EURO
INFORMAZIONI
SULL’EURO
a cura del dr. Alberto PERRON CABUS
PROVINCIA DI TORINO
Dipartimento Personale
Servizio Sviluppo Risorse Umane
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PROVINCIA DI TORINO
EURO
INFORMAZIONI SULL’EURO


autoformazione
PROVINCIA DI TORINO
MODALITÁ DEL PASSAGGIO
DALLA LIRA ALL'EURO
CHE COSA CAMBIA
NELLA ATTIVITÁ
DELLA PROVINCIA DI TORINO
PROVINCIA DI TORINO
Dipartimento Personale
Servizio Sviluppo Risorse Umane
EURO
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MODALITÁ DEL PASSAGGIO DALLA LIRA ALL'EURO
- Le fasi del passaggio
- Introduzione dell'euro
- La fase transitoria
.
.
.
.
.
.
le monete nazionali
in quali casi viene utilizzato l'euro
il tasso di conversione
come si utilizza il tasso di conversione
i decimali (quando fare l'arrotondamento)
continuita' dei rapporti giuridici
- La fase definitiva
. banconote e monete
. breve periodo di doppia circolazione di lire ed euro
. tutti i bilanci in euro
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MODALITÁ DEL PASSAGGIO DALLA LIRA ALL'EURO
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LE FASI DEL PASSAGGIO ALLA NUOVA MONETA
 FINO AL 31 DICEMBRE 1998
FASE PREPARATORIA
 DAL 1°GENNAIO 1999 AL 31 DICEMBRE 2001
FASE TRANSITORIA
 DAL 1° GENNAIO 2002
FASE DEFINITIVA
EURO
MODALITÁ DEL PASSAGGIO DALLA LIRA ALL'EURO
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PROVINCIA DI TORINO
DAL 1° GENNAIO 1999
Viene introdotto l'EURO che rappresenta
la MONETA degli UNDICI STATI PARTECIPANTI
alla tappa conclusiva dell'Unione
Economica e Monetaria
l'EURO SOSTITUISCE
· l'ECU, che viene soppresso
· la MONETA NAZIONALE di ogni stato partecipante
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GLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA
PARTECIPANTI ALL'EURO
•
BELGIO
•
LUSSEMBURGO
• GERMANIA
• PAESI BASSI
• SPAGNA
• AUSTRIA
• FRANCIA
• PORTOGALLO
• IRLANDA
• FINLANDIA
• ITALIA
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DAL 1° GENNAIO 1999 AL 31 DICEMBRE 2001
(PERIODO TRANSITORIO)
LE MONETE NAZIONALI di ogni stato partecipante:
• CONTINUANO ad AVERE CORSO nel territorio del singolo
Stato
• diventano UNITÁ MONETARIE DIVISIONALI dell'EURO
(ogni riferimento alle monete nazionali equivale ad un riferimento
all'EURO)
• il loro valore in EURO é espresso in base al TASSO DI
CONVERSIONE
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DAL 1° GENNAIO 1999 AL 31 DICEMBRE 2001
(PERIODO TRANSITORIO)
IN QUALI CASI VIENE UTILIZZATO L'EURO
 L’EURO é una MONETA SCRITTURALE (cioé non circola
fisicamente, ma svolge ugualmente la funzione di unitá
di conto e di mezzo di pagamento)
Quindi l'EURO PUÓ ESSERE UTILIZZATO NEI CASI IN CUI
NON SI PAGA IN CONTANTI, ma mediante accredito in conto
corrente postale o bancario, assegno, carta di credito, ecc...
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DAL 1° GENNAIO 1999 AL 31 DICEMBRE 2001
(PERIODO TRANSITORIO)
Vale il principio secondo cui non vi é
NESSUN OBBLIGO E NESSUNA PROIBIZIONE.
Cittadini ed operatori non sono in alcun modo costretti ad
utilizzare l'euro, possono scegliere a loro piacere la valuta da
utilizzare e quindi adeguarsi all'euro nei tempi da loro stessi
determinati (sempre nell'ambito della fase transitoria).
ATTENZIONE: tale principio ha importanti DEROGHE,
in particolare per la PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
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DAL 1° GENNAIO 1999 AL 31 DICEMBRE 2001
(PERIODO TRANSITORIO)
Il TASSO DI CONVERSIONE
• viene FISSATO in modo irrevocabile alla data del
1° GENNAIO 1999
• indica il VALORE DI UN EURO espresso in ciascuna
delle monete nazionali
• é composto di SEI CIFRE
1 EURO = £ 1936,27
EURO
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DAL 1° GENNAIO 1999 AL 31 DICEMBRE 2001
(PERIODO TRANSITORIO)
COME SI UTILIZZA IL TASSO DI CONVERSIONE:
A) Se é NOTO l'importo in MONETA NAZIONALE (LIRE)
e si vuole conoscere il corrispondente importo in EURO
SI DIVIDE TALE IMPORTO
PER IL TASSO DI CONVERSIONE
ESEMPIO*:
15.000.000 lire = 7.746,85 euro
(15.000.000 : 1936,27 = 7746,8534)
* valore dell'euro= lire 1.936,27
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DAL 1° GENNAIO 1999 AL 31 DICEMBRE 2001
(PERIODO TRANSITORIO)
COME SI UTILIZZA IL TASSO DI CONVERSIONE:
B) Se é NOTO l'importo in EURO e si vuole conoscere il
corrispondente importo in MONETA NAZIONALE (LIRE)
SI MOLTIPLICA TALE IMPORTO
PER IL TASSO DI CONVERSIONE
ESEMPIO*:
7.275 euro = 14.086.364 lire
(7.275 euro X 1.936,27 = 14.086.364)
* valore dell'euro= lire 1.936,27
EURO
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DAL 1° GENNAIO 1999 AL 31 DICEMBRE 2001
(PERIODO TRANSITORIO)
Se dai calcoli effettuati per fare la CONVERSIONI si
ottengono DECIMALI, come occorre trattarli?
