pagina 2 C.N.D.A. Assemblea generale Parma 29 marzo 1020 Cari amici, stimati Presidenti Anche quest’anno ci siamo riuniti a Parma per ascoltare la consueta relazione del Presidente ma sopratutto per confrontarci sulle tematiche vitali per il proseguimento dell’attività dell’associazione. Sia per me sia per il Consiglio Direttivo questa riunione riveste un ruolo di vitale importanza per i contenuti che da essa derivano atti a migliorare la gestione della nostra consociazione. Lasciatemi ringraziare pubblicamente i miei consiglieri, il nuovo responsabile della rivista “Avancarica Magazine” e i membri della commissione paritetica CNDAUITS per il supporto datomi durante l’anno, e quanti altri hanno sostenuto il mio lavoro. Senza di loro la CNDA non esisterebbe. Abbiamo appena ascoltato la relazione del tesoriere, il cui lavoro è stato avallato dai revisori dei conti, e credo si possa dare atto che il lavoro svolto sia di soddisfazione reciproca. Nasce così la “giacca verde”, figura di direttore di gara nelle competizioni ad avancarica, affiancato dal “responsabile per il controllo bersagli”. Queste figure sono diventate operative dalla ripresa del campionato a Lucca e a esse vanno in primo luogo il mio ringraziamento e l’augurio di un lavoro proficuo per tutta la comunità perché da esse deriva il buon andamento di una gara e quindi il buon nome della nostra consociazione in ambito sportivo. Il primo corso per coprire i ruoli è già stato tenuto, ma v’invito a iscrivere i vostri tesserati in modo tale da poterne organizzare degli altri. Il mio invito è rivolto soprattutto alle compagnie del sud in quanto, pagare una trasferta a un direttore di gara proveniente dal nord è molto dispendioso per le casse della nostra associazione. La strada è ancora lunga, perché ritengo necessaria nelle competizioni anche la presenza di un esperto conoscitore di armi per affidare a questo ultimo il controllo armi, ma, chissà se entro il periodo del mandato da voi affidatomi lo scorso anno, riuscirò a vincere anche quest’altra scommessa. Passo ad affrontare i punti salienti del passato 2009. Dopo l’accordo tra CNDA e UITS, molte sono state Il campionato comune è ripartito tra luci e le novità poste sul piatto. ombre. In base all’accordo firmato, l’UITS ha presentato l’elenco dei poligoni atti a disputare gare ad avancarica, e In primo luogo, e di questo sono molto contento, la CNDA ha scelto in base alla presenza di compagnie è tornato il sorriso sui volti di tutti i partecipanti al presenti e che si rendessero garanti dell’organizzazione. campionato italiano. Anche i dissidenti sono rientrati. Ed è Sin dalle prime battute si sono riscontrate grosse giusto che, alla stregua del “figliol prodigo”, ritornassero nei difficoltà perché la segreteria generale UITS inviava ranghi. Forse hanno capito che la vera avancarica è solo con presso i poligoni “giacche rosse” con incarichi non CNDA e chi vuole imitarla, non può che partorire aborti. conformi agli accordi presi tra i due presidenti, ma Sicuramente posso considerare positiva anche la finalmente a Torino ho potuto riscontrare che tal errore necessità di creare nuove figure ufficiali all’interno della era stato corretto, che i delegati dell’unione recavano con CNDA. sé lettera d’incarico riportante i reali accordi presi tra me e il presidente Obrist, che non tutti erano arroganti, e che finalmente nelle gare si respirava aria di sana competizione sportiva. Per chi volesse inviare materiale da pubblicare (articoli, foto, disegni, ecc...) può scrivere, telefonare oppure inviare una e-mail alla redazione: Avancarica Magazine c/o X.mas srl - Viale della Lirica 61 48100 Ravenna cell. 328.8290263 fax 0544.271417 e-mail: [email protected] Diversa invece la situazione sul versante FITAV. Dopo aver stilato e firmato il primo accordo con il presidente Rossi, mi sono incontrato con il presidente la Commissione Tecnica Nazionale, con il quale ho avuto il pagina 3 piacere di scambiare alcune idee in ambito organizzativo /gestionale. Riportato in commissione, l’argomento, è stato decretato che, fermo restante l’accordo firmato da me e dal presidente Rossi, la CNDA aveva il compito di certificare i campi di avancarica che nascessero all’interno dei campi Fitav sparsi sul territorio nazionale. Credo che questo sia il frutto della stima che la CNDA ha acquisito e dimostra nei rapporti con chi si relaziona. Se lo scorso anno, a consuntivo, ha riscontrato un calo di prestazioni rispetto al 2008, è lecito sperare, nel 2010, in un’inversione di tendenza. L’ovvio fattore a favore di questa tesi è la chiusura del contenzioso con UITS e lo svolgimento di un campionato unico oltre ad un preteso e sperato allontanamento della crisi economica che ha ridotto di molto le capacità economiche di tutte le famiglie italiane, e in un periodo di crisi, voi m’insegnate, le prime cose che sono tagliate sono quelle cose dichiarate futili per definizione. E’ anche da ribadire che una CNDA non impegnata in una guerra di posizione per la sopravvivenza, potrà a sua volta dedicarsi a tale attività così trascurata negli ultimi anni. Già questo è tangibile in quanto, per la divulgazione del nostro sport, saremo presenti per la prima volta in assoluto con stand personale all’EXA 2010 che si terrà come di consueto a Brescia in data 10-11-12 aprile. Altra manifestazione cui parteciperemo sarà il GAME FIRE a Tarquinia (Viterbo) In data 4-5-6 giugno, dove daremo la possibilità a chi non l’ha mai fatto di maneggiare repliche e di sparare alcuni colpi sperando che il profumo della polvere nera inebri altri appassionati del tiro in modo tale che si avvicinino al nostro mondo rimpinguandone le fila. ne apprezzano i contenuti. Il nuovo responsabile è un volto noto dell’avancarica, Francesco Fabbri, amico e socio dell’Archibugio, società di cui sono onorato essere presidente, organizzatore occulto al mio fianco di Parma 2007, responsabile dei rapporti con i media durante la manifestazione e che sicuramente porterà delle novità ed al quale faccio i miei migliori auguri di un buon lavoro. Ma la soddisfazione più grossa dello scorso anno, è stata la consegna dell’assegno al rappresentante della Protezione Civile di Parma, frutto del controvalore economico delle medaglie vinte al campionato italiano donate dai tiratori per la ricostruzione di un impianto per il gioco del rugby di una località colpita dal disastroso terremoto. Qualcuno aveva male interpretato la mia richiesta di poligono a scopo umanitario, ma credo che questa sia stata la più bella risposta a chi dubitava dello scopo della richiesta. Come potete costatare di carne al fuoco ne ho messa tanta, ma da solo non riesco a portare avanti nulla. Ho bisogno del vostro aiuto. Se vogliamo crescere lo sforzo deve essere di tutti. Ho già prenotato camere sia a Brescia sia a Tarquinia, e attendo solo i nomi pronti a darci una mano. Sono già partite le iscrizioni per il Campionato del Mondo in Portogallo; le linee guida sono già state divulgate, l’organizzazione mette a disposizione un autobus gran turismo a costo zero sia per la trasferta sia per il bisogno in loco e un albergo convenzionato a prezzi interessanti per chi ne volesse usufruire che sarà base della CNDA. E’ doveroso un ringraziamento particolare a Valerio Andriotto e a Giancarlo Moro per il tempo da essi dedicato alla consueta