Declino economico e crash finanziario
www.countdowninfo.net
www.contra-versus.net
1
CARATTERI DELLA PRESENTE FASE SOCIALE
• DECLINO
• DE-INTEGRAZIONE
• MUTAZIONE
…Una NECESSITA’ CONDIZIONATA: la non riproduzione del sistema sociale
a partire dai primi anni ‘70
2
Tendenza di lungo periodo: la “decrescita” capitalistica
UK: picco del 25,3% fine ‘800 a picco presunto di 13,3 al 2005; USA 21,6 a 16,7; Giappone dal
50 di inizio ‘900 a 12,3; eurozona da 19,6 a metà ‘900 a 11,4. Il tasso di accumulazione per
World I, da 6,3 a fine ‘800 a presunto 2,5% (Minqi Li, Feng Xiao, Andong Zhu, vedi slide 27)
PIL
Redditività capitale
PIL
’33-’45
PIL
Investimenti netti
1875-99
1929-33
*
’58-’65
*Ultimi
30 anni
‘48 ’54 ’57 ‘60
’71-’74-75-’81-82 ‘86 ’87 ’91 ’01 0ggi
Dal ’71 ad oggi (tra recessioni
e debacle finanziarie)
3
La distribuzione dei redditi da lavoro dipendente sui profitti inverte il
trend nell’area OCSE rispetto alla tendenza secolare.
Fine anni ‘70
4
t2
Redditività imprese
accumulazione
Investimento speculativo
t1
T2’
Il declino dell’accumulazione (t1) procura un incremento degli investimenti speculativi (t2) –da profitti,
redditi manager e lavoratori - i quali deprimono ulteriormente l’accumulazione, ma incrementano parzialmente e simultaneamente il saggio del Profitto (t2’).
«Dagli inizi anni ’80 fino decennio scorso , la quota di profitti impiegata speculativamente dalle corporation del settore produttivo e commerciale è andata costantemente innalzandosi passando dal 10%
della metà degli anni ‘70 al 91% del 2007»
5
Il monetarismo deflazionistico (fine '70, inizio '80)
- deficit (che non c'è stato)
- debito (che non c'è stato)
- sostegno all'occupazione
Riduzione spesa pubblica
- salario sociale
+ liberalizzazione concorrenza e movimento capitali
deregulation in tutti i settori
detassazione redditi da capitale
= aumento redditività imprese (per eliminazione capitale obsoleto e riduzione
salario sociale)
6
DECLINO
7






Debole crescita economica
Incremento della disoccupazione e della precarietà
Incremento dei deficit pubblici
Incremento colossale dell’indebitamento (2,6 milioni di miliardi vs 70 trilioni)
Dal '71 ad oggi vi sono state dieci recessioni (contrazioni nette
del prodotto)
Rallentamento del saggio di accumulazione e del grado di
utilizzo della capacità produttiva (variabili fondamentali)
......poiché il capitalismo rappresenta un modo per riprodurre la
società..............
8
DE-INTEGRAZIONE
9




Progressivo indebolimento dei sindacati e delle tutele dei
salariati
Sostituzione di lavori stabili e ben pagati con lavori precari e
mal pagati
Peggioramento delle condizioni di lavoro ed incremento
individuale delle ore lavorate (entrambe i punti tendono a
manifestarsi in forme di “neoschiavismo”)
Riduzione dei benefici del salario indiretto (welfare state)
10
MUTAZIONE
Derivati
Mercato
secondario
Mercato
primario
11










