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C.N.D.A.
Assemblea generale
Parma 29 marzo 1020
Cari amici, stimati Presidenti
Anche quest’anno ci siamo riuniti a Parma per
ascoltare la consueta relazione del Presidente ma sopratutto per confrontarci sulle tematiche vitali per il proseguimento dell’attività dell’associazione.
Sia per me sia per il Consiglio Direttivo questa
riunione riveste un ruolo di vitale importanza per i contenuti
che da essa derivano atti a migliorare la gestione della
nostra consociazione.
Lasciatemi ringraziare pubblicamente i miei
consiglieri, il nuovo responsabile della rivista “Avancarica
Magazine” e i membri della commissione paritetica CNDAUITS per il supporto datomi durante l’anno, e quanti altri
hanno sostenuto il mio lavoro. Senza di loro la CNDA non
esisterebbe.
Abbiamo appena ascoltato la relazione del
tesoriere, il cui lavoro è stato avallato dai revisori dei
conti, e credo si possa dare atto che il lavoro svolto sia di
soddisfazione reciproca.
Nasce così la “giacca verde”, figura di direttore di
gara nelle competizioni ad avancarica, affiancato dal
“responsabile per il controllo bersagli”.
Queste figure sono diventate operative dalla
ripresa del campionato a Lucca e a esse vanno in primo
luogo il mio ringraziamento e l’augurio di un lavoro proficuo
per tutta la comunità perché da esse deriva il buon
andamento di una gara e quindi il buon nome della nostra
consociazione in ambito sportivo.
Il primo corso per coprire i ruoli è già stato tenuto,
ma v’invito a iscrivere i vostri tesserati in modo tale da
poterne organizzare degli altri. Il mio invito è rivolto
soprattutto alle compagnie del sud in quanto, pagare una
trasferta a un direttore di gara proveniente dal nord è
molto dispendioso per le casse della nostra associazione.
La strada è ancora lunga, perché ritengo
necessaria nelle competizioni anche la presenza di un
esperto conoscitore di armi per affidare a questo ultimo il
controllo armi, ma, chissà se entro il periodo del mandato
da voi affidatomi lo scorso anno, riuscirò a vincere anche
quest’altra scommessa.
Passo ad affrontare i punti salienti del passato
2009. Dopo l’accordo tra CNDA e UITS, molte sono state
Il campionato comune è ripartito tra luci e
le novità poste sul piatto.
ombre. In base all’accordo firmato, l’UITS ha presentato
l’elenco dei poligoni atti a disputare gare ad avancarica, e
In primo luogo, e di questo sono molto contento, la CNDA ha scelto in base alla presenza di compagnie
è tornato il sorriso sui volti di tutti i partecipanti al presenti e che si rendessero garanti dell’organizzazione.
campionato italiano. Anche i dissidenti sono rientrati. Ed è
Sin dalle prime battute si sono riscontrate grosse
giusto che, alla stregua del “figliol prodigo”, ritornassero nei difficoltà perché la segreteria generale UITS inviava
ranghi. Forse hanno capito che la vera avancarica è solo con presso i poligoni “giacche rosse” con incarichi non
CNDA e chi vuole imitarla, non può che partorire aborti.
conformi agli accordi presi tra i due presidenti, ma
Sicuramente posso considerare positiva anche la finalmente a Torino ho potuto riscontrare che tal errore
necessità di creare nuove figure ufficiali all’interno della era stato corretto, che i delegati dell’unione recavano con
CNDA.
sé lettera d’incarico riportante i reali accordi presi tra me
e il presidente Obrist, che non tutti erano arroganti, e che
finalmente nelle gare si respirava aria di sana competizione
sportiva.
Per chi volesse inviare
materiale da pubblicare
(articoli, foto, disegni, ecc...)
può scrivere, telefonare oppure
inviare una e-mail alla redazione:
Avancarica
Magazine
c/o X.mas srl - Viale della Lirica 61
48100 Ravenna
cell. 328.8290263
fax 0544.271417
e-mail: [email protected]
Diversa invece la situazione sul versante FITAV.
Dopo aver stilato e firmato il primo accordo con il presidente Rossi, mi sono incontrato con il presidente la
Commissione Tecnica Nazionale, con il quale ho avuto il
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piacere di scambiare alcune idee in ambito organizzativo
/gestionale. Riportato in commissione, l’argomento, è
stato decretato che, fermo restante l’accordo firmato da
me e dal presidente Rossi, la CNDA aveva il compito di
certificare i campi di avancarica che nascessero all’interno
dei campi Fitav sparsi sul territorio nazionale.
Credo che questo sia il frutto della stima che la
CNDA ha acquisito e dimostra nei rapporti con chi si
relaziona.
Se lo scorso anno, a consuntivo, ha riscontrato
un calo di prestazioni rispetto al 2008, è lecito sperare, nel
2010, in un’inversione di tendenza. L’ovvio fattore a favore
di questa tesi è la chiusura del contenzioso con UITS e lo
svolgimento di un campionato unico oltre ad un preteso e
sperato allontanamento della crisi economica che ha
ridotto di molto le capacità economiche di tutte le famiglie
italiane, e in un periodo di crisi, voi m’insegnate, le prime
cose che sono tagliate sono quelle cose dichiarate futili per
definizione.
E’ anche da ribadire che una CNDA non impegnata
in una guerra di posizione per la sopravvivenza, potrà a
sua volta dedicarsi a tale attività così trascurata negli
ultimi anni.
Già questo è tangibile in quanto, per la divulgazione del nostro sport, saremo presenti per la prima volta
in assoluto con stand personale all’EXA 2010 che si terrà
come di consueto a Brescia in data 10-11-12 aprile.
Altra manifestazione cui parteciperemo sarà il
GAME FIRE a Tarquinia (Viterbo) In data 4-5-6 giugno,
dove daremo la possibilità a chi non l’ha mai fatto di
maneggiare repliche e di sparare alcuni colpi sperando che
il profumo della polvere nera inebri altri appassionati del
tiro in modo tale che si avvicinino al nostro mondo
rimpinguandone le fila.
ne apprezzano i contenuti. Il nuovo responsabile è un
volto noto dell’avancarica, Francesco Fabbri, amico e socio
dell’Archibugio, società di cui sono onorato essere
presidente, organizzatore occulto al mio fianco di Parma
2007, responsabile dei rapporti con i media durante la
manifestazione e che sicuramente porterà delle novità ed
al quale faccio i miei migliori auguri di un buon lavoro.
Ma la soddisfazione più grossa dello scorso anno,
è stata la consegna dell’assegno al rappresentante della
Protezione Civile di Parma, frutto del controvalore economico delle medaglie vinte al campionato italiano donate
dai tiratori per la ricostruzione di un impianto per il gioco
del rugby di una località colpita dal disastroso terremoto.
Qualcuno aveva male interpretato la mia richiesta di
poligono a scopo umanitario, ma credo che questa sia stata
la più bella risposta a chi dubitava dello scopo della
richiesta.
Come potete costatare di carne al fuoco ne ho
messa tanta, ma da solo non riesco a portare avanti nulla.
Ho bisogno del vostro aiuto. Se vogliamo crescere lo
sforzo deve essere di tutti. Ho già prenotato camere sia a
Brescia sia a Tarquinia, e attendo solo i nomi pronti a darci
una mano.
Sono già partite le iscrizioni per il Campionato del
Mondo in Portogallo; le linee guida sono già state divulgate,
l’organizzazione mette a disposizione un autobus gran
turismo a costo zero sia per la trasferta sia per il bisogno
in loco e un albergo convenzionato a prezzi interessanti
per chi ne volesse usufruire che sarà base della CNDA. E’
doveroso un ringraziamento particolare a Valerio Andriotto
e a Giancarlo Moro per il tempo da essi dedicato alla
consueta trasferta.
E’ mio pensiero costante porre la CNDA in un
gradino superiore rispetto alle federazioni che hanno
grossi bilanci da gestire, presidenti da retribuire, consiglieri da gettonare e personale da gratificare. Noi viviamo
sul volontariato, il presidente non percepisce nulla, i
consiglieri altrettanto; noi siamo gruppo di appassionati,
ma con un grande cuore, e questo dobbiamo dimostrarlo
e divulgarlo.
