PROGETTO Gocce.....in rete Anno scolastico 2014/15 L’ ACQUA FONTE DI VITA L’ACQUA E’ UNO DEI REAGENTI DELLA REAZIONE CHIMICA ALLA BASE DELLA FOTOSINTESI CLOROFILLIANA UN’ALTRA SOSTANZA FONDAMENTALE E’ LA CLOROFILLA CONTENUTA IN ORGANULI CELLULARI DENOMINATI CLOROPLASTI OSSERVAZIONE AL MICROSCOPIO OTTICO DI CLOROPLASTI IN ELODEA CANADENSIS ESPERIMENTO FINALIZZATO AD EVIDENZIARE L’OSSIGENO PRODOTTO CON LA FOTOSINTESI CLOROFILLIANA OSSERVAZIONE AL MICROSCOPIO OTTICO DI ALTRI ORGANULI CELLULARI DENOMINATI AMILOPLASTI PERCHE’ CONTENGONO AMIDO OSSERVAZIONE AL MICROSCOPIO OTTICO DI AMILOPLASTI NELLA BANANA EVIDENZIATI CON IL LIQUIDO DI LUGOL TABELLA RELATIVA ALLA PRESENZA DI AMIDO IN VARI ALIMENTI Alimento CIPOLLA Assenza di Amido Presenza di Amido X FARINA SEDANO Notevole presenza di Amido X X PANE X FETTA BISCOTTATA X INSALATA X FORMAGGIO X PANGRATTATO X ARANCIA X POMODORO X PATATA X BANANA X PREZZEMOLO PASTA X X PLASMOLISI IN ELODEA CANADENSIS L’ACQUA E’ UNA SOSTANZA FONDAMENTALE ANCHE PER LA VITA DEGLI ANIMALI MA DEVE AVERE DETERMINATI PARAMETRI ATTIVITA’ DIDATTICA UTILISSIMA PER DIMOSTRARLO E’ L’ ALLESTIMENTO DI UN ACQUARIO FINALITA’ • MOTIVARE GLI ALUNNI ALLO STUDIO DELLE SCIENZE DELLA VITA • INDIVIDUARE INTERESSI ED ATTITUDINI VERSO LE DISCIPLINE SCENTIFICHE E VALORIZZARLI, ANCHE AI FINI DELL’ORIENTAMENTO • FAR ACQUISIRE UN METODO SCIENTIFICO DI INDAGINE DELLA REALTA’ • SVILUPPARE TEMATICHE CHE RAPPRESENTANO LA FRONTIERA DELLA RICERCA SCIENTIFICA CON LE RELATIVE IMPLICAZIONI DI CARATTERE ETICO • FAR ACQUISIRE CONSAPEVOLEZZA DELLA CONTINUA EVOLUZIONE DELLE PROBLEMATICHE E DELLE CONOSCENZE SCIENTIFICHE OBIETTIVI SVILUPPO della CAPACITA’ di ACQUISIRE CONOSCENZE DI BIOLOGIA E DI GENETICA Utilizzare strumenti e tecniche di laboratorio Osservare e descrivere quanto osservato Organizzare un’attività sperimentale nelle sue varie fasi, raccogliere, correlare ed interpretare dati relativi ad essa Individuare, separare e mettere in relazione variabili Formulare ipotesi e verificarle Usare i linguaggi specifici delle discipline scientifiche IL DANIO RERIO E’ UN ORGANISMO MODELLO Gli organismi modello sono organismi semplici che presentano, però, analogie con quelli complessi come gli esseri umani e quindi consentono di acquisire su questi ultimi molte conoscenze in modo più rapido e valido UTILIZZAZIONE IN CAMPO SCIENTIFICO Danio rerio è oggi una specie di grande interesse per la ricerca biologica per -approfondire il funzionamento di una serie di meccanismi di base dello sviluppo dei Teleostei (organismi situati nei punti più alti della scala evolutiva) e più in generale dello sviluppo dei vertebrati (biologia e genetica dello sviluppo)in quanto i principali gruppi passano per degli stadi di sviluppo simili tra loro - capire come la variazione di parametri ambientali fisici e chimici e la presenza di sostanze tossiche possano influenzare il corretto sviluppo morfogenetico (ecotossicologia) Attività sperimentale su Danio rerio E’ un vantaggioso organismo modello perché -ha una piccola taglia - raggiunge in poco tempo la maturità sessuale - ha un rapido sviluppo embrionale (48 ore) -si riproduce frequentemente --produce un elevato numero di uova - ha embrioni trasparenti -si possono ottenere uova embrionate in tutte le stagioni (mantenendo costanti fotoperiodo e temperatura) DIMORFISMO SESSUALE Non presenta un marcato