Biblioteconomia e
documentazione elettronica
Dall’universo dei documenti al
docuverso digitale
[email protected]
1
Programma
1. basic concept della LIS (Library & Information
science)
2. biblioteche e memoria del sapere: dal biblion
(rotolo) all’e-book
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
2
Basic concept
perché la biblioteconomia?
la mediazione catalografica
la descrizione bibliografica
le raccolte digitali
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
3
Competenze, abilità
Lo sviluppo di competenze biblioteconomiche di base ha una funzione
trasversale in un curriculum di studi, specie umanistico, in quanto fornisce
strumenti e tecniche fondamentali sia per un corretto e proficuo utilizzo
dell’universo documentario costituito dalle raccolte disponibili in
formato cartaceo e digitale, sia per l’accrescimento di abilità
bibliografiche utili per la redazione e l’elaborazione di testi.
In questa prospettiva l’insegnamento si prefigge un inquadramento
complessivo delle implicazioni teoriche e degli strumenti tecnici
necessari all’allestimento di cataloghi e/o liste bibliografiche – nelle loro
diverse forme per autore/titolo, soggetto, materia – con particolare
attenzione rivolta all’impatto della Information & Communication
Technology sulla tradizionale attività di mediazione catalografica.
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
4
Il catalogo e il sapere
(secondo Musil)
Robert Musil (1880-1942)
autore
L’uomo senza qualità (1930, 1933,
1943)
opera
documento o item
relativo a una specifica
manifestazione di un’opera
L' uomo senza qualità / Robert Musil ;
traduzione di Anita Rho. - Torino : Einaudi,
1993. - 2 v., XXXIV, 1115 p. ; 19 cm. – (Gli
struzzi. Societa ; 26). - Tit. orig. : Der
mann ohne eigenschaften
Cap. 100
pp. 445-450
Il generale Stumm penetra nella biblioteca
nazionale di Vienna dove accumula
esperienze sui bibliotecari, gli inservienti di
biblioteca e l’ordine spirituale
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
5
I ‘bisogni informativi’ e l’accesso
all’universo documentario
pp. 445-446
Una delle prime condizioni dell’arte militare è la
precisa conoscenza della forza nemica. Sicché
– raccontò il generale – mi son procurato una
tessera d’ingresso nella nostra celebre
biblioteca di corte e guidato da un bibliotecario
che si era messo cortesemente a mia
disposizione appena sentito chi ero, son
penetrato nelle linee nemiche.
Percorremmo quella colossale profusione di
libri e posso dire che non mi sentivo turbato,
le file di volumi non sono peggio di una sfilata
militare.
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
6
L’universo documentario – o il
docuverso* – è un “grande imbroglio”
p. 446
Dopo un poco però dovetti incominciare un calcolo mentale, e questo ebbe un risultato
inatteso. Vedi, prima avevo pensato che se leggevo un libro al giorno mi sarei sottoposto a
una bella fatica, ma un giorno o l’altro sarei arrivato in fondo e avrei potuto pretendere a una
certa posizione nella vita intellettuale, anche saltando ogni tanto qualcosa. Ma ci credi?
Quando vedo che la passeggiata non finisce e chiedo spiegazioni al bibliotecario, sai quanti
volumi contiene quella dannata biblioteca? Tre milioni e mezzo, m’ha risposto! Siamo
circa al settecentomilionesimo, dice lui, ma io mi metto a calcolare… bé, non voglio annoiarti,
ma al Ministero ho rifatto il conto con carta e matita: diecimila anni mi ci vorrebbero per
venire a capo!
In quel momento mi sono fermato su due piedi e tutto l’universo mi è sembrato un
grande imbroglio
Sul concetto di ‘docuverso’, cfr. R. Ridi, Il mondo come volontà e documentazione. Definizione, selezione e accesso alle
risorse elettroniche remote (RER), in Le risorse elettroniche. Definizione, selezione e catalogazione, atti del convegno
internazionale, Roma, 26-28 Novembre 2001, a cura di Mauro Guerrini con la collaborazione di Stefano Gambari e Lucia
Sardo, Milano, Editrice Bibliografica, 2002, p. 63-75 (in italiano) e 439-451 (in inglese, col titolo The world as will and
documentation. Definition, selection and access to remote electronic resources). Versione italiana aggiornata in "E-LIS",
<http://eprints.rclis.org/archive/00000156/> da Maggio 2003. Le slides relative sono disponibili a
<http://lettere2.unive.it/ridi/2001roma-er/rer0.htm>.
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
7
Il reference I: identificazione dei
bisogni informativi primari
pp. 446-447
…ne ho chiesto al bibliotecario! Caro amico, io ho pensato semplicemente: quest’uomo
vive fra questi milioni di libri, li conosce tutti, sa di tutti dove sono collocati: dunque
dovrebbe potermi aiutare… d’altra parte il mio senso delle convenienze mi vietava di dirgli
la verità, per esempio di premettere alla mia richiesta qualche notizia intorno all’Azione*…
“Ah – ho incominciato a dire con aria innocente – ah, o dimenticato di chiederle come fa
lei in mezzo a questa infinità di volumi a trovare sempre il libro voluto… e ci ho messo
dentro anche un pizzico di ammirazione per lui, per farcelo cascare.
E infatti mi domanda tutto lusingato e premuroso, cos’è che desidera sapere il signor
generale. Be’, questo mi ha messo un po’ in imbarazzo. – Oh, molte cose, - dico,
stiracchiato.
- Intendo, di quale problema o di quale autore s’interessa? Storia della guerra?
l’Azione parallela, l’organizzazione di un festeggiamento comune del trentesimo anniversario del
regno di Guglielmo II in Germania, e il settantasettesimo di quello di Francesco Giuseppe in Austria
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
8
Reference II; la ‘normalizzazione’ in stringhe
di accesso dei bisogni informativi dell’utente
p. 447
- Oh no, affatto; piuttosto storia della pace.
-Opere storiche, o libri sul pacifismo moderno?
- No, - dico io, - la cosa non è facile a spiegarsi. Per esempio una
raccolta di tutte le grandi idee dell’umanità, ci sarebbe?
- Lui tace – Oppure un libro sull’Avveramento dell’essenziale, soggiungo
- Etica teologica, allora? – fa lui.