Le gare in calendario sono tante, ma ritengo
doveroso inserire al più presto la “Gara delle Gare”,
quella della solidarietà. Il ricavato sarà versato a un ente
bisognoso o per un avvenimento della portata dell’Aquila,
con la speranza di trovare almeno un presidente di TSN
che ci metta a disposizione la struttura a titolo gratuito, e
dove i partecipanti riceveranno in premio la stima di
Come avete potuto notare abbiamo ripreso la qualcuno che probabilmente non incontreranno mai.
pubblicazione di “Avancarica Magazine”, sospesa per capire
Il presidente C.N.D.A.
se c’era interesse o meno. Ho potuto costatare che a
Giovanni Gentile
differenza di pochi non interessati, molti sono coloro che
COMUNICAZIONI URGENTI dall’Assemblea Generale dei soci CNDA
STATO DI MOROSITA’
Verificata perdurante morosità di alcuni soci nei confronti della CNDA, l’assemblea generale, con voto unanime,
delibera di considerarne “sub judice” i punteggi individuali e conseguentemente anche di squadra, sin’ora
conseguiti nelle gare di campionato. A risoluzione della morosità i punteggi torneranno a far classifica a pieno
titolo, in difetto saranno cancellati definitivamente. Tale risoluzione si applica sin d’ora per chi ha ricevuto la
raccomandata RR e non vi ha ottemperato entro i canonici trenta giorni e per coloro che nel prossimo campionato
non risponderanno al medesimo sollecito.
CONTROLLO MUNIZIONI E CARICHE
L’assemblea generale, con voto unanime, delibera di consentire ai tiratori in pedana di predisporre esclusivamente
le cariche o le munizioni necessarie per la gara in atto. La rimanente attrezzatura dovrà essere lasciata nel consueto
contenitore personale e per accedervi dovrà esserne richiesta l’autorizzazione al giudice di gara presente.
pagina 4
ARMI ANTICHe,
MIlITARI e CIvIlI
ARMI DA ColleZIoNe
eX oRDINANZA
DeCoRAZIoNI
oggeTTISTICA MIlITARe
Si effettuano valutazioni
gratuite, da parte di esperti
a domicilio ed eventuali
acquisti e/o permute
gARANTIAMo lA
MASSIMA RISeRvATeZZA
Per tutte le altre
news, classifiche e varie
collegati al sito
www.cnda.it
Record di
Manuele
Castegnaro
Con la gara del 13 e 14 febbraio
a Lucca è ripartito, dopo la sosta
invernale, il campionato italiano
d’avancarica CNDA/UITS e la
“prima” stagionale è stata bagnata
da un nuovo record italiano. Il
tiratore della compagnia Avancarica Veneta, Manuele
Castegnaro, ha stabilito il nuovo primato italiano nella
specialità HIZADAI (R) con punti 98/100, il precedente
record di 95/100 fu realizzato da Alberto Ardesi a Lonigo
nel 1999.
pagina 5
Con il patrocinio del
C.N.D.A.
Consociazione Nazionale
Degli Archibugieri
LARC – FAENZA
L’archibugio
organizzano il
1° Trofeo A.D.A. “Alpen-Danau-Adria”
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Ga ra in te rn az io na le di tir
ca ri ca
co n ar m i an tic he ad av an
on al i.
ri se rv at a a sq ua dr e na zi
Poligono di tiro di Faenza
13, 14 e 15 Maggio 2010
za (Ra)
Via San Martino 47 - Faen
rappresentative nazionali
Con la partecipazione delle
lica Ceca,
di Austria, Baviera, Repubb
.
Olanda, Svizzera ed Italia
Specialità:
lli.
R sulla distanza di 50 piatte
Lorenzoni O/R e Manton O/
Fabbri 328.8290263
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Il Presidente della C.N.D.A.
Giovanni Gentile
pagina 6
NATALE A.R.T.A.
Per evitare il solito detto: "Vincono sempre
gli stessi", abbiamo organizzato una gara dove, oltre alla
bravura dei tiratori fondamentale fosse la “dea bendata”.
La manifestazione si è svolta in due giorni, il
sabato gara di pistola e la domenica gara di fucile.
Al termine della gara di pistola è stata stilata
una classifica di 50 tiratori, la classifica è stata poi divisa
a metà ed a sorteggio, è stato abbinato un tiratore
dei primi 25 con uno dei secondi 25, e così via fino alla
formazione di 25 coppie.
La domenica si è svolta la gara di fucile con
le stesse modalità e la somma dei punti ottenuti (pistola
+ fucile) da ciascuna coppia ha generato la classifica
definitiva.
Le prime 10 coppie sono state premiate con
prodotti enogastronomici di tema natalizio, i primi tiratori
assoluti di pistola e fucile sono stati premiati con coppe ed
altri articoli offerti dal TSN Roma
L'ultima coppia ha ricevuto in premio due
mozzarelle “moscie” (chi vuol capire...).
Domenica, al termine delle gare, è iniziato il
pranzo conviviale e mentre i commensali gustavano la
"Amatriciana" cucinata dal celeberrimo chef "Maxim" è
stata effettuata una riffa con in palio un fucile High Wall
a cartuccia metallica cal. 45/70 ed un gustoso prosciutto,
tra le gentili dame convenute sono stati estratti buoni per
l’acquisto di libri.
Tutti i tiratori che hanno partecipato alla
manifestazione hanno ricevuto prodotti enogastronomici.
Ringraziamo, doverosamente, il dottor Carlo
Mantegazza, Presidente del TSN Roma, per la gentile
ospitalità e ringraziamo anche il sig. Giuseppe Passa del
TSN Roma, nostro angelo custode.
Antonio Valeri
Per tutte le altre
news, classifiche e varie
collegati al sito
www.cnda.it
pagina 7
NATALE
A.R.T.A.
pagina 8
San Valentino
YY
2010
Y
S. Valentino... a tavola
Ormai è diventato un
appuntamento fisso, se dici
“Forlì” pensi al Trofeo di San
Valentino, e di conseguenza al
mitico “Ristorante Alfio” e la
gara passa subito in secondo
piano, stessa sorte tocca alla
classifica, l’importante è ritrovarsi “con i piedi sotto la tavola”
come suole dirsi da quelle parti.
Per un San Valentino
che si rispetti non può mancare
un cuore grande e questo cuore
è sicuramente rappresentato
dalle tre moschettiere, Tiziana,
Rosanna e Ilva.
Un grazie per la loro
preziosa opera.
L’Ufficio Stampa C.N.D.A.
Problemi di digestione
YY
Y
Ilva, Tiziana, Rosanna.
pagina 9
Intervista a
Pierangelo Pedersoli
di Francesco Fabbri
Come spesso avviene e non solo nel
mondo dello sport, basta un nome od una
sigla per identificare un evento oppure una
disciplina
Nel nostro caso se si dice "Pedersoli"
la mente corre automaticamente al mondo
dell’avancarica e della polvere nera. E chi
meglio dello stesso Pierangelo Pedersoli,
titolare dell’omonima azienda di Gardone
Val Trompia.
Può raccontarci come ci si sente
con questo "marchio di fabbrica" cucito
addosso
Identificare un’attività sportiva con
un nome in particolare non può che essere
un motivo d’orgoglio. Significa che in questi
anni abbiamo lavorato bene
cercando di creare prodotti per
tutte le specialità di tiro, per le
attività venatorie e per le rievocazioni storiche.
C’è riconosciuto che la
crescita dell´avancarica in Italia e
nel mondo è anche merito nostro,
ma questo comporta una nostra
maggiore responsabilità nei confronti dell’utenza che, affidandosi
alla nostra azienda, esige una
collaborazione ed un’approfondita
preparazione nello specifico settore.
Tutto ciò ci obbliga ad
incrementare le nostre conoscenze
tecnologiche, storiche, oplologiche
e balistiche, sempre attenti ai
suggerimenti che provengono
dall’utenza sempre più qualificata.