trasferta. E’ mio pensiero costante porre la CNDA in un gradino superiore rispetto alle federazioni che hanno grossi bilanci da gestire, presidenti da retribuire, consiglieri da gettonare e personale da gratificare. Noi viviamo sul volontariato, il presidente non percepisce nulla, i consiglieri altrettanto; noi siamo gruppo di appassionati, ma con un grande cuore, e questo dobbiamo dimostrarlo e divulgarlo. Le gare in calendario sono tante, ma ritengo doveroso inserire al più presto la “Gara delle Gare”, quella della solidarietà. Il ricavato sarà versato a un ente bisognoso o per un avvenimento della portata dell’Aquila, con la speranza di trovare almeno un presidente di TSN che ci metta a disposizione la struttura a titolo gratuito, e dove i partecipanti riceveranno in premio la stima di Come avete potuto notare abbiamo ripreso la qualcuno che probabilmente non incontreranno mai. pubblicazione di “Avancarica Magazine”, sospesa per capire Il presidente C.N.D.A. se c’era interesse o meno. Ho potuto costatare che a Giovanni Gentile differenza di pochi non interessati, molti sono coloro che COMUNICAZIONI URGENTI dall’Assemblea Generale dei soci CNDA STATO DI MOROSITA’ Verificata perdurante morosità di alcuni soci nei confronti della CNDA, l’assemblea generale, con voto unanime, delibera di considerarne “sub judice” i punteggi individuali e conseguentemente anche di squadra, sin’ora conseguiti nelle gare di campionato. A risoluzione della morosità i punteggi torneranno a far classifica a pieno titolo, in difetto saranno cancellati definitivamente. Tale risoluzione si applica sin d’ora per chi ha ricevuto la raccomandata RR e non vi ha ottemperato entro i canonici trenta giorni e per coloro che nel prossimo campionato non risponderanno al medesimo sollecito. CONTROLLO MUNIZIONI E CARICHE L’assemblea generale, con voto unanime, delibera di consentire ai tiratori in pedana di predisporre esclusivamente le cariche o le munizioni necessarie per la gara in atto. La rimanente attrezzatura dovrà essere lasciata nel consueto contenitore personale e per accedervi dovrà esserne richiesta l’autorizzazione al giudice di gara presente. pagina 4 ARMI ANTICHe, MIlITARI e CIvIlI ARMI DA ColleZIoNe eX oRDINANZA DeCoRAZIoNI oggeTTISTICA MIlITARe Si effettuano valutazioni gratuite, da parte di esperti a domicilio ed eventuali acquisti e/o permute gARANTIAMo lA MASSIMA RISeRvATeZZA Per tutte le altre news, classifiche e varie collegati al sito www.cnda.it Record di Manuele Castegnaro Con la gara del 13 e 14 febbraio a Lucca è ripartito, dopo la sosta invernale, il campionato italiano d’avancarica CNDA/UITS e la “prima” stagionale è stata bagnata da un nuovo record italiano. Il tiratore della compagnia Avancarica Veneta, Manuele Castegnaro, ha stabilito il nuovo primato italiano nella specialità HIZADAI (R) con punti 98/100, il precedente record di 95/100 fu realizzato da Alberto Ardesi a Lonigo nel 1999. pagina 5 Con il patrocinio del C.N.D.A. Consociazione Nazionale Degli Archibugieri LARC – FAENZA L’archibugio organizzano il 1° Trofeo A.D.A. “Alpen-Danau-Adria” o al pi at te llo Ga ra in te rn az io na le di tir ca ri ca co n ar m i an tic he ad av an on al i. ri se rv at a a sq ua dr e na zi Poligono di tiro di Faenza 13, 14 e 15 Maggio 2010 za (Ra) Via San Martino 47 - Faen rappresentative nazionali Con la partecipazione delle lica Ceca, di Austria, Baviera, Repubb . Olanda, Svizzera ed Italia Specialità: lli. R sulla distanza di 50 piatte Lorenzoni O/R e Manton O/ Fabbri 328.8290263 o sc ce an Fr : ni io az rm fo in Per Il Presidente della C.N.D.A. Giovanni Gentile pagina 6 NATALE A.R.T.A. Per evitare il solito detto: "Vincono sempre gli stessi", abbiamo organizzato una gara dove, oltre alla bravura dei tiratori fondamentale fosse la “dea bendata”. La manifestazione si è svolta in due giorni, il sabato gara di pistola e la domenica gara di fucile. Al termine della gara di pistola è stata stilata una classifica di 50 tiratori, la classifica è stata poi divisa a metà ed a sorteggio, è stato abbinato un tiratore dei primi 25 con uno dei secondi 25, e così via fino alla formazione di 25 coppie. La domenica si è svolta la gara di fucile con le stesse modalità e la somma dei punti ottenuti (pistola + fucile) da ciascuna coppia ha generato la classifica definitiva. Le prime 10 coppie sono state premiate con prodotti enogastronomici di tema natalizio, i primi tiratori assoluti di pistola e fucile sono stati premiati con coppe ed altri articoli offerti dal TSN Roma L'ultima coppia ha ricevuto in premio due mozzarelle “moscie” (chi vuol capire...). Domenica, al termine delle gare, è iniziato il pranzo conviviale e mentre i commensali gustavano la "Amatriciana" cucinata dal celeberrimo chef "Maxim" è stata effettuata una riffa con in palio un fucile High Wall a cartuccia metallica cal. 45/70 ed un gustoso prosciutto, tra le gentili dame convenute sono stati estratti buoni per l’acquisto di libri. Tutti i tiratori che hanno partecipato alla manifestazione hanno ricevuto prodotti enogastronomici. Ringraziamo, doverosamente, il dottor Carlo Mantegazza, Presidente del TSN Roma, per la gentile ospitalità e ringraziamo anche il sig. Giuseppe Passa del TSN Roma, nostro angelo custode. Antonio Valeri Per tutte le altre news, classifiche e varie collegati al sito www.cnda.it pagina 7 NATALE A.R.T.A. pagina 8 San Valentino YY 2010 Y S. Valentino... a tavola Ormai è diventato un appuntamento fisso, se dici “Forlì” pensi al Trofeo di San Valentino, e di conseguenza al mitico “Ristorante Alfio” e la gara passa subito in secondo piano, stessa sorte tocca alla classifica, l’importante è ritrovarsi “con i piedi sotto la tavola” come suole dirsi da quelle parti. Per un San Valentino che si rispetti non può mancare un cuore grande e questo cuore è sicuramente rappresentato dalle tre moschettiere, Tiziana, Rosanna e Ilva. Un grazie per la loro preziosa opera. L’Ufficio Stampa C.N.D.A. Problemi di digestione YY Y Ilva, Tiziana, Rosanna. pagina 9 Intervista a Pierangelo Pedersoli di Francesco Fabbri Come spesso avviene e non solo nel mondo dello sport, basta un nome od una sigla per identificare un evento oppure una disciplina Nel nostro caso se si dice "Pedersoli" la mente corre automaticamente al mondo dell’avancarica e della polvere nera. E chi meglio dello stesso Pierangelo Pedersoli, titolare dell’omonima azienda di Gardone Val Trompia. Può raccontarci come ci si sente con questo "marchio di fabbrica" cucito addosso Identificare un’attività sportiva con un nome in particolare non può che essere un motivo d’orgoglio. Significa che in questi anni abbiamo lavorato bene cercando di creare prodotti per tutte le specialità di tiro, per le attività venatorie e per le rievocazioni storiche. C’è riconosciuto che la crescita dell´avancarica in Italia e nel mondo è anche merito nostro, ma questo comporta una nostra maggiore responsabilità nei confronti dell’utenza che, affidandosi alla nostra azienda, esige una collaborazione ed un’approfondita preparazione nello specifico settore. Tutto ciò ci obbliga ad incrementare le nostre conoscenze tecnologiche, storiche, oplologiche e balistiche, sempre attenti ai suggerimenti che provengono dall’utenza sempre più qualificata. Come, quando e dove è nata la dinastia dei costruttori d’armi Pedersoli? Nasce a Gardone Val Trompia