalità di distribuzione Imprese senza dipendenti Imprese con dipendenti Cluster 13 - Imprese operanti in conto terzi specializzate nell’orditura Indicatore Modalità di distribuzione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 Durata delle scorte (in giorni) Tutti i soggetti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1,21 24,32 70,11 165,05 221,94 Margine per addetto non dipendente (in migliaia di euro) Tutti i soggetti 9,21 18,02 24,07 27,86 29,23 31,73 34,14 36,40 40,37 45,63 50,77 56,95 62,47 75,42 88,61 114,36 138,70 161,26 206,40 Resa del capitale rispetto al valore aggiunto lordo Tutti i soggetti 0,22 0,29 0,33 0,36 0,42 0,51 0,59 0,65 0,70 0,75 0,81 0,86 0,93 0,98 1,18 1,39 1,70 2,19 3,40 Valore aggiunto lordo per addetto (in migliaia Tutti i soggetti di euro) 12,25 22,04 24,39 26,03 27,99 29,23 30,34 31,19 32,41 33,80 36,09 38,32 40,21 42,92 45,44 49,34 57,23 67,47 81,62 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 -191,47 19,90 38,10 40,09 50,44 59,98 62,78 68,66 69,98 70,02 72,83 73,36 74,67 76,10 77,30 79,26 81,96 82,79 87,07 8,69 15,23 20,47 23,85 27,33 29,64 32,15 33,89 38,53 40,91 42,70 45,29 45,99 50,83 52,42 54,20 56,34 61,02 65,63 Indicatore Incidenza del Margine sui ricavi Modalità di distribuzione Imprese senza dipendenti Imprese con dipendenti Cluster 14 - Imprese operanti in conto terzi specializzate nella filatura cardata Indicatore Modalità di distribuzione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 Durata delle scorte (in giorni) Tutti i soggetti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 4,31 6,26 15,56 25,62 35,53 44,50 90,64 101,59 249,87 539,38 Margine per addetto non dipendente (in migliaia di euro) Tutti i soggetti -9,02 10,59 32,68 47,47 51,45 53,77 63,44 69,57 79,36 90,36 95,84 110,82 133,76 152,77 164,56 194,36 290,78 342,48 532,25 Resa del capitale rispetto al valore aggiunto lordo Tutti i soggetti 0,09 0,24 0,30 0,37 0,39 0,44 0,53 0,54 0,60 0,63 0,72 0,94 1,02 1,21 1,56 1,89 2,77 3,27 13,77 Valore aggiunto lordo per addetto (in migliaia di euro) Tutti i soggetti 12,91 28,76 31,72 37,57 39,83 41,84 42,89 45,87 46,74 48,02 50,16 52,08 53,70 55,71 58,75 63,58 67,51 69,77 78,10 4 5 6 8 9 Indicatore Incidenza del Margine sui ricavi Modalità di distribuzione Imprese senza dipendenti Imprese con dipendenti 1 2 3 -902.100,00 -902.100,00 -902.100,00 -902.100,00 0,88 5,29 8,42 10,23 7 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 16,25 16,25 16,25 16,25 36,36 36,36 36,36 48,96 48,96 48,96 48,96 54,15 54,15 54,15 65,30 12,30 13,18 14,66 17,33 19,21 19,88 22,59 23,85 26,37 27,09 29,11 30,86 34,29 43,12 49,45 Cluster 15 - Imprese operanti in conto proprio specializzate nella torcitura e ritorcitura Indicatore Modalità di distribuzione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 Durata delle scorte (in giorni) Tutti i soggetti 0,00 9,45 24,62 31,07 46,03 58,41 71,45 86,55 98,53 110,41 119,85 160,90 184,27 207,03 223,49 271,41 340,63 395,22 643,09 Margine per addetto non dipendente (in migliaia di euro) Tutti i soggetti -13,85 8,02 21,19 29,40 35,44 43,63 54,66 59,57 64,23 76,01 88,28 103,02 124,10 136,10 158,06 194,29 253,80 316,09 657,22 Resa del capitale rispetto al valore aggiunto lordo Tutti i soggetti 0,03 0,16 0,23 0,28 0,32 0,38 0,43 0,47 0,52 0,62 0,67 0,74 0,76 0,83 0,96 1,11 1,23 1,48 2,25 Valore aggiunto lordo per addetto (in migliaia Tutti i soggetti di euro) 1,81 14,33 24,26 27,72 30,41 34,08 36,37 39,96 42,65 44,19 45,26 47,81 50,09 53,76 57,41 63,46 68,14 75,87 95,46 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 4,03 4,03 5,19 7,34 13,30 14,62 14,97 14,97 15,75 16,64 19,78 28,18 30,05 30,61 30,61 35,37 44,93 4,40 5,44 5,81 6,96 7,46 8,19 9,63 11,00 11,69 12,62 13,46 14,28 15,80 18,96 21,45 23,51 29,75 Indicatore Incidenza del Margine sui ricavi Modalità di distribuzione Imprese senza dipendenti Imprese con dipendenti 1 -328,71 -193,21 -5,44 2,86 SUB ALLEGATO 19.E - VALORI SOGLIA PER GLI INDICATORI DI COERENZA Cluster 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Modalità di distribuzione Incidenza del Margine sui ricavi Soglia minima Soglia massima Imprese senza dipendenti 30,00 97,00 Imprese con dipendenti 11,18 80,00 Imprese senza dipendenti 22,37 97,00 Imprese