LICEO LINGUISTICO INTERNAZIONALE ARISTOSSENO TARANTO DIRIGENTE SCOLASTICO: PROF. SALVATORE MARZO ITINERARIO TURISTICO TARANTO: DAL MEDIOEVO ALL’UNITÀ D’ITALIA ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS E SABINE SCHECK IN COLLABORAZIONE CON LA CLASSE 4^G LINGUISTICO INTERNAZIONALE Liceo Linguistico Internazionale Aristosseno Taranto Dirigente Scolastico: prof.Salvatore Marzo Il nostro territorio è storia, cultura, civiltà, tradizioni,monumenti, paesaggi, accoglienza, gastronomia… gentilezza, felicità, dolcezza, gusto, desiderio, benessere, sole, spiagge, colline, valli… VISITATE TARANTO E LA SUA PROVINCIA Mappa di Taranto Costed elSud.it Chi Siamo Dicono di Noi Contatt i Tel. 0833 626 053 Condizi oni Genera li Privacy Localit Case Scopri Vacanz Seguici à Vacanz le e nel Facebo Salento a Mare Offerte Salento ok Puglia © 2015 1999 Vacanz - 2015 Guida Google Noleggi Puglia e Blog Pr + o Auto CostedelSud.it Case Estate Foto en YouTu Salento Immobiliare Vacanz 2015 diVideo ot be MappaVincenzo e Agosto WebCaa Twitter Troisio on Pintere Case Gallipol Offerte m Eroi Villaggilin st Vacanz i - VialePasqua e e Torre Offerte d'Italia, 186 - Puglia in Instagr Cartina San Salento am si Vi 73056 Salento GiovanTaurisano 2015 cu st Inf Vacanz(Lecce) ni re e or -Ferrag Italia e Santa osto zz di m 0833 2015 626 053 a R az ViaggiTel. 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Le precedenti dominazioni greche, bizantine, normanne, sveve, ed angioine sono ancora leggibili e visibili in occasione di visite guidate. Il nuovo castello d’epoca aragonese fu costruito alla fine del XV secolo, precisamente dal 1487 al 1492 secondo i nuovi criteri imposti dal miglioramento dell’ artiglieria. Il nuovo progetto di ricostruzione voluto dal Re di Napoli Ferdinando d’Aragona fu realizzato sotto l’intervento diretto del grande architetto senese Francesco di Giorgio Martini. Le grandi torri cilindriche e le gallerie all’interno sono caratteristiche. La cappella costruita in stile Rinascimentale è dedicata a San Leonardo. Si può affermare che il castello è diventato attraverso i secoli il monumento principale ed il simbolo della città, conosciuto ed ammirato dappertutto. STORIA DEL CASTELLO ARAGONESE Il castello fu costruito dal 1487 al 1492 ed è composto da cinque torri cilindriche. Le prime tre torri che davano sul canale navigabile furono chiamate San Cristoforo, San Lorenzo e Sant’Angelo; le ultime due torri di fronte alla città antica furono chiamate dell’Annunziata e della Bandiera. I torrioni e le mura avevano la stessa altezza di 21 metri ed un diametro 18 metri, ad eccezione della torre San Cristoforo che era più larga. Nel 1491, si aggiunse un puntone triangolare chiamato “Rivellino” per rinforzare il lato meridionale del castello e migliorare la capacità di difesa dell’antico fossato che fu ingrandito fino a collegare il “Mar Grande” con il “Mar Piccolo”.Un’epigrafe in latino posizionata sul torrione dell’Annunziata segna la fine dei lavori di costruzione della fortezza durante il periodo di dominio angioino. Gli Spagnoli che avevano sostituito gli Aragonesi nel XV° secolo e nel corso del XVI° secolo ingrandirono le piattaforme all’interno e all’esterno del castello per facilitare gli spostamenti e l’impiego dell’artiglieria, soprattutto in cima alle torri. Nel 1594, la fortezza contribuì a cacciare l’assalto dei Turchi che volevano conquistare la città di Taranto. Nel corso dei secoli successivi, il castello fu utilizzato come prigione e caserma militare. STORIA DEL CASTELLO ARAGONESE