www.umbriaradio.it 1,10 euro SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELL’UMBRIA N. 31 Periodico settimanale - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Fil. di Perugia Uff. A/P Venerdì 6 Settembre 2013 GIORNALE LOCALE ROC www.lavoce.it PERUGIA Cittadini uniti per salvare il centro da droga e degrado 17 DIOCESI CASTELLO Comunità in festa per i due diaconi David e Simone 18 ORVIETO L’oratorio della Misericordia è bello e costa... un caffè 21 DIOCESI TERNI Incontro di inizio anno pastorale con mons. Vecchi 22 Domani, sabato, si pregherà e farà digiuno per invocare da Dio la pace per la Siria, il Medio Oriente e tutto il mondo sull’orlo di un nuovo conflitto. L’appello di Papa Francesco e quello del Patriarca di Damasco contro la “soluzione” militare. Nelle pagine diocesane, le iniziative sul territorio umbro. l’editoriale Settembre, mese del “ripartire” n settembre tutto ricomincia. Per molti è una ripresa, più o meno serena. Per altri continua la “vacanza” nel senso di macanza di lavoro e di impegni. Per questi è una tragedia, che potranno superare con la solidarietà, l’amicizia e la famiglia; ma è triste non poter distinguere lavoro e riposo. Andando in un liceo, qualche tempo fa, ho incoraggiato gli studenti dicendo che il lavoro non sarebbe loro mancato, magari un lavoro gratuito. Pensavo al volontariato nel sociale. Hanno sorriso e non si sono convinti. Ma oggi non si potrebbe proporre neppure questo... Le leggi nel settore sono tali da scoraggiare chiunque. Tranne 15 Mons. Bottaccioli ripercorre con noi la tre-giorni di pellegrinaggio da Assisi a Gubbio sul “Sentiero di Francesco” 8-9 di Elio Bromuri I Parola a... GUALDO TADINO Come reinventarsi per dare slancio al turismo 25 DIOCESI FOLIGNO In pellegrinaggio a Loreto con il Vescovo 27 PAPA FRANCESCO AD ASSISI Società Chiesa italiana Esce il programma ufficiale, ricco di momenti di alto valore spirituale. L’itinerario del Papa, l’intervista al vescovo Sorrentino e il commento di Tonio Dell’Olio Anche in Umbria, record di sfratti dovuti alla crisi. La Regione reagisce lanciando un piano di contributi È ormai imminente la Settimana sociale. Il segretario della Cei, mons. Crociata, presenta l’evento, che sarà incentrato sulla famiglia lodevoli eccezioni, è venuta a mancare anche la voglia di essere utili a qualcuno o di fare esperienze. È venuta meno soprattutto la fiducia. Per ogni iniziativa si insinua il sospetto che dietro vi sia qualcosa di nascosto. Molti non ripartono perché sono sempre in movimento: gli stakanovisti super-indaffarati o i poveri “facchini” quotidiani, quelli che non possono mai staccare la spina perché non è loro consentito. Si pensi a chi ha un disabile in casa non autosufficiente, o è malato, o ha messo in piedi un’attività che si regge a malapena e non può permettersi un giorno di tregua. La nostra società apparentemente tutta uguale, esteriormente omologata, se si va a grattare e scalfire la superficie rivela situazioni molteplici e varie, sia per la condizione economica, sia per i fattori propri dell’esistenza umana. Ci sono poi quelli del moto perpetuo, i pellegrini che camminano per professione. Ne sono passati anche nel nostro territorio. Per molti la meta è Assisi, e poi Roma e perfino la Terra Santa. 2-3 Nel mese di agosto, una giovane donna, che viaggia e suona il flauto nelle piazze per mantenersi, proveniva dalla Nuova Zelanda. Felice e sorridente, sono mesi che è in cammino, ben abbronzata e perfettamente padrona del proprio strumento. Presso le logge del duomo di Perugia ha suonato un brano dalla Passione di Bach. Sono transitati sul nostro territorio moltissimi visitatori, turisti, pellegrini, viaggiatori, studenti stranieri. Il “ricominciare” più importante e massiccio è quello della scuola con tutti i suoi gravosi problemi. Se ne è scritto su questo giornale (vedi in questo numero a pag.7 e anche l’articolo del vescovo Sigismondi sul numero scorso). La scuola a tutti i suoi livelli è un asse portante della società di primaria rilevanza, spesso sottovalutato, quasi fosse un’attività secondaria. Si pensi a quanto poco se ne parla nei dibattiti pubblici, rispetto a temi che riguardano la politica nel senso più trito e banale del termine. Quando riparte la scuola, è come se ripartisse tutta la società 5 7 con i bambini, ragazzi, giovani, famiglie, e docenti a migliaia, operatori scolastici, librai e altri. Una valanga di persone, di attività e di interessi. Porre attenzione perché questo mondo della scuola e dell’università funzioni a dovere è interesse massimo di tutti. La scuola ha il carattere del ricominciare, del pellegrinare perché, oltre a tutto il grande movimento fisico che provoca, mette in movimento la mente e l’anima. La scuola apre nuove strade di sapere, nuove prospettive e nuovi panorami di conoscenze e valori. Accanto alla scuola si pongono spesso attività complementari, quali lo sport nelle sue varie articolazioni. Mi sembra interessante segnalare (vedi pag. 28) che in Italia vi sono un milione di persone iscritte al Centro sportivo italiano (Csi), associazione di ispirazione cristiana e di formazione umana, un dato da porre in risalto. Anche qui, per non rimanere fermi e statici, ma mettersi in movimento e guardare avanti con fiducia. Il Papa direbbe: “camminare, costruire, confessare”. LA VOCE 2 PAPA FRANCESCO AD ASSISI VENERDÌ 6 SETTEMBRE 2013 IL PAPA AD ASSISI. Il senso di una visita in profonda continuità con il suo pontificato e le esigenze dell’oggi Per rendere visibile l’attualità del Poverello N Il logo ufficiale L a visita del Papa ad Assisi avrà anche un logo ufficiale, che sintetizza il senso dell’evento. Esso mostra: il Cristo Risorto (rosone) che, mediante il ministero del Papa (volto di Papa Francesco), guida la barca della Chiesa all’esperienza piena della fede (la barca è quella del logo dell’Anno della fede). L’incontro con Gesù, il Salvatore, avviene in una Chiesa particolare (il rosone è quello della cattedrale di San Rufino) che ha dato i natali a san Francesco (sullo sfondo, con l’omonima basilica) e continua a generare santi nel suo cammino nella storia (la data dell’evento). on è una visita semplicemente devozionale quella che Papa Francesco farà ad Assisi il 4 ottobre. Basta scorrere il ricco programma che la Santa Sede ha reso pubblico il 2 settembre tramite mons. Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi. Nelle intenzioni del Papa c’è piuttosto l’idea di rendere visibile al mondo l’attualità bruciante di Francesco, della sua santità, della sua testimonianza di vita e della sua vocazione (chiamata da parte di Dio) a “riparare la casa”. Papa Francesco sarà accompagnato dai cardinali, “che hanno il compito di consigliarlo nel governo della Chiesa universale e di studiare un progetto di revisione della costituzione apostolica Pastor bonus sulla Curia romana”. Secondo il programma diffuso a suo tempo dalla Sala stampa vaticana, il gruppo di cardinali si riunirà presso la Santa Sede dall’1 al 3 ottobre e concluderà i propri lavori unendosi al pellegrinaggio di Papa Francesco ad Assisi. Perché tutti finora hanno giustamente sottolineato il valore e la proposta della povertà nella scelta del nome di Papa Francesco, ma in pochi hanno compreso che in quella scelta vi è iscritto anche un altro elemento fondamentale dell’esperienza del poverello di Assisi. Quella verità che, secondo le Fonti francescane, viene rivelata in sogno proprio ad un Papa. È lo stesso Innocenzo III a confidare a Francesco di averlo visto in sogno quando, con le sue fragili spalle, reggeva la basilica di San Giovanni in Laterano che crollava rovinosamente. La scena è mirabilmente raffigurata nella sesta delle 28 scene del ciclo di affreschi delle Storie di san Francesco nella basilica superiore di Assisi attribuiti a Giotto; e nella statua bronzea, molto più recente, che si erge proprio nella piazza antistante l’ingresso principale della basilica lateranense in Roma, dove Francesco è raffigurato con le mani levate al cielo non soltanto in atteggiamento di orazione ma anche di sostegno, come un contrafforte per la stessa basilica. Non a caso, tra le tappe significative del suo pellegrinaggio assisano, il Papa si fermerà in preghiera anche nel luogo della Spoliazione. Ha confidato mons. Sorrentino che, nel corso dell’incontro personale con Papa Francesco in preparazione dell’evento, egli stesso gli aveva suggerito una sosta in quel luogo per recitare semplicemente un Padre nostro ove Francesco rinuncia alla paternità terrena dicendo: “Finora ho chiamato te mio padre sulla terra; d’ora in poi posso dire con tutta sicurezza: Padre nostro che sei nei cieli, perché in Lui ho riposto ogni mio tesoro e ho collocato tutta la mia fi- ducia e la mia speranza”. Ebbene, la risposta pronta e meditata del Papa fu: “Quello è il luogo appropriato per parlare di come la Chiesa deve tornare a spogliarsi!”. D’altra parte, è tutto il programma della visita a gridare con evidenza quella necessaria spoliazione. Lo stesso Papa ha pensato le tappe per indicare alla comunità credente la scelta dei poveri e della povertà. A cominciare dall’arrivo presso l’Istituto Serafico che ospita persone con grave disabilità plurima sensoriale, fisica e mentale, alla consumazione del pasto presso il Centro di accoglienza della Caritas della diocesi di Assisi in Santa Maria degli Angeli, per finire a Rivotorto, luogo del “tugurio”, la prima, povera e semplice residenza del Santo e dei suoi seguaci. Una visita in perfetta sintonia con tutti i segni che questo Papa “venuto dalla fine del mondo” ha posto finora. Una perfetta continuità con la lavanda dei piedi del Giovedì santo ai detenuti di Casal del Marmo, con l’incontro con i migranti a Lampedusa, con le visite presso le comunità di recupero a Rio de Janeiro e con lo stile di estrema semplicità con cui finora ha voluto incontrare e parlare alla gente. Spesso si abusa del termine “storico” per definire un evento, ma la visita di Francesco Papa ad Assisi ne ha tutti caratteri. Storica per questo pontificato di inizio millennio e storica per la vita della Chiesa. Storica per un mondo che “geme e soffre fino a oggi nelle doglie del parto” (Rm 8,23). Tonio Dell’Olio Pro Civitate Christiana, Libera international Tre incontri pubblici L a visita del Papa ad Assisi prevede tre incontri pubblici. Il primo, quello per cui è stato invitato dal vescovo Sorrentino e dai Vescovi della Ceu, è la celebrazione della messa per la solennità di san Francesco con la cerimonia dell’offerta votiva dell’olio al Patrono d’Italia. Offerta che quest’anno spetta alla regione dell’Umbria, che sarà rappresentata dai Vescovi e dalle autorità civili. Il secondo momento pubblico sarà a San Rufino dove incontrerà clero, religiosi e laici della diocesi di Assisi. Il terzo a Santa Maria degli Angeli dove incontrerà i giovani dell’Umbria. Alla conferenza stampa di presentazione dell’evento erano presenti anche il presidente della Ceu, l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve mons. Gualtiero Bassetti: “Abbiamo preparato tutto insieme” ha detto, sottolinenado il “senso di unità e di comunione delle Chiese umbre”. Il custode del Sacro Convento padre Mauro Gambetti, parlando a nome delle famiglie francescane, ha annunciato un comune impegno di preghiera quotidiana “per prepararci al pellegrinaggio”. “Massimo impegno” per consentire a tutti di partecipare lo ha assicurato il sindaco di Assisi Claudio Ricci, mentre il responsabile diocesano della comunicazione, don Giovanni Raia, ha segnalato l’apertura di uno spazio web dedicato sul sito della diocesi nel quale saranno pubblicate tutte le informazioni, comprese le modalità per la richesta dei pass per i luoghi in cui saranno previsti. La visita ad Assisi sarà un evento seguito dai media di tutto il mondo. FRANCESCO CHE PAPA I LUOGHI-SIMBOLO DI A vventurarsi tra i luoghi nei quali Papa Francesco sosterà nel corso della sua visita ad Assisi significa ripercorrere le tappe fondamentali dell’esistenza del Santo. Così, a Santa Maria Maggiore, la chiesa del vescovado, Francesco ricevette il battesimo, quando gli fu dato - in un Il “Tugurio” a Rivotorto S. Maria Maggiore e il vescovado primo tempo - il nome di Giovanni. Il nome Francesco fu invece imposto ‘a posteriori’ dal padre, che aveva commerci di stoffe con la Francia (“francesco” era il termine medievale per “francese”). A San Damiano, fuori delle mura cittadine, il giovane Francesco visse una forte esperienza interiore nei primi tempi della sua conversione. Fermatosi a pregare davanti a un’immagine del Crocifisso, ne udì la voce che gli parlava e gli chiedeva di “ripararne la Sua casa”. All’inizio, lui pensò che si trattasse di restaurare quella chiesa diroccata... La Facciata di S. Damiano invece era la intera Chiesa. Poi, sulla piazza del Vescovado, alla presenza del vescovo Guido I, rinunciò all’eredità paterna, restituendo al genitore terreno anche gli abiti che indossava. È la “spogliazione”, prima tappa del viaggio del Papa ad Assisi. Francesco visse poi in solitudine per due anni, rafforzandosi nella sequela di Cristo, fino a quando si unirono a lui alcuni uomini di Assisi. Una loro prima dimora fu un “tugurio abbandonato”, detto Rivotorto, “dove a fatica potevano stare seduti o stesi per terra”. Furono però scacciati da un contadino, giunto là con il suo asino, che reclamava il possesso di quel posto. La chiesetta di Santa Maria degli Angeli, dove avevano già dimorato