nel 1957, grazie ad una intuizione di mio papà Davide, allora dipendente Beretta, addetto alla produzione di calibri di controllo e di sera, a casa, progettista di nuove armi ed artigiano al banco. Nel 1956 progetta un nuovo fucile sovrapposto, di cui riceverà il brevetto ufficiale nel 1960; la caratteristica del brevetto riguarda il funzionamento e in particolare le batterie con percussioni parallele. Il fucile ha canne demiblock con ottime chiusure e percussioni parallele, veloce e affidabile: nel breve periodo diventa uno dei fucili più importanti, soprattutto nel settore artigianale, esportato in U.S.A., Francia, Australia, si fa conoscere anche in Italia, acquisendo una buona reputazione tra i cacciatori. (continua nelle pagine successive) Intervista a Pierangelo Pedersoli pagina 10 Costruiremo sovrapposti fino alla fine anni settanta, dal 1959 iniziamo anche la produzione d’armi ad avancarica, che già a metà anni settanta prende il sopravvento su quella delle armi moderne. Ritengo molto importante l´esperienza acquisita dalla produzione di fucili sovrapposti e doppiette tipo Holland & Holland, perché, trasferita alle riproduzioni, ci ha dato l´opportunità di produrre armi storiche che contenevano le caratteristiche estetiche e d’affidabilità che le armi moderne richiedono. Senza una nostra giusta conoscenza della tecnica sulle armi, sarebbe stato difficile capire tutte le esigenze dei tiratori che nel frattempo aumentavano e richiedevano armi sempre più sofisticate e competitive. Non solo: la necessaria conoscenza della balistica ci ha permesso di dimensionare la nuova produzione in funzione delle specialità di tiro che stavano nascendo. In questo, un grande aiuto arrivò anche da alcuni tiratori e oplologi con cui avevamo un contatto costante. Non posso non ricordare: Enrico Tettamanti, Antonio Grossi, Crescenzio Proli ed altri amici che hanno significato molto nella crescita culturale e tecnica della nostra azienda. Pierangelo Pedersoli è stato uno dei principali sostenitori di un accordo tra C.N.D.A. e UITS, un suo commento su quest’accordo. Ho sempre ritenuto che il futuro dell’avancarica dovesse transitare da un accordo C.n.d.a./Uits e in particolare la C.n.d.a. dovesse diventare il "braccio operativo" dell'Uits in materia d’avancarica, senza per questo perdere la propria identità, anzi avvalorandola. Come in tutte le cose ci vuole tempo e l´integrazione sarà graduale, ma credo che l´operatività della C.n.d.a., cioè dell’associazione tecnica e snella che può avvalersi delle aperture politiche e sportive che la Uits ha o può avere sia a livello nazionale che internazionale, porterà a risultati di tutto rispetto. Penso, per esempio, ad una avancarica alle Olimpiadi, ma anche ad una diffusione dell’avancarica sul territorio nazionale, superiore e più veloce di quanto non sia avvenuto negli ultimi anni. Importante che quest’accordo non sia solo di facciata, ma sia reale e condiviso da tutti: in poche parole che si possa mettere la parola fine a tutte le vecchie diatribe che, è dimostrato, non portavano da nessuna parte. E sull’accordo C.n.d.a./Fitav? L´accordo con Fitav è sicuramente positivo, nella misura in cui non crea tensioni con Uits, questo deve essere valutato seriamente dal consiglio e dalla presidenza della C.n.d.a. Se queste valutazioni sono state fatte e se essi sono arrivati a delle conclusioni che non mettono in discussione il precedente accordo, allora non vedo problemi. Il momento non è certo dei migliori, vista la crisi che attanaglia i mercati ma, ragionando in prospettiva, si potranno prevedere per il movimento dell´avancarica nuovi sbocchi? Noi produttori abbiamo un polso della situazione sicuramente più immediato di quanto non possano avere le associazioni: siamo noi che verifichiamo l’interesse nei confronti del settore e sempre noi che li indirizziamo presso le compagnie e le associazioni. Non dimentichiamoci che il neofita è "timido", che non conosce la materia e siamo proprio noi ad iniziarli con i corsi e con le istruzioni alluso delle armi ad avancarica, così è stato in queste ultime decadi, poi le compagnie li specializzano e li fanno crescere ulteriormente. Tutto questo per confermare che l’interesse nei confronti dell’avancarica continua a persistere, anche se obiettivamente devo dire che nel periodo di discussione C.n.d.a./Uits si sono verificate parecchie defezioni, senza per questo incolpare né la prima né la seconda, è solo un dato di fatto. pagina 11 Ritiene che l’attuale legislazione italiana che regola il modo delle armi ad avancarica sia adeguata oppure passibile di miglioramenti? L’attuale legislazione può essere ulteriormente migliorata e sicuramente lo sarà, soprattutto se sarà rivisto il Testo Unico di Pubblica Sicurezza allo studio. Evidentemente manca la disciplina sulle armi originali e sulla loro declassazione, che dovrà comunque ricalcare quell’attuale delle repliche. Nella "vecchia Europa" l’avancarica è una realtà consolidata, mentre nuovi paesi dell’est europeo si affacciano ora verso questa disciplina, vedremo dei nuovi paesi in pedana ai prossimi appuntamenti internazionali? Stiamo lavorando per avere nuove "entry" nel mondo dell’avancarica. Forse non molti lo sanno, ma fu proprio grazie ad un lavoro concertato tra la nostra azienda e il dottor Dario Sarti, un amico medico e tiratore ad avancariche residente in Polonia, se ora anche in questo paese l’avancarica anteriore al 1850 è stata liberalizzata. Stessa situazione in Sudafrica, dove un nostro interesse diretto ha portato ad una disciplina normativa che ha permesso l’avancarica. Ora stiamo lavorando con la Russia: proprio in questi giorni è stato pubblicato un inserto sull’avancarica, in russo, di ben sedici pagine, sull’utilizzo delle armi ad avancarica sia dal punto di vista sportivo che rievocativo che della sicurezza, mentre altri paesi dell’est hanno già iniziato un avvicinamento spontaneo, vedi Estonia, Ungheria, Slovacchia, Croazia, senza dimenticare la Repubblica Ceca da anni veramente competitiva. Per chiudere: quale suggerimento vorrebbe dare alla C.N.D.A. per crescere ulteriormente nei poligoni e sui campi di tiro a volo? La C.n.d.a. deve incrementare la promozione ed aprirsi al grande pubblico, rendendo più facile un avvicinamento da parte dei neofiti. Ben vengano le gare, ma non possiamo pensare che tutti i nuovi utenti possano iniziare gareggiando. La C.n.d.a. deve svolgere maggiori attività promozionali, gare non competitive, gare puramente ludiche che servano a far conoscere l’avancarica e l’uso della stessa. Le nostre armi sono tutte accompagnate da istruzioni e Dvd sull’uso e la sicurezza e noi stessi promuoviamo da molti anni corsi di formazione, ma il vero coinvolgimento si ottiene sul campo, anche grazie ai suggerimenti dati dai tiratori che già conoscono la materia. Aprirsi significa anche promuovere ulteriormente l’uso delle repliche, che tutto sommato sono le uniche a garantire il futuro dell’avancarica, con tutto il rispetto per le armi originali, che anche io possiedo ed apprezzo, ma che sono difficili da trovare, particolarmente in buono stato d’uso e tali da garantire l’utenza durante l´utilizzo. Intervista a Pierangelo Pedersoli Ora la situazione potrebbe cambiare, soprattutto quando i poligoni si rendessero disponibili ad acquisire la polvere nera da distribuire