La ricerca che ci cambia. Principi
di Ricerca azione nella scuola.
Roberto Trinchero
Università degli studi di Torino
[email protected]
Slides disponibili su www.edurete.org
1
Cos’è la ricerca azione?


E’ una strategia di ricerca che mira a
fornire delle risposte efficaci ed
efficienti ad un problema percepito
dagli operatori in un dato contesto,
individuando criticità nell’attività
concreta di chi opera sul campo e
delineando e sperimentando linee di
intervento adeguate a quel contesto.
2
Finalità della ricerca azione



Ottenere una conoscenza approfondita,
sistematica, scientifica, ma anche carica di
coinvolgimento emotivo, “sentita”, “vissuta”, della
realtà sotto esame ->conoscere in modo
approfondito la propria realtà;
Utilizzare questa conoscenza per progettare
interventi migliorativi ->trasformare la propria
realtà;
Controllare l’efficacia di tali interventi e
riprogettarli se necessario ->conoscere la propria
realtà trasformata.
3
Termini correlati



Ricerca intervento -> pone l’accento sul
connubio tra sperimentazione sul campo e
ricerca sugli interventi attuati e sui loro
fondamenti teorici;
Ricerca partecipante -> pone l’accento sul
superamento della separazione rigida tra
ricercatori “accademici” e operatori sul campo,
mediante la collaborazione e la verifica
congiunta dei risultati delle ricerche in contesti
operativi concreti;
Ricerca operativa -> pone l’accento sulla
scelta dell’alternativa ottimale in un ventaglio di
alternative.
4
Esigenze originanti la ricerca
azione



Ricaduta delle ricerche “accademiche”
sulla pratica scolastica/educativa;
Distacco ricercatore-realtà studiata;
Necessità degli stakeholders di
risolvere problemi qui ed ora.
5
Successo della ricerca azione


Raggiungimento degli obiettivi di
cambiamento;
Soddisfazione degli operatori:


Lavorare meglio;
Riconoscimento di status.
6
La ricerca azione in cinque
questioni
…
7
Cinque questioni di ricerca
educativa, due prospettive





Questione Ontologica
Questione Epistemologica
Questione Metodologica
Questione Tecnico-operativa
Questione Assiologica
Realismo (ingenuo, critico)
Interpretativismo
8
Presupposti ontologici della
ricerca azione


La realtà (che esista o meno) non è
data e immutabile, ma può essere
modificata dall’azione del gruppo;
La realtà ci interessa proprio perché
modificabile.
9
Presupposti epistemologici
della ricerca azione



Il ricercatore non può essere staccato
dalla realtà che studia;
Il ricercatore non deve essere staccato
dalla realtà che studia;
La “scientificità” della ricerca risiede
nell’autenticità dei risultati non nella
rigidità delle procedure.
10
Presupposti metodologici della
ricerca azione


I metodi utilizzati hanno valore per
come rispondono al bisogno
conoscitivo contingente;
Il rispetto del metodo non è il requisito
principale, è importante definire
procedure atte a risolvere il problema.
11
Presupposti tecnico-operativi
della ricerca azione


Tecniche e strumenti sono flessibili,
adattabili e sempre modificabili;
Questionari, scalette di intervista,
griglie di osservazione possono
cambiare man mano che si acquisisce
consapevolezza di problemi, obiettivi,
soluzioni.
12
Presupposti assiologici della
ricerca azione



La ricerca non è mai neutrale;
Si contrappone alla ricerca
“accademica” (“calata” dall’alto) ->
parte dal basso e mira a dare voce a
chi è escluso;
“A chi giova tutto ciò?”.
13
… in pratica?
…
14
Spirale della ricerca azione
Problema di
partenza
4 macrofasi
Pianificazione
Riflessione
Azione
Monitoraggio
15
Pianificazione (Plan)
1. Costituzione del gruppo di ricerca;
2. Definizione del problema e dell’obiettivo di
ricerca;
3. Costruzione del quadro teorico;
4. Formulazione delle ipotesi di ricerca e di
intervento;
5. Formulazione del piano di intervento (con
definizioni concettuali/operative e
protocolli di intervento).
16
Azione (Do)
6. Costruzione degli strumenti di
intervento e di monitoraggio;
7. Formazione degli operatori (se
necessario revisione degli strumenti);
8. Applicazione del piano di intervento
(con redazione del relativo diario di
bordo).
17
Monitoraggio (Check)
9. Rilevazione dei dati di monitoraggio
(sul raggiungimento degli obiettivi);
10. Analisi dei dati raccolti ed
interpretazione dei risultati;
11. Formulazione di un giudizio (analitico
e sintetico) su efficacia ed efficienza
dell’intervento.
18
Riflessione (Act)
12. Acquisizione di consapevolezza
dall’analisi della propria esperienza.
19
Momenti della ricerca azione
…
20
1. Costituzione del gruppo di
ricerca