con dipendenti 10,24 80,00 Imprese senza dipendenti 24,00 97,00 Imprese con dipendenti 8,35 80,00 Imprese senza dipendenti 5,00 97,00 Imprese con dipendenti 4,50 80,00 Imprese senza dipendenti 10,00 97,00 Imprese con dipendenti 6,05 80,00 Imprese senza dipendenti 19,00 97,00 Imprese con dipendenti 7,28 80,00 Imprese senza dipendenti 21,67 97,00 Imprese con dipendenti 8,00 80,00 Imprese senza dipendenti 15,27 97,00 Imprese con dipendenti 5,84 80,00 Imprese senza dipendenti 19,80 97,00 Imprese con dipendenti 9,00 80,00 Imprese senza dipendenti 25,74 97,00 Imprese con dipendenti 8,53 80,00 Imprese senza dipendenti 38,47 97,00 Imprese con dipendenti 15,00 80,00 Imprese senza dipendenti 12,91 97,00 Imprese con dipendenti 4,85 80,00 Imprese senza dipendenti 24,00 97,00 Imprese con dipendenti 15,23 80,00 Imprese senza dipendenti 16,25 97,00 Imprese con dipendenti 5,29 80,00 Imprese senza dipendenti 13,30 97,00 Imprese con dipendenti 4,40 80,00 Cluster Modalità di distribuzione Durata delle scorte (in giorni) Resa del capitale rispetto al valore aggiunto lordo Soglia minima Soglia massima Soglia minima Soglia massima 1 Tutti i soggetti 0,00 200,00 0,26 99.999,00 2 Tutti i soggetti 0,00 320,00 0,23 99.999,00 3 Tutti i soggetti 0,00 200,00 0,42 99.999,00 4 Tutti i soggetti 0,00 320,00 0,45 99.999,00 5 Tutti i soggetti 0,00 320,00 0,26 99.999,00 6 Tutti i soggetti 0,00 320,00 0,31 99.999,00 7 Tutti i soggetti 0,00 320,00 0,25 99.999,00 8 Tutti i soggetti 0,00 390,00 0,17 99.999,00 9 Tutti i soggetti 0,00 320,00 0,16 99.999,00 10 Tutti i soggetti 0,00 320,00 0,28 99.999,00 11 Tutti i soggetti 0,00 200,00 0,21 99.999,00 12 Tutti i soggetti 0,00 320,00 0,23 99.999,00 13 Tutti i soggetti 0,00 200,00 0,33 99.999,00 14 Tutti i soggetti 0,00 320,00 0,30 99.999,00 15 Tutti i soggetti 0,00 390,00 0,23 99.999,00 Cluster Modalità di distribuzione Margine per addetto non dipendente (in migliaia di euro) Valore aggiunto lordo per addetto (in migliaia di euro) Soglia minima Soglia massima Soglia minima Soglia massima 1 Tutti i soggetti 29,61 99.999,00 29,61 200,00 2 Tutti i soggetti 26,46 99.999,00 26,46 200,00 3 Tutti i soggetti 23,78 99.999,00 23,78 200,00 4 Tutti i soggetti 30,05 99.999,00 30,05 200,00 5 Tutti i soggetti 26,73 99.999,00 26,73 200,00 6 Tutti i soggetti 30,44 99.999,00 30,44 200,00 7 Tutti i soggetti 19,60 99.999,00 19,60 200,00 8 Tutti i soggetti 29,23 99.999,00 29,23 200,00 9 Tutti i soggetti 17,30 99.999,00 17,30 200,00 10 Tutti i soggetti 24,95 99.999,00 24,95 200,00 11 Tutti i soggetti 18,50 99.999,00 18,50 200,00 12 Tutti i soggetti 26,83 99.999,00 26,83 200,00 13 Tutti i soggetti 24,39 99.999,00 24,39 200,00 14 Tutti i soggetti 31,72 99.999,00 31,72 200,00 15 Tutti i soggetti 27,72 99.999,00 27,72 200,00 SUB ALLEGATO 19.F – DISTRIBUZIONI VENTILICHE INDICATORI DI NORMALITÀ ECONOMICA Cluster 1 - Imprese operanti in conto terzi specializzate nella tessitura di tessuti ortogonali Indicatore Modalità di distribuzione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Incidenza degli ammortamenti per beni strumentali mobili Tutti i soggetti rispetto al valore degli stessi beni strumentali mobili ammortizzabili 0,00 0,04 0,37 0,57 1,03 1,45 1,90 2,26 2,77 3,23 3,70 4,14 4,62 5,88 6,70 7,80 Incidenza dei costi per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti Tutti i soggetti di locazione finanziaria rispetto al valore degli stessi 0,00 0,83 2,83 4,29 5,33 7,72 10,75 12,21 15,43 17,97 18,87 20,82 21,19 22,02 22,69 Incidenza dei costi residuali di gestione sui Tutti i soggetti ricavi 0,34 0,46 0,66 0,77 0,93 1,00 1,20 1,31 1,40 1,61 1,73 2,04 2,35 2,69 Durata delle scorte (in giorni) 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Tutti i soggetti 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 9,39 10,70 12,23 23,43 24,22 27,86 38,16 2,91 3,44 3,78 4,38 7,42 7,39 19,35 47,03 131,44 195,22 Cluster 2 - Imprese operanti in conto terzi specializzate nella tessitura soprattutto di tessuti a maglia Indicatore Modalità di distribuzione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Incidenza degli ammortamenti per beni strumentali mobili Tutti i soggetti rispetto al valore degli stessi beni strumentali mobili ammortizzabili 0,00 0,00 0,42 0,91 1,36 1,83 2,26 