Come, quando e dove è
nata la dinastia dei costruttori
d’armi Pedersoli?
Nasce a Gardone Val
Trompia nel 1957, grazie ad una
intuizione di mio papà Davide, allora
dipendente Beretta, addetto alla produzione
di calibri di controllo e di sera, a casa, progettista di nuove armi ed artigiano al banco.
Nel 1956 progetta un nuovo fucile
sovrapposto, di cui riceverà il brevetto ufficiale nel 1960; la caratteristica del brevetto
riguarda il funzionamento e in particolare le
batterie con percussioni parallele.
Il fucile ha canne demiblock con ottime
chiusure e percussioni parallele, veloce e
affidabile: nel breve periodo diventa uno dei
fucili più importanti, soprattutto nel settore
artigianale, esportato in U.S.A., Francia,
Australia, si fa conoscere anche in Italia,
acquisendo una buona reputazione tra i
cacciatori.
(continua nelle pagine successive)
Intervista a Pierangelo Pedersoli
pagina 10
Costruiremo sovrapposti
fino alla fine anni settanta, dal
1959 iniziamo anche la
produzione d’armi ad avancarica,
che già a metà anni settanta
prende il sopravvento su quella
delle armi moderne.
Ritengo molto importante
l´esperienza acquisita dalla
produzione di fucili sovrapposti
e doppiette tipo Holland & Holland,
perché, trasferita alle riproduzioni, ci
ha dato l´opportunità di produrre armi
storiche che contenevano le caratteristiche estetiche e d’affidabilità che le
armi moderne richiedono.
Senza una nostra giusta
conoscenza della tecnica sulle armi,
sarebbe stato difficile capire tutte le
esigenze dei tiratori che nel frattempo
aumentavano e richiedevano armi
sempre più sofisticate e competitive.
Non solo: la necessaria
conoscenza della balistica ci ha
permesso di dimensionare la nuova
produzione in funzione delle specialità
di tiro che stavano nascendo.
In questo, un grande
aiuto arrivò anche da alcuni tiratori e
oplologi con cui avevamo un contatto
costante.
Non posso non ricordare:
Enrico Tettamanti, Antonio Grossi,
Crescenzio Proli ed altri amici che hanno
significato molto nella crescita culturale
e tecnica della nostra azienda.
Pierangelo Pedersoli è stato
uno dei principali sostenitori di un
accordo tra C.N.D.A. e UITS, un suo
commento su quest’accordo.
Ho sempre ritenuto che il
futuro dell’avancarica dovesse transitare
da un accordo C.n.d.a./Uits e in particolare la C.n.d.a. dovesse diventare il
"braccio operativo" dell'Uits in materia
d’avancarica, senza per questo perdere
la propria identità, anzi avvalorandola.
Come in tutte le cose ci
vuole tempo e l´integrazione sarà
graduale, ma credo che l´operatività della
C.n.d.a., cioè dell’associazione tecnica
e snella che può avvalersi delle aperture
politiche e sportive che la Uits ha o può
avere sia a livello nazionale che internazionale, porterà a risultati di tutto
rispetto.
Penso, per esempio, ad
una avancarica alle Olimpiadi, ma
anche ad una diffusione dell’avancarica
sul territorio nazionale, superiore e più
veloce di quanto non sia avvenuto
negli ultimi anni.
Importante che quest’accordo non sia solo di facciata, ma sia
reale e condiviso da tutti: in poche
parole che si possa mettere la parola
fine a tutte le vecchie diatribe che, è
dimostrato, non portavano da nessuna
parte.
E sull’accordo C.n.d.a./Fitav?
L´accordo con Fitav è
sicuramente positivo, nella misura in
cui non crea tensioni con Uits, questo
deve essere valutato seriamente dal
consiglio e dalla presidenza della C.n.d.a.
Se queste valutazioni
sono state fatte e se essi sono arrivati
a delle conclusioni che non mettono in
discussione il precedente accordo, allora
non vedo problemi.
Il momento non è certo dei
migliori, vista la crisi che attanaglia
i mercati ma, ragionando in
prospettiva, si potranno prevedere
per il movimento dell´avancarica
nuovi sbocchi?
Noi produttori abbiamo
un polso della situazione sicuramente
più immediato di quanto non possano
avere le associazioni: siamo noi che
verifichiamo l’interesse nei confronti
del settore e sempre noi che li
indirizziamo presso le compagnie e le
associazioni.
Non dimentichiamoci che
il neofita è "timido", che non conosce
la materia e siamo proprio noi ad
iniziarli con i corsi e con le istruzioni
alluso delle armi ad avancarica, così è
stato in queste ultime decadi, poi le
compagnie li specializzano e li fanno
crescere ulteriormente.
Tutto questo per confermare che l’interesse nei confronti
dell’avancarica continua a persistere,
anche se obiettivamente devo dire che
nel periodo di discussione C.n.d.a./Uits
si sono verificate parecchie defezioni,
senza per questo incolpare né la prima
né la seconda, è solo un dato di fatto.
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Ritiene che l’attuale legislazione italiana che regola il modo
delle armi ad avancarica sia
adeguata oppure passibile di
miglioramenti?
L’attuale legislazione può
essere ulteriormente migliorata e
sicuramente lo sarà, soprattutto se
sarà rivisto il Testo Unico di Pubblica
Sicurezza allo studio.
Evidentemente manca la
disciplina sulle armi originali e sulla loro
declassazione, che dovrà comunque
ricalcare quell’attuale delle repliche.
Nella "vecchia Europa"
l’avancarica è una realtà consolidata, mentre nuovi paesi dell’est
europeo si affacciano ora verso
questa disciplina, vedremo dei
nuovi paesi in pedana ai prossimi
appuntamenti internazionali?
Stiamo lavorando per
avere nuove "entry" nel mondo
dell’avancarica.
Forse non molti lo sanno,
ma fu proprio grazie ad un lavoro concertato tra la nostra azienda e il dottor
Dario Sarti, un amico medico e tiratore
ad avancariche residente in Polonia, se
ora anche in questo paese l’avancarica
anteriore al 1850 è stata liberalizzata.
Stessa situazione in Sudafrica, dove un
nostro interesse diretto ha
portato ad una disciplina
normativa che ha permesso
l’avancarica.
Ora
stiamo
lavorando con la Russia:
proprio in questi giorni è
stato pubblicato un inserto
sull’avancarica, in russo, di ben sedici
pagine, sull’utilizzo delle armi ad
avancarica sia dal punto di vista
sportivo che rievocativo che della
sicurezza, mentre altri paesi dell’est
hanno già iniziato un avvicinamento
spontaneo, vedi Estonia, Ungheria,
Slovacchia, Croazia, senza dimenticare
la Repubblica Ceca da anni veramente
competitiva.
Per chiudere: quale suggerimento vorrebbe dare alla C.N.D.A.
per crescere ulteriormente nei
poligoni e sui campi di tiro a volo?
La C.n.d.a. deve incrementare la promozione ed aprirsi al
grande pubblico, rendendo più facile
un avvicinamento da parte dei neofiti.
Ben vengano le gare, ma
non possiamo pensare che tutti i nuovi
utenti possano iniziare gareggiando.
La C.n.d.a. deve svolgere
maggiori attività promozionali, gare
non competitive, gare puramente ludiche
che servano a far conoscere l’avancarica
e l’uso della stessa.
Le nostre armi sono tutte
accompagnate da istruzioni e Dvd
sull’uso e la sicurezza e noi stessi
promuoviamo da molti anni corsi di
formazione, ma il vero coinvolgimento
si ottiene sul campo, anche grazie ai
suggerimenti dati dai tiratori che già
conoscono la materia.
Aprirsi significa anche
promuovere ulteriormente l’uso delle
repliche, che tutto sommato sono le
uniche a garantire il futuro dell’avancarica, con tutto il rispetto per le armi
originali, che anche io possiedo ed
apprezzo, ma che sono difficili da
trovare, particolarmente in buono
stato d’uso e tali da garantire l’utenza
durante l´utilizzo.
