A cura di Emilio Gelosi – Responsabile Comunicazione RASSEGNA STAMPA Lega Cooperative Provincia Forlì-Cesena Sede: 47122 FORLÌ Via C. Monteverdi, 6/B tel. 0543/785411 fax 0543/781134 Cod. Fisc. 80007830401 www.legacoopforlicesena.it [email protected] ECONOMIA IN BREVE Unicredit mette in gara il non profit SABATO 7. DICEMBRE 2013 Legacoop Emilia Romagna, Letta cambi passo IMOLA Il presidente Giovanni Monti: “affrontare i vincoli imposti dall’Europa, mantenendo l’obiettivo della riduzione del debito pubblico, ma scegliendo di aggredire i problemi strutturali del Paese” toccati, il presidente di Legacoop sottolinea che “per ridurre le tariffe dei servizi pubblici locali sara’ necessario imboccare la strada del superamento degli affidamenti diretti, per aprire il mercato alla concorrenza. Sotto tale profilo, c’e’ molta aspettativa nelle scelte che verranno compiute da Atersir, nel merito della scelta dei bacini di affidamento e delle prossime gare”. Nel frattempo, continua Monti, la cooperazione ha da tempo avviato una fase di riprogettazione e riposizionamento: “Lo facciamo senza chiusure, puntando alla realizzazione di progetti tra cooperative, anche di diversi settori, e tra cooperative e privati”. Il 2014 dovra’ essere l’anno “in cui si portano a compimento progetti di ristrutturazione e riposizionamento di tutte le cooperative e di tutti i settori- continua Monti- a partire da quelli delle costruzioni e delle attivita’ collegate per essere un soggetto del nuovo sviluppo”. Inoltre, occorre “procedere nella riorganizzazione delle nostre Le- “Il governo Letta deve cambiare passo e affrontare i vincoli imposti dall’Europa, mantenendo l’obiettivo della riduzione del debito pubblico, ma scegliendo finalmente di aggredire i problemi strutturali del Paese, in particolare investendo le risorse derivanti da una minore spesa pubblica in una decisa riduzione del cuneo fiscale e incentivando la nascita di nuove imprese e di nuovi posti di lavoro”. Cosi’ Giovanni Monti, presidente di Legacoop Emilia- Romagna, aprendo a Imola un’assemblea della direzione regionale convocata in occasione dei 40 anni dalla nascita dell’associazione. “La crisi della rappresentanza politica si fa pericolosa per la complessiva tenuta democratica del Paese”, afferma Monti: “L’intera (o quasi) realta’ istituzionale, politica, civile, imprenditoriale risulta fiaccata nella propria ossatura e toccata perfino nella propria struttura morale, al punto che diventa difficile immaginare reazioni corali, risposte collettive e positive al clima imperante”. Tra gli altri temi Giovanni Monti gacoop territoriali”, afferma il presidente: se in questi giorni e’ nata Legacoop Romagna, “entro giugno potrebbero e dovranno esserci le condizioni per procedere anche nel nord e nel centro dell’Emilia, cosi’ come i livelli territoriali riterrano di organizzarsi”. Unioncamere dell’Emilia Romagna Ultima tappa per il progetto India La finestra sulla Borsa AZIONE BANCA POPOLARE DELL’EMILIA ROMAGNA DATI ALLE ORE 17:05 DEL 6 DICEMBRE 2013 Apertura 6,605 € Minimo 6,405 € Massimo 6,650 € Ultimo scambio: 6,635 € I dati sono forniti da Banca Popolare dell’Emilia Romagna E’ in corso la partecipazione collettiva di imprese emiliano-romagnole alla fiera Eima Agrimach India nel complesso fieristico Iara Pusa di New Delhi. Eima Agrimach 2013 è l’unico evento b2b dedicato alla meccanizzazione agricola in India ed è uno dei più grandi del continente asiatico. Ispirato all’Eima di Bologna - che è la seconda fiera del mondo in questo settore - Eima Agrimach, organizzata da Unacoma e FICCI, ospita migliaia di costruttori di tecnologie e macchine agricole, convegni, meeting e seminari. E’ una straordinaria opportunità per gli imprenditori agricoli asiatici, ma anche per quelli europei che vogliono stringere nuovi accordi commerciali in un bacino di grande crescita economica dove gli investimenti per la meccanizzazione agricola raggiungeranno i 5 miliardi di dollari nel 2015. L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto India III promosso Regione Emilia-Romagna nell’ambito del Programma Promozionale BRICST PLUS 2013-2015 e sistema camerale dell’Emilia-Romagna, in collaborazione con FederUnacoma e Indo-Italian Chamber of Commerce per favorire la penetra- zione commerciale sul mercato indiano delle imprese regionali produttrici di macchine agricole. “Continuano le iniziative e le azioni di supporto all’apertura di un mercato delle macchine agricole nel Punjab.– dichiara Alberto Zambianchi, presidente della Camera di Commercio di Forlì-Cesena che rappresenta il sistema camerale ed accompagna le imprese – Questa iniziativa, che rientra in un progetto integrato, ci consente di tenere vivo il dialogo con le istituzioni indiane, le Università, le associazioni di categoria, gli imprenditori agricoli e industriali indiani. Si lavora concretamente insieme in una ottica di sistema”. La missione è l’occasione per riprendere i contatti con lo Stato indiano del Punjab, principale area agricola del Paese, dove nel mese di marzo scorso si è realizzata una positiva esperienza di prove in campo di macchine agricole, nell’azienda agricola sperimentale University Farm Ladhowal nella città di Ludhiana in un’ottica di promozione e commercializzazione del prodotto italiano ai numerosi agricoltori indiani presenti. Dopo la “Summer Edition”, grazie alla quale sono stati distribuiti 100.000 euro, torna l’appuntamento con la gara speciale che accende i riflettori sul grande lavoro che svolgono le associazioni e i volontari impegnati nel Non Profit. Un impegno che UniCredit vuole premiare, raddoppiando l’importo donato. Ha preso così il via il 5 dicembre - per concludersi il 13 gennaio 2014 - la campagna di solidarietà e sensibilizzazione denominata “Un voto, 200.000 aiuti concreti” – Edizione natalizia 2013 alla quale prendono parte 3 Onlus attive nell’area di Rimini e presenti sul sito www.ilMioDono.it, una piazza virtuale realizzata da UniCredit per rendere possibile l’incontro tra le Organizzazioni Non Profit presenti e tutti coloro che vogliono dare una mano a questo settore offrendo una donazione. Clienti e non di UniCredit potranno quindi accedere al sito, seguire le semplici indicazioni riportate per ricevere un apposito codice ed esprimere la propria preferenza per una delle associazioni in gara. Quelle che riceveranno almeno 50 “voti” saranno ammesse nella rosa dei vincitori, ovvero dei beneficiari della donazione di UniCredit. La ripartizione, infatti, avverrà in proporzione ai voti ricevuti e, in ogni caso, la somma destinata ad una singola organizzazione non potrà essere superiore ai 12.000 euro. È possibile votare anche tramite facebook, via e-mail o Carta Il Mio Dono. Queste le Onlus dell’area di Rimini che partecipano alla “gara” per la solidarietà: Ada Onlus, Associazione “Comunità Papa Giovanni XXIII, Oceanomare Delphis Onlus. Giovedi 5 Dicembre 13 20 62 33 67 51 29 13 61 69 40 46 42 64 31 54 23 31 67 35 20 25 43 35 45 37 33 75 77 48 22 64 45 73 60 6 52 22 53 69 81 66 50 31 87 57 30 5 16 67 62 86 7 57 36 28 34 42 68 71 88 7 21 FORLì SABATO 7. DICEMBRE 2013 Dalla Fondazione 10 milioni al territorio GLI INVESTIMENTI Pinza scommette sull’Università. Cultura e sanità restano tra le priorità. “L’orizzonte è la Romagna” P iù di dieci milioni di euro. E’ quanto la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì riuscirà a investire sul territorio nel 2014, in linea con gli investimenti del 2013. Una somma notevole in tempi di crisi che - commenta il presidente Roberto Pinza - “andrà a contenere il disastro economico e sociale che stiamo vivendo e, dove possibile, a invertire questa tendenza lanciando iniziative”. Il metodo utilizzato dal Monte di Pietà per la destinazione dei fondi si è basato sulla selezione delle priorità e la ricerca di sinergie. “Dal momento che le risorse sono ridotte - spiega Pinza - la collaborazione tra enti, istituzioni e associazioni, nel rispetto del ruolo e della autonomia di ciascuno, consente una maggiore efficacia: per progetti grandi, se ci sono ambizioni per il territorio, è questa la strada per per ottenere dei risultati”. Pinza parla anche di “collaborazione territoriale” guardando alla dimensione romagnola che in certi ambiti, dalla sanità, alle infrastrutture, all’università, sembra essere l’unico orizzonte possibile. “I campanilismi e le contrapposizioni territoriali non hanno prodotto mai nulla - sottolinea il numero uno della Fondazione . Basta pensare agli aeroporti: la lotta tra Rimini e Forlì è finita con due fallimenti”. Per questo Pinza apprezza lo spirito che ha animato la nascita di Cisl Romagna, della Compagnia delle Opere (senza Rimini però) e, l’altro ieri, di Legacoop Romagna. E non perde l’occasione per fare Roberto Pinza Il presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì con Antonio Branca, segretario generale IL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE FORLIVESE IN MILIONI DI EURO. E’ TRA LE PIÙ RICCHE D’ITALIA La Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì ha un patrimonio di 441 milioni di euro, un tesoretto cresciuto esponenzialmente dal 1992 (quando era di 78 milioni) ad oggi. Dagli investimenti nel 2013 la Fondazione ha guadagnato 16,8 milioni, “un risultato ha commentato il segretario generale Antonio Branca - dovuto alla capacità della gestione finanziaria della Fondazione che ha diversificato gli investimenti senza farne mai alcuno di tipo speculativo. A conti fatti la redditività media nel 2013 è stata del 4,2% contro il 3,1% del resto delle Fondazioni medio-grandi in Italia. Dei guadagni, tolti 2,28 milioni (oneri di gestione) e 2,9 per l’accantonamento al patrimonio ne avanzano, per il territorio, 11,6. Significa che la Fondazione di 100 euro ne investe 68 sul territorio contro i quasi 50 euro delle altre Fondazioni. 441 complimenti pubblici al nuovo direttore unico di Legacoop, Monica Fantini, al suo fianco, come vicepresidente della Fondazione forlivese. Certo, la Fondazione, dal punto di vista economico, anche in “sinergia” è destinata a fare la parte del leone. L’esempio è offerto dall’attivazione del Fondo di riassicurazione a sostegno dei Cofidi per l’accesso al credito delle imprese che sarà attivo a partire dal gennaio. La Fondazione partecipa con un milione di euro, mentre Comune e Camera di Commercio, insieme, ne aggiungeranno la metà: una somma a garanzia delle imprese che dovrebbe muovere circa 30 milioni di euro di erogazioni delle banche. Un’operazione di emergenza che in questo momen- to è ossigeno puro per il mondo imprenditoriale. La Fondazione conferma, tra gli obiettivi il mantenimento delle eccellenze in sanità (investimenti per l’Ausl e l’Irst-Irccs) e nella Cultura. “Abbiamo già concordato - ribadisce il presidente - con il Comune di Forlì che la mostra nel 2015 al San Domenico, punta di diamante per la città, si farà”. Ancora, grande attenzione alla ricerca e all’università con il sostegno a progetti triennali dei dipartimenti, al Tecnopolo e alle attività di trasferimento tecnologico, per circa tre milioni di euro. “Non saremo mai più una città agroindustriale - sostiene Pinza ma di grandi servizi, della sanità, della cultura e della ricerca e a questo intendiamo dare una spinta potente. Solo Quaranta assunzioni per Eataly in piazza Saffi CENTRO STORICO Confermata l’apertura del colosso di Farinetti entro il 2014. In gennaio comincerà la sistemazione del tempio dell’enogastronomia in Palazzo Talenti Framonti. Nell’autunno le selezioni degli addetti in vista del debutto Q uaranta posti di lavoro. La chance è offerta da Eataly che aprirà nel Palazzo Talenti Framonti, in piazza Saffi, entro il 2014. La notizia è apparsa ieri nelle pagine del venerdì dedicate al lavoro del Corriere della Sera. Le assunzioni avverranno nei prossimi mesi e fanno parte dei 500 nuovi addetti che il colosso di Oscar Farinetti, ideatore del brand di successo mondiale che ha unito enogastronomia, cultura, artigianato d’eccellenza e formazione del gusto, assumerà in tutta Italia. L’accordo con Oscar Farinetti per l’apertura di “Eataly Romagna” - questo il nome che prenderà a Forlì - è stato confermato dalla Fondazione, attraverso la propria società strumentale Civitas. Nel Palazzo Talenti Framonti, Eataly occuperà, di fianco alla libreria Feltrinelli, duemila metri quadrati, spalmati Oscar Farinetti Il patron di Eataly assumerà quaranta persone a Forlì su quattro piani, con spazi riservati alla ristorazione, alla vendita dei prodotti tipici e ai corsi di cucina in collaborazione con Casa Artusi, per diventare un polo permanente di valorizzazione della cultura enogastronomica del territorio, con uno sguardo sul mondo, e capace di attrarre persone da tutta l’area romagnola e oltre. In particolare, al piano terra del palazzo troverà spazio il dolce, al primo i cereali, salendo il salato, carni, pesce, salumi e formaggi, e all’ultimo, il vino, la birra artigianale: sarà “l’osteria del territorio”. I lavori dovrebbero cominciare in gennaio per concludersi entro Natale 2014. Eataly è il tempio del gusto su cui la Fondazione e tutta la città oggi scommette per rivitalizzare il centro storico di Forlì. E in questo quadro si inseriscono anche le recenti proposte delle Associazioni del commercio per rivedere la via- bilità del cuore della città e l’accesso al centro storico. Nella mappa disegnata dai commercianti è già stata progettato l’accesso con l’auto fino al Palazzo Talenti Framonti attraverso corso della Repubblica. D’altra parte, era stato lo stesso Farinetti a sollecitare Forlì, al momento della sigla dell’accordo con la Fondazione, avvenuta all’inizio di luglio, a trovare soluzioni per un più facile accesso, anche delle automobili, in piazza Saffi, perché il suo sogno di portare centinaia di persone da Eataly, potesse diventare realtà. Lo sbarco di Eataly a Forlì porterà anche lavoro. Sempre Farinetti, in luglio, aveva fatto una stima delle assunzioni: da trenta a cento - aveva dichiarato il patron di Eataly - abituato al successo, ma con il senso della realtà. E adesso si parte da quaranta. Non male, solo per il debutto. (Ma. Ne.) alzando il livello, con dosi di scienza, cultura e informazione potrà rinascere anche uno spirito imprenditoriale”. La Fondazione ha poi intenzione di giocare un ruolo nell’Unione dei Comuni a quindici. “Siamo pronti a dare una mano - dice l’ex viceministro - perché la via della gestione associata non deve servire solo a mettere insieme i vigili urbani, ma a fare scelte strategiche di rilevanza primaria che riguardano interventi di natura urbanistica, di efficientamento energetico e di natura turistica”. Sul piatto, per questo, la Fondazione ha già messo 700mila euro. Sempre in programma restano gli interventi di natura sociale che vanno dall’iniezione di risorse per le situazioni di disagio, ma anche per progetti innovativi del Terzo Settore. Nel dettaglio, gli investimenti sono stati illustrati dal segretario generale Antonio Branca, settore per settore. Nel 2014 alla Cultura sono destinati 2,8 milioni di euro; per lo Sviluppo 3,6 milioni:1,2 per l’Università in tre anni, il resto per Tecnopolo, Rinnova e altre partecipazioni, 2,3 milioni per lo sviluppo locale e l’edilizia popolare (i sindaci dei 15 Comuni possono presentare progetti); per i servizi alla persona 3,6 milioni di euro: in questo capitolo oltre agli investimenti cospicui sul fronte della salute, del volontariato, per gli anziani e il sostegno alle famiglie in difficoltà, si inseriscono anche 400mila euro per l’attività sportiva e le associazioni dilettantistiche che, per la crisi, hanno perso gli sponsor. Maria Neri TANGENZIALE Nuovo tratto Si apre il 13 Apre il prossimo venerdì, un nuovo tratto della tangenziale ovvero il secondo troncone del secondo lotto che collega via Mattei a via Ravegnana, all’altezza del cimitero monumentale, passando sotto via Bertini e via Macero Sauli. La cerimonia di apertura si svolgerà alle 11.30 alla presenza del presidente dellAnas Pietro Ciucci, dell’assessore ai Trasporti della Regione Emilia Romagna, Alfredo Peri, del Presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Massimo Bulbi, del sindaco, Roberto Balzani e del Capo Compartimento Anas per l’Emilia Romagna, Nicola Prisco. Il tratto di tangenziale era finito da mesi ma era ancora chiuso per degli aggiornamenti degli impianti sotto la galleria. FORLì 13 SABATO 7. DICEMBRE 2013 LO CHIEDE LA CISL Bando unico per gli scali Un unico bando per i due aeroporti di Rimini e Forlì. A chiederlo è la Cisl Romagna che interviene così sulla vicenda dei due scali romagnoli chiusi per fallimento e che l’Enac sta per aprire ai privati. “La Romagna può sopportare la tenuta di due aeroporti a distanza di pochi chilometri? Non sarebbe più saggio operare affinchè si creino le condizioni per una alleanza magari chiedendo a Enac un unico bando europeo per le due realtà romagnole, invece di due bandi separati e in competizione tra loro? Noi - riporta la Cisl Romagna in una nota - pensiamo proprio di sì, gli amministratori (proprietari di maggioranza della fallita Aeradria) si facciano carico di questa situazione, battano un colpo, operino affinchè vi sia un piano organico sul sistema aeroportuale in regione e nell’area romagnola”. Il sindacato invita tutti a lavorare “insieme a un nuovo progetto più coraggioso, ma soprattutto che eviti gli errori del passato”. Riguardo al contesto dello scalo di Miramare dopo il fallimento, la Cisl dopo il recente incontro col curatore Renato Santini ricorda di aver confermato gli impegni assunti con la vecchia gestione di Aeradria per quanto concerne il contratto di solidarietà e il congelamento temporaneo di una parte dell’integrativo aziendale, “impegni che erano stati messi in campo con senso di responsabilità dal personale per uscire da questa crisi aziendale: tali impegni dovranno essere concretizzati affinchè vi sia continuitàoperativa e occupazionale”. Principe Wok, si indaga sui vertici P INCHIESTA Nel mirino degli inquirenti le pressioni ai piani alti del Municipio rincipe Wok, le indagini della Guardia di Finanza ora puntano in alto. Puntano a capire se ci sono state pressioni sugli uffici per accelerare il rilascio delle autorizzazioni all’Hotel ristorante italo cinese di viale Bologna senza i requisiti necessari. Per questo gli uomini delle Fiamme gialle l’altro giorno sono tornati in Municipio. Hanno acquisito nuovi documenti per ricostruire i passaggi di questa intricata vicenda che vede l’uno contro l’altro pezzi dello stesso Municipio con accuse e contro accuse tra dirigenti e impiegato. A cominciare da Alessandro Ruffilli, il funzionario che ha dato il là all’inchiesta con le sue denunce e che ora ha avviato una causa civile contro il suo trasferimento ad un altro ufficio. Ruffilli ritiene di aver fatto il suo dovere denunciando il tentativo di snellire la pratica di cui sarebbe stato vittima, mentre secondo il Municipio avrebbe avuto un comportamento ambiguo nei confronti degli imprenditori che per accelerare i tempi d’apertura del Principe Wok gli avrebbero versaro sul conto di un’associazione da lui presieduta una somma di duemila euro. Tornando all’indagine, si cerca di capire chi e perché può aver avuto interesse a far pressioni su Canestrini affinchè firmasse l’ok, come sembra portato alla luce da alcuni documenti e alcune email agli atti degli inquirenti. Il Principe Wok è stato inaugurato il 22 giugno scorso. La struttura sarebbe poi passata in mano ai cinesi solo il 28 giugno, sei giorni dopo l’inaugurazione. Per l’apertura BREVI Il compleanno di Villa Gesuita Festa per i 31 anni di attività di ività di Villa Gesuita, il centro educativo della cooperativa sociale “L’ Accoglienza”. Domani dalle 15 “A porte aperte” per conoscere da vicino le attività e la sede della cooperativa e con l’occasione partecipare ai giochi e i laboratori organizzati per grandi e bambini. Dalle 16,30 il pomeriggio di festa continuerà nella Casa colonica, il centro residenziale della cooperativa (viale dell’Appennino, 373), con “E’ qui la festa” per gustare una merenda preparata per tutti i partecipanti e poi giocare a tombola. All’Apebianca sabato per bambini Il Principe Wok Sulla sua riapertura sono nate due inchieste della Procura Accuse e contro accuse tra dirigenti e funzionari però mancava l’autorizzazione alla somministrazione di alimenti e bevande. Questo permesso non poteva essere rilasciato perché necessitava della verifica di “sorvegliabilità” e non c’erano più i tempi visto che tutto era stato chiesto poco più che una settimana prima del giorno già fissato per l’apertura in pompa magna. E che al Principe mancassero degli adempimenti lo dimostra anche il fatto che lo stesso Municipio, alla fine di settembre, ha emesso un’ordinanza in cui ha imposto all’Hotel di mettersi in regola dichiarandolo inagibile. Secondo gli atti sarebbe stato lo stesso Canestrini ad affermare di aver rilasciato le autorizzazioni in seguito alle pressioni dell’assessore al ramo Maria Maltoni e del direttore generale Maurizio Caristia, lo stesso che poi ha avocato a sè la pratica quando l’inchiesta era ormai di dominio pubblico. Esisterebbe anche un promemoria anonimo in cui c’è scritto che l’ok per il Principe Wok lo aveva dato lo stesso Ruffilli. Cosa che lui ha negato davanti agli inquirenti. (ri) A L’apebianca un sabato dedicato ai bimbi a cura della cooperativa sociale Paolo Babini. Al mattino, dalle 10 il laboratorio “Inglese INcanto” rivolto ai bambini dai 18 ai 36 mesi. “A day in a Tick tack Way” sono le attività a cura degli educatori del nido bilingue musicale Tick Tack Kids. Dalle 11 invece “Musica maestro” per bambini da 0 a 18 mesi. Durante le attività animative sarà presentato il libro Din Din SciàScià: una storia creata con e per i bambini del Tick Tack. Il pomeriggio invece è all’insegna delle attività per bambini dai 4 ai 10 anni. Dalle 16:30 alle 18 dolci d’autunno con “Ne faccio di cotte e di crude” (quota due euro). Info e prenotazioni 329 9051541. TELEFONO 0547 611900 FAX 0547 610350 13 EMAIL: [email protected] E PROVINCIA SABATO 7 DICEMBRE 2013 Produzioni Orogel Fresco: più qualità, meno quantità Assemblea dei soci per le liquidazioni: prezzi di vendita discreti, ma poca materia prima CESENA. Meno quantità, più qualità. E’ questa, in sintesi, la fotografia della situazione produttiva fatta da Orogel Fresco, che questa mattina incontra i suoi soci in assemblea. Dalle 9.30, al centro congressi di Cesena Fiera, a Pievesestina, il presidente della cooperativa Giuseppe Maldi- ni presenterà i risultati dell’anno e i prezzi di liquidazione della campagna estiva. «La produzione agricola è stata di ottima qualità quest’anno - anticipa - ma le avverse condizioni climatiche hanno influito negativamente sulle quantità, che sono state inferiori rispetto al 2012. Questo andamento ha creato una situazione altalenante, caratterizzata da prezzi di vendita dei prodotti abbastanza alti, ma anche da poca materia prima per poter rispondere a pieno alle esigenze del mercato». Per quel che riguarda il futuro di Orogel Fresco, c’è fi- ducia: «Nella nostra azienda la ricerca e l’innovazione di prodotto, l’attenzione alle esigenze dei clienti-consumatori, la consapevolezza e la convinzione dell’importanza di essersi dotati di metodi e regole certificate che consentono di garantire ai consumatori la sicurezza alimentare dei prodotti, la professionalità acquisita dai nostri soci ci spingono a pensare che abbiamo le carte in regola per pretendere di avere un futuro dignitoso». Giuseppe Maldini Col robot meno dolore e guarigioni più veloci Interventi chirurgici in laparoscopia introdotti nel reparto di Urologia al Bufalini CESENA. Robot in azione in ospedale per rendere meno dolorosi gli interventi chirurgici effettuati nel reparto di Urologia ed accorciare i tempi di recupero post-operatorio. Al Nei giorni scorsi, sono stati effettuati i primi interventi all’interno del reparto di Urologia usando questa nuova tecnica robotica mininvasiva. Si tratta di un passo avanti importante in termini di miglioramento della qualità assistenziale complessiva offerta dal presidio ospedaliero di Cesena. La metodica che è stata introdotta consente di ottenere gli stessi risultati della chirurgia convenzionale, ma presenta alcuni vantaggi non da poco: riduce in misura significativa il dolore post-operatorio e accorcia la durata e della degenza ospedaliera e della convalescenza. La chirurgia laparoscopica consiste, nello specifico, nell’esecuzione di interventi introducendo una telecamera e vari strumenti operatori all’interno del corpo del paziente. Questi vengono manovrati dal chirurgo dall’esterno attraverso piccole incisioni (“fori”). Si tratta di una tecnica sanitaria all’av anguardia, che negli ultimi anni si è conquistata sempre più spazio in varie discipline chirurgiche. In particolare, nel settore urologico, è ormai consolidata la possibilità di trattare con procedura laparosco- Un intervento chirurgico eseguito in laparoscopia: nei giorni scorsi, nel reparto di Urologia del Bufalini, sono stati eseguiti i primi interventi con questa nuova tecnica Bufalini è stata appena introdotta una tecnica avanzata: la laparoscopia. Una novità che innalza la qualità delle prestazioni sanitarie fornite all’interno del nosocomio cesenate. Trattati 3.200 casi in 11 anni Dermochirurgia pediatrica CESENA. “Attualità in dermochirurgia pediatrica è il titolo di un convegno che si terrà oggi, a partire dalle ore 8.30, nella sala convegni “E. Suzzi” dell’ospedale Bufalini. Lo ha promosso l’Unità operativa di Dermatologia dell’Ausl di Cesena, diretta da Fabio Arcangeli, che ha trattato 3.200 casi negli ultimi 11 anni. Si farà il punto sui disturbi cutanei dei piccoli pazienti. Interverranno Giorgio Martelli, Giorgio Ubaldo Turicchia, Andrea Marcucci, Massimo Polverelli, Davide Brunelli, Monica Teodorani, Roberto Flangini, Fabio Arcangeli, Augusto Biasini e Stefano Catrani. pica malattie renali quali malformazioni, cisti, atrofia dell’organo. E soprattutto si può intervenire con questa metodica anche su un buon numero di neoplasie. «Essere riusciti ad introdurre l’attività laparoscopica in un settore spe- cifico come l’urologia, in tempi così difficili come quello attuale, è motivo di grande soddisfazione - dichiara Andrea Turci, direttore dell’Unità Operativa di Urologia del Bufalini - Gratifica non salo me, ma tutte le figure coinvolte nella buona riuscita di questo progetto. L’obiettivo ora è quello di proseguire in questo cammino implementando nel prossimo futuro il numero delle procedure laparoscopiche urologiche effettuate, perfezionando costantemente la tecnica operativa e la strumentazione endo-urologica ad essa correlata». La nuova tecnica laparoscopica, affiancandosi alla chirurgia “tradizionale”, ha consentito altresì di ampliare l’offerta terapeutica a disposizione del bacino di utenza dell’Ausl di Cesena. E’ una notizia incoraggiante, anche perché arriva in un periodo in cui da più parti si teme che il Bufalini possa perdere punti, in seguito alla disponibilità sempre più ridotta di risorse economiche per la sanità pubblica e alla profonda riorganizzazione che arriverà con il processo di unificazione delle Ausl di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini. (gpc) Colpa medica Querela all’ospedale Angioloni Gambettolese dimesso con l’appendicite, va in peritonite CESENA. Presentato un esposto per colpa medica. La denuncia, depositata dai carabinieri di Gambettola, è di un agente di commercio di 33 anni. E’ assistito dagli avvocati Marco Bosco e Thomas Coppola del foro di Rimini. Nel mirino l'ospedale Angioloni di San Piero in Bagno. Il fatto risale al 29 agosto scorso. L'uomo era in vacanza in un agriturismo di Bagno di Romagna, quando iniziò ad accusare forti dolori alla pancia. Così si recò al Pronto soccorso dell'ospedale di San Piero in Bagno, dove i medici gli diagnosticarono “addominalgia in coprostasi marcata”: dell'aria in pancia, in pratica. I sanitari gli consigliarono anche l’assunzione un lassativo. Fu un po’ come buttare sale sulla ferita. Non a caso il giorno successivo, con 39 di febbre e dolori lancinanti all'addom e , s i f e c e a ccompagnare all'ospedale Bufalini dove fu operato d’urgenza per “peritonite da appendicite gangrenata”. Il 22 novembre scorso, l’uomo si è presentato nella stazione dei carabinieri di Gambettola per presentare l’esposto-querela. 