Declino economico e crash finanziario www.countdowninfo.net www.contra-versus.net 1 CARATTERI DELLA PRESENTE FASE SOCIALE • DECLINO • DE-INTEGRAZIONE • MUTAZIONE …Una NECESSITA’ CONDIZIONATA: la non riproduzione del sistema sociale a partire dai primi anni ‘70 2 Tendenza di lungo periodo: la “decrescita” capitalistica UK: picco del 25,3% fine ‘800 a picco presunto di 13,3 al 2005; USA 21,6 a 16,7; Giappone dal 50 di inizio ‘900 a 12,3; eurozona da 19,6 a metà ‘900 a 11,4. Il tasso di accumulazione per World I, da 6,3 a fine ‘800 a presunto 2,5% (Minqi Li, Feng Xiao, Andong Zhu, vedi slide 27) PIL Redditività capitale PIL ’33-’45 PIL Investimenti netti 1875-99 1929-33 * ’58-’65 *Ultimi 30 anni ‘48 ’54 ’57 ‘60 ’71-’74-75-’81-82 ‘86 ’87 ’91 ’01 0ggi Dal ’71 ad oggi (tra recessioni e debacle finanziarie) 3 La distribuzione dei redditi da lavoro dipendente sui profitti inverte il trend nell’area OCSE rispetto alla tendenza secolare. Fine anni ‘70 4 t2 Redditività imprese accumulazione Investimento speculativo t1 T2’ Il declino dell’accumulazione (t1) procura un incremento degli investimenti speculativi (t2) –da profitti, redditi manager e lavoratori - i quali deprimono ulteriormente l’accumulazione, ma incrementano parzialmente e simultaneamente il saggio del Profitto (t2’). «Dagli inizi anni ’80 fino decennio scorso , la quota di profitti impiegata speculativamente dalle corporation del settore produttivo e commerciale è andata costantemente innalzandosi passando dal 10% della metà degli anni ‘70 al 91% del 2007» 5 Il monetarismo deflazionistico (fine '70, inizio '80) - deficit (che non c'è stato) - debito (che non c'è stato) - sostegno all'occupazione Riduzione spesa pubblica - salario sociale + liberalizzazione concorrenza e movimento capitali deregulation in tutti i settori detassazione redditi da capitale = aumento redditività imprese (per eliminazione capitale obsoleto e riduzione salario sociale) 6 DECLINO 7 Debole crescita economica Incremento della disoccupazione e della precarietà Incremento dei deficit pubblici Incremento colossale dell’indebitamento (2,6 milioni di miliardi vs 70 trilioni) Dal '71 ad oggi vi sono state dieci recessioni (contrazioni nette del prodotto) Rallentamento del saggio di accumulazione e del grado di utilizzo della capacità produttiva (variabili fondamentali) ......poiché il capitalismo rappresenta un modo per riprodurre la società.............. 8 DE-INTEGRAZIONE 9 Progressivo indebolimento dei sindacati e delle tutele dei salariati Sostituzione di lavori stabili e ben pagati con lavori precari e mal pagati Peggioramento delle condizioni di lavoro ed incremento individuale delle ore lavorate (entrambe i punti tendono a manifestarsi in forme di “neoschiavismo”) Riduzione dei benefici del salario indiretto (welfare state) 10 MUTAZIONE Derivati Mercato secondario Mercato primario 11 Progressiva privatizzazione (outsourcing) e commercializzazione di settori produttivi e servizi pubblici Liberalizzazione dei mercati, deregulation, ristrutturazioni, acquisizioni e dismissioni Ascesa del capitale finanziario (crescita del corso delle borse e del valore dei beni immobiliari, nonché speculazione sui cambi e materie prime) Riduzione dei “profit retained” e massimizzazione dei profitti speculativi Riduzione degli investimenti produttivi, dunque del tasso d’accumulazione Riduzione della crescita dell’occupazione Trionfo dello “speculative capital”, dunque del mercato secondario dei titoli Incremento del rapporto prezzi dei titoli/utili delle imprese Ruolo determinante dei fondi pensione, di investimento e comp. finanziarie nel determinare le strategie delle imprese E’ il trionfo dello “shareholder value”(il managment non deve mirare ad aumento profitti, accumulazione e mercato ma valore nominale delle azioni) 12 Declino (esempi) Nell'economia degli Stati Uniti ad oggi ci sono più di 33 trilioni di $ di debito insoluto (federale, statale, locale, aziendale, personale), tre volte il Pil - 2008 Quaranta ore alla settimana di lavoro circa nel 1960 riproducevano milioni di famiglie di quattro persone, mentre oggi ne sono necessarie ottanta o più (spesso sensibilmente di più). 