Intervista a Pierangelo Pedersoli
Ora la situazione potrebbe
cambiare, soprattutto quando i poligoni
si rendessero disponibili ad acquisire la
polvere nera da distribuire a quei
soggetti che, pur privi di porto d’armi,
vogliono iniziare l’attività di tiro ad
avancarica.
I poligoni oggi possono
detenere la polvere nera in dosi
preconfezionate, in forza di una circolare
ministeriale esplicativa e la C.n.d.a.
deve ricordarlo alla Uits e questo è uno
dei punti che mi ricollega all’inizio di
questa conversazione: il braccio
operativo che consiglia l’Uits per il
bene comune.
Ma anche nuove iniziative
possono e devono essere prese in
considerazione: credo che il futuro
dell’avancarica, in Italia, stia iniziando
solo adesso.
pagina 12
LARC - FAENZA
U.N.V.S. - FAENZA
T.S.N. - FAENZA
Organizzano il
3° CAMPIONATO ITALIANO U.N.V.S. 2010
di TIRO A SEGNO AVANCARICA
Faenza 17 e 18 aprile 2010
Giudice di Gara del Tsn – Faenza
Le iscrizioni al Campionato Italiano U.N.V.S. di tiro ad avancarica potranno essere
fatte via e-mail, fax o telefono e si chiuderanno il giorno MARTEDI 13 APRILE.
La gara godrà del patrocinio della C.N.D.A.
(Consociazione Nazionale Degli Archibugieri) e si
disputerà presso il poligono di tiro di Faenza in
concomitanza con la disputa del tradizionale “Trofeo
delle Ceramiche” per armi ad avancarica, all’iscrizione
specificare se si partecipa solo alla gara U.N.V.S. (U)
o ad entrambe le gare (U+CER)
Vigono i regolamenti nazionali ed internazionali C.N.D.A. e M.L.A.I.C.
I concorrenti ai fini delle classifiche per
l’assegnazione dei titoli nazionali individuali saranno
suddivisi per fasce d’età nelle seguenti categorie:
Cat. A - sino ai 40 anni Cat. B - dai 41 ai 50 anni
Cat. C - da 51 a 60 anni Cat. D - dai 61 ai 70 anni
Cat. E - dai 71 anni in poi.
Per il campionato italiano U.N.V.S. sono state
previste 3 specialità di tiro comuni ad ogni categoria
(A-B-C-D-E) senza distinzione tra armi originali o
repliche e caratteristiche tecniche, così chiamate:
Fucile ad avancarica
sulla distanza di m. 50.
Pistola ad avancarica
sulla distanza di m. 25.
Revolver ad avancarica sulla distanza di m. 25.
Prima dell’inizio delle gare è previsto controllo
delle armi e del tesseramento U.N.V.S.
La gara si disputerà con 13 colpi in 30
minuti, con lo scarto dei 3 colpi peggiori.
La quota d’iscrizione è fissata in € 15.
Saranno premiati i primi tre classificati di ogni
specialità per categoria.
Il titolo di CAMPIONE ITALIANO U.N.V.S.
di Avancarica sarà assegnato secondo l’art.5 del
Regolamento Sportivo U.N.V.S.
Alla sezione U.N.V.S. che avrà ottenuto il
miglior punteggio sommando il miglior risultato
individuale di ogni specialità sarà assegnato il titolo di
SQUADRA CAMPIONE D’ITALIA.
Eventuali altre premiazioni saranno comunicate sul momento.
Pranzo presso il poligono, nei giorni di gara,
€ 12 da prenotare all’iscrizione.
Il presidente del TSN Faenza - Nerio Bosi
CONTATTI
TSN FAENZA (Ra)
Via San Martino 47
tel. e fax 0546.30323
e-mail: [email protected]
web: tsnfaenza.altervista.org
Per informazioni:
Francesco Fabbri cell.328.8290263
INFORMAZIONI LOGISTICHE
convenzioni con il tiro a segno di Faenza
(da citare)
Agriturismo Il Laghetto del Sole
via Pittora 37 - Faenza - tel. 0546.642323
(disponibile area di sosta camper e caravan)
Alloggi Il Laghetto del Sole
Via S.Lucia 72 - Faenza - tel. 0546.642078
Pernottamento e 1a colazione
Camera singola € 35 - Camera doppia € 45
½ pensione + € 15 - cena € 15
Alloggi Fondo Riso
Via Ravegnana 124 - Faenza - tel. 349.5146946
Camera singola € 33 - Camera doppia € 50
B.&B. Residence Caterina
Via Sarna 8 - Faenza - tel. 0546.660185
Appartamenti 4 posti letto € 25 cadauno Camera
singola € 38 - Camera doppia uso singola € 43
Camera doppia € 56 - 1a colazione € 4
Hotel Cavallino (4 stelle)
Via Forlivese 185 - Faenza - tel. 0546.634411
Camera singola € 57 - Camera doppia € 80
½ pensione sing. € 76 - doppia € 108
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Bombardieri
del Polesene
Appassionati di tiro in generale,
ci s’incontrava spesso presso i campi di
tiro a segno quando, un giorno, un
collezionista ci mostrò un paio d’armi ad
avancarica e fece scoccare la scintilla.
Alcuni di noi incuriositi ed alla
ricerca di nuove emozioni nel tiro si
avvicinarono a questa particolare
specialità, e si misero subito alla ricerca
d’armi idonee per gareggiare. Le prime
armi acquistate furono cinque ENFIELD
3 fasce calibro 58 ed ottenemmo subito
buoni risultati, ora dopo tanti anni questi
fucili sono ancora in uso anche se alcuni
hanno cambiato possessore.
Molti si sono avvicinati a provare
questo tipo di tiro, alcuni ne sono rimasti
affascinati, fra questi anche alcune
ragazze, altri, invece, dopo un breve
periodo hanno abbandonato perché
l’avancarica richiede pazienza e dedizione.
Nacque così l'idea di costituire un nostro gruppo.
Il primo nome fu GRUPPO AVANCARICA ADRIA, iscritti presso
il TSN di ADRIA (RO) dove per 7 anni consecutivi, a fine giugno
organizzavamo il TROFEO DELLA SPERANZA, il cui ricavato
andava devoluto alla ricerca contro i tumori.
Poi, in seguito a divergenze con i dirigenti della
sezione, fummo costretti a traslocare ed assumemmo l’attuale
nome di BOMBARDIERI DEL POLESENE, richiamandoci alle
antiche tradizioni della Repubblica di Venezia che faceva forza
anche su gruppi autonomi d’armati che erano identificati dal
nome delle città o villaggi di provenienza.
Con il TROFEO DELLA SPERANZA e grazie a 2 soci, si
venne a conoscenza che esisteva un Campionato di Tiro ad
Avancarica, la voglia di competizione ci spinse a parteciparvi
e per non perdere tempo, conoscendo Silvio Cuman
presidente dell’APN, chiedemmo a lui come entrare nel
circuito, decidemmo così d’iscrivere tutto il gruppo all’APN, pur rimanendo
indipendenti, come compagnia, nella parte organizzativa, così e nata
un’amicizia con gli amici di Pordenone che ad oggi si è sempre più
consolidata.
Dal 1990 organizziamo trofei e manifestazioni e chi può aver
dimenticato la gara di Pasqua od i trofei ad Este e dal 2003 organizziamo
una gara di Campionato Nazionale C.N.D.A. di tiro ad Avancarica presso
il TSN di Brescia.
Molti di noi si sono fregiati d’allori in campo nazionale ed
internazionale, arricchendo la nostra bacheca di titoli italiani, europei e
mondiali, alcuni nomi di tiratori, alcuni dei quali ancora in attività con
immutata passione: Renato Gennari, Mario Benvenuti, Valerio Andriotto,
Adriana Tivelli, Fiorenzo Crepaldi, Tiziana Ferro, Maddalena Piva, Marco
Briatore, Andrea Maragon, Sante Zangirolami, Gianni Giolo, Sergio Galli,
Plinio Pozza, Carlo Arrigoni, Giuliana Casucci, Gianfranco Torriani, Renzo
Lussignoli, Rodolfo Ammirata, Franco Felisati, Marco Vaccheri.
