COME ACCOGLIERE RESPONSABILMENTE UN AMICO A 4 ZAMPE NELLA
NOSTRA CASA
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La scelta del cane è molto importante perché cambia la vita di tutti giorni
Tutti i membri della famiglia devono essere d’accordo
Scegliere un cane che sia compatibile con lo spazio, il tempo, le possibilità economiche (un cane
di grossa taglia costa di più in medicinali e cibo) e il temperamento del padrone. Un padrone
sedentario con un boarded collie avrà un futuro difficile, mentre con un basset hound si
troverebbe meglio
Bisogna rivolgersi ad allevatori esperti e riconosciuti, che facciano crescere i cuccioli in un
ambiente adeguato, socializzandoli e abituandoli agli stimoli più diversi
E i cani abbandonati che cercano padrone nei canili? Possono essere compagni meravigliosi, ma
non bisogna adottarli solo per fare una buona azione. Per le buone azioni basta una donazione in
denaro, per un cane ci vuole molto di più.
Maschio o femmina? Può essere indifferente a meno che non si abbia già un altro cane a casa:
meglio che il nuovo venuto sia di sesso diverso, soprattutto se sono della stessa taglia
Pelo lungo o pelo corto? Dipende dai gusti ma soprattutto dal tempo a disposizione.
Scegliete il cucciolo che vi viene incontro o che si fa preferire…lasciate che sia anche un po’ lui a
scegliervi !
Dati fisiologici del cane
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Temperatura rettale 38,5°- 39° C
Frequenza respiratoria adulti 10/20 minuto
cuccioli 18/20 minuto
polso cuccioli 110/120 minuto
adulti 70/100 minuto
Riproduzione
i calori sono circa due volte all'anno;
la loro durata é dai 15 ai 20 giorni;
la data ottimale per l'accoppiamento, previa visita ed/o esami specifici é tra il 9° e13° giorno
la gestazione dura mediamente dai 58 ai 63 giorni,
L'età media della pubertà: maschio 7/1 0 mesi
femmina 6/12 mesi
Tali dati devono essere considerati puramente indicativi essendo suscettibili di variazioni individuali, di
razza, taglia, età dei cane, etc.
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Lo sviluppo perfetto di un cucciolo, é la premessa per uno stato di buona salute dei cane adulto.
Per conseguirlo é fondamentale una alimentazione sana ed equilibrata in tutti i suoi componenti.
Il cane deve mangiare sempre, tutti i giorni, in modo regolare ed adeguato.
Naturalmente il cane deve alimentarsi in proporzione alla taglia, alla razza, allo stato fisiologico in cui si
trova (crescita, gravidanza, allattamento, senescenza), al sesso, al clima e alle condizioni di vita( caccia,
corsa, lavoro).
Il nostro amico e purtroppo soggetto o molte malattie sia dismetaboliche che infettive.
Per le prime é estremamente importante la prevenzione fatta attraverso una adeguata alimentazione,
Per la prevenzione delle malattie infettive é opportuno rivolgersi con fiducia al vostro medico veterinario e
insieme provvedere alle adeguate vaccinazioni (cimurro, epatite, leptospirosi, parvovirosi).
Inoltre dato che le verminosi possono raggiungere nel cane anche livelli di una certa gravità è necessario
eradicarle prontamente prima della profilassi vaccinale, dopo una adeguata analisi delle feci.
1. ALLEVATORI
Gli allevatori scelgono i soggetti da riprodurre e i loro criteri di scelta si basano (o si dovrebbero
basare) sulle caratteristiche sia morfologiche che comportamentali.
Un allevatore serio è cosciente dell’importanza del carattere, del temperamento e delle attitudini
dei suoi cani.
Allevare senza tenere conto che soggetti paurosi o aggressivi possono trasmettere questi
caratteri alla prole va a danno dei cani stessi e dei futuri proprietari.
Purtroppo in Italia non tutti gli allevatori pensano anche alle caratteristiche psicologiche degli
animali che fanno accoppiare. Ci sono però molti allevatori seri che valutano attentamente il
temperamento dei loro cani.
L’allevatore ha anche una grande responsabilità: quella di fornire un ambiente adeguato ai
cuccioli nelle prime 8-10 settimane di vita.
Cuccioli cresciuti in ambienti poveri di stimoli faranno più fatica ad adattarsi alla nuova famiglia e
la mancanza di adeguata socializzazione può creare seri problemi nel futuro del cane.
Gli allevatori hanno una grande responsabilità: quella di crescere cuccioli sani, socievoli e
adattabili.
L’allevatore deve anche saper indirizzare il proprietario che spesso si accosta a una determinata
razza spinto da motivazioni come l’aspetto estetico o l’idea di un cane con caratteristiche del tutto
diverse dal cane reale che dovrà vivere con lui molti e molti anni.