14 FORLì SABATO 7. DICEMBRE 2013 Primarie Pd, domani si vota I CANDIDATI LOCALI Abbinati a Civati, Cuperlo e Renzi, i futuri membri dell’assemblea nazionale. Tra i renziani, in testa c’è il sindaco Balzani D omani si vota per le primarie del Partito Democratico. Possono votare tutti gli elettori, iscritti al partito e non, senza alcuna registrazione o iscrizione preventiva, dai 16 anni. Gli oltre 40 seggi sul Forlivese saranno aperti dalle 8 alle 20. Si eleggerà il nuovo segretario nazionale. In lizza ci sono Giuseppe Civati, Gianni Cuperlo e Matteo Renzi. A ogni candidato è abbinata una quota di futuri componenti dell’Assemblea nazionale del Pd. Con Giuseppe Civati sono candidati Maria Teresa Vaccari, coordinatrice del Comitato “Forlì per Civati”, lo scienziato Vincenzo Balzani, originario di Forlimpopoli, professore emerito all’Università di Bologna, premiato pochi giorni fa dal presidente Giorgio Napolitano, Serena Bambi, segretaria del circolo del Pd di Portico e San Benedetto, Raffaele Barbiero di Forlì, ex sindacalista della Cisl. Al nome di Gianni Cuperlo, rispondono il consigliere provinciale Gessica Allegni (capolista), l’avvocato Giulio Marabini, presidente della seconda Circoscrizione, Francesca Mercatali di Modigliana e Federico Morgagni, 20 anni, studente universi- In coppia Il sindaco Roberto Balzani con Matteo Renzi, candidato alla segreteria nazionale del Pd tario. Abbinati a Matteo Renzi ci sono il sindaco di Forlì Roberto Balzani (capogruppo), Veronica Zanetti, capogruppo Pd in consiglio comunale, Bruno Biserni, ex assessore a Civitella e presidente del Gal - L’Altra Romagna e Ilaria Marianini, 29 anni di Santa Sofia. Valentina Ancarani, segretario territoriale del Pd forlivese, ha lanciato il suo appello al voto, in prima persona, spiegando i motivi per cui recarsi alle urne senza dare un appoggio esplicito a nessuno dei tre candidati anche ha vinto il Congresso locale con la mozione Pensiamo Pd, partorita dai renziani (sindaco in testa): “Io voto perché il Partito democratico è l’unica forza politica che dà a tutti la possibilità di esprimere una preferenza sul proprio leader. Io voto perché voglio scegliere che volto avrà il partito che nei prossimi mesi e anni dovrà condurre il Pae- IL REPORT DELLA CAMERA DI COMMERCIO DE GENNARO Un’azienda su due non innova In calo fatturato e occupazione C’ è la crisi ma la maggioranza delle imprese della provincia di ForlìCesena dice di non aver introdotto alcuna innovazione in azienda negli ultimi tre anni. E’ il dato che emerge dal report a tema presentato ieri alla Camera di commercio. I dati della congiuntura, intanto, restano negativi. La situazione più critica è quella del fatturato, con il 44% delle imprese di Forlì-Cesena che indica una contrazione del proprio volume di affari (contro, comunque, un 46,6% rilevato a livello regionale) in leggero peggioramento rispetto al 2012. Venendo agli investimenti, li ha ridotti oltre un quinto delle imprese: meno del 25,4% medio regionale, in miglioramento rispetto al dato provinciale 2012, che però è in peggioramento rispetto al 2012 (25%). Per l’occu- Niente investimenti negli ultimi tre anni pazione la contrazione è inferiore a quella registrata per il fatturato (23,5% per la provincia, 28,8% per la media regionale). L’export riporta un andamento meno critico, con oltre il 22% delle aziende di Forlì-Cesena in crescita (25% a livello regionale). Guardando per all’ultimo triennio, dunque, ben il 54,4% delle imprese intervistate nella ricerca dichiara di non avere introdotto alcuna innovazione in azienda negli ultimi tre anni (dato in miglioramento rispetto al 65,6% del 2012 ed in linea con il 53,6% medio regionale). Quasi il 16% delle aziende non ha invece introdotto innovazioni di prodotto di tipo incrementale, mentre una percentuale pari al 14,6 ha introdotto innovazioni di processo, sempre di tipo incrementale. Tra gli altri dati della ricerca camerale, emerge che nello stesso periodo il 15,8% delle imprese della provincia (contro 14,3% registrato nel 2012) ha proceduto all’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature. Le aree su cui si sono concentrati gli interventi sono costituite dall’acquisto di nuovo software (6,3%) e dall’acquisto di nuovo hardware (4,4%) in particolare. BREVI La Softer accende l’albero di Natale Sarà la Softer Volley Forlì ad accendere l’Albero di Natale in piazza Saffi. Dalle 16.30 alle 18 sarà presente la squadra al completo, con coach Stefano Mascetti ed il suo vice Marco Ricci, oltre ai dirigenti Gilberto Marchi e Fabio Fornasari. Imparare la cura del pavimento pelvico Dalle 10.30 alle 12 al Puntodonna di via Maroncelli per i Dialoghi con l’esperto Chiara Bellini - Fisioterapista esperta in riabilitazione perineale parla della prevenzione e la cura del pavimento pelvico. Ingresso gratuito. Libera professione Sportello chiuso clando Riusando, nella sede di via Pelacano 15 mette a disposizione tantissimi oggetti e capi di abbigliamento che si potranno prendere e portare a casa con un contributo da uno a tre euro. La vendita servirà a finanziare le attività dell’associazione. Oggi lo sportello Cup/Libera professione nella piazza del padiglione “Morgagni” dell’ospedale resterà chiuso. Mercatino di beneficenza In via Pelacano open day del riciclo Oggi e domani il “Mercatissimo di beneficenza” del gruppo di preghiera di Montepaolo dalle 8 alle 18.30 in via Copernico 85, area trasportuale Box 17. L’associazione culturale Rici- se fuori dai tempi duri che sta vivendo. Io voto perché voglio indicare all’ Italia, all’Europa e al Mondo la strada da seguire in questo percorso. Io voto perché credo nel valore assoluto dell’azione collettiva e della cittadinanza attiva. Io voto perché tutto questo passa da qui, dalle primarie del Partito democratico, dall’8 dicembre. Un’occasione importante per chi non è più disposto a stare solo a guardare”. Avvicendamento Randacio lascia Arrivato Del Maso Cambio della guardia al 66esimo Reggimento Fanteria Aeromobile di Forlì. Ieri nella caserma De Gennaro c’è stato l’avvicendamento alla presenza del Generale Antonio Bettelli, comandante della Brigata Friuli alla quale il 66° appartiene: il Colonnello Francesco Randacio ha ceduto il comando del Reggimento al Colonnello Lorenzo Dal Maso. Erano presenti le massime autorità e iul sindaco di Forlì Roberto Balzani. Affidata quindi la bandiera di guerra a Dal Maso. Il Colonnello Randacio, che lascia Forlì dopo poco più di due anni, nel saluto di commiato ha reso omaggio ai caduti del Reggimento che “indicano la via dell’onore e del sacrificio” e ha voluto ringraziare gli uomini e le donne del 66esimo Reggimento Trieste per l’ impegno nell’assolvimento dei propri compiti. PER SEL È IL SECONDO Oggi Sinistra a congresso Oggi alle 9.30 si apre il secondo congresso di Sinistra Ecologia Libertà della Federazione di Forlì al Centro Engel in via Ravegnana 407/7. Con il suo primo congresso Sel ha riaperto una partita, oltre che un partito, con l’auspicio che una sinistra plurale e aperta potesse influire sulle scelte che da sempre pesano sui più deboli economicamente e socialmente. “Il percorso, non facile - scrivono gli esponenti del partito - ci ha accompagnato al secondo congresso con risultati particolarmente positivi ed altri , invece, che necessitano di riflessione e approfondimento. Ciò che non è mai mutata , in qualunque occasione, è l’ esigenza di dare voce ad una sinistra unita e forte. La strada giusta è il motto che caratterizza i nostri punti programmatici indicati nel documento congressuale per la costruzione di una società diversa ed è nostro impegno arricchire il nostro dibattito congressuale con ogni apporto interno ed esterno possa rendersi possibile. Ci attendono altri appuntamenti importanti, dalle elezioni europee alle elezioni amministrative, che rendono fondamentale la potenzialità, la capacità di essere organizzati e allo stesso tempo inclusivi e aperti al confronto con le tante altre soggettività presenti nel territorio, siano esse associazioni o movimenti o singoli cittadini e cittadine, indispensabili per arricchire e irrobustire l’area della sinistra, per un altrettanto forte centro-sinistra”. L’INIZIATIVA DI DANIELE LA BRUNA Nasce il Club “Forza Italia” con il senatore Palmizio Dopo il Club “Forza Silvio” fondato dal consigliere comunale Fabrizio Ragni, Forza Italia, a pochi giorni dalla scissione del Pdl, vede nascere il suo secondo Club in città. E’ quello promosso da un forzista delle prima ora, Daniele La Bruna, che ha al suo fianco l’ex consigliere comunale Lea Milanesi, Massimo Merendi e Vanni Landi. E’ stato battezzato “Aria Nuova”, lo stesso nome che aveva il Circolo della Libertà. “Lo abbiamo chiamato così - spiega La Bruna - non per rispolverare qualcosa di vecchio, ma perché di “aria nuova” c’è bisogno tutti i giorni. Il Club non nasce in contrapposizione a nessuno: più ne nasceranno meglio è perché tutti contribuiranno a fare circolare idee nuove e utili a costruire qualcosa”. “Lavoriamo - aggiunge Merendi - per il ricambio in città, per battere ciò che resta di un coacervo indistinto e pericoloso della sinistra”. E oggi, nel giorno in cui il consigliere regionale e consigliere nazionale di Forza Italia, Luca Bartolini, presenterà ufficialmente Forza Italia nella Provincia di Forlì Cesena per chiarire - spiega - “chiarire e ribadire le posizioni del nuovo partito sui temi politici che hanno contrassegnato l’ultima settimana: l’estromissione del Presidente Berlusconi dal Senato; il no a questa legge di stabilità e a questo Governo Letta-Alfano (quest’ultimo divenuto leader, dopo la scissione del Pdl, del Nuovo Centro Destra, ndr) ; il ritorno a Forza Italia anche a Forlì Cesena”, il club di Forza Italia alle 17.30 nella saletta della Banca di Forlì di via Bruni, 4 ha organizzato un incontro dal titolo Forza Italia Un passo in più” con il senatore Massimo Palmizio, in corsa per la segreteria regionale (ma se la dovrà vedere con la senatrice ed ex ministro Anna Maria Bernini) Luminarie Porta Schiavonia e Duomo illuminati fino alla Befana Rimarranno illuminati fino all’Epifania il Duomo e l’arco di Porta Schiavonia grazie a mille metri di lampade a filamento, in grado di produrre complessivamente 16 Kw di potenza, il cui allestimento è stato regalato anche quest’anno al Comune di Forlì da Hera Luce. Il montaggio è molto impegnativo, in quanto i km di fili con le 5mila lampadine devono essere collocati sia su Porta Schiavonia che sulla cupola e sul campanile del Duomo: per questo è Duomo Illuminato da Hera stata chiamata da Hera Luce la ditta specializzata di Macerata che, grazie ad un particolare corso di specializzazione sulle imbragature necessarie, dal 1993 è in grado di occuparsi dell’allestimento. Le luminarie saranno poi riaccese in occasione della Madonna del Fuoco. 16 FORLì - PROVINCIA SABATO 7. DICEMBRE 2013 CIVITELLA DI ROMAGNA La troupe della popolare e storica trasmissione domenicale di Rai Uno con Patrizio Roversi in testa a Seggio e a Cusercoli per parlare degli allevamenti naturali e non solo Linea Verde, la Tv entra nell’aziende Bio S iamo in Romagna per parlare di Bio”. Con questa frase del conduttore Patrizio Roversi inizierà la puntata di Linea Verde su Rai Uno che la produzione del programma sta preparando in questi giorni sulle colline civitellesi. Giovedì scorso, la troupe, con Patrizio Roversi in testa, era all’Acero Rosso di Seggio e nell’azienda agricola che porta proprio il nome “Seggio” dove del Bio, la famiglia Paganelli (i fratelli Lisa e Andrea soprattutto) ne ha fatta una ragione di vita. Una premessa: Roversi che sta girando l’Italia per il seguitissimo programma è rimasto sbalordito dai luoghi che ha visitato a cominciare da Cusercoli. “Qui è tutto meraviglioso, sono posti incredibilmente belli e mi sono già promesso di tornarci presto”. Tornando al programma Linea Verde che andrà in onda, o per la puntata pre-natalizia di domenica 22 dicembre oppure per la domenica 5 gennaio (il palinsesto fino a ieri non era certo), si sta preparando una puntata in giro per le aziende Bio che aderiscono a Consorzio Carne Biologica Val Bidente che lo scorso anno ha macellato circa duecento bovini e il cui presidente è Lisa Paganelli. Dopo aver girato tra le stalle e fatto tante riprese, la trasmissione finisce con l’ormai fisso banchetto di prodotti della zona. Fra le Andrà in onda il 22 dicembre oppure il 5 gennaio Riprese L’auto del Crame di Imola e vari momenti con Patrizio Roversi ditte che aderiscono al progetto, oltre all’azienda agricola “Seggio” e agriturismo “Acero Rosso”, c’è l’azienda “Ravaglia” di Cusercoli dove ieri la troupe ha fatto visita ai locali, agli alle- CASTROCARO Viabilità Chiusa via Battanini Billi dà la sveglia E’ ormai transennata da settimane una corsia di via Battanini, la strada che dal centrale Viale Marconi conduce alla zona dei campi da calcio e all’ingresso del Parco Fluviale, a causa di un cedimento della riva del Rio Cozzi che fiancheggia la carreggiata. Un disagio non da poco visto che sono numerosi i giovani e le famiglie che frequentano gli impianti sportivi e che nella stessa area trovano parcheggio le ambulanze della locale Croce Rossa. Francesco Billi della Lega Il consigliere di minoranza Francesco Billi, a seguito delle frequenti lamentele raccolte, ha dunque depositato un ordine del giorno per sollecitare l’amministrazione comunale a ripristinare la viabilità. “Capisco che le risorse economiche del Comune siano scarse - spiega l’esponente locale del Carroccio - ma chi vanta un ruolo politico deve poi anche impegnarsi all’occorrenza a reperire i finanziamenti necessari. Vi sono esponenti locali del Pd che fanno i parlamentari a Roma, per giunta di maggioranza, e penso che in questi casi sia un dovere civico del sindaco coinvolgerli per ripristinare situazioni inerenti la sicurezza del territorio” Il consigliere poi ricorda le decine di migliaia di euro intercettate dalla precedente amministrazione di centrodestra per intervenire contro il dissesto idrogeologico: “Nel 2011, a crisi inoltrata, abbiamo ottenuto finanziamenti da Roma, grazie all’interessamento del deputato della Lega Nord Romagna, per oltre 270 mila euro e abbiamo iniziato insieme al Consorzio di Bonifica un’opera di regimazione, pulizia e consolidamento anche del letto del Rio Cozzi, che attraversa il paese. Mi dispiacerebbe che ora si abbandonasse il contrasto al dissesto idrogeologico solo perché lamentarsi della penuria economica è più facile che impegnarsi politicamente a trovare i soldi necessari”. “Pertanto - conclude Billi - con questo atto chiederò che il primo cittadino e la Giunta del Pd si attivino presso i propri rappresentanti di partito ad ogni livello per risanare al più presto questo disagio e proseguire nell’opera di manutenzione ambientale del nostro territorio che era stata portata a buon punto”. vamenti e alla bellissima e fornitissina cantina, poi ci sono, l’azienda “Mezza Ca’” di Rocca San Casciano (specializzata in formaggio), “Il Boschetto” di Premilcuore (allevamento e for- maggi) e “Perugini Elena” di Settecrociari che produce frutta e verdura Bio. Nel 2008 è nata l’associazione e due anni più tardi si è trasformata in consorzio: un organismo in grado di fare economie di scala e di dare un’organizzazione efficiente al processo produttivo. “Ho pensato di puntare sulla carne romagnola - dice Lisa Paganelli, veterinaria e ideatrice del Consorzio - perché volevo che il consumatore capisse che il prodotto allevato qui da noi in maniera del tutto naturale, indipendentemente dalla razza, è di ottima qualità. E proprio la qualità è il tratto distintivo che si è voluto dare il nostro consorzio: agricoltura biologica certificata”. E Patrizio Roversi, nella puntata spiegherà proprio queste cose. Raimondo Baldoni CASTROCARO TERME Il poliedrico Spartaco trova la ricetta per fronteggiare il “freddo” Natale Luminarie oscurate, “Caos” si accende Luci e sconti “pazzi” per la clientela S i avvicinano le festività e anche quest’anno, a causa della crisi e delle casse vuote del Comune, Castrocaro e Terra del Sole saranno senza luminarie, il lungo viale alberato non sarà ingentilito dai festoni natalizi. Vari commercianti hanno optato per la formula “Chi fa da sé, fa per tre” e i due centri cittadini saranno comunque addobbati. “Abbigliamento Caos” in viale Marconi continua la politica degli sconti e, come sempre, richiama la clientela con offerte su capi di stagione, di stock e campionari griffati fino al 50% di sconto. Per fronteggiare il freddo “Caos” offre un vasto assortimenti di giacconi, cappotti e piumini per ogni età. Il boom di quest’anno sono sicuramente le scarpe indistruttibili della “Blundstone”. Invece, per i Caos Lo storico negozio sul viale regali di Natale gli accessori - sciarpe, guanti e cinture - sono la spesa più accessibile. “Caos ha il suo sito – www.abbigliamentocaos.it – e la pagina Facebook. In ogni caso, le saracinesche sono aperte tutti i giorni fino alla fine dell’anno e, su appuntamento, è possibile anche la vendita all’ingrosso con la possibilità di visitare il magazzino- spiega Spartaco -. Da pochi giorni una novità ha rallegrato lo staff del negozio terrasolano: una fotografia scattata da un professionista greco che ritrae, in mezzo a un prato, un bambino che ha costruito il suo aquilone con una sportina marcata “Abbigliamento Caos”. E qui è scattato, anche sulla pagina Fb, l’appello al signor Dimitris di presentarsi in negozio per ricevere un caloroso ringraziamento accompagnato da un regalo. Al fuoco natalizio, che accenderà dalla vigilia la piazza d’Armi di Terra del Sole, “Caos” con Spartaco offre un brindisi, accompagnato dagli immancabili stuzzichini invernali. Apicoltura, stanziati oltre 460mila euro per aiutare il settore In Regione sono seimila gli operatori con 104mila alveari CONTRIBUTI Un bando per accedere ai finanziamenti. Tiziano Alessandrini: “È importante sostenere e rilanciare questo comparto che sta assumendo un ruolo sempre più importante per l’ambiente e l’economia” Un aiuto all’apicoltura. Oltre 460 mila euro per sostenere l’apicoltura regionale, un settore che in Emilia-Romagna conta 6 mila operatori, 104 mila alveari e una produzione stimata di circa 2.700 tonnellate per anno, pari al 12% di quella nazionale. A darne notizia, il consigliere regionale Pd Tiziano Alessandrini, vice presidente della commissione Politiche economiche. “I contributi serviranno a finanziare interventi di miglioramento della produzione e commercializzazione dei prodotti apistici e, in particolare, riguardano il sostegno a programmi di assistenza tecnica; la lotta alla varroa, un acaro che provoca la distruzione completa delle famiglie di api, e la razionalizzazione della transumanza, cioè lo spostamento delle arnie sul territorio per seguire la fioritura delle principali piante nettarifere – illustra Alessandrini –. Altri interventi ammissibili a finanziamento sono quelli relativi all’acquisto di sciami per il ripopolamento e all’analisi delle ca- ratteristiche chimico-fisiche e residuali del miele. Il bando comprende anche contributi per programmi di ricerca in due campi: la valutazione genetica delle api regine, finalizzata a selezionare le caratteristiche di tolleranza degli insetti verso le patologie; l’applicazione di metodi innovativi per la tracciabilità e la valorizzazione del miele”. I finanziamenti saranno erogati tramite bando che scadrà il 17 gennaio. Gli apicoltori interessati, singoli e associati, l’Osservatorio nazionale del miele e il Cra-Api dovranno fare domanda agli enti territoriali competenti, ovvero Regione, Province, Comunità montane, Unioni di Comuni, Nuovo circondario imolese. “È importante sostenere e rilanciare l’apicoltura, settore che sta assumendo un ruolo sempre più importante per l’ambiente e l’economia della nostra regione – conclude Alessandrini –. Basti pensare che l’attività di impollinazione delle piante coltivate realizzata dalle api vale da sola 2,5 miliardi di euro”. RICCIONE 17 SABATO 7 DICEMBRE 2013 Notte in cella per errore per Guzman Nunez Trascritta male la sentenza di patteggiamento. Per lui adesso solo servizi sociali Il ristorante La Mulata RICCIONE. Una notte trascorsa in cella per errore. E’ quanto capitato a Guzman Nunez, 46enne ristoratore originario della Repubblica Dominicana socio del ristorante La Mulata, svegliato giovedì alle 7 dai carabinieri della Compagnia di Riccione che gli hanno notificato il passaggio in giudicato della condanna patteggiata a 25 mesi di reclusione per estorsione in concorso. Una azione rivelatasi un clamoroso errore giudiziario: Nunez, infatti, dopo aver trascorso 24 ore in cella, è stato rimesso in libertà «con tante scuse del tribunale». Come spiegano con grande civiltà la “vittima” e il proprio legale, l’avvocato Arianna Zanetti del Foro di Bologna, qualcuno ha trascritto male il dispositivo della sentenza di patteggiamento stilata dal Gup del tribunale di Rimini lo scorso 13 aprile contro cui non abbiamo presentato ricorso. Condanna che l’imprenditore, dopo il primo periodo di carcerazione preventiva, dovrà continuare a scontare in affidamento ai servizi sociali. «Non vogliamo lanciare la croce addosso a nessuno - chiarisce il legale - del resto chi non fa nulla non può sbagliare e di lavoro ce ne è tanto da fare. Vogliamo però far sapere a tutti che questo arresto non ci doveva essere ed è stato frutto di un macroscopico errore. I responsabili di tutte e tre le “correnti” del Partito democratico chiedono al sindaco in carica di mettere da parte le ambizioni personali I capi mozione scaricano Pironi Masi, Benedetti e Piccioni: «Dobbiamo uscire da una pericolosa stagnazione» di EMER SANI RICCIONE. Le mozioni del Partito democratico "scaricano" Pironi in vista delle primarie in programma all'inizio del prossimo anno. In una lettera congiunta i rappresentanti delle tre correnti del partito, Mauro Masi (Civati), Daniele Benedetti (Renzi), Stefano Piccioni (Cuperlo), affondano il colpo dopo che anche il segretario Fabio Ubaldi ha precisato che per le amministrative 2014 prima si pensa al programma e poi al candidato sindaco. Non è un salto nel buio per il partito: i nomi da iscrivere alla competizione ci sono già, mancherebbero gli ultimi accordi, ma saranno ufficializzati la prossima settima. «Le sollecitazioni di Ubaldi è condivisa pressoché unanimemente dal partito - dicono -, come è stato testimoniato dai recenti confronti sul territorio durante la campagna per l’elezione del segretario comunale. Guarderemo alle prossime elezioni come un punto di partenza per un nuovo progetto in grado di rilanciare Riccione e la sua comunità, piuttosto che un approdo per carriere individuali». A stretto giro di posta ieri non si era fatta mancare la risposta del sindaco Pironi a Ubaldi, che ha tenuto a precisare che le scelte le fa la direzione del partito, seguendo un percorso condiviso, e che il primo cittadino in carica entra di diritto nella competizione delle primarie, ed eventualmente altri candidati devono prima raccogliere le firme necessarie come prevede il regolamento. Pironi ha attaccato i colleghi di partito, rei di cercare candidati in ogni angolo di strada. «Preferia- mo lasciare perdere i termini e i toni della risposta», proseguono i tre, che poi si rivolgono a Pironi direttamente, senza mezzi termini: «Come uomo di partito, che fa politica da tantissimi anni, saprai sicuramente tenere distinte le tue legittime aspirazioni (la ricandidatura, ndr) dalla necessità superiore di salvaguardare il ruolo, la centralità e la coesione del Partito democratico per il bene della comunità riccionese. Il percorso che il nostro partito prioritariamente sceglierà sarà di individuare e definire, insieme al tessuto socioeconomico, agli alleati di coalizione e alle forze più innovative, quell’orizzonte di sviluppo cittadino da concretizzare attraverso iniziative, azioni, programmi precisi. E quindi le persone capaci di meglio interpretare e attuare questo disegno, per uscire da una pericolosa stagnazione che è del Paese, del territorio riminese e anche di Riccione. Il Pd è la pietra angolare di questo progetto e per far questo il partito ha bisogno di tutta la sua credibilità, la sua autorevolezza, la sua capacità di interpretare il complesso momento». Il sostegno al segretario. «Ubaldi, nelle sue prime uscite sta portando avanti con coerenza e coraggio questo messaggio unitario e propositivo, pienamente, fortemente e totalmente condiviso da tutte le mozioni congressuali, al di là di ogni appartenenza o convenienza». Da sinistra Mauro Masi (Civati), Stefano Piccioni (Cuperlo) e Daniele Benedetti (Renzi) Il sindaco non ci sta: «Non sono loro a decidere» Il vincitore del 2009 chiede che sia la direzione a pronunciarsi su tutta l’azione amministrativa Il palloncino usato nel 2009 RICCIONE. E' scontro aperto tra il sindaco Massimo Pironi e il Partito democratico. «Si sta facendo molta confusione, il partito ha altri organismi, non solo loro a decidere», dice il primo cittadino riferendosi ai tre rappresentanti di altrettante mozioni (Masi, Benedetti, Piccioni), che sostengono a loro volta il segretario Ubaldi, che prima vuole un programma e poi trovare un candidato sindaco adatto alle amministrative del 2014. Annunciando di fatto la volontà di non sostenerlo alle primarie. «Rimango basito - prosegue il sindaco -, si sta confondendo un percorso congressuale, come quello in corso fino a domani, con un percorso amministrativo che prevede che sia la direzione del partito ad esprimersi. Ho chiesto solo questo, senza nessun tono di sfida. Ma dalle dichiarazioni dei tre emerge la necessità della convocazione della direzione che faccia chiarezza: non c'è nessun tipo di personalismo da parte mia, mai messo avanti la mia persona all'interesse della città». L'atmosfera da "singolar tenzone" si fa rovente. «Non sono i responsabili delle mozioni a dover replicare a una giusta puntualizzazione fatta nell'interesse del Pd e della città; una nota dei responsabili delle mozioni la trovo alquanto singolare. Non è un dibattito che deve affrontare una mozione in questo momento, il dibattito si deve sviluppare in altri luoghi, la direzione dei rappresentanti degli iscritti. Non mi pare di avere attaccato il segretario - dice Pironi -, ma ho solo ribadito la necessità di un percorso condiviso dal partito, è bene che tutto il partito si esprima, e l'organismo principe per farlo è appunto solo la direzione». Pironi puntualizza: «Il giudizio non è nei confronti di un uomo solo al comando, ma la valutazione va fatta all'azione che ha coinvolto la giunta e il consiglio comunale». E ancora, «si parla di coesione del partito e di non anteporre i personalismi al bene della città: bene, questi principi sono sempre stati alla base dei valori che mi hanno fatto tenere la barra dritta in questi anni di mandato, nei quali sono stato il sindaco di tutti, e non di una sola parte». 18 SABATO 7 DICEMBRE 2013 Imola e circondario COOPERATIVA CERAMICA Nel mirino dei sindacati, oltre al piano industriale, le novità annunciate per gennaio Un giorno di stop Ieri la protesta, ma senza grande partecipazione IMOLA. La protesta è andata in onda ieri, come annunciato. Si sono fermati i lavoratori della Cooperativa Ceramica Imola. Ma al presidio organizzato di prima mattina davanti allo stabilimento dell’azienda non sono stati tanti dipendenti intervenuti. Bandiere sindacali, fischietti rossi e uno striscione con la scritta: “Cooperativa significa mutualità, solidarietà e democrazia... E qui dov’è?”. Come abbiamo riferito nei giorni scorsi la protesta è stata organizzata da Filctem Cgil, Feinca Cisl e Uiltec Uil dopo l’ultimo incontro con l’azienda. Già critici sul piano industriale che prevede tra l’altro la chiusura dello stabilimento di Casalfiumanese nell’aprile del 2014 e prospetta 370 esuberi strutturali, i sindacati hanno giudicato «grave e inaccettabile un’impostazione che prelude alla costruzione della lista di la- L:744dd A:53rig La Tazzari rispetterà l’accordo Sospeso lo sciopero di lunedì 9 voratori a zero ore per poi minacciare o passare ai licenziamenti». Nell’ultimo incontro infatti l’azienda aveva comunicato che alla riapertura degli stabilimenti prevista tra un mese ci sarebbe stato quello che le organizzazioni sindacali Striscioni bandiere e fischietti rossi alla protesta di ieri (Foto Monti) hanno definito «un incremento ingiustificato delle ore di cassa integrazione o riduzione di orario di lavoro e un aumento dei lavoratori ad orario pieno». Lo sciopero di ieri si è svolto per tutta la giornata. IMOLA. Sono state sospese le due ore di sciopero che erano state proclamate per lunedì prossimo alla Tazzari Gl. L’azienda infatti si è resa disponibile ad anticipare le rate di cassa integrazione ordinaria ai lavoratori. Ieri Fim, Fiom e Uilm hanno ricevuto una formale comunicazione in questo senso dalla direzione sul rispetto dell’accordo sottoscritto il 9 ottobre 2013 e la calendarizzazione di un incontro sulla situazione e le prospettive del Gruppo Tazzari. Tenuto l’incontro con la direzione aziendale i sindacati convocheranno un’a ssemb lea con tutti i lavoratori per una valutazione della situazione e le conseguenti eventuali iniziative. Cronaca di Cesena SABATO 7 DICEMBRE 2013 19 RENZI, CUPERLO O CIVATI? Primarie Pd: il count down è partito Domani aperti dalle 8 alle 20 Stefano Angeli conferma il suo intento, con l’appoggio del Pli e del Mit di Raisi 53 seggi, oltre a uno mobile La lista civica senza simboli di partito si farà CESENA. Renzi, Cuperlo e Civati? Anche nel Cesenate è tutto pronto per le primarie di domani da cui uscirà il nome del nuovo timoniere nazionale del Pd. I 53 seggi dove si potrà votare sono disseminati in tutCi sarà anche un seggio mobile, per dare la possibilità di votare a domicilio, prenotandosi al numero 0547-21368, alle persone impossibilitate a muoversi da casa e a chi è ricoverato in ospedale o in strutture private. Amedeo Lusini, responsabile organizzativo del Pd cesenate, ringrazia gli oltre 600 volontari che si sono fatti avanti per fare gli scrutatori ai seggi: «Dobbiamo esserne orgogliosi, perché nessun’altra forza politica è in grado di fornire una tale prova di democrazia, né di militanza». Resta da vedere se l’affluenza alle urne sarà all’altezza di una mobilitazione così massiccia dei militanti. Lusini, però, mette le mani avanti dicendo che sbaglia chi sostiene che si dovrà parlare di flop se in tutta Italia voterà meno di un milione e mezzo di persone: «Dovessero anche essere “solo” 800 mila, saranno comunque 800 mila persone che si sono mobilitate. In Francia, alle primarie che hanno incoronato Hollande, hanno votato un milione di persone». Al di là del numero complessivo di partecipanti alle primarie, sarà interessante vedere gli scostamenti tra il risultato di domani e quello della consultazione tra gli iscritti che ha preceduto questo “scontro finale”. Alle con- tto mesi dopo le elezioni politiche non è cambiato niente, in Italia. Almeno, dal punto di vista degli orientamenti di voto. Permane un equilibrio instabile fra tre grandi minoranze. Minoranze che interferiscono reciprocamente. In Parlamento e nel Paese». Proprio così iniziava, lunedì scorso, l’analisi di Ilvo Diamanti, che sulle pagine di Repubblica periodicamente ci dispensa responsi su ciò che accadrà alla politica di questo nostro disgraziato Paese. Nell’analisi di Diamanti, centrosinistra e centrodestra sono appaiati, poco oltre il 30%. Il M5S è sopra il 21% e in lieve crescita. Il centro, invece, è ridotto in uno spazio quasi residuale: intorno al 5%. E a Cesena? Ecco la domanda sorta spontanea a Spartacus ed ai suoi ami- «O ti i 15 comuni del comprensorio e saranno aperti dalle 8 alle 20. Nel frattempo, l’altra sera, nella sede del partito in viale Bovio, è avvenuto il ritiro del materiale occorrente per allestirli. MODALITA’DI VOTO CESENA. Alle primarie può votare chi ha almeno 16 anni d’età, inclusi gli stranieri, purché in possesso di permesso di soggiorno. Gli studenti universitari e i lavoratori fuori sede possono recarsi ai seggi della città dove studiano o lavorano, ma solo se si sono registrati via internet. E’ necessario portare con sè un documento d’identità o la tessera elettorale. Prima di ricevere la scheda elettorale sarà richiesto di firmare l’albo degli elettori delle primarie e la normativa sulla privacy. Inoltre, andranno versati 2 euro come contributo per le spese organizzative (ma gli iscritti al Pd non hanno questo obbligo). Per chi lo vorrà sarà anche possibile rinnovare la tessera del par tito. venzioni di circolo Renzi ha conquistato 512 voti (56,39%), Cuperlo 275 (30,29%), Civati 103 (11,34%) e Pittella 18 (1,98%). Ora che il numero degli elettori aumenterà notevolmente, vista l’apertura ai non tesserati, cosa accadrà? Quasi tutti prevedono che l’allargamento della platea degli aventi diritto al voto avvantaggerà il sindaco di Fi- ci. I quali, dopo un aspro dibattito fatto a suon di tintinnii di bicchieri (non di sciabole, perché nei circoli di campagna ci si confronta a suon di sangiovesi, per fortuna!) hanno emesso il loro responso, non supportato da elementi certi (Diamanti fa sondaggi, loro invece annusano l’aria), ma comunque credibile, visto che giusto un anno fa tutti gli analisti seri davano vincitore quel Bersani, che poi ha “non vinto”. Ma a Cesena un sondaggio vero c’è, di quelli fatti con i crismi delle telefonate e della matematica. L’ha prodotto, come ogni anno, il Partitone di “Supergel”, ad inizio estate. Attesta come il sindaco sia amato (da alcuni) e non apprezzato (da altri); come abbia buone probabilità di vincere, ma si debba impegnare. In sostanza, non dice nulla di nuovo, è renze, che viene considerato il candidato più capace di pescare consensi al di fuori della tradizionale base del Pd. Fino a qualche giorno fa un’altra convinzione diffusa era che Renzi raccoglierà tanti più voti quanti più saranno i giovani che prenderanno parte alle primarie. Ma ultimamente sta crescendo l’appeal di Civati, che strizza l’occhio proprio alle nuove generazioni, e tra l’altro ha trovato sostenitori che si stanno dando un gran da fare anche nel Cesenate durante questa volata finale (oggi, per esempio, all’ex macello di via Mulini, Sandra Zampa, prodiana di punta originaria di Mercato Saraceno, gli darà una spinta in un incontro pubblico sul “tradimento dei 101”, che si svolgerà alle 17). Intanto, può essere interessante ricordare chi sono i delegati cesenati all'assemblea nazionale Pd collegati ai tre candidati in lizza: per Cuperlo si sono schierati Enzo Lattuca, Fiorella Casali, Lorenzo Spignoli, Valentina Boschetti e Marzio Casalini. Le truppe di Renzi contano su Damiano Zoffoli, Maria Anna Lombardi, Massimo Bulbi, Francesca Maroni e Gabriele Borghetti. Nelle file di Civati militano Luca Bussandri, Raffaella Neri, Marco Boschi, Cristina Novelli ed Enrico Rossi. CESENA. Comunque vadano le cose, alle elezioni amministrative che si terranno a Cesena la prossima primavera, sarà in corsa una lista civica senza alcun simbolo di partito. E’ più che mai deciso a formarla Stefano Angeli (che ha già un precedente del genere, quando si candidò a sindaco), con la benedizione dei vertici del Pli e sotto l’ombrello del neonato Mit, fondato da Enzo Raisi per creare a livello nazionale una rete tra tutte le liste civiche. L’ambizione è quella di raggruppare attorno a questa sfida la più vasta cerchia possibile di forze politiche e civiche. D’altronde, l’idea è stata lanciata fin dalla sua nascita dal Progetto Liberale, partorito più di un anno fa dallo stesso Angeli e da Ugo Vandelli. Da qui era partito un dialogo, presto interrotto, con il fronte del centrodestra radunato da Mario Guidazzi. Ora, invece, i primi interlocutori a cui si guarda sono i Libdem di Luigi Di Placido e Paolo Montesi («gli unici che in consiglio comunale stanno svolgendo in modo serio il loro ruolo d’opposizione», dice Angeli) e Fare per fermare il declino, la creatura politica di Oscar Giannino (che alle ultime elezioni politiche nei seggi del Comune di Cesena ha conquistato l’1,16 per cento dei voti). Resta invece in salita la strada verso eventuali accordi col gruppo formato da ex Pdl, Pri, Udc e Lega, soprattutto perché dopo la scissione tra Berlusconi ed Alfano la rinata Forza Italia ed il Nuovo Centrodestra difficilmente accetteranno di eclissarsi, rinunciando ai propri simboli. Ma questa è una delle due precondizioni poste dal Pli per stringere accordi con altri partiti. Il secondo paletto è che la lista civica che nascerà sia alternativa tanto al centrosinistra di Paolo Lucchi quanto al Movimento 5 Stelle. Su questo fronte Angeli conserva l’unico dubbio sulla possibilità di un abbraccio con i Libdem, perché sospetta che troveranno un’intesa con l’ at- LA NOTA POLITICA SONDAGGI E SONDAGGINI di SPARTACUS confortante per Lucchi, ma lascia spazio agli altri. Da mesi ne gira però anche un secondo, del quale l’unico a parlare è Marione Guidazzi. L’avrebbe commissionato (secondo lui) lo stesso Pd, a settembre, non soddisfatto di quello di luglio. E l’avrebbe tenuto ben nascosto per non rivelare la caduta di consensi di “Supergel” e della sua coalizione. Ora, non è noto sapere cosa mai abbiano combinato i Pidini tra giugno e settembre, ma Marione ne parla con tanta certezza e dovizia di particolari, da far riflettere piu d’uno, dimentico che il capo dei repubblicani cesenati è noto a tanti come “Pinocchio”. Ma torniamo al nostro, di sondaggio, quello a base di sangiovese e di “naso”. Attesta come ad oggi il Pd e la sua coalizione siano vicini ad un buon risultato. Non vinceranno forse al primo turno, ma “Supergel” è comunque destinato al ballottaggio e non vi è nessuno che metta in discussione questo dato. D’altra parte, da sindaco uscente, sarebbe ben strano che non ci arrivasse. Nel centrodestra cesenate regna invece il caos, che solo Silvione da Arcore potrà ridurre. Ed accadrà, nei prossimi mesi, così come sempre negli ultimi 20 anni, con buona pace delle varie Bianconi, che hanno sempre rivendicato l’autonomia di decisione dei territori. Ma Laura & C. a tuale sindaco in cerca del bis. Ieri Angeli e Raisi, affiancati da Vandelli, dai rappresentanti regionale e provinciale del Pli, Marco Marucco e Margherita Grossi, e da Elisa Petroni, hanno spiegato in quale direzione si muoveranno. «Ci stiamo attrezzando per fare anche da soli una lista civica - ha annunciato Angeli - ma proveremo fino all’ultimo a dare vita ad un’alleanza larga. Ma il problema è che a Cesena c’è una grande confusione tra i partiti d’opposizione, col centrodestra che non sa neppure più quali simboli usare dopo quello che è accaduto nelle scorse settimane (la spaccatura del Pdl, ndr), ma si ostina a non capire i simboli nazionali ostacolano ampie convergenze a livello locale». Raisi, che dopo trent’anni di politica ed importanti esperienze parlamentari, a 52 anni si è trasferito per lavoro in Spagna, segnala l’esigenza di una «profonda modernizzazione, dopo vent’anni di mancate riforme. Non le faranno di certo i partiti personalistici, ai quali sta per aggiungersi il Pd di Renzi, che hanno fallito e sono finiti. Serve una rivoluzione vera che parta dal basso, dai territori, attraverso liste civiche che non mischino politica ed interessi e non si facciano guidare da Roma. Però queste esperienze sane e vitali hanno troppo spesso vita breve. Perciò ho fondato il Mit, per creare una rete di liste civiche su scala nazionale. E’ un modo per renderle più forti, ma con un’ottica fortemente federalista: questo significa che saranno i vari territori a decidere cosa fare e a selezionare la propria classe dirigente». Messaggio finale: «Basta parlare di moderati - dice Raisi - A Cesena e alll’Italia serve una rivoluzione laica-liberale travolgente. Lo sto vedendo in Spagna, dove erano messi peggio di noi ma facendo grandi riforme stanno uscendo dalla crisi». Gian Paolo Castagnoli Cesena festeggerebbero per tutta la vita un 20% che oggi vedono lontano lontano. Quanto al M5S, reduce dal mezzo flop del “Vaffaday” (ad impressionarci non è stata tanto la ridotta partecipazione - dopo i 1.000 figuranti di Silvione in via del Prebiscito il giorno della sua decadenza, ogni flop diventa floppettino - ma la non considerazione tra gli utilizzatori di twitter, che evidentemente sono anche loro ormai stanchi di Beppe), l’erosione vera arriverà a causa di Fabbri-Marani-Valletta che, al netto delle chiamate in soccorso di polizia e carabinieri e dell’aiuto certo dei comunisti di Enzo Sergio “Slamín” Ceredi, puntano ad un succoso 10% (equivalente a due consiglieri comunali). Tutto a spese di Natasciona & C., che quindi potrebbero trovarsi neppure sicuri del terzo posto. Il resto del mondo politico, a Cesena, è invece “non pervenuto”. E lo sarà anche al voto vero. Volete proprio sapere cosa si sono raccontati alla fine della bicchierata Spartacus ed i suoi amici? Che oggi come oggi ogni previsione è un giochino da bambini e che i giochi da grandi inizieranno dopo le primarie del Pd di domani. Se Matteo da Firenze vincerà largo, si andrà a votare di corsa. Altrimenti, chissà. Nel primo caso, a Cesena le carte tra i tanti matteiani verranno rimescolate e forse Bulbi & C., dopo averlo osannato in questi mesi, nello schierarsi a difesa di Enrico (Letta, ovviamente), torneranno a scoprire che il sindaco viola è un ragazzotto arrogante. Ma di questo, senza dubbio, ci occuperemo sabato prossimo. Imola e circondario SABATO 7 DICEMBRE 2013 19 UNA NUOVA IDEA: SETTE SOGGETTI IN CAMPO Nasce il supermercato dei poveri Dovrà rivolgersi lì per gli aiuti alimentari chi adesso chiede aiuto alla Caritas e ad altre associazioni Con una tessera a scalare si potrà fare la spesa all’Emporio della solidarietà Tutti i capigruppo d’accordo «Fondo per l’affitto da incrementare» IMOLA. Tutti d’accordo: il fondo per l’affitto è insufficiente, deve essere aumentato. L’hanno deciso ieri mattina i capigruppo in consiglio comunale in sede di conferenza. Così ora una mozione che chiede alla giunta comunale di valutare un incremento del fondo porta in calce tutte le firme. L’accordo è scaturito anche dopo il confronto che c’era stato il giorno precedente in commissione bilancio. Soddisfatti Marcello Tarozzi (capogruppo del Pd) e Romano Linguerri di Fornace viva: «Si tratta di un segnale importante che il consiglio comunale ha saputo dare andando oltre le divisioni ideologiche e di parte. Questa è la politica - concludono - che può provare a recuperare credibilità ed autorevolezza di fronte ai cittadini». Sui 290 mila euro a bilancio attualmente per il fondo dopo l’ultimo assestamento, si era espressa negativamente anche la Cgil, chiedendo si tornasse almeno ai 400 mila previsti inizialmente. La mozione dei capigruppo impegna la giunta «a considerare un incremento, per quanto possibile, delle risorse da destinare al fondo per l’affitto e a continuare nell’i m p egno a sostegno delle famiglie, delle imprese e dei cittadini in difficoltà attivando in futuro tutte le possibili strategie tese ad alleviare il peso della crisi in atto». L:744dd A:23rig IMOLA. Le associazioni che nella povertà ci infilano quotidianamente le mani riferiscono che la richiesta di beni primari come il cibo è in continua ascesa anche sul nostro territorio, dove la percentuale di chi chiede viveri supera l’80 per cento delle richieste totali. Sette associazioni imolesi, cattoliche e laiche, hanno deciso di rinunciare ad un pezzo di attività gestita in proprio per fare insieme, di più e meglio su un bisogno che è dunque sempre più diffuso e “basso”: il bisogno di mangiare. A febbraio, forse marzo, in via Lambertini, alle porte della zona artigianale, aprirà l’Emporio della solidarietà che servirà a fornire aiuti alimentari a persone e famiglie in difficoltà. Ci saranno gli scaffali, le corsie, i cestini... la pasta, il latte, i succhi di frutta, i biscotti... proprio come in un supermercato. Si potrà fare la spesa, ma passando alla cassa invece di pagare con bancomat o contanti si dovrà mostrare una tessera rilasciata dal gruppo che fa riferimento alle associazioni secondo criteri definiti coi servizi sociali (Asp) e da cui dipendono accesso e possibilità di spesa. Ad ogni “acquisto” verrà scalato un certo numero di punti dalla card, fino ad esaurimento. L’Emporio della solidarietà non nasce da una formula matematica, per cui alla somma si arriva facendo uno più uno più uno... bensì dal buon senso e dalla creatività che ha convinto Caritas, Santa Caterina, Auser, Croce rossa, Trama di terre, Anteas e Società San Vincenzo a dismettere il servizio di distribuzione viveri svolto in proprio per concentrare gli sforzi in un unico punto in cui tutti sono coinvolti. Per farlo hanno dato vita ad una associazione di secondo livello, una associa- Peppi: «Manca il Comune» IMOLA. Il consigliere comunale delegato al volontariato, Mario Peppi (Pd), l’ex presidente dell’Auser, non ha gradito. La conferenza stampa alla Casa del volontariato di piazza Gramsci invece che in municipio, il Comune che ha sì dato il patrocinio, ma che nel lancio dell’Emporio della solidarietà da parte delle associazioni rimane sullo sfondo. Consapevole che stava «rovinando una festa», lo ha dunque fatto notare: «L’ente locale penso debba stare dentro a questo tipo di progettazione». Sì, ha risposto Carlo Bruni dell’Anteas, «però il Comune deve dimostrare che non può essere l’ultimo». E per farlo, è stato il rimbrotto, occorre mettere sul tavolo le risorse. Foto di gruppo per i rappresentanti delle associazioni coinvolte zione di associazioni che si chiama No Sprechi e che rappresenta la novità rispetto ad analoghe esperienze già avviate in città come Parma, Modena, Prato, Roma. Ognuna delle sette associazioni esprime un proprio rappresentante e dei volontari che così superano i 25. Oltre a contribuire economicamente in base a quanto ciascuna può e ritiene di destinare a questa nuova avventura. A consentire che la scintilla si trasformasse in fuoco è stato il finanziamento del progetto con le risorse dell’8 e del 6 per mille, con cui sono state coperte le spese di avvio. I viveri messi a scaffale saranno prevalentemente quelli raccolti dal Banco alimentare, oltre alle eccedenze alimentari che arriveranno Ancor prima partirà il centro per il vestiario IMOLA. Non solo viveri. Se l’Emporio della solidarietà aprirà a febbraio, già dall’1 gennaio Caritas e Croce rossa faranno partire in maniera congiunta un servizio per la distribuzione gratuita del vestiario di prima necessità. Nella sede della Cri in via Serraglio 12 già oggi viene distribuito l’abbigliamento raccolto dalla Croce rossa versando un euro al capo. Grazie ad un volontario della Caritas sarà possibile estendere l’apertura e dedicare un pomeriggio alla distribuzione gratuita di vestiario essenziale dando la possibilità di scegliere tra quanto sarà a disposizione. La Caritas continuerà ad occuparsi del vestiario per i senza fissa dimora, a cui viene garantito anche il servizio docce. direttamente in via Lambertini. Una trentina di imprese locali che in precedenza non erano raggiunte dal Banco hanno dato la disponibilità a donare le loro eccedenze. La Cefla regalerà le scaffalature che verranno montate nei 150 me- tri quadrati dell’Emporio. Per il 2014 l’obiettivo è dare sostegno a circa 500 famiglie. Il direttore della Caritas Luca Gabbi ha parlato di «evento storico» sottolineando come le associazioni abbiano compiuto un passo avanti, messo in- sieme cioè risorse umane, finanziarie e strutture, facendone uno indietro, cioè rinunciando a distribuire viveri da soli. «Non ci sono nostri bisognosi e loro bisognosi», ha detto Fabrizia Fiumi della Croce Rossa, mentre Stefano Raffelini della San Vincenzo ha sottolineato come per tutti, associazioni comprese, si tratta di un notevole cambio di mentalità e di modo di operare. La presidente dell’Auser Lucia Leggieri ha posto invece l’accento sull’effetto di responsabilizzazione prodotto dal fatto che con la tessera sarà più facile che venga preso ciò che serve. Per Tiziana Dal Pra (Trama di terre) il beneficio non sarà solo economico e sociale, ma anche psicologico e di salute. Stefano Salomoni ImolANatale entra nel vivo: oggi e domani il primo mercatino Idee regalo nella Galleria del Centro cittadino. Molte le iniziative organizzate per i bambini IMOLA. Partono i Mercatini di Natale. Oggi e domani verrà organizzato il primo nella Galleria del Centro cittadino. L’arte in centro: idee regalo per grandi e piccini a cura della Pro Loco. Altre iniziative natalizie di oggi. A Casa Piani (via Emilia 88) per i bambini da 4 a 7 anni “L’albero calendario”. Dalle 16 alle 18.30 con partenza dal centro cittadino Giochi@mola: una famiglia prèt a por- ter, orienteering culturale cittadino per bambini da 5 a 11 anni. Negli stessi orari in piazza Matteotti la Casetta di Babbo Natale. Per le vie del centro le Nataline sui pattini, musica e teatrino itinerante. TELEFONO 0543 35520 FAX 0543 35470 EMAIL: [email protected] 3 E PROVINCIA SABATO 7 DICEMBRE 2013 CASSA DEI RISPARMI PER IL 2014 Fondazione, 10 milioni sul territorio Dall’istituzione previste erogazioni per cultura, economia, sviluppo e servizi alla persona FORLÌ. In un panorama di crisi generalizzata è un istituto in piena salute e proprio per questo non rinuncia al suo ruolo di sostegno del territorio e di stimolo al suo rilancio e sviluppo. La Fondazione Cassa dei mia e sviluppo e altrettanti Risparmi ha presentato ieri (in aumento rispetto al il suo documento program- 2013) nei settore Servizi alla matico 2014, il primo legato persona. Un impegno, quinalla presidenza di Roberto di, costante, frutto di 16,8 Pinza e la continuità con l’o- milioni di proventi previsti perato del predecessore a fine anno, 9,5 milioni di aPier Giuseppe Dolcini è vanzo netto stimato al 2014 lampante sin e che, come dal dato delle il seL’obiettivo di unire afferma erogazioni gretario gepreviste per le forze abbandonando nerale Antoil comprennio Branca i campanilismi sorio. Forte «ci permette di un patridi potere asmonio di 441 milioni che la sumere impegni con la cercolloca al 21º posto tra le tezza di poterli rispettare». Fondazioni italiane con la L’intervento della Fondaprospettiva di entrare pre- zione si basa su una precisa sto tra le prime 15, quella scelta metodologica: la colforlivese dopo avere stan- laborazione tra istituzioni e ziato 10,3 milioni nel 2013, territori. «Ciò che è realizne distribuirà altri 10 l’an- zabile lo è solo quando non no prossimo. Precisamente ci si arrocca ognuno dentro 2,8 nell’area Cultura (an- la propria torre - ammette il nunciando un impegno già presidente -. Si può essere scritto per una nuova gran- ambiziosi esclusivamente de mostra al San Domenico, unendo le forze e abbandodopo quella sul Liberty, an- nando quei campanili che, che nel 2015); 3,6 per Econo- come dimostra il caso della guerra tra gli aeroporti di Forlì e Rimini, ha portato a fallimenti per tutti. Dal Tecnopolo al corso di laurea in Meccatronica, sino al Fondo per agevolare il credito alle imprese che presto vareremo con il Comune e l’ente camerale (cui spetterà la regia, ndr) immettendo noi 1 milione per poterne sbloccare tra i 20 e i 30, è la collaborazione a vincere». Questo concetto Pinza lo estende a progetti di sinergia tra tutte le Fondazioni romagnole da mettere a frutto per «sostenere le eccellenze forlivesi nell’ottica da ll’area vasta sanitaria (350mila euro a tal fine nel 2014, ndr), per sviluppare le infrastrutture e l’insediamento universitario». E proprio con l’Ateneo è in vista un accordo triennale per un investimento complessivo della Fondazione di 1,2 milioni a favore del radicamento e dello sviluppo dei Distretti, dall’Ingegneria a Scienze politiche. I benefici dovrebbero, poi, incamerarli le aziende del territorio sulle quali si investe in modo strutturale, Roberto per accrescerne il tasso Pinza, d’innovazione, ma anche in presidente ottica emergenziale come della Fondazione nel caso del Fondo di sostegno al credito, un plafond eCassa dei Risparmi di tichettato come «di controgaranzia per le banche» o Forlì presenta gli nella prospettiva dei 300miinvestimenti la euro in più dell’a nno scorso immessi alla voce “politiche di sostegno sociale”. Enrico Pasini TALENTI-FRAMONTI Passi avanti per “Eataly” Saranno assunti 40 giovani FORLÌ. Rush finale per le ultime autorizzazioni ancora necessarie e se non subentreranno ulteriori slittamenti nella loro vidimazione, con un paio di mesi di ritardo rispetto alle previsioni dovrebbero partire a gennaio i lavori per l’allestimento dei locali di Palazzo Talenti-Framonti destinati a ospitare “Eataly”. Il cantiere dovrebbe prolungarsi per 9 mesi e pertanto è ipotizzabile che l’inaugurazione avvenga più o meno tra un anno esatto. Il secondo piano dello storico edificio sarà gestito anche con il coinvolgimento di “Casa Artusi” per l’allestimento di conferenze e la proposta di prodotti tipici. Intanto il fondatore della catena di distribuzione alimentare d’eccellenza, Oscar Farinetti, ha pubblicamente dichiarato che “Eataly” a Forlì porterà a 40 assunzioni di ragazzi sotto i 30 anni. (e.p.) Nuovo comandante per il 66º Il colonnello Dal Maso al “Trieste” Il passaggio del comando ieri mattina al 66º (foto Fabio Blaco) FORLÌ. Una cerimonia sentita ha sancito ieri mattina il cambio della guardia al 66º reggimento fanteria aeromobile “Trieste”. All’intrno della caserma “De Gennaro” di viale Roma, ieri mattina il comandante del reggimento, colonnello Francesco Randacio, ha consegnato la bandiera di guerra del 66º reggimento “Trieste” al colonnello Lorenzo Dal Maso. DON PIPPO Negozio di Natale Da oggi al 24 dicembre in piazzetta don Pippo, 7, negozio di Natale di Emergency. Orario 9.30-12.30 e 15.30-19.30. TEATRO APOLLO Concerto per Federico Questa sera alle 21 al teatro Apollo di via Mentana, 8, “Concerto per Federico”, con finalità benefiche a favore della cooperativa sociale “Paolo Babini”. TELEFONO 0541 354111 FAX 0541 354199 EMAIL: [email protected] 3 SABATO 7 DICEMBRE 2013 E PROVINCIA BUFERA SENZA PRECEDENTI Scontro sulla casa confiscata alla mafia e data ai senzatetto. Seduta sospesa 2 volte. Renzi (FdI): «Siamo stati offesi». La Turci chiede intervento dei vigili Urla e insulti, vergogna in Consiglio Pazzaglia (Sel) attacca il Pdl: fascisti. Esplode il far west. Malore tra il pubblico, arriva il 118 di SIMONE MASCIA R I M IN I . Urla e insulti tra i consiglieri. Vene del collo che si ingrossano e occhi spiritati. Botte e risposte del tenore di «banditi», «state zitti, fascistoni», «vergognati», «buffoni» e «torna in Cina e fai silenzio». Ma anche parolacce che dal “pubblico” partono in direzione degli assessori. Poi un malore, l’ar r i v o dell’ambulanza. E la tensione che sale alle stelle: il presidente Donatella Turci si sgola al microfono per tentare, invano, di riportare la calma tra i banchi, dove però la situazione è ormai degenerata in modo irreversibile. Le grida non si placano e parte della minoranza abbandona l’aula in segno di protesta. La casa della discordia. L’ultima seduta del Consiglio comunale - sospesa più volte perché trasformatasi a tratti in una curva da stadio - ha davvero pochi precedenti: il detonatore che giovedì innesca l’esplosione è la votazione sulla delibera per la casa confiscata alla criminalità organizzata e da destinare a chi vive in condizioni di disagio economico e psichico. Argomento che deve scivolare via come l’olio, come si è intuito pochi giorni prima in commissione dove c’è stata l’unanimità dei consensi tra maggioranza e opposizione. Si parla di disagi, dei più sfortunati, di chi ha bisogno. Impossibile litigare, si potrebbe pensare. Invece niente. Via al delirio. Tutto parte dopo un’ora di Consiglio, dagli interventi dei consiglieri del Pdl Eraldo Giudici, Gennaro Mauro e Giuliana Moretti, che danno fuoco alle polveri senza saperlo. Sono loro a sollevare le perplessità su questo progetto: il primo dei tre spiega che non ci sono altri esempi in Italia a cui fare riferimento e sottolinea i rischi; il secondo accusa l’am mi nistrazione di fare demagogia con questa struttura e che si potrebbe fare di più. La terza, la Moretti, è la più scettica ed è pronta ad astenersi: «Preferisco dare quella casa a una mamma con figlio anziché a un barbone, perché una persona che fa il barbone lo fa per scelta nella maggior parte dei casi: se uno vuo- le, una condizione diversa la trova». Volano gli stracci. Apriti cielo. Prende la parola Fabio Pazzaglia (Sel), anche lui all’opposizione ma con idee agli antipodi. Ed è lui a prendere di mira i tre del Pd: «Gli interventi fatti sono all’interno di una gamma di toni e colori più o meno accentuati che però stanno sulla stessa tastiera, tipica del fascismo». Tra i banchi dell’opposizione partono le prime proteste. Gli animi si scaldano. A mezzo metro da Pazzaglia c’è Gioenzo Renzi (FdI) che si trattiene a stento. Ma l’esponente di Sel rincara: «Fascisti, non è una bestemmia ma quei consiglieri rias- sumono questa cultura che si traduce in una diffidenza atavica verso i poveri visti come farabutti, ladri e spacciatori che sono alla fine per loro zingari, ebrei, neri e comunisti, tutte quelle categorie che 60 anni fa qualcuno voleva risolvere alla radice». Urla e insulti. Parole che gettano benzina sul fuoco. Renzi esplode: «Devi stare zitto: tona in Cina dove ti mettono in galera se la pensi diversamente». E ancora: «Presidente (Turci, ndr) gli dica di stare zitto, sono toni intollerabili». Pazzaglia non molla. Il mantra è uno e lo grida: «Fascistoni, siete dei fascistoni»; fuori microfono vola anche un «siete della stessa banda, siete dei banditi». La Moretti e le altre colleghe di partito, Liliana Cingolani e Valeria Piccari replicano con voce altrettanto alta e gli intimano di tacere: «Il fascista sei tu». La Turci vede che ormai è una giungla e sospende la seduta. Passano 15 minuti ma al ritorno gli animi sono sempre tesi. E la stessa Turci, a microfoni accesi, si lascia sfuggire: «Ma che gente è questa, che gente c’è qui?». I consiglieri lasciano. I suoi timori che tutto riesploda sono confermati subito, quando prende la parola ancora Renzi: «Quello che è successo ègravissimo, siamo stati insultati sul piano personale e politico: io in segno di protesta abbandono i lavori e chiedo ai consiglieri di fare altrettanto perché è venuto meno il rispetto nei confronti del Consiglio». Lo seguono anche gli altri di opposizione, tranne il Movimento 5 Stelle che, ad aula mezza vuota, chiede di controllare il numero legale. Altre urla e tensioni. Dalla maggioranza, rimasta ai suoi posti, vola un «buffoni» rivolto ai grillini. Il numero c’è, si va avanti. Ambulanza in consiglio. Ma il peggio deve venire: un militante del centro destra, seduto tra il pubblico, non ci sta. Vuole che la seduta sia interrotta. Lo reclama con una escalation di decibel. La Turci esige l’intervento della polizia municipale. L’assessore al Bilancio, “reo” di avere riso”, si becca sempre dal contestatario tra il pubblico un «Brasini, non faccia il cogl... ». La Turci non ci sta e sull’urlatore del pubblico sempre più paonazzo azzarda un «se sta male si arrangia». L’uomo si sente male per davvero: panico, di nuovo urla. Ancora la Turci chiede l’intervento del medico. Seduta sospesa. Arriva l’ambulanza. L’uomo si riprende. E’ il delirio totale. La seduta riprende ma chiude dopo 20 minuti: cala l’imbarazzo. Dal pubblico è volato un insulto all’assessore “reo” di avere riso: «Brasini, lei non faccia il cogli...» In primo piano Gioenzo Renzi tra i protagonisti della seduta di consiglio decisamente rovente Numerosi consiglieri dell’opposizione hanno lasciato l’aula del Consiglio per protestare: «Siamo stati offesi» Il Movimento 5 stelle ha chiesto il numero legale della seduta, dalla maggioranza sono volate urla: «Siete dei buffoni» Dopo il pandemonio il presidente del consiglio spiega: «Cosa dovevo fare? Lanciare qualcosa contro chi urlava?» «Non si può degenerare in questo modo» La Turci: «Mai arrivati a questi livelli ma la situazione non è sfuggita di mano a me» E’ intervenuto il 118 RIMINI. Non ci sta a passare per quella a cui «è sfuggita la situazione di mano», come hanno tuonato diversi consiglieri durante la seduta infuocata di giovedì. La presidente Donatella Turci è categorica: «Mai arrivati a questi livelli ma a questo modo non si può degenerare: la situazione è sfuggita di mano a chi ha usato quei toni e la vergogna se la sono creata da soli». Lo spiega a bocce ferme, quando gli animi si sono tranquillizzati ma gli strascichi restano ancora. La Turci infatti non si aspettava esplodesse quel pandemonio: «Stavamo trattando una delibera, quella della casa da dare ai senzatetto, che aveva avuto in commissione un parere favorevole unanime, un fatto che è abbastanza raro: tutto doveva andare in modo tranquillo». Ma così non è stato. Lei, il presidente, ancora non si capacita: «Non capisco ma non è una mia responsabilità: ho sospeso la seduta per due volte. Cosa dovevo fare? Lanciare qualcosa contro chi parla? Io posso chiudere i microfoni ma su quello che si sono detti fuori microfono che posso fare?». Una volta sospesa la seduta, la Turci spiega anche di essere riuscita a fare ragionare la parti in causa. «Pazzaglia ha capito e una volta rientrato in aula si è placato». Discorso diverso per altri esponenti dell’opp osi zion e, che non hanno seppellito l’ascia di guerra. Ma la Turci ribatte: «Che dovevo fare? Espellere dall’aula? Quella è una soluzione estrema: ho sospeso la seduta, ho fatto quello che dovevo fare». Anche sul capitolo contestatore dal pubblico la Turci sa che si sono oltrepassati i limiti. Però anche lì «ho chiesto l’intervento della polizia municipale e poi, quando si è sentito male, anche del medico: era difficile prevedere che accadesse quello che è accaduto». Cronaca Rimini SABATO 7 DICEMBRE 2013 l 3 Giovedì sera durante la discussione sull’immobile sequestrato e destinato alle persone disagiate e con problemi psichici. Mauro: “Scuse o denuncio” In consiglio scoppia la bagarre Pazzaglia (Sel) dà dei “fascisti”a Renzi (FdI) e agli ex Pdl, la Turci sospende la seduta Quindi la minoranza esce dall’aula. E volano anche i “buffoni”e“buffoni a chi?”tra Pd e grillini RIMINI - (ag) La delibera sul- l'appartamento di via Satyricon (un immobile sequestrato ad un imprenditore accusato di reati contro il patrimonio), destinato al reinserimento di persone disagiate e con problemi psichici scatena la bagarre in consiglio comunale. Volano parole pesanti, e la presidente Donatella Turci decide di sospendere la seduta. Ma i colpi di scena non sono terminati. Alla ripresa dei lavori, la minoranza esce dall'aula, i battibecchi riprendono, volano altre parole pesanti, è un tutti contro tutti. E nella concitazione c'è pure qualcuno che si sente male: un uomo tra il pubblico, anche lui preso dalla concitazione, ha un malore e si accascia. Per fortuna nulla di grave, ma è stato chiamato anche il 118. Metti un sera qualunque in consiglio comunale. E' successo giovedì sera. A dare fuoco alle polveri le parole del consigliere di Sel-Fare Comune Fabio