I prodotti 3M ESPE al centro
della scienza internazionale
Lava™ Crowns and Bridges
in ossido di zirconio
83rd IADR Meeting
Baltimora, Maryland, USA 9-12 marzo 2005
ADM Meeting
Ginevra, Svizzera 21-23 ottobre 2004
CED/NOF/ID Joint Meeting
Istanbul, Turchia 25-28 agosto 2004
82nd IADR Meeting
Honolulu, Hawaii, USA, marzo 2004
81st IADR Meeting
Götemborg, Svezia, giugno 2003
AADR / CADR Annual Meeting
San Antonio, TX, USA, marzo 2003
IADR / BSDR / CED
Cardiff, UK, settembre 2002
79th IADR Annual Meeting
Chiba, Giappone, giugno 2001
79th AADR / CADR General Session and Exhibition
Chicago, IL, USA, marzo 2001
78th IADR / AADR / CADR General Session and Exhibition
Washington, DC, USA, aprile 2000
Editoriale
Cari lettori,
Con l’introduzione nel 2001 del sistema Lava™ in ceramica integrale, 3M Espe ha apportato un contributo fondamentale nel mercato entusiasmante e in continua crescita dell’odontoiatria in ceramica integrale e della tecnologia CAD/CAM. Da allora, le eccezionali proprietà della ceramica Lava (sottostruttura in Y-TZP e sovrastruttura in ceramica) e i vantaggi tecnologici del sistema Lava CAD/CAM hanno convinto il comparto odontoiatrico e
odontotecnico. Diverse università e istituzioni scientifiche di rilievo hanno effettuato studi
in vivo e in vitro che hanno evidenziato le eccellenti caratteristiche ottiche e meccaniche di
Lava, nonché le buone prestazioni cliniche.
In questo volume abbiamo raccolto i risultati più importanti degli studi in vivo e in vitro,
presentati fin dal 2000 in occasione di conferenze internazionali.
Ci auguriamo che questo numero di Espertise possa costituire una preziosa fonte di informazioni e una base per ulteriori approfondimenti.
Siamo sempre a vostra disposizione per qualunque richiesta.
Buona lettura!
Cordialmente,
Dr. Anke Behrens
Scientific Affairs Manager
3M ESPE AG
ESPE Platz
82229 Seefeld
Dr. Berthold Reusch
Technical Marketing Manager
3M ESPE AG
ESPE Platz
82229 Seefeld
3
Sommario
Sistema in ceramica integrale Lava™
1.
Caratteristiche meccaniche e ottiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
1.1. Proprietà del materiale ZrO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
1.2. Resistenza alla frattura dei campioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
1.2.1. Dopo carico masticatorio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
1.2.2. Colorati vs non colorati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
1.2.3. Dopo differenti trattamenti della superficie
(fresatura e sabbiatura). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
1.3. Resistenza alla frattura delle protesi parziali fisse (FPD) . . . . .
1.3.1. Posteriori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
1.3.2. Anteriori. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
1.4. Forza adesiva (resistenza al taglio) di Lava ai diversi cementi .
1.5. Traslucenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
1.6. Adesione Zirconia/ceramica da rivestimento . . . . . . . . . . . . . .
2
5
7
7
8
9
14
14
19
21
25
26
2.
Adattamento marginale/Microinfiltrazione . . . . . . . . . . . . . . . . . 28
3.
Aspetti clinici. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32
3.1. Dimensioni del connettore. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32
3.2. Studi clinici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33
4
Lava™
IADR 2005
Analisi frattografica e proprietà del materiale zirconia a uso dentale
J.B. QUINN1, D. CHENG1, R. RUSIN2 e D. SUTTOR2, 1 American Dental Association
Foundation, Gaithersburg MD, USA, 2 3M ESPE Dental, St. Paul, MN, USA
0560
La zirconia Y-TZP è tra le ceramiche più recenti utilizzate per la realizzazione di restauri
odontoiatrici. È importante determinare il limite di resistenza di questa nuova classe di
materiali.
Obiettivi: determinare le origini di insuccesso e le proprietà della zirconia a uso dentale.
Metodi: alcune barrette (n= 39) in zirconia Y-TZP di 3x4x45 mm sono state sottoposte
a frattura con flessione in quattro punti con fixture con larghezza interna di 20 mm ed
esterna di 40 mm (ASTM C1161). Un notevole numero di campioni e di lunghezze estese
hanno manifestato un’ampia distribuzione di incrinature a stress elevati. Le superfici di
frattura dei campioni sono state esaminate sia otticamente sia al SEM per determinare le
dimensioni specchio (n= 8) e le origini di frattura (n= 25) (ASTM C1322). Alcune barrette
rotte sono state utilizzate per il test di durezza Knoop a 2 kg (n= 9) (ASTM C1326) e per
il test SEVNB per la resistenza alla frattura (n= 4) (CEN/TS 14425-5). Una barretta intatta
è stata utilizzata per la determinazione del modulo di elasticità tramite sollecitazione a
impulsi (n= 10 misurazioni) (ASTM 1259).
Risultati: tutti i campioni esaminati si sono rotti a partire da fessure intrinseche e distribuite nel volume, con dimensione variabile da circa 10 a 50 micron. Le origini erano principalmente regioni con diverse densità di pori. Un campione si è rotto a partire da un’inclusione interna. È stato difficile delineare le delimitazioni a specchio, ma è stata determinata
una costante a specchio di circa 10,8 MPa-m1/2. La durezza di Knoop è stata di 11,2 ± 0,2
GPa, la resistenza è stata di 11,0 ± 0,4 MPa-m1/2, il modulo 216 ± 2 GPa e la forza media
1066 ± 131 MPa.
Valori
Test di flessione
in 4 punti
Durezza
Knoop
Modulo
E
Resistenza
1066 ± 131 MPa
11,2 ± 0,2 GPa
216 ± 2 GPa
11,0 ± 0,4 MPa-m1/2
Conclusioni: la frattografia ha permesso di determinare le fessure da limite di forza nella
zirconia a uso dentale. Le fessure sono state piccole e coerenti con l’elevata resistenza di
questo materiale. Il test su tre punti con un’area di dimensioni decisamente inferiori sotto
massimo stress dovrebbe avere come risultato valori di forza media ancora superiori. Supportato da ADAF, NIST e NIH DE14534.
Scopo dello studio: determinazione delle proprietà del materiale Lava Frame Zirconia.
Risultati dello studio: Lava Frame Zirconia ha mostrato eccellenti proprietà. La resistenza alla flessione e la durezza di Lava Frame Zirconia hanno mostrato valori molto
alti.
Il testo e le immagini si riferiscono a prodotti di marche diverse. Per informazioni sui marchi, riferirsi all’ultima pagina di questa pubblicazione.
5
IADR 2000
2910
Lava™
Proprietà del materiale delle protesi in ceramica integrale zirconia
H. HAUPTMANN*, D. SUTTOR, S. FRANK, H. HOESCHELER, 3M ESPE AG,
82229 Seefeld, Germania
Grazie alle sue notevoli proprietà meccaniche, al suo aspetto estetico e alla sua comprovata
biocompatibilità, l’ossido di zirconio stabilizzato con ittrio (ZrO2) è attualmente oggetto
di studio in quanto potenziale candidato per la realizzazione di restauri dentali in ceramica
integrale dalle elevate prestazioni. In combinazione con gli adeguati sistemi CAD/CAM
e i dispositivi a scansione ottica è possibile realizzare protesi dall’elevata precisione di
adattamento a partire dai tradizionali modelli in gesso. Come parte di questo lavoro, è stato
stilato un profilo con i dati fisici della zirconia utilizzata, includendo i dati relativi alle proprietà meccaniche come la forza, l’affidabilità, la resistenza e la propagazione subcritica
delle fratture (cioè le prospettive di durata), le proprietà ottiche quali l’opacità e il rivestimento con materiale ceramico. Il materiale utilizzato consisteva in zirconia addizionata con
Y203 (miscela di 3 mol %) con microstruttura prevalentemente tetragonale microcristallina.
I campioni sono stati misurati con flessione su 3 punti. (impostazione 15/30 mm, campioni
3*4*35 mm), che sono stati utilizzati anche per la misurazione della resistenza alla frattura (resistenza alla propagazione della frattura), utilizzando una tecnica di indentazione
modificata. L’affidabilità (probabilità di frattura in funzione del carico) è stata determinata
utilizzando le valide statistiche Weibull come si è solito fare nell’ambito delle ceramiche,
la propagazione subcritica delle fratture mediante il metodo del carico dinamico. La prospettiva di durata (in vitro) è stata determinata basandosi sui dati Weibull e di propagazione
della frattura. L’opacità è stata misurata in funzione dello spessore del campione utilizzando
le procedure DIN (DIN 53146). La resistenza alla flessione su 3 punti (O0) è risultata essere 930 MPa con un modulo Weibull (m) di 9,8. La resistenza alla frattura (Kic) è stata di 5
MPa m2. La resistenza alla frattura media, valutata con ponti semplici (3 elementi) è stata
di 1650 N sezione trasversale del connettore di 7,8 m2). Il parametro di propagazione subcritica delle fratture (n) è stato 50, indicando una minore predisposizione alla propagazione
lenta delle fratture. L’opacità dei materiali densi (>99% TD) è stata rispettivamente di 85%
(1,5 mm) e 65% (0,5 mm). Le prospettive di durata preliminare hanno mostrato un’entità di
frattura 울 2% dopo un carico di 450 MPa per 5 anni. Il materiale è prontamente lucidabile
con i sistemi convenzionali senza fratture o scheggiature nell’interfaccia.
Scopo dello studio: Sono state valutate le proprietà rilevanti per una ceramica dentale
della ceramica all’ossido di zirconio 3M™ ESPE™ LAVA™ ed è stata dedotta la prospettiva di durata preliminare.
Risultato dello studio: L’ossido di zirconio 3M™ ESPE™ LAVA™, in quanto materiale da
restauro dentale, ha fatto registrare notevoli proprietà meccaniche e ottiche. Inoltre,
grazie alla prospettiva di durata molto positiva, con l’ossido di zirconio 3M™ ESPE™
LAVA™ è possibile realizzare ponti per posteriori.
6
Il testo e le immagini si riferiscono a prodotti di marche diverse. Per informazioni sui marchi, riferirsi all’ultima pagina di questa pubblicazione.
Lava™
IADR 2005
Effetti del carico masticatorio su ceramica zirconia stabilizzata con ittrio
A.R. CURTIS, e G.J. FLEMING, Università di Birmingham, Regno Unito
0562
Obiettivi: esaminare l’influenza di carichi masticatori simulati sulla resistenza della ceramica zirconia stabilizzata con ittrio (Y-TZP, ossido di zirconio Lava, 3M ESPE).
Metodi: sono state selezionate 16 serie di 30 dischi in ceramica (diametro 13 mm, spessore
1,55 mm). Sei gruppi sono stati sottoposti a 2.000 cicli di carico masticatorio di 500, 700 e
800 N, a secco o immersi in acqua a 37° ± 1°C. Due ulteriori gruppi sono stati sottoposti a
un carico massimo di 80 N per 10.000 e 100.000 cicli. Sono state determinate le resistenze medie alla frattura, deviazioni standard nonché i relativi moduli Weibull (m) ed è stata
stabilita la durezza di superficie utilizzando impronte di durezza Vickers. La significatività
della resistenza e della durezza è stata determinata al livello del 95% usando il test di comparazione Tukey.
Risultati: è stato rilevato un significativo aumento del valore m per i campioni sottoposti
a carico a secco a 700 e 800 N (13,2 ± 2,4, 12,0 ± 2,2) e in acqua a 500, 700, 800 N, (8,6
± 1,6, 8,5 ± 1,6 e 10,8 ± 1,9 in confronto ai campioni di controllo a secco e in acqua (7,5
± 1,4 e 7,1 ± 1,3). Anche regimi estesi di carico di 80 N a 10.000 e 100.000 cicli hanno
evidenziato un significativo aumento del valore m. I risultati della durezza hanno evidenziato un significativo aumento del valore di durezza Vickers di campioni sottoposti a carico
bagnati o a secco (p< 0,05) in prossimità dell’area del carico localizzato.
500 N
2000 cicli
700 N
2000 cicli
800 N
2000 cicli
Modulo Weibul (secco) 7,5 ± 1,4
–
13,2 ± 2,4
12,0 ± 2,2
Modulo Weibul (umido) 7,1 ± 1,3
8,6 ± 1,6
8,5 ± 1,6
10,8 ± 1,9
Controllo
Conclusioni: la valutazione dei dati di resistenza alla flessione biassiale ha stabilito che
i regimi di carico non hanno influenzato in modo significativo la resistenza alla flessione
dei campioni ceramici. L’affidabilità è stata aumentata a seguito dei regimi di carico, come
risultato della formazione di uno strato di stress di compressione contrapposto alla rottura
per tensione prima del cedimento e questo è stato confermato dai risultati della durezza
Vickers. Secondo i risultati, la contaminazione da umidità non avrebbe un’influenza negativa sulla ceramica esaminata.
Scopo dello studio: è stata analizzata l’influenza del carico masticatorio sulla resistenza di Lava Frame Zirconia.
Risultati dello studio: la sollecitazione tramite carico ciclico non ha influenzato in
modo significativo la resistenza di Lava Frame Zirconia e neppure l’umidità è stata
considerata avere una influenza negativa, il che sottolinea la stabilità a lungo termine
del materiale. Inoltre, l’affidabilità di Lava Frame Zirconia è risultata aumentata a
seguito del carico.
Carico durante il ciclo masticatorio
16
modulo Weibul
14
12
secco
umido
10
8
6
4
2
0
controllo
500 N
700 N
800 N
Il grafico mostra l’aumentata affidabilità di Lava Zirconia con cicli masticatori.
Il modulo Weibull è un’indicazione dell’affidabilità del materiale ceramico.
Il testo e le immagini si riferiscono a prodotti di marche diverse. Per informazioni sui marchi, riferirsi all’ultima pagina di questa pubblicazione.
7
Lava™
IADR 2004
0243
Resistenza alla frattura di campioni di zirconia colorati vs. non colorati
A. BEHRENS, B. REUSCH e H. HAUPTMANN, 3M ESPE AG, Seefeld, Germania
Obiettivo: Lo scopo di questo studio è stato quello di dimostrare che la resistenza alla
frattura della sottostruttura Y-TZP Lava (3M ESPE) non viene influenzata dalla colorazione
della massa in ossido di zirconio con il liquido caratterizzante Lava.
