Ripristino e Protezione
del Calcestruzzo Armato con Sika®
In Conformità alla
Norma Europea EN 1504
Ripristino, Protezione e Trattamento della Corrosi one
ne nelle Strutture in Calcestruzzo Armato
Indice dei Contenuti
La Normativa Europea EN 1504
La Normativa Europea EN 1504
3
Marcatura CE
3
I Punti Chiave del Processo di Riparazione e Protezione
4/5
Cause del Danneggiamento e Deterioramento del Calcestruzzo
6/7
Panormica dei Principi di Ripristino e Protezione del Calcestruzzo
8 – 13
La Normativa Europea EN 1504 si compone di 10 parti. Tali parti definiscono i prodotti per la protezione ed il ripristino delle
strutture in calcestruzzo. Inoltre contengono informazioni sul Controllo della Qualità riguardante la produzione dei materiali da
ripristino e sull’esecuzione dei lavori in cantiere.
EN 1504 – 1
Descrive i termini e le definizioni utilizzate nelle Norme
EN 1504 – 2
Fornisce le specifiche sui prodotti e sui Sistemi per la protezione del calcestruzzo
EN 1504 – 3
Fornisce le specifiche per il ripristino strutturale e non strutturale
EN 1504 – 4
Fornisce le specifiche per l’incollaggio strutturale
Principio 1: Protezione contro l’Ingresso (PI)
14 – 17
EN 1504 – 5
Fornisce le specifiche per l’iniezione del calcestruzzo
Principio 2: Controllo dell’Umidità (MC)
18 / 19
EN 1504 – 6
Fornisce le specifiche per l’ancoraggio di barre di rinforzo in acciaio
Principio 3: Ripristino del Calcestruzzo (CR)
20 – 23
EN 1504 – 7
Fornisce le specifiche per la protezione contro la corrosione delle armature
Principio 4: Rinforzo Strutturale (SS)
24 – 27
EN 1504 – 8
Descrive il Controllo della Qualità e la valutazione di conformità delle aziende produttrici
EN 1504 – 9
Definisce i principi generali per l’uso di prodotti e sistemi per il ripristino e la protezione del calcestruzzo
Principio 5: Resistenza Fisica (PR)
28 / 29
EN 1504 – 10 Fornisce informazioni sulla posa in opera dei prodotti in cantiere e sul Controllo Qualità dei lavori
Principio 6: Resistenza Chimica (RC)
30 / 31
Principio 7: Conservazione e Ripristino della Passività (RP)
32 / 33
Principio 8: Aumento della Resistività (IR)
34 / 35
Principio 9: Controllo Catodico (CC)
36 / 37
Marcatura CE
Principio 10: Protezione Catodica (CP)
36 / 37
Principio 11: Controllo delle Aree Anodiche (CA)
38 / 39
Diagramma di flusso riassuntivo della Procedura per il corretto Ripristino e Protezione del Calcestruzzo
40 / 41
La Normativa Europea EN 1504 entra in vigore dal 1° Gennaio 2009. Le normative nazionali esistenti, che non sono state
armonizzate con la nuova EN 1504, saranno ritirate entro la fine del 2008 e la marcatura CE sui prodotti diventa obbligatoria.
Tutti i prodotti usati per la riparazione e protezione del calcestruzzo dovranno avere il marchio CE in conformità con la
pertinente sezione della Norma EN 1504. Il marchio CE di conformità contiene le seguenti informazioni (esempio di malta da
riparazione strutturale per calcestruzzo):
Scelta dei Metodi da utilizzare per il Ripristino del Calcestruzzo
42 / 43
Scelta dei Metodi da utilizzare per la Protezione ed il Rinforzo del Calcestruzzo
44 / 45
Valutazione, Approvazioni e Metodi di Prova
46 / 47
Questa Normativa vuole essere un valido strumento per Privati, Progettisti ed Imprese, al fine di realizzare correttamente lavori
di ripristino e protezione del calcestruzzo su tutti i tipi di strutture in calcestruzzo.
„ Simbolo CE
„ Numero di identificazione dell’Ente certificante notificato
01234
Sika Schweiz AG
Murtenstrasse 13, CH-3186 Düdingen
08
01234-CPD-00234
EN 1504-3
Prodotto di riparazione strutturale per calcestruzzo per
mezzo di malte CC di
riparazione (a base di cemento idraulico)
Resistenza a compressione: classe R3
Contenuto di ioni cloruro ≤ 0,05%
Aderenza: ≥ 1,5 MPa
Resistenza alla carbonatazione: Passa
Modulo elastico: 21 GPa
Compatibilità termica parte 1: ≥ 1,5 MPa
Assorbimento capillare: ≤ 0,5 kg · m-2 · h-0,5
Sostanze pericolose: conforme al punto 5.4
Reazione al fuoco: Euroclasse A1
„ Nome o marchio identificativo del produttore
„ Anno in cui la marcatura è stata apposta
„ Numero di certificato (certificato di attestazione)
„ Numero della Norma Europea
„ Descrizione del prodotto
„ Informazioni sulle caratteristiche normate
2|3
I Punti Chiave del Processo di Riparazione e Protezione
one
in conformità alla Normativa Europea EN 1504
Il buon esito del ripristino e della protezione di strutture in calcestruzzo danneggiate o deteriorate richiede anzitutto
una pianificazione professionale sulla
base di un accurata indagine delle
condizioni del manufatto. Quindi si
procederà alla redazione del progetto,
all’esecuzione e alla supervisione secondo i Principi e i Metodi, tecnicamente
corretti, per l’uso di prodotti e sistemi
conformi alla Norma Europea EN 1504.
1
2
3
4
Valutazione delle condizioni della
struttura a seguito del sopralluogo
Identificazione e diagnosi delle cause
di deterioramento
Determinare opzioni ed obiettivi del
Ripristino e della Protezione
Selezione di adeguati Metodi e Principi
di Ripristino
La valutazione delle condizioni di
una struttura in calcestruzzo armato
danneggiata o deteriorata dovrebbe essere
sempre condotta da personale esperto e
qualificato
Sulla base dell’analisi del progetto
originale, delle metodologie costruttive e
delle valutazioni a seguito del sopralluogo,
è possibile identificare le “cause originarie”
di ogni differente tipologia di danno:
In caso di strutture fortemente danneggiate
o deteriorate, si hanno a disposizione varie
opzioni per decidere l’appropriata strategia
di ripristino e protezione, in modo da
programmare i successivi interventi alla
struttura.
Per soddisfare le future necessità di utilizzo
di una struttura, è opportuno scegliere
correttamente i Principi di riparazione e
protezione e, successivamente, il metodo
migliore per realizzarli.
Lo scopo di questa brochure è fornire
informazioni per il corretto approccio
e la corretta scelta delle procedure
relative al ripristino e alla protezione
del calcestruzzo, incluso l’utilizzo di
prodotti e sistemi Sika, selezionati
secondo i Principi e i Metodi scelti.
.
Questo processo di valutazione deve
sempre includere i seguenti aspetti:
Condizione della struttura, inclusi
difetti visibili, non visibili e potenziali.
Analisi sull’esposizione passata, attuale
e futura.
Identificare i difetti e i danni di tipo
meccanico, chimico o fisico del calcestruzzo.
Identificare i danni del calcestruzzo
legati alla corrosione delle armature.
Tali opzioni includono:
Non intervenire (per un certo periodo).
Ridurre o cambiare l’utilizzo della
struttura.
Prevenire o ridurre ulteriori danni,
senza effettuare ripristini o migliorie
Migliorare, rinforzare o sistemare
l’intera struttura o una sua parte.
Ricostruire tutta la struttura o una sua
parte.
Demolizione.
Fattori importanti nella valutazione di
queste opzioni:
Aspettativa di vita utile della struttura a
seguito di ripristino e protezione.
Durabilità, prestazioni e requisiti
richiesti.
Come saranno sopportati i carichi
prima, durante e dopo i lavori di
riparazione.
Possibilità di ulteriori futuri lavori di
ripristino, inclusi accesso e manutenzione.
Costo di opzioni alternative e delle
possibili soluzioni.
Conseguenze e probabilità di cedimento
strutturale.
Conseguenze e probabilità di cedimenti
parziali (calcestruzzo in distacco,
ingresso d’acqua, ecc.).
E dal punto di vista ambientale:
La necessità di protezione da sole,
pioggia, gelo, vento, sale ed altri agenti
contaminanti durante i lavori.
L’impatto ambientale o restrizioni sui
lavori in corso, in particolare il rumore e
la polvere, più il tempo necessario alla
conclusione dei lavori.
Il probabile impatto ambientale ed
estetico legato al migliore o peggiore
aspetto, rispetto a soluzioni e scelte di
ripristino alternative.
Il metodo scelto dovrebbe essere:
Idoneo alle condizioni di cantiere
e ai requisiti della struttura, p.es.
secondo il Principio 3 - “Ripristino del
Calcestruzzo”.
Adeguato ai requisiti futuri della
struttura ed ai Principi, p.es. Metodo 3.1
- “Malta applicata a mano” o Metodo
3.2 - “Nuovo getto di calcestruzzo o
malta”.
Definizione e specifiche delle proprietà
di prodotti e sistemi
In funzione dei Principi e Metodi di
Riparazione e Ripristino scelti, sono
definite le prestazioni caratteristiche
richieste ai prodotti, in conformità con le
Parti da 2 a 7 della EN 1504 e con la Parte
10 - Applicazione in cantiere di prodotti e
sistemi e controllo qualità dei lavori.
5
Manutenzione futura
Si devono anche definire le future ispezioni
ed i relativi lavori di manutenzione da
effettuare durante tutta la durata prevista
di utilizzo della struttura .
A conclusione di ogni progetto e come
riferimento futuro, si dovrebbero
fornire i resoconti completi su tutti
i materiali utilizzati durante i lavori
intrapresi, includendo:
Qual è l’aspettativa di vita prevista,
e quindi quali sono le modalità e
le conseguenze di un eventuale
deterioramento dei materiali scelti
(p.es. sfarinamento, infragilimento,
decolorazione o esfoliazione)?
Qual è il periodo di sorveglianza
sull’integrità strutturale?
Che tipo di preparazione superficiale
sarà richiesta in futuro per realizzare
interventi di ripristino e quando?
È richiesto il monitoraggio della
corrosione?
Chi è responsabile dell’organizzazione
e del finanziamento dei lavori di
manutenzione?
È importante che tutto il lavoro di
valutazione e specificazione consideri non
soltanto le prestazioni a lungo termine dei
prodotti applicati, ma anche che i materiali
di ripristino proposti non tendano a dare
reazioni chimiche o fisiche in contrasto fra
loro o con la struttura.
Il lavoro dovrebbe essere eseguito con
prodotti e sistemi che soddisfino la relativa
Parte della EN 1504, p.es. la Tabella 3
della EN 1504-3, Punto 7: “Compatibilità
termica”, Parte 1 “Gelo-disgelo”, ecc.
Si devono specificare anche le condizioni e
le limitazioni di applicazione per ogni tipo
di materiale, come evidenziato nella Parte
10 della EN 1504. In alcuni casi potrebbero
essere richiesti sistemi innovativi o tecnologie diverse da quelle attualmente incluse
nella EN 1504, al fine di risolvere problemi
ed esigenze specifiche o soddisfare leggi
locali, come per esempio restrizioni
ambientali e certificazioni al fuoco.
4|5
Le cause del Danneggiamento e del Deterioramento d eel Calcestruzzo
Sopralluogo, Valutazione e Risultati delle Analisi di Laboraa torio
to
Difetti del Calcestruzzo e Danneggiamento
Danneggiamento del Calcestruzzo dovuto
alla Corrosione delle Armature
Attacco meccanico
Attacco chimico
Causa
Principi per il Ripristino
e la Protezione
Causa
Impatto
Principi 3,5
Sovraccarico
Principi 3,4
Movimento
Principi 3,4
Vibrazioni
Terremoti
Esplosioni
Principi 3,4
Anidride carbonica (CO )
²
atmosferica reagente con
idrossido di calcio nei pori
del calcestruzzo.