La disponibilità e la collaborazione dei TSN di ESTE, COPPARO e
BRESCIA ci permettono di operare e di farci conoscere, ciò ci sprona a
continuare con sempre maggiore impegno per far crescere l’avancarica
e allo stesso tempo, darci l’occasione di provare sempre nuove emozioni.
Valerio Andriotto
pagina 14
Il Range officer CNDA
A cura della CNDA
Considerazioni generali
L’evoluzione del tiro ad Avancarica degli ultimi 10 anni e l’accordo con la Federazione del Tiro a
Segno Italiana (UITS) hanno reso necessario la creazione di una figura adeguatamente preparata,
aggiornata agli ultimi dettami del MLAIC e di riconosciuta esperienza, che garantisca il corretto
svolgimento delle gare di Campionato Italiano, per quanto concerne i regolamenti, la corretta
valutazione dei bersagli, la risoluzione delle contestazioni e l’omologazione dei Records a livello Italiano.
Per questi motivi la CNDA ha deciso di avviare dei corsi di formazione e aggiornamento che si
ripeteranno periodicamente, mantenendo un costante contatto con coloro che otterranno
la qualifica di Range Officer per aggiornarli circa l’evoluzione dei regolamenti MLAIC.
Eventuali aggiornamenti sulle nuove regole MLAIC, dopo il conseguimento del titolo di Range Officer,
avverranno a mezzo posta elettronica, per garantirne l’immediata segnalazione ed applicazione.
obbiettivi del Corso
Fornire tutte le necessarie competenze necessarie alla valutazione dei bersagli, gestione delle
classifiche e dei rapporti con la società organizzatrice, redazione di un rapporto circa lo
svolgimento delle attività di gara, delle contestazioni, e relative risoluzioni dei conflitti.
Requisiti
Essere tesserato CNDA costituisce requisito imprescindibile, la perdita di questo status per
qualsiasi motivo, comporta la cancellazione immediata dal ruolo di Range Officer.
La conoscenza del regolamento MLAIC/CNDA costituisce requisito fondamentale ed
imprescindibile
Dotazioni
Ogni Range Officer, una volta concluso il corso, avrà in affidamento una dotazione composta da:
1 - Visionatore di bersagli luminoso con foro passa-calibro
2 - Set calibri 300-560 mm
3 - Cono per la valutazione di colpi doppi
4 - Lastrina Edelmann per la valutazione degli spareggi
5 – Copia del Regolamento MLAIC tradotto in Italiano
6 – Copia del Regolamento CNDA ultimo aggiornamento
7 – Copia del Regolamento controllo Armi (in fase di redazione)
Il materiale in dotazione dovrà essere utilizzato esclusivamente durante lo svolgimento delle
mansioni di Range Officer, e rimane di proprietà della CNDA.
Il ruolo del Range officer
Il Range Officer viene nominato dal Direttivo CNDA e scelto fra soggetti di comprovata e
pluriennale esperienza anche in eventi Internazionali, che abbia partecipato a un corso di
preparazione e/o aggiornamento organizzato dalla CNDA.
- E’ la massima autorità della competizione e decide, in collaborazione con la Giuria nominata dalla
Società CNDA Organizzatrice, su tutte le vertenze o problematiche che potessero emergere nel
corso della manifestazione.
-Viene assegnato alle competizioni di Campionato a cura del Direttivo e l’assegnazione è
comunicata a lui stesso e alla Società Organizzatrice con un ragionevole anticipo.
-Non partecipa alla competizione cui viene assegnato
-Riceve un rimborso spese dalla CNDA per coprire le spese di vitto e alloggio sostenute nei due
giorni di missione.
-Deve conoscere alla perfezione il Regolamento Nazionale e le Norme per l’organizzazione delle gare
CNDA.
Compiti del Range officer
- Prende contatto con la Società organizzatrice subito dopo l’assegnazione
- Verifica l’organigramma della gara, eventualmente lo discute con gli organizzatori e si assicura che
sia affisso in luogo visibile da tutti
- Verifica che al Controllo Bersagli ci siano persone capaci e affidabili, che funzioni nel modo più
appropriato e che sia dotato degli strumenti adatti: tavola luminosa *, calibri del modello
approvato dalla CNDA, lastrina Edelmann per la misurazione della distanza dei colpi dal centro. Nel
pagina 15
caso ciò manchi, mette a disposizione l’equipaggiamento in suo possesso.
- Assiste ai lavori del Controllo Bersagli e collabora nel prendere le decisioni in caso di
dubbi interpretativi.
- Si assicura della presenza dei contacolpi (verification officers) che devono essere presenti sulle
linee di tiro e controllare non più di 3-4 tiratori
- Si assicura che sia stata nominata una Giuria di gara, composta da 3 persone di diverse Società
CNDA di cui viene a far parte come 4° membro
-Provvede al controllo a campione delle armi sulle linee di tiro, e alla verifica dei requisiti
di sicurezza e perizia di chi le usa.
- Può procedere alla verifica della polvere nera utilizzata prelevando un campione tra quelli
utilizzati dal tiratore in caso di dubbio circa la non corrispondenza ai requisiti imposti dal MLAIC e
dalla CNDA.
- Provvede a ricontrollare personalmente alcuni dei migliori bersagli a campione per verificare lo
standard di valutazione degli scrutinatori.
-Verifica che la classifica sia redatta sul modulo excel fornito da CNDA e che sia esposta pubblicamente in tempi ragionevoli.
- In caso di nuovo Record Italiano di specialità deve verificare con la Giuria di gara il bersaglio
e l’arma utilizzata, annotando sul bersaglio i nominativi di coloro che hanno arbitrato. Detto
bersaglio dovrà poi essere tenuto a disposizione dalla Società organizzatrice per i tempi
previsti dal regolamento CNDA.
- Assiste allo svolgimento della gara e ne annota le eventuali irregolarità
-Verifica con le schede contacolpi tutti gli spareggi da effettuare (almeno fino al 3° classificato)
e collabora in tale attività con il controllo bersagli fino a determinare la classifica Ufficiale che
verrà poi inviata dalla Società organizzatrice a CNDA appena possibile, per la pubblicazione sul
sito classifiche della CNDA.
- Al termine della gara, stende un rapporto, da inviare al Presidente e al
sullo svolgimento della gara così composto:
1.2.3.4.5.6.Un
Responsabile Sportivo,
Controllo armi
Controllo tesseramento CNDA/UITS
Svolgimento generale della gara
Funzionamento del Controllo Bersagli
Funzionamento dell’arbitraggio e segnalazione dei casi esaminati
Osservazioni generali
apposito modello è in fase di realizzazione e verrà trasmesso a breve.
Note
E’ di fondamentale importanza che il Range Officer abbia con sé la lettera di convocazione indicante
il suo ruolo e l’assegnazione all’evento.
E’ bene tenere in considerazione che anche la UITS nomina un suo Commissario e lo invia in
missione ad ogni gara di Campionato Italiano Avancarica, spesso affidandogli dei ruoli che a lui non
competono, tipo Presidente di Giuria.
In questi casi, con la dovuta fermezza e determinazione, unitamente a buon senso ed educazione,
bisogna spiegare al malcapitato che il suo ruolo è quello di verificare che la manifestazione abbia
luogo secondo le regole UITS, ma esclusivamente circa l’utilizzo delle strutture del TSN.
Tutte le altre competenze tecniche, tipo il controllo Armi, verifica bersagli, redazione ed
esposizione classifiche, risoluzione contestazioni, spettano esclusivamente al Range Officer
CNDA, alla Giuria di gara e alla Società Organizzatrice, che che sono gli unici soggetti ad avere
le competenze necessarie per ricoprire tali ruoli.
Grazie per l’attenzione
Avete dei dubbi?