2,86 3,37 4,04 4,57 5,33 6,01 7,07 8,20 Incidenza dei costi per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti Tutti i soggetti di locazione finanziaria rispetto al valore degli stessi 0,00 0,00 0,16 2,15 3,65 8,18 10,19 11,92 16,28 18,40 20,08 21,78 22,25 22,65 Incidenza dei costi residuali di gestione sui Tutti i soggetti ricavi 0,17 0,28 0,41 0,53 0,63 0,74 0,86 0,99 1,09 1,27 1,48 1,66 1,97 Durata delle scorte (in giorni) 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 6,35 18,75 37,77 Tutti i soggetti 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 9,62 11,45 13,01 15,67 23,28 24,46 27,49 29,82 34,05 2,27 2,63 3,16 3,58 4,40 7,66 58,87 92,83 136,81 187,75 288,70 489,75 Cluster 3 - Imprese operanti in conto terzi specializzate nella roccatura dei filati Indicatore Modalità di distribuzione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Incidenza degli ammortamenti per beni strumentali mobili Tutti i soggetti rispetto al valore degli stessi beni strumentali mobili ammortizzabili 0,00 0,00 0,87 1,26 1,74 1,96 2,34 2,61 3,08 3,81 4,32 4,67 5,98 7,38 8,37 Incidenza dei costi per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti Tutti i soggetti di locazione finanziaria rispetto al valore degli stessi 0,00 0,02 6,90 10,94 12,63 13,51 15,17 18,69 19,17 20,81 21,33 21,62 22,10 23,44 Incidenza dei costi residuali di gestione sui Tutti i soggetti ricavi 0,27 0,41 0,55 0,63 0,76 0,86 1,15 1,30 1,41 1,68 1,81 2,00 2,21 Durata delle scorte (in giorni) 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Tutti i soggetti 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 9,99 12,26 13,11 14,39 24,73 27,50 29,79 33,90 44,74 2,30 2,62 2,85 3,24 4,27 5,58 0,00 0,00 0,19 40,81 77,66 205,56 Cluster 4 - Converter Indicatore Modalità di distribuzione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Incidenza degli ammortamenti per beni strumentali mobili Tutti i soggetti rispetto al valore degli stessi beni strumentali mobili ammortizzabili 0,00 0,00 0,55 1,02 1,38 1,76 2,44 2,98 3,16 3,51 4,20 5,17 6,11 6,75 Incidenza dei costi per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti Tutti i soggetti di locazione finanziaria rispetto al valore degli stessi 0,00 0,04 2,46 5,32 7,74 10,55 11,47 16,02 20,04 20,15 21,16 22,40 23,58 Incidenza dei costi residuali di gestione sui Tutti i soggetti ricavi 0,16 0,23 0,28 0,32 0,47 0,54 0,63 0,71 0,85 0,93 1,03 1,18 Durata delle scorte (in giorni) 7,35 19,08 27,64 35,80 54,32 60,52 65,04 74,32 78,35 102,65 115,51 130,64 Tutti i soggetti 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 8,43 10,10 11,85 14,76 18,10 25,06 26,36 27,54 30,44 32,45 67,25 1,29 1,46 1,63 1,95 2,41 3,38 4,93 155,75 177,73 191,90 236,96 268,25 313,63 408,88 Cluster 5 - Imprese operanti prevalentemente in conto proprio specializzate nella tessitura soprattutto di tessuti a maglia Indicatore Modalità di distribuzione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Incidenza degli ammortamenti per beni strumentali mobili Tutti i soggetti rispetto al valore degli stessi beni strumentali mobili ammortizzabili 0,00 0,55 1,35 1,85 2,54 2,93 3,55 4,09 4,68 5,90 6,34 6,75 8,14 Incidenza dei costi per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti Tutti i soggetti di locazione finanziaria rispetto al valore degli stessi 0,00 2,39 9,11 9,76 10,68 14,33 15,21 17,23 19,98 21,39 22,07 22,94 Incidenza dei costi residuali di gestione sui Tutti i soggetti ricavi 0,14 0,25 0,31 0,41 0,54 0,64 0,87 0,98 1,14 1,27 1,40 Durata delle scorte (in giorni) 0,00 0,00 0,00 1,79 8,21 24,94 37,84 54,95 67,34 75,71 82,04 Tutti i soggetti 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 9,14 10,51 11,58 13,32 14,99 17,29 24,04 25,45 26,92 27,33 28,72 30,54 36,81 1,54 1,80 2,14 2,42 2,79 3,42 4,34 5,81 104,81 121,59 158,91 211,06 268,53 353,69 470,64 732,32 Cluster 6 - Imprese operanti in conto terzi specializzate nella filatura pettinata Indicatore Modalità di distribuzione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Incidenza degli ammortamenti per beni strumentali mobili Tutti i soggetti rispetto al valore degli stessi beni strumentali mobili ammortizzabili 0,00 0,00 0,00 0,43 0,88 1,53 2,38 2,61 3,05 3,32 3,91 4,71 5,69 6,04 6,92 Incidenza