Opportunità e metodi del mercato Usa Paolo Ceresa Ufficio studi e consulenze Vicenza – 6 maggio 2008 Pros e Cons dell’economia Usa PROS: Il PIL Usa è di circa 11 trilioni di $. Per capita = $42.000 La produttività è di circa il 3 % (2,6% manufacturing) Dal 1995 ad oggi gli Usa sono responsabili di oltre il 50% della crescita del prodotto mondiale Tasso di disoccupazione: ~ 5 % CPI (consumer price index): ~ 2,4% (al netto di food ed energy) CONS: Bilancia commerciale nettamente negativa National sentiment Tasso di cambio nominale (1,55 $/€) Crisi settore immobiliare (subprime) Panoramica dei consumatori Usa CONSUMER UNITS: Totale dei consumer units (famiglie, in ‘000): 116.282, di cui in zone urbane 71.357, extraurbane 44.925 Caratteristiche dei consumer units (zone urbane): Componenti: 2,5 < 18 anni: 0,6 > 65 anni: 0,3 Portatori di reddito: 1,3 Veicoli intestati al consumer units: 1,9 Maschi 48%, Femmine 52% Proprietari di case di residenza: 62%, di cui 42% con il mutuo Scolarizzazione: High School 32%, College 62% Spese annuali medie per consumer unit: $45.000 Più la fascia di reddito sale, maggiore è l’incidenza della spesa in beni di lusso/importati e meno in beni di prima necessità, sul reddito disponibile. La soglia di reddito dove maggiore è il differenziale si attesta intorno ai $100.000/anno Tre scelte per il mercato USA 1) Non mercato: Posizione passiva Esportazione casuale Prodotto non adattato 2) Mercato tattico: Distribuzione tramite intermediari Conoscenza del mercato bassa Politica di prezzo inesistente (max a breve) Adattamenti solo normativi del prodotto Comunicazione minima 3) Mercato strategico: Atteggiamento proattivo Conoscenza del mercato Politiche di prezzo coerenti al posizionamento scelto Comunicazione attenta ed in accordo al posizionamento Riesame del prodotto Fattori di successo Pianificare Business e marketing plans per obiettivi crescenti e realistici (BEP, ROI, Analisi SWOT…) Capire Il mercato e come comunicare in modo efficace ed efficiente (branding, segmentazione consumatori target) Valutare la previsione della domanda: metodo quantitativo (basato su dati storici) metodo qualitativo (basato sulle opinioni) metodo sperimentale (basato su mercato test) Gli stimoli, i processi cognitivi e il comportamento di consumo Ricordiamo che il comportamento del consumatore è influenzato da molteplici fattori, tra cui: variabile economica (vincolo di bilancio) variabile sociologica (cultura, gruppi di riferimento ecc.) variabile psicologica (tradizioni, credenze, valori ecc.) Curare Gestire l’assistenza post vendita, la logistica … I MUST Identificare la strategia più adatta (e seguirla!) distributore, agente, cliente diretto, flagship . . . Profilo aziendale struttura organizzativa, prodotti, capacità produttiva . . . Valore aggiunto del prodotto perché dovrebbero acquistare il vostro Business e marketing plan business plan 3 anni, analisi SWOT, analisi concorrenza . . . Flessibilità conditio sine qua non per entrare nel mercato Usa Creatività nella promozione cosa fa la concorrenza, farlo meglio Investire non vuol dire spendere, spendere non vuol dire investire pianificare investimenti, non affidarsi a preconcetti o sentiti-dire Sistema distributivo, advertising DISTRIBUZIONE: Schema classico dei canali di distribuzione all’ingrosso: Filiale – Importatore/Distributore – Agente/Rappresentante Schema classico dei canali distributivi al dettaglio: Grandi magazzini – Specialty stores – Catalogue stores – Retail shops – Mail order – Franchising – Outlets – Flagship stores PUBBLICITA’ Prima industria pubblicitaria al mondo, investimento = 50% di tutto il mercato I principali mezzi di comunicazione come televisione sono attestati su una crescita annua del 9% del fatturato pubblicitario Negli Usa è ammessa la pubblicità comparativa, ma grande attenzione deve essere posta alla veridicità dei contenuti. Rapporto investimenti/brand building I Flagship stores Franchising Dep.t stores Direct sales Specialty stores Mass stores BB Rapporto investimenti/brand building (2) Tipologie Flagship stores Direct sales Franchising Dep.t stores Specialty stores Mass stores Legenda: svantaggio vantaggio Investimenti Visibilità Potere negoziale Volumi L’immagine dell’Italia in Usa Una ricerca dell’Istituto Piepoli / ICE (campione statistico: > 1000 interviste tra decision makers Usa, 2005) ha evidenziato i seguenti fatti: Il campione conosce l’Italia per il cibo, i vini, le località, l’abbigliamento, le donne, l’arte e la cultura. I principali prodotti italiani che vengono in mente sono: alimentare, vino, calzature, automobili, abbigliamento, accessori moda, arredamento, arte e design. Senza problemi di budget, gli elementi del campione acquisterebbero volentieri abbigliamento, automobili, calzature. Secondo il campione, le caratteristiche principali dei prodotti Made in Italy sono (in ordine di rilevanza): qualità, design, bellezza, alto prezzo, originalità, status symbol, sexy. Risultati studio Investar/Unicredit Siete mediamente soddisfatti dell’affidabilità e del livello di servizio delle aziende italiane ? Aumentereste la percentuale degli acquisti di prodotti italiani a fronte di una maggiore affidabilità dei sevizi pre e post – vendita ? 10% 18% 25% si si non molto non necessariamente abbastanza 90% 57% Riassumendo Le decisioni di operare fuori dal Paese comportano due tipi di decisione: la selezione del Paese-prodotto-mercato in cui operare vettore che combina le tre variabili: Paese in cui entrare + segmento di mercato a cui rivolgersi + prodotti da offrire alla clientela la scelta del modo più opportuno di sviluppo internazionale esportazione diretta, esportazione indiretta, cessione di licenze, joint venture, produzione diretta Ciclo di vita del settore (introduzione, sviluppo, maturità, declino) Struttura del settore e modalità competitive (5 forze di Porter: Acquirenti, Potenziali entranti, Fornitori, Prodotti sostituivi, Concorrenti) Differenziazione del prodotto (premium price) o Leadership di costo Punti di forza/debolezza (analisi SWOT) Criteri di segmentazione della domanda (quantitativi, qualitativi e sperimentali) American Chamber of Commerce in Italy Via Cantù 1 20123 Milano MI Tel. 02.8690661 Fax 02.8057737 Web: www.amcham.it Email: [email protected] AmCham Italy attività e servizi: Fondata nel 1915, organizzazione privata senza scopo di lucro Oltre 1000 associati Ricerca partner commerciali Conferenze e seminari Assistenza legale e fiscale Dati statistici sulle economie Usa e Italia Elaborazioni statistiche sull’interscambio e gli investimenti italia-Usa Pubblicazioni (Directory, Italian American Business, Newsletter) Libri e indagini Sito web (www.amcham.it) AmCham aree di competenza: Studi e consulenze: Trade and Investment: statistiche, normative, procedure, assistenza legale e fiscale Strategia: analisi di mercato, marketing Publications and Advertising: editoriali, pubblicità Networking opportunities: Events, meetings: oltre 40 eventi all’anno (seminari, conferenze, luncheons...) 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