Principi per il Ripristino
e la Protezione
Principi 1,2,3,7,8,11
CO + Ca (OH) CaCO + H O
²
²
³
²
Sostanze solubili e altamente
alcaline
pH 12 –13 sostanze quasi
insolubili a pH 9 molto meno
alcalino
Acciaio protetto (passivato)
acciaio non protetto
Attacco chimico
Causa
Principi per il Ripristino
e la Protezione
AAR, reazione
alcali-aggregato
Principi 1,2,3
Esposizione ad
aggressione chimica
Principi 1,2,6
Azione batterica o
biologica di altro tipo
Principi 1,2,6
Efflorescenze /
percolazioni
Causa
Principi 1,2
Contaminanti corrosivi, p.es. Cloruri
Causa
Principi per il Ripristino
e la Protezione
Principi 1,2,3,7,8,9,11
I cloruri accelerano il
processo di corrosione e
possono originare pericolose
corrosioni di “pitting”.
Ad una concentrazione sopra
lo 0.2 – 0.4%, nel calcestruzzo i cloruri possono distruggere
lo strato di ossido passivante
sulla superficie dell’acciaio.
I cloruri provengono tipicamente
dall’esposizione all’acqua salata
e/o dall’uso di sali disgelanti.
Attacco fisico
Corrente elettrica vagante
Principi per il Ripristino
e la Protezione
Causa
Principi per il Ripristino
e la protezione
Metalli con diverso
potenziale elettrochimico,
connessi nel calcestruzzo,
scatenano la corrosione.
Al momento non esistono
principi specifici di
ripristino definiti.
Per il ripristino del
calcestruzzo utilizzare i
Principi 2,3,10
Azione cicli gelo/disgelo Principi 1,2,3,5
Movimenti termici
Principi 1,3
Espansione da
cristallizzazione salina
Principi 1,2,3
Ritiro
Principi 1,4
Erosione
Principi 3,5
Abrasione
Principi 3,5
La corrosione può anche
verificarsi in presenza di
correnti elettriche vaganti
da tralicci di fornitura e
trasporto di elettricità.
6|7
el C
Calcestruzzo secondo la Norma EN 1504-9
Panoramica dei Principi di Ripristino e Protezione del
n
Il ripristino e la protezione delle strutture in calcestruzzo richiedono una valutazione ed una progettazione relativamente complesse. Con
l’introduzione e la definizione dei principi chiave del ripristino e della protezione, la EN 1504-9 rappresenta, per privati e professionisti dell
settore costruzioni, un valido aiuto per capire problemi e soluzioni attraverso le varie fasi del processo di ripristino e protezione.
I Principi relativi alla Corrosione delle
Armature di Rinforzo
I Principi relativi ai Difetti nel
Calcestruzzo
Principio 1 (PI)
Protezione contro l’ingresso
Principio 2 (MC)
Controllo dell’umidità
Principio 3 (CR)
Ripristino del calcestruzzo
Principio 4 (SS)
Rinforzo strutturale
Principio 5 (PR)
Resistenza fisica
Principio 7 (RP)
Conservazione e ripristino della
passività
Principio 8 (IR)
Aumento della resistività
Principio 9 (CC)
Controllo catodico
Principio 10 (CP)
Protezione catodica
Principio 11 (CA)
Controllo delle aree anodiche
Principio 6 (RC)
Resistenza ai prodotti chimici
8|9
I Principi del Ripristino e della Protezione
del Calcestruzzo
Il Know-How della Sika
Perchè Principi?
Le Soluzioni Sika secondo la Norma EN 1504
Da molti anni sono ben noti i differenti tipi di deterioramento delle strutture e le
relative cause, e sono stati adottati i corretti metodi di riparazione e protezione.
Conoscenza ed esperienza sono oggi riassunte ed esposte chiaramente negli 11
Principi della EN 1504, Parte 9. Tali principi consentono all’ingegnere di riparare e
proteggere correttamente tutti i potenziali danni che possono verificarsi nelle strutture
in calcestruzzo armato. I Principi da 1 a 6 riguardano i difetti nel calcestruzzo stesso,
i Principi da 7 a 11 riguardano i danni derivanti dalla corrosione delle armature.
Sika è un’azienda attiva in tutto il mondo, leader nello sviluppo e nella produzione di
prodotti e sistemi specifici per l’edilizia e l’industria. Il ripristino e la protezione delle
strutture in calcestruzzo è solo una delle competenze Sika. La gamma completa dei
prodotti Sika comprende miscele cementizie, pavimentazioni in resina, sistemi di
rivestimento, tutti i tipi di soluzioni impermeabili, sigillanti, adesivi e sistemi per il
rinforzo, così come prodotti sviluppati specificamente per l’impiego nel ripristino e
nella protezione di strutture in calcestruzzo armato. I prodotti Sika vantano numerose
certificazioni nazionali ed internazionali e sono disponibili in tutto il mondo, grazie alle
filiali Sika locali ed alle imprese edili e rivendite nostre partner.
In 100 anni, Sika ha acquisito una vasta esperienza nel ripristino e nella protezione del
calcestruzzo, con referenze che risalgono fino agli anni Venti.
Sika fornisce tutti i prodotti necessari per il corretto ripristino e per la protezione del
calcestruzzo, tutti conformi ai Principi e Metodi definiti nelle Norme Europee EN 1504.
Tali Norme includono i sistemi per riparare danni e difetti del calcestruzzo ed anche
per riparare i danni causati dalla corrosione delle armature metalliche. I prodotti ed i
sistemi Sika sono idonei per l’impiego in specifiche tipologie di strutture e per opere
di ripristino in generale, in tutte le differenti condizioni climatiche e di esposizione.
L’Unione Europea stabilisce l’introduzione di tutte le Norme europee 1504 a partire
dal 1° Gennaio 2009. Queste norme definiscono la valutazione e la tipologia del
ripristino necessario, i prodotti ed i sistemi necessari e le loro prestazioni, le
procedure ed i metodi applicativi alternativi, insieme al controllo della qualità dei
materiali e dello svolgimento dei lavori in cantiere.
L’Utilizzo dei Principi della EN 1504
Per assistere committenti, progettisti ed imprese edili nella corretta selezione dei
Principi e dei Metodi di ripristino e quindi nella scelta dei prodotti appropriati, con
le loro specifiche ed il loro utilizzo, Sika ha sviluppato un utile schema di approccio,
progettato per soddisfare i singoli requisiti della struttura, la sua esposizione e l’uso,
come illustrato nelle pagine da 42 a 45 di questa brochure.
10 | 11
Panoramica dei Principi e Metodi di Ripristino e
Protezione secondo la Norma EN 1504-9
Principio 4
(SS)
Rinforzo strutturale.
Aumentare o
ripristinare la capacità
di carico strutturale
di un elemento
della struttura in
calcestruzzo.
Le tabelle 1 e 2 comprendono tutti i Principi e i Metodi di Ripristino in accordo con la Parte 9 della EN 1504.
Sulla base della valutazione risultante dal sopralluogo, della diagnosi sulle cause del danneggiamento e delle richieste ed
esigenze del Committente, è possibile scegliere i Principi ed i Metodi appropriati di Ripristino della EN 1504
Tabella 1: Principi e Metodi relativi ai difetti del calcestruzzo
Principio
Descrizione
Metodo
Soluzione Sika
Principio 1
(PI)
Protezione contro
l'ingresso.
Ridurre o prevenire
l'ingresso di agenti
ostili, p.es. acqua, altri
liquidi, vapore, gas,
agenti chimici e
biologici.
1.1 Impregnazione idrofobica
Sikagard® Idrofobizzanti
1.2 Impregnazione
Prodotti a base di silicato di etile
1.3 Rivestimento
Sikagard® Rivestimenti rigidi ed elastici
Sikafloor® Rivestimenti a pavimento
Sika® MonoTop® Malta rasante
SikaTop®-Seal 107, SikaLastic®-152,
SikaLastic®-1 K
Rasanti flessibili cementizi
1.4 Rivestimento superficiale delle
crepe
Sikadur® Combiflex® Sistema e Sika®
SealTape® S
1.5 Riempimento delle crepe
Sikadur® Resine
Principio 5
(PR)
Principio 6
(RC)
Resistenza fisica.
Incrementare la
resistenza all'attacco
fisico o meccanico.
4.1 Aggiunta o sostituzione di barre di Sikadur® Resine
rinforzo interne o esterne
4.2 Installazione di barre annegate
in fori preformati o realizzati con
trapano nel calcestruzzo
Sika® AnchorFix® e Sikadur® Resine
SikaGrout® Malte
4.3 Collegamento mediante piastre
Sikadur® Adesivi, in combinazione con
Sika® CarboDur® e SikaWrap®
4.4 Aggiunta di malta o calcestruzzo
Ponti adesivi, malte e calcestruzzi Sika®
4.5 Iniezione di fessure, vuoti o
interstizi
Sikadur® Resine
4.6 Riempimento di crepe, vuoti o
interstizi
Sikadur® Resine
4.7 Precompressione (post-tensionamento)
Sika® CarboStress®
5.1 Rivestimento
Sikagard® Rivestimenti reattivi,
Sikafloor® Resine
5.2 Impregnazione
Prodotti a base di silicato di etile
5.3 Aggiunta di malta o calcestruzzo
Come per 3.1, 3.2 e 3.3
Resistenza ai prodotti 6.1 Rivestimento
chimici.
Aumentare la resistenza
6.2 Impregnazione
di superficie del calcestruzzo al deterioramen6.3 Aggiunta di malta o calcestruzzo
to da attacco chimico.
Sikagard® Rivestrimenti reattivi,
Sikafloor® Resine
Prodotti a base di silicato di etile
Come per 3.1, 3.2 e 3.3
Tabella 2: Principi e Metodi relativi alla corrosione delle armature
1.6 Trasformazione delle crepe in giunti Sikaflex® Sigillanti,
Sikadur®-Combiflex® Sistema
Principio
Descrizione
Metodo
Soluzione Sika
1.7 Costruzione di pannelli esterni
Principio 7
(RP)
Conservazione
e ripristino della
passività.
Creazione delle
condizioni chimiche
in cui la superficie
dell'armatura viene
mantenuta o riportata
ad una condizione di
passività.
7.1 Aumento del copriferro con
aggiunta di malta o calcestruzzo
Sika® MonoTop®, SikaRep® e
Sika® EpoCem® Malte
7.2 Sostituzione del calcestruzzo
carbonatato o contaminato
Come per 3.2, 3.3, 3.4
7.3 Rialcalinizzazione elettrochimica
del calcestruzzo carbonatato
Post-trattamento:
Sikagard® Vernici
7.4 Rialcalinizzazione del
calcestruzzo carbonatato per
diffusione
Post-trattamento:
Sikagard® Vernici
7.5 Estrazione elettrochimica dei
cloruri
Post-trattamento:
Sikagard® Vernici
Aumento della
resistività.
Aumento della
resistività elettrica del
calcestruzzo
8.1 Impregnazione idrofobica
Sikagard® Idrofobizzanti
8.2 Impregnazione
Prodotti a base di silicato di etile
8.3 Rivestimento
Come per 1.3
Principio 9
(CC)
Controllo catodico.
Creare condizioni in cui
le aree potenzialmente
catodiche non possano
dare reazioni anodiche.
9.1 Limitazione del contenuto
di ossigeno (al catodo) tramite
saturazione o rivestimento
superficiale
Sika® FerroGard® Inibitori
Sikagard® Rivestimenti reattivi e
Sikafloor® Resine
Principio 10
(CP)
Principio 11
(CA)
Protezione catodica.
10.1 Applicazione di un potenziale
elettrico
Sika® Malte da rivestimento
Controllo delle aree
anodiche.
Creare condizioni in cui
le aree potenzialmente
anodiche di rinforzo
non possano prender
parte alla reazione di
corrosione.
