PROGRAMMA DI CONTROLLO PGQA RELAZIONE ANNUALE CIRCA ESECUZIONE DEL PGQA ANNO 2013 NUOVA AMIT SRL - IMPIANTI DI COMPOSTAGGIO E CONDIZIONAMENTO FANGHI BOARA POLESINE (RO) LAB-CONTROL SRL (PAGINA INTENZIONALMENTE BIANCA) LAB-CONTROL SRL Via Ca’ Donà 545 San Martino di Venezze (RO) www.lab-control.it DOCUMENTO NUOVA AMIT SRL – IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO PROGRAMMA DI CONTROLLO - PGQA Relazione non tecnica dell’esecuzione nell’anno 2013 SITO COMUNE DI ROVIGO (RO) – VIA CURTATONE 244 CODICE COMMESSA PC100273 PROTOCOLLO RT 140037 del 29/04/2014 STATO DELLE REVISIONI DEL DOCUMENTO REV. DATA OGGETTO DELLA REVISIONE 00 29/04/2014 EMISSIONE DOCUMENTO PROCEDIMENTO DI APPROVAZIONE REDATTO APPROVATO FUNZIONE Area Ambiente Lab- Control srl DIGE FIRMA (PAGINA INTENZIONALMENTE BIANCA) INDICE PREMESSA ................................................................................................................................................... 6 ESECUZIONE DEL PIANO DI GARANZIA DELLA QUALITA’...................................................................... 7 NOTAZIONI GENERALI .................................................................................................................................... 8 CENNI AL PROCESSO DI COMPOSTAGGIO ............................................................................................. 8 CENNI ALLO SPANDIMENTO DI FANGHI A BENEFICIO DELL’AGRICOLTURA .................................... 10 SCHEMA FUNZIONALE DELL’IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO.............................................................. 12 SCHEMA FUNZIONALE DELL’IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO DI FANGHI..................................... 15 SISTEMI DI ABBATTIMENTO DELLE EMISSIONI IN ATMOSFERA......................................................... 17 ATTIVITÀ DI CONDIZIONAMENTO FANGHI.......................................................................................... 17 COMPOSTAGGIO.................................................................................................................................... 17 CAPITOLO 1. CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE....................................................................................... 19 1.1. L’IMPIANTO NUOVA AMIT DI BOARA POLESINE ............................................................................. 19 1.2 ATTIVITA’ DI GESTIONE DEI RIFIUTI.................................................................................................. 21 CAPITOLO 2. RIFIUTI IN INGRESSO ALL’IMPIANTO .................................................................................. 24 2.1 IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO .......................................................................................................... 24 2.1.1 VERIFICHE ANALITICHE E MERCEOLOGICHE SUL RIFIUTO IN INGRESSO .......................... 25 2.2 IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO DI FANGHI BIOLOGICI.............................................................. 25 2.2.1 VERIFICA ANALITICA SUI FANGHI IN CONDIZIONAMENTO ..................................................... 26 CAPITOLO 3. RILEVAZIONE DEI DATI OTTENUTI DAL MONITORAGGIO AMBIENTALE ........................ 28 3.1 MONITORAGGIO AMBIENTALE .......................................................................................................... 28 3.1.1 MONITORAGGIO DELLE ACQUE SOTTERRANEE ..................................................................... 28 3.1.2 MONITORAGGIO DELLE ACQUE DI SCARICO ........................................................................... 28 3.1.3 MONITORAGGIO OLFATTOMETRICO ......................................................................................... 29 3.1.4 MONITORAGGIO A CARATTERE GEOFISICO DELLE VASCHE................................................ 30 NOTAZIONI CONCLUSIVE............................................................................................................................. 