1° CASO
SI TRATTA DI UN IMPORTO CHE DEVE ESSERE
PAGATO O CONTABILIZZATO
(es. corrispettivo, Iva da versare, stipendio netto,
contributo netto, etc.)
OCCORRE FARE L’ARROTONDAMENTO!
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DAL 1° GENNAIO 1999 AL 31 DICEMBRE 2001
(PERIODO TRANSITORIO)
NEL 1° CASO: COME SI FA L'ARROTONDAMENTO?
A) Se si sta facendo una conversione DALLE LIRE
IN EURO l'importo in EURO deve essere
ARROTONDATO AL CENT PIÚ VICINO
ESEMPI:
12.000.000 lire = (12.000.000: 1936,27 = 6197,4827) = 6197,48 euro
11.000.000 lire = (11.000.000: 1936,27 = 5681,0258) = 5681,03 euro**
13.000.000 lire = (13.000.000: 1936,27 = 6713,9396) = 6713,94 euro
**ATTENZIONE: se il risultato si pone a metá (valore 5 del decimale considerato) la somma viene arrotondata per eccesso
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DAL 1° GENNAIO 1999 AL 31 DICEMBRE 2001
(PERIODO TRANSITORIO)
NEL 1° CASO: COME SI FA L'ARROTONDAMENTO?
B) Se si sta facendo una conversione DALL'EURO ALLE
LIRE l'importo in LIRE deve essere ARROTONDATO
ALL'UNITÁ DIVISIONALE PIÚ VICINA (LIRA)
ESEMPI:
968 euro = (968 x 1936,27 = 1.874.309,3) = 1.874.309 lire
917 euro = (917 x 1936,27 = 1.775.559,5) = 1.775.560 lire**
951 euro = (951 x 1936,27 = 1.841.392,7) = 1.841.393 lire
**ATTENZIONE: se il risultato si pone a metá (valore 5 del decimale considerato) la somma viene arrotondata per eccesso
EURO
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DAL 1° GENNAIO 1999 AL 31 DICEMBRE 2001
(PERIODO TRANSITORIO)
NEL 2° CASO: L’ IMPORTO NON DEVE ESSERE
AUTONOMAMENTE PAGATO O CONTABILIZZATO
calcoli intermedi: quelli effettuati ai fini di una successiva
quantificazione da importi monetari da contabilizzare o pagare
(es. costo unitario di un bene da acquistare o di un lavoro da appaltare)
tariffe, prezzi amministrati o imposti, contenuti in una norma di
legge , regolamento ecc.)
(es. tariffa unitaria per il canone di occupazione del suolo pubblico)
OCCORRE UTILIZZARE L'IMPORTO IN EURO CON
UN NUMERO DI DECIMALI ALMENO DA DUE A CINQUE
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DAL 1° GENNAIO 1999 AL 31 DICEMBRE 2001
(PERIODO TRANSITORIO)
NEL 2° CASO: QUANTI DECIMALI INDICARE? (negli importi in euro)
almeno:
- CINQUE, per importi espressi in UNITÁ DI LIRE
es. riferimento al costo dello scatto telefonico:
£ 127 = 0,06559 euro
(sarebbe errato indicare 0,07 effettuando l'arrotondamento)
- QUATTRO, per importi espressi in DECINE DI LIRE
es. indicazione in una perizia di un prezzo unitario:
£ 1.970 a mq = 1,0142 euro a mq.
(sarebbe errato indicare 1,01 effettuando l'arrotondamento)
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DAL 1° GENNAIO 1999 AL 31 DICEMBRE 2001
(PERIODO TRANSITORIO)
NEL 2° CASO: QUANTI DECIMALI INDICARE? (negli importi in euro)
almeno:
- TRE, per importi espressi in CENTINAIA DI LIRE
es. indicazione nel calcolo del canone per occupazione del suolo pubblico per passi carrabili:
£ 11.900 a mq = 6,145 euro a mq.
(sarebbe errato indicare 6,15 effettuando l'arrotondamento)
- DUE, per importi espressi in MIGLIAIA DI LIRE
es. indicazione in un preventivo di costo unitario di un banco scolastico:
£ 77.000 = 39,76 euro
(sarebbe errato indicare 39,77 effettuando l'arrotondamento)
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DAL 1° GENNAIO 1999 AL 31 DICEMBRE 2001
(PERIODO TRANSITORIO)
LA CONTINUITÁ DEI RAPPORTI GIURIDICI
IL CAMBIAMENTO DELLA MONETA, ALLA QUALE VIENE FATTO
RIFERIMENTO IN UNO STRUMENTO GIURIDICO (NORMA,
CONTRATTO, ECC..), NON DETERMINA ALCUN EFFETTO DIVERSO
DA QUELLI PREVISTI, AD ECCEZIONE DELLA SOLA MODIFICA
RELATIVA ALLE MODALITÁ DI PAGAMENTO
e quindi, tra l'altro non solleva né dispensa dall'adempimento
di qualunque obbligo previsto, non dá alle parti il diritto
di modificare o porre fine unilateralmente al rapporto.