Gruppo allargato e gruppo “operativo”;
Costruzione del consenso, negoziazione;
Utilizzo del conflitto in chiave positiva.
21
Ruolo del ricercatore
“accademico”






Co-ricercatore (ruolo paritario);
Conduttore del gruppo (orchestra le azioni);
Consulente (metodologo);
Osservatore esterno (controlla, critica,
indirizza);
Auditor (valuta ciò che ha fatto il gruppo);
Coach (stimola il processo di cambiamento,
aiuta i singoli e il gruppo a dare il meglio di
sé).
22
Impegno esistenziale degli
operatori

“Sono davvero disponibile ad accettare
di cambiare il mio modo di operare?”.
23
2. Problema di ricerca azione
o no?
I ragazzi di oggi non hanno
proprio voglia di studiare!
I miei allievi fanno rumore
quando spiego, non mi
ascoltano!
Qual è la ripartizione
migliore dei banchi in
una classe?
Perché Mario non porta
mai il sussidiario quando
viene a scuola?
Perché è
importante
salvaguardare il
bosco di Pinerolo?
Perché i miei allievi
non sono attenti
quando spiego
matematica?
Chi ha rotto i vetri della
palestra?
E’ meglio spendere la
dotazione di quest’anno in
una nuova aula informatica o
in un’attività extracurricolare
di teatro?
24
2. Formulazione del problema
di ricerca azione: REGOLA



Il problema di ricerca deve essere formulato in
forma interrogativa ->una domanda che si pone
alla realtà;
Il problema deve essere rilevante per gli
stakeholders;
Il problema di ricerca deve originare un
percorso di ricerca e di azione -> deve essere
possibile formulare delle risposte (ipotesi) che
diano origine ad altrettanti interventi.
25
2. Obiettivo di ricerca azione o
no?
Salvaguardare e tutelare
l’ambiente e il patrimonio
boschivo
Comprendere le
ragioni che fanno sì
che i ragazzi siano
poco motivati allo
studio della
matematica
Stabilire se vi è
relazione tra il
livello socioeconomico dei
ragazzi e il loro
profitto in
matematica
Osservare, studiare,
valorizzare tutti gli aspetti
dell’ambiente sia dal punto di
vista naturalistico sia da
quello della cultura locale
Motivare i ragazzi allo
studio della matematica
Individuare
strategie efficaci per
motivare i ragazzi
allo studio della
matematica
Sviluppare un raccordo tra
i vari campi di esperienze
e gli ambiti disciplinari
Definire linee guida per
costruire un prodotto
multimediale efficace
che descriva la
Rivoluzione Francese
26
2. Formulazione dell’obiettivo
di ricerca azione: REGOLA


Gli obiettivi sono strettamente legati al
problema di ricerca -> cosa intendiamo
fare per trovare possibili risposte al
problema;
Gli obiettivi devono dare luogo ad ipotesi
di intervento realisticamente perseguibili
in quel contesto.
27
3. Formulazione del quadro
teorico


Cercare possibili risposte al problema in
ricerche già messe in atto su realtà
analoghe (letteratura scientifica,
produzione narrativa e letteraria,
esperienze di altri operatori);
“Trasferire” acquisizioni ottenute in altre
realtà e contestualizzarle nella propria.
28
4. Ipotesi di ricerca azione o
no?
Il cooperative learning è
efficace per motivare gli
studenti all’apprendimento
della matematica?
Le ragioni che fanno
sì che i ragazzi siano
poco motivati allo
studio della
matematica sono: …
Insegnare la matematica
con i videogiochi
I ragazzi che studiano
matematica per almeno due
ore al giorno hanno buoni
risultati in matematica
L’utilizzo di
videogiochi didattici è
una strategia efficace
per motivare i ragazzi
allo studio della
matematica
I ragazzi più motivati nello
studio hanno risultati
migliori in matematica
Un prodotto multimediale
efficace per descrivere la
Rivoluzione Francese
deve contenere: …
29
4. Formulazione dell’ipotesi di
ricerca azione: REGOLA


L’ipotesi va espressa in forma
assertiva (è la risposta al problema di
ricerca);
L’ipotesi di ricerca deve originare
un’ipotesi di intervento realisticamente
perseguibile (coerenza con l’obiettivo
di ricerca).
30
4. Dall’ipotesi di ricerca
all’ipotesi di intervento
Ipotesi di ricerca
Ipotesi di intervento
Le ragioni che fanno sì che i ragazzi
siano poco motivati allo studio della
matematica sono: …
Intervenendo sulle ragioni di
demotivazione si ha un cambiamento
positivo negli esiti finali dei ragazzi.
L’utilizzo di videogiochi didattici è una
strategia efficaci per motivare i ragazzi
allo studio della matematica
Introducendo videogiochi mirati nella
pratica didattica si ha un cambiamento
positivo negli esiti finali dei ragazzi.
Un prodotto multimediale efficace per
descrivere la Rivoluzione Francese
deve contenere: …
Tra due prodotti multimediali con
caratteristiche diverse gli utenti
indicano come più efficace quello che
ha …
31
Momenti 5, 6, 9, 10