periodicamente, divenne quindi loro residenza più stabile. Francesco amava quella piccola chiesa, preferendola “a tutte le altre”. Intanto quella “gente poverella crebbe” (Dante), divenendo un Ordine numeroso; mentre Francesco continuava con costanza a dare l’esempio. Un episodio tra tanti per indicare il suo stile di vita La Porziuncola ascetico: nei primi mesi del 1221, vittima della febbre quartana, durante la Quaresima si permise il ‘lusso’ di mangiare carne. (Segue a pagina 3) VENERDÌ 6 SETTEMBRE 2013 LA VOCE PAPA FRANCESCO AD ASSISI Un viaggio che dà segnali forti L Mons. Sorrentino, il Papa non verrà solo per rendere omaggio a san Francesco… “Il Papa ha scelto il nome Francesco, ed evidentemente ha scelto un messaggio e un programma con questo nome. Vuole venire ad Assisi per mettersi sulle orme del nostro Santo, rivivere lo spirito di Francesco e comunicarlo in qualche modo alla Chiesa. Il Papa ci chiede di tornare al Vangelo che Francesco ha vissuto sine glossa, in assoluta trasparenza e radicalità. Al tempo stesso, vuole metterci sulle orme missionarie di Papa Francesco a colloquio con mons. Bassetti e mons. Sorrentino Francesco, invitandoci ad andare verso le periferie dell’umanità, che tante volte sono anche le periferie che stanno dentro i nostri cuori: tutte le istanze, Intervista al vescovo di Assisi E il Papa cosa le ha risposto? le esigenze, le povertà, le fragilità. Per mons. Domenico Sorrentino “A questo punto il Santo Padre, spiazzandoognuna di queste realtà il Vangelo ha mi davvero ed edificandomi tanto, mi ha una parola, e san Francesco è l’uomo ulla visita del Papa nella città detto: ‘Il Padre nostro? Ma io voglio venire a giusto per aiutarci a vivere questa pa- serafica. La più evidente novità parlare di come la Chiesa si deve spogliare, rola: Papa Francesco viene sulle sue cioè di come deve ripetere in qualche moorme per darci un input perché, come rispetto ad altri eventi di questo do il gesto di Francesco e l’atteggiamento e Chiesa, ci possiamo incamminare in tipo è la priorità data ai poveri i valori che questo gesto implica’. Mi pare un tempo di nuova evangelizzazione e agli emarginati che Papa Francesco desideri una Chiesa che in maniera convincente ed efficace”. torni a essere pienamente evangelica come lo era Francesco d’Assisi”. In questo viaggio ci sono elementi di novità rispetto alle visite di GioDieci tappe in un solo giorno: non sarà vanni Paolo II e Benedetto XVI? In conferenza stampa, presentando il pro- semplice! “È molto visibile che questo viaggio ha de- gramma della visita pastorale del Papa “Non sarà semplice, ma il Papa mi ha dato gli accenti speciali. Sono accenti innovativi ad Assisi, ha raccontato di un suo collo- l’impressione di avere tanto entusiasmo. rispetto alle classiche visite papali. L’accen- quio in cui il Papa avrebbe in qualche Quando gli ho detto, in maniera molto fato più vistoso è il fatto che il Papa dà massi- modo “anticipato” ciò che verrà a dire. miliare: ‘Ma lei avrà bisogno anche di ripomo spazio all’incontro con i poveri e con gli “Nelle prime ore del Pontificato gli ho man- sare!’, mi ha risposto: ‘No, riposerò dopo’. emarginati. Comincia dall’Istituto Serafico dato una lettera a nome di tutta la diocesi Noi tutti siamo curiosi di vedere come andrà che è il fiore all’occhiello della nostra cari- nella quale gli dicevo che, come vescovo di questa giornata, anche per lo stile molto fatà assisana con il servizio che rende ai ra- Assisi, abito nel luogo dove Francesco otto miliare di Papa Francesco che ama salutagazzi disabili, poi viene al vescovado, nella secoli fa, davanti agli occhi allibiti del padre re e parlare con la gente”. sala della Spoliazione dove san Francesco Pietro di Bernardone, si spogliò di tutto per si liberò di tutti i beni terreni per essere so- rendersi uomo libero per Dio e per i fratel- La giornata del Papa si concluderà con lo di Cristo, ma per essere anche fratello li. E gli ho mandato una mia meditazione, l’incontro con i giovani a Santa Maria deuniversale, e poi vorrà mangiare con i po- pensando che il Papa non avesse nemmeno gli Angeli, come avvenne anche con Beveri del nostro Centro di accoglienza. Sono la possibilità di considerarla, tra le tante co- nedetto XVI. segnali molto forti, vogliono ripercorrere la se che riceve. Poi, incontrandolo per prepa- “Sì, glielo abbiamo proposto come Confestoria di Francesco ma renderla anche at- rare questa visita, gli ho ricordato questo renza episcopale, e il Papa ha risposto votuale, cioè farci camminare con le gambe e fatto, e mi sono accorto che questo dettaglio lentieri, accettando di rispondere a delle locon il cuore di Francesco. Credo che dovre- lo aveva molto toccato. Mi permisi di dirgli: ro domande. Ci saranno anche i giovani che mo metterci con grande apertura di cuore ‘Padre, allora è l’occasione buona, tra le tan- hanno partecipato alla Gmg a Rio: questo ad ascoltare tutto quanto il Papa ci dirà non te cose che farà in quella giornata, di veni- incontro è una ideale prosecuzione di quelsoltanto con le sue parole ma anche con i re anche al vescovado almeno a dire quel l’esperienza, anche per i giovani che non ci suoi gesti, e direi con il suo volto e il suo Padre nostro che Francesco disse 800 anni sono andati”. sorriso”. Maria Rita Valli fa’”. BERGOGLIO VISITERÀ DURANTE IL SUO PELLEGRINAGGIO AD ASSISI IL 4 OTTOBRE La tomba di San Francesco creature. Non appena intuì l’aggravarsi del male, si fece riportare alla Porziuncola, dove dal grembo “l’anima preclara / mover si volle, tornando al suo regno, / e al suo corpo non volle altra bara” (Dante). E vennero le allodole, che aveva tanto amato, a far festa. Fu sepolto provvisoriamente nella chiesa di San Giorgio. Nel 1230 le sue spoglie furono traslate nella nuova basilica costruita in suo onore: basilica che papa Gregorio IX volle “capo e madre” dell’Ordine dei Minori e che ha il suo cuore pulsante nella cripta in cui è posta la tomba del Santo. Chiara, pianticella di lui, gli sopravvisse per 27 anni. Per 42 anni dimorò a San Damiano, ma dopo la sua morte (1253) le spoglie furono traslate nella chiesa di San Giorgio, fino a che fu edificata la Santa Chiara basilica di Santa ABAT JOUR A cura di Angelo M. Fanucci Ha disubbidito alla mamma a visita di Papa Francesco ad Assisi il 4 ottobre si presenta ricca di novità rispetto alle visite dei suoi predecessori, come ha sottolineato il vescovo Sorrentino presentando alla stampa il programma della giornata. Una novità è anche il fatto che l’annuncio ufficiale non è stato fatto dalla Sala stampa vaticana ma dal Vescovo stesso di Assisi, città ospitante. (segue da pagina 2) Non si era ancora del tutto ristabilito, che si recò ad Assisi e convocò la cittadinanza in piazza di San Rufino, dove tenne una predica. San Rufino Finita la predica, entrò in chiesa, dove si tolse la tonaca, poi si fece trascinare nudo con una corda al collo davanti al popolo e confessò di aver mangiato carne durante la sua malattia. Tutti scoppiarono in pianto e compresero la lezione, avvertendo l’urgenza di una vera conversione. Pochi anni dopo quell’evento - era il 1226 - Francesco tornò al Signore. Era stigmatizzato dal 1224, e sofferente di varie malattie, anche se prorpio in quelle condizioni seppe comporre il Cantico delle 3 Chiara (la grande seguace del Poverello fu canonizzata da Alessandro IV nel 1255). La vita di Francesco trascorse in un colloquio L’Istituto Serafico L’Eremo delle Carceri continuo con l’“Altissimo Signore”. Cercava luoghi isolati, anfratti, grotte, dove immergersi in preghiera, e dove solo il Padre celeste poteva avere accesso: fuori di Assisi, inerpicandosi sul monte Subasio, si incontra l’eremo delle Carceri. Un’esistenza straordinaria, quella di Francesco. Ripercorrere, anche solo spiritualmente, i luoghi nei quali per gran tempo egli visse vuol dire, per noi, entrare in dialogo con lui, lasciarci interpellare da quel Vangelo che trasformò la sua vita. Papa Francesco nella visita ad Assisi si recherà anche all’Istituto Serafico e pranzerà con i poveri della diocesi al Centro di prima accoglienza della Caritas diocesana. (Testo tratto e rielaborato da: www.sanfrancesco.org) Il CentroAccoglienza della Caritas Ce l’ha la Francia, l’ha introdotta nel 1981 Mitterrand, l’ha ridotta Sarkozy, l’ha aumentata di nuovo Hollande. Ce l’ha la Svizzera, ce l’ha la Norvegia, ce l’ha la Spagna. La Gran Bretagna non ce l’ha mai avuta, ma Cameron ci sta pensando. La Germania ce l’ha avuta fino al 1995, poi l’ha abolita con un referendum, ma l’Spd vuole reintrodurla entro il 2014. Negli Stati Uniti non esiste una tassa patrimoniale, ma vengono tassate molto le successioni e gli immobili. E perché mai non dovrebbe esserci anche in Italia, una tassa patrimoniale? Me lo chiedevo qualche sera fa, mentre, in compagnia di un vecchio amico che ha per tanti anni ha insegnato Economia in una facoltà universitaria, stavo seguendo un servizio di La7 su questo argomento. La tassa patrimoniale è una tassa che viene calcolata sul patrimonio del contribuente, non sul reddito. Una tassa, quindi, che grava sulla ricchezza che sta ferma, non sui flussi di denaro, sulla ricchezza che si muove e produce altra ricchezza. Con “patrimonio” si intendono gli immobili e i terreni posseduti, il risparmio depositato in banca; la tassa sulla casa, l’Ici, eliminata da Berlusconi nel 2008 e reintrodotta da Monti nel 2011 come Imu, è una forma di patrimoniale. Non ci rientrano invece la tassazione sul capital gain e sulle rendite finanziarie: ci ha pensato il decreto “Salva Italia” di Monti ad aumentarle dal 12,5% al 20%, lasciando il 12,5% solo sui titoli di Stato. L’altra sera ho seguito su La7 un discorso estremamente interessante in proposito, condotto da un big della finanza, punzecchiato a dovere da Luca Telese; un discorso che s’è concluso con la stupefacente affermazione che una patrimoniale di 80 milioni di euro salverebbe l’Italia senza danneggiare in maniera sensibile i proprietari dei grandi patrimoni ai quali venisse applicata. “Ma è vero?”, ho chiesto all’amico economista che era con me. “Sì, è vero!”. “Ma… e chi è che si oppone?”. “Sono quei vecchi signori straricchi che vengono a messa la domenica, e puntualmente lasciano cadere 50 euro nella buzzarella, e tu ne godi”. “Io... forse sì, ma loro… loro non sentono l’enorme responsabilità del loro rifiuto di salvare, con un sacrificio minimo, migliaia di fratelli dalla disperazione?”. L’amico si è stretto nelle spalle, e uno sbrego di tristezza gli attraversava il volto. Sono andato a letto amareggiato. E ho sognato. Ho sognato uno di questi vecchi signori, nell’atto di chiedermi se potevo confessarlo. “Il Signore sia con voi e vi aiuti… Quanto tempo è? Quale il peccato che maggiormente vi pesa?”. Ci ha pensato un po’. “Ho disubbidito alla mamma!”. Silenzio. “Scusate, ma la vostra mamma è ancor viva?”. “Uuuh! È veeeerooo! È morta 42 anni fa, ma ormai avevo preso l’abitudine di confessarmi così!...”. Disubbidito alla mamma. Forse cedendo un attimo alla tentazione di accettare la patrimoniale. LA VOCE ACCADE IN UMBRIA 4 SetteGIORNI a cura di Enzo Ferrini NO ALLA SOPPRESSIONE DEL TRIBUNALE ORVIETO È scattatto il conto alla rovescia per l’entrata in vigore del decreto Monti che dal 13 settembre dovrebbe cancellare 30 tribunali, tra cui quello di Orvieto. Il condizionale è d’obbligo perché, a pochi giorni dall’entrata in vigore della riforma per la riorganizzazione delle Circoscrizioni giudiziarie, non si sa ancora se, come al solito (vedi per l’abolizione delle Province), all’ultimo momento ci sarà un rinvio. A Orvieto si è svolta la scorsa settimana una seduta straordinaria del Consiglio provinciale di Terni, con la partecipazione di parlamentari umbri e avvocati. Tutti hanno sottolineato che con la chiusura del tribunale di Orvieto si penalizza il territorio senza alcun risparmio per lo Stato. Ma c’è polemica anche sulla riorganizzazione delle Circoscrizioni, con tante guerre di campanile come quella tra i Sindaci di Todi e Spoleto. La riforma prevede infatti un riequilibrio territoriale tra i tre tribunali di Perugia, Spoleto e Terni, affidando a Spoleto la competenza che prima era di Perugia su Todi e Media Valle del Tevere. IL PD NON INVITA GUASTICCHI ALLA FESTA Il futuro delle Province resta incerto come il futuro politico del presidente di quella di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi, che guida la pattuglia del “renziani” in Umbria e che è in guerra con il suo partito. Con un tweet ha protestato con il segretario del Pd Guglielmo Epifani per non essere stato invitato ufficialmente alla festa del partito ad Umbertide. “Caro segretario - ha scritto - questo è veramente un partito democratico?”