Progressiva privatizzazione (outsourcing) e commercializzazione di settori
produttivi e servizi pubblici
Liberalizzazione dei mercati, deregulation, ristrutturazioni, acquisizioni e
dismissioni
Ascesa del capitale finanziario (crescita del corso delle borse e del valore dei
beni immobiliari, nonché speculazione sui cambi e materie prime)
Riduzione dei “profit retained” e massimizzazione dei profitti speculativi
Riduzione degli investimenti produttivi, dunque del tasso d’accumulazione
Riduzione della crescita dell’occupazione
Trionfo dello “speculative capital”, dunque del mercato secondario dei titoli
Incremento del rapporto prezzi dei titoli/utili delle imprese
Ruolo determinante dei fondi pensione, di investimento e comp. finanziarie nel
determinare le strategie delle imprese
E’ il trionfo dello “shareholder value”(il managment non deve mirare ad aumento profitti,
accumulazione e mercato ma valore nominale delle azioni)
12
Declino (esempi)

Nell'economia degli Stati Uniti ad oggi ci sono più di 33 trilioni di $
di debito insoluto (federale, statale, locale, aziendale, personale), tre
volte il Pil - 2008
 Quaranta ore alla settimana di lavoro circa nel 1960 riproducevano
milioni di famiglie di quattro persone, mentre oggi ne sono
necessarie ottanta o più (spesso sensibilmente di più).

1982: prima principale crisi debitoria del secondo e terzo mondo

1984: gli Stati Uniti passarono ufficialmente per la prima
volta dalla I guerra mondiale dalla condizione di più grande Paese
creditore a quella di più grande debitore del mondo. Il debito netto
degli Stati Uniti all'estero è di $5 trilioni - 2008
13
Declino
The figures for the most recent month available are, year-onyear: Taiwan (-43pc), Ukraine (-34pc), Japan (-30pc),
Singapore (-29pc), Hungary (-23pc), Sweden (-20pc), Korea (19pc), Turkey (-18pc), Russia (-16pc), Spain (-15pc), Poland
(-15pc), Brazil (-15pc), Italy (-14pc), Germany (-12pc), France
(-11pc), US (-10pc) and Britain (-9pc). Norway sails blissfully
on (+4pc).
By comparison, industrial output in core-Europe fell 2.8pc in
1930, 5.1pc in 1931 and 3.9pc in 1932, according to RBS.
in We need shock and awe policies to halt depression, Mar 2009, Daily Telegraph (dati relativi
alla produzione industriale nei mesi precedenti il marzo del 2009)
14
Declino

1990: Il mercato azionario giapponese sprofonda da 38.000 a
12.000 nell’indice di borsa

1997-98: La crisi asiatica travolge il Sud Corea, Hong Kong,
Indonesia e la Tailandia. Il FMI presta al Sud Corea $ 57
miliardi di imponendo – come da norma - un‟austerità
draconiana”.

2000: crolla il boom del Dot.com; Il Nasdaq perde il 60% del
valore e mai più lo recupera.

Impoverimento massiccio dell’America Latina (si calcola che
oggi il 25% delle popolazione è esclusa da qualsiasi attività
economica legale).
15
Declino

Crescita di un capitalismo gangsteristico nel’ex blocco
sovietico accompagnato da sacche consistenti di miseria e
riduzione di qualunque forma di assistenza sociale.

Anche a livello individuale, la settimana lavorativa media negli
USA è salita da circa 39 ore nel 1970 a circa 43 attuali. Il
salario minimo negli Stati Uniti nel 1973 era di $ 3.25 all'ora;
oggi è di $ 8.15 e dovrebbe essere elevato a $ 18 per
recuperare il potere d’acquisto del livello del 1973.

Negli USA vi sono più di 3 milioni di persone detenute,
triplicate in assoluto rispetto agli anni ’70.
16

