Convegno
Gestione sostenibile delle foreste nelle aree protette alpine della Regione Friuli Venezia Giulia
Metodi, opportunità, prospettive, innovazione
I contenuti delle misure di salvaguardia, le prime ipotesi di Piani
di Gestione per i boschi di SIC e ZPS dell’arco alpino del Friuli
Venezia Giulia. Le misure per favorire la biodiversità forestale
Michele Cassol
libero professionista
VAL ALBA
SIC Zuc dal Bor
Venerdì 7 ottobre 2011 ore 8:30, Venzone - Sala Consiliare del Municipio
ore14:00, Moggio Udinese (UD)
….
Funghi
Mammiferi
….
Anfibi
Habitat Natura
2000
Rettili
….
Specie vegetali
BIODIVERSITA’
Licheni
Specie vegetali
di interesse
comunitario
Uccelli
Specie animali
di interesse
comunitario
Invertebrati
….
NECESSITA’ CHE
QUALCUNO FACCIA
SINTESI
GLI HABITAT
FORESTALI
di interesse comunitario
Gli habitat
forestali non
temono la
motosega
SIC Rio
Bianco di
Taipana e
Gran Monte
91K0 Foreste illiriche di Fagus sylvatica (Aremonio-Fagion)
SIC Rio Bianco
di Taipana e
Gran Monte
9180*: Foreste di versanti, ghiaioni e valloni del Tilio-Acerion
SIC
Torrente
Lerada
9410 Foreste acidofile a Picea da montane ad alpine (Vaccinio-Piceetea)
SIC Jof di
Montasio e
Jof Fuart
ORNO OSTRIETI - Habitat NON di interesse comunitario
SIC Forra
del
Cornappo
POPOLAMENTO DI ABETE ROSSO
Habitat NON di interesse comunitario
VAL ALBA
SIC Zuc dal Bor
LE SPECIE
VEGETALI
di interesse comunitario
Cypripedium calceolus
4070 *Boscaglie di Pinus mugo e Rhododendron hirsutum (Mugo-Rhododendretum hirsuti)
9410 Foreste acidofile montane e alpine di Picea (Vaccinio-Piceetea)
Boschi e orli boschivi non inclusi in Natura 2000
Val Cimoliana
ZPS Dolomiti Friulane
Buxbaumia viridis
Si tratta di una piccola specie effimera che colonizza
foreste senescenti di conifere in particolare ceppaie.
Unica stazione nota attualmente in SIC IT3310006
Foresta del Cansiglio
HABITAT IN CUI VIVE LA SPECIE
BC2 Piceo-abieteti su suoli basici montani
BC1 Abieteti su suoli neutri
91K0 Foreste illiriche di Fagus sylvatica (AremonioFagion)
L’habitat è circoscritto a superfici molto ridotte in cui è
da evitare la rimozione di tronchi e ceppaie.
Adenophora liliifolia
HABITAT IN CUI VIVE LA SPECIE
BL19 Ostrio-querceti su suoli basici del piano collinare delle Prealpi
BL23 Ostrieti su substrati carbonatici senza Erica carnea
9180 *Foreste di versanti, ghiaioni e valloni del Tilio-Acerion
91K0 Foreste illiriche di Fagus sylvatica (Aremonio-Fagion)
Boschi e orli boschivi non inclusi in Natura 2000
La specie vive generalmente in popolamenti forestali primitivi, spesso in stazioni di forra e in aree non
sottoposte ad utilizzazione forestale
Dicranum viride
Si tratta di una specie presente in boschi misti a caducifoglie di carpini, querce, faggi e tigli. Ama una certa
umidità atmosferica infatti si rinviene spesso in boschi di forra; radica generalmente sui tronchi delle
latifoglie, anche se può formare cuscinetti epilitici su rocce non carbonatiche.
Segnalato in poche stazioni per il FVG: Forcella presso Malborghetto; Ugovizza in Val di Canale; Forni
Avoltri; presso Tarvisio.
HABITAT IN CUI VIVE LA SPECIE
BL10 Piceo-faggete su dolomie e calcari dolomitici altimontane
MISURE
Contrassegnatura delle stazioni interessate dalla presenza della specie.
LE SPECIE ANIMALI
di interesse comunitario
Falco pecchiaiolo
Gallo cedrone
Francolino di monte
Picchio tridattilo
Picchio cenerino
Picchio nero
Civetta nana
Civetta nana
Civetta capogrosso
Gufo reale
Allocco degli Urali
Moscardino
Orso
Lince
Lo stato dei boschi nel Nord Est è tale da poter
sostenere ricche popolazioni di specie di
interesse comunitario
Lo stato di salute di queste popolazioni non è
sempre chiaro
Quando si fa un piano, è d’obbligo prevedere
misure per la tutela delle specie e del loro habitat
Al bosco vengono richieste un’infinità di
funzioni, di numero sempre crescente
Queste si sommano alla funzione fondamentale
per il proprietario, che è quella produttiva
E’ importante capire i termini della questione
Se arrivo con una comitiva, con un quad, con
una motosega in aprile sotto l’albero dove
nidifica la civetta capogrosso o nei pressi del
nido del gallo cedrone è altamente probabile che
la specie se ne vada e che non sia possibile
attivare una covata sostitutiva
Un boscaiolo di Tarvisio diceva: “se spavento gli
animali, quelli si trovano un altro buon posto da
un’altra parte”. Asserzione di buon senso, che
però non può essere generalizzata.
Se la cosa succede a un picchio nero nel tarvisiano, o anche a un
gallo cedrone, in quel contesto l’effetto può anche essere
limitato, ma se succede di compromettere l’unica covata di gallo
cedrone della Val Alba e se poi magari uno dei due individui della
coppia viene predato da una volpe o da un cane cosa accade?
