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Autorizzazione Tribunale di Verona n° 1863 del 19/03/2010 • COPIA GRATUITA • ANNO 3 • N°0025 • Marzo 2012
Riproduzione e utilizzo anche parziale non autorizzato di testi e immagini sono vietati
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L’E X TRA
periodico sportivo culturale e sociale
Autorizzazione Tribunale di Verona n° 1863 del 19/03/2010
Direttore responsabile: Emanuele Del Miglio
Editore: New Art Photo s.n.c.
Via Unità d’Italia, 151 - 37132 Verona Tel. 045 977999
Redazione: Paolo Nalin - Gianluigi Rossi
Martina Cecconelli - Stefano Pellegrini
Vignettisti: Carlo Galafassi - Paolo Nalin
E-mail: [email protected]
Sito internet: www.lextra.eu
Stampa: Faltracco srl San Bonifacio (VR)
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L’Agente Immobiliare risponde...
Rubrica curata da Antonio Fonte: Grimaldi Immobiliare Via Unità d’Italia, 142
Buongiorno, io e la mia ragazza abbiamo deciso di comperare la nostra
prima abitazione. Siccome non abbiamo nessuno che ci possa guidare
volevo chiedere a lei qualche buon
consiglio, ma soprattutto il giusto iter
da seguire per arrivare il più sereni
possibile alla conclusione dell’affare.
Andrea D.
Spero di essere all’altezza delle vostre aspettative. La prima
analisi che dovrete affrontare
riguarda la vostra capacità di
spesa. L’offerta immobiliare, mai
come in questo periodo, è molto
vasta, pertanto sarà fondamentale orientare la propria ricerca in
base ad un budget realistico. Si
eviteranno così inutili perdite di
tempo e facili illusioni. Un consiglio che do sempre alle giovani
coppie è quello di acquistare un
immobile in base alle esigenze
del momento. E’ inutile impegnarsi con rate di mutuo elevate.
Statisticamente una prima casa
viene rivenduta, entro i primi
cinque anni, per i motivi più diversi. Pertanto è saggio vivere
al meglio la propria abitazione,
perché le esigenze di una famiglia
moderna cambiano molto velo-
cemente. La cosa importante è
crearsi uno storico con la banca,
pagare con puntualità le rate del
mutuo vi permetterà un domani
di poter accedere al credito con
più facilità e per cifre più consistenti. Detto ciò, monitorate gli
annunci immobiliari della zona di
vostro interesse e fissate le visite con l’agente immobiliare di
riferimento. Ad appuntamento
terminato, quest’ultimo vi lascerà una dettagliata scheda dell’immobile e le planimetrie dello
stesso, almeno noi facciamo così.
Ricordatevi che l’agente deve
saper rispondere alle vostre
domande, saper fugare i vostri
dubbi ma soprattutto deve saper ascoltare. Qualora servisse,
deve sapervi orientare sul giusto
prodotto finanziario. Nel momento in cui trovate la soluzione
di vostro gradimento, l’agente
immobiliare per dar seguito alla
volontà di concludere l’affare, vi
farà sottoscrivere una proposta
di acquisto su di un modulo prestampato, regolarmente depositato in Camera di Commercio.
La proposta deve contenere il
prezzo offerto per l’acquisto
dell’immobile e le modalità di
pagamento con le quali si intende adempiere all’obbligazione
assunta. Sempre accompagnata
da un assegno bancario non trasferibile intestato al proprietario, a titolo di caparra. Qualora
la proposta venisse accettata, il
passo successivo è la sottoscrizione del preliminare di compravendita. A proposta non accettata l’agente immobiliare restituirà
immediatamente l’assegno bancario al proponente. Il preliminare è il contratto con il quale
il venditore e l’acquirente si obbligano a concludere una compravendita, stabilendone modalità e termini, al contrario della
proposta che impegnava solo il
proponente. Con la firma di questo contratto le parti assumono
l’obbligo giuridico di concludere
un atto definitivo di compravendita con il quale si trasferisce la
proprietà di un immobile. Contestualmente l’agente vi chiederà il pagamento delle provvigioni,
dietro rilascio di regolare fattura.
Questo è il passaggio più importante e delicato di tutta la transazione. Pretendete dal vostro
agente immobiliare un preliminare adeguato, ricco di contenuti
ed assicuratevi che abbia interrogato la conservatoria dei registri immobiliari come il catasto,
accertandosi che la proprietà sia
libera da pesi, ipoteche e altri
vincoli. La proprietà immobiliare
deve essere accertata così come
la regolarità edilizia. Il preliminare, in quanto scrittura privata di
natura negoziale, dovrà essere
registrato all’Ufficio delle Entrate dal vostro agente immobiliare. L’ultimo passo sarà la stipula
del rogito notarile. Qui avverrà,
come già detto, il passaggio della proprietà dietro il pagamento
del saldo, tramite fondi propri o
con l’intervento dell’istituto che
erogherà il mutuo. A grandi linee
questo è il normale iter da seguire. Non dimenticate che ogni
transazione farà storia a sé e siate fiduciosi nell’affidarvi alla giusta agenzia che vi condurrà il più
serenamente possibile nella vostra nuova casa. In un prossimo
numero parlerò in dettaglio del
preliminare, perciò chi volesse
affrontare un caso specifico non
esiti a scrivermi o a passare dal
mio ufficio.
Antonio Fonte
Grimaldi Immobiliare
inviate le vostre domande a [email protected]
L’Avvocato risponde...
Rubrica curata dall’Avv. Maglio Emanuela Via Benedettine,10
Volevo sottoporre un quesito all’avv.
Maglio: mio marito era proprietario
della casa abitazione con me (in comunione dei beni) e di un’altra cointestata con il fratello al 50%; prima
di morire fece testamento lasciandomi - volutamente - erede universale
senza tener conto della quota di legittima della madre (non abbiamo
figli). Aperto il testamento, la madre
non ha fatto alcuna opposizione ufficiale: nel 2005 ho venduto la mia
casa di abitazione per trasferimento
in altra città. Successivamente il fratello di mio marito (unico erede della madre), a nome della stessa, ma
solo verbalmente, mi richiedeva la
legittima sia quella mia già venduta
sia sull’altra in uso alla madre. Ora,
a distanza di oltre 6 anni, mia suocera muore e nel giorno stesso della
sua morte ricevo una raccomandata
da parte di suo figlio che mi inoltra
copia di una lettera a firma di sua
madre datata 2008, da me mai ricevuta, con la quale la stessa mi ri-
chiede la legittima sulle due proprietà. In calce il figlio, di suo pugno, mi
invita ad aderire alla richiesta della
madre. A questo punto che validità
ha una richiesta del genere? Deve
intendersi effettuata dalla madre o
deve intendersi richiesta da parte
del figlio quale unico erede della
stessa? Mio cognato ha diritto di richiedere la legittima al posto della
madre? Mi conviene effettuare un
accordo?
Gentile Lettrice, l’articolo 544, I
comma del codice civile stabilisce
che quando chi muore non lascia
né figli legittimi né figli naturali, ma
ascendenti legittimi e il coniuge, a
quest’ultimo è riservata la metà
del patrimonio, agli ascendenti un
quarto mentre l’ulteriore quarto è attribuibile liberamente dal
testatore; ai sensi dell’art. 557, I
comma del codice civile, la riduzione delle donazioni e delle disposizioni lesive della porzione di
045 222 6492
legittima non può essere domandata che dai legittimari e dai loro
eredi o aventi causa (creditori).
In forza di dette previsioni, quindi, l’asse ereditario di suo marito
doveva essere suddiviso come
segue: ½, quale quota di legittima,
a lei, ¼, quale quota di legittima,
alla madre e, infine, l’ulteriore ¼
a lei, quale erede testamentario.