11.1 Verniciatura del rinforzo con
pigmenti attivi
Sika® MonoTop® Trattamento anticorrosivo
11.2 Verniciatura del rinforzo con
rivestimenti di barriera
Sikadur®-32 Resina epossidica
11.3 Applicazione di inibitori di
corrosione nel o al calcestruzzo
Sika® FerroGard® Inibitori
1.8 Applicazione di membrane
Principio 2
(MC)
Controllo dell'umidità. 2.1 Impregnazione idrofobica
Regolare e mantenere
il contenuto di umidità 2.2 Impregnazione
nel calcestruzzo entro
2.3 Rivestimento
uno specifico range di
valori.
2.4 Costruzione di pannelli esterni
2.5 Trattamento elettrochimico
Principio 3
(CR)
Ripristino del
3.1 Malta applicata a mano
calcestruzzo.
Ripristino del calce3.2 Nuovo getto di calcestruzzo o
struzzo originale di
malta
un elemento della
struttura nella forma ed
alla funzione originarie.
3.3 Applicazione di calcestruzzo o
malta a spruzzo
Ripristino della struttura in calcestruzzo
3.4 Sostituzione degli elementi
mediante sostituzione
di una parte.
SikaTack®-Panel Sistema
Sikaplan® Manti impermeabili,
SikaLastic® Membrane liquide
Sikagard® Idrofobizzanti
Prodotti a base di silicato di etile
Sikagard® Rivestimenti rigidi ed elastici
Sikafloor® Rivestimenti a pavimento
Sika® MonoTop® Malta rasante
SikaTop®-Seal 107, SikaLastic®-152,
SikaLastic®-1 K
Rasanti flessibili cementizi
SikaTack®-Panel Sistema
Richiede interventi specializzati
Principio 8
(IR)
Sika® MonoTop®, SikaRep® Malte
SikaGrout® Malte,
Sika Viscocrete® Additivi
Sika® MonoTop®, SikaRep® Malte
Ponti adesivi Sika® e tecnologie del calcestruzzo
Sika®
12 | 13
EN 1504-9 Principio 1: Protezione contro l’Ingresso (PI)
Proteggere la Superficie del Calcestruzzo contro l’Ingresso di Liquidi e Gas
Una grande percentuale di danni al
calcestruzzo è dovuta alla penetrazione
di sostanze aggressive, inclusi liquidi
e gas. Il Principio 1 (PI) spiega come
prevenirne l’ingresso ed include i
Metodi atti a ridurre la permeabilità
del calcestruzzo e la sua porosità
superficiale.
La scelta del metodo più appropriato
dipende da diversi parametri, come il
tipo di sostanza dannosa, la qualità
del calcestruzzo esistente e della sua
superficie, gli obiettivi dei lavori di
ripristino e protezione ed i piani di
manutenzione.
Sika produce un’ampia gamma di
prodotti per impregnazione, impregnazione idrofobica e rivestimenti
a basso spessore, anche di natura
cementizia, per la protezione del
calcestruzzo in conformità ai Principi e
ai Metodi della EN 1504.
Metohdoids
Metodo 1.1 Impregnazione idrofobica
Metodo 1.2 Impregnazione
Metodo 1.3 Rivestimento
PIm
ictmuaregsini
Descrizione
Criteri principali
Prodotti Sika® (esempi)
L’impregnazione idrofobica è definita come il trattamento
del calcestruzzo condotto al fine di realizzare una superficie
idrorepellente. I pori e la rete dei capillari non sono riempiti,
ma solo ricoperti con il materiale idrorepellente. In tal
modo viene ridotta la tensione superficiale dell’acqua allo
stato liquido, impedendone il passaggio attraverso i pori,
ma consentendo la diffusione del vapore acqueo in ogni
direzione.
Penetrazione:
Classe I: <10 mm
Classe II: ≥10 mm
Classe I :
Sikagard®-700 S
 Impregnazione idrofobica a base di
silossani
 impedisce la penetrazione di acqua
L’impregnazione è definita come il trattamento del
calcestruzzo condotto al fine di ridurre la porosità superficiale
e consolidare la superficie. I pori ed i capillari sono quindi
parzialmente o totalmente riempiti.
Questo tipo di trattamento di solito si realizza con la messa
in opera sulla superficie di una pellicola sottile, con spessore
discontinuo compreso tra i 10 e i 100 micron, applicata sulla
superficie. In tal modo si impedisce agli agenti aggressivi
l’ingresso nei pori.
Profondità di penetrazione:
≥5 mm
I rivestimenti superficiali sono materiali progettati allo
scopo di fornire ai calcestruzzi una superficie più resistente
agli agenti aggressivi esterni. Una protezione importante
può essere ottenuta applicando le malte rasanti a base
cementizia, mono o bicomponenti, in grado di realizzare uno
spessore costante di 3-4 mm. Tutti i rasanti Sika offrono
un’ottima resistenza alla penetrazione dell’anidride carbonica,
dell’acqua liquida, e sono stati sottoposti all’azione di cicli di
shock termico in sali disgelanti, per garantire una loro durata
ed efficacia anche nelle condizioni più estreme.
Inoltre, la possibilità di utilizzare sistemi superficiali flessibili
garantisce la protezione anche nei confronti di piccole crepe
nel supporto dovute a movimenti termici e carichi dinamici
che insistono sulla struttura.
Assorbimento capillare:
w <0.1 kg/m² × √h
Assorbimento capillare:
w <0.1 kg/m² × √h
Resistenza alla
carbonatazione:
Sd >50 m
Assorbimento capillare:
w <0.1 kg/m² × √h
Permeabilità al vapore
acqueo:
Classe I: Sd <5 m
Forza di adesione:
Sistemi ≥ 0.8 N/mm² o
elastici: ≥ 1.5 N/mm²
(con traffico)
Sistemi
rigidi:
Metodo 1.4 Rivestimento superficiale delle crepe
Applicazione di un sistema idoneo per prevenire l’ingresso di
agenti aggressivi nel calcestruzzo.
Prodotti a base di silicato di etile
 inodore, trasparente
 buona penetrazione
≥ 1.0 N/mm² or
≥ 2.0 N/mm²
(con traffico)
Nessun criterio specifico
Sistemi rigidi:
Sika® MonoTop®-621 Evolution
 rasante monocomponente
Sikagard®-680 S
 vernice acrilica a base solvente
Sistemi elastici:
SikaLastic®-1 K
Rasante flessibile monocomponente
SikaTop®-Seal 107
 rasante flessibile bicomponente
SikaLastic®-152
 rasante elastico bicomponente
 ricopertura di fessure (crack bridging)
Sikagard®-550 W Elastic
 vernice elastomerica acrilica all’acqua
Sikadur®-Combiflex® Sistema
 estremamente flessibile
 resistente agli agenti atmosferici
 impermeabile
Sika® SealTape-S
 elevata elasticità
 impermeabile
* Questa Tabella continua alle pagine 16 e 17
14 | 15
EN 1504-9 Principio 1: Protezione contro l’Ingresso (PI)
I)
Proteggere la Superficie del Calcestruzzo contro l’Ingressoo ddi Liquidi e Gas (seguito)
Tutti gli interventi mirati a proteggere
il calcestruzzo devono considerare la
natura, la posizione e la grandezza
di ogni crepa e giunto presenti.
Questo significa capire la loro natura,
investigarne la causa, calcolare
ogni loro movimento nel supporto
e correlarne il rischio potenziale, in
termini di stabilità e di conservazione,
che esse possono causare alla
struttura.
Se le crepe dovessero riguardare
l’integrità e la sicurezza della struttura,
si farà riferimento al Principio 4
(Rinforzo strutturale). Ogni decisione
in tal senso dovrà essere presa
da un ingegnere strutturista, e di
conseguenza verranno adottati i metodi
più opportuni per il ripristino.
Metodi
Metodo 1.5 Riempimento delle crepe
Immagini
Descrizione
Criteri principali
Prodotti Sika® (esempi)
Per prevenire l’ingresso di agenti aggressivi, le crepe devono
essere opportunamente riempite e sigillate.
Classificazione del
materiale da iniettare:
F: per giunzione
strutturale
D: duttile
S: espandente
Crepe strutturali e riempimento di cavità:
Le crepe da trattare in modo che riescano a seguire i
movimenti della struttura, dovrebbero essere riparate in
modo che formino un giunto in grado di adattarsi alle
sollecitazioni. Le crepe (o giunti) saranno riempite, sigillate e
ricoperte con materiali elastici o flessibili.
La decisione di convertire una crepa in un giunto deve
essere presa da un ingegnere strutturista.
Nessun criterio specifico
Sikaflex® PU e AT
„ poliuretani monocomponenti
„ polimeri AT
„ altamente deformabili
„ durabilità eccellente
Protezione della superficie in calcestruzzo con pannelli
esterni.
Una parete ventilata, o un sistema di copertura esterna
a facciata, protegge la superficie del calcestruzzo dagli
agenti atmosferici, dall’attacco e dall’ingresso degli agenti
aggressivi.
Nessun criterio specifico
SikaTack®-Panel Sistema
„ per il fissaggio “nascosto” di pareti
ventilate
„ poliuretano monocomponente
L’applicazione di manti preformati o di membrane liquide
sulla superficie del calcestruzzo protegge totalmente la
superficie dall’attacco o ingresso di materiali pericolosi.
Nessun criterio specifico
Sikaplan® Manti impermeabili
„ impermeabilizzazione totale
Le crepe di tipo statico, che si sono formate per esempio
a seguito del ritiro iniziale, richiedono solamente di essere
riaperte e riparate.
Metodo 1.6 Trasformazione delle crepe in
giunti
Metodo 1.7 Costruzione di pannelli esterni
Metodo 1.8 Applicazione di membrane
Classe F:
Sikadur® -52 Injection
Sikadur®-Combiflex® Sistema
„ estremamente flessibile
„ resistente agli agenti atmosferici
„ impermeabile
Sikalastic® Membrane liquide
„ impermeabili
„ utili per superfici complesse
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EN 1504-9 Principio 2: Controllo dell’Umidità (MC)
Regolare e controllare il contenuto di Umidità nel Calcestr
tr uuzzo
In alcuni casi, per esempio se si verifica
la reazione alcali-aggregato, la struttura
in calcestruzzo deve essere protetta
dall’ingresso di acqua.
Descrizione
Criteri principali
Prodotti Sika® (esempi)
L’impregnazione idrofobica è definita come il trattamento
del calcestruzzo condotto al fine di realizzare una superficie
idrorepellente. I pori e la rete dei capillari non sono riempiti,
ma solo ricoperti con il materiale idrorepellente. In tal
modo viene ridotta la tensione superficiale dell’acqua allo
stato liquido, impedendone il passaggio attraverso i pori,
ma consentendo la diffusione del vapore acqueo in ogni
direzione.
Penetrazione:
Classe I: <10 mm
Classe II: ≥10 mm
Classe I :
Sikagard®-700 S
 Impregnazione idrofobica a base di
silossani
 impedisce la penetrazione di acqua
L’impregnazione è definita come il trattamento del
calcestruzzo condotto al fine di ridurre la porosità
superficiale e consolidare la superficie. I pori ed i capillari
sono quindi parzialmente o totalmente riempiti. Questo
tipo di trattamento di solito si realizza con la messa in
opera sulla superficie di una pellicola sottile, con spessore
discontinuo compreso tra i 10 e i 100 micron. In tal modo si
impedisce agli agenti aggressivi l’ingresso nei pori.
Profondità di penetrazione:
≥5 mm
I rivestimenti superficiali sono materiali progettati allo scopo
di fornire ai calcestruzzi una superficie più resistente agli
agenti aggressivi esterni.
Una protezione importante può essere ottenuta applicando
le malte rasanti a base cementizia, mono o bicomponenti, in
grado di realizzare uno spessore costante di 3-4 mm. Tutti
i rasanti Sika offrono un’ottima resistenza alla penetrazione
dell’anidride carbonica, dell’acqua liquida e sono stati
sottoposti all’azione di cicli di shock termico in Sali
disgelanti per garantire una loro durata ed efficacia anche
nelle condizioni più estreme.
Inoltre, la possibilità di utilizzare sistemi superficiali flessibili
garantice la protezione anche nei confronti di piccole crepe
che possono crearsi nel supporto in seguito a movimenti
termici e carichi dinamici che insistono sulla struttura.