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MODALITÁ DEL PASSAGGIO DALLA LIRA ALL'EURO
DAL 1° GENNAIO 1999 AL 31 DICEMBRE 2001
(PERIODO TRANSITORIO)
LA CONTINUITÁ DEI RAPPORTI GIURIDICI
L'INTRODUZIONE DELL'EURO NON AVRÁ INFATTI
L'EFFETTO DI MODIFICARE ALCUNO DEI TERMINI
DI UNO STRUMENTO GIURIDICO
STRUMENTI GIURIDICI:
-
disposizioni normative
atti amministrativi
decisioni giudiziarie
contratti
- atti giuridici unilaterali
- strumenti di pagamento
(diversi da banconote o monete)
- altri strumenti aventi efficacia giuridica
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PROVINCIA DI TORINO
DAL 1° GENNAIO 2002
(FASE DEFINITIVA)
Vengono immesse in CIRCOLAZIONE *
- BANCONOTE in EURO
(che andranno da 5 a 500 euro)
- MONETE in EURO o in CENT di euro
(che andranno da 1 centesimo a 2 euro)
* dalla Banca Centrale Europea e dalle banche centrali degli stati membri
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MODALITÁ DEL PASSAGGIO DALLA LIRA ALL'EURO
DAL 1° GENNAIO 2002
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(per un periodo di sei mesi)
(FASE DEFINITIVA)
DOPPIA CIRCOLAZIONE:
- Banconote e monete in EURO
(che vengono via via IMMESSE)
- Banconote e monete NAZIONALI
(che vengono via via RITIRATE)
Una norma nazionale puó stabilire un termine piú breve, rispetto al 30 giugno
2002, entro il quale la moneta nazionale continua ad avere corso
Anche dopo la scadenza del 30 giugno 2002 le banche centrali dei singoli Stati
partecipanti potranno procedere al ritiro delle banconote nazionali
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PROVINCIA DI TORINO
DAL 1° GENNAIO 2002
(FASE DEFINITIVA)
Tutte le PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
adottano simultaneamente l'EURO nel BILANCIO
e negli ALTRI PROVVEDIMENTI CONTABILI
EURO
CHE COSA CAMBIA PER LATTIVITA’ DELLA PROVINCIA
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CHE COSA CAMBIA NELL'ATTIVITÁ DELLAPROVINCIA DI TORINO
- Per le scelte politiche e strategiche: adeguare indirizzi
e programmi alla ulteriore fase di integrazione economica
- Per i rapporti con i cittadini e le imprese: sensibilizzare
e abituare all'utilizzo della nuova moneta
- Per la gestione amministrativa e contabile: adattare al
cambiamento atti e operazioni, procedure e strumenti di amministrazione
. norme e adempimenti per la pubblica amministrazione
. cosa ha fatto la Provincia nella fase preparatoria (1998)
. cosa occorre fare nella fase transitoria (1.1.1999 - 31.12.2001)
- I riferimenti normativi
EURO
CHE COSA CAMBIA PER LATTIVITA’ DELLA PROVINCIA
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PROVINCIA DI TORINO
CONSEGUENZE dell'introduzione dell'euro
per un ente locale come la PROVINCIA:
A
per le SCELTE POLITICHE E STRATEGICHE: adeguare indirizzi
e programmi alla ulteriore fase di integrazione economica
B
per i RAPPORTI CON I CITTADINI E LE IMPRESE: sensibilizzare
e abituare all'utilizzo della nuova moneta
C
per le MODALITÁ DI SVOLGIMENTO DELLA GESTIONE
AMMINISTRATIVA E CONTABILE: adattare al cambiamento atti
e operazioni, procedure e strumenti di amministrazione
EURO
CHE COSA CAMBIA PER LATTIVITA’ DELLA PROVINCIA
A
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PROVINCIA DI TORINO
per le SCELTE POLITICHE E STRATEGICHE
AUMENTA L'INTEGRAZIONE ECONOMICA TRA I PAESI PARTECIPANTI
AUMENTA LA MOBILITÁ DELLE ATTIVITÁ PRODUTTIVE E DEI CAPITALI
O c c o r r e a l l o r a c h e l a P r o v i n c i a:
 CONCORRA ALLA RIDUZIONE DEL DEBITO PUBBLICO
 CONCORRA AD INCREMENTARE I FATTORI CHE RENDONO
ATTRATTIVO PER GLI INVESTIMENTI IL PROPRIO TERRITORIO
- migliorando l'offerta dei servizi (qualitá e semplificazione)
- riducendo i costi (politiche fiscali e tariffarie)
 UTILIZZI PIENAMENTE GLI EFFETTI DI UN MERCATO PIÚ
CONCORRENZIALE
- per l'acquisizione a minori costi dei beni e dei servizi necessari
per svolgere la propria attivitá
EURO
CHE COSA CAMBIA PER LATTIVITA’ DELLA PROVINCIA
B
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PROVINCIA DI TORINO
per i RAPPORTI CON I CITTADINI E LE IMPRESE
LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE DEVONO SVOLGERE UN RUOLO
PROPULSIVO E DI GUIDA AL FINE DI FACILITARE IL PASSAGGIO DI
CITTADINI E IMPRESE DALLA MONETA NAZIONALE ALL'EURO
O c c o r r e a l l o r a c h e l a P r o v i n c i a:
 FACILITI LA COMUNICAZIONE E LO SVOLGIMENTO DI
OPERAZIONI IN EURO CON I CITTADINI E LE IMPRESE CHE
TENGONO LA CONTABILITÁ E GESTISCONO GLI AFFARI IN EURO
 CONTRIBUISCA A FAR CONOSCERE I MECCANISMI E LE
CONCRETE MODALITÁ DI IMPIEGO DELL'EURO IN OCCASIONE DI
OGNI RAPPORTO
- con gli utenti dei propri servizi
- con soggetti ed imprese che formiscono beni e prestazioni all'ente
EURO
CHE COSA CAMBIA PER LATTIVITA’ DELLA PROVINCIA
B
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PROVINCIA DI TORINO
