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GIOVEDÌ 31 MARZO 2011
il Cittadino
Speciale Giardinaggio
ALCUNE REGOLE PER UNA CRESCITA RIGOGLIOSA E DI SODDISFAZIONE
Ma anche in un appartamento
c’è spazio per un po’ di verde
L
’arrivo della primavera
ha portato con sé la vog l i a d i v i ve r e a l l ’ a r i a
aperta, per scacciare dagli occhi il grigiore dell’inverno
con i colori della natura. Chi
ha un giardino trascorre il proprio tempo libero fra nuove
piantumazioni e rinvasi, ma
non tutti hanno la fortuna di
avere uno spazio verde, un orto o un piccolo fazzoletto di
terra da riempire con le essenze preferite: la maggior
parte delle persone – specialmente quelle che vivono in città – possono contare al massimo su un piccolo balcone o un
davanzale. Per chi non ha
nemmeno quello, esistono
ugualmente altre soluzioni,
basta recarsi nei tanti vivai e
garden center sparsi per il Lodigiano con le idee chiare, dotandosi di tutto il necessario
per trasformare ogni angolo
della casa in uno spazio fiorito.
Per coltivare con successo le
piante da appartamento è bene attenersi ad alcune regole
fondamentali, che se rispettate contribuiranno non poco a
una crescita rigogliosa e soddisfacente. Innanzi tutto bisogna cercare di dare alle piante
più luce possibile, evitando
però il sole diretto: la maggior
parte delle cosiddette piante
d’appartamento sono infatti
piante tropicali, che in natura
vivono in habitat umidi ma
ombrosi, ai piedi dei grandi alberi ad alto fusto. Temono sia
fonti di calore eccessivo sia il
freddo, ed è quindi consigliabile valutare attentamente la
loro collocazione: sconsigliati
i freddi pavimenti di marmo
(in questo caso mettere fra il
vaso e il pavimento una tavoletta isolante di legno), le correnti d’aria, le porte che danno sull’esterno e le stanze
troppo trafficate. Al momento
dell’acquisto potete anche
chiedere al negoziante, che sicuramente saprà darvi indicazioni utili.
Per quanto riguarda le annaffiature, evitare con cura gli
annegamenti: a parte rari casi
specifici, il ristagno dell’acqua
produce danni alle radici delle
piante, che tendono a marcire. Prima di acquistare una
pianta da appartamento, sarà
bene tenere presente alcuni
suggerimenti in modo da poter stabilire il suo stato di salute e, soprattutto, decidere
se vale la pena acquistarla:
prima di tutto è necessario
controllare che la pianta scelta abbia le foglie di grandezza,
forma e colore corrispondenti
alla descrizione riportata nelle
schede botaniche, e scartare
quelle che presentano foglie
con margini brunastri, segno
che la pianta è stata esposta
per lungo tempo a temperature elevate oppure che è stata
troppo concimata. Da scartare anche le piante con un vaso
troppo stretto, che presentano radici visibili sulla superficie della terra oppure che fuoriescono dal foro di drenaggio.
Foglie avvizzite o foglie giovani più piccole delle vecchie sono anch’esse sintomo che la
pianta è stata costretta in un
vaso troppo esiguo per le sue
dimensioni. In generale è me-
glio comprare piante giovani,
a condizione che dispongano
di un apparato radicale sufficientemente esteso, in grado
di superare meglio lo spostamento dalla serra a un altro
ambiente.
Una volta a casa, fare alla
pianta un vero e proprio bagno: questo accorgimento, oltre ad avere effetti benefici
generali, servirà come precauzione supplementare contro eventuali insetti. Riempire
dunque il lavandino con acqua
tiepida e unirvi una piccola
quantità di detergente neutro; coprire la superficie del
vaso con un foglio di carta di
alluminio e, appoggiandovi
sopra la mano, rovesciare il
vaso fino a immergere le foglie nell’acqua, muovendo
dolcemente la pianta avanti e
indietro. Dopo aver lavato le
foglie sarà bene occuparsi del
terriccio, annaffiando abbondantemente la pianta dall’alto
e lasciando scolare l’acqua per
almeno un’ora: servirà a dissolvere completamente le
eventuali formazioni saline
ancora presenti.
Una pianta che è stata spostata in un ambiente nuovo dovrà
passare, per forza di cose, una
fase di assestamento più o
meno lunga. Non è dunque il
caso di scoraggiarsi se comincerà a perdere un po’ di foglie:
non bisogna strapparle ma lasciare che cadano da sole, per
impedire la formazione di ferite aperte agli attacchi di insetti o malattie fungine.
STRUMENTI
Scegliete l’attrezzatura adatta per le vostre esigenze
n Il giardinaggio può essere una passione, ma può essere anche una professione
ed ovviamente queste due tipologie hanno esigenze alquanto differenti. Gli attrezzi del mestiere devono essere calibrati proprio in base a
questo, oltre che a tante altre indicazioni e
quindi non è possibile
scegliere senza prima
confrontarsi con le necessità e con la qualità. Questo momento,
con i primi tepori che
annunciano la primavera, è proprio quello
adatto a pensare in
particolare all’irrigazione e agli strumenti
necessari. Durante
l’estate, quando il caldo si farà più opprimente, la vegetazione
necessiterà di acqua, che umidificando il
terreno consenta alle pianticelle, siano
esse fiori, arbusti, prato o coltivazioni
agricole, di alimentarsi. Ed è proprio durante l’estate che il fenomeno della siccità, quando si prolunga più settimane come sovente avviene, può mettere in crisi
di crescita ciò che è stato seminato. Alcune delle grandi carestie del passato,
quando l’umanità viveva di agricoltura,
hanno avuto origine proprio nella mancanza di pioggia prolungata. Oggi, naturalmente, la situazione è diversa. Grazie
ai moderni sistemi di irrigazione artificiale è possibile sostituirsi alle condizioni
atmosferiche e far sì che alla natura non
manchi il sostentamento necessario. È
quanto avviene nelle grandi estensioni
dei campi, ma è ciò che succede anche nel
nostro giardino. Per il quale giardino sono
ora disponibili accorgimenti e metodi in
grado di mettere al riparo i fiori, il prato,
le siepi di bosso, le piante, dalla siccità
estiva. Si possono utilizzare meccanismi
fissati su picchetti d’irrigazione regolabili
da 20 a 360 gradi, in
grado di dare acqua a
superfici di pochi metri quadrati, ma anche
fino a 450 metri quadrati. Ed è possibile
installare un’irrigazione interrata con
programmatori in
grado di coordinare
più elettrovalvole. Gli
irriga tori possono
essere «battenti»
(indicati per grandi
aree di prato libere da
cespugli), «oscillanti» (con getto a ventaglio che ricade a
terra come pioggia) e «circolari» (idonei
per bagnare aiuole e piccole aree con
piante delicate). Dalla scelta può dipendere l’efficacia dell’irrigazione. Esiste poi
l’alternativa di interrare in modo permanente un sistema di irrigazione che entri
in funzione in modo più o meno automatico; anche più volte nell’arco di tempo prestabilito. Per l’irrigazione interrata molto
dipende dal numero di irrigatori che si
intende installare. Le turbine pop-up sono
indicate per l’irrigazione di grandi superfici; gli ugelli ad alta e bassa pressione
sono consigliati per irrigazioni settoriali
di piccole superfici. Esiste anche la possibilità della microirrigazione, che consente
di bagnare le piante direttamente alla
radice, senza dispersione di acqua e quindi con un considerevole vantaggio economico.
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