1982: prima principale crisi debitoria del secondo e terzo mondo 1984: gli Stati Uniti passarono ufficialmente per la prima volta dalla I guerra mondiale dalla condizione di più grande Paese creditore a quella di più grande debitore del mondo. Il debito netto degli Stati Uniti all'estero è di $5 trilioni - 2008 13 Declino The figures for the most recent month available are, year-onyear: Taiwan (-43pc), Ukraine (-34pc), Japan (-30pc), Singapore (-29pc), Hungary (-23pc), Sweden (-20pc), Korea (19pc), Turkey (-18pc), Russia (-16pc), Spain (-15pc), Poland (-15pc), Brazil (-15pc), Italy (-14pc), Germany (-12pc), France (-11pc), US (-10pc) and Britain (-9pc). Norway sails blissfully on (+4pc). By comparison, industrial output in core-Europe fell 2.8pc in 1930, 5.1pc in 1931 and 3.9pc in 1932, according to RBS. in We need shock and awe policies to halt depression, Mar 2009, Daily Telegraph (dati relativi alla produzione industriale nei mesi precedenti il marzo del 2009) 14 Declino 1990: Il mercato azionario giapponese sprofonda da 38.000 a 12.000 nell’indice di borsa 1997-98: La crisi asiatica travolge il Sud Corea, Hong Kong, Indonesia e la Tailandia. Il FMI presta al Sud Corea $ 57 miliardi di imponendo – come da norma - un‟austerità draconiana”. 2000: crolla il boom del Dot.com; Il Nasdaq perde il 60% del valore e mai più lo recupera. Impoverimento massiccio dell’America Latina (si calcola che oggi il 25% delle popolazione è esclusa da qualsiasi attività economica legale). 15 Declino Crescita di un capitalismo gangsteristico nel’ex blocco sovietico accompagnato da sacche consistenti di miseria e riduzione di qualunque forma di assistenza sociale. Anche a livello individuale, la settimana lavorativa media negli USA è salita da circa 39 ore nel 1970 a circa 43 attuali. Il salario minimo negli Stati Uniti nel 1973 era di $ 3.25 all'ora; oggi è di $ 8.15 e dovrebbe essere elevato a $ 18 per recuperare il potere d’acquisto del livello del 1973. Negli USA vi sono più di 3 milioni di persone detenute, triplicate in assoluto rispetto agli anni ’70. 16 Declino 40 milioni di Americani non hanno affatto assicurazione contro le malattie, nonostante che, per soddisfare le richieste delle grandi compagnie farmaceutiche d’assicurazione, la sanità si prenda il 14% del Pil, dato ben superiore a quello di molti altri paesi dell'OCDE con migliori (e universali) sistemi. Nel 2005, negli Stati Uniti almeno 12 milioni di case ed appartamenti, sufficienti per ospitare più di 30 milioni di persone, sono sfitte tutto l’anno; i dati si possono estrapolare dal Census Bureau, US Housing Inventory, che riporta come nel 2003, 11,63 milioni di unità abitative erano vuote. Nello stesso tempo, qualcosa come 12 milioni di persone negli Stati Uniti soffre di mancanza di alloggio nel corso dell’ anno. In realtà i senza casa sono alcuni milioni in più, in particolare se si considerano i giovani costretti a vivere nelle case dei genitori a causa dei costi proibitivi degli alloggi, mentre i salari sono troppo bassi o il lavoro troppo insicuro. 