Economia e Governo delle
Piccole Imprese
Il processo strategico nella piccola impresa
Prof. Francesca Maria Cesaroni
A.a. 2012-13
QUALE LOGICA è più idonea a sviluppare le strategie
nella piccola impresa, tenendo conto delle sue
specificità?
- Centralità dell’imprenditore proprietario
- Logiche organizzative prevalenti nella piccola impresa
PROCESSO VISIONARIO E ENTREPRENEURIAL SCHOOL
LA STRATEGIA RIFLETTE LA “VISIONE DEL MONDO”
DELL’IMPRENDITORE E LA SUA PERSONALITA’
2
QUALE “UTILITA’” HA LA PIANIFICAZIONE
STRATEGICA FORMALE RISPETTO ALLA PICCOLA
IMPRESA?
La pianificazione strategica è idonea alla piccola impresa?
ORIENTAMENTO DOTTRINALE:
Si privilegiano i processi di apprendimento, ma la PS
non può considerarsi concettualmente superata
3
CRITICHE ALLA P.S. FORMALE E PERIODICA
Il processo di PF è influenzato dalle metodiche che la
precedono
(CONTROLLO BUDGETARIO, P.L.T)
E’ diretta a individuare politiche innovative, ma non ne
garantisce l’attuazione
Risolve i problemi per cicli temporali annui definiti
Irrigidisce precocemente le soluzioni ai problemi strategici
Occorre distinguere TIPI DI PICCOLE IMPRESE
4
PIANIFICAZIONE STRATEGICA E PICCOLE IMPRESE
A) PICCOLE IMPRESE “STABILI”
La complessità formale della PS contrasta con la realtà di
queste imprese:
Motivi oggettivi:
 mancanza delle condizioni organizzative necessarie
per fare pianificazione
 mancanza di risorse umane e finanziarie necessarie
per pianificare formalmente
 prevalenza di obiettivi di stabilità che non
necessitano di pianificazione
5
Motivi soggettivi:
 conoscenze e preparazione dell’imprenditore
 tendenza a concentrare l’attenzione sulla gestione
operativa
 tendenza a privilegiare un orizzonte temporale di
breve termine
 prevalere di comportamenti di adattamento reattivo
(o organico = processo di cambiamento adattivo basato
su una serie di passi incrementali)
Importanza della CONSAPEVOLEZZA STRATEGICA
6
SINTESI
Nelle PI stabili si fa poca pianificazione
Se impiegata:
assume caratteri informali
manca di sufficiente analisi
si fonda più su esperienze e intuizioni soggettive che su
misurazioni quantitative
si riferisce a singoli aspetti della gestione
considera i fenomeni su un orizzonte temporale di breve
termine
7
B) PICCOLE IMPRESE “EMERGENTI”
OBIETTIVO DI RAPIDO SVILUPPO (quali-quantitativo)
L’IMPRESA HA RAGGIUNTO LA FASE DI MATURITA’
Maggiore intensità strategica dei problemi da superare
L’imprenditore deve essere proattivo e anticipatore
Evoluzione dei sistemi e degli assetti organizzativi
La crescita implica modifiche qualitative dei sistemi
manageriali e necessità di disporre di manager con
competenze complementari a quelle dell’imprenditore
8
SINTESI
COM’E’ L’IMPRESA?
COME DEVE DIVENTARE?
Si adotta la pianificazione strategica formale
Questa deve affiancarsi a sistemi manageriali sufficienti
Per una gestione adattiva, basata sul breve periodo
9
FORMULE ALTERNATIVE DI GESTIONE STRATEGICA NELLA
PICCOLA IMPRESA
ATTRIBUTI DEI NUOVI APPROCCI
A.
B.
C.
D.
E.
F.
SEMPLICITA’ E SIGNIFICATIVITA’
ORIZZONTE DI BREVE TERMINE
LOGICA INCREMENTALE
GESTIONE DELLE EMERGENZE STRATEGICHE
NUOVE FORMULE
GESTIONE AD HOC, APPRENDIMENTO PIANIFICATO
10
A) SEMPLICITA’ E SIGNIFICATIVITA’
Modelli di pianificazione, ma non di lungo termine, semplici ma
formalizzati
GOLDE: checklist per valutare i cambiamenti dei fenomeni
ambientali e i necessari cambiamenti nelle funzioni e negli aspetti
operativi dell’impresa
NAGEL: un modello aciclico utile per promuovere le scelte. Si parte
dall’analisi dei segnali ambientali (M/O) e si procede all’analisi della
situazione dell’impresa per identificare i fattori importanti. Si
conclude con l’individuazione delle alternative di azione
B) ORIZZONTE DI BREVE TERMINE
Strumenti per controllare l’equilibrio economico-finanziario:
- Risolvere carenze di capitale circolante
- Orientare politiche evolutive di adattamento
La logica strategica sprigiona da un’inversione dell’ottica: trae
alimento da fenomeni di breve periodo per correggerli in una logica
adattiva o per innovarli
11
C) LOGICA INCREMENTALE
 Si collega ai processi di apprendimento della strategia e si
adatta ai comportamenti reali del piccolo imprenditore che
basale decisioni su:
 ESPERIENZA, CONGETTURE, INTUIZIONE, PROCEDENDO IN
 MODO CONSAPEVLE MA NON LOGICO, FOCALIZZANDO
SINGOLI
 PROBLEMI.
 E’un modo di precedere capace di fare emergere un percorso
strategico, guidato da idee intuitive o visioni
 Occorre però che il piccolo imprenditore gestisca questo
approccio in modo sistematico
 Occorre superare i limiti di un comportamento istintivo
trasformando l’incrementalismo in incrementalismo LOGICO
12
D) GESTIONE DELLE EMERGENZE STRATEGICHE
E’ un sistema manageriale adottato a fronte di discontinuità
ambientali veloci usato nella GI assieme alla PS
Nella PI si affianca al processo manageriale adattivo
- Fornisce risposte adeguate e tempestive sotto forma di
progetti di cambiamento (sottosistemi)
- E’snello; è molto contiguo al piccolo imprenditore
- Persegue obiettivi di breve oeriodo
C) e D) si rivolgono alla PI “EMERGENTE”.
- Caratteristiche dei settori di appartenenza
- Capabilities e flussi informativi adeguati
13
E) GESTIONE AD HOC
- La pianificazione si svolge intorno a specifici progetti (sviluppo di nuovi
prodotti/mercati) senza procedure pianificate, ma guidati dalla
consapevolezza dell’imprenditore sul potenziale della sua impresa e sulla
sua capacità di valutare le conseguenze di ogni cambiamento
- E’importante il grado di consapevolezza dell’imprenditore circa le
prestazioni della sua impresa e il suo potenziale di sviluppo
- E’alternativa alla pianificazione integrale (è più rapida)
- E’a metà strada fra adattamento organico e gestione pianificata
F) APPRENDIMENTO PIANIFICATO
- La logica incrementale, necessaria di fronte ai cambiamenti imprevedibili e
a nuove sfide, razionalizza l’adattamento organico;
- L’apprendimento è strategico e pianificato;
- Essendo un processo di decisione di progressivo coinvolgimento che
mantiene aperte molte alternative garantisce un elevato grado di flessibilità
- Nella G.I. costituisce una sorta di secondo binario quando le procedure di
pianificazione strategica sono inefficaci
- Nella PI emergente tale approccio può essere suggerito come unica
alternativa
14
Scarica

IL PROCESSO STRATEGICO NELLA PICCOLA IMPRESA