2. L’ALLEVARE UN CUCCIOLO
Allevare un cucciolo è un’esperienza affettivamente ed emotivamente paragonabile ad allevare un
bambino e quasi altrettanto ricca di responsabilità. Oltre a crescerlo sano il padrone deve anche
fare in modo di abituarlo al mondo nella sua varietà e al contatto con le persone.
Un cucciolo ben socializzato e abituato a tutti i tipi di persone sarà sicuramente meno a rischio di
avere problemi nel futuro e sarà fonte di continue soddisfazioni.
Naturalmente quando si alleva un cucciolo tutto deve essere adatto e proporzionato alle fasi di
sviluppo dell’animale, rispettando i suoi ritmi .
Questo vale sia per il cibo che per gli stimoli ambientali e sociali. Le forzature possono causare
traumi che saranno poi duri da rimuovere.
Allevare ed educare, inoltre, devono andare in parallelo perché è dal primo giorno che il cane
comincia ad acquisire le informazioni sul nuovo ambiente e sulla nuova famiglia e comincia a
offrire tante reazioni agli stimoli che incontra.
Il padrone deve saper individuare quali sono le reazioni positive, quelle che favoriscono una
armoniosa convivenza, e premiarle.
Quindi in sintesi il proprietario che alleva il cucciolo deve:
a) Costruire le basi per una buona salute fisica e prevenire la possibilità di malattie (
cibo adeguato, ricovero adeguato, sverminazioni, vaccinazioni)
b) Costruire la salute psicologica attraverso stimolazioni adeguate e una corretta
educazione
Il significato di questa parola applicato ad un essere umano è: sviluppare le facoltà intellettuali e
morali, indirizzare l’animo, formare e sviluppare le attitudini necessarie a un dato fine.
E il significato nel cane non si discosta da questo.
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Educare un cane significa formare le attitudini e le capacità di un cane a partire dalle sue
potenzialità di individuo.
La differenza con l’addestrare è importante:
chi educa agisce in modo da modulare e indirizzare quello che il cane spontaneamente
offre, chi addestra insegna qualcosa di nuovo a un cane che ha già gli strumenti necessari per
imparare.
Gli strumenti dell’educare sono insiti in ogni risposta alle azioni spontanee del cane, risposta che
viene fornita non solo dal padrone ma da tutti gli elementi sociali e qualche volta persino
semplicemente contestuali che circondano il cucciolo.
A partire dall’educazione volta a indirizzare nella maniera corretta comportamenti semplici ( e
certamente “innati”) come urinare o defecare, fino a modulare il tipo di comportamenti che il
cucciolo mette in atto per comunicare con il padrone, l’azione dell’educatore deve avere alcune
caratteristiche di base.
La prima caratteristica è quella di saper prevedere quali comportamenti vanno nella direzione
di formare un cane adatto alla convivenza armoniosa con la famiglia umana e all’adattamento
progressivo all’ambiente fisico e sociale in cui vive o andrà a vivere.
La seconda caratteristica è la capacità di selezionare questi comportamenti e fare in modo da
rinforzarli in maniera coerente e costante
La terza caratteristica è quella di incoraggiare il cane a proporre comportamenti sempre nuovi
soprattutto attraverso esercizi di stimolazione con il gioco. Quest’ultima caratteristica è
particolarmente propedeutica all’addestramento vero e proprio di una disciplina precisa ( ricerca,
agility, retrieving) ma anche allo sviluppo delle capacità di adattamento del cane.
Per comunicare in maniera efficace con il cane è molto importante imparare ad “ascoltarlo”.
Se solo impiegassimo per ascoltare il nostro cane una piccola frazione dell’impegno che lui mette
nel cercare di capirci molti problemi di gestione e di comportamento non nascerebbero neppure.
Cane
Gatto
Emozione Neutra
Eccitazione durante il gioco
Collera e paura simultanee
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Eccitazione/nervosismo e
stato di allarme
2. Ci sono ormai tanti libri, articoli anche divulgativi su periodici di settore e perfino quotidiani, che
spiegano ai padroni come interpretare quella postura, quell’espressione del loro cane.
Come capire dalle orecchie e dalla coda il suo stato d’animo…tutte cose spesso corrette ma che
non considerano che a nulla vale il più bel vocabolario se non si sa come comporre una
frase sensata: occorre di più che un elenco di parole per comunicare.
Cane
Gatto
Emozione Neutra
Eccitazione durante il gioco
Collera e paura simultanee
Eccitazione/nervosismo e
stato di allarme
Sapere che un cane con la coda tra le gambe e le orecchie abbassate ha paura è importante, ma non
tanto importante quanto sapere che cosa lo spaventa e perché.
Come noi e i nostri gesti, il nostro tono di voce, le nostre reazioni arrivano al cane e ne influenzano la
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crescita, il carattere, la “struttura emotiva”: questo è importante.