- Può anche essere etica teologica, ma bisogna che contenga anche
qualcosa sull’antica cultura austriaca e su Grillparzer
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
9
Il catalogo come filo d’Arianna
del labirinto documentario
p. 447
… gli dico ancora qualcosa come di orari ferroviari che devono permettere di stabilire fra i
pensieri ogni collegamento e coincidenza*, a volontà, allora si fa d’una gentilezza addirittura
inquietante e mi propone di condurmi nella stanza del catalogo e di lasciarmici solo,
quantunque veramente sia proibito perché dev’essere usata solo dai bibliotecari.
Dunque eccomi proprio nel sancta sanctorum della biblioteca. Posso dirti che mi pareva di
essere entrato nell’interno di un cervello; tutt’introno nient’antro che scaffali con le loro celle
di libri, e dappertutto scalette per arrampicarsi, e sui leggii e sulle tavole mucchi di cataloghi
e di bibliografie, insomma tutto il succo della scienza e nemmeno un vero libro da
leggere, ma soltanto libri sui libri; c’era per davvero odore di fosforo cerebrale, e non
credo di illudermi se dico che avevo l’impressione di essere arrivato a qualcosa!
* Cfr. CRM Conceptual Reference Model “a formal ontology intended to facilitate the
integration, mediation and interchange of heterogeneous cultural heritage information” ,
August 2007; http://cidoc.ics.forth.gr/
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
10
Dalla bibliografia al catalogo: il
sapere del bibliotecario
p. 448
-Signor generale, ecco qui per lei una bibliografia della bibliografie, - tu lo sai cos’è? Be’, l’elenco alfabetico degli
elenchi alfabetici dei titoli di quei libri e lavori che sono stati pubblicati negli ultimi cinque anni introno al progresso
dei problemi etici, ad esclusione della teologia morale e della letteratura amena... Insomma mi spiega qualcosa di
simile e sta per svignarsela. Ma io faccio ancora in tempo ad agguantarlo per la giacchetta. – Signor bibliotecario, esclamo – lei non può piantarmi in asso senza rivelarmi come fa a raccapezzarsi in questo… - be’, sono stato
incauto, ma la mia impressione era quella, - … in questo manicomio…
- Signor generale, dice, - lei vuol sapere come faccio a conoscere questi libri uno per uno? Ebbene, glielo
posso dire: perché non li ho mai letti! Ti dico io, per poco non m’ha preso un colpo! Ma lui, vedendo il mio
sbigottimento, s’è spiegato meglio. Il segreto di tutti i bravi bibliotecari e di non leggere mai, dei libri a loro affidati,
se non il titolo e l’indice. – Chi si impaccia del resto, è perduto come bibliotecario! – m’istruisce – Non potrà mai
vedere tutto l’insieme.
Gli chiedo senza fiato: - Dunque lei non legge mai nessuno di questi libri?
-Mai tranne i cataloghi.
-Ma lei non è laureato?
- Certo. Sono anche docente universitario. Libero docente di scienza bibliotecaria. E’ una scienza in sé e per sé –
egli dichiara. – Quanti crede che siano, signor generale, i sistemi secondo i quali si dispongono i libri, si
ordinano i titoli, si correggono gli errori di stampa e i dati sbagliati sui frontespizi, eccetera, eccetera?
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
11
Reference II: la conoscenza del catalogo
come organizzazione di conoscenze
(e dei bisogni informativi dell’utente)
pp. 448-449
Mentre sono lì sbalordito mi si avvicina un vecchio inserviente…
-Che cosa occorre al signor generale?...
Ti dico io, quell’uomo parlava in modo così ragionevole, ed era così al corrente di
quel che contengono i libri, che gli ho dato una mancia e gli ho chiesto come
faceva. Ebbene cosa credi? Mi ha ripetuto che gli allievi della Scuola di guerra
quando hanno un compito scritto vengono talvolta da lui e si fanno dare dei libri…
Oppure viene il signor deputato che deve compilare il bilancio scolastico, e mi
chiede di quali documentazioni s’è servito quello che ha fatto il bilancio dell’anno
scorso. Oppure viene il signor prelato che da quindici anni studia certi coleotteri,
oppure il signor professore universitario che si lamenta di aver chiesto un libro da
tre settimane e di non averlo ancora avuto, e allora bisogna cercare in tutti gli
scaffali per vedere se non è stato cambiato di posto, e si scopre che ce l’ha lui in
casa da due anni e non l’ha restituito. E così si va avanti da quasi quarant’anni; e
allora s’impara da soli a capire le persone e cosa vogliano leggere
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
12
L’ordine del mondo e la biblioteca
pp. 449-450
Adesso, se puoi, sta’ bene attento: voglio chiederti una cosa. Noi siamo persuasi, vero, che il
nostro secolo è pressappoco il più ordinato che si sia mai visto… E ora ho dovuto convincermi
che i soli uomini che posseggano un ordine spirituale a tutta prova sono gli inservienti di una
biblioteca…
Immagina ora l’ordine. O meglio, immagina prima una grande idea, poi una più grande, poi
una più grande ancora e sempre di più; e su questo esempio figurati un ordine sempre
maggiore. In principio è grazioso come la stanzetta di una vecchia signorina e pulito come una
scuderia militare; poi diventa grandioso come lo spiegamento di una brigata; poi pazzesco,
come quando si esce di notte dal Casino e si comanda alle stelle: Universo, attenti! Per fila
destr!... alla fine prova a immaginarti soltanto un ordine completo, universale, un ordine di
tutta l’umanità…
Ne ho parlato con il mio inserviente di biblioteca. Mi ha suggerito di leggere Kant o qualcosa di
simile, sul limite dei concetti e della facoltà conoscitiva
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
13
La biblioteca di Georges Perec
Georges Perec (1936-1982)
autore
Pensare / classificare (1985)
opera
Pensare/classificare / Georges Perec ;
traduzione di Sergio Pautasso – Milano :
Riizzoli, 1989 - 161 p. ; 23 cm. – (La
scala). – Tit. or. Penser, Classer. – Ed. or.