Declino
40 milioni di Americani non hanno affatto assicurazione
contro le malattie, nonostante che, per soddisfare le richieste
delle grandi compagnie farmaceutiche d’assicurazione, la
sanità si prenda il 14% del Pil, dato ben superiore a quello di
molti altri paesi dell'OCDE con migliori (e universali) sistemi.
 Nel 2005, negli Stati Uniti almeno 12 milioni di case ed
appartamenti, sufficienti per ospitare più di 30 milioni di
persone, sono sfitte tutto l’anno; i dati si possono estrapolare
dal Census Bureau, US Housing Inventory, che riporta come
nel 2003, 11,63 milioni di unità abitative erano vuote. Nello
stesso tempo, qualcosa come 12 milioni di persone negli Stati
Uniti soffre di mancanza di alloggio nel corso dell’ anno. In
realtà i senza casa sono alcuni milioni in più, in particolare se
si considerano i giovani costretti a vivere nelle case dei
genitori a causa dei costi proibitivi degli alloggi, mentre i salari
sono troppo bassi o il lavoro troppo insicuro.
17
Declino
 Secondo la World Bank il numero di poveri sul pianeta è di
2.81 miliardi. Secondo le Statistiche ufficiali, circa 40 milioni
di americani vivono al di sotto della linea di povertà.
Cinque milioni di persone negli Stati Uniti saltano un pasto al
giorno. Altri 5 milioni sono homeless. Solo il 5% dei cittadini
americani possiede il 60% della ricchezza nazionale. Dal 1973
al 2003 il reddito medio delle famiglie americane crebbe
meno di un terzo rispetto alla crescita della produttività
 Nella Germania lo 0.5% della popolazione adulta possiede il
25.7% della ricchezza totale. Il 25% più povero delle famiglie
tedesche non possiede alcuna risorsa monetaria(2003) e un
milione e centomila bambini vive sotto la linea di povertà
18
…….e ahimé in crescita
Bonded labour (servitù da debito) affects millions of people around the
world. People become bonded labourers by taking or being tricked into
taking a loan for as little as the cost of medicine for a sick child. To repay
the debt, many are forced to work long hours, seven days a week, up to 365
days a year. They receive basic food and shelter as 'payment' for their
work, but may never pay off the loan, which can be passed down for
generations.
Early and forced marriage affects women and girls who are married without
choice and are forced into lives of servitude often accompanied by physical
violence.
Forced labour affects people who are illegally recruited by individuals,
governments or political parties and forced to work usually under threat of
violence or other penalties.
Slavery by descent is where people are either born into a slave class or are
from a 'group' that society views as suited to being used as slave labour.
Trafficking involves the transport and/or trade of people -- women, children
and men -- from one area to another for the purpose of forcing them into
slavery conditions.
Worst forms of child labour affects an estimated 126 million children around
the world in work that is harmful to their health and welfare.
……………….200 milioni in tutto circa
19
Varie misure
r
PY P Y
 
K Y Y K
Più semplicemente come Y’/K’
..ma Y/K o Y’/K:V
Profitti come differenza tra nuovo valore creato e massa generica dei salari
Y come RN
PNL = PIL + redditi netti dall’estero
RN= PNL – imposte indirette + contributi alla produzione - ammortamenti
Le imposte dirette cadono su tutti i redditi da lavoro, impresa e finanziari
La misura di K` può essere: a valore corrente o di sostituzione e storico
Y’= profitti
K’= capitale fisso netto
20
We define the profit as the sum of all property incomes that
include corporate profits, non-corporate capitalist profits,
net interests, and the rent. The profit equals the value of
output less wage costs and taxation costs.
The output is measured by the net domestic product, which
roughly corresponds to the Marxian concept of net value of
output.
The wage costs include the compensation of employees and
an estimated labor component of the entrepreneurial
income (also know as the proprietors’ income).
The taxation costs are measured by the taxes on production
and imports (indirect taxes) less subsidies.
The profit rate is the ratio of the profit over the capital stock.
The capital stock is measured by the net stock of private
non-residential fixed capital.
4
21
Declino
22
Declino
Elaborazione dati P. Giussani
23
Declino
Elab. p. giussani
24
Declino
25
Declino
A. Freeman, In our lifetime: long-run growth and polarisation since financial liberalisation, 2006
26
Declino
Croissance du PIB PPA des Etats-Unis, de l'Europe (douze pays), du Japon et du monde 1950-2006 (en %)
Henri Houben, Quelques réflexions sur la crise économique actuelle, 2009
27

Hedonic Price Index (nuova metodologia di misurazione del Pil)

Lato prezzi: si disinflaziona col QAM (un aumento di prezzo si riduce
per quella parte etichettata come 'miglioramento qualitativo’).....