Pensiamo a quando un cucciolo salta addosso ci dimostra il suo affetto e la sua voglia di entrare in
contatto con noi: se questo comportamento non è gradito lo è però ( o dovrebbe esserlo) la
motivazione che spinge il cucciolo a comportarsi così.
Perché allora non dirglielo? Perché spaventarlo e confonderlo con sgridate e magari con calci sullo
sterno (consiglio di molti cattivi addestratori) invece di premiare un comportamento alternativo
gradito?
Se un cane abbaia a un altro cane mentre lo teniamo al guinzaglio le nostre urla e i nostri strattoni
non faranno che dirgli che la situazione è spiacevole anche se le nostre intenzioni sono quelle di
calmarlo.
Il suo comportamento aggressivo tenderà ad aumentare sempre di più e in un numero sempre
maggiore di situazioni ed avremo ottenuto l’effetto esattamente opposto.
Nell’educare un cane ed anche nell’addestrarlo è importante conoscere e riconoscere il suo stato
d’animo, leggere anche i segnali più sottili , riflettere sulle motivazioni delle sue azioni e su come le
nostre risposte possono venire interpretate.
In tutti gli ambiti di interazione con il cane, attivi e non, esiste uno scambio, una forma di
comunicazione. Con i nostri atti gli diciamo chi siamo, quanto valiamo, quanto può far conto su di noi
e che cosa desideriamo, e dobbiamo cercare di dirglielo nel modo più chiaro e coerente possibile.
LA SALUTE
E’ buona regola non cimentarsi in diagnosi fatte in casa o evinte dalla lettura di un qualsiasi manuale
di sintomatologia, tanto meno improvvisarsi mago e somministrare farmaci o prescriversi da sé
medicine e terapie per il nostro amico a quattro zampe.
Quello che si dovrà invece fare è di prestare molta attenzione ad ogni lieve cambiamento o malessere
di Fido ed osservarlo attentamente per poter riferire meglio al veterinario.
Fin che tutto procede bene l'idea che Fido possa star male non vi passa nemmeno per la testa; e
questo non è un buon segno. Significa che avete allentato l'attenzione.
Il vostro piccolo o grande amico ha invece bisogno di essere continuamente osservato e tenuto
d'occhio. Sia chiaro che l'ansia e l'apprensione non devono impadronirsi di voi, altrimenti la
convivenza diventa uno stress.
Fido poi potrebbe diventare padrone-dipendente.
Un fatto però non deve sfuggirvi: ogni più piccolo cambiamento di umore, una insolita pigrizia, la
rinuncia ad un pasto e ogni altro atteggiamento che non vi sembri consueto è un campanello
d'allarme che suona per avvertirvi di stare all'erta.
Una cosa poi non dovete mai fare, quella di fidarvi del vostro intuito, e non deve farlo, a onor del
vero, anche chi ha molta pratica di allevamento canino e una consumata esperienza.
La scienza infatti fa progressi quotidiani e solo il veterinario può essere sempre correttamente
informato sul da farsi (nessuno cioè deve pensare di poter acquisire, coltivando una passione o un
hobby, le competenze di chi ha frequentato regolari corsi di laurea).
L'unica valida regola per non correre il rischio di sottovalutare il sintomo di un malessere, e quindi
arrivare tardi al rimedio, è quella di correre in fretta al veterinario, o, almeno, di avvertirlo
telefonicamente.
Vedrete che vi farà subito poche e chiare domande e vi fornirà immediatamente le informazioni del
caso.
Sarà poi lui a dirvi se vuole vedere il vostro cane o se sia il caso di non preoccuparsi. Non dovete
temere di essere pedanti o di passare per uno che rompe le scatole ad ogni piè sospinto: il vostro
veterinario nella stragrande maggioranza dei casi è un professionista che prima di ogni altra cosa ha
passione per la cura degli animali; egli è sempre disponibile ed apprezza moltissimo più chi gli dà la
possibilità di intervenire per tempo che non chi ricorre a lui quand'è troppo tardi mettendolo nelle
condizioni di un insuccesso delle terapie, un insuccesso che non dipende dalle sue incompetenze ma
più spesso da uno stadio troppo avanzato della malattia.
CONTROLLI IMPORTANTI
1)
2)
3)
4)
presenza di parassiti
vaccinazioni
igiene
prevenzione
Il controllo della presenza di parassiti è semplicissimo
Tutti, o quasi, sono visibili perché, colore a parte, il più delle volte, appena emessi, si muovono.
In presenza di parassiti converrà portare un campione di feci al veterinario che, dopo un semplice
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esame microscopico, saprà indicarvi rimedi rapidi, sicuri, indolori ed efficaci.
