BISLAM
I
Gli Autori in «Medioevo Latino»
S.I.S.M.E.L.
Società Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino
___________________________________________________________________________
BISLAM
BIBLIOTHECA SCRIPTORUM LATINORUM MEDII RECENTIORISQUE AEVI
Direttori: Mauro Donnini e Claudio Leonardi
Redattore-capo: Roberto Gamberini
Redazione
Michael Bachmann, Lorella Badioli, Maria Laura Baio, Rossella Bardelli, Massimiliano Bassetti,
Rebecca Bruni, Alessandra Malquori, Michela Mastroianni, David Matern
Con la collaborazione di:
José Maria Anguita Jaén, Elisa Chiti, Hans Honnacker, James Christopher Kriesel,
Federica Landi, Lucia Pinelli, Anna Rose, Alessia Scuor, Anna Vallaro
La realizzazione dell’opera si è giovata di un cofinanziamento del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e delle Università degli Studi di Firenze, Lecce e Perugia all’interno del progetto di ricerca di interesse nazionale
«Onomastica medievale» nonché di un contributo del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Un ringraziamento per la loro partecipazione e i loro consigli va a Lucia Pinelli e alla redazione di «Medioevo Latino»,
a Lidia Lanza e alla redazione di C.A.L.M.A., a Maria Teresa Donati e alla Biblioteca di Cultura Medievale della Fondazione Franceschini e della S.I.S.M.E.L. La redazione di BISLAM esprime anche il proprio debito di riconoscenza verso
tutti gli studiosi interpellati nel corso della ricerca, il cui contributo è stato importante per la realizzazione dell’opera.
La redazione ha sede presso la Certosa del Galluzzo - 50124 Firenze (telefono +39055204801 oppure +390552049749.
Fax +390552320423, e-mail: [email protected]). Ogni correzione e suggerimento saranno graditi.
SISMEL · EDIZIONI DEL GALLUZZO
c.p. 90 I-50029 Tavarnuzze - Impruneta (Firenze)
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ISBN 88-8450-049-4
© 2003 - SISMEL · Edizioni del Galluzzo
BISLAM
BIBLIOTHECA SCRIPTORUM LATINORUM MEDII RECENTIORISQUE AEVI
REPERTORY OF MEDIEVAL AND RENAISSANCE LATIN AUTHORS
I
Gli Autori in «Medioevo Latino»
Authors in «Medioevo Latino»
a cura di
ROBERTO GAMBERINI
con la direzione di
MAURO DONNINI e CLAUDIO LEONARDI
FIRENZE
SISMEL · EDIZIONI DEL GALLUZZO
2003
SOMMARIO
VII
PREMESSA
IX
I. INTRODUZIONE
IX
IX
XII
XII
XV
XV
XV
XVI
XVI
XVI
XVII
XVII
XVIII
XVIII
XVIII
XIX
XXI
XXI
XXI
XXI
XXI
XXI
XXII
XXII
XXII
XXV
XXV
XXVI
XXVII
XXVIII
XXIX
XXIX
1. BISLAM: REPERTORIO DI ONOMASTICA LETTERARIA MEDIOLATINA
2. LA TRASMISSIONE DEI NOMI DEGLI AUTORI MEDIOLATINI
3. ESIGENZE DI SISTEMAZIONE
4. I REPERTORI ESISTENTI
5. OBIETTIVI E METODO DI BISLAM
6. CRITERI DI COMPILAZIONE
6.1 Scelta degli autori
6.2 Scelta delle forme nominali
7. CRITERI DI NORMALIZZAZIONE
7.1 Ordinamento alfabetico
7.2 Interventi sui nomi
7.3 Nomi arabi
7.4 Qualifiche e sigle degli ordini religiosi
8. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
9. EDIZIONE A STAMPA E CD-ROM
10. REDATTORI E SUDDIVISIONE DEL LAVORO
II. GUIDA ALL’INSTALLAZIONE E ALLA CONSULTAZIONE DEL CD-ROM
Installazione del programma
1. ASPETTI GENERALI
1.1 Uso del mouse
1.2 Finestre
1.2.1 Finestra d’accesso
1.2.2 Finestra di ricerca
1.2.3 Altre finestre
2. FUNZIONI DI RICERCA
3. VISUALIZZAZIONE DEI RISULTATI
3.1 Finestra delle occorrenze
3.2 Visualizzazione di una scheda completa
3.3 Visualizzazione simultanea di più schede
4. ESPORTAZIONE DI DATI
5. ABBANDONO DEL PROGRAMMA
6. DISINSTALLAZIONE DEL PROGRAMMA
CONTENTS
XXXI
PREFACE
XXXIII
I. INTRODUCTION
XXXIII
XXXIII
XXXV
XXXVI
XXXVIII
XXXIX
XXXIX
XL
XL
XL
XLI
XLI
XLI
XLI
XLII
XLII
XLV
XLV
XLV
XLV
XLV
XLV
XLVI
XLVI
XLVI
XLIX
XLIX
XLIX
L
LII
LII
LII
1. BISLAM: CATALOGUE OF MEDIEVAL LATIN LITERARY NAMES
2. THE TRANSMISSION OF MEDIEVAL LATIN AUTHORS’ NAMES
3. ORGANISATIONAL REQUIREMENTS
4. EXTANT CATALOGUES
5. BISLAM OBJECTIVES AND METHODS
6. COMPILATION CRITERIA
6.1 Choice of authors
6.2 Choice of form of names
7. STANDARDISATION CRITERIA
7.1 Alphabetical order
7.2 Revision of names
7.3 Arabic names
7.4 Ranks and abbreviations of religious order
8. BIBLIOGRAPHIC REFERENCES
9. PRINT COPY AND CD-ROM
10. SPECIALISTS AND FIELDS OF SPECIALISATION
II. GUIDE TO INSTALLATION AND USE OF THE CD-ROM
Programme Installation
1. GENERAL CHARACTERISTICS
1.1 Using the mouse
1.2 Windows
1.2.1 Access window
1.2.2 Search window
1.2.3 Other windows
2. SEARCH FUNCTIONS
3. VIEWING RESULTS
3.1 Search results window
3.2 Viewing a complete entry
3.3 Simultaneous viewing of more than one entry
4. DATA EXPORT
5. TO QUIT PROGRAMME
6. TO UNINSTALL PROGRAMME
PREMESSA
Il censimento completo di coloro che nel Medioevo latino hanno lasciato una testimonianza scritta
di sé, del loro pensiero e del loro tempo è un progetto ambizioso, anzi è certamente un’utopia, almeno per qualche decennio, fino a quando non esisteranno gli strumenti per avere piena conoscenza dei
tanti manoscritti che ancora oggi attendono un’esauriente descrizione. Il progetto BISLAM (Bibliotheca Scriptorum Latinorum Medii Recentiorisque Aevi) fa un passo proprio verso questa meta, cercando di allestire un catalogo che includa almeno tutti gli autori noti allo stato attuale.
L’idea della necessità di una tale opera è nata dalla pratica quotidiana di chi con gli scrittori medievali dialoga tutti i giorni: bibliografi, bibliotecari e catalogatori di manoscritti, i quali spesso più
che un dialogo si trovano costretti a recitare un monologo, senza neppure avere certezza del nome
dei loro interlocutori. Accanto a un Alcuino, un Rabano, un Beda, un Raterio, un Abelardo, una Rosvita, una Ildegarde, esistono infatti decine di Antonii, di Benedetti, di Franceschi, di Goffredi, di
Gerardi, centinaia di Giovanni, di Guglielmi, di Niccolò, di Pietri, di Tommasi di cui noi possiamo
leggere le opere, ma nulla sappiamo oltre al nome. BISLAM vuole essere allora un archivio dei nomi
dimenticati, dei nomi confusi dal tempo, dei nomi sbiaditi su pagine che, a volte, hanno ancora molto da dire.
Quando ci si avvicina a qualcuno per farne conoscenza, ciò che prima di ogni altra cosa si vuole
sapere è il nome, ed esso non vale come un semplice contrassegno di riconoscimento, ma già prima
di molti altri indizi sa dirci qualcosa sulla persona che lo porta. Questo valeva ancor più nel Medioevo, quando l’interpretatio nominis era pratica comune, dotta e popolare. Dante, riferendosi a san Domenico esclama: «Oh padre suo veramente Felice! / oh madre sua veramente Giovanna, / se,
interpretata, val come si dice!». BISLAM non vuole giungere ai significati dei nomi, ma semplicemente alle identità degli individui, perché un Felice sia almeno esattamente chiamato Felice e una
Giovanna esattamente Giovanna.
I repertori attualmente disponibili non permettono tuttavia di giungere a questo risultato apparentemente facile. Un catalogo di autori non dovrebbe infatti essere un semplice elenco di nomi, ma
una chiave per arrivare a conoscerli. Questo si propone BISLAM, e lo fa con un primo strumento, Gli
autori in «Medioevo Latino», che aiuta all’individuazione di oltre cinquemila autori mediolatini. Non
sono tutti, forse neppure la maggioranza. Il viaggio è lungo, ne siamo consapevoli, ma il primo porto
è raggiunto e la nave ha stive capienti e braccia infaticabili che non smettono di riempirle.
Mauro Donnini e Claudio Leonardi
VII
I. INTRODUZIONE
1. BISLAM: REPERTORIO DI ONOMASTICA LETTERARIA MEDIOLATINA
Gli autori in «Medioevo Latino» è il primo risultato delle ricerche onomastiche condotte presso la
Società Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino. Questo primo volume, accompagnato da
un CD-ROM, vuole essere uno strumento utile all’identificazione e alla catalogazione degli autori
latini del Medioevo.
Il repertorio è costituito dall’elenco delle diverse forme nominali con le quali gli autori erano e
sono conosciuti, oltre che da alcuni elementi identificativi e bibliografici. Comprende circa 12.500
nomi, che si riferiscono ai quasi 5.300 autori lemmatizzati nei primi ventuno volumi di «Medioevo
Latino». Esso si propone come authority list, vale a dire come un elenco di voci di autorità, controllate
sulla base della bibliografia più recente e affidabile e costituite secondo norme uniformi.
Di ogni autore medievale viene fornita una forma del nome, prescelta in base a criteri storici, bibliografici e filologici, e tutte le sue principali varianti. Oltre alle forme nominali, ciascuna voce contiene un riferimento alle schede di «Medioevo Latino» che segnalano studi sull’autore trattato o
edizioni delle sue opere, svolgendo in questo modo anche la funzione di indice complessivo per autore di questo bollettino bibliografico.
2. LA TRASMISSIONE DEI NOMI DEGLI AUTORI MEDIOLATINI
Per redigere uno strumento di onomastica letteraria come BISLAM, è inevitabile affrontare il problema della trasmissione dei nomi degli autori latini del Medioevo. Si tratta di un tema che necessita
di un duplice approccio: filologico e storico. Filologico, perché il destino del nome di chi fa letteratura è legato strettamente a quello delle sue opere, sia che nome e opera abbiano sempre circolato
insieme, sia che il nome si sia ricongiunto all’opera in seguito a una ricerca moderna che ne abbia
accertato l’attribuzione. Storico, perché riguarda inevitabilmente la questione dell’autocoscienza
dell’autore e, più in generale, del riconoscimento della sua personalità e della sua individualità durante i mille anni che comunemente sono denominati «Medioevo» 1.
1. Dell’ampia bibliografia sull’argomento ci si limita qui a segnalare: A.J. Gurevic“, La nascita dell’individuo nell’Europa
medievale, Bari-Roma 1996; M.-D. Chenu, Il risveglio della coscienza nella civiltà medievale, Milano 19913 (ed. or.:
IX
INTRODUZIONE
In un millennio le prospettive e gli atteggiamenti cambiano sostanzialmente e, se tra gli umanisti
del XV secolo il concetto di individualità è già piuttosto sviluppato e non così lontano dall’atteggiamento moderno, nella letteratura monastica dell’alto Medioevo (come nella patristica) sono frequenti gli ammonimenti contro la vanità della fama, contro la dilatatio nominis, e gli inviti a tacere
il proprio nome2. L’autore medievale evita di menzionare il proprio nome come atto di umiltà, come
affermazione di modestia per la propria incapacità, come dimostrazione di rispetto nei confronti del
superiore cui dedica l’opera, oppure, come fa Eirico di Auxerre (che sostuisce al suo nome quello di
san Germano), per assicurare alla propria opera la protezione di un santo3. In età medievale mancano
del tutto i concetti oggi fondamentali dell’individualità dell’espressione e della proprietà
intellettuale 4. Non esistono ancora letterati di professione che vivono di fama e successo 5; all’opposto, proliferano le opere anonime, anche perché spesso chi scrive si rivolge a un pubblico ristretto, in
un ambiente dove egli è ben conosciuto: non c’è alcun bisogno infatti che egli si presenti ai propri
confratelli o a chi gli ha commissionato l’opera 6. Al lettore medievale poi interessa il messaggio e la
funzione dell’opera più che personalità del suo autore, che spesso resta un puro nome, spoglio di qualunque notizia biografica.