. Ha anche annunciato l’invio di una lettera per denunciare che in Umbria “il Pd è paralizzato in mano a ras locali”. Pronta la risposta di uno di questi “ras locali”, il segretario regionale Lamberto Bottini, che ha parlato di “una polemica fuori scala che sa di speculazione politica”. Il segretario del Pd di Umbertide, Paolo Bondi, ha spiegato che i rapporti con Guasticchi “non sono buonissimi” ma che la festa si svolge in un parco pubblico “aperto a tutti”. DIGA DEL CHIASCIO IN FUNZIONE DAL 2017 La diga del Chiascio, nella zona di Valfabbrica, entrerà in funzione nel 2017. Lo ha annunciato l’assessore regionale all’Agricoltura Fernanda Cecchini che ha parlato di “una svolta storica per un’opera avviata da decenni”. Avviata da decenni, appunto, con tante scadenze già saltate. Quella del 2017 sarà rispettata? IN UN MESE 4 MORTI SUI CAMPI DELL’UMBRIA “Sembra un bollettino di guerra, servono interventi immediati” afferma la Cgil commentando i quattro incidenti mortali avvenuti in un solo mese sui campi e nelle aziende agricole dell’Umbria. L’ultimo a Cannara per il ribaltamento di un trattore che ha provocato la morte di un giovane albanese e il ferimento del romeno che era con lui. Incidenti, secondo il sindacato, provocati spesso da mezzi agricoli vecchi e non sicuri affidati a persone, spesso stranieri, “malpagate e senza l’adeguata formazione professionale”. RISOLTO IL MISTERO DEI CERCHI DI VERCHIANO Purtroppo il mistero dei 13 cerchi concentrici di Verchiano è stato risolto in pochi giorni: poteva essere la fortuna della piccola, e ai più sconosciuta, frazione montana di Foligno. Uno studioso aveva mostrato fotografie aeree di questi cerchi, solchi scavati nella terra e riempiti con pietre. Un tesoro archeologico sconosciuto o tracce misteriose di presenze extraterrestri? No - ha spiegato al Trg Foligno l’assessore comunale Salvatore Stella - erano solo opere di sostegno realizzate negli anni ’60 e ’70 del secolo scorso per il rimboschimento di pascoli abbandonati. POLITICA. Anche in Umbria, partito diviso VENERDÌ 6 SETTEMBRE 2013 Pd verso le primarie I l tempo scorre ma il passatempo preferito per il Pd, anche in Umbria, è la collocazione dei suoi rappresentanti rispetto alle ennesime primarie per la guida del partito. E c’è spazio per la polemica, ovviamente. Il presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi, vicino a Matteo Renzi, si è sfogato su Facebook perché non sarebbe stato rappresentata la componente del sindaco di Firenze alla festa del Pd a Umbertide. Nel suo sfogo su Facebook ha raccontato dei mancati inviti e incontri di nascosto, concludendo polemicamente: “Ma siamo in Italia o in Albania ai tempi di Hoxha?”. Chiaramente il Pd di Umbertide ha risposto precisando che “il programma è opinabile e contestabile, ovviamente, ma bisogna ricordare e sottolineare che sono stati invitati esponenti di molte ‘anime’ del Pd nazionale: i renziani, ad esempio, sono stati autorevolmente rappresentati dal- Il pomo della discordia resta l’on. Angelo Rughetti, esponente politico vicinissimo al sindaco di Renzi, pro o contro. Firenze. Se poi qualcuno si ritie- Guasticchi si considera ne l’unico rappresentante di una certa area è un altro problema: “emarginato” dai “compagni”. ci sarà modo ed occasione, nel- Le scelte di Boccali e della Sereni l’imminente congresso, di confrontarci e confrontarsi sul futuro e sulle scelte del Partito democrati- precisare il Sindaco - non è Matteo Renco”. zi, il mio nemico è la destra”. Nel frattempo il sindaco di Perugia, Sull’altro versante si colloca Marina SeWladimiro Boccali, si schiera. Rispon- reni, parlamentare umbra di lungo cordendo a una domanda sul tema delle so e vice presidente dell’assemblea naprimarie nel Pd, Boccali ha puntualiz- zionale del partito, che appoggia Renzi. zato che “non ci sono ancora le candi- “La sua candidatura alla guida del Pd dature ufficiali. Quando ci saranno, de- ha osservato - si configura, per popolacideremo sui contenuti, ma credo che i rità, consenso diffuso e capacità di agvalori fondamentali di cui parla Gianni gregare e mobilitare tante persone deCuperlo siano indispensabili per il par- luse del centrosinistra, indubbiamente tito, quindi, se si presenterà, voterò per come una proposta molto forte”. lui. Il mio nemico però - si è affrettato a Sono in pratica le stesse opinioni espresse recentemente da Piero Fassino. La Sereni ha posto al centro del suo intervento tre questioni. Di esse, la prima riguarda il sostegno e le proposte da indirizzare verso il governo Letta “perché questa legislatura si concluda con una vera riforma costituzionale che riconsegni la parola agli elettori con un sistema istituzionale più efficiente e con una situazione economica e sociale meno drammatica di quella da cui siamo partiti. La scadenza politicamente più sensata cui guardare è il termine del semestre italiano di presidenza europea, la primavera del 2015. Vorrei – si auspica – un partito organizzato, e che chi si candida a guidare il Pd si impegnasse a dedicare un’attenzione nuova al partito, alle sue forme organizzative, ai suoi strumenti”. Emilio Querini SICUREZZA. Il ministero dell’Interno manda altri 48 poliziotti in Umbria P iù sicurezza in Umbria, con l’arrivo di 48 poliziotti previsto per la fine di settembre. Lo ha annunciato il sottosegretario all’Interno, Gianpiero Bocci, spiegando che 22 saranno in forza alla questura di Perugia, 5 a quella di Terni, 10 al Reparto prevenzione crimine Umbria-Marche, 8 a polizia stradale e postale di Perugia, 3 alla stradale di Terni. “Con questo significativo intervento - ha detto Bocci - il ministero dell’Interno, compiendo uno sforzo notevole, viene incontro alle giuste esigenze di sicurezza manifestate in più occasioni dai cittadini umbri, fornendo una risposta seria e concreta. Si tratta di un incremento rilevante di personale, munito di adeguata esperienza, che servirà a rafforzare maggiormente la presenza dello Stato in Umbria, aumentando l’operatività delle forze di polizia, innalzando i livelli di sicurezza e rendendo più incisiva l’azione di prevenzione dei reati”. La decisione di assegnare ulteriore personale della Polizia di Stato in Umbria “fa seguito a quella serie di misure strategiche che sono state adottate dal ministero dell’Interno in questi ultimi tempi a favore delle Province umbre, come, ad esempio, l’istituzione del Reparto prevenzione crimine Umbria-Marche”. E. Q. Saranno accolti e inseriti a Marsciano e a Todi Benvenuti 10 ragazzi del Gambia S ono arrivati a fine agosto a Marsciano i 10 ragazzi di età compresa tra i 18 e i 28 anni provenienti dal Gambia, e accolti nell’ambito del programma Sprar, il Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati gestito dal ministero dell’Interno. Anche a Todi sono arrivati 6 nuovi profughi presso l’istituto Crispolti, che vanno ad aggiungersi ai 15 accolti a regime. La permanenza di questi giovani richiedenti asilo a Marsciano è coordinata dal Comune in stretta collaborazione con l’Arci territoriale di Perugia, che è una delle associazioni convenzionate allo scopo. I ragazzi sono ospitati in un appartamento messo a disposizione dalla cooperativa “Case per lavoratori” in un condominio di via Marconi nel centro cittadino. Della presenza dei nuovi inquilini l’Amministrazione ha provveduto a informare direttamente le famiglie del condominio e dell’area limitrofa. I ragazzi sono seguiti da personale formato dell’Arci e dallo stesso Comune di Marsciano, al quale spetta il sostegno logistico e il controllo sul buon andamento della loro permanenza. Intorno a metà settembre partirà il corso di lingua italiana, ma già nei prossimi giorni i ragazzi potranno iniziare delle attività di carattere sportivo presso alcune associazioni sportive locali con le quali l’Arci territoriale di Perugia sta prendendo contatti. “Questa – spiega il vice sindaco Virgilio Lipparoni – è la seconda esperienza di accoglienza che facciamo nella nostra comunità, dopo la presenza, da settembre 2011 a febbraio 2013, di un gruppo di profughi provenienti dal Nord Africa e dal Bangladesh, ospitati in uno stabile in via Roma, con buoni risultati a livello di qualità di assistenza e di integrazione nel territorio. Anche l’attuale gruppo, come prevede il programma Sprar, potrà partecipare ad attività sportive, iniziative culturali e sociali ed essere avviato a lavori socialmente utili. A questo proposito invitiamo associazioni e privati a portare il proprio contributo di idee e progetti per aiutare questi ragazzi ad inserirsi in modo proficuo nella nostra comunità”. LA VOCE ACCADE IN UMBRIA VENERDÌ 6 SETTEMBRE 2013 L’Umbria rischia di superare i 1.300 casi. Il progetto della Regione Contributi per dare una casa agli sfrattati Chi potrà beneficiare del bando P N el 2012, secondo un’indagine condotta dal ministero degli Interni e dall’Istat, la Provincia di Perugia era al decimo posto in Italia per gli sfratti, con 984 esecuzioni. Nel 2013 l’Umbria rischia di superare i 1.300 sfratti, di cui circa il 90 per cento per “morosità incolpevole”. Secondo l’indice della sofferenza abitativa, in provincia di Perugia si rileva in media una sentenza di sfratto ogni 56 famiglie, e in provincia di Terni addirittura una sentenza ogni 50 famiglie. Dall’altra parte, ci sono almeno 40 mila vani sfitti o invenduti. Dati preoccupanti. Ne è consapevole l’assessore regionale alle Politiche abitative, Stefano Vinti, che lunedì scorso a palazzo Donini ha illustrato le nuove disposizioni regionali per la concessione di contributi onde agevolare il reperimento di nuovi alloggi da destinare alle famiglie sfrattate. “Abbiamo inquilini senza case e case senza inquilini - ha sottolineato Vinti -. Per questo la Giunta ha lavorato per approvare tutti i provvedimenti possibili per aiutare le famiglie in difficoltà”. L’obiettivo del provvedimento - per cui la Regione ha messo sul piatto un milione e mezzo di euro - è agevolare l’incontro tra domanda e offerta nel mercato privato della loca- zione, mediante l’erogazione di contributi e incentivi ai proprietari che mettano a disposizione alloggi liberi. “In questo modo - ha continuato Vinti - contiamo di poter reperire almeno 300 alloggi a canone concordato”. Gli alloggi disponibili saranno individuati dall’Ater regionale (Azienda territoriale dell’edilizia residenziale) attraverso un bando pubblico regionale rivolto ai proprietari privati di alloggi liberi, che potranno offrire la propria disponibilità indicando le caratteristiche della casa, tra cui il canone di locazione che dovrà comunque essere “concordato”. Successivamente l’Ater predisporrà singoli elenchi degli alloggi disponibili in ciascun Comune, ordinandoli per grandezza e dando priorità a quelli meno onerosi sotto il profilo del canone di locazione. I contributi regionali, che verranno erogati ai proprietari, non potranno superare i 200 euro mensili e andranno a integrare il canone di locazione del nuovo alloggio, fino al miglioramento della situazione economica della famiglia o comunque non oltre i 24 mesi. Sono previsti, inoltre, due ‘bonus’ di 200 euro per i proprietari che concordano un canone minimo, e altri 200 euro per gli affittuari se il costo del- Aiuti alle famiglie con bimbi al “nido” Come accedere ai fondi messi a disposizione dalla Regione L a Regione Umbria ha confermato anche quest’anno gli aiuti per le famiglie con bambini che frequentano asili nido. C’è tempo fino al 25 settembre per presentare le domande. Il bando è rivolto alle famiglie, residenti in Umbria, i cui figli nell’anno 2012-2013 abbiano frequentato per sei mesi, anche non continuativi, un asilo nido pubblico o privato regolarmente autorizzato al funzionamento, con un reddito Isee complessivo non superiore a 50.000 euro (riferito ai redditi percepiti nell’anno 2012 ed al valore del patrimonio immobiliare e mobiliare al 31 dicembre 2012). Non sono ammesse ai er beneficiare del bando regionale occorre aver un provvedimento esecutivo di sfratto per “morosità incolpevole”. L’inadempienza nei pagamenti deve dipendere esclusivamente da una significativa riduzione del reddito, intervenuta dopo la stipula del contratto di affitto, causata da licenziamento (escluso quello per giustificato motivo soggettivo e le dimissioni volontarie); collocazione in cassa integrazione ordinaria o straordinaria o in stato di mobilità; mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipico; cessazione di attività libero-professionali o di imprese registrate alla Ccia aperte da almeno 12 mesi; malattia grave o invalidità di uno dei componenti il nucleo familiare che abbia comportato la necessità di far fronte a documentate spese mediche e assistenziali di particolare rilevanza; decesso del componente il nucleo familiare unico percettore di reddito. l’affitto è superiore al 15 per cento del reddito. Trovati gli alloggi, l’Ater provvederà ad individuare, attraverso un bando pubblico regionale, le famiglie beneficiarie. La graduatoria definitiva sarà formulata tenendo conto del grado dei diversi possibili livelli di sfratto, del reddito Isee del 2012 e della composizione del nucleo familiare. Laura Lana contributi le famiglie che usufruiscono del servizio di asilo nido a titolo gratuito. Il Fondo regionale per l’abbattimento delle rette può contare su una disponibilità di 700.000 euro, mentre il contributo massimo concedibile è di 300 euro a bambino e, in ogni caso, non può essere superiore alla spesa complessivamente sostenuta per l’accesso e la frequenza nell’anno 2012-2013. Le domande REGIONE. I tagli statali hanno quasi dimezzato le risorse Contributi per i libri di testo scolastici S ono previsti anche quest’anno i contributi per l’acquisto di libri di testo per gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, statali e paritarie, appartenenti a famiglie il cui reddito Isee rientra nella soglia di 10.632,94 euro. Lo ha stabilito la Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore all’Istruzione Carla Casciari, che mercoledì scorso, nella prima seduta di Giunta dopo la pausa estiva, nell’imminenza dell’apertura delle scuole, ha approvato gli indirizzi ai Comuni per la fornitura gratuita o semi-gratuita dei libri di testo per l’anno scolastico 2013-2014, come previsto dalla normativa nazionale. “A causa dei tagli nei trasferimenti statali – ha sottolineato l’assessore –, che non hanno risparmiato le politiche per l’istruzione, è stata quasi dimezzata la somma destinata quest’anno a questo alla Regione Umbria dal ministero dell’Istruzione. Tra i beneficiari che saranno individuati dai Comuni umbri, potranno essere ripartiti circa 613 mila euro, mentre lo scorso anno lo stanziamento era di poco superiore al milione di euro”. “A questi finanziamenti ‘tradizionali’ per i libri di testo – prosegue Casciari – auspichiamo possano presto aggiungersi finanziamenti aggiuntivi nazionali a sostegno dell’introduzione degli e-book”. Ha quindi annunciato che la Regione “ha già inserito nella Programmazione annuale per il diritto allo studio misure volte a sostenere attività di sperimenta- devono essere presentate esclusivamente in forma telematica collegandosi a https://dammiretta. regione.umbria.it. A questo scopo, è disponibile uno sportello nella sede regionale del Broletto (via Mario Angeloni 41, Perugia) il martedì dalle 9 alle 13 e dalle 15.30 alle 17.30. Anche alcuni Comuni hanno messo a disposizione computer con collegamento internet. 