INTELLIGENCE
ISTITUZIONALE ED
INVESTIGATIVA
Marco Cannavicci
[email protected]
Indice degli argomenti
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La storia del bisogno di informazioni
Attività e compiti dei servizi informativi
Attività dei servizi ed attività di polizia
Il processo dell’intelligence
I modelli organizzativi
L’intelligence investigativa
Il segreto di Stato
L’intelligence e la strategia
Il personale dell’intelligence
1. La storia del
bisogno di informazioni
 Conoscere l’avversario
 Difendersi o attaccare?
 Conoscere il campo di battaglia
 Chi infiltrare?
“intelligence è l’arte
di conoscere i piani
e le intenzioni dell’avversario”
Robert Steele
 Re Sargon – Dario, Zopiro e Babilonia
 Mosè
 Annibale
 Gengis Khan
 Hyksos
 Sun Tzu
 Istituzioni Militari dei Romani (Vegezio)
 Mitridate
 Svetonio Paulino
 Edoardo III
 Federico il Grande
 Napoleone
 Generale La Marmora – Custoza 1866
 I cifrari e crittografia
 Il controspionaggio
 La Grande Guerra
 La II Guerra Mondiale
 Enigma e Purple
 Ultra
 1940 – 1944: SIM
 Operazione Barbarossa
 SIS – OSS
 SIGINT
 IMINT
 ECHELON – ARPANET – INTERNET
 HUMINT
2. Attività e compiti
dei servizi informativi
 Raccogliere notizie su “amici” e “nemici”
 Valutare le capacità difensive ed offensive
 Conoscere le sue alleanze
 Conoscere non solo le capacità militari,
ma anche la sua politica, la sua economia,
l’industria e la finanza
Il Compito:
Difesa preventiva della sicurezza interna
Difesa della sicurezza dall’esterno
Disinformazione
Sabotaggio
Ingerenza politica, economica e culturale
Le nuove minacce
- Fine delle tradizionali minacce militari
(territorio e sovranità nazionale)
- Complessità delle relazioni economiche e
commerciali
- La difesa è “globale” ed attuata con azioni
informative
La fonte delle minacce
- dall’esterno: spionaggio militare,
spionaggio politico-istituzionale,
economico, industriale, flussi criminali
- dall’interno: terrorismo endogeno, gruppi
criminali organizzati, fenomeni di
indipendentismo e separatismo
-
Come operano i Servizi:
Funzione di ricerca e difesa informativa ai fini
della sicurezza nazionale
Uso di strumenti tecnici
Uso del fattore umano
Analisi delle informazioni
Report per le autorità politiche e gli Enti
istituzionali interessati
Rapporti all’autorità giudiziaria in caso di reati
La raccolta delle informazioni
-
HUMINT
SIGINT
IMINT
MASINT
OSINT
Il sistema italiano
 SISMI – Ministero Difesa
 SISDE – Ministero Interni
la suddivisione delle competenze è per tipo di
interesse e non territoriale
 RIS – SMD (ex SIOS) – Ministero Difesa
 CESIS – Presidenza del Consiglio – analisi e
rapporti al Parlamento
 CIIS – Presidenza del Consiglio (Difesa, Interni,
Esteri, Economia, Attività Produttive) –
consulenza politica, economica, internazionale
Il Governo ed i Servizi
- Il Governo indica ai Servizi le necessità
informative
- I Servizi offrono al Governo le analisi di
tutte le proprie attività informative
3. Attività dei servizi
e attività di polizia
 L’osservazione ed il controllo avviene
anche in ambiti non criminali, come
l’economia, la finanza, l’industria, la
ricerca ed i flussi umani
 L’osservazione ed il controllo avviene su
“tutto” ciò che accade
 Viene svolto da personale qualificato,
spesso non consapevole di collaborare
con i Servizi
 La differenza con gli organi di polizia è nel
METODO, non potendo effettuare arresti,
interrogatori, confronti, …
 I Direttori dei Servizi hanno l’obbligo di
riferire all’A. G. sui fatti-reato di cui
vengono a conoscenza
 Dietro molti arresti effettuati dalla polizia in
realtà c’è il lavoro dei Servizi
Il Metodo
“modalità e mezzi non ordinari”
LA LEGITTIMITA’ DEI FINI
PREVALE SULLA
LEGALITA’ DEI MEZZI
- La legalità sostanziale dei Servizi si basa
sulla legittimità dei fini e può non
corrispondere con la legalità formale
- I Servizi sono un apparato a parte rispetto
agli organi di Polizia
- Pur avendo gli stessi fini operano in modo
diverso, avendo per obiettivo le
informazioni e non le “PROVE LEGALI”
“garanzie funzionali”
 Integrazione art. 51 CP – “esercizio di un
diritto, adempimento di un dovere”:
“non è punibile l’operatore dei Servizi
Informativi, che tiene una condotta
costituente reato durante la
predisposizione e l’esecuzione di
operazioni deliberate ed autorizzate per il
raggiungimento delle finalità Istituzionali”
 I SERVIZI SI DIFFERENZIANO DAGLI
ORGANI DI POLIZIA PER:
 OBIETTIVI
 MEZZI
 MODALITA’ DI AZIONE
 ATTIVITA’:
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SPIONAGGIO – DIPLOMAZIA PARALLELA
INGERENZA – INFLUENZA
SABOTAGGIO
CONTROSPIONAGGIO
CONTROTERRORISMO ED EVERSIONE
4. Il processo dell’intelligence
FASI:
- Raccolta delle notizie (non altrimenti ottenibili)
- Valutazione notizia e fonte (4x4; 6x6)