Nonostante tutto questo, i nomi degli autori medievali sono stati tramandati con i loro scritti
molto più frequentemente di quanto s’immagini e certamente le opere anonime sono assai meno di
quelle delle quali la paternità è nota. Alcuni nomi infatti sono indispensabili alla trasmissione del
messaggio: quelli degli auctores, che lo rendono credibile e lo convalidano. Il nome di un letterato,
dunque, acquisiva importanza soltanto dopo che la sua opera era riconosciuta come autorevole. E
questo riconoscimento non era raro, tant’è vero che si calcola che i nomi degli autori pervenuti ai
nostri giorni siano in tutto almeno diecimila 7. Non era raro neppure che uno scrittore nominasse se
stesso, non solo per chiedere perdono per la propria inadeguatezza, non solo in forma criptica tramite
acrostici, mesostici, telestici, enigmi o allusioni, ma anche per testimoniare una nitida consapevolezza di sé e del proprio ruolo: come Curtius ricorda, Pietro di Poitiers, scrivendo a Pietro il Vene-
L’éveil de la conscience dans la civilisation médiévale, Montréal-Paris 1969); J.-C. Schmitt, La découverte de l’individu, une fiction
historiographique?, in P. Mengal – F. Parot (cur.), La fabrique, la figure et la feinte. Fictions et statut des fictions en Psychologie,
Paris 1989; C. Morris, La scoperta dell’individuo (1050-1200), Napoli 1985 (ed. or.: The Discovery of the Individual 10501200, London 1972); W. Ullmann, Individuo e società nel Medioevo, Roma-Bari 19832 (ed. or.: The Individual and Society
in the Middle Ages, Baltimore 1966).
2. Cfr. E.R. Curtius, L’indicazione del nome dell’autore nel Medio Evo, in E.R. Curtius, Letteratura europea e Medio Evo latino, a cura di R. Antonelli, Firenze 1992, pp. 577-580 (ed. or.: Nennung des Autornamens im Mittelalter, in E.R. Curtius,
Europäische Literatur und lateinisches Mittelalter, Bern 1948, pp. 505-507).
3. Cfr. ibidem, pp. 578-579.
4. Quest’ultimo resterà sconosciuto anche a gran parte dell’età moderna, quando alcuni statuti regolamentavano i
privilegi di stampa concedendoli agli editori (ai quali spesso non era necessaria neppure l’autorizzazione dell’autore per
riprodurre e vendere un’opera), fino alla promulgazione della prima legge sul diritto d’autore: la costituzione della regina
Anna d’Inghilterra del 1709 (An Act for the Encouragement of Learning, by Vesting the Copies of Printed Books in the Authors
or Purchasers of such Copies, During the Times Therein Mentioned).
5. Non è facile definire la figura dello scrittore professionista nel Medioevo; P.G. Schmidt ritiene tali coloro che vivevano esclusivamente o prevalentemente del mestiere letterario e individua due esempi in Enrico di Avranches e Christine
de Pizan (Perché tanti anonimi nel Medioevo? Il problema della personalità dell’autore nella filologia mediolatina, «Filologia mediolatina» 6/7 [1999-2000], pp. 1-8, in particolare p. 5).
6. Ibidem, p. 7.
7. Il numero complessivo degli autori risulta da una stima approssimativa condotta sulla base della banca dati del
progetto BISLAM, costituita dai 5.300 autori del primo volume (Gli Autori in «Medioevo Latino») e dagli autori sui quali
la ricerca è ancora in corso e che saranno inclusi nel secondo volume.
X
INTRODUZIONE
rabile, si assume pienamente la responsabilità dell’opera che ha scritto, polemizzando apertamente
con coloro che tacciono il proprio nome per non incorrere nelle critiche 8.
Nella trasmissione dei nomi degli autori mediolatini interviene anche un ulteriore fattore storico
di non poco peso: nella società medievale il nome non era usato per l’identificazione di un individuo
nello stesso modo in cui lo è oggi. Com’è ben noto, nell’alto Medioevo si faceva uso soltanto del nome
di battesimo (prenome), tutt’al più associato a un cognomen che indicava la provenienza della persona
o ne descriveva una caratteristica (patronimico, toponimico, soprannome, ecc.). Il cognomen non era
un elemento stabile, ma poteva variare a seconda dell’ambito nel quale ci si trovava e degli interlocutori cui ci si rivolgeva. I nomi di famiglia si affermano soltanto a partire dal Medioevo centrale e
in modo diverso a seconda delle aree geografiche. Non era prevista infine alcuna forma di registrazione dei nomi di persona che fosse, come oggi, generale, istituzionalizzata, regolamentata e sistematica. Nel Medioevo il nome di per sé possiede quindi scarso significato e questa sua debolezza
autorizza il poco rispetto usato dai copisti nei suoi confronti: assai più che qualsiasi altro elemento
del testo, esso viene deformato, modificato e addirittura cancellato o sostituito, soprattutto quando
l’autore al quale si riferisce non è particolarmente famoso e autorevole. Il nome è esposto inoltre a
modifiche grafiche conseguenti alle varianti fonetiche che esso assume nei diversi ambiti linguistici
europei. Se la lingua in cui esso è espresso è poi molto diversa da quella dello scriba, sono frequenti
le incomprensioni: è il caso, per esempio, dei nomi celtici o anglosassoni, particolarmente ostici per
i copisti continentali, specie se di area romanza. Una tale variabilità e fragilità del materiale onomastico finisce per rendere particolarmente difficile l’identificazione degli autori medievali.
Tenendo dunque conto delle acquisizioni della scienza onomastica, è necessario rivolgere l’attenzione anche ai meccanismi di trasmissione dei testi letterari e documentari, meccanismi che costituiscono fattori determinanti di alterazione dei nomi. La sostanza delle attestazioni e il metodo di
ricerca variano infatti a seconda che si abbia a che fare con una trasmissione di tipo indiretto oppure
di tipo diretto. In larga maggioranza il nome dell’autore viene trasmesso indirettamente, vale a dire
al di fuori del controllo dell’autore stesso: dallo scriba che copia la sua opera, oppure dal rubricatore,
da altri autori che lo menzionano nei propri scritti, da documenti d’archivio, oppure ancora da stampatori ed editori antichi. In casi come questi, per giudicare la qualità del nome trasmesso, è necessario valutare le relazioni tra i codici che contengono le attribuzioni, oppure verificare l’affidabilità
delle fonti testimoniali. Se il nome risulta invece direttamente da un manoscritto autografo, o in forme poco soggette a interventi di alterazione grafica da parte di copisti (come, per esempio, l’acrostico), la situazione è solo apparentemente più semplice: accade spesso infatti che l’autore stesso si firmi
in modi diversi, aggiungendo, togliendo o variando parti del proprio nome e seguendo anche diverse
consuetudini ortografiche. Caso emblematico è il giurista Irnerio, del quale restano numerosi documenti originali da lui sottoscritti in qualità di giudice: in questi atti egli usa indifferentemente molte forme diverse del proprio nome (Wernerus, Gernerius, Garnerius, ecc.); laddove invece la
trasmissione del suo nome avviene in modo indiretto, vale a dire nella tradizione delle glosse e nella
storia del diritto, viene sempre chiamato Irnerius (o Yrnerius) 9.
8. Cfr. E.R. Curtius, art. cit. (nota 2), p. 579.
9. Cfr. E. Spagnesi, Wernerius Bononiensis iudex. La figura storica d’Irnerio (Accademia toscana di scienze e lettere
«La Colombaria». Studi, 16), Firenze 1970, passim. Un nome ancora diverso è associato alla sua opera teologica: Guarne-
XI
INTRODUZIONE
3. ESIGENZE DI SISTEMAZIONE
Conseguenza di una tradizione così ampia, variegata e remota, come quella dei testi mediolatini,
è che una stessa persona può essere indicata nei manoscritti con numerose forme nominali, talora anche molto diverse fra loro. Un problema ancor più grave generato dall’inconsistenza della tradizione
onomastica e dal disinteresse medievale per la personalità dei letterati è quello dell’omonimia, fenomeno assai diffuso e di difficile trattazione, dal momento che la scarsità di notizie biografiche rende
particolarmente difficile la distinzione delle diverse individualità.
Una grande preoccupazione della ricerca moderna è allora quella di superare questa evidente ineffabilità degli autori medievali, sforzandosi di identificare le loro personalità e di collegare solidamente i
loro nomi alle loro opere e alle loro biografie 10. Questo enorme sforzo sistematore, fatto per ricondurre
il Medioevo a categorie comprensibili alla mentalità contemporanea, ha anche ragioni pratiche: l’enorme schiera degli autori mediolatini risulta difficilissima da dominare, perché i numerosi problemi di
identificazione che li riguardano restano in gran parte irrisolti. Il patrimonio manoscritto è infatti lontano da una catalogazione completa e le nuove edizioni – con i conseguenti studi storico-letterari – sono
ancora poche rispetto alla mole del materiale esistente. Per quanto siano ridotti nel numero, i progressi
della filologia e della storia letteraria mediolatina sono notevolmente consistenti nella sostanza: ogni
anno con grande assiduità vengono riconosciuti nuovi autori e sostenute nuove attribuzioni, mentre
crollano vecchie certezze. Il patrimonio di conoscenza sugli autori mediolatini quindi muta e si arricchisce con grande rapidità provocando un precoce invecchiamento dei grandi repertori.
Esigenza comune di bibliografi, filologi, storici nonché di catalogatori di manoscritti e di volumi
a stampa è dunque quella di poter contare su un censimento affidabile degli autori 11, uno strumento
che non sia un semplice elenco, ma un aiuto sicuro nella risoluzione dei frequenti e talvolta intricati
problemi di identificazione 12.
4. I REPERTORI ESISTENTI
Repertori recenti e scientificamente attendibili relativi ad autori mediolatini non mancano, la
quasi totalità di essi, tuttavia, riguarda gruppi limitati di autori, selezionati per nazionalità, ordine
religioso, professione, periodo storico, o secondo altri criteri. Il censimento e l’identificazione di tutti
rius iuris peritissimus (cfr. Wilhelmus Lucensis, Comentum in tertiam ierarchiam Dionisii que est de divinis nominibus, ed. F.
Gastaldelli [Corpus philosophorum medii aevi. Testi e studi, 3], Firenze 1983, pp. XLVII-LIX [ora in F. Gastaldelli,
Scritti di letteratura, filologia e teologia medievali {Collectanea, 12}, Spoleto 2000, pp. 357-369]; Guarnerius Iurisperitissimus, Liber divinarum sententiarum, ed. G. Mazzanti, praef. A. Padoa Schioppa [Testi, studi, strumenti, 14], Spoleto 1999;
E. Spagnesi, Irnerio teologo, una riscoperta necessaria, «Studi Medievali» s. III, 42 [2001], pp. 325-379).
10. Dell’argomento si è recentemente occupato Richard Sharpe nel volume: Titulus. Identifying Medieval Latin Texts.
An Evidence-Based Approach (Brepols Essays in European Culture, 3), Turnhout 2003.
11. Sull’importanza di un elenco autorevole degli autori mediolatini per la pratica biblioteconomica ha riflettuto
John Francis Macey, avanzando anche alcune proposte metodologiche (The Cataloging of Medieval Names: A Definition of
the Problem and a Proposed Solution, Diss. University of Pittsburgh 1974).
12. L’argomento è stato trattato anche nel corso del convegno Authority Control. Definition and International Experiences,
svoltosi a Firenze dal 10 al 12 febbraio 2003 nella relazione di R. Gamberini, Gli autori latini del Medioevo: authority list
e authority file, che negli Atti (in corso di stampa) avrà il seguente titolo: La compilazione di un’authority list degli autori
mediolatini: obiettivi, questioni di metodo e risultati (The Compilation of an Authority List of Medieval Latin Authors: Objectives,
Methodological Issues and Results).
XII
INTRODUZIONE
gli scrittori latini del Medioevo, accompagnati dalla necessaria ricerca biografica e bibliografica, appaiono infatti per un singolo studioso o per un piccolo gruppo di ricerca impresa onerosissima e difficilmente terminabile in tempi ragionevoli. Tra gli strumenti disponibili si ricordano, a titolo di
esempio: il repertorio degli autori insulari curato da Richard Sharpe 13, quello degli scrittori domenicani di Thomas Kaeppeli 14, la Clavis Patrum Latinorum (che comprende autori tra il III e l’VIII
secolo) 15, la Clavis degli scrittori francesi fino al X secolo, giunta al secondo volume 16, il repertorio
dei testi e dei maestri della Facoltà delle Arti di Parigi a cura di Olga Weijers 17 (in corso di completamento), l’enciclopedia della letteratura medievale tedesca 18, il repertorio degli autori del tardo
medioevo iberico 19, l’ Enciclopedia dei Papi 20, i due repertori curati da Charles H. Lohr sui commentatori di Aristotele nel Medioevo e nel Rinascimento 21, il repertorio dei sermoni a cura di Johannes
Baptist Schneyer 22, la riedizione (giunta ormai alla lettera P) del repertorio delle fonti storiche medievali di August Potthast a cura dell’Istituto Storico Italiano per il Medio Evo 23. Si ricordano inoltre opere di argomento assai circoscritto come il Repertorio della cronachistica emiliano-romagnola 24 e il
Repertorium der Artes dictandi des Mittelalters di Franz Josef Worstbrock 25, oppure di ampio respiro
come i dizionari biografici nazionali, che generalmente si distinguono per l’accuratezza e la ricchezza
delle informazioni, ma che richiedono tempi di pubblicazione molto lunghi: è il caso del Dizionario
biografico degli Italiani 26, iniziato nel 1960 e giunto oggi alla lettera G, o del Dictionnaire de biographie
française 27, iniziato nel 1933 e giunto alla lettera L. È il caso anche di opere enciclopediche come il
Dictionnaire d’histoire et de géographie ecclésiastiques 28, iniziato nel 1912 e giunto alla K; il Dictionnaire
de spiritualité 29, iniziato nel 1937 e completato nel 1995; Catholicisme 30, iniziato nel 1947 e comple-
13. R. Sharpe, A Handlist of the Latin Writers of Great Britain and Ireland before 1540 (Publications of The Journal of
Medieval Latin, 1), Turnhout 1997, completato dal volume di aggiornamento: Addictions and Corrections (1997-2001),
Turnhout 2002.