Negli ultimi anni, diversi studi in vitro con l’ossido di zirconia stabilizzato con ittrio (YTZP) hanno dimostrato le sue proprietà fisiche superiori, soprattutto per quanto riguarda la
resistenza e la stabilità a lungo termine, nonché le eccellenti proprietà ottiche che consento
risultati altamente estetici. Comunque, la colorazione del materiale della sottostruttura permette un notevole miglioramento dell’estetica del restauro finale, evitando i margini bianchi. Inoltre, la preparazione del dente può essere ridotta alla minima invasività in quanto si
può evitare lo strato di opaco. La sfida è quella di assicurare la stessa forza del materiale
zirconia colorato.
Metodi: Nel test di flessione biassiale (pistone su tre sfere) è stata determinata la resistenza
alla frattura e i parametri Weibull dei campioni di Y-TZP colorati in modo differente con
liquido caratterizzante. Come controllo, sono stati utilizzati campioni di Y-TZP non colorati. I campioni avevano un diametro di 19 mm e uno spessore di 1,5 mm. La circonferenza
del diametro più esterno misurava 14 mm, mentre il pistone di carico aveva un diametro
di 3,5 mm. Per ciascun colore e controllo sono stati utilizzati rispettivamente da 10 a 15
campioni.
Tinta
Resistenza alla frattura
(MPa)
Modulo Weibul
Non colorato Y-TZP
1115
12.7
Colore FS1
1273
15.6
Colore FS3
1034
11.6
Colore FS4
1045
14
Color FS7
1182
10
Risultati: Non vi è una riduzione significativa della resistenza alla frattura e del modulo
Weibull tra il materiale non colorato e quello colorato. I valori del modulo Weibull rimangono al di sopra di m=10, indicando una bassa variazione nella resistenza.
Conclusioni: Con la colorazione del restauro, non si verifica una perdita nella stabilità a
lungo termine, bensì si ottiene un risultato altamente estetico che viene ulteriormente sottolineato dai casi clinici.
Risultato dello studio: Colorando il materiale, non si registra una riduzione significativa della resistenza alla frattura e del modulo Weibull dell’ossido di zirconio 3M™
ESPE™ Lava™ Y-TZP.
25
1500
modulo Weibul
resistenza alla frattura
modulo Weibul
20
1000
15
10
500
5
0
0
non colorati
8
FS1
FS3
FS4
Resistenza alla frattura (MPa)
Resistenza alla frattura dei campioni di zirconia colorati vs. campioni non colorati
FS7
Il testo e le immagini si riferiscono a prodotti di marche diverse. Per informazioni sui marchi, riferirsi all’ultima pagina di questa pubblicazione.
Lava™
IADR 2005
Effetti dell’abrasione con allumina e della fresatura sulla ceramica zirconia
stabilizzata con ittrio
G.J.P. FLEMING1, A.R. CURTIS1, e P.M. MARQUIS2, 1 University of Birmingham,
Regno Unito, 2 The University of Birmingham, Regno Unito
1339
Obiettivi: esaminare le tecniche di pre-cementazione e modifica della corona (abrasione e
molatura con allumina) in ambiente secco o umido su campioni di zirconia policristallina tetragonale stabilizzata con ittrio (Y-TZP, ossido di zirconio Lava, 3M ESPE).
Metodi: sono stati usati dodici gruppi di 30 dischi (diam. 13 mm, spessore 1,55 mm). Otto
gruppi sono stati sottoposti ad abrasione con allumina 25,50 µm o 110 µm per 5 secondi a 2cm
e 4,8 bar. Quattro gruppi sono stati conservati a secco e quattro gruppi in condizioni di umidità
per 24 ore. Quattro gruppi sono stati fresati con frese diamantate ad alta velocità con grana fine
(20 – 40 µm) e grossa (125 – 150 µm) a secco o sotto spray d’acqua. Sono stati determinati i
valori di resistenza media biassiale alla frattura, le deviazioni standard e i relativi moduli Weibull
(m). Mediante un profilometro è stata determinata la ruvidità di superficie e la significatività dei
risultati è stata valutata al livello del 95 % usando il test di comparazione Tukey.
Risultati: è stato rilevato un significativo aumento del valore di m per i campioni fresati con
grana di 25, 50 e 110 µm, conservati a secco (10,7 ± 1,9, 10,6 ± 1,9 e 10,6 ± 1,9) confrontati con
i campioni di controllo (7,5 ± 1,3) e con quelli conservati in ambiente umido. La fresatura con
grana grossa ha fatto rilevare una significativa riduzione del valore di m e di resistenza biassiale media alla frattura per i campioni di controllo a secco (6,2 ± 1,1 e 1057 ± 179 Mpa) e sotto
spray d’acqua (5,7 ± 1,0 e 10,74 ± 193 MPa) confrontata con i campioni di controllo (7,5 ± 1,3 e
1267 ± 161 MPa). Aumentando l’allumina da 25 a 50 e a 110 µm, si ha avuto come risultato una
riduzione di ruvidità della superficie (Ra=0,1965, 0,1902 e 0,1849) mentre la fresatura ha avuto
come risultato un significativo aumento della ruvidità (p > 0,05) di superficie (1,736 e 1,967) in
confronto con il gruppo di controllo (0,2164).
Controllo
Abrasione 25 µm
Abrasion 50 µm
Modulo Weibul (secco)
7,5 ± 1,3
10,7 ± 1,9
10,6 ± 1,9
Modulo Weibul (umido)
7,1 ± 1,3
7,7 ± 1,4
7,8 ± 1,4
Abrasione 110 µm Fresatura fine
Fresatura grossa
Modulo Weibul (secco)
10,6 ± 1,9
8,2 ± 1,5
6,2 ± 1,1
Modulo Weibul (umido)
9,6 ± 1,8
8,3 ± 1,5
6,2 ± 1,1
Conclusioni: le tecniche di pre-cementazione e modifica della corona, come l’abrasione con allumina e la fresatura fine, non hanno influenzato in modo significativo la resistenza biassiale alla
flessione dei campioni di ceramica Y-TZP. Comunque, l’affidabilità dei campioni è aumentata a
seguito dell’abrasione a secco con allumina, potenzialmente come risultato di una modifica dell’entità di difetti che si manifesta come una riduzione della ruvidità di superficie. Regimi di fresatura a grana grossa hanno indotto un aumento dell’entità dei difetti con un aumento di ruvidità di
superficie, con il risultato di una frattura prematura dei campioni.
Scopo dello studio: è stata analizzata l’influenza della sabbiatura (abrasione con allumina)
o della fresatura sulla resistenza di Lava Frame Zirconia.
Risultati dello studio: le tecniche di pre-cementazione e modifica della corona (sabbiatura o
fresatura a grana fine) non influenzano l’elevata resistenza di Lava Zirconia (> 1200 MPa).
Però, la fresatura a grana grossa (125 – 150 µ) può diminuirne la resistenza.
Resistenza alla
flessione di Lava
Zirconia senza
trattamento e dopo
fresatura a grana grossa
resistenza alla flessione (MPa)
1600
secco
umido
1400
1200
1000
800
600
400
200
0
controllo
50 µm particle
abrasion
fresatura a grana
fine (20 – 40 µm)
fresatura
a grana grossa
(125 –150 µm)
Il testo e le immagini si riferiscono a prodotti di marche diverse. Per informazioni sui marchi, riferirsi all’ultima pagina di questa pubblicazione.
9
Lava™
IADR 2005
0558
Resistenza alla frattura della zirconia sabbiata e silicata colorata e non colorata
A. BEHRENS, H. NESSLAUER, e H. HAUPTMANN, 3M ESPE AG, Seefeld, Germania
Obiettivi: al fine di ottenere un legame chimico tra i cementi adesivi e la zirconia, questa viene
prima sabbiata e poi sottoposta a trattamento tribochimico con silicati e silano. Nelle prime due
procedure, il materiale viene bombardato con piccole particelle rivestite o non rivestite di ossido
di alluminio. Lo scopo di questo studio è stato quello di dimostrare che non vi è una riduzione
della resistenza della zirconia (Lava, 3M ESPE) colorata e non colorata a seguito del processo
di sabbiatura o di silanizzazione. Inoltre, la ceramica viene sottoposta a trattamento tribochimico con silicati che potrebbe essere evidenziato dal SEM, nonostante l’elevata durezza Vickers
della zirconia.
Metodi: 60 dischi di zirconia sono stati suddivisi in due gruppi di 30 campioni ciascuno (1,5 mm
di spessore e 19 mm di diametro) e sottoposti a sabbiatura (Rocatec-Pre, 110 µm, 3M ESPE) o a
trattamento con silicati (Rocatec-Soft, 30 µm, 3M ESPE) con metà di campioni colorati (n= 15)
e metà non colorati. Tramite test di flessione biassiale, sono stati determinati i valori di resistenza alla frattura e i parametri Weibull (pistone su tre sfere, Zwick Z020). Il diametro esterno era
di 14 mm, mentre il diametro del pistone di carico misurava 3,5 mm. La resistenza alla frattura è
stata confrontata con quella dei dischi non colorati e non trattati del gruppo di controllo.
Risultati: vi è un significativo aumento della resistenza nei campioni non colorati e sottoposti
a trattamento con silicati rispetto al gruppo di controllo, ma non è stata rilevata una differenza
significativa tra il gruppo di controllo e i restanti gruppi (Nonparametric ANOVA, test di Kruskal-Wallis, p < 0,05, test di Dunn).
Rocatec pre,
non colorati
Rocatec pre,
colorati
Resistenza Weibul (MPa) 1197,6
1199,4
Modulo di Weibul
8,98
14,6
Rocatec soft,
non colorati
Rocatec soft,
colorati
Gruppo di
controllo, non
colorati
Resistenza Weibul (MPa) 1249,3
1181,5
1115
Modulo di Weibul
12,52
12,7
12,6
Inoltre, l’analisi tramite SEM della superficie dei campioni sottoposti a trattamento con silicati
ha mostrato una positiva reazione tribochimica sul materiale in ossido di zirconio.
Conclusioni: non vi è riduzione della resistenza della zirconia causata da sabbiatura e trattamento con silicati con granulometria indicata. Inoltre, la zirconia può essere rivestita di ossido
di silicio (Rocatec Soft) con trattamento tribochimico.
Scopo dello studio: lo scopo dello studio è stato quello di dimostrare che non vi è riduzione
di resistenza di Lava Frame Zirconia colorata e non colorata dovuta a trattamento di sabbiatura o con silicati (Rocatec Pre/Plus/Soft).
Risultati dello studio: la resistenza di Lava Frame Zirconia non viene ridotta in modo
significativo dalla sabbiatura o dal trattamento con Rocatec.
resistenza alla frattura (MPa)
Resistenza alla frattura dell'ossido di zirconio sabbiata e silicata
1400
1200
1000
800
600
400
200
0
Rocatec™ pre, Rocatec™ pre, Rocatec™ soft, Rocatec™ soft,
non colorati
colorati
non colorati
colorati
10
gruppo di
controllo,
non colorati
Il testo e le immagini si riferiscono a prodotti di marche diverse. Per informazioni sui marchi, riferirsi all’ultima pagina di questa pubblicazione.
Lava™
IADR 2005
Resistenza alla flessione di ceramiche ad elevata resistenza dopo sabbiatura
J.L. CHAPMAN1, D.A. BULOT2, A. SADAN1, e M.B. BLATZ1, 1 Louisiana State University, New Orleans, USA, 2 Louisiana State University, Health Sciences Center School
of Dentistry, New Orleans, USA
1757
La sabbiatura è il metodo di elezione per il pretrattamento di restauri in ceramiche ad elevata resistenza per aumentare l’adesione. L’effetto della sabbiatura sulla resistenza alla frattura di tali materiali è ampiamente discusso, con mancanza di evidenza su cui basarsi.
Obiettivi: valutare la resistenza alla flessione di materiali ceramici altamente resistenti
dopo sabbiatura.
Metodi: sono stati realizzati 60 campioni (n=10) con i materiali ceramici ad elevata resistenza Procera Allceram (Nobelbiocare, Gruppo PROCER) Procera AllZircon (Nobelbiocare, Gruppo PROZIR), Lava Zirconia (3M ESPE, Gruppo LAVZIR) e la loro specifica
superficie d’intaglio non è stata trattata (NO) o è stata sabbiata (SAND) con particelle di
ossido di alluminio di 60 µm (2,9 bar). Sono stati utilizzati il test di flessione su tre punti
per valutare la resistenza alla rottura e il test ANOVA per analisi statistiche (a=0,05)
Risultati: la resistenza media alla flessione e SD sono state (Mpa): PROCER-NO 277. I
± 27a, PROCER SAND 309,5 ± 64a, PROZIR NO 536,4 ± 82b, PROZIR-SAND 564,7 ±
142b, LAVZIR NO 751,9 ± 83c, LAVZIR-SAND 819,7 ± 129c.
PROCER-NO
PROCER-SAND
PROZIR-NO
Resistenza alla flessione
277,1
(MPa)
309,5
536,4
SD
27
64
82
PROZIR-SAND
LAVZIR-NO
LAVZIR-SAND
Resistenza alla flessione
564,7
(MPa)
751,9
819,7
SD
83
129
142
Conclusioni: la sabbiatura non ha avuto alcun effetto significativo sulla resistenza alla
flessione di materiali ceramici ad elevata resistenza e ne ha invece aumentato leggermente
la loro resistenza.
Scopo dello studio: lo scopo dello studio è stato quello di dimostrare che la sabbiatura
non ha alcun effetto sulla resistenza di Lava Frame Zirconia.