Poiché le previsioni di legge non
sono state rispettate, la richiesta
di Suo cognato, per quanto riprovevole dal punto di vista della tempistica, è valida e legittima:
egli, infatti, ha diritto alla quota di
legittima che sarebbe spettata alla
madre, ovvero alla porzione di ¼
della quota del 50% di suo marito, relativa alla vostra abitazione
familiare, oltre che alla porzione
di ¼ del 50% dell’abitazione che
egli aveva in comproprietà con
suo marito. Quanto alla qualità nella quale viene effettuata la
richiesta, suo cognato agisce in
ragione di un diritto soggettivo
proprio, quale erede della madre,
e, quindi, potrebbe agire in giudizio, anche se la madre non avesse
mai espresso l’intenzione di impugnare il testamento. La diffida
che lei ha ricevuto ha carattere
formale e, presumibilmente, sarà
seguita dalla notifica di un atto di
citazione con il quale verrà avviato il procedimento per il riconoscimento dell’avvenuta lesione e
per l’accertamento del diritto di
suo cognato alla quota di legittima. Per quanto sopra esposto, mi
sento di consigliarle di cercare
un bonario componimento con
Suo cognato, le cui ragioni risultano evidenti: se tale accordo non
verrà raggiunto, sarà il giudice a
determinare il valore degli immobili, al momento dell’apertura
della successione (morte del “de
cuius”), liquidando i relativi conguagli da versare.
Avv. Emanuela Maglio
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L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
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CINEFORUM 2012 SAN MICHELE
Le proiezioni avranno i seguenti orari:
Martedì ore 16,00-19,30-21,30 • Mercoledì ore 19,30-21,30 • Giovedì ore 20,30
6-7-8 Marzo
13-14-15 Marzo
20-21-22 Marzo
27-28-29 Marzo
“J.EDGAR”
“THE ARTIST”
“THE IRON
LADY”
“IL PRINCIPE
DEL DESERTO”
MUSICA E DANZA ALLE
SCUOLE DON MERCAN TE
L’INDIMENTICABILE
“CINEMA AURORA”
L’AUSER in collaborazione con
SPI, Sindacato Pensionati Italiani CGIL,
organizza alcuni sabati in musica,
nella palestra delle scuole
“DON DOMENICO MERCANTE”
in Via Dolomiti, 59 - Verona
Il gruppo formato su facebook gode di sempre maggiori consensi
i sono ritrovati in una tren- poi per una pizza in compagnia
tina alla vigilia delle festivi- che ha avuto un gran successo.
tà natalizie, dopo tanto tempo, Il gruppo, che ha preso il nome
per un amarcord e raccontarsi. del conosciutissimo ex cinema
Qualche chiletto in più, capel- di Madonna di Campagna, è stali brizzolati con storie di vita to creato da Marco Stegagno
diverse da raccontare e tanta “Fitti”. È questa una prima inivoglia di stare assieme. “Quelli ziativa che avrà sicuramente un
del cinema Aurora”, come dire, seguito visto com’è andata la
un gruppo di sammichelati serata che si è tenuta presso la
(sono 164 gli iscritti) che prima pizzeria Catullo di San Martino
si sono ritrovati su facebook e buon Albergo.
Programma di MARZO - APRILE 2012
Orario: dalle 20:30 alle 23:30
Sabato 3 marzo - Francesco
Sabato 10 marzo - Musica con dj Matius
Sabato 17 marzo - Anna e Claudio
Sabato 24 marzo - Musica con dj Matius
Sabato 31 marzo - Graziano fisarmonica
Sabato 14 aprile - Musica con dj Matius
Sabato 21 aprile - Orchestra Flocchini
Sabato 28 aprile - Musica con dj Matius
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E poi... riprenderemo a settembre
Per informazioni rivolgersi allo SPI o al responsabile
dell’organizzazione: Giorgio Bogoni - Tel. 347-4238606
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Sabato
25 Febbraio
ore 21,15
Domenica
26 Febbraio
ore 17,30
GIAROLO MARIO UNA VITA PER IL SUO LAVORO
Giarolo Mario ha iniziato la
sua attività di farmacista nel
1976 a Sandrà per arrivare
poi a San Michele nel 1984.Il
lavoro al quale dedicava amore
e dedizione era la sua grande
passione.
Ha vissuto i suoi anni intensamente, partecipando come
Ufficiale dell’Esercito nella II
guerra mondiale. Nel 2001 il
figlio Stephane gli succede nella guida dell’attività seguendo
le orme del padre, con professionalità e umanità doti ne-
cessarie nel lavoro così come
nella vita di tutti i giorni. Il dottor Mario è sempre stato assai
sensibile, anche se all’apparenza poteva sembrare burbero.
Verrà ricordato soprattutto
per la sua intelligenza e cultura,
fine nei modi di presentarsi e
nel proporsi.Aveva uno spirito
combattivo, giovanile, sempre
pronto ad incoraggiare, anche
nei momenti difficili: un vero
leone! È così che lo vuole ricordare il figlio Stephane.
Camilla Rossi
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Sono state ben cinque le manovre correttive varate dal Governo nel 2011 (a partire dal
Decreto Sviluppo) e sono state
fondamentalmente rivolte al risanamento dei conti pubblici ed allo
sviluppo e, necessariamente, sono
diventate poi veicolo di interventi in materia fiscale. Di recente
(gennaio 2012) è stato pubblicato
sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto sulle Liberalizzazioni (la sesta
manovra) e, al tempo in cui scrivo, è in dirittura d’arrivo anche la
settima manovra con il Decreto
sulle Semplificazioni. Tutto quanto sta accadendo richiede a tutti noi dei sacrifici considerevoli
ed in tempi molto brevi, ma è in
questo caso che è indispensabile la capacità di saper discernere
quale possa essere il male minore
per poter sopravvivere alla crisi come Paese. A noi cittadini di
questo Paese che, erroneamente,
è stato considerato l’epicentro
della crisi europea, viene chiesto di cambiare mentalità ed allo
Stato si chiede di cambiare sia il
modo di spendere che quello di
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investire in termini più produttivi.
In fondo si tratta di una sfida che
riguarda l’economia e la nostra
capacità di credere a questo Paese che ha dei valori e delle forze
superiori a quelle che gli sono
state riconosciute fino ad ora
dagli altri Paesi europei. Il prossimo Decreto sulle Semplificazioni
renderà molto più snello il sistema tributario italiano per agevolare la lotta contro l’evasione che
sta accogliendo il consenso della
maggior parte dei cittadini. Infatti, come è stato dichiarato dall’
Agenzia delle Entrate, nell’ambito
dell’impegno del Governo per un
riordino della spesa pubblica, una
parte del gettito recuperato dalla
lotta all’evasione potrebbe essere
poi destinato a ridurre il carico
fiscale dei cittadini che le tasse le
pagano, a partire dalle categorie
in maggiore difficoltà, anche per
recuperare un rapporto positivo
tra fisco e cittadini. La fase successiva sarà rappresentata invece
dalla crescita e dal lavoro per i
giovani in modo particolare. Infatti, già dal Decreto sulle Liberaliz-
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zazioni, sono state varate nuove
misure che allargano gli strumenti a disposizione per far decollare
le nuove attività e specialmente
quelle giovanili, rendendo meno
pesanti gli adempimenti burocratici, per dare una scossa positiva
all’economia. Le nuove generazioni rappresentano la speranza per
il nostro Paese! Si affianca alle
agevolazioni fiscali per i novelli
imprenditori - entrate in vigore
da inizio anno con un’imposta
sostitutiva solo del 5% e particolarmente favorevoli in termini di
durata per i giovani under 35 –
l’introduzione, a favore dei giovani che non abbiano compiuto i 35
anni di età, dell’ articolo del Codice Civile (art.2463bis) che istituisce la nuova “Società semplificata
a responsabilità limitata” (Ssrl), la
quale potrà essere costituita senza atto notarile e con 1 solo euro
di capitale sociale. L’unico vincolo previsto è che, alla data della
costituzione, i soci non abbiano
compiuto i 35 anni di età e che
tale condizione permanga
per tutta la durata della società,
pena l’esclusione del socio o la
trasformazione della società. La
Ssrl nasce praticamente senza
patrimonio, il che è una vera e
propria rivoluzione nel campo
delle società di capitali, delle cui
obbligazioni risponde solo il capitale sociale, senza che in questa
responsabilità venga coinvolto il
patrimonio personale dei soci:
la nuova norma impone infatti
che il capitale sociale sia versato in misura non inferiore ad 1
solo euro (il capitale sociale minimo per una Srl è pari ad euro
10.000,00). La Ssrl viene costituita mediante contratto o atto
unilaterale redatto nella forma
della scrittura privata (senza
quindi dover ricorrere ad un notaio, come per la Srl, così per le
modifiche all’atto costitutivo e
per gli atti di trasferimento delle
partecipazioni). In un prossimo
decreto verrà tipizzato uno statuto standard ed individuati i criteri di accertamento delle qualità
soggettive dei soci. Quindi, largo
ai giovani!