5 BREVI ❖ CASTIGLIONE D. L. Le Frecce tricolori all’Umbria Air Show L’Umbria Air Show torna domenica 15 settembre a Castiglione del Lago. Si tratta di una manifestazione aerea, giunta quest’anno alla undicesima edizione, che prevede l’esibizione delle Frecce tricolori nell’area lungo lago nord a iniziare dalle ore 14. La manifestazione è promossa da Provincia di Perugia, Comune di Castiglione del Lago, e dagli Aero club di Serristori, del Trasimeno, e di Perugia. ❖ AEROPORTO Ora il Governo lo “ri-promuove” L’aeroporto “San Francesco d’Assisi” può tirare un sospiro di sollievo: sì, ora rientra tra quelli di interesse nazionale, contro la precedente esclusione fatta dal governo Monti. In questo momento - mercoledì sera - alla decisione manca ancora il timbro dell’ufficialità, prevista però con ogni probabilità per giovedì nel corso del summit con il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi. La notizia è trapelata mercoledì nel corso dell’incontro della Cabina tecnica di regia formata da cinque Regioni (Umbria, Toscana, Lombardia, Campania, Abruzzo), Ministero ed Enac. Lo scalo regionale torna così fra quelli di prima fascia, dopo che l’ex ministro Corrado Passera aveva varato un Piano nazionale aeroporti che escludeva Perugia dalla prima fascia. Una decisione che rischiava di penalizzare pesantemente la nostra regione e proprio in un settore che stava “decollando”; tanto che Lupi ha deciso di dare vita a questa Cabina di regia proprio allo scopo di arrivare a una revisione condivisa del Piano con il “sì”, entro settembre, della Conferenza Stato-Regioni. ❖ PROVINCIA PG Invito alla preghiera del 7 settembre Il presidente della Provincia di Perugia, Guasticchi, nella sua veste di presidente del coordinamento nazionale degli Enti locali per la pace ha scritto ai presidenti delle Regioni, ai sindaci e agli assessori alla pace, diritti umani e cooperazione internazionale, invitandoli ad aderire alla giornata di digiuno e di preghiera per la pace in Medio Oriente proclamata da Papa Francesco per il 7 settembre. “L’invito del Santo Padre – scrive Guasticchi – è rivolto tutti i credenti, ma anche a tutti gli uomini e le donne di buona volontà e alle istituzioni. Un appello che non può rimanere inascoltato”. ❖ CACCIA zione e innovazione di rilevante contenuto didattico-pedagogico-sociale che abbiano ricaduta nell’attività della scuola umbra, e nel Piano telematico 2013 ha previsto interventi sul fronte delle infrastrutture tecnologiche, per un ammontare di 500 mila euro. Tra gli obiettivi c’è anche quello di incentivare la diffusione dell’e-book, sulla base degli indirizzi che verranno emanati dal ministero dell’Istruzione, come di sua competenza”. La domanda per il contributo va presentata entro il 31 ottobre direttamente al proprio Comune di residenza, tramite un apposito modello reperibile sul sito internet della Regione (www.istruzione.regione.umbria.it) e presso i Comuni e le segreterie delle scuole, accompagnato dall’attestazione dell Isee. Entro il 29 novembre i Comuni dovranno poi comunicare alla Regione il numero delle richieste accolte. La polizia vigila su infrazioni e reati Circa 300 controlli, 28 i verbali per violazioni su distanze da abitazioni, appostamenti fissi non conformi alla normativa vigente e infrazioni amministrative, 2 i fucili sequestrati. Numerose, nella prima domenica di preapertura della stagione venatoria 20132014, anche le chiamate alla centrale operativa della Polizia provinciale di Perugia, oltre 50, per segnalare situazioni di pericolo e richieste di intervento per verificare il rispetto delle regole. Lo rende noto il vice comandante della Polizia provinciale di Perugia, Dario Mosconi, che sottolinea il lavoro svolto senza sosta dalle oltre 40 pattuglie dislocate su tutto il territorio e dagli agenti della centrale operativa per dare risposte immediate e tempestive ai cittadini e ai cacciatori, i quali potranno effettuare ogni segnalazione al n. 075 32111. LA VOCE ACCADE IN UMBRIA 6 LAVORO. I recenti dati IN BREVE ❖ INPS Attenti ai truffatori! Al fine di evitare possibili episodi di truffa a danno dei cittadini, si informa che nessun funzionario dell’Inps è autorizzato a recarsi presso il domicilio degli assicurati o pensionati Inps per fornire informazioni o richiedere chiarimenti, né tanto meno per raccogliere a domicilio somme di denaro. Si ricorda infatti che l’Istituto dialoga con i propri utenti mediante comunicazioni scritte, inviate per posta, oppure attraverso gli appositi canali telematici o telefonici dedicati. Gli uffici (numero telefonico 803.164) sono a disposizione per fornire assistenza agli utenti. Il Durc tramite Pec A decorrere dal 2 settembre, il Durc (Documento unico di regolarità contributiva) sarà rilasciato soltanto ad aziende private e pubbliche amministrazioni che comunichino il proprio indirizzo Pec (posta elettronica certificata). L’Inail, le Casse edili e l’Inps recapiteranno il Durc esclusivamente tramite Pec. Le indicazioni da seguire nella fase di compilazione della richiesta sono disponibili nei “Manuali per la compilazione di una richiesta di Durc da ricevere tramite Pec”, pubblicati su www.sportellounicoprevidenziale.it. ❖ ECOGREEN Al lago Trasimeno Dal 6 all’8 settembre, al Lago Trasimeno si tiene Ecogreen, il festival dedicato a green economy, rispetto ambientale, ecosostenibilità ed ecologia. Si tratta di un progetto che nella sua filosofia vuole riscoprire la Natura, viverla e ascoltarla, e che nella sua strategia e realizzazione ha l’obiettivo di coinvolgere persone e organizzazioni alla partecipazione sui temi del rispetto ambientale, dell’ecologia, della green economy non come un fattore di diversità ma come un valore che deve diventare parte di tutti. Info www.echogreen.eu/programmafestival2013/ dell’Istat relativi all’Umbria. Ma la Cgil non li trova ancora tranquillizzanti L a situazione del lavoro in Umbria è in graduale ripresa, e questa volta non lo dicono soltanto i politici, ma anche le statistiche. Il tasso di disoccupazione infatti, anche se non è sceso sotto la soglia del 10%, indica un lieve miglioramento. Nel primo trimestre del 2013, i dati Istat confermano quasi 1.000 persone in meno alla ricerca di un lavoro, passando da 42 a 41 mila unità, con un tasso di disoccupazione che scende dal 10,5 al 10,4%. I dati umbri sono in linea con il quadro nazionale. Alla fine di luglio, in Italia, si contavano 22,5 milioni di lavoratori, cifra invariata rispetto al mese precedente e in diminuzione dell’1,9% su base annua (-433 mila). Il tasso di occupazione, pari al 55,9%, rimane invariato in termini congiunturali e diminuisce di un punto percentuale rispetto a dodici mesi prima. Il numero di disoccupati, pari a 3 milioni 76 mila, diminuisce dello 0,3% rispetto al mese precedente (10 mila) ma aumenta dell’11,8% su base annua (+325 mila). Il tasso di disoccupazione si attesta al 12,0%, invariato rispetto al mese precedente e in aumento di 1,3 punti percentuali nei dodici mesi. Se letti in senso assoluto, tutti i dati a livello occupazionale indicano Disoccupazione, lieve diminuzione piccoli e graduali spostamenti di trimestre in trimestre e, dopo 12 mesi, le cifre diventano interessanti: i disoccupati in Umbria passano da 46 mila a 41 mila, e il tasso di disoccupazione scende dall’11,4% al 10,4%. Sono piccoli segnali di ripresa che vanno letti e aggiunti ad altri indici di miglioramento, come la crescita del numero delle imprese nel territorio. Questi segnali non sono ancora sufficienti per tranquillizzare le organizzazioni sindacali. Dalla Cgil infatti fanno sapere che i dati Istat “evidenziano il sommarsi di più criticità: in primis la disoccupazione giovanile che BORSA MERCI DI PERUGIA Listino del giorno 03-09-13 QUOTAZIONI RIFERITE A TONNELLATA, SALVO DIVERSA INDICAZIONE DENOMINAZIONE DELLE MERCI Per te Invia i tuoi dati all’indirizzo e-mail [email protected]; oppure riempi e spedisci il modulo sottostante a La Voce - Abbonamenti Piazza IV Novembre, 6 - 06123 Perugia. Puoi comunicarceli anche chiamando al numero 075 5720397 COGNOME .......................................... NOME .................................. VIA e N¡ ........................................... Le copie omaggio saranno recapitate a partire dal primo numero utile al ricevimento della richiesta .............................................. CITT¸ DESIDERIAMO INFORMARLA CHE I DATI DA LEI FORNITI SARANNO TRATTATI SECONDO LE INDICAZIONI DEL D.LGS. N. 196 DEL 30 GIUGNO 2003 (˙CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI¨). PER RICEVERE L INFORMATIVA IN DETTAGLIO PUæ RIVOLGERSI PRESSO GLI UFFICI DEL SETTIMANALE LA VOCE O CONTATTARCI AL NUMERO 075-5720397. .................................... CAP .................. PROVINCIA .............. TEL/CELL ............................. DIOCESI ............................................ Prezzi del 03.09.13 da euro a euro FRUMENTI produzione Provincia di Perugia a) teneri fino (peso spec. 79 kg/hl - glutine di buona qualità - c.e. 1%) umidità 13% .................................................... buono mercantile (peso spec. 76/78 kg/hl- c.e. 2%) - umidità 13% ............ mercantile (p. spec. 74/75 kg/hl - c.e. 2%) - umidità 13% ............................ Se non sei abbonato richiedi 8 copie omaggio. Per conoscerci meglio... sfiora il 40%, e poi quella di lunga durata, che si sovrappone a un tasso di inattività che, come visto, in Umbria è sopra la media nazionale. I nuovi dati dell’Istat – sottolineano dal sindacato – non fanno altro che confermare l’allarme che la Cgil dell’Umbria, come quella nazionale, lancia da tempo: è necessaria una radicale inversione di tendenza nelle politiche economiche nazionali ed europee, mettendo al centro dell’azione politica un Piano del lavoro, sul quale la Cgil rafforzerà la propria iniziativa e mobilitazione nei prossimi mesi”. Andrea Coli CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI PERUGIA Per essere informato su ciò che è importante. Sì, desidero ricevere otto copie omaggio del vostro settimanale al seguente indirizzo VENERDÌ 6 SETTEMBRE 2013 FARINE DI FRUMENTO a) di grano tenero: (con caratteristiche di cui all’art. 7 della Legge 4-7-1967, n. 580) farina tipo 00 ..................................... farina tipo 0 ....................................... farina tipo integrale .......................... farina tipo 00 - sfarinato granulare (granito) ............................................. b) di grano tenero ad alto tenore di glutine: farina tipo 00 (cenere 0,45 - glutine 11-12, consistente) ........................... c) di grano duro: (con caratteristiche di cui all’art. 9 della Legge 4-7-1967, n. 580) semola .............................................. 181,000 186,000 175,000 179,000 169,000 174,000 DENOMINAZIONE DELLE MERCI b) altre provenienze: olio extra vergine di oliva,naz. con non più dell’8% in peso di acidità al kg. olio di oliva, con non più del 2% in peso di acidità .......................... al kg. olio extra vergine di oliva, est. con non più dell’0,8% in peso di acidità al kg. Prezzi del 03.09.13 da euro a euro 3,100 3,320 2,500 2,450 2,900 2,950 2,700 2,750 1,900 1,950 OLII DI OLIVA RAFFINATI olio di oliva raffinato, con non più dello 0,5% in peso di acidità ..... al kg. olio di sansa raffinato, con non più dello 0,5% in peso di acidità ...................................................al kg. 425,000 420,000 420,000 430,000 425,000 425,000 430,000 435,000 OLII DI SEMI olio di semi vari ........................ al kg. olio di arachidi........................... al kg. 0,990 1,730 0,995 1,740 585,000 595,000 olio di girasole .......................... al kg. olio di soja ................................ al kg. 1,970 0,980 1,975 0,990 417,000 423,000 204,000 153,000 150,000 205,000 154,000 151,000 183,000 147,000 152,000 185,000 148,000 153,000 GRANTURCO locale - umidità 14% ........................ 202,000 208,000 CEREALI MINORI E LEGUMINOSE orzo vestito nazionale p.hl. sop. 65. * orzo vestito nazionale p.hl. 60-64 ... * avena nazionale tipo Maremma ..... * avena estera (nazionalizzata) ........ * favino palombino per uso zootecnico fave per uso zootecnico..................... sorgo per uso zootecnico bianco ...... sorgo per uso zootecnico rosato ...... * impurità 181,000 175,000 145,000 n. q. 258,000 268,000 n. q. n. q. 186,000 179,000 150,000 n. q. 262,000 272,000 n. q. n. q. SEMI OLEAGINOSI girasole ............................................. ---- n. q. FARINE PER USO ZOOTECNICO farina estrazione di girasole.............. farina estrazione di soia nazionale... farina integrale di granturco .............. 218,000 495,000 259,000 220,000 498,000 260,000 CASCAMI DI FRUMENTO a) tenero: farinaccio ......................................... crusca e cruschello tenero............... crusca e cruschello cubettato tenero b) duro: farinaccio duro.................................. crusca e cruschello duro................... crusca e cruschello cubettato............ OLIO DI OLIVA (Legge 13-11-1960, n. 1407) a) produzione Provincia di Perugia: olio extra vergine di oliva, con non più del 0,8% in peso di acidità G.P... al kg. 6,000 SEMENTI b) selezionate - esenti da cuscuta, purezza e germinazione e male erbe previste dalla legge per le singole specie - certificate - a seconda della varietà o ecotipo: erba medica varietale con calo 10% avena di 2a moltiplicazione orzo di 2a moltiplicazione ................. frumenti teneri di 2a riproduzione ....... favino di 2^ moltiplicazione ....... c) categoria commerciale selezionate - esenti da cuscuta, purezza e germinazione e male erbe previste dalla legge per le singole specie certificate - a seconda della varietà o ecotipo: favino .................................................. lupinella sgusciata ........................... UVE - MOSTI - VINI (di produzione Provincia di Perugia) Uva bianca sana, base .................... Uva nera sana, base ....................... Grechetto.............................................. Mosto bianco base ............................ Mosto rosso base ............................. Vino da tavola bianco fino a 11° a gr./q.le ................................................ Vino da tavola bianco oltre a 11° a gr./q.le ................................................ Vino da tavola rosso fino a 11° a gr./q.le ................................................ Vino da tavola rosso oltre 11° a gr./q.le ................................................. – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – n. q. n. q. n. q. n. q. n. q. n. q. n. q. n. q. 6,500 Variazioni percentuali indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (già indice costo vita) PERIODO Maggio 2011 - Maggio 2012 Giugno 2011 - Giugno 2012 Luglio 2011 - Luglio 2012 Agosto 2011 - Agosto 2012 Settembre 2011 - Settembre 2012 Ottobre 2011 - Ottobre 2012 NAZION. + + + + + + 3,0 3,1 2,9 3,1 3,1 2,7 Capoluogo PERIODO prov. di PG + + + + + + 2,9 3,2 2,9 3,3 3,4 2,7 Novembre 2011 - Novembre 2012 Dicembre 2011 - Dicembre 2012 Gennaio 2012 - Gennaio 2013 Febbraio 2012 - Febbraio 2013 Marzo 2012 - Marzo 2013 Aprile 2012 - Aprile 2013 NAZION. + 2,4 + 2,4 + 2,2 + 1,8 + 1,6 ....+ 1,1 Capoluogo prov. di PG + 2,7 + 2,8 + 2,4 ..+ 2,0 + 1,7 ..+ 1,2 VENERDÌ 6 SETTEMBRE 2013 LA VOCE ATTUALITÀ La famiglia, nodo essenziale L e Settimane sociali “intendono essere un’iniziativa culturale ed ecclesiale di alto profilo, capace di affrontare e se possibile anticipare gli interrogativi e le sfide talvolta radicali poste dall’evoluzione della società”. Queste finalità appaiono Un momento della 46a edizione della Settimana sociale che si è tenuta a Reggio Calabria nell’ottobre del 2010 più che mai attuali dal tema scelto per la 47a Settimana sociale dei cattolici italiani, suto di tante famiglie; riconoscere la fache si terrà a Torino nei giorni 12-15 “La famiglia costituisce un pilastro miglia come luogo naturale e insostisettembre: “La famiglia, speranza e fufondamentale per costruire una società tuibile di generazione e di rigenerazioturo per la società italiana”. ne della persona, della società e del suo Si tratta di un tema centrale per la vita civile davvero libera. È condizione sviluppo non solo materiale e civile, ma delle persone e per il bene comune del fondamentale affinché i diritti di tutti anche morale e spirituale; essere conPaese. Esso era già presente nell’agencretamente vicini ed essere percepiti da proposta alla Settimana sociale di e di ciascuno siano realmente rispettati” come vicini dalle famiglie - genitori e Reggio Calabria del 2010, la cui attualifigli - che soffrono per i motivi più dità è dimostrata dal dibattito proseguito in questi anni ai vari livelli istituzionali tutti e di ciascuno siano realmente ri- versi; valorizzare l’indicazione presendel Paese, oltre che dallo sviluppo stesspettati. Il tema della famiglia - e il ruo- te nella nostra Costituzione che definiso degli avvenimenti. Tra i punti all’orlo che essa ha svolto e continua a svol- sce la famiglia come istituzione fondadine del giorno dell’agenda (intraprengere nel cuore della nostra società - ta sul matrimonio tra un uomo e una dere, educare, includere, slegare la chiama in causa anche diversi aspetti donna; riconoscere e tutelare sempre e mobilità sociale, completare la transeconomici e sollecita ad affrontarli nel- in primo luogo i diritti dei figli; mettere izione istituzionale), la famiglia apparila prospettiva del primato della perso- in evidenza il legame che unisce il favor familiae con il bene comune e lo sviva trasversalmente come soggetto di funa. turo, capace di sciogliere i nodi che imOltre che per queste ragioni, la famiglia luppo del Paese, al di là di pregiudizi e pediscono al nostro Paese di crescere. emerge come un soggetto portante an- ideologie, per cogliere le tante ragioni Proprio lì nasceva l’esigenza di mettere che nell’assunzione del compito indica- condivisibili da molti, oltre gli schieraa tema la famiglia in modo diretto e to dagli Orientamenti pastorali decen- menti e le differenti posizioni culturali centrale, in concreta continuità con le nali su Educare alla vita buona del Van- e religiose. riflessioni già svolte, nel desiderio di degelo: “Nell’orizzonte della comunità cri- L’intento della Settimana sociale è di faclinare il bene comune sui problemi stiana, la famiglia resta la prima e indi- vorire un approccio critico e al tempo particolarmente urgenti per la comunispensabile comunità educante. Per i ge- stesso propositivo a un tema così vasto tà nazionale. nitori, l’educazione è un dovere e impegnativo; di suscitare un dibattito Nella prospettiva della ricerca continua essenziale, perché connesso alla tra- e offrire chiavi di lettura in modo che del bene comune, la famiglia appare smissione della vita; originale e prima- tutti, credenti e non credenti, stimolati quanto mai importante, perché tocca i rio rispetto al compito educativo di altri da queste sollecitazioni, si impegnino nodi antropologici essenziali per l’intesoggetti; insostituibile e inalienabile, in un discernimento veramente corale a grità e il futuro della persona umana; nel senso che non può essere delegato difesa e per la promozione della famiglia, determinati a far scaturire “cose costituisce un pilastro fondamentale né surrogato”. per costruire una società civile davvero Tenendo presenti questi aspetti, a Tori- nuove”, frutto di positivo cambiamento libera, nella quale trovino spazio inno si parlerà di famiglia nella prospet- e spinta per politiche organiche e conanzitutto la libertà religiosa e quella tiva propria delle Settimane sociali, che erenti. † Mariano Crociata educativa; è dunque condizione fondaoggi significa, ad esempio: ascoltare la Segretario generale della Cei mentale per una società dove i diritti di fatica e la speranza che salgono dal vis- Dal “caso Saluzzo” una lezione a tutto il mondo della scuola E loquenza, buone maniere, carisma, grande preparazione... tutte caratteristiche che sono state accostate all’insegnante di Saluzzo (Piemonte) protagonista di una vicenda che ha tenuto banco sui media, i quali in proposito hanno esordito con uno di quei titoli a effetto sicuro: “Sesso in cambio di buoni voti”. Colpisce la distanza tra l’immagine pubblica dell’insegnante sotto accusa, considerato particolarmente capace e in grado di far appassionare i suoi allievi, e il reato che gli viene contestato, quello, in sostanza, di aver abusato della sua “autorità”, di essere stato l’amante di due sue allieve DAL MONDO ❖ MEDIO ORIENTE Summit sulla situazione dei cristiani arabi SETTIMANA SOCIALE. Un commento introduttivo del Segretario della Cei L’ingresso del Liceo Soleri di Saluzzo 7 minorenni. Il caso lo valuteranno i magistrati, tuttavia fa riflettere. Insegnanti che non godono spesso di buona considerazione pubblica, e che invece restano figure decisive per la crescita dei giovani. Partendo da Saluzzo, viene da dire che non basta essere ottimi “cultori della materia”, appassionati conoscitori di Dante o della matematica, capaci d’incantare. Certo però che la preparazione disciplinare passi il termine tecnico - è imprescindibile. Perché a scuola si parte da qui: dalle materie, dalla “fatica” dello studio e dell’apprendimento di cose nuove, che aprono mondi. Si parte, ma si arriva altrove: lo dicono bene le finalità generali della scuola, che parlano di formare l’uomo e il cittadino, accennano al pieno sviluppo della personalità dell’allievo... attraverso lo studio dell’italiano, della matematica, della storia, della geografia e quant’altro, e grazie alle capacità che ogni percorso permette di conquistare. E chi dirige il “traffico”? L’insegnante. Meglio: gli insegnanti. Gli insegnanti sono persone preparate in grado di “tenere il pallino” di un percorso complesso, naturalmente molto differenziato a seconda delle età degli allievi. Persone che si mettono in gioco, che hanno da gestire in modo consapevole relazioni articolate e complesse, adulti significativi per i più giovani, riferimenti per le famiglie... Non sono soltanto correttori di compiti, distanti erogatori di voti, Cerberi o “mamme” accoglienti. In ballo, nella bella avventura della scuola, ci sono fiducia, affidamento, stima e tante altre cose. Per questo è giusto chiedere molto agli insegnanti, e anzitutto che siano consapevoli del proprio “lavoro”, per il quale occorrono dunque conoscenze ampie in ambito psico-pedagogico, a coronamento poi di maturità ed equilibrio interiore. Chiedere molto. E nello stesso tempo, offrire loro collaborazione e rispetto, un’apertura di credito. Magari la cronaca e l’esperienza talvolta inquietano - non tutti gli insegnanti sono all’altezza del compito delicato che appartiene al mondo della scuola nel suo complesso. Per questo, una volta di più alla vigilia di un nuovo anno scolastico, fiducia, entusiasmo e vigilanza anche delle famiglie sono decisivi. Perché la scuola resta impegno condiviso e prezioso. Alberto Campoleoni Si è tenuto il 3-4 settembre ad Amman, in Giordania, il summit internazionale “Le sfide per i cristiani arabi” (The Challenges of Arab Christians) convocato dalla monarchia hascemita. L’incontro ha visto la partecipazione di più di 70 tra Patriarchi, vescovi, delegati patriarcali, sacerdoti, religiosi e laici in rappresentanza di tutte le Chiese e comunità ecclesiali radicate in Medio Oriente, e intendeva delineare le prospettive future della presenza cristiana nell’area mediorientale, davanti alle tante emergenze e difficoltà (guerre, rapimenti, attentati, profanazioni) che spingono soprattutto i giovani cristiani a lasciare le proprie terre ed emigrare in Occidente. Nel suo intervento, re Abdallah II di Giordania ha rimarcato che la tutela dei diritti dei cristiani nei conflitti di matrice religiosa che dilaniano il Medio Oriente “non è una questione di cortesia, ma un dovere”, anche perché “i cristiani arabi hanno esercitato un ruolo chiave nella costruzione delle società arabe e nella difesa delle giuste ragioni della nostra nazione”. Ha poi sottolineato la necessità di un’alleanza tra cristiani e musulmani per affrontare insieme le derive settarie che alimentano i conflitti nella regione, derive che rappresentano un corpo estraneo rispetto alle “nostre tradizioni e all’eredità umanitaria e culturale”. “Gli arabi cristiani - ha aggiunto - sono in grado di comprendere più di ogni altro l’islam e i suoi veri valori” e per questo possono difendere l’islam dai pregiudizi diffusi da chi “ignora l’essenza di questa fede, che predica tolleranza e moderazione e rigetta estremismo e isolazionismo”. Tra i possibili terreni di collaborazione, ha riproposto la comune difesa della fisionomia plurale della Città santa. (Fides) ❖ LAOS Abiurare la fede cristiana o partire! Le autorità del villaggio di Nongdaeng, in Laos, hanno ordinato a 11 famiglie convertitesi al cristianesimo - in tutto circa 50 persone - di abiurare la fede cristiana e di ritornare alla religione animista, pena la cacciata dal villaggio. Ai cristiani sono stati dati tre giorni di tempo per adeguarsi. Il 1° settembre, però, le famiglie cristiane si sono riunite in una casa per una cerimonia liturgica, ribadendo di avere pieno diritto a praticare liberamente la propria fede come garantito dalla Costituzione nazionale. L’Ong “Human Rights Watch for Lao Religious Freedom” chiede al Governo di permettere alle persone che vivono a Nongdaeng di praticare il culto cristiano, rispettando la libertà di coscienza e di religione. L’Ong invita inoltre il Governo a punire i funzionari pubblici del villaggio per un “ordine di abiura e di sfratto” che, secondo la normativa vigente, risulta “del tutto illegale”. (Fides) ❖ LIBANO Reliquia di don Bosco in pellegrinaggio Insieme ai molti profughi che fuggono dalle violenze della Siria, ha fatto in questi giorni il suo ingresso in Libano uno speciale pellegrino di pace e di speranza: don Bosco. L’urna contenente una sua reliquia, dopo aver già toccato decine di Paesi in tutti i Continenti, è infatti entrata nei giorni scorsi nel Paese dei cedri. “Sarà un momento importante non solo per noi Salesiani ma per tutti i cristiani”, ha sottolineato il direttore della comunità salesiana del Libano, don Karmi Samaan. L’urna il 7 settembre - giorno della preghiera per la pace in Siria - sarà nel santuario mariano nazionale di Harissa, dove il Patriarca maronita, card. Bechara Rai, presiederà una solenne celebrazione. (Sir) LA VOCE CHIESA&MONDO 8 VENERDÌ 6 SETTEMBRE 2013 Ha lanciato per il 7 settembre una giornata di preghiera e digiuno a favore della pace in Siria Papa Francesco. Le parole all’Angelus di domenica 1° settembre “V orrei farmi interprete del grido che sale da ogni parte della Terra, da ogni popolo, dal cuore di ognuno, dall’unica grande famiglia che è l’umanità, con angoscia crescente: è il grido della pace!”