per i RAPPORTI CON I CITTADINI E LE IMPRESE
LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE DEVONO SVOLGERE UN RUOLO
PROPULSIVO E DI GUIDA AL FINE DI FACILITARE IL PASSAGGIO DI
CITTADINI E IMPRESE DALLA MONETA NAZIONALE ALL'EURO
O c c o r r e a l l o r a c h e l a P r o v i n c i a:
 PROMUOVA INIZIATIVE PER DIFFONDERE LE INFORMAZIONI
SULLA NUOVA MONETA NELLO SVOLGIMENTO DEI PROPRI
COMPITI ISTITUZIONALI
- di supporto ai Comuni
- di sensibilizzazione degli studenti delle scuole
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CHE COSA CAMBIA PER LATTIVITA’ DELLA PROVINCIA
C
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PROVINCIA DI TORINO
per le LA GESTIONE AMMINISTRATIVA E CONTABILE
LA NORMATIVA COMUNITARIA E NAZIONALE MODIFICA
L'ORDINAMENTO GIURIDICO, PREVEDENDO IN PARTICOLARE
PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE:
 NELLA FASE PREPARATORIA
(FINO ALLA FINE DEL 1998)
-
Istituzione del COMITATO EURO PRESSO IL MINISTERO DEL TESORO,
BILANCIO E PROGRAMMAZIONE (1996)
-
Istituzione dei COMITATI PROVINCIALI EURO presieduti dai Prefetti (1997)
Predisposizione, da parte di OGNI AMMINISTRAZIONE
PUBBLICA di un PROGRAMMA OPERATIVO DI ATTUAZIONE (POA),
che indica le necessarie modificazioni regolamentari,
organizzative e dei procedimenti, l'adattamento dei sistemi informatici
e la formazione del personale
EURO
CHE COSA CAMBIA PER LATTIVITA’ DELLA PROVINCIA
C
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PROVINCIA DI TORINO
per le LA GESTIONE AMMINISTRATIVA E CONTABILE
LA NORMATIVA COMUNITARIA E NAZIONALE MODIFICA
L'ORDINAMENTO GIURIDICO, PREVEDENDO IN PARTICOLARE
PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE:
 NELLA FASE PREPARATORIA
(DAL 1° GENNAIO 1999 AL 31DICEMBRE 2001)
- Deve essere consentito ai cittadini e alle imprese di EFFETTUARE
VERSAMENTI e di RICEVERE PAGAMENTI in EURO (diversi da
quelli in contanti)
- Deve essere consentito ai cittadini e alle imprese di COMUNICARE
in EURO
- Redazione di DOCUMENTI CONTABILI SIGNIFICATIVI in EURO
- Emissione e conversione dei TITOLI DEL DEBITO PUBBLICO in EURO
- TENUTA DELLA CONTABILITÁ (Bilanci e altri atti contabili) in LIRE
EURO
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C
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PROVINCIA DI TORINO
per le LA GESTIONE AMMINISTRATIVA E CONTABILE
LA NORMATIVA COMUNITARIA E NAZIONALE MODIFICA
L'ORDINAMENTO GIURIDICO, PREVEDENDO IN PARTICOLARE
PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE:
 NELLA FASE DEFINITIVA
(DAL 1° GENNAIO 2002)
ADOZIONE DELL'EURO
IL BILANCIO E GLI ALTRI ATTI CONTABILI sono redatti
esclusivamente in EURO
EURO
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PROVINCIA DI TORINO
NELLA FASE PREPARATORIA (1998) LA PROVINCIA
 ha assicurato la propria partecipazione al COMITATO PROVINCIALE
EURO di Torino
 ha nominato un RESPONSABILE DEL PROGETTO EURO ed ha
costituito un apposito GRUPPO DI LAVORO
 ha approvato il PROGRAMMA OPERATIVO DI ATTUAZIONE
(POA) che ha individuato:
41 INTERVENTI finalizzati al perseguimento di 11 OBIETTIVI
 ha svolto attivitá di SUPPORTO AI COMUNI per la predisposizione
dei POA
 ha individuato le MODIFICAZIONI DEI PROCEDIMENTI E
DEGLI ATTI che si rendono necessarie per l'avvio della fase transitoria,
dal 1° gennaio 1999
EURO
CHE COSA CAMBIA PER LATTIVITA’ DELLA PROVINCIA
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PROVINCIA DI TORINO
NELLA FASE PREPARATORIA (1998) LA PROVINCIA
 ha nominato un RESPONSABILE DEL PROGETTO EURO
ed ha costituito un apposito GRUPPO DI LAVORO
RESPONSABILE DEL PROGETTO EURO
VICE SEGRETARIO GENERALE
COMPONENTI DEL GRUPPO DI LAVORO
DIRIGENTI DIPARTIMENTO RAGIONERIA E FINANZE
DIRIGENTI DIPARTIMENTO PERSONALE
DIRIGENTE SERVIZIO SITES
DIRIGENTE SERVIZIO COORDINAMENTO PROGETTI U.E.
DIRIGENTI ALTRI SERVIZI DI VOLTA IN VOLTA INTERESSATI
EURO
CHE COSA CAMBIA PER LATTIVITA’ DELLA PROVINCIA
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PROVINCIA DI TORINO
GLI 11 OBBIETTIVI DEL POA DELLA PROVINCIA DI TORINO
(deliberazione Giunta Provinciale n. 30-108099 del 25 giugno 1998)
A
Per la scadenza del 1° GENNAIO 1999
(avvio della fase transitoria)
1)ESPRIMERE ANCHE IN EURO - OLTRE CHE IN LIRE - GLI IMPORTI
CONTENUTI NEGLI ATTI E NEI DOCUMENTI
Attivitá preparatoria: Dipartimento Ragioneria e Finanze
SITES
Realizzazione: Tutti i Servizi
2) CONSENTIRE A CHI HA A CHE FARE CON LA PROVINCIA DI PAGARE
O DI RICEVERE IMPORTI IN EURO INVECE CHE IN LIRE
Attivitá preparatoria: Dipartimento Ragioneria e Finanze
Servizio Contratti
Realizzazione: Dipartimento Ragioneria e Finanze
Tutti i Servizi
EURO
CHE COSA CAMBIA PER LATTIVITA’ DELLA PROVINCIA
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PROVINCIA DI TORINO
GLI 11 OBBIETTIVI DEL POA DELLA PROVINCIA DI TORINO
(deliberazione Giunta Provinciale n. 30-108099 del 25 giugno 1998)