Pazzaglia che nel suo intervento, seguito a quelli di Gioenzo Renzi (FdI) e di Giuliana Mo- I banchi dell’opposizione durante il consiglio di giovedì sera retti (Ncd), bolla quelli che li hanno preceduti come "interventi tutti su una tastiera tipica del fascismo". Nel merito, Renzi prima e Moretti dopo, pur condividendo il progetto, avevano posto un tema soprattutto: gli eventuali problemi che potrebbero insorgere nel condominio dove si trova l'appartamento in questione. "Rispetto per chi vive in situazioni di disagio ma altrettanto rispetto per le persone che vivono a fianco" aveva chiesto Renzi che si era però spinto anche a portare l'esempio di situazioni anomale "nelle case popolari, dove capita che vivano spacciatori o persone che non rispettano le regole". Per Paz- zaglia, affermazioni sintomo di "una cultura che si traduce in una sorta di diffidenza atavica nei confronti dei poveri". Abbastanza per fare inalberare, tra i banchi degli ex Pdl, i consiglieri Nicola Marcello ed Eraldo Giudici, che hanno rammentato a Pazzaglia le rispettive esperienze di volontariato: "Io l'ho fatto anche in Kosovo, con gli amici di Tito", la stilettata di Marcello. Di lì a poco scoppia il botta e risposta tra i consiglieri, in un crescendo che la Turci fatica a governare (e verrà criticata per questo). Pazzaglia che torna a dare dei "fascisti", poi dei "banditi", Renzi che chiede alla presidente di zittirlo, Renzi che dice a Pazzaglia "stai zitto, vai in Cina". La Turci che sospende il consiglio comunale. Alla ripresa l'episodio non è chiuso. Prende la parola Renzi che definisce l'accaduto "gravissimo, lesivo della nostra libertà di pensiero" e annuncia che "in segno di protesta il sottoscritto abbandona i lavori e chiede ai colleghi consiglieri di fare altrettanto perché è venuto meno il rispetto a tutto il consiglio comunale". Lo seguono tutti i consiglieri di minoranza (gli ex Pdl e i grillini) tranne ovviamente Pazzaglia. Seguiranno richieste di verifica del numero legale. E battibecchi anche tra consiglieri del Pd e grillini (Enrico Piccari e Camporesi si fronteggiano nel repertorio del "buf- fone", "buffone a chi, vieni a dirmelo fuori"). Alla fine il consiglio comunale comunque riprende e arriva al termine. Ma non è stata certo una bella serata. Il giorno dopo Renzi considera "l'episodio chiuso, spero non si ripeta più". Non così Gennaro Mauro che chiede “al diretto interessato delle pubbliche e motivate scuse, in mancanza valuterò l’opportunità di denunciare alla magistratura l’offesa ricevuta alla mia dignità di uomo libero”. Il consigliere Giudici annuncia l'intenzione del suo gruppo di "proporre ai consiglieri la devoluzione del gettone di presenza di ieri sera per il sostegno di opere sociali a favore dei meno abbienti", aggiungendo di dolersi "innanzitutto per lo stesso Pazzaglia, per la simpatia che, da sempre, sul piano personale, abbiamo per lui, perché dare dei 'banditi' a dei rappresentanti politici eletti democraticamente dai cittadini riminesi, non può non evocare quell’ 'Achtung banditi' di repubblichina memoria". Prima firmataria di un emendamento alla Legge di stabilità. Sulle concessioni: “Divergenze in maggioranza” Maxi canoni, una soluzione targata Petitti RIMINI - Battaglia a colpi di emendamenti alla Legge di Stabilità da parte dei parlamentari riminesi per trovare soluzioni alle questioni che riguardano concessioni demaniali e canoni pertinzienziali. Ieri la deputata del Pd Emma Petitti ha annunciato di avere presentato, come prima firmataria, un emendamento sui pertinenziali che rilancia la proposta avanzata in Senato e stralciata in prima lettura dal maxiemendamento alla Legge di stabilità. "Sul tema dei pertinenziali - afferma la parlamentare - c'è convergenza per affrontare e risolvere il problema nella legge di stabilità”. Una proposta è stata presentata anche dal collega Sergio Pizzolante che ha presentato anche un emendamento sulle concessioni demaniali che ripropone la sdemanializzazione. “Sulle concessioni demaniali - è invece la posizione della Petitti - occorre lavorare ancora mol- to, perché sono diverse le posizioni in maggioranza”. Invece, “per risolvere l'emergenza dei canoni pertinenziali si rateizza il pagamento delle cifre dovute dagli operatori abbattendone il costo, chiudendo gli eventuali provvedimenti amministrativi di sospensione, revoca o decadenza delle concessioni derivanti dal mancato versamento di canoni avviati dagli enti competenti". Il provvedimento prevede inoltre che con re- golamento del Ministro dell’economia e delle finanze si provveda entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della Legge di stabilità a revisionare la disciplina dei canoni da applicare dal 1° ottobre 2013. "Per i concessionari che hanno già provveduto a pagare regolarmente i canoni pertinenziali, le cifre che in base alle nuove regole risulteranno in eccesso varranno come acconto sulle annualità successive". La parlamentare riminese del Pd Emma Petitti 4 ROMAGNA SABATO 7. DICEMBRE 2013 L’INTERVENTO Rimini, un sistema dopato Bisogna capire le cause che hanno portato al disastro e applicare soluzioni. La cura non può venire da chi ha causato il male C osì dopo il fallimento di Aeradria, arrivano i numeri del preconsuntivo 2013 di Rimini Fiera che segnalano una perdita di 1,9 milioni di euro, seguiti a ruota da quelli di Convention Bureau della Riviera di Rimini che, sempre da preconsuntivo, stima di chiudere l’esercizio 2013 con un passivo di 1 milione di euro. Per il secondo anno consecutivo, dunque, la Fiera registra una perdita, che nel 2012 era ferma a 570 mila euro e ora sfiora i 2 milioni; le cause, ci dicono, sono sostanzialmente due: la svalutazione a bilancio della partecipata Aeradria e i numeri negativi del congressuale con un deciso peggioramento nel secondo semestre. “L’analisi dei comportamenti della clientela del Palacongressi durante il 2013 evidenzia una contrazione della capacità d’acquisto degli organizzatori congressuali. Si riduce il numero delle sale richieste per ogni singola manifestazione, degli allestimenti, del catering, delle segreterie. A incidere negativamente sull’ultimo semestre sono stati gli annullamenti di eventi provenuti dal settore convention aziendali “corporate”: 192 cancellazioni tra gennaio e ottobre.” E’ bene ricordare che la società Palazzo dei Congressi di Rimini ha chiuso l’esercizio 2012 con una perdita di € 2.814.566 e un debito complessivo nei confronti delle banche di € 29.348.216. Debito che se esteso all’intero gruppo fieristicocongressuale riminese supera abbondantemente i 100 milioni euro, a cui si aggiungono i 25.000.000 che gravano sulla struttura riccionese. Come ricordava recentemente Mario Ferri in un suo articolo “per dare un’idea della grandiosità del sistema Rimini-Riccione” l’investimento sul congressuale “è stato di entità quadrupla rispetto all’analogo investimento milanese che produce il triplo del fatturato della provincia riminese.” L’aspetto allarmante di questo quadro non è tanto la grandeur degli “artisti” che lo hanno dipinto ma la sua debolezza strutturale, non regge la cornice, si sfilaccia la tela. Le previsioni di sostenibilità economico-finanziaria che erano alla base di quegli investimenti si sono dimostrate completamente infondate con il rischio (questo sì fondato) di non poter pagare le rate dei mutui con Unicredit (con il conseguente subentro della banca come socio di maggioranza di Rimini Fiera) Sulla tenuta della città romagnola una interessante provocazione di Cristian Amatori capo di gabinetto del sindaco di Riccione Massimo Pironi e Monte dei Paschi (con l’ipoteca del Palas). Di fronte a questo quadro in decomposizione possiamo scegliere la strada più comoda (ed anche liberatoria), di lanciarci alla caccia del colpevole e provvedere al suo linciaggio oppure, operazione più complessa ed impegnativa, capire le cause che hanno portato al disastro, limitare il danno e applicare soluzioni. Ovviamente per essere minimamente credibili nell’applicare quest’ultima opzione sarebbe opportuno che diagnosi e cura non provengano da chi è stato causa stessa della malattia. La nostra provincia ha conquistato l’autonomia da Forlì 18 anni fa, la necessità (e a volte la smania) di recuperare il tempo perso e ridurre il presunto gap che ci distanziava, in termimi di infrastrutture e attrattori di sviluppo e investimenti, rispetto agli altri territori della regione ha spinto la classe dirigente di allora (che in parte ancora coincide con quella di oggi, fisicamente e culturalmente) a programmare una mole imponente di investimenti di iniziativa pubblica. L’economia “tirava”, gli enti pubblici non avevano limiti stringenti di finanza pubblica e di indebitamento, le banche finanziavano con facilità, i “capitani coraggiosi” del capitalismo nostrano fiancheggiavano e sostenevano gli investimenti “di sistema”. Il sistema territoriale cresceva, la ricchezza in parte veniva redistribuita, il consenso politico perpetuava questo ciclo che appariva ai più virtuoso. Poi però i tempi cambiano, arriva l’euro, con l’euro qualche anno dopo arrivano i vincoli del patto di stabilità, per gli istituti di credito arrivano le regole di Basilea 1, 2, 3, per gli enti locali arriva il federalismo fiscale, per tutti arriva la crisi economica. Ci sarebbero a questo punto tutti gli elementi per la “tempesta perfetta” e potremmo consolarci e autoassolverci con queste cause esogene al sistema ma sarebbe troppo facile e soprattutto non sarebbe sufficiente a spiegare il disastro che stiamo vivendo. Il disvalore che si aggiunge e aggrava la nostra situazione era chiaramente emerso già tre anni fa ed era contenuto nelle risultanze degli accertamenti ispettivi svolti dalla Banca d’Italia sulla Carim nel 2010 e a seguito delle quali il Ministro dell’Economia e delle Finanze, con decreto del 29 settembre 2010, ne disponeva lo scioglimento degli Organi di Amministrazione e Controllo e l’assoggettava alla procedura di amministrazione straordinaria, “per gravi irregolarità nell’amministrazione e violazioni normative, gravi perdite patrimoniali e gravi inadempienze nell’esercizio dell’attività di direzione e coordinamento del gruppo bancario.” Gravi irrego- L’aspetto allarmante di questo quadro non è tanto la grandeur degli “artisti” che lo hanno dipinto ma la sua debolezza strutturale, non regge la cornice, si sfilaccia la tela larità che, secondo la procura, a quanto si apprende dalla stampa, riguarderebbero anche il periodo antecedente l’arrivo dei commissari di Bankitalia. “Tutto ruoterebbe intorno all’inchiesta sui finanziamenti facili, concessi da funzionari della Cassa di Risparmio di Rimini ad imprenditori locali e del nord Italia. Finanziamenti di varie centinaia di milioni di euro, concessi senza, però, avere garanzie certe e coperture serie, e che, secondo l’ipotesi investigativa del nucleo della Guardia di Finanza di Rimini,sarebbero stati poi inseriti nei bilanci con quote di rientro sopravvalutate”. Al di là delle presunte responsabilità personali che saranno accertate dalle autorità competenti e al di là dei singoli casi, la sequenza e la dimensione complessiva del fenomeno ci indica che il sistema era dopato, e non è un caso che il primo tassello del domino che è caduto è proprio la “banca territoriale”, il centro nevralgico del sistema. A questo punto, se questa analisi può ritenersi fondata, sarebbe opportuno ripensare tutto, rivedere immediatamente gli investimenti programmati sul nostro territorio e verificarne seriamente (oserei dire scientificamente) la sostenibilità economica nel medio lungo termine. Abbiamo un aeroporto in crisi da salvare, una fiera da rilanciare, due palazzi dei congressi da far decollare, il sistema fognario-depurativo da rinnovare, un Trc da realizzare (sic!), una montagna di debiti da pagare. Non si può fare tutto e non si deve fare tutto. Non si può uccidere lo sviluppo di questo territorio nel nome di un’idea superata e viziata di sviluppo che non ha nessun fondamento con la realtà e con le reali e attuali esigenze dei cittadini che lo popolano. Cristian Amatori 'LUHWWRUH5HVSRQVDELOH67()$12$1'5,1, VWHIDQRDQGULQL#ODYRFHGLURPDJQDFRP DGHUHQWHDOOD 5HGD]LRQL 5LPLQL9LDOH3ULQFLSH$PHGHRF7HO)D[ODYRFH#ODYRFHGLURPDJQDFRP 5LFFLRQH&RUVR)OOL&HUYL7HO)D[ULFFLRQH#ODYRFHGLURPDJQDFRP 5HSXEEOLFDGL6DQ0DULQR9LD*LDQJLE7HOID[VDQPDULQR#ODYRFHGLURPDJQDFRP )RUOu&VR*DULEDOGL7HO)D[IRUOL#ODYRFHGLURPDJQDFRP &HVHQD9LD0DUWLULGHOOD/LEHUWj7HO)D[FHVHQD#ODYRFHGLURPDJQDFRP 5DYHQQD9LD6DODUD7HO)D[UDYHQQD#ODYRFHGLURPDJQDFRP )DHQ]D&RUVR0D]]LQL7HO)D[IDHQ]D#ODYRFHGLURPDJQDFRP /XJR9LD0DQIUHGL7HO)D[OXJR#ODYRFHGLURPDJQDFRP ,PROD7HO)D[LPROD#ODYRFHGLURPDJQDFRP (',75,&(/$92&(65/ $PPLQLVWUDWRUH8QLFR*,29$11,&(//, 6HGHOHJDOHGLUH]LRQH 5LPLQL9LDOH3ULQFLSH$PHGHRF7HO)D[VHJUHWHULD#ODYRFHGLURPDJQDFRP 5HVSRQVDELOHWUDWWDPHQWRGDWLSHUVRQDOLUDFFROWLLQEDQFKHGLXVRUHGD]LRQDOHqOҋDPPLQLVWUDWRUHXQLFR*LRYDQQL&HOOLDFXLSUHVVR LQXPHULGLWHOHID[JOLLQWHUHVVDWLSRWUDQQRULYROJHUVLSHUHVHUFLWDUHLGLULWWLSUHYLVWLGDOOD/ 5HJLVWUD]LRQHGHO7ULEXQDOHGL5LPLQL1GHOVHWWHPEUH 3XEEOLFLWj/RFDOHDPPLQLVWUD]LRQH#VSLODYRFHFRP 63,VUO5,0,1,9OH3$PHGHR&7HO)D[ 63,VUO)25/,ҋ&RUVR*DULEDOGL7HO)D[ 63,VUO&(6(1$9LD0DUWLULGHOOD/LEHUWj7HO)D[ 63,VUO5$9(11$9LD6DODUD7HO)D[ 63,VUO)$(1=$&RUVR0D]]LQL7HO)D[ 63,VUO/8*29LD0DQIUHGL7HO)D[ 3XEEOLFLWj1$=,21$/(HORFDOH(6&/86$/$520$*1$ ZZZPDQ]RQLDGYHUWLVLQJLW 6LULFHYHHVFOXVLYDPHQWHSUHVVRODVHGHGL0LODQRHOHÀOLDOLGHOOD$0$1=21,&6SD 9LD1HUYHVD0LODQRWHO 6SHGLQDSDUWFRPPDE/HJJHFRQYLQ/$UWFRPPD'&%)LOLDOHGL5LPLQL $EERQDPHQWRDQQXDOHQXPHULVHWW½QXPHULVHWW½DUUHWUDWRLOGRSSLR&FSQ ´,PSUHVDEHQHÀFLDULDSHUTXHVWDWHVWDWDGHLFRQWULEXWLGLFXLDOODOHJJHQHVXFFHVVLYHPRGLÀFKHHGLQWHJUD]LRQLµ 67$03$&HQWUR6HUYL]L(GLWRULDOLVUO9LDGHO/DYRUR*ULVLJQDQRGL=RFFR9, #&23<5,*+7(',75,&(/$92&(VUO 7XWWLLGLULWWLVRQRULVHUYDWL1HVVXQDSDUWHGLTXHVWRTXRWLGLDQRSXzHVVHUHULSURGRWWDFRQPH]]LJUDÀFLPHFFDQLFL HOHWWURQLFLRGLJLWDOL2JQLYLROD]LRQHVDUjSHUVHJXLWDDQRUPDGLOHJJH 4 SABATO 7 DICEMBRE 2013 Cronaca di Rimini AL VIA IERI LE OPERAZIONI Smontato il tendone: è “sparita” la libreria in piazzale Boscovich di SIMONE MASCIA RIMINI. Via per sempre la libreria a forma di tendone che c'è in piazzale Boscovich. Era il dicembre del 2011 quando l'assessore all'urbanistica Roberto Biagini precisava che che le regole vanno rispettate: «Abbiamo già notificato la diffida a demolire. Se non provvedono, stiamo istruendo l’ordinanza di demolizione, una volta notificata dopo 90 giorni devono ripristinare il luogo». Di tempo ne è passato un po' di più, ma ieri dopo due anni il tendone è stato smantellato sotto lo sguardo incredulo di numerosi passanti che non capacitavano di quello che stava accadendo. Un intervento arrivato non certo d'improvviso, insomma, ma largamente annunciato a più riprese anche nelle scorse settimane. L’ostacolo, a quanto pare insormontabile, risiedeva infatti in una mancanza di permessi. Il tendone dei libri era stato “reg ol ari zz at o” nel 1999 grazie a una autorizzazione quadriennale della Capitaneria. Poi un lungo braccio di ferro con l’amministrazione fino al condono e- Partiti ieri i lavori di eliminazione della intelaiatura esterna dilizio negato nel 2008. Quindi il titolare aveva presentato un ricorso straordinario al Capo dello Stato. Tutto inutile. Tanto che Gioenzo Renzi, consigliere comunale dei Fratelli di Italia aveva fatto della demolizione della libreria un suo cavallo di battaglia: «Per Ieri è stato smontato il tendone dei libri di piazzale Boscovich l’occupazione di 343 metri quadrati viene corrisposto un canone turistico ricreativo che ammonterebbe a 700 euro all’anno», aveva tuonato l'esponente di opposizione. Il problema delle autorizzazioni è rimasto insoluto e non è servita a niente anche la petizione con migliaia di firme, fatta per evitare che libreria venisse fatta sparire per sempre. Al posto di quello che era diventato un punto L’attività aveva già chiuso il 4 novembre: mancano i permessi di incontro e di riferimento lungo la passeggiata sul molo, ci sarà solo la sabbia: il ripristino della situazione precedente, come era stato anticipato dal Comune 2 anni fa. E i lavori di smontaggio dell’intelaiatura esterna iniziati ieri, dopo quelli degli scaffali in- terni, sono ormai a un passo dalla conclusione prima di calare il sipario in modo definitivo. L’attività era stata già chiusa il 4 novembre scorso e la titolare, Manola Lazzarini, aveva ricordato che «cinque famiglie, in questo modo, restavano senza lavoro». La proprietaria si era poi rammaricata certa che «se il Comune avesse voluto fare qualcosa per evitare la chiusura lo avrebbe potuto fare». Murri, la Valdadige pronta a ripartire La ditta ha venduto Oltremare e Aquafan: si aprono ipotesi di credito dalle banche La colonia Murri Direttore responsabile: PIETRO CARICATO Editore: Cooperativa Editoriale Giornali Associati Cspa Presidente: LUCA PAVAROTTI Consiglieri di amministrazione: Gaetano Foggetti (vicepresidente), Giacomo Bedeschi, Roberto Masini, Massimo Gottifredi Sede Legale: Forlì, Via Maroncelli, 3 Sede centrale: Rimini, p.zza Tre Martiri, 43/a, tel. 0541/354111-354151 fax 0541/354199-354159 Sedi: Cesena, Via Fantaguzzi, 35 - 47521 (tel. 0547/611900, fax 0547/610350); Forlì, via Maroncelli, 3 - 47121 (tel. 0543/35520, fax 0543/35470); Ravenna, Via De Gasperi, 5 - 48121 (tel. 0544/218262, fax 0544/33793); Faenza-Lugo, P.zza II Giugno, 7 - 48018 (tel. 0546/23120, fax 27150); Imola, via Emilia, 176 - 40026 (tel. 0542/28780, fax 28972) Pubblicità locale: PubliCor srl - ([email protected]) Direttore Commerciale: MIRCO PONTICELLO Sede legale: Rimini, P.zza Tre Martiri, 43/a (tel. 0541/354151, fax 354159); Cesena (tel. 0547/611900, fax 0547/610350); Forli (tel. 0543/35520, fax 0543/35470); Ravenna (tel. 0544/218262, fax 0544/33793); Imola (tel. 0542/28780, fax 28972) Pubblicità nazionale - contatti: A. 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Le novità ci sarebbero anche, ma visto il passare delle decadi, il condizionale è davvero d'obbligo: le pratiche per i vari comparti sono in i- struttoria ma i tempi si sono allungati. Il motivo? La crisi economica che ha attanagliato la Valdadige, la società che deve operare l'intervento di recupero, potrebbe allentarsi grazie alla vendita operata dalla stessa Valdadige nei confronti di Oltremare e Aquafan, che ha permesso un introito importante nelle casse della azienda. Che adesso potrebbe contare, e il condizionale è ancora d'obbligo, su una apertura al credito da parte delle banche. La Valdadige sta però cercando un partner che possa garantire risorse per partire con i progetti. Di certo c'è che per quanto riguarda le opere di urbanizzazione il 22 marzo scorso è stato rilasciato l’atto ricognitorio finale da parte del Comune, che ha il valore di permesso di costruire. Queste ultime sono vincolanti nel piano particolareggiato: il soggetto attuatore se vuole iniziare i lavori deve necessariamente partire dalle opere di urbanizzazione. Il termine della convenzione scadrà tra 10 anni: al termine, nell’eventualità la ditta di costruzioni non porti a compimento i lavori, il Comune tornerà in possesso della colonia e dovrà pagare gli interventi fatti dal costruttore. IN PULLMAN Nuovo centrodestra riminesi a Roma Ci sarà anche una nutrita pattuglia di riminesi alla prima convention del neonato Nuovo centrodesta in programma oggi a Roma. VIA SAFFI 10 Simona Cenci legge “L’arrivo di Pokk” Domani alla libreria “Le mille e una storia”, via Saffi 10, alle 17, Simona Cenci, presenterà e leggerà ai bimbi presenti “L’arrivo di Pokk”. Le storie di Pokk sono nate piano piano, tra un racconto e un disegno. Sono favole della buonanotte per bambini dai 2 anni in su, che i più piccoli possono ascoltare da mamma e papà, e quando saranno più grandi potranno leggere da soli. L’autrice, Simona Cenci, è giornalista pubblicista dal 2002 e ha collaborato per anni con diversi quotidiani. Da quando è mamma si è dedicata ai racconti e alle storie per bambini, oltre che a quelli per adulti. BANCA DI RIMINI Due appuntamenti al Museo della Città Banca di Rimini sostiene due importanti appuntamenti che si terranno a Rimini nei prossimi giorni. Il primo è una mostra che sarà inaugurata oggi alle 17.30 al Museo della Città dal titolo “Uno sguardo sulla pittura a Rimini nella prima metà del Novecento, fra tradizione e innovazione”, a cura di Marco Gennari. La seconda iniziativa riguarda il libro di Giulio Zamagni e Angelo Turchini su “i Vescovi di Rimini del secondo millennio” che sarà presentato sempre al Museo della Città giovedì 12 dicembre alle 17. Cronaca di Forlì SABATO 7 DICEMBRE 2013 7 PRIMARIE PARTITO DEMOCRATICO La spinta forlivese per Matteo Renzi Matteo Renzi Balzani e Zanetti in “pole” per l’assemblea nazionale FORLÌ. Forlì darà, in Emilia-Romagna, una forte spinta per la vittoria di Matteo Renzi alle primarie di domani. Ne sono convinti, oltre al deputato Marco Di Maio, il candidati Una spinta lunga. Il sindaco Roberto Balzani, spiega come la scelta per Matteo Renzi non sia una scorciatoia per il potere, ma una scelta chiara che Forlì ha anticipato fin dalla fine del 2008 quando con le primarie interne scelse il metodo della partecipazione e iniziò quel processo di rinnovamento del Pd che poi ha trovato nell’ultimo congresso di federazione (con l’elezione di Valentina Ancarani) un passaggio importante, ma che continuerà anche in futuro. E sul piano programmatico Balzani, reduce dall’appuntamento di Bologna con Renzi, ricorda che ora bisogna attuare riforme urgenti come la nuova legge elettorale e l’a d eguamento dell’indennità dei deputati a quello dei sindaci dei capoluoghi. per l’assemblea nazionale del Pd: Roberto Balzani, Veronica Zanetti (in pole position per essere eletti), Bruno Biserni di Civitella di Romagna e Ilaria Marianini di Santa Sofia. L’esempio fatto da Balzani per l’Emilia-Romagna: «Il sindaco di Bologna ha un’indennità nettà di 4.300 euro al mese per dodici mesi...ciascun consigliere regionale o deputato non devono guadagnare un euro di più. L’elettorato di Centro-Sinistra è più sensibile alla questione morale ed è proprio per questo che bisogna attuare queste riforme perchè è soltanto con l’esempio che il popolo italiano può spezzare la sua sfiducia e il rischio del populismo denigratorio di ogni istituzione». Spirito della Leopolda. Veronica Zanetti, capogruppo consiliare del Pd nel Comune di Forlì, cerca di seminare un po’ di ottimismo: «E’ vero che fa freddo, che c’è chi s’indigna perchè per votare alle primarie bisogna tirare fuori due euro...ma tutti dobbiamo capire quale sia la posta in gioco...non è il partito, ma l’Italia». Conosco bene Renzi. Bruno Biserni, presidente del Gal “Altra Romagna”, un passato politico di giovane Dc, poi Ppi, Margherita e ora Pd precisa: «Conosco Renzi dal suo incarico come presidente della Provincia e penso che con il suo dinamismo e il suo pragmatismo potrà fare molto bene per il partito ma soprattutto verso il Paese». Giovani in campo. Ilaria Marianini di Santa Sofia, non ancora trentenne, è entusiasta della possibilità di portare Renzi alla vittoria: «Ci sta dando tante buone energie». Chiosa Marco Di Maio, deputato 30enne: «Sì, ma andiamo a votare tutti». Pietro Caruso Domani concerto di Natale per il Fai L’evento nel pomeriggio nella chiesa del Suffragio L’esecuzione sarà curata da Anna Maria Cortini FORLÌ. È una tradizio- della sacrestia, poi tocne, ma ogni anno il suo fa- cherà ad Anna Maria Corscino è arricchito dal suo tini eseguire un concerto sapersi rinnovare offren- d’organo che, spaziando do ai forlivesi la possibi- in un arco di tempo che va lità di scoprire piccole, dagli inizi del ‘600 alla figrandi gemme di una cit- ne del ‘700 ed evidenziantà ricca di tesori non sem- do le peculiarità che renp r e c o n odono il suosciuti o vano di questi Gaetano Callido lorizzati astrumenti iè l’organaro che d e g u a t animitabile, realizzò lo strumento si annuncia mente. Domenica davvero ricl ’ a p p u n t aco di suggemento con il concerto di stioni per un pubblico Natale organizzato dalla d’intenditori. La pianista Delegazione del Fondo forlivese, che dal 2007 ha Ambiente Italiano di For- approfondito lo studio lì è un appuntamento for- della musica per organo se unico per vedere, e so- con maestri quali Stefano prattutto ascoltare, l’incanto che può ancora proporre una di queste perle del secolo XVIII presenti a Forlì. Parliamo della chiesa del Suffragio dove si terrà il concerto a partire dalle 16.30 (ingresso a offerta libera a sostegno delle attività del Fondo per l’ambiente italiano) e del suo organo, uno dei 5 realizzati da Gaetano Callido presenti in città. Gli altri sono alla Trinità, a San Giuseppe dei Falegnami e due in Cattedrale. In occasione del bicentenario della morte dell’organaro, avvenuta a Venezia l’8 dicembre 1813, Silvia Bartoli introdurrà i cittadini a una visita guidata della chiesa e Pellini, Stefano Manfredini e Gianni Della Vittoria, eseguirà otto sonate facendo scoprire l’arte di Bernardo Pasquini, Johann Pachelbel, Domenico Scarlatti, Giovanni Battista Pescetti, Luis Claude Daquin, Johann Sebastian Bach e Giovanni Morandi. Compositori le cui musiche sanno estrarre dall’organo del maestro veneziano apprezzato e celebrato all’epoca ben al di fuori dei confini della Serenissima, tutta la ricchezza di un suono che merita di essere riscoperto e valorizzato. (e.p.) Da sinistra: Marco Di Maio, Roberto Balzani, Veronica Zanetti, Bruno Biserni, Ilaria Marianini SINISTRA ECOLOGIA LIBERTÀ Il secondo congresso forlivese si tiene oggi al Centro Engel FORLÌ. Oggi alle 9,30 si tiene il secondo congresso di Sinistra Ecologia Libertà della Federazione di Forlì al Centro Engel in via Ravegnana 407/7, Forlì. Con il suo primo congresso Sel ha riaperto una partita, oltre che un partito, con l’auspicio che una sinistra plurale e aperta potesse influire sulle scelte che da sempre pe- FORLÌ. Oggi e domani, organizzata dall’associazione culturale Kolosseo in Fiera (all’interno della grande Fiera dell’Elettronica), in via Punta di Ferro, si terrà la 26ª “Mostra mercato del disco usato e da collezione”, sarà aperta al pubblico dalle 9 alle 18 e vedrà la partecipazione di più 60 espositori italiani e stranieri. Alla fiera del disco è possibile sano sui più deboli economicamente e socialmente. Il percorso , non facile, ci ha accompagnato al secondo congresso con risultati particolarmente positivi ed altri, invece, che necessitano di riflessione e approfondimento. Ciò che non è mai mutata è l’ esigenza di dare voce ad una sinistra unita e forte. «Ci attendono altri In Fiera la mostra del disco usato da collezione trovare materiale che soddisferà l’ascoltatore e l’amante della buona musica ma anche il collezionista più esigente, alla ricerca del pezzo raro o della curiosità per completare o espandere la propria collezione.Gli amanti del appuntamenti importanti - spiega Marisa Fabbri, coordinatrice della federazione - dalle elezioni europee alle amministrative, che rendono fondamentale la potenzialità, la capacità di essere organizzati ed allo stesso tempo inclusivi e aperti al confronto con altre soggettività, siano esse movimenti o singoli, indispensabili per arricchire e irrobustire l’area della sinistra, per un altrettanto forte Centro-Sinistra». rock più classico potranno trovare rarità di Beatles, Rolling Stones, Led Zeppelin, U2, Pink Floyd, o Bruce Springsteen, Elvis Presley (in fondo, il Re del rock’n’roll è sempre lui), Patti Smith. Di Elvis sono molto ricercati gli Extended Play (ovvero i 45 giri con più di due canzoni) stampati nel nostro Paese tra la fine degli anni ’50 e l’inizio dei ’60. Cronaca di Ravenna SABATO 7 DICEMBRE 2013 7 LA NOVITA’ RIVOLUZIONE NELLO STORICO CINEMA Più vita in centro con il Mariani Lifestyle Dal ristorante con cucina a vista al pub Parte oggi la nuova scommessa di Bucci di SANDRO CAMERANI RAVENNA. Nuova vita in centro. Questo pomeriggio, in linea quindi con i tempi previsti dal proprietario Maurizio Bucci, in via Ponte Marino sarà infatti inaugurato il Mariani Lifestyle. Nomen omen, dal momento che si tratTre fasi. Nel pomeriggio di oggi aprirà al pubblico la parte inferiore della struttura, che comprende la paninoteca Panì, la Caffetteria con possibilità di colazione bio ed a buffet ed il ristorante Pas sat el li 1962 nel quale già ieri, durante la presentazione alla stampa, era possibile vedere cuochi e sfogline al lavoro grazie alla cucina totalmente a vista. Sabato 14, invece, toccherà al Diabolik, una sorta di pub con pizza ed hamburger che aprirà ogni giorno dalle 17 alle 2. Entro la fine dell’anno, poi, verrà riaperta una delle due sale cinematografiche al primo piano, con la capienza di 99 posti. La programmazione, affidata a Cinema in centro, riguarderà soprattutto pellicole d’essai, ma con incursioni rappresentate da concerti pop e rock di band famosissime ed opere liriche. Nei weekend, poi, ci sarà anche uno spazio pomeridiano per i più piccoli, grazie a rassegne di cartoni animati. «Non volevo assolutamente abbandonare il cinema - ha spiegato Bucci -, sia perchè il Teatro Mariani è stato il primo a Ravenna a proiettare, 150 anni fa, una pellicola, sia perchè i fratelli Masetti che gestivano qui la vecchia Multisala, mi hanno passato un testimone del quale intendo fare l’uso migliore possibile». Particolarmente elegante e funzionale è il Passatelli 1962, ristorante che vede sulle pareti quadretti di film celebri, come ad esempio I Blues Brothers, Harry ti presento Sally, Miseria e nobiltà, Il pranzo di Babette e sullo sfondo, oltre a due pozzi di luce, ospita anche una sorta di palco fornito di un impianto audio degno di un concerto di Ligabue ma che, per il momento, resterà limitato nei confini dei video musicali. «La norma prefettizia di cui si è tanto parlato - ha confermato Bucci - indica una semplice esibizione pubblicizzata, anche di un solo musicista, nei termini del pubblico spettacolo. Di conseguenza, ogni volta, dovremmo rivolgerci alla Commissione preposta; si tratta di un iter burocratico davvero troppo lungo, che ad esempio ha fatto ta di un autentico polo di attrazione culturale e gastronomico deputato a rivitalizzare, appunto, la vita soprattutto serale di una porzione di centro storico dimenticata dai più e del tutto ignorata dalle giovani generazioni. slittare l’apertura del cinema. Quindi, per il momento, niente musica dal vivo durante o dopo la cena, ma mi auguro che prima o poi le cose possano cambiare. Intanto, ci accontentiamo di provare a cambiare la visione del ravennate del centro storico. Magari i turisti saranno più abituati