Durante l’epoca napoleonica, il castello divenne la prigione del Generale Alexandre Dumas che aveva abbandonato l’armata francese durante la conquista d’Egitto per divergenze con Napoleone Bonaparte . Durante il dominio dei Borboni, la fortezza fu utilizzata per imprigionare i nemici del re. Il castello è sempre rimasto intatto ad eccezione della torre di Sant’Angelo demolita nel 1883 per costruire il Ponte Girevole. A partire dal 2003, la Marina Militare Italiana che occupa il castello dal 1883 ha iniziato il restauro della fortezza per valorizzare la struttura aragonese del castello ed identificare nello stesso tempo le antiche strutture greche , bizantine, normanne, sveve ed angioine. Sono state recentemente scoperte le superfici originali dei muri e dei pavimenti; sono stati aperti dei corridoi e dei locali; sono state scavate gallerie e passaggi sotterranei e sono stati trovati vari vestigi di diversi periodi che racchiudono tremila anni di storia della città di Taranto. Oggi, questo castello costituisce il monumento più importante e conosciuto della meravigliosa città ionica. IMMAGINE DI NOTTE : IL CASTELLO ARAGONESE IMMAGINE DI UNA TORRE DEL CASTELLO ARAGONESE IMMAGINE DI UNA TORRE DEL CASTELLO ARAGONESE IMMAGINE DI UNA TORRE DEL CASTELLO ARAGONESE IMMAGINE DI UNA TORRE DEL CASTELLO ARAGONESE LA FACCIATA DEL CASTELLO ARAGONESE SUL CANALE NAVIGABILE IMMAGINE DELLA FACCIATA DEL CASTELLO SUL CANALE NAVIGABILE IMMAGINE DELLA FACCIATA DEL CASTELLO SUL CANALE NAVIGABILE IMMAGINE DELL’ARTIGLIERIA ALL’INTERNO DEL CASTELLO ARAGONESE IMMAGINE DELL’INTERNO DEL CASTELLO ARAGONESE PASSAGGI SOTTERRANEI ALL’ INTERNO DEL CASTELLO ARAGONESE IMMAGINE DI UNA SALA ALL’INTERNO DEL CASTELLO ARAGONESE IMMAGINE DI UNA STANZA ALL’INTERNO DEL CASTELLO ARAGONESE DETTAGLIO DELL’ INTERNO DEL CASTELLO ARAGONESE LA CAPPELLA DI SAN LEONARDO ALL’ INTERNO DEL CASTELLO ARAGONESE ITINERARIO TURISTICO TARANTO: DAL MEDIOEVO ALL’ UNITÀ D’ITALIA 2-IL MEDIOEVO: IL CONVENTO DI SAN FRANCESCO ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS E SABINE SCHECK IN COLLABORAZIONE CON LA CLASSE 4^G LINGUISTICO INTERNAZIONALE TURISMO CULTURALE: IL CONVENTO DI SAN FRANCESCO Il convento di San Francesco si trova nel cuore del centro storico di Taranto. Costituisce un insieme architettonico di grandi dimensioni. Si tratta dell’edificio più importante della città vecchia di Taranto. La sua costruzione risale all’epoca di San Francesco d’Assisi e più precisamente al suo passaggio a Taranto, sebbene non ci siano testimonianze precise a proposito di tale avvenimento. I monaci francescani scelsero questo luogo per stabilire la loro comunità nel XIV° secolo. Infatti, la costruzione del convento e della piccola chiesa annessa risalgono a quell’epoca, nonostante non ci sia alcuna documentazione scritta. La leggenda narra che il Principe di Taranto, Filippo d’Angiò, fece restaurare ed ingrandire una piccola chiesa agli inizi del XIV° secolo per onorare la memoria di suo fratello, Ludovico, vescovo di Tolosa. Quindi, fece edificare un grande convento. Nel XVI° secolo, il convento ospitò alcune confraternite tra le quali quella di Sant’Antonio da Padova e della Madonna Immacolata. Il convento fu restaurato nella seconda metà del XVII° secolo e divenne la sede del Comune di Taranto nel XVIII° secolo. TURISMO CULTURALE: IL CONVENTO DI SAN FRANCESCO In origine, la chiesa aveva una sola navata ma, nel corso dei secoli, si arricchì di numerose cappelle nobiliari e di preziosi oggetti sacri. Durante l’epoca napoleonica, fu spogliata di tutti