Va detto comunque che alcuni parassiti non si scorgono ad occhio nudo, converrà quindi ricorrere in
ogni caso all'analisi delle feci almeno una volta l'anno.
Ogni anno bisogna ricordarsi di eseguire il ciclo di vaccinazioni che proteggeranno Fido da malattie
che, il più delle volte, risultano letali: il cimurro, la gastroenterite, l'epatite e la rabbia.
Le vaccinazioni devono essere sempre certificate in un libretto sanitario appositamente
studiato per il vostro cane che sarà il veterinario stesso a rilasciarvi.
La vaccinazione antirabbica, inoltre, specie nelle regioni dov'è obbligatoria è meglio che sia certificata
su un apposito documento previsto dalle ASL che va esibito in caso di controllo dei vigili sanitari o dei
guardiacaccia.
Una buona abitudine, infine, è quella di sottoporre il nostro amico, sempre almeno una volta all'anno,
ad una visita generale, anche se sta bene.
La prevenzione è l’arma più efficace in medicina. Anche per quanto riguarda gli animali da
compagnia gli atti preventivi sono fondamentali per la vita futura.
Moltissime malattie che solo pochi decenni fa portavano a morte un gran numero di animali ora
possono venire evitate mettendo in atto adeguati piani vaccinali e adottando misure igienico sanitarie corrette.
Ogni buon allevatore sa che la prevenzione per i cuccioli comincia ancora prima che nascano,
cioè tutelandoli attraverso la tutela della salute della madre e il controllo delle condizioni
ambientali.
Per questo è importante che la madre dei cuccioli o dei gattini sia stata regolarmente
vaccinata prima di accoppiarsi. In questo modo fornirà ai piccoli sia attraverso la placenta durante
la gestazione che con la lattazione la protezione necessaria per superare il primo periodo della vita, in
attesa che i cuccioli stessi sviluppino le loro proprie capacità di difesa immunitaria.
Anche la tutela della salute psicologica della madre ha una grande importanza sul futuro dei
cuccioli. Le cagne e le gatte che subiscono dei traumi nell’ultimo periodo della gravidanza possono
avere dei cuccioli meno adattabili e più nervosi rispetto a cuccioli nati da animali tranquilli e non
traumatizzati. Inoltre sembra che lo stress nell'ultimo periodo della gravidanza e nell'immediato postpartum, così come le forme ansiose, aumentino la possibilità che la cagna uccida i cuccioli.
Naturalmente nel capitolo prevenzione, parlando dell’importanza della prevenzione a partire dai
genitori dei cuccioli e dei gattini, va tenuto in considerazione che vi sono delle caratteristiche
comportamentali problematiche che possono venire trasmesse geneticamente. La tendenza
a spaventarsi, per esempio, è una di queste caratteristiche . In generale, non è consigliabile far
accoppiare animali eccessivamente paurosi per evitare di avere in futuro una prole con lo stesso
problema.
Anche l’ambiente di sviluppo, sia dal punto di vista igienico – sanitario che dal punto di
vista di stimolo sensoriale ha una grande importanza preventiva.
È intuibile che un ambiente sporco può contribuire all’instaurarsi di infezioni sia cutanee ( pensiamo ai
cordoni ombelicali dei cuccioli che appena recisi sono ovviamente delle piccole ferite aperte, anche se
per pochissimi giorni) che vaginali e/o urinarie per la madre. Soprattutto se la stagione è calda è
importante mantenere un ambiente pulito e libero dagli insetti: le mosche per esempio possono
creare danni immensi in pochissime ore.
Ma anche la povertà di stimoli dell’ambiente può creare problemi nel futuro dei cuccioli. La scarsità di
luce, la scarsità di stimoli in generale (suoni, oggetti, persone …) possono portare a un insufficiente
sviluppo non solo delle capacità di adattarsi al mondo dei cuccioli, ma anche dei loro organi di senso.
Nei gatti per esempio è stato dimostrato che la capacità di vedere da lontano dipende da quanto la
vista è stata esercitata nel primo periodo di vita: gattini tenuti in ambienti ristretti sembra diventino
adulti più miopi di quelli cresciuti in ambienti con orizzonti più ampi.
Inoltre la stimolazione ambientale, sia dal punto di vista fisico ( luce, rumori, odori, stimoli tattili) che
sociale ( diversi tipi di persone e animali) è il “vaccino” migliore per evitare problemi di
comportamento futuri.
Privare di certi stimoli visivi, uditivi e tattili degli animali molto giovani significa impedire
l’instaurarsi di uno sviluppo sensoriale corretto e quindi mettere a rischio la loro salute
fisica e mentale per il resto della vita.