Dottoressa Valentina Sterzi
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LETTERE ALLA REDAZIONE
i n f o @ l e x t ra . e u o i vo s t ri f a x a l n u m e ro 0 4 5 9 7 7 9 9 9
HA FATTO
SCALPORE
L’ARTICOLO
DEL SEMAFORO
Vorrei anch’io esprimere un’opinione riguardante l’attraversamento pedonale con semaforo a
chiamata in via Unità d’Italia posto nei pressi del numero civico
363. Tutti sappiamo che il codice
della strada prevede la precedenza ai pedoni quando c’è un
attraversamento sulle strisce;
purtroppo tutti sappiamo anche
quanti pedoni morti ci sono ogni
anno mentre attraversano “avendo la precedenza” sulle suddette
strisce. Il semaforo menzionato è
usato soprattutto da studenti che
abitano a Madonna di Campagna
nella zona a sud della statale e
frequentano il liceo Copernico di
via Anti e viceversa dai ragazzi residenti a nord di via Unità d’Italia
che si recano alle elementari Don
Mercante e alle medie Giovanni
XXIII. Questi ragazzi, togliendo il
semaforo, avrebbero ogni giorno
il grosso rischio di venire travolti
perché purtroppo sono pochi gli
automobilisti corretti che si fermano ad un passaggio pedonale
per fare attraversare una persona.
Farei anche una considerazione:
il semaforo funziona solo a chiamata il che vuol dire che c’è un
pedone che vuole attraversare e
di conseguenza le auto si fermano;
la stessa cosa in teoria dovrebbe
(usiamo il condizionale) succedere senza semaforo quando una
persona vuole attraversare sulle
strisce. Ma allora cosa cambia in
fatto di traffico ed inquinamento?
Comunque purtroppo conosciamo tutti il problema dell’inquinamento ma bisogna anche prendere in considerazione la vita delle
persone, non penso sia una consolazione per un famigliare di un
morto ammazzato sulle strisce il
fatto che aveva ragione.
Spero anche che chi di competenza valuti invece di aumentare il
tempo del verde pedonale, i 10 secondi attuali per fare attraversare
una persona anziana sono proprio
pochi, altra proposta in alternativa potrebbe essere di togliere il
semaforo pedonale a chiamata e
di installarne uno normale poco
più avanti all’incrocio fra via Luigi Rossi e via Unità d’Italia, si risolverebbe così il problema dei
pedoni e dei molti incidenti che
avvengono in quel luogo.
Lettera firmata
Desidero rispondere alla Signora
Carlotta Rossi che ha fatto pubblicare un articoletto dal titolo “Il
semaforo inutile”.
Forse la Signora non conosce i
motivi che hanno indotto l’Amministrazione Comunale a mettere lì
quel semaforo. Deve sapere cara
signora che, fino a 17 anni fa, su
quelle strisce accadevano spesso incidenti anche mortali. Gli
automobilisti che venivano dal
centro di San Michele arrivavano
a quell’incrocio a tutta velocità
compromettendo così l’attraversamento dei pedoni anche sulle
strisce pedonali. Per farla breve,
cara Signora, mia madre ci ha lasciato la vita proprio la vigilia di
Natale. C’è gente che ancora si
ricorda del tragico episodio. Quel
semaforo, inoltre, serve a tutti
quegli studenti che quotidianamente devono attraversare la
strada all’inizio e al termine delle
lezioni del Liceo Scientifico per
recarsi a Scuola o alla vicina fermata d’autobus. Più volte ho fatto
richiesta al Comune affinché quel
semaforo venisse integrato da un
altro semaforo per consentire alle
vetture provenienti da Via Gottardo di immettersi sulla Nazionale
senza attendere la gentilezza di
qualche automobilista che, fermandosi, consenta tale manovra.
Cara Signora Carlotta la invito a
recarsi a quell’incrocio dalle 16,30
alle 18,00 circa di ogni giorno, per
constatare di persona la lunga fila
di automezzi che devono svoltare
a sinistra e a destra della Nazionale. Forse la Signora Carlotta quando arriva a quell’incrocio prova
un senso di impazienza perché i
pedoni che attraversano, grazie
al semaforo, le fanno perdere del
tempo prezioso. Mi chiedo allora
se vale di più l’impazienza della Signora Carlotta o la vita dei pedoni? Altro che rimozione! Mi auguro, comunque, che questo articolo
venga letto anche da chi è addetto
a decidere per l’integrazione di
quel semaforo.
Lettera firmata
Vorrei replicare all’articolo pubblicato sul numero di febbraio
in merito al semaforo posto alla
fine di Via Unità d’Italia che veniva descritto come inutile. Dal
mio punto di vista invece il semaforo è in una posizione strategica sia per l’attraversamento
di bambini e ragazzi per raggiungere le diverse scuole primarie e
secondarie presenti in zona, sia
per la mobilità delle altre persone, soprattutto anziani, per
recarsi nei diversi esercizi commerciali. È pur vero che i pedoni hanno la precedenza quando
si trovano sugli attraversamenti
pedonali, ma è anche vero che
pochi automobilisti si fermano
per consentire il passaggio in
tutta sicurezza dei passanti; inoltre vorrei evidenziare che il semaforo si attiva solo a chiamata
e rimane inattivo in assenza di
pedoni. Per concludere vorrei
ricordare che quando non c’era
il semaforo era necessario impegnare un agente della polizia
locale almeno due volte al giorno nel periodo scolastico. A mio
parere il suo posizionamento si è
dimostrato nel tempo altro che...
inutile e si è rivelato una scelta
azzeccata a vantaggio dei sempre
meno considerati pedoni.
Lettera firmata
Vi scrivo riguardo al vostro art.
“Il semaforo inutile” a firma
Rossi apparso nel recente n. di
febbraio. A riguardo volevo invitarvi a rieffettuare le seguenti
considerazioni, magari allargando l’analisi ad un più esteso rapporto social-cost/income:
1. prima dell’installazione di tale
semaforo il quartiere era diviso
nettamente in due e rimane ancora doloroso il ricordo di chi
è morto sotto le auto in quel
tratto;
2. è un semaforo che funziona
solo a chiamata, perciò senza pedoni non si attiva, e dalla durata
di pochi secondi.
3. il rallentamento, per quanto
moderato, consente alle auto del
quartiere di inserirsi con maggior sicurezza e in tempi minori
nella statale, riducendo tra l’altro
sensibilmente i solforosi incolonnamenti nelle vie secondarie
(p.e., agevola non poco le auto
che vanno verso Vicenza da via
Rossi, citazione topografica non
casuale).
4. per la sua utilità, viene trattato
con particolare rispetto dai frui-
tori, e le spese che ormai richiede sono solo di ordinaria manutenzione. Molto di rado è guasto
e inoltre è stato sapientemente
collocato in modo tale da non
essere facilmente speronato dai
mezzi a motore.