È il momento delle domande
RANge oFFICeR CNDA
Andriotto valerio - Beria Alberto - Fabbri gualtiero - Ferrerio Antonio - gasbarri Mario gibbone luciano - Moro giancarlo
CoNTRolloRI BeRSAglI CNDA
Broia gianluca - Daddetta Matteo - De Paoli giorgio - Farinotti Mauro - Ferrerio Alberto
- giandinoto Pietro - Sammarco Calogero - Zanoni gianfranco
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PRELIMINARy PROGRAM
24th M.L.A.I.C. WORD CHAMPIONSHIP
AUGUST 15th 22nd, 2010
Fervença, Barcelos, PORTUGAL
Domenica 15 Agosto
Arrivo – registrazione
Controllo armi – disbrigo pratiche
Riunione delegati MLAIC
lunedì 16 Agosto
Arrivo – registrazione
Controllo armi – disbrigo pratiche
Riunione dei tecnici
Martedì 17 Agosto
Arrivo – registrazione
Controllo armi – disbrigo pratiche
Cerimonia di apertura
Mercoledì 18 Agosto
Disputa gare
Premiazioni
giovedì 19 Agosto
Disputa gare
Premiazioni
venerdì 20 Agosto
Disputa gare
Premiazioni
Sabato 21 Agosto
Disputa gare – play off di tiro a volo se necessari
Banchetto ufficiale
Cerimonia di chiusura.
pagina 18
pagina 19
il fucile
PENNSYLVANIA
di Gualtiero Fabbri
Partendo dalle sue origini dobbiamo
accennare ai fucili Jager.
Questi fucili erano armi a canna rigata
prodotte
nell’europa
centrale:
Germania, Austria, Svizzera, Tirolo,
dove in pratica vi erano gli unici che
da secoli producevano ed usavano
sistematicamente la canna rigata, fin
dal 1500, (anche se solo nel 1747 il
fisico inglese B. Robbins, fece i primi
studi balistici certi).
Erano armi non lunghe, questo
per poter essere portate agevolmente nei
boschi ed in montagna e per il tipo di caccia
per cui erano dedicati dovevano avere una
grande potenza.
Quindi sparavano un grosso calibro,
indispensabile per i grossi cinghiali, per cervi
e stambecchi, selvaggina solitamente da
colpire con tiri che, sui monti, spesso andavano
da un versante all'altro.
Agli inizi del 18° secolo, attorno al 17101720, diversi armaioli, tedeschi e svizzeri,
emigrando nel nuovo mondo si stabilirono a
LANCASTER in Pennsylvania e lì iniziarono a
produrre principalmente armi simili allo Jager.
In America, però, era cambiato
l’ambiente dove era utilizzata l’arma ed anche
le condizioni del suo utilizzo.
(continua nelle pagine successive)
pagina 20
Il grosso Jager aveva una caduta di
traiettoria molto grande sulle lunghe distanze,
che il tiratore esperto poteva calcolare ad
occhio, con la vallata di fronte, gli alberi, le
rocce, ma questi erano elementi solitamente
assenti nelle praterie, un fucile con un calibro
minore avrebbe avuto un tiro più veloce e più
teso, adatto a spazi aperti, ma per avere
potenza sufficiente doveva poter bruciare bene
tutta la polvere a disposizione, per fare questo
ci voleva una canna più lunga, almeno così si
pensava.
Inoltre nella patria d’origine il cacciatore
partiva di mattino e rincasava di sera, non
aveva molti problemi di trasporto e di munizionamento, invece nel nuovo mondo le distanze
si moltiplicavano e l’allontanamento da posti di
rifornimento poteva durare mesi.
Se all’origine le armi prodotte erano fucili
(solitamente d’alta qualità) a pietra focaia, con
canna rigata ottagonale, lunga dai 30 ai 36
pollici (76,17 cm., 91,4 cm.) in calibri che
andavano dal .60 al .75. col tempo i costruttori
adattarono le armi alle necessità ed ai materiali
reperibili nel nuovo insediamento; di qui l’uso
dell’acero, che rendeva quest’arma ancor più
singolare con la venatura del legno, (il “Tigre
stripe”), alcuni tipi presentavano la caratteristica
curvatura al calcio, avevano normalmente il
“patch box” sul lato destro, d’ottone o di ferro,
dove erano riposte le palle, gli stracci e quant’altro
fosse necessario.
pagina 21
Negli anni, il calibro prese a diminuire e
la canna ad allungarsi, al tempo della guerra
d’indipendenza americana erano armi con
calibri inferiori al .60, riducendosi nell’ottocento
al cal. 45 ed anche al cal. 40,
la canna, allungandosi, arrivò
ai 40 pollici, (101,5 cm.), da
qui appunto il termine ”LONG
RIFLE”, verso la fine del 1700
e nella prima metà dell’800
apparvero esemplari con 2 canne, generalmente
sovrapposte, questi per lo più si trovano con
meccanismo a “luminello”, pochi sono a pietra
focaia.
Uno dei grossi vantaggi nell’uso di un
calibro minore era il peso delle munizioni.
Prendiamo ad esempio un cacciatore o
esploratore che parte con scorte bastanti per sei
mesi: ora, una palla cal. 16,8 pesa 30 gr. più 7
gr. di polvere, fanno 27 colpi al chilogrammo,
calcolando 3 colpi il giorno fanno 20 kg. solo di
munizioni!
Riducendo il calibro a 12,7 sono 66 colpi
al kg. (8,5 kg. per sei mesi) con un cal. "45
(circa 11,5) sono 90 colpi al kg., (3,5 kg. in
totale), il calibro 10,2 porta a 140 le munizioni
per kg. di peso.
Un altro grosso vantaggio, nell’avere una
arma leggera, grazie anche al legno d’acero,
molto robusto ma leggero, era che essa poteva
essere usata anche dalle donne e dai ragazzi,
cosa non di poco conto per i tempi e i luoghi.
La lunghezza delle canne, come il calibro
era assolutamente soggettiva, essendo le armi
costruite una ad una su commissione.
(continua nelle pagina successiva)
Per tutte le altre news
classifiche e varie
collegati al sito
www.cnda.it
pagina 22
Queste armi della Pennsyilvania non
avevano nomi particolari ed erano chiamati
“PLAIN RIFLE” oppure “COMMON RIFLE”, come
anche ”LONG RIFLE”. erano molto precisi, e in
mani di tiratori esperti facevano tiri eccezionali:
In un libro di F. Cooper, l'eroe
di turno colpisce, con il suo rifle, la
testa di un chiodo piantato in un
albero a 100 yards (91 m.), conficcandolo dentro per una profondità
di 5 cm. e dopo pochi secondi ribatte
il colpo centrando il foro provocato
dal chiodo, senza toccare il legno!
Senza fare commenti, basta
piantare un chiodo in un albero a
90 m., pago da bere a chi riesce
solo a vederlo.
Comunque era precisissimo, la gara
classica consisteva nello sparare al filo di
un'ascia posta in verticale a 50 yards (46 m.)
con due cartoncini ai lati, la palla tagliandosi
doveva produrre nelle carte 2 fori simmetrici,
un tipo di gara che si faceva nelle fiere era il
tiro al tacchino, si sparava ad una distanza di
65 m. alla testa del tacchino
sporgente dalla gabbia e sempre
in movimento.
Questi erano tiri di precisione con l'arma caricata a
dovere e con dosi esatte, tiri che
nell’uso pratico, in ogni modo,
consentivano l'abbattimento di
un cervo colpendolo al collo o
nella regione cardiaca sui 250
m., si colpiva una volpe a 150 m., un procione
od un opossum a 100 m., uno scoiattolo a 50
m., infine un orso o un uomo a 300-400 m.
Continua sul prossimo numero
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pagina 23
4° gara di tiro alla
scopa della Befana
L’Avancarica Ravennate ha voluto iniziare bene anche il 2010 e per fare questo è stata organizzata
la quarta gara “a livello Nazionale” di tiro alla scopa della “vecchia signora” La Befana...
Purtroppo l’abbondante nevicata di sabato 5 gennaio 2010 non ha influito positivamente sulla partecipazione alla gara da parte delle Compagnie Romagnole; solamente Luciano Mancini della Compagnia
di Sant’Arcangelo ha sfidato il maltempo e si è presentato al poligono nel pomeriggio di domenica.