31 Relazione Annuale 2013 – Nuova Amit srl 5 PREMESSA Il presente documento rappresenta una relazione non tecnica, redatta a scopo informativo e divulgativo, sull’attività di controllo svolta nel corso dell’anno 2013 presso gli impianti di compostaggio e condizionamento fanghi Nuova Amit srl, ubicato in via Curtatone 244 a Boara Polesine – Rovigo. In particolare le attività aziendali vengono svolte ai sensi delle Autorizzazioni all’esercizio rilasciate dai Competenti Enti (in particolare dalla Provincia di Rovigo) e sulla base di quanto contenuto all’interno del PROGRAMMA DI CONTROLLO - PGQA. Il suddetto piano riassume infatti le disposizioni di carattere funzionale, gestionale e documentale che devono essere rispettate nel corso dello svolgimento delle attività produttive. Detto piano sottoposto al parere vincolante degli Enti di controllo è approvato dalla Provincia di Rovigo. Relazione Annuale 2013 – Nuova Amit srl 6 ESECUZIONE DEL PIANO DI GARANZIA DELLA QUALITA’ Il laboratorio di analisi chimiche e microbiologiche Lab-Control srl è incaricato da Nuova Amit srl ad operare verifiche nell’ambito delle attività previste dal suddetto PROGRAMMA DI CONTROLLO - PGQA. Queste attività di verifica vengono svolte, così come previsto, a cadenza bimestrale, con appositi sopralluoghi nel corso dei quali vengono compilate apposite check list di controllo. In particolare l’attività svolta da Lab-Control srl si compone sia di proprie verifiche, sia dell’acquisizione degli esiti di altri controlli che sono di competenza e responsabilità di altri soggetti incaricati. Le eventuali non conformità riscontrate vengono subito notificate a Nuova Amit nella persona del referente per il PROGRAMMA DI CONTROLLO - PGQA, rilasciando copia della check list, che viene controfirmata da ambo le parti. Inoltre Lab-Control redige semestralmente una relazione tecnica contenente gli esiti dei controlli effettuati, che viene così consegnata a Nuova Amit. Relazione Annuale 2013 – Nuova Amit srl 7 NOTAZIONI GENERALI CENNI AL PROCESSO DI COMPOSTAGGIO Il compost è prodotto con un processo aerobico di degradazione di alcune tipologie di scarti organici (processo di compostaggio), che ha come risultato l’ottenimento di un materiale più semplice dal punto di vista molecolare, più stabile, igienizzato e ricco di sostanza organica. Esteriormente appare, generalmente, come un terriccio di colore bruno, con un’umidità variabile tra il 30-40 % (Veneto Agricoltura). Le caratteristiche del compost, considerato come un prodotto ammendante, sono definite dalla normativa nazionale dal D. Lgs. 75/10 (normativa nazionale sui fertilizzanti) e dalle deliberazioni di Giunta Regionale Veneto 568/05. Figura 1. Compost. Relazione Annuale 2013 – Nuova Amit srl 8 Il compost quindi è un ammendante organico, cioè un prodotto capace di modificare e di migliorare le proprietà chimico - fisiche, biologiche e strutturanti di un terreno a beneficio della la fertilità del suolo attraverso l’apporto di sostanza organica e di nutrienti. La presenza della sostanza organica nel terreno, oltre a ridurre i rischi di erosione del suolo, migliora la lavorabilità dello stesso, agevolando la penetrazione dell’acqua, l’aerazione e nitrificazione. (Veneto Agricoltura) L’apporto di nutrienti (azoto, fosforo e potassio) è legato al processo di decomposizione della sostanza organica ed è dunque un processo graduale nel tempo. Relazione Annuale 2013 – Nuova Amit srl 9 CENNI ALLO SPANDIMENTO DI FANGHI A BENEFICIO DELL’AGRICOLTURA Prima dell’avvento dei processi di urbanizzazione gli escrementi venivano raccolti in grandi pozzi neri ed essendo ancora ricchi di sostanze organiche e nutritive venivano deposti sui campi come fertilizzanti. Questo ciclo si è di fatto interrotto decenni or sono, con la crescente concentrazione della popolazione nelle città e il convogliamento, per ovvie ragioni sanitarie, delle acque reflue nelle fognature urbane. Queste acque (dapprima scaricate direttamente in mare e nei corpi