e pronti a cogliere la novità, ma anche i cittadini potranno abituarsi in fretta. A patto di volerlo, ovviamente». Il locale, mostrato - a sinistra - dal titolare Maurizio Bucci (Foto Massimo Fiorentini) NOTE DOLENTI PER I LIVE RAVENNA. Musica live a rischio nei locali e lavoro a repentaglio per i musicisti. La questione è borbonica e meriterebbe forse l’attenzione dell’Accademia della Crusca se non fosse che dietro una guerra di norme, termini e interpretazioni c’è un intero settore, quello della musica live, che rischia di crollare. In gioco ci sono un regio decreto del 1931 - a quell’epoca risale infatti il Testo unico di pubblica sicurezza, la legge voluta dal ministro della Cultura Bray per incentivare le arti - una fantomatica circolare del ministero dell’Interno - la 557, di cui è praticamente impossibile trovare il testo - e un’interpretazione particolarmente restrittiva di quest’ultima data dal prefetto di Ravenna Bruno Corda. La legge 112, di cui si è parlato anche all’ultima edizione del Meeting delle etichette indipendenti, ha tra i vari scopi quello di facilitare la vita, riducendo la burocrazia, a chi vuole proporre spettacoli di mu- Il grido d’allarme dei professionisti: «Per noi sfumano gli ingaggi» La dura vita del musicista tra Regi decreti, Siae e divieti sica dal vivo con un pubblico sotto le 200 persone e con termine entro la mezzanotte del giorno di inizio. Secondo la nuova normativa, anziché richiedere una licenza è sufficiente presentare una Scia (segnalazione certificata di inizio attività) all’ufficio preposto. Ma se la legge 112, che è andata a integrare gli articoli 68 e 69 del Tulps, parla genericamente di “eventi fino a un massimo di 200 partecipanti”, nel Testo unico di pubblica sicurezza si parla ancora di “trattenimenti”, “audizioni”, “spettacoli” e altro. E la circolare 557 non solo non fornirebbe elementi utili per delineare la nuova disciplina, ma avrebbe dato il “la” a un’interpretazione punitiva per il pubblico spettacolo in cui ricadrebbe anche un semplice concerto. Fin qui la questione, oltre che noiosa, parrebbe materia da legulei. C’è però una filiera, che va dai locali che hanno fatto del live il piatto forte della loro offerta ai musicisti di professione e alle scuole di musica, che rischia il tracollo. E i contraccolpi di questa diatriba si sono già fatti sentire. «I locali di fatto non sanno più cosa fare e tutti gli ingaggi per l’anno a venire a questo punto sono in forse», spiega Marco Rosetti, chitarrista e compositore ravennate, che qualche giorno fa ha anche scritto al prefetto per chiedere un incontro. Attualmente la perdita economica si aggira sul migliaio di euro per musicista, ma se la situazione non verrà chiarita a perdere non saranno “solo” le tasche dei professionisti ma anche l’o f fe r t a culturale di una città che proprio pochi giorni fa ha festeggiato l’ingresso nella short list per diventare Capitale europea della cultura. Alla base di questo nuovo colpo alla musica dal vivo in una città che già non offre molte opportunità (al Gamba7 nella primavera 2012 fu sospeso, alle 21.30, un concerto semi-acustico con le autorizzazioni in regola, ndr) ci sarebbe anche una certa confusione sui termini. «La Prefettura parla di sicurezza - commenta Rosetti -, ma la musica dal vivo non c’entra con la movida che può causare problemi di ordine pubblico. Un trio jazz che suona in un locale non fa movida, però sta passando l’idea che tutto ciò che è musica sia fatto per dare fastidio al vicinato. Personalmente mi sono visto sospendere le prove per un concerto di chitarra classica e viola in un bar del centro storico che aveva richiesto e ottenuto le autorizzazioni». Le opportunità di esibirsi per i professionisti ravennati della musica - circa una ventina - sono drasticamente calate prima con la rinuncia di alcuni locali al live per eccesso di burocrazia, poi con la chiusura di altri, come il Mariola, e ora con questo intervento della Prefettura che mette una seria ipoteca sul futuro. Da parte dell’am mi nistrazione comunale ci sarebbe un tentativo di mediazione per dare la possibilità di organizzare un numero limitato di serate (qualche decina in un anno), con divieto di pubblicizzazione dell’evento anche sui social network. «Limitando le serate - prosegue Rosetti - ci sarà la gara a chi fa il prezzo più basso e i professionisti, per rimanere in gara e affrontare la concorrenza degli hobbysti, si troveranno costretti a fare del nero. E poi così si nega la possibilità di esibirsi anche ai giovani delle scuole di musica, che a loro volta subiranno un danno. Alcuni gestori mettono molto impegno nell’organizzare i live e meritano una possibilità». Una serata con concerto, inoltre, ha dei costi fissi (Siae, Enpals, certificazioni Arpa più il cachet degli artisti) che difficilmente un imprenditore si accollerà se non potrà nemmeno pubblicizzare il proprio evento su Facebook, come è diventata prassi comune. A breve è in calendario un incontro proprio per cercare di dirimere la questione. «Un tavolo - conclude Rosetti - a cui sarebbe opportuno fossero invitati, per fare chiarezza e dare il loro contributo, anche rappresentanti dei musicisti e dei gestori di locali». Vania Rivalta «Anche il jazz viene considerato movida: suonare è impossibile» 8 Cronaca di Ravenna SABATO 7 DICEMBRE 2013 IL NODO INFRASTRUTTURE Annuncio da Roma del parlamentare del Pd Alberto Pagani che cita il nuovo piano industriale 2014 - 2016 delle Ferrovie dello Stato Fs investirà sullo scalo merci di Ravenna L’Ad Moretti prepara nuovi investimenti che saranno presentati a gennaio RAVENNA. L’onorevole del Partito democratico Alberto Pagani preannuncia da Roma scenari davvero interessanti per lo sviluppo dello scalo ferroviario ravennate interessati da futuri investimenti delle Fs. Il parlamentare del Pd anche la Provincia aveva sottolinea che tra i primi approvato all’unanimità punti fermi del piano in- un ordine del giorno, predustriale 2014-2016 - che sentato dal consigliere Il’amministratore delega- van Neri, in cui si chieto delle Ferrovie dello deva che il servizio Cargo Stato, Mauro Moretti pre- di Trenitalia venisse posenterà a gennaio - ci s a r à i l p o- Il deputato del Pd: «Una t en zi am enquestione fondamentale anche to della rete per lo sviluppo del porto» merci. Pagani aggiunge inoltre che il piano in questio- tenziato per rispondere a ne vedrà Ravenna come esigenze sia economiche, uno snodo fondamentale. sia di carattere ambienta«Siamo molto soddisfat- le». ti - commenta l’esponente Nei giorni scorsi Mauro del Pd -. Negli ultimi mesi Moretti ha in parte antiho portato all’attenzione cipato i contenuti del piadella Commissione tra- no industriale; di particosporti della Camera, di lare interesse per Ravencui faccio parte, la neces- na c’è la parte che riguarsità di consolidare e in- da i corridoi europei crementare il servizio Ten-T. Per ognuno di essi nello scalo ravennate; l’idea è di creare una spequestione fondamentale cifica società ferroviaria. anche per lo sviluppo del Dalla parole di Moretti si porto. Nel maggio scorso capta inoltre l’intenzione Revocato il fermo dell’autotrasporto In alto lo scalo merci, al centro l’on. Pagani (Foto M. Fiorentini) di potenziare l’i nt eg razione dei porti italiani nella rete ferroviaria nazionale. In merito ai corridoi, le Ferrovie dello Stato starebbero pensando in particolare a tre direttrici: l’Helsinki-Palermo, la Rottendam-Genova e il corridoio Adriatico-Baltico, che interessa direttamente Ravenna. Tra gli interventi annun- ciati c’è anche l’inf rastruttura dedicata alla linea ad alta velocità tra Milano e Venezia. A gennaio si saprà nel dettaglio cosa prevede il piano di Moretti; l’amministratore delegato ha già anticipato che lo sviluppo avverrà con fondi propri. Probabilmente ci sarà un’emissione di bond per 4,5 miliardi di euro. RAVENNA. Gli organi decisionali del Coordinamento unitario dell’Autotrasporto Unatras hanno preso positivamente atto delle risposte ricevute dal ministro Lupi, in particolare sul ripristino delle agevolazioni sulle accise e sulla riduzione del costo del lavoro Inail. Dopo aver esaminato il protocollo d’intesa che impegna il ministero su tutte le altre criticità rappresentate nella piattaforma rivendicativa della protesta, hanno revocato il fermo nazionale dei servizi di autotrasporto previsto per il 9 dicembre. Le associazioni che costituiscono il Cuar, Fita Cna, Confartigianato Trasporti, Confcooperative, e Legacoop, «pur riconoscendo che con questo accordo non vengono risolte le difficoltà che quotidianamente affliggono gli autotrasportatori, ritengono opportuno revocare il fermo dei servizi di autotrasporto - viene rimarcato -. Il mantenimento delle risorse economiche già riconosciute ai trasportatori in una fase così drammatica per la loro sopravvivenza era la condizione irrinunciabile che è stata riconfermata in maniera chiara e precisa. La nostra responsabilità ci fa assumere una decisione utile al paese per evitare una pericolosa deriva e proclami irresponsabili che strumentalizzano l’autotrasporto per interessi diversi da quelli delle imprese. Cronaca Rimini Dodici andranno in pensione entro il 2015 e cinque saranno presto ricollocati in altri enti per esigenze di bilancio L’Inps perde 17 funzionari Colpa della spending review e in misura minore della riforma Fornero I sindacati: “A rischio la qualità dei servizi. Disagi per l’utenza” di FEDERICO ROSSI RIMINI - La spending review taglia 17 funzionari all'Inps di Rimini. A renderlo noto sono stati ieri i sindacati che se la prendono molto duramente con la riforma della spesa iniziata con il governo Monti e proseguita poi anche dall'attuale esecutivo guidato da Enrico Letta: “Sta creando enormi problemi alla sede riminese dell'istituto pensionistico – informano i sindacati – In primis c'è appunto la questione dei lavoratori. La sede, il cui personale ha un'età media tra i propri impiegati di circa 55 anni, perderà a breve 17 persone, 12 di queste destinate alla pensione entro il 2015 anche a seguito della legge Fornero, e altri 5 che invece sono “comandati”, ossia dei dipendenti di altri enti pubblici che sono transitati all'Inps ed ex Inpdap (per seguire il servizio pubblico pensionistico) a causa della carenza di personale, e che dopo due anni, almeno in teoria, dovrebbero passare in ruolo La sede Inps di Rimini in via Macanno nei ranghi dell’Inps”. A causa del blocco delle assunzioni il ricorso al personale “comandato” è stato uno strumento molto usato in questi ultimi anni dall’Inps ed ex Inpdap per ovviare appunto alla necessità di poter disporre di più perso- nale. “Ora per i risparmi imposti all'Inps dalla spending review - spiegano le parti sociali - i comandati in forza alla sede di Rimini, oltre a non poter entrare nella pianta organica dell'ente sono anche sul punto di essere rispediti alle amministra- zioni di provenienza dato che l’Inps centrale intende effettuare così qualche risparmio di bilancio. Uno spreco però in termini di professionalità e formazione, visto che tutti sono ormai da anni in forza all'istituto dove si occupano di varie attività legate al calcolo delle pensioni e attività di sportello, quest’ultimo sempre più importante per il rapporto con gli utenti”. Altro problema è poi quello dei possibili disagi per l'utenza: 17 funzionari in meno rischierebbero infatti di pregiudicare la qualità dei servizi, con “il rischio addirittura – fanno notare i sindacati - di non potere garantire il rispetto delle tempistiche amministrative. Uno scenario assai critico che si rispecchia a livello nazionale. Le stesse segreterie sindacali della funzione pubblica dell'Inps si sono fatte carico del problema ed hanno esposto a Roma presso la direzione centrale dell'Inps questa difficile situazione, per cercare insieme soluzioni alternative”. SABATO 7 DICEMBRE 2013 l 9 Il mezzo ecologico servirà i clienti delle sedi di viale Tiberio e del centro Da lunedì il Conad utilizzerà un furgone elettrico per le consegne a domicilio RIMINI - (F.R.)E' stato presentato ieri mattina il nuovo fur- gone elettrico Kangoo Renault acquistato da Conad Tiberio per le consegne a domicilio, anche e soprattutto per il centro storico di Rimini. Un mezzo furgonato non inquinante con un’autonomia di carica elettrica (la colonnina è direttamente in Conad Tiberio) di circa 120 km. A partire da lunedì su ordinazione svolgerà un servizio di pubblica utilità per la consegna gratuita degli acquisti ai clienti di Conad Tiberio e di Conad Rimini Centro, a cominciare dai pacchi regalo, cesti e approvvigionamenti per le festività natalizie. “Persone oltre le cose (questo è il titolo dell'iniziativa, ndr) non è solamente uno slogan ma un insieme di azioni positive e concrete - hanno ricordato Stella Semprini, assistente ai punti vendita di Conad Forlì, Piero Baroni del Conad Tiberio (45 dipendenti) e Loris Bucci del Conad Rimini Centro (25 dipendenti) - per fidelizzare la clientela umanizzando sempre di più il servizio conciliato però all’evoluzione tecnologica. Una partecipazione concreta e un affiancamento convinto al percorso di politica ambientale che l’amministrazione comunale di Rimini sta promuovendo tra i cittadini e le imprese”. •• 4 CESENA PRIMO PIANO LA VIGILIA DELLE PRIMARIE LIBERALI «Lista civica senza partiti» IL PROGETTO Liberale di Cesena guarda alle prossime elezioni amministrative rilanciando la proposta di una lista civica che noi sia legata ai simboli dei partiti. «Il contesto nazionale indica un gruppo di partiti in continuo riposizionamento — l’analisi è di Stefano Angeli e Ugo Vandelli —: bisogna uscire da quest’ottica e guardare alle persone, non ai simboli. Già tempo fa avevamo proposto all’area di centro destra la formazione di una lista civica comune, ma non avevamo avuto riscontri. Così abbiamo cominciato a lavorare per creare un’alternativa nostra. Ora che il Pdl non esiste più però gli scenari sono diversi. C’è un’estrema confusione dettata anche dal fatto che il centro destra non sa quale simbolo utilizzare e dunque l’ipotesi di lista civica in questo contesto probabilmente diventa più interessante. Abbiamo dato l’esempio dicendoci pronti a rinunciare al logo del Pli, vediamo se anche altri seguiranno la nostra strada. Per il momento registriamo un dialogo proficuo con i liberaldemocratici». Angeli e Vandelli hanno anche annunciato l’affiliazione del Progetto Liberale al Mit (Modernizzare l’Italia) di Enzo Raisi, il quale ieri ha fatto una visita in città per ufficializzare l’accordo di collaborazione reciproca. SABATO 7 DICEMBRE 2013 NEI CIRCOLI CESENATI IL FAVORITO RENZI HA RACCOLTO IL 56% DEI CONSENSI, CUPERLO IL 30, MENTRE CIVATI L’11 Un esercito di seicento volontari C’è anche il seggio mobile per i malati Ultimi preparativi della collaudata macchina organizzativa ULTIMI FEBBRILI preparativi — ma il Pd cesenate è abituato — per le primarie di domani, quando anche gli elettori cesenati, iscritti e simpatizzanti, saranno chiamati a scegliere il nuovo segretario nazionale del Partito Democratico tra — in ordine rigorosamente alfabetico — Pippo Civati, Gianni Cuperlo e Matteo Renzi. Giovedì sera, nella sede del partito di viale Bovio, si è svolta la riunione in cui i 53 presidenti di seggio hanno ritirato il materiale per allestire i seggi, che dalle 8 di domani operativi. Sarà allestito un ulteriore seggio mobile, per dare la possibilità di votare a domicilio, previa comunicazione telefonica al numero del RITO POLITICO Si rinnova l’appuntamento con le primarie, abituale per gli elettori del Pd. Nella foto l’arrivo in sede delle schede SCARAMANZIA Il segretario organizzativo: «Il successo non dipende dal numero dei votanti» «Ancora una volta — dice Amedeo Lusini, responsabile dell’organizzazione del Pd cesenate — dobbiamo ringraziare i nostri volontari e gli oltre 600 che si presteranno a fare gli scrutatori ai seggi. Dobbiamo essere orgogliosi del nostro partito. Nessun’altra forza politica è in grado di fornire una tale prova di democrazia, né di militanza. Al di là di quante persone verranno a votare, è comunque già un successo». «Sento dichiarare — prosegue Lusini — che se si presenteranno meno di un milione e mezzo di persone, allora queste primarie saranno un flop. Niente di più falso, dovessero anche essere solo 800 mila, saranno comunque 800 mila persone che si sono mobilitate. In Francia, alle primarie che hanno incoronato Hollande, hanno votato un milione di persone, e si è parlato di miracolo della democrazia. Noi questo miracolo lo compiamo da anni, tutti dovrebbero ricordarlo». Pd (ð 0547.21368), alle persone impossibilitate a muoversi da casa, a chi è degente all’ospedale o nelle residenze private. Si ricorda infine che i minorenni che abbiano compiuto i 16 anni non hanno l’obbligo di pre-registrazione: è sufficiente che si rechino al proprio seggio di competenza ed esibiscano un documento d’identità che ne attesti la residenza. Inoltre nei seggi sarà possibile rinnovare la tessera Pd per il 2014. LO STESSO Matteo Renzi, candidato in lizza e favoritissimo nella gara a tre, ha tuttavia fissato nel milione e cinquecentomila la soglia di votanti alle primarie sotto la quale la consultazione si rivelerebbe se non un flop, di sicuro un risultato deludente per il partito democratico. Nel sito del Pd sono elencati i seggi cittadini e dei comuni del comprensorio: sedi di quartiere, centri sociali, bar e pubblici esercizi. a.a. CESENA PRIMO PIANO SABATO 7 DICEMBRE 2013 5 •• DAMIANO ZOFFOLI consigliere regionale ENZO LATTUCA parlamentare PAOLO LUCCHI sindaco di Cesena È IL PRIMO NOME DELLA LISTA CHE SOSTIENE MATTEO RENZI IN CUI COME TERZO FIGURA BULBI È IL CAPOLISTA DI ‘PER CUPERLO SEGRETARIO’ IN CUI C’È ANCHE IL SINDACO DI BAGNO SPIGNOLI FINO AD OGGI IL PRIMO CITTADINO NON HA DICHIARATO A CHI DARÀ IL VOTO, COME IL SEGRETARIO LANDI ISTRUZIONI Con Renzi, Cuperlo e Civati In corsa 15 democratici cesenati Liste a sostegno dei candidati, cinque saranno eletti all’Assemblea nazionale gretario cesenate del Pd Fabrizio Landi non hanno dichiarato il voto. Altro motivo d’interesse: quali saranno i cinque eletti del Cesenate all’assemblea nazionale del partito, rispetto ai quattro eletti nel 2009 (Daniele Zoffoli, Giorgia Salsi, Damiano Zoffoli e Sandro Gozi). Dipenderà dai voti che prenderà il loro candidato segretario. Sono liste bloccate, non evidenziate nella scheda del voto. Le tre liste a sostegno dei candidati contengono ciascuna cinque candidati. di ANDREA ALESSANDRINI Dalle 8 alle 20 Domani si vota per le primarie nei seggi di Cesena dalle 8 alle 20 per eleggere il segretario nazionale del Partito Democratico Aperte a tutti Le primarie sono aperte a tutti dai 16 anni in su. Il costo, per i non iscritti al Pd, è di due euro. Sulla scheda va barrato il nome della lista del candidato Cinque eletti Alle primarie si eleggono anche 89 rappresentanti dell’Emilia Romagna, di cui cinque del Cesenate, all’ Assemblea nazionale del Partito Democratico. 53 seggi I seggi in tutto il comprensorio sono 53, mentre i volontari impegnati nella organizzazione delle primarie oltre 600 NON SONO pochi i motivi d’interesse delle primarie di domani anche a livello locale. Uno è quale sarà l’affluenza alle urne. Nel 2009 alle primarie per la scelta del segretario nazionale del Pd (Bersani prevalse su Marino e Franceschini) nel Cesenate i votanti furono 14.152 (sono queste sono le primarie più simili a quelle di domani). Alle primarie per la scelta del premier di coalizione del 2012 (vincitore Bersani su Renzi) i votanti sono stati 18.629 al primo turno e 17.155 al secondo. Vedremo quanti saranno domenica sera. Il motivo principale resta la gara con i renziani favoriti. Renzi ha anche raccolto il 56% dei suffragi nelle convenzioni dei circoli per la selezione dei candidati, Cuperlo il LA COMPETIZIONE LOCALE In lizza big del partito: Lattuca, Damiano Zoffoli, Bulbi, Spignoli e Borghetti 30, Civati l’11. Con Cuperlo nel Cesenate ci sono buona parte degli ex bersaniani, l’ala più legata alla tradizione degli ex Pci-Pds-Ds, dall’on. Enzo Lattuca all’ex deputato Sandro Brandolini e al sindaco di Bagno di Romagna Lorenzo Spignoli; con Renzi i rottamatori della prima ora come il consigliere regionale Damiano Zoffoli, ma anche l’on. Sandro Gozi e il presidente provinciale Massimo Bulbi; Pippo Civati riveste il ruolo di outsider. Il sindaco Paolo Lucchi e il se- ALLESTIMENTO Ultimi preparativi oggi per l’allestimento dei 53 seggi a Cesena e nei comuni comprensoriali. Domani al voto dalle 8 alle 20. TUTELA DEI BENI COMUNI Il Movimento si dà le regole OGGI alle 16 a Borgo Etico in via Cavalcavia 82 si tiene un nuovo incontro del Movimento per la tutela dei beni comuni a Cesena, del quale portavoce è Davide Fabbri, in cui verrà approvata la carta dei Valori e delle regole del Movimento Cesena SìAmo Noi: un manifesto di valori, principi, contenuti, metodi, regole democratiche. Verrà approvata anche la struttura organizzativa del neonato movimento e costituiti vari gruppi di lavoro, tavoli tecnici-politici tematici, per grandi temi: welfare, sanità e diritti di cittadinanza, diritto alla casa, difesa stato sociale, diritto alla salute, giustizia ed equità sociale, solidarietà e nuovi diritti di cittadinanza, contrasto a razzismo e discriminazione, ripudio precarietà del lavoro, diritti e tutele del lavoro, sicurezza nei luoghi di lavoro. Un team di volontari (sindacalisti di base ed avvocati) curano i temi della cura dei diritti del lavoro, sindacalismo di base, tutela legale gratuita. NELLA LISTA «Con Matteo Renzi l’Italia cambia verso» capolista è Damiano Zoffoli, consigliere regionale, seguito da Anna Maria Lombardi sindacalista, Massimo Bulbi, presidente della Provincia, Francesca Maroni, assessore a Longiano e Gabriele Borghetti, consigliere pro- IL PRECEDENTE Alle primarie del 2009 per il segretario vinte da Bersani i votanti furono 14.152 vinciale. Il capolista di «Per Cuperlo segretario» è il parlamentare Enzo Lattuca seguito da Fiorella Casali, insegnante, Lorenzo Spignoli, sindaco, Valentina Boschetti, medico, e Marzio Casalini, editore. Capolista di «Civati per l’Italia», la lista più giovane, è Luca Bussandri (26 anni), consigliere comunale a Gambettola, Raffaella Neri, sindacalista, Marco Boschi, informatico, Cristina Novelli, insenante e Enrico Rossi, segretario Pd di Borello. Tre dei cinque dovrebbero essere renziani, ma non è detto. RIMINI PRIMO PIANO 17 SABATO 7 DICEMBRE 2013 SFIDA FINALE •• GLI ORARI LE PREVISIONI PER SCEGLIERE IL NUOVO SEGRETERIA SI VOTERÀ DOMANI DALLE 8 ALLE 20 IL PD DI RIMINI CONTA DI RAGGIUNGERE LA SOGLIA DEI 12MILA ELETTORI Alcuni degli intervistati sulle primarie Pd: da sinistra Giancarlo Giorgi, Roberto Bernardini, Catia Toni, Letizia Fanelli DOMANI AL VOTO PER SCEGLIERE IL NUOVO LEADER PD Renzi vince le primarie sulla strada Il sindaco di Firenze resta il favorito, ma c’è chi rimane fedele a Berlusconi MATTEO Renzi in pole position. Non mancano i simpatizzanti di Civati e Cuperlo, e chi ironizza sulle primarie del Pd. «Io voto per Renzi — attacca Giancarlo Giorgi, ex dipendente Enel —. Mi convince perché ha in testa il cambiamento. Ho sempre votato a sinistra, ma non è mai cambiato niente in Italia, con i risultati che vediamo». «Io voterò per Civati — dice la signora Domenica, casalinga —. Il motivo? Mi ritrovo in quello che dice, e non apprezzo chi parla troppo per slogan». «A me piace Cuperlo», fa eco Anna, impiegata. E l’ombra di D’Alema? «Quello può essere un problema — aggiunge — ma il riuscire a smarcarsi dalla vecchia guardia ne dei bicameralismo, la riforma della legge elettorale. E poi finalmente si voti, e avremo o un governo di sinistra o uno di destra. Basta con queste ammucchiate». credo che riguardi tutti tre i candidati». «Io vorrei votare per Civati, ma credo che sceglierò Renzi — spiega Catia Toni, insegnante —. Perché sono arrabbiata con la vecchia politica della sinistra, la vec- chia classe dirigente. Renzi dice cose che condivido. Il problema è: se vincesse lui, riuscirà a mettere in atto il cambiamento?». Da cosa partirebbe? «La drastica riduzione dei costi della politica, la fi- LA MAPPA I 67 seggi sparsi in provincia AL VOTO, al voto. Domani il popolo del Pd torna alle urne, per scegliere il nuovo segretario nazionale del partito tra Renzi, Cuperlo e Civati. Si vota dalle 8 alle 20. Le primarie sono aperte a tutti, ma occorrerà registrarsi e versare il contributo minimo di 2 euro. Ecco l’elenco dei 67 seggi dove si potrà votare in provincia: Bellaria, saletta verde del Comune; Casteldelci, circolo Fitel; Cattolica, ex scuola Filippini, palazzetto dello sport via Petri, bar Euro; Coriano, palazzetto dello sport; Gemmano, palazzo Pillitteri; Maiolo, centro giovani; Misano, hotel Casali, bar Cella, centro di quartiere, ex scuola di Scacciano, ex municipio; Mondaino, sala degli Archi; Montecolombo, biblioteca; Morciano e Montefiore, presso il Comune di Morciano; Montegridolfo, palestra di Trebbio; Montescudo, Pro Loco; Poggio Berni, centro sportivo; Riccione, sala Fontanelle, Centro della pesa, casina del Parco, sala San Lorenzo, palestra comunale via Abruzzi, sede buon vici- nato via Arezzo, sala Spontricciolo; Novafeltria, Comune, palazzo Cappelli Secchiano, delegazione comunale via Oriani; Pennabilli, Comune; RIMINI, sede Pd città, circolo San Giuliano, sale Provincia (via Campana e corso d’Augusto), ex quartiere 2, sede Acer via Pascoli, bar Amico, ex quartiere 3, bar Luna, ex quartiere 4, ex quartiere 5, pensione Gemma, centro giovani Santa Giustina, circolo Pd San Vito, Casa del popolo, circolo via Euterpe, bar Bianchi via Montescudo, bar Mirage via Coriano, bar Gigi via Montescudo, sala via del Lupo; Saludecio, Comune; San Clemente, Comune; San Giovanni, Comune; San Leo, delegazione comunale Pietracuta; Sant’Agata, poliambulatorio Ausl; Santarcangelo, sala piazza Ganganelli, piscina, centro civico Stradone, bar Casale, centro civico San Bartolo; Talamello, casa della musica; Torriana, sala polivalente; Verucchio, gazebo piazza Malatesta e centro civico Acqua club. «NON VOTO più, ho 80 anni, non mi interessa», taglia corto Tolmino, pensionato. «Io sono più a sinistra, ma credo che vincerà Renzi — sostiene Angela Pacini, simpatizzante grillina —. E’ in tutte le tv, sa comunicare, anche se non m’incanta». «Io sto con Berlusconi — sbotta Roberto Bernardini, ex dipendente del Comune di Rimini — e non mi vergogno di dirlo. Le primarie del Pd? Ma dai, lo sanno già chi vince, fan- no tutto per tirare su 5-6 milioni di euro». Che servono sempre. E poi in verità vince chi prende più voti... Certo che sul suo fronte il problema primarie non si è mai posto. «Berlusconi non si discute, e per lui sarei disposto a spendere anche di più — conclude Bernardini —. Silvio ha fatto i suoi interessi, come tutti noi, ma non ha mai rubato. Lo scriva pure, anzi, che l’hanno tradito, ieri Fini che avevo anche votato, oggi Alfano». «Io voto per Matteo Renzi: è bello, mi piace da morire, e mi piace quello che dice, in modo semplice e chiaro», sorride Letizia, studentessa 18enne. Mario Gradara RAVENNA PRIMO PIANO 19 SABATO 7 DICEMBRE 2013 LA BUFERA IN REGIONE •• RIMBORSI INDAGATI L’INCHIESTA DELLA PROCURA DI BOLOGNA STA SPULCIANDO I CONTI DAL 2010 AL 2012 LO SONO TUTTI I CAPIGRUPPO PER PECULATO. MA NON BAZZONI: ERA CONSIGLIERE Bazzoni e quel conto di mille euro Ai raggi x un rimborso del consigliere Pdl per «spese di ristorazione» a Rimini LA POLITICA del cappuccino e dello spritz. E’ l’invenzione dei consiglieri regionali, secondo cui le spese per il «caffè con simpatizzante» o per «l’aperitivo con simpatizzante» rientrano nell’attività istituzionale dei gruppi e devono quindi essere rimborsate. La guardia di finanza e i pm che indagano sulle ‘spese pazze’ dei gruppi sono già incappati in questa voce una miriade di volte. Sono spese «ricorrenti», dicono gli investigatori, segno che l’abitudine era diffusa e trasversale in quasi tutti partiti. Si andava al bar o alla buvette della Regione con qualche amico e si consumava, tanto poi a pagare ci pensavano i contribuenti. Ma non c’erano solo gli spuntini da pochi euro al bar. C’erano anche, in numero spropositato, i pranzi e le cene al ristorante. Una parte dei quali in piena estate, quando il Consiglio regionale è chiuso. I pm Morena Plazzi e Antonella Scandellari vogliono vederci chiaro su quei pasti sospetti. Nell’inchiesta per peculato gli indagati sono nove, cioè tutti i capigruppo. Il Pdl ha speso 5.300 euro in soli dieci giorni nell’agosto 2010 per i ristoranti, 800 euro nel 2011. Il Pd mille euro nel 2010, 1.500 l’anno seguente. L’attuale capogruppo del Pdl Gianguido Bazzoni (che non è indagato in quanto all’epoca dei fatti solo consigliere) e il consigliere Marco Lombardi risultano aver chiesto rimborsi per i vari ristoranti frequentati durante i giorni del Meeting di Cl di Rimini, nell’agosto 2011. Mille euro per Bazzoni, 650 per Lombardi. «Attività legittima», dicono. C’è poi la corposa spesa per il noleggio di un’auto blu a Parma da parte di Villani: 770 euro. Vicenda che richiama i 900 euro spesi per l’auto con conducente, servizio limousine, di Marco Monari e Roberto Montanari del Pd ad Amalfi. CAPOGRUPPO Gianguido Bazzoni non risulta fra gli 11 capigruppo indagati per peculato. Ora è emerso un suo rimborso di mille euro per spese di ristorazione PAROLE SUE Capogruppo Gianguido Bazzoni è capogruppo in Regione del Pdl dallo scorso luglio, lo scandalo che ha travolto Monari (Pd) è esploso dopo L’INTERVISTA «ORA NON MI RICORDO DI CHE SI TRATTA. VERIFICHERÒ» «Allora erano spese ammesse E poi la politica non va in vacanza» GIANGUIDO BAZZONI viene a sapere da noi che le sue spese per la ristorazione sono oggetto di attenzione. Luciano Spada, del suo staff in Regione, assicura che tutto è regolare: «Si tratterà sicuramente di una cifra cumulativa, perché i rimborsi vengono richiesti mese per mese. Bazzoni lavora 12 mesi l’anno: non va mai in ferie, neanche ad agosto, tanto che dobbiamo organizzarci in modo che uno di noi sia sempre presen- te. Del resto, gli scorsi anni, l’assemblea legislativa si è riunita anche in piena estate: non c’è la pausa come in Parlamento». Bazzoni, mille euro di spese di ristorazione non le sembra troppo? «Non ne so nulla. Se mi chiameranno, verificherò, ma attualmente non ricordo. Comunque si tratta sicuramente di spese regolari». Non le viene in mente dove può aver speso quella somma ad agosto 2011? «No. Ad agosto la gente va in ferie, ma la politica non va in vacanza, quindi è normale che l’attività continui. Queste erano spese ammesse: da quando non lo sono più, non ne abbiamo più fatte». Può darsi che ad agosto lei fosse al Meeting di Rimini? «Può darsi, non ricordo». Sicuro che sia tutto regolare? «Se i revisori dei conti hanno ammesso quelle spese, significa che erano ammissibili: non ce le siamo inventate». Regia anti-Errani Quando scoppia il caso delle spese pazze, Bazzoni dice al Carlino: «È una manovra politica contro il presidente Vasco Errani» «Non parlo» Il 13 novembre all’uscita della Regione i giornalisti incalzano Bazzoni, ma lui: «Se volete vi offro un caffettino, ma con voi del caso non parlo» FORLI’ PRIMO PIANO SABATO 7 DICEMBRE 2013 ROBERTO PINZA HA ILLUSTRATO GLI OBIETTIVI DELL’ENTE: PIÙ VICINI ALLE FASCE DEBOLI Campus universitario, imprese e welfare: nel 2014 altri dieci milioni per il territorio Pinza: «Ma senza gioco di squadra si fallisce, come per l’aeroporto» ROBERTO Pinza, da maggio alla presidenza, nell’illustrare le scelte in prospettiva 2014, insiste sulla necessità di fare squadra. «Le risorse sono poche, gli enti locali non ne hanno più e da soli non si fa niente. I grandi progetti possono marciare solo se ci si mette insieme, come abbiamo fatto per il tecnopolo e l’università, dove grazie a una virtuosa alleanza con Camera di commercio e Comune siamo riusciti a far partire il corso di Meccatronica». Se Altri 3 milioni saranno indirizzati alla volta del campus universitario e dispensati sulla base di progetti che i dipartimenti stanno presentando. L’obiettivo è sfornare ricerca e cultura. LA PLATEA Ieri la Fondazione ha presentato al pubblico il bilancio IL FONDO ANTICRISI Un milione per accrescere la disponibilità di credito da destinare alle aziende l’unione fa la forza, il concetto va esteso in senso geografico. Al punto che la prima novità del 2014 sarà una serie di incontri fra le fondazioni bancarie romagnole — abituate a procedere in ordine sparso — per mettere in cantiere azioni comuni. Il primo vertice è in calendario per il 17 gennaio. «Le contrapposizioni territoriali non hanno mai prodotto niente — dice Pinza — . Basta guardare agli aeroporti: Forlì contro Rimini, risultato due fallimenti». DUE i temi forti dell’anno a venire: il rilancio economico e il sostegno a chi non ce la fa. Per ciascuno di questi settori la Fondazione destina 3,6 milioni. Il progetto che prenderà le mosse già a gennaio è il fondo anticrisi, su cui c’è già l’impegno a investire 1 milione: Camera di commercio e Comune lo incrementeranno. L’idea è di fornire garanzie aggiuntiva al sistema bancario, per accrescere la disponibilità di denaro liquido alle imprese locali. Si stima che si possano movimentare dai 20 ai 30 milioni di euro. •• IL PRESIDENTE IL BILANCIO DELLA FONDAZIONE NON si tira la cinghia. Anzi. La Fondazione Cassa dei Risparmi prevede di investire 10 milioni di euro nel 2014, poco meno di quest’anno (10,2 milioni), ma più degli 8,1 milioni del 2011. Tuttavia la crisi economica ha suggerito di riorientare la spesa, che crescerà a beneficio dello sviluppo territoriale e dei servizi alla persona e sarà invece ‘limata’ ai capitoli arte e cultura. Orgogliosi dell’assetto patrimoniale (con 441 milioni è la quarta in regione e attorno al 21esimo posto in Italia) e dei conti nettamente migliori della media delle fondazioni bancarie italiane (il 68% dei proventi viene elargito sul territorio), i vertici della Fondazione rivendicano la bontà delle scelte effettuate in passato. Mentre fondazioni di istituti illustri (Siena, Genova, Treviso e altri) versano in cattive acque, dal Monte di Pietà si continuano a erogare fondi con costanza, svolgendo una importante operazione ‘anticiclica’ di contrasto alla recessione. 