dei costi per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti Tutti i soggetti di locazione finanziaria rispetto al valore degli stessi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,15 0,19 2,74 3,42 9,56 14,41 16,61 17,98 21,05 21,94 Incidenza dei costi residuali di gestione sui Tutti i soggetti ricavi 0,17 0,26 0,39 0,42 0,52 0,57 0,63 0,70 0,76 0,92 1,07 1,21 1,38 Durata delle scorte (in giorni) 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 8,58 12,44 31,77 79,70 Tutti i soggetti 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 9,42 11,18 12,83 15,09 22,15 23,04 28,24 28,96 32,30 1,73 1,96 2,58 2,93 3,78 4,94 103,02 138,66 195,44 217,85 317,90 472,52 Cluster 7 - Piccole imprese operanti in conto terzi specializzate nella roccatura dei filati Indicatore Modalità di distribuzione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Incidenza degli ammortamenti per beni strumentali mobili Tutti i soggetti rispetto al valore degli stessi beni strumentali mobili ammortizzabili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,15 0,53 0,85 1,21 1,68 2,17 2,41 3,02 3,95 5,05 5,93 Incidenza dei costi per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti Tutti i soggetti di locazione finanziaria rispetto al valore degli stessi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2,74 10,24 20,17 21,19 21,19 23,73 24,01 24,15 24,20 Incidenza dei costi residuali di gestione sui Tutti i soggetti ricavi 0,00 0,23 0,38 0,51 0,71 0,80 0,96 1,18 1,37 1,52 1,82 2,25 2,47 Durata delle scorte (in giorni) 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Tutti i soggetti 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 7,87 10,14 12,69 15,53 25,82 29,52 29,52 34,68 46,90 2,75 3,12 3,48 4,39 5,26 10,04 0,00 0,00 39,48 117,58 198,65 332,49 Cluster 8 - Imprese operanti in conto proprio specializzate nella produzione di tessuti ortogonali Indicatore Modalità di distribuzione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Incidenza degli ammortamenti per beni strumentali mobili Tutti i soggetti rispetto al valore degli stessi beni strumentali mobili ammortizzabili 0,00 0,00 0,61 1,00 1,28 1,62 2,18 2,43 2,76 3,13 3,38 3,83 4,22 4,92 5,95 6,68 7,98 9,89 11,97 Incidenza dei costi per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria rispetto al valore degli stessi Tutti i soggetti 0,00 2,22 3,89 6,72 7,66 9,63 11,14 13,30 15,60 17,79 19,27 19,93 20,88 21,38 22,42 22,97 24,82 30,19 38,99 Incidenza dei costi residuali di gestione sui Tutti i soggetti ricavi 0,18 0,28 0,37 0,47 0,52 0,59 0,66 0,75 0,86 0,99 1,13 1,28 1,51 1,73 2,10 2,66 3,14 3,89 5,36 Durata delle scorte (in giorni) 4,72 25,27 43,60 62,80 79,34 97,22 113,84 129,92 145,02 167,07 206,99 233,26 270,62 299,87 339,03 409,14 517,02 Tutti i soggetti 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 658,74 1.025,73 Cluster 9 - Piccole imprese operanti in conto terzi specializzate nella tessitura, soprattutto di tessuti a maglia Indicatore Modalità di distribuzione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Incidenza degli ammortamenti per beni strumentali mobili Tutti i soggetti rispetto al valore degli stessi beni strumentali mobili ammortizzabili 0,00 0,00 0,00 0,13 0,46 0,73 1,30 1,87 2,42 3,17 3,80 5,24 6,26 7,45 Incidenza dei costi per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti Tutti i soggetti di locazione finanziaria rispetto al valore degli stessi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 7,99 12,60 17,35 19,13 20,00 20,60 21,52 Incidenza dei costi residuali di gestione sui Tutti i soggetti ricavi 0,05 0,23 0,34 0,48 0,63 0,80 0,93 1,07 1,34 1,58 1,70 1,96 Durata delle scorte (in giorni) 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Tutti i soggetti 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 8,68 10,73 12,16 14,46 16,84 21,83 22,32 22,64 23,21 25,02 30,25 2,17 2,48 2,92 3,55 4,93 9,57 16,84 0,00 0,00 4,73 30,60 57,60 142,28 470,66 Cluster 10 - Imprese operanti in conto terzi specializzate nella torcitura e ritorcitura Indicatore Modalità di distribuzione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Incidenza degli ammortamenti per beni strumentali mobili Tutti i soggetti rispetto al valore degli stessi beni strumentali