Si veda approfondimento
metodologico
32
11. Formulazione di un
giudizio analitico e sintetico

Informazioni ad uso dei decisori


L’intervento ha raggiunto gli obiettivi
previsti? In che misura?;
Se non li ha raggiunti, o li ha raggiunti in
misura parziale, perché?.
33
12. Acquisizione di
consapevolezza


L’attività di ricerca non è neutrale;
Consapevolezza delle risorse a
disposizione, delle proprie potenzialità
e limiti:



Competenza metodologica;
Meccanismi emotivi e relazionali;
Differenziale prima-dopo.
34
12. Possibili domande guida











Il gruppo di lavoro era adeguato?
Il problema e l’obiettivo di ricerca erano proprio rilevanti?
E’ necessario modificare/integrare il quadro teorico?
Le ipotesi di ricerca hanno guidato l’intervento nella giusta
direzione? Le ipotesi di intervento erano sensate?
Strumenti e protocolli erano adeguati?
La formazione degli operatori era adeguata?
Quali problemi abbiamo incontrato nell’applicazione
dell’intervento? Quali sono state le forze frenanti e le forze
facilitanti? Quali sono stati gli effetti voluti e quelli non voluti?
Quali obiettivi sono stati raggiunti? Quali no? Perché
I dati di monitoraggio sono stati esaurienti? Cosa abbiamo
imparato dal monitoraggio?
Cosa abbiamo imparato dall’intero processo? Cosa ha
“funzionato”? Cosa non ha “funzionato”? Perché?
Sono emerse contraddizioni, quali?
35
Riferimenti bibliografici



















B. Losito, G. Pozzo, La ricerca azione. Una strategia per il cambiamento nella scuola, Roma, Carocci, 2005.
L. Corrie, Investigating Troublesome Classroom Behaviours, Routledge Falmer, London 2001.
C. Day et al. (eds.), Theory and Practice in Action Research. Some international perspectives, Oxford, Symposium
Books, 2002.
G. De Landsheere, Storia della pedagogia sperimentale, Armando, Roma 1998.
J. Elliott, Action research for educational change, Allen & Unwin, London 1991.
J. Elliott, A. Giordan, C. Scurati, La Ricerca Azione, Bollati Boringhieri, Torino 1993.
D. Hall, I. Hall, La ricerca collaborativa nei servizi sociali. Microindagini per risolvere problemi e migliorare la qualità,
Erickson, Trento 2000.
M. Lessard-Hébert, Recherche action en milieu éducatif, Edition Agence D’Arc, Ottawa 1991.
J. Mason, Researching Your Own Classroom Practice, Routledge Falmer, London 2001.
J. Mc Niff, Action Research. Principles and Practice, Routledge, London 1988.
J. P. Portouis, H. Desmet, Epistémologie et instrumentation en sciences humaines, Pierre Mardaga, Liège 1990.
J. P. Portouis, La ricerca azione in pedagogia, in E. Becchi, B. Vertecchi (a cura di), Manuale critico della
sperimentazione e della ricerca educativa, Franco Angeli, Milano 1995.
G. Pozzo (a cura di), Insegnando si impara. Ricerca Azione in classe e sviluppo professionale dell’insegnante, Irrsae
Piemonte, Torino 1999.
C. Scurati, G. Zanniello (a cura di), La Ricerca Azione. Contributi per lo sviluppo educativo, Tecnodid, Napoli 1993.
C. Trombetta, B. Cernic, R. Mastromarino (a cura di), Ricerca Azione e psicologia dell’educazione. Una
sperimentazione per l’orientamento educativo, Armando, Roma 1988.
C. Trombetta, L. Rosiello, La Ricerca Azione. Il modello di Kurt Lewin e le sue applicazioni, Erickson, Trento 2000.
W. F. Whyte (ed.), Participatory Action research, Sage, Newbury Park (CA) 1991.
R. Winter, Action Research and the Nature of Social Inquiry, Gower, Aldershot 1987.
R. Winter, C. Munn-Giddins, A Handbook for Action Research in Health and Social Care, Routledge Falmer, London
2001.
36
Fine
[email protected]
Questa presentazione è disponibile su
www.edurete.org
37
Scarica

La ricerca-azione