Che l’area SIC perde una specie, che difficilmente potrà tornare
stante il trend demografico della popolazione e la lontananza di
“aree sorgente”.
Quali sono le principali questioni che prende
in esame un piano di gestione?
Tutela degli alberi con cavità
SIC Prealpi
Giulie
settentrionali
NORMA TEMPORANEA
INDENNIZZO? MISURE PSR PER NATURA 2000?
Mantenimento di necromassa
VAL ALBA
SIC Zuc dal Bor
Qualche limitazione temporale nelle utilizzazioni (mesi primaverili) in aree sensibili per la
fauna
M. Vogu
SIC Forra del
Pradolino e
Monte Mia
Utilizzazione primaverile in Cansiglio
SIC Foresta
del Cansiglio
E’ molto importante prevedere norme elastiche:
le specie animali si spostano, occupano nuovi
territori e ne abbandono altri.
La norma rigida può essere inefficace
Importante la gestione consapevole
Sistemazione strada silvo-pastorale a servizio
di malga Coot
Attenzione alle
epoche del
cantiere
Valutazione di
incidenza
SIC
Torrente
Lerada
Manutenzione elettrodotti
Salvaguardia delle zone del Gallo
cedrone
Area di rispetto per il Gallo cedrone
SIC Jof di
Montasio e
Jof Fuart
SIC Prealpi
Giulie
settentrionali
Pur nella consapevolezza della tendenza naturale della faggeta a dare origine a boschi monoplani e
monospecifici, nella gestione si dovrà aver cura di assicurare comunque una varietà strutturale e
compositiva del bosco.
Fare attenzione, ove possibile, all’abete bianco
Miglioramento delle peccete secondarie e degli impianti di peccio
SIC Jof di
Montasio e
Jof Fuart
Mantenimento delle radure in bosco
SIC Jof di
Montasio e
Jof Fuart
Area di rispetto faunistico Monte Chila
SIC Prealpi
Giulie
settentrionali
Mantenimento delle radure e di una struttura
forestale aperta rada in favore del pascolo
SIC Jof di
Montasio e
Jof Fuart
Malga Grantagar
Controllare l’avanzata del bosco sui pascoli
SIC Jof di
Montasio e
Jof Fuart
Malga Lussari
Interventi a favore di Rosalia alpina
Rasura-Nischiuarch (Resia) Tugliezzo-Lavarie e Val Venzonassa
(Venzone) – Progetto LIFE
Favorire il mantenimento di microhabitat
Realizzazione strada silvo-pastorale con
servizio antincendio
Pozza antincendio in Rio Nero e piano
antincendio del Parco
SIC Prealpi Giulie
settentrionali
Resiutta
Valle del Rio Freddo
SIC Jof di
Montasio e
Jof Fuart
Inibizione del traffico in comprensori vulnerabili e interessanti
Monitoraggi di confronto fra boschi
ecologicamente simili in aree di riserva (o in
particelle di protezione) ed in area gestita a fini
selvicolturali
Monitoraggi degli abieteti
Monitoraggi dei lariceti
MONITORAGGIO DELLE SPECIE ANIMALI DI
INTERESSE COMUNITARIO
Monitoraggio delle pullulazioni di scolitidi
ASPETTI DIDATTICI
ZPS
Foresta del
Cansiglio
LA FORMAZIONE
ZPS Foresta del
Cansiglio
Il successo di Rete Natura 2000 dipende anche dalle alleanze che si sapranno
sviluppare con chi opera nel territorio (ditte boschive, personale del Corpo Forestale
Regionale e Statale, dottori forestali liberi professionisti, amministratori, ecc.) , non
(solo) dalle misure regolamentari
Mah, a noi sembra
che così come avete
fatto fin’ora tutto
sommato vada anche
bene: ci disturbate
poco e ci lasciate
stare; se volete però
che andiamo anche in
altre zone, beh, allora
qualche bell’albero
con buchi dove
nidificare ce lo dovete
garantire e …un po’ di
tranquillità
Mah, una volta si stava meglio!
Venivamo cacciati, è vero,
però, c’erano meno raccoglitori
di funghi, persone che girano
con mezzi fuoristrada; d’inverno
nel bosco non c’era proprio
nessuno e soprattutto i boschi
erano più radi e c’erano aree
pascolate ricche di insetti e con
l’erba bassa e fresca, buone
per allevare i pulcini. Se proprio
volete che rimaniamo, o
addirittura che ci si espanda,
dovete fare qualcosa per il
nostro habitat e tutelare quelle
zone dove siamo in tanti e da
cui possiamo partire per
colonizzare le aree periferiche
del nostro areale
Tutto bello, tutto
interessante, ma
metteteci nelle
condizioni di continuare
a lavorare e non
pensiate che tutti i
servizi che il bosco
eroga (e questo di
Natura 2000 è di certo
fra i più nobili e
apprezzabili) possano
essere compresi e
compensati nel prezzo
del legname
Il senso di questi incontri è che Natura 2000 un
qualche impegno, di diversa natura, lo richiede, e
che le norme, per quanto riuscite, efficaci,
appropriate che siano, devono essere testate nei
casi concreti, parlando con la gente e percorrendo a
piedi il territorio, SIC per SIC, valle per valle, bosco
per bosco; solo così potremo avere la speranza di
avere azzeccato diagnosi, prognosi, ricetta e cura, o
quanto meno avremo la consolazione di averci
provato con scienza, e soprattutto con coscienza
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
VALLE UCCEA
SIC Prealpi Giulie
settentrionali
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