mobili ammortizzabili 0,00 0,38 0,62 0,88 1,00 1,37 1,72 2,05 2,42 2,86 3,35 3,66 4,31 4,81 5,23 6,67 Incidenza dei costi per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti Tutti i soggetti di locazione finanziaria rispetto al valore degli stessi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 4,08 7,77 10,73 15,06 16,40 17,81 19,46 23,15 23,68 Incidenza dei costi residuali di gestione sui Tutti i soggetti ricavi 0,22 0,37 0,48 0,67 0,76 0,83 0,90 1,13 1,36 1,59 1,77 1,91 2,10 2,31 Durata delle scorte (in giorni) 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2,43 12,99 25,38 Tutti i soggetti 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 8,76 11,93 14,72 26,11 29,10 30,92 41,59 2,69 3,14 3,47 3,96 4,61 65,81 83,18 117,48 186,99 293,44 Cluster 11 - Piccole imprese operanti in conto terzi specializzate nella tessitura di tessuti ortogonali Indicatore Modalità di distribuzione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Incidenza degli ammortamenti per beni strumentali mobili Tutti i soggetti rispetto al valore degli stessi beni strumentali mobili ammortizzabili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,08 0,24 0,48 0,71 0,98 1,48 1,87 2,41 2,91 3,76 4,17 5,50 6,92 9,45 12,77 Incidenza dei costi per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti Tutti i soggetti di locazione finanziaria rispetto al valore degli stessi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,86 4,81 8,19 12,54 12,79 15,56 18,10 18,74 21,01 21,89 23,05 23,37 24,75 25,25 28,45 Incidenza dei costi residuali di gestione sui Tutti i soggetti ricavi 0,26 0,48 0,63 0,79 0,96 1,10 1,24 1,41 1,56 1,79 2,08 2,28 2,69 2,94 3,36 3,82 4,47 5,00 9,52 Durata delle scorte (in giorni) 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 10,31 Tutti i soggetti 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 Cluster 12 - Imprese con prevalente lavorazione del rigenerato Indicatore Modalità di distribuzione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Incidenza degli ammortamenti per beni strumentali mobili Tutti i soggetti rispetto al valore degli stessi beni strumentali mobili ammortizzabili 0,00 0,00 0,09 0,75 1,31 1,73 2,11 2,53 3,07 3,40 3,82 5,00 5,34 6,16 7,24 7,83 Incidenza dei costi per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti Tutti i soggetti di locazione finanziaria rispetto al valore degli stessi 0,00 0,00 0,35 0,50 0,50 7,79 8,98 14,54 15,91 16,71 16,81 17,96 20,27 22,27 24,75 Incidenza dei costi residuali di gestione sui Tutti i soggetti ricavi 0,00 0,08 0,21 0,25 0,31 0,55 0,77 0,83 0,91 1,16 1,43 1,53 1,82 2,43 Durata delle scorte (in giorni) 0,00 9,02 16,53 21,19 35,47 39,64 43,99 46,90 54,53 62,88 79,05 100,39 111,46 125,89 Tutti i soggetti 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 9,47 12,19 20,00 24,75 25,00 26,00 49,71 3,24 3,62 5,03 5,82 8,52 142,05 170,49 243,03 418,31 581,82 Cluster 13 - Imprese operanti in conto terzi specializzate nell’orditura Indicatore Modalità di distribuzione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Incidenza degli ammortamenti per beni strumentali mobili Tutti i soggetti rispetto al valore degli stessi beni strumentali mobili ammortizzabili 0,00 0,00 0,15 0,40 0,62 0,93 1,06 1,32 1,68 2,32 2,61 3,44 4,18 5,09 6,13 Incidenza dei costi per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti Tutti i soggetti di locazione finanziaria rispetto al valore degli stessi 0,00 0,00 0,00 3,89 7,91 12,47 13,94 17,03 18,02 20,05 20,16 21,33 22,27 22,61 Incidenza dei costi residuali di gestione sui Tutti i soggetti ricavi 0,43 0,54 0,63 0,77 1,01 1,15 1,29 1,38 1,59 1,75 1,93 2,04 2,37 Durata delle scorte (in giorni) 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Tutti i soggetti 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 7,58 10,39 12,72 14,36 23,60 27,03 28,94 29,31 36,99 2,62 3,01 3,39 3,71 4,65 6,16 0,00 1,21 24,32 70,11 165,05 221,94 Cluster 14 - Imprese operanti in conto terzi specializzate nella filatura cardata Indicatore Modalità di distribuzione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Incidenza degli ammortamenti per beni strumentali mobili Tutti i soggetti rispetto al valore degli stessi beni strumentali mobili ammortizzabili 0,00 0,00 