a quei soggetti che, pur privi di porto d’armi, vogliono iniziare l’attività di tiro ad avancarica. I poligoni oggi possono detenere la polvere nera in dosi preconfezionate, in forza di una circolare ministeriale esplicativa e la C.n.d.a. deve ricordarlo alla Uits e questo è uno dei punti che mi ricollega all’inizio di questa conversazione: il braccio operativo che consiglia l’Uits per il bene comune. Ma anche nuove iniziative possono e devono essere prese in considerazione: credo che il futuro dell’avancarica, in Italia, stia iniziando solo adesso. pagina 12 LARC - FAENZA U.N.V.S. - FAENZA T.S.N. - FAENZA Organizzano il 3° CAMPIONATO ITALIANO U.N.V.S. 2010 di TIRO A SEGNO AVANCARICA Faenza 17 e 18 aprile 2010 Giudice di Gara del Tsn – Faenza Le iscrizioni al Campionato Italiano U.N.V.S. di tiro ad avancarica potranno essere fatte via e-mail, fax o telefono e si chiuderanno il giorno MARTEDI 13 APRILE. La gara godrà del patrocinio della C.N.D.A. (Consociazione Nazionale Degli Archibugieri) e si disputerà presso il poligono di tiro di Faenza in concomitanza con la disputa del tradizionale “Trofeo delle Ceramiche” per armi ad avancarica, all’iscrizione specificare se si partecipa solo alla gara U.N.V.S. (U) o ad entrambe le gare (U+CER) Vigono i regolamenti nazionali ed internazionali C.N.D.A. e M.L.A.I.C. I concorrenti ai fini delle classifiche per l’assegnazione dei titoli nazionali individuali saranno suddivisi per fasce d’età nelle seguenti categorie: Cat. A - sino ai 40 anni Cat. B - dai 41 ai 50 anni Cat. C - da 51 a 60 anni Cat. D - dai 61 ai 70 anni Cat. E - dai 71 anni in poi. Per il campionato italiano U.N.V.S. sono state previste 3 specialità di tiro comuni ad ogni categoria (A-B-C-D-E) senza distinzione tra armi originali o repliche e caratteristiche tecniche, così chiamate: Fucile ad avancarica sulla distanza di m. 50. Pistola ad avancarica sulla distanza di m. 25. Revolver ad avancarica sulla distanza di m. 25. Prima dell’inizio delle gare è previsto controllo delle armi e del tesseramento U.N.V.S. La gara si disputerà con 13 colpi in 30 minuti, con lo scarto dei 3 colpi peggiori. La quota d’iscrizione è fissata in € 15. Saranno premiati i primi tre classificati di ogni specialità per categoria. Il titolo di CAMPIONE ITALIANO U.N.V.S. di Avancarica sarà assegnato secondo l’art.5 del Regolamento Sportivo U.N.V.S. Alla sezione U.N.V.S. che avrà ottenuto il miglior punteggio sommando il miglior risultato individuale di ogni specialità sarà assegnato il titolo di SQUADRA CAMPIONE D’ITALIA. Eventuali altre premiazioni saranno comunicate sul momento. Pranzo presso il poligono, nei giorni di gara, € 12 da prenotare all’iscrizione. Il presidente del TSN Faenza - Nerio Bosi CONTATTI TSN FAENZA (Ra) Via San Martino 47 tel. e fax 0546.30323 e-mail: [email protected] web: tsnfaenza.altervista.org Per informazioni: Francesco Fabbri cell.328.8290263 INFORMAZIONI LOGISTICHE convenzioni con il tiro a segno di Faenza (da citare) Agriturismo Il Laghetto del Sole via Pittora 37 - Faenza - tel. 0546.642323 (disponibile area di sosta camper e caravan) Alloggi Il Laghetto del Sole Via S.Lucia 72 - Faenza - tel. 0546.642078 Pernottamento e 1a colazione Camera singola € 35 - Camera doppia € 45 ½ pensione + € 15 - cena € 15 Alloggi Fondo Riso Via Ravegnana 124 - Faenza - tel. 349.5146946 Camera singola € 33 - Camera doppia € 50 B.&B. Residence Caterina Via Sarna 8 - Faenza - tel. 0546.660185 Appartamenti 4 posti letto € 25 cadauno Camera singola € 38 - Camera doppia uso singola € 43 Camera doppia € 56 - 1a colazione € 4 Hotel Cavallino (4 stelle) Via Forlivese 185 - Faenza - tel. 0546.634411 Camera singola € 57 - Camera doppia € 80 ½ pensione sing. € 76 - doppia € 108 pagina 13 Bombardieri del Polesene Appassionati di tiro in generale, ci s’incontrava spesso presso i campi di tiro a segno quando, un giorno, un collezionista ci mostrò un paio d’armi ad avancarica e fece scoccare la scintilla. Alcuni di noi incuriositi ed alla ricerca di nuove emozioni nel tiro si avvicinarono a questa particolare specialità, e si misero subito alla ricerca d’armi idonee per gareggiare. Le prime armi acquistate furono cinque ENFIELD 3 fasce calibro 58 ed ottenemmo subito buoni risultati, ora dopo tanti anni questi fucili sono ancora in uso anche se alcuni hanno cambiato possessore. Molti si sono avvicinati a provare questo tipo di tiro, alcuni ne sono rimasti affascinati, fra questi anche alcune ragazze, altri, invece, dopo un breve periodo hanno abbandonato perché l’avancarica richiede pazienza e dedizione. Nacque così l'idea di costituire un nostro gruppo. Il primo nome fu GRUPPO AVANCARICA ADRIA, iscritti presso il TSN di ADRIA (RO) dove per 7 anni consecutivi, a fine giugno organizzavamo il TROFEO DELLA SPERANZA, il cui ricavato andava devoluto alla ricerca contro i tumori. Poi, in seguito a divergenze con i dirigenti della sezione, fummo costretti a traslocare ed assumemmo l’attuale nome di BOMBARDIERI DEL POLESENE, richiamandoci alle antiche tradizioni della Repubblica di Venezia che faceva forza anche su gruppi autonomi d’armati che erano identificati dal nome delle città o villaggi di provenienza. Con il TROFEO DELLA SPERANZA e grazie a 2 soci, si venne a conoscenza che esisteva un Campionato di Tiro ad Avancarica, la voglia di competizione ci spinse a parteciparvi e per non perdere tempo, conoscendo Silvio Cuman presidente dell’APN, chiedemmo a lui come entrare nel circuito, decidemmo così d’iscrivere tutto il gruppo all’APN, pur rimanendo indipendenti, come compagnia, nella parte organizzativa, così e nata un’amicizia con gli amici di Pordenone che ad oggi si è sempre più consolidata. Dal 1990 organizziamo trofei e manifestazioni e chi può aver dimenticato la gara di Pasqua od i trofei ad Este e dal 2003 organizziamo una gara di Campionato Nazionale C.N.D.A. di tiro ad Avancarica presso il TSN di Brescia. Molti di noi si sono fregiati d’allori in campo nazionale ed internazionale, arricchendo la nostra bacheca di titoli italiani, europei e mondiali, alcuni nomi di tiratori, alcuni dei quali ancora in attività con immutata passione: Renato Gennari, Mario Benvenuti, Valerio Andriotto, Adriana Tivelli, Fiorenzo Crepaldi, Tiziana Ferro, Maddalena Piva, Marco Briatore, Andrea Maragon, Sante Zangirolami, Gianni Giolo, Sergio Galli, Plinio Pozza, Carlo Arrigoni, Giuliana Casucci, Gianfranco Torriani, Renzo Lussignoli, Rodolfo Ammirata, Franco Felisati, Marco Vaccheri. La disponibilità e la collaborazione dei TSN di ESTE, COPPARO e BRESCIA ci permettono di operare e di farci conoscere, ciò ci sprona a continuare con sempre maggiore impegno per far crescere l’avancarica e allo stesso tempo, darci l’occasione di provare sempre nuove emozioni. Valerio Andriotto pagina 14 Il Range officer CNDA A cura della CNDA Considerazioni generali L’evoluzione del tiro ad Avancarica degli ultimi 10 anni e l’accordo con la Federazione del Tiro a Segno Italiana (UITS) hanno reso necessario la creazione di una figura adeguatamente preparata, aggiornata agli ultimi dettami del MLAIC e di riconosciuta esperienza, che garantisca il corretto svolgimento delle gare di Campionato Italiano, per quanto concerne i regolamenti, la corretta valutazione dei bersagli, la risoluzione delle contestazioni e l’omologazione dei Records a livello Italiano. Per questi motivi