Paris: Hachette, 1985
documento o item
relativo a una specifica
manifestazione di un’opera
pp. 27-37 Brevi note sull’arte e il modo di
sistemare i propri libri
Penser, classer / Georges Perec - [Paris] :
Hachette, c1985 - 184 p. ; 18 cm. – (Textes du
20. siecle)
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
14
Conservare / organizzare
p. 27
Ogni biblioteca (1) risponde a una duplice
esigenza, che spesso è anche una duplice
mania: quella di conservare alcune cose
(dei libri) e quella di sistemarle in un certo
modo
(1) Definisco biblioteca un insieme di libri raccolto
da un lettore non di professione per il proprio
piacere e uso quotidiano. La definizione esclude le
collezioni dei bibliofili e le rilegature a metraggio,
ma anche la maggior parte delle biblioteche
specializzate (quelle dei professori, per esempio),
poiché i loro problemi particolari sono affini a
quelli delle biblioteche pubbliche
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
15
Libro, volume, documento, opera
pp. 27-28
La biblioteca a numero
‘fisso’ di volumi
secondo la formula
K+X > 361 > K-Z
La realizzazione del seducente progetto si scontrò con
ostacoli prevedibili, ai quali furono trovate le soluzioni
necessarie: innanzi tutto si giunse a considera che un
volume – mettiamo della Pléiade - contasse per un (1)
libro, anche se riuniva tre (3) romanzi o quattro (4) o n
romanzi di uno stesso autore corrispondevano
(implicitamente) a un (1) volume di tale autore.
X = opera nuova
Ciò non alterava affatto il progetto iniziale, semplicemente,
invece di parlare di 361 opere, si decise che la biblioteca
essenziale avrebbe dovuto comporsi idealmente di 361
autori.
Z = opera vecchia
La modifica risultò efficace per parecchi anni…
dove K=nr. volumi
si giunse così all’idea di una biblioteca limitata a 361 temi –
il termine e vago, ma i gruppi che a volte ricopre lo sono
altrettanto – e questo limite ha rigorosamente assolto fino
a ora alla propria funzione
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
16
Organizzare la biblioteca secondo
Perec
“Così il problema delle biblioteche si rivela duplice: un problema
di spazio innanzi tutto, e poi di ordine”
2. L’ordine
1. Lo spazio
2.1 Modi di sistemare i libri
1.1 Generalità
1.2. Vani in cui è possibile mettere i
propri libri
1.3 Posti di un vano dove è possibile
disporre libri
1.4 Oggetti che non sono libri e che
si trovano spesso nelle biblioteche
2.2 Libri molto facili da sistemare
2.3. Libri non troppo difficili da
sistemare
2.4 Libri quasi impossibili da
sistemare
2.5 ‘oscillare fra l’illusione della
compiutezza e la vertigine
dell’inafferabile’
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
17
Pensare, classificare, enumerare
Riccardo Ridi, Pensare è classificare, 2001 ( http://www.iskoi.org/doc/pensare.htm)
La pulsione umana a raggruppare, ordinare, elencare, catalogare e classificare è probabilmente
congenita. Come ogni vera passione, anche quella classificatoria è
foriera di gioie e dolori autentici e estremi.
"Le ineffabili gioie dell'enumerazione. L'idea che non esista nulla al mondo di così unico
da non poter entrare in un elenco
ha in sè qualcosa di esaltante e, allo stesso tempo, di terrificante" [Perec 1989 p. 149].
"C'è una vertigine tassonomica. Io la provo ogni volta che i miei occhi si
posano su un indice della Classificazione Decimale Universale" [Perec 1989 p. 144].
Se il conatus enumerandi è vecchio quanto l'uomo, non è detto che esso venga soddisfatto
sempre allo stesso modo. Metafisica e epistemologia, enciclopedie e sistemi di classificazione
bibliotecari, cosmogonie e lingue universali, da sempre hanno risolto in infiniti modi diversi
l'eterno dilemma su come ordinare il mondo, o almeno su come credere di averlo fatto.
"È talmente forte la tentazione di distribuire il mondo intero secondo un unico codice!
Una legge universale reggerebbe l'insieme dei fenomeni: due emisferi, cinque
continenti, maschile e femminile, animale e vegetale, singolare plurale, destra sinistra,
quattro stagioni, cinque sensi,cinque vocali, sette giorni, dodici mesi, ventisei lettere.
Purtroppo non funziona, non ha neppure mai cominciato a funzionare, non funzionerà
mai" [Perec 1989 p.138].
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
18
Il ‘vecchio’ e il ‘nuovo’
scenario bibliotecario. Continuità e tradizione
Le competenze ‘tradizionali’ del bibliotecario
da Callimaco (III sec. a.C.) al digital librarian
selezione, raccolta,
conservazione
(valorizzazione) di
risorse documentarie
determinazione delle condizioni
perché vi sia una domanda da
parte dell’utenza
organizzazione
dell’accesso alle risorse
documentarie e dei
servizi informativi
comunicazione (e
promozione dell’accesso)
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
19
Declinare nel ‘nuovo’ contesto ‘informativo’
le competenze tradizionali
Le ‘nuove’ competenze del bibliotecario
selezione, raccolta,
conservazione
(valorizzazione) di risorse
documentarie e digitali;
integrazione tra i diversi
supporti
determinazione delle condizioni
perché l’offerta determini una
più ampia domanda da parte
dell’utenza
organizzazione dei processi
relativi all’accesso alle risorse
documentarie e dei servizi
informativi, attraverso
strumenti e metodi di
misurazione / monitoraggio,
orientati alla qualità
promuovere e facilitare l’accesso alle risorse
documentarie, marketing e promozione dei
servizi, ampliamento della ‘domanda’
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
20
Non solo libri: il documento
aspetto concettuale:
‘opera’
documento
analogico
digitale
Materiale
cartografico
musica a
stampa
Registrazione
sonora
monografia
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
Aspetto oggettuale:
supporto
libro
seriale
21
Alla ricerca di una definizione
impossibile: il documento (1)
A physical entity of any substance on which is recordered all or part of a work or
multiple works. Document include books and booklike material, printed sheets,
graphics, manuscripts, audiorecordering, videorecording, motion pictures, and
machine readable data files (Young 1983, p. 77)
They are documents because they record human thought and knowledge in words,
images, sounds and symbols, but we need entirely new application of library
techniques if they are to be preserved and made retrievable (Gorman 2005, p. 150)
Ogni entità fisica, di qualunque forma e materiale, in cui siano registrate informazioni
(Vigini 1985, p. 47)
Entità fiisica, in qualunque forma e supporto, che contenga informazioni (Diozzi 2003,
p. 39).