idrici superficiali con conseguenti effetti negativi di eutrofizzazione), vengono attualmente convogliate ai depuratori presenti sul territorio, ottenendo così la depurazione delle stesse che possono essere così reimmesse nel ciclo. Figura 2. Utilizzo di fanghi in agricoltura Relazione Annuale 2013 – Nuova Amit srl 10 I fanghi biologici residuali dall’attività di depurazione delle acque, sommariamente descritta sopra, contengono ancora notevoli proprietà nutritive e fertilizzanti per il suolo. In particolare, infatti, essendo ricchi di sostanza organica, favoriscono la buona strutturazione del suolo nonché la fertilità e la protezione dall’impoverimento di sostanze nutritive dovute ad esempio a stagioni siccitose o a fenomeni di piovosità molto concentrata in un breve lasso di tempo. L’utilizzazione dei fanghi da depurazione a beneficio dell’agricoltura è un’attività prevista e disciplinata primariamente dal Decreto Legislativo 99/92, in attuazione alla Direttiva 86/278/CEE. Sulla base di queste normative la Giunta della Regione Veneto, con la Deliberazione n. 2241/05 ha previsto una serie di norme applicative ponendo in capo all’Amministrazione Provinciale il rilascio delle autorizzazioni ed il controllo delle notifiche di spandimento, ai fini di evitare che sui suoli agrari si potessero verificare sovrapposizioni di utilizzo con liquami zootecnici e disciplinare i materiali riutilizzati. Inoltre non sono soggetti a controllo analitico soltanto i fanghi che vengono portati in agricoltura bensì vengono periodicamente (ogni 3 anni) verificati anche i terreni che li dovranno ricevere. Tale controllo è svolto in contradditorio con il Laboratorio Pubblico di ARPAV. Le analisi sin qui svolte attestano l’idoneità dei terreni a ricevere fanghi biologici condizionati ai sensi della normativa vigente. Inoltre dalle stesse si evince che, stante la capacità ammendante dei fanghi, a tre anni di distanza la qualità chimica dei terreni rimane inalterata, confermando che l’apposizione dei fanghi suddetti non comporta effetti indesiderati sugli stessi. Relazione Annuale 2013 – Nuova Amit srl 11 SCHEMA FUNZIONALE DELL’IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO Sommariamente un impianto di compostaggio può essere schematizzato nelle sue componenti funzionali, come segue: Fanghi da depurazione delle acque urbane reflue e da attività agroalimentari Figura 3. Schema illustrativo di massima dell’impianto e del processo di compostaggio In particolare, le fasi sopra menzionate possono essere così descritte: Relazione Annuale 2013 – Nuova Amit srl 12 1. INGRESSO DEI MATERIALI DI PARTENZA: Le varie matrici (rifiuti organici da mense e cucine, fanghi da depurazione di acque reflue urbane e da attività agroalimentari e materiale ligneo-cellulosico da sfalci e potature) vengono immessi nei locali adibiti, chiusi e posti in depressione, all’inizio del processo di compostaggio, secondo proporzioni che rispettino le specifiche normative nonché le specifiche tecniche per il buon funzionamento del processo; 2. RIVOLTAMENTO E BIOSSIDAZIONE: costituisce l’innesco del processo di compostaggio. In particolare in questa fase il materiale viene rivoltato con l’ausilio di apposite macchine rivoltatrici e mantenuto in condizioni di aerazione e temperatura idonee a favorire processi microbiologici di degradazione della sostanza organica. In questo modo il materiale reso omogeneo dal rimescolamento procede verso una maggiore stabilità biologica. 