La prevenzione sanitaria, atto medico vero e proprio, è dunque solo uno degli aspetti del capitolo
prevenzione anche se è quello più conosciuto. Vaccinare dei cuccioli è un atto preventivo la cui
efficacia non ha bisogno di essere ribadita: malattie devastati come il cimurro e la parvovirosi sono
ormai sotto controllo grazie ad efficaci piani vaccinali.
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Purtroppo sono malattie non ancora scomparse e la vaccinazione rimane un’arma indispensabile.
I piani vaccinali che durano tutta la vita degli animali stanno subendo negli ultimi anni alcune
variazioni ma la vaccinazione dei cuccioli rimane un punto fermo.
Accanto a questa un regolare controllo dei parassiti intestinali, che nei primi 4 mesi
dovrebbe avere cadenza mensile, è altrettanto indispensabile.
I nostri animali vivono a stretto contatto con noi e portare il cucciolo dal veterinario ogni 20-30 giorni
nei primi mesi di vita assicura sia la regolarità delle prime vaccinazioni (almeno 2 richiami nei
primi 3 mesi per le principali malattie infettive: cimurro epatite infettiva, gastroenterite infettiva), le
più importanti, che il controllo delle parassitosi intestinali.
Un altro atto di prevenzione utilissimo è abituare i cuccioli, tutti i cuccioli, ad essere
gentilmente manipolati in ogni parte del loro corpo.
Se fin dalle prime settimane il cucciolo o il gattino si abitua che le mani dell’uomo costituiscono uno
stimolo piacevole non subirà traumi durante le visite veterinarie, sarà gestibile in ogni situazione di
emergenza e non creerà in futuro problemi quando deve essere pettinato, spazzolato, lavato,
medicato.
Massaggiare con regolarità i cuccioli sollevando la coda, toccando le zampe in tutta la loro lunghezza
e manipolando le dita una per una con dolcezza, massaggiando dolcemente le orecchie, sollevando
con delicatezza le labbra, aprendo la bocca magari per infilare dentro un buon bocconcino al termine
dell'esercizio di manipolazione aiutano il cucciolo a crescere senza paure e con le migliori disposizioni
amichevoli nei confronti delle persone nelle diverse situazioni.
In conclusione la prevenzione è un concetto che abbraccia l'intera sfera del benessere
animale e comprende anche il benessere della relazione uomo-animale.
I nostri cani e i nostri gatti, grazie alle condizioni di vita che offriamo loro e ai progressi della
medicina veterinaria vivono a lungo e la parte che occupano nella nostra vita quotidiana, sia dal
punto di vista pratico che affettivo, ha spesso un risvolto emotivo importante. La malattia fisica o
comportamentale di un animale crea spesso uno sconvolgimento anche della vita dei padroni e
riuscire a limitare i problemi attraverso la prevenzione ci dà la possibilità di godere appieno della
compagnia e del conforto dei nostri amici non umani.
La toeletta
E' chiaro che una stretta convivenza con l’uomo impone anche a Fido qualche periodica attenzione
alla cura del corpo e all’igiene personale.
La toeletta : il bagno
Cominciamo dal bagno. Un tempo si consigliava di non lavare i cuccioli prima dei cinque mesi di età
nel timore che l'umidità potesse nuocergli.
La toeletta : igiene quotidiana
Ogni giorno dovranno essere puliti gli occhi passandoci sopra, delicatamente, un batuffolo di ovatta
bagnato in acqua tiepida.
Se è vero che da cucciolo un cane è spontaneamente portato al movimento attraverso il gioco, è
anche vero che da adulto ha bisogno di qualche stimolo e, soprattutto, di una nostra maggiore
attenzione per mettersi in moto.
Quand'è cucciolo basterà garantirgli un po' di spazio e qualche giocattolo adatto. E' la sua stessa
voglia di imparare, di scoprire, di confrontarsi, che gli dà la carica per non stare mai fermo.
Se ha un compagno di giochi della sua stessa età è ancora meglio, sennò dovremo essere noi a
fargli da fratellino e consentirgli di appagare quel suo desiderio di confrontarsi che il nostro
piccolo amico esprime con le corse, gli agguati e le lotte con i nostri calzoni o con lo straccio che
dobbiamo contendergli, con giudizio, perchè lui sperimenti la sua forza.
Quando invece avrà raggiunto la maturità si dovranno organizzare i momenti di moto con
maggiore attenzione, nel senso che si dovranno tenere a portata di mano spazi più aperti dove
portare Fido una o più volte al giorno a sgranchirsi le gambe e la mente.
Un prato lontano dal traffico, dove magari c'è anche qualche compagno di giochi, basterà al
nostro scopo e terrà lontana la pigrizia, l'indolenza o l'obesità, che, altrimenti, presto si
impadroniranno di Fido.
E se poi prenderete gusto al movimento all'aria aperta sappiate che le qualità atletiche di Fido
possono essere convogliate in attività sportive agonistiche vere e proprie, con tanto di ufficialità,
regolamenti, campionati, medaglie, coppe e titoli.