B
Durante TUTTO IL PERIODO DEL PROGRAMMA
(dalla fase preparatoria a quella defintiva)
3) INFORMARE E SENSIBILIZZARE ALL'USO DELL'EURO ED ALLE
PRINCIPALI CONSEGUENZE DEL SISTEMA MONETARIO
UNICO TUTTI COLORO CHE OPERANO NELLA PROVINCIA
Attivitá preparatoria e realizzazione: Servizio Sviluppo delle Risorse
Umane
4) RIDURRE I COSTI DI INVESTIMENTO, TRAENDO I POSSIBILI
BENEFICI DALLA STABILITÁ MONETARIA
Attivitá preparatoria e realizzazione: Servizio Finanze
EURO
CHE COSA CAMBIA PER LATTIVITA’ DELLA PROVINCIA
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PROVINCIA DI TORINO
GLI 11 OBBIETTIVI DEL POA DELLA PROVINCIA DI TORINO
(deliberazione Giunta Provinciale n. 30-108099 del 25 giugno 1998)
B
Durante TUTTO IL PERIODO DEL PROGRAMMA
(dalla fase preparatoria a quella defintiva)
5) ASSICURARE CHIAREZZA E CONTINUITÁ DEI RAPPORTI
GIURIDICI NELLE FASI DI PASSAGGIO DALLA LIRA ALL'EURO
Attivitá preparatoria e realizzazione: Dipartimento Segreteria Generale
Servizio Avvocatura
6) CONTRATTARE SULLO STESSO PIANO CON IMPRESE, ENTI E
SOGGETTI DI TUTTI I PAESI EUROPEI PER FAVORIRE LA
CONCORRENZA E RIDURRE I COSTI UNITARI DEI LAVORI PUBBLICI E
NEGLI ACQUISTI
Attivitá preparatoria :Servizio Contratti e Dipartimenti Viabilitá, Edilizia
Realizzazione: Beni/Servizi generali
EURO
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PROVINCIA DI TORINO
GLI 11 OBBIETTIVI DEL POA DELLA PROVINCIA DI TORINO
(deliberazione Giunta Provinciale n. 30-108099 del 25 giugno 1998)
C
Per la scadenza del 1° GENNAIO 2002
7) ESPRIMERE ESCLUSIVAMENTE IN EURO TUTTI I VALORI
MONETARI NEGLI ATTI E NEI DOCUMENTI
Attivitápreparatoria: Dipartimento Ragioneria e Finanze
SITES
Realizzazione: Tutti i Servizi
8) USARE ESCLUSIVAMENTE L'EURO NEI PAGAMENTI E NELLE
RISCOSSIONI
Attivitá preparatoria: Dipartimento Ragioneria e Finanze
SITES
Realizzazione: Tutti i Servizi
EURO
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PROVINCIA DI TORINO
GLI 11 OBBIETTIVI DEL POA DELLA PROVINCIA DI TORINO
(deliberazione Giunta Provinciale n. 30-108099 del 25 giugno 1998)
D
Per la COMUNICAZIONE E LA COLLABORAZIONE
con soggetti esterni durante TUTTO IL PERIODO DEL PROGRAMMA
9) COMUNICARE AI CITTADINI, ALLE IMPRESE, AGLI ENTI CIÓ CHE FA
LA PROVINCIA IN RELAZIONE ALL'INTRODUZIONE DELL'EURO, ANCHE
PER PROMUOVERE L'INFORMAZIONE GENERALE SULLA NUOVA
MONETA
Attivitá preparatoria e Realizzazione:Servizio Relazioni Istituzionali
e Comunicazione
Servizio Relazioni con il Pubblico
10) COLLABORARE CON IL COMITATO PROVINCIALE EURO PER
INIZIATIVE A SUPPORTO DEI COMUNI
Attivitá preparatoria e Realizzazione: Servizio Relazioni con il Pubblico e Circondari
EURO
CHE COSA CAMBIA PER LATTIVITA’ DELLA PROVINCIA
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PROVINCIA DI TORINO
GLI 11 OBBIETTIVI DEL POA DELLA PROVINCIA DI TORINO
(deliberazione Giunta Provinciale n. 30-108099 del 25 giugno 1998)
D
Per la COMUNICAZIONE E LA COLLABORAZIONE
con soggetti esterni durante TUTTO IL PERIODO DEL PROGRAMMA
11) COLLABORARE CON IL PROVVEDITORATO AGLI STUDI
PER INIZIATIVE DI INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE
DEGLI STUDENTI DELLE SCUOLE
Attivitá preparatoria e Realizzazione: Dipartimento Istruzione
EURO
CHE COSA CAMBIA PER LATTIVITA’ DELLA PROVINCIA
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PROVINCIA DI TORINO
CON L'AVVIO DELLA FASE TRANSITORIA, DAL 1 GENNAIO 1999,
TRE PROBLEMI PER TUTTI COLORO CHE NELL'ENTE SVOLGONO
INCOMBENTI AMMINISTRATIVI O CONTABILI
 Che fare se ci viene chiesto di pagare o di essere pagati
in euro?
 Che fare se ci viene presentata documentazione in euro?
 Su quali atti e documenti, ed in che modo, deve
essere fatta la doppia indicazione degli importi, in lire
ed in euro?
EURO
CHE COSA CAMBIA PER LATTIVITA’ DELLA PROVINCIA
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PROVINCIA DI TORINO
 Che fare se ci viene chiesto di pagare o di essere pagati in euro?
VERSAMENTI ALLA PROVINCIA
PAGAMENTI DELLA PROVINCIA
} IN EURO
 É possibile per tutti i versamenti e i pagamenti, salvo che per quelli in
contanti (e per quelli da o a favore di pubbliche amministrazioni)
 Su richiesta dell'interessato, fino al momento della liquidazione, ovvero
se il pagamento in euro é previsto in un contratto
 La richiesta vale per tutti i pagamenti o versamenti successivi, riferiti
alla medesima obbligazione
 Gli uffici proponenti devono segnalare, nella procedura di riscossione
o di liquidazione se il versamento o il pagamento sono fatti con
la modalitá "in euro"
 Gli uffici finanziari, predispongono le reversali ed i mandati, indicando
al tesoriere la modalitá di pagamento "in euro"
 Il tesoriere riceve i versamenti o paga in euro
EURO
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 Che fare se ci viene chiesto di pagare o di essere pagati in euro?