dimorfismo sessuale anche se le femmine hanno la papilla genitale leggermente estroflessa, i maschi hanno una pinna anale più ampia e una colorazione generale leggermente più dorata, i maschi possono raggiungere una lunghezza di 5.5 cm mentre le femmine possono arrivare a 6 cm. Il dimorfismo sessuale appare, però, più evidente durante il periodo riproduttivo: le femmine possono essere riconosciute abbastanza facilmente in quanto l’addome diventa più tondeggiante e più grosso. CARATTERISTICHE ANATOMICHE L’adulto raggiunge i 4.5 cm, presenta un corpo compresso lateralmente ed è un buon nuotatore. È detto “pesce zebra” a causa della colorazione a strisce orizzontali chiare e scure. Possiede le caratteristiche tipiche dei Ciprinidi: assenza di denti su premascellare, mascellare e dentale; la funzione trituratrice è svolta dalle ossa faringee dell’ultimo paio di archi branchiali; la vescica natatoria, costituita da due camere, è connessa anche nell’adulto alla porzione terminale dell’esofago per mezzo di un dotto pneumatico CARATTERISTICHE ECOLOGICHE E’ UNA SPECIE TROPICALE, ORIGINARIA DELLA PARTE ORIENTALE DELL’INDIA ED E’ PRESENTE IN INDIA, IN PAKISTAN E NEL BENGALA VIVE IN ACQUE QUASI FERME, QUALI POZZE D’ACQUA PARZIALMENTE PIOVANA O BRACCI MORTI DEI FIUMI E’ UN PREDATORE E SI ALIMENTA IN SUPERFICIE, PREVALENTEMENTE DI INSETTI MA ANCHE DI CROSTACEI, ALGHE VERDI ED ARACNIDI. ALLESTIMENTO ACQUARI SI DEVONO ALLESTIRE DUE ACQUARI: • UNO PER L’ALLEVAMENTO DEGLI ESEMPLARI ADULTI DI DANIO RERIO E LA LORO RIPRODUZIONE, CON 20 INDIVIDUI TRA MASCHI E FEMMINE, SELVATICI E MUTANTI, DOTATO DI - LUCE - TIMER PER REGOLARE L’ORARIO DI ACCENSIONE DELLA LUCE - TERMOSTATO PER REGOLARE LA TEMPERATURA - FILTRO • UNO PER L’ALLEVAMENTO DEGLI AVANNOTTI DOTATO SOLO DI TERMOSTATO E LUCE MANUTENZIONE DELL’ACQUARIO PER LA MANUTENZIONE DELL’ACQUARIO SI DEVE PROCEDERE, QUOTIDIANAMENTE, AD ELIMINARE I RESIDUI DI ALIMENTI E GLI ESCREMENTI, UTILIZZANDO UN SIFONE. SETTIMANALMENTE SI DEVE ESEGUIRE UN CAMBIO QUASI TOTALE DELL’ACQUA PERIODICAMENTE SI DEVE ANALIZZARE L’ACQUA DELL’ACQUARIO PER DETERMINARE I VALORI DI ALCUNI PARAMETRI ( pH, KH, GH, NITRITI E NITRATI) SI POSSONO UTILIZZARE CARTINE INDICATRICI pH IL pH MISURA LA CONCENTRAZIONE DEGLI IONI IDROGENO ( E’ L’ ABBREVIAZIONE DI “ PONDUS HYDROGENII, LETTERALMENTE “PESO DELL’IDROGENO). ESSO DEVE AVERE VALORI NON SUPERIORI A 7 PERCHE’ UN SUO INNALZAMENTO DANNEGGIA IL MUCO PROTETTIVO CHE RICOPRE CORPO E BRANCHIE DEI PESCI FAVORENDO L’INSEDIAMENTO DI PARASSITI O, A LIVELLO BRANCHIALE, CAUSANDO FORTI DIFFICOLTA’ RESPIRATORIE. UN VALORE DI pH SUPERIORE A 7,5 DANNEGGIA ANCHE LE PIANTE PERCHE’ RIDUCE L’ANIDRIDE CARBONICA PER LA FOTOSINTESI ED OSTACOLA L’ASSIMILAZIONE OSMOTICA DI NUTRIENTI DALL’ACQUA. . NITRITI E NITRATI L’AZOTO NELL’ACQUARIO SI TROVA SOTTO FORMA DI IONE AMMONIO, IONE NITRITO E IONE NITRATO. L’AMMONIO VIENE INTRODOTTO CON LE FECI DEI PESCI ED ATTRAVERSO LA DECOMPOSZIONE DEL MATERIALE VEGETALE E ANIMALE(ANCHE AVANZI DI MANGIME). ESSO DIVENTA PERICOLOSO SE CON UN pH MAGGIORE DI 7 SI TRASFORMA IN AMMONIACA. PER TALE MOTIVO DEVE ESSERE TRASFORMATO IN NITRATI MA TALE TRASFORMAZIONE NON E’ IMMEDIATA, C’E’ UNO STADIO PRECEDENTE DI TRASFORMAZIONE DELLO IONE AMMONIO IN NITRITI CHE SONO TOSSICI A TUTTI I VALORI DI pH PERCHE’ SI LEGANO ALL’EME DELL’EMOGLOBINA AL POSTO DELL’OSSIGENO PROVOCANDO ANOSSIA