Risultati dello studio: la resistenza alla flessione del materiale ceramico ad elevata
resistenza zirconia non viene influenzata dalla sabbiatura. Inoltre, Lava Frame Zirconia mostra una resistenza in maggiore confronto ad altri materiali ceramici altamente
resistenti disponibili sul mercato.
resistenza alla flessione (MPa)
Resistenza alla flessione di diversi materiali ceramici ad elevata resistenza (fresati,
NO) e dopo sabbiatura (SAND; Procera Allceram = PROCER, Procera AllZircon =
PROZIR, Lava Zirconia = LAVZIR)
1000
900
800
700
600
500
400
300
200
100
0
Procera®
AllCeram
NO
Procera®
AllCeram
SAND
Procera®
AllZirkon
NO
Procera®
AllZirkon
SAND
Lava™
NO
Lava™
SAND
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11
IADR 2005
0545
Lava™
Effetto di alcuni parametri sulla deposizione di silice sulla ceramica zirconia
M. ÖZCAN1, L. LASSILA2, J. RAADSCHELDERS1, J.P. MATINLINNA2, e
P. VALLITTU2, 1 University of Groningen, Paesi Bassi, 2 University of Turku, Finlandia
Obiettivi: al fine di stabilire una forte adesione tra i cementi resinosi e le ceramiche non
mordenzabili, si consiglia una copertura con silice per mezzo di dispositivi di abrasione ad
aria (Özcan et al. Dent Mater, 2003), Le tecniche di deposizione delle particelle lavorano in
funzione di diversi parametri. Questo studio ha valutato l’effetto della distanza dell’ugello,
l’angolazione e la durata della deposizione sul contenuto di silice sulla ceramica zirconia.
Metodi: sono stati realizzati dei dischi (diametro 10 mm, spessore 2 mm) in ceramica (Lava™, 3M ESPE), molati con sequenza #600, 800 e 1200 e puliti con ultrasuoni. I
campioni sono stati montati su un dispositivo realizzato allo scopo con distanza di ugello
(2, 5, 10 mm) e angolazione standardizzate. La deposizione di particelle è stata effettuata
utilizzando un sistema per la deposizione di silice alla poltrona (CoJet, SiOx 30 µm, 3M
ESPE) per un periodo di 5, 13, 20 secondi con due angolazioni di ugello (90° e 45°) con
pressione di 2,5 bar in tre punti su ciascun disco di ceramica. La percentuale in peso (wt%)
di contenuto di silice è stata misurata a livello della superficie utilizzando il microscopio
a scansione elettronica (SEM) (Modello JSM 5500, JEOL Ltd, Giappone) e l’analisi con
spettroscopio a energia dispersa (EDS) (Spirit, Princeton Gamma-Tech Inc., USA). Le analisi sono state effettuate con ingrandimento 150 x, con misurazioni effettuate in un’area di
0,8x0,6 mm (n= 3/gruppo).
Risultati: la deposizione di silice maggiore è stata ottenuta con angolazione dell’ugello di
45° in tutte le modalità distanza-tempo (16,7-28,2 wt%) ed è significativamente maggiore
(P<0,05) di quella con uguale modalità distanza-tempo con angolazione di 90° (11,8-12,8
wt%) (ANOVA, test di Tukey, α=0,05). Sulle superfici sono state trovate anche tracce di
Al2O3.
Conclusioni: quando si utilizzano clinicamente le tecniche di deposizione di particelle,
bisognerebbe controllare attentamente alcuni parametri quali la distanza dell’ugello, l’angolazione e la durata al fine di ottenere una quantità sufficiente di silice sulla ceramica
zirconia prima della cementazione.
Scopo dello studio: sono state determinate le condizioni ottimali per la deposizione di
silice su Lava Frame Zirconia con sistema CoJet.
Risultati dello studio: la deposizione maggiore di silice si ottiene controllando attentamente l’angolazione (45°) del getto di particelle sul campione, mentre la durata del
trattamento e la distanza dell’ugello hanno solo un’influenza minore.
12
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Lava™
IADR 2005
Ruvidità di superficie della ceramica zirconia stabilizzata dopo diversi trattamenti
di lucidatura
J. FRUGE, N. POTIKET, A. RAIGRODSKI, S. VASTARDIS, e N.K. SARKAR,
Louisiana State University, New Orleans, USA
3032
Obiettivi: lo scopo di questo studio è stato quello di misurare la ruvidità superficiale della
ceramica dentale zirconia stabilizzata dopo diversi trattamenti di lucidatura.
Metodi: sessanta blocchi di ceramica Y-TZP, di dimensioni 5x5x2 mm, ricevuti dal produttore (3M ESPE) sono stati suddivisi in sei gruppi (n= 10). Il gruppo A, costituito dai
campioni non modificati (controllo); tutti gli altri sono stati inizialmente fresati con frese
diamantate (Brassler) a granulometria fine (30 µm) e poi lucidati con le seguenti modalità:
(B) fresati, non lucidati, (C) kit di lucidatura intraorale Dialite (Brassler), (D) kit di lucidatura per laboratorio Dialite, (E) punte verdi e marroni (Shofu) e (F) kit per lucidatura
intraorale CeraGlaze (Axis). Sono state effettuate cinque misurazioni di ruvidità (Ra) per
ciascun blocco utilizzando un profilometro. I dati sono stati analizzati mediante ANOVA e
test di Comparazione Multipla di Tukey a p<.05
Risultati: la deviazione standard e la media dei valori di Ra dei diversi gruppi sono state le
seguenti: A: 0,249 ± 0,053, B: 1,218 ± 0,3, C: 0,236 ± 0,088, D: 0,170 ± 0,055, E: 1,105 ±
0,32, F: 0,293 ± 0,11. Si sono rilevate differenze significative (p<.001) tra i diversi gruppi
del test per quanto riguarda i valori di Ra. La fresatura con frese diamantate dei blocchi di
controllo (gruppo B) ha significativamente aumentato la ruvidità di superficie. Tranne nel
caso del gruppo E, tutti gli altri metodi di lucidatura (C, D e F) hanno riportato la superficie irruvidita alla levigatezza originale dei blocchi di controllo del gruppo A.
Conclusioni: i kit di lucidatura presenti sul mercato come quello intraorale Dialite, di laboratorio Dialite e CeraGlaze consentono di riportare la superficie irruvidita della ceramica
Y-TZP a un livello di lucidatura finale (Ra da 0,170 a 0,293). Studio supportato da 3M
ESPE.
Scopo dello studio: scopo di questo studio è stato quello di misurare la ruvidità superficiale della ceramica Lava Frame Zirconia 3M™ ESPE™ dopo diversi trattamenti di
lucidatura.
Risultati dello studio: i kit di lucidatura presenti sul mercato come quello intraorale
Dialite, di laboratorio Dialite e CeraGlaze consentono di riportare la superficie irruvidita dell’ossido di zirconio Lava 3M™ ESPE™ a un livello di lucidatura finale (Ra da
0,170 a 0,293).
Ruvidità di superficie dell'ossido di zirconio dopo diversi trattamenti
di lucidatura
ruvidità di superficie (Ra)
1.6
1.4
1.2
1.0
0.8
0.6
0.4
0.2
0
controllo
fresatura a
grana fine
(30 µm)
kit di
lucidatura
intraorale
Dialite
kit di
kit per
punte verdi
lucidatura e marroni lucidatura
per
intraorale
(Shofu)
laboratorio
CeraGlaze
Dialite
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13
Lava™
IADR 2005
0555
Resistenza alla frattura in vitro di protesi parziali fisse a quattro elementi
in ceramica integrale
M. STIESCH-SCHOLZ, P. SCHNEEMANN, e L. BORCHERS, Medical University of
Hannover, Germania
Obiettivi: lo scopo di questo studio in vitro è stato quello di confrontare la resistenza alla
frattura di protesi parziali fisse (FPD) posteriori a quattro elementi in ceramica all’ossido
di zirconio e disilicato di litio. È stata anche analizzata l’influenza di una specifica usura
meccanica preliminare e dell’invecchiamento mediante carico ciclico termomeccanico
sulla resistenza alla frattura.
Metodi: su un modello in plastica dell’arcata superiore, i denti 24 e 27 sono stati sottoposti
a preparazione a chamfer e duplicati con resina poliuretanica. Sono stati realizzati 40 set di
FPD a quattro elementi in ceramica all’ossido di zirconio e ceramica al disilicato di litio.
20 FPD di ciascun tipo sono state sottoposte a una specifica usura meccanica preliminare.
10 FPD pre-usurate e 10 non usurate sono state sottoposte a invecchiamento artificiale
tramite conservazione in acqua per 220 giorni e a ciclo termico (10000 cicli, 5 °C/55 °C)
e meccanico (106 cicli, 100 N). Dopo il ciclo, tutte le FPD sono state fissate alla base in
poliuretano con cemento vetroionomerico e sottoposte a carico fino alla rottura con uno
strumento di prova universale a velocità di 1 mm/min. i dati sono stati analizzati con t-test
e analisi della varianza univariata a due fattori (per p< 0,05).
Risultati: sia con sia senza carico termomeccanico ciclico, rispettivamente con valori di
1265 N e 927 N, le FPD in zirconia hanno mostrato una resistenza alla frattura significativamente superiore rispetto a quelle in disilicato di litio, rispettivamente con valori di 388 N
e 290 N. Il carico termomeccanico ciclico ha dato come risultato una significativa riduzione della resistenza alla frattura per entrambi i materiali, mentre la pre-usura meccanica di
grandezza selezionata non ha avuto influenza sulla capacità di carico.
Conclusioni: sulla base dei valori di resistenza alla frattura ottenuti durante lo studio in
vitro, sembra possibile estendere le indicazioni delle FPD in zirconia anche ai restauri
posteriori a quattro elementi.
Scopo dello studio: è stata analizzata l’influenza di una specifica usura meccanica
preliminare e dell’invecchiamento mediante carico ciclico termomeccanico sulla resistenza di ponti Lava Zirconia a 4 elementi in confronto a restauri a 4 elementi in
ceramica vetrosa.
Risultati dello studio: il carico termomeccanico ciclico ha dato come risultato una
riduzione della resistenza alla frattura per entrambi i materiali, mentre la pre-usura
meccanica di grandezza selezionata non ha avuto influenza sulla capacità di carico.
Inoltre, Lava Zirconia ha mostrato una resistenza alla frattura tre volte superiore.
Resistenza alla frattura di ponti Lava a 4 elementi con due pontic
(prima e dopo carico termociclico e meccanico)
resistenza alla frattura in N
1400
resistenza alla frattura (iniziale)
resistenza alla frattura (dopo
carico termociclico e meccanico)
1200
1000
800
600
400
200
0
diossido di zirconio Lava™
14
disilicato di litio (Empress 2)
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Lava™
AADR 2001
Resistenza alla frattura di protesi parziali fisse posteriori con elementi colorati
M. ROSENTRITT*, M. BEHR, R. LAND, S. KLEINMAYER, G. HANDEL, Reparto di
Odontoiatria protesica, Clinica universitaria, Regensburg, Germania
174
Scopo di questo studio in vitro è stato quello di determinare la resistenza alla frattura di
protesi parziali fisse (FPD) con elementi colorati e cementazione adesiva. 64 molari umani
sono stati inseriti in resina PMMA per simulare una situazione orale a 3 unità (10 mm). Le
radici dei denti sono state coperte con uno strato di circa 1 mm di polietere per simulare
il parodonto. Sono stati realizzati 8 ponti per ciascuna serie di A) InCeram (Vita, G), B)
Empress 2 (Ivoclar, FL), C) Lava CAD/CAM (3M ESPE, G) e D) design exp. di composito
rinforzato con fibre e ceramica (Vectris-Ivoclar, FL). Dopo il ciclo termico e il carico meccanico (TCML; 6000 cicli termici (5°C/55°C), 1,2x106 cicli masticatori (50 N) sono state
determinate le resistenze alla frattura (UTM 1446; Zwick; v= 1 mm/min) di 8 FPD per
ciascuna serie. Statistiche: One-Way-Anova (p= 0,05).
Fracture force [N]
Empress®2
Mediana
387
percentile 25%
percentile 75%
Lava™
Inceram®
exp. Design
992
334
1087
330
815
315
968
445
1596
673
1215
In confronto alle FPD Lava e exp., i restauri InCeram ed Empress 2 hanno fatto registrare
valori di resistenza alla frattura significativamente inferiori. Non sono state rilevate differenze tra Empress 2 e InCeram e tra Lava ed exp. Design. I valori di frattura sono situati a
un limite in cui l’applicazione clinica sembra promettente. Questo studio è stato supportato
da 3M ESPE, Germania.
Scopo dello studio: lo scopo di questo studio in-vitro è stato quello di determinare la
resistenza alla frattura di protesi parziali fisse (FPD) con elementi colorati.
Risultati dello studio: In confronto con l’ossido di zirconio 3M™ ESPE™ Lava™, i
restauri InCeram® ed Empress® 2 hanno fatto registrare valori di resistenza alla frattura significativamente inferiori dopo ciclo termico e carico meccanico.
Resistenza alla frattura dopo ciclo termico e carico meccanico
1200
1000
[N]
800
600
400
200
0
Empress® 2
Lava™
Inceram®
exp. Design
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15
Lava™
AADR 2001
173
Ricerca in vitro sulla resistenza alla frattura dei ponti posteriori in ceramica integrale a base di ossido di zirconio
P. ROUNTREE*, F. NOTHDURFT, P. POSPIECH, Reparto di protesi, Università di
Monaco Ludwing-Maximilians, Germania
Il ricorso a ponti in ceramica integrale nei settori posteriori è stato limitato alla sostituzione
dei premolari a causa della bassa forza tensile e resistenza alla frattura dei materiali ceramici
disponibili. In ogni caso, con l’introduzione dei nuovi sistemi ceramici ad elevata resistenza che
utilizzano ossido di zirconio come materiale base, dovrebbe essere possibile realizzare ponti a
tre e a quattro elementi. Lo scopo di questo studio in vitro è stato quello di verificare la resistenza alla frattura di ponti a tre e quattro elementi realizzati in ceramica a base di ossido di zirconio
(Lava/3M ESPE). Inoltre, è stata testata l’influenza dell’invecchiamento artificiale sulla resistenza alla frattura di questi ponti.