la CNDA ha deciso di avviare dei corsi di formazione e aggiornamento che si ripeteranno periodicamente, mantenendo un costante contatto con coloro che otterranno la qualifica di Range Officer per aggiornarli circa l’evoluzione dei regolamenti MLAIC. Eventuali aggiornamenti sulle nuove regole MLAIC, dopo il conseguimento del titolo di Range Officer, avverranno a mezzo posta elettronica, per garantirne l’immediata segnalazione ed applicazione. obbiettivi del Corso Fornire tutte le necessarie competenze necessarie alla valutazione dei bersagli, gestione delle classifiche e dei rapporti con la società organizzatrice, redazione di un rapporto circa lo svolgimento delle attività di gara, delle contestazioni, e relative risoluzioni dei conflitti. Requisiti Essere tesserato CNDA costituisce requisito imprescindibile, la perdita di questo status per qualsiasi motivo, comporta la cancellazione immediata dal ruolo di Range Officer. La conoscenza del regolamento MLAIC/CNDA costituisce requisito fondamentale ed imprescindibile Dotazioni Ogni Range Officer, una volta concluso il corso, avrà in affidamento una dotazione composta da: 1 - Visionatore di bersagli luminoso con foro passa-calibro 2 - Set calibri 300-560 mm 3 - Cono per la valutazione di colpi doppi 4 - Lastrina Edelmann per la valutazione degli spareggi 5 – Copia del Regolamento MLAIC tradotto in Italiano 6 – Copia del Regolamento CNDA ultimo aggiornamento 7 – Copia del Regolamento controllo Armi (in fase di redazione) Il materiale in dotazione dovrà essere utilizzato esclusivamente durante lo svolgimento delle mansioni di Range Officer, e rimane di proprietà della CNDA. Il ruolo del Range officer Il Range Officer viene nominato dal Direttivo CNDA e scelto fra soggetti di comprovata e pluriennale esperienza anche in eventi Internazionali, che abbia partecipato a un corso di preparazione e/o aggiornamento organizzato dalla CNDA. - E’ la massima autorità della competizione e decide, in collaborazione con la Giuria nominata dalla Società CNDA Organizzatrice, su tutte le vertenze o problematiche che potessero emergere nel corso della manifestazione. -Viene assegnato alle competizioni di Campionato a cura del Direttivo e l’assegnazione è comunicata a lui stesso e alla Società Organizzatrice con un ragionevole anticipo. -Non partecipa alla competizione cui viene assegnato -Riceve un rimborso spese dalla CNDA per coprire le spese di vitto e alloggio sostenute nei due giorni di missione. -Deve conoscere alla perfezione il Regolamento Nazionale e le Norme per l’organizzazione delle gare CNDA. Compiti del Range officer - Prende contatto con la Società organizzatrice subito dopo l’assegnazione - Verifica l’organigramma della gara, eventualmente lo discute con gli organizzatori e si assicura che sia affisso in luogo visibile da tutti - Verifica che al Controllo Bersagli ci siano persone capaci e affidabili, che funzioni nel modo più appropriato e che sia dotato degli strumenti adatti: tavola luminosa *, calibri del modello approvato dalla CNDA, lastrina Edelmann per la misurazione della distanza dei colpi dal centro. Nel pagina 15 caso ciò manchi, mette a disposizione l’equipaggiamento in suo possesso. - Assiste ai lavori del Controllo Bersagli e collabora nel prendere le decisioni in caso di dubbi interpretativi. - Si assicura della presenza dei contacolpi (verification officers) che devono essere presenti sulle linee di tiro e controllare non più di 3-4 tiratori - Si assicura che sia stata nominata una Giuria di gara, composta da 3 persone di diverse Società CNDA di cui viene a far parte come 4° membro -Provvede al controllo a campione delle armi sulle linee di tiro, e alla verifica dei requisiti di sicurezza e perizia di chi le usa. - Può procedere alla verifica della polvere nera utilizzata prelevando un campione tra quelli utilizzati dal tiratore in caso di dubbio circa la non corrispondenza ai requisiti imposti dal MLAIC e dalla CNDA. - Provvede a ricontrollare personalmente alcuni dei migliori bersagli a campione per verificare lo standard di valutazione degli scrutinatori. -Verifica che la classifica sia redatta sul modulo excel fornito da CNDA e che sia esposta pubblicamente in tempi ragionevoli. - In caso di nuovo Record Italiano di specialità deve verificare con la Giuria di gara il bersaglio e l’arma utilizzata, annotando sul bersaglio i nominativi di coloro che hanno arbitrato. Detto bersaglio dovrà poi essere tenuto a disposizione dalla Società organizzatrice per i tempi previsti dal regolamento CNDA. - Assiste allo svolgimento della gara e ne annota le eventuali irregolarità -Verifica con le schede contacolpi tutti gli spareggi da effettuare (almeno fino al 3° classificato) e collabora in tale attività con il controllo bersagli fino a determinare la classifica Ufficiale che verrà poi inviata dalla Società organizzatrice a CNDA appena possibile, per la pubblicazione sul sito classifiche della CNDA. - Al termine della gara, stende un rapporto, da inviare al Presidente e al sullo svolgimento della gara così composto: 1.2.3.4.5.6.Un Responsabile Sportivo, Controllo armi Controllo tesseramento CNDA/UITS Svolgimento generale della gara Funzionamento del Controllo Bersagli Funzionamento dell’arbitraggio e segnalazione dei casi esaminati Osservazioni generali apposito modello è in fase di realizzazione e verrà trasmesso a breve. Note E’ di fondamentale importanza che il Range Officer abbia con sé la lettera di convocazione indicante il suo ruolo e l’assegnazione all’evento. E’ bene tenere in considerazione che anche la UITS nomina un suo Commissario e lo invia in missione ad ogni gara di Campionato Italiano Avancarica, spesso affidandogli dei ruoli che a lui non competono, tipo Presidente di Giuria. In questi casi, con la dovuta fermezza e determinazione, unitamente a buon senso ed educazione, bisogna spiegare al malcapitato che il suo ruolo è quello di verificare che la manifestazione abbia luogo secondo le regole UITS, ma esclusivamente circa l’utilizzo delle strutture del TSN. Tutte le altre competenze tecniche, tipo il controllo Armi, verifica bersagli, redazione ed esposizione classifiche, risoluzione contestazioni, spettano esclusivamente al Range Officer CNDA, alla Giuria di gara e alla Società Organizzatrice, che che sono gli unici soggetti ad avere le competenze necessarie per ricoprire tali ruoli. Grazie per l’attenzione Avete dei dubbi? È il momento delle domande RANge oFFICeR CNDA Andriotto valerio - Beria Alberto - Fabbri gualtiero - Ferrerio Antonio - gasbarri Mario gibbone luciano - Moro giancarlo CoNTRolloRI BeRSAglI CNDA Broia gianluca - Daddetta Matteo - De Paoli giorgio - Farinotti Mauro - Ferrerio Alberto - giandinoto Pietro - Sammarco Calogero - Zanoni gianfranco pagina 16 pagina 17 PRELIMINARy PROGRAM 24th M.L.A.I.C. WORD CHAMPIONSHIP AUGUST 15th 22nd, 2010 Fervença, Barcelos, PORTUGAL Domenica 15 Agosto Arrivo – registrazione Controllo armi – disbrigo pratiche Riunione delegati MLAIC lunedì 16 Agosto Arrivo – registrazione Controllo armi – disbrigo pratiche Riunione dei tecnici Martedì 17 Agosto Arrivo – registrazione Controllo armi – disbrigo pratiche Cerimonia di apertura Mercoledì 18 Agosto Disputa gare Premiazioni giovedì 19 Agosto Disputa gare Premiazioni venerdì 20 Agosto Disputa gare Premiazioni Sabato 21 Agosto Disputa gare – play