102 food&drink prodotti Profumi e design, il gin si rinnova Negli ultimi anni il mondo dei distillati aromatizzati al ginepro ha vissuto un grande fermento, con etichette e iniziative che lo hanno rilanciato. Ecco le più recenti novità arrivate sul mercato di Rodolfo Guarnieri L anciato sul mercato nel Duemila, il premium gin Tanqueray N°Ten è riuscito a scuotere il mercato dei distillati bianchi che stava diventando terreno di conquista di rum e vodka. Per la prima volta infatti i master blender della Diageo (www.diageo.com) utilizzavano erbe, radici e spezie (botanicals) diverse da quelle comunemente utilizzate nei tradizionali London Dry Gin, per di più ingredienti freschi e non essiccati come bucce di lime, arance e pompelmi selezionati e tagliati a mano. Così si riduceva anche la componente aromatica secca data dalle bacche di ginepro. Un’altro fattore di successo è stato l’originale disegno luxury della bottiglia, facilmente distinguibile sullo scaffale del bar. Una proposta che ha dato vita a una vera e propria “scuola” basata su profili organolettici più freschi ed eleganti, con minor impatto alcolico, con l’introduzione sul mercato di una serie di altri prodotti dalle più diverse aromatizzazioni. In queste pagine vi presentiamo le più recenti novità, in termini di etichette o di packaging, arrivate di recente in Italia. Come vengono preparati La ventata di novità ha influenzato anche il campo della mixability. A cominciare dai diffusissimi gin tonic e gin lemon, che hanno acquistato nuova vita e sapore, per passare alla famiglia dei martini cocktail. Non a caso un barchef e mixologist del calibro di Dario Comini è riuscito nella sua pubblicazione “My favourite’s one o one” a classificarne ben 101 variazioni (www.nottingham-forest.com). Da segnalare per l’originalità la ricetta Igiene Ora- bargiornale maggio 10 le: versare direttamente in un cubo di cristallo qualche cubetto di ghiaccio, 5 cl di Tanqueray N°Ten, 10 cl di acqua tonica, 1 cl di bluecuraçao, 2-3 gocce di salsa Tabasco rossa, mescolando con un rametto di rosmarino. Il cocktail viene accompagnato da una spuma a base di patate da servire in un tubetto da dentrificio ad uso alimentare. Ancora Diageo ha organizzato nel 2008 la Tanqueray Guild, selezione di dieci top bartender dei luxury bar di tutto il mondo, che si sono affrontati sul tema martini cocktail a colpi di nuove ricette e tecniche di preparazione. Per l’Italia era presente il mixologist Luca Pirola: N°209 Gin 5XD arnolfini Provenienza Gli aromi freschi e fruttati rendono il gin più versatile «Le ricette dei cocktail che esaltano profumi e sapori di erbe aromatiche hanno sicuramente un futuro e c’è da prevedere che si estenderà anche la richiesta dei clienti di degustarli in purezza on the rocks». Da citare anche Giuliano Morandin, barman del The Bar del Dorchester Hotel di Londra che, per la realizzazione dei propri martinis ha a disposizione in carta ben 12 vermouth diversi. Per il barman Edoardo Nono del Rita Cocktail Bar di Milano, il martini cocktail rappresenta la quintessenza del bere miscelato. Per valorizzare le sue creazioni ricorre California Prodotto Realizzato da Distillery N°209 (San Francisco, www.209gin.com), è un gin morbido ma di carattere (46° alc) in bottiglia old west (75 cl). In evidenza gli aromi di angelica inglese, bergamotto italiano, coriandolo, cassia e cardamomo. Ora importato da Arnolfini. Ricetta Golden Daze: nello shaker versare 3/4 oz di N°209 Gin, 1/2 oz di peach brandy e 1 oz di crema di mora. Versare in un tumbler alto e guarnire con more. www.arnolfini.it 103 glossario produzione Il gin si ricava dalla distillazione di cereali (frumento, granturco o segale) e si aromatizza con erbe o spezie (botanicals), a partire dalle bacche di ginepro, da cui ricava il nome. distillazione A seconda del distillatore utilizzato (2 o più volte) si ricavano gin diversi (43-45° alc). I distillatori a colonna danno un prodotto leggero, chiaro e molto alcolico. Con gli alambicchi discontinui si ottiene un prodotto meno alcolico ma più aromatico. london dry gin Identifica un particolare procedimento (macerazione delle erbe e spezie in alcol e successiva distillazione) con cui si ottiene un prodotto secco e profumato, molto impiegato nella mixability. Larios London Dry Gin bacardi martini Provenienza Spagna Prodotto Nato nel 1866 a Malaga, Larios acquista diffusione internazionale negli anni Trenta. Si caratterizza per aroma fresco con note prevalenti di angelica, coriandolo, iris e scorze di limone (40° alc). Interamente nuova la confezione da 70 cl. Ricetta Pink Larios: nello shaker versare 4 parti di Larios Dry Gin, 6 parti di bitter lemon e una parte di succo di lampone o granatina. Versare in tumbler alto con ghiaccio e una fetta d’arancia. www.martinierossi.it Hayman’s London Dry Gin G’Vine Small Batch Gin biscaldi Celebrity Provenienza Inghilterra Prodotto La famiglia Hayman