gli oggetti preziosi. Il convento ha subito numerosi restauri nel corso XVIII° secolo, in stile architettonico tardo Barocco, in particolare per quanto concerne l’esterno: il portale, i balconi e le grandi finestre. In età napoleonica, divenne la sede dell’esercito di Napoleone, prendendo il nome di caserma “Cesare Rossarol”. Infatti, i Francesi abolirono gli ordini religiosi e trasformarono i monasteri in caserme militari. Nel 1813, il tetto crollò ed un lato della chiesa fu chiuso per diversi anni fino ad essere associato ed unificato alla caserma e scomparso definitivamente nel 1828. Attualmente, è sede dell’Università. IMMAGINI DELLA FACCIATA DEL CONVENTO DI SAN FRANCESCO DETTAGLIO DELL’INTERNO DEL CONVENTO DI SAN FRANCESCO DETTAGLIO DELL’INTERNO DEL CONVENTO DI SAN FRANCESCO DETTAGLI DELL’INTERNO DEL CONVENTO DI SAN FRANCESCO ITINERARIO TURISTICO TARANTO: DAL MEDIOEVO ALL’ UNITÀ D’ITALIA 3-IL MEDIOEVO: LA CHIESA DI SANTA MARIA DELLA GIUSTIZIA ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS E SABINE SCHECK IN COLLABORAZIONE CON LA CLASSE 4^G LINGUISTICO INTERNAZIONALE TURISMO CULTURALE: LA CHIESA DI SANTA MARIA DELLA GIUSTIZIA Il complesso di Santa Maria della Giustizia è composto dalla chiesa e dall’annesso monastero. Si trova sulla statale Ionica 106 nei pressi della zona industriale di Taranto e del fiume Tara, a tre kilometri dalla città. Fu costruito sulle rovine dell’antico ospizio che accoglieva alcuni pellegrini e Crociati provenienti dalla Terra Santa durante le Crociate. Nel 1482, la confraternita degli Olivetani si installò in questo luogo. I monaci si dedicavano soprattutto all’agricoltura ed alla pesca. A causa della sua posizione strategica, vicino al mare, l’edificio fu esposto ad incursioni da parte dei Saraceni dal 1520 al 1594. Nel XVII° secolo, i frati Olivetani furono trasferiti nella città di Taranto e l’edificio restò vuoto. La chiesa venne abbandonata nel XVIII° secolo e l’edificio divenne una masseria. In seguito a diversi avvenimenti, nel 1980 cominciò un lungo ed accurato restauro per recuperare completamente tutta la struttura. TURISMO CULTURALE: LA CHIESA DI SANTA MARIA DELLA GIUSTIZIA La chiesa possiede una sola navata composta da due campate,con volta a crociera sostenuta da colonne. All’interno, a destra, vi è una cappella in stile rinascimentale risalente al XVI° secolo. L’altare è scolpito in pietra, dipinto, e adornato da un affresco murale. Attraverso un passaggio stretto, si accede ad un ambiente rettangolare destinato ad ospitare un ospizio. Su una parete della chiesa, è stato restaurato un affresco di un autore anonimo, che rappresenta “il Crocifisso tra l’Addolorata, San Giovanni e San Benedetto”. Bisogna notare, inoltre, i resti di un antico campanile. Il complesso è attualmente accessibile al pubblico. Basta chiedere una autorizzazione alla Soprintendenza per i Beni Architettonici. IMMAGINI DELLA FACCIATA DELLA CHIESA DI SANTA MARIA DELLA GIUSTIZIA AFFRESCHI ALL’INTERNO DELLA CHIESA DI SANTA MARIA DELLA GIUSTIZIA – XIV° SECOLO ITINERARIO TURISTICO TARANTO: DAL MEDIOEVO ALL’ UNITÀ D’ITALIA 4- IL MEDIOEVO: LA BASILICA DI SAN PIETRO ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS E SABINE SCHECK IN COLLABORAZIONE CON LA CLASSE 4^G LINGUISTICO INTERNAZIONALE TURISMO CULTURALE: LA BASILICA DI SAN PIETRO Sulla costa ionica, a pochi kilometri dalla città di Taranto, vicino alla strada che costeggia il secondo seno del Mar “Piccolo”, luogo detto “Marrese”, si può ammirare un complesso architettonico di edifici che compongono la