Assorbimento capillare:
w <0.1 kg/m² × √h
Metodo 2.4 Costruzione di pannelli esterni
Se la superficie non è esposta, l’acqua non può penetrare e
le armature non vengono sottoposte a corrosione.
Nessun criterio specifico
SikaTack®-Panel Sistema
 per il fissaggio “nascosto” di pareti
ventilate
 poliuretano monocomponente
Metodo 2.5 Trattamento elettrochimico
Mediante l’applicazione di un potenziale elettrico, l’umidità
può essere trasferita verso il polo negativo da un’area
caricata catodicamente.
Nessun criterio specifico
Richiede interventi specializzati
Metodi
Metodo 2.1 Impregnazione idrofobica
Questa protezione si può ottenere
con l’uso di diversi prodotti, che
includono gli impregnanti idrofobici, i
rivestimenti superficiali ed i trattamenti
elettrochimici.
Da molti anni Sika è all’avaguandia
nella protezione del calcestruzzo grazie
all’uso di impregnanti idrofobici, a base
di silani e silossani, e di rivestimenti
protettivi a base di resine acriliche ed
altri tipi di resine.
Metodo 2.2 Impregnazione
Molti di questi prodotti sono stati testati
ed approvati per l’uso in combinazione
con le più recenti tecniche di
trattamento elettrochimico.
Metodo 2.3 Rivestimento
Tutti questi sistemi per il Metodo
“Controllo dell’Umidità” sono in totale
conformità con i requisiti richiesti dalla
EN 1504.
Immagini
Assorbimento capillare:
w <0.1 kg/m² × √h
Prodotti a base di silicato di etile
 inodore, trasparente
 buona penetrazione
Assorbimento capillare:
w <0.1 kg/m² × √h
Permeabilità al vapore
acqueo:
Classe I: Sd <5 m
Forza di adesione:
Sistemi ≥ 0.8 N/mm² o
elastici: ≥ 1.5 N/mm²
(con traffico)
Sistemi
rigidi:
≥ 1.0 N/mm² o
≥ 2.0 N/mm²
(con traffico)
Sistemi rigidi:
Sika® MonoTop®-621 Evolution
 rasante monocomponente
Sikagard®-680 S
 vernice acrilica a base solvente
Sistemi elastici:
SikaLastic®-1 K
 rasante flessibile monocomponente
SikaTop®-Seal 107
 rasante flessibile bicomponente
SikaLastic®-152
 rasante elastico bicomponente
 ricopertura di fessure (crack bridging)
Sikagard®-550 W Elastic
 vernice elastomerica acrilica all’acqua
18 | 19
EN 1504-9 Principio 3: Ripristino del Calcestruzzo (CR)
R)
Rimozione e Ripristino del Calcestruzzo danneggiato
La scelta del metodo appropriato di
rimozione e di ripristino dipende da
svariati parametri, tra cui:
Metodi
Metodo 3.1 Malta applicata manualmente
„ L’entità del danno (p.es. il Metodo
3.1 “Malte applicate a mano”
risulta più economico per superfici
limitate).
„ La densità di armatura (p.es.
il Metodo 3.2 “Nuovo getto
di calcestruzzo o malta” è
generalmente preferibile se presenti
armature fitte).
Immagini
Descrizione
Criteri principali
Prodotti Sika® (esempi)
Tradizionalmente, il ripristino localizzato del calcestruzzo
viene effettuato con malte applicate a mano. Sika può fornire
un’ampia gamma di malte preconfezionate, da applicare a
mano, sia per riparazioni generali, sia per utilizzi più tecnici e
professionali.
Ripristino strutturale:
Classe R4
Classe R3
Classe R4:
Sika® MonoTop®-627
 alti spessori di applicazione
 macro-fibre sintetiche
SikaRep® Power
 proiezione via umida
 ottima adesione ai supporti
 solfato-resistente
Sika® MonoTop® Dynamic
 ad alte prestazioni per riparazioni
Ripristino non strutturale:
Classe R2
Classe R1
Classe R3:
Sika® MonoTop®-622 Evolution
 Malta monocomponente polimeromodificata per riparazioni strutturali
SikaRep®
 malta monocomp. per riparazioni strutturali
„ Accessibilità al cantiere (p.es. il
Metodo 3.3 “Applicazioni a spruzzo”
dove si richiedono apparecchiature
specifiche).
Metodo 3.2 Nuovo getto di calcestruzzo o malta
I ripristini effettuati con getto di malta o calcestruzzo,
tipicamente indicati come colature o riempimenti, sono da
preferire quando si devono riparare grossi volumi o aree.
Questa tecnica è adottata per il ripristino, ad esempio, di
parapetti da ponte o balconi, così come il riprofilamento di
travi, pilastri ed elementi portanti in genere.
Ripristino strutturale:
Classe R4
Classe R3
SikaGrout®-312A
 alte resistenze meccaniche
 ottima scorrevolezza
 volume stabilizzato
La caratteristica più importante per questo tipo di riempimenti
è la scorrevolezza dei materiali, ossia la loro capacità di
essere colati anche all’interno di armature di rinforzo con
geometrie complesse, riempiendo completamente ogni
spazio. In più, essi devono garantire l’assenza di ritiro e
fessurazioni, ed offrire un processo di presa controllato per
non evidenziare crepe superficiali da ritiro o espansione
superficiali.
* Questa tabella continua alle pagine 22 e 23.
20 | 21
EN 1504-9 Principio 3: Ripristino del Calcestruzzo (CR)
R)
eg uuito)
Rimozione e Ripristino del Calcestruzzo danneggiato (seg
Metodi
Metodo 3.3 Spruzzare calcestruzzo o malta
Immagini
Descrizione
Criteri principali
Prodotti Sika® (esempi)
Le malte applicate a spruzzo sono state, da sempre, utilizzate
per ricostruire il calcestruzzo nel caso di ripristini voluminosi,
quando ci sia la necessità di aggiungere grandi riporti su
calcestruzzo e in qualsiasi caso in cui sia difficile eseguire i
lavori manualmente.
Ripristino strutturale:
Classe R4
Classe R3
Malte strutturali:
SikaRep® Power
 proiezione via umida
 ottima adesione ai supporti
 alte resistenze meccaniche
Attualmente sono da preferire gli spruzzi per via umida,
rispetto a quelli per via secca. Infatti, benchè abbiano una
portata di malta spruzzata leggermente inferiore, producono
meno polvere e hanno uno sfrido di materiale sensibilmente
inferiore. Gli spruzzi per via umida sono anche più economici
e possono essere considerati anche per ripristinare zone
non eccessivamente voluminose, o con accessi al cantiere
relativamente ristretti.
Sika® MonoTop®-627
 alti spessori di applicazione
 macro-fibre sintetiche
 alte prestazioni meccaniche
Sika® MonoTop®-622 Evolution
 Malta monocomponente polimeromodificata per riparazioni strutturali
Tra le proprietà che una malta spruzzata deve possedere, le
più importanti sono il rimbalzo di materiale dal supporto, che
deve essere il minore possibile, e la capacità di realizzare alti
spessori in opera senza scivolamento o cadute dal supporto.
E' altresì importante verificare che la malta sia applicabile su
supporti sottoposti a piccoli carichi dinamici, dovuti all'utilizzo
della struttura, e sia di veloce finitura e rapida stagionatura.
Metodo 3.4 Sostituzione di elementi in
calcestruzzo
In alcuni casi potrebbe essere più economico ricostruire
interamente la struttura o sostituirne intere parti, piuttosto che
effettuare interventi di ripristino. In questa seconda eventualità,
si deve considerare l'opportunità di collegare strutturalmente
questi nuovi elementi aggiunti, per garantire una trasmissione
e una distribuzione idonee dei carichi di esercizio. Andranno
quindi utilizzati sistemi e prodotti in grado di assicurare una
continuità strutturale.
Nessun criterio specifico
Ponti adesivi strutturali Sika® e tecnologie del
calcestruzzo Sika®
Sikadur®-32
 epossidico bicomponente
 alte resistenze meccaniche
Tecnologia del calcestruzzo Sika®:
Sika® ViscoCrete® Gamma additivi
Sikament® Gamma additivi
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EN 1504-9 Principio 4: Rinforzo Strutturale (SS)
ur aale
Incremento o Ripristino della Capacità di Carico struttur
Ogniqualvolta ci sia la necessità di
un rinforzo strutturale, dovuta ad
esempio ad un cambio di destinazione
d’uso o a un incremento dei carichi di
esercizio, si deve valutare l’intervento
di un ingegnere strutturale. Si possono
scegliere differenti metodologie per
ottenere il necessario grado di rinforzo,
ad esempio l’incollaggio di piastre
di rinforzo o l’aumento delle sezioni
resistenti incrementando le dimensioni
della struttura.
Metodi
La scelta del metodo appropriato
dipende da diversi parametri come il
costo, le condizioni di cantiere e della
struttura, i costi di manutenzione ecc.
Metodo 4.2 Installazione di barre annegate
in fori preformati o realizzati con
trapano nel calcestruzzo
Sika è stata pionieristica nello sviluppo
di nuove tecnologie volte al rinforzo
strutturale: sin dagli anni ’60 questo
si è tradotto con l’introduzione di
metodi di rinforzo basati su piastre
di acciaio placcate con adesivi
epossidici strutturali. Negli anni ’90
Sika ha cominciato ad adattare queste
tecnologie a materiali più moderni: i
compositi, ed in particolare le lamine
pultruse Sika® CarboDur®.
Metodo 4.1 Aggiunta o sostituzione di barre di
rinforzo interne o esterne
Immagini
Descrizione
Criteri principali
Prodotti Sika® (esempi)
Un ingegnere strutturale deve sempre determinare la scelta
appropriata dei materiali e del loro dimensionamento, della
configurazione del rinforzo e del successivo posizionamento
in opera.
Resistenza al taglio:
≥12 N/mm²
Per barre allettate:
Sikadur®-30
 adesivo strutturale
 alte resistenze meccaniche
 eccellente potere adesivo
Sikadur®-31
 adesivo epossidico per placcaggi di piastre
tradizionali in acciaio.
I punti per gli ancoraggi nel calcestruzzo dovrebbero essere
progettati, prodotti e installati in accordo con EN 1504 Parte
6 e la relativa Linea Guida di Approvazione Tecnica Europea
(ETAG-001). La pulizia superficiale delle scanalature o dei fori
di ancoraggio nel calcestruzzo dovrebbe essere effettuata in
accordo con EN 1504 Parte 10, Sezioni 7.2.2 e 7.2.3.
Pull-out:
Spostamento ≤0.6 mm
sotto carico di 75 kN
Deformazione per
scorrimento sotto carico a
trazione:
Spostamento ≤0.6 mm a
seguito di carico continuo
di 50 kN dopo 3 mesi
Contenuto ioni clururo:
≤ 0.05%
Metodo 4.3 Collegamento mediante piastre
Inoltre, Sika ha sviluppato ed introdotto
la tecnologia dei tessuti SikaWrap®,
usando fibre multidirezionali e diversi
tipi di polimero (carbonio, vetro,
aramide, ecc).
Metodo 4.4 Aggiunta di malta o calcestruzzo
Il rinforzo strutturale mediante applicazione di piastre
esterne dovrà essere effettuato come da prescrizioni della
Norma EN 1504-4. Le superfici esposte in calcestruzzo, che
devono essere sottoposte ad operazioni di rinforzo strutturale
esterno, devono essere completamente pulite e preparate. Il
calcestruzzo non saldamente aderente o non dotato di sufficienti resistenze meccaniche, deve essere rimosso e ricostituito, come da specifiche della sezione 7.4.2. e sezione 8
Parte 10 della EN 1504. Tali operazioni devono essere fatte su
tutta la superficie prima di iniziare i lavori di placcaggio
Resistenza al taglio:
≥12 N/mm²
I metodi ed i sistemi sono esposti nel Principio 3 sul Ripristino
del Calcestruzzo. Al fine di assicurare prestazioni adeguate,
i prodotti devono soddisfare i requisiti EN 1504-3, Classe R3
o R4.