off di tiro a volo se necessari Banchetto ufficiale Cerimonia di chiusura. pagina 18 pagina 19 il fucile PENNSYLVANIA di Gualtiero Fabbri Partendo dalle sue origini dobbiamo accennare ai fucili Jager. Questi fucili erano armi a canna rigata prodotte nell’europa centrale: Germania, Austria, Svizzera, Tirolo, dove in pratica vi erano gli unici che da secoli producevano ed usavano sistematicamente la canna rigata, fin dal 1500, (anche se solo nel 1747 il fisico inglese B. Robbins, fece i primi studi balistici certi). Erano armi non lunghe, questo per poter essere portate agevolmente nei boschi ed in montagna e per il tipo di caccia per cui erano dedicati dovevano avere una grande potenza. Quindi sparavano un grosso calibro, indispensabile per i grossi cinghiali, per cervi e stambecchi, selvaggina solitamente da colpire con tiri che, sui monti, spesso andavano da un versante all'altro. Agli inizi del 18° secolo, attorno al 17101720, diversi armaioli, tedeschi e svizzeri, emigrando nel nuovo mondo si stabilirono a LANCASTER in Pennsylvania e lì iniziarono a produrre principalmente armi simili allo Jager. In America, però, era cambiato l’ambiente dove era utilizzata l’arma ed anche le condizioni del suo utilizzo. (continua nelle pagine successive) pagina 20 Il grosso Jager aveva una caduta di traiettoria molto grande sulle lunghe distanze, che il tiratore esperto poteva calcolare ad occhio, con la vallata di fronte, gli alberi, le rocce, ma questi erano elementi solitamente assenti nelle praterie, un fucile con un calibro minore avrebbe avuto un tiro più veloce e più teso, adatto a spazi aperti, ma per avere potenza sufficiente doveva poter bruciare bene tutta la polvere a disposizione, per fare questo ci voleva una canna più lunga, almeno così si pensava. Inoltre nella patria d’origine il cacciatore partiva di mattino e rincasava di sera, non aveva molti problemi di trasporto e di munizionamento, invece nel nuovo mondo le distanze si moltiplicavano e l’allontanamento da posti di rifornimento poteva durare mesi. Se all’origine le armi prodotte erano fucili (solitamente d’alta qualità) a pietra focaia, con canna rigata ottagonale, lunga dai 30 ai 36 pollici (76,17 cm., 91,4 cm.) in calibri che andavano dal .60 al .75. col tempo i costruttori adattarono le armi alle necessità ed ai materiali reperibili nel nuovo insediamento; di qui l’uso dell’acero, che rendeva quest’arma ancor più singolare con la venatura del legno, (il “Tigre stripe”), alcuni tipi presentavano la caratteristica curvatura al calcio, avevano normalmente il “patch box” sul lato destro, d’ottone o di ferro, dove erano riposte le palle, gli stracci e quant’altro fosse necessario. pagina 21 Negli anni, il calibro prese a diminuire e la canna ad allungarsi, al tempo della guerra d’indipendenza americana erano armi con calibri inferiori al .60, riducendosi nell’ottocento al cal. 45 ed anche al cal. 40, la canna, allungandosi, arrivò ai 40 pollici, (101,5 cm.), da qui appunto il termine ”LONG RIFLE”, verso la fine del 1700 e nella prima metà dell’800 apparvero esemplari con 2 canne, generalmente sovrapposte, questi per lo più si trovano con meccanismo a “luminello”, pochi sono a pietra focaia. Uno dei grossi vantaggi nell’uso di un calibro minore era il peso delle munizioni. Prendiamo ad esempio un cacciatore o esploratore che parte con scorte bastanti per sei mesi: ora, una palla cal. 16,8 pesa 30 gr. più 7 gr. di polvere, fanno 27 colpi al chilogrammo, calcolando 3 colpi il giorno fanno 20 kg. solo di munizioni! Riducendo il calibro a 12,7 sono 66 colpi al kg. (8,5 kg. per sei mesi) con un cal. "45 (circa 11,5) sono 90 colpi al kg., (3,5 kg. in totale), il calibro 10,2 porta a 140 le munizioni per kg. di peso. Un altro grosso vantaggio, nell’avere una arma leggera, grazie anche al legno d’acero, molto robusto ma leggero, era che essa poteva essere usata anche dalle donne e dai ragazzi, cosa non di poco conto per i tempi e i luoghi. La lunghezza delle canne, come il calibro era assolutamente soggettiva, essendo le armi costruite una ad una su commissione. (continua nelle pagina successiva) Per tutte le altre news classifiche e varie collegati al sito www.cnda.it pagina 22 Queste armi della Pennsyilvania non avevano nomi particolari ed erano chiamati “PLAIN RIFLE” oppure “COMMON RIFLE”, come anche ”LONG RIFLE”. erano molto precisi, e in mani di tiratori esperti facevano tiri eccezionali: In un libro di F. Cooper, l'eroe di turno colpisce, con il suo rifle, la testa di un chiodo piantato in un albero a 100 yards (91 m.), conficcandolo dentro per una profondità di 5 cm. e dopo pochi secondi ribatte il colpo centrando il foro provocato dal chiodo, senza toccare il legno! Senza fare commenti, basta piantare un chiodo in un albero a 90 m., pago da bere a chi riesce solo a vederlo. Comunque era precisissimo, la gara classica consisteva nello sparare al filo di un'ascia posta in verticale a 50 yards (46 m.) con due cartoncini ai lati, la palla tagliandosi doveva produrre nelle carte 2 fori simmetrici, un tipo di gara che si faceva nelle fiere era il tiro al tacchino, si sparava ad una distanza di 65 m. alla testa del tacchino sporgente dalla gabbia e sempre in movimento. Questi erano tiri di precisione con l'arma caricata a dovere e con dosi esatte, tiri che nell’uso pratico, in ogni modo, consentivano l'abbattimento di un cervo colpendolo al collo o nella regione cardiaca sui 250 m., si colpiva una volpe a 150 m., un procione od un opossum a 100 m., uno scoiattolo a 50 m., infine un orso o un uomo a 300-400 m. Continua sul prossimo numero Inserisci il tuo annuncio gratuito su Avancarica Magazine fax 0544.271417 e-mail: [email protected] Ve n d i ... c e r c h i ... scambi? pagina 23 4° gara di tiro alla scopa della Befana L’Avancarica Ravennate ha voluto iniziare bene anche il 2010 e per fare questo è stata organizzata la quarta gara “a livello Nazionale” di tiro alla scopa della “vecchia signora” La Befana... Purtroppo l’abbondante nevicata di sabato 5 gennaio 2010 non ha influito positivamente sulla partecipazione alla gara da parte delle Compagnie Romagnole; solamente Luciano Mancini della Compagnia di Sant’Arcangelo ha sfidato il maltempo e si è presentato al poligono nel pomeriggio di domenica. La giornata è stata piacevole, anche se appena arrivati, i soci presenti hanno dovuto spalare la neve per creare il passaggio di accesso al poligono di PGC. Ivo Angelini è stato esonerato dal lavoro per evidente inefficienza fisica (che ha spudoratamente accentuato) poiché affetto da zoppia dovuta a una fantomatica caduta rimediata in dicembre. Non è dato da sapere se questo esonero ha contribuito a mantenergli la mano più ferma degli agguerritissimi avversari e fargli battere il record in precedenza in possesso di Battista Ravaglia. La classifica finale è stata la seguente: 1° Angelini Ivo 33’’ vince una scopa in oro (forse) 2° Nanetti Marco 2’ e 12’’ vince una scopa in argento. 3° Ravaglia Battista 3’ e 56’’ vince una scopa in argento. 