Materiali e metodi: Sono stati realizzati in totale 32 modelli con struttura di preparazione identica (chamfer da 0,8 mm) e pilastri resilienti per due diverse situazioni: 1. primo molare inferiore
mancante (tre elementi); 2. secondo premolare e primo molare inferiori mancanti (quattro elementi): I modelli sono stati divisi in quattro gruppi (tabella). Sono stati realizzati ponti in ceramica a base di ossido di zirconio secondo le istruzioni del produttore. Le dimensioni della sottostruttura e lo spessore del rivestimento erano uguali in tutti i casi. 24 ore dopo la cementazione
con Ketac-Cem, 8 ponti per ciascuna situazione sono stati invecchiati artificialmente tramite una
bocca artificiale controllata da computer (1,2 milioni di cicli a 50 N) e contemporaneamente
sottoposti a un processo di cicli termici (10.000 cicli) tra 5 e 55°C con un tempo di riposo di 30
secondi. La resistenza alla frattura è stata testata con carico statico al centro della travata con
un’angolazione di 90°. L’analisi statistica è stata effettuata con il test Mann-Withney-U.
Risultati: I ponti a quattro elementi hanno fatto registrare una resistenza alla frattura significativamente inferiore rispetto a quella dei ponti a tre elementi. L’invecchiamento artificiale ha
diminuito significativamente la resistenza alla frattura dei ponti a tre elementi, mentre non ha
influenzato quella dei ponti a quattro elementi.
Conclusioni: La resistenza alla frattura dei ponti a tre elementi risulta adeguata per motivare
il loro utilizzo nei settori posteriori. In ogni caso, prima di consigliarne l’uso in generale, sono
necessarie ulteriori ricerche riguardo ai ponti a quattro elementi.
Gruppo
Ampiezza
Masticazione simulata Resistenza alla frattura
(media/dev.stand.)
1
Molare
No
1816,9 N / 234,0
2
Molare
Si
1457,6 N / 407,3
3
Premolare e molare
No
930,3 N / 212,5
4
Premolare e molare
Si
978,5 N / 245,2
Scopo dello studio: Lo scopo di questo studio in vitro è stato quello di verificare l’influenza
dell’invecchiamento artificiale sulla resistenza alla frattura di ponti posteriori a tre e a
quattro elementi 3M™ ESPE™ Lava™ con sottostruttura in ossido di zirconio.
Risultati dello studio: La resistenza alla frattura di ponti a tre e a quattro elementi è sufficientemente elevata per consentirne l’utilizzo nelle aree posteriori, anche dopo ciclo termico.
Resistenza alla frattura
2000
iniziale
dopo TC
[N]
1500
1000
500
0
tre elementi
16
quattro elementi
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Lava™
IADR 2001
Resistenza alla frattura di ponti per posteriori in ceramica integrale
a base di zirconia
D. SUTTOR*, H. HAUPTMANN, S. FRANK, S. HOESCHELER, 3M ESPE AG,
Seefeld, Germania, P. POSPIECH, LM Università di Monaco LM, Monaco, Germania
910
I nuovi restauri in ceramica integrale per ponti per posteriori, basati sulle tecnologie CAD/CAM
e sulle ceramiche policristalline, sono attualmente al centro delle ricerche grazie alle loro eccezionali proprietà fisiche. Lo scopo di questo studio è stato quello di confrontare la resistenza
alla frattura statica e sotto usura di ponti per posteriori a tre elementi (45-47) realizzati con
il sistema Lava. Lava è un nuovo sistema in ceramica integrale che utilizza le sottostrutture
in zirconia realizzate con il CAD/CAM. Complessivamente sono stati realizzati 16 manufatti
identici con due pilastri in metallo posteriori resilienti. La sezione trasversale dell’area di connessione era di 11 mm2, lo spessore della parete della cappetta era 0,8 mm e la lunghezza era di
20 mm. Tutti i ponti sono stati ricoperti con ceramica di copertura a base di ossido di zirconio e
cementati con Ketac Cem® (3M ESPE). I ponti sono stati suddivisi in due gruppi. La resistenza
alla frattura statica di 8 ponti è stata testata con uno strumento per test universale (Instron, MT,
USA). Il carico è stato applicato perpendicolarmente al centro della travata fino alla completa
rottura. Per il test di usura, 8 ponti sono stati sottoposti a 1.200.000 cicli a 50 N utilizzando un
simulatore (Willitech, Monaco, Germania) di masticazione e termociclo (5°/55°). I campioni
sono stati quindi verificati secondo l’impostazione del test statico fino alla completa rottura. I
dati della resistenza alla frattura staticaa (senza ciclo) erano paragonabili agli altri valori delle
sottostrutture in ossido di zirconio (Tinschert et al. DZZ 2000; 55:610-616). Comunque, si è
registrata una significativa differenza tra i campioni sottoposti e quelli non sottoposti a ciclo
(test pairwise, livello di confidenza 95%).
Questa ricerca ha dimostrato che, sebbene si sia registrata una riduzione della resistenza di circa
il 20% tra i campioni ricevuti e quelli sottoposti a usura, il livello globale di resistenza della
zirconia è sufficiente per ponti per posteriori di almeno tre elementi.
Resistenza alla frattura
(N)
Media
DS
Statica
1816
288
Con ciclo
1457
265
Scopo dello studio: Lo scopo di questo studio è stato quello di confrontare la resistenza alla frattura iniziale statica e sotto usura di ponti a
tre elementi in ceramica integrale
per posteriori 3M™ ESPE™ Lava con
sottostruttura in ossido di zirconio e
ricoperti con LavaCeram.
Risultati dello studio: L’usura porta
alla riduzione della resistenza, ma
il livello globale della resistenza dei
ponti Lava è ancora molto elevato e
permette l’utilizzo nei settori posteriori.
Resistenza alla frattura iniziale e dopo cicli termici
2500
statica
dopo TC
2000
[N]
1500
1000
500
0
resistenza alla frattura
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17
Lava™
IADR 2003
0723
Ricerca sulle sezioni trasversali del connettore di ponti in ossido di zirconio
a 4 elementi
H. HAUPTMANN e B. REUSCH, 3M ESPE AG, Seefeld, Germania
Obiettivi: Al fine di ottenere risultati altamente estetici e creare spazio sufficiente per la
gestione del tessuto gengivale, i connettori dovrebbero essere il più possibile piccoli. Dato
che in letteratura sono state descritte forze masticatorie che raggiungono i 1000 N in casi di
bruxismo, le proprietà meccaniche delle ceramiche per sottostruttura potrebbero limitare il
valore minimale delle sezioni trasversali. Le notevoli proprietà meccaniche della sottostruttura in ossido di zirconio Lava™ (3M ESPE) offrono nuove opportunità per i ponti per i settori posteriori altamente estetici e in grado di sopportare carichi elevati. Lo scopo di questo
studio è stato quello di determinare la resistenza alla flessione di diverse sezioni trasversali
in situazioni standardizzate di ponti per posteriori a 4 elementi.
Metodi: L’impostazione della ricerca segue i suggerimenti descritti da P. Pospiech et al
(JDentRes 79IADR Abstracts 2000/1014). Serie di 10 campioni di ponti a 4 elementi (2
unità tra 2 pilastri) sono state cementate su pilastri flessibili radicati in acciaio. La dimensione dei 3 connettori per ponte è stata modificata tra 9 e 13 mm2, con forma variata. È
stata utilizzata una valutazione analitica dei parametri Weibull con il metodo della probabilità massima.
Resultati: In tabella sono riportati la resistenza Weibull o e il modulo Weibull m per connettori di forma circolare.
Serie
Dim. connettore [mm2]
o [N]
Modulo Weibul m
L1
13/13/13
1801
10,8
L2
11/11/11
1558
9,1
L3
9/12/9
1554
9,2
L4
9/11/9
1311
7,7
L5
9/9/9
912
10,9
Conclusioni: I produttori di alcune ceramiche vetrose raccomandano una sezione trasversale del connettore di almeno 16 mm2 per ponti per posteriori a 3 elementi. La zirconia
supera questi fattori limite sia dal punto di vista meccanico sia da quello estetico, permettendo così la realizzazione di ponti a 4 elementi. I risultati raggiunti permettono di prevedere la durata della sottostruttura e forniscono un database per gli studi clinici.
Scopo dello studio: Per ragioni estetiche e funzionali, le sezioni trasversali del connettore dei ponti dovrebbero essere il più possibile piccole, ma spesso vi è un limite
dovuto alle proprietà meccaniche del materiale utilizzato. Alcune ceramiche vetrose
richiedono una sezione trasversale del connettore di 16 mm2. Lo scopo di questo studio è stato quello di ottenere informazioni riguardo alla stabilità di diverse sezioni
trasversali per i ponti in ossido di zirconio Lava.
Risultati dello studio: Secondo i risultati ottenuti con i ponti a 4 elementi in ossido di
zirconio Lava™ 3M™ ESPE™, per ottimizzare l’estetica e la funzionalità si raccomandano sezioni trasversali del connettore di 9/12/9 mm2.
Resistenza Weibull secondo le sezioni trasversali del connettore
2000
modulo Weibull
1600
1400
20
1200
1000
15
800
10
600
5
400
0
200
0
L1 (13/13/13)
18
1800
L2 (11/11/11)
L3 (9/12/9)
L4 (9/11/9)
resistenza alla frattura (MPa)
modulo Weibull
resistenza alla frattura
25
L5 (9/9/9)
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Lava™
IADR 2001
Resistenza alla frattura di protesi parziali fisse anteriori in ceramica integrale
K. LUDWIG*, M. KERN, S. KLOPPER, Università di Kiel Christian-Albrechts, Germania
998
Il successo clinico dei restauri in ceramica integrale dipende dalla resistenza all’usura delle
ceramiche utilizzate. Per la realizzazione di protesi fisse parziali (FPD) a tre elementi si
raccomandano i nuovi sistemi con elevata resistenza alla frattura. Lo scopo di questo studio
è stato quello di confrontare la resistenza alla frattura statica e da usura di FPD anteriori
realizzate con Lava (3M ESPE, Germania) ed Empress 2 (Ivoclar, FL). Lava è un nuovo
sistema in ceramica integrale che utilizza sottostrutture in ossido di zirconio realizzate con
il CAD/CAM e ricoperte con Lava Ceram. Empress 2 è una nuova ceramica vetrosa al litiosilicato che utilizza una procedura di stampo. In totale sono stati realizzati 36 modelli con
due pilastri in metallo anteriori resilienti per la sostituzione di un primo incisivo superiore.
Per ciascun sistema ceramico sono state realizzate 18 FPD con dimensioni identiche (area
dei connettori tra travata e pilastri di 16 mm2). Tutte le FPD sono state cementate con ProTec CEM (Ivoclar, FL). Le FPD sono state divise in 6 sottogruppi. Con uno strumento per
test universale è stata testata la resistenza alla frattura statica di 6 FPD in ciascun materiale.
Il carico è stato applicato al centro della travata e a un’angolazione di 30° rispetto all’asse
dei denti. Nel test di usura, 6 ponti per ciascun materiale sono stati sottoposti a cicli di
carico di 250 e 600 N fino alla frattura (scheggiatura del rivestimento in ceramica o frattura
completa) con simulatore di masticazione a 250 N con processo di ciclo termico. I risultati
sono stati confrontati utilizzando il test Kruskal-Wallis (p<0,05). Per quanto riguarda la
resistenza alla frattura statica le medie sono significativamente differenti (Lava: scheggiatura del rivestimento in ceramica, Empress 2: frattura completa). I numeri di cicli di carico
per la prima frattura a 600 N non mostrano differenze significative. Dopo 1.200.000 cicli di
carico a 250 N, le FPD di entrambe le ceramiche non si sono fratturate.
Considerando le forze massime di masticazione, sembra possibile utilizzare sia il sistema
Lava sia Empress 2 per FPD anteriori a tre elementi con elevata resistenza all’usura.
Lo studio è stato supportato da Ivoclar e 3M ESPE.
Ceramiche
Carico statico (Media/DS)
(Lava: scheggiatura della
ceramica, Empress® 2: frattura
completa)
Numero di cicli a 600 N fino alla
frattura (Media/DS)
(scheggiatura della ceramica, o
frattura completa)
Lava
848 ± 68 N
985 ± 379
Empress 2
729 ± 59 N
765 ± 308
Scopo dello studio: Lo scopo di questo studio è stato quello di confrontare la resistenza alla frattura statica e all’usura di protesi fisse parziali a 3 elementi realizzate con
Empress® 2 e ossido di zirconio Lava ricoperte con LavaCeram.
Risultati dello studio: Considerando le forze massime di masticazione, si raccomanda
l’utilizzo sia del sistema Lava sia di Empress 2 per FPD anteriori a tre elementi con
elevata resistenza all’usura.
Resistenza alla frattura
[N]
1000
500
0
Lava™ (scheggiatura della ceramica)
Empress® 2 (frattura completa)
Il testo e le immagini si riferiscono a prodotti di marche diverse. Per informazioni sui marchi, riferirsi all’ultima pagina di questa pubblicazione.
19
Lava™
CED 2004
115
Resistenza alla frattura di sottostrutture colorate in zirconia con spessore ridotto
della parete
A. BEHRENS, B. BURGER, H. HAUPTMANN 3M ESPE AG, Seefeld, Germania
Obiettivi: L’obiettivo è stato quello di dimostrare che le sottostrutture colorate in Y-TZP-ZrO2
Lava™ (3M ESPE) con spessore ridotto della parete di 0,3 mm hanno una resistenza alla frattura sufficiente per il settore anteriore e permettono al clinico una preparazione meno invasiva.
Mediante l’analisi frattografica, la modalità di frattura delle sottostrutture è stata resa simile a
quella che si verifica clinicamente.
Metodi: In totale sono state realizzate 48 sottostrutture colorate in Y-TZP-ZrO2. 24 sono state
realizzate con preparazione tangenziale e 24 a chamfer con un’ulteriore divisione in sottogruppi
di 12 per la realizzazione di pareti con spessore di 0,3 e 0,5 mm. Le sottostrutture sono state
cementate con cemento vetroionomerico (Ketac Cem™) su pilastri in ottone. Successivamente è
stata determinata la resistenza alla frattura mediante uno strumento per test universale (Zwick). Il
carico è stato applicato mediante un pistone dentato attraverso una lamina in lamiera per assicurare una distribuzione del carico simile alle sottostrutture ricoperte. La frattografia è stata effettuata mediante microscopio a scansione elettronica.
Resistenza alla frattura (N)
Spessore della
parete
Preparazione tangenziale
Media (DS)
Min.
Max.
0,3 mm
908 (115)
714
1185
0,5 mm
1476 (192)
1075
1672
Spessore della
parete
Preparazione a chamfer
Media (DS)
Min.
Max.