5. ad ogni ora del giorno viene
utilizzato e in particolare dai più
vulnerabili: anziani e un buon
numero di giovani studenti da e
per le scuole del borgo (dal liceo
di zona Steeb alle elementari di
zona Madonna di Campagna). Rimuovere quel semaforo indebolirebbe la comunità, che dovrebbe cambiare abitudini dalla spesa,
alla scuola, etc., con di fatto forzata riduzione di scelta. Una civiltà senza semafori dove servono,
e qui serve proprio, peggiorerebbe il rapporto tra i lenti-deboli
(pedoni anziani e bambini e non
autosufficienti, ecc., nonché guidatori ‘preoccupati’) e gli scaltri
(che a turno un giorno anche
loro diverranno vecchi). Vi prego
pertanto considerata la vostra
ragguardevole tiratura di 8100
copie di non lanciare comunicazioni alla amministrazione perché venga rimosso il semaforo di
via Unità d’Italia all’incrocio con
via Gottardo, augurandomi che
non sia già stato tutto deciso,
e invece vi invito a sottolineare che ogni giorno centinaia di
persone a piedi o su due pedali
rischiano la vita tra San Michele
e San Martino B.A. lungo mega
rondò dall’efficacia assolutamente migliorabile, che ancora non
realizzo come, coi professionisti
che abbiamo in Italia, sia stato
possibile costruire in modo così
lontano dall’Uomo.
Lettera firmata
Risposta
all’articolo
apparso nel N° 0024 Febbraio 2012
fatto da Carlotta Rossi “relativo al Semaforo inutile”.
Faccio presente che quel Semaforo funziona solo premendo il
pulsante di richiesta. Io penso che
non è certo eliminandolo che si
migliorerebbe la situazione delle
polveri sottili o dell’intasamento
in via Unità d’Italia e comunque
credo che la signora che ha scritto l’articolo probabilmente non
abbia mai provato ad attraversare la statale a piedi: non è affatto
vero che vi sia rispetto dei pedoni e del Codice della strada; solo
una macchina su cento si ferma a
far passare le persone, e comunque si deve stare molto attenti
Vorrei esporre le mie osservazioni
in merito a due articoli apparsi sul
numero 24 di febbraio de L’Extra.
“Che brutto biglietto da
visita”: avete ragione sul fatto
che è brutto entrare nel quartiere
e vedere abitazioni cadenti. Giustamente, come le autorità comunali hanno multato i commercianti,
sarebbe opportuno mettere una
multa anche a chi non provvede
alla sistemazione delle proprie
case specialmente se in condizioni
pericolanti come quelle della foto.
“il semaforo inutile”: in questo caso permettetemi di dissentire. Prima dell’installazione del semaforo alcune persone sono state
investite sulle strisce pedonali. Le
file non sono causate dal semaforo pedonale che serve soprattutto per permettere ai bambini di
andare alla scuola elementare e
ai clienti del supermercato e degli
hotel di attraversare la strada statale. Purtroppo nel nostro quartiere le scuole elementari sono tutte
nel lato sud della strada. Io che attraverso tutti i giorni vi posso assicurare che le auto spesso non si
fermano, vanno sul lato nord per
evitare il semaforo e superarlo anche con il rosso. Tra le altre cose
tutti gli autoveicoli che girano in
Via Gottardo verso Via Monte
Bianco o per andare alle Poste o
al centro servizi dell’Unicredito
riescono a passare meglio se ogni
tanto c’è il rosso. Come una volta,
la presenza di un vigile urbano nelle ore di punta, sarebbe un buon
deterrente. L’attesa in ogni caso è
di trenta secondi e non trattiene
molte macchine, non è colpa dei
pedoni se il traffico è così intenso.
Spero anch’io che la riqualificazione di Via Unità d’Italia si faccia, ma
questa volta con l’attenzione rivolta verso le piste ciclabili e verso
i passaggi dei pedoni che sono la
parte debole della cittadinanza e
non rivolta ad agevolare il traffico
automobilistico. Faccio presente
che anche il semaforo di Via Monti
Lessini è a tempo e non permette
il passaggio di tutti gli autoveicoli
e lì c’è sicuramente un problema
d’inquinamento pesante visto che
la strada è larga quattro metri e
chiusa da case non come al “semaforo inutile” dove la strada è larga
quindici metri e non ci sono abitazioni adiacenti!
P.S. chiedete ad un anziano che attraversa in via unità d’Italia ai vari
semafori se è sufficiente il tempo
d’attraversamento o se ne servirebbe di più e pensiamo al prossimo futuro, quando ad inquinare
sarà anche l’inceneritore oltre al
traffico.
Lettera firmata
Mi rivolgo alla spettabile redazione
de L’Extra riguardo l’articolo pubblicato nel mese di febbraio 2012
dal titolo “Il semaforo inutile” in
quanto non mi sento di rispondere
direttamente all’autrice del trafiletto. Va chiarito che l’attraversamento pedonale a quel “semaforo
inutile”, è a mio avviso più che mai
utile e cautela i pedoni già prima
delle ore otto di ogni santo giorno per gli scolari che frequentano
le scuole d’obbligo, per gli studenti
che vanno al liceo E. Copernico.
Poi nell’arco della giornata, cioè
all’apertura di supermercati, negozi, banche, uffici postali, il suddetto
semaforo pedonale viene usato
in continuazione. Di pedoni ce ne
sono ancora tanti... Ovvio che i veicoli pubblici e privati che transitano
in continuazione in Via Unità d’Italia devono fermarsi all’accensione
del semaforo rosso che non scatta
ogni minuto e va ricordato che intercorre una distanza di oltre 400
metri dal semaforo precedente più
ad ovest di Madonna di Campagna.
Ricordo a qualcuno che evidentemente transita sul proprio veicolo
che non è il pedone a congestionare il traffico, tantomeno esso è
responsabile
dell’inquinamento
atmosferico. I pedoni hanno precedenza sulle strisce pedonali ma
si sentono più sicuri se c’è pure
un bel semaforo visibile a distanza.
Spero che non si debba arrivare
alla solita raccolta firme affinché il
“semaforo inutile” rimanga ben fermo ed attivo al suo posto.
Lettera firmata
Sono un assiduo lettore del Vs.
giornale e lo raccolgo come collezione. Ma di fronte all’articolo
della Sig.ra Carlotta Rossi sul semaforo inutile, mi sento di dover
controbattere e dire che il suo
intervento è solo quello da parte
dell’automobilista e non quello
dei pedoni. Sappia, cara Signora,
che quel semaforo è un salvavita per i pedoni, perché altrimenti
verrebbero travolti anche sulle
strisce pedonali. Crede che una
persona anziana abbia la prontezza di attraversare sulle strisce anche se ha la precedenza? Rifletta
bene prima di proporre ai nostri
amministratori che nel piano di
riqualificazione di Via Unità d’Italia venga tolto l’unico passaggio
pedonale semaforizzato a chiamata. Io ne metterei altri!! Sono
convinto che ad un sondaggio
fatto ai cittadini della zona per
tenere o abolire questo semaforo, più dell’80% direbbero che è
utile e serve, e come serve!! Non
è quindi, come dice Lei, che togliendolo si renderebbe più fluido
il traffico, perché questa strada di
per sé è sempre stata altamente
trafficata anche se non ci fossero semafori dall’inizio alla fine del
paese. Chiedo scusa dello sfogo
ma credo che di fronte ad un articolo del genere un sammichelato come me si debba certamente
indignare.
Grazie dell’attenzione e cordiali
saluti.
Lettera firmata
SEMAFORO “INUTILE”? PERCHÉ NON FARLO DIVENTARE
“UTILE”?
Buongiorno, vi scrivo a proposito
del semaforo di Via Unità d’Italia
che in un vostro articolo ritenete
inutile. Io penso invece che sia e
con qualche modifica possa diventare ancora più utile.
Nei 2 schemi allegati sintetizzo la
mia proposta:
È sufficiente spostare il già esistente semaforo (B) - e relativa
segnaletica orizzontale - all’angolo del distributore di benzina (in
posizione C) ed aggiungerne uno
(anche qui con relativa segnaletica orizzontale) in Via Gottardo
(posizione D). Il terzo semaforo
resterebbe dov’è (posizione A).