. Così è cominciato l’Angelus di Papa Francesco di domenica 1° settembre, che ha esortato la Chiesa universale a una giornata di preghiera e digiuno per la pace, in modo speciale in Siria (nelle pagine delle singole diocesi i programmi locali). “È il grido - ha proseguito - che dice con forza: vogliamo un mondo di pace, vogliamo essere uomini e donne di pace, vogliamo che in questa nostra società, dilaniata da divisioni e da conflitti, scoppi la pace; mai più la guerra! Mai più la guerra! La pace è un dono troppo prezioso, che deve essere promosso e tutelato. Vivo con particolare sofferenza e preoccupazione le tante situazioni di conflitto che ci sono in questa nostra Terra, ma, in questi giorni, il mio cuore è profondamente ferito da quello che sta accadendo in Siria e angosciato per i drammatici sviluppi che si prospettano. Rivolgo un forte appello per la pace, un appello che nasce dall’intimo di me stesso! Quanta sofferenza, quanta devastazione, quanto dolore ha portato e porta l’uso delle armi in quel martoriato Paese, specialmente tra la popolazione civile e inerme! Pensiamo: quanti bambini non potranno vedere la luce del futuro! Con particolare fermezza condanno l’uso delle armi chimiche! Vi dico che ho L’Angelus di Papa Francesco con i fedeli e i pellegrini convenuti in piazza San Pietro Appello per la pace “È un invito che estendo a tutti i cristiani di altre confessioni, agli uomini di ogni religione e anche ai fratelli che non credono: la pace è un bene che supera ogni barriera” ancora fisse nella mente e nel cuore le terribili immagini dei giorni scorsi! C’è un giudizio di Dio e anche un giudizio della Storia sulle nostre azioni, a cui non si può sfuggire! Non è mai l’uso della violenza che porta alla pace. Guerra chiama guerra, violenza chiama violenza! Con tutta la mia forza, chiedo alle parti in conflitto di ascoltare la voce della propria coscienza, di non chiudersi nei propri interessi, ma di guardare all’altro co- me a un fratello, e di intraprendere con coraggio e con decisione la via dell’incontro e del negoziato, superando la cieca contrapposizione. Con altrettanta forza esorto anche la comunità internazionale a fare ogni sforzo per promuovere, senza ulteriore indugio, iniziative chiare per la pace in quella nazione, basate sul dialogo e sul negoziato, per il bene dell’intera popolazione siriana. Non sia risparmiato alcuno sforzo per garantire assistenza umanitaria a chi è colpito da questo terribile conflitto, in particolare agli sfollati nel Paese e ai numerosi profughi nei Paesi vicini. Agli operatori umanitari, impegnati ad alleviare le sofferenze della popolazione, sia assicurata la possibilità di prestare il necessario aiuto”. Francesco ha quindi chiesto “una catena di impegno per la pace unisca tutti gli uomini e le donne di buona volontà! È un forte e pressante invito che rivolgo all’intera Chiesa cattolica, ma che estendo a tutti i cristiani di altre confessioni, agli uomini e donne di ogni religione e anche a quei fratelli e sorelle che non credono: la pace è un bene che supera ogni barriera, perché è un bene di tutta l’umanità... Per questo, fratelli e sorelle, ho deciso di indire per tutta la Chiesa, il 7 settembre prossimo, vigilia della ricorrenza della Natività di Maria, Regina della pace, una giornata di digiuno e di preghiera per la pace in Siria, in Medio Oriente, e nel mondo intero, e anche invito ad unirsi a questa iniziativa, nel modo che riterranno più opportuno, i fratelli cristiani non cattolici, gli appartenenti alle altre religioni e gli uomini di buona volontà. Il 7 settembre in piazza San Pietro, qui, dalle ore 19 alle ore 24, ci riuniremo in preghiera e in spirito di penitenza per invocare da Dio questo grande dono per l’amata nazione siriana e per tutte le situazioni di conflitto e di violenza nel mondo. L’umanità ha bisogno di vedere gesti di pace e di sentire parole di speranza e di pace! Chiedo a tutte le Chiese particolari che, oltre a vivere questo giorno di digiuno, organizzino qualche atto liturgico secondo questa intenzione. A Maria chiediamo di aiutarci a rispondere alla violenza, al conflitto e alla guerra, con la forza del dialogo, della riconciliazione e dell’amore”. XXIII DOMENICA TEMPO ORDINARIO - ANNO C Commento alla liturgia della Parola di Bruno Pennacchini* Vangelo Avviso agli aspiranti discepoli O Andando verso Gerusalemme, L Gesù indica a prima lettura comincia con un paio di domande imbarazzanti: Chi può conoscere il volere di Dio? Chi può immaginare che cosa vuole il Signore? I versetti successivi ci impediscono di dare risposte scontate. A stento immaginiamo le cose della terra… ma chi ha investigato le cose del cielo? La nostra vita ha a che fare non solo con le cose della terra. Con queste domande preliminari, la liturgia ci prepara all’ascolto della Parola di Gesù: unica risposta autentica. La scorsa domenica lo abbiamo lasciato a tavola in casa di un ricco fariseo, mentre istruiva i commensali sulle cose del regno di Dio, parlando in parabole. Oggi lo troviamo di nuovo in cammino. Consapevole che il tempo della sua permanenza visibile sulla terra si è fatto breve, approfitta anche dei tempi morti del viaggio per la formazione dei discepoli. Il racconto di Luca inizia presentando il quadro della situazione: una folla numerosa andava con lui. Non tutti erano discepoli, ma in gran parte simpatizzanti che, attratti dalla straordinaria personalità di questo rabbi, lo accompagnavano in pellegrinaggio verso Gerusalemme, dove avrebbero celebrato la Pasqua, come facevano ogni anno. Se Gesù fosse stato un populista, si sarebbe rallegrato di quel bagno di folla. Ma siccome non lo era, e amava la verità più della popolarità, pensò che era giunto il momento di chiarire alcune cose fondamentali: la massa si sarebbe presto sfoltita. Lo fece in Davanti a un discorso così crudo, anche noi troviamo difficoltà a capire. È ragionevole preferire lui agli affetti familiari più cari e più radicati: padre, madre, moglie, figli? A guardar bene, non era una novità assoluta: molti secoli prima, Dio aveva chiamato Abramo a dare inizio a una nuova fase della storia, chiedendogli di lasciare “la sua terra e la sua parentela” (Gen 12,1) in cambio della promessa di una nuova discendenza. La realtà che Gesù sta inaugurando modo solenne, chiaro, radicale e non può essere condizionata da per molti scandaloso: per essere vecchi modi di pensare, di discepoli non basta andare con concepire i rapporti lui, ma è necessario seguirlo, interpersonali. Le dinamiche ossia riceverne l’insegnamento; familiari sono spesso totalizzanti accettare di rompere con la e privano della libertà di entrare propria origine e con la nella nuova dimensione che il mentalità ereditata; mettere in regno di Dio propone. La conto un futuro controcorrente, traduzione liturgica italiana ha rispetto al comune buonsenso e ammorbidito un poco la durezza alle aspettative altrui. E del testo greco, che a proposito aggiunse che una decisione dei rapporti con i familiari si come questa non si poteva esprime così: “Chi non odia suo prendere a cuor leggero, ma padre, sua madre, ecc.”. Gesù bisognava rifletterci su: se si non sta chiedendo di disubbidire prevedeva di non farcela, era al Decalogo, che comanda meglio non incominciare. l’amore del padre e della madre, ma di prendere le distanze da certi della Domenica rapporti malati che generano PRIMA LETTURA quella mentalità Dal libro della Sapienza 9,13-18 ‘familistica’ che fa della famiglia SALMO RESPONSORIALE un idolo, Salmo 89 sostituendolo al SECONDA LETTURA Dio di Gesù Cristo. Dalla Lettera a Filèmone 9b-10.12-17 chiaramente alla folla che lo segue le condizioni per essere veri discepoli LA PAROLA VANGELO Dal Vangelo secondo Luca 14,25-33 Altra difficoltà a comprendere il r molta gente andava con lui; ed egli, rivolto verso la folla disse: “Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e persino la sua propria vita, non può essere mio discepolo. E chi non porta la sua croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo. Chi di voi, infatti, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolare la spesa per vedere se ha abbastanza per poterla finire? Perché non succeda che, quando ne abbia posto le fondamenta e non la possa finire, tutti quelli che la vedranno comincino a beffarsi di lui, dicendo: ‘Quest’uomo ha cominciato a costruire e non ha potuto terminare’... Così dunque ognuno di voi, che non rinuncia a tutto quello che ha, non può essere mio discepolo”. discorso di Gesù deriva dall’espressione “portare la croce”. Molti cristiani della domenica la intendono moralisticamente: come se bisognasse andarsi a cercare la sofferenza. In realtà, nella vita ce n’è abbastanza, non è necessario andarsene a cercare altra. Non è questo il senso delle parole di Gesù; non si riferiva alla sua croce, che del resto non aveva ancora subìto e che né le folle né i discepoli avrebbero potuto capire. L’espressione “caricarsi della croce” richiamava alla mente degli ascoltatori, l’immagine di Isacco, figlio di Abramo, che saliva il monte carico della legna per il sacrificio (Gen 22). Quella folla in cammino con Gesù non aveva difficoltà a intenderne il senso metaforico: egli intendeva dire che vero discepolo è colui che si assume quotidianamente il peso della propria storia, con tutte le sue difficoltà e contraddizioni. Gesù sa bene che la scelta non è facile. Lo esprime con due parabole parallele: quella del proprietario che progetta un edificio e quella di un re che si prepara ad andare in guerra. Tutti e due sanno che, prima di imbarcarsi in simile impresa, devono sedersi a riflettere se abbiano i mezzi per concludere l’operazione con successo. Altrimenti recederanno dall’avventura. Similmente chi desidera diventare discepolo valuti le proprie intenzioni: chi teme di vedere la propria vita cambiare troppo, meglio che non incominci. Il brano si conclude in modo paradossale: mentre il re deve contare i propri militari e l’aspirante costruttore calcolare attentamente le risorse finanziarie, il discepolo deve liberarsi delle false sicurezze. I beni sono falsi appoggi. Bisogna prendere congedo da loro; liberarsi dal potere del denaro, della nascita, dell’appartenenza religiosa, da amicizie influenti e quant’altro. * Esegeta, già docente all’Ita di Assisi (Il commento al Vangelo è anche sul sito www.lavoce.it. Collegati utilizzando il QR code) LA VOCE CHIESA&MONDO VENERDÌ 6 SETTEMBRE 2013 Da Damasco il Patriarca grecocattolico di rito melchita, Gregorios III, invoca: “Fermate le armi!” Parla una giornalista italo-siriana A “F ermate le armi, per carità di Dio! Usa, Gran Bretagna, Francia e loro alleati, ascoltate le parole di Papa Francesco. Fermate le armi! Non uccidete il dialogo!”: è l’accorato appello di Gregorios III, Patriarca greco-cattolico di rito melchita, la cui sede è Damasco, davanti al conto alla rovescia per l’attacco alla Siria. Lo abbiamo intervistato. Un appello che la comunità internazionale sembra voler disattendere, lasciando spazio alle armi… “Le parole del Papa sono profetiche, sapienti e sagge: chiama a far tacere le armi, e far parlare il dialogo. Le armi non sono la soluzione ai problemi della Siria. Mi chiedo: chi ha portato la Siria nel baratro? Chi ha portato armi e combattenti stranieri da tutto il mondo nei suoi confini. Stiamo andando all’inferno. La Siria non è un campo aperto, è la nostra patria. Non è criminale introdurre armi distruttive nel nostro territorio? Non è criminale dare sostegno a bande di radicalisti islamici che spargono morte e terrore tra il popolo siriano? La stampa francese non ha scritto una riga sulle 54 chiese distrutte, ma esalta la caduta di combattenti salafiti, definiti ‘martiri della democrazia’. Questo è rovesciare la verità”. A poche ore dalla minaccia degli attacchi, che aria si respira in Siria? “La situazione è esplosiva. Leggiamo che anche Russia e Iran sono contrari all’attacco, l’Iran è pronto a rispondere al fuoco. Il Medio Oriente rischia di accendersi come mai prima di oggi. Il Libano è forse il Paese a più alto rischio di caduta, è quello infatti più instabile politicamente. Dentro i suoi confini hanno trovato riparo 1,2 milioni di sfollati e rifugiati siriani. L’area, ripeto, rischia di esplodere. Lanciare un attacco oggi è da criminali. Questi Paesi occidentali non si rendono conto del pericolo. Cosa pensano di risolvere con le armi?”