0,3 mm
913 (106)
729
1095
0.5 mm
1333 (107)
1180
1527
Risultati: Non vi è una differenza significativa (test Kruskal-Wallis, test del perno di Dunn,
p>0,05) della resistenza alla frattura tra le sottostrutture realizzate con preparazione tangenziale
o a chamfer, ma con lo stesso spessore della parete. Vi è invece una riduzione significativa della
resistenza tra la parete di spessore 0,5 e quella di 0,3 mm (test Kruskal-Wallis, test del perno di
Dunn, p>0,001).
Conclusioni: La resistenza alla frattura delle sottostrutture in Y-TZP-ZrO2 con parete di spessore di 0,3 mm è tre volte superiore alla forze masticatorie prevedibili per il settore anteriore.
Scopo dello studio: Lo scopo dello studio è stato quello di dimostrare che una parete con
spessore di 0,3 mm è sufficiente per le corone in ossido di zirconio Lava™ 3M™ ESPE™ per il
settore anteriore.
Risultati dello studio: La resistenza alla frattura delle corone in ossido di zirconio Lava
con spessore ridotto della parete è stata di circa tre volte superiore alla forze masticatorie
prevedibili per il settore anteriore.
Resistenza alla frattura
1800
1600
1400
preparazione tangenziale
preparazione a chamfer
[N]
1200
1000
800
600
400
200
0
0.3 mm
0.5 mm
Spessore della parete
20
Il testo e le immagini si riferiscono a prodotti di marche diverse. Per informazioni sui marchi, riferirsi all’ultima pagina di questa pubblicazione.
Lava™ & RelyX™ Unicem
AADR 2003
Forza adesiva di un cemento composito autoadesivo universale a Lava Zirconia
dopo due trattamenti superficiali
0578
D. BULOT1, A. SADAN1, J.O. BURGESS2, and M.B. BLATZ1, 1 Louisiana State University Health Sciences Center School of Dentistry, New Orleans, USA, 2 LSUHSC School
of Dentistry, New Orleans, LA, USA
Il trattamento superficiale e la scelta del cemento sono elementi cruciali per una forte adesione della resina ai restauri in ossido di zirconio realizzati con CAD/CAM (per es. Lava,
3M ESPE). Gli attuali sistemi adesivi richiedono diverse fasi adesive e possono risultare
influenzati dalla procedura, essere inaffidabili e indaginosi. L’utilizzo di un cemento composito autoadesivo può eliminare questo svantaggi.
Obiettivi: Questo studio ha misurato la resistenza al taglio (forza adesiva) del cemento
composito autoadesivo universale RelyX Unicem (3M ESPE, gruppo I) alla zirconia Lava
in confronto a tre sistemi di cementazione convenzionale (Panavia F, Kuraray (gruppo II);
RelyX Arc, 3M ESPE (III); RelyX Luting, 3M ESPE (IV). La superficie ceramica è stata
sottoposta ad abrasione ad aria o al trattamento di superficie tribochimico con Rocatec Soft
(3M ESPE).
Metodi: I campioni in ossido di zirconio Lava sono stati realizzati con una particolare
superficie a intaglio. 40 campioni sono stati sottoposti ad abrasione ad aria (ossido di
alluminio 60 µm) e 40 sono stati sottoposti al trattamento di superficie tribochimico con
Rocatec Soft. Ai campioni in ceramica sono stati applicati dei cilindri in resina-composito
(diam. 2,9 mm) con i cementi sopra menzionati. Dopo una permanenza in acqua per 72 ore,
la resistenza al taglio è stata testata con un Instron modello 4411. I dati sono stati analizzati
con ANOVA e comparazione multipla di Duncan (α = 0,05).
Risultati: I valori medi [MPa] dopo sabbiatura erano: Gruppo I 21.13 ± 2.76 (a), Gruppo II
22.15 ± 6.78 (a), Gruppo III 20.25 ± 3.08 (a), Gruppo IV 3.62 ± 0.74 (b). I valori medi dopo il
trattamento con Rocatec erano: I 25.01 ± 4.49 (c), II 25.38 ± 4.07 (c), III 23.82 ± 3.34 (c), IV
5.98 ± 1.3 (d). Le diverse lettere tra parentesi indicano differenze statisticamente significative.
Conclusioni: Il cemento composito autoadesivo universale RelyX Unicem di 3MTM
ESPETM ha fatto registrare forze adesive paragonabili o superiori a quelle degli altri sistemi adesivi testati. La forza adesiva con RelyX Luting è stata significativamente inferiore a
quella degli altri cementi. Il trattamento con il sistema Rocatec ha migliorato significativamente la forza adesiva di tutti i sistemi. Supportato da 3M ESPE.
Scopo dello studio: Questo studio ha valutato la forza adesiva (MPa) del cemento composito autoadesivo universale RelyX Unicem all’ossido di zirconio Lava in confronto
a tre sistemi di cementazione convenzionale dopo pre-trattamento con abrasione ad
aria o trattamento di superficie tribochimico con il sistema Rocatec. Le forze adesive
sono state misurate dopo una permanenza in acqua per 72 ore.
Risultati dello studio: Il cemento composito autoadesivo universale RelyX Unicem di
3M™ ESPE™ ha fatto registrare forze adesive paragonabili o superiori a quelle degli
altri sistemi adesivi testati. Il trattamento con il sistema Rocatec ha migliorato significativamente la forza adesiva di tutti i sistemi.
Resistenza al taglio (MPa) – Pre-trattamento dell’ossido
di zirconio Lava™: trattamento di superficie
Resistenza al taglio (MPa) – Pre-trattamento
™
tribochimico con il sistema Rocatec
dell’ossido di zirconio Lava : abrasione ad aria
22,15
30
25
21,13
30
25,38
23,82
25
20,25
20
20
MPa
MPa
25,01
15
10
15
10
3,62
5
0
5,98
5
0
RelyX™ Unicem
Panavia™ F
RelyX™ ARC
RelyX™ Luting
RelyX™ Unicem
Panavia™ F
Il testo e le immagini si riferiscono a prodotti di marche diverse. Per informazioni sui marchi, riferirsi all’ultima pagina di questa pubblicazione.
RelyX™ ARC
RelyX™ Luting
21
AADR 2003 Lava™ & RelyX™ Unicem & RelyX™
1650
Cementazione adesiva a Zirconia Lava con superficie a intaglio
K. KOEHLER1, A. SADAN1, J.O. BURGESS2, e M.B. BLATZ1, 1 Louisiana State University Health Sciences Center School of Dentistry, New Orleans, USA, 2 LSUHSC
School of Dentistry, New Orleans, LA, USA Cement Expansion in Saline
Le raccomandazioni cliniche per la cementazione adesiva alle sottostrutture in ceramica ad
elevata resistenza realizzate con CAD/CAM (per es. Lava, 3M ESPE) dipendono in larga
misura dagli studi in vitro che utilizzando campioni in ceramica preparata e lucidata. I prodotti commerciali, invece, creano una particolare superficie a intaglio. Al fine di valutare
la forza adesiva ai prodotti commerciali, bisognerebbe utilizzare campioni con la stessa
superficie a intaglio.
Obiettivi: Le forze adesive (resistenza al taglio) dei sistemi RelyX Unicem (UNI, 3M
ESPE), Panavia F (PAN, Kuraray), RelyX Arc (ARC, 3M ESPE), RelyX Luting, (LUT,
3M ESPE) sono state misurate e confrontate con la superficie a intaglio di zirconia Lava. È
stata controllata la forza adesiva alla zirconia Lava preparata e lucidata.
Metodi: Sono stati realizzati 80 blocchetti campioni (10 x 10 x 2 mm) in zirconia Lava e
divisi in modo random in due gruppi con superfici differenti: (I) superficie specifica a intaglio e (II) superficie preparata e lucidata. Dopo la pulizia a ultrasuoni, i cilindri in resina
composita sono stati applicati ai campioni in zirconia con i cementi sopra menzionati. La
resistenza al taglio è stata testata con un Instron dopo una permanenza di 72 ore in acqua
distillata. I dati sono stati analizzati con ANOVA e comparazione multipla di Duncan (α =
0,05).
Risultati: Per il gruppo I, i valori medi di forza adesiva sono stati: UNI 10,95 ± 4,28 MPa
(a), PAN 12,20 ± 2,62 MPA (a), ARC 9,45 ± 1,89 MPA (a), LUT 5,75 ± 1,53 MPa (b).
Per il gruppo II, i valori medi di forza adesiva sono stati: UNI 18,03 ± 5,05 MPa (c), PAN
14,18 ± 1,24 MPA (c), ARC 13,95 ± 5,81 MPA (c), LUT 11,88 ± 2,57 MPa (d). Le stesse
lettere tra parentesi indicano una differenza statisticamente non significativa.
Conclusioni: La configurazione della superficie ha un’influenza significativa sulla forza
adesiva alla zirconia Lava: la forza adesiva alla superficie a intaglio è stata significativamente inferiore a quella della superficie lucidata. UNI, PAN e ARC non sono risultati
differenti tra loro, ma significativamente superiori rispetto a LUT, indipendentemente dalla
configurazione della superficie. Supportato da 3M™ ESPE™.
Scopo dello studio: Oggetto di questo studio è stata la forza adesiva di diversi cementi
all’ossido di zirconio Lava.
Risultati dello studio: I cemento compositi adesivi e RelyX™ Unicem di 3M™ ESPE™
hanno fatto registrare un’adesione significativamente superiore dei cementi vetroionomerici modificati. Mediante un processo di sabbiatura, l’adesione di tutti i gruppi
potrebbe ulteriormente migliorare.
Forza adesiva all’ossido di zirconio Lava
25
superficie a intaglio
superficie preparata e lucidata
20
MPa
15
10
5
0
RelyX™ Unicem
22
Panavia™ F
RelyX™ ARC
RelyX™ Luting
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IADR 2003
Lava™ & RelyX™ Unicem
Forza adesiva a lungo termine dei cementi adesivi alla ceramica a base di ossido di
zirconio
A. PIWOWARCZYK, K. LINDEMANN, P. OTTL, e H.-C. LAUER, Università di Francoforte, Germania
0060
Obiettivi: Questo studio ha valutato la forza adesiva a lungo termine dei cementi alla ceramica a base di ossido di zirconio (Lava, 3M ESPE) dopo due procedure di pre-trattamento.
Metodi: Metà dei campioni di zirconia sono stati sottoposti ad abrasione ad aria con allumina 100 µm a 2,8 bar, per 10 s. a una distanza di 10 mm (pre-trattamento I); l’altra metà
sono stati tribochimicamente rivestiti di silice con il sistema Rocatec (3M ESPE) (pretrattamenteo II). Materiali utilizzati: 1a) PermaCem autopolimerizzato (SC) (DMG), 1b)
PermaCem fotopolimerizzato (LC), 2a) RelyX ARC SC (3M ESPE), 2b) RelyX ARC LC,
3a) Panavia F SC (Kuraray), 3b) Panavia F LC, 4a) Variolink II SC (Ivoclar Vivadent),
4b) Variolink II LC, 5a) Nexus2 SC (Kerr). 5b) Nexus2 LC, 6a) Calibra SC (Dentsply
DeTrey), 6b) Calibra LC, 7a) RelyX Unicem SC (3M ESPE), 7b) RelyX Unicem LC. Sono
stati realizzati otto campioni per gruppo: il gruppo (A) è stato invecchiato e testato dopo
permanenza per 150 giorni in acqua a 37 °C; il gruppo (B) permanenza per 150 giorni in
acqua a 37 °C, poi ciclo termico (37,000X, 5-55 °C). Per analizzare i dati è stata utilizzata
la varianza One-Way ANOVA (p<0,05).
Risultati: Con pre-trattamento I, i cementi 3b, 7a e 7b hanno fatto registrare forze adesive
superiori indipendentemente dalla procedura di invecchiamento. Con pre-trattamento II, i
valori più alti sono stati ottenuti da 7b e 1b con 13,4 ± 1,1 MPa e 12,1 ± 3,8 MPa nel gruppo invecchiato (A). I risultati migliori nel gruppo invecchiato (B) sono stati raggiunti da 4b
con un valore di 11,2 ± 4,5 MPa. Seguono 3b, 7b e 1b con risultati rispettivamente di 9,9 ±
2,5 MPa, 8,9 ± 2,1 MPa e 8,2 ± 2,9 MPa.
Conclusioni: L’adesione alla zirconia sottoposta ad abrasione ad aria dei cementi 3b, 7a e
7b è stata superiore a tutti gli altri materiali, indipendentemente dalla procedura di invecchiamento. L’adesione più stabile alla zirconia tribochimicamente rivestita di silice è stata
registrata con i cementi 1a, 1b, 3b, 4b, 7a e 7b.
Scopo dello studio: Questo studio ha valutato la resistenza al taglio (forza adesiva) di
diversi cementi all’ossido di zirconio Lava™ 3M™ ESPE™ dopo pre-trattamenti differenti della superficie di ossido di zirconio e invecchiamento artificiale dopo permanenza in acqua e permanenza in acqua con ciclo termico.
Risultati dello studio: L’ossido di zirconio sottoposto ad abrasione ad aria ha fatto
registrare una delle adesioni migliori a RelyX™ Unicem LC e RelyX™ Unicem SC di
3M™ ESPE™, indipendentemente dall’invecchiamento artificiale. Questo è stato confermato anche dal pre-trattamento con sistema Rocatec. In caso di pre-trattamento
con sistema Rocatec 3M™ ESPE™, i valori assoluti risultano superiori a quelli dei campioni sabbiati.