Il passaggio pedonale potrebbe
rimanere nell’attuale posizione
(E). Il “guadagno” più importante
sarebbe quello di veder risolto il
problema dei pedoni che attraversano (il semaforo funzionerebbe
tutto il giorno) e quello di chi deve
uscire da Via Gottardo sia in direzione San Martino Buon Albergo,
sia in direzione Verona (oggi l’accesso a Via Unità d’Italia, in particolare nelle ore di punta, è basato
quasi esclusivamente sulla compiacenza di chi ti lascia passare!).
La sera, ad impianto lampeggiante,
i pedoni potrebbero continuare
(giusto come fanno ora) ad avvalersi del pulsante per il funzionamento temporaneo “a richiesta”.
Grazie per l’ospitalità.
Lettera firmata
Tante le lettere arrivate in redazione riguardo al nostro articolo sul semaforo. Abbiamo volutamente pubblicato soltanto una parte di quelle
contrarie all’abolizione del semaforo. Vorrei prima di tutto ribadire un
concetto che sembra emergere anche dalle vostre risposte; se la precedenza è dei pedoni il semaforo è inutile, ma siccome nessuno, o quasi,
si comporta da cittadino educato, il semaforo è indispensabile. Spiace
che questa sia la facciata della nostra educazione, ma in effetti non
vi posso dare torto. Diciamo comunque che come con gli autovelox si
vuole educare ad andare più piano, sarebbe utile che il blocchetto delle multe venisse estratto anche per sanzionare coloro che non danno
la precedenza sulle strisce pedonali: invece non mi risulta che la cosa
venga fatta. Nei paesi del nord Europa, ma anche in Spagna e Grecia
vi è il massimo rispetto per il pedone che si accinge ad attraversare,
ma ahimè noi siamo ben lontani da quel modello. Al lettore che dice di
non suggerire all’amministrazione di togliere il semaforo, vorrei rispondere che il nostro giornale non è fatto né per suggerire né per portare
la voce dell’amministrazione. Il nostro scopo è proprio quello che si
è evidenziato con questo articolo e soprattutto con le vostre risposte.
Voi avete sottolineato e ribadito in coro che quel semaforo lo volete e
questo vale molto di più di quello che abbiamo scritto noi. Per rafforzare la cosa abbiamo dedicato all’argomento 2 pagine complete con
le vostre risposte. Grazie per l’attaccamento dimostratoci.
L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
che non ve ne sia un’altra che
supera e “ti stende”... Faccio inoltre presente che in quella zona
vi sono anche le scuole, il nuovo
parco verde e che attraversano la
strada anche anziani e portatori
di handicap; probabilmente conta
di più avere un traffico scorrevole che avere rispetto e spazio per
tutti... non sarà certo perdere tre
secondi che comportano un così
gran guadagno di tempo nella vita
quotidiana, bisognerebbe molto
di più ricordarsi che si vive solo
una volta e si dovrebbe farlo con
meno frenesia e con più rispetto
per tutti.
Lettera firmata
7
L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
8
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“Conti sbagliati o saldi truccati”
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P re z z i c o m p e t i t i v i e g r a n d e p ro fe s s i o n a l i t à : d a s e m p re i l l o ro s e g re t o
Vista esterna della sede di via Calderara
E
Taglio del nastro alla presenza del sindaco
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MOLIN AUTO si sarebbe trasferita, abbandonando la
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L
Grandi prestazioni dei pulcini e della prima squadra che finalmente sembra aver invertito la rotta
unedì 20 febbraio dalle ore preparazione la società Intrepida sto impegnativo torneo, di essere
18,30 presso l’impianto ha già messo in moto la mac- una squadra compatta, ma anche
sportivo di via Adamello, la socie- china organizzatrice. Un grosso di essere tecnicamente pronti a
tà Intrepida ha ospitato due squa- impegno aspetta tutto lo staff di gareggiare in manifestazioni imdre statunitensi di allievi 1995/96 volontari che sotto la guida del portanti, come questo torneo
della scuola Keene State College direttivo della società riuscirà, an- internazionale. Ora che si è su- City of Keene, New Hampshire cora una volta, a stupire i presenti perata la prima è d’obbligo fare
USA. Il sodalizio si è aperto con per tempestività e professionalità. un grosso “in bocca al lupo” ai
un incontro di calcio giocato ap- Dal punto di vista agonistico se- giovanissimi ragazzi per il prosiepunto nell’impianto della società gnaliamo ben volentieri, l’ottima guo del torneo. Anche sul fronrosso-nera e si è poi chiuso fa- prestazione della squadra pulcini te della prima squadra, le cose
cendo assaggiare agli ospiti d’ol- al torneo internazionale di Arco. sembrano aver preso una piega
tre oceano le specialità della no- I ragazzi di Mister Campobello giusta. L’arrivo di Paolo Vesentini
stra cucina. Un’ottima occasione hanno dato prova, anche in que- ha ridato fiducia alla squadra. Sotquella che si è
to la guida del
presentata ai
nuovo Mister
ragazzi per cosono arrivate 4
noscere cultuvittorie e 4 pare ed organizreggi e si è così
zazioni diverse
potuto abbandalle nostre:
donare quello
anche questo
scomodo pefa parte di un
nultimo posto
bagaglio che
in classifica. Ora
nel tempo ril’obiettivo delmarrà impresla salvezza non
so nelle loro
sembra poi così
menti. Alla selontano e la vofoto: Gianluigi Rossi lontà del vice
rata non hanno La squadra allievi 1996
mancato di far
sentire la loro puntuale presenza
l’assessore Polato e il presidente
della 7a Circoscrizione Perbellini.
Intanto prendono sempre più
Anche quest’anno l’Intrepida in colcorpo i preparativi per il torneo
laborazione con New Art Photo ha
pasquale intitolato a Lorenzo
realizzato l’album con le figurine di
Modena, giovane arbitro scomtutti gli atleti e di tutte le squadre della
parso prematuramente, mentre
società rossonera. Tutti gli interessati
arbitrava un incontro della catepossono rivolgersi per informazioni e
goria “Giovanissimi” proprio sul
visione presso la segreteria di via Adacampo di via Adamello. Il torneo
mello o presso lo studio fotografico
si chiamerà appunto “MemoNew Art Photo.
rial Lorenzo Modena” per la cui
L’album figurine dell’Intrepida
Paolo Vesentini foto: Camilla Rossi
L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
Scambio culturale con i colleghi del College americano
presidente Paolo Pigozzo che in
modo colorito, alla presentazione della squadra, aveva espresso
la volontà di “non volere fare i
gamberi” non sembra così utopistica. Ora tutto l’ambiente
sembra crederci, ad iniziare dai
giocatori.
Gianluigi Rossi
foto: Camilla Rossi
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9
L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
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Associazione Commercianti e Professionisti
DOPO L’INCONTRO CON L’ASSESSORE CORSI
N u o ve i s c r i z i o n i , M e rc a t i n i p e r P a s q u a e N a t a l e , C o n c o r s o p e r i l nu ovo l o go
L’Assessore Corsi e la dirigente Basso
Foto Cecconelli Martina
Si è svolto martedì 31 Gennaio
presso la sala della Circoscrizione il tanto atteso incontro con
l’Assessore alle attività economiche del Comune di Verona:
Enrico Corsi. La serata organizzata e voluta dall’Associazione
Commercianti e Professionisti
di San Michele verteva sulla
possibilità di dare lustro alle attività commerciali dei quartieri
in continua concorrenza con i
vicini centri commerciali. La serata, oltre agli iscritti, era aperta
anche a tutti i cittadini, ma nonostante l’interessante oppurtunità di confronto con l’alta
carica comunale, non c’è stata
la massiccia partecipazione che
ci si aspettava. Corsi ha presentato una nuova iniziativa che
vede Verona come un centro
commerciale naturale. Questa
iniziativa nasce per combattere
la concorrenza creata dai grossi
centri commerciali, mettendo
in luce i lati positivi che si hanno scegliendo di fare acquisti
nei negozi di quartiere. È stato
aperto un sito internet visitabile
all’indirizzo www.ccnverona.it.