LA RICHIESTA DELL'INTERESSATO DI ESSERE
PAGATO IN EURO:
 NELLE COMUNICAZIONI CON I CREDITORI OCCORRE DARE
ESPRESSA INFORMAZIONE CHE:
"é possibile essere pagati in euro, anziché in lire, e a tale fine l'interessato é pregato di presentare esplicita richiesta prima della liquidazione"
 NEI RAPPORTI CONTINUATIVI, O COMUNQUE IN CASO DI
CORRISPETTIVI FRAZIONATI, L'INTERESSATO PUÓ COMINCIARE I PAGAMENTI IN LIRE E CONTINUARLI IN EURO
 LA RICHIESTA É NECESSARIA ANCHE IN CASO DI CONTRATTI
CHE ESPRIMONO IN EURO I CORRISPETTIVI
NON É NECESSARIA SOLO QUANDO IL CONTRATTO PREVEDE
ESPRESSAMENTE LA MODALITÁ DI PAGAMENTO IN EURO
EURO
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 Che fare se ci viene presentata documentazione in euro?
UTENTI, CITTADINI, IMPRESE PRESENTANO ALLA PROVINCIA
DICHIARAZIONI, ATTESTAZIONI E ALTRI DOCUMENTI CON GLI
IMPORTI INDICATI (SOLO) IN EURO
 Verificare che si tratti di un atto per il quale ció é stato
espressamente consentito dall'Amministrazione
ESEMPI:

quelli indicati nella delibera della G:P n.52-207511/98
 Occorre fare la conversione documentale dall'euro alle
lire
EURO
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 CHE FARE SE UTENTI, CITTADINI, IMPRESE PRESENTANO ALLA PROVINCIA
DICHIARAZIONI, ATTESTAZIONI E ALTRI DOCUMENTI CON GLI IMPORTI
INDICATI (SOLO) IN EURO?
La delibera della G:P n.52-207511/98 individua le dichiarazioni, le attestazioni e
gli altri documenti - tra quelli che devono essere presentati obbligatoriamente alla
Provincia- che è possibile redigere con importi indicati in euro:
a) dichiarazione annuale per Tributo speciale il deposito in discarica dei rifiuti di
cui all'art. 5 della legge Regione Piemonte 3 luglio 1996, n. 39;
b) dichiarazione annuale Contributo per il deposito in discarica dei rifiuti di cui
all'art. 41 della legge Regione Piemonte 59/95;
c) documentazione che deve essere presentata agli uffici della Provincia a
dimostrazione di avvenuti pagamenti, al fine di ottenere prestazioni di beni e
servizi da parte dell'Ente;
d) documentazione concernente la rendicontazione di attività per la quale è stata
disposta dall'Ente l'erogazione di contributi;
EURO
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 CHE FARE SE UTENTI, CITTADINI, IMPRESE PRESENTANO ALLA PROVINCIA
DICHIARAZIONI, ATTESTAZIONI E ALTRI DOCUMENTI CON GLI IMPORTI
INDICATI (SOLO) IN EURO?
La delibera della G:P n.52-207511/98 individua le dichiarazioni, le attestazioni e
gli altri documenti - tra quelli che devono essere presentati obbligatoriamente alla
Provincia- che è possibile redigere con importi indicati in euro:
e) offerte e documentazione a corredo delle medesime nei procedimenti di gara
per la scelta del contribuente mediante asta pubblica, appalto concorso,
licitazione privata e trattativa privata;
f) documentazione presentata, nell'ambito delle procedure di appalto di lavori e
forniture, per la dimostrazione della capacità economica o finanziaria, ovvero per
la giustificazione di offerte anomale;
g) cauzioni, fideiussioni ed ogni altro titolo presentato a garanzia per lo
svolgimento di prestazioni alle quali i soggetti sono tenuti nei confronti della
Provincia;
EURO
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 CHE FARE SE UTENTI, CITTADINI, IMPRESE PRESENTANO ALLA PROVINCIA
DICHIARAZIONI, ATTESTAZIONI E ALTRI DOCUMENTI CON GLI IMPORTI
INDICATI (SOLO) IN EURO?
La delibera della G:P n.52-207511/98 individua le dichiarazioni, le attestazioni e
gli altri documenti - tra quelli che devono essere presentati obbligatoriamente alla
Provincia- che è possibile redigere con importi indicati in euro:
h) fatture ed analoghi documenti che devono essere presentati alla Provincia per
ottenere il pagamento di corrispettivi di beni ceduti ovvero servizi e lavori prestati
a favore dell'Ente (nei limiti in cui ciò è consentito dall'evoluzione delle norme
fiscali vigenti);
i) documentazione relativa a spese sostenute in nome e per conto della
Provincia, delle quali il richiedente abbia titolo legittimo ad ottenere il rimborso;
l) documenti originariamente predisposti nell'ambito di rapporti con
amministrazioni diverse dalla Provincia, la cui presentazione sia prevista in tutto o
in parte in procedimenti da questa regolati (es. dichiarazioni fiscali), nei limiti in
cui tali documenti sono stati individuati dall'amministrazione competente tra quelli
che possono essere prodotti con gli importi indicati in euro.
EURO
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LA DOPPIA INDICAZIONE DEGLI IMPORTI, IN LIRE E IN EURO,
NEGLI ATTI E NEI DOCUMENTI DELLA PROVINCIA
- Solo dal 1° gennaio 1999, dopo che sia noto il tasso di conversione
lira / euro
- In quali casi?
a) nei casi espressamente previsti dalle disposizioni:
 documenti contabili per i quali l'indicazione dei valori in euro
risulti particolarmente significativa anche ai fini della redazione
di conti consolidati della P.A.