La giornata è stata piacevole, anche se appena arrivati, i soci presenti hanno dovuto spalare la neve
per creare il passaggio di accesso al poligono di PGC. Ivo Angelini è stato esonerato dal lavoro per evidente
inefficienza fisica (che ha spudoratamente accentuato) poiché affetto
da zoppia dovuta a una fantomatica caduta rimediata in dicembre. Non
è dato da sapere se questo esonero ha contribuito a mantenergli la
mano più ferma degli agguerritissimi avversari e fargli battere il record
in precedenza in possesso di Battista Ravaglia.
La classifica finale è stata la seguente:
1° Angelini Ivo 33’’
vince una scopa in oro (forse)
2° Nanetti Marco 2’ e 12’’
vince una scopa in argento.
3° Ravaglia Battista 3’ e 56’’
vince una scopa in argento.
4° Cortini Dario 4’ e 22’’
5° Mancini Luciano 7’ e 25’’
8° Calderoni Claudio 11’ e 14’’
1° Ranieri Angelo con carabina
vince una scopa in argento.
Strocchi Fulvio e Romanini Paolo hanno colpito la scopa molte
volte ma senza spezzarla. I commenti a tale proposito si sono sprecati,
alla fine è prevalsa l'opinione che entrambi potevano avere le palle
difettose. Il vincitore di 2 edizioni del tiro alla scopa della Befana ha
diritto come da regolamento ad essere premiato con una scopa d’oro.
“La Befana”...
Come tutti sapete, il consiglio dell’Avancarica
Ravennate è stato rinnovato (potrete trovare i nominativi
sul nostro sito www.avancaricaravennate.it).
Ebbene al momento della premiazione, non
essendo ancora disponibile la scopetta d’oro, il tema di
discussione tra Presidente e Tesoriere dell’Avancarica
Ravennate è stato su come “dorare “ la scopa……… con
la porporina!!!
Dopo la consegna delle “scopette” d’argento ai
vincitori, si è passati all’estrazione per sorteggio tra
tutti i partecipanti di premi messi a disposizione dagli
sponsor. Romanini non avrà rotto il manico, però si è
preso la bicicletta offerta da Marco Nanetti. Cortini e
Strocchi 2 autoradio offerte dalla ditta Auto e Auto,
mentre a Calderoni e Ravaglia sono toccati 2 IPod
offerti sempre dallo splendido Nanetti.
...le scope...
L’ Avancarica Ravennate ringrazia tutti i
partecipanti, tiratori e sponsor.
Un ringraziamento particolare va rivolto
a Barbara Mancini, che ha svolto la mansione di
segretaria e di cronometrista permettendo così
lo svolgimento più snello e corretto della gara.
Ci auguriamo che in un prossimo futuro
Barbara entri a fare parte dell'AR come tiratrice.
Altre notizie sull’attività e sulle gare
programmate per il corrente anno dalla
Avancarica Ravennate, possono essere trovate
sul sito Web dell’associazione, visitando il quale
ci si potrà anche iscrivere alla mailing list e alle
pagine delle news.
Il Nonno
...gli irriducibili
pagina 24
DITE LA V
STRA
la v o ce a ll ’a v a n ca ri ca
Lettera alla redazione
Voglio con queste mie poche righe esprimere il disagio di tutti i tiratori
dell’Italia meridionale rispetto alle modalità con cui è stato organizzato il
calendario delle gare del campionato 2009/2010.
Infatti, 2 sole gare sono state previste e Napoli ed hanno rappresentato
le uniche 2 occasioni per i tiratori del sud per poter partecipare al
campionato italiano senza doversi spostare in altre sedi più “vicine” di
Roma e Lucca completando così il numero delle gare previste per essere
classificati.
Negli anni scorsi, al contrario, erano state previste gare anche ad Eboli
e nel caso del campionato UITS, anche a Corato, rendendo così più facile la
partecipazione di noi appassionati del sud.
Pur riconoscendo che la maggioranza di tiratori d’avancarica risiede al
centro nord e che forse non tutti i presidenti di sezione di TSN si rendono
disponibili all’organizzazione di gare ad avancarica, non posso non sotto
lineare come, perdurando questo stato di cose anche nel campionato a
venire, la già esigua pattuglia d’appassionati provenienti dal sud tenderà
fatalmente ad assottigliarsi.
Preciso che queste note non sono assolutamente dettate da spirito
polemico ma nascono dalla comune passione per il tiro ad avancarica e dalla
certezza del recepimento della problematica appena esposta.
Cordialità,
Giovanni Moro - Napoli
Risponde il presidente della CNDA, Giovanni Gentile:
Caro Moro, leggo con piacere quanto da te segnalato e speravo che qualcuno mi
facesse questa domanda.
Come ben sai quest’anno il campionato è gestito congiuntamente da C.N.D.A. e
UITS.
Nell’incontro con Obrist è stato sancito che i poligoni venivano segnalati
dall’UITS e che la C.N.D.A. avrebbe scelto quelli su cui era possibile sviluppare gare
di avancarica grazie alla presenza di una compagnia C.N.D.A.
Nella stesura del campionato, avvenuta in novembre a Bologna, io proposi una
gara a Roma, ma non fu accettata da Finokki, giustificando il fatto che a Roma si era
già svolta una gara nella seconda metà del 2009.
Ho telefonato personalmente e più volte ad Eboli, ma la gara non è stato
possibile organizzarla per problemi del TSN.
Del resto, come da te evidenziato, le compagnie attive e presenti al sud sono
purtroppo poche.
Questo dovrebbe spronarvi alla nascita di nuove realtà per la divulgazione
dell’avancarica, siamo comunque attenti ad ogni suggerimento o proposta che
giunga dai nostri tesserati ai quali non verrà certo a mancare l’appoggio della
C.N.D.A., ribadendo la nostra ferma intenzione di non penalizzare le compagnie del
Sud.
Quando il calendario veniva fatto dalla sola C.N.D.A., si teneva conto di quanto
da te segnalato (il vice presidente vive e spara al TSN di Napoli!).
Purtroppo questo è uno delle negatività dell’accordo tanto voluto anche dai
dirigenti napoletani.
Giovanni Gentile
pagina 26
Una grande
offerta firmata
Chiappa firearms
Chiappa Firearms ha creato un kit dedicato agli appassionati ed anche a coloro che si avvicinano per
la prima volta al mondo dell’avancarica. Un bellissimo set contenente una pistola Chiappa Firearms,
modello Le Page o Kentucky, e tutta l’attrezzatura necessaria: dovete solo aggiungere la polvere nera, e
siete pronti per sparare!
A differenza di tanti set preconfezionati, il nostro Set Deluxe comprende esclusivamente accessori
di alta qualità, prodotti artigianalmente e selezionati da Chiappa Firearms grazie alla vasta esperienza nel
settore.
Il cliente finale gode di diversi vantaggi: un eccellente valore di acquisto, un imballo compatto e
comodo per il trasporto, la sicurezza di una selezione di accessori di alta qualità.
Il kit Chiappa Firearms è ideale per coloro che si avvicinano allo sport dell’avancarica mettendo a
loro disposizione tutto l’occorrente per iniziare, ma è perfetta anche per i collezionisti, in quanto è
completa di tutto il materiale per pulizia e manutenzione, e può essere una bellissima idea regalo.
Si tratta di risultati estremamente gratificanti, specialmente se si considera che alle trentasei
affermazioni ufficiali bisogna aggiungere cinque tiratori classificatisi al quarto posto, otto al quinto posto e
otto al sesto posto.
Volgendo l’attenzione sulle armi impiegate dai vari tiratori si nota la presenza dei modelli storici di
Casa Pedersoli. La pistola Le Page a pietra, il Bristle Morges e il Tryon Creedmoor si sono aggiudicati tre
medaglie ciascuno, il fucile Mortimer, nelle diverse configurazioni, e il Württembergischen ne hanno
conquistato sette ciascuno, i moschetti a pietra focaia An IX, Charleville e Springfield 1795 sette
medaglie, i fucili Gibbs e Jäger due, e una ciascuna è stata assegnata alle pistole Le Page a percussione e
Kuchenreuter, al revolver Remington e al fucile Alamo a pietra.