Malta/calcestruzzo:
Classe R4
Classe R3
Modulo E in
compressione:
≥ 2000 N/mm²
Coefficiente di espansione
termica:
≤ 100 ×10 -6 per K
Adesivi:
Resistenza a taglio ≥6 N/
mm²
Sika®AnchorFix®-2
 approvato ETA per applicazioni strutturali
 incollaggio veloce e sicuro di barre di
rinforzo nel calcestruzzo
Sika®AnchorFix®-3+
 adesivo epossidico ad alte prestazioni
 assenza di ritiro
 indurimento veloce
SikaGrout®-212 / 312A
 ancoraggio a base cementizia
 colabili espansivi
Sikadur®-30
 adesivo epossidico per placcaggi con
il sistema Sika® CarboDur® e con
piastre tradizionali in acciaio.
Sikadur®-330
 adesivo epossidico per placcaggi con il
sistema SikaWrap®.
Sikadur®-31
 adesivo epossidico per placcaggi di piastre
tradizionali in acciaio.
Classe R4:
Sika® MonoTop® Dynamic Malta
 ad alte prestazioni per riparazioni
SikaRep® Power
 ottima adesione ai supporti
Sika® MonoTop®-627 Malta
 alti spessori di applicazione
Classe R3:
Sika® MonoTop®-622 Evolution
 Malta per riparazioni strutturali
SikaRep® Malta
 monocomponente per riparazioni strutturali
ed inoltre:
Sika® ViscoCrete® Additivi
Sikadur®-32
 ponte adesivo strutturale per calcestruzzo
* Questa tabella continua alle pagine 26 e 27.
24 | 25
EN 1504-9 Principio 4: Rinforzo Strutturale (SS)
a (seguito)
ur ale
Incremento o Ripristino della Capacità di Carico struttur
Generalmente, l’iniezione ed il
riempimento di crepe non costituiscono
un rinforzo strutturale. Tuttavia, per
lavori di recupero o quando si devono
ripristinare le condizioni strutturali
originarie in caso di temporaneo carico
della struttura, l’iniezione con resine a
bassa viscosità può essere utile.
Inoltre, l’introduzione di nuovi
sistemi come il rinforzo strutturale
pretensionato, ha portato la tecnologia
a più alti livelli qualitativi: questo
si realizza mediante l’utilizzo di
speciali lamine leggere in carbonio,
pretensionate, il cui placcaggio è
accelerato grazie all’impiego di sistemi
elettrici che aumentano la velocità di
polimerizzazione della resina adesiva.
Descrizione
Criteri principali
Prodotti Sika® (esempi)
Metodo 4.5 Iniezione di fessure, vuoti o
interstizi
Le crepe devono essere pulite e preparate in accordo con le
linee guida EN 1504 Parte 10 Sezione 7.2.2; successivamente
potrà essere scelto il sistema di sigillatura o giunzione Sika
più idoneo, al fine di reintegrare l’integrità strutturale del
calcestruzzo.
Classificazione del
materiale da iniezione:
F: trasmissione delle
forze / trasferimento
del carico
Sikadur®-52 Injection
„ resina bicomponente epossidica
„ bassa viscosità
Metodo 4.6 Riempimento di crepe, vuoti o
interstizi
Quando le crepe statiche, i vuoti o gli interstizi sono
sufficientemente ampi, possono essere riempiti per gravità o
mediante l’utilizzo di una malta epossidica per riparazione.
Classificazione del
materiale da iniezione:
Sikadur®-52 Injection
„ resina bicomponente epossidica
„ bassa viscosità
Metodi
Immagini
Questa ulteriore innovazione dimostra
che Sika è il leader assoluto in questo
campo di applicazioni.
Metodo 4.7 Precompressione
(post-tensionamento)
Pretensione: il sistema è sottoposto all’applicazione di
forze che lo tensionano in modo tale da renderlo capace di
sopportare carichi più efficacemente, o con minore flessione
totale.
F: trasmissione delle
forze / trasferimento
del carico
Nessun criterio specifico
Sikadur®-31
„ resina epossidica tixotropica
„ alte resistenze meccaniche
Sistema di pretensione con fibre in carbonio:
Sika® LEOBA SLC
Sika® CarboStress® Sistema
26 | 27
EN 1504-9 Principio 5: Resistenza fisica (PR)
Incrementare la Resistenza del Calcestruzzo all’Attacco ff isico
is e / o meccanico
Le strutture in calcestruzzo possono
essere danneggiate da differenti tipi di
attacco fisico o meccanico:
Metodi
Metodo 5.1 Rivestimento
„ Accrescimento del carico meccanico
Immagini
Descrizione
Criteri principali
Prodotti Sika® (esempi)
Solo i rivestimenti reattivi sono in grado di fornire al
calcestruzzo protezione sufficiente a migliorare la sua
resistenza all’attacco fisico o meccanico.
Abrasione (Taber-Test):
perdita di massa <3000
mg
Classe II:
Sikafloor®-261/-263 SL
 buone resistenze meccaniche e chimiche
 eccellente resistenza all’abrasione
 senza solventi
„ Usura da abrasione, come nei
pavimenti (per esempio in un
magazzino)
Assorbimento capillare di
acqua:
w <0.1 kg/m² × √h
„ Abrasione idraulica da acqua e solidi
trasportati dall’acqua (per esempio
in una diga o fognatura / canale di
scolo)
Resistenza all’impatto:
da Classe I a Classe III
Forza di adesione:
Sistemi ≥ 0.8 N/mm² o
elastici: ≥ 1.5 N/mm²
(con traffico)
„ Rottura della superficie per effetto
del gelo (per esempio in un ponte)
Sika fornisce ogni genere di prodotto
adatto per la riparazione di questi
differenti tipi di danneggiamento
meccanico e fisico, su tutte le varie
tipologie di struttura in calcestruzzo e
in tutte le possibili condizioni climatiche
ed ambientali.
Sistemi
rigidi:
Metodo 5.2 Impregnazione
L’impregnazione è definita come il trattamento del
calcestruzzo condotto al fine di ridurre la porosità
superficiale e rinforzare la superficie. I pori e i capillari sono
quindi parzialmente o totalmente riempiti. Questo tipo di
trattamento solitamente si realizza con la messa in opera
sulla superficie di una pellicola sottile avente spessore
discontinuo compreso tra i 10 ed 100 micron.
Alcuni tipi di impregnanti posso reagire con i costituenti del
calcestruzzo, e aumentare la resistenza del calcestruzzo sia
all’abrasione, sia all’attacco meccanico.
Classe I:
Sikafloor®-2530 W
 bicomponente, dispersione acquosa
 buone resistenze meccaniche e chimiche
≥ 1.0 N/mm² o
≥ 2.0 N/mm²
(con traffico)
Abrasione (Taber-Test):
aumento del 30% in
confronto ai campioni non
impregnati
Classe I:
Prodotti a base di silicato di etile
 inodore, trasparente
 buona penetrazione
Profondità di penetrazione:
>5 mm
Assorbimento capillare:
w <0.1 kg/m² × √h
Resistenza all’impatto:
da Classe I a Classe III
Metodo 5.3 Aggiunta di malta o
calcestruzzo
I Metodi da utilizzare e i sistemi idonei sono definiti nel
Principio 3 sul ripristino del calcestruzzo e i prodotti devono
soddisfare i requisiti EN 1504-3, Classe R3 o R4.
In alcuni casi specifici può essere richiesta la conformità
a requisiti di resistenza all’abrasione idraulica. L’ingegnere
dovrà così determinare questi requisiti ulteriori in ogni
specifica struttura.
Malta / calcestruzzo:
Classe R4
Classe R3
Classe R4:
Sika® MonoTop® Dynamic
 alte resistenze meccaniche
 malta da riparazione monocomponente
SikaRep® Power
 ottima adesione ai supporti
Sika® MonoTop®-627 Malta
 alti spessori di applicazione
Sikafloor®-81/-82 EpoCem
 malte cementizie modificate con resina
epossidica
 alta resistenza al gelo e ai sali disgelanti
Classe R3:
SikaGrout®-312A
 alte resistenze meccaniche
 ottima scorrevolezza
 volume stabilizzato
28 | 29
EN 1504-9 Principio 6: Resistenza chimica (RC)
Incrementare la Resistenza del Calcestruzzo all’Attacco c h
I requisiti di resistenza chimica di
una struttura in calcestruzzo e delle
sue superfici dipendono da svariati
parametri, tra cui la tipologia e la
concentrazione degli agenti chimici,
le temperature e la presunta durata
dell’esposizione ecc.
L’appropriata stima dei rischi è il
prerequisito che permette la corretta
strategia di protezione da sviluppare per
ogni specifica struttura.
Metodi
Metodo 6.1 Rivestimento
Immagini
Descrizione
Criteri principali
Prodotti Sika® (esempi)
Solo i rivestimenti reattivi sono in grado di fornire al
calcestruzzo protezione sufficiente a migliorare la sua
resistenza all’attacco chimico.
Resistenza all’attacco
chimico forte:
da Classe I a Classe III
Classe II:
Sikagard®-63 N
 resina epossidica bicomponente con buone
resistenze chimiche e meccaniche
 superficie strettamente coesa
Forza di adesione:
Sistemi
≥ 0.8 N/mm² o
elastici: .≥ 1.5 N/mm²
(con traffico)
Sistemi
rigidi:
Sika produce differenti tipi di
rivestimenti protettivi allo scopo di
fornire resistenza chimica a lungo e
breve termine, in accordo col tipo ed il
grado di esposizione.
Per questo Sika fornisce un ampia
gamma di rivestimenti protettivi per
calcestruzzo adatti a tutti i diversi
ambienti chimici, costituiti da
svariate tipologie di resine chimiche
(acriliche, epossidiche, poliuretaniche,
combinazioni epossicementizie, cementi
modificati con polimeri ecc.)
≥ 1.0 N/mm² o
≥ 2.0 N/mm²
(con traffico)
Classe I:
Sikafloor®-261/-263 SL
 buone resistenze meccaniche e chimiche
 eccellente resistenza all’abrasione
 senza solventi
Metodo 6.2 Impregnazione
L’impregnazione è definita come il trattamento del
calcestruzzo condotto al fine di ridurre la porosità superficiale
e consolidare la superficie. I pori e i capillari sono quindi
parzialmente o totalmente riempiti. Questo tipo di trattamento
solitamente si traduce nella messa in opera sulla superficie
di una pellicola sottile avente spessore discontinuo compreso
tra i 10 ed 100 micron.
In questo modo è impedito l’ingresso nei pori agli agenti
aggressivi.
Resistenza all’attacco
chimico dopo esposizione
di 30 giorni
Prodotti a base di silicato di etile
 inodore, trasparente
 buona penetrazione
Metodo 6.3 Aggiunta di malta o
calcestruzzo
I Metodi da utilizzare e i sistemi idonei sono definiti nel
Principio 3 sul ripristino del calcestruzzo e i prodotti devono
soddisfare i requisiti EN 1504-3, Classe R3 o R4.
In alcuni casi specifici può essere richiesta la conformità
a requisiti di resistenza all’abrasione idraulica. I progettisti
dovranno così determinare questi requisiti ulteriori in ogni
specifica struttura.
Classe R4
Classe R4:
Sikagard®-720 EpoCem®/
Sikafloor®-81/-82 EpoCem®
 malte cementizie modificate con resina
epossidica
 buone resistenze chimiche
 molto chiuse e impermeabili
30 | 31
EN 1504-9 Principio 7: Conservazione e Ripristino dell
ell aa Passività (RP)
Livellare, Ripristinare e Profilare la Superficie del Calcestr
tr uuzzo
La corrosione delle armature in acciaio
in una struttura in calcestruzzo ha
luogo nel momento in cui si verificano
contemporaneamente varie condizioni:
perdita di passività, presenza di
ossigeno e presenza di sufficiente
umidità nel calcestruzzo circostante.
Se anche solo una di queste condizioni
non si verifica, la corrosione non può
avere luogo. In condizioni normali,
il rinforzo in acciaio è protetto dalla
alcalinità della copertura in calcestruzzo
circostante. Questa alcalinità crea una
pellicola di ossido passivante sulla
superficie dell’acciaio che lo protegge
dalla corrosione.