17 Declino Secondo la World Bank il numero di poveri sul pianeta è di 2.81 miliardi. Secondo le Statistiche ufficiali, circa 40 milioni di americani vivono al di sotto della linea di povertà. Cinque milioni di persone negli Stati Uniti saltano un pasto al giorno. Altri 5 milioni sono homeless. Solo il 5% dei cittadini americani possiede il 60% della ricchezza nazionale. Dal 1973 al 2003 il reddito medio delle famiglie americane crebbe meno di un terzo rispetto alla crescita della produttività Nella Germania lo 0.5% della popolazione adulta possiede il 25.7% della ricchezza totale. Il 25% più povero delle famiglie tedesche non possiede alcuna risorsa monetaria(2003) e un milione e centomila bambini vive sotto la linea di povertà 18 …….e ahimé in crescita Bonded labour (servitù da debito) affects millions of people around the world. People become bonded labourers by taking or being tricked into taking a loan for as little as the cost of medicine for a sick child. To repay the debt, many are forced to work long hours, seven days a week, up to 365 days a year. They receive basic food and shelter as 'payment' for their work, but may never pay off the loan, which can be passed down for generations. Early and forced marriage affects women and girls who are married without choice and are forced into lives of servitude often accompanied by physical violence. Forced labour affects people who are illegally recruited by individuals, governments or political parties and forced to work usually under threat of violence or other penalties. Slavery by descent is where people are either born into a slave class or are from a 'group' that society views as suited to being used as slave labour. Trafficking involves the transport and/or trade of people -- women, children and men -- from one area to another for the purpose of forcing them into slavery conditions. Worst forms of child labour affects an estimated 126 million children around the world in work that is harmful to their health and welfare. ……………….200 milioni in tutto circa 19 Varie misure r PY P Y K Y Y K Più semplicemente come Y’/K’ ..ma Y/K o Y’/K:V Profitti come differenza tra nuovo valore creato e massa generica dei salari Y come RN PNL = PIL + redditi netti dall’estero RN= PNL – imposte indirette + contributi alla produzione - ammortamenti Le imposte dirette cadono su tutti i redditi da lavoro, impresa e finanziari La misura di K` può essere: a valore corrente o di sostituzione e storico Y’= profitti K’= capitale fisso netto 20 We define the profit as the sum of all property incomes that include corporate profits, non-corporate capitalist profits, net interests, and the rent. The profit equals the value of output less wage costs and taxation costs. The output is measured by the net domestic product, which roughly corresponds to the Marxian concept of net value of output. The wage costs include the compensation of employees and an estimated labor component of the entrepreneurial income (also know as the proprietors’ income). The taxation costs are measured by the taxes on production and imports (indirect taxes) less subsidies. The profit rate is the ratio of the profit over the capital stock. The capital stock is measured by the net stock of private non-residential fixed capital. 4 21 Declino 22 Declino Elaborazione dati P. Giussani 23 Declino Elab. p. giussani 24 Declino 25 Declino A. Freeman, In our lifetime: long-run growth and polarisation since financial liberalisation, 2006 26 Declino Croissance du PIB PPA des Etats-Unis, de l'Europe (douze pays), du Japon et du monde 1950-2006 (en %) Henri Houben, Quelques réflexions sur la crise économique actuelle, 2009 27 Hedonic Price Index (nuova metodologia di misurazione del Pil) Lato prezzi: si disinflaziona col QAM (un aumento di prezzo si riduce per quella parte etichettata come 'miglioramento qualitativo’)..... Lato produzione: si accresce così la produttività, il valore monetario della produzione complessiva di tanto quanto la disinflazione presunta...... sicché un miglioramento qualitativo (ad es. una capacità maggiorata del 25% d'un computer o nelle prestazioni d'un auto a parità di cilindrata rispetto ad un periodo precedente) si traduce in un corrispondente aumento del 25% di quel tipo d'auto o computer nel computo del PIL. Quality Adjustment Method, il miglioramento della qualità si traduce in una riduzione dell'inflazione + Consumer Substitution. 