Lato produzione: si accresce così la produttività, il valore monetario
della produzione complessiva di tanto quanto la disinflazione
presunta......

sicché un miglioramento qualitativo (ad es. una capacità maggiorata
del 25% d'un computer o nelle prestazioni d'un auto a parità di
cilindrata rispetto ad un periodo precedente) si traduce in un
corrispondente aumento del 25% di quel tipo d'auto o computer nel
computo del PIL.
Quality Adjustment Method, il miglioramento della qualità si traduce in una riduzione dell'inflazione + Consumer
Substitution.
28
Dato il prezzo di mercato della merce x, non si assegna più all’ora di lavoro
(L) il prodotto fisico in unità di merce, ma in grado di efficienza (qualità
del prodotto), sicché se essa cresce è come se crescessero le unità fisiche (
ossia + produttività, - prezzo = disinflazione → maggiore produzione
fisica)
Insomma, si produce 'quantità' attraverso una procedura di misurazione
della 'qualità'. Bell'uso della dialettica! In precedenza i miglioramenti
qualitativi d'una merce potevano corrispondere ad aumenti del prezzo di
costo e di mercato, ora essi si fanno corrispondere ad un accrescimento
quantitativo (valore complessivo della produzione annua di merci). A tale
artificio statistico deve addebitarsi la gran parte degli aumenti del PIL
americano a partire dal ’90, anno dal quale il nuovo metodo di rilevazione
pare sia stato adottato.
29
Declino
Sergio Cámara Izquierdo, The Dynamics of the Profit Rate in Spain (1954-2001), 2009
30
Declino
US, German and Japanese manufacturing net profits rates
Chris Harman, The rate of profit and the world today, 2007
31
Declino
S. C. Izquierdo, La dinámica global capitalista, 2008 – totalità settore privato, inclusa
produzione mercantile non capitalista
32
Declino
M. Li, F. Xiao, A, Zhu, Long Waves, Institutional Changes, and Historical Trends….2007.
The profit rate is the ratio of the profit over the capital stock ( profitti di tutte le corporation e non, Profit = net domestic
product -wage costs – taxation costs ) - medie ponderate per zona euro. Profit as the sum of all property incomes that include
33 wage
corporate profits, noncorporate capitalist profits, net interests, and the rent. The profit equals the value of output less
costs and taxation costs.
Declino
“World I” and “World II.” “World I” refers to the UK and the US over the period 1870-1904 and UK, US, and Japan over the
period 1905-2005. “World II” refers to the UK, the US, Japan, and the three Euro-zone economies (Germany,
France, and Italy) over the period 1963-2005.
.
34
Declino
P. Giussani, Saggio del profitto ed accumulazione, inedito
35
Declino
Nacho Álvarez Peralta, Bibiana Medialdea García, Financial Globalization and Labor: Employee Shareholding or Labor36
Regression?, 2008
Declino
Percent utilization of industrial capacity
G. Carchedi, Marx and the present crisis, 2009 – economia USA
37
Declino
finanziarizzazione
Taux de profit et d’accumulation (1961-2007), Etats-Unis + Japon + Europe
Roelandts Marcel, Le cadre méthodologique de la théorie des crises chez Marx et sa validation
38
empirique, 2009
Declino
Grafico a destra contiene la ‘parte’ di profitti
delle snf diretti al settore finanziario… 39
Declino
p.g.
40
Crescenti impieghi finanziari dei profitti corporation non-finanziarie
Declino
Money Rate of Profit, U.S. Corporations, 1941-2004
35%
30%
25%
20%
15%
10%
averages
5%
0%
2001
1996
1991
1986
1981
1976
1971
1966
1961
1956
1951
1946
1941
A. Kliman, On the Roots of the Current Economic Crisis and Some Proposed Solutions, 2009
41
Declino
42
Declino
43