- Integrazione e correlazione delle notizie
- Interpretazione (ricerca del significato)
- Analisi (ricerca del significato profondo)
- Punto di situazione
- Diffusione e disseminazione
Ulteriori fasi:
- Valutazione comparata
- Analisi comparata
- “Joint Intelligence Committee”
Per le valutazioni “globali”
5. I modelli organizzativi
Dalla fine della II Guerra Mondiale:
 L’informazione strategica non è solo quella
militare
 La controinformazione non è solo un
compito di polizia
 I modelli organizzativi non sono quelli
militari né delle forze di polizia
 Modello unitario: tutte le attività offensive
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(informazioni) e difensive (sicurezza) sono
svolte da un unico Ente (esempio KGB
dell’URSS); civili con gradi militari;
Modello binario: differenziano un servizio per
l’estero (CIA, MI 6, DGSE) ed uno per l’interno
(FBI, MI 5, DST); civili;
Per entrambi, i servizi militari sono a parte: DIA,
GRU, MIS, MAD, …
Negli USA il SIGINT spetta alla NSA
La situazione italiana è anomala rispetto a tutti
6. l’intelligence investigativa
 Obiettivo è conoscere cosa sta accadendo
o accadrà in ambito criminologico
 Oggetto di analisi sono le informazioni
inerenti i criminali ed i gruppi criminali
 Le informazioni si ottengono attraverso la
creazione di una rete di contatti informativi
sul territorio (le fonti)
 Il metodo si basa sull’analisi degli
“indicatori”
 L’indicatore è quella parte
dell’informazione che permette di capire
cosa sta accadendo o sta per accadere
 L’indicatore permette di capire la presenza
di un fenomeno in atto, ma ancora non
manifesto (attività preparatorie di un
crimine, un attentato, un sequestro, …)
 Mentre un “indizio” si riscontra a seguito di un
evento, dopo il consumarsi del reato
 L’indicatore si riscontra prima dell’accadere di un
evento
 L’intelligence investigativa permette di essere
“un passo avanti” rispetto al crimine
 Non è quantificabile poiché si tratta di eventi che
non accadono e quindi statisticamente
inesistenti
Intelligence
investigativa “strategica”
 Riguarda ambiti generali su tutti i possibili
scenari futuri, sociali, giovanili, criminali,
antropologici
 Ha obiettivi a lunga scadenza, effettuando
inferenze sulle tendenze attuali
 Si occupa delle future minacce alla
sicurezza, alle possibili forme di controllo,
alle politiche sociali ed alla legislazione di
riferimento
Intelligence
investigativa “operativa”
 Ambiti ristretti e selezionati sulle evoluzioni
prossime venture
 Valuta i gruppi criminali presenti, le
metodologie in atto e le potenzialità
criminali
 Valuta le minacce dell’immigrazione, del
traffico di droga, del traffico d’armi, della
cospirazione politica e del terrorismo
internazionale
 Analisi strategica ed analisi operativa
rappresentano l’una la continuazione
dell’altra
 L’analista strategico e l’analista operativo
collaborano insieme producendo
interpretazioni, stime, scenari probabili e
possibili sui futuri eventi criminali
 L’analisi strategica costruisce conoscenze
utili al decisore politico a lungo termine
 L’analisi operativa costruisce conoscenze
utili all’investigatore a breve termine
Tipi di analisi strategica
 Analisi descrittiva (fenomeni in atto)
 Analisi esplicativa (cause e motivazioni)
 Analisi predittiva (evoluzione e sviluppo)
Prodotti strategici
 Rapporti di situazione
 Valutazione della minaccia
 Esame dei rischi
Metodi dell’analisi operativa
 Grafici di collegamento
 Grafici di flusso dei beni
 Grafici degli eventi
 Grafici di attività
 Tabelle comparative
 Flusso telefonico (grafici di frequenza)
 Analisi finanziaria
7. Il segreto di Stato
 Tra le attività difensive, contro-informative, c’è la
tutela del Segreto di Stato: politico, militare,
economico, scientifico, industriale, …
 La tutela è assicurata dalle norme sulla
sicurezza, la protezione dei dati “classificati” ed
il controllo degli accessi o da attività di
controspionaggio
 In Italia il compito spetta all’Ufficio Centrale per
la Sicurezza (UCSI)
Normativa di riferimento:
- R.D. 11.07.1941 n. 1161
- Legge n. 801/1977
Art. 12 legge 801/1977
“sono coperti dal Segreto di Stato gli atti, i
documenti, le notizie, le attività ed ogni
altra cosa la cui diffusione sia idonea a
recar danno all’integrità dello Stato
democratico …
… anche in relazione ad accordi
internazionali, alla difesa delle Istituzioni
poste dalla Costituzione a suo
fondamento, al libero esercizio delle
funzioni degli organi costituzionali,
all’indipendenza dello Stato rispetto ad
altri Stati ed alle relazioni con essi, alla
preparazione ed alla difesa militare dello
Stato. …
… In nessun caso possono essere oggetto
di Segreto di Stato fatti eversivi dell’ordine
costituzionale”.