28 Dato il prezzo di mercato della merce x, non si assegna più all’ora di lavoro (L) il prodotto fisico in unità di merce, ma in grado di efficienza (qualità del prodotto), sicché se essa cresce è come se crescessero le unità fisiche ( ossia + produttività, - prezzo = disinflazione → maggiore produzione fisica) Insomma, si produce 'quantità' attraverso una procedura di misurazione della 'qualità'. Bell'uso della dialettica! In precedenza i miglioramenti qualitativi d'una merce potevano corrispondere ad aumenti del prezzo di costo e di mercato, ora essi si fanno corrispondere ad un accrescimento quantitativo (valore complessivo della produzione annua di merci). A tale artificio statistico deve addebitarsi la gran parte degli aumenti del PIL americano a partire dal ’90, anno dal quale il nuovo metodo di rilevazione pare sia stato adottato. 29 Declino Sergio Cámara Izquierdo, The Dynamics of the Profit Rate in Spain (1954-2001), 2009 30 Declino US, German and Japanese manufacturing net profits rates Chris Harman, The rate of profit and the world today, 2007 31 Declino S. C. Izquierdo, La dinámica global capitalista, 2008 – totalità settore privato, inclusa produzione mercantile non capitalista 32 Declino M. Li, F. Xiao, A, Zhu, Long Waves, Institutional Changes, and Historical Trends….2007. The profit rate is the ratio of the profit over the capital stock ( profitti di tutte le corporation e non, Profit = net domestic product -wage costs – taxation costs ) - medie ponderate per zona euro. Profit as the sum of all property incomes that include 33 wage corporate profits, noncorporate capitalist profits, net interests, and the rent. The profit equals the value of output less costs and taxation costs. Declino “World I” and “World II.” “World I” refers to the UK and the US over the period 1870-1904 and UK, US, and Japan over the period 1905-2005. “World II” refers to the UK, the US, Japan, and the three Euro-zone economies (Germany, France, and Italy) over the period 1963-2005. . 34 Declino P. Giussani, Saggio del profitto ed accumulazione, inedito 35 Declino Nacho Álvarez Peralta, Bibiana Medialdea García, Financial Globalization and Labor: Employee Shareholding or Labor36 Regression?, 2008 Declino Percent utilization of industrial capacity G. Carchedi, Marx and the present crisis, 2009 – economia USA 37 Declino finanziarizzazione Taux de profit et d’accumulation (1961-2007), Etats-Unis + Japon + Europe Roelandts Marcel, Le cadre méthodologique de la théorie des crises chez Marx et sa validation 38 empirique, 2009 Declino Grafico a destra contiene la ‘parte’ di profitti delle snf diretti al settore finanziario… 39 Declino p.g. 40 Crescenti impieghi finanziari dei profitti corporation non-finanziarie Declino Money Rate of Profit, U.S. Corporations, 1941-2004 35% 30% 25% 20% 15% 10% averages 5% 0% 2001 1996 1991 1986 1981 1976 1971 1966 1961 1956 1951 1946 1941 A. Kliman, On the Roots of the Current Economic Crisis and Some Proposed Solutions, 2009 41 Declino 42 Declino 43 Declino Secondo le stime, per il 2010 saremo al 5,44% 44 Declino 45 46 De-integrazione OECD (2008), Growing Unequal? : Income Distribution and Poverty in OECD Countries coefficient of income inequality 47 De-integrazione OECD (2008), Growing Unequal? : Income Distribution and Poverty in OECD Countries coefficient of income inequality 48 ILO, world Of Work Report, 2011 49 Declino p.g. 50 De-integrazione Fonte GEAB, dicembre 2009 51 De-integrazione Andamento della quota salariale (settore privato) in Europa, in Controverses, The roots of the last economic crisis, http://www.leftcommunism.org/spip.php?article120&lang=fr 52 De-integrazione Lo 0,01% che guadagna circa 300 volte più della media 53 De-integrazione Evolution comparée des revenus réels (y compris les