E se poi vi è anche capitato che abbia un aspetto rispondente allo standard morfologico e le
qualità caratteriali peculiari della sua razza e lo avrà anche dotato di quel quid in più che lo fa
muovere con disinvoltura e gli fa esprimere le sue capacità di lavoro (quando si tratta di razze
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sottoposte a prove di lavoro) allora avete ancora un dovere da compiere: segnalarlo agli altri
allevatori, il che equivale a dire segnalarlo come riproduttore, quindi avviarlo alla carriera
agonistica.
A tutti e due riserverà una vita più dinamica, assai vicina, in molti casi, ad uno sport vero e
proprio con tanto di sudore, fatica e muscoli.
Quanto alle esposizioni possono partecipare tutte le razze, per le prove di lavoro invece solo
quelle sottoposte ad esse. Ma non disperate se avete un soggetto che non appartenga a razze da
lavoro, anche per queste, infatti, ci sono discipline sportive aperte a tutti (per esempio l'agilitydog) oppure attività pseudo agonistiche (per esempio quelle per le unità cinofile della protezione
civile o di assistenza ai disabili) che vi consentiranno di valorizzare il vostro cane. Finanche i
meticci possono trovare posto in alcune discipline.
GRAVIDANZA- CUCCIOLATE
Scegliere di avere un amico a 4 zampe maschio o femmina cambia molto a seconda delle nostre
abitudini e delle nostre aspettative nei suoi confronti.
La femmina ha normalmente un carattere più docile, tranquillo ma necessita di particolari
attenzioni nei periodici momenti del ciclo estrale.
Occorre stare attenti alle possibili e spiacevoli conseguenze di una fuga o un allontanamento nel
periodo fertile, e prestare particolari cure intorno ai 6 anni per possibili disturbi riguardanti la
sfera ginecologica (utero, mammelle) che si potrebbero verificare.
E’ importante affidarsi ai consigli del veterinario per una gestione corretta della carriera
riproduttiva nella nostra cagnolina in modo da non incappare in situazioni di difficile e pericolosa
gestione.
Non lasciarsi convincere e tentare di programmare una gravidanza senza prima essere
consapevoli del faticoso lavoro a cui si va incontro nella cura della mamma e soprattutto dei
piccoli.
La scelta di avere come amico a 4 zampe un maschietto deve prevedere la possibilità di aver a
che fare spesso con un carattere molto vivace, irruente a volte di forza muscolare notevole e
deciso a diventare il dominante della famiglia.
In ogni caso i consigli di un’esperto possono rendere molto più facile la scelta iniziale per quanto
riguarda il sesso, in relazione alle nostre abitudini, caratteristiche personali e dell’ambiente in cui
si vive in modo da optare per un soggetto piuttosto che un altro rendendo meno difficoltosa nel
tempo la gestione routinaria del nostro cane per tutti gli anni che sarà nostro instancabile
compagno.
RESPONSABILITA’
Esistono inoltre una serie di responsabilità che non si limitano al dovere morale di badare a lui
per farlo vivere sano, bello e lieto.
La responsabilità civile e penale di ogni suo comportamento che sia lesivo del diritti degli altri
ricadrà soltanto su voi, salvo che riusciate a dimostrare di aver adottato ogni possibile cautela e
precauzione per impedirgli di provocare danni a persone e cose o che essi siano dipesi da eventi
eccezionali che una normale diligenza non avrebbe mai potuto prevedere.
Metteteci quindi tutta la buona volontà di questo mondo per fare in modo che non procuri disturbi
e danni a nessuno. La custodia di un cane è un vostro obbligo, se omessa o superficiale può
essere perseguita penalmente.
Fate perciò attenzione ai canili che devono essere sicuri, sufficientemente alti perché Fido non
possa scavalcarne le recinzioni, che abbiano serrature di sicurezza studiate apposta perché Fido
non possa aprirle.
Attenti anche alle recinzioni delle ville e dei giardini, che siano a maglie o a grate strette che non
consentano al cane di passarci la testa e mordere o spaventare i passanti.
E quando pensate alle persone che possono avvicinarglisi non pensate solo agli adulti ma
soprattutto ai bambini che hanno occhi e mani dappertutto.
Assicuratevi poi della solidità dei guinzagli e non dimenticate che un guinzaglio può essere solido
se tenuto con le mani, può risultare invece debolissimo se tiene legato Fido ad un palo rigido, ad
un albero robusto o ad ogni altro appiglio che non sia in grado di ammortizzare gli strattoni.
Una regola non va dimenticata: un cane per far danni non è necessario che sia mordace o
pericoloso.