masseria di San Pietro e Andrea, risalente al 1391, a circa un kilometro dal Convento dei ”Battendieri”. Nel 1536, tale masseria fu donata ad una famiglia aristocratica del luogo, i Marrese. Affianco alla masseria, si può ammirare una chiesa in stile romanico che è stata recentemente restaurata. Possiede tre navate e tre absidi. La masseria si trova sulle rovine di un’antica città romana. Infatti, le rovine del pavimento e delle colonne di tale edificio romano sono ancora visibili. La leggenda narra che San Pietro sbarcò a Taranto per diffondere il Cristianesimo e, durante la sua visita, battezzò i fedeli in questo luogo, nel giardino del ”regulus”, ovvero, del signore del luogo. Le prime fasi della costruzione risalgono all’alto Medioevo. Dell’edificio romano, si conservano ancora le rovine della “basis villae” (muro di sostegno) nei pressi di una roccia naturale. TURISMO CULTURALE: LA BASILICA DI SAN PIETRO Si deve precisare che le strade locali “Marrese” e “Battendieri” hanno lasciato alcune testimonianze storiche ed artistiche soprattutto per quanto concerne le origini dell’ antica città di Taranto. Per esempio, si notano ancora alcuni resti delle mura che circondarono la necropoli medievale dal XII° al XIV° secolo. Non si può escludere la presenza di tombe d’epoca precedente. Attualmente, la masseria ospita un relais rinomato che ha valorizzato questa parte sconosciuta di Taranto. IMMAGINI DELL’INTERNO E DELLA FACCIATA DELLA BASILICA ITINERARIO TURISTICO TARANTO: DAL MEDIOEVO ALL’ UNITÀ D’ITALIA 5- IL MEDIOEVO: LA CHIESA DI SANTA MARIA DEL GALESO ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS E SABINE SCHECK IN COLLABORAZIONE CON LA CLASSE 4^G LINGUISTICO INTERNAZIONALE TURISMO CULTURALE: LA CHIESA DI SANTA MARIA DEL GALESO La chiesetta di Santa Maria del Galeso fu commissionata dal nobile tarantino Riccardo Capitignano e fu consacrata nel 1169 come testimonia un epigrafe ancora leggibile. Si trova nei pressi del fiume Galeso ed è stata recentemente restaurata dai Padri Passionisti. Un antico monastero dei monaci Cistercensi risalente al XI° secolo è stato invece distrutto. Vi si arriva seguendo la strada provinciale che porta dal quartiere Tamburi a Statte ed alla città di Martina Franca oppure seguendo la statale 7 Appia per Brindisi. La piccola chiesa può essere visitata grazie all’autorizzazione ed alla cortesia dei Padri Passionisti. L’esterno della chiesa è stato recentemente restaurato ed il campanile è stato ricostruito. L’interno della chiesa è diviso da un arco a sesto acuto in due campate quadrate; la volta è a crociera. All’entrata, si può ammirare l’epigrafe in latino che ci ricorda la data della consacrazione della chiesa. Alcune tessere del mosaico dell’antico pavimento normanno sono ancora visibili nella chiesa. La sacrestia ha una pianta rettangolare con volta a crociera e permette di accedere direttamente al nuovo convento dei Padri Passionisti. IMMAGINE DELLA CHIESA DI SANTA MARIA DEL GALESO IMMAGINI DELL’INTERNO DELLA CHIESA DI SANTA MARIA DEL GALESO ITINERARIO TURISTICO TARANTO: DAL MEDIOEVO ALL’ UNITÀ D’ITALIA 6-IL XVI° SECOLO: IL CONVENTO DEI BATTENDIERI ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS E SABINE SCHECK IN COLLABORAZIONE CON LA CLASSE 4^G LINGUISTICO INTERNAZIONALE TURISMO CULTURALE:IL CONVENTO DEI BATTENDIERI Ad alcuni metri dalla sorgente del fiume Cervaro e della palude “la Vela”, nei pressi del secondo seno del Mar Piccolo, a qualche chilometro dal centro della città di Taranto , si può ammirare il convento dei Battendieri , costruito nel 1597. I frati Cappuccini l' avevano costruito vicino alla riva del Galeso dal 1533 al 1536 per poi abbandonarlo a causa della natura selvaggia del luogo. Il terreno per la costruzione del convento fu donato dal nobile tarantino Francesco Marrese. I monaci costruirono qui una piccola chiesa avente una semplice volta a crociera , dei vani e una piccola sagrestia . Il convento fu abbandonato dai Cappuccini nel XIX°secolo e divenne una fattoria, una proprietà privata. Il complesso del convento era circondato da un muro di cinta interrotto dalla facciata della chiesa e da un portale con un arco abbassato . Oggi, ci sono ancora alcuni resti delle mura di cinta. Vicino al convento , c'è ancora un pozzo collegato ad una sorgente di acqua termale. Attualmente,a pochi chilometri,sorge un importante relais che ha valorizzato l’intera zona. IMMAGINI E DETTAGLI DEL CONVENTO DEI BATTENDIERI IMMAGINI E DETTAGLI DEL CONVENTO DEI BATTENDIERI ITINERARIO TURISTICO TARANTO: DAL MEDIOEVO ALL’ UNITÀ D’ITALIA 7-IL XVIII° SECOLO: LA TORRE DELL' OROLOGIO -PIAZZA FONTANA ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS E SABINE SCHECK IN COLLABORAZIONE CON LA CLASSE 4^G LINGUISTICO INTERNAZIONALE TURISMO CULTURALE: LA TORRE DELL'OROLOGIO- PIAZZA FONTANA La Torre dell' orologio si trova nel centro storico di Taranto , situata nella parte orientale di Piazza Fontana .E' uno dei monumenti più conosciuti della città e fu costruito verso la metà del XVIII° secolo. L' edifico poligonale e la sommità della campana furono costruiti all' inizio del XIX° secolo. L' edificio é stato costruito sui resti di un antico nucleo medievale del XVIII° secolo e rappresenta oggi l’unico monumento e la sola testimonianza dell' antico edificio della “Cittadella” completamente distrutto . Era una fortificazione che ospitava la Torre di «Raimondello» ,demolita con gli altri edifici di questo complesso. La Torre dell' orologio costituisce un luogo importante della via commerciale della città ,nei pressi del Ponte di pietra e di “Porta Napoli”. L' insieme poligonale fu realizzato nel 1799; la piccola campana nel 1756 e la grande campana nel 1818. L'orologio meccanico fu costruito nel XIX° secolo da alcuni artigiani napoletani. Nel 1983 , l' architetto Blandino ha restaurato l' edificio, salvaguardando tutti i suoi elementi. Il poeta tarantino Diego Marturano dedicò una delle sue poesie a questo monumento. Una lapide commemorativa posta nella torre ricorda il grande poeta tarantino. IMMAGINE DI NOTTE: LA TORRE DELL' OROLOGIO -PIAZZA FONTANA IMMAGINE DELLA TORRE DELL' OROLOGIO-PIAZZA FONTANA IMMAGINE DELLA TORRE DELL' OROLOGIO-PIAZZA FONTANA IMMAGINE DELLA TORRE DELL' OROLOGIO E PIAZZA FONTANA IMMAGINI D’ EPOCA DELLA TORRE DELL’ OROLOGIO ITINERARIO TURISTICO TARANTO: DAL MEDIOEVO ALL’ UNITÀ D’ITALIA 8-IL XIX° SECOLO: IL PALAZZO DEGLI UFFICI - PIAZZA ARCHITA ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS E SABINE SCHECK IN COLLABORAZIONE CON LA CLASSE 4^G LINGUISTICO INTERNAZIONALE TURISMO CULTURALE : IL PALAZZO DEGLI UFFICI- PIAZZA ARCHITA Il Palazzo degli Uffici è uno degli edifici più importanti e conosciuti del centro della città. Fu costruito nel XVIII° secolo per ospitare gli orfani grazie a un decreto reale del 1787 di Ferdinando IV di Borbone. L’edificio presenta uno stile tipico neo-classico. La prima pietra fu posta dall' arcivescovo di Taranto Giuseppe Capecelatro nel 1799. I moti 1799 rallentarono i lavori di costruzione. Nel 1872, il comune di Taranto continuò i lavori dopo aver ottenuto il palazzo