Dalla valutazione della coppia
adottiva all’accompagnamento
e al monitoraggio nella fase
post adozione
L’elaborazione delle esperienze
traumatiche e la ricostruzione
integrata della propria storia quale
condizione essenziale di salute
psichica
11 Maggio 2005 Forlì
Dr. Francesco Vadilonga
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docente: Francesco Vadilonga
IL PERCORSO VERSO UNA
PERSONALITÀ COESA ED INTEGRATA

La costruzione di una personalità equilibrata si
nutre di buone relazioni affettive. Tali relazioni
consentono di costruire una buona immagine di sé
e di acquisire la capacità di riflettere su di sé e
sugli altri, avendo consapevolezza di chi si è.

Sappiamo,
inoltre,
che
avere
ricordi
e
consapevolezza
del
nostro
passato
è
un
importante requisito per avere una personalità
coesa ed integrata

Ne consegue che per consentire ad un bambino di
avere uno sviluppo psicologico adeguato
è
indispensabile aiutarlo a mantenere connessi ed
integrati gli eventi significativi della sua vita
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docente: Francesco Vadilonga
FUNZIONE RIFLESSIVA E
MENTALIZZAZIONE

Diversi autori hanno sottolineato l’importanza
della capacità di riflettere sui propri processi
interni quale fattore protettivo di fronte ad eventi
stressanti

Fonagy e Target (2001) Funzione Riflessiva

Il bambino sicuro diventa un bambino che
mentalizza, in grado di monitorare i propri
processi emotivi e di pensiero, in grado di
immaginare i pensieri e le emozioni, di esplorare il
mondo interno proprio e degli altri

Ne consegue che per consentire ad un bambino di
avere uno sviluppo psicologico adeguato
è
indispensabile aiutarlo a mantenere connessi ed
integrati gli eventi significativi della sua vita
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DIMENSIONE ELABORATIVA DELL’ADOZIONE
LA COMUNICAZIONE CON IL BAMBINO ADOTTATO
RELATIVAMENTE ALLA PROPRIA STORIA

Tutti i bambini devono poter conoscere la
propria storia ed essere autorizzati a
porre delle domande in merito ad essa,
senza che vi siano blocchi, scissioni,
idealizzazioni,
che
impediscano
un
efficace processo comunicativo

Quanto detto è ancor più rilevante
quando ci troviamo di fronte ad una storia
segnata
da
“rotture”,
sofferenze,
cambiamenti radicali, carente di un chiaro
filo conduttore.
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LA LEGGITTIMAZIONE ALLA CONOSCENZA
DI SE’


E’ un compito fondamentale dei
genitori adottivi gestire la
dimensione
elaborativa
dell’adozione sia relativamente
alla gestione delle informazioni
che
nel
sostegno
alla
compressione
Affinchè ciò avvenga è necessario
che i genitori a loro volta abbiano
riflettuto sui significati e sulle
implicazioni emotive della storia del
figlio
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DIFFICOLTA CHE I GENITORI ADOTTIVI
INCONTRANO NELL’AFFRONTARE LA
STORIA DEL FIGLIO ADOTTATO



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
Difficoltà ad affrontare un tema doloroso
(per il bambino e per i genitori)
Paura di giudicare
Senso
di
inadeguatezza
(debole
legittimità del ruolo)
Desiderio di normalizzazione: superare
l’eccezionalità dell’adozione
Pregiudizi sull’incapacità di comprendere
da parte dei bambini
Timore di infliggere ulteriore sofferenza
al bambino
Scarsa preparazione specifica
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CONSEGUENZE
Sul fronte dei genitori:
 dare informazioni lacunose centrate
essenzialmente
sulla
loro
esperienza di genitori adottivi
 parlare della propria esperienza e
cassare quella di prima del bambino
 Rischio della “congiura del silenzio”
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CONSEGUENZE
Sul fronte del bambino:
 Rischio di un pseudoadattamento
 Rischio di un esito di coartazione e
di mutilazione
 Difficoltà a riconoscere i propri stati
emotivi, a padroneggiarli e a
sintonizzarsi emotivamente con i
vissuti altrui
 Parziale fallimento della adozione
(funzione elaborativa)
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FATTORI CHE INFLUENZANO IL FIGLIO
ADOTTATO NEL CONFRONTO CON LA
PROPRIA STORIA
 Desiderio
di normalità
 Bisogno di appartenenza
 Difesa dalla sofferenza
 Difesa dell’immagine di sé
 Inibizioni cognitive
 Timore di ferire i genitori adottivi
 Difesa dal senso di colpa
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POSSIBILI ADATTAMENTI NEI FIGLI
ADOTTIVI RISPETTO ALLA LORO STORIA



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

Idealizzazione
Minimizzazione degli effetti
Evitamento del confronto (Brasile
brutto – India schifo)
Colpevolizzazione
(spostamento
della colpa) (colpa del convivente
della
mamma,
dell’Assistente
sociale, del giudice, ecc….)
Autocolpevolizzazione
Rimpianto
Rivendicazione delle origini
Integrazione ed accettazione
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LA COSTRUZIONE DELL’IDENTITA’
 Compito principale dei bambini adottati consiste
nell’integrare le differenti figure genitoriali divise
sul piano di realtà e su quello temporale
 L’abbandono
rappresenta
un
attacco
alla
continuità del sé, in relazione al quale il bambino
svilupperà peculiari difese
 La scissione rappresenta una delle principali e più
frequenti difese utilizzate dal bambino adottato
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LA DIMENSIONE ELABORATIVA COME
PREVENZIONE DELLE CRISI ADOTTIVE
 I bambini adottati hanno
essere accompagnati in un
elaborazione che li aiuti
insieme i loro “pezzetti”
raggiungere un’integrazione
sé
bisogno di
percorso di
a rimettere
al fine di
del proprio
 Tra i compiti dei genitori adottivi vi è
quello di fare sentire il figlio adottato
integrato nella loro mente
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LA DIMENSIONE DELLA CONTINUITA’
 Appare
necessario
riequilibrare
la
dimensione della continuità rispetto a
quella dell’appartenenza
 In questa concezione l’accento può essere
posto sulla necessità di recuperare la
storia del bambino come fattore di
stabilizzazione nel suo sviluppo psicoaffettivo
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L’ADOZIONE COME CURA DEL TRAUMA
 E’ necessario che i genitori adottivi si
costituiscano come referenti del percorso
elaborativo del bambino
 L’adozione, storicamente, ha assolto il
compito di riordinare il mondo esterno del
bambino fornendogli genitori adottivi
sostitutivi
 E’ tempo che si faccia carico di riordinare
anche il suo mondo interno
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TRE DIRETTRICI NEL LAVORO DI
RIELABORAZIONE

Costruire
una
plausibilità
trigenerazionale)
cornice
di
(spiegazione

Inserire i fatti concreti di cui si è a
conoscenza

Tenere conto
bambino
dei
ricordi
del
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