3. MATURAZIONE: Il processo di compostaggio iniziato con la fase precedente, necessità di tempo per completare la degradazione dei materiali di partenza. Processi di fermentazioni ad opera dei batteri e microrganismi naturalmente presenti nei materiali organici, conducono il materiale verso la cosiddetta “maturazione”, ossia uno stato tale per cui il materiale è popolato di componenti microbiologiche benefiche ed ha completato la stabilizzazione biologica. Il materiale così ottenuto viene sottoposto infine a raffinazione, ossia viene vagliato e ripulito da eventuali componenti estranee (quali plastiche, pezzi di lattine e metallo, frammenti di vetro…) 4. PRODUZIONE DI COMPOST QUALITA’: il materiale così descritto è pronto per la fase finale in cui vengono svolte le opportune verifiche analitiche sia di carattere ambientale che agronomico, che rendono verificabile e dimostrabile l’effettività del processo e possibile la commercializzazione del prodotto con la sua distribuzione a pieno campo. Relazione Annuale 2013 – Nuova Amit srl 13 Questa fase di fatto conclude il processo, che iniziato con la raccolta differenziata dei rifiuti urbani effettuata dai cittadini, convoglia il materiale all’impianto attraverso il servizio pubblico di raccolta, per consentire così l’effettivo recupero dei rifiuti stessi. Relazione Annuale 2013 – Nuova Amit srl 14 SCHEMA FUNZIONALE DELL’IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO DI FANGHI Figura 4. Schema illustrativo di massima dell’impianto e del processo di condizionamento di fanghi. In particolare, le fasi sopra menzionate possono essere così descritte: 1. INGRESSO DEI MATERIALI DI PARTENZA: Le matrici con qualità tale da superare i previsti controlli analitici (fanghi da depurazione e da attività agroalimentari) vengono dapprima immessi nella vasca adibita al deposito preliminare quindi condotti al processo di condizionamento. Detti fanghi vengono quotidianamente ricoperti con materiale ligneocellulosico, che essendo vagliato finemente presenta caratteristiche di porosità tali da consentire una migliore ossigenazione della massa ed il trattenimento di composti potenzialmente fonte di emissioni odorigene; 2. CONDIZIONAMENTO DEI FANGHI: il materiale viene rimescolato e arieggiato in modo da favorire l’innesco di processi naturali di fermentazione e degradazione della sostanza organica ad opera di batteri e altri microrganismi naturalmente presenti. Questa fase della Relazione Annuale 2013 – Nuova Amit srl 15 durata minima di 60 gg a partire dal completo riempimento della vasca, consente l’igienizzazione da microrganismi indesiderati e la stabilizzazione del materiale; 3. FANGHI CONDIZIONATI: I fanghi così ottenuti, previo il buon esito dei controlli analitici previsti dalla normativa possono essere destinati allo spandimento nei campi a beneficio dell’agricoltura. Relazione Annuale 2013 – Nuova Amit srl 16 SISTEMI DI ABBATTIMENTO DELLE EMISSIONI IN ATMOSFERA I processi sopra descritti possono generare, dal momento che coinvolgono materiale organico, emissione di composti derivanti dalla fermentazione del materiale così come da sostanze odorigene. Detti processi di emissione sono sostanzialmente analoghi a quelli coinvolti nella degradazione e fermentazione di altri matrici organiche, come ad esempio il letame. I fenomeni odorigeni vengono contenuti sia con i dovuti sistemi di captazione che con buone pratiche di gestione, ad esempio mantenendo chiusi i portelloni dei locali adibiti alla biossidazione del materiale. ATTIVITÀ DI CONDIZIONAMENTO FANGHI Per quanto attiene al condizionamento si provvede al contenimento delle emissioni in atmosfera previa copertura con materiale ligneocellusico delle vasche di condizionamento dei fanghi e nebulizzando nell’aria appositi enzimi. COMPOSTAGGIO In particolare poi per l’attività di compostaggio, l’aria esausta presente nei locali di biossidazione, essendo questi mantenuti in depressione rispetto alla pressione atmosferica esterna, viene estratta mediante apposito impianto di aspirazione costituito da tubazioni e convogliata ad impianti di abbattimento delle frazioni indesiderate. Questi impianti sono rappresentati da: - n. 2 scrubber (uno per lato del locale di biossidazione, nord e sud), ossia un'apparecchiatura che consente di abbattere la concentrazione di sostanze presenti in una corrente gassosa (aria interna al locale di biossidazione), solitamente polveri e sostanze organiche. Lo scrubber è sostanzialmente una particolare torre di lavaggio, che convogliando l’aria aspirata attraverso ad una soluzione acquosa