4° Cortini Dario 4’ e 22’’ 5° Mancini Luciano 7’ e 25’’ 8° Calderoni Claudio 11’ e 14’’ 1° Ranieri Angelo con carabina vince una scopa in argento. Strocchi Fulvio e Romanini Paolo hanno colpito la scopa molte volte ma senza spezzarla. I commenti a tale proposito si sono sprecati, alla fine è prevalsa l'opinione che entrambi potevano avere le palle difettose. Il vincitore di 2 edizioni del tiro alla scopa della Befana ha diritto come da regolamento ad essere premiato con una scopa d’oro. “La Befana”... Come tutti sapete, il consiglio dell’Avancarica Ravennate è stato rinnovato (potrete trovare i nominativi sul nostro sito www.avancaricaravennate.it). Ebbene al momento della premiazione, non essendo ancora disponibile la scopetta d’oro, il tema di discussione tra Presidente e Tesoriere dell’Avancarica Ravennate è stato su come “dorare “ la scopa……… con la porporina!!! Dopo la consegna delle “scopette” d’argento ai vincitori, si è passati all’estrazione per sorteggio tra tutti i partecipanti di premi messi a disposizione dagli sponsor. Romanini non avrà rotto il manico, però si è preso la bicicletta offerta da Marco Nanetti. Cortini e Strocchi 2 autoradio offerte dalla ditta Auto e Auto, mentre a Calderoni e Ravaglia sono toccati 2 IPod offerti sempre dallo splendido Nanetti. ...le scope... L’ Avancarica Ravennate ringrazia tutti i partecipanti, tiratori e sponsor. Un ringraziamento particolare va rivolto a Barbara Mancini, che ha svolto la mansione di segretaria e di cronometrista permettendo così lo svolgimento più snello e corretto della gara. Ci auguriamo che in un prossimo futuro Barbara entri a fare parte dell'AR come tiratrice. Altre notizie sull’attività e sulle gare programmate per il corrente anno dalla Avancarica Ravennate, possono essere trovate sul sito Web dell’associazione, visitando il quale ci si potrà anche iscrivere alla mailing list e alle pagine delle news. Il Nonno ...gli irriducibili pagina 24 DITE LA V STRA la v o ce a ll ’a v a n ca ri ca Lettera alla redazione Voglio con queste mie poche righe esprimere il disagio di tutti i tiratori dell’Italia meridionale rispetto alle modalità con cui è stato organizzato il calendario delle gare del campionato 2009/2010. Infatti, 2 sole gare sono state previste e Napoli ed hanno rappresentato le uniche 2 occasioni per i tiratori del sud per poter partecipare al campionato italiano senza doversi spostare in altre sedi più “vicine” di Roma e Lucca completando così il numero delle gare previste per essere classificati. Negli anni scorsi, al contrario, erano state previste gare anche ad Eboli e nel caso del campionato UITS, anche a Corato, rendendo così più facile la partecipazione di noi appassionati del sud. Pur riconoscendo che la maggioranza di tiratori d’avancarica risiede al centro nord e che forse non tutti i presidenti di sezione di TSN si rendono disponibili all’organizzazione di gare ad avancarica, non posso non sotto lineare come, perdurando questo stato di cose anche nel campionato a venire, la già esigua pattuglia d’appassionati provenienti dal sud tenderà fatalmente ad assottigliarsi. Preciso che queste note non sono assolutamente dettate da spirito polemico ma nascono dalla comune passione per il tiro ad avancarica e dalla certezza del recepimento della problematica appena esposta. Cordialità, Giovanni Moro - Napoli Risponde il presidente della CNDA, Giovanni Gentile: Caro Moro, leggo con piacere quanto da te segnalato e speravo che qualcuno mi facesse questa domanda. Come ben sai quest’anno il campionato è gestito congiuntamente da C.N.D.A. e UITS. Nell’incontro con Obrist è stato sancito che i poligoni venivano segnalati dall’UITS e che la C.N.D.A. avrebbe scelto quelli su cui era possibile sviluppare gare di avancarica grazie alla presenza di una compagnia C.N.D.A. Nella stesura del campionato, avvenuta in novembre a Bologna, io proposi una gara a Roma, ma non fu accettata da Finokki, giustificando il fatto che a Roma si era già svolta una gara nella seconda metà del 2009. Ho telefonato personalmente e più volte ad Eboli, ma la gara non è stato possibile organizzarla per problemi del TSN. Del resto, come da te evidenziato, le compagnie attive e presenti al sud sono purtroppo poche. Questo dovrebbe spronarvi alla nascita di nuove realtà per la divulgazione dell’avancarica, siamo comunque attenti ad ogni suggerimento o proposta che giunga dai nostri tesserati ai quali non verrà certo a mancare l’appoggio della C.N.D.A., ribadendo la nostra ferma intenzione di non penalizzare le compagnie del Sud. Quando il calendario veniva fatto dalla sola C.N.D.A., si teneva conto di quanto da te segnalato (il vice presidente vive e spara al TSN di Napoli!). Purtroppo questo è uno delle negatività dell’accordo tanto voluto anche dai dirigenti napoletani. Giovanni Gentile pagina 26 Una grande offerta firmata Chiappa firearms Chiappa Firearms ha creato un kit dedicato agli appassionati ed anche a coloro che si avvicinano per la prima volta al mondo dell’avancarica. Un bellissimo set contenente una pistola Chiappa Firearms, modello Le Page o Kentucky, e tutta l’attrezzatura necessaria: dovete solo aggiungere la polvere nera, e siete pronti per sparare! A differenza di tanti set preconfezionati, il nostro Set Deluxe comprende esclusivamente accessori di alta qualità, prodotti artigianalmente e selezionati da Chiappa Firearms grazie alla vasta esperienza nel settore. Il cliente finale gode di diversi vantaggi: un eccellente valore di acquisto, un imballo compatto e comodo per il trasporto, la sicurezza di una selezione di accessori di alta qualità. Il kit Chiappa Firearms è ideale per coloro che si avvicinano allo sport dell’avancarica mettendo a loro disposizione tutto l’occorrente per iniziare, ma è perfetta anche per i collezionisti, in quanto è completa di tutto il materiale per pulizia e manutenzione, e può essere una bellissima idea regalo. Si tratta di risultati estremamente gratificanti, specialmente se si considera che alle trentasei affermazioni ufficiali bisogna aggiungere cinque tiratori classificatisi al quarto posto, otto al quinto posto e otto al sesto posto. Volgendo l’attenzione sulle armi impiegate dai vari tiratori si nota la presenza dei modelli storici di Casa Pedersoli. La pistola Le Page a pietra, il Bristle Morges e il Tryon Creedmoor si sono aggiudicati tre medaglie ciascuno, il fucile Mortimer, nelle diverse configurazioni, e il Württembergischen ne hanno conquistato sette ciascuno, i moschetti a pietra focaia An IX, Charleville e Springfield 1795 sette medaglie, i fucili Gibbs e Jäger due, e una ciascuna è stata assegnata alle pistole Le Page a percussione e Kuchenreuter, al revolver Remington e al fucile Alamo a pietra. Tre nuovi record individuali (Miquelet, Lamarmora e Lorenzoni) e tre nelle specialità a squadre (Halikko, Enfield e Magenta) completano il soddisfacente quadro delle prestazioni delle armi Pedersoli in terra di Spagna. Dopo tali risultati la Davide Pedersoli rivolge il proprio ringraziamento a tutti i tiratori che hanno mostrato fiducia verso un prodotto di consolidata qualità e augura loro di potere percorrere ancora una strada colma di successi. Kentucky pagina 27 le Page Il set include accessori per un valore di circa 140 € inseriti in una speciale valigetta sagomata: 1 bacchetta con pomello in legno e salvabocca 1 portastracci 1 puntale ottone 1 cavastracci 1 estrattore palle 3 spazzoline 1 chiave luminello 1 portacapsule lineare 1 dosatore 0-150 gr 13 tubetti dosatori 25 palle tonde .454 25 straccetti pulizia 0,25mm 25 pezzuole 1 scatola capsule 1 spingipalla 1 bottiglietta olio 1 bottiglietta solvente 3 luminelli Il kit è disponibile per tutte le versioni di pistole Le Page e Kentucky, ad un prezzo veramente conveniente. Il prezzo per il kit inclusivo di IvA è per le Page silver € 479 le Page Black & Brass € 449, Kentucky € 399. pagina 28 COMPRO... VENDO... FUCILI e CARABINE Raro moschetto Springfield cal .69 rigato, ridotto a percussione dal mod. 1835 con brevetto Colt, monta alzo pure brevetto Colt. 