per ospitare gli uffici pubblici. A partire dal 1896, il palazzo ha ospitato il Tribunale della città, l' Istituto per la Storia e l' Archeologia della Magna Grecia e il Liceo “Archita”. Il palazzo ha una forma rettangolare e il suo stile ha influenzato gli altri immobili del borgo umbertino. La facciata principale del palazzo dà su Piazza “Archita”. Da questa piazza si può ammirare il Ponte Girevole, il Canale navigabile e il Castello Aragonese. All' esterno, è diviso in due sezioni orizzontali . La sezione inferiore presenta un grande portone principale e al primo piano una serie di grandi finestre incorniciate. TURISMO CULTURALE: IL PALAZZO DEGLI UFFICI-PIAZZA ARCHITA Al secondo e al terzo piano,le grandi finestre danno una sensazione di grandezza e valore al palazzo. La divisione in sezioni verticali è effettuata da delle paraste doriche e ioniche. La parte superiore termina con un piccolo timpano triangolare sormontato da un orologio meccanico. All' interno,al terzo piano, c'è una lapide commemorativa dedicata a Carlo Alberto I° di Savoia. Il palazzo è in fase di restauro completo per far rinascere la bellezza dell’immobile. LA FACCIATA DEL PALAZZO DEGLI UFFICI E PIAZZA ARCHITA IMMAGINI D’EPOCA : LA FACCIATA DEL PALAZZO DEGLI UFFICI ITINERARIO TURISTICO TARANTO: DAL MEDIOEVO ALL’ UNITÀ D’ITALIA 9-IL XIX° SECOLO: IL PONTE DI PIETRA-PORTA NAPOLI ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS E SABINE SCHECK IN COLLABORAZIONE CON LA CLASSE 4^G LINGUISTICO INTERNAZIONALE TURISMO CULTURALE: IL PONTE DI PIETRA DI PORTA NAPOLI Il Ponte di pietra di “Porta Napoli” è dedicato a San Egidio di Taranto. E' la struttura che sormonta il canale naturale a nord- ovest della città. Per coloro che provengono dal centro storico , bisogna attraversare questo ponte per arrivare alla stazione di Taranto o per prendere la statale 106 ionica in direzione Reggio Calabria e la statale 7 per Bari. La sua lunghezza è di 115 metri.Fu costruito in tre arcate alla fine del XIX° secolo, in pietra e calcestruzzo per sostituire l' antico ponte costruito con sette arcate risalente al X° secolo e distrutto nel 1883 da un’inondazione.E' uno dei monumenti più amati dai Tarantini poiché fa parte della storia e dell' identità dell' isola, la parte della città che costituisce il centro storico di Taranto e che va dal Ponte in Pietra al Ponte Girevole, il cuore della città “dei due mari”. TARANTO: IMMAGINI DEL PONTE DI PIETRA TARANTO: IMMAGINI DEL PONTE DI PIETRA ITINERARIO TURISTICO TARANTO: DAL MEDIOEVO ALL’UNITA’ D’ITALIA 10-IL XIX° SECOLO: IL PONTE GIREVOLE ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS E SABINE SCHECK IN COLLABORAZIONE CON LA CLASSE 4^G LINGUISTICO INTERNAZIONALE TURISMO CULTURALE: IL PONTE GIREVOLE Il Ponte Girevole è il simbolo della città di Taranto. Infatti, si identifica spesso la città ionica con il suo ponte girevole e il suo castello aragonese. Il ponte è dedicato a San Francesco di Paola e unisce la città moderna al centro storico sormontando il canale navigabile,con una lunghezza di 400 metri e una larghezza di 73 metri. Fu inaugurato il 22 maggio 1887 dall’ammiraglio Ferdinando Acton e collega il Mar Grande con il Mar Piccolo. All’epoca della sua prima costruzione, fu montato un grande arco a segmenti, in legno e in metallo, diviso in due bracci che giravano in modo indipendente l’uno dall’altro attorno ad un asse verticale. Funzionava grazie a delle turbine idrauliche alimentate da un grande serbatoio posto all’interno del castello aragonese. Dal 1957 al 1958, la