debolmente acida, consente di “lavare” Relazione Annuale 2013 – Nuova Amit srl 17 l’aria dalle componenti che possono provocare odori o che comunque sono presenti in concentrazione più elevata rispetto all’aria presente in campo aperto, pretrattando così l’aria prima di essere convogliata al biofiltro. - Un biofiltro, ossia una sorta di vasca riempita con materiale ligneocellusico, attraverso cui viene convogliato il flusso d’aria a seguito del “lavaggio” effettuato dallo scrubber. L’aria passando attraverso questo materiale e i batteri benefici in esso contenuti, viene ripulita dai composti indesiderati, che vengono degradati nel corso del periodo di stazionamento all’interno del letto del biofiltro. L’aria così trattata può essere immessa in atmosfera. Figura 5. Visione complessiva dei sistemi di abbattimento. Relazione Annuale 2013 – Nuova Amit srl 18 CAPITOLO 1. CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE 1.1. L’IMPIANTO NUOVA AMIT DI BOARA POLESINE L’impianto situato nel Comune di Rovigo a Boara Pol. In via Curtatone n. 244, si configura come un impianto di compostaggio e condizionamento di fanghi biologici. Il compostaggio è una tecnica attraverso la quale viene controllato, accelerato e migliorato il processo naturale a cui va incontro ogni sostanza organica per effetto della componente microbica naturalmente presente nell'ambiente. Si tratta di un processo aerobico di decomposizione biologica della sostanza organica che avvenendo in condizioni controllate, permette di ottenere un prodotto biologicamente stabile. L’impianto produce compost di qualità ed è accreditato presso il CIC – Consorzio Italiano Compostatori (denominato CIC nel testo a seguire) avendone ricevuto il marchio di qualità con licenza n. 027011108, nel mese di novembre 2008. Detta attestazione è oggetto di periodica rivalutazione da parte del CIC, previa realizzazione di propri campionamenti ed analisi sul compost prodotto. Inoltre Il 5 novembre 2008, la Commissione Tecnico-Consultiva per i Fertilizzanti Del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ha ratificato l’aggiornamento dell'elenco delle ditte da inserire nel "Registro dei Fabbricanti di Fertilizzanti" istituito con l'articolo 8 "Tracciabilità" del D.Lgs. 217/06 poi sostituito dal D. Lgs 75/10. Relazione Annuale 2013 – Nuova Amit srl 19 L’azienda, avendo presentato apposita istanza, è stata iscritta al suddetto registro istituito presso Il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali con posizione n. 242/07P. L’impianto è inoltre dotato di n. 4 vasche atte al contenimento e condizionamento di fanghi biologici, principalmente derivanti dalla depurazione di acque reflue urbane. Relazione Annuale 2013 – Nuova Amit srl 20 1.2 ATTIVITA’ DI GESTIONE DEI RIFIUTI I fanghi condizionati dopo un periodo di permanenza in vasca di almeno 60 giorni, subiscono tutti i controlli analitici previsti dalle vigenti normative, verificandone l’idoneità all’utilizzo agronomico. Lo spargimento di fanghi a beneficio dell’agricoltura, puntualmente regolamentato tra l’altro dalla Deliberazione di Giunta Regionale Veneto n. 2241 del 2005, è un’importante attività connessa a quella del loro condizionamento. Tutti i terreni oggetto di spandimento vengono preventivamente sottoposti ad analisi chimiche ed agronomiche per verificarne l’effettiva idoneità. Il campionamento del terreno e le analisi vengono eseguite all’atto della prima richiesta di autorizzazione allo spandimento e successivamente a cadenza triennale. Campionamento ed analisi sono svolte sia da un laboratorio incaricato da Nuova Amit che dal laboratorio ARPAV. Ogni fase è svolta quindi con la supervisione ed in contraddittorio con ARPAV. Le attività sopra descritte vengono condotte sulla base del seguente provvedimenti principali e successive modifiche ed integrazioni e delle prescrizioni ivi contenute: - Provincia di Rovigo - Determinazione del dirigente dell’Area Ambiente n. 1094 del 26/04/2010, “Autorizzazione all’esercizio dell’impianto di 1^ categoria