Declino
Secondo le stime, per il 2010 saremo al 5,44%
44
Declino
45
46
De-integrazione
OECD (2008), Growing Unequal? : Income Distribution and Poverty in OECD
Countries coefficient of income inequality
47
De-integrazione
OECD (2008), Growing Unequal? : Income Distribution and Poverty in OECD
Countries coefficient of income inequality
48
ILO, world
Of Work
Report,
2011
49
Declino
p.g.
50
De-integrazione
Fonte GEAB, dicembre 2009
51
De-integrazione
Andamento della quota salariale (settore privato) in Europa, in Controverses, The roots
of the last economic crisis, http://www.leftcommunism.org/spip.php?article120&lang=fr
52
De-integrazione
Lo 0,01% che guadagna circa 300 volte più della media
53
De-integrazione
Evolution comparée des revenus réels (y compris les gains en capital) aux Etats-Unis entre le pour-cent le
plus riche et les 90% les plus pauvres 1950-2005 (1979=100)
Henri Houben, Quelques réflexions sur la crise économique actuelle, 2009
…le revenu moyen des 90% les plus pauvres
54
De-integrazione
55
De-integrazione
Share of top 1% in national income, 1915-2006 (%)
25
23
Excluding capital
21
Including capital gains
19
17
15
13
11
9
7
1915
1925
1935
1945
1955
1965
1975
1985
1995
2005
Source: Thomas Pickerty & Emmanual Saez, ‘Income inequality in the US’,
Updated data, July 2008, Tables A1 & A3, http://elsa.berkeley.edu/~saez/
Trevor Evans, The 2002-2007 US economic expansion and the limits of finance led capitalism.
56
De-integrazione
57
De-integrazione
58
De-integrazione
Contribuzioni reali nette – fonte Peralta, Garcìa cit.
59
De-integrazione
…wage and salary trends for the 80% of the workforce who are production and non-supervisory workers. This
category includes factory workers, construction workers, and a wide variety of service sector workers ranging from
60
restaurant and clerical workers (impiegati) to nurses and teachers; it leaves out higher-paid managers and supervisors
– retribuzioni reali nette
De-integrazione
Productivity and hourly compensation growth, USA, 1959-2004
Thomas Palley, Reviving full employment policy, da EPI, 2005 - oltre 80 % di salari e stipendi reali – settore privato non
agricolo. Compensation (stipendi, salari lordi) include employer payments for health insurance, pensions, and payroll61
taxes (primarily payments toward Social Security and unemployment insurance)
De-integrazione
62
Financial Globalization and Labor: Employee Shareholding or Labor Regression? Nacho Álvarez Peralta, Bibiana Medialdea
García ,June 2008 -Settore privato
Dei-integrazione
évolution de la part salariale
Marcel Roelandts, Le cadre méthodologique…, 2009, lavoratori settore privato
63
OCSE,2007
De-integrazione
64
De-integrazione
Fonte: Giappone, Ministero del lavoro e salute; Francia: INSEE
65
De-integrazione
Sergio Cámara Izquierdo, The Dynamics of the Profit Rate in Spain (19542001),2009
66
De-integrazione
67
De-integrazione
1979-89
-29.5%
1989-2000
14.6
2000-2005
-11.8
1967-2005
-25.7
Source: The state of working America, 2006-7, table 3.40
68
De-integrazione
BLS, da MISH'S, Global Economic, March 06, 2009
69
De-integrazione
Da MISH'S
U 4,5,6: rinunciatari, part-time involontario, senza più sussidi. In Giappone è considerato occupato chi
Global Economic lavora una settimana l'anno; in Usa e ora ovunque viene considerato full time anche part-time. Ma
70
occorre considerare qualità o lavori e nuovi contratti, più precari e diseguali per cui.....
March, 2009
De-integrazione
71
De-integrazione
72
De-integrazione
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
1980
1990
2000