Anche se per ora il sito si rivolge principalmente alle attività
commerciali del centro, Corsi
ha spiegato che verrà successivamente sviluppato includendo
anche i vari quartieri, questo
per far conoscere le iniziative e
gli eventi in programma sul territorio. Tra i problemi sviscerati
il primo a prender corpo è stato
quello della scarsa illuminazione
della via principale del quartiere, lungo la quale si sviluppano
la maggior parte delle attività.
Le autorità presenti hanno convenuto sul problema: Anna Leso
(presidente di Acque Veronesi)
ha ricordato che quando era
vice presidente dell’Agsm fu
fatta una bozza di progetto per
modernizzare
l’illuminazione
della via, progetto arenatosi davanti alle prime difficoltà. Daniele Perbellini ha sottolineato che
anche la Circoscrizione si era
occupata di stendere un progetto per le nuove luminarie,
purtroppo fermatosi per mancanza di fondi. Rimane comunque il problema da risolvere. I
parcheggi sono un altro dei problemi che affliggono il quartiere:
anche qui tanta volontà e stimoli per risolverli, ma sicuramente
non possono essere le soste
brevi la soluzione del problema.
Ultimo punto sollevato dai negozianti riguarda l’articolo in
copertina su L’Extra n° 24 inerente l’aspetto di San Michele.
Gli associati concordano che
il nostro quartiere non si presenta molto bene e l’immagine
di degrado viene accentuata
se si percorrono i marciapiedi
che in alcuni punti sono invasi dagli escrementi di piccioni.
È stata una serata interessante con confronti costruttivi e
non distruttivi. Ringraziamo
per la partecipazione l’assessore Corsi, la dirigente Tatiana Basso, l’immancabile Anna
Leso, sempre vicina alle problematiche del quartiere dove
risiede, e il presidente Daniele
Perbellini. Per quanto riguarda
l’Associazione Commercianti
e Professionisti di San Michele,
si è chiusa la campagna di affiliazione per il 2012: si sono registrate oltre 90 adesioni e per
essere il secondo anno, i componenti del direttivo si sono
detti più che soddisfatti. Si sta
già lavorando per le nuove iniziative. Il primo aprile dalle 10
alle 19 si terrà in Piazza Madonna di Campagna il Mercato di Primavera. Il 14 Aprile
la seconda edizione della festa degli associati “Quindese
Quatro”, non è ancora stato
deciso il luogo. L’otto e il sedici dicembre si terranno dalle
10 alle 18 i mercatini di Natale
nell’ordine in Piazza Madonna
di Campagna e in Piazza del
Popolo. Interessante l’iniziativa che prenderà il via a breve: verrà indetto una sorta di
concorso, per il quale potranno
partecipare tutti gli abitanti di
San Michele. Gli interessati potranno fare la loro proposta su
un marchio che verrà adottato
in pianta stabile dall’associazione. Sull’iniziativa saremo più
precisi e dettagliati nel prossimo numero.
Martina Cecconelli
Doposcuola all’Oratorio “Le Salette” di San Michele
NON SOLO DIVERTIMENTO...
O l t re a l l o s v a g o e a l l o s t a re i n s i e m e , u n n u o vo s e r v i z i o g r a t u i t o
Dai primi di gennaio è partita una interessante iniziativa
nell’Oratorio di San Michele.
Andando incontro all’esigenza di molte famiglie si è
pensato di mettere spazio,
tempo e competenze a disposizione dei ragazzi delle
medie che hanno bisogno di
un aiuto per lo svolgimento
dei compiti. Il servizio è per
il quartiere e si è proposto
di superare i confini parrocchiali. Alcuni insegnanti coordinano un gruppo di giovani
dai 17 ai 20 anni che seguono
ed aiutano i ragazzini delle
medie. Italiano, matematica,
storia, tutte le materie necessitano di qualche aiuto ed
approfondimento. Sono 25
i ragazzini che frequentano
assiduamente le lezioni che
si tengono il mercoledì e il
venerdì dalle ore 15:00 alle
16:30. Nello spirito dell’Oratorio si concludono le lezioni con giochi in comunità nelle sale attrezzate di
calcetti, tavoli da ping-pong
ed altro. La scuola Martin
Luther King ha sostenuto
e condivide le scelte fatte.
Abbiamo bisogno di aiuto,
cerchiamo giovani studenti
dai 17 ai 20 anni che hanno tempo almeno una volta
alla settimana per studiare
e giocare con i più piccoli.
Cerchiamo inoltre degli insegnanti, anche in pensione,
che possano dare ancora il
loro contributo. I referenti
sono Massimo Tonolli 348
2101688 coordinatore delle
attività e Patrizio Spadi Pre-
sidente dell’Oratorio 340
2481819.
Purtroppo non possiamo, per
ora, accettare ancora delle iscrizioni di ragazzi delle
medie perché le forze sono
appena sufficienti, ma saremo
L’interno dell’oratorio
lieti di allargare il servizio
se riusciremo ad aumentare il numero dei volontari.
Ci auguriamo che anche l’amministrazione possa sostenere l’iniziativa nelle forme che
riterrà più valide.
foto: Martina Cecconelli
La foto del mese proviene
dalla raccolta
di Roberto Biasiolo
ed è stata fornita da
Raffaele Bonetti
Anno scolastico 1939/1940
nati del 1933
SCUOLA ELEMENTARE
Scuola ex ricovero-ex scuola professionale in via Dorigo poi demolita
(dove ora ci sono i giardinetti)
Insegnate: Castagna
1a fila dall’alto e da sx: 1)?, 2)
Quinzi, 3)Bresciani, 4)Zanini, 5)Ferrari,
6) Marchesini, 7) Galafassi, 8) Carrara,
9) Fraccaroli, 10) Gradizzi, 11) Arduini,
12) Mosconi;
2a fila dall’alto e da sx: 1)?, 2)
Biondani, 3) Castioni, 4) Padovani, 5)
Filippini, 6) Santi, 7) Compri, 8) Gugole, 9) Castagna, 10) Furlan, 11) Ridolfi,
12) Campedelli;
3a fila dall’alto e da sx: 1) Fattori, 2) Guglielmoni, 3) Zaramella, 4)
Pasqualin, 5) Ceola, 6) Pisani, 7) Peruzzi, 8) Bianchi, 9) Bonetti, 10) Rossi, 11)
Proietti, 12) Panarotto;
4a in basso e da sx: 1) Giacconi,
2) Bonato.
Invitiamo chiunque avesse informazioni riguardo i nomi mancanti a contattare la nostra redazione.
L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
Vecio San Michel
11
L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
12
Mercato finito, nessuna novità tra le file dei gialloblù
MINI DELUSIONE NEGLI SCONTRI CON LE GRANDI
N
on c’è stato finale con il
botto nel mercato di gennaio. Tanti i nomi dei possibili
arrivi fatti, ma alla fine la squadra è rimasta tale e quale quella
del girone di andata. Se escludiamo la perdita di Natalino,
per il quale tante belle parole si
erano sprecate, la rosa dei componenti la compagine scaligera
è rimasta immutata. Poco male.
Gli atleti chiamati in campo da
mister Mandorlini si sono comportati così bene che il mancato arrivo di nuovi elementi
può tranquillamente passare in
secondo piano. Nel finale del
girone di andata e nelle prime
gare del girone di ritorno, la
squadra scaligera ha dato prova
di essere un gruppo compatto
e in grado di ben figurare così
come era stata costruita all’inizio di campionato. È vero che
nei confronti con le grandi, vedi
Pescara e Sassuolo, si sperava in
qualche punticino in più, ma facendo i conti ci si ritrova dopo
la gara casalinga con il Grosseto
con gli stessi punti del girone di
andata. Se i ragazzi con la casacca gialloblù si trovano ai piani
alti della classifica, dove è possibile sognare, il merito va senza dubbio a chi ha saputo ben
costruire la squadra ad inizio
campionato, alla guida tecnica e
agli atleti che hanno dato prova
di attaccamento alla maglia, sapendo ripagare il grande affetto
dimostrato dal pubblico, con
una classifica insperata all’inizio
di campionato.