Questo strato di ossido passivante
può essere danneggiato a causa
della riduzione di alcalinità per
carbonatazione e quando il fronte di
carbonatazione raggiunge l’armatura
in acciaio. Una situazione simile ha
luogo anche a causa dell’attacco da
cloruri; in entrambi i casi viene meno la
passivazione protettiva. Di conseguenza
sono stati stabiliti metodi per preservare
o ripristinare la passività delle armature.
La scelta del metodo appropriato
dipende da svariati parametri come:
la causa della perdita di passività (per
esempio carbonatazione o attacco da
cloruri), l’entità del danno, le condizioni
specifiche di cantiere, la strategia di
ripristino e protezione, le possibilità di
manutenzione, i costi, ecc.
Metodi
Metodo 7.1 Aumento del copriferro con aggiunta
di malta o calcestruzzo
Immagini
Descrizione
Se il rinforzo non è dotato di adeguato strato di copriferro,
l’aggiunta di malta cementizia o calcestruzzo ridurrà l’entità
dell’attacco chimico (per esempio in caso di carbonatazione o
cloruri) a carico del rinforzo.
Criteri principali
Resistenza a carbonatazione:
Classe R4 o R3
Resistenza a compressione:
Classe R4 o R3
Forza di adesione:
Classe R4 o R3
Metodo 7.2 Sostituzione del calcestruzzo
carbonatato o contaminato
Mediante la rimozione del calcestruzzo danneggiato e il
ripristino dello strato di copriferro sul rinforzo, l’acciaio è
nuovamente protetto dall’alcalinità circostante.
Prodotti Sika® (esempi)
Classe R4:
Sika® MonoTop® Dynamic
 Malta ad alte prestazioni per riparazioni
SikaRep® Power
 ottima adesione ai supporti
Sika® MonoTop®-627
 Malta ad alti spessori di applicazione
Sikafloor®-81/-82 EpoCem®
 malte cementizie con resina epossidica
Classe R3:
Sika® MonoTop®-622 Evolution
 Malta monocomponente
SikaRep®
 malta monocomp. per riparazioni strutturali
Resistenza a carbonatazione:
Classe R4 o R3
Resistenza a compressione:
Classe R4 o R3
Prodotti come al punto 7.1
Forza di adesione:
Classe R4 o R3
Metodo 7.3 Rialcalinizzazione elettrochimica del
calcestruzzo carbonatato
Metodo 7.4 Rialcalinizzazione del calcestruzzo
carbonatato per diffusione
Metodo 7.5 Estrazione elettrochimica dei cloruri
La rialcalinizzazione delle strutture in calcestruzzo per trattamento elettrochimico è un processo generato applicando una
corrente elettrica tra i rinforzi interni, a un sistema esterno
costituito da un anodo chiuso in un serbatoio elettrolitico, colloNessun criterio specifico
cato temporaneamente sulla superficie di calcestruzzo. Tale trattamento non previene il futuro ingresso di anidride carbonica.
Per essere attivo a lungo termine è necessaria la combinazione
con appropriati rivestimenti protettivi che prevengano la futura
carbonatazione e l’ingresso dei cloruri.
Esiste un’esperienza limitata relativa a questo metodo.
E’ necessaria l’applicazione di un rivestimento altamente
alcalino sulla superficie di calcestruzzo carbonatato e la
Nessun criterio specifico
rialcalinizzazione ha luogo per lenta diffusione della base
attraverso la zona carbonatata. Questo processo richiede tempi
estremamente lunghi e il controllo della uniforme distribuzione
del materiale risulta molto difficoltoso. Dopo il trattamento si
raccomanda l’applicazione di un idoneo rivestimento protettivo
per prevenire ulteriore carbonatazione.
Il processo di estrazione elettrochimica dei cloruri è di natura
molto simile alla protezione catodica. Il processo implica
l’applicazione di una corrente elettrica tra i rinforzi interni e
un anodo collocato sulla superficie esterna della struttura in
calcestruzzo. Come risultato i cloruri sono estratti attraverso
la superficie. Una volta completato il trattamento, la struttura
in calcestruzzo deve essere protetta mediante un idoneo
trattamento pre prevenire il futuro ingresso dei cloruri (posttrattamento).
Nessun criterio specifico
Per post-trattamento:
Sikagard®-720 EpoCem®
Per post-trattamento:
Sikagard®-680 S
Per post-trattamento:
Sikagard®-720 EpoCem®
Per post-trattamento:
Sikagard®-680 S
Per post-trattamento:
impregnazione idrofobica, penetrante, con
Sikagard®-700 S
in aggiunta a rivestimento protettivo con:
Sikagard®-680 S
32 | 33
EN 1504-9 Principio 8: Aumento della Resistività (IR))
Aumento della Resistività elettrica del Calcestruzzo per riri du
durre il Rischio di Corrosione
Il Principio 8 tratta dell’aumento
della resistività del calcestruzzo, che
è direttamente correlato al livello
di umidità presente nei pori del
calcestruzzo. Maggiore è la resistività,
minore è la quantità di umidità libera
nei pori.
Metodi
Metodo 8.1 Impregnazione idrofobica
Ciò significa che il calcestruzzo armato
dotato di alta resistività presenta un
minore rischio di corrosione.
Il Principio 8, trattando dell’aumento
della resistività elettrica del calcestruzzo,
contempla quasi gli stessi Metodi
di ripristino del Principio 2 (MC) sul
Controllo dell’Umidità.
Metodo 8.2 Impregnazione
Metodo 8.3 Rivestimento
Immagini
Descrizione
Criteri principali
Prodotti Sika® (esempi)
L’impregnazione idrofobica è definita come il trattamento
del calcestruzzo condotto al fine di realizzare una superficie
idrorepellente. I pori e la rete dei capillari non sono riempiti,
ma solo ricoperti con il materiale idrorepellente. In tal
modo viene ridotta la tensione superficiale dell’acqua allo
stato liquido, impedendone il passaggio attraverso i pori,
ma consentendo la diffusione del vapore acqueo in ogni
direzione.
Penetrazione:
Classe II: ≥10 mm
Classe I:
Sikagard®-700 S
 Impregnazione idrofobica a base di
silossani
 impedisce la penetrazione di acqua
L’impregnazione è definita come il trattamento del
calcestruzzo condotto al fine di ridurre la porosità superficiale
e consolidare la superficie. I pori ed i capillari sono
quindi parzialmente o totalmente riempiti. Questo tipo di
trattamento di solito si realizza con la messa in opera sulla
superficie di una pellicola sottile, con spessore discontinuo
compreso tra i 10 e i 100 micron. In tal modo si impedisce
agli agenti aggressivi l’ingresso nei pori.
Profondità di penetrazione:
≥5 mm
I rivestimenti superficiali sono materiali progettati allo scopo
di fornire ai calcestruzzi una superficie più resistente agli
agenti aggressivi esterni.
Una protezione importante può essere ottenuta applicando
le malte rasanti a base cementizia, mono o bicomponenti, in
grado di realizzare uno spessore costante di 3-4 mm. Tutti
i rasanti Sika offrono un’ottima resistenza alla penetrazione
dell’anidride carbonica, dell’acqua liquida e sono stati
sottoposti all’azione di cicli di shock termico in sali disgelanti
per garantire una loro durata ed efficacia anche nelle
condizioni più estreme.
Inoltre, la possibilità di utilizzare sistemi superficiali flessibili
garantice la protezione anche nei confronti di piccole crepe
che possono crearsi nel supporto in seguito a movimenti
termici e carichi dinamici che insistono sulla struttura.
Assorbimento capillare:
w <0.1 kg/m² × √h
Velocità di asciugatura:
Classe I: >30%
Classe II: >10%
Assrbimento di acqua e
resistenza agli alcali:
tasso di assorbimento:
<7.5%
soluzione alcalina: <10%
Prodotti a base di silicato di etile
 inodore, trasparente
 buona penetrazione
Assorbimento capillare:
w <0.1 kg/m² × √h
Permeabilità al vapore:
Classe I: Sd <5 m
Forza di adesione:
Sistemi ≥ 0.8 N/mm² o
elastici: ≥ 1.5 N/mm²
(con traffico)
Sistemi
rigidi:
≥ 1.0 N/mm² o
≥ 2.0 N/mm²
(con traffico)
Sistemi rigidi:
Sika® MonoTop® -621 Evolution
 rasante monocomponente
Sikagard®-680 S
 vernice acrilica a base solvente
Sikagard® Wallcoat
 resina epossidica bicomponente
 barriera impermeabile
Sistemi elastici:
SikaTop®-Seal 107
 rasante flessibile bicomponente
SikaLastic®-152
 rasante elastico bicomponente
 ricopertura di fessure (crack bridging)
SikaLastic®-1 K
 rasante elastico monocomponente
 crack bridging
Sikagard®-550 W Elastic
 vernice elastomerica acrilica all’acqua
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EN 1504-9 Principio 9: Controllo catodico (CC)
Prevenire la Corrosione delle Armature in Acciaio
Il Principio 9 spiega come limitare
l’accesso di ossigeno a tutte le aree
potenzialmente catodiche, fino a
prevenire la corrosione. Un esempio è
la limitazione del contenuto di ossigeno
mediante l’uso di rivestimenti applicati
direttamente sulle armature. Un altro
esempio consiste nell’applicazione di un
inibitore migrante che blocchi l’accesso
di ossigeno alle armature creando su di
esse un film protettivo. Questo processo
può diventare efficace quando l’inibitore
riesca a migrare in quantità sufficienti
in modo da garantire la formazione del
film protettivo sulle armature.
Metodi
Immagini
Metodo 9.1 Limitazione del contenuto di ossigeno
(al catodo) tramite saturazione superficiale, rivestimento superficiale o
applicando un agente inibitore che
formi una pellicola sull’acciaio.
Descrizione
Criteri principali
Prodotti Sika® (esempi)
Si procede alla creazione di condizioni in cui tutte le aree
potenzialmente catodiche del rinforzo siano impossibilitate a
condurre una reazione anodica.
Gli inibitori (aggiunti al calcestruzzo come additivi o applicati
in superficie come impregnazione) formano una pellicola
sulla superficie dell’armatura e prevengono l’accesso
dell’ossigeno.
Profondità di penetrazione
degli inibitori applicati in
superficie:
>100 ppm (parti per
milione) a livello del
tondino
Inibitori di corrosione:
Sika® FerroGard®-901 (additivo)
Sika® FerroGard®-903 (trattamento
superficiale)
„ a base di amminoalcoli
„ protezione durabile e a lungo termine
„ aumento della vita utile della struttura
„ economici
Descrizione
Criteri principali
Prodotti Sika® (esempi)
Nella Protezione da Corrente Catodica Indotta la corrente
è fornita da una sorgente elettrica esterna e distribuita
nell’elettrolita per mezzo di anodi ausiliari (Per esempio
posti sopra il rinforzo strutturale ed a esso connessi).
Questi anodi ausiliari sono generalmente immersi in
una malta perché siano protetti dalla degradazione. Per
funzionare in modo efficiente, il sistema necessita di una
resistività della malta circostante abbastanza bassa da
permettere il sufficiente trasporto di corrente.
Resistività della malta in
accordo con le esigenze
locali
Malte per l’allettamento di reti conduttive:
EN 1504-9 Principio 10: Protezione catodica (CP)
Prevenire la Corrosione delle Armature in Acciaio
Il Principio 10 tratta i sistemi di protezione Metodi
catodica. Sono sistemi elettrochimici che
abbattono il potenziale di corrosione fino
Metodo 10.1 Applicazione di un potenziale
a un livello in cui la velocità di corrosione
elettrico.
del rinforzo in acciaio è significativamente
ridotta. Ciò può essere ottenuto instaurando
un flusso di corrente elettrica dal calcestruzzo circostante al rinforzo in acciaio, in
modo da eliminare le parti anodiche della
reazione di corrosione. Tale corrente è fornita da una sorgente esterna (Protezione da
Corrente catodica Indotta), o mediante la
creazione di una corrente galvanica ottenuta connettendo l’acciaio ad un metallo
meno nobile (anodi sacrificali, p.es. zinco).