Resistenza al taglio Lava™ / Al2O2
Resistenza al taglio Lava™ / Rocatec™
14
16
12
10
150d
150d/TC
12
10
8
MPa
MPa
14
150d
150d/TC
6
8
6
4
4
2
2
0
0
RelyX™
ARC
RelyX™ Panavia™ Panavia™ Variolink™ Variolink™ RelyX™
II
II
lightARC
Unicem
lightcured
lightcured
cured
RelyX™
Unicem
lightcured
RelyX™
ARC
RelyX™ Panavia™ Panavia™ Variolink™ Variolink™ RelyX™
II
II
ARC
Unicem
lightlightlightcured
cured
cured
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RelyX™
Unicem
lightcured
23
IADR 2004
3178
Lava™ & RelyX™ Luting Plus
Adesione dei cementi vetroionomerici a corone e tessuti duri
A. FALSAFI, T.T. TON, B.R. BROYLES, e D.D. KRUEGER, 3M ESPE Dental Products,
St. Paul, MN, USA
Obiettivi: Lo scopo di questo studio è stato quello di confrontare l’adesione di cementi
adesivi vetroionomerici modificati (RMGI) e autopolimerizzanti convenzionali a diversi
materiali per corone. I cementi utilizzati sono stati tre prodotti commerciali RMGI: RelyX
Luting o Viremer Luting (RLC, 3M ESPE), FujiCEM (FC, GC), Fuji Plus (FP, GC); un
vetroionomero (GI) commerciale convenzionale: Fuji I (F1, GC); e un cemento RMGI sperimentale (ExpC, 3M ESPE). RLC, FP sono sistemi polvere/liquido, mentre FC e ExpC
sono pasta/pasta.
Metodi: Per l’adesione a Lava, Procera e Rexillium le superficie sono state sabbiate. Cinque campioni per ciascuna categoria sono stati cementati e lasciati polimerizzare a 37 °C/95
% UR per 20 minuti e immersi in acqua deionizzata a 37 °C per 24 ore. La forza adesiva è
stata misurata con la modalità di taglio con Instron.
Risultati: I valori medi, con le relative deviazioni standard tra parentesi, sono elencati nella
tabella seguente:
Cemento Forza adesiva a Lava
adesivo (Ad-L), MPa
Forza adesiva a Procera Forza adesiva al
(Ad-P), MPa
Metallo (Ad-M), MPa
ExpC
27(3)
14(2)
11(3)
RLC
14(2)
11(3)
7(1)
FC
11(3)
9(1)
10(3)
FP
14(2)
10(3)
12(2)
F1
2,8(0,5)
2,8(1,6)
6,7(1,6)
Verrà presentato il confronto con diversi sistemi di dispensazione così come l’adesione a
dentina e smalto bovini.
Conclusioni: L’analisi ANOVA effettuata a p<0,05. ExpC ha fatto registrare un’adesione
significativamente superiore ai substrati Lava e Procera rispetto a FC, FP e F1. In generale,
i cementi compositi modificati hanno fatto registrare una forza adesiva significativamente
superiore alla ceramica rispetto al cemento convenzionale F1.
Scopo dello studio: lo scopo dello studio è stato quello di misurare la resistenza al
taglio di diversi cementi autopolimerizzanti convenzionali e cementi vetroionomerici
modificati all’ossido di zirconio Lava™ 3M™ ESPE™ in confronto con altri materiali per corone.
Risultati dello studio: RelyX™ Luting Plus 3M™ ESPE™ (= ExpC) ha fatto registrare un’adesione significativamente superiore all’ossido di zirconio Lava rispetto agli
altri materiali adesivi e per corone.
Adesione dei cementi vetroionomerici a corone e tessuti duri
30
25
ExpC
RLC
FC
FP
F1
MPa
20
15
10
5
0
Forza adesiva
a Lava (Ad-L)
24
Forza adesiva
a Procera (Ad-P)
Forza adesiva
al Metallo (Ad-M)
Il testo e le immagini si riferiscono a prodotti di marche diverse. Per informazioni sui marchi, riferirsi all’ultima pagina di questa pubblicazione.
Lava™
IADR 2002
Trasmissione di luce attraverso sottostrutture in ceramica integrale in combinazione con cemento
D. EDELHOFF, Università di Aachen, Germania e J. SORENSEN, Oregon Health &
Science University, USA
1779
Obiettivi: Questo studio ha quantificato la trasmissione di luce attraverso le strutture in
ceramica integrale in combinazione con due cementi adesivi (LM).
Metodi: Sono stati realizzati campioni a forma di disco (16 x 0,9 mm) in diverse ceramiche di colore A3 (Vident): A) Al2O3 densamente sinterizzata, EX) Sperimentale (OHSURWTH, Ivoclar Vivadent (IV)), IA) Al2O3 infiltrata (In-Ceram (IC) Alumina, Vident), IS)
MgAl2O4 infiltrata (IC Spinell), IAZ) Al2O3 / ZrO2 infiltrata (ICZirconia), L) Litio disilicato (Empress2, IV), Z) ZrO2-Y2O3 (Lava, 3M ESPE), I dischi in ceramica sono stati ricoperti con uno strato di 0,1 mm di 1) fosfato di zinco (Harvard Dental) o 2) cemento composito a doppia polimerizzazione (Variolink trasparente, IV). Come riferimento (3) sono stati
utilizzati dischi in ceramica da 1 mm non ricoperti. I campioni (3/gruppo) sono stati testati
dopo una permanenza di 30 giorni in saliva artificiale. La trasmissione di luce attraverso i
campioni è stata determinata con uno spettrofotometro (DU-7, Beckman) con coefficiente
di trasmissione diretta (tc) (%) per lunghezze d’onda (λ) da 400 a 700 nm.
Risultati: I valori sono dati come tc globale, calcolati come 400-700 tc (λ)dλ integrale,
medie (DS):
AL2O3
EX
Inceram Spinell
1) 37,2 (3,0)ab 42,9 (3,8)b
Inceram Empress
Zirconia
21,6 (1,6) 46,6 (3,2)b 5,6 (0,7)I
Lava
31,8 (2,8)a 34,1 (2,3)a
2) 61,8 (5,0)c
400,6 (34,6) 32,4 (1,5) 81,8 (4,0)d 6.3 (0,9)I
77,3 (4,9)d 51,2 (5,8)Zc
3) 55,2 (4,4)
301,7 (47,8) 26,1 (0,3) 78,5 (3,6)
66,7 (3,0)
4,9 (0,6)I
45,3 (1,1)Z
Conclusioni: ANOVA ha mostrato differenze significative (p<0,05) tra i valori globali tc a
seconda del tipo di ceramica e LM (n.s.= stesso esponente). Il valore tc globale è aumentato
significativamente quando è stato usato LM-2. Le ceramiche con maggior traslucenza
hanno fatto registrare una sensibilità maggiore al tipo di cemento rispetto alle ceramiche
opache.
Scopo dello studio: Lo scopo dello studio è stato quello di dimostrare che la trasmissione della luce dipende dai diversi cementi adesivi.
Risultati dello studio: I materiali più trasparenti hanno fatto registrare una maggior
dipendenza dai materiali adesivi. Comunque, l’ossido di zirconio Lava™ 3M™ ESPE™
ha mostrato un’elevata traslucenza rispetto ad altri materiali come In-Ceram, nonostante in questo studio non sia stato considerato lo spessore inferiore della parete
necessario per i restauri Lava e che migliora ulteriormente la traslucenza.
Trasmissione della luce rispetto al materiale adesivo
fosfato di zinco (Harvard Dental)
cemento resinoso a doppia polimerizzazione (Variolink™ trasparente)
non ricoperto
Coefficiente di trasmissione
100
80
60
40
20
0
Densely
sintered
Al2O3
In-Ceram®
Aluminia
In-Ceram®
Spinell
In-Ceram®
Zirconia
Empress® 2
Lava™
Il testo e le immagini si riferiscono a prodotti di marche diverse. Per informazioni sui marchi, riferirsi all’ultima pagina di questa pubblicazione.
25
Lava™
ADM 2004
P77
Caratteristiche di adesione di Lava™ Ceram sul materiale Lava™ Zirconia
A. BEHRENS, B. BURGER e H. HAUPTMANN* (3M ESPE AG, Seefeld, Germania)
Obiettivi: con l’introduzione della zirconia come materiale base, sono state sviluppate nuove
ceramiche di rivestimento. Lava™ Ceram (3M ESPE, Germania) è stata ideata in modo specifico per la zirconia Lava™ (3M ESPE, Germania) non solo per quanto riguarda l’estetica, ma
anche per quanto riguarda le caratteristiche meccaniche e il coefficiente di espansione termica.
Lo scopo dello studio è stato quello di evidenziare il meccanismo di adesione tra il materiale
della sottostruttura e quello di rivestimento con riferimento al coefficiente di espansione termica
e all’adesione meccanica/chimica.
Metodi: le sottostrutture realizzate in zirconia sono state rivestite con ceramica (Lava™ Ceram,
3M ESPE), riscaldate a diverse temperature e raffreddate in acqua a 23° C. È stata determinata
la temperatura alla quale è avvenuta la prima formazione di screpolature nella ceramica di rivestimento (test di shock termico) come indicazione degli stress residui dovuti a discordanza CTE.
Inoltre, 22 campioni di zirconia (d=15 mm, h=2 mm) sono stati parzialmente ricoperti (d=6,1
mm, h=4 mm) con ceramica di rivestimento, divisi in due gruppi, di cui uno è stato immediatamente sottoposto a carico di trazione fino alla frattura, mentre l’altro è stato prima sottoposto a
termociclo (10.000, 5°/55°) e poi sottoposto a carico di trazione (1 mm/min). I campioni fratturati sono stati successivamente analizzati al microscopio ottico e/o con SEM. Inoltre, la ceramica di rivestimento di un campione in zirconia è stata parzialmente mordenzata per visualizzare
e analizzare l’interfaccia tra i due materiali. Per un confronto, anche alcuni campioni in PFM
(Vita Omega/Vita on Pors On 4/ Degussa) sono stati sottoposti al test di trazione.
Risultati: il test di shock termico ha mostrato un valore molto alto di 150° che indica una presenza molto bassa di stress residui, il che concorda con la minima discordanza del coefficiente
medio dell’espansione termica di ΔCTE H 0,5 µm/m≈K (cioè Lava Zirconia: 10,41 µm/m≈K,
ceramica Lava MO A4: 9,97 µm/m≈K)
Resistenza alla trazione e StDev (MPa)
Iniziale
Dopo termociclo
Lava Ceram/Lava Frame
28,9 ± 4,0
27,5 ± 3,9
Vita Omega/Pors On 4
21,6 ± 3,6
20,9 ± 7,0
In tutti i casi, la frattura è stata coesiva nella ceramica di rivestimento. In confronto con il sistema PFM, la resistenza al taglio iniziale e dopo termociclo è su un livello molto alto. Come
dimostrato, il termociclo non ha un impatto significativo sulla resistenza alla trazione.
Conclusioni: i test di shock termico e le prove di resistenza alla trazione in combinazione con
l’analisi della frattura tramite SEM sottolineano i risultati degli studi clinici (vedi P. Pospiech
Università di Saarland, Homburg, IADR 2003, Abstract No. 0817, Gothenburg, SE) come pure
di altri casi clinici sotto osservazione per un periodo di oltre 4 anni.
Scopo dello studio: lo scopo dello studio è stato quello di mostrare il meccanismo di adesione tra Lava Frame Zirconia e la ceramica di rivestimento Lava Ceram con riferimento al
coefficiente di espansione termica e adesione meccanica/chimica.
Risultati dello studio: i risultati di questo studio mostrano una adesione molto buona e
affidabile di Lava Ceram su Lava Frame Zirconia.
Resistenza alla trazione della ceramica da rivestimento
su diversi materiali
Resistenza alla trazione
40
Iniziale
Dopo termociclo
35
30
25
20
15
10
5
0
Lava™ Ceram / Lava™ Frame
26
Vita Omega® / Pors On 4
Il testo e le immagini si riferiscono a prodotti di marche diverse. Per informazioni sui marchi, riferirsi all’ultima pagina di questa pubblicazione.
IADR 2005
Lava™
Resistenza di corone singole in zirconia in relazione al design della sottostruttura
J. FISCHER, Dental School, Berna, Svizzera
0546
Obiettivi: è possibile realizzare tramite CAD/CAM sottostrutture in zirconia per corone
e ponti. Per ragioni estetiche, queste sottostrutture devono essere rivestite con ceramiche
feldspatica. Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare la resistenza allo stress
termico di corone singole in zirconia ceramizzate e la loro resistenza alla frattura, con sottostruttura in due diversi design.
Metodi: è stato realizzato un modello di canino superiore con una spalla circonferenziale
con una lega di CoCr e fuso in gesso. Il moncone in gesso è stato passato allo scanner e
sono state realizzate 88 sottostrutture in zirconia (Lava™, 3M ESPE, Seefeld, Germania). 44
di queste sottostrutture sono state realizzate con uno spessore di parete costante e 44 sono
state modellate anatomicamente per supportare la ceramica di rivestimento, seguendo i
principi della realizzazione dei restauri in metallo-ceramica. Questi gruppi sono stati divisi
in sottogruppi di 22 sottostrutture rivestite con Lava™ Ceram (3M ESPE) o con Cerabien
ZR (Noritake, Nagoya, Japan) usando un calibro per ottenere la stessa dimensione per tutti
i rivestimenti. 12 campioni di ciascun gruppo sono stati sottoposti al test di shock termico.
Per questo test. i campioni sono stati riscaldati per mezz’ora a 90°C, raffreddati in acqua
ghiacciata ed esaminati al microscopio (40 x) per rilevare le incrinature. Questa procedura
è stata ripetuta, aumentando ogni volta la temperatura di 15K, fino ad arrivare a 165°C.
Inoltre, per i rimanenti 10 campioni di ogni gruppo è stata misurata la resistenza alla frattura cementando le corone con cemento vetroionomerico (Ketak Cem, 3M ESPE ) su moncone master in metallo e applicando un carico sul bordo incisale con angolazione di 45°.
Risultati: il test di shock termico non ha evidenziato rilevanti differenze tra i quattro sottogruppi. La resistenza alla frattura di Lava™ Ceram e Cerabien ZR è stata simile, ma la
resistenza alla frattura del design anatomico è risultata aumentata del 30 %.
Conclusioni: è più opportuno realizzare strutture in zirconia con design anatomico.
Scopo dello studio: è stata analizzata l’influenza di un supporto ottimale della ceramica di rivestimento tramite la sottostruttura Lava™ Frame Zirconia.
Risultati dello studio: un design anatomico della sottostruttura Lava Frame Zirconia,
creato dalla caratteristica wax knife del software Lava, ha migliorato la resistenza dell’intero restauro grazie all’ottimizzazione dello strato della ceramica di rivestimento.
Il testo e le immagini si riferiscono a prodotti di marche diverse. Per informazioni sui marchi, riferirsi all’ultima pagina di questa pubblicazione.
