TUTTI I SANTI
ANNO B
Mt 5,1-12a
In quel tempo,
vedendo le
folle, Gesù
salì sul
monte: si
pose a sedere
e si
avvicinarono
a lui i suoi
discepoli.
Si mise a
parlare e
insegnava loro
dicendo:
«Beati i poveri in
spirito, perché di
essi è il regno dei
cieli.
Beati quelli che sono nel pianto, perché
saranno consolati.
Beati i miti,
perché
avranno
in eredità la
terra.
Beati quelli che
hanno fame e
sete della
giustizia, perché
saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno
misericordia.
Beati i puri
di cuore,
perché
vedranno
Dio.
Beati gli operatori di pace, perché
saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi
quando vi
insulteranno, vi
perseguiteranno
e, mentendo,
diranno ogni
sorta di
male contro di
voi per causa
mia.
Rallegratevi
ed esultate,
perché
grande è la
vostra
ricompensa
nei cieli».
TUTTI I SANTI
ANNO B
Mt 5,1-12a
RALLEGRATEVI
ED ESULTATE,
PERCHÉ
GRANDE È LA
VOSTRA
RICOMPENSA
NEI CIELI
L'esperienza di Gesù e le beatitudini
sono segnate dal dono della vita come
segreto della felicità dell'esistenza.
Lungi dall'essere un evitare la
sofferenza, la felicità vissuta e insegnata
da Gesù implica il dono della vita.
Questa semplificazione della vita come
dono è la felicità vissuta e insegnata da
Gesù.
Ha scritto fr. Roger di Taizé: «Ciò che
rende felice un'esistenza è avanzare
verso la semplicità: la semplicità del
nostro cuore e quella della nostra vita.
Perché una vita sia bella, non è
indispensabile avere capacità
straordinarie o grandi possibilità: l'umile
dono della propria persona rende felici».
La fede nella paternità di Dio è alla
radice della confidenza che conduce il
credente a spogliarsi di pretese e a
vivere in quella essenzialità che consiste
in purezza di cuore, povertà in spirito,
misericordia, capacità di sopportare
persecuzioni e ostilità, realtà tutte che
Gesù stesso ha vissuto e che fanno del
credente un somigliante a Cristo. Un
santo.
Il santo «è colui che ha misurato nella
povertà sua la smisurata distanza che lo
separa dalla santità di Dio. E di fronte ad
essa sente la propria indigenza, il
proprio limite e tende sempre la mano
vuota affinché Dio, come cantiamo a
proposito di Maria, la riempia dei suoi
beni» (C. Massa).
RALLEGRATEVI
ED ESULTATE,
PERCHÉ
GRANDE È LA
VOSTRA
RICOMPENSA
NEI CIELI
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