(art. 13 legge 433/97)
 nelle procedure di gare comunitarie: bandi, avvisi, lettere
di invito e altri atti preliminari dichiarativi dell'oggetto
e delle condizioni di contratto
(art. 49 decreto legislativo 213/98)
EURO
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LA DOPPIA INDICAZIONE DEGLI IMPORTI, IN LIRE E IN EURO,
NEGLI ATTI E NEI DOCUMENTI DELLA PROVINCIA
b) negli altri casi individuati dalla Provincia:
 per assicurare la diffusione delle conoscenze della
nuova moneta e del suo valore con riferimento agli importi ora espressi
in lire, al fine di favorirne gradualmente un suo sempre piú esteso
impiego pratico (POA della Provincia, parte IV, punto 1 del documento illustrativo)
- atti e documenti relativi a:
 rapporti di lavoro
 sanzioni amministrative
 concessioni
 rapporti fiscali
 contributi
 acquisti di beni e servizi
(anche per importi sotto la soglia comunitaria)
 espropriazioni
- deliberazioni e decreti
EURO
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LA DOPPIA INDICAZIONE DEGLI IMPORTI, IN LIRE E IN EURO,
NEGLI ATTI E NEI DOCUMENTI DELLA PROVINCIA
- Quali importi?
 tutti, nei documenti contabili particolarmente
significativi, tramite redazione del documento in doppia
versione, cosí individuati:






bilancio preventivo annuale e pluriennale
riepiloghi della relazione previsionale e programmatica
piano triennale dei lavori pubblici
piano esecutivo di gestione
conto consuntivo, del patrimonio ed economico
documento di ricognizione degli equilibri di bilancio
 quelli che indicano il valore della prestazione,
nelle procedure contrattuali
 quelli complessivi e finali, negli altri casi
EURO
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 LA DOPPIA INDICAZIONE DEGLI IMPORTI, IN LIRE E IN EURO,
NEGLI ATTI E NEI DOCUMENTI DELLA PROVINCIA
IMPORTI CHE DEVONO ESSERE INDICATI ANCHE IN EURO
NELLE DELIBERAZIONI E NEI DECRETI
 l’importo complessivo e finale, da indicare
nell’oggetto, con riferimento al movimento contabile
Esempio:
Centro studi e ricerche “Mario Pannunzio”. Contributo per l’anno 1999
(U.I. L.5.000.000/euro 2.582,28 - U.L. L.2.500.000/euro 1.291,14)
EURO
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 LA DOPPIA INDICAZIONE DEGLI IMPORTI, IN LIRE E IN EURO,
NEGLI ATTI E NEI DOCUMENTI DELLA PROVINCIA
IMPORTI CHE DEVONO ESSERE INDICATI ANCHE IN EURO
NELLE DELIBERAZIONI E NEI DECRETI
 l’importo complessivo e finale, da indicare
nel testo, degli importi che indicano:
 il valore complessivo delle prestazioni nei contratti aventi ad oggetto
lavori (anche per la singola categoria), forniture e servizi
Esempio: nel dispositivo di una deliberazione che approva un progetto di lavori pubblici
DELIBERA
di approvare il progetto esecutivo .., relativo ai lavori di …, per un importo complessivo di L.
255.000.000 (euro 131.696,51), di cui L. 231.772.631 (euro 119.700,58) per lavori a base
d’asta, L. 8.500.000 per fondi a disposizione e L. 23.227.369 per IVA.
…..
EURO
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 LA DOPPIA INDICAZIONE DEGLI IMPORTI, IN LIRE E IN EURO,
NEGLI ATTI E NEI DOCUMENTI DELLA PROVINCIA
IMPORTI CHE DEVONO ESSERE INDICATI ANCHE IN EURO
NELLE DELIBERAZIONI E NEI DECRETI
 l’importo complessivo e finale, da indicare
nel testo, degli importi che indicano:
 la somma complessiva dovuta alla Provincia da un soggetto determinato
Esempio: nel dispositivo di una deliberazione che autorizza l’alienazione di un bene
provinciale
DELIBERA
di autorizzare la vendita della porzione dell’immobile di proprietà provinciale descritta in
premessa, sita in …, via …, alla società …., con sede in …, per un corrispettivo di L.
1.020.000.000 (euro 526.786,04)
EURO
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 LA DOPPIA INDICAZIONE DEGLI IMPORTI, IN LIRE E IN EURO,
NEGLI ATTI E NEI DOCUMENTI DELLA PROVINCIA
IMPORTI CHE DEVONO ESSERE INDICATI ANCHE IN EURO
NELLE DELIBERAZIONI E NEI DECRETI
 l’importo complessivo e finale, da indicare
nel testo, degli importi che indicano:
 l’onere pecuniario complessivo della Provincia a favore di un soggetto
determinato
Esempio: nel dispositivo di un decreto che liquida una fattura presentata
da un soggetto incaricato di una prestazione professionale
DECRETA
di liquidare la fattura n . .. del … a favore dell’Ing… , come segue:
- L. 4.745.700 (euro 2.450,95), di cui L. 4.500.000 per competenze, L. 180.000 per contributo previdenziale e L. 65.700 per rimborso spese, all’Ing … , residente …, accreditando la
somma sul c/c. n. ….
- L 889.200 al Cassiere della Provincia di Torino per la ritenuta d’acconto di cui agli art. 49 e
77 della legge 597/73
EURO
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 LA DOPPIA INDICAZIONE DEGLI IMPORTI, IN LIRE E IN EURO,
NEGLI ATTI E NEI DOCUMENTI DELLA PROVINCIA
IMPORTI CHE DEVONO ESSERE INDICATI ANCHE IN EURO
NELLE COMUNICAZIONI RIVOLTE ALL’ESTERNO
 gli importi che indicano l’impegno pecuniario a favore,
ovvero a carico, di un soggetto individuato
Esempi:
- nella comunicazione all’interessato di un contributo disposto
dall’Amministrazione
- nella comunicazione di un onere posto a carico di un concessionario di
beni e servizi
- nella comunicazione all’interessato di una indennità di espropriazione
EURO
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I RIFERIMENTI NORMATIVI
DISPOSIZIONI COMUNITARIE :
REGOLAMENTO (CE) N. 1103/97 DEL 17 GIUGNO 1999 (G.U.C.E. 19.6.97 L. 162/3)
REGOLAMENTO (CE) N. 974/98 DEL 3 MAGGIO 1998 (G.U.C.E. 11.5.98 L. 139/3)
DISPOSIZIONI NAZIONALI:
DIRETTIVA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 3.6.1997
"Problematiche connesse all'introduzione dell'Euro" (G.U. 5.7.1997, n. 155)
LEGGE 17.12.1997, N. 433 "Delega al Governo per l'introduzione dell'Euro" (G.U.