Immagini
Sika® MonoTop® Dynamic
„ ad alte prestazioni
„ sufficiente resistività
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EN 1504-9 Principio 11: Controllo delle Aree anodichee (C
(CA)
Prevenire la Corrosione delle Armature in Acciaio
Per quanto concerne il controllo delle
aree anodiche per la prevenzione
della corrosione, in accordo col
Principio 11, è importante capire che,
specialmente nelle strutture fortemente
contaminate dai cloruri, l’espulsione
del calcestruzzo dovuto alla corrosione
del rinforzo si localizza principalmente
nelle aree dove il copriferro è ridotto.
È inoltre importante proteggere le
aree sottoposte a riparazione dal
futuro ingresso di agenti aggressivi
(carbonatazione, cloruri).
Descrizione
Criteri principali
Prodotti Sika® (esempi)
Questi rivestimenti contengono pigmenti attivi che possono
fungere da inibitori o passivanti a causa della propria
alcalinità. Benché occorra aver cura di applicare questi
prodotti in modo adeguato, essi risultano meno influenzabili
dai difetti di applicazione rispetto ai rivestimenti a barriera.
Conformità con
EN 1504-7
A base cementizia:
Metodo 11.2 Verniciatura del rinforzo con
rivestimenti di barriera
Questi rivestimenti funzionano isolando completamente la
superficie da ossigeno ed acqua; richiedono un accurato
controllo durante la preparazione della superficie e la
successiva applicazione poiché possono risultare efficaci
solo se la superficie dell’acciaio si presenta del tutto priva
di tracce di corrosione e completamente rivestita senza
difetti di alcun genere. La realizzazione di queste condizioni
può dunque essere molto problematica in cantiere. Occorre
altresì tener conto di una sensibile riduzione dell’adesione
tra il materiale di ripristino e il rinforzo sottoposto a
trattamento
Conformità con
EN 1504-7
A base epossidica:
Sikadur®-32
 non sensibile all’umidità
 molto denso, nessuna penetrazione di
cloruri
Metodo 11.3 Applicazione di inibitori di
corrosione nel o al calcestruzzo
Gli inibitori di corrosione applicati sulla superficie
penetrano per diffusione fino al rinforzo per poi formare
uno strato protettivo sulle armature. Questi inibitori di
corrosione possono anche essere mescolati con le malte
per riparazione o con il calcestruzzo utilizzato nei lavori di
restauro.
Profondità di penetrazione
richiesta per gli inibitori di
corrosione:
>100 ppm (parti
per milione) a livello
dell’armatura
Inibitori di corrosione:
Sika® FerroGard®-901 (additivo)
Sika® FerroGard®-903 (trattamento
superficiale)
 a base di amminoalcoli
 protezione durabile e a lungo termine
 aumento della vita utile della struttura
 economici
Metodi
Metodo 11.1 Verniciatura del rinforzo con
pigmenti attivi
Immagini
Sika® MonoTop®-610 New
 protezione attiva
 ottima resistenza all’acqua
Per prevenire ulteriore degradazione
nelle aree anodiche, si può applicare,
dopo appropriata pulizia, una boiacca
cementizia protettiva direttamente sul
rinforzo.
Inoltre, per evitare la formazione di zone
anodiche nelle aree circostanti la parte
ripristinata, può essere applicato un
inibitore in grado di migrare attraverso
il cemento fino a raggiungere il rinforzo,
dove forma una barriera che può
proteggere le zone anodiche.
Nota: gli inibitori a doppia funzione
come Sika® FerroGard® proteggono
contemporaneamente le aree catodiche.
38 | 39
Diagramma di Flusso riassuntivo della Procedura per
er ilil corretto Ripristino e Protezione del Calcestruzzo
in conformità alla Normativa Europea EN 1504
Diagramma di flusso della EN 1504 per la procedura di Ripristino e Protezione del calcestruzzo con
n
i Sistemi Sika®
S
O
P
R
A
L
L
U
O
G
O
Fessure
e macchie
visibili
Sì
Sopralluogo
specifico
Analisi delle cause
del degrado
Il
Ripristino
del calcestruzzo è
necessario?
Valutazione
strutturale
No
Sì
No
Ripristino
strutturale
calcestruzzo
Sì
No
Scegliere malta da
riparazione
(Classe R2)
Sì
Danni
non visibili?
Sì
Definire la restante
vita utile della
struttura
Applicare malte da riparazione strutturali
Sika® MonoTop® (classe R4)
Sika® MonoTop®/SikaTop® (classe R3)
SikaRep® (classe R3)
Applicare malte da riparazione non
strutturali
Continuare
monitoraggio
regolare
Creare
un piano di
manutenzione?
No
Controllo
finale
Sì
Stabilire un sistema
di monitoraggio
della corrosione
Sono
necessari
interventi?
No
No
Scegliere malta
da riparazione
(Classe R3 o R4)
Verificare la
necessità di
proteggere il
calcestruzzo o
l’armatura
Migliorare
l’estetica?
No
Sì
Serve
proprietà di
Crackbridging?
No
Applicare
Sikagard® rivestimenti elastici
Sikalastic®-152, Sikalastic®-1K
Sikafloor® rivestimenti flessibili
Sikaflex® sigillanti per giunti
F
I
N
E
L
A
V
O
R
I
Applicare
Sikagard® rivestimenti rigidi
Sikafloor® rivestimenti
Sika® MonoTop® rasanti cementizi
Applicare
Sika® FerroGard® inibitori e/o
Sikagard® idrofobizzanti
Le Fasi dei Progetti di Ripristino e Protezione del Calcestruzzo secondo EN 1504 Parte 9
Informazioni sulla Struttura
Storia della struttura
Analisi della documentazione
Sopralluogo
EN 1504-9, Punto 4, Allegato A
Processo di Valutazione
Diagnosi dei difetti
Risultati delle analisi
Identificazione delle cause
Valutazione strutturale
Strategia di Gestione
Scelta del ripristino
Selezione dei Principi
Selezione dei Metodi
Ecologia e sicurezza
Progetto dell’intervento di Ripristino
Definizione delle prestazioni
Preparazione del supporto
Prodotti
Applicazione
Voci di capitolato
Disegni di progetto
Lavoro di Ripristino
Scelta finale dei prodotti
Scelta delle attrezzature
Valutazione ecologia e sicurezza
Controllo della Qualità
Approvazione del lavoro di Ripristino
Accettazione delle prove iniziali
Approvazione dell’esecuzione
Documentazione finale
Piano di manutenzione
EN 1504-9, Punto 4, Allegato A
EN 1504-9, Punti 5 e 6,
Allegato A
EN 1504 Parti 2–7 e EN 1504-9, Punti
6, 7 e 9
EN 1504-9, Punti 9 e 10 e EN 1504-10
EN 1504-9, Punto 8 e
EN 1504-10
Maggiori dettagli alle pagine 6/7
Maggiori dettagli alle pagine 42 – 45
Maggiori dettagli alle pagine 12 – 39
Maggiori dettagli alle pagine 46 – 47
Maggiori dettagli alla pagina 5
Pagine correlate:
Maggiori dettagli alla pagina 4
40 | 41
Scelta dei Metodi da utilizzare per il Ripristino del Cal
ce
al cestruzzo
Nelle tabelle qui riportate sono elencati i più comuni difetti e danneggiamenti delle strutture in calcestruzzo ed i possibili metodi
di ripristino. Questo elenco è solo indicativo. Le proposte di ripristino devono essere adattate alle specifiche condizioni di ogni
progetto; è possibile operare diversamente da quanto descritto, ma le modalità alternative devono essere individualmente
determinate in ciascuna situazione. I numeri indicati nelle tabelle fanno riferimento ai relativi Principi e Metodi definiti nella
EN 1504-9.
Danneggiamento del Calcestruzzo
Difetti / Danni
del Calcestruzzo
Crepe nel calcestruzzo
Danno lieve
1.5 Riempimento delle crepe
Danneggiamento da corrosione delle armature
Danno medio
1.5 Riempimento delle crepe
1.6 Trasformazione delle crepe
in giunti
Sfaldamento del calcestruzzo
dovuto a impatto meccanico
3.1 Malta applicata a mano
3.1 Malta applicata a mano
3.2 Nuovo getto di
calcestruzzo o malta
3.3 Applicazione di calcestruzzo
o malta a spruzzo
Danni strutturali, da
sovraccarico o terremoto, che
necessitano di rinforzo
3.1 Malta applicata a mano
e
4.4 Aggiunta di malta o
calcestruzzo
Danno ingente
4.5 Iniezione di fessure, vuoti
o interstizi
3.2 Nuovo getto di
calcestruzzo o malta
e
4.7 Precompressione
(post-tensionamento)
5.3 Aggiunta di malta o
calcestruzzo
5.1 Rivestimento (cementizio)
5.3 Aggiunta di malta o
calcestruzzo
Danno da attacco chimico
6.1 Rivestimento (cementizio)
6.1 Rivestimento (cementizio)
6.3 Aggiunta di malta o
calcestruzzo
danno localizzato, senza influenza sulla capacità di carico
danno da localizzato a esteso, lieve influenza sulla capacità di carico
danno da esteso a su vasta scala, forte influenza sulla capacità di carico
3.1 Malta applicata a mano
3.2 Nuovo getto di
calcestruzzo o malta
3.3 Applicazione di calcestruzzo
o malta a spruzzo
Danno ingente
3.2 Nuovo getto di
calcestruzzo o malta
e
4.1 Aggiunta o sostituzione di
barre di rinforzo interne o
esterne
3.3 Applicazione di calcestruzzo
o malta a spruzzo
e
4.2 Installazione di barre
annegate in fori preformati
o realizzati con trapano nel
calcestruzzo
7.2 Sostituzione del
calcestruzzo carbonatato o
contaminato
Corrosione delle armature
dovuta a cloruri
3.1 Malta applicata a mano
3.1 Malta applicata a mano
3.4 Sostituzione degli elementi
3.2 Nuovo getto di
calcestruzzo o malta
7.2 Sostituzione del
calcestruzzo carbonatato o
contaminato
e
4.1 Aggiunta o sostituzione di
barre di rinforzo interne o
esterne
3.3 Applicazione di calcestruzzo
o malta a spruzzo
3.4 Sostituzione degli elementi
7.2 Sostituzione del
calcestruzzo carbonatato o
contaminato
e
4.3 Collegamento mediante
piastre
6.3 Aggiunta di malta o
calcestruzzo
3.2 Nuovo getto di
calcestruzzo o malta
3.3 Applicazione di calcestruzzo
o malta a spruzzo
Danno lieve:
Danno medio:
Danno ingente:
Danno medio
3.3 Applicazione di calcestruzzo
o malta a spruzzo
3.1 Malta applicata a mano
e
4.2 Installazione di barre
annegate in fori preformati
o realizzati con trapano nel
calcestruzzo
5.1 Rivestimento (cementizio)
3.1 Malta applicata a mano
3.2 Nuovo getto di
calcestruzzo o malta
3.3 Applicazione di calcestruzzo
o malta a spruzzo
e
4.3 Collegamento mediante
piastre
3.1 Malta applicata a mano
Corrosione da carbonatazione
Danno lieve
4.6 Riempimento di crepe,
vuoti o interstizi
3.1 Malta applicata a mano
e
4.1 Aggiunta o sostituzione di
barre di rinforzo interne o
esterne
Corrosione dovuta all’azione
dei cicli gelo/disgelo
Difetti / Danni
del Calcestruzzo
Correnti elettriche vaganti
3.1 Malta applicata a mano
3.2 Nuovo getto di
calcestruzzo o malta
3.2 Nuovo getto di
calcestruzzo o malta
3.3 Applicazione di calcestruzzo
o malta a spruzzo
3.2 Nuovo getto di
calcestruzzo o malta
e
4.2 Installazione di barre
annegate in fori preformati
o realizzati con trapano nel
calcestruzzo
3.3 Applicazione di calcestruzzo
o malta a spruzzo
e
4.1 Aggiunta o sostituzione di
barre di rinforzo interne o
esterne
42 | 43
Scelta dei Metodi da utilizzare per la Protezione e il Ri nnforzo del Calcestruzzo
La protezione richiesta per le strutture in calcestruzzo e per i rinforzi interni in acciaio dipende dal tipo di struttura, dalla sua
collocazione, dall’utilizzo e dalla tipologia di manutenzione.