14. T. Kaeppeli, Scriptores ordinis praedicatorum medii aevi, Roma 1970-1994.
15. Clavis Patrum Latinorum, cur. E. Dekkers - Ae. Gaar, Turnhout 19953.
16. Clavis scriptorum Latinorum medii aevi. Auctores Galliae 735-987, cur. M.-H. Jullien - F. Perelman, I, Abbo Sangermanensis-Ermoldus Nigellus, Turnhout 1994; II, Alcuinus, Turnhout 1999.
17. O. Weijers, Le travail intellectuel à la Faculté des arts de Paris. Textes et maîtres (ca. 1200-1500), Turnhout 1994-.
18. Die deutsche Literatur des Mittelalters. Verfasserlexikon, cur. K. Ruh, Berlin 1978-2001.
19. HISLAMPA. Hispanorum index scriptorum Latinorum medii posteriorisque aeui. Autores latinos peninsulares da época dos
descobrimentos (1350-1560), cur. M.C. Díaz y Díaz et alii, Lisboa 1993.
20. Enciclopedia dei Papi, Roma 2000.
21. C.H. Lohr, Medieval Latin Aristotle Commentaries in «Traditio» 23 (1967), pp. 313-413 (A-F), 24 (1968), pp. 149265 (G-I), 26 (1970), pp. 135-216 (J), 27 (1971), pp. 251-351 (J-M), 28 (1972), pp. 281-396 (N-Ri), 29 (1973) pp.
93-197 (Ro-W), 30 (1974), pp. 119-44 (supplementary authors); Addenda et corrigenda in «Bulletin de philosophie
médiévale» 14 (1972), pp. 116-26; C.H. Lohr, Latin Aristotle Commentaries. II, Renaissance Latin Aristotle Commentaries,
Firenze 1988.
22. J. B. Schneyer, Repertorium der lateinischen Sermones des Mittelalters für die Zeit von 1150-1350. Beiträge zur Geschichte
der Philosophie und Theologie des Mittelalters, Münster 1969-1990.
23. Repertorium fontium historiae medii aevi, primum ab Augusto Potthast digestum nunc cura collegii historicorum e pluribus
nationibus emendatum et auctum, Roma 1962-.
24. Repertorio della cronachistica emiliano-romagnola (secc. IX-XV), cur. B. Andreolli et alii, Roma 1991.
25. F.J. Worstbrock, Repertorium der Artes dictandi des Mittelalters. I, Von den Anfängen bis 1200, München 1992.
26. Dizionario biografico degli Italiani, Roma 1960-.
27. Dictionnaire de biographie française, Paris 1933-.
28. Dictionnaire d’histoire et de géographie ecclésiastiques, Paris 1912-.
29. Dictionnaire de spiritualité, Paris 1937-1995.
30. Catholicisme, hier, aujourd’hui et demain, Paris 1947-2000.
XIII
INTRODUZIONE
tato nel 2000; mentre ha avuto una realizzazione relativamente più breve il Lexikon des Mittelalters 31:
completato in ventuno anni, dal 1977 al 1998.
Poche imprese di ricerca, si è detto, si sono poste come obiettivo la catalogazione completa degli
autori latini del Medioevo; l’ultima di queste opera all’interno della S.I.S.M.E.L. e produce il Compendium Auctorum Latinorum Medii Aevi (C.A.L.M.A.) 32, la cui pubblicazione è iniziata nel 2000 ed
è ormai giunta al quarto fascicolo (ultimo lemma: Augustinus de Obernalb). Si tratta di un repertorio
che offre per ciascun autore notizie bibliografiche generali e l’elenco delle opere che egli ha scritto
con la relativa bibliografia, uno strumento compilato con saldo rigore scientifico, per il completamento del quale si dovranno tuttavia attendere alcuni anni.
I repertori generali completi e di pubblicazione recente sono invece tre, tutti in forma di authority
list: la Clavis Scriptorum Graecorum et Latinorum 33, il Dizionario delle opere classiche 34 e il Personennamen
des Mittelalters 35. Il primo, curato da Rodrigue LaRue, è un elenco degli autori dall’antichità al Medioevo con le varianti dei loro nomi, una brevissima bibliografia di opere di riferimento e l’indicazione dei generi letterari praticati da ciascuno di essi. Un lavoro di impostazione innovativa,
apprezzabile per il numero di autori trattati, ma infelice nella scelta dei repertori di riferimento,
spesso antiquati e inaffidabili. Conseguenza di questa scelta è una grave carenza sul piano dell’identificazione degli autori, che conduce a risultati troppo spesso fuorvianti. Discutibili anche i criteri
di normalizzazione onomastica e grafica adottati. L’applicazione di norme uniformi al materiale onomastico è invece perseguita con coerenza dagli altri due repertori citati: quello curato da Vittorio
Volpi, che si basa sulle Regole italiane di catalogazione per autori (R.I.C.A.) 36 e quello prodotto dalla
Bayerische Staatsbibliothek, che fa riferimento a criteri di normalizzazione appositamente studiati
per gli autori medievali ed è stato elaborato a partire dal lavoro di schedatura bibliografica svolto
nella rete bibliotecaria bavarese. Anche questi due strumenti, tuttavia, prevalentemente orientati
agli aspetti formalistici della catalogazione, si dimostrano deboli sul piano della ricerca storica e filologica, lasciano inaffrontati o irrisolti i problemi di identificazione e si propongono non come repertori specialistici, ma come semplici archivi di forme standardizzate 37.
31. Lexikon des Mittelalters, München 1977-1998.
32. C.A.L.M.A. Compendium Auctorum Latinorum Medii Aevi (500-1500), cur. M. Lapidge - G.C. Garfagnini - C. Leonardi, Firenze 2000-.
33. Clavis Scriptorum Graecorum et Latinorum. Répertoire des auteurs grecs et latins, cur. R. LaRue, adiuv. G. Vincent - B.
St-Onge, Trois-Rivières, Université du Québec, 1985.
34. Vittorio Volpi, DOC. Dizionario delle opere classiche. Intestazioni uniformi degli autori, elenco delle opere e delle parti componenti, indici degli autori, dei titoli e delle parole chiave della letteratura classica, medievale e bizantina, Milano 1994.
35. Pubblicato in due edizioni: la prima del 1989 (Personennamen des Mittelalters. PMA. Ansetzungs- und Verweisungsformen gemäß den RAK. Erarbeitet von der Bayerischen Staatsbibliothek [Regeln für die alphabetische Katalogisierung.
RAK, 6] Wiesbaden 1989) e la seconda, ampliata nel numero di autori e provvista di alcune notizie bibliografiche, del
2000 (Personennamen des Mittelalters. Nomina Scriptorum Medii Aevi. PMA. Namensformen für 13000 Personen gemäß den
Regeln für die Alphabetische Katalogisierung [RAK]. Redaktionelle Bearbeitung C. Fabian. Zweite erweiterte Ausgabe,
München 2000).
36. Regole italiane di catalogazione per autori, a cura dell’Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane
e per le informazioni bibliografiche (ICCU), Roma 1979.
37. Cfr. C. Fabian, Personennamen des Mittelalters – PMA. Reflexionen zu einem langjährigen Normdateiprojekt der Bayerischen Staatsbibliothek, «Bibliotheksforum Bayern» 28 (2000), pp. 33-54, in particolare p. 53: «Es muss auch festgehalten werden, dass eine Normdatei keine Enzyklopädie und kein Lexikon ist und keineswegs mit demselben Aufwand
erstellt werden darf».
XIV
INTRODUZIONE
5. OBIETTIVI E METODO DI BISLAM
Il progetto di BISLAM consiste nel giungere alla redazione di un catalogo di autori affidabile e
possibilmente completo. Un tale risultato può essere ottenuto soltanto affrontando uno per uno i
problemi di identificazione che riguardano gli autori mediolatini e tentando ogni volta di fornire
risposte scientifiche. La normalizzazione del materiale onomastico, altro necessario punto di arrivo
della ricerca, non è stata condotta a priori, servendosi di standard già predisposti, ma è stata definita
in corso d’opera, facendo tesoro dell’esperienza di «Medioevo Latino» e tenendo conto soprattutto
degli elementi indispensabili al riconoscimento degli autori. Ogni voce è stata sottoposta ad accurate
verifiche storico-letterarie, condotte sulla bibliografia più recente e accreditata, fino a giungere
(quando necessario) alla verifica del contenuto dei codici manoscritti. L’esame del materiale onomastico ha seguito il metodo scientifico della filologia mediolatina, che è indiscutibilmente il più adeguato all’oggetto studiato. BISLAM si propone così non come un semplice elenco di forme
onomastiche, ma come un autentico repertorio storico-letterario, completato inoltre dei riferimenti
alle schede bibliografiche pubblicate nelle prime ventuno annate di «Medioevo Latino».
Il metodo di BISLAM, dunque, non è quello della scienza onomastica, pertanto questo suo primo
volume ha poco a che fare con i repertori onomastici propriamente detti, che sono costituiti da insiemi di forme nominali pubblicate direttamente dalle fonti documentarie. I dati di BISLAM sono
infatti filtrati dagli studi filologici e in tal modo autenticati. Per ciascuno degli autori è stata condotta una vera e propria ricerca bio-bibliografica che prevedeva la raccolta del maggior numero possibile di attestazioni del nome, il controllo di ogni singola forma nominale sui repertori generali e
sulla bibliografia specifica nonché la revisione di tutte le notizie bibliografiche collegate in «Medioevo Latino». I contributi segnalati in «Medioevo Latino» hanno potuto così divenire la base bibliografica primaria delle schede di BISLAM. Si tratta di una base notevole, costituita da circa 140.000
tra saggi ed edizioni, ai quali si rimanda tramite il numero di scheda di «Medioevo Latino».
La fase di ricerca è durata quattro anni ed è stata eseguita da una redazione composta da dieci studiosi specializzati in discipline medievistiche che hanno lavorato presso la sede della S.I.S.M.E.L.
nella Certosa di Firenze, dove hanno avuto a disposizione postazioni informatiche e un software appositamente sviluppato per la realizzazione della banca dati; sempre presso la S.I.S.M.E.L. hanno potuto inoltre consultare gli archivi informatizzati della Società e il patrimonio librario della Biblioteca
di cultura medievale.
6. CRITERI DI COMPILAZIONE
6.1 Scelta degli autori
Gli autori scelti per questo primo volume di BISLAM sono quelli studiati negli anni più recenti
e registrati nelle prime ventuno annate di «Medioevo Latino». Sono stati inclusi anche i nomi contenuti nella sesta parte del bollettino bibliografico, dedicata allo spoglio dei cataloghi di manoscritti,
recuperando così anche autori del tutto inediti o mai studiati. Si tratta complessivamente di circa
5.300 scrittori latini attivi tra la nascita di Boezio (480 ca.) e la morte di Erasmo da Rotterdam
(1536). Oltre a coloro che hanno scritto in latino, BISLAM comprende autori la cui produzione originale fu in altre lingue, nel caso in cui essi fossero conosciuti alla latinità medievale in traduzioni
dell’epoca.
XV
INTRODUZIONE
Per gli autori nel cui corpus esistono testi pseudoepigrafi le voci sono state duplicate: sotto la voce
principale (es. Beda Venerabilis) sono elencati i contributi bibliografici segnalati in «Medioevo Latino» che riguardano le opere autentiche o la biografia dell’autore, la bibliografia sulle opere spurie
viene invece indicata in una voce a sé stante, contraddistinta dall’abbreviazione ps. (= pseudo, es. Beda
Venerabilis ps.). Quando poi l’autore di un apocrifo è noto, il nome falsificato è stato inserito nella
voce che lo riguarda (es. Lucius Fenestella ps. si trova sotto la voce del suo riconosciuto falsificatore
Andreas Dominici Floccus).
Gli pseudonimi non sono stati trattati in modo distinto dai nomi autentici. Si incontreranno
quindi le voci Turpinus e non Pseudo-Turpinus, Fredegarius e non Pseudo-Fredegarius, ecc..
Non rientrano nel repertorio gli anonimi, anche se individuati da un toponimico (es. Anonymus
Romanus); qualora però la ricerca filologica sia pervenuta ad attribuzioni certe di opere in passato ritenute adespote, le denominazioni antiquate vengono riportate come varianti del nome dell’autore
identificato (es. Anonymus Nilanti sotto la voce Ademarus Cabannensis monachus, Anonymus Ticinensis
sotto la voce Opicinus de Canistris, ecc.). Non sono stati accolti, inoltre, i semplici firmatari di documenti redatti nell’esercizio di una funzione pubblica secolare o ecclesiastica (diplomi, sentenze giudiziarie, atti notarili, documenti conciliari e sinodali, capitoli generali degli ordini religiosi, ecc.) e
neppure gli autori le cui opere sono integralmente perdute e che non sopravvivono neppure parzialmente in fonti indirette.