Gianluigi Rossi
foto: Gianluigi Rossi
30° TROFEO MAESTRO TONG
CAMPIONATO NAZIONALE QWAN KI DO
Combattimento e tecnica
18 MARZO 2012 dalle 09.00 alle 18.00 - Palazzetto Gavagnin, Via Montelungo (Vr) - INGRESSO LIBERO
I
l Qwan Ki Do è un’arte marziale Cino-Vietnamita fondata
dal Maestro Pham Xuan Tong.
È presente a livello internazionale in 30 Paesi, sul territorio italia-
no da oltre 30 anni e da due anni
a Verona. Si pone tra i più grandi
metodi di arti marziali e la sua
doppia origine offre una grande
ricchezza tecnica. Il Qwan Ki Do
aiuta il praticante a crescere in
armonia con il proprio corpo,
sviluppa la coordinazione mo-
toria, affina i riflessi, costituisce
un’eccellente ginnastica del corpo, aiuta ad acquisire scioltezza,
agilità e sicurezza. Il Qwan Ki
Do non è solo un’attività motoria ma un metodo educativo del
corpo e della mente. Nel Qwan
Ki Do troviamo le tecniche di
difesa personale, le armi tradizionali, gli stages, le competizioni e molto altro ancora. Adatto
a tutti il Qwan Ki Do propone
corsi per bambini/ragazzi/adulti
di ambo i sessi.
Il Trofeo in questione è la gara
nazionale di tecnica e scambio di
tecniche (combattimento) che si
svolge ogni anno in una città diversa. I migliori praticanti che si
sono qualificati fra i primi posti
nelle gare di tecnica e scambio
di tecnica a livello regionale possono partecipare alle gare nazionali in questione. Quest’anno,
il Direttore Tecnico Nazionale,
Su Truong Roberto Vismara, ha
espresso il desiderio di portare
maggiore attenzione, alla città di
Verona scegliendola come sede
del Trofeo in questione.
Il 6° principio dei 10 principi
fondamentali del Qwan Ki Do
recita: “considerare la pratica dei
combattimenti marziali e di gara
come un mezzo per progredire e
non come un fine a sé”, questo è
lo spirito con cui tutti i praticanti approcciano l’evento. Per maggiori informazioni visita il sito
www.qwankido.it.
I corsi di Qwan Ki Do per
bambini e adulti, sono presenti a Verona presso il Liceo N.
Copernico, Via C. Anti,5 a San
Michele Extra, nei giorni di
Martedì e Venerdì dalle 18,00
alle 19,00 per bambini (dai 5
ai 12 anni) e dalle 19,30 alle
21,00 per juniores e adulti (dai
13 anni in poi). Per informazioni contatta il 3482435422
oppure scrivi un’e-mail a
[email protected]
CSS PRIMA SQUADRA CLASSIFICATA
N
ella prima giornata del
Circuito provinciale di
nuoto propaganda presso il
C. Federale di Verona la CSS
si impone subito come migliore società di nuoto di Verona
e Provincia, sia nella classifica
delle categorie dei giovanissimi (da 6 a 8 anni) che in quella
finale a squadre. Il Trofeo Propaganda FIN Verona, sempre
più punto di riferimento per
il nuoto sportivo locale e ormai interprovinciale, mette a
confronto le scuole nuoto federali e i gruppi preagonistici
di tutte le piscine di Verona. E’
una sorta di vetrina dove ogni
società porta i propri migliori allievi. “È una grande soddisfazione” dice Pino Bodini
allenatore della squadra CSS
“finalmente dopo quattro anni
raccogliamo il frutto meritato
di una lavoro accurato e paziente verso gli allievi più piccoli delle scuole nuoto gestite
nelle varie piscine dalla CSS.
Quest’anno si sono aggiunti
anche gli allievi della preagonistica della Piscina di Isola
delle Scala gestita dalla CSS,
dove già dall’anno prossimo
contiamo di portare avanti un
gruppo di atleti della squadra
agonistica giovanile, che andrà
a rinforzare quella formata
finora da atleti della Piscina
Monte Bianco di Verona”.
Questi i risultati di rilievo della CSS Categ/P1: 25 dorso/F
4° Scartozzoni Lucia (28,4)-
Categ/ P2: staff 4x25 sl/F 1°
CSS (Morini A.- Pettenella N.Zambelli G.- Tessari M.) - 25
St. lib/F : 1° Morini Alessandra (17,8), 3° Tessari Maria
(21,3) - Categ/ P2: 25 St.lib./
M 2° Tosi Filippo (18.2), 4°
Bresciani Pietro (18,5). Categ./P3: 50 dorso/M 1° Bressan Edoardo (42,7) Categ /P4: 50 st.lib/F
1° Malesani Atena
(34,5), staffetta 4x50
sl 2° CSS (Bozzini
A.-Di Carlo A.- Dalla
Verde G.- Malesani
A.) - Categ /P5: 50
dorso/M 1° Ferro Riccardo (33,1) - Categ /
P6: 50 St.lib/M 2° Ribani Edoardo (27,9) –
Categ/ P7: 50 dorso/M
3° Costantini Davide
(37,0)
CLASSIFICA FINALE di
Società: 1° CSS - 2° Arbizzano – 3° sc Verona – 4°
Bentegodi – 5° C.Federale –
6° Fumane – 7° Sis Vr – 8°
Sport Management – 9° Leosport – 10° Padovanuoto –
11° Peschiera – 12° Casale di
Scodosia.
Al via una grande opera in Porto San Pancrazio
UN IMPORTANTE PROGETTO DI ACQUE VERONESI
P
foto: Gianluigi Rossi
renderà il via nella prima
settimana di marzo un
L 045 88 30 230
importante intervento di Acque Veronesi che interesserà
circa 600 famiglie residenti
nelle vie Porto San Pancrazio
e XXVIII Marzo. Lungo queste strade, infatti, si trovano
una serie di condomini afferenti a vecchie lottizzazioni che attualmente devono
scaricare in vasche Imhoff.
Spiega il presidente di Acque Veronesi Anna Leso: “E’
stato deciso di realizzare un
nuovo tratto di rete fognaria
che permetterà di servire
più efficacemente i vecchi e
nuovi insediamenti abitativi
del quartiere. Si tratta di un
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Via Ponte S. Pancrazio
collettore lungo 800 metri
che, essendo collegato a due
impianti di sollevamento, farà
defluire gli scarichi nella rete
fognaria comunale”.
La condotta, partendo da
via Savonarola, attraverserà
l’Adige all’altezza di ponte
Rumor per giungere poi in
via Porto San Pancrazio, in
prossimità dell’incrocio con
via Lazzaretto.La realizzazione dell’opera si articola
in tre fasi. La prima interesserà via Porto San Pancrazio,
dove la circolazione avverrà
a senso unico alternato, la
seconda via XXVIII Marzo,
con chiusura totale della
strada al traffico, mentre la
terza, che non prevede restrizioni alla circolazione, si
concentrerà sulla posa degli impianti di sollevamento
in via Porto San Pancrazio
e nell’area del parcheggio
Poggi.
“I lavori dureranno per sei
mesi con un costo a base
d’asta di 390.000 euro”,
precisa Anna Leso. “Ad essi
seguirà anche la realizzazione della nuova rete fognaria
in via Lazzaretto. Alla fine,
quindi, l’intera area risulterà
sistemata”.
L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
Nuoto – trofeo propaganda FIN Verona - 1 a giornata
13
L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
14
LO SAPEVATE CHE...