distilla gin dal 1820. Dopo aver contribuito al successo di Beefeater Gin, Christopher Hayman ha dato vita a tre specialità (40 ° alc, 70 cl): London Dry Gin, distillato con alambicco discontinuo; Old Tom Gin, ricetta più dolce; l’insolito gin liqueur Hayman’s 1820. Ricetta Olive Martini: versare nel mixing glass con ghiaccio 5,5 cl gin e 1,5 cl vermouth dry, versare in coppetta fredda, con un’oliva tenuta in infusione nel vermouth dry. www.biscaldi.com Provenienza Francia Prodotto Ricetta originale per la distillazione in piccoli alambicchi del raro fiore verde dell’uva ugni blanc (quella del Cognac), più altri 9 botanicals. Presenta aromi floreali e gusto morbido (40° alc), in bottiglia numerate da 70 cl. Ricetta G’Vinity: nello shaker con ghiaccio mescolare 5 cl G’Vine, 1,5 cl sciroppo di zucchero, 1,5 cl succo d’arancia sanguinella, 3 cl succo d’ananas, 2,5 cl succo di lime, versare e colmare con 3 cl di Champagne Brut. www.celebritysrl.it Plymouth Gin Unico gin ad aver ricevuto il riconoscimento ufficiale della Ue legato alla zona di produzione (il porto inglese di Plymouth, dal 1793). Distillato più corposo e secco, dal profumo intenso e aromatico. Genever È l’antenato olandese del gin (dutch gin), distillato dall’orzo maltato, di colore paglierino, dolce e aromatico, con minor tasso alcolico (36-40° alc), spesso invecchiato fino a tre anni in fusti di rovere. Paesi produttori La maggior parte dei gin si producono in Gran Bretagna e Spagna: in genere sono del tipo London Dry Gin, gusto secco, alta gradazione (54° alc), aromi agrumati spiccati. Produzioni importanti si trovano anche in Olanda e Belgio (genever) e Germania (dornkaat). Negli Usa si trovano prodotti a minor tasso alcolico (40° alc): soft gin o american gin, aromatizzati anche con frutta come lo sloe gin alle prugne selvatiche. 104 food&drink prodotti tesori da scoprire Varietà Accanto a una ricca scelta di gin regolarmente importati (come quelli delle schede accanto), esiste una vasta platea di nuovi prodotti, dalle provenienze, confezioni e aromatizzazioni più diverse. Grazie a Internet, è possibile acquistarli direttamente ma, attenzione, solo per interesse e consumo personale. Tra gli altri, ricordiamo Bulldog (New York, con dragon eye/lychee, www. bulldoggin.com), Caorunn (Scozia, con frutti di bosco, www.caorunngin. com), Geranium (Inghilterra, con fiori di geranio, www.geraniumgin.com). alla tecnica spray, vaporizzando le sostanze aromatiche nella coppetta e aggiungendo il gin prescelto tra le 38 tipologie presenti sullo scaffale. Tra le ricette ricordiamo Chili Martini (con infusione di chili Habanero), Ginger Pepper (con pepe di Seychuan, pistilli di zafferano e zenzero) e Coloniale (con infuso di cardamono, cannella e anice stellato). Ma il martini cocktail non va servito solo nella classica coppetta triangolare. Da vent’anni Bacardi-Martini invita designer di tutto il mondo a proporre nuove forme alla Bombay Sapphire Gin Designer Glass Competition. Non solo. Con Bombay Sapphire Gin Perfect Combination (3a edizione) invita chef e barman a collaborare nella preparazione di un martini cocktail e del relativo abbinamento gastronomico (www. bombaysapphire.com). bargiornale maggio 10 Citadelle Gin Fazi Battaglia Provenienza Francia Prodotto Nasce nel 1771 a Dunkerque, porto francese sulla Manica specializzato nell’importazione di spezie dall’Oriente, con il nome della locale fortezza. Ancor oggi è aromatizzato con 19 botanicals (44° alc). Anche nell’inconsueta versione Réserve. Ricetta Berry Collins: nel tumbler schiacciare 4 mirtilli e 4 lamponi, aggiungere 1 cl di sciroppo di zucchero, ghiaccio tritato, 5 cl di gin, 2 cl di succo di limone fresco. Mescolare con un cucchiaio lungo e completare con seltz. www.fazibattaglia.it Beefeater 24 London Dry Gin Fifty Pounds London Dry Gin pernod ricard Rinaldi Provenienza Inghilterra Prodotto Storico gin (1820) dedicato alle guardie della Torre di Londra, l’innovativa versione Beefeater 24 deve il nome alle ore di macerazione dei 12 botanicals impiegati. Da registrare inoltre l’aggiunta di una miscela di thè pregiati di Cina e Giappone che lo rende di gusto fine e delicato. Ricetta White Lady: nello shaker raffreddato con ghiaccio versare 2/5 di gin Beefeater 24, 1/5 di triple sec e 2/5 di succo di limone, filtrare e versare in coppetta raffreddata con ghiaccio. www.pernod-ricard-italia.com Provenienza Inghilterra Prodotto Il nome si rifà alla forte tassa di fabbricazione di 50 sterline prevista dal Gin Act (1736) per contrastare l’alcolismo. Storica distilleria della zona sud-est di Londra, Thames Distillery Ltd utilizza cinque distillazioni che rendono il gin particolarmente pulito e fresco (43,5° alc, 70 cl). Importato di recente da Rinaldi. Ricetta French gin: versare in una flûte 2,5 cl di gin, mezzo limone spremuto e un 1 cl di sciroppo di zucchero, mescolare e colmare con Champagne Brut. www.rinaldi.biz