0,00 0,16 0,33 0,55 1,10 1,49 1,74 2,08 2,15 2,50 2,74 3,47 4,05 5,66 Incidenza dei costi per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti Tutti i soggetti di locazione finanziaria rispetto al valore degli stessi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1,97 1,97 4,64 20,69 20,69 21,29 29,38 29,38 Incidenza dei costi residuali di gestione sui Tutti i soggetti ricavi 0,26 0,36 0,42 0,62 0,68 0,80 0,87 1,13 1,19 1,22 1,36 1,52 1,61 1,80 Durata delle scorte (in giorni) 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 4,31 6,26 15,56 25,62 35,53 Tutti i soggetti 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 6,12 11,25 13,68 31,96 33,43 40,64 40,64 1,97 2,51 4,52 5,60 8,90 44,50 90,64 101,59 249,87 539,38 Cluster 15 - Imprese operanti in conto proprio specializzate nella torcitura e ritorcitura Indicatore Modalità di distribuzione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Incidenza degli ammortamenti per beni strumentali mobili Tutti i soggetti rispetto al valore degli stessi beni strumentali mobili ammortizzabili 0,00 0,00 0,14 0,60 0,87 1,17 1,39 1,95 2,48 2,90 3,06 3,63 4,11 4,68 6,21 7,01 Incidenza dei costi per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti Tutti i soggetti di locazione finanziaria rispetto al valore degli stessi 0,00 0,28 5,20 6,19 9,26 11,41 13,80 16,86 17,00 20,13 22,44 23,00 26,34 26,35 26,88 Incidenza dei costi residuali di gestione sui Tutti i soggetti ricavi 0,01 0,24 0,27 0,32 0,38 0,44 0,50 0,62 0,72 0,82 0,90 1,12 1,30 1,56 Durata delle scorte (in giorni) 0,00 9,45 24,62 31,07 46,03 58,41 71,45 86,55 98,53 110,41 119,85 160,90 184,27 207,03 Tutti i soggetti 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 8,62 10,54 12,90 27,83 28,10 35,57 45,09 1,75 2,32 2,86 3,82 5,60 223,49 271,41 340,63 395,22 643,09 SUB ALLEGATO 19.G - VALORI SOGLIA PER GLI INDICATORI DI NORMALITÀ ECONOMICA Cluster Modalità di distribuzione Incidenza degli ammortamenti per beni strumentali mobili rispetto al valore degli stessi beni strumentali mobili ammortizzabili Incidenza dei costi per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria rispetto al valore degli stessi Soglia massima Soglia massima 1 Tutti i soggetti 25,00 50,00 2 Tutti i soggetti 25,00 50,00 3 Tutti i soggetti 25,00 50,00 4 Tutti i soggetti 25,00 50,00 5 Tutti i soggetti 25,00 50,00 6 Tutti i soggetti 25,00 50,00 7 Tutti i soggetti 25,00 50,00 8 Tutti i soggetti 25,00 50,00 9 Tutti i soggetti 25,00 50,00 10 Tutti i soggetti 25,00 50,00 11 Tutti i soggetti 25,00 50,00 12 Tutti i soggetti 25,00 50,00 13 Tutti i soggetti 25,00 50,00 14 Tutti i soggetti 25,00 50,00 15 Tutti i soggetti 25,00 50,00 Cluster Modalità di distribuzione Incidenza dei costi residuali di gestione sui ricavi Durata delle scorte (in giorni) Soglia massima Soglia massima 1 Tutti i soggetti 3,78 200,00 2 Tutti i soggetti 3,58 320,00 3 Tutti i soggetti 4,27 200,00 4 Tutti i soggetti 3,38 320,00 5 Tutti i soggetti 3,42 320,00 6 Tutti i soggetti 2,93 320,00 7 Tutti i soggetti 4,39 320,00 8 Tutti i soggetti 3,89 390,00 9 Tutti i soggetti 3,55 320,00 10 Tutti i soggetti 3,96 320,00 11 Tutti i soggetti 4,47 200,00 12 Tutti i soggetti 3,62 320,00 13 Tutti i soggetti 4,65 200,00 14 Tutti i soggetti 4,52 320,00 15 Tutti i soggetti 3,82 390,00 SUB ALLEGATO 19.H - COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO VARIABILE Spese per acquisti di servizi - Compensi corrisposti ai soci per l’attività di amministratore (società ed enti soggetti all’Ires) + Altri costi per servizi + Costo per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione non finanziaria e di noleggio + Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa - Compensi corrisposti ai soci per l'attività di amministratore (società di persone) + Abbonamenti a riviste e giornali, acquisto di libri, spese per cancelleria + Spese per omaggio a clienti ed articoli promozionali CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER 1 2 3 4 5 6 7 8 - - - - - - - 0,9900 1,0454 1,0308 - - - - - - - 1,0255 - - - - - - 2,1704 - - - - - - 2,2489 Collaboratori dell’impresa familiare e coniuge dell’azienda coniugale e familiari diversi (percentuale di lavoro prestato diviso 100), Associati in partecipazione 27.959,5887 