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
22
Alla ricerca di una definizione
impossibile: il documento (2)
The term ‘document’ is used in a specialized meaning as the technical term to denote
the objects to which the techniques of documentation could be applied (Buckland
1997, p. 805)
Il materiale diventa documento per chi sappia riconoscere in esso il supporto di un
sistema segnico (Salarelli 2006, p. 22)
Un antilope che corre libera in Africa non è un documento; lo è però lo stesso animale
catturato, portato a uno zoo e suato come oggetto di studio (Briet 1951, cit. da
Gorman 2004, p. 96)
Ogni entità fisica, di qualunque forma e materiale, in quanto vi siano registrate delle
informazioni (Ridi 2007, p. 17)
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
23
La biblioteca e l’organizzazione
dei documenti
Mission della
biblioteca
La biblioteconomia come ‘scienza dei
cataloghi’
Conservazione / trasmissione
della memoria registrata
in diversi supporti e/o formati
(tradizionali / analogici, digitali)
tradizionale
virtuale
La biblioteconomia come ‘scienza
dell’informazione documentaria’
‘ibrida’
digitale
organizzazione
dell’universo documentario
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
24
La descrizione dei documenti, gli
indici e i cataloghi
raccolte
documentarie
cataloghi
n descrizioni
n documenti
nn indici
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
25
La descrizione dei documenti
descrizione
(scheda bibliografica)
documento
cataloghi
bibliografie
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
Un ‘surrogato’ del
documento – o un suo
specchio in scala ridotta –
che consenta di
identificarne in modo certo,
univoco, universale i dati
essenziali, attraverso
l’utilizzo di un linguaggio
formalizzato in grado di
traslarne le informazioni
presenti nel codice
‘tipografico’ o meglio,
‘editoriale’
26
La mediazione catalografica
documenti
Biblioteche /
repertori
bibliografici
catalogo
utenti
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
27
La mediazione catalografica e il suo
linguaggio
Una raccolta di documenti, sia pure selezionata con criteri
determinati, non costituisce una biblioteca in assenza di un
linguaggio che la metta in relazione con i lettori.
Questo linguaggio è il catalogo, il cui scopo è, appunto,
comunicare le informazioni che consentono di individuare i
documenti posseduti dalla biblioteca, ovvero i documenti di
una specifica bibliografia relativi a un determinato
argomento, autore, soggetto, tema, etc.
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
28
La ‘mediazione catalografica’
La biblioteconomia, da questo punto di vista, come quadro
disciplinare si è ristrutturata ponendo al proprio centro non tanto,
o non più l’oggetto funzionale al servizio, ma il servizio stesso.
D’altro canto tale revisione teorica, e per molti versi
epistemologica, non prescinde dalla funzione fondamentale del
sapere bibliotecario che consiste nella mediazione
catalografica, finalizzata a collegare una raccolta di
documenti ad una utenza potenziale, sia sotto l’aspetto della
disponibilità fisica dell’oggetto che contiene le informazioni
cercate (sia esso in supporto cartaceo, digitale o multimediale),
sia dal punto di vista più ampio – e cruciale nella “società della
conoscenza” – della individuazione, selezione, verifica di
contenuti.
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
29
Definire la biblioteconomia e la
‘mediazione catalografica’
[è possibile definire] la biblioteconomia come disciplina applicata, il
cui oggetto è la progettazione, la gestione e la valutazione dei
servizi documentari, cioè della mediazione fra una raccolta di
documenti e una utenza, sia sotto l’aspetto della disponibilità fisica,
sia, soprattutto, sotto l’aspetto della individuazione e selezione
intellettuale
A. Petrucciani, L'uso dei cataloghi di biblioteca: per una valutazione
dei servizi bibliotecari. Padova: CLUEP, 1984
Cfr. anche A. Serrai, Guida alla biblioteconomia, Firenze: Sansoni, 1981
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
30
L’universo documentario e le
relazioni tra collezioni e utenti
Utenti
Collezioni,
Contenute, ordinate e
organizzate nelle
Biblioteche e/o
nelle bibliografie
Il catalogo / repertorio
bibliografico determina le
modalità e le possibilità di
incremento dell’insieme
intersezione.
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
31
Effetti di una buona mediazione catalografica
utenti
Raccolte
documentarie
lo scopo della biblioteconomia, oggi, cioè di una
biblioteconomia incentrata sul servizio e fondata anche su
metodiche manageriali è quella di incrementare la capacità
dell’insieme intersezione tra utenti e collezioni fino a
tendere all’identità dei due insiemi di partenza.
La mediazione catalografica è una condizione necessaria
(ma non sufficiente) per raggiungere tale obiettivo
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
32
La biblioteconomia, i cataloghi e la
ICT
La biblioteconomia e le discipline connesse (bibliologia,
bibliografia) sono tradizionalmente intese come
repertorio di saperi legati alla costruzione di
cataloghi e alla loro strutturazione in funzione di un
accesso pre-costituito.
L’impatto della Information & Communication
Technology ha radicalmente rinnovato tale quadro e il
catalogo – nelle sue diverse tipologie di accesso semantico
all’informazione – è oggi in un certo senso organizzato, e
quasi strutturato, attraverso le domande o i bisogni
informativi dell’utente stesso.
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
33
Proliferazione, disseminazione
dell’informazione e cataloghi
Il potenziamento dell’offerta nel sistema delle raccolte
documentarie – ormai internazionale grazie a una strategia di
cooperazione vincente e consolidata – ha determinato una più
ampia e diversificata domanda.
Proprio per questo la costruzione dei cataloghi e la loro
strutturazione aperta si configura, ancora nel XXI secolo, come la
sfida principale per le biblioteche intese come organizzazioni
sociali e per la biblioteconomia intesa come sapere disciplinare
fondante delle stesse
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
34
Le funzioni del catalogo
gathering or collocation
function (raggruppamento)
finding or location function
(individuazione)
Accertare se e quale biblioteca
possiede un determinato
documento individuato
dall’utente sulla base di uno dei
seguenti criteri di accesso
Indicare quali documenti sono
presenti in una biblioteca sulla
base di caratteristiche comuni
quali:
autore
autore
opera
titolo
Soggetto /
argomento
Soggetto /
argomento
materia /
classe
materia /
classe
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
35
I principi-base della costruzione dei
cataloghi
finding / gathering
Per assolvere a tali funzioni sono
necessari i due principi fondamentali
univocità
Henri Beyle  Stendhal
uniformità
Homerus  Omero,
Homère, Homer, etc.