3 LA Fondazione non può poi dimentica la sua vocazione solidaristica. Infatti ai fondi di solidarietà erogati tramite la Caritas, si aggiungerà un progetto innovativo che mira ad ‘accompagnare’ le persone al reinserimento nel mondo del lavoro. «Continueremo poi a supportare le nostre eccellenze nel campo sanitario, mentre sul fronte del volontariato ci baseremo anche sulle esigenze emerse nei confronti fatti con le associazioni», ricorda il segreterio generale Antonio Branca, che tiene a sottolineare come l’area dell’arte e della cultura non sarà comunque penalizzata. «Le grandi mostre continueranno, così come i bandi per le associazioni, che riceveranno 500 mila euro». La possibilità di elargire 10 milioni in tempi come questi pone la Fondazione da un lato in una posizione di oggettivo potere, ma dall’altro le attribuisce una notevole responsabilità sociale. «I bisogni delle famiglie aumentano in modo molto considerevole e si trasformano in necessità con carattere di urgenza — sottolinea Pinza — . La Fondazione non dimenticherà il suo ruolo prima di tutto altruistico. E sul versante economico, non pretendiamo certo di poter combattere la crisi, ma mettiamo in campo azioni per attutirne gli effetti e quando è possibile per creare sviluppo». Fabio Gavelli L’ANNUNCIO «San Domenico, ora è certo: dopo il Liberty nel 2015 ci sarà un’altra mostra» NEL 2015 ci sarà un’altra mostra di grande richiamo ai Musei San Domenico. L’annuncio è dello stesso presidente della Fondazione Roberto Pinza. «Abbiamo parlato col Comune e la decisione è presa». Le rassegne si tengono da nove anni e hanno collocato Forlì all’interno di percorsi culturali da cui era sempre stata esclusa. Il tema per il 2015 non c’è ancora, sarà scelto dal comitato scientifico, ma la notizia non era scontata. In Fondazione è in corso da tempo una riflessione sui grandi eventi, che comportano investimenti cospicui. Con la mostra sul Liberty (1 febbraio-15 giugno 2014) si conclude il trittico dedicato al Novecento, ma non sarà un problema individuare un altro tema o un artista di richiamo. C’è però un solco già tracciato, con la prima fase del progetto ‘Parco del Novecento: luoghi, paesaggi, protagonisti della Romagna’ che debutterà nel 2014. Prevede la costruzione di itinerari culturali, sia nel territorio provinciale che nel Ravennate. L’eventuale connessione con la mostra ai Musei S.Domenico del 2015 potrebbe fungere da traino per turisti e visitatori. PALAZZO TALENTI BRANCA: «SPERIAMO CHE ENTRO GENNAIO TUTTE LE CARTE SIANO A POSTO E SI POSSA PROCEDERE COI LAVORI» Eataly, rebus autorizzazioni. Corsa per aprire entro un anno IL TRAGUARDO è posto fra un anno esatto: aprire Eataly in piazza Saffi entro il Natale 2014. Ma la corsa contro il tempo è già scattata. Mentre dal quartier generale di Oscar Farinetti, impegnato nelle impegnative inaugurazioni di Istanbul, Dubai e Chicago, non si avanzano previsioni lasciando intendere che Forlì potrebbe slittare anche al 2015, la Fondazione, proprietaria di palazzo Talenti Framonti, vuole stringere i tempi. Consapevoli dell’impatto che l’apertura di Eataly sui quattro piani dell’edificio potrà avere sull’intero centro storico, si punta a iniziare il più presto i lavori di ristrutturazione interna. Al posto del bar Martelli, a piano terra, dovranno essere abbattuti alcuni muri, per avere a disposizione uno spazio ampio, per l’intera zona ‘dolce’ (caffetteria, pasticceria e gelateria), così come vuole la catena di Farinetti. Il problema è che le autorizzazioni ancora non arrivano e quindi il cantiere non può partire. «SPERIAMO che entro gennaio tutte le carte siano a posto e si possa procedere TRAGUARDO Apertura attesissima: il gruppo di Farinetti impiegherà 40 persone coi lavori — dice Antonio Branca, segretario generale della Fondazione — . Le opere dovrebbero durare nove mesi, ma noi contiamo che un po’ di tempo si possa recuperare cammin facendo». NEL CUORE DELLA PIAZZA L’auspicio è che il marchio gastronomico vivacizzi il centro storico MOLTO lungo e complesso è stato raggiungere tutti i dettagli progettuali per la ristrutturazione degli spazi e dei locali secondo i bisogni di Eataly, solita a presentare le eccellenze gastronomiche in ‘location’ attentamente studiate anche dal punto di vista dell’allestimento. Comunque è stata raggiunta anche l’intesa per i 100 metri quadri al secondo piano, che saranno gestiti in collaborazione con Casa Artusi, che potrà disporre di uno spazio per fare conferenze ed esposizioni di prodotti gastronomici del territorio. Lo ‘store’ di Eataly dovrebbe dare lavoro a una quarantina di persone, perlopiù giovani. E anche questa notizia crea aspettative in molte persone. •• 4 FORLI’ PRIMO PIANO SABATO 7 DICEMBRE 2013 PD VERSO LE PRIMARIE 46 I SEGGI ELETTORALI IN CUI SI VOTA DOMANI DALLE 8 ALLE 20 PRO RENZI «Un taglio netto alla casta E grazie a lui i giovani sono più interessati» LE PRIMARIE Pd scaldano gli animi dei quattro renziani candidati per l’assemblea nazionale del Pd: il sindaco Roberto Balzani, il capogruppo del Pd in consiglio comunale a Forlì Veronica Zanetti, Bruno Biserni e Ilaria Marianini. ‘Cambiamento’ e ‘futuro’ sembrano essere le parole d’ordine della campagna per le primarie di domenica. «Quella delle primarie è l’ultima opportunità data al Pd per voltare pagina e dare al governo una leadership forte, che non lo costringa a scendere a compromessi come succede ora a causa ROBERTO BALZANI «Puntiamo a ridurre il numero dei parlamentari e i costi della politica» della sua attuale precarietà», dice Marco Di Maio, deputato del Pd. E’ UN cambiamento radicale che auspica Roberto Balzani, il quale interpreta l’esasperazione degli elettori italiani quando dice che solo Renzi può far sperare in un cambio di rotta della politica: «Bisogna dare un taglio netto alla situazione che ha condotto i politici a creare una vera e propria casta e per farlo abbiamo in programma la riduzione dei parlamentari e dei costi della politica e dobbiamo trovare il modo di ridare ai giovani la possibilità di costruirsi un futuro qua in Italia, senza dover espatriare per trovare un buon posto di lavoro». «E’ stata proprio la figura di Renzi a darmi l’entusiasmo e la voglia di interessarmi alla politica», dice la giovane Ilaria Marianini e lo conferma Veronica Zanetti: «Da quando Renzi si è candidato per le primarie lo scorso anno sono sempre di più, specialmente tra i giovani, ad aver voglia di partecipare attivamente in politica, anche mettendoci la faccia e questo è un segnale forte di crescita». Se è vero che i renziani sono positivi circa il risultato, si avverte un po’ di timore sul numero dei votanti, visto che ultimamente si è registrato un calo generale di affluenza alle urne. Marco Di Maio ha notato una certa disinformazione: «Sono in molti a credere di non avere diritto al voto domenica perché non tesserati o non ancora maggiorenni, ma il Pd ha fatto una precisa scelta di apertura che permetterà a tutti di esprimere la propria preferenza». Sofia Nardi Da sinistra Marco Di Maio, il sindaco Roberto Balzani, Veronica Zanetti, Bruno Biserni e Ilaria Marianini PRO CUPERLO «E’ uno di sinistra: lavora per un progetto, non per il suo ego» NICOLE Zampighi, 22 anni, studentessa in Giurisprudenza. Come mai ha scelto di appoggiare Gianni Cuperlo? ni. Che hanno il giusto grado di esperienza». «Un attimo, sto facendo volantinaggio per lui». «Intorno ai 14-15 anni, sono stati iscritta ai Comunisti Italiani». Prego. Cuperlo di solito viene associato a sostenitori decisamente più grandi di lei. Come è nata la sua passione politica? Le è stata trasmessa dai suoi genitori? «Infatti. Di lui si pensa questo, di Renzi che vuole rottamare tutto. A me piace Cuperlo perché è a favore di un partito includente, che mescoli giovani e chi è più anzia- Quando si è avvicinata alla politica? «In casa si è sempre respirato politica, anche se con posizioni differenti. Mi sono avvicinata al Pd. La tessera l’ho presa solo quest’anno ma prima partecipavo alla vita SFIDA PER LA SEGRETERIA NAZIONALE MATTEO Renzi, Gianni Cuperlo e Giuseppe Civati. Sono questi i tre candidati alla segreteria nazionale del Pd. L’elezione del numero uno dei democratici è prevista domenica, quando si svolgeranno le primarie. Si potrà votare dalle 8 alle 20. Hanno diritto di voto le cittadini e gli elettori che hanno compiuto il sedicesimo anno di età. Possono votare anche i cittadini dell’Unione Europea residenti in Italia, i cittadini di altri paesi in possesso di carta o permesso di soggiorno. Ciascuno può votare nel seg- gio corrispondente alla propria sezione elettorale. Per votare basta presentarsi al proprio seggio muniti di documento d’identità e tessera elettorale. Sarà richiesto un contributo minimo di 2 euro per concorrere alle spese organizzative per l’allestimento dei seggi (gratis gli iscritti). Si vota barrando con una croce il nome del candidato. Nel Forlivese le primarie si svolgeranno grazie al lavoro di circa 500 volontari. Questi i seggi. Forlì: centro storico 01 al circolo Asioli corso Garibaldi Ecco tutti i seggi in cui (41-42-43-78-79-80-88-89); centro storico 02, palazzina Avis in via della Torre (1-2-3-4-38-40); Foro Boario, sala Circoscrizione in piazzale Foro Boario (5 - 82 - 90 - 91 - 102 -104); Ospedaletto, Taverna Verde via Somalia 2 (92-93-94-95-96-97106); Roncadello, polisportivo Cimatti via Pasqualini (83-87-9899); Villafranca, polisportivo Giulianini, via XIII novembre (84 -85-86); Romiti, sede quartiere via Sapinia (67-68-69-81); Villagrappa, gazebo via del Braldo mattina 8-13.30; circolo Arci Castiglione Pescaccia 14-20 (73-74); Cava, sede centro sociale via Sillaro (70-71-72-75-76-77); Vecchiazzano, sede quartiere, polisportivo via Pigafetta (61-62-63); San Martino in Strada, palestra Marabini in viale Appennino 496/c (45 - 46 47-64-65-103-105); Carpena, sede quartiere presso area verde via Ma- FORLI’ PRIMO PIANO SABATO 7 DICEMBRE 2013 5 •• LA DIRETTA TWITTER In alto i sostenitori della mozione Civati (il terzo da sinistra è Raffaele Barbiero); in basso i cuperliani, tra cui Allegni e Marabini (Frasca) Vuoi conoscere l’esito delle primarie Pd in tempo reale? Segui lo spoglio con la diretta Twitter sul sito www.ilrestodelcarlino.it/forli PRO CIVATI «Se vince Giuseppe, Matteo ha più chance per fare il premier» RAFFAELE Barbiero, operatore del Centro Pace, è uno dei candidati forlivesi ‘civatiani’ all’assemblea nazionale del Pd. Perché si dovrebbe votare per Civati? «È corente e capace. Ha idee chiare sulla politica e sulle alleanze. A Monza, nella sua città, ha preso in mano una segreteria disastrata e nel giro di qualche anno la città è passata al centrosinistra». Però tutti dicono che vincerà Renzi. «Sì, Renzi è visto come quello del di partito». Concretamente cosa significa fare campagna elettorale per Cuperlo? «Già ci sono state le convenzioni e dunque abbiamo presentato la mozione nei circoli. Facciamo volantinaggio nelle piazze e davanti ai supermercati, giovedì siamo andati all’università. Poi organizziamo incontri». Reazioni dai suoi colleghi universitari? «Ho notato che la maggior parte dei ragazzi non è disinteressata alla politica. Vuole però conoscere bene le proposte dei candidati. Complessivamente sono stati abbastanza reattivi». Sorpresa di questo? «No, ma io sono sempre stata circondata da coetanei appassionati di politica». Cuperlo lo conoscono? «‘Chi è Cuperlo?’ qualcuno me l’ha chiesto. Non ha la copertura mediatica degli altri candidati. Comunque anch’io lo avevo senti- Perché spende due ore del suo tempo, un venerdì mattina, per fare volantinaggio? gnani (100-101); Ca’ Ossi, sede circoscrizione via Curiel 51 (48-49-50-51-52-53-56-57- 60); Resistenza al Centro documentazione via Paolucci Ginnasi (3334-36-54-55-58); San Lorenzo, sede quartiere via Bachelet (66); Carpinello, sede pd via Cervese 205 (6-7-9); Villaselva, sede quartiere alle ex scuole elementari (8); Ronco, circolo Arci in viale Roma 344 (12-13-14-15-16-17-35); Bussec- chio, sede quartiere, via Fontanelle 8 (23-25-26-44); Musicisti,sede Pd in via Dragoni 59 (10-1118-19-20-21-22); Spazzoli, sede pd via Piancastelli (24-27-28-2930-31-32-37-39). Bertinoro centro, circolo Arci via Saffi (1-2); Panighina, circolo pd via Consolare (3); Capocolle, centro sportivo via Bologna 290 (4); Fratta Terme, Giò bar via Loreta 52 (5-6-7); Santa Maria Nuova, palestre in via della Palestra Civati fra gli iscritti forlivesi ha preso l’11%, più della media nazionale: previsioni per domenica? «Penso che da noi si possa arriva- re al 20%, i riscontri di queste ultime settimane sono molto buoni». «Cuperlo è una persona di sinistra, vicina ai miei valori. Mi piace come si propone. Pensa al progetto e non al suo ego». Su cosa avete puntato per farvi conoscere? Come andrà, realisticamente, domani? «A volte i risultati che sembrano già scritti riservano delle sorprese. Lo speriamo». (8-9-10). Castrocaro terme e Terra del Sole, gazebo vicino scuole - viale Marconi. Civitella centro, sede pd via Farneti (1-2); Cusercoli, bar Giardino - via II giugno (3-4-5-6). Dovadola, teatro comunale. Forlimpopoli centro 1, sala consiglio comunale piazza Fratti (1-2-3-4- 5); Forlimpopoli centro 2, bocciofila al palazzetto dello sport (6-7-8-9); Selbagnone, sede circoscrizione (10); S.andrea, ex scuole elementari via S. Paolo (11-12). Galeata, sede Pd via IV Novembre. Meldola centro, arena Hesperia via Roma (1-2-3-4-5-6-9), In che senso? «La rottamazione non sarà facile, anzi. Invece un successo di Civati nella corsa alla segreteria del Pd sarebbe un sostegno fortissimo alle chance di Renzi alla presidenza del consiglio». RAFFAELE BARBIERO «Nel Forlivese possiamo arrivare al 20%, gli ultimi riscontri sono buoni» to solo nominare prima delle primarie. Mi sono informata». AL LAVORO CINQUECENTO VOLONTARI si può andare a votare voto ‘utile’. Bisogna vedere se sarà davvero utile». San Colombano, circolo Arci strada San Colombano (7); Ricò, ex scuole via Ricò centro (8). Modigliana, sede Pd via Gramsci. Portico, ex cooperativa del Popolo, via Roma tutto il giorno; San Benedetto ex scuole elementari dalle 14 alle 17. Predappio centro, sede Pd via Gramsci (1-2-3-4-5); Fiumana, ex ufficio postale via Provinciale (6-7). Premilcuore, centro visite parco. Rocca San Casciano, sede Comunità Montana, piazza Garibaldi.Santa Sofia, centro culturale Sandro Pertini. Tredozio, auditorium piazza Vespignani. «Innanzitutto il sempre valido ‘porta a porta’: parlare con la gente. Poi tanti banchetti, in cui non ci siamo limitati a distribuire volantini, ma abbiamo investito del tempo per spiegare le ragioni del voto. Infine abbiamo fatte iniziative come quella del 3 dicembre con lo scienziato Vincenzo Balzani e del 5 con Davide Mattiello della commissione antimafia. Ci interessa la politica dal basso, in mezzo ai cittadini». Studenti, giovani, persone che comunicano via web: questo è l’identikit del sostenitore di Civati a livello nazionale. È così anche nel Forlivese? «Sì, per quanto ho potuto notare nei nostri incontri pubblici. Molti giovani, universitari o comunque cittadini abituati a un certo impegno, magari sul fronte dei diritti civili o dell’ambiente. Però coi social media si raggiungono anche molte altre persone». FORLI’ CRONACA SABATO 7 DICEMBRE 2013 •• INDIGNATO Riccardo Sbarzaglia abita al terzo piano delle case popolari di via Manzoni, a Forlì I FATTI 10˚ANNIVERSARIO 9 Malato Il signor Sbarzaglia è invalido dal 1958 e prende la pensione di invalidità al 100%, ha avuto un ictus e soffre di aritmia cardiaca Segnalazione Sisto Mengozzi ”Vi amerò dal cielo come vi ho amato sulla terra”. I tuoi cari. S. Messa domani 08 dicembre ore 17 chiesa Predappio Alta. Predappio Alta, 7 Dicembre 2013. 2011 Secondo Sbarzaglia l’ascensore si guasta spesso e nonostante abbia segnalato il problema fino ad oggi non avrebbe ottenuto risposte 2013 La protesta di un disabile contro l’Acer «Si è rotto l’ascensore: sono prigioniero» Riccardo Sbarzaglia: «Non è la prima volta. Per me è un incubo» di ENRICO MAGNANI Bruno Asioli MAESTRO ELEMENTARE La tua vita è confluita con la nostra. La tua famiglia. Forlì, 7 Dicembre 2013. RICORDO In ricordo ed in memoria dell’amico e stimato collaboratore Carlo Carli Moretti I collaboratori di CAPPER-NO spa e di CENTROPLAST HOLDING srl Forlì- Casola, 7 Dicembre 2013. PER LA VOSTRA PUBBLICITÀ LOCALE RIVOLGETEVI ALLA QUANDO un ascensore in un condominio si guasta, per molti è solo una scocciatura, ma per persone come Riccardo Sbarzaglia diventa una prigione. Residente al terzo piano delle case popolari di via Manzoni, il signor Sbarzaglia è uno dei tanti disabili forlivesi che si muove in carrozzina e attualmente è chiuso in casa da ormai 20 giorni. «DAL 2009 — racconta — quando hanno assegnato alla mia famiglia questo appartamento, l’ascensore si è rotto in media 3 volte al mese. Alcune volte è inutilizzabile per qualche giorno, altre volte per settimane intere». La situazione sta diventando critica anche e soprattutto per le sue condizioni VIABILITÀ Serve 1 milione di euro per riqualificare la provinciale del Rabbi C’è già il progetto fisiche: «Sono invalido dal 1958 — continua — e ad oggi, prendo la pensione di invalidità al 100%, ho avuto un ictus e soffro di aritmia cardiaca. Con i miei problemi fisici devo recarmi in ospedale ogni 20-25 giorni per analisi del AL TERZO PIANO «Alcune volte resta fermo per qualche giorno, stavolta sono addirittura venti» sangue che questo mese, per ovvi motivi, non ho potuto effettuare». A causa dei suoi problemi fisici, Sbarzaglia assume diversi medicinali e, nel momento in cui interrompe il ciclo di pillole, i dottori gli iniettano un altro farmaco per bilanciare la cura: «Attualmente sono totalmente scoperto: non ho potuto prendere le medicine nè fare le iniezioni, non riesco ad uscire di casa». NON è la prima volta che l’ascensore dà questi problemi, a luglio lo trovò bloccato al rientro dall’ospedale: «In quel caso ho dormito fuori casa per 8 notti: due le ho passate in macchina, sei in albergo pagato di tasca mia e l’ultima l’ho passata sveglio a zonzo per la città in quanto la mattina dopo avevo altri esami». Ma c’è di peggio: «Nel 2009 — spiega — quando il Comune mi assegnò la casa, sono rimasto 45 giorni chiuso in casa. Una manciata di mesi dalla costruzione e l’ascensore era già rotto. In quell’occasione passai le intere feste di Natale e ca- SERVIRÀ 1 milione di euro per mettere in sicurezza e migliorare la viabilità della strada provinciale 3 ‘del Rabbi’ tra Forlì e Predappio a San Lorenzo in Noceto. Il tratto interessato è di 1.5 km. Il progetto preliminare prevede la riqualificazione della strada con la realizzazione di marciapiedi, una pista ciclabile, nuovi parcheggi, spazi per la fermata degli autobus, realizzazione di stalli per la raccolta differenzia- podanno chiuso in casa». Sbarzaglia le ha provate tutte: «Ho mandato una mail al sindaco in persona — commenta — dal quale non ho avuto risposta; ho contattato l’Acer, la ditta che ha costruito i palazzi, ma mi è stato suggerito di farmi ricoverare per risolvere il problema». DALL’ULTIMO intervento di manutenzione effettuato a inizio settimana, si sa solo che il motore si è bruciato e occorre cambiarlo e l’ultima volta che è capitato, conclude, «hanno impiegato quasi due settimane per rimetterlo in funzione». Il problema però, ascensore funzionante o meno, pare a monte della questione: come si può assegnare ad un disabile al 100% un appartamento al terzo piano? ta dei rifiuti, miglioramento e messa in sicurezza della sede stradale. L’intervento sarà coperto per la metà dalla Regione; 250mila euro a testa li metteranno la Provincia e il Comune. «Continua l’impegno della Provincia per le strade di vallata. Il progetto presentato ha ottenuto il finanziamento regionale», dicono il presidente della Provincia Massimo Bulbi e l’assessore ai lavori pubblici Marino Montesi. 19 SABATO 7 DICEMBRE 2013 LUGO •• LA COMPAGINE DI SAN LORENZO FESTEGGIA OGGI I 40 ANNI La compagnia teatrale ‘La Compagine’ di San Lorenzo di Lugo festeggia oggi i suoi ‘primi 40 anni’: alle 20,45, al Teatro parrocchiale di S.Lorenzo, ‘La Compagine’ porterà in scena la commedia ‘E monument’ di Paolo Parmiani. La Compagine esordì, nello stesso teatro, il 7 dicembre 1973. Giovane ubriaco colpisce Sansavini con una testata Il fondatore e presidente del Gruppo Villa Maria aggredito giovedì sera in centro a Lugo «QUEL giovane mi ha colpito all’improvviso con una testata con la quale mi ha fratturato il naso. E sempre senza un motivo ha colpito anche un mio collaboratore, il direttore finanziario del Gruppo Villa Maria, Fabio Pezzani, ferendolo a un sopracciglio. Non è stata un’aggressione premeditata, ma il colpo inferto da un giovane che in quel momento era letteralmente fuori di sè». Così Ettore Sansavini, fondatore, presidente e amministratore delegato del Gruppo Villa Maria racconta l’episodio di cui è stato vittima giovedì sera a Lugo. «Erano circa le 21.30 — sottolinea ancora Sansavini — e con un gruppo di miei collaboratori ci stavamo recando a cena in un locale del centro, quando ci siamo trovati di fronte quel giovane che era indubbiamente agitato. Ne è nato, nostro malgrado, un battibecco. Abbiamo allora provato a tranquillizare il giovane, senza però riuscirci, perchè a un certo punto mi è venuto incontro con intenti bellicosi e mi ha colpito con una testata, fratturandomi il naso, come è poi emerso dagli esami fatti al pronto soccorso. Ed è dovuto ricorrere alle cure dei medici dell’ospedale anche il mio collaboratore». Il giovane, di cui al momento non si conoscono le generalità, è stato poi arrestato dai carabinieri della Compagnia di Lugo. L’indivi- Piazza Trisi A pochi passi dal Pavaglione un gruppo di dirigenti di Villa Maria si è imbattuto nel giovane ubricao Battibecco E’ nata una discussione e l’uomo, invece di calmarsi, ha colpito Sansavini con una testata al volto duo, descritto da altri testimoni come ‘palesemente ubriaco’, avrebbe prima arrecato non poco disturbo ai clienti che si trovavano in un locale del centro. La sua NASO FRATTURATO Dolorose conseguenze per il violento colpo. Ferito anche il direttore finanziario Pezzani notte brava è proseguita all’uscita dello stesso locale, quando avrebbe cominciato ad importunare chiunque gli capitasse di fronte. A quel punto, per loro sfortuna, è sopraggiunto il gruppo di dirigen- ti del Gruppo Villa Maria, tra cui appunto il presidente Ettore Sansavini. E ne è nato il battibecco di cui ha raccontato lo stesso amministratore delegato del Gruppo Villa Maria che poi, come detto, è dovuto ricorrere alle cure del personale sanitario del pronto soccorso, assieme al direttore finanziario colpito anch’egli dall’esagitato in preda ai fumi dell’alcol. Per fortuna le ferite, pur dolorose, non sono risultate gravi tanto che lo stesso Sansavini ieri non voleva dare pubblicità all’episodio. La notizia dell’aggressione però ieri è trapelata perchè altre persone hanno visto quel giovane esagitato aggirarsi in centro. l.s. IL CASO Porta la moglie in Tribunale «Mi ha rapinato» LUI, lei e la nipote avvenente. Un intreccio morboso e complicato, fatto di bugie, presunti tradimenti e angherie reciproche, finito ieri mattina davanti al Tribunale collegiale. Con un’accusa curiosa e per certi versi atipica: il marito che imputa alla moglie, in concorso con la nipote di lei, di averlo rapinato. Episodio dai contorni boccacceschi che ha avuto come teatro l’abitazione di una famiglia, ora scoppiata, arrivata nella Bassa Romagna da alcuni anni. I giudici Schiaretti e, a latere, Materia e Paone, hanno aggiornato l’udienza al prossimo 7 febbraio. Ma già ieri i protagonisti hanno messo sul tavolo le loro carte. A cominciare dal marito. Dice che aveva riallacciato con la moglie, straniera, perdonandole un tradimento e dalla quale ha avuto in tutto tre figli. Su richiesta della moglie era inoltre andato a prendere all’estero la nipote di lei, una 19enne, affidandole poi la casa come colf. Ma qui sono iniziati i problemi. La ragazza, a dire del capofamiglia, si rivela una nullafacente e passa le giornate portando uomini in casa, «che al mio arrivo saltavano fuori come gatti in calore». A quel punto lui le chiede di andarsene e il primo agosto 2010 avviene il fattaccio. Racconta il marito che, tornato a casa dal lavoro, mentre è in camera già in pigiama viene aggredito dalla nipote, la moglie interviene per dividerli e la ragazza ne approfitta per sfilare il portafogli dell’uomo con 200 euro. L’uomo chiama i carabinieri, inizialmente scagiona la moglie, ma qualche mese dopo riaggiorna la sua versione e la tira in ballo, ritenendola complice. Ciò in quando, nei giorni successivi alla presunta aggressione, le due donne avevano lasciato la casa per andare in vacanza al mare, con tanto di altri uomini al seguito. La moglie, però, non ci sta e corregge i fatti. A suo dire il marito ha ‘licenziato’ la nipote poiché non lo corrispondeva più. Tra corna e presunte rapine, un bel ginepraio. Lorenzo Priviato RAVENNA PRIMO PIANO SABATO 7 DICEMBRE 2013 «PERCHÉ PROPRIO RENZI? SI È MESSO IN GIOCO, È UMILE: LO VOTERÒ» LE PRIMARIE PD 3 •• L’ELENCO DEI SEGGI Guarda l’elenco completo dei seggi dove votare domani per le primarie del Pd cliccando www.ilrestodelcarlino.it/ravenna «E ora raddrizziamo l’Italia» Bartolotti ha il nome giusto: Renzi L’uomo che ha sollevato la Concordia lancia il rottamatore LA SUA IMPRESA La Costa Concordia adagiata davanti all’isola del Giglio: Bartolotti l’ha raddrizzata con la Micoperi di FRANCESCO MONTI SILVIO BARTOLOTTI lancia la volata a Matteo Renzi, al grido di «Abbiamo raddrizzato la Costa Concordia, ora raddrizziamo l’Italia». Il numero uno di Micoperi, in un comunicato, annuncia la sua intenzione di «sostenere Matteo Renzi e la sua marcia verso il cambiamento. Non ho interessi personali da tutelare, perché la mia azienda opera quasi esclusivamente all’estero – precisa – ma vedo quotidianamente imprese che chiudono, soffocate con cinismo dagli sperperi del denaro pubblico e dalla burocrazia. L’uomo-Renzi mi ha convinto, lo sosterrò fino in fondo e invito tutti gli italiani a votarlo». È la prima volta che lei si espone così: come le è venuto in mente? «Nella vita ci sono momenti in cui “ BISOGNA IMPEGNARSI È un momento terribile, noi imprenditori dovremmo ribellarci. Ci sono momenti nella vita nei quali non si può stare fermi a guardare uno non può stare a guardare. Viviamo un periodo terrificante: gli imprenditori si suicidano ed Equitalia manda le cartelle esattoriali alle loro famiglie. Dovremmo ribellarci tutti». Cosa le piace di Renzi? «È l’unico politico italiano che si mette in gioco a viso aperto. L’ho conosciuto, e mi è sembrato una persona umile e determinata. Ci sono tante aspettative su di lui: non può permettersi di deludere». L’impressione