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The Blue and grey Press in 5 volumi , copertina rigida , ed innumerevoli foto dell’epoca: vol. 1 The opening battles Two years of grim war vol. 2 The decisive battles The cavalry vol. 3 Forts and artillery The navies vol. 4 Soldier life and Secret service vol. 5 The armies and leaders Poetry and eloquence Opera assolutamente indispensabile per studiosi e/o rievocatori. Condizioni di nuovo. € 100 N.B. quest’opera non figura più in stampa nei siti USA esaminati ! Massimo Capone 338.8510997 L A R EDAZIONE RICORDA AGLI INSERZIONISTI DI COMUNICARE AVVENUTE VENDITE DI ARMI O EVENTUALI VARIAZIONI AGLI ANNUNCI IN ESSERE Inserisci il tuo annuncio gratuito su Avancarica Magazine fax 0544.271417 e-mail: [email protected] Ve n d i ... c e r c h i ... scambi? pagina 30 La pistola Boutet 1er Empire di Pedersoli Una pistola da tiro in cui spicca l’eleganza che, tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, ha contraddistinto lo stile di uno fra i più rinomati armaioli francesi. (a cura dell’ufficio stampa Davide Pedersoli) Nicolas-Noël Boutet (1761-1833) fu indubbiamente uno dei più famosi o, come lo ha definito qualche storico, il più grande fra gli armaioli francesi. Dalla fine del 1798 venne nominato anche direttore della Manifattura d’Armi di Versailles. Nel suo atelier venivano realizzate armi che spaziavano da quelle con linee semplici ed essenziali a quelle sontuosamente decorate per importanti doni di rappresentanza. Boutet ha prodotto fucili da caccia, pistole da tasca, da tiro e da duello, pistole da ufficiale e carabine militari come la famosa carabina di Versailles modello An XII. Si trattava, ovviamente, di armi ancora con il sistema a pietra focaia, anche se si conoscono esemplari firmati del maestro e poi trasformati a percussione. Il nome Boutet era famoso in tutta Europa per la perfezione tecnica e per l’ineguagliabile senso artistico che l’armaiolo riusciva a riversare su ogni sua creazione, caratteristiche sottolineate perfino da Napoleone Bonaparte con soventi e lusinghieri apprezzamenti. la versione standard Lo stile di Boutet è stato riproposto dalla Davide Pedersoli con la pistola Boutet 1er Empire, un’arma con canna calibro .45 ad anima liscia, lunga 255 mm e brunita colore marrone e specificamente dedicata ai tiratori. La cartella dell’acciarino presenta una incisione periferica a cordolo e, su due righe, la scritta MANUF RE/a Versaillles; incise anche la testa della vite del cane e quella della vite della martellina con un semplice motivo lineare e radiale. L’acciarino, finito con brunitura colore tartaruga, è fissato tramite due viti il cui ingresso è protetto da due rondelle sagomate in acciaio. La canna, scodolabile, è agganciata alla codetta tramite rampone di culatta, mentre due asole rettangolari, contornate dalle tradizionali piastrine a profilo ovale fissate con una coppia viti ciascuna, ospitano le due chiavette per il fissaggio al calcio. Gli organi di mira sono costituiti da una tacca di mira con visuale a V, dotata di vite per la regolazione in altezza, e da un mirino a testa di bambola avvitato su base inserita sulla canna tramite incastro a coda di rondine. La corposa e robusta calciatura è caratterizzata dall’impugnatura piegata quasi ad angolo retto, come era c o n s u e t u d i n e L’elegante acciarino presenta il rullino antifrizione nelle armi Boutet nel braccio superiore della molla della martellina. Lo e, in seguito, in scatto è servito da stecher alla francese con vite di molte pistole da regolazione posta dietro il grilletto. duello e da tiro di tutta Europa. Due efficaci pannelli zigrinati laterali permettono una presa salda e sicura. Sulla parte inferiore dell’impugnatura è inserita una coccia di ottone a due ordini. La bacchetta di caricamento è completata da un calcatoio in corno tornito. Sono già molti i tiratori impegnati nella specialità Come in uno dei tanti esemplari creati Cominazzo che hanno mostrato grande interesse a da Boutet, la cartella presenta la scritta quest’arma apprezzandone, grazie anche alla meccanica MANUF RE /a Versaillles. pagina 31 dell’acciarino e allo scatto servito da grilletto con stecher alla francese, le ottime prestazioni sulle linee di tiro. Sui fianchi dell’impugnatura sono ricavati due pannelli zigrinati, mentre la base è completata da una coccia di ottone a due ordini. la versione commemorativa L’allestimento standard della pistola Boutet 1 er Empire segue, dopo un anno circa, la realizzazione dell’esemplare commemorativo inserito nel progetto “Dieci anni di collezione”: una pregevole versione che ha subito riscosso il I fori che ospitano le viti di fissaggio dell’acciarino consenso dei collezionisti e sono protetti da rondelle sagomate. degli appassionati più esigenti e di cui sono disponibili ancora pochi esemplari numerati. Sulla canna è incisa la scritta colore oro Boutet Directeur Artiste e vi è incassato, nella zona di culatta, un piccolo scudetto in argento con il marchio Pedersoli. Alla base dell’impugnatura è fissata una elaborata coccia, realizzata con il metodo della fusione a cera persa, che riproduce la “Testa di Medusa” di chiara scuola Boutet. La finitura dell’acciarino è quella bianca, con il classico colore acciaio, mentre l’arco esterno e il codolo anteriore del paragrilletto, anch’esso colore acciaio, presentano delle incisioni. Questa versione commemorativa, prodotta La versione commemorativa della pistola Boutet Particolare del vivo di volata e del in tiratura limitata, a Empire. calcatoio, in corno tornito, della richiesta può essere bacchetta di caricamento. completata da un cofanetto, a essa dedicato, con rivestimento interno in tessuto e coperchio con pannello di vetro. Scheda Tecnica Fabbrica Modello Tipo Calibro Canna Congegni di puntamento Congegni di sicurezza Materiali Finitura Finitura versione commemorativa lunghezza totale Peso Prezzo Davide Pedersoli & C., via Artigiani 57, 25063 Gardone Val Trompia Boutet 1er Empire pistola ad avancarica con sistema di accensione a pietra focaia .45 lunga 255 mm, ad anima liscia; 270 mm nella versione commemorativa tacca di mira regolabile in altezza e mirino a testa di bambola avvitato su base inserita sulla canna tramite incastro a coda di rondine posizione di mezza monta del cane canna, acciarino e fornimenti in acciaio; coccia in ottone, calciatura in legno di noce; calcatoio in corno canna con brunitura marrone; acciarino brunito colore tartaruga; calcio lucidato a olio canna con brunitura marrone e, sulla faccia superiore, scritta colore oro Boutet Directeur Artiste e, incassato nella zona di culatta, uno scudetto in argento con il marchio Pedersoli; l’acciarino nel colore bianco e coccia argentata con la Testa di Medusa, realizzata con fusione a cera persa; calcio lucidato a olio 410 mm; 425 mm la versione commemorativa 1,300 chilogrammi; 1,400 kg la versione commemorativa 899,00 Euro; 959,00 Euro la versione commemorativa 1er