26.450,7364 (percentuale di lavoro prestato diviso 100) e Soci (percentuale di lavoro prestato diviso 100) escluso il primo socio(*) - - - - - - Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa - Compensi corrisposti ai soci per l'attività di amministratore (società di persone) CVPROD CVPROD elevato a 0,95 Collaboratori dell’impresa familiare e coniuge dell’azienda coniugale e familiari diversi (percentuale di lavoro prestato diviso 100), Associati in partecipazione (percentuale di lavoro prestato diviso 100) e Soci (percentuale di lavoro prestato diviso 100) escluso il primo socio(*), differenziale relativo alla territorialità del livello delle retribuzioni Valore beni strumentali mobili quota fino a 1.090.000 euro elevato a 0,8(*), differenziale relativo ai Beni strumentali ad esclusione dei beni acquisiti in dipendenza di contratti di locazione non finanziaria distinti per classi di età "Oltre 9 anni" Valore beni strumentali mobili quota fino a 124.000 euro elevato a 0,9(*), differenziale relativo ai Beni strumentali ad esclusione dei beni acquisiti in dipendenza di contratti di locazione non finanziaria distinti per classi di età "Oltre 9 anni" - - - - - - 33.593,7577 - - -1,6764 - - - - - - - - - - - - -0,3750 - VARIABILE Valore beni strumentali mobili elevato a 0,8(*), differenziale relativo ai Beni strumentali ad esclusione dei beni acquisiti in dipendenza di contratti di locazione non finanziaria distinti per classi di età "Oltre 9 anni" Valore beni strumentali mobili elevato a 0,9(*), differenziale relativo ai Beni strumentali ad esclusione dei beni acquisiti in dipendenza di contratti di locazione non finanziaria distinti per classi di età "Oltre 9 anni" CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER 1 2 3 4 5 6 7 8 - - - - - - - - - - - - - - - -0,3493 1,3610 1,2139 - - - - - - COSTI TOTALI elevato a 0,9 - - - - - - - - COSTI TOTALI elevato a 0,95 - - - - - 2,3046 - - COSTI TOTALI elevato a 0,97 - - - - 1,7165 - - - COSTI TOTALI elevato a 0,98 - - 1,4010 - - - - - COSTI TOTALI elevato a 0,99 - - - 1,2384 - - 1,1930 - COSTI INTERMEDI elevato a 0,95 - - - - - - - - COSTI INTERMEDI elevato a 0,97 - - - - - - - - VBS elevato a 0,5(*) - - - - - - - - - - - - - - - - - 3,1259 - - - - - - - - - - - - - - Spese per acquisti di servizi - Compensi corrisposti ai soci per l’attività di amministratore (società ed enti soggetti all’Ires) + Altri costi per servizi + Costo per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione non finanziaria e di noleggio + Abbonamenti a riviste e giornali, acquisto di libri, spese per cancelleria + Spese per omaggio a clienti ed articoli promozionali VBS elevato a 0,8(*) VBS quota fino a 1.090.000 euro elevato a VBS quota fino a 625.000 euro elevato a VBS elevato a 0,8(*) 0,8(*) 0,9(*) - - - - - - - 0,4347 VBS quota fino a 124.000 euro elevato a 0,9(*) - - - - - - 1,7325 - VBS quota fino a 204.000 euro elevato a 0,9(*) - - - - - - - - VBS quota fino a 300.000 euro elevato a 0,9(*) - - 1,1000 - - - - - VBS quota fino a 730.000 euro elevato a 0,9(*) - - - - - - - - 0,1067 - - - - - - - VBS quota fino a 640.000(*) VARIABILE CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER 9 10 11 12 13 14 15 Spese per acquisti di servizi - Compensi corrisposti ai soci per l’attività di amministratore (società ed enti soggetti all’Ires) + Altri costi per servizi + Costo per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione non finanziaria e di noleggio + Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa - Compensi corrisposti ai soci per l'attività di amministratore (società di persone) + Abbonamenti a riviste e giornali, acquisto di libri, spese per cancelleria + Spese per omaggio a clienti ed articoli promozionali - - - - - - - Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa - Compensi corrisposti ai soci per l'attività di amministratore (società di persone) 1,1128 1,0403 - - - - - CVPROD - - - - - - - CVPROD elevato a 0,95 - - - - - - - 26.601,3852 29.162,1974 - - 27.530,6013 - - Collaboratori dell’impresa familiare e coniuge dell’azienda coniugale e familiari diversi (percentuale di lavoro prestato diviso 100), Associati in partecipazione (percentuale di lavoro prestato diviso 100) e Soci (percentuale di lavoro prestato