Le possibili modalità di ripristino devono essere percò adattate alle specifiche condizioni di ogni singolo progetto.
È possibile operare diversamente da quanto descritto, ma le modalità devono sempre essere determinate per ciascun progetto.
I numeri indicati nelle tabelle sotto riportate fanno riferimento ai Principi e ai Metodi della EN 1504-9.
Protezione del Calcestruzzo
Requisiti
di protezione
Crepe
Livello basso
Protezione del Rinforzo
Livello medio
1.1 Impregnazione idrofobica
1.1 Impregnazione idrofobica
1.3 Rivestimento
1.3 Rivestimento (elastico)
Livello elevato
1.1 Impregnazione idrofobica
e
1.3 Rivestimento (elastico)
Requisiti di
Protezione
Livello basso
Carbonatazione
11.3 Applicazione di inibitori
di corrosione nel o sul
calcestruzzo
1.8 Applicazione di manti o
membrane liquide
Impatto meccanico
5.2 Impregnazione
5.1 Rivestimento
5.3 Aggiunta di malta o
calcestruzzo
Azione cicli gelo/disgelo
2.1 Impregnazione idrofobica
5.2 Impregnazione
2.2 Impregnazione
2.3 Rivestimento
1.1 Impregnazione idrofobica
e
5.1 Rivestimento
Cloruri
5.3 Aggiunta di malta o
calcestruzzo
Reazioni alcali aggregati
(AAR)
2.1 Impregnazione idrofobica
2.1 Impregnazione idrofobica
2.3 Rivestimento
2.3 Rivestimento (elastico)
1.1 Impregnazione idrofobica
1.2 Impregnazione
2.1 Impregnazione idrofobica
e
2.3 Rivestimento (elastico)
6.2 Impregnazione
6.3 Aggiunta di malta o
calcestruzzo
6.1 Rivestimento (reattivo)
7.3 Rialcalinizzazione
elettrochimica del
calcestruzzo carbonatato
Livello elevato
11.3 Applicazione di inibitori
di corrosione nel o al
calcestruzzo
e
1.3 Rivestimento
7.4 Rialcalinizzazione del
calcestruzzo carbonatato
per diffusione
7.3 Rialcalinizzazione
elettrochimica del
calcestruzzo carbonatato
e
1.3 Rivestimento
11.3 Applicazione di inibitori
di corrosione nel o sul
calcestruzzo
e
1.1 Impregnazione idrofobica
7.5 Estrazione elettrochimica
dei cloruri
e
1.3 Rivestimento
7.5 Estrazione elettrochimica
dei cloruri
e
11.2 Verniciatura del rinforzo
con rivestimenti di barriera
10.1 Applicazione di un
potenziale elettrico
Correnti elettriche vaganti
Livello basso: lievi difetti del calcestruzzo e/o protezione a breve termine
Livello medio: difetti del calcestruzzo moderati e/o protezione a medio termine
Livello elevato: difetti del calcestruzzo estesi e/o protezione a lungo termine
1.3 Rivestimento
11.3 Applicazione di inibitori
di corrosione nel o sul
calcestruzzo
e
1.3 Rivestimento
1.8 Applicazione di manti o
membrane liquide
Attacco chimico
Livello medio
se non è possibile la
disconnessione dalla
corrente elettrica:
2.2 Impregnazione
se non è possibile la
disconnessione dalla
corrente elettrica:
2.5 Trattamento elettrochimico
e
2.3 Rivestimento
se non è possibile la
disconnessione dalla
corrente elettrica:
10.1 Applicazione di un
potenziale elettrico
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Metodi di Test interni e Sistemi di Autocertificazionee per
p Prodotti e Cicli applicativi Sika®
Test e Metodi di prova in accordo ai Requisiti dellaa Normativa
N
EN 1504
Sika sviluppa autonomamente test interni specifici e criteri di valutazione per tutti
i propri prodotti e Sistemi per il Ripristino e la Protezione del calcestruzzo, in totale
accordo con i requisiti previsti nelle Parti e Sezioni della Norma europea EN 1504
(Parti 2 – 7). Qui di seguito sono riportati i criteri di valutazione e di controllo dei
prodotti e Sistemi Sika per il Ripristino e la Protezione del calcestruzzo.
Protezione delle armature
Forza di adesione su acciaio e calcestruzzo
Protezione dalla corrosione
Permeabilità all’acqua
Permeabilità al vapore acqueo
Permeabilità all’anidride carbonica
Rasature superficiali
Forza di adesione
Permeabilità all’anidride carbonica
Permeabilità ed assorbimento d’acqua
Reintegro del calcestruzzo
Forza di adesione
Resistenza a compressione e flessione
Permeabilità all’acqua
Modulo elastico (rigidezza)
Ritiro contrastato
Compatibilità termica
Sigillatura e rivestimento – prevenzione
dell’ingresso di agenti aggressivi
Impermeabilizzazione mediante
impregnazioni idrofobiche
Grado di penetrazione
I criteri di performance
Prestazioni di Prodotti e Sistemi
Esistono requisiti di tipo funzionale ed
altri di tipo prestazionale, che devono
essere soddisfatti sia dai singoli prodotti
come elementi di un sistema, sia dal
sistema nel suo complesso.
Applicazione pratica dei Criteri
di Performance
È fondamentale definire e testare le caratteristiche di applicazione e le proprietà
dei prodotti, oltre alle loro prestazioni in
opera su una struttura. Sika assicura che
tali caratteristiche siano in accordo con
le linee guida della EN 1504 Parte 10, ma
anche che tutti i prodotti possano essere
utilizzati anche in condizioni climatiche
molto differenti tra loro, in tutto il mondo.
Per esempio:
Le malte per riparazione Sika devono
essere idonee all’utilizzo in differenti
spessori, aree e volumi del ripristino, e
Grado di idrorepellenza
Permeabilità al vapore acqueo
Resistenza ai cicli gelo / disgelo
Rivestimenti anticarbonatazione
Forza di adesione
Test “Cross-cut”
Permeabilità all’anidride carbonica
Permeabilità al vapore acqueo
Resistenza alla luce UV
Resistenza ai supporti alcalini
Resistenza ai cicli gelo / disgelo
Resistenza al fuoco
Facilità di pulizia
Rivestimenti in grado di far ponte
sulle fessure e con proprietà
anticarbonatazione
Come per rivestimenti anticarbonatazione,
ed inoltre:
Capacità di far ponte sulle fessure
– staticamente
– dinamicamente
– a basse temperature (–20 °C/–4 °F)
Test aggiuntivi sulla Durabilità di Prodotti e Sistemi
Test sulle prestazioni degli inibitori di corrosione
Sika ha introdotto gli inibitori di corrosione
superficiali nel 1997.
Da allora, sono stati protetti dalla
corrosione milioni di metri quadrati di
calcestruzzo armato, in tutto il mondo.
Sika® FerroGard®-903
risponde al Principio 11 (Controllo anodico).
A partire dall’introduzione, differenti
studi hanno confermato l’efficienza
degli inibitori migranti di corrosione.
Gli ultimi certificati internazionali, tra i
numerosi disponibili da varie istituzioni
mondiali, provengono
dalla University of Cape
Town in South Africa,
ed attestano la loro
efficienza in strutture
carbonatate. Il Building
Research Establishment (BRE) ha mostrato
l’efficacia di Sika® FerroGard®-903
applicato come trattamento preventivo
in strutture fortemente contaminate da
cloruri,monitorandole per più di 2,5 anni
(BRE 224-346A).
Inoltre esiste il progetto europeo SAMARIS,
iniziato nel 2002, facente parte del più
grande progetto di ricerca della Comunità
Europea: Sustainable and Advanced
Materials for Road Infra-Structure. Il
progetto fu iniziato per scoprire tecnologie
innovative per la manutenzione delle
strutture in cemento armato. Questi studi
concordano nell’affermare che, quando
si verificano le condizioni appropriate,
Sika® FerroGard®-903 rappresenta
un trattamento economico per rallentare i
processi di corrosione.
Test ulteriori per impregnanti idrofobici
applicate nel minor numero di strati
possibile. E devono diventare resistenti alle
intemperie rapidamente.
Allo stesso modo i rivestimenti
Sikagard® devono avere una viscosità
adeguata, insieme alle corrette proprietà
tixotropiche alle differenti temperature,
per ottenere il necessario spessore della
pellicola secca e bagnata. Ciò può essere
realizzato col minimo numero di mani
applicate, che devono altresì possedere
un idoneo potere coprente e diventare
resistenti alle intemperie rapidamente.
Assicurazione sulla qualità dei prodotti
e Controllo della qualità
È altresì necessario che
ogni prodotto o sistema
soddisfi precisi standard
di controllo qualità. Per
questo Sika produce in
accordo agli standard ISO
9001, in tutti i suoi stabilimenti nel mondo.
Inoltre Sika pubblica capitolati dettagliati
sui sistemi e sui prodotti, unitamente a
prescrizioni riguardanti le applicazioni in
cantiere. Le procedure di controllo qualità,
supervisione e controllo su tutti i processi
di riparazione e protezione del calcestruzzo
sono disponibili a richiesta.
Oltre alla Norma europea EN 1504-2, il
livello di penetrazione nel calcestruzzo
delle impregnazioni idrofobiche è
stato testato misurando in profondità
l’assorbimento d’acqua di campioni
di calcestruzzo (p.es. in cubi di
calcestruzzo, dalla superficie fino alla
profondità di 10 mm). In questo modo
è stato possibile determinare il livello
massimo di penetrazione e l’efficacia dei
prodotti. L’esatto quantitativo di principio
attivo ritrovato nel calcestruzzo, è stato
misurato in laboratorio con un’analisi
FT-IR. Questo valore rappresenta il
necessario quantitativo minimo di
impregnante e l’analisi può essere anche
riproducibile per il controllo di qualità in
cantiere.
Test di invecchiamento accelerato
I prodotti Sikagard® hanno
mostrato proprietà anticarbonatazione
e di traspirabilità al vapore acqueo
sia appena applicati, sia dopo 10 000
ore di invecchiamento accelerato
(corrispondente a oltre 15 anni di
esposizione). Solo questo tipo di test
pratici di laboratorio può dare un’idea
completa e realistica del comportamento
del prodotto a lungo termine.
I prodotti Sikagard® con capacità di
far da ponte sulle crepe, sono stati testati
per confermare le loro proprietà anche a
basse temperature (fino a -20 °C).
I rivestimenti Sikagard® perciò
continueranno a espletare le loro funzioni
protettive per un tempo maggiore
rispetto ai comuni rivestimenti protettivi.
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Ripristino e Protezione
del Calcestruzzo Armato con Sika®
In Conformità alla Norma Europea EN 1504
Il Vostro Partner in Tutto il Mondo
Sika è un’azienda attiva in tutto il mondo nella chimica integrata applicata all’edilizia e all’industria, leader nei processi di
produzione di materiali per impermeabilizzazione, sigillatura, incollaggio, isolamento, rinforzo e protezione di strutture portanti
per edilizia ed ingegneria civile. La presenza locale in tutto il mondo, con filiali in oltre 70 Paesi ed oltre 12000 collabora tori,
assicura il contatto diretto con Sika dei nostri Clienti e garantisce il successo di tutti i nostri Partners.
Da Sika sono disponibili anche:
Tecnologie e Sistemi Sika®
per Pavimentazioni e Rivestimenti
Si applicano le nostre consuete condizioni di vendita. Si prega di consultare
le nostre schede tecniche prodotto prima di ogni utilizzo ed applicazione.
Sika Italia / BU Contractors / Mastergraph / 05.2011
Sika Italia S.p.A.
Business Unit Contractors
Via Luigi Einaudi 6
IT 20068 Peschiera Borromeo (Mi)
Tel. +39 02 54778 111
Fax +39 02 54778 119
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Ripristino e Protezione del Calcestruzzo Armato