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
36
Il processo catalografico
Redazione codificata di
una rappresentazione
sintetica del documento
La catalogazione consiste:
1. Nella redazione codificata di una
registrazione intesa come
rappresentazione vicaria del documento,
redatta in un formato prestabilito che
assicuri uniformità metodologica e grafica
alla descrizione del documento;
2. Nella formulazione di uno o più indici che
grantiscano il suo reperimento
Creazione di indici
Guerrini (2001:15)
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
37
Le fasi del processo catalografico
intestazione / voci di accesso
documento
indicizzazione
della registrazione
descrizione
Fasi gestionali
(collocazione, inventario)
costruzione di una rete
sindetica di relazione
tra i vari indici
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
38
L’output del processo catalografico: la
scheda bibliografica
segnatura
intestazione
descrizione
tracciato
inventario
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
39
Esempio di scheda bibliografica
segnatura
PEREC, Georges
Pensare/classificare / Georges Perec ; traduzione di Sergio
Pautasso. – Milano : Rizzoli, 1989 - 161 p. ; 23 cm. – (La scala).
– Tit. or. Penser, Classer. – Ed. or. Paris: Hachette, 1985.
ISBN 88-17-67681-0
tracciato
inventario
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
40
Catalogo vs. cataloghi
univocità della descrizione
dell’esemplare
univocità della collocazione
pluralità di accessi al
medesimo esemplare
autore / titolo
soggetto (topic, subject)
INTESTAZIONE / INDICIZZAZIONE
classe, materia, disciplina
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
41
Il catalogo per autore / titolo
funzione: reperire un
documento
di cui si conoscono
elementi certi
di individuazione
Principi di Parigi,
1961
2.1 Se la biblioteca contiene un documento
specifico identificato
a) attraverso il suo autore e il suo titolo
b) attraverso il solo titolo
c) se autore e titolo non sono sufficienti,
attraverso un conveniente sostituto del titolo
2.2. Se la biblioteca contiene documenti:
d) di un particolare autore e quali
e) quali edizioni di una particolare opera
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
42
Uniformità dell’intestazione:
l’autore (le nuove Rica, parte III)
1.1.1. Nome prevalentemente usato
Il nome con cui una persona è prevalentemente presentata nelle edizioni delle sue opere in lingua
originale si adotta come intestazione anche se non si tratta del nome reale o della forma originale o
più completa del nome.
1.1.1.1. Pseudonimi, nomi assunti e soprannomi
1.1.1.1 A. Se una persona nelle edizioni delle sue opere è presentata prevalentemente con uno
pseudonimo, un nome assunto o un soprannome, questo viene scelto come intestazione uniforme.
Dal nome reale, se conosciuto, si fa rinvio.
Stendhal
< Beyle, Henri
(nome reale usato raramente)
Collodi, Carlo
(nome con il quale l’autore figura nella maggior parte delle edizioni delle sue opere)
< Lorenzini, Carlo
(nome reale usato in varie pubblicazioni)
Carroll, Lewis
(pseudonimo con il quale l’autore è indicato nella maggior parte delle edizioni delle sue opere)
< Dodgson, Charles Lutwidge
(nome reale usato in varie pubblicazioni, soprattutto di matematica)
Twain, Mark
< Clemens, Samuel Langhorne
(nome reale meno usato)
Svevo, Italo
< Schmitz, Ettore
(nome reale abbandonato a favore dello pseudonimo)
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
43
Varianti e struttura sindetica (Le
nuove Rica parte III)
1.1.3.2. Forme in alfabeti o sistemi di scrittura diversi
1.1.3.2 A. Per i nomi in scritture diverse dall’alfabeto latino si adotta di norma, se possibile, la
forma nel sistema di scrittura originale, insieme alla forma traslitterata o trascritta in alfabeto
latino10. Si fa rinvio dalle forme adattate (comprese le traslitterazioni o trascrizioni varianti).
Tuttavia, per i nomi greci di epoca classica o bizantina vedi il par. 1.1.3.1 B; per gli autori che
hanno usato un adattamento del proprio nome in alfabeto latino vedi il par. 1.1.3.2 B; per gli
autori
orientali generalmente noti con la forma latina o con un adattamento del nome vedi il par.
1.1.3.2 C.
Čajkovskij, Petr Il’ič = Чайковский, Петр Ильич
< Ciaikovski, Peter I.
< Chaikovskij, Petr Illič
< Tschaikowsky, Petr Ili’ič
< Tchaikovsky, Peter Ilich
Solženicyn, Aleksandr = Солженицын, Александр
< Solgenitzin, Aleksandr
< Soljenitzyne, Aleksandr
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
44
Il catalogo per soggetto
L’intestazione è costituita da un indice
(descrittore) tratto da una lista
autorevole (p.e. dal Soggettario della
Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze)
o, in casi particolari, da una lista
predisposta dalla biblioteca.
funzione: rintracciare
documenti su un
soggetto e su soggetti
affini
specificità, terminologia linguistica
corrente
univocità della voce di indice per
tutti i documenti inerenti il
medesimo topic
Il catalogo per soggetto si basa sul
principio di formulazione, cioè sulla
traduzione nel linguaggio documentario
del soggetto individuato tramite l’analisi
concettuale, e sul principio di
struttura, cioè su una impalcatura
relazionale, costituita da legami e rinvii
fra i descrittori correlati concettualmente
(struttura sindetica).
Guerrini (1999:19)
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
45
Il catalogo per classe (o
sistematico)
funzione: rintracciare
documenti sulla base
di una griglia logica
predeterminata
Il catalogo per classe permette di rintracciare opere
che presentano proprietà e caratteristiche comuni
secondo un ordine logico sistematico stabilito in
precedenza da schemi di classificazione, come
DDC, CDU, Library of Congress Classification, Colon
Classification, Bliss Classification.