diviso 100) escluso il primo socio(*) Collaboratori dell’impresa familiare e coniuge dell’azienda coniugale e familiari diversi (percentuale di lavoro prestato diviso 100), Associati in partecipazione (percentuale di lavoro prestato diviso 100) e Soci (percentuale di lavoro prestato diviso 100) escluso il primo socio(*), differenziale relativo alla territorialità del livello delle retribuzioni Valore beni strumentali mobili quota fino a 1.090.000 euro elevato a 0,8(*), differenziale relativo ai Beni strumentali ad esclusione dei beni acquisiti in dipendenza di contratti di locazione non finanziaria distinti per classi di età "Oltre 9 anni" Valore beni strumentali mobili quota fino a 124.000 euro elevato a 0,9(*), differenziale relativo ai Beni strumentali ad esclusione dei beni acquisiti in dipendenza di contratti di locazione non finanziaria distinti per classi di età "Oltre 9 anni" Valore beni strumentali mobili elevato a 0,8(*), differenziale relativo ai Beni strumentali ad esclusione dei beni acquisiti in dipendenza di contratti di locazione non finanziaria distinti per classi di età "Oltre 9 anni" Valore beni strumentali mobili elevato a 0,9(*), differenziale relativo ai Beni strumentali ad esclusione dei beni acquisiti in dipendenza di contratti di locazione non finanziaria distinti per classi di età "Oltre 9 anni" - - 41.455,0169 - - - - - - - - - - - - - - - - - - -1,1967 - - - - - - - - - - - - - VARIABILE CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER 9 10 11 12 13 14 15 Spese per acquisti di servizi - Compensi corrisposti ai soci per l’attività di amministratore (società ed enti soggetti all’Ires) + Altri costi per servizi + Costo per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione non finanziaria e di noleggio + Abbonamenti a riviste e giornali, acquisto di libri, spese per cancelleria + Spese per omaggio a clienti ed articoli promozionali - - - - - - - COSTI TOTALI elevato a 0,9 - - - - - 4,4985 - COSTI TOTALI elevato a 0,95 - - 2,5530 - 2,2653 - - COSTI TOTALI elevato a 0,97 - - - - - - - COSTI TOTALI elevato a 0,98 - - - 1,4592 - - 1,4082 COSTI TOTALI elevato a 0,99 - - - - - - - COSTI INTERMEDI elevato a 0,95 - 2,1569 - - - - - COSTI INTERMEDI elevato a 0,97 1,6014 - - - - - - VBS elevato a 0,5(*) - - 72,0633 - - - - VBS elevato a 0,8(*) 3,1637 - - - - - - - - - - - - - - - - - 1,7577 - - VBS quota fino a 1.090.000 euro elevato a 0,8(*) VBS quota fino a 625.000 euro elevato a VBS elevato a 0,8(*) 0,9(*) - - - - - - - VBS quota fino a 124.000 euro elevato a 0,9(*) - - - - - - - VBS quota fino a 204.000 euro elevato a 0,9(*) - 0,8703 - - - - - VBS quota fino a 300.000 euro elevato a 0,9(*) - - - - - - - VBS quota fino a 730.000 euro elevato a 0,9(*) - - - - - - 0,3226 - - - - - - - VBS quota fino a 640.000(*) Dove: CVPROD = valore massimo tra (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) e 0; COSTI INTERMEDI = CVPROD + Spese per acquisti di servizi - Compensi corrisposti ai soci per l’attività di amministratore (società ed enti soggetti all’Ires) + Altri costi per servizi + Costo per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione non finanziaria e di noleggio + Abbonamenti a riviste e giornali, acquisto di libri, spese per cancelleria + Spese per omaggio a clienti ed articoli promozionali; COSTI TOTALI = COSTI INTERMEDI + Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell’impresa - Compensi corrisposti ai soci per l’attività di amministratore (società di persone); Valore beni strumentali mobili = Valore dei beni strumentali – Valore dei beni strumentali relativo a beni acquisiti in dipendenza di contratti di locazione non finanziaria. VBS = valore massimo tra Valore beni strumentali mobili e 1000; Il differenziale territoriale riferito ad una variabile della funzione di ricavo è calcolato moltiplicando la variabile stessa per il valore dell’indicatore relativo alla territorialità utilizzata. L’indicatore assume valori non negativi e non superiori all’unità. (*) La variabile viene rideterminata in base alla durata dell’attività pari al numero di mesi di attività nel corso del periodo d’imposta diviso 12. Inoltre l'esclusione del primo socio è a capienza del totale dei soci. - Variabili contabili espresse in euro.