struttura fu resa più moderna e funzionale grazie alla Marina Militare e fu introdotto un funzionamento elettrico e un restauro completo degli elementi meccanici del ponte. Il nuovo ponte fu inaugurato dal Presidente della Repubblica Italiana Giovanni Ronchi nel 1958 e dedicato a San Francesco di Paola, protettore dei marinai. TURISMO CULTURALE: IL PONTE GIREVOLE Attualmente, il ponte è lungo quasi 90 metri e largo più di 9 metri. Il ponte è periodicamente sottoposto a manutenzione per controllare i meccanismi di apertura. Ogni semi-ponte gira intorno ad un asse centrale,ancorato alla banchina di cemento attraverso dei tirafondi. L’apertura del ponte permetteva il passaggio di navi militari prima della costruzione della nuova e moderna base della Marina Militare a San Vito, sul litorale orientale, a qualche chilometro dal centro della città. L’apertura del ponte richiede solo qualche minuto poiché le manovre sono condotte all’interno delle due cabine di pilotaggio situate vicino ad ogni semi-ponte. Ogni anno, il ponte è aperto nel corso della processione e del passaggio della statua di San Cataldo attraverso il canale navigabile. IMMAGINI DEL PONTE GIREVOLE E DEL CANALE NAVIGABILE IMMAGINI DEL PONTE GIREVOLE E DEL CANALE NAVIGABILE IMMAGINI DEL PONTE GIREVOLE E DEL CANALE NAVIGABILE IMMAGINI DEL PONTE GIREVOLE E DEL CANALE NAVIGABILE 1895-1920: IMMAGINI DEL PONTE GIREVOLE E DEL CANALE NAVIGABILE IMMAGINI DEL PONTE GIREVOLE E DEL CANALE NAVIGABILE ITINERARIO TURISTICO TARANTO: DAL MEDIOEVO ALL’UNITA’ D’ITALIA 11-IL XIX° SECOLO: L’ ARSENALE MILITARE ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS E SABINE SCHECK IN COLLABORAZIONE CON LA CLASSE 4^G LINGUISTICO INTERNAZIONALE TURISMO CULTURALE: L’ARSENALE DELLA MARINA MILITARE Il legame tra la città di Taranto e la Marina Militare italiana è indissolubile. Ma questo rapporto si è sviluppato soprattutto a partire dagli ultimi anni del XIX° secolo quando la Marina Militare cominciò la costruzione del suo Arsenale Militare nella città dei due mari. Nel 1865, il senatore tarantino Cataldo Nitti propose ad una commissione nazionale la città di Taranto come sede di una nuova base navale per la difesa della città e della nazione. Questa commissione accordò l’autorizzazione incaricando il capitano Pacoret de Saint-Bon di redigere un piano di opere da realizzare. Il Parlamento italiano autorizzò la costruzione nel 1882 per rimediare alla necessità crescente di difesa del Mar Mediterraneo. I lavori cominciarono nel 1883 nel primo seno del Mar Piccolo e terminarono nel 1889. L’Arsenale fu inaugurato dal re Umberto I di Savoia, L’entrata principale che si trova al centro della città dà su via Di Palma e presenta una facciata dotata di un grande timpano. L’Arsenale ha avuto grande importanza per lo sviluppo dell’economia della città, soprattutto grazie alla costruzione delle navi da guerra della Marina Militare. Nel 2004, la Marina Militare ha realizzato una nuova base navale che dà sul Mar Grande, situata in località “Chiapparo”. IMMAGINI STORICHE DELL’ARSENALE DELLA MARINA MILITARE IMMAGINI DELL’ ARSENALE DELLA MARINA MILITARE PER ULTERIORI INFORMAZIONI SU TARANTO E LA SUA PROVINCIA VISITATE IL NOSTRO SITO WWW.LICEOARISTOSSENO.IT-CULTURA DEL TERRITORIO LICEO LINGUISTICO INTERNAZIONALE ARISTOSSENO TARANTO DIRIGENTE SCOLASTICO : PROF. SALVATORE MARZO ITINERARIO TURISTICO TARANTO: DAL MEDIOEVO ALL’UNITA’ D’ITALIA ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS E SABINE SCHECK IN COLLABORAZIONE CON LA CLASSE 4^G LINGUISTICO INTERNAZIONALE