è che lei susciti più simpatie a destra che a sinistra. «La storia della mia famiglia è vicina al centrosinistra, la mia cultura si è formata lì. È il centrosinistra che non c’è più, ma io certi ideali non li ho mai traditi, e l’ho dimostrato nella mia azienda: mi interessa il sociale, cerco di rendermi utile. Per me essere di sinistra è questo». La classe dirigente di Ravenna l’ha delusa? «Il problema è tutta la politica, non solo quella locale. Oggi il 50 per cento della popolazione italiana vi- LA MAPPA ECCO DOVE VOTARE DOMANI A RAVENNA Seggi aperti dalle 8 alle 20 Ravenna centro. Sala Auser via S. Alberto 61 (sezioni 16, 42,116, 128, 130, 132, 145); Sala piazza Rinascita, ex Strocchi, via Maggiore 71 (sezioni 1, 2, 3, 4, 5, 6, 9, 13, 35, 36, 37, 38, 101, 102, 120, 133, 154, 158); Teatro dello Zodiaco quartiere S. Giuseppe (sezioni 10, 17, 19, 123, 142); Palazzo LegaCoop via Faentina 106 (sezioni 34, 39, 40, 41, 74, 109, 115, 121, 134, 143, 147, 152, 159, 160); Circolo Pd Casadei Monti, via San Mama 73 (7, 12, 14, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 105, 118, 119, 129, 137, 140, 144, 148, 161, 162); Ponte Nuovo, Sede del Comitato Cittadino, al campo sportivo di via Ancona (46, 75, 87, 110, 111, 124, 146). Il forese. Classe, Sede Circolo Pd Via Classense 88/H (sezioni 47, 48, 117); Fosso Ghiaia, Bar Happy Boys, via Romea Sud 423 (sezione 131); Borgo Montone, locale sottostante Bar ‘Le Iene’ via Fiume Abbandonato 312 (151, 153 di Borgo Montone e n. 44 di San Marco n. 43 di Villanova di Ravenna); San Bartolo, Bar Arci via Cella 292 (45); Centro commerciale Podium, via dei Poggi (8, 20, 22, 138, 139, 150, 163); Centro sociale ‘La Quercia’ piazza Medaglie D’Oro (18, 21, 103, 104, 108, 125, 127, 136); Porto Fuori, Sala Kojak via staggi 4 (49, 65, 114, 122). Mezzano, Sede Circolo Pd via Bassa 34 (60, 63, 64, n. 61 di Torri, n. 67 di Ammonite); Savarna, sala ‘Gino Pozzi’ via Savarna 269/C, sopra il caffè del teatro (58, 59, 62); Piangipane, sala Rotondi via Piangipane 155 (70, 71, 72); Camerlona, locale sede Pd ‘Luna Rossa’, via Reale 44 (107); San Michele, bar Arci via Faentina 312 (73); S.Antonio-S.Romualdo, sede Circolo Pd Ca’ Bosco (112, 164 di S.Antonio e n. 66 di S.Romualdo); Santerno, ex Scuola elementare via Santerno (68 e 69); Castiglione di Ravenna, sede Circoscrizione via Zattoni 21 (98, 99, n. 100 di Mensa Matellica); San Zaccaria, sede Circolo Pd via Becchi 6 (94 e 95); Ghibullo, sede circolo Pd via Sauro Babini 32 (77, 78, 80, 81); San Pietro in Vincoli, sede Circoscrizione via Pistocchi 41/a (82, 83, 84, 86); Campiano, sala ‘Le Dune’ via Petrosa 205 (89, 90); San Pietro in Campiano, sede Pd via del Sale (93 di Bastia e 88 di San Pietro in Campiano); Santo Stefano, biblioteca Valgimigli via Cella 488 (91, 92 di Santo Stefano e 85 di Carraie). I lidi. Marina di Ravenna, sede circolo Pd viale Zara 19 (sezioni 51, 106, 113, 126, 157); Lido Adriano, ex sede Pd di Lido Adiano, viale Virgilio 115 (11, 15, 135, 149); Punta Marina Terme, sede circolo Arci, viale dei Navigatori 33 (50, 76, 141, 155); Porto Corsini, sede Circolo Pd via Po 15/A (79, 156 e n. 52 di Marina Romea); Casal Borsetti, sede Circolo Pd via Bonnet 1 (53); Sant’Alberto,sala Agrisfera, via Nigrisoli (55, 56, 57); Mandriole, sede comitato cittadino, via Mandriole (54); Savio, sede Consiglio di zona via Martiri Focaccia 16 (96, 97, 165 di Savio di Ravenna, 23 di Savio di Cervia). (Domani pubblicheremo i seggi di Cervia, Russi, e Bassa Romagna. Quelli di Faenza sono a pag.21) ve alle spalle dell’altro 50 per cento, e non produce nulla. Se si eliminassero tutti i posti di lavoro improduttivi, potremmo occupare molte più persone. La meritocrazia deve essere un valore. Quest’anno ho dato lo stesso premio di produttività a tutti i miei dipendenti, perché la legge me lo impone, ma non mi sembra molto corretto: perché non posso premiare i migliori?» A proposito: i suoi dipendenti sono contenti del suo appello al voto? «Li ho informati, li informo sempre delle mie decisioni: se ho assunto determinate responsabilità, è nel loro interesse più che nel mio. C’è chi mi ha scritto per ringraziarmi». Se Renzi le chiedesse un impegno in prima linea, accetterebbe? «Non scenderei mai in politica: non è il mio mestiere. A livello locale me lo hanno chiesto più di una volta, ma ho sempre rifiutato». “ IO IN POLITICA? NO, GRAZIE Lo sosterrò fino in fondo e invito tutti gli italiani a votarlo. Io in politica? Me l’hanno spesso chiesto ma non è il mio mestiere •• 4 RAVENNA PRIMO PIANO SABATO 7 DICEMBRE 2013 SI RIALZA IL SIPARIO Ciak sul Mariani ritrovato: colazioni ‘bio’ e passatelli E i film? «Arriveranno» “ NON SOPPORTAVO L’IDEA CHE UN POSTO COSÌ CONTINUASSE A RIMANERE CHIUSO MAURIZIO BUCCI Via Ponte Marino, lo storico locale riapre alle 16 SALA PROIEZIONI 99 POSTI A SEDERE TRADIZIONE Il ristorante propone pasta sfoglia ‘tirata’ a mano ENTRARE al cinema Mariani dopo otto anni fa effetto. E ancora di più vederlo così trasformato: ancora cinema ma anche ristorante e bar. «Nel 2010 — ricorda Maurizio Bucci, autore della rinascita della struttura di via Ponte Marino — Gigi Masetti, proprietario della struttura con il fratello Paolo, mi diede le chiavi. Non sopportava il fatto che un posto così continuasse a rimanere chiuso. Per mesi sono venuto qui, mi guardavo attorno e ci ho messo tanto a capire in che modo dare nuovamente vita al Mariani, trasformandolo e allo stesso tempo rispettandone l’anima e il cuore». Da oggi il Mariani LifeStyle, questo il suo nuovo nome, è aperto. IL CINEMA di via Ponte Marino, dopo l’ultimo tentativo di salvataggio da parte dei proprietari che l’aveva trasformato in sala a luci rosse, è stato chiuso nel 2005. Sei anni dopo è passato nelle mani di Bucci L’inaugurazione è in programma dalle 16 alle 17.30, mentre dalle 19 aprirà anche l’osteria I Passatelli in quella che era la sala più grande del cinema. La prossima settimana toccherà al Diabolik, rivolto ad una clientela un po’ più giovane. «Vorrei chiarire subito — sottolinea Bucci — che la sala cinematografica da 99 posti è pronta. Stiamo solo LA SFIDA Maurizio Bucci titolare di Mariani Lifestyle aspettando le autorizzazioni necessarie, la normativa secondo la quale sale di queste dimensioni non hanno bisogno di determinate autorizzazioni, è cambiata e abbiamo dovuto seguire un iter inaspettato. Il progetto è in corso di approvazione dai vigili del fuoco di Ravenna, poi passerà a Bologna, quindi toccherà alla commissione pubblico spettacolo. Non vorrei sbilanciarmi sulle date, ma la speranza è che tutto sia a posto entro l’anno». Appena entrati nella struttura quello che una volta era l’atrio con biglietteria ospita da un lato il bancone con il salato e dall’altro quello con bar e pasticceria. «Siamo stati molto attenti alla qualità dei prodotti e al biologico — dice Bucci — RAVENNA PRIMO PIANO SABATO 7 DICEMBRE 2013 “ SIAMO STATI ALLE GIORNATE DEL CINEMA: IN TANTI CI HANNO CHIESTO DEL MARIANI TIZIANO GAMBERINI e ALBERTO BELTRANI “ UN ITER IMPREVISTO La normativa per questo tipo di sale proiezione è cambiata di recente Ma il cinema è pronto, aspettiamo i permessi “ senza dimenticare però il portafoglio e proponendo quindi prezzi ‘politici’, come ad esempio il caffè e la brioche ad 1 euro l’uno». Al lato una saletta con wi-fi e un angolo con una grande piantina del centro di Ravenna con percorsi e distanze tra il Mariani e i vari luoghi di interesse turistico. «Vorrei che non solo i turisti — dice Bucci — ma an- •• GUARDA LE FOTO AUGURO A BUCCI E AL SUO NUOVO CORAGGIOSO PROGETTO TUTTO IL SUCCESSO CHE MERITA Per guardare in anteprima l’interno del locale osserva le nostre foto Internet, cliccando www.ilrestodelcarlino.it/ravenna CRISTINA MAZZAVILLANI MUTI IL SOSTEGNO C’è bisogno di queste iniziative di CRISTINA MAZZAVILLANI che e soprattutto i ravennati capissero il valore di questo luogo in centro storico e che se lo godessero». L’Osteria i Passatelli, aperta dalle 12 alle 24, ha mantenuto molto della memoria della sua precedente vita: lo schermo cinematografico rimpicciolito, il tetto e le pareti in pannelli fonoassorbenti neri originali. «ABBIAMO PREFERITO tenere il pavimento a più livelli — prosegue Bucci — per ricordare che qui una volta c’erano le file di poltrone in discesa». Sul lato destro c’è la cucina a vista con le ‘sfogline’ in piena attività. «Sotto lo schermo — conclude Bucci — avremmo voluto creare uno spazio per la musica dal vivo, visto che l’acustica è perfetta. Ma con la nuova circolare prefettizia, anche solo per ospitare un violinista del conservatorio, bisogna chiedere le autorizzazioni come se si trattasse del concerto di Vasco Rossi. La musica dal vivo qui è una nostra ambizione, ma al momento non è fattibile». Maurizio Bucci conclude spiegando che quello del Mariani LifeStyle potrebbe essere un progetto da espandere anche in altre città. «Ci hanno già contattato in diversi — assicura — perché nei centri storici sono tante le multisale vuote e inutilizzate e questo potrebbe essere un modo per riportarle in vita». Annamaria Corrado 5 NEL CUORE della città, alle spalle dell’amato e rimpianto Mercato coperto, all’interno di un altrettanto storico palazzo, frequentato per molti anni da un pubblico appassionato di teatro, di musica, di cinema, e per un po’, forse un po’ troppo, rimasto silente, Maurizio farà tornare la vita, il profumo, il suono, la cultura dell’incontro, dell’ascolto, della visione. Una vivacità di cui Ravenna aveva ed ha ancora bisogno. Caro Maurizio ti seguo, ti osservo da tempo. Ogni tua scelta, ogni tua impresa ha dato alla nostra città frutti rassicuranti, eleganti, di sempre grande accoglienza. In questo momento così cupo, rischioso per la nostra società il tuo respiro, il tuo sguardo lungimirante meritano tutto il rispetto, il sostegno, la benevolenza possibili.Ti mando il mio abbraccio di cittadina orgogliosa di vedere la nostra Ravenna progredire attraverso l’entusiasmo e le iniziative di persone come te. FILM IN DIGITALE Tiziano Gamberini e Alberto Beltrani di ‘Cinema in centro’ gestiranno la sala del Mariani (Foto Corelli) I GESTORI LA SALA PROPORRÀ PRIME VISIONI, FILM IN LINGUA ORIGINALE, CARTONI, DOCUMENTARI E PROIEZIONI DI EVENTI MUSICALI LIVE «Questo cinema è un gioiello. Speriamo che la città torni a riscoprirlo» TIZIANO Gamberini e Alberto Beltrani dell’associazione Cinema in centro, gestiranno la sala proiezioni del Mariani. ne riusciamo a sfruttare contatti consolidati con le case di distribuzione». L’apertura del cinema è stata posticipata. Come vi organizzerete ora per la programmazione? «Partiamo già con il proiettore digitale, la sala è già a norma. Del resto dal prossimo anno sarà obbligatorio». «Dovremo andare un po’ di corsa, visto che siamo anche nel periodo natalizio: appena avremo la data precisa imposteremo la programmazione. Noi siamo pronti, anzi prontissimi e gestendo anche altre sale in regio- «Sarà una sala d’essai. Di sicuro non ci mettiamo in competizione con le multisale. Ci saranno prime visioni e film in lingua originale, ma anche cartoni animati. E poi even- Siete pronti con la digitalizzazione? Che programmazione proporrete? ti collaterali, ad esempio in collaborazione con la Cineteca di Bologna. E poi proiezioni di eventi musicali live, documentari». Gli orari? «Essendo una sala unica e piccolina cercheremo di tenerla aperta il più possibile. Tutti i giorni dalle 18 con almeno tre spettacoli. La domenica ovviamente l’apertura sarà anticipata». Quali altre sale gestite? «Il Sarti e l’Italia di Faenza e il Centrale di Imola». Quella del Mariani sarà una sfida? «In fondo è quello che mancava al centro di Ravenna. Speriamo che la città si accorga che questo è un complesso quasi unico a livello nazionale. Siamo appena tornati dalle giornate del cinema di Sorrento e in tanti ci hanno chiesto notizie del Mariani con grande curiosità». a.c. RAVENNA PRIMO PIANO SABATO 7 DICEMBRE 2013 OCCHI SUL FISCO «IL FUNZIONARIO non ha mai spiato alcun contribuente». Le interrogazioni alla banca dati del ministero delle Finanza relative a 1.952 soggetti, per oltre diecimila accessi (o record) sono «un numero assolutamente esiguo nell’attività di lavoro svolta egregiamente dall’interessato per conto dello Stato». Lo scrive, fra le altre cose, l’avvocato Vincenzo Marino in una nota, firmata anche dal diretto interessato, relativa alla vicenda del funzionario delle Agenzie delle Entrate in servizio a Ravenna licenziato nel luglio scorso a seguito della scoperta, da parte dell’Agenzia, di diecimila accessi, relativi appunto a 1.952 soggetti fiscali, ritenuti abusivi. NEL SENSO che, ha sostenuto l’Agenzia nella motivazione del licenziamento e nella memoria di comparsa davanti al giudice del lavoro, quei soggetti fiscali non rientravano fra quelli per i quali il funzionario aveva pratiche da sottoporre a verifica. Contestualmente al licenziamento, l’Agenzia delle Entrate ha inviato notizia di reato alla Procura •• RICORSO ATTI ALLA PROCURA L’INTERESSATO SI E’ RIVOLTO AL GIUDICE DEL LAVORO: SI È TENUTA LA PRIMA UDIENZA IL LEGALE DEL FUNZIONARIO DEFINISCE ‘IMPROPRIA’ LA TRASMISSIONE DEGLI ATTI «Non spiavo i contribuenti Erano accessi legittimi» La difesa del funzionario licenziato dalle Entrate CONTESTAZIONE 1.952 SOGGETTI INDAGATI Si tratta di persone e società messe sotto la lente dal funzionario mentre, secondo l’Agenzia delle Entrate, non erano fra quelle che doveva controllare della repubblica di Ravenna per accesso abusivo a sistema informatico, a carico del funzionario. Scrivono ancora l’avvocato Marino e l’interessato: «Il riferimento al periodo in contestazione non era di pochi mesi, ma di oltre tre anni di attività, quindi gli accessi sono in numero del tutto esiguo. I 9 soggetti consultati in anagrafe tributaria e giustificati secondo le diverse motivazioni avanzate, a richiesta dell’Amministrazione, sono stati tutti, salvo otto nominativi in cui non si è riusciti a ricordare il collegamento con l’attività di servizio, perchè non tracciati telematicamente e riguardanti indagi- ni complesse». L’AVVOCATO MARINO spiega inoltre che «il precedente disciplinare, diviso in tre subprocedimenti, si è definito in quindici giorni di sospensione con conciliazione giudiziale» ed era relativo ad alcune buste che peraltro «non usufruivano del servizio di preaffrancatura convenzionato»; per questo — afferma l’avvocato — «nessun a indagine penale per peculato è mai stata aperta». Nella nota si contesta poi che il funzionario abbia svolto «attività di consulenza legale a pagamento durante il periodo di servizio», come evidenziato negli atti dell’Agenzia delle Entrate, «ma solo tre prestazioni occasionali durante un congedo per motivi di ricerca autorizzato dall’Amministrazione». Contro il licenziamento il funzionario ha presentato ricorso d’urgenza davanti al giudice del lavoro Roberto Riverso. La prima udienza si è tenuta nei giorni scorsi, mentre quella conclusiva è fissata a fine gennaio. L’INTERESSATO, nel ribadire che gli accessi sono stati tutti giustificati dall’attività lavorativa, evidenzia come all’udienza scorsa siano stati sentiti solo «i testi di controparte», ovvero quelli indicati dall’Agenzia. «Non c’è nessuna responsabilità penale — insiste infine l’avvocato Marino — vista l’autorizzazione, in capo al funzionario, ad accedere all’anagrafe tributaria; al massimo si tratta di accessi incauti»; l’avvocato definisce inoltre ‘impropria’ la trasmissione che l’Agenzia delle Entrate ha fatto alla magistratura degli atti della vicenda. RAVENNA CRONACA SABATO 7 DICEMBRE 2013 CARABINIERI Scambio di droga, due arresti I CARABINIERI di via Alberoni hanno arrestato due tunisini, di 27 e 31 anni, sorpresi durante uno scambio di droga. I militari hanno visto arrivare un’auto con i due a bordo e un terzo individuo su una moto. Uno dei tunisini è sceso, si è avvicinato al motociclista e gli ha ceduto un involucro. Tutti si sono poi dati alla fuga, ma l’auto è stata bloccata in via Canale Molinetto, all’altezza del passaggio a livello, dopo un breve inseguimento. Nel veicolo è stato recuperato un involucro con 25 grammi di cocaina e un’altra dose è stata trovata addosso a uno dei due, entrambi irregolari e ora in carcere in attesa del processo. ✝ E’ mancato all’affetto dei suoi cari Trimestre nero per l’occupazione Nello stesso periodo le assunzioni sono diminuite di 7mila unità SI MOLTIPLICANO i segnali che indicano come il 2013 sia l’anno più difficile per l’economia ravennate dall’avvio della crisi. I disoccupati in provincia di Ravenna continuano a crescere. Secondo il rapporto dell’ufficio statistica della Provincia, in settembre i senza lavoro hanno raggiunto le 33.046 unità, mentre nel settembre 2012 erano stati 29.339, e nel settembre del 2011 erano 27.352. Ques’anno si è dunque registrato un aumento dei disoccupati di 3.707 unità rispetto al 2012, mentre il confronto con il settembre del 2011 evidenzia una crescita addirittura di 5.694 unità. Il segretario provinciale del Nidil Cgil, Idilio Galeotti, è preoccupato e teme che entro fine anno si possa raggiungere e superare quota 36.000 disocupato. Poi affronta il tema delle assunzioni. «Siamo di fronte ad un altro dato negativo. Da gennaio a settembre le assunzioni sono state 85.772, mentre per lo stesso periodo del 2012 erano state 92.870, con un calo di 7.098 unità». C’è da considerare che dei contratti registrati fino a settembre, solo 5.362 (6,25%) sono a tempo indeterminato, il restante 80.410 (93,75%) è stato soggetto ad assunzioni precarie e più volte per persona nell’arco dell’anno. Emer- COMMERCIO Quaranta nuovi ‘maestri’ IN PIAZZA La manifestazione unitaria per il lavoro organizzata dai sindacati confederali nel mese di novembre PRECARIATO Idilio Galeotti (Cgil) vede diminuire le tutele «C’è bisogno di regole nuove» ge un calo dei rapporti di lavoro intermittenti, per effetto del Decreto Fornero; da gennaio a settembre 2012 erano stati 12.778, mentre nello stesso periodo del 2013 sono stati 5.754 (in calo del 55%). «Nel nostro paese, manca completamente una politica che guardi al lavoro nei termini di tutela, di progettazione e sviluppo, manca una politica e delle leggi a supporto del lavoro, servirebbe un vero cambiamento delle regole nel mercato del lavoro che andasse a togliere le attuali 46 possibilità di assunzione tutte precarie e al limite della legalità, sostituendole con un sistema che preveda 5 o sei tipologie di assunzione indirizzate con tempi certi al lavoro a tempo indeterminato». «Non usare il logo M5S». Vandini querelato di anni 78 Ne danno il triste annuncio la moglie ARGENTINA, i figli LUCA e PATRIZIA, la sorella FRANCA, i nipoti GIULIA e MATTEO unitamente ai parenti tutti. I funerali avranno luogo lunedì 9 corr. alle ore 14,30 partendo dalla Camera Mortuaria dell’Ospedale civile per la Chiesa del Cimitero di Ravenna ove alle ore 15 sarà celebrata la S. Messa. Non fiori ma offerte all’U.N.I.T.A.L.S.I. Via Don Angelo Lolli, 11 - Ravenna. Si ringraziano quanti parteciperanno. Ravenna, 7 Dicembre 2013. _ O.F. Meneghetti, Ravenna, t. 0544 212960 A dieci anni dalla scomparsa di Luigi Maria Malkowski i bibliotecari della Istituzione Biblioteca Classense e di Euro&Promos ricordano con rimpianto l’intellettuale , il collega, l’amico. RAVENNA, 7 Dicembre 2013. La Fondazione SILVIO BUZZI, a cui è stata devoluta una generosa offerta, in memoria di Alessandro Boschi ringrazia sentitamente la famiglia BOSCHI e quanti hanno contribuito alla donazione, che verrà impiegata per proseguire la ricerca scientifica. Ravenna, 7 Dicembre 2013. _ O.F. Meneghetti, Ravenna, t. 0544 212960 •• SINDACATI A FINE SETTEMBRE I SENZA LAVORO HANNO SUPERATO QUOTA 33MILA IN PROVINCIA IL CASO IL CONSIGLIERE DAL GIP, PER LA PROCURA NON C’È DIFFAMAZIONE Romano Amici 11 AVEVA scritto sul profilo facebook di un simpatizzante grillino della prima ora, diffidandolo a non utilizzare più il simbolo del movimento Cinque Stelle. E come risposta aveva ottenuto una querela per diffamazione. Il consigliere comunale Pietro Vandini ieri mattina è tornato in tribunale — aveva annunciato la cosa sempre su facebook —, convocato dal giudice per le indagini preliminari che doveva decidere sull’opposizione a una richiesta di archiviazione. In pratica la stessa Procura, chiedendo l’archiviazione, aveva ravvisato che il post di Vandini non fosse diffa- matorio. Ma il legale dell’altro ex grillino si era opposto. Ora si attende la decisione del gip, che scioglierà la risera tra una decina di giorni. L’EPISODIO risale a circa un anno fa, quando Vandini ricordò al simpatizzante ciò che in precedenza anche Beppe Grillo aveva scandito sul proprio blog, cioè il divieto di utilizzare il logo per iniziative isolate. Iniziative che invece avrebbero dovuto essere coordinate col gruppo consiliare, il solo ad avere la delega all’utilizzo del logo 5 Stelle. Uno degli interessati rispose con le carte bollate. LA SALA Cavalcoli della Camera di commercio ospita questa mattina alle 10, la cerimonia di premiazione dei soci dell’associazione 50&Più aderente a Confcommercio Ravenna. Ad essere premiati saranno gli associati che hanno svolto un’attività del commercio, turismo o servizi per oltre 25, 40 e 50 anni: a loro verrà conferita l’onorificenza nazionale di Maestri del Commercio. Quest’anno il premio che ha cadenza biennale, viene assegnato a 40 imprenditori. Nell’occasione sarà, inoltre, conferito il premio speciale Aquila di ferro ad una personalità ravennate che si sia distinta nella propria attività a favore dell’intera comunità. Quest’anno il premiato è l’ex parlamentare e sottosegretario ed ex sindaco di Ravenna Giordano Angelini. Negli anni scorsi il premio è stato assegnato al Cardinale Ersilio Tonini (2003), all’avvocato Pietro Baccarini (2005), all’allenatore di calcio Arrigo Sacchi (2007), all’anima di Ravenna Festival Cristina Muti Mazzavillani (2009) e al presidente del Gruppo Cassa di Risparmio di Ravenna e presidente Abi Antonio Patuelli (2011). IL WELFARE DELLE IMPRESE RAVENNA LABORATORIO IN REGIONE: LE ESPERIENZE PIU’ ORIGINALI Dopo l’asilo e l’orto arriva anche il ‘maggiordomo aziendale’ C’È CHI ha creato la stireria aziendale e chi invece l’orto per favorire il relax dei dipendenti, oppure chi regala giorni di ferie a chi percorre in bicicletta il tratto che separa l’ufficio da casa. Sono alcuni degli esempi presentati ieri mattina nell’ambito del bilancio del primo laboratorio provinciale sulla responsabilità sociale d’impresa, esperienza pilota in regione. Le varie esperienze delle aziende sono state introdotte dal vice presidente della Provincia Gianni Bessi e dal presidente della Camera di commercio, Natalino Gigante che hanno sottolineato «il valore sociale dell’impresa, tema sul quale Ravenna è un vero e proprio laboratorio nazionale». Tra le prime aziende a sposare i principi della responsabilità sociale, c’è la Domus Nova. Come spiega il suo presidente, Ste- fano Grandi «già da otto anni è operativo un meccanismo che premia i dipendenti che che vengono al lavoro in bici. In cambio ottengono giorni di ferie aggiuntivi. Oppure l’asilo aziendale e la gestione del parcheggio della casa di cura affidata ad una coopva sociale». Singolare l’esperienza della Faenza Spurghi. «Siamo una piccola azien- da — spiega il direttore Canzio Camuffo — ma abbiamo cercato ugualmente di creare situazioni che favoriscano il relax dei nostri collaboratori. E’ stata allestita una piccola cucina e una zona riposo. Invece di piante generiche, per creare un’area verde abbiamo pensato ad alberi da frutto e presto daremo vita anche ad un orto aziendale». I S.Teresa, domani festa per tre suore DOMANI MATTINA, alle 9.30 nella chiesa di Santa Teresa, verrà celebrato il 50esimo di professione religiosa di suor Virginia Rontini (nella foto a fianco), suor Maria Teresa Grilli e suor Maria Paola Pasini. Il rito sarà presieduto dall’arcivescovo, monsignor Lorenzo Ghizzoni. campeggi diretti da Carlo Ravaioli puntano invece sulla sostenibilità energetica: per usufruire gratuitamente dell’aria condizionata nei bungalow, gli ospiti ritirano un’apposita card con dieci ore al giorno di validità. Se si supera la quota disponibile si comincia a pagare. Ma tutti i clienti sembrano restare nella quota stabilita, senza sperpero di energia. A Faenza la Stafer, azienda metalmeccanica, è parnterner di Viaggi Erbacci e dei suoi green bus. Assieme promuovono tra dipendenti e fornitori la cultura dell’utilizzo dei mezzi elettrici. La Curti, infine, ha inventato il ‘maggiordomo aziendale’ con convenzioni per lavori domestici, spesa, pagamento delle utenze. Martedì alle 14,30 alla Sala Cavalcoli si terrà un convegno per fare il punto sul territorio socialmente responsabile. FAENZA 21 SABATO 7 DICEMBRE 2013 RIONE VERDE Giornata di festa: il ‘GreenTa’ bar riapre i battenti dopo il restauro RIAPRE il bar del Rione Verde dopo i lavori di ristrutturazione della sede di via Cavour. La giornata inaugurale andrà dalle 7 di stamattina sino a notte fonda per il GreenTA Bar nei locali restaurati del chiostro di Santa Maria Foris Portam. La giornata di festa inizierà con la colazione e la presentazione dei ‘cupcake rionali’. Alle 11, Luigi Solaroli, illustrerà la storia della sede; spazio anche ai bambini con i giochi di una volta della cooperativa Kaleidos. Alle 17.30 l’inaugurazione ufficiale seguita dalle letture animate con personaggi in costume de ‘I Manfredi si raccontano’. Nel pomeriggio spazio alla musica: dalle 16, ‘Work in progress’, concerto di chitarra di Mattia Ciani mentre alle 19 concerto jazz di Federico Naldoni e Alberto Sabbatan. Per i più piccini, dalle 16, La nonna racconta, lettura di fiabe. Dalle 20, degustazioni guidate e aperitivi. La serata sarà poi all’insegna delle più belle sigle dei cartoni animati con il concerto live dei ‘Mach Patrol’ e birra all’Heineken corner. Si accede al GreenTA Bar da via Cavour e dal nuovo accesso dalla piazzetta di via Santa Maria Foris Portam. PARTECIPAZIONE La proprietà e le maestranze tutte del GRUPPO BUCCI INDUSTRIES partecipano al dolore di RAFFAELLA e ROBERTA per la scomparsa del RAG. Gian Mario Reggi da tanti anni prezioso collaboratore e sagace consigliere. Faenza, 7 Dicembre 2013. _ ASER - Faenza - tel. 0546 26774 •• LA VIGILIA DELLE PRIMARIE L’IDEA DEL NEO SEGRETARIO: «SAREBBE UN PASSO AVANTI» Pasi ‘rottama’ le divisioni «Vorremmo che il Pd trovasse una sede unica» PROVE GENERALI per una sede unica del Pd faentino. L’occasione è quella delle primarie per individuare il segretario del partito democratico che si svolgeranno domani in tutta Italia. Un locale in piazza della Libertà, quello che ospitava il bar Orfeo una volta e poi il negozio di Germano Zama, si trasformerà per due giorni nel punto informativo per le primarie ma simbolicamente nella sede unica temporanea del Pd di Faenza. «In città ci sono due sedi storiche — dice Roberto Pasi, neo segretario del Pd faentino — quella di via Pistocchi e quella di via Cavour; la scelta di aprire un punto informativo dove iscritti e votanti alle primarie possano seguire assieme gli scrutini e poi festeggiare uniti il nuovo segretario del Pd è un segno che vorremmo dare a tutti, un segno di unità, un passo in avanti ri- spetto al passato di chi si sentiva a casa propria solo in una delle due sedi. Ecco — prosegue Pasi — vorremmo proprio che il nuovo corso del Pd fosse quello di trovare una sede unica che possa contenere tutti coloro che si riconosco no nel partito. L’OCCASIONE «Domenica avremo una casa unica in Piazza della Libertà» Domenica sera ci piacerebbe che tutti, non solo gli iscritti, potessero ritrovarsi in questo locale». Il locale di piazza della Libertà, che per due giorni diventerà la sede unica del Pd faentino, verrà attrezzato con mezzi multimediali per seguire lo scrutinio, dove chi vorrà votare potrà ricevere informazioni e anche con un piccolo buffet per essere maggiormente accogliente. Per quanto riguarda la parte puramente tecnica, per queste primarie nel faentino saranno allestiti 16 seggi, 9 solo città (un centinaio i volontari che vi lavoreranno). «Questa volta — dice Federica Degli esposti, responsabile comprensoriale del Pd faentino — non ci sarà bisogno della preiscrizione; per votare si verseranno 2 euro che non saranno dovuti dagli iscritti. Inoltre sarà possibile tesserarsi al Pd (risparmiando così i due euro, ndr). Verrà poi lanciata anche la campagna Punti d’ascolto, promossa a livello provinciale; chi aderirà all’iniziativa riceverà una cartolina e un questionario per poter comunicare o dare suggerimenti: un modo per essere ancora più aperti alle indicazioni di chi si riconosce nel Pd». ASSIEME Da sinistra Manuela Rontini, Federica Degli Esposti e Roberto Pasi Dove si vota nell’unione faentina POTRANNO votare a Faenza nel Circolo di via Cavour gli elettori che votano nelle sezioni dalla 1 alla 7, quelli delle 18 e 54 del centro e 50, 51 e 52 di Errano. In via Pistocchi gli elettori delle sezioni: 6, 19, 20, 21 e 22. Nella sede del Quartiere Borgo chi vota nelle sezioni da 24 a 31. Al circolo Lombardi di via Ravegnana 29/A le sezioni da 13 a 17, la 23, dalla 35 alla 38 e i votanti delle 53, 55 e 56. Nella sede De Giovanni (piazza Ferniani): sezioni da 8 a 11 e da 46 a 49. A Granarolo in piazza Manfredi le sezioni 44, 45 e 57 e 43 di Pieve Cesato. A Reda, in via Birandola 100, le sezioni da 39 a 42. A Borgo Tuliero, nell’Arci di via Moronico, le sezioni 33 e 34. A Santa Lucia nel Circolo Arci di via San Mamante la sezione 32. A Brisighella al circolo Arci di via Barduzzi 10 le locali sezioni da 1 a 3 e la 9 di Villa Vezzano. A Fognano nella sala Unione dei Comuni, e a Marzeno all’Arci di via Moronico chi vota alla sezione 10 di Marzeno e la 33 e 34 di Borgo Tuliero. A Casola nella Ferramenta Conti, in via Matteotti. A Castel Bolognese nell’ex chiesa Santa Maria in via Emilia Interna 88. A Riolo si vota al Circolo primavera e a Solarolo al circolo Arci. POLITICA I DUE CONSIGLIERI ORA SONO UFFICIALMENTE DEL NUOVO CENTRODESTRA Grillini e Villa aprono al dialogo: «Candidato unico con Forza Italia» ALESSIO Grillini e Francesco Villa sono ufficialmente consiglieri comunali del Nuovo centrodestra: sparisce quindi dal consiglio il Pdl, dopo il passaggio di Raffaella Ridolfi e Jorick Bernardi a Forza Italia. «Abbiamo dichiarato fin dall’inizio che non avremmo aderito a Forza Italia — dicono —. La politica delle urla non è ciò che la gente chiede: Berlusconi è perseguitato dalla giustizia, ma il paese non può rimanere appeso alle sue sorti. È il momento