Tre nuovi record individuali (Miquelet, Lamarmora e Lorenzoni) e tre nelle specialità a squadre
(Halikko, Enfield e Magenta) completano il soddisfacente quadro delle prestazioni delle armi Pedersoli in
terra di Spagna.
Dopo tali risultati la Davide Pedersoli rivolge il proprio ringraziamento a tutti i tiratori che hanno
mostrato fiducia verso un prodotto di consolidata qualità e augura loro di potere percorrere ancora una
strada colma di successi.
Kentucky
pagina 27
le Page
Il set include accessori per un valore di circa 140 € inseriti in una speciale valigetta sagomata:
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bacchetta con pomello in
legno e salvabocca
1
portastracci
1
puntale ottone
1
cavastracci
1
estrattore palle
3
spazzoline
1
chiave luminello
1
portacapsule lineare
1
dosatore 0-150 gr
13 tubetti dosatori
25 palle tonde .454
25 straccetti pulizia 0,25mm
25 pezzuole
1
scatola capsule
1
spingipalla
1
bottiglietta olio
1
bottiglietta solvente
3
luminelli
Il kit è disponibile per tutte le versioni di pistole Le Page e Kentucky, ad un prezzo veramente
conveniente.
Il prezzo per il kit inclusivo di IvA è per le Page silver € 479
le Page Black & Brass € 449, Kentucky € 399.
pagina 28
COMPRO...
VENDO...
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pagina 29
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pagina 30
La pistola Boutet 1er
Empire di Pedersoli
Una pistola da tiro in cui spicca l’eleganza che, tra la fine del Settecento e
l’inizio dell’Ottocento, ha contraddistinto lo stile di uno fra i più rinomati
armaioli francesi.
(a cura dell’ufficio stampa Davide Pedersoli)
Nicolas-Noël Boutet (1761-1833) fu indubbiamente uno dei più famosi o, come lo ha
definito qualche storico, il più grande fra gli armaioli francesi. Dalla fine del 1798 venne
nominato anche direttore della Manifattura d’Armi di Versailles. Nel suo atelier venivano
realizzate armi che spaziavano da quelle con linee semplici ed essenziali a quelle
sontuosamente decorate per importanti doni di rappresentanza. Boutet ha prodotto fucili da
caccia, pistole da tasca, da tiro e da duello, pistole da ufficiale e carabine militari come la
famosa carabina di Versailles modello An XII. Si trattava, ovviamente, di armi ancora con
il sistema a pietra focaia, anche se si conoscono esemplari firmati del maestro e poi
trasformati a percussione. Il nome Boutet era famoso in tutta Europa per la perfezione
tecnica e per l’ineguagliabile senso artistico che l’armaiolo riusciva a riversare su ogni sua
creazione, caratteristiche sottolineate perfino da Napoleone Bonaparte con soventi e
lusinghieri apprezzamenti.
la versione standard
Lo stile di Boutet è stato riproposto dalla Davide Pedersoli con la pistola Boutet 1er
Empire, un’arma con canna calibro .45 ad anima liscia, lunga 255 mm e brunita colore
marrone e specificamente dedicata ai tiratori. La
cartella dell’acciarino presenta una incisione periferica
a cordolo e, su due righe, la scritta MANUF RE/a
Versaillles; incise anche la testa della vite del cane
e quella della vite della martellina con un semplice
motivo lineare e radiale. L’acciarino, finito con
brunitura colore tartaruga, è fissato tramite due viti
il cui ingresso è protetto da due rondelle sagomate
in acciaio.
La canna, scodolabile, è agganciata alla codetta tramite
rampone di culatta, mentre due asole rettangolari,
contornate
dalle tradizionali piastrine a profilo ovale fissate con una
coppia viti ciascuna, ospitano le due chiavette per
il fissaggio al calcio. Gli organi di mira sono costituiti da una tacca di mira con visuale a V, dotata di
vite per la regolazione in altezza, e da un mirino a
testa di bambola avvitato su base inserita sulla
canna tramite incastro a coda di rondine.
La corposa e robusta calciatura è caratterizzata dall’impugnatura piegata
quasi ad angolo
retto, come era
c o n s u e t u d i n e L’elegante acciarino presenta il rullino antifrizione
nelle armi Boutet nel braccio superiore della molla della martellina. Lo
e, in seguito, in scatto è servito da stecher alla francese con vite di
molte pistole da regolazione posta dietro il grilletto.
duello e da tiro di tutta Europa. Due efficaci pannelli
zigrinati laterali permettono una presa salda e sicura.
Sulla parte inferiore dell’impugnatura è inserita una
coccia di ottone a due ordini. La bacchetta di caricamento
è completata da un calcatoio in corno tornito.
Sono già molti i tiratori impegnati nella specialità
Come in uno dei tanti esemplari creati Cominazzo che hanno mostrato grande interesse a
da Boutet, la cartella presenta la scritta quest’arma apprezzandone, grazie anche alla meccanica
MANUF
RE
/a Versaillles.
pagina 31
dell’acciarino e allo scatto servito da grilletto con stecher alla francese,
le ottime prestazioni sulle
linee di tiro.
Sui fianchi dell’impugnatura sono
ricavati due pannelli zigrinati,
mentre la base è completata da
una coccia di ottone a due ordini.
la versione
commemorativa
L’allestimento standard
della pistola Boutet 1 er
Empire segue, dopo un
anno circa, la realizzazione
dell’esemplare commemorativo inserito nel progetto
“Dieci anni di collezione”:
una pregevole versione
che ha subito riscosso il I fori che ospitano le viti di fissaggio dell’acciarino
consenso dei collezionisti e sono protetti da rondelle sagomate.
degli appassionati più esigenti e di cui sono disponibili ancora pochi
esemplari numerati.
Sulla canna è incisa la scritta colore oro Boutet Directeur Artiste e vi è incassato, nella
zona di culatta, un piccolo scudetto in argento con il marchio Pedersoli. Alla base
dell’impugnatura è fissata una elaborata coccia, realizzata con
il metodo della fusione a cera persa, che riproduce la “Testa di
Medusa” di chiara scuola
Boutet.
La finitura dell’acciarino
è quella bianca, con il
classico colore acciaio,
mentre l’arco esterno e
il codolo anteriore del
paragrilletto, anch’esso
colore acciaio, presentano delle incisioni.
Questa versione commemorativa, prodotta
La versione commemorativa della pistola Boutet
Particolare del vivo di volata e del in tiratura limitata, a Empire.
calcatoio, in corno tornito, della richiesta può essere
bacchetta di caricamento.
completata da un cofanetto, a essa dedicato, con rivestimento
interno in tessuto e coperchio con pannello di vetro.
Scheda Tecnica
Fabbrica
Modello
Tipo
Calibro
Canna
Congegni di
puntamento
Congegni di
sicurezza
Materiali
Finitura
Finitura versione
commemorativa
lunghezza totale
Peso
Prezzo
Davide Pedersoli & C., via Artigiani 57, 25063 Gardone Val Trompia
Boutet 1er Empire
pistola ad avancarica con sistema di accensione a pietra focaia
.45
lunga 255 mm, ad anima liscia; 270 mm nella versione commemorativa
tacca di mira regolabile in altezza e mirino a testa di bambola avvitato su
base inserita sulla canna tramite incastro a coda di rondine
posizione di mezza monta del cane
canna, acciarino e fornimenti in acciaio; coccia in ottone, calciatura in legno
di noce; calcatoio in corno
canna con brunitura marrone; acciarino brunito colore tartaruga;
calcio lucidato a olio
canna con brunitura marrone e, sulla faccia superiore, scritta colore oro
Boutet Directeur Artiste e, incassato nella zona di culatta, uno scudetto
in argento con il marchio Pedersoli; l’acciarino nel colore bianco
e coccia argentata con la Testa di Medusa, realizzata con
fusione a cera persa; calcio lucidato a olio
410 mm; 425 mm la versione commemorativa
1,300 chilogrammi; 1,400 kg la versione commemorativa
899,00 Euro; 959,00 Euro la versione commemorativa
1er
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N°1 - 2010