NEI PESCI. I NITRITI QUINDI DEVONO ESSERE DEL TUTTO ASSENTI. I NITRATI INVECE SONO MENO TOSSICI E POSSONO ARRIVARE AD UNA CONCENTRAZIONE DI 20 mg/l SENZA GRAVI CONSEGUENZE LA RIPRODUZIONE In condizioni naturali sembra riprodursi principalmente in estate, in condizioni sperimentali si riproduce in tutte le stagioni ma sono limitanti una serie di fattori: temperature dell’acqua inferiori a 24°C, alimentazione scarsa e poco varia, non idonei parametri chimico-fisici dell’acqua. La riproduzione è indotta dal FOTOPERIODO (14 ore di luce e 10 di buio) ed avviene generalmente entro un’ora dalla comparsa della luce. Il numero di uova rilasciate per femmina è variabile e dipende dal tempo trascorso dalla emissione precedente, dall’età, dalla taglia, dall’alimentazione. In generale una femmina rilascia in media 200 uova e presenta cicli di emissione con massima produzione delle uova ad intervalli di 5-10 giorni. L’uovo ha un diametro di circa 0.73-0.75 mm. LO SVILUPPO EMBRIONALE La velocità di sviluppo è direttamente proporzionale alla temperatura: a 27°C, la schiusa della larva avviene a 72 ore (3° giorno) circa dalla fecondazione. Le larve, dopo 24 ore dalla schiusa (4° giorno), aderiscono ad oggetti sommersi per mezzo di ghiandole adesive e a 48 ore (5° giorno), abboccando una bolla d’aria alla superficie, attivano la vescica natatoria ed iniziano la natazione attiva e l’alimentazione esogena. Il tuorlo è completamente riassorbito dall’undicesimo al tredicesimo giorno circa dalla schiusa. FASI DELLO SVILUPPO EMBRIONALE segmentazione ( 0.7-2.2 hpf) stadio di blastula (2-5 hpf) stadio di gastrula (5-10 hpf) somitogenesi (10-24 hpf) stadio della Pharyngula (24-48 hpf) schiusa (48-72 hpf) OSSERVAZIONE DELLO SVILUPPO EMBRIONALE Embrioni di Danio rerio durante lo stadio di blastula ALTRA ATTIVITA’ DIDATTICA UTILISSIMA PER QUESTO PERCORSO DIDATTICO E’ UNA VISITA GUIDATA ALLA STAZIONE ZOOLOGICA E/O AL TURTLE POINT UN ENTE DI RICERCA NELLA NOSTRA CITTA’ UTILIZZA ANIMALI MARINI E’ la Stazione Zoologica Anton Dohrn fondata nel 1871 nella quale la ricerca si è sempre concentrata su due aspetti degli organismi marini: da una parte le loro strutture, funzioni e comportamenti sono studiati per far avanzare la conoscenza sugli organismi viventi nel Mediterraneo, dall'altra questi organismi sono gli strumenti per spingere avanti la conoscenza sui processi fondamentali della vita TURTLE POINT Nato nel 2004 per far fronte alle esigenze sempre crescenti del Rescue Center dell'Acquario della Stazione Zoologica, il Turtle Point può ospitare fino a 40 esemplari di tartarughe in difficoltà, a causa delle attività umane o di fattori ambientali. All'interno della struttura sono presenti un acquario marino con flora e fauna del Mediterraneo, una vasca per le tartarughe palustri, un piccolo museo, una mostra fotografica sul mare, un laboratorio per le analisi ed i trattamenti di cura per questi animali. Questo centro è una vera clinica di lusso per tartarughe che necessitano di una lunga degenza prima di essere rimesse in libertà. Gli animali sono monitorati per verificare se hanno riacquistato la capacità di nuotare, di fare apnea e di galleggiare, sono pesati e misurati per rilevare variazioni significative del loro stato di salute e, grazie all'utilizzo di trasmittenti satellitari e microcomputer, saranno rintracciabili anche una volta liberi