27
Lava™
IADR 2005
1764
Adattamento marginale dei restauri in zirconia con tre/quattro denti pilastro
G. HERTLEIN, R. FRANKE, C. WASTIAN, e K. WATZEK, 3M ESPE AG, Seefeld,
Germania
Obiettivi: il successo clinico dei restauri realizzati con CAD/CAM dipende principalmente dalle proprietà meccaniche e dal design del restauro, ma anche dalla precisione del processo CAD/CAM. Questa precisione si esprime clinicamente nell’adattamento marginale.
Con l’aumentare del numero dei denti pilastro nei restauri, il buon adattamento marginale
diventa una sfida. Lo scopo di questo studio è stato quello di determinare l’adattamento
marginale dei restauri realizzati in zirconia con tre o quattro denti pilastro.
Metodi: sono stati effettuati restauri per 5 diverse situazioni cliniche rispettivamente di
ponti a 4 elementi e 4 corone splintate, realizzati in Lava™ Zirconia tramite Lava System
(3M ESPE AG). Dopo la realizzazione di ciascun manufatto, la sottostruttura è stata cementata sui monconi scannerizzati e successivamente immersa in acrilico. I campioni sono stati
sezionati in modo vestibololinguale e mesiodistale. Sono stati quindi utilizzati uno stereoscopio e uno speciale software di analisi (analysys, Soft Imaging –System GmbH) per la
determinazione dell’apertura marginale (MO) e dell’apertura marginale assoluta (AMO)
delle sezioni trasversali. I dati sono stati confrontati con risultati precedenti relativi a ponti
a 3 elementi con due monconi.
Risultati: vi è una differenza significativa dei valori MO tra le tre indicazioni con un valore di MO più alto per le quattro corone splintate (One-way ANOVA, p<0,05, Test di Tukey).
Comunque, l’adattamento marginale delle quattro corone splintate è paragonabile e migliore, rispettivamente, ai dati in letteratura nonostante l’elevato numero di denti pilastro (Tinschert et al. 2001, Boenig et al. 2000, May et al. 1998, Beuer et al 2003, Kerschbaum et al.
1998). I valori AMO non risultano significativamente differenti (One-way ANOVA).
Indicazione
MO (µm)
AMO (µm)
OOOO
38 ± 22 (n = 20)
72 ± 43 (n = 20)
OOXO
24 ± 20 (n = 27)
71 ± 46 (n = 27)
OXO
25 ± 10 (n = 30)
59 ± 21 (n = 30)
0 = dente pilastro, X = pontic
Conclusioni: con un valore di MO inferiore a 50 µm, sia i ponti a 4 elementi con tre pilastri
sia le 4 corone splintate realizzati in zirconia hanno mostrato un adattamento marginale
molto buono.
Scopo dello studio: è stato determinato l’adattamento marginale dei restauri Lava
Frame Zirconia realizzati con CAD/CAM con tre e quattro denti pilastro.
Risultati dello studio: i ponti a 4 elementi con tre denti pilastro e 4 corone splintate realizzati con il sistema Lava hanno mostrato un adattamento marginale molto
buono.
Il grafico mostra l’apertura marginale (MO) e
l’apertura marginale assoluta (AMO) delle diverse indicazioni LAVA
Adattamento marginale (µm)
120
MO (µm)
AMO (µm)
100
80
60
40
20
0
OOOO
28
OOXO
OXO
Il testo e le immagini si riferiscono a prodotti di marche diverse. Per informazioni sui marchi, riferirsi all’ultima pagina di questa pubblicazione.
Lava™
IADR 2003
Tempo di fresatura vs. adattamento marginale di restauri in zirconia realizzati con
CAD/CAM
G. HERTLEIN, M. KRAEMER, T. SPRENGART, e K. WATZEK, 3M ESPE AG, Seefeld, Germania
1455
Obiettivi: La realizzazione più veloce dei restauri in ceramica integrale è il fattore chiave
per le prestazioni economiche di un sistema CAD/CAM. D’altra parte, i parametri rilevanti
dal punto di vista clinico e che sono determinanti per il restauro finale non devono essere
influenzati dal tempo di fresatura. Lo scopo di questo studio è stato quello di determinare
se l’adattamento marginale dei ponti in ossido di zirconio realizzati con CAD/CAM sia
influenzato da una riduzione del tempo di fresatura. Questa riduzione è stata ottenuta ottimizzando le strategie di fresatura e i parametri del processo di lavorazione.
Metodi: Le sottostrutture per ponti in ossido di zirconio Lava™ (3M ESPE AG) sono
state realizzate con il sistema Lava. Dopo la realizzazione, ciascuna sottostruttura è stata
cementata su pilastri, successivamente inglobati in acrilico. I campioni sono stati sezionati fronte-lingualmente e mesio-distalmente. Sono stati utilizzati uno stereomicroscopio e
uno speciale software di analisi (analySIS, Soft Imaging-System GmbH) per determinare
l’apertura marginale (MO) e l’apertura marginale assoluta (AMO) delle sezioni trasversali
(secondo Holmes et al., J. Prosth. Dent. 1989; 62:405-408). Cinque campioni (due strutture
a tre elementi anteriori e tre posteriori) sono stati fresati con processo standard (75 minuti)
e con processo ottimizzato (56 minuti). Sono stati spaziati in modo uguale sei punti di riferimento per campione intorno ai margini (n= 30).
Risultati: per i due tempi di fresatura (75 e 56 minuti rispettivamente) si sono registrate le
seguenti medie per i valori MO e AMO in µm: MO: 25 ± 12; 25 ± 10; AMO: 61 ± 25; 59
± 21. Questi valori sono paragonabili ai dati dei ponti in zirconia InCeram realizzati con
CAD/CAM forniti da Vita (Tinschert et al., Oper Dent 2001; 26(4):367-374). Non è stata
rilevata differenza tra il processo di lavorazione standard e quello più breve nei gruppi MO
e AMO utilizzando un’ulteriore analisi statistica (ANOVA One-way; p ≥ 0,05).
Conclusioni: Una riduzione del 25% del tempo di fresatura di una sottostruttura per ponte
a tre elementi in zirconia ha come risultato la stessa precisione di adattamento (AMO: 59 ±
21 µm) del processo di lavorazione standard.
Scopo dello studio: Questo studio ha valutato l’influenza rispettivamente del tempo di
fresatura e di quello del processo ottimizzato sull’adattamento marginale dei ponti in
ossido di zirconio Lava™ 3M™ ESPE™. Questi ponti sono stati realizzati con il sistema
Lava CAD/CAM. Il tempo potrebbe essere ridotto ottimizzando le strategie di fresatura e i parametri del processo.
Risultati dello studio: Non è stata osservata alcuna differenza tra il processo di fresatura standard e quello più breve in riferimento all’adattamento marginale nei gruppi
Mo e AMO. Il sistema Lava permette di ridurre del 25% il tempo di fresatura di ponti
a tre elementi, mantenendo inalterata la qualità.
[µm]
Adattamento marginale secondo il tempo di fresatura
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
75 min.
56 min.
25
61
59
25
apertura marginale µm
apertura marginale assoluta µm
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29
Lava™
AADR 2001
0049
Adattamento marginale di protesi in ceramica integrale zirconia realizzate con
CAD/CAM
G. HERTLEIN*, S. HOESCHELER, S. FRANK, D. SUTTOR, 3M ESPE AG, 82229
Seefeld, Germania
L’utilizzo di blocchi di zirconia presinterizzata per la realizzazione di protesi con CAD/
CAM ha il vantaggio di tempi di lavorazione ridotti e minore usura dello strumento. Però,
al contrario dei metalli, la contrazione da sinterizzazione deve essere controllata con molta
accuratezza. Lo scopo di questo lavoro è stato quello di verificare se sia possibile raggiungere la stessa precisione di adattamento utilizzando zirconia presinterizzata o metallo
(ottone, titanio). Il sistema CAD/CAM qui utilizzato che 3M ESPE sta attualmente sviluppando è formato da uno scanner ottico, un modulo software e una macchina di fresatura su
tre assi. Gli strumenti di taglio tradizionali sono stati utilizzati per la modellazione della
sottostruttura. Dopo la loro realizzazione, ciascuna sottostruttura è stata cementata su pilastri mediante adesivo (Nimetic-Bond®, 3M ESPE) e successivamente inglobati in resina. I
campioni sono stati sezionati fronte-lingualmente e mesio-distalmente. Sono stati utilizzati
uno stereomicroscopio e uno speciale software di analisi (analySIS, Soft Imaging-System
GmbH) per determinare l’apertura marginale (MO) e l’apertura marginale assoluta (AMO)
delle sezioni trasversali (secondo Holmes et al., J. Prosth. Dent. 1989; 62:405-408). In questa ricerca sono state utilizzate sottostrutture per denti anteriori, premolari e molari. Per
ciascun materiale, sono state prese cinque corone con tre punti di misurazione ciascuna per
la valutazione statistica (vedere tabella successiva). Tutti i punti di riferimento sono stati
spaziati in modo uguale lungo i margini coronali.
Ottone
Titanio
Zirconia
MO:
33 ± 25 µm
43 ± 19 µm
38 ± 20 µm
(medie ± deviazioni standard; n = 15)
AMO:
55 ± 24 µm
70 ± 22 µm
72 ± 36 µm
(medie ± deviazioni standard; n = 15)
Questi valori sono paragonabili ai dati delle corone Procera (May et al., J. Prosth. Dent.
1998;80:394-404). Non si è osservata alcuna differenza tra i materiali considerati nei gruppi MO e AMO utilizzando le ulteriori analisi statistiche (test pairwise, p ≤ 0,005). Questa
ricerca ha dimostrato che i blocchi di zirconia presinterizzata possono essere lavorati e sinterizzati ottenendo la stessa elevata precisione (AMO: 72 ± 36 µm) raggiunta dai metalli,
com eil titanio (AMO: 70 ± 22 µm).
Scopo dello studio: Lo scopo di questo studio è stato quello di verificare se sia possibile ottenere la stessa precisione di adattamento utilizzando ossido di zirconio presinterizzato o metallo (ottone, titanio) con il procedimento CAD/CAM del sistema Lava.
Risultati dello studio: Non si è osservata alcuna differenza significativa tra i materiali testati. Utilizzando il sistema Lava™ 3M™ ESPE™, i blocchi di ossido di zirconio
presinterizzato possono essere lavorati e sinterizzati con la stessa elevata precisione
raggiunta dei metalli, per es. il titanio. I restauri in ossido di zirconio Lava mostrano
un eccellente adattamento marginale.
Adattamento marginale delle corone
100
MO
AMO
[µm]
80
60
40
20
0
ottone
30
titanio
zirconia
Il testo e le immagini si riferiscono a prodotti di marche diverse. Per informazioni sui marchi, riferirsi all’ultima pagina di questa pubblicazione.
Lava™ & RelyX™ Unicem
CED 2002
Adattamento marginale della ceramica ZrO2 CAD/CAM con cementi differenti
0122
M. ROSENTRITT*, M. BEHR, R. LANG, G.GRÖGER, G. HANDEL, Reparto di
Odontoiatria protesica, Università di Regensburg, Germania
Lo scopo di questo studio è stato quello di verificare l’adattamento marginale tra protesi parziali fisse (FPD) in ceramica integrale ZrO2 CAD/CAM e denti umani utilizzando
cementi differenti. Sono state realizzate 32 FPD a tre elementi in ceramica integrale ZrO2
CAD/CAM Lava/Lava Ceram (3M ESPE, G) e fissate su molari umani con i cementi compositi Variolink II/Syntac Classic (Ivoclar Vivadent, FL), Panavia F/ED (Kuraray, J), Compolute/EBS Multi e il nuovo cemento composito autoadesivo RelyX Unicem (entrambi 3M
ESPE). Prima e dopo il ciclo termico e il carico meccanico (TCML: 6000 x 5°/55 °C, H20,
2 min. per ciclo, 1,2*106x50 N), l’adattamento marginale è stato determinato mediante
microscopio a scansione elettronica su replica in resina. La microinfiltrazione è stata determinata ai margini cervicali tramite test di penetrazione del colore dopo TCML (0,5%, solv.
fucsina, 16 ore).
Statistiche: test Mann-Whitney-U (p ≤ 0,05).
Prima/dopo
Margine
Variolink 2 Panavia F
Compolute RelyX
TCML
Unicem
Margine
perfetto [%]
cemento/dente 90,0/85,0
99,5/99,0
99,0/99,0
99,5/99,5
cemento/corona 92,0/85,5
99,0/99,0
100,0/98,5
98,5/98,0
Microinfiltrazione
[%]
cemento/dente 76,5
0,0
3,0
0,0
cemento/corona 100,0
3,5
2,5
0,0
Dopo la simulazione dello stress, tutti i cementi hanno fatto registrare un paragonabile
buon adattamento marginale alla ceramica Lava CAD/CAM. Solo per Variolink II si sono
registrate parti inferiori di adattamento marginale e valori più alti di microinfiltrazione. Per
RelyX Unicem senza adesivo non si sono registrate differenze in confronto a Compolute
o Panavia F. Panavia F, Compolute e RelyX Unicem non hanno mostrato limitazioni alla
cementazione di FPD in ZrO2 CAD/CAM.
Scopo dello studio: Questo studio ha esaminato l’adattamento marginale e il sigillo
marginale dei ponti fissi Lava in ossido di zirconio e ricoperti con Lava™ Ceram 3M™
ESPE™, cementati con diversi cementi e successivamente sottoposti a ciclo termico e
simulazione di masticazione.
Risultati dello studio: RelyX™ Unicem di 3M™ ESPE™ ha fatto registrare gli stessi
eccellenti risultati dopo il test di stress come Panavia™ F / Ed primer e Compolute™ /
EBS multi.
110
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
Microinfiltrazione (cemento/dente)
cemento
dente
[%]
[%]
Margine perfetto
Vario link™ II
Syntac Classic
Panavia™ F
Ed Primer
Compolute™/
EBS™ Multi
RelyX™
Unicem
110
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
Vario link™ II
Syntac Classic
Panavia™ F
Ed Primer
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Compolute™/
EBS™ Multi
RelyX™
Unicem
31
Lava™
IADR 2003
1355
Dimensioni cliniche del connettore delle FPD in ceramica integrale realizzate con
CAD/CAM
S. REICH, Università di Erlangen-Nuremberg, Germania
Obiettivi: Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare la fattibilità clinica delle
dimensioni del connettore di due materiali ceramici per sottostrutture per ponti a tre elementi fino a una lunghezza massima di 30 mm.