per lo stoccaggio e il condizionamento di rifiuti speciali non pericolosi, sito in via Curtatone, 244 loc. La CampagnaBoara Polesine (RO) e approvazione Programma di controllo adottato al servizio dell’impianto.”; Le attività di controllo sono state svolte sulla base dei provvedimenti citati e volti a verificare il rispetto degli stessi e del PROGRAMMA DI CONTROLLO - PGQA. Relazione Annuale 2013 – Nuova Amit srl 21 Per quanto riguarda l’attività di compostaggio vengono di seguito riassunti i seguenti dati generali di sintesi: L’impianto riceve: FORSU - ossia rifiuto urbano organico da mense e cucine; Verde e residui lignocellulosici; Fanghi esclusivamente originati da attività agro-alimentari e dalla depurazione delle acque reflue urbane. L’impianto produce: Ammendante Compostato con Fanghi sfuso per utilizzo a pieno campo Le fasi del processo sono: ricevimento e stoccaggio delle matrici selezionate in ingresso; triturazione, spremitura della FORSU e miscelazione delle matrici in ingresso; fase di biossidazione accelerata in corsia dinamica con fermentazione aerobica di natura esotermica; maturazione in cumuli rivoltati a pala; raffinazione con vaglio meccanico a diverse pezzature. Tecnologie utilizzate per il compostaggio Pretrattamento Triturazione Spremitura Miscelazione Fase di biossidazione Corsie dinamiche a ciclo continuo Relazione Annuale 2013 – Nuova Amit srl 22 Rivoltamento automatico Impianto di umidificazione Fase di maturazione Cumuli rivoltati con pala Raffinazione finale Separazione con vaglio rotante Tempo di processo almeno 90 gg Trattamento arie esauste ed acque Scrubber Biofiltro Trattamento fisico acque prima pioggia Certificazione di processo - ISO 9001:2008; ISO 14001:2004; Certificazione di processo e di prodotto - Marchio Compost di Qualità CIC Relazione Annuale 2013 – Nuova Amit srl 23 CAPITOLO 2. RIFIUTI IN INGRESSO ALL’IMPIANTO 2.1 IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO I rifiuti in ingresso all’impianto di compostaggio sono suddivisibili in tre macrocategorie: - fanghi; - Rifiuti biodegradabili di mense e cucine da raccolta differenziata (FORSU); - Rifiuti ligneocellulosici (Verde). I quantitativi in ingresso per ciascuna macrocategoria possono essere rappresentati come segue: COMPOSTAGGIO: RIFIUTI RICEVUTI NELL’ANNO 2013 MATRICE fanghi civili fanghi agroalimentari FORSU verde % 29 2 38 31 VALORI ESPESSI IN % SUL TOTALE 3.000.000 2.500.000 2.000.000 fanghi civili 1.500.000 fanghi agroal. 1.000.000 FORSU verde 500.000 0 Relazione Annuale 2013 – Nuova Amit srl 24 In particolare, poi, la macrocategoria “fanghi” e suddivisibile in sottogruppi a seconda della provenienza del rifiuto. L’impianto Nuova Amit accetta solamente fanghi provenienti dal trattamento delle acque reflue urbane e da attività di tipo agroalimentare (es. produzione di cibi e bevande), restano quindi del tutto esclusi dalle attività aziendali i fanghi provenienti da attività industriali (cartiere, concerie…) e dalla macellazione delle carni. 2.1.1 VERIFICHE ANALITICHE E MERCEOLOGICHE SUL RIFIUTO IN INGRESSO Ai fine del monitoraggio della qualità dei rifiuti in ingresso all’impianto, gli stessi, vengono verificati semestralmente di FORSU (ed annualmente dal punto di vista merceologico) e rifiuto ligneocellulosico. Sui fanghi in ingresso vengono svolti numerosi controlli analitici anche di tipo volontario. I rifiuti in ingresso vengono caratterizzati secondo quanto previsto dalla Deliberazione di Giunta Regionale n. 568/05 e smi. 2.2 IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO DI FANGHI BIOLOGICI L’impianto come da autorizzazione Provinciale prevede la ricezione di fanghi biologici successivamente destinati a condizionamento in vasche. Il condizionamento, così operato, ha una durata di 60 gg a partire dalla data dell’ultimo conferimento di rifiuti a ciascuna singola vasca. Le quantità di rifiuti in ingresso, successivamente avviati a condizionamento, possono essere riassunte come riportato nelle tabelle di seguito. Relazione Annuale 2013 – Nuova Amit srl 25 fanghi industria alimentare (%) fanghi civili (%) 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,02 0,01 0,01 0,00 0,01 0,01 16,01 12,74 16,84 22,88 17,89 13,44 GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE 0,00 0,04 0,00 0,00 0,00 0,00 25,00 20,00 15,00 fanghi civili 10,00 fanghi industria alimentare 5,00 0,00 2.2.1 VERIFICA ANALITICA SUI FANGHI IN CONDIZIONAMENTO Sui fanghi in ingresso all’impianto vengono svolte le prove chimico - fisiche che consentano di qualificarli come non pericolosi ed idonei al condizionamento, nonché per verificare il rispetto delle normative di settore (in particolare DGRV 2241/05). A titolo esemplificativo si riporta la lista dei parametri oggetto di controllo sui fanghi condizionati in uscita dall’impianto. Relazione Annuale 2013 – Nuova Amit srl 26 Descrizione parametro Tabella B1/1 del DGRV n. 2241 del 09/08/2005 pH Sostanza secca Cadmio Cromo Cromo esavalente Mercurio Nichel Piombo Rame Zinco Selenio Salinità Fosforo Azoto Potassio Carbonio organico Rapporto C/N (da calcolo) Grado di umificazione Indice di germinazione Indice di germinazione dopo aereazione Conta salmonella spp DGRV n. 235 del 10/02/2009 I.P.A. (Idrocarburi Policiclici Aromatici) somma (da calcolo) Acenaftene Fluorene Fenantrene Fluorantene Pirene Benzo[a]pirene Indeno[1,2,3-cd]pirene Benzo(b)fluorantene Benzo(j)fluorantene Benzo(k)fluorantene Benzo[ghi]perilene POLICLOROBIFENILI come somma (da calcolo) PCB-28 (2,4,4'-triclorobifenile) PCB-52 (2,2',5,5'-tetraclorobifenile) PCB-101 (2,2',4,5,5'-pentaclorobifenile) PCB-118 (2,3',4,4',5-pentaclorobifenile) PCB-138 (2,2',3,4,4',5'-esaclorobifenile) PCB-153 (2,2',4,4',5,5'-esaclorobifenile) PCB-180 (2,2',3,4,4',5,5'-eptaclorobifenile) PCCD e PCDF (i-teq) come somma § 2,3,7,8 TCDD 1,2,3,7,8 PeCDD 1,2,3,4,7,8 HxCDD 1,2,3,6,7,8 HxCDD 1,2,3,7,8,9 HxCDD 1,2,3,4,6,7,8 HpCDD OCDD 2,3,7,8 TCDF 1,2,3,7,8 PeCDF 2,3,4,7,8 PeCDF 1,2,3,4,7,8 HxCDF 1,2,3,6,7,8 HxCDF 1,2,3,7,8,9 HxCDF 2,3,4,6,7,8 HxCDF 1,2,3,4,6,7,8 HpCDF 1,2,3,4,7,8,9 HpCDF OCDF Unità Mis. --%. mg/kg s.s. Cd mg/kg s.s. Cr mg/kg s.s. CrVI mg/kg s.s. Hg mg/kg s.s. Ni mg/kg s.s. Pb mg/kg s.s. Cu mg/kg s.s. Zn mg/kg s.s. Se meq/100g % s.s. P % s.s. N % s.s. K %. -% DH %. % MPN/g s.s. -mg/kg s.s. mg/kg s.s. mg/kg s.s. mg/kg s.s. mg/kg s.s. mg/kg s.s. mg/kg s.s. mg/kg s.s. mg/kg s.s. mg/kg s.s. mg/kg s.s. mg/kg s.s. mg/kg s.s. mg/kg s.s. mg/kg s.s. mg/kg s.s. mg/kg s.s. mg/kg s.s. mg/kg s.s. mg/kg s.s. ng/kg s.s. ng/kg s.s. ng/kg s.s. ng/kg s.s. ng/kg s.s. ng/kg s.s. ng/kg s.s. ng/kg s.s. ng/kg s.s. ng/kg s.s. ng/kg s.s. ng/kg s.s. ng/kg s.s. ng/kg s.s. ng/kg s.s. ng/kg s.s. ng/kg s.s. ng/kg s.s. Metodo -EPA 9045D 2004 UNI EN 12880:2007 EPA 3050B 1996+EPA 6010C 2007 EPA 3050B 1996+EPA 6010C 2007 CNR IRSA 16 Q 64 VOL 3 1986 EPA 3050B 1996+EPA 7471B 2007 EPA 3050B 1996+EPA 6010C 2007 EPA 3050B 1996+EPA 6010C 2007 EPA 3050B 1996+EPA 6010C 2007 EPA 3050B 1996+EPA 6010C 2007 EPA 3050B 1996+EPA 6010C 2007 DGRV N. 2241 09/08/05 BUR VENETO N. 89 20/09/05 APP. CNR IRSA 9 Q 64 VOL 3 1985 CNR IRSA 6 Q 64 VOL 3 1985 EPA 3050B 1996+EPA 6010C 2007 CNR IRSA 5 Q 64 VOL 3 1988 CNR IRSA 5 Q 64 VOL 3 1988+CNR IRSA 6 Q 64 VOL 3 1985 DM 21/12/2000 GU N.21 26/01/2001 SUPP.6 CNR IRSA 8 Q 64 VOL 1 1983 CNR IRSA 8 Q 64 VOL 1 1983 FD CEN/TR 15215-2:2006 -EPA 3545A 1998+EPA 3630C 1996+EPA 8270D 2007 EPA 3545A 1998+EPA 3630C 1996+EPA 8270D 2007 EPA 3545A 1998+EPA 3630C 1996+EPA 8270D 2007 EPA 3545A 1998+EPA 3630C 1996+EPA 8270D 2007 EPA 3545A 1998+EPA 3630C 1996+EPA 8270D 2007 EPA 3545A 1998+EPA 3630C 1996+EPA 8270D 2007 EPA 3545A 1998+EPA 3630C 1996+EPA 8270D 2007 EPA 3545A 1998+EPA 3630C 1996+EPA 8270D 2007 EPA 3545A 1998+EPA 3630C 1996+EPA 8270D 2007 EPA 3545A 1998+EPA 3630C 1996+EPA 8270D 2007 EPA 3545A 1998+EPA 3630C 1996+EPA 8270D 2007 EPA 3545A 1998+EPA 3630C 1996+EPA 8270D 2007 EPA 3545A 1998+EPA 3630C 1996+EPA 8082A 2007 EPA 3545A 1998+EPA 3630C 1996+EPA 8082A 2007 EPA 3545A 1998+EPA 3630C 1996+EPA 8082A 2007 EPA 3545A 1998+EPA 3630C 1996+EPA 8082A 