Cose che vanno rispettate e previste e per le quali la prudenza deve farsi maggiore. C'è gente poi
che non è in grado di capire certi atteggiamenti affettuosi e facilmente li scambia per aggressioni
belle e buone.
Mettetevi insomma sempre nei panni degli altri per non dimenticare che esistono mentalità e
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modi di vivere assai diversi dal nostro. Insomma, quello che è un animale innocuo per noi può
essere, nella mente di un altro, un animale da cui tenersi alla larga.
Se volete poi essere prudenti fino in fondo sappiate che è comunque possibile tutelarsi, almeno
per la responsabilità civile, contraendo una assicurazione. Molte compagnie prevedono polizze
specifiche per i danni causati dagli animali domestici o polizze che comprendono una serie di
"protezioni", comprese quelle per i danni causati dai cani agli altri e addirittura a se stessi.
A queste responsabilità di carattere generale si aggiunge una serie di obblighi pure previsti da
leggi, regolamenti, ordinanze sindacali o prefettizie. Ciascuno ha il dovere di accertare quali siano
le leggi valide su tutto il territorio nazionale e le disposizioni in vigore nella propria città in fatto di
possesso di animali.
Essere obbedienti a leggi, regolamenti, ordinanze e divieti, a parte che per le ovvie ragioni di
sicurezza e igiene, è necessario soprattutto per il rispetto che si deve a chi non gradisce la
presenza o la vicinanza del cani.
Va ricordato inoltre che la legge non fa distinzione fra cani di razza e meticci: la responsabilità del
proprietario non cambia in relazione al fatto che esso abbia o no il pedigree.
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Lo sapevate che .............?
il gatto ha 244 ossa mentre l'uomo 198
salta 2 metri e mezzo , cioè 5 volte la sua altezza
velocità media 40 Km/h l'uomo 36,51 Km/h
sui 100 metri il gatto impiega 9" netti
distingue gli oggetti con un sesto della luce necessaria all'uomo
il suo campo visivo è di 287° e l'uomo 210°
terminazioni olfattive 20 milioni, uomo 5
l’uomo percepisce suoni con frequenza pari ai 17kHz il cane arriva ai 30 kHz mentre il
gatto 45 kHz
D: Perchè il gatto cammina in modo strano?
R: Il gatto ha un'andatura particolare, cammina facendo avanzare entrambi gli arti di
un lato e poi quelli del lato opposto; mentre cammina piega gli arti sotto il corpo dando
così elasticità al movimento e creando l'equilibrio per cui è famoso.
D: I gatti vedono al buio?
R: La visione del gatto nel buio è almeno sei volte superiore a quella dell'uomo.
D: Che colori distinguono i gatti?
R: E' stato dimostrato che i gatti sono in grado di distinguere fra rosso e blu, rosso e
verde, verde e blu, blu e grigio, giallo e blu, giallo e grigio.
D: Perchè il gatto si strofina contro le nostre gambe?
R: Il gatto è dotato di ghiandole odorifere vicino alle labbra, alle tempie ed alla base
della coda. Strofinandosi trasmette così il suo odore ed assume a sua volta l'odore
dell'uomo permettendogli di essere maggiormente a proprio agio.
D: Come vengono prodotte le fusa?
R: Le fusa vengono considerate un suono prodotto dal sistema circolatorio e servono al
gatto in più occasioni: solitamente indicano contentezza e benessere ma in soggetti
stressati possono segnalare bisogno di aiuto.
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D: Perchè il gatto sotterra le feci?
R: E' un segno di subordinazione e di rispetto, così facendo cerca di nascondere il
proprio odore.
D: Quanto è ampio il territorio del gatto?
R: I maschi di campagna possono spaziare su aree dai 32 ai 93 ettari, mentre le
femmine fra i 6 e gli 8 ettari. In città può spostarsi da 1,5 e 8 km.
D: Perchè il gatto spruzza?
R: L'urina del gatto ha un'odore molto forte e serve per marcare il territorio.
D: Perchè il gatto ha un'ottimo equilibrio?
R: Per atterrare sulle zampe, quando il gatto cade, sfrutta il suo equilibrio, la funzione
dell'orecchio interno, l'agilità e la coda per girare velocemente il corpo e cadere in
posizione dritta.
D: Quali sono le piante d'appartamento tossiche per il gatto?
R: Il filodendro, il giglio di Pasqua, alcuni tipi di poinsettia, iris, vischio ed edera inglese
Che età ha il mio gatto ?
età del gatto
età corrispondente
all'uomo
1
2
4
6
8
10
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53
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72
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90
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D: Se il cane beve latte può prendere i vermi ?
R: Contaminazione placenta, diarrea
D: Se il cane ha il palato nero è di razza ?
R: Il colore è melanina non indica purezza.
D: I cani che strisciano sul posteriore hanno i vermi?
R: Non sempre possono essere anche le ghiandole
D: I cuccioli hanno bisogno di un supplemento di calcio?