gains en capital) aux Etats-Unis entre le pour-cent le plus riche et les 90% les plus pauvres 1950-2005 (1979=100) Henri Houben, Quelques réflexions sur la crise économique actuelle, 2009 …le revenu moyen des 90% les plus pauvres 54 De-integrazione 55 De-integrazione Share of top 1% in national income, 1915-2006 (%) 25 23 Excluding capital 21 Including capital gains 19 17 15 13 11 9 7 1915 1925 1935 1945 1955 1965 1975 1985 1995 2005 Source: Thomas Pickerty & Emmanual Saez, ‘Income inequality in the US’, Updated data, July 2008, Tables A1 & A3, http://elsa.berkeley.edu/~saez/ Trevor Evans, The 2002-2007 US economic expansion and the limits of finance led capitalism. 56 De-integrazione 57 De-integrazione 58 De-integrazione Contribuzioni reali nette – fonte Peralta, Garcìa cit. 59 De-integrazione …wage and salary trends for the 80% of the workforce who are production and non-supervisory workers. This category includes factory workers, construction workers, and a wide variety of service sector workers ranging from 60 restaurant and clerical workers (impiegati) to nurses and teachers; it leaves out higher-paid managers and supervisors – retribuzioni reali nette De-integrazione Productivity and hourly compensation growth, USA, 1959-2004 Thomas Palley, Reviving full employment policy, da EPI, 2005 - oltre 80 % di salari e stipendi reali – settore privato non agricolo. Compensation (stipendi, salari lordi) include employer payments for health insurance, pensions, and payroll61 taxes (primarily payments toward Social Security and unemployment insurance) De-integrazione 62 Financial Globalization and Labor: Employee Shareholding or Labor Regression? Nacho Álvarez Peralta, Bibiana Medialdea García ,June 2008 -Settore privato Dei-integrazione évolution de la part salariale Marcel Roelandts, Le cadre méthodologique…, 2009, lavoratori settore privato 63 OCSE,2007 De-integrazione 64 De-integrazione Fonte: Giappone, Ministero del lavoro e salute; Francia: INSEE 65 De-integrazione Sergio Cámara Izquierdo, The Dynamics of the Profit Rate in Spain (19542001),2009 66 De-integrazione 67 De-integrazione 1979-89 -29.5% 1989-2000 14.6 2000-2005 -11.8 1967-2005 -25.7 Source: The state of working America, 2006-7, table 3.40 68 De-integrazione BLS, da MISH'S, Global Economic, March 06, 2009 69 De-integrazione Da MISH'S U 4,5,6: rinunciatari, part-time involontario, senza più sussidi. In Giappone è considerato occupato chi Global Economic lavora una settimana l'anno; in Usa e ora ovunque viene considerato full time anche part-time. Ma 70 occorre considerare qualità o lavori e nuovi contratti, più precari e diseguali per cui..... March, 2009 De-integrazione 71 De-integrazione 72 De-integrazione 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 1980 1990 2000 Source: OECD database, grado di sindacalizzazione 73 De-integrazione 74 De-integrazione OECD, The Social Expenditure database: An Interpretative Guide, 2007 75 De-integrazione 76 De-integrazione 77 De-integrazione 78 De-integrazione 79 De-integrazione 80 De-integrazione 81 Mutazione In the early 1980s, the financial sector accounted for only about 10 percent of total profits; by 2007, this figure had risen to 40 percent. From the 1950s to the 1970s, the ratio of financial assets to GDP averaged approximately 4 to 1; by 2007 it had risen to roughly 10 to 1. In 1980, world financial assets (bank deposits, securities and shareholdings) amounted to 119 percent of global production; by 2007 that figure had risen to 356 %. Settore finanziario: Credito di deposito (banche commerciali e casse di risparmio – con debiti bancari e obbligazionari) Fondi (agenzie compravendita titoli, compagnie assicurazione, fondi pensione, fondi comuni, società immobiliari – ma esposto nei confronti degli associati) Credito ipotecario (compagnie finanziarie di solito appendici delle