Per questo motivo il termine catalogo per materie
usato da alcuni quale sinonimo di catalogo
classificato, risulta una formulazione ambigua da
evitare. In effetti, secondo la lezione di
Ranganathan, non si classificano soggetti, bensì
documenti per categorie determinate.
Guerrini (1999:19)
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
46
Premessa sulla Dewey 1/3
000 Generalities
100 Philosophy & psychology
200 Religion
300 Social sciences
400 Language
500 Natural sciences & mathematics
600 Technology (Applied sciences)
700 The arts
800 Literature & rhetoric
900 Geography & history
10 classi principali
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
47
Premessa sulla Dewey 2/3
000
010
020
030
040
050
060
070
080
090
Generalities
Bibliography
Library & information sciences
General encyclopedic works
Not assigned or no longer used
General serials & their indexes
General organization & museology
News media, journalism, publishing
General collections
Manuscripts & rare books
10x10 divisioni
000 Generalità
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
48
Premessa sulla Dewey 2/3
020
021
022
023
024
025
026
027
028
029
Library & information sciences
Library relationships
Administration of the physical plant
Personnel administration
Not assigned or no longer used
Library operations
Libraries for specific subjects
General libraries
Reading, use of other information media
Not assigned or no longer used
10x10x10 sezioni
020 Biblioteconomia e
Scienza dell’informazione
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
49
Esempio di indicizzazione
semantica a partire da un topic
soggettazione
tragedia greca
teatro greco
commedia greca
letteratura drammatica
greca (classical greek drama)
classificazione
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
50
Il topic ‘teatro greco’ nella Dewey
1/2
880 Hellenic literatures Classical Greek
881 Classical Greek poetry
882 Classical Greek drama
883 Classical Greek epic poetry & fiction
884 Classical Greek lyric poetry
885 Classical Greek speeches
886 Classical Greek letters
887 Classical Greek satire & humor
888 Classical Greek miscellaneous writings
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
51
Il topic ‘teatro greco’ nella Dewey
2/2
882 LETTERATURA DRAMMATICA GRECA
882.01 DRAMMA E POESIA DRAMMATICA IN GRECO CLASSICO. ORIGINI-500
882.0108 DRAMMA E POESIA DRAMMATICA IN GRECO CLASSICO. ORIGINI-500.
Raccolte
882.0109 DRAMMA E POESIA DRAMMATICA IN GRECO CLASSICO. ORIGINI-500.
Storia, descrizione, studi critici
882.010927 DRAMMA E POESIA DRAMMATICA IN GRECO CLASSICO. ORIGINI-500
caratterizzata da personaggi
882.0109352042 DRAMMA E POESIA DRAMMATICA IN GRECO CLASSICO. ORIGINI500. Su specifici soggetti. Donne
882.03 LETTERATURA DRAMMATICA GRECA. ETA MODERNA
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
52
Il topic ‘teatro greco’ nel soggettario della
Tragedia greca
BNITragedia
1/2 greca - Antologie
Tragedia
Tragedia
Tragedia
Tragedia
Tragedia
Tragedia
Tragedia
Tragedia
Tragedia
Tragedia
Tragedia
Tragedia
Tragedia
Tragedia
greca
greca
greca
greca
greca
greca
greca
greca
greca
greca
greca
greca
greca
greca
-
Aspetti religiosi
Commento musicale - Sec. 20.
Cori
Cori - Metrica
Elementi musicali
Elementi politici - Sec. 5. a. C.
Fortuna - Francia - Sec. 17.
Messinscena - Italia - 1990-2004
Messinscena - Pisa - 1997-2003
Nunzio
Sec. 5. a. C.
Spogli lessicali
Storia - Origini
Traduzioni italiane - 1900-1960
[email protected]
53
Il topic ‘teatro greco’ nel soggettario della
Commedia
greca
BNI
2/2
Commedia greca - Sec. 4. a. C.
Commedia greca - Sec. 5. a. C.
Commedia - Influssi classici - Medioevo Congressi - 1978
[email protected]
54
e gli altri subject?
Feste drammatiche
Dioniso
Recitazione
Messinscena
Cronologia
Architettura dei teatri
Reperfomance
Fortuna e tradizione
…etc.
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
55
Altre forme tradizionali di catalogo
logiche organizzative e/o funzionali
portano a costruire n cataloghi sulla base
della tipologia delle raccolte documentarie,
cataloghi a loro volta declinabili in autore/titolo,
soggetto, classe
catalogo
nuove
accessioni
catalogo dei manoscritti
catalogo dei libri
rari/antichi
catalogo degli
incunaboli e/o delle
cinquecentine
catalogo delle
carte geografiche
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
catalogo
sezione
locale
catalogo del
materiale
musicale a
stampa
...etc.
catalogo
cronologico
(p. es.
documenti
descritti fino
al 2000)
catalogo
delle
registrazioni
sonore,
video, etc.
56
Il catalogo e la teoria della
comunicazione (1/2)
OPAC
il supporto fisico del messaggio
Mediazione
catalografica
codifica del
messagio
Informazione
documentaria
c o d i c e descrittivo
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
Utente
decodifica
del
messagio
i ‘linguaggi’ di descrizione
catalografica / bibliografica
57
Il catalogo e la teoria della
comunicazione
canale
Emittente
codifica
del
messagio
il supporto fisico del messaggio
(documento, onde sonore, etc.);
ciò che consente il processo di
feedback tra emittente e
destinatario
messaggio
Destinatario
decodifica
del
messagio
codice
i ‘linguaggi’ condivisi tra emittente
e destinatario, che consentono la
comunicazione
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
58
Origini di FRBR
•Riduzione dei costi, delle
duplicazioni
1990 Seminar on Bibliographic
Records, Stoccolma, IFLA
•Crescita esponenziale delle
pubblicazioni e di materiali
elettronici
•Rapporto tra codici catalografici e
tecnologie
1991-1992 prima bozza di
Terms of reference for a study
of the Functional Requirement
for Bibliographic Record,
creazione di un gruppo di studio
1997 Pubblicazione di FRBR
Cfr.
http://www.ifla.org/VII/s13/frbr/frbr.pdf
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
59
Perché FRBR?