R: Il cucciolo sano ben alimentato non ne ha bisogno anzi
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D: Prima di sterilizzare devono partorire? Fare un calore?
R: Non è necessario; studi e ricerche dicono che sterilizzare prima del primo
calore si è maggiormente protetti dalla formazione di tumori alla mammella.
Che età ha il mio cane ?
età del cane
2
3
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5
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10 11 12 13 14
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19
età
approssimativa 24 28 32 36 40 44 48 52 56 60 64 68 72
all'uomo
76
80
84
88
92
ALCUNI CONSIGLI UTILI
NON FARSI TENTARE DALLE APPARENZE!
Ogni famiglia, come ogni proprietario, ha delle caratteristiche diverse; non è detto quindi che il
tenerissimo cucciolone di una data razza che hanno appena preso i vostri vicini di casa sia giusto
per condividere i ritmi e la routine della vostra vita quotidiana.
LA SCELTA DELLA RAZZA NON E’ CASUALE!
Ogni cucciolo di razza raccoglie in sé un patrimonio, non solo genetico, ma anche legato al temperamento
ed al comportamento. Il suo carattere sarà quindi un mix tra i tratti, ereditati della razza e le sue
disposizioni caratteriali, frutto del suo vissuto. La conoscenza delle specificità delle varie razze, vi aiuterà
nella scelta del cucciolo più adatto a voi.
LA MOLE A VOLTE INGANNA!!!!
Non pensate che taglia piccola sia sempre sinonimo di facilità di gestione, ubbidienza, tranquillità e resa
incondizionata al padrone. La mole non è correlata al carattere. Potreste scoprire quindi come le taglie
piccole siano indomiti cuori e i grandi molossi sornioni compagni.
EFFETTUARE UNA SCELTA ATTENTA E RESPONSABILE!
Se siete alla prima vostra esperienza cinofila sarebbe utile farsi consigliare da un esperto del settore, un
veterinario magari, e non lasciarsi tentare dal cuore, che vi spinge a prendere con voi il primo cucciolo
che si avvicina scodinzolando. La scelta deve essere ponderata e ragionevole, se risultasse sbagliata
potrebbe procurare molti guai, specialmente al cane.
TANTE RAZZE TANTE OPPORTUNITA’ DIVERSE DI SCELTA!
Il panorama canino è molto grande e sono molte le razze che, poco conosciute, potrebbero fare al caso
vostro. Quindi se siete preda della massima “il pastore tedesco è il cane per eccellenza”, siate pronti a
ricredervi e ad aprire la mente a mille possibilità.
OCCHIO AL PREZZO!!!!
Spesso siamo portati a pensare che prendere un cane in un allevamento comporterà una grossa spesa,
ma non è sempre così che vanno le cose. Il buon nome dell’allevatore fa da garante per ciò che riguarda
la salute fisica e mentale del cucciolo stesso e questo ovviamente ha un prezzo; ma se la vostra esigenza
è quella di avere un buon amico peloso con cui condividere un tratto della vostra vita e non avete
intenzione di passare le domeniche tra una mostra cinofila e l’altra, in allevamento potrete trovare ottimi
esemplari, magari con uno di quei piccoli difetti che non li rendono cani da esposizione, ma che per voi
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sono assolutamente inesistenti. In sostanza: se non sarà per voi una tragedia avere un cagnolino che non
porta la coda perfettamente alta o che ha una minuta macchiolina nera su di un manto bianco, il prezzo
sarà solo una rassicurazione sulla buona salute del vostro amico.
NON SOLO DI PURA RAZZA
Se poi vi sentite pronti per prendere un cane dal canile, farete sicuramente una buona azione. A maggior
ragione però rivolgetevi ad un esperto che vi guidi nella scelta giusta. Questi cani hanno infatti bisogno di
maggiori attenzioni; spesso abbandonati da precedenti padroni o nati nei rifugi stessi, la vita gli ha già
messi a dura prova, per questo saranno ancora più grati se li saprete amare e capire.
Comprendere gli animali , sapere o anche solo immaginare cosa provano e pensano, richiede un mezzo
di comunicazione che non abbiamo . Possiamo solo fare affidamento sugli strumenti empirici
dell’osservazione delle loro preferenze e della valutazione delle loro reazioni ai diversi stimoli
Sia i sintomi fisici che le manifestazioni comportamentali dovrebbero essere considerati in maniera critica
e messi in relazione alle caratteristiche etologiche dell’animale , oltre che al contesto in cui lo si osserva.
Per migliorare il benessere degli animali che curiamo, alleviamo, dovremmo essere capaci di interpretare
questi elementi in modo da capire che cosa è vitale e importante dal loro punto di vista, perché la loro
vita in nostra compagnia sia felice e serena.
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