6.2 Scelta delle forme nominali
Poiché BISLAM raccoglie esclusivamente autori latini, le forme del nome scelte come principali
sono sempre in lingua latina. Le forme in volgare sono state incluse tra le varianti soltanto per gli
autori bilingui o tardomedievali, conosciuti in documenti d’epoca anche con nomi non latini.
Fonti delle forme nominali catalogate (principali e secondarie, latine e volgari) sono le edizioni
delle opere dei diversi autori, gli studi specifici e i repertori generali. Ogni nome è stato ulteriormente verificato sui migliori repertori disponibili.
Nella scelta delle forme nominali principali e nella selezione di quelle secondarie si è proceduto
secondo criteri filologici, linguistici e storici: le forme segnalate come principali sono quelle con le
quali gli autori erano e sono maggiormente conosciuti; tutte le varianti accettabili sono state accolte,
mentre le forme erronee (frutto di confusioni, di letture scorrette o di cattive interpretazioni delle
fonti) sono state inserite tra le varianti soltanto quando esse sono dotate di rilevanza storica.
7. CRITERI DI NORMALIZZAZIONE
Al fine di garantire l’uniformità e la reperibilità dei dati, sono stati attuati alcuni interventi di
normalizzazione. I criteri applicati sono stati elaborati a partire dalla pratica filologica e storica, nonché dalle consuetudini bibliografiche applicate in «Medioevo Latino»; in tal modo è stato possibile
ricercare le soluzioni più adeguate al materiale onomastico trattato, mantenendo la necessaria indipendenza sia dalle regole italiane di catalogazione (R.I.C.A.), sia dai diversi standard catalografici
nazionali e internazionali.
7.1 Ordinamento alfabetico
Le forme nominali principali sono sempre state ordinate secondo il seguente schema:
XVI
INTRODUZIONE
1) nome di battesimo (prenome),
2) cognomen (patronimico, toponimico, soprannome, nome di famiglia, ecc.),
3) numero ordinale (che distingue l’autore da una serie di omonimi),
4) qualifica,
5) sigla dell’ordine religioso.
Nell’ordinamento alfabetico non si è tenuto conto delle particelle (de, a, ab, ecc.) che nei nomi latini precedono il cognomen (per es. Hermannus de Runa monachus risulta ordinato come Hermannus Runa
monachus; Iohannes IV de Drazice come Iohannes Drazice 4). I nomi dei papi, degli antipapi e degli imperatori precedono nella serie onomastica tutti gli altri autori con lo stesso prenome (per es. Gregorius
XII papa precede Gregorius Ariminensis). I nomi di battesimo composti seguono la serie di quelli semplici (per es. Petrus Antonius Finariensis viene dopo Petrus Zittaviensis).
Lo schema descritto si applica anche alle forme secondarie del nome con le seguenti eccezioni: per
i nomi in lingua volgare accolti tra le forme varianti l’ordinamento seguito è:
1) cognomen, o meglio cognome (giacché in questi casi si tratta sempre del nome di famiglia),
2) nome di battesimo (prenome),
3) numero ordinale,
4) qualifica,
5) sigla dell’ordine religioso.
L’eventuale particella può essere il primo o l’ultimo elemento a seconda che faccia o meno parte
integrante del cognome (es. Di Negro Andalò e Ubaldi Angelo degli). Ai nomi latini composti da prenome e nome di famiglia lo schema applicato è duplice: sono stati registrati sia a partire dal nome
di battesimo sia a partire dal cognome (es. Donatus Acciaiolus come forma principale e Acciaiolus Donatus come forma di rimando).
7.2 Interventi sui nomi
Di fronte a nomi di battesimo attestati con diverse varianti si è cercato di adottare una sola forma
grafica, scegliendo sempre quella più frequente (es. Iohannes e non Ioannes, Johannes, Joannes, ecc.),
sono stati perciò predisposti rinvii dalle forme scartate (es. Rodulphus v. Radulphus, Willelmus v. Guillelmus, ecc.). Se due forme nominali appaiono ugualmente consuete o di difficile unificazione sono
state conservate entrambe collegando a ciascuna di esse nomi di autori esclusivamente o prevalentemente attestati in quella forma (es. Arnoldus e Arnaldus, Carolus e Karolus, Iohannes e Ieuan, ecc.); la
coesistenza di più forme grafiche per lo stesso nome è segnalata da rimandi (es. Geraldus v. etiam Gerhardus, Geraldus v. etiam Giraldus, Giraldus v. etiam Giraudus, ecc.).
Nessun intervento è stato operato sui cognomina, che ogni volta sono stati registrati conservando
le oscillazioni grafiche documentate dalle diverse fonti.
7.3 Nomi arabi
La traslitterazione dei nomi arabi non è stata condotta seguendo un unico sistema. Sebbene ci si
sia costantemente riferiti al sistema scientifico internazionale, nei casi in cui i diversi repertori e la
bibliografia testimoniano forme traslitterate secondo sistemi fonetici nazionali, queste sono state comunque accolte.
XVII
INTRODUZIONE
Anche per gli autori arabi le forme del nome indicate come principali sono state scelte di preferenza tra quelle latinizzate; tutte le volte che non sono risultate attestazioni latine dei nomi, sono
state invece privilegiate le forme più frequenti.
7.4 Qualifiche e sigle degli ordini religiosi
Fatta eccezione per le qualifiche che costituiscono parte integrante del nome e di quelle che tradizionalmente lo accompagnano (es. Matthias I Hungariae rex, Honorius Magister, Guillelmus Lucensis
episcopus, ecc.), i restanti titoli hanno la sola funzione di distinguere gli omonimi. Di conseguenza
non è possibile usare BISLAM per reperire tutti gli autori che hanno ricoperto una particolare carica
o che hanno fatto parte di un determinato ordine religioso.
8. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Ogni voce è completata dai riferimenti alle annate e ai numeri di scheda di «Medioevo Latino»
che segnalano bibliografia sull’autore o sulle sue opere. Dopo la sigla MEL sul volume a stampa si
possono leggere in grassetto i numeri di annata e in tondo, dopo i due punti, i numeri di scheda; nel
CD-ROM, cliccando sui numeri di annata che appaiono nel riquadro MEL immediatamente sotto i
nomi, vengono visualizzati i relativi numeri di scheda. La sigla SpoCa, che in alcune voci compare
al posto dei numeri di annata, significa che l’autore in questione è segnalato esclusivamente nella
parte sesta della rivista (Manoscritti da cataloghi).
Questi riferimenti bibliografici, per quanto siano mostrati in una forma estremamente concisa,
sono parte essenziale di BISLAM e la loro predisposizione ha costituito una porzione non piccola del
lavoro di preparazione del repertorio. L’inserimento dei dati bibliografici ha infatti comportato la
revisione completa della sezione Autori e testi dell’archivio di «Medioevo Latino». Di ognuna delle
circa 140.000 schede bibliografiche citate è stata verificata la pertinenza e la correttezza dei riferimenti. La verifica è stata condotta autore per autore, ciò significa che se un contributo bibliografico
attiene a più autori, esso è stato riveduto tante volte quanti sono gli autori in esso menzionati.
Un tale lavoro di revisione, oltre a garantire la correttezza delle notizie bibliografiche segnalate,
fa sì che BISLAM possa essere usato anche come indice per autore di «Medioevo Latino».
9. EDIZIONE A STAMPA E CD-ROM
Edizione a stampa e CD-ROM hanno esattamente lo stesso contenuto, vale a dire: i nomi degli
autori con tutte le varianti, le relative qualifiche, le eventuali sigle degli ordini religiosi e i riferimenti alle schede di «Medioevo Latino». Cambiano, ovviamente, le possibilità di ricerca e le modalità di visualizzazione dei dati.
Nel CD-ROM, per facilitare e velocizzare la ricerca, non sono stati inseriti caratteri speciali. Vocali e consonanti provviste di segni integrativi diversi da accenti e dieresi sono state sostituite dalle
loro corrispondenti semplici. I nomi dotati di caratteri speciali possono tuttavia essere consultati nella loro forma corretta sull’edizione a stampa.
XVIII
INTRODUZIONE
L’abbreviazione ps. (pseudo) nel volume a stampa correttamente segue la qualifica, mentre nel CDROM la precede. Questo comporta alcune discrepanze nell’ordinamento alfabetico tra le due edizioni.
L’edizione a stampa va dunque considerata di riferimento per l’ordinamento alfabetico delle forme
nominali e delle loro parti nonché per la completezza tipografica dei nomi inseriti.
10. REDATTORI E SUDDIVISIONE DEL LAVORO
Le voci sono state eleborate dai redattori secondo la seguente ripartizione:
Abaelardus Petrus-Alvisius Atrebatensis episcopus :
Amadeus Lausannensis episcopus-Azo:
B:
C:
D:
E:
F:
G:
H:
Iachintus presbyter-Iohannes de Rupescissa OFM:
Iohannes de Rus-Iohannes Duns Scotus ps.:
Iohannes Egitaniensis canonicus-Iohannes Fusoris:
Iohannes Gabriellis-Iohannes Gundisalvi Burgensis:
Iohannes Halgrinus de Abbatis Villa-Iohannes Rusbrochius:
Iohannes Russell OFM-Iohannes Stumbelensis magister:
Iohannes Tarteys –Ivo:
K:
L:
M:
N:
O:
P:
Q:
Radbodus Traiectensis episcopus-Robertus Winchelsegus:
Rodericus Cerratensis-Rusticus Helpidius:
S:
T:
U:
V:
W:
Z:
Alessandra Malquori
Roberto Gamberini
Michela Mastroianni
Roberto Gamberini
Alessandra Malquori
Michela Mastroianni
Michela Mastroianni
Lorella Badioli
Roberto Gamberini
Roberto Gamberini
Alessandra Malquori
David Matern
Rebecca Bruni
David Matern
Rebecca Bruni
Alessandra Malquori
Michela Mastroianni
Michela Mastroianni
Rossella Bardelli
Rebecca Bruni
Rossella Bardelli
Rebecca Bruni
Rossella Bardelli
Rossella Bardelli
David Matern
David Matern
Rebecca Bruni
Maria Laura Baio
Michael Bachmann
Michael Bachmann
Alessandra Malquori
Nuovi lemmi di MEL XIX:
Nuovi lemmi di MEL XX:
Nuovi lemmi di MEL XXI:
Nuovi lemmi di CDMEL:
Roberto Gamberini
Roberto Gamberini
MassimilianoBassetti
Alessandra Malquori
Correzione degli errori di informatizzazione
dell’archivio di «Medioevo Latino»:
Elisa Chiti, Federica Landi,
Lucia Pinelli, Alessia Scuor
Progettazione e revisione del CD-ROM
Roberto Gamberini
XIX
INTRODUZIONE
Realizzazione del CD-ROM
Con.Met – Connessioni Metropolitane, Prato
Traduzione dei testi del CD-ROM
José Maria Anguita Jaén (spagnolo)
Elisabeth Giansiracusa (inglese)
Hans Honnacker (tedesco)
Anna Vallaro (francese)
Traduzione inglese della prefazione
al volume a stampa
Elisabeth Giansiracusa
Coordinamento redazionale e
revisione generale dei dati
Roberto Gamberini
XX
II. GUIDA ALL’INSTALLAZIONE E ALL’USO DEL CD-ROM
Installazione del programma
Per installare CD BISLAM, selezionare dalla barra degli strumenti di Windows: Start/Impostazioni/Pannello di Controllo/Installazione applicazioni e seguire le indicazioni che compaiono sullo schermo.
1. ASPETTI GENERALI
1.1. Uso del mouse
I menu e l’avvio della ricerca possono essere attivati esclusivamente tramite il tasto sinistro del
mouse. La tastiera può essere usata alternativamente al mouse soltanto per funzioni come lo spostamento del cursore nei diversi campi e la selezione dei risultati della ricerca.
1.2. Finestre *
1.2.1. Finestra d’accesso
*
Nelle schermate: Gregorio Magno e copisti, coperta di un sacramentario (avorio, IX sec., Kunsthistorisches Museum, Wien).
XXI
GUIDA ALL'INSTALLAZIONE E ALL'USO DEL CD-ROM
Al lancio del programma si apre la finestra d’accesso che consente la selezione della lingua. Richiede, come le altre finestre, una risoluzione video minima di 800×600. Per accedere alla finestra
principale, fare clic col tasto sinistro del mouse sulla casella corrispondente alla lingua scelta, dopo
alcuni secondi il programma aprirà automaticamente la finestra di ricerca; per un accesso più rapido,
fare clic sulla parola entra. In alternativa all’uso del mouse, la lingua può essere selezionata anche
tramite i tasti ←→↑↓. Se si desidera abbandonare il programma, fare clic sulla parola esci.
1.2.2. Finestra di ricerca
È la finestra principale del programma. Può essere spostata e ridimensionata agendo sulla barra
superiore. Contiene la griglia di ricerca e, in alto a sinistra, il menu, che consente di attivare alcune
funzioni. Facendo clic sulla parola:
guida: si accede alla funzione di aiuto.
info su BISLAM: si accede alle informazioni sulla realizzazione del programma e della ricerca.
Di qui è inoltre possibile anche visualizzare la prefazione a BISLAM in formato PDF.
lingua: permette di modificare la scelta della lingua.
esci: per abbandonare il programma.