Metodi: 20 pazienti, che mostravano indicazioni per ponti a tre elementi, sono stati divisi
in due gruppi a random. Per il gruppo (A) le sottostrutture InCeram Zirconia (ZIR) sono
state fresate con il sistema Cerec Inlab™ e per il gruppo (B) le sottostrutture in Y-ZrO2
(ZRO) sono state realizzate con il sistema Lava™. Prima della laminatura, le dimensioni
mesiale e distale del connettore, la dimensione verticale massima mesiale e distale dei connettori e la distanza tra il pilastro mesiale e distale sono state misurate e confrontate con
le raccomandazioni dei rispettivi produttori. I dati di (ZIR) e (ZOR) sono stati confrontati
statisticamente con il CHI square test sia che sia stato possibile mantenere le dimensioni
raccomandate del connettore oppure no.
Risultati: nel gruppo (ZRO) le dimensioni di 19 connettori su 20 (10 sottostrutture con 2
connettori ciascuna) rientravano nelle dimensioni raccomandate. Un connettore (8,8 mm2)
era al di sotto della dimensione raccomandata di 9 mm2. Nel gruppo (ZIR) in 16 casi non
è stato possibile mantenere le dimensioni raccomandate a causa delle limitate dimensioni
intraorali.
Gruppo
N
Dimensioni raccomandate
mantenute
Dimensioni raccomandate
non mantenute
[A]
20
4
16
[B]
20
19
1
Secondo il CHI square test, i dati tra (A) e (B) differiscono significativamente a p ≤ 0,05.
Conclusioni: Le dimensioni raccomandate del connettore per (ZIR) si basano sulla tecnologia della divisione del modello Zirconia e potrebbero non considerare la migliorate
proprietà fisiche del materiale lavorato in modo standardizzato (ZIR). Secondo i risultati di
questa ricerca, (ZRO) promette una gamma più ampia di indicazioni. Nel frattempo, sono
stati realizzati elementi lavorabili in ZrO2 per Cerec InLab™.
Supportato da 3m ESPE AG, Vita Zahnfabrik, Sirona Dental Systems.
Scopo dello studio: Questo studio ha valutato la fattibilità clinica delle dimensioni
del connettore delle sottostrutture InCeram® Zirconia (Cerec InLab™) e in ossido di
zirconio Lava™ (3M ESPE) per ponti a tre elementi fino a una lunghezza massima di
30 mm.
Risultati dello studio: Nel gruppo ossido di zirconio Lava (3M ESPE) 19 connettori su
20 hanno mantenuto le dimensioni raccomandate mentre solo 4 le hanno mantenute
nel gruppo InCeram Zirconia (Cerec InLab™). Di conseguenza, l’ossido di zirconio
Lava (3M ESPE) promette una gamma più ampia di indicazioni sia dal punto di vista
funzionale sia da quello estetico.
Numero di connettori
Dimensioni cliniche del connettore
InCeram® (Cerec® Inlab)
Y-ZrO2 (Lava™)
20
18
16
14
12
10
8
6
4
2
0
dimensioni mantenute
32
dimensioni non mantenute
Il testo e le immagini si riferiscono a prodotti di marche diverse. Per informazioni sui marchi, riferirsi all’ultima pagina di questa pubblicazione.
IADR 2005
Lava™
Efficacia clinica di protesi parziali fisse posteriori su base Y-TZP
A.J. RAIGRODSKI1, G.J. CHICHE2, N. POTIKET2, J.L. HOCHSTEDLER2, S.E.
MOHAMED2, S. BILLIOT2, e D.E. MERCANTE2, 1 Università di Washington, Seattle,
USA, 2 Louisiana State University, New Orleans, USA
0226
Obiettivi: determinare l’efficacia clinica di protesi parziali fisse posteriori (FPD) a tre elementi su base di policristalli tetragonali di ossido di zirconio e ittrio (Y-TZP).
Metodi: utilizzando specifici criteri di inclusione ed esclusione, sono stati coinvolti nello
studio soggetti a cui mancava il secondo premolare o il primo molare, che avevano mantenuto i monconi mesiali e distali e i denti antagonisti e che avevano firmato un modulo di
consenso approvato da LSUHSC IRB. Sono state applicate venti FPD (LavaTM, 3M ESPE)
in 16 soggetti. Tutti i denti pilastro sono stati preparati in modo standardizzato: riduzione
occlusale di 1,5-2 mm; riduzione assiale di 1-1,5 mm con conicità di 10°; linea di finitura
con spalla arrotondata a 360° con ampiezza di un millimetro, localizzata 0,5 mm sotto gengiva sul lato vestibolare e sopra gengiva su quello linguale su struttura dentale sana. Tutti
gli angoli sono stati arrotondati. Il design del pontic è stato di tipo ridge-lap modificato.
Le impronte sono state rilevate con materiale polivinilsilossano (Express, 3M ESPE). Le
sottostrutture in Y-TZP sono state realizzate con tecnologia CAD/CAM con uno spessore di
0,6 mm e un’area di connessione di non meno di 9 mm2. Le FPD sono state cementate con
cemento vetroionomerico modificato con resina (RelyX Luting, 3M ESPE). Le sedute di
controllo sono state effettuate dopo 2 settimane, 6, 12, 18 e 24 mesi. Le misurazioni delle
fratture cliniche, la decolorazione marginale, l’adattamento marginale, il verificarsi di carie
prossimali e le patologie periapicali sono stati determinati nel tempo con i criteri di Ryge
modificati.
Risultati: il periodo medio di follow-up è stato di 12,6 mesi (nel settembre 2004) e tutte le
20 FPD eccetto una sono state classificate come alfa per tutti i parametri considerati. Non
sono stati rilevati insuccessi. È stata rilevata una lieve scheggiatura della ceramica di rivestimento in una FPD classificata come beta.
Conclusioni: Le FPD posteriori a tre elementi in Y-TZP hanno dimostrato buone prestazioni a breve termine. È necessario un ulteriore follow up per determinare la loro efficacia a
lungo termine.
Protesi parziale fissa in Lava™
Scopo dello studio: è stata determinata la prestazione clinica di ponti posteriori a tre
elementi Lava Zirconia.
Risultati dello studio: dopo un tempo medio di osservazione di un anno non è stato
rilevato alcun insuccesso dei restauri Lava Zirconia. Tutte le FPD eccetto una sono
state classificate come alfa per tutti i parametri considerati.
Il testo e le immagini si riferiscono a prodotti di marche diverse. Per informazioni sui marchi, riferirsi all’ultima pagina di questa pubblicazione.
33
IADR 2003
0817
Lava™
Valutazione clinica di ponti per posteriori in ceramica integrale basata su ossido di
zirconio: risultati a due anni
P.R. POSPIECH1, P.R. ROUNTREE2, e F.P. NOTHDURFT1, 1 Saarland University/Homburg, Homburg/Saar, Germania, 2 Ludwig-Maximilians-University, Munich, Germania
Grazie ai moderni sistemi CAD/CAM, è possibile utilizzare le ceramiche zirconia ad alta
resistenza per la realizzazione di ponti e corone in ceramica integrale. I produttori ora raccomandano ponti fissi che includano la sostituzione di molari. I precedenti esperimenti in
vitro su ponti per posteriori a tre e a quattro elementi hanno rilevato una resistenza sufficientemente elevata per effettuare uno studio clinico.
Obiettivi: Lo scopo di questo studio prospettico è stato quello di osservare le prestazioni
cliniche di ponti posteriori per la sostituzione di molari.
Materiali e metodi: Dall’ottobre 2000 sono stati posizionati 38 ponti in 36 pazienti. Tutti i
pilastri sono stati preparati per corone intere. In tutti i casi è stato preparato un chamfer con
profondità di 1,2 mm. Le impronte sono state rilevate con i polieteri Impregum Penta/Permadyne. Lo spessore della parete della sottostruttura in zirconia era di 0,6 mm, l’area del
connettore è stata realizzata con un piano trasversale di 9 mm2. I ponti sono stati cementati
in modo convenzionale con il cemento vetroionomerico Ketac Cem. I richiami sono stati
fatti dopo 2 settimane, 6, 12 e 14 mesi. Sono stati giudicati l’adattamento dei ponti sui
pilastri, la decolorazione del margine gengivale, la qualità della superficie, gli insuccessi e
le reazioni allergiche.
Risultati: Tutti i ponti sono stati inseriti un perfetto adattamento marginale. In tre casi le
sottostrutture in zirconia hanno dovuto essere fresate due volte. Il periodo di osservazione
medio è stato di 16,8 mesi (nell’ottobre 2002). Non si sono registrati insuccessi totali, in un
caso si è verificata una piccola scheggiatura del materiale di rivestimento. Non sono state
osservate reazioni allergiche o influenze negative sul margine gengivale.
Conclusioni: Dopo due anni di applicazione clinica, è possibile apprezzare le buone
prestazioni dei ponti per posteriori in ossido di zirconio, sebbene il tempo di applicazione
clinica non sia sufficientemente lungo per stabilire raccomandazioni generali. Lo studio è
stato supportato da 3M ESPE, Seefeld, Germania.
Scopo dello studio: Questo studio ha valutato la prestazioni cliniche dei ponti in ossido
di zirconio Lava™ 3M™ ESPE™ con rivestimento in LavaCeram. Il periodo di osservazione medio è stato di 16,8 mesi
Risultati dello studio: Non si è registrato alcun insuccesso totale, né reazioni allergiche
o influenze negative sul margine gengivale. Dopo due anni, è stato possibile valutare le
prestazioni molto buone dei ponti per posteriori Lava.
34
Il testo e le immagini si riferiscono a prodotti di marche diverse. Per informazioni sui marchi, riferirsi all’ultima pagina di questa pubblicazione.
CED 2004
Lava™
Studio prospettico sul comportamento a lungo termine dei ponti a base di ossido di
zirconio (Lava): risultati a tre anni
P. POSPIECH, F. NOTHDURFT, Reparto di Odontoiatria protesica e Scienza dei materiali dentali, Sasrland University, Homburg, Germania
230
Grazie ai processi di lavorazione CAD/CAM, è possibile utilizzare le ceramiche zirconia
ad alta resistenza per la realizzazione di ponti in ceramica integrale. La resistenza di questi materiali permette la cementazione convenzionale, semplificando il lavoro quotidiano.
Alcuni studi in vitro su ponti per posteriori a tre e a quattro elementi hanno rilevato una
resistenza sufficientemente elevata per effettuare studi clinici controllati.
Obiettivi: Lo scopo di questo studio prospettico è stato quello di osservare le prestazioni
cliniche dei ponti per posteriori per la sostituzione di molari.
Materiali e metodi: Dall’ottobre 2000 sono stati posizionati 35 ponti. Tutti i pilastri sono
stati preparati per corone complete. In tutti i casi è stato preparato un chamfer con profondità di 1,2 mm. Le impronte sono state rilevate con i polieteri Impregum Penta/Permadyne.
Lo spessore della parete assiale della sottostruttura in zirconia era di 0,6 mm, l’area del
connettore è stata realizzata con un piano trasversale di almeno 9 mm2. Le sottostrutture
sono state rivestite con la nuova ceramica di rivestimento LavaCeram. I ponti sono stati
cementati in modo convenzionale con il cemento vetroionomerico Ketac Cem. I richiami sono avvenuti nel dicembre 2003, dopo un periodo di osservazione di 3 anni. In quel
momento è stato possibile valutare 30 ponti. Sono stati giudicati l’adattamento dei ponti sui
pilastri, la decolorazione del margine gengivale, la qualità della superficie, gli insuccessi e
le reazioni allergiche.
Risultati: Tutti i ponti presentavano un perfetto adattamento marginale. Non si sono verificate modifiche nell’adattamento o carie secondarie. Non si sono registrati insuccessi totali,
in un caso si è verificata una piccola scheggiatura del materiale di rivestimento. Non sono
state osservate reazioni allergiche o influenze negative sul margine gengivale.
Conclusioni: Dopo tre anni di applicazione clinica, è possibile apprezzare le elevate prestazioni dei ponti per posteriori in ossido di zirconio. Lo studio è stato supportato da 3M
ESPE, Seefeld, Germania.
Scopo dello studio: Questo studio ha valutato le prestazioni cliniche dei ponti in ossido
di zirconio Lava™ 3M™ ESPE™ con rivestimento in LavaCeram.
Risultati dello studio: Non si è registrato alcun insuccesso totale, né reazioni allergiche
o influenze negative sul margine gengivale. Dopo tre anni, è stato possibile valutare le
prestazioni molto buone dei ponti per posteriori Lava.
3 ponti posteriori in Lava™
Il testo e le immagini si riferiscono a prodotti di marche diverse. Per informazioni sui marchi, riferirsi all’ultima pagina di questa pubblicazione.
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3M ESPE AG
ESPE Platz
82229 Seefeld, Germany
Freecall 08 00-2 75 37 73
Freefax 08 00-3 29 37 73
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www.3mespe.de/
3M Österreich GmbH
Brunner Feldstraße 63
A-2380 Perchtoldsdorf
Tel. 01-8 66 86-4 34
Fax 01-8 66 86-3 30
E-mail: [email protected]
70200954587/02 (03.2005)
3M, ESPE, Garant, Adper, Aplicap, Clinpro, Compolute, Concise, EBS, Elipar, Filtek,
Impregum, Imprint, Ketac, Lava, L-Pop, Paradigm, Penta, Permadyne, Position, Prompt,
Protemp, RelyX, Rocatec, Silorane, Sinfony, Sof-Lex, Vitrebond,Vitremer, Z100 are Trademarks of 3M or 3M ESPE AG.
All other trademarks are owned by other parties.
Panvia is a trademark of Kuraray.
In-Ceram is a trademark of Vita Zahnfabrik.
Empress and Valiolink are trademarks of Ivoclar Vivadent.
Nexus is a trademark of Kerr Dental.
Calibra is a trademark of Dentsply.
FujiCem and FujiPlus are trademarks of GC.
Procera is a trademark of Nobel Biocare.
Cerec is a trademark of Sirona.
PermaCem is a trademark of Zenith/DMG.
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