. Come sta vivendo la popolazione siriana queste ore di attesa? “Sanno che a pagare per tutti saranno loro, i siriani che sono sempre più poveri. Le loro condizioni di vita peggiorano sempre di più. Non hanno il necessario per vivere, sono allo stremo. Le potenze occidentali e i loro alleati perché non pensano a Ginevra 2, ai colloqui di pace invece di finanziare la guerra? Perché non favoriscono il dialogo? Perché? Purtroppo, credo che se Usa e Russia non troveranno un accordo sui loro interessi in Siria, non avremo mai un’azione diplomatica seria e capace di riportare la pace nel Paese. Intanto il popolo soffre e piange”. Il Patriarca accusa la disinformazione occidentale, ad esempio “la stampa francese non ha scritto una riga sulle 54 chiese distrutte, ma esalta la caduta di combattenti salafiti, definiti ‘martiri della democrazia’. Questo è rovesciare la verità” Le forze in campo T re giorni di raid aerei su siti strategici della Siria. A fianco degli Usa si sono mosse Francia e Gran Bretagna, con l’Italia che invece chiede un via libera delle Nazioni Unite. L’offensiva dovrebbe vedere protagonisti anche i Paesi del Golfo e la Turchia. Dall’altra parte dello schieramento, Russia e Iran ammoniscono sugli alti rischi per la stabilità della zona. Domenica, all’Angelus, Papa Francesco ha lanciato un forte appello per la Siria: “L’aumento della violenza in una guerra tra fratelli, con il moltiplicarsi di stragi e atti atroci... mi spinge ancora una volta a levare alta la voce perché si fermi il rumore delle armi. Non è lo scontro che offre prospettive di speranza per risolvere i problemi, ma è la capacità di incontro e di dialogo”. L’attacco potrebbe preludere alla caduta di Assad, e con quali conseguenze? “Non si può lasciare il Paese senza una guida adesso. Non possiamo permetterci un vuoto di potere. I primi a farne le spese sarebbero i cristiani. Abbiamo bisogno di stabilità. I siriani hanno la capacità di ricostruire il loro Paese, ma è BREVI DA SANTA MARTA Sono riprese a casa Santa Marta le liturgie presiedute da Papa Francesco. Riportiamo in sintesi le due omelie tenute finora (mercoledì). I testi completi si possono trovare sul sito www.vatican.va nella sezione “Meditazioni quotidiane”, Lunedì 2 settembre Ricetta contro l’invidia Gesù - ha ricordato il Papa - non fece miracoli a Nazareth, anzi sottolineò la poca fede di chi chiedeva “spettacolo”. Quella visita la paese, che era iniziata in modo gioioso, minacciava di concludersi con un crimine: l’uccisione di Gesù “per la gelosia, per l’invidia”. Ma - ha sottolineato il Vescovo di Roma - non 9 si tratta solo di un evento di duemila anni fa: “Questo succede ogni giorno nel nostro cuore, nelle nostre comunità” ogni volta che si accoglie qualcuno parlandone bene il primo giorno e poi sempre meno sino ad arrivare al pettegolezzo così quasi da “spellarlo”. Colui che, in una comunità, chiacchiera contro un fratello, finisce per “volerlo uccidere”. Ma la Bibbia insegna “che il diavolo è entrato nel mondo per invidia. Una comunità, una famiglia viene distrutta da questa invidia che insegna il diavolo nel cuore e fa che uno parli male dell’altro”. Quindi, riferendosi a quanto accade in questi giorni, ha sottolineato che bisogna pensare anche alle nostre armi quotidiane: “la lingua, le chiacchiere, Aleppo dopo i bombardamenti necessario che interessi stranieri e interventi militari esterni cessino subito. A trarne beneficio non sarà solo la Siria, ma anche il Libano e Paesi vicini, e soprattutto la crisi israelopalestinese. Una soluzione giusta ed equa per la Siria è la chiave di volta per disinnescare il conflitto tra Palestina e Israele”. Crede che ci sia ancora tempo per un’azione diplomatica e di dialogo? “C’è spazio per dialogare e mediare, e lo testimoniano tanti esempi che si stanno verificando e che vedono insieme Esercito siriano e Armata libera dell’opposizione regolare, senza uso delle armi. Tante situazioni sul terreno. Se non ci saranno interventi esterni, c’è la possibilità di trovare una mediazione. Credo molto nella forza di riconciliazione dei siriani: è nella loro natura, fa parte della loro storia millenaria. La nostra salvezza è la riconciliazione, non le armi. Lasciateci riconciliare!”. Daniele Rocchi lo spettegolare”. Come costruire una comunità? - si è chiesto il Vescovo di Roma. Così “com’è il cielo” ha risposto. Così come annuncia la Parola di Dio: “Viene la voce dell’arcangelo, il suono della tromba di Dio, il giorno della risurrezione. E dopo questo dice: e così per sempre saremo con il Signore”. Dunque “perché sia pace in una comunità, in una famiglia, in un Paese, nel mondo, dobbiamo cominciare a essere con il Signore. E dov’è il Signore non c’è l’invidia, non c’è la criminalità, non ci sono le gelosie. C’è fratellanza”. Martedì 3 settembre La luce e la pace di Gesù L’identità cristiana è “un’identità della luce, non delle tenebre”. Martedì Papa Francesco ha svolto la sua omelia muovendo dalle parole di ventinove mesi dall’inizio della repressione in Siria sono finalmente riuscita a organizzare il mio primo viaggio nella martoriata terra delle mie origini. Due settimane in cui ho visitato campi profughi e centri di riabilitazione in Turchia e altri campi profughi, centri d’accoglienza e città bombardate all’interno del territorio siriano, tra la periferia di Idlib, la città di Sarmada e la millenaria città di Aleppo, che ha dato i natali ai miei genitori. Un viaggio che ho fortemente voluto e che sono riuscita a intraprendere come freelance grazie a una rete di contatti che nei lunghi mesi di repressione sono riuscita a instaurare via Web con l’interno e grazie all’appoggio di associazioni umanitarie che operano sul territorio. “Non hai pensato ai tuoi figli prima di partire?”, mi hanno chiesto in molti. È proprio pensando a loro che sono partita: ho a cuore il destino dei bambini siriani esattamente come ho a cuore il destino dei miei figli... Ho visitato diversi campi profughi, incontrando le persone che vi abitano e ascoltando le loro drammatiche storie. Sono stata anche in alcuni centri di accoglienza per sfollati: ex scuole, palestre, strutture abbandonate che sono diventate il rifugio di famiglie che hanno dovuto abbandonare le loro case in seguito ai bombardamenti. La situazione che ho riscontrato ad Aleppo è drammatica. La città, una delle più antiche al mondo, è divisa in zone ancora sotto il controllo del regime e zone liberate. Le strade principali sono interrotte da posti di blocco, e sui punti più alti della città sono appostati i cecchini. Lo scenario è desolante: ovunque ci sono macerie, le scuole, gli ospedali e i negozi sono chiusi; la gente convive con le esplosioni e gli spari. Tutti, bambini e adulti, mi dicono che il loro terrore più grande sono gli aerei: il loro rumore arriva a rompere i timpani e il loro operato è apocalittico. Aleppo, come le altre città siriane, cerca di sopravvivere; i volontari assistono i più deboli e cercano di riempire quel vuoto lasciato dalle istituzioni, praticamente inesistenti. La Siria è un Paese in ginocchio, dove tutte le componenti della popolazione, di ogni etnia e religione, stanno subendo una pesante repressione che ha causato oltre 130 mila morti, due milioni di profughi, 8 milioni di sfollati, 250 mila persone scomparse. Più di due anni fa le persone che manifestavano contro il regime hanno chiesto l’istituzione di una “no fly zone” e l’apertura di corridoi umanitari. Oggi la comunità internazionale risponde con la prospettiva di un nuovo fronte di bombardamenti. Un’intera generazione di bambini siriani rischia di non conoscere la parola “domani”. Asmae Dachan san Paolo rivolte ai primi discepoli di Gesù: “Voi, fratelli, non siete nelle tenebre, siete tutti figli della Luce”. Questa Luce, ha osservato il Papa, “non è stata ben voluta dal mondo”. Ma Gesù è venuto proprio per salvarci dal peccato: “La sua luce ci salva dalle tenebre. La luce che ci offre il mondo è una luce artificiale, forse forte - più forte è quella di Gesù, eh! - forte come un fuoco d’artificio, come un flash della fotografia. Invece la luce di Gesù è una luce mite, è una luce tranquilla, è una luce di pace, è come la luce nella notte di Natale: senza pretese”. È, ha detto ancora il Papa, una luce che “si offre e dà pace... Quanti credono di vivere nella luce e sono nelle tenebre, ma non se ne accorgono! Come è la luce che ci offre Gesù? La luce di Gesù possiamo conoscerla, perché è una luce umile, non è una luce che si impone: è umile. È una luce mite, con la fortezza della mitezza. È una luce che parla al cuore ed è anche una luce che ti offre la croce. Se noi nella nostra luce interiore siamo uomini miti, sentiamo la voce di Gesù nel cuore e guardiamo senza paura la croce: quella è luce di Gesù”. E ha soggiunto: “Gesù non ha bisogno di un esercito per scacciare via i demoni, non ha bisogno della superbia, non ha bisogno della forza, dell’orgoglio. ‘Che parola è mai questa che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?’ Questa è una parola umile, mite, con tanto amore; è una parola che ci accompagna nei momenti di croce. Chiediamo al Signore che ci dia oggi la grazia della sua luce e ci insegni a distinguere quando la luce è di Lui e quando è una luce artificiale, fatta dal Nemico per ingannarci”. LA VOCE CHIESA&SOCIETÀ 10 ❖ RELIGIOSE/I Incontro in preparazione alla visita del Papa La Commisione della Conferenza episcopale umbra per la Vita consacrata organizza martedì 17 settembre, festa delle Stimmate di san Francesco, a Santa Maria Degli Angeli un pomeriggio di preghiera, riflessione e fraternità dei religiosi e religiose dell’Umbria in preparazione alla visita di Papa Francesco ad Assisi il 4 ottobre prossimo. “Sarà - spiega il vescovo delegato per la Vita consacrata mons. Domenico Cancian - un’occasione propizia per rinnovare l’impegno alla testimonianza evangelica seguendo le indicazioni dell’enciclica Lumen Fidei e della lettera dei Vescovi umbri “I passi della fede sulle orme di san Francesco”, per rafforzare la profonda comunione dei consacrati e delle consacrate alla vita delle Chiese particolari che sono in Umbria e per pregare per il Santo Padre”. Alle ore 15.30 si riunirà la Commissione Ceu per la vita consacrata nella Curia provinciale Ofm. Alle ore 18 seguirà la Concelebrazione eucaristica in Basilica presieduta da mons. Cancian. Alle 19 il vespro e poi la cena al sacco presso le suore Francescane missionarie di Gesù Bambino. La giornata si concluderà con il rosario in Basilica: ore 20.45 ritrovo in piazza e ingresso in processione alla Porziuncola, ore 21 rosario meditato. ❖ SCHIAVITÙ Esiste ancora oggi e numerose le vittime Molte persone sentendo parlare di schiavitù pensano alla tratta degli schiavi che è stata abolita nei primi anni del 1800; quindi considerano il fenomeno scomparso da tempo e confinato in un barbaro passato. Invece, benché vietata e condannata da tutti gli Stati, purtroppo la schiavitù prospera ancora oggi. Milioni di uomini, donne e bambini sono infatti costretti a vivere da schiavi. Sebbene questa vergogna (in virtù di un linguaggio addomesticato) non sia più chiamata schiavitù, le condizioni sono le medesime. Le persone vengono vendute come oggetti, costrette a lavorare gratis o per una paga minima, e sono alla completa mercè dei loro così detti “datori di lavoro”. Numerosi sono i tipi di schiavitù presenti oggi: molte vittime le fa la schiavitù per debito, minorile, c’è il lavoro forzato, il matrimonio forzato. “Grida con forza e senza paura: no L L a Giornata del Creato celebrata quest’anno ad Assisi con l’iniziativa del convegno promosso dagli uffici Cei per la Pastorale sociale e il lavoro e dell’Ecumenismo e il dialogo, è l’ultima di una serie di celebrazioni regionali che si sono succedute in Umbria dal 2006, da quando la Giornata è stata istituita dalla Cei. La prima si è svolta nel 2006 a Terni presso la cascata delle Marmore; nel 2007 fu promosso un convegno all’isola Polvese e Isola Maggiore al lago Trasimeno; nel 2008 si è tenuto a Spello presso l’eremo di Carlo Carretto alle falde del monte Subasio; nel 2009 ad Assisi; nel 2010 a Campello sul Clitunno; nel 2011 a Gubbio presso la Gola del Bottaccione e nel 2012 ad Alviano, nel ricordo della predica di san Francesco alle rondini. Ad Assisi si è tenuta una giornata di analisi e riflessione con scienziati, economisti, e teologi sul significato e la necessità di un impegno per uno sviluppo sostenibile pre più in evidenza la scena della spoliazione, perché è proprio da quell’atto che si genera e si sprigiona la libertà di costituire una società di fratelli, pari nella dignità e nella lode a Dio. In questa fraternità sono accolte anche le creature, sia quelle utili, umili e docili sia quelle aspre e ribelli e che possono essere non solo “ammansite”, come ha suggerito il vescovo di Gubbio mons. Mario Ceccobelli riferendosi al lupo, ma convertite. In questo contesto umbro e francescano che ha dato respiro di alta spiritualità a tutta l’iniziativa si è aperto anche uno spazio di analisi fenomenologica e scientifica dello stato del pianeta, attraverso la relazione di Franco Cotana, docente all’Università di Perugia, Severino RondinaIL CHIOSTRO E LA VIA Il silenzio alla schiavitù”. È il vibrante appello contro la tratta degli esseri umani che l’allora cardinale Bergoglio levò a Buenos Aires nel settembre dell’anno scorso. La lotta alla