corporations, Issuers of Asset Backed Securities ((rivendono mutui e crediti – securitization – in forma di obbligazioni), si finanziano attraverso obbligazioni)) Compravendita di titoli (Security Brokers and Dealers – debiti con reddito clienti, credito Bancario e obbligazioni) Murray E.G. Smith, Causes and Consequences of the Global Economic Crisis, 2008 82 Mutazione Growth of financial and nonfinancial profits relative to GDP (1970 = 100)- USA G. Carchedi, Marx and the present crisis, 2009 – economia USA Mutazione Dati P. Giussani 84 Mutazione Dati P. Giussani 85 LA DINAMICA SPECULATIVA Derivati Il valore nozionale riproduce il valore nominale del sottostante. Il valore di marcato, il volume degli scambi ad esso relativi Reddito monetario (Relativo a beni riproducibili) In, only Capitale speculativo t1 t2 La crescita del capitale speculativo è in relazione inversa a quella del reddito monetario. Dal lato di quest’ultimo, uno spostamento da esso al capitale speculativo significa una perdita definitiva d’una sua parte, una sorta di annullamento totale; la fase d’espansione comporta una sottrazione di RM, la fase di contrazione non restituisce nulla, bensì “brucia” quanto assorbito. Questa è la forma di parassitismo che ci consegna un capitalismo decadente. t3 t4 Mercato secondario dei titoli (relativo a beni non riproducibili) 86 Mutazione Supponiamo un valore X per un’azione od un pacchetto azionario emesso sul mercato primario a scopo di autofinanziamento. Supponiamo che venga contrattato in borsa (mercato secondario dei titoli) e assuma un valore ∆X. Dopo una serie di contrattazioni assuma un valore n volte ∆X. Supponiamo un crash finanziario che riporti l’azione o il pacchetto al valore originario X. L’incremento di valore nominale è semplicemente perduto per sempre. Tale incremento nominale rappresenta un iniziale reddito monetario mutatosi in capitale speculativo, quest’ultimo non è più vero capitale, ossia ricchezza prodotta in forma capitalistica ed utilizzabile per incrementare tramite investimenti il reddito monetario, ma rappresenta una sottrazione nel valore di quest’ultimo. Il volume di questo capitale speculativo è pari alla sottrazione di reddito monetario. Poiché si tratta di semplici contrattazioni o trasferimenti di reddito, da quello monetario a quello speculativo (al pari di quando si acquista un’abitazione non nuova), essi non vengono conteggiati nel PIL. I derivati non fanno altro che “intercettare” parte di questo reddito monetario sotto forma di capitale speculativo, direttamente attraverso l’iniziale minimo investimento richiesto per il contratto derivato e indirettamente attraverso l’eventuale guadagno da esso prodotto. Ora, tanto maggiore è il flusso in entrata di questo reddito monetario verso lo speculative capital tanto più questo cresce e tanto più per sostenersi ha bisogno di questi flussi in entrata di reddito monetario. Se la sua crescita sopravanza quella di Pn nel tempo t + n (Sc includerà Pn in termini di valore puramente nominale), allora ondate successive di reddito monetario si sono accumulate a formare le famose “bolle”. 87 Mutazione 88 Mutazione 89 Mutazione 90 Mutazione 91 Mutazione Il rapporto prezzo-utile è dato dal prezzo delle azioni di una società diviso per gli utili per azione prodotti dalla 92 società su base annua, ossia i profitti lordi Mutazione E' l'indice più antico della Borsa di New York. E’ calcolato sulla base di un paniere molto selettivo formato dai 30 principali titoli industriali quotati al New York Stock Exchange, ovvero a Wall Street. E’ rappresentativo del valore degli scambi e dell‘andamento delle contrattazioni borsistiche del giorno 93 mutazione 94 p.g. Mutazione El Dow Jones EURO STOXX 50 es un índice de referencia de la bolsa de la Eurozona creado el 26 de febrero de 1998. Es un índice ponderado por capitalización bursátil, lo