Source: OECD database, grado di sindacalizzazione
73
De-integrazione
74
De-integrazione
OECD, The Social Expenditure database: An Interpretative Guide, 2007
75
De-integrazione
76
De-integrazione
77
De-integrazione
78
De-integrazione
79
De-integrazione
80
De-integrazione
81
Mutazione
In the early 1980s, the financial sector accounted for only about
10 percent of total profits; by 2007, this figure had risen to 40 percent. From
the 1950s to the 1970s, the ratio of financial assets to GDP averaged
approximately 4 to 1; by 2007 it had risen to
roughly 10 to 1. In 1980, world financial assets (bank deposits,
securities and shareholdings) amounted to 119 percent of global production;
by 2007 that figure had risen to 356 %.
Settore finanziario:
Credito di deposito (banche commerciali e casse di risparmio – con debiti bancari e
obbligazionari)
Fondi (agenzie compravendita titoli, compagnie assicurazione, fondi pensione, fondi comuni,
società immobiliari – ma esposto nei confronti degli associati)
Credito ipotecario (compagnie finanziarie di solito appendici delle corporations,
Issuers of Asset Backed Securities ((rivendono mutui e crediti – securitization – in forma
di obbligazioni), si finanziano attraverso obbligazioni))
Compravendita di titoli (Security Brokers and Dealers – debiti con reddito clienti, credito
Bancario e obbligazioni)
Murray E.G. Smith, Causes and Consequences of the Global Economic Crisis, 2008
82
Mutazione
Growth of financial and nonfinancial profits relative to GDP (1970 = 100)- USA
G. Carchedi, Marx and the present crisis, 2009 – economia USA
Mutazione
Dati P. Giussani
84
Mutazione
Dati P. Giussani
85
LA DINAMICA SPECULATIVA
Derivati
Il valore nozionale riproduce il valore nominale
del sottostante. Il valore di marcato, il volume
degli scambi ad esso relativi
Reddito monetario
(Relativo a beni riproducibili)
In, only
Capitale speculativo
t1
t2
La crescita del capitale speculativo è in relazione
inversa a quella del reddito monetario. Dal lato di
quest’ultimo, uno spostamento da esso al capitale
speculativo significa una perdita definitiva d’una
sua parte, una sorta di annullamento totale; la
fase d’espansione comporta una sottrazione di RM,
la fase di contrazione non restituisce nulla, bensì
“brucia” quanto assorbito. Questa è la forma di
parassitismo che ci consegna un capitalismo
decadente.
t3
t4
Mercato secondario dei titoli
(relativo a beni non riproducibili)
86
Mutazione
Supponiamo un valore X per un’azione od un pacchetto azionario emesso
sul mercato primario a scopo di autofinanziamento. Supponiamo che
venga contrattato in borsa (mercato secondario dei titoli) e assuma un
valore ∆X. Dopo una serie di contrattazioni assuma un valore n volte ∆X.
Supponiamo un crash finanziario che riporti l’azione o il pacchetto al
valore originario X. L’incremento di valore nominale è semplicemente
perduto per sempre. Tale incremento nominale rappresenta un iniziale
reddito monetario mutatosi in capitale speculativo, quest’ultimo non è più
vero capitale, ossia ricchezza prodotta in forma capitalistica ed utilizzabile
per incrementare tramite investimenti il reddito monetario, ma
rappresenta una sottrazione nel valore di quest’ultimo. Il volume di questo
capitale speculativo è pari alla sottrazione di reddito monetario. Poiché si
tratta di semplici contrattazioni o trasferimenti di reddito, da quello
monetario a quello speculativo (al pari di quando si acquista un’abitazione
non nuova), essi non vengono conteggiati nel PIL.
I derivati non fanno altro che “intercettare” parte di questo reddito