Al Congresso IFLA di Copenaghen del 1998 viene presentato il Rapporto finale FRBR, frutto del lavoro di un apposito
Gruppo di studio dell'IFLA, iniziato nei primi anni Novanta. Lo studio sui requisiti funzionali delle registrazioni
bibliografiche deriva dall'esigenza di affrontare i problemi che derivano dai costi e dallo sviluppo delle basi dati
catalografiche. La strada intrapresa dall'IFLA per risolvere questi aspetti della gestione dell'informazione bibliografica è
l'analisi del record e della sua struttura. FRBR, Functional requirements for bibliographic records, rappresenta
un'innovazione nello studio del record1 per aver introdotto un metodo d'analisi razionale e razionalizzante dei risultati
delle pratiche catalografiche; FRBR, infatti, è stato concepito come «una base per un'intesa comune e per il dialogo
futuro»2, il cui scopo era «quello di produrre uno schema che avrebbe portato ad una consapevolezza chiara,
esattamente definita e comunemente condivisibile su cosa un record bibliografico debba fornire informazioni e su quale
sia il suo fine, in termini di risposta ai bisogni dell'utente»3. Più specificatamente: «Lo studio ha due obiettivi principali.
Il primo è quello di fornire uno schema ben definito e strutturato con chiarezza per correlare i dati che vengono
registrati in dati bibliografici ai bisogni dell'utenza di quei record. Il secondo obiettivo è quello di raccomandare un
livello base di funzionalità per record creati da agenzie bibliografiche nazionali»4. Nasce dalla presa d'atto «delle reali
condizioni economiche che le biblioteche [devono ...] fronteggiare e del bisogno di ridurre i costi della catalogazione e,
dall'altro, [...per] venire incontro alle esigenze dell'utente e [...per] risolvere con maggiore efficacia l'ampia
diversificazione di bisogni, associati a vari tipi di materiali e a vari contesti nei quali i record bibliografici vengono
utilizzati»; la sua origine è inoltre dovuta alla considerazione che «la continua spinta all'utilizzo di un “livello minimo” di
catalogazione richiedeva una accurata revisione dei rapporti tra singoli elementi di dati nel record e esigenze
dell'utente. Si riconobbe altresì che in questo contesto il perseguire programmi di catalogazione condivisa, sia a livello
nazionale sia internazionale, comportava la necessità di concordare la struttura di uno standard per un record a livello
di “base” o “essenziale”»
FRBR: analisi del record e nuovi codici di catalogazione / di Carlo Ghilli, Mauro Guerrini e Antonella Novelli, in
“Bollettino AIB” 2003, n. 2, pp. 145-159
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
60
Terminologia pre-FRBR.
Dall’opera, all’edizione, al documento
concretezza
Documento
(copia, esemplare)
Pubblicazione
/ edizione
(insieme di copie
eventi le stesse
caratteristiche o
caratteristiche analoghe)
Opera
(entità astratta che
si realizza / concretizza
in un’edizione)
astrazione
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
61
Principi chiave, originalità del
linguaggio e della teoria di FRBR
Un nuovo modello concettuale in
grado di:
Identificare / isolare i
requisiti minimi della
descrizione di interesse
per un utente
Definire teoricamente
scopi, requisiti
funzionali ed efficacia
di un record
bibliografico
In una prospettiva di economicità e sinteticità; con una
particolare attenzione a quanto è di interesse per l’utente
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
62
Funzioni di FRBR 1/2
La natura e gli obiettivi dello studio dell'IFLA si riassumono nei seguenti punti:
FRBR è un modello concettuale che descrive un record bibliografico condiviso a livello
internazionale; analizza il record che risulta dall'applicazione degli standard e delle
norme vigenti;
il modello di FRBR è orientato, focalizzato sulle funzioni utente (trovare, identificare [o,
meglio, individuare], selezionare, ottenere);
FRBR è una cornice nella quale inserire e tramite la quale analizzare il risultato della
prassi di catalogazione, una cornice strumentale che evidenzia le ridondanze e le
carenze del record, e cerca di orientare la revisione degli standard internazionali e
dei codici nazionali per l'individuazione di un livello minimo del record11;
le entità primarie (opera, espressione, manifestazione, item) sono individuate sulla base
delle funzioni svolte dagli utenti, ovvero sono ciò che gli utenti ricercano,
individuano, selezionano e reperiscono con l'attuale registrazione bibliografica.
Qualora il modello relazionale fosse stato orientato in modo diverso - e sarebbe stato
possibile - le entità avrebbero potuto essere altre;
Biblioteconomia e
63
documentazione elettronica
Funzioni di FRBR 2/2
il modello FRBR può essere usato nella creazione di nuovi sistemi catalografici, OPAC,
bibliografie, anche se è stato creato essenzialmente per l'analisi dei record redatti sulla
base della vigente normativa internazionale e nazionale; l'analisi del record consente di
individuare gli elementi cogenti e indispensabili alla redazione di un suo livello minimo;
in questo senso FRBR può essere utile nella revisione della normativa catalografica;
in FRBR gli aspetti del record più importanti per il raggiungimento degli obiettivi sono
gli attributi delle entità e le relazioni tra entità, non le entità primarie;
l'indicazione di rilevanza degli attributi nell'attività delle funzioni utente su cui è basato
il modello FRBR rappresenta la sintesi dello studio e la base per l'analisi del record12; la
parte finale dello studio dovrebbe essere sottoposta a un attento vaglio da parte degli
esperti e delle agenzie bibliografiche nazionali.
FRBR: analisi del record e nuovi codici di catalogazione / di Carlo Ghilli, Mauro Guerrini
e Antonella Novelli, in “Bollettino AIB” 2003, n. 2, pp. 145-159
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
64
FRBR come modello concettuale
[FRBR] è un modello concettuale di rappresentazione del record
bibliografico che consenta di rappresentare in modo essenziale ed
efficace l’informazione bibliografica. Il modello elaborato si basa
sull’applicazione del modello ‘entità/relazione’, definito dai concetti di
entità, attributo e relazione.[1]
[1] Si tratta d’un modello d’analisi impiegato di solito nello sviluppo di modelli concettuali per
database relazionali. Per una descrizione puntuale di questi concetti, cfr. Functional
Requirements cit., cap. 2.3; Weston, Il catalogo elettronico cit., pp. 97-106; C. Ghilli - M.