2007 EPA 3545A 1998+EPA 3630C 1996+EPA 8082A 2007 EPA 3545A 1998+EPA 3630C 1996+EPA 8082A 2007 EPA 3545A 1998+EPA 3630C 1996+EPA 8082A 2007 EPA 3545A 1998+EPA 3630C 1996+EPA 8082A 2007 EPA 1613 1994 EPA 1613 1994 EPA 1613 1994 EPA 1613 1994 EPA 1613 1994 EPA 1613 1994 EPA 1613 1994 EPA 1613 1994 EPA 1613 1994 EPA 1613 1994 EPA 1613 1994 EPA 1613 1994 EPA 1613 1994 EPA 1613 1994 EPA 1613 1994 EPA 1613 1994 EPA 1613 1994 EPA 1613 1994 Relazione Annuale 2013 – Nuova Amit srl 27 CAPITOLO 3. RILEVAZIONE DEI DATI OTTENUTI DAL MONITORAGGIO AMBIENTALE 3.1 MONITORAGGIO AMBIENTALE Tra le attività di monitoraggio ambientale condotte normalmente nel corso dell’anno si segnalano: - monitoraggio delle acque sotterranee e delle relative quote freatimetriche; - monitoraggio delle acque di scarico; - monitoraggio delle emissione odorigene; 3.1.1 MONITORAGGIO DELLE ACQUE SOTTERRANEE È stata prevista una revisione della tradizionale rete di piezometri. In particolare questa nuova rete si compone dei piezometri NAS1, NAP1, NAS2, NAP2, NAS3, NAP3, NAS3A, NAP3A, NAS3B, NAP3B, NAS3C BIS, NAP3C BIS, NAS4, NAP4, NAS5, NAP5 e consente la valutazione della falda superficiale e di quella profonda. 3.1.2 MONITORAGGIO DELLE ACQUE DI SCARICO Come da provvedimenti autorizzativi citati in precedenza l’attività comporta scarichi idrici in acque superficiali che sono oggetto di autorizzazione Provinciale. Gli effluenti denominati: S5: depurazione di acque meteoriche di dilavamento dei cumuli di materiale lignocellulosico, recapitante nello scolo Pestrina. Relazione Annuale 2013 – Nuova Amit srl 28 Le analisi effettuate sulle acque così individuate non hanno evidenziato anomalie rispetto a quanto previsto dalla specifiche autorizzazioni richiamate in precedenza. 3.1.3 MONITORAGGIO OLFATTOMETRICO Nuova Amit ha affidato le attività di caratterizzazione delle emissioni odorigene alla società Progress srl, nella persona del dott. ing Massimiliano Il Grande, il cui laboratorio olfattometrico ha sede presso il Politecnico di Milano, Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “Giulio Natta”. Il rilevamento di dati olfattometrici è previsto nei punti più significativi a livello di emissioni odorigine. In particolare possono essere così individuati: - lato nord del biofiltro; - lato sud del biofiltro; - scrubber; - cumuli di compost in maturazione; - cumuli di compost in maturazione movimentati; - vasche di condizionamento dei fanghi; - vasche di condizionamento fanghi nel corso del rivoltamento dei fanghi depositati. I valori rilevati si mantengono al di sotto dei valori di soglia (previsti da apposita autorizzazione provinciale per quanto riguarda il biofiltro) e vengono rilevati con frequenza quadrimestrale. Relazione Annuale 2013 – Nuova Amit srl 29 3.1.4 MONITORAGGIO A CARATTERE GEOFISICO DELLE VASCHE Come da prescrizione autorizzativa, annualmente viene svolta un’indagine tecnica geofisica lungo il perimetro delle vasche di stoccaggio e condizionamento fanghi. In particolare è stata svolta un’indagine tomografica elettrica (ERT) del suolo e sottosuolo. L’attività svolta nel mese di luglio 2013 a cura del dott. geol. Piergiorgio Spadon e relazionata con prot. 30/2013 dal dott. geol. Corrado Ballotta ha portato a concludere che: Non sono state registrate anomalie resistive ed i valori di resistività riscontrati lungo le vasche sono risultati congrui con i valori di litologie sabbioso-argillose tipiche della pianura rodigina. Si riportano alcune immagine tratte dallo studio considerato Figura 6. Ubicazione dei profili ERT Figura 7. Profilo ERT Relazione Annuale 2013 – Nuova Amit srl 30 NOTAZIONI CONCLUSIVE La presente relazione descrive le attività svolte nell’ambito di controllo, la stessa è una sintesi non tecnica di quanto già relazionato semestralmente in forma tecnica e desunto dalle attività di controllo mensili previste. San Martino di Venezze, lì 29/04/2014 Lo spazio che segue è intenzionalmente privo di scritturazione Lab-Control srl 2014 Relazione Annuale 2013 – Nuova Amit srl 31