19.12.1997, n. 295)
DECRETO LEGISLATIVO 24.6.1998, N. 213
"Disposizioni per l'introduzione dell'Euro nell'ordinamento nazionale, a norma dell'art. 1, comma 1, della
legge 17.12.1997, n. 433)" (G.U. 8.7.1998, n. 157)
COMITATO (nazionale) DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO
PER L'ATTUAZIONE DELL'EURO
COMITATO PROVINCIALE PER L'EURO (C E P)
EURO
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I RIFERIMENTI NORMATIVI
LE PRINCIPALI DISPOSIZIONI COMUNITARIE SONO CONTENUTE:
 NEL REGOLAMENTO (CE) N. 1103/97 DEL 17 GIUGNO 1999
(G.U.C.E. 19.6.97 L. 162/3)
- sostituzione dell'ecu con l'euro
- continuitá degli strumenti giuridici
- tassi e modalitá di conversione delle monete nazionali in euro,
arrotondamento
EURO
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I RIFERIMENTI NORMATIVI
LE PRINCIPALI DISPOSIZIONI COMUNITARIE SONO CONTENUTE:
 NEL REGOLAMENTO (CE) N. 974/98 DEL 3 MAGGIO 1998
(G.U.C.E. 11.5.98 L. 139/3)
- introduzione dell'euro da 1.1.1999
- disciplina della fase transitoria (da1.1.1999 a 31.12.2001)
 euro e monete nazionali
 principio "nessun obbligo, nessuna proibizione"
nell'uso dell'euro
 ridenominazione in euro del debito pubblico
- disciplina della fase definitiva (dopo 1.1.2002)
 introduzione di banconote e monete in euro
 impiego transitorio e successivo ritiro delle banconote
e monete nazionali.
EURO
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I RIFERIMENTI NORMATIVI
LE PRINCIPALI DISPOSIZIONI NAZIONALI SONO CONTENUTE:
 NELLA DIRETTIVA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI
MINISTRI 3.6.1997 "Problematiche connesse all'introduzione
dell'Euro"
(G.U. 5.7.1997, n. 155)
- ruolo propulsivo e di guida delle pubbliche amministrazioni
- doveri delle pubbliche amministrazioni nella fase transitoria
- il programma operativo di attuazione
- i Comitati Provinciali Euro
EURO
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I RIFERIMENTI NORMATIVI
LE PRINCIPALI DISPOSIZIONI NAZIONALI SONO CONTENUTE:
 NELLA LEGGE 17.12.1997, N. 433 "Delega al Governo per
l'introduzione dell'Euro"
(G.U. 19.12.1997, n. 295)
- rapporti in euro con le pubbliche amministrazioni
(dichiarazioni, documenti, pagamenti, versamento)
(art. 12)
- documenti contabili delle pubbliche amministrazioni
(art. 13)
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I RIFERIMENTI NORMATIVI
LE PRINCIPALI DISPOSIZIONI NAZIONALI SONO CONTENUTE:
 NEL DECRETO LEGISLATIVO 24.6.1998, N. 213
"Disposizioni per l'introduzione dell'Euro nell'ordinamento nazionale, a
norma dell'art. 1, comma 1, della legge 17.12.1997, n. 433)"
(G.U. 8.7.1998, n. 157)
- come utilizzare l'euro nei calcoli intermedi (art. 3) e per indicare
importi contenuti in norme (tariffe, ecc..)
(art. 4)
- ridenominazione in euro dei titoli di stato (art. 5 e seg.) e di
quelli emessi da enti pubblici territoriali (art. 10)
- dichiarazioni, attestazioni e regolamenti in euro
con le pubbliche amministrazioni (art. 47)
EURO
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I RIFERIMENTI NORMATIVI
LE PRINCIPALI DISPOSIZIONI NAZIONALI SONO CONTENUTE:
 NEL DECRETO LEGISLATIVO 24.6.1998, N. 213
"Disposizioni per l'introduzione dell'Euro nell'ordinamento nazionale, a
norma dell'art. 1, comma 1, della legge 17.12.1997, n. 433)"
(G.U. 8.7.1998, n. 157)
- pagamenti e versamenti in euro nei rapporti con le pubbliche
amministrazioni (art. 48)
- attivitá contrattuale delle pubbliche amministrazioni (art. 49)
- documenti contabili delle pubbliche amministrazioni
- sanzioni pecunarie (artt. 51 e 52)
(art. 50)
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I RIFERIMENTI NORMATIVI
COMITATO (nazionale) DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO
PER L'ATTUAZIONE DELL'EURO
(art. 14 legge 433/97 e D.P.R. 268/98)
- promuove, programma e attua iniziative a livello nazionale
- fornisce direttive e indirizzi generali
- fornisce assistenza, informazioni e consulenza giuridica
- verifica il processo di attuazione
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I RIFERIMENTI NORMATIVI
COMITATO PROVINCIALE PER L'EURO (C E P)
(direttiva Pres. Cons. 27 giugno 1996 e decreto Min. Tesoro 6 agosto 1997)
COMPITI
- raccordo fra Stato e Enti Locali
- informazione
- verifica il processo di attuazione a livello locale
- esamina problemi (in particolare per i rapporti
pubblica amministrazione e cittadini)
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I RIFERIMENTI NORMATIVI
COMITATO PROVINCIALE PER L'EURO (C E P)
(direttiva Pres. Cons. 27 giugno 1996 e decreto Min. Tesoro 6 agosto 1997)
COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO
- ha sede presso la Prefettura ed é presieduto dal Prefetto
- si avvale della Camera di Commercio per il coordinamento
tecnico e operativo
- ad esso partecipano:
 uffici periferici dei Ministeri
 tesoreria del comune capoluogo
 amministrazione provinciale  rappresentanti di banche e categorie
 rappresentanti dei comuni
produttive / professionali
 camera di commercio
 sindacati
 consumatori
 Banca d'Italia
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