1.2.3. Altre finestre
Le altre finestre del programma, che contengono i risultati della ricerca, la visualizzazione di una
sequenza di schede (lista estesa) o di una singola scheda, si aprono mentre la finestra principale resta
in esecuzione. Sono prive della barra superiore, ma possono ugualmente essere spostate, trascinandole col tasto sinistro del mouse, e ridimensionate, trascinandone i margini o gli angoli. Per chiudere
queste finestre è necessario fare clic nel menu di ciascuna di esse sulle parole ricerca o risultati della
ricerca, che conducono alle finestre corrispondenti precedentemente aperte.
2. FUNZIONI DI RICERCA
La ricerca può essere effettuata usando singolarmente o in combinazione tra loro i campi della griglia che si trova nella finestra principale:
XXII
LA GUIDA È DISPONIBILE ANCHE NEL VOLUME A STAMPA
nome: per ottenere schede di autori a partire da una forma nominale o da una parte di essa. È possibile usare il metacarattere % che sostituisce uno o più caratteri. L’alternanza di caratteri maiuscoli
e minuscoli è indifferente.
qualifica: per ottenere schede di autori la cui forma nominale comprenda una qualifica. Cliccando
sulla freccia a destra del campo si può selezionare col mouse la qualifica desiderata, in alternativa si
possono usare i tasti ↑↓, oppure si può digitare all’interno del campo la prima lettera della qualifica
che si intende cercare: verrà visualizzata la prima qualifica che inizia con tale lettera, digitando nuovamente la stessa lettera, verranno visualizzate in ordine alfabetico tutte le qualifiche con quell’iniziale; per esempio, digitando s verrà visualizzata la qualifica scholasticus, a una successiva pressione
dello stesso tasto, comparirà la qualifica scriba, poi subdiaconus e così via.
ordine religioso: per ottenere schede di autori la cui forma nominale comprenda un ordine religioso. Cliccando sulla freccia a destra del campo si può selezionare col mouse la sigla dell’ordine religioso desiderato, in alternativa si possono usare i tasti ↑↓, oppure si può digitare all’interno del
campo la prima lettera della sigla che si intende cercare: verrà visualizzata la prima sigla che inizia
con tale lettera, digitando nuovamente la stessa lettera, verranno visualizzate di seguito tutte le sigle
con quell’iniziale; per esempio, digitando o verrà visualizzata la sigla OCarm, a una successiva pressione dello stesso tasto, comparirà la sigla OCart, poi OESA e così via.
XXIII
GUIDA ALL'INSTALLAZIONE E ALL'USO DEL CD-ROM
Sigle degli ordini religiosi
CanR = Canonicus Regularis
CRSA = Ordo Canonicorum Regularium Sancti Augustini
OCarm = Ordo Fratrum Beatae Mariae Virginis de Monte Carmelo
OCart = Ordo Cartusiensis
OESA = Ordo Fratrum Eremitarum Sancti Augustini
OFM = Ordo Fratrum Minorum
OP = Ordo Fratrum Praedicatorum
OPraem = Candidus et Canonicus Ordo Praemonstratensis
OSB = Ordo Sancti Benedicti
OSBCam = Congregatio Monachorum Eremitarum Camaldulensium Ordinis Sancti Benedicti
OSM = Ordo Servorum Mariae
SOCist = Sacer Ordo Cisterciensis
volumi MEL: per ottenere schede di autori sui quali è stata segnalata bibliografia in determinati
volumi di «Medioevo Latino». È possibile effettuare la ricerca su un singolo volume, selezionando il
pulsante = a destra del campo, oppure su una serie di volumi, selezionando il pulsante >, per effettuare la ricerca a partire da una determinata annata, oppure il pulsante < per effettuare la ricerca fino
a una determinata annata.
schede MEL: per ottenere, in combinazione col campo volumi MEL, autori segnalati in determinate schede di «Medioevo Latino»; È possibile ricercare una singola scheda , selezionando il pulsante
= a destra del campo, oppure una serie di schede, selezionando il pulsante >, per effettuare la ricerca
a partire da un determinato numero di scheda, oppure il pulsante < per effettuare la ricerca fino a un
determinato numero di scheda.
intervallo schede MEL: per ottenere, in combinazione col campo volumi MEL, autori segnalati
in determinati intervalli di schede di «Medioevo Latino». Per selezionare l’intervallo desiderato occorre digitare nei due campi i numeri di scheda entro i quali si vuole effettuare la ricerca.
Per avviare la ricerca, cliccare sul pulsante ricerca; per cancellare i parametri immessi, cliccare sul
pulsante cancella. Cliccando sul pulsante ricerca a campi vuoti, si ottiene l’elenco completo degli autori in archivio.
XXIV
LA GUIDA È DISPONIBILE ANCHE NEL VOLUME A STAMPA
Cliccando sui pulsanti ? a destra dei campi si possono ottenere suggerimenti sulle modalità di
ricerca.
3. VISUALIZZAZIONE DEI RISULTATI
3.1. Finestra delle occorrenze
Le occorrenze vengono mostrate in una nuova finestra in forma di elenco. L’elenco mostra soltanto
le forme del nome scelte come principali, quindi, se è stata ricercata una forma secondaria, come risultato verrà visualizzata la forma principale corrispondente; aprendo la scheda completa sarà possibile esaminare la forma secondaria cercata tra quelle registrate per l’autore in questione.
Per tornare alla finestra principale ed effettuare una nuova ricerca, è necessario cliccare sulla parola
ricerca nel menu della finestra.
XXV
GUIDA ALL'INSTALLAZIONE E ALL'USO DEL CD-ROM
3.2 Visualizzazione di una scheda completa
Per visualizzare una scheda completa occorre cliccare su uno dei nomi nell’elenco delle occorrenze;
dopo averlo così evidenziato, fare clic su visualizza scheda nel menu della finestra (il nome può essere
selezionato anche con i tasti ↑↓).
La scheda si aprirà in una nuova finestra.
Nel riquadro nome compare in grassetto e in carattere più grande la forma del nome considerata
principale, mentre le forme secondarie compaiono più in basso, in tondo e in corpo minore. Nel riquadro volumi MEL sono indicate le annate di «Medioevo Latino» nelle quali è stata segnalata bibliografia riguardante l’autore in questione. Selezionando un numero con il mouse (o con i tasti
←→), nel riquadro schede MEL appaiono i numeri di schede di «Medioevo Latino» che segnalano
bibliografia nel volume selezionato. Se l’autore ricercato è collegato esclusivamente a schede della
parte sesta di «Medioevo Latino» (Manoscritti da cataloghi), nel riquadro volumi MEL appare la sigla
SpoCa, mentre nel riquadro schede MEL non compare alcun numero di scheda.
Per tornare alla finestra delle occorrenze, è necessario cliccare su risultati della ricerca nel menu
della finestra.
XXVI
LA GUIDA È DISPONIBILE ANCHE NEL VOLUME A STAMPA
3.3 Visualizzazione simultanea di più schede
Per visualizzare più schede nella stessa schermata è necessario selezionare gli autori desiderati trascinando il mouse sui nomi nell’elenco delle occorrenze, oppure cliccando, in combinazione col tasto
Shift, sul primo e sull’ultimo dei nomi scelti, oppure combinando il tasto Shift con i tasti ↑↓. Una
volta selezionati i nomi, cliccare su lista estesa nel menu della finestra. Qualora non si effettui la
selezione dei nomi, verranno visualizzate le schede di tutti gli autori compresi nell’elenco delle occorrenze.
Le schede vengono mostrate in una nuova finestra.
Le forme principali del nome degli autori compaiono in grassetto e in carattere più grande, mentre
le forme secondarie compaiono immediatamente sotto, in tondo e in corpo minore. I diversi autori
sono separati da una riga orizzontale. Differentemente dalle schede complete, nella lista estesa non
sono indicati i riferimenti alle schede di «Medioevo Latino». In ogni schermata vengono visualizzati
100 autori; nel caso in cui gli autori selezionati superino questo numero, è possibile spostarsi nelle
diverse schermate usando i pulsanti collocati sotto il menu della finestra:
XXVII
GUIDA ALL'INSTALLAZIONE E ALL'USO DEL CD-ROM
>
>>
<
<<
= vai alla schermata successiva
= vai all’ultima schermata
= vai alla schermata precedente
= vai alla prima schermata
Per tornare alla finestra delle occorrenze, è necessario cliccare su risultati della ricerca nel menu
della finestra.
4. ESPORTAZIONE DEI DATI
È possibile esportare i dati in formato TXT a partire da:
a) Finestra delle occorrenze: per esportare tutte le forme principali dei nomi degli autori
trovati;
b) Scheda completa: per esportare tutte le forme del nome dell’autore visualizzato e tutti i riferimenti a «Medioevo Latino»;
c) Lista estesa: per esportare tutte le forme dei nomi del gruppo di autori visualizzati.
Per effettuare l’esportazione occorre fare clic sulla parola esporta nel menu della finestra. Si aprirà
una finestra di dialogo nella quale è necessario scegliere il nome del file da esportare e la sua destinazione (directory sul disco fisso, floppy, CD, ecc.).
Fatto questo, cliccare sul pulsante Salva, si aprirà una nuova finestra di dialogo nella quale è possibile scegliere i segni da usare per indicare le demarcazioni dei campi del database nel file esportato.
Una volta effettuata la scelta, cliccare su OK e attendere la finestra di dialogo che annuncia la fine
del processo di esportazione: fare clic sul pulsante OK per tornare alle funzioni del programma. Il
tempo necessario all’esportazione può variare da pochi secondi a diversi minuti, a seconda della quantità di dati esportati e della velocità della macchina che si sta usando.
XXVIII
LA GUIDA È DISPONIBILE ANCHE NEL VOLUME A STAMPA
5. ABBANDONO DEL PROGRAMMA
Per uscire dal programma è sufficiente cliccare sulla parola esci presente nel menu di ogni
finestra.
6. DISINSTALLAZIONE DEL PROGRAMMA
Per disinstallare CD BISLAM, selezionare dalla barra degli strumenti di Windows: Start/Programmi/CDBISLAM/Uninstall CDBISLAM e seguire le indicazioni che compaiono sullo schermo.
Roberto Gamberini
XXIX
PREFACE
A complete census of all the medieval writers who left a written trace of themselves, their
thoughts, and their time is an ambitious project. In fact, there is certainly something utopian about
it, at least for the next few decades until we have enough resources and instruments to investigate
the many manuscripts still awaiting complete description. In creating a catalogue of all known authors of the Latin Middle Ages, the BISLAM project (Bibliotheca Scriptorum Latinorum Medii Recentiorisque Aevi) is making a step in this direction.
The need for such a work grows out of the work of those who converse with medieval writers on
a daily basis: bibliographers, librarians and archivists, manuscript cataloguers. More often than not
they are forced to carry on a monologue rather than a dialogue often without even knowing for sure
the name of their interlocutor. Alongside an Alcuin, a Raban, a Bede, a Raterius, an Abelard, a
Roswitha, a Hildegarde co-exist dozens of Antonios, Benedicts, Francescoes, Gothfrieds, Gerards,
hundreds of Giovannis, Williams, Nicholases, Peters, and Thomases whose works we can read but
whose name is all we know. BISLAM aspires to provide an archive of forgotten names, of names confused by time, of names faded on the page, which nevertheless often still have much to say.
When we want to get acquainted with someone, the first thing we want to know is his or her
name and not just as a means of recognition. Above all, a name tells us something about the person
who bears it. This fact was even more important in the Middle Ages when interpretatio nominis was
common practice among learned and common people alike. Referring to St. Dominic Dante exclaimed: «Oh padre suo veramente Felice! / oh madre sua veramente Giovanna, / se, interpretata, val
come si dice!» BISLAM strives to arrive at the identity of the individuals rather than interpret their
names, so that at least a Felice is called Felice and a Giovanna Giovanna with certainty.
Current catalogues do not permit us to arrive at such an apparently easy conclusion. In fact, an
author catalogue should be more than a simple list of names; it should be a key to understanding
them. This is what BISLAM provides and its primary tool is Authors in «Medioevo Latino», which
helps identify over five thousand Medieval Latin authors. This isn’t all of them. Perhaps it’s not even
the majority. We are aware that the journey is long, but we have reached the first port of call; the
ship has spacious holds and tireless dockhands ready to continue loading.
Mauro Donnini and Claudio Leonardi
XXXI
I. INTRODUCTION
1. BISLAM: CATALOGUE OF MEDIEVAL LATIN LITERARY NAMES
Authors in «Medioevo Latino» is the first result of onomastic research conducted at the Società Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino (S.I.S.M.E.L.). Along with accompanying CD-ROM,
this first volume offers a useful tool in identifying and cataloguing Medieval Latin authors.
The catalogue is made up of lists of the various names the authors were and are known by, along
with identifying and bibliographic characteristics. It comprises some 12,500 names referring to the
almost 5,300 entries in the first twenty-one volumes of «Medioevo Latino». It should be interpreted
as an authority list, i.e., a list of authorised and uniform names, based on the most recent, reliable
bibliographies.
Individual names and all major variants based on historical, bibliographic, and philological criteria are given. In addition to the names, each entry contains a reference to the entries in «Medioevo
Latino» noting studies on the author or editions of his/her work. In this way each entry also functions
as an author index for this bibliographic bulletin.