Guerrini, Introduzione a FRBR, Milano, Editrice Bibliografica, 2001 («Bibliografia e
Biblioteconomia», 60). Qui basti una definizione succinta, parafrasata dai saggi indicati:
l’entità è l’oggetto chiave d’interesse per gli utenti di records bibliografici (l’opera, la
realizzazione dell’opera, l’edizione, l’esemplare); l’attributo è la proprietà o caratteristica
comune a tutti o parte degli esemplari di una data entità; la relazione indica l’associazione
tra varie entità (autore/opera, opera/edizione).
A. Pompilio, Radames: un sistema informativo per il teatro d’opera e la documentazione
dello spettacolo operistico, in Radames: prototipo d’un repertorio e archivio digitale per il
melodramma, in “Il Saggiatore Musicale” 11, 2004, nr. 2, pp. 345-394
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
65
Le entità di FRBR in rapporto all’opera lirica (in cui il
livello di astrazione è su due livelli)
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
66
L’applicazione di FRBR all’opera
Si può esemplificare il modello testé descritto applicandolo, poniamo, alle edizioni
discografiche dell’Otello di Verdi rappresentato alla Scala il 7 dicembre 1976 (registrato
nella replica del 12). Il record bibliografico si scandisce così:
–
[opera:] l’Otello di Boito e Verdi, composto nel 1887,
–
[espressione:] è stato allestito alla Scala il 7 dicembre 1976, interpreti Placido
Domingo, Piero Cappuccilli e Mirella Freni, direttore Carlos Kleiber, regista Franco Zeffirelli;
–
[manifestazione(i):] è stato pubblicato in tre diverse edizioni, da Discocorp (n. di
cat. IGI 302, due dischi 33 g, mono), da Myto Records nel 1997 (971150, due cd) e da
Opera d’Oro nel 2002 (OPD 1350, due cd); infine
–
[esemplare:] la Biblioteca del Dipartimento di Musica e Spettacolo dell’Università
di Bologna possiede sotto la segnatura mc.4.verdi.ote.5 una copia dell’edizione Myto. Ogni
singolo allestimento dell’Otello rappresenta dunque una diversa espressione dell’opera di
Boito e Verdi e, proseguendo nell’esemplificazione, altrettante espressioni dell’Otello sono
poi le singole rappresentazioni dell’opera in teatro, le edizioni a a stampa in partitura e in
riduzione per canto e pianoforte, le edizioni del libretto.
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
67
Efficacia informativa del modello
FRBR
Nel distinguere le entità e nell’indicare le relazioni che intercorrono tra le diverse
entità, il modello FRBR consente di scandire in modo funzionale il contenuto
informativo del record bibliografico. Ciascuna entità, definita ed individuata
chiaramente dai propri attributi, costituisce una parte informativa significativa e
autonoma del record bibliografico, collegata alle altre entità (di livello superiore,
inferiore o eguale) attraverso relazioni. In questo modo la descrizione del
documento non è data più da un blocco informativo monolitico bensì da
un’articolata combinazione di entità autonome correlate fra loro.
In un sistema catalografico che applichi rigorosamente il modello FRBR
ciascuna entità costituisce un nucleo informativo dotato d’una propria autonomia
e si configura come nodo d’una rete informativa complessa, collegato ad altri nodi
del sistema attraverso relazioni. In tal modo si viene a disporre di un sistema
informativo assai flessibile, di tipo reticolare, al quale si può accedere da un nodo
qualsiasi e che può essere percorso liberamente attraverso tutte le ramificazioni
della rete.
A. Pompilio, Radames: un sistema informativo per il teatro d’opera e la documentazione dello
spettacolo operistico, in Radames: prototipo d’un repertorio e archivio digitale per il
melodramma, in “Il Saggiatore Musicale” 11, 2004, nr. 2, pp. 345-394
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
68
La struttura reticolare
dell’applicazione del modello
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
69
Un esempio ‘bibliografico’. Opera /
espressione
I promessi sposi
Il manoscritto dei
Promessi sposi
Traduzione inglese
Promessi sposi
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
opera
espressione
70
Un esempio ‘bibliografico’.
Manifestazione / Item
manifestazione
I promessi sposi : storia milanese del secolo 17. /
scoperta e rifatta da Alessandro Manzoni ;
introduzione di Alberto Moravia ; diciassette
disegni di Renato Guttuso - 4. ed - Torino :
Einaudi, c1960 - XLVIII, 628 p., [17! c. di tav. :
23 cm - I millenni
I promessi sposi / Alessandro Manzoni ;
commento critico e stilistico di Giuseppe
Giacalone - Pescara : Italica, 1966 - XLVI,
1051 p. ; 24 cm.
item
La singola copia / esemplare concreta di
una manifestazione: per es. la copia
dell’edizione con i disegni di Guttuso
posseduta da una specifica biblioteca
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
71
Opera e espressione originaria
Per ciascuna opera esiste una espressione
originaria (il manoscritto di un romanzo, la
partitura di un concerto, etc.).
Non sempre di questa espressione (per es. un
poema orale) esiste un documento che sia
testimonianza di tale espressione
Da un punto di vista ontologico, infatti, ogni
opera ha un’espressione a prescindere dal fatto
che essa sia conservata / registrata
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
72
Il caso di Omero. FRBR e la filologia
Opera
Espressione
Manifestazione
Iliade
Edizione critica degli
alessandrini  edizione di
Monro- Allen
1: Iliadis libros 1.-12. continens /
recognoverunt brevique adnotatione
critica instruxerunt David B. Monro et
Thomas W. Allen - 3. ed - Oxonii : e
Typographeo Clarendoniano, 1920. XXXII, 266 p. ; 18 cm.
Biblioteconomia e
documentazione elettronica
73
La struttura di FRBR
Ontologie (concetti) del modello,
loro tipologia e funzione
Entità
Attributi
Relazioni
Modello concettuale
Caratteristiche peculiari delle entità, gli
strumenti di utilizzazione del record
(titolo, luogo, etc.)
Connessioni logiche tra le entità definite
dal modello: cio che consente all’utente di
navigare all’interno di una struttura
complesso (catalogo / bibliografia)
Funzioni utente
Applicazione del modello concettuale in
rapporto alle quattro funzioni cui deve
assolvere il record: trovare, identificare,
selezionare, ottenere
Biblioteconomia e
74
documentazione elettronica
Scarica

biblioteconomia e documentazione elettronica