5/7 luglio 2014 06/07/14 Il Post Una nuova ordinanza su Stamina 07/07/14 RaiNews.it Stamina, manifestanti protestano a Roma 07/07/14 QuiBrescia.it Stamina, manifestanti in protesta a Roma 07/07/14 La Prima Pagina Roma, protesta degli attivisti pro Stamina 06/07/14 #Gonews.it Stamina, la mamma di Sofia su facebook: “Grazie per i messaggi e le preghiere” Una nuova ordinanza su Stamina Il tribunale di Trapani ha stabilito la somministrazione del controverso trattamento Stamina a un bambino già sottoposto a una prima infusione agli Spedali Civili di Brescia 6 luglio 2014 Un’ordinanza del tribunale di Trapani ha stabilito che la somministrazione del controverso trattamento Stamina venga proseguita su un bambino di tre anni e mezzo già sottoposto a una prima infusione agli Spedali Civili di Brescia all’inizio di giugno. Gli Spedali Civili di Brescia sono un’azienda sanitaria pubblica e nei mesi scorsi sono già stati al centro delle attenzioni e delle contestazioni nell’ambito del trattamento Stamina. Il 6 giugno il vicepresidente di Stamina Foundation Marino Andolina era stato indicato come commissario degli Spedali da un’ordinanza del tribunale di Pesaro, con lo scopo di trovare più facilmente medici disposti a proseguire le infusioni del controverso trattamento al bambino. Andolina è però indagato dalla procura di Torino per truffa e somministrazione pericolosa di farmaci nell’ambito dell’inchiesta sul trattamento Stamina, insieme con Davide Vannoni e decine di altre persone, tra cui alcuni medici che eseguirono le infusioni agli Spedali Civili di Brescia. La decisione di indicare Andolina come commissario era stata definita «un impazzimento giudiziario senza precedenti» dalla ricercatrice e senatrice a vita Elena Cattaneo, una dei massimi esperti italiani di cellule staminali. Dal tribunale di Trapani arriva una nuova ordinanza che impone la somministrazione del trattamento Stamina per un bambino già sottoposto a una prima infusione agli Spedali Civili di Brescia. Il giudice dà tempo fino al 15 luglio alla struttura ospedaliera lombarda per adempiere a quanto disposto e, nel caso in cui non proceda, nomina il presidente dell’Ordine dei medici di Trapani, Giuseppe Morfino, come suo ausiliario per garantire la prosecuzione del trattamento. Il bambino è stato l’ultimo paziente a ricevere l’infusione, il 3 marzo, prima dello stop ai trattamenti dovuto all’assenza della biologa di Stamina, Erica Molino. Da allora solo il piccolo Federico Mezzina ha ricevuto un’altra infusione, dopo che l’ordinanza del tribunale di Pesaro ha chiamato in causa il vice presidente di Stamina Foundation Marino Andolina, il quale sempre nelle vesti di ausiliario del giudice ha deciso di somministrare lui stesso il trattamento. Nell’ordinanza il magistrato, «nonostante non sussistano cause di incompatibilità in senso tecnico», spiega che «appare inopportuna» la scelta di Andolina per l’incarico di ausiliario. Da qui la decisione di affidare il compito al presidente dell’Ordine dei medici di Trapani. Stamina, manifestanti protestano a Roma 7 luglio 2014 Vogliono vedere il ministro della Salute Lorenzin oggi "e non il 9 luglio come promesso dal ministro", afferma all' Adnkronos Salute Luca Mastrantonio dell'associazione 'Civico 117', e per questo i manifestanti rimarranno in stato di agitazione a oltranza. A Roma una delegazione pro Stamina,guidata dai fratelli Biviano, ha orgazzato insieme a 'Civico 117' una protesta a sostegno di quei malati che chiedono di poter accedere al contestato metodo. Stamina, manifestanti in protesta a Roma Pubblicato il 7 luglio 2014 (red.) Vogliono vedere il ministro della Salute Lorenzin oggi (lunedì 7 luglio,) «e non il 9 luglio come promesso dal ministro», afferma aLuca Mastrantonio dell’associazione ‘Civico 117′, e per questo i manifestanti rimarranno in stato di agitazione a oltranza. A Roma una delegazione pro Stamina, guidata dai fratelli Biviano, ha orgazzato insieme a ‘Civico 117′ una protesta a sostegno di quei malati che chiedono di poter accedere al contestato metodo. Chi sono i manifestanti, in protesta da un anno? Il 22 luglio dello scorso anno, Sandro e Marco Biviano, due dei quattro fratelli di Lipari affetti da distrofia muscolare, sono arrivati dalla loro isola a Roma, davanti Montecitorio, per chiedere al governo di accedere alle cure Stamina di Davide Vannoni. Le stesse cure che, effettuate al Civile di Brescia, ora sono in stand by perchè i medici del nosocomio bresciano si rifiutano di somministrale non prima che il comitato scientifico voluto dal ministero della Salute si sia espresso sul valore del metodo stesso. Sono trascorsi quasi 12 mesi: Sandro e Marco sono ancora lì, vivono in una tenda ribattezzata “civico 117 A”, sono divenuti gli uomini simbolo della protesta di chi vuole soltanto una possibilità, di chi tenta di scampare ad una morte certa e dolorosa. I manifestanti rimarranno in stato di agitazione a oltranza. Roma, protesta degli attivisti pro Stamina Di Redazione • 7 luglio 2014 Chiedono di incontrare il Ministro della Salute Lorenzin oggi “e non il 9 luglio come promesso dal ministro”. E’ quanto spiega Luca Mastrantonio dell’associazione “Civico 117″. I manifestanti rimarranno in stato di agitazione a oltranza. A Roma una delegazione pro Stamina, guidata dai fratelli Biviano, ha organizzato insieme a “Civico 117″ una protesta a sostegno di quei malati che chiedono di poter accedere al contestato metodo. Stamina, la mamma di Sofia su facebook: “Grazie per i messaggi e le preghiere” 06 luglio 2014 Grazie “per tutti i messaggi di affetto e conforto che sono arrivati alla nostra Sofia in questi giorni così difficili per lei. Soprattutto grazie per le preghiere e per le candele preziose che sono state accese in molte chiese e santuari affinché il suo dolore fosse un poco lenito”. Lo scrive sul suo profilo di facebook Caterina Ceccuti, la mamma di Sofia, la bambina affetta da una grave malattia degenerativa divenuta il simbolo della battaglia per l’accesso alla terapia con il metodo Stamina. “Vorrei potervi dire che la piccina si sente meglio ma non posso. Non ancora almeno”, continua la mamma della bambina che da qualche giorno è ricoverata all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze dopo un aggravamento delle sue condizioni. “Insieme ad Imma Florio”, la dottoressa che da tempo segue Sofia, “ed altri specialisti stiamo lavorando sul bilanciamento dei farmaci con la speranza di raggiungere un equilibrio ‘relativamente stabile, consapevoli del fatto che i farmaci non fanno miracoli – continua Caterina Ceccuti – e che la terapia sarà soggetta a continue modifiche e adattamenti’, come ci hanno detto in ospedale. Dunque non possiamo aspettarci troppo”. “Se penso che nel periodo in cui Sofia riceveva le infusioni non prendeva farmaci se non un banalissimo antiacido – conclude la donna – mi vengono i brividi. Spero di tornare presto ad aggiornarvi con notizie migliori….”.