 Le regole e le procedure per la tutela del
Segreto di Stato sono contenute in atti
normativi di natura secondaria, emanati
dall’Autorità Nazionale per la Sicurezza
(Presidenza del Consiglio)
 Classificazione dei documenti:
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
RISERVATO
RISERVATISSIMO
SEGRETO
SEGRETISSIMO
In relazione all’entità del danno potenziale connesso
con diffusione delle notizie, sia in ambito Nazionale
che NATO (con altra qualifica di segretezza):
eccezionalmente grave, molto grave, grave, lieve
 E’ l’Ente che emette il documento a
stabilire il grado di sicurezza
 Per ogni classifica di segretezza esistono
procedure per l’emissione, la diffusione, la
trasmissione, la custodia, la riproduzione e
la distruzione del documento
 Gli atti classificati sono revisionati
annualmente per eventuali variazioni
 Agli atti classificati possono accedere solo
i possessori di NOS (Nulla Osta
Segretezza), emesso dall’ UCSI
 NOS – R – previsto per tutti i dipendenti
civili e militari dei Ministeri Interno, Difesa,
Giustizia, Tesoro, … (7 anni)
 NOS – RR, S, SS – a richiesta dell’ufficio,
secondo la funzione del dipendente (5 a)
 Segreto di Stato (spetta all’Autorità di
Governo)
 Segreto Militare (Codici penali militari)
 Segreto d’Ufficio (di vietata divulgazione)
 I pubblici ufficiali, i pubblici impiegati, gli
incaricati pubblico servizio hanno l’obbligo,
sanzionato penalmente – art. 261 CP e
art. 91 CPMP – di astenersi dal deporre su
fatti coperti dal Segreto di Stato
 Il magistrato in questi casi chiede
conferma all’Autorità di Governo
 Se non conferma entro 60 giorni il giudice
ordina che il testimone deponga
 Il personale dei Servizi Informativi, come
gli Ufficiali e gli Agenti di P.G., non sono
obbligati a fornire al giudice i nomi dei loro
informatori
 Le notizie degli informatori sono ammesse
a dibattimento tuttavia solo dietro una
escussione come testimoni o persone
informate sui fatti
8. l’intelligence e la strategia
 La strategia è definibile come l’ “abilità
nell’affrontare situazioni difficili”, attraverso
una pianificazione della propria azione
 Nel complesso è “la scienza e l’arte di
impiegare le proprie forze politiche,
economiche, psicologiche e militari di una
nazione per consentire la massima riuscita
ad una linea politica di pace o di guerra”
 Le esigenze di conoscenza (intelligence)
sono alla base delle scelte (strategia)
 Ogni strategia comportamentale deve
essere basa sulle risultanze dell’analisi
delle informazioni
 Ogni nuova conoscenza sugli scenari
operativi aggiorna la strategia in atto
(C2 – Comando e Controllo)
Forme di intelligence e strategia
 Intelligence istituzionale
 Intelligence investigativa
 Business intelligence
 Competitive intelligence
 Open Source Intelligence (OSINT)
9. Il personale dell’intelligence
 Dipendenti civili e militari dello Stato
 Personale assunto direttamente
 Ruoli:
 Agente
 Analista
 Tecnico
L’agente “segreto”
 Operativo – sul campo, attività di acquisizione
delle informazioni
 Analista – in ufficio, attività di elaborazione,
interpretazione ed analisi delle informazioni
 Tecnico – in laboratorio, attività specializzata
(traduzioni, analisi scientifiche)
Analista: requisiti
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Mentalità analitica e sintetica
Pensiero divergente
Conoscenza delle fonti
Capacità di espressione verbale e scritta
Conoscenze informatiche
Networking
Capacità organizzative e di pianificazione
Conoscenza dei fatti quotidiani
Capacità didattica
GRAZIE PER
LA VOSTRA ATTENZIONE
Dr. Marco Cannavicci
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Intelligence - Dr. Marco Cannavicci