cual significaque, al contrario de índices como el Dow Jones, no todas las empresas que lo forman tienen el mismo peso. 95 mutazione Fonti P. Giussani 96 Mutazione Derivati Oggetto della rilevazione sono il valore nozionale e il valore lordo di mercato (positivo e negativo) dei contratti derivati su: a) tassi di cambio, b) tassi d’interesse, c) azioni e indici azionari (equity-linked), merci, etc. I derivati non sono titoli in alcun modo ma delle semplici scommesse, il cui impiego, aspetto non considerato, implica un innalzamento del grado di indebitamento e quindi del rischio sistemico 97 Mutazione Esposizione sistema bancario USA, mercato derivati (istogramma blu), contratti su tassi interesse (rosso) Krassimir Petrov, Peggiore della grande depressione, 2009 98 Mutazione Bank for International settlements, 2011 99 100 Cosa non fare Vieppiù “in questo nostro secolo una persona intelligente non può diventare sul serio qualcosa, giacché a diventar qualcosa ci riesce solamente l’imbecille”... “Mi si indichi, infatti, almeno una istituzione della nostra vita moderna, privata o pubblica, che non sia da condannare completamente, senza riserve”. (Dostoevskij e Turgenev ) 101 Cosa fare Dimenticarsi (almeno in parte) del presupposto su cui si basa l'economia politica ufficiale ed il comune buon senso, ossia quello di una perenne scarsità di risorse (=concetto convenzionale di ‘bene economico’) 102 Le politiche economiche in corso, ovvero…… Crescita alternativa o alternativa alla crescita? Parecon, bioregionalismo, primitivismo etc……cmq un «socialismo» congruente all’ecodinamica 103 Bibliografia Minqi Li, Feng Xiao, Andong Zhu, LONG WAVES, INSTITUTIONAL CHANGES, AND HISTORICAL TRENDS: A STUDY OF THE LONG-TERM MOVEMENT OF THE PROFIT RATE IN THE CAPITALIST WORLD-ECONOMY, 2007 Alan Freeman, In our lifetime: long-run growth and polarisation since financial liberalisation, 2006 Chris Harman, The rate of profit and the world today, 2007 Sergio Cámara Izquierdo, The Dynamics of the Profit Rate in Spain (1954-2001), 2009 Marcel Roelandts, Dynamics and Contradictions of Capitalism, 2008 in http://www.capitalism-and-crisis.info/en/Welcome/Website_presentation Marcel Roelandts , Le cadre méthodologique de la théorie des crises chez Marx et sa validation empirique Thomas Palley, Reviving full employment policy, 2005 Nacho Álvarez Peralta, Bibiana Medialdea García, Financial Globalization and Labor: Employee Shareholding or Labor Regression? 2008 Growing Unequal? : Income Distribution and Poverty in OECD Countries coefficient of income inequality, 2008. The State of Working America, 2006/2007 ILO, Global Wage Report, 2008/09 OECD, Education at a Glance 2007, 2008 Trevor Evans, The 2002-2007 US economic expansion and the limits of finance led capitalism, 2009 Society at a Glance 2009: OECD Social Indicators OECD, The Social Expenditure database, 2007 104 Henri Houben, Quelques réflexions sur la crise économique actuelle, 2009 Murray E.G. Smith, Causes and Consequences of the Global Economic Crisis, 2008 P. Giussani, Le spese militari americane, testo inedito, 2005 Sergio Cámara Izquierdo, The Dynamics of the Profit Rate in Spain (1954-2001), 2009 Sergio Cámara Izquierdo, La dinámica global capitalista, 2008 Andrew Kliman, On the Roots of the Current Economic Crisis and Some Proposed Solutions, 2009 105 106 Cosa ha fatto il governo. Sostegno finanziario co: a) spesa pubblica b) fornendo credito mediante acquisto titoli stato e asset tossici a tutto il sistema finanziario (la FED ha dato 1 trilione di dollari a fondo perduto al tesoro USA – fiat money) Si è poi finanziato il debito così accumulato con: a) indebitamento su mercato capitali, specie EU poiché previsto articolo 101; ossia viene impedita monetizzazione debito pubblico…da qui corsa al ribasso titoli pubblici, incremento tassi interesse etc. 107 108