di dare vita a una nuova era per il centrode- stra. Dobbiamo aprirci alla cittadinanza: vogliamo le primarie». Le elezioni non sono lontane (2015), e al momento i rapporti fra le due anime del centrodestra sono pessimi, a Faenza più che altrove. Ma Grillini crede nella possibilità di riunificare lo schieramento ed esprimere un unico candidato sindaco: «I personalismi che hanno portato alla spaccatura devono essere messi da parte». Grillini fa sapere che il movimento Impegno civico Romagna, a cui entrambi avevano aderito, probabilmente esprimerà una lista civica alle comunali. RIMINI PRIMO PIANO SABATO 7 DICEMBRE 2013 LA BUFERA IL CANTIERE RUSSI FEDELI I LAVORI PER SISTEMARE LA TORRE DOVREBBERO PARTIRE NEI PROSSIMI MESI DOPO LA MISSIONE A MOSCA I MANAGER ESCLUDONO LA CANCELLAZIONE DEI VOLI Al ‘Fellini’ piove sul bagnato Il vento fa tremare la torre di controllo Superati i 32 nodi gli operatori devono abbandonarla e sospendere i voli di MANUEL SPADAZZI IL TEMPO non è dalla sua parte. In tutti i sensi. Il ‘Fellini’ rischia di non avere più soldi per continuare l’attività prima del bando europeo. Ma anche il tempo, inteso come meteo, non aiuta. Bastano raffiche di vento superiori ai 30-32 nodi, per far cessare ogni volo all’aeroporto, a causa delle prescrizioni sulla torre di controllo. Anche se Enac, dopo l’ispezione di lunedì e martedì, ha dato il nulla osta al ‘Fellini’ per continuare a volare, la questione della torre potrebbe far perdere altri voli a Rimini. LA TORRE di controllo, che formalmente è ancora sotto la gestione dei militari, non è infatti adeguata per determinate condizioni meteo. Con 32 nodi di intensità del vento gli operatori hanno l’obbligo di lasciare la torre e i voli vengono sospesi. Il problema è noto da tempo, tanto che «già due anni fa — ricorda un gruppo di lavoratori di Aeradria — Enac aveva paventato il rischio di chiusura dell’aeroporto, per la mancata messa a norma dello scalo». Alcuni lavori sono stati fatti, il ‘Fellini’ ha superato quelle criticità, ma la questione della torre di controllo resta, al punto che il problema è stato segnalato (pare) da alcuni dipendenti anche alle autorità competenti. Per il momento Enac ha acceso il semaforo verde, ma è chiaro che in questo momento per l’aeroporto anche un solo volo sospeso o dirottato altrove, per effetto di queste prescrizioni sulla torre, sarebbe un autogol clamoroso. In realtà il problema è in via di risoluzione. E’ già stato fatto l’appalto per intervenire sulla torre di controllo, e si è già in fase di progettazione 3 avanzata. Il cantiere per i lavori di sistemazione della torre di controllo dovrebbe partire tra gennaio e febbraio. L’intervento, tutto a carico dei militari per ora, sarà intorno ai 200mila euro. Al ‘Fellini’ lo aspettano come il pane, consapevoli che l’adeguamento della torre di controllo è uno dei requisiti fondamentali per la sopravvivenza dello scalo in questi mesi, e lo sarà anche per chi si presenterà al bando per la gestione dello scalo. NEL FRATTEMPO Aeradria e i creditori affilano le armi. Ieri il consiglio d’amministrazione si è riunito, e ha dato mandato al presidente Maurizio Tucci di andare avanti con il ricorso contro il fallimento, che sarà affidato all’avvocato Giuseppe Lombardi. Il legale milanese questa volta lavorerà gratuitamente per Aeradria. I creditori presenteranno a loro volta un secondo ricorso. Le lettere alle 500 e La torre di controllo oltre imprese che devono ridello scalo di Rimini scuotere soldi da Aeradria sogestita dai militari no già partite, tutti i creditori principali aderiranno e anche diversi tra i piccoli (quelli sotto i 50mila euro). Saranno almeno un centinaio le imprese che chiederanno alla Corte d’appello di annullare il fallimento e accettare il concordato. BUONE NOTIZIE arrivano invece dalla Russia. La missione dei manager di Aeradria a Mosca sta andando a buon fine. Molte compagnie hanno confermato di voler continuare a volare dal ‘Fellini’, nonostante la italiana Livingston (che ha due voli, per Mosca e San Pietroburgo) si stia muovendo per trasferirsi altrove. Al momento non c’è il rischio di un fuggi fuggi di compagnie russe dal ‘Fellini’. •• APPELLO CISL «Un gestore unico per gli scali di Rimini e Forlì» Dai dipendenti sos al prefetto L’ENAC l’ha già chiarito: Rimini e Forlì non saranno in competizione, verranno fatti due bandi, uno per ciascun aeroporto. Ma per la Cisl è la scelta sbagliata: «Non sarebbe più saggio operare affinché si creino le condizioni per un’alleanza, magari chiedendo a Enac un unico bando europeo per le due realtà romagnole, invece di due bandi separati e in competizione tra loro? Noi pensiamo proprio di sì, gli amministratori si facciano carico di questa situazione, battano un colpo, operino affinché vi sia un piano organico sul sistema aeroportuale in regione e nell’area romagnola». Per la Cisl, che insieme agli altri sindacati ha incontrato ieri i dipendenti di Aeradria, per l’aeroporto «serve un nuovo progetto più coraggioso, che eviti gli errori del passato». Cgil, Cisl e Uil ieri hanno raccontato ieri ai dipendenti (una cinquantina i presenti, su 75) la drammatica situazione del ‘Fellini’, che ha risorse per proseguire l’attività solo fino a marzo. Fortissima la preoccupazione dei lavoratori, che insieme ai sindacati hanno deciso di chiedere un incontro urgente a prefetto, Comune e Provincia. RIMINI PRIMO PIANO SABATO 7 DICEMBRE 2013 SFIDA FINALE 7 •• GLI ORARI LE PREVISIONI PER SCEGLIERE IL NUOVO SEGRETERIA SI VOTERÀ DOMANI DALLE 8 ALLE 20 IL PD DI RIMINI CONTA DI RAGGIUNGERE LA SOGLIA DEI 12MILA ELETTORI Alcuni degli intervistati sulle primarie Pd: da sinistra Giancarlo Giorgi, Roberto Bernardini, Catia Toni, Letizia Fanelli DOMANI AL VOTO PER SCEGLIERE IL NUOVO LEADER PD Renzi vince le primarie sulla strada Il sindaco di Firenze resta il favorito, ma c’è chi rimane fedele a Berlusconi MATTEO Renzi in pole position. Non mancano i simpatizzanti di Civati e Cuperlo, e chi ironizza sulle primarie del Pd. «Io voto per Renzi — attacca Giancarlo Giorgi, ex dipendente Enel —. Mi convince perché ha in testa il cambiamento. Ho sempre votato a sinistra, ma non è mai cambiato niente in Italia, con i risultati che vediamo». «Io voterò per Civati — dice la signora Domenica, casalinga —. Il motivo? Mi ritrovo in quello che dice, e non apprezzo chi parla troppo per slogan». «A me piace Cuperlo», fa eco Anna, impiegata. E l’ombra di D’Alema? «Quello può essere un problema — aggiunge — ma il riuscire a smarcarsi dalla vecchia guardia ne dei bicameralismo, la riforma della legge elettorale. E poi finalmente si voti, e avremo o un governo di sinistra o uno di destra. Basta con queste ammucchiate». credo che riguardi tutti tre i candidati». «Io vorrei votare per Civati, ma credo che sceglierò Renzi — spiega Catia Toni, insegnante —. Perché sono arrabbiata con la vecchia politica della sinistra, la vec- chia classe dirigente. Renzi dice cose che condivido. Il problema è: se vincesse lui, riuscirà a mettere in atto il cambiamento?». Da cosa partirebbe? «La drastica riduzione dei costi della politica, la fi- LA MAPPA I 67 seggi sparsi in provincia AL VOTO, al voto. Domani il popolo del Pd torna alle urne, per scegliere il nuovo segretario nazionale del partito tra Renzi, Cuperlo e Civati. Si vota dalle 8 alle 20. Le primarie sono aperte a tutti, ma occorrerà registrarsi e versare il contributo minimo di 2 euro. Ecco l’elenco dei 67 seggi dove si potrà votare in provincia: Bellaria, saletta verde del Comune; Casteldelci, circolo Fitel; Cattolica, ex scuola Filippini, palazzetto dello sport via Petri, bar Euro; Coriano, palazzetto dello sport; Gemmano, palazzo Pillitteri; Maiolo, centro giovani; Misano, hotel Casali, bar Cella, centro di quartiere, ex scuola di Scacciano, ex municipio; Mondaino, sala degli Archi; Montecolombo, biblioteca; Morciano e Montefiore, presso il Comune di Morciano; Montegridolfo, palestra di Trebbio; Montescudo, Pro Loco; Poggio Berni, centro sportivo; Riccione, sala Fontanelle, Centro della pesa, casina del Parco, sala San Lorenzo, palestra comunale via Abruzzi, sede buon vici- nato via Arezzo, sala Spontricciolo; Novafeltria, Comune, palazzo Cappelli Secchiano, delegazione comunale via Oriani; Pennabilli, Comune; RIMINI, sede Pd città, circolo San Giuliano, sale Provincia (via Campana e corso d’Augusto), ex quartiere 2, sede Acer via Pascoli, bar Amico, ex quartiere 3, bar Luna, ex quartiere 4, ex quartiere 5, pensione Gemma, centro giovani Santa Giustina, circolo Pd San Vito, Casa del popolo, circolo via Euterpe, bar Bianchi via Montescudo, bar Mirage via Coriano, bar Gigi via Montescudo, sala via del Lupo; Saludecio, Comune; San Clemente, Comune; San Giovanni, Comune; San Leo, delegazione comunale Pietracuta; Sant’Agata, poliambulatorio Ausl; Santarcangelo, sala piazza Ganganelli, piscina, centro civico Stradone, bar Casale, centro civico San Bartolo; Talamello, casa della musica; Torriana, sala polivalente; Verucchio, gazebo piazza Malatesta e centro civico Acqua club. «NON VOTO più, ho 80 anni, non mi interessa», taglia corto Tolmino, pensionato. «Io sono più a sinistra, ma credo che vincerà Renzi — sostiene Angela Pacini, simpatizzante grillina —. E’ in tutte le tv, sa comunicare, anche se non m’incanta». «Io sto con Berlusconi — sbotta Roberto Bernardini, ex dipendente del Comune di Rimini — e non mi vergogno di dirlo. Le primarie del Pd? Ma dai, lo sanno già chi vince, fan- no tutto per tirare su 5-6 milioni di euro». Che servono sempre. E poi in verità vince chi prende più voti... Certo che sul suo fronte il problema primarie non si è mai posto. «Berlusconi non si discute, e per lui sarei disposto a spendere anche di più — conclude Bernardini —. Silvio ha fatto i suoi interessi, come tutti noi, ma non ha mai rubato. Lo scriva pure, anzi, che l’hanno tradito, ieri Fini che avevo anche votato, oggi Alfano». «Io voto per Matteo Renzi: è bello, mi piace da morire, e mi piace quello che dice, in modo semplice e chiaro», sorride Letizia, studentessa 18enne. Mario Gradara RIMINI CRONACA SABATO 7 DICEMBRE 2013 9 SPESE PAZZE IN REGIONE I CONTI DEL CONSIGLIERE DI FORZA ITALIA Pranzi da 650 euro al Meeting Lombardi nel mirino dei pm IL BANCHETTO dei consiglieri regionali non conosceva soste. Neppure per le ferie agostane si fermavano le richieste di rimborso spese per pranzi, cene e consumazioni al bar. E’ proprio questo l’ultimo filone delle indagini sulle spese pazze su cui si concentra l’analisi dei pm bolognesi Morena Plazzi e Antonella Scandellari. A ‘tavola’ si è seduto anche Marco Lombardi che nell’agosto del 2011 ha chiesto un rimborso per spese di ristorazione durante il Meeting di 650 euro, divisi però Marco Lombardi è il presidente della commissione Bilancio. Nel tondo i padiglioni della Fiera durante il Meeting LA DIFESA «Ho chiesto il rimborso per le spese connesse alla mia attività politica» in diversi pasti durante la manifestazione e non in un’unica soluzione. «Avevo volutamente indicato che le spese erano relative al Meeting — replica il consigliere Lombardi — proprio per non dare adito a sospetti. Quelle spese erano connesse alla mia attività di consigliere durante una manifestazione in cui si incontrano personalità politiche. Manifestazione che si tiene a Rimini dove vivo. Anche se l’attività dell’assemblea era ferma, quella dei consi- glieri non lo era. Aggiungo che quella somma a nostra disposizione era proprio per questi capitoli di spesa: pranzi, cene e viaggi. Ma questo non è certo un rimborso per un pranzo da 650 euro a Portofino...». Più costoso ancora il conto presentato da Gianguido Bazzoni: mille euro in pasti spesi durante la stessa edizione della kermesse di Cielle. TRA LE SPESE finite sotto la lente d’ingrandimento degli inve- stigatori che analizzano i rimborsi chiesti dai consiglieri, ci sono quelle definite come «ricorrenti», per caffè o piccole consumazioni (da 1 a 5 euro in media) al bar e che hanno come giustificativi «colazione con simpatizzante» o «aperitivo con simpatizzante». Una abitudine diffusa e soprattutto trasversale ai diversi gruppi politici. Più significative invece quelle per pranzi e cene in piena estate quando l’attività dell’Assemblea si ferma. Ed è qui che si conentrano i sostituti procuratori che coordinano con la supervisione del procuratore Roberto Alfonso e del procuratore aggiunto Valter Giovannini l’indagine della Gdf, che per peculato vede indagati i nove capigruppo del consiglio. TRA I COSTI sostenuti nell’agosto 2010 per ristoranti, era emerso che il Pdl (11 consiglieri) in dieci giorni aveva speso 5.300 euro, di cui 2mila per una festa di ringraziamento all’hotel Park di Bologna, il 2 agosto, ‘scaricata’ da Galeazzo Bignami. Consigliere che però sarebbe tra i più parchi nell’uso del denaro pubblico. Di fatto questa spesa sarebbe l’unica di una certa consistenza presentata da Bignami sul fronte della ristorazione. E anche le altre, nell’ordine di pochi euro, sarebbero in numero davvero esiguo. Risale poi sempre ad un fine agosto una spesa di un altro consigliere Pdl, Luigi Giuseppe Villani, per 770 euro per un autonoleggio a Parma. Ora gli inquirenti dovranno valutare se queste spese siano spiegabili con il lavoro da consigliere anche in piena estate. Filippo Graziosi Auto stipate come sardine in piazza Malatesta, anche fuori dagli stalli blu DA OGGI Sosta gratis per due ore in centro storico DA OGGI al 26 dicembre due ore di sosta gratis nei parcheggi del centro storico e dei borghi. Sono le facilitazioni a beneficio di commercianti, turisti e residenti decise dal Comune nel periodo natalizio. Una sosta di due ore che, «per favorire al massimo la rotazione, avrà l’obbligo di esposizione del disco orario». Al termine chi vuole restare dovrà pagare utilizzando i parcometri che comunque rimarranno attivi. «Stalli gratuiti anche lungo le strade — spiega l’assessore Sadegholvaad —: oltre 1.500 in totale». Oltre a quelli comunali, gratis anche Scarpetti, Rocca e Malatesta, gestiti da Parking Gest srl. •• RIMINI CRONACA 11 SABATO 7 DICEMBRE 2013 EX COLONIA VISERBA E MAREBELLO Murri, Valdadige ha l’ok dalle banche ma per partire serve un partner Due incendi nel giro di poche ore: bruciati un capannone e un interrato Valdadige non rinuncia al progetto Murri. Trovato il sostegno bancario, si cerca un partner privato. In commissione è emerso che se il progetto fosse affondato, il Comune dovrebbe risarcire Valdadige con 10 milioni. Due incendi in poche ore. All’alba in un capannone a Viserba, per cause da accertare. Alle 10,40 in via Nervi a Marebello: bruciato un seminterrato, danni a muri e mobili. Sono intervenuti pompieri, polizia e carabinieri. OPERAZIONE MIRROR ALLARME DEI SINDACATI Camorra, avvocatessa indagata Avrebbe trasferito denaro sporco in società fittizie L’«OPERAZIONE Mirror» dei carabinieri sulla criminalità organizzata, guadagna un’altra toga. Dopo un avvocato riminese finito indagato nella prima trance dell’indagine, ieri è toccato a una collega, questa civilista, vedersi consegnare dai carabinieri un avviso di L’INDAGINE La criminalità organizzata voleva mettere le mani sui night della riviera conclusioni indagini che la vede imputata di intestazione fittizia di beni, in concorso con i protagonisti principali dell’inchiesta, quali Massimiliano Romaniello. Giuseppe Ripoli, Stefano Zavanaiu, Roberto Tito, Attilio Taddei ed Ettore De Deo. Personaggi che si autodefinivano «gli scissionisti» e che erano decisi a mettere le mani sulle società che gestivano i night Lady Godiva e La Perla. Gente che, avevano ricostruito gli investigatori, cercavano di ‘soffiare’ i due locali al più celebre Francesco D’Agostino, l’uomo in odore di camorra che, con usura e minacce, aveva messo insieme un vero impero, ora interamente sequestrato. Era stato D’Agostino a rivolgersi ad alcuni di loro per fare da prestanome nelle società che gestivano i locali. Ma poi l’amico a cui il napoletano si era rivolto, aveva deciso di approfittare della situazione e mettersi in proprio. Perchè fare da prestanome, quando poteva metterci le mani sopra? E qui sarebbe intervenuta l’avvocatessa riminese. Secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori della Distrettuale antimafia di Bologna, la professionista riminese aveva messo a disposizione il suo studio per «predisporre gli atti negoziali riferiti ad alcune società, appositamente create, le cui quote societarie erano acquistate con denaro proveniente da attività illecite e fittiziamente intestate a compiacenti prestanome». •• La posizione dell’avvocato civilista non è delle migliore, a differenza del collega, a lei viene infatti contestata anche l’aggravante «per avere commesso i fatti con metodo e modalità mafiose». L’avviso di conclusioni indagini che le è stato notificato ieri è il preludio alla richiesta di rinvio a giudizio che non tarderà ad arrivare. Inps, taglio ai dipendenti «A rischio i servizi» CLIMA agitato in casa Inps a Rimini. La spending review iniziata con il governo Monti e proseguita con l’attuale esecutivo taglia i dipendenti mettendo in pericolo i servizi al cittadino. La sede, il cui personale ha un’età media di circa 55 anni (170 in tutto i lavoratori), perderà a breve 17 persone: 12 sono destinate alla pensione entro il 2015, gli altri cinque invece sono ‘comandati’, ovvero dipendenti di altri enti pubblici che sono transitati all’Inps a causa della carenza di personale e dopo due anni dovrebbero passare in ruolo. Secondo le categorie della funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil, la perdita dei 17 impiegati potrà «pregiudicare di molto la qualità dei servizi, se non addirittura giungere all’estremo di non potere garantire il rispetto delle tempistiche amministrative: uno scenario assai critico che si rispecchia a livello nazionale». Le categorie sindacali hanno esposto la situazione le scorse settimane a Roma, alla direzione centrale della stessa Inps, per proporre e cercare soluzioni alternative. «Al momento hanno opposto un muro davanti alle nostre richieste» spiega Giuseppe Bernardi della Cisl. Nei prossimi giorni verrà nominato il nuovo direttore della sede Inps di Rimini dopo l’allontamento di Alessandro Romano. RICCIONE E MISANO SABATO 7 DICEMBRE 2013 19 •• CORIANO IL PROGETTO DELLA COMUNITA’ DIVENTA REALTA’ GRAZIE AL MICROCREDITO La nuova vita di Andrea: da ospite di Sanpa a imprenditore Andrea Calandrini diventerà un imprenditore ANDREA si costruirà una nuova vita. Di cognome fa Calandrini, la sua casa per diverso tempo è stata la comunità di San Patrignano ed ora grazie all’iniziativa che vede i ragazzi di Sanpa diventare imprenditori grazie al microcredito, potrà aprire una sua attività nel settore della carpenteria e allestimenti. «E’ stata un’opportunità fondamentale per il mio reinserimento – spiega Andrea -. Avere una base economica da cui ripartire è davvero un valore aggiunto, oltre a ciò che ho imparato in comu- nità in questi anni». Inoltre da ieri 25 educatori della comunità saranno ‘operatori per il microcredito’, formati attraverso il corso realizzato con l’università Bocconi di Milano. Il progetto avviato da Sanpa per favorire il reinserimento dei tagazzi ospitati nella società, si è concretizzato con due piccole imprese avviate da chi è uscito dalla comunità. Un passo importante possibile grazie all’accesso al microcredito. Il progetto è partito dallo scorso maggio ed è sostenuto da Intesa Sanpaolo attraverso Banca Prossima, Banca Carim, Fondazione Marche, Fondazione Accenture e Vobis. Grazie a un fondo di garanzia, costituito dalla Fondazione San Patrignano, integrato da Fondazione Marche e affidato a Banca Prossima e a Carim, i ragazzi della comunità che intendono impegnarsi come neoimprenditori potranno accedere a finanziamenti messi a disposizione da Banca Intesa per un importo massimo di 25mila euro, rimborsabile in 5 anni. Il Pd si ricompatta e scarica Pironi «Per il bene della città serve un cambio» I referenti delle tre mozioni con il segretario Ubaldi. L’ira del sindaco «BOCCIATO». Così i tre referenti delle mozioni Cuperlo, Stefano Piccioni, Renzi, Daniele Benedetti, e Civati, Mauro Masi, mettono una pietra sopra alle aspettative di ricandidatura del sindaco Massimo Pironi. I tre si schierano con il segretario Fabio Ubaldi, duramente attaccato dal primo cittadino. «La sollecitazione di Ubaldi (condivisa pressoché unanimemente dal partito, come testimoniato dai recenti confronti sul territorio durante la campagna per l’elezione del segretario comunale), va nella direzione di guardare alle prossime elezioni come un punto di partenza per un nuovo progetto in grado di rilanciare Riccione e la sua comunità, piuttosto che un approdo per carriere individuali. Questo a noi non interessa, non interessa a chi si riconosce nel Pd, e in definitiva non interessa ai riccionesi». Così la triade fa mancare da sotto i piedi del sindaco il sostegno elettorale, ma non è finita e nel tritacarne finisce anche l’operato dell’amministrazione. «Il percorso che il nostro partito prioritariamente sceglierà sarà quello di individuare e definire, insieme al tessuto socioeconomico, agli alleati di là di ogni appartenenza o convenienza». E per chiudere un invito a Pironi: «Saprai sicuramente tenere distinte le tue legittime aspirazioni dalla necessità superiore di salvaguardare il ruolo, la centralità e la coesione del Pd». Tutte e tre le anime del Pd hanno fatto muro contro il sindaco Massino Pironi coalizione, alle forze più innovative, quell’orizzonte di sviluppo cittadino da concretizzare attraverso iniziative, azioni, programmi precisi. Quindi le persone capaci di meglio interpretare e attuare questo disegno, per uscire da una peri- colosa stagnazione che è del Paese, del territorio riminese e anche di Riccione. Ubaldi sta portando avanti con coerenza e coraggio questo messaggio, pienamente, fortemente e totalmente condiviso da tutte le mozioni congressuali, al di IL PRIMO cittadino non ci sta e contrattacca: «Hanno gettato la maschera. Hanno perso il lume della ragione confondendo le mozioni congressuali con il partito. Ho chiesto che sia la Direzione del Pd a esprimersi su eventuali candidature, organo deputato a farlo. O forse sono i rappresentanti delle mozioni che pensano di decidere tutto? Sono usciti allo scoperto mostrando chi sono le persone in cerca di un altro candidato. Non mi è mai interessata la carriera, ma la mia città, mi meraviglio che siano queste persone a parlare di trasparenza». E per chiudere: «Se c’è fallimento, questo è dell’intera classe dirigente, non può essere solo dell’amministrazione». L’assedio al municipio è appena agli inizi ma la battaglia «non farà che far male al Pd» è la chiusura di Guglielmo Serafini. Andrea Oliva MISANO Una casa per il comitato di Scacciano IL COMITATO cittadino di Scacciano avrà una casa. Aspettando gli investimenti che il Comune di Misano ha previsto nel piano triennale dei lavori pubblici, incluso un vero e proprio centro di quartiere per Scacciano del valore di 250mila euro, la giunta ha dato il via libera alla costruzione di una casa in legno che diventerà sede delle attività del comitato locale. L’autorizzazione si inserisce nel progetto di cittadinanza attiva che impone ai comitati locali un vero e proprio decalogo degli obblighi che accetta diventando interlocutore della cittadinanza diventando una vera e propria associazione. In questo caso il comitato è stato autorizzato alla realizzazione della casa di legno che dovrà pagarsi. Sarà utilizzata per le iniziative grazie a una sala polivalente, e come deposito attrezzi. Il comitato pagherà la casetta che rimarrà di proprietà pubblica. •• 20 SABATO 7 DICEMBRE 2013 Cattolica & VALCONCA ANZIANO UBRIACO INVESTE UN CICLISTA INCIDENTE stradale tra un auto ed un ciclista giovedì mattina a San Clemente. Un 80enne in stato di ebrezza alcolica a bordo di una Fiat Uno ha urtato con la ruota posteriore un senegalese di 40 anni a bordo di una bicicletta. Portato al pronto soccorso dell’ospedale di Riccione per gli accertamenti del caso è stato dimesso con 7 giorni di prognosi. All’anziano i carabinieri hanno ritirato la patente. Mulazzani, crac da 100 milioni di euro Montegridolfo, la storica impresa di costruzioni pronta a impugnare il fallimento LE TAPPE Il concordato Il piano presentato è stato bocciato prima dal commissario e quindi dal tribunale. Poco prima della presentazione la Mulazzani aveva pagato alcuni creditori per un totale di 10 milioni La reazione L’azienda: «Abbiamo fatto di tutto per tutelare i creditori, volevamo rimborsarli al 100 per cento entro sette anni. Faremo di tutto per ottenere la revoca del fallimento» «ABBIAMO fatto di tutto per tutelare i creditori. Ci eravamo impegnati, con la nostra proposta di concordato, a rimborsarli del cento per cento entro sette anni». Ma il piano presentato dalla Mulazzani, la storica impresa di costruzioni di Montegridoldo (con sedi anche a Pesaro e a Ravenna) si è arenato definitivamente. Dopo i primi giudizi negativi espressi dal commissario nominato dal tribunale, Giuseppe Savioli, mercoledì i giudici hanno decretato il fallimento dell’azienda di Italino Mulazzani. Un crac da 100 milioni di euro: a tanto ammontavano i debiti. Due le cause che hanno portato al verdetto del tribunale. Da una parte la sopravvalutazione degli immobili: la Mulazzani, per ripagare i creditori, metteva sul piatto case e palazzi per un valore stimato, dalla ditta, di circa 130 milioni. Ma secondo le perizie fatte da Savioli, il valore degli immobili non superava i 50 milioni. L’altro elemento che ha spinto i giudici a dichiarare il fallimento è stato il fatto che la Mulazzani, poco prima di presentare il concordato, avesse pagato completamente alcuni creditori quasi 10 milioni di euro, tra contanti e appartamenti (una ventina). Ora l’impresa è stata affidata a Savioli, che passa da commissario a curatore fallimentare. La Mulazzani ha in piedi ancora tre cantieri da finire, tra cui uno a Riccione. L’IMPRESA fondata da Italino GEMMANO Casa dell’acqua, il comitato contro il sindaco Italino Mulazzani è stato il fondatore dell’impresa di costruzioni: tra le ultime opere il 105 Stadium e alcune parti delle Befane Mulazzani non ha comunque alcuna intenzione di restare alla finestra. «Siamo accusati — spiega l’azienda — di aver effettuato atti che sono stati compiuti non solo nell’ interesse dei creditori, ma anche al fine di rispettare alcuni accordi sottoscritti nel tempo e recuperare così gli incassi. Queste azioni hanno permesso anche di completare, da parte dei fornitori, la maggior parte dei cantieri in corso». Una strategia che ha consentito «di soddisfare i clienti e gli stessi creditori». In caso contrario, secondo l’azienda, «ci sarebbero state conseguenze gravissime e per i creditori, e per i clienti che avevano già dato gli acconti per le abitazioni investendo i loro risparmi di una vita». Non crede, la Mulaz- zani, nemmeno alle stime fatte sugli immobili: «Sono stati compiuti degli errori di valutazione». Errori che hanno portato, secondo la ditta, alla decisione di giudici di far fallire l’impresa. «Nonostante gli sforzi profusi da tutti noi, le accuse e le valutazioni sbagliate ci hanno impedito attuare il concordato che avrebbe consentito l’integrale pagamento dei creditori», dice la Mulazzani, puntando chiaramente il dito contro Savioli. Ma l’impresa non si arrende. «Faremo tutto ciò che è possibile per ottenere la revoca del fallimento, ponendo ancora un volta fiducia nella giustizia». La Mulazzani impugnerà sicuramente il decreto di fallimento, proprio come farà Aeradria. ma.spa. E’ POLEMICA sulla casina dell’acqua di Gemmano. Dal ‘Comitato spontaneo cittadino’ arriva una richiesta di chiarimenti rivolta al sindaco di Gemmano Riziero Santi. «La casina dell’acqua — spiegano i due portavoce, Wainer Colonna e Luigi Casadei Della Chiesa — è stata il cavallo di battaglia del nostro primo cittadino durante la campagna elettorale. Forse però al sindaco sfugge che la casina una volta posizionata entrerà in concorrenza con quelle attività commerciali situate nel raggio di pochi metri che vendono già acqua minerale in bottiglia. Vorremo pertanto sapere perché la scelta del luogo per il posizionamento sia ricaduta sul parcheggio di fronte alla scuola materna, e non in una zona più decentrata. Inoltre: come mai l’amministrazione ha scelta Hera come unico interlocutore per questo progetto, quando esistono alternative a costo zero?». CATTOLICA LA LOCANDA RITOCCA I PREZZI E LANCIA ‘IL TAVOLO DEL GOVERNO’ La ricetta anti-crisi di Liuzzi: menù a 16 euro DUE MENÙ a prezzo ridotto (uno da 16 euro e l’altro a partire da 30 euro) per venire incontro alle necessità dei clienti vessati dalla crisi. E’ questa la ricetta anti – recessione pensata dalla locanda Liuzzi di Cattolica. Non un ristorante qualsiasi, ma uno dei più blasonati e lussuosi della Riviera che in passato si è guadagnato anche importanti riconoscimenti da parte delle guide culinarie. Uno di quelli dove si mangia bene, benissimo, ma dove di certo non ce la si cava a buon mercato. In tempi di difficoltà economica, anche la locanda ha deciso di ritoccare il proprio listino prezzi. Lanciando una doppia offerta all’altezza di tutte le tasche. «La prima proposta — spiega il titolare, Raffaele Liuzzi — consiste in un piatto unico comprensivo di stuzzico di benvenuto, tagliolini di pesce, piccola pasticceria e calice di vino. Il tutto a 16 euro. Questa formula è stata ideata per gli avventori che vanno di fretta e che hanno poco tempo per fermarsi a pranzare, ma che vogliono comunque gustarsi un pasto di alta cucina senza spendere un occhio della testa». Raffaele Liuzzi, titolare della Locanda di Cattolica «LA SECONDA proposta invece è stata ironicamente ribattezzata ‘il tavolo del Governo’ — continua Liuzzi — Funziona così. Il tavolo viene venduto a un costo fisso: 180 euro. A variare è il numero dei commensali che devono ripartirsi la spesa: da un minimo di uno a un massimo di sei. La scelta degli ingredienti e la ricercatezza dei piatti sarà commisurata al numero di clienti che decideranno di prendere parte al tavolo e suddividersi il conto finale. In questo modo un gruppo di sei persone può permettersi un menù completo in uno dei ristoranti più rinomati del circondario sborsando non più di 30 euro a testa. Queste due trovate nascono con un occhio riguardo per il portafoglio della nostra clientela, che come tutti è martoriata dalla crisi. Ma anche per sdrammatizzare questo difficile momento economico». Lorenzo Muccioli