35 GIOVEDÌ 31 MARZO 2011 il Cittadino Speciale Giardinaggio ALCUNE REGOLE PER UNA CRESCITA RIGOGLIOSA E DI SODDISFAZIONE Ma anche in un appartamento c’è spazio per un po’ di verde L ’arrivo della primavera ha portato con sé la vog l i a d i v i ve r e a l l ’ a r i a aperta, per scacciare dagli occhi il grigiore dell’inverno con i colori della natura. Chi ha un giardino trascorre il proprio tempo libero fra nuove piantumazioni e rinvasi, ma non tutti hanno la fortuna di avere uno spazio verde, un orto o un piccolo fazzoletto di terra da riempire con le essenze preferite: la maggior parte delle persone – specialmente quelle che vivono in città – possono contare al massimo su un piccolo balcone o un davanzale. Per chi non ha nemmeno quello, esistono ugualmente altre soluzioni, basta recarsi nei tanti vivai e garden center sparsi per il Lodigiano con le idee chiare, dotandosi di tutto il necessario per trasformare ogni angolo della casa in uno spazio fiorito. Per coltivare con successo le piante da appartamento è bene attenersi ad alcune regole fondamentali, che se rispettate contribuiranno non poco a una crescita rigogliosa e soddisfacente. Innanzi tutto bisogna cercare di dare alle piante più luce possibile, evitando però il sole diretto: la maggior parte delle cosiddette piante d’appartamento sono infatti piante tropicali, che in natura vivono in habitat umidi ma ombrosi, ai piedi dei grandi alberi ad alto fusto. Temono sia fonti di calore eccessivo sia il freddo, ed è quindi consigliabile valutare attentamente la loro collocazione: sconsigliati i freddi pavimenti di marmo (in questo caso mettere fra il vaso e il pavimento una tavoletta isolante di legno), le correnti d’aria, le porte che danno sull’esterno e le stanze troppo trafficate. Al momento dell’acquisto potete anche chiedere al negoziante, che sicuramente saprà darvi indicazioni utili. Per quanto riguarda le annaffiature, evitare con cura gli annegamenti: a parte rari casi specifici, il ristagno dell’acqua produce danni alle radici delle piante, che tendono a marcire. Prima di acquistare una pianta da appartamento, sarà bene tenere presente alcuni suggerimenti in modo da poter stabilire il suo stato di salute e, soprattutto, decidere se vale la pena acquistarla: prima di tutto è necessario controllare che la pianta scelta abbia le foglie di grandezza, forma e colore corrispondenti alla descrizione riportata nelle schede botaniche, e scartare quelle che presentano foglie con margini brunastri, segno che la pianta è stata esposta per lungo tempo a temperature elevate oppure che è stata troppo concimata. Da scartare anche le piante con un vaso troppo stretto, che presentano radici visibili sulla superficie della terra oppure che fuoriescono dal foro di drenaggio. Foglie avvizzite o foglie giovani più piccole delle vecchie sono anch’esse sintomo che la pianta è stata costretta in un vaso troppo esiguo per le sue dimensioni. In generale è me- glio comprare piante giovani, a condizione che dispongano di un apparato radicale sufficientemente esteso, in grado di superare meglio lo spostamento dalla serra a un altro ambiente. Una volta a casa, fare alla pianta un vero e proprio bagno: questo accorgimento, oltre ad avere effetti benefici generali, servirà come precauzione supplementare contro eventuali insetti. Riempire dunque il lavandino con acqua tiepida e unirvi una piccola quantità di detergente neutro; coprire la superficie del vaso con un foglio di carta di alluminio e, appoggiandovi sopra la mano, rovesciare il vaso fino a immergere le foglie nell’acqua, muovendo dolcemente la pianta avanti e indietro. Dopo aver lavato le foglie sarà bene occuparsi del terriccio, annaffiando abbondantemente la pianta dall’alto e lasciando scolare l’acqua per almeno un’ora: servirà a dissolvere completamente le eventuali formazioni saline ancora presenti. Una pianta che è stata spostata in un ambiente nuovo dovrà passare, per forza di cose, una fase di assestamento più o meno lunga. Non è dunque il caso di scoraggiarsi se comincerà a perdere un po’ di foglie: non bisogna strapparle ma lasciare che cadano da sole, per impedire la formazione di ferite aperte agli attacchi di insetti o malattie fungine. STRUMENTI Scegliete l’attrezzatura adatta per le vostre esigenze n Il giardinaggio può essere una passione, ma può essere anche una professione ed ovviamente queste due tipologie hanno esigenze alquanto differenti. Gli attrezzi del mestiere devono essere calibrati proprio in base a questo, oltre che a tante altre indicazioni e quindi non è possibile scegliere senza prima confrontarsi con le necessità e con la qualità. Questo momento, con i primi tepori che annunciano la primavera, è proprio quello adatto a pensare in particolare all’irrigazione e agli strumenti necessari. Durante l’estate, quando il caldo si farà più opprimente, la vegetazione necessiterà di acqua, che umidificando il terreno consenta alle pianticelle, siano esse fiori, arbusti, prato o coltivazioni agricole, di alimentarsi. Ed è proprio durante l’estate che il fenomeno della siccità, quando si prolunga più settimane come sovente avviene, può mettere in crisi di crescita ciò che è stato seminato. Alcune delle grandi carestie del passato, quando l’umanità viveva di agricoltura, hanno avuto origine proprio nella mancanza di pioggia prolungata. Oggi, naturalmente, la situazione è diversa. Grazie ai moderni sistemi di irrigazione artificiale è possibile sostituirsi alle condizioni atmosferiche e far sì che alla natura non manchi il sostentamento necessario. È quanto avviene nelle grandi estensioni dei campi, ma è ciò che succede anche nel nostro giardino. Per il quale giardino sono ora disponibili accorgimenti e metodi in grado di mettere al riparo i fiori, il prato, le siepi di bosso, le piante, dalla siccità estiva. Si possono utilizzare meccanismi fissati su picchetti d’irrigazione regolabili da 20 a 360 gradi, in grado di dare acqua a superfici di pochi metri quadrati, ma anche fino a 450 metri quadrati. Ed è possibile installare un’irrigazione interrata con programmatori in grado di coordinare più elettrovalvole. Gli irriga tori possono essere «battenti» (indicati per grandi aree di prato libere da cespugli), «oscillanti» (con getto a ventaglio che ricade a terra come pioggia) e «circolari» (idonei per bagnare aiuole e piccole aree con piante delicate). Dalla scelta può dipendere l’efficacia dell’irrigazione. Esiste poi l’alternativa di interrare in modo permanente un sistema di irrigazione che entri in funzione in modo più o meno automatico; anche più volte nell’arco di tempo prestabilito. Per l’irrigazione interrata molto dipende dal numero di irrigatori che si intende installare. Le turbine pop-up sono indicate per l’irrigazione di grandi superfici; gli ugelli ad alta e bassa pressione sono consigliati per irrigazioni settoriali di piccole superfici. Esiste anche la possibilità della microirrigazione, che consente di bagnare le piante direttamente alla radice, senza dispersione di acqua e quindi con un considerevole vantaggio economico.