schiavitù, (ha ricordato la Radio Vaticana) è stata portata avanti con particolare vigore e coraggio da Papa Francesco quando era arcivescovo della capitale argentina. Un impegno che il Pontefice ora prosegue con il recente annuncio del Convegno sulla tratta che si terrà il prossimo novembre a Roma. Pier Luigi Galassi Dal 2006 le Giornate celebrate nei posti più belli dell’Umbria Custodire il creato per uno sviluppo sostenibile a celebrazione dell’ottava giornata per il creato in Umbria, e precisamente ad Assisi nella sala papale del Sacro convento di San Francesco, il primo settembre scorso, non poteva mancare di assumere un carattere francescano. Non si creda che ciò possa significare una concessione alla poesia e alla retorica, ma a quanto di più incisivo e radicale è presente nel messaggio di Francesco, un uomo come nessun altro capace di suscitare pensieri ed emozioni. Questo messaggio, come è stato messo in evidenza dal vescovo mons. Domenico Sorrentino e dal Custode del S. Convento padre Mauro Gambetti, rivoluziona il modo usuale di considerare i rapporti tra l’uomo e la natura, tra le persone e le cose. Cambia il concetto di relazione che non è più quella del possesso, come ha ben spiegato Sorrentino, ma della gratuità. Per questo il Vescovo di Assisi ha messo sem- VENERDÌ 6 SETTEMBRE 2013 che ha fornito informazioni documentate in cui dimostra, senza allarmismi, ma con senso di sobrio realismo, che il pianeta terra per la prima volta nella sua milionaria storia consuma più di quanto produce. Cotana ha illustrato gli effetti del riscaldamento globale sul pianeta e l’impegno nello sviluppo di tecnologie per il risparmio energetico. Anche semplicemente mettendo in pratica piccoli accorgimenti quotidiani, ha detto Cotana, possiamo risparmiare il 30% di energia. Oggi, ha aggiunto, l’e- nergia è un bene primario come cibo e acqua e un suo uso corretto (efficienza e risparmio) è alla base di uno sviluppo sostenibile. Simona Beretta, docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha affrontato il tema dal punto di vista degli economisti. Quando si parla di sviluppo e di sviluppo sostenibile “collocare il bene dell’essere umano al centro dell’attenzione è conveniente anche in termini economici” e non solo etici. Della complessità dei problemi e della distanza tra gli impegni assunti a livello mondiale con gli accordi sul clima e le scelte politiche per attuarli hanno parlato tutti gli intervenuti e in particolare il direttore generale del Ministero dell’Ambiente Corrado Clini. Nella sessione pomeridiana del convegno Simone Morandini, coordinatore del progetto “Etica, filosofia e teologia” presso la Fondazione Lanza di Padova, ha sottolineato la “dimensione ecume- nica” del tema della custodia del creato ricordando che non a caso la Giornata della Cei viene celebrata il 1° settembre, capodanno nel calendario ortodosso. “Il tema della creazione - ha sottolineato è uno di quegli ambiti in cui le divisioni tra le Chiese sono ben poco rilevanti: anche le stesse differenze si presentano soprattutto come modi di vivere la confessione di fede comune, aprendo lo spazio per pratiche condivise”. “Custodia”, non solo “salvaguardia” del creato. Si è soffermato su questi termini mons. Angelo Casile, direttore dell’Ufficio Cei per i problemi sociali e il lavoro. “Custodire - ha detto - punta sulla responsabilità, sull’azione ‘attiva’ e positiva dell’uomo”. Il direttore dell’Ufficio Cei ha quindi sottolineato la “collaborazione tra diocesi” resa possibile in questa Giornata, che “ha ‘messo insieme’ più esperienze, iniziative pure lodevoli, ma che prima erano frammentate”. Tra queste, il pellegrinaggio lungo il “Sentiero di Francesco” che si è concluso con la dedicazione del parco della Riconciliazione (vedi a pagina 26). M.R.V. Si è tenuto a La Verna il convegno delle consacrate nell’Ordo Virginum compresi i monaci e i frati – spinge a metterti le cuffie alle possono divenire insensibili al orecchie per ascoltare della silenzio perché la vita tempo stesso nuovo, in quanto musica quando fai sport, ei conventi e nei quotidiana e la routine frutto del Concilio Vaticano II, che pratichi la corsa, mentre vai a monasteri il chiostro rischiano di anestetizzare ne ha ripristinato il rito di scuola, al lavoro? Oppure: significa tanto. È il cuore e coscienza.consacrazione Pertanto, scelto in Italia da avere costantemente la radio luogo della preghiera anche all’interno del chiostro il ben 500 donne. “Spesso la verginità accesa mentre fai le pulizie e le personale, della meditazione, silenzio è sempre legato alla viene concepita come una rinuncia, faccende in casa, sei in della preparazione ai tempi persona, alla sua storia, al suo una negazione, una scelta macchina, scrivi al computer o della preghiera e della mondo interiore. La quieteeddel asessuata anaffettiva, ma in compi altre attività? La celebrazione. Non è (solo) un luogo non corrisponde realtà - ha evidenziato mons. Carlo risposta più immediata luogo di passaggio. Con questa mai alla quiete dell’animo. Il teologo e direttore del Rocchetta, potrebbe essere la seguente: rubrica si offre la possibilità di silenzio non è mai nemico Centro familiare di Perugia Casa “Non ci rifletto, è un gesto riflettere e meditare su dell’uomo e quando dici o senti della tenerezza - se abbracciata per spontaneo”. Il silenzio non èrdo virginum: tematiche centrali nella vita dire “ho paura del silenzio” è il le giuste motivazioni e vissuta nella “un qualcosa”, ma un chi. contemplativa-consacrata e provocazione nel segnale di un forte disagio fedeltà, è vocazione ad Ognuno di noi è parte importanti anche per il laico mondo interiore che viene soffocato. Il un’affettività nuova, implica la costitutiva del silenzio, perché che, di frequente, bussa al contemporaneo”: questo è il tema tuo “monastero”, allora, è lo scelta della tenerezza come pensare al silenzio significa convento e al monastero. scelto per l’Incontro nazionale spazio quotidiano che scegli di progetto di vita e diventa sorgente pensare a te stesso. Il silenzio Pongo un interrogativo: può dell’Ordo virginum delle diocesi donarti ogni giorno per di umanità e di fecondità spirituale, non si fa, “si è”. Come l’amore: essere sufficiente ritirarti in italiane, tenutosi dal 28 al 31 imparare l’arte di ascoltarti e perché l’amore di Dio trasfigura non è un’idea, ma è legata ad monastero con lo scopo di “fare agosto presso l’Oasi San Francesco capire chi sei e ciòAnzi: che sarai l’amore umano”. (L’articolo una persona, ad una storia di silenzio” con se stessi? No. di Chiusi della Verna (Ar), tappa chiamato ad essere. Una fede completo è pubblicato su vita. Il monastero e il convento l’insieme dei rumori che si importante nel cammino di così, dal gusto di vita, mi sta a www.lavoce.it - per informazioni sono, per loro natura, il luogo muovono nell’animo possono approfondimento di un carisma cuore. sul rito di consacrazione privilegiato del silenzio, ma amplificarsi ancor di più. antico, risalente addirittura ai Severino Rondina www.ordovirginum.org) anche la vita monastica – Prova a chiederti: cosa ti primi secoli del cristianesimo, e al N “O LA VOCE CULTURA VENERDÌ 6 SETTEMBRE 2013 ❖ SCULTURA San Lorenzo di Massimo Arzilli La Banca di Mantignana ha di recente acquistato dall’artista Massimo Arzilli un San Lorenzo di grandi dimensioni, una scultura realizzata in gesso alabastrino patinato che è stata esposta fino alla fine di agosto nella sede di piazza IV Novembre a Perugia. Arzilli nasce a Perugia, dove vive e lavora. Frequenta fin da giovane lo studio del padre, lo scultore Bruno. Studia presso l’Istituto statale d’arte Bernardino di Betto di Perugia, laboratorio decorazione murale, consegue la licenza di “maestro d’arte” in ceramica all’Istituto d’arte di Deruta. Conclude poi gli studi didattici conseguendo il diploma in scultura presso l’Accademia di belle arti di Perugia dove oggi insegna in qualità di docente e accademico di merito, scultura, tecniche della scultura e uso e tecniche del marmo, pietra e pietre dure. Diverse le mostre espositive e i forum di scultura all’aperto a cui ha partecipato. Predilige molto il naturalismo come le Stele, “Porte e limiti in genere” con procedimenti modulari. Il suo interesse è rivolto soprattutto per i materiali primari come il marmo, il legno, la pietra, il cortex, il laterizio un elemento, quest’ultimo, che costituisce molte delle sue installazioni in spazi pubblici e privati. 11 ❖ NOTTE AL MUSEO Notte di misteri alla Pinacoteca Sabato 7 settembre, dalle ore 21.30 alle ore 8.30 della mattina successiva, il Poliedro cultura di Città di Castello per il quarto anno propone “Notte al museo”. L’iniziativa si tiene a Palazzo Vitelli alla Cannoniera, sede della Pinacoteca comunale. I bambini tra gli 8 e i 12 anni avranno la possibilità di trascorrere un’intera notte all’interno del museo. Curiosi personaggi legati al mondo delle fiabe accompagneranno i partecipanti in un magico percorso, dove gioco, mistero, musica e suggestive atmosfere li coinvolgeranno in modo del tutto speciale. Al termine tutti a dormire nelle sale del museo con il sacco a pelo. La mattina colazione per tutti. Quota di partecipazione 20 euro, prezzo speciale per due o più fratelli 15 euro. Informazioni e prenotazioni Poliedrocultura tel. 075 8554202 075 8520656, e-mail [email protected]. In un libro una breve storia di quanto è stato fatto Ecologia: origine sviluppo... e problemi N el 1962 Rachel Carson, biologa marina americana scrisse il saggio Primavera silenziosa: trattava degli effetti sull’uomo e sull’ambiente dell’impiego degli antiparassitari in agricoltura. Il suo libro suscitò sin da subito aspre polemiche ma ebbe il merito, secondo l’attuale giudizio di molti, di dare inizio alla sensibilità pubblica sui problemi dell’ambiente. Il lavoro della Carson, insieme a quello di altri che si occuparono di ambiente ed ecologia, viene ricordato in un recente saggio di Carlo Bozza, Breve viaggio alle origini dell’ecologia contemporanea (Edizioni scientifiche italiane 2013), nel quale l’autore riassume il cammino percorso “in circa quarant’anni sulla via della soluzione dei tanti problemi, vecchi e nuovi, che in questo campo affliggono l’umanità”. Non si prefigge di essere esaustivo, ma sicuramente riesce a fare un quadro più che sintetico di cosa si intende per ecologia e quanto è stato fatto nel campo, ma ci costringe anche a porci tanti interrogativi. Bozza, ingegnere elettrotecnico (si è laureato nel 1963), tra l’autunno del 1974 e l’estate del 1976 trasmise alla Radio terzo programma Rai una serie di conversazioni sul tema dell’ecologia che non furono mai pubblicate. Senza pretendere di scrivere una storia dell’ecologia contemporanea, Bozza riprende in mano i suoi vecchi scritti aggiungendo degli ampi commenti ed approfondimenti. Il volume contiene anche delle foto significative realizzate dall’autore sulle varie forme di inquinamento. In un’appendice in fondo al testo è posta una breve biografia di alcuni personaggi citati nel corso del saggio e la cronologia di alcuni dei principali eventi. Segue bibliografia. Ma torniamo alla Carson: l’autore nella prima parte del volume ricorda come grazie alla sua pubblicazione da quel momento, per la prima volta, l’opinione pubblica si rese conto dell’importanza del problema ecologia. Il suo libro ispirò negli anni ricerche che indussero a importanti mutamenti nelle politiche del Paese americano e nel mondo. Il 1970 venne proclamato dalle Organizzazioni internazionali facenti capo alle Nazioni Unite l’Anno della natura. Si cominciò a capire che una vasta gamma di fenomeni provocati dall’uomo stava conducendo a conseguenze pericolose. Si cercò così di passare ai rimedi. Dal 1974 il numero di pubblicazioni sul tema ecologia si moltiplicarono. Ma - secondo Bozza - un altro evento, accaduto ben dieci anni prima, nel 1952, cominciò a sensibilizzare le autorità sul problema smog - ambiente, che non era comunque sconosciuto. Il 5 dicembre del 1952 Londra si ritrovò Quando si cominciò a capire che alcuni fenomeni provocati dall’uomo producevano gravi conseguenze per l’ambiente A Monte del Lago Festival delle corrispondenze I l borgo di Monte del Lago, Magione (Pg) ospita la seconda edizione del Festival delle Corrispondenze (7 - 8 settembre) organizzato dal Comune di Magione nell’ambito della XIV edizione del Premio letterario nazionale Vittoria Aganoor Pompilj. L’apertura avrà luogo sabato 7 settembre, alle ore 17.30, con la presentazione di un carteggio, che sarà messo in mostra nei due giorni dell’evento, di recente acquistato dall’amministrazione comunale di Magione, tra i marchesi Guglielmi, a cui si deve la costruzione del castello Guglielmi di Isola Maggiore e i coniugi Aganoor Pompilj. Si prosegue, alle ore 16.30, con un omaggio al centenario della nascita di Giuseppe Verdi. Il programma prevede un omaggio ai 500 anni del Principe di Machiavelli. Il sindaco di Torrevecchia Teatina (Ch), Katja Baboro, in provincia di Chieti, sarà presente al festival per presentare il Museo delle lettere d’amore che ha sede nella città e che vede una sala dedicata alle lettere per Papa Giovanni Paolo II. Lungo le vie e le piazze del paese allestimenti dedicati al libro ed alla lettura, angoli di scrittura, mostre di lettere e carteggi allestite dentro la villa Aganoor, spazio ragazzi e un percorso sensoriale “Sguardi” lungo le mura. completamente sommersa dallo smog: la visibilità, a causa del