monetario sotto forma di capitale speculativo, direttamente attraverso
l’iniziale minimo investimento richiesto per il contratto derivato e
indirettamente attraverso l’eventuale guadagno da esso prodotto.
Ora, tanto maggiore è il flusso in entrata di questo reddito monetario verso
lo speculative capital tanto più questo cresce e tanto più per sostenersi ha
bisogno di questi flussi in entrata di reddito monetario. Se la sua crescita
sopravanza quella di Pn nel tempo t + n (Sc includerà Pn in termini di
valore puramente nominale), allora ondate successive di reddito
monetario si sono accumulate a formare le famose “bolle”.
87
Mutazione
88
Mutazione
89
Mutazione
90
Mutazione
91
Mutazione
Il rapporto prezzo-utile è dato dal prezzo delle azioni di una società diviso per gli utili per azione prodotti dalla
92
società su base annua, ossia i profitti lordi
Mutazione
E' l'indice più antico della Borsa di New York. E’ calcolato sulla base di un paniere molto selettivo
formato dai 30 principali titoli industriali quotati al New York Stock Exchange, ovvero a Wall Street.
E’ rappresentativo del valore degli scambi e dell‘andamento delle contrattazioni borsistiche del
giorno
93
mutazione
94
p.g.
Mutazione
El Dow Jones EURO STOXX 50 es un índice de referencia de la bolsa de la Eurozona creado el 26 de
febrero de 1998. Es un índice ponderado por capitalización bursátil, lo cual significaque, al contrario
de índices como el Dow Jones, no todas las empresas que lo forman tienen el mismo peso.
95
mutazione
Fonti P. Giussani
96
Mutazione
Derivati
Oggetto della rilevazione sono il valore nozionale e il valore lordo di
mercato (positivo e negativo) dei contratti derivati su:
a) tassi di cambio,
b) tassi d’interesse,
c) azioni e indici azionari (equity-linked), merci, etc.
I derivati non sono titoli in alcun modo ma delle semplici scommesse,
il cui impiego, aspetto non considerato, implica un innalzamento
del grado di indebitamento e quindi del rischio sistemico
97
Mutazione
Esposizione sistema bancario USA, mercato derivati (istogramma blu), contratti su tassi
interesse (rosso)
Krassimir Petrov, Peggiore della grande depressione, 2009
98
Mutazione
Bank for International settlements, 2011
99
100
Cosa non fare
Vieppiù “in questo nostro secolo una persona
intelligente non può diventare sul serio qualcosa,
giacché a diventar qualcosa ci riesce solamente
l’imbecille”... “Mi si indichi, infatti, almeno una
istituzione della nostra vita moderna, privata o
pubblica, che non sia da condannare completamente,
senza riserve”. (Dostoevskij e Turgenev )
101
Cosa fare
 Dimenticarsi (almeno in parte)
del presupposto su cui si basa
l'economia politica ufficiale ed il
comune buon senso, ossia quello
di una perenne scarsità di risorse
(=concetto
convenzionale
di
‘bene economico’)
102
Le politiche economiche in
corso, ovvero……
Crescita alternativa o
alternativa alla crescita?
Parecon, bioregionalismo,
primitivismo etc……cmq un
«socialismo» congruente
all’ecodinamica
103
Bibliografia
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Cosa ha fatto il governo.
Sostegno finanziario co: a) spesa pubblica
b) fornendo credito mediante acquisto titoli
stato e asset tossici a tutto il sistema finanziario (la FED ha dato
1 trilione di dollari a fondo perduto al tesoro USA – fiat money)
Si è poi finanziato il debito così accumulato con:
a) indebitamento su mercato capitali, specie
EU poiché previsto articolo 101; ossia viene impedita
monetizzazione debito pubblico…da qui corsa al ribasso titoli
pubblici, incremento tassi interesse etc.
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