2. THE TRANSMISSION OF MEDIEVAL LATIN AUTHORS’ NAMES
To develop a literary onomastic tool like BISLAM, we have had to deal with the problem of transmission of Medieval Latin names. This topic requires a two-fold approach: philological and historical. Philological since the fortune of a writer’s name is intimately tied to his/her work, either because
the name and the work always circulated together or because the name was added to the work as a
result of modern attribution research. Historical since the author’s self-awareness and, more generally, the recognition of his or her personality and individuality throughout the one thousand years of
what is commonly called the «Middle Ages» are inevitably involved 1.
Over the course of a millennium perspectives and attitudes on these issues have changed substantially. If the concept of individuality among the humanists of the 15th century is rather developed
1. Some works from the extensive bibliography on the topic are: A.J. Gurevic“, La nascita dell’individuo nell’Europa medievale, Bari-Roma 1996; M.-D. Chenu, Il risveglio della coscienza nella civiltà medievale, Milano 19913 (orig. ed.: L’éveil de
la conscience dans la civilisation médiévale, Montréal-Paris 1969); J.-C. Schmitt, La découverte de l’individu, une fiction historiographique?, in P. Mengal – F. Parot (ed.), La fabrique, la figure et la feinte. Fictions et statut des fictions en Psychologie,
XXXIII
INTRODUCTION
and not too different from that of the modern era, warnings against the vanity of fame and dilatatio
nominis and invitations to suppress one’s name are frequent in monastic and Patristic literature of the
High Middle Ages 2. Medieval authors avoid mentioning their name as an act of humility, an affirmation of modesty, a demonstration of respect towards a superior to whom a work is dedicated or,
like Heiricus of Auxerre (who substitutes his own name with that of St. Germanus) to insure a saint’s
protection 3. The Middle Ages lacked completely today’s fundamental concept of personal expression
and intellectual property 4. There were no professional writers who enjoyed fame and success by writing, at least not yet 5. On the contrary, anonymous works proliferate, often because the writer is addressing a small audience in an environment in which s/he is already well known and, therefore,
really has no need to introduce him or herself to the readers or the patron who commissioned the
work 6. Medieval readers were more interested in the message and function of the work rather than
the personality of the author who often remained just a name without a biography. Despite this situation, the names of medieval authors were passed down along with their writings much more frequently than might be imagined and anonymous works are certainly much fewer than those whose
paternity is known. In fact, some names are indispensable to the transmission of the message: the
auctores who make it credible and valid. The author’s name, therefore, became important only after
his/her work was recognised as authoritative. And this recognition was not so rare. It is thought that
at least ten thousand names have come down to us 7. It is not even that rare for an author to name
him/herself, not only to excuse his/her inadequacy or in some cryptic manner by means of acrostics,
mesostics, telestics, enigmas or allusions, but also to prove a clear awareness of self and position. As
Curtius points out, in writing to Peter the Venerable Peter of Poitiers assumes complete responsibility for his work, openly criticising those who do not reveal their name to avoid criticism 8.
Another important historical factor enters into the transmission of Medieval Latin authors’ names:
names were not used for individual identification in medieval society as they are used today. It is
well known that only the baptismal name was used (praenomen) in the High Middle Ages, at most
Paris 1989; C. Morris, La scoperta dell’individuo (1050-1200), Napoli 1985 (orig. ed..: The Discovery of the Individual
1050-1200, London 1972); W. Ullmann, Individuo e società nel Medioevo, Roma-Bari 19832 (orig. ed..: The Individual and
Society in the Middle Ages, Baltimore 1966).
2. Cfr. E.R. Curtius, L’indicazione del nome dell’autore nel Medio Evo, in E.R. Curtius, Letteratura europea e Medio Evo latino, ed. R. Antonelli, Florence 1992, pp. 577-580 (orig. ed.: Nennung des Autornamens im Mittelalter, in E.R. Curtius,
Europäische Literatur und lateinisches Mittelalter, Bern 1948, pp. 505-507).
3. Cfr. ibid., pp. 578-579.
4. The latter remained unknown well into the modern age when certain statutes regulated publication rights by attributing them to publishers (who often were not even required to get authorisation to reproduce and sell a work from
the author) until the promulgation of the first law addressing authorial rights: the Copyright Act of Queen Anne of
England of 1709 (An Act for the Encouragement of Learning, by Vesting the Copies of Printed Books in the Authors or Purchasers
of such Copies, During the Times Therein Mentioned).
5. It is not easy to define the figure of the professional writer in the Middle Ages. P.G. Schmidt defines as such an
author who lived exclusively or prevalently on writing and notes two examples in Henry of Avranches and Christine de
Pizan (Perché tanti anonimi nel Medioevo? Il problema della personalità dell’autore nella filologia mediolatina, «Filologia mediolatina» 6/7 [1999-2000], pp. 1-8, esp. 5).
6. Ibid., p. 7.
7. The overall number of authors derives from an approximation conducted on the basis of data in the BISLAM
Project database comprising 5,300 authors in the first volume (Authors in «Medioevo Latino») and authors currently under
study to be included in the second volume.
8. Cfr. E.R. Curtius, art. cit. (note 2), p. 579.
XXXIV
INTRODUCTION
associated with a cognomen indicating where the person came from or describing a characteristic (patronymic, toponym, nick-name, etc.) The cognomen was not a stable element, varying according to the
environment in which the author lived and worked or the interlocutors whom s/he addressed. Family
names come into use only in the central period of the Middle Ages and in various ways depending
on the geographical area. In fact there was no form of general, institutionalised, regulated, and systematic name registration such as we have today. Therefore, a name as such had little meaning in
the Middle Ages and this weakness is reflected in the corresponding lack of respect used by the copyists. Much more than any other textual element, names are deformed, modified, even cancelled or
substituted, especially when the author referred to is not particularly famous or authoritative. In addition, names are subject to spelling modifications depending on the phonetic variants they take on
in different European languages. Misunderstandings occur frequently if the source language of a
name is very different from the scribe’s. This is the case, for example, with Celtic and Anglo-Saxon
names, so irksome for continental copyists, especially Romance language speakers. Such variable and
fragile onomastic material ends up making identification of medieval authors particularly difficult.
With the advances of onomastic science in hand, we must also turn our attention to how literary
texts and documents were transmitted, since this largely determines how names were altered. In fact,
source evidence and research methods vary according to whether we are dealing with direct or indirect transmission. In most cases the author’s name is transmitted indirectly; i.e., in some way beyond
the author’s control – by the scribe who copies his/her work or the rubricator, by other authors who
mention the work in their own, by archival documents or by printers or early publishers. In these
cases we have to evaluate the relationship between the manuscripts containing attributions or verify
the reliability of sources. If the name is derived from an autograph manuscript or from forms not
usually subject to orthographic changes by copyists (such as, for example, the acrostic), the situation
is only apparently simpler. An author may happen to sign in different ways, adding, removing or
altering parts of his/her name and following different orthographic conventions. An emblematic
case is the jurist Irnerius who has left many original documents signed in his capacity as judge. He
uses various forms of his name indiscriminately (Wernerus, Gernerius, Garnerius, etc.) However, when
his name is transmitted indirectly; for example, via glosses or legal history, he is always called Irnerius (or Yrnerius) 9.
3. ORGANISATIONAL REQUIREMENTS
The fact that the same person may be indicated in manuscripts by several forms of the same name,
often very different from each other, is a consequence of such a pervasive, varied, and remote tradition as that of Medieval Latin texts. Homonymy is a still more serious problem caused by the incon-
9. Cfr. E. Spagnesi, Wernerius Bononiensis iudex. La figura storica d’Irnerio (Accademia toscana di scienze e lettere
«La Colombaria». Studi, 16), Firenze 1970, passim. Another name again is associated with his theological work: Guarnerius iuris peritissimus (cfr. Wilhelmus Lucensis, Comentum in tertiam ierarchiam Dionisii que est de divinis nominibus, ed. F.
Gastaldelli [Corpus philosophorum medii aevi. Testi e studi, 3], Firenze 1983, pp. XLVII-LIX [now in F. Gastaldelli,
Scritti di letteratura, filologia e teologia medievali {Collectanea, 12}, Spoleto 2000, pp. 357-369]; Guarnerius Iurisperitissimus, Liber divinarum sententiarum, ed. G. Mazzanti, praef. A. Padoa Schioppa [Testi, studi, strumenti, 14], Spoleto 1999;
E. Spagnesi, Irnerio teologo, una riscoperta necessaria, «Studi Medievali» s. III, 42 [2001], pp. 325-379).
XXXV
INTRODUCTION
sistency of onomastic tradition and general medieval lack of interest in the identity of writers. This
phenomenon is somewhat widespread and intractable given the fact that the generalised lack of biographical details makes distinctions between different individuals particularly difficult. Therefore,
modern research has focussed on the need to overcome the evident incommunicability of medieval
authors by attempting to establish their identities and link them firmly to their biographies and
works 10.
By attempting to categorise the Middle Ages in ways more comprehensible to the modern mentality, this enormous organisational task also reveals a practical motivation: the vast number of Medieval Latin authors is extremely difficult to master simply because the numerous problems of
identification remain in large part unresolved.
The manuscript patrimony is far from being completely catalogued and new editions with accompanying literary-historical studies are still few in proportion to the bulk of extant material. While
seemingly scant in number, the successes of Medieval Latin philology and literary history are substantial. Each year new authors are recognised and new attributions are upheld by sheer hard work,
while old certainties collapse. Therefore, the extent of our knowledge of Medieval Latin authors
changes and grows rapidly with the result that the great reference works are quickly out-dated.
Bibliographers, philologists, historians and cataloguers alike need to be able to count on a reliable
author census 11, a tool that would be more than a simple list, an authoritative source for resolving
the frequent and often intricate problems of identification 12.
4. EXTANT CATALOGUES
Up-to-date, authoritative catalogues of Medieval Latin authors are not lacking by any means, although the greater part is devoted to limited groups of authors, selected according to nationality,
religious order, profession, historical period and other criteria. The census and identification of all
Latin writers of the Middle Ages, along with the necessary biographical and bibliographical studies,
seem an arduous task, difficult to complete in a reasonable time for a single scholar or a small research group.
The following are examples of some of the tools available: the catalogue of British and Irish writers edited by Richard Sharpe 13, Dominican writers by Thomas Kaeppeli 14, the Clavis Patrum Lati-
10. Richard Sharpe has dealt with this topic recently in his Titulus. Identifying Medieval Latin Texts. An Evidence-Based
Approach (Brepols Essays in European Culture, 3), Turnhout 2003.
11. John Francis Macey has advanced some methodological proposals underscoring the importance of an authoritative list of Medieval Latin authors for librarianship and archival use. (The Cataloging of Medieval Names: A Definition of
the Problem and a Proposed Solution, Diss. University of Pittsburgh 1974).
12. R. Gamberini also addressed this topic in his contribution: Gli autori latini del Medioevo: authority list e authority
file, at the conference Authority Control. Definition and International Experiences, Florence, February 10-12, 2003 to be published in the conference proceedings as: La compilazione di un’authority list degli autori mediolatini: obiettivi, questioni di
metodo e risultati (The Compilation of an Authority List of Medieval Latin Authors: Objectives, Methodological Issues and Results).
13. R. Sharpe, A Handlist of the Latin Writers of Great Britain and Ireland before 1540 (Publications of The Journal of
Medieval Latin, 1), Turnhout 1997, updated with the volume of additions and corrections: Additions and Corrections
(1997-2001), Turnhout 2002.
14. T. Kaeppeli, Scriptores ordinis praedicatorum medii aevi, Roma 1970-1994.
XXXVI
INTRODUCTION
norum (including authors from the III to VIII centuries) 15, the Clavis of French authors up to the X
century, now in its second volume 16, the catalogue of texts and magister of the Department of Arts in
Paris edited by Olga Weijers 17 (soon to be completed), the encyclopaedia of Medieval German
literature 18, the catalogue of authors of the Iberian Late Middle Ages 19, the Encyclopaedia of the
Popes 20, the two catalogues edited by Charles H. Lohr on Aristotelian commentators of the Middles
Ages and Renaissance 21, the catalogue of sermons edited by Johannes Baptist Schneyer 22, the new edition (now up to the letter P) of the catalogue of Medieval historical sources by August Potthast published by the Istituto Storico Italiano per il Medio Evo 23. In addition, it is worth noting works on more
specific topics, such as the Repertorio della cronachistica emiliano-romagnola 24 and the Repertorium der Artes
dictandi des Mittelalters by Franz Josef Worstbrock 25, along with those of more general application such
as national biographical dictionaries, which are generally precise and informative but have protracted
publication schedules. This is the case of the Dizionario biografico degli Italiani 26, begun in 1960 and
now up to the letter G, or the Dictionnaire de biographie française 27, begun in 1933 and now up to the
letter L. This is also the case for encyclopaedic works like the Dictionnaire d’histoire et de géographie
ecclésiastiques 28, begun in 1912 and now up to K; the Dictionnaire de spiritualité 29, begun in 1937 and
completed in 1995; Catholicisme 30, begun in 1947 and completed in 2000. On the other hand, the Lexikon des Mittelalters 31 was completed in a relatively short time – twenty-one years from 1977 to 1998.