MANGIARE LA FOGLIA
In origine l’espressione era “aver mangiato
la foglia” con il significato di ‘capire al volo’;
intendere prontamente il senso del discorso;
capire subito le intenzioni altrui. Fra le tante
spiegazioni, quella che dà Ugo Enrico Paoli
sembra la più convincente. Egli considera la
foglia come un collettivo: più foglie che si
fanno mangiare agli animali vaccini. Questi si
dividono in due gruppi: i lattanti che prendono il nutrimento dalla poppa materna e
le bestie adulte che hanno già cominciato a
mangiare la ... foglia. Secondo il Paoli, quindi, il senso pratico del mondo contadino ha
associato alla locuzione “aver mangiato la
foglia” il concetto di saggezza.
RACCOGLIERE I BROCCOLI
Questa locuzione pur essendo ­con molta probabilità ­sconosciuta ai più, è messa in pratica da
molte persone, soprattutto nei posti di lavoro.
Chi raccoglie i broccoli, dunque, naturalmente
in senso figurato? Colui che si diverte a divulgare pettegolezzi e maldicenze nei confronti di
tutti. L’espressione sembra faccia riferimento ai
discorsi delle massaie le quali, quando vanno a
“raccogliere i broccoli”, cioè al mercato, si scambiano notizie e pettegolezzi su tutto e per tutti.
Cari amici, quanti “raccoglitori di broccoli” vi è
capitato d’incontrare durante la vostra vita?
PIANTARE IN ASSO
L’espressione non è altro che la deformazione
popolare della locuzione “piantare (o lasciare) in
Nasso”, un’isola greca dove - secondo la mitologia - Teseo, il “giustiziere” del Minotauro, avrebbe
abbandonato (“piantato”) la sposa Arianna dopo
che costei l’aveva aiutato a condurre in porto
l’impresa con il suo celeberrimo “filo”.
IL MERCATINO
DI SAN MICHELE
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L’IMPORTANZA DI ACCETTARSI IMPOTENTI DI FRONTE ALL’ALCOOL
P
er me è stata la cosa più
lunga e difficile da fare.
Dovere ammettere che io ero
più debole dell’alcool era terribile, io che mi consideravo
forte come una roccia,duro di
carattere, migliore degli altri e
dovere ammettere che invece
lui mi faceva fare ciò che voleva cioè brutte figure, mi toglieva la credibilità, annullava la
mia spavalderia,la sicurezza,mi
rendeva timido,timoroso, pieno di complessi,mi vergognavo di tutti e di tutto avevo
bisogno di lui che mi desse
la carica. Solo che poi me la
prendeva. Dopo molti anni di
sofferenze con l’aiuto di altri,
amici disponibili ho iniziato a
frequentare un gruppo di alcolisti anonimi, e qui vedendo
che molti ce l’avevano fatta
e avevano smesso da anni di
bere alcolici, erano sobri e sereni e felici, accettavano i problemi quotidiani con la tranquillità necessaria a risolverli.
Io ascoltavo le loro esperienze
dei trascorsi burrascosi sempre con più interesse e notavo
che erano molto simili se non
gli stessi dei miei, allora piano
piano cominciai a pensare che
magari potevo farcela anch’io
così molto duramente iniziavo
a convincermi che avevo dei
problemi con l’alcool, però
non riuscivo ad ammetterlo
con gli altri. Solo frequentando
queste persone che io reputavo dei deboli,sono riuscito
prima a mettere il tappo alla
bottiglia, cioè smettere di bere
alcolici e cosi fermando la malattia, poi con la frequenza e
la volontà ho iniziato a capire
che potevo anche migliorare
la mia vita sociale ed anche
economica. Così pure spigolare i miei difetti di carattere
che non era molto docile, ma
irascibile,sospettoso e permaloso. La mia esperienza è che
non è stato facile però ora
devo ammettere che ne è valsa la pena, e per questo io dico
da buon alcolista che questo
primo passo è indispensabile
per iniziare un cammino fatto
di migliorie certo e che poi
ci saranno altri passi da fare
sempre importanti e di sicuro
effetto benevolo dove ognuno può trarre beneficio dalle
esperienze altrui,e di conseguenza le nostre andranno
agli altri .Questo è un inizio
obbligato pero poi rinasce una
nuova vita, per me sicuramente migliore. Augurando serene
24 ore di sobrietà a tutti segnalo un numero telefonico da
cui si possono avere tutte le
informazioni che uno desidera
cel. 3343952277 Luigi.
Tornano i nostri amici per farci ridere un po’
A SCUOLA CON BEPI E TONI
“Mens sana in corpore sano”
“Bepi ghèto voja?”.
“De cosa, Toni?”.
“De far un po’ de ripasso de Inglese: te sè che l’insegnante la nà racomandà de fàr tanto esercissio!”.
“You are crazy like a basket... (te sì mato come ‘n
sésto!) ma va ben!”.
“Fémo one time for man...
(na òlta par omo!): na òlta a
testa disemo na frase in inglese e
ghe tàchemo drìo la tradussiòn”.
“Alòra comincia tì ànca se get
rider... (ghè sarà da ridar!)”.
“Tàco mi: the book is on the
table”... “Elementare Watson:
ghè ‘n buso néla tàola!”.
“Senti questa: missing bike
path!” “Che roba èla?”... “La pista ciclabile de Via Salieri, a
burning valley... (la solita val
che se brusa!)”.
La vignetta di Paolo Nalin
“Sénti questa che lè più par noialtri: wine is milk of older
people”... “Facile: el vin l’è el
late dei veci!, ma... vuto dir
che sémo veci? You are outside of mind... (te si fòra de
testa!)”.
“No dog from cow... (càn dal
vàca!), non stémo mia parlando
de noialtri”.
“A proposito de vaca me vien in
mente ‘na frase che me nono el
ripeteva spesso: better stink
of manure, than of stupid...
(l’è mejo spussàr da luàme
che da stupido!)”.
“Ah! Me pàr che pulls, lets go
and hammers... (tìra, mola
e martèla!) te staghi offendendo, bruta covered ember...
(bràsa quèrta) che non te si
altro!?!”.
“Ma no, big facts... (granfàti!).
Se non te capissi che l’è inglese
e basta, key yourself... (ciàvate!), ma mi, dog from the
grapes... (càn da l’ùa!), non
gh’avéa sta intensiòn”.
“Senti, senti! La sarà anca vera,
ma mi me par che you know
very long... (te la sè longa!)
come la fame”.
“Fame? A proposito de fame,
laughtin’ and jockin’... (ridendo e schersando!), l’è
quasi ora de pàpe: sa dìsito se
from that way... (de quéla
via!) ‘ndémo a métar i piè soto
la taola?”.
“Bòna idea, ma prima mì dirìa
che shall we make a little
shadow... (se fasémo n’ombréta!) e magari, par festegiàr el
nostro inglese, stasera andémo
zo in cantina e ghe piantémo ‘na
fire’s ball... (bàla da fògo!)”.
“Of course... (de corsa!)”.
E così via...
Niente male, non vi pare? Davvero lodevole questa voglia di
imparare! Ancora più lodevole
e simpatico è lo sforzo di non
cedere davanti all’ostacolo di
una lingua straniera anche se
parlata coniugandola con il
nostro dialetto (by-passando
l’italiano). Siamo certi che se
dovessero fare un viaggetto in
Inghilterra i nostri amici troverebbero senz’altro le parole - lo spirito non manca - per
farsi capire, conferendo al nostro veronese un po’ di “internazionalità”!
Per quanto ci riguarda, un piccolo insegnamento lo possiamo
ricavare! Nell’arco di tutta la
nostra vita c’è sempre tempo e
spazio per imparare cose nuove, bastano un po’ di voglia, un
po’ di impegno ed un pizzico
di umiltà. Tenendo allenata - e
quindi “fresca” - la nostra mente contribuiremo non poco a
tenere in salute e in armonia
tutto il nostro “insieme” (corpo,
ma anche spirito).
Bepi e Toni ce lo dimostrano.
El Séco
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FESTA DELLA DONNA
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con composizioni che si distinguono!
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n. 25/2012