As stated above, few of these research projects have aimed to catalogue all of the authors of the
Latin Middle Ages. The most recent of these has worked under the auspices of SISMEL and issued
the Compendium Auctorum Latinorum Medii Aevi (C.A.L.M.A.) 32 that began publication in 2000 and
15. Clavis Patrum Latinorum, cur. E. Dekkers - Ae. Gaar, Turnhout 19953.
16. Clavis scriptorum Latinorum medii aevi. Auctores Galliae 735-987, ed. M.-H. Jullien - F. Perelman, I, Abbo Sangermanensis-Ermoldus Nigellus, Turnhout 1994; II, Alcuinus, Turnhout 1999.
17. O. Weijers, Le travail intellectuel à la Faculté des arts de Paris. Textes et maîtres (ca. 1200-1500), Turnhout 1994-.
18. Die deutsche Literatur des Mittelalters. Verfasserlexikon, ed. K. Ruh, Berlin 1978-2001.
19. HISLAMPA. Hispanorum index scriptorum Latinorum medii posteriorisque aeui. Autores latinos peninsulares da época dos
descobrimentos (1350-1560), ed. M.C. Díaz y Díaz et alii, Lisboa 1993.
20. Enciclopedia dei Papi, Roma 2000.
21. C.H. Lohr, Medieval Latin Aristotle Commentaries in «Traditio» 23 (1967), pp. 313-413 (A-F), 24 (1968), pp. 149265 (G-I), 26 (1970), pp. 135-216 (J), 27 (1971), pp. 251-351 (J-M), 28 (1972), pp. 281-396 (N-Ri), 29 (1973) pp.
93-197 (Ro-W), 30 (1974), pp. 119-44 (supplementary authors); Addenda et corrigenda in «Bulletin de philosophie
médiévale» 14 (1972), pp. 116-26; C.H. Lohr, Latin Aristotle Commentaries. II, Renaissance Latin Aristotle Commentaries,
Firenze 1988.
22. J.B. Schneyer, Repertorium der lateinischen Sermones des Mittelalters für die Zeit von 1150-1350. Beiträge zur Geschichte
der Philosophie und Theologie des Mittelalters, Münster 1969-1990.
23. Repertorium fontium historiae medii aevi, primum ab Augusto Potthast digestum nunc cura collegii historicorum e pluribus
nationibus emendatum et auctum, Roma 1962-.
24. Repertorio della cronachistica emiliano-romagnola (secc. IX-XV), ed. B. Andreolli et alia, Roma 1991.
25. F.J. Worstbrock, Repertorium der Artes dictandi des Mittelalters. I, Von den Anfängen bis 1200, München 1992.
26. Dizionario biografico degli Italiani, Roma 1960-.
27. Dictionnaire de biographie française, Paris 1933-.
28. Dictionnaire d’histoire et de géographie ecclésiastiques, Paris 1912-.
29. Dictionnaire de spiritualité, Paris 1937-1995.
30. Catholicisme, hier, aujourd’hui et demain, Paris 1947-2000.
31. Lexikon des Mittelalters, München 1977-1998.
32. C.A.L.M.A. Compendium Auctorum Latinorum Medii Aevi (500-1500), ed. M. Lapidge - G.C. Garfagnini - C. Leonardi, Firenze 2000-.
XXXVII
INTRODUCTION
is now up to the fourth number (last entry: Augustinus de Obernalb). This catalogue contains general
bibliographical details on each author and a list of works with relevant bibliography. However, this
is a work of meticulous scholarship, which will take several more years to complete.
There are three complete general catalogues of recent publication, all in the form of authority lists:
the Clavis Scriptorum Graecorum et Latinorum 33, the Dizionario delle opere classiche 34, and the Personennamen des Mittelalters 35. The first, edited by Rodrigue LaRue, is a list of authors from Ancient times
to the Middle Ages with name variants, a brief bibliography of reference works and indication of the
literary genres used by each author. Innovative in organisation and praiseworthy for the number of
authors included, the work contains an unfortunate choice of bibliographic entries that are often antiquated and unreliable. Consequently, the identification of authors is seriously inadequate and misleading. Name and spelling standardisation criteria are also often debatable. However, the
application of norms to the onomastic material is applied uniformly in the other two catalogues cited: the first edited by Vittorio Volpi and based on the Regole italiane di catalogazione per autori
(R.I.C.A.) 36 and the second issued by the Bayerische Staatsbibliothek using standards devised expressly for medieval authors and compiled using the bibliographic cataloguing results developed by
the Bavarian library system. Nevertheless, in their general orientation toward formalistic aspects of
cataloguing, these two tools are also weak in the areas of historical and philological scholarship, leave
issues of identification unaddressed and unresolved, and purport to be simple archives of standardised forms rather than specialised catalogues 37.
5. BISLAM OBJECTIVES AND METHODS
The aim of the BISLAM project is to develop a reliable and reasonably complete author catalogue.
This can only be achieved by addressing the identification problems associated with Medieval Latin
authors one by one and trying at each turn to provide scholarly solutions. A further objective is the
standardisation of onomastic material. This has been defined as we go rather than carried out a priori
using already established standards by drawing on the experience of «Medioevo Latino» and taking
into account the elements essential to a recognition of the authors. Each entry has been submitted
33. Clavis Scriptorum Graecorum et Latinorum. Répertoire des auteurs grecs et latins, ed. R. LaRue, with G. Vincent - B. StOnge, Trois-Rivières, Université de Québec, 1985.
34. Vittorio Volpi, DOC. Dizionario delle opere classiche. Intestazioni uniformi degli autori, elenco delle opere e delle parti componenti, indici degli autori, dei titoli e delle parole chiave della letteratura classica, medievale e bizantina, Milano 1994.
35. Published in two editions: the first in 1989 (Personennamen des Mittelalters. PMA. Ansetzungs- und Verweisungsformen gemäß den RAK. Erarbeitet von der Bayerischen Staatsbibliothek [Regeln für die alphabetische Katalogisierung.
RAK, 6] Wiesbaden 1989) and the second, with an enlarged number of authors and some accompanying bibliographic
information, in 2000 (Personennamen des Mittelalters. Nomina Scriptorum Medii Aevi. PMA. Namensformen für 13000 Personen gemäß den Regeln für die Alphabetische Katalogisierung [RAK]. Redaktionelle Bearbeitung C. Fabian. Zweite erweiterte
Ausgabe, München 2000).
36. Regole italiane di catalogazione per autori, published by the Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche
italiane e per le informazioni bibliografiche (ICCU), Roma 1979.
37. Cfr. C. Fabian, Personennamen des Mittelalters – PMA. Reflexionen zu einem langjährigen Normdateiprojekt der Bayerischen Staatsbibliothek, «Bibliotheksforum Bayern» 28 (2000), pp. 33-54, esp. p. 53: «Es muss auch festgehalten werden, dass eine Normdatei keine Enzyklopädie und kein Lexikon ist und keineswegs mit demselben Aufwand erstellt
werden darf».
XXXVIII
INTRODUCTION
to thorough literary-historical evaluation from the most recent, reliable primary and secondary bibliography to the verification (when necessary) of manuscript content. Further, the scholarly methods
of Medieval Latin philology, certainly the most appropriate for the objects under study, have been
applied to the examination of onomastic material. BISLAM purports then to be an authentic historico-literary catalogue, enlarged with references to the bibliographic entries published in first twentyone years of «Medioevo Latino» rather than a simple list of names.
Therefore, BISLAM does not apply the methodology common to most onomastic scholarship. As a
result, this first volume has little in common with name catalogues strictly speaking, which are collections of names published directly from the source documents. The BISLAM data is filtered and authenticated by philological studies. Thorough bio-bibliographic research has been conducted on each
author - the collection of the greatest number of occurrences of a name, the verification of each form in
general catalogues and in specific bibliography, in addition to the checking of all bibliographic detail
in «Medioevo Latino». The contributions to «Medioevo Latino» have become the primary bibliographic foundation for the BISLAM entries. And this is a considerable foundation made up of some
140,000 studies and editions with numbered references to the «Medioevo Latino» entries.
The research phase of the project has taken four years and been carried out by an editorial board
composed of ten specialists in various areas of Medieval Studies who have worked at the SISMEL
headquarters in the Charterhouse of Florence. They were able to work with information systems developed especially for the organisation of databases. In addition, they have been able to consult the
online archives of SISMEL and the collection of the Library of Medieval Culture.
6. COMPILATION CRITERIA
6.1 Choice of authors
Ror this first BISLAM volume we have selected those authors most recently researched and registered in the first twenty-one years of «Medioevo Latino». The names contained in the sixth part of
the bibliographic bulletin devoted to the culling of manuscript catalogues have been included thereby adding authors who have never been published or studied. This involves some 5,300 Latin authors active between the birth of Boethius (c. 480) and the death of Erasmus of Rotterdam (1536).
In addition to those who wrote in Latin, BISLAM includes authors whose original works are in other
languages and who were recognized by the Medieval Latin tradition through contemporary translations.
For those authors whose corpus includes pseudepigraphs, there are two entries. Under the main
name (ex. Beda Venerabilis) the contributions relevant to authenticated works or the author’s biography entered in «Medioevo Latino» are listed, while bibliography on spurious works is indicated in
a separate entry along with the abbreviation ps. (= pseudo, ex. Beda Venerabilis ps.) However, when the
author of an apocryphal work is known, the falsified name has been entered under the entry for the
real author (ex. Lucius Fenestella ps. is found under the entry of his falsifier Andreas Dominici Floccus).
Pseudonyms have been treated no differently from real names, so we find entries under Turpinus
rather than Pseudo-Turpinus, Fredegarius rather than Pseudo-Fredegarius, etc.
We have not included anonymous authors, even if their names are accompanied by a toponym (ex.
Anonymus Romanus). However, where philological research has uncovered indisputable attributions
XXXIX
INTRODUCTION
of works previously thought to be of unknown authorship, the older names have been entered as
name variants of recognised authors (ex. Anonymus Nilanti under Ademarus Cabannensis monachus,
Anonymus Ticinensis under Opicinus de Canistris, etc.). Furthermore, signatories of documents written
during the exercise of a lay or ecclesiastical function (diplomas, court sentences, notary acts, council
and synod documents, chapters of religious orders, etc.) are not included in the catalogue. Equally,
authors whose entire body of work has been lost and of which there are no surviving examples in
indirect sources have been left out.
6.2 Choice of forms of names
Since BISLAM references only Latin authors, the principal forms of the names chosen are always
in Latin. Forms in vernacular languages have been included among the variants only for bilingual
and Late Medieval authors also known in documents of the period by their non-Latin names.
Editions of the works of the different authors, specific studies, and general catalogues are the
sources for the catalogued forms of names (principal and secondary, Latin and vernacular.) Each
name has been double-checked in the major specialised catalogues available.
We have chosen principal forms of names and selected secondary forms according to philological,
linguistic, and historical criteria. Forms indicated as principal are those by which the authors were
and are generally known. All acceptable variants have been included, while erroneous forms (due to
confusion, false readings, or mistaken interpretation of sources) have been inserted among the variants only when they have some historical relevance.
7. STANDARDISATION CRITERIA
Some standardisation has been applied in order to insure uniformity in and accessibility to the
data. We have used criteria developed in accordance with philological and historical practice, in addition to the bibliographic conventions used in «Medioevo Latino.» In this way we have been able
to find the most appropriate solutions to the problems proposed by onomastic material, while maintaining the necessary independence from both Italian cataloguing rules (R.I.C.A.) and the various
national and international cataloguing standards.
7.1 Alphabetical order
The principal forms of names are always entered in the following manner:
1) baptismal name (praenomen)
2) cognomen (patronymic, toponymic, nick-name, family name, etc.)
3) ordinal number (to distinguish the author from a series of homonyms or namesakes)
4) rank
5) abbreviation of religious order
In the alphabetical ordering we have disregarded particle words (de, a, ab, etc.) which precede the
cognomen in Latin names (for ex. Hermannus de Runa monachus is entered as Hermannus Runa monachus;
Iohannes IV de Drazice as Iohannes Drazice 4). Popes’, anti-Popes’ and emperors’ names precede all other authors of the same praenomen (for ex. Gregorius XII papa precedes Gregorius Ariminensis.) Compound baptismal names follow the list of simple names (for ex. Petrus Antonius Finariensis comes after
Petrus Zittaviensis).
XL
INTRODUCTION
This same order applies to secondary names with the following exceptions. Vernacular names included in the list of variants are entered as follows:
1) cognomen, or surname (given that in these cases the cognomen is always the family name)
2) baptismal name (praenomen)
3) ordinal number
4) rank
5) abbreviation of religious order
Particle words may be either the first or last element in the entry depending on whether they form
an integral part of the surname or not (ex. Di Negro Andalò and Ubaldi Angelo degli). Latin names
composed of a praenomen and a cognomen are entered twice: by baptismal names and by cognomen (ex.
Donatus Acciaiolus as the principal form and Acciaiolus Donatus as the secondary form).
7.2 Revision of names
In the case of baptismal names with different variants we have tried to adopt a single written form
by choosing the most common form (ex. Iohannes rather than Ioannes, Johannes, Joannes, etc.) Discarded forms have been cross-referenced (ex. Rodulphus v. [cf.] Radulphus, Willelmus v. [cf.] Guillelmus, etc.)
If two forms appear to be equally common or difficult to join, both forms have been retained and
connected to the names of authors exclusively or prevalently known by that form (ex. Arnoldus and
Arnaldus, Carolus and Karolus, Iohannes and Ieuan, etc.). The co-existence of more than one written
form of the same name has been cross-referenced (ex. Geraldus v. etiam [cf. also] Gerhardus, Geraldus
v. etiam [cf. also] Giraldus, Giraldus v. etiam [cf. also] Giraudus, etc.).
Cognomina have not been changed in any way. All documented written variations have been preserved in each entry.
7.3 Arabic names
No one system has been adopted for the transliteration of Arabic names. Although we have made
constant reference to international conventions, variations have been included in cases where various
catalogues and bibliographies show transliterations according to national phonetic systems.
The principal forms of Arabic names have been chosen among the Latinised versions. Where there
is no Latin form of a name, the most common form of the name has been entered instead.
7.4 Ranks and abbreviations of religious orders
With the exception of titles forming an integral part of a name and traditionally attached to a
name (ex. Matthias I Hungariae rex, Honorius Magister, Guillelmus Lucensis episcopus, etc.,) titles serve
only to distinguish between homonyms or namesakes. Therefore, BISLAM cannot be used to search
all authors who filled a certain position or role or were members of a given religious order.
8. BIBLIOGRAPHIC REFERENCES
Each entry is referenced with the «Medioevo Latino» year and entry number indicating bibliography on the author and his/her works. After the abbreviation MEL in the printed volume you will
XLI
INTRODUCTION
see the year in bold and, after the colon, the entry number in Roman type. By clicking on a year in the MEL field just below the names on the CD-ROM - you can view the corresponding entry
numbers. The abbreviation SpoCa (which appears in place of the year for some entries) means that
the author in question is entered only in the sixth part of the journal (Manoscritti da cataloghi).
As an essential part of BISLAM these concise bibliographic references and their organisation make
up a large part of the preparation of the catalogue. The insertion of bibliographic data required the
complete revision of the Autori e testi section of the «Medioevo Latino» archive. The relevance and
accuracy of the information of each of the roughly 140,000 bibliographic entries has been checked.
This review was conducted author by author with the result that, if a bibliographic entry pertains
to more than one author, it was checked as many times as there are authors mentioned in it.
In addition to insuring the accuracy of bibliographic information, this kind of verification means
that BISLAM may also be used as an author index for «Medioevo Latino».
9. PRINT COPY AND CD-ROM
The hard copy and the CD-ROM contain exactly the same content, i.e.: author names and all variants, ranks and titles, abbreviations of religious orders, and references to the entries in «Medioevo
Latino». Naturally the research possibilities and methods for viewing the data change.
To facilitate and accelerate research special characters have not been inserted in the CD-ROM.
Vowels and consonants with diacritic marks other than accents and umlauts have been substituted
with correspondingly simplified characters. Names containing special characters may nontheless be
consulted in their correct form on the hard copy.
The abbreviation ps. (pseudo) follows the rank in the hard copy, while it precedes it on the CDROM. This has led to some discrepancies in the alphabetical order between the two editions.
Therefore, the hard copy should be considered the reference for the alphabetical order of the names
and parts of names and for the accuracy of the names inserted.
10. SPECIALISTS AND FIELDS OF SPECIALISATION
Entries for the fields listed below have been edited by the following specialists:
Abaelardus Petrus-Alvisius Atrebatensis episcopus :
Amadeus Lausannensis episcopus-Azo:
B:
C:
D:
E:
F:
G:
H:
Iachintus presbyter-Iohannes de Rupescissa OFM:
Iohannes de Rus-Iohannes Duns Scotus ps.:
Iohannes Egitaniensis canonicus-Iohannes Fusoris:
Iohannes Gabriellis-Iohannes Gundisalvi Burgensis:
Alessandra Malquori
Roberto Gamberini
Michela Mastroianni
Roberto Gamberini
Alessandra Malquori
Michela Mastroianni
Michela Mastroianni
Lorella Badioli
Roberto Gamberini
Roberto Gamberini
Alessandra Malquori
David Matern
Rebecca Bruni
XLII
INTRODUCTION
Iohannes Halgrinus de Abbatis Villa-Iohannes Rusbrochius:
Iohannes Russell OFM-Iohannes Stumbelensis magister:
Iohannes Tarteys –Ivo:
K:
L:
M:
N:
O:
P:
Q:
Radbodus Traiectensis episcopus-Robertus Winchelsegus:
Rodericus Cerratensis-Rusticus Helpidius:
S:
T:
U:
V:
W:
Z:
David Matern
Rebecca Bruni
Alessandra Malquori
Michela Mastroianni
Michela Mastroianni
Rossella Bardelli
Rebecca Bruni
Rossella Bardelli
Rebecca Bruni
Rossella Bardelli
Rossella Bardelli
David Matern
David Matern
Rebecca Bruni
Maria Laura Baio
Michael Bachmann
Michael Bachmann
Alessandra Malquori
New authors of MEL XIX:
New authors of MEL XX:
New authors of MEL XXI:
New authors of CDMEL:
Roberto Gamberini
Roberto Gamberini
Massimiliano Bassetti
Alessandra Malquori
Computer error revision in
«Medioevo Latino» Archive:
Elisa Chiti, Federica Landi,
Lucia Pinelli, Alessia Scuor
CD-ROM design and revision
Roberto Gamberini
CD-ROM programming
Con.Met – Connessioni Metropolitane, Prato
CD-ROM text translation
José Maria Anguita Jaén (Spanish)
Elisabeth Giansiracusa (English)
Hans Honnacker (German)
Anna Vallaro (French)
Preface of print edition (English)
Elisabeth Giansiracusa
Editorial coordination and general
revision of data
Roberto Gamberini
XLIII
II. GUIDE TO INSTALLATION AND USE OF THE CD-ROM
Programme Installation
To install CD BISLAM, select the Windows tool bar: Start / Settings / Control Panel / Add & Remove
Programs and follow the instructions on the screen.
1. GENERAL CHARACTERISTICS
1.1. Using the mouse
Menus can be accessed and searches initiated with the left-hand button on the mouse only. The
keyboard can be used as an alternative to the mouse only for functions such as moving the cursor in
different fields and selecting search results.
1.2. Windows*
1.2.1. Access window
* In the screenshots: Gregory the Great and Scribes, binding from a sacramentary (ivory, 9th cent., Kunsthistorisches
Museum, Wien).
XLV
GUIDE TO INSTALLATION AND USE OF THE CD-ROM
When the programme is launched, a window opens allowing you to select the language you want
to work in. Like the other windows, this requires a minimum 800×600 video resolution. To access
the main window click on the box corresponding to the language choice with the left-hand button
on the mouse. After a few seconds the programme will automatically open the search window. For
a quick search click on enter. You can also choose the language by using the ←→↑↓ keys instead
of using the mouse. If you want to leave the programme, click on exit.
1.2.2. Search window
The main window of the programme. It can be moved or modified by clicking on the upper bar.
It contains the search options and, in the upper left-hand corner, the menu allowing you to choose
a number of functions. By clicking on:
help: you enter the help menu.
credits: you access information about the development of the programme and of the research.
You can also view the preface to BISLAM in PDF format.
language: allows you to choose the language you want to work in.
exit: to leave the programme.
1.2.3. Other windows
The other windows of the programme - search results, complete list of entries or individual entries
- can be opened while the main window is open. These windows have no upper bar but can be moved
with a left click of the mouse and modified by moving the edges of the frame or the corners. Click
in the menu of each one on search or search results to close the windows. This will return you to
windows opened previously.
2. SEARCH FUNCTIONS
You can use one or more options in the main window to search.
name: to obtain a list of authors starting with the complete name or part thereof. You can use the
wildcard character % to substitute one or more characters. Since the search function is not case sensitive upper or lower case characters may be used.
XLVI
THE GUIDE IS AVAILABLE ALSO IN THE PRINTED VOLUME
rank: to obtain a list of authors whose name includes a rank. By clicking on the arrow to the right
of the field you can select a given rank. Otherwise you can use the keys ↑↓. You can also type the
first letter of the attribute you want to look for in the field. By typing in the same letter again, you
can view all the ranks beginning with that letter in alphabetical order. For example, when you type
in s, you will call up the attribute scholasticus. By typing the same key again, you will call up scriba,
then subdiaconus, etc.
religious order: to obtain a list of authors whose name includes a religious order. By clicking on
the arrow to the right of the field you can select a given religious order by abbreviation. Otherwise
you can use the keys ↑↓. You can also type the first letter of the abbreviation you are looking for in
the field. By typing in the same letter again you can view all the abbreviations beginning with that
letter in alphabetical order. For example, when you type in o, you will call up Ocarm. By typing the
same key again, the abbreviation Ocart will appear, then OESA, etc.
XLVII
GUIDE TO INSTALLATION AND USE OF THE CD-ROM
Abbreviations of religious orders
CanR = Canonicus Regularis
CRSA = Ordo Canonicorum Regularium Sancti Augustini
OCarm = Ordo Fratrum Beatae Mariae Virginis de Monte Carmelo
OCart = Ordo Cartusiensis
OESA = Ordo Fratrum Eremitarum Sancti Augustini
OFM = Ordo Fratrum Minorum
OP = Ordo Fratrum Praedicatorum
OPraem = Candidus et Canonicus Ordo Praemonstratensis
OSB = Ordo Sancti Benedicti
OSBCam = Congregatio Monachorum Eremitarum Camaldulensium Ordinis Sancti Benedicti
OSM = Ordo Servorum Mariae
SOCist = Sacer Ordo Cisterciensis
volumes MEL: to search authors entered in the bibliographic records of specific volumes of «Medioevo Latino». You can search by selecting the following options to the right of the field: = for individual volumes, > for a series of volumes from a given year on, < for volumes up to a given year.
entries MEL: to search authors in specific entries of «Medioevo Latino» together with the volumes MEL field. You can search by selecting the following options to the right of the field: = for a
single entry, > for entries from a given number on, < for entries up to a given number.
series of entries MEL: to search authors entered in given intervals of «Medioevo Latino» together with the volumes MEL field. To select a given interval enter in the two fields the numbers of the
entries between which you want to search.
To start the search click on search. To cancel selected parameters click on reset. By clicking on
search without parameters, you will call up the complete list of all authors in the archive.
XLVIII
THE GUIDE IS AVAILABLE ALSO IN THE PRINTED VOLUME
By clicking on the ? button to the right of the fields you can get help on how to search.
3. VIEWING RESULTS
3.1. Search results window
The results are listed in a new window. The list displays only the primary forms of the names.
Thus, if a secondary form was searched, the results would be displayed using the corresponding primary form. By opening the complete entry you can examine the secondary form among those called
up for the author in question.
To return to the main window and begin a new search, click on search.
3.2 Viewing a complete entry
To view a complete entry click on one of the names in the search results list. After calling it up,
click on show entry in the menu of the window (the name can also be selected with the ↑↓ keys).
XLIX
GUIDE TO INSTALLATION AND USE OF THE CD-ROM
The entry will open in a new window.
In the name field what is considered the primary form of the name appears in bold and larger
characters, while the secondary forms appear lower down, in Roman type and smaller characters. In
the volumes MEL field the years of «Medioevo Latino» indicating bibliography pertaining to the
author in question appear. In the entries MEL field, the numbers of entries in «Medioevo Latino»
containing bibliography in the chosen volume appear by selecting a number with the mouse (or with
the ←→ keys). If the author in question is connected only with entries in the sixth part of «Medioevo Latino» (Manoscritti da cataloghi), the abbreviation SpoCa appears in the volumes MEL field,
while in the entries MEL field an entry number does not appear.
To return to the search results window, click on search results.
3.3 Simultaneous viewing of more than one entry
To view more than one entry on the screen select the authors you want and move the cursor over
the names in the search results list or click on the first and last names selected in combination with
the Shift key or use the Shift key in combination with the ↑↓ keys.
L
THE GUIDE IS AVAILABLE ALSO IN THE PRINTED VOLUME
Once you have selected the names, click on extended list. If you do not select names, all the
names in the search results list will come up on the screen.
The entries will come up in a new window.
The primary forms of the authors’ names appear in bold and in larger characters, while the secondary forms appear just below in Roman type and smaller characters. A horizontal line separates
the different authors. Unlike the complete entries, the complete list does not refer to entries in «Medioevo Latino». Each screen calls up 100 authors. If you select more than 100 authors, you can
change screens by using the options just below the menu:
>
>>
<
<<
= go to the next screen
= go to the last screen
= go to the previous screen
= go to the first screen
To return to the search results window, click on search results.
LI
GUIDE TO INSTALLATION AND USE OF THE CD-ROM
4. DATA EXPORT
To export data in TXT format from:
a) Search results window: to export all primary forms of the names of authors consulted.
b) Complete entry: to export all forms of the name of an author called up and all the references
to «Medioevo Latino».
c) Extended list: to export all forms of the names of a group of authors called up.
To export data click on save in the menu of the window. When the pop-up window opens type
in a name for the file you want to export and where you want to move it (hard disk directory, floppy,
CD, etc.).
Then click on Save. A new pop-up window will open allowing you to select the database field
separators in the exported file. When you have made your choice, click on OK and wait for the popup window to complete exporting. Click on OK to return to the programme functions. Export time
may vary from a few seconds to several minutes depending on the quantity of data to export and the
speed of the computer you are using.
5. TO QUIT PROGRAMME
Click on exit to leave the programme.
6. TO UNINSTALL PROGRAMME
To uninstall CD BISLAM select Start / Programs / CDBISLAM / Uninstall CDBISLAM in the
Windows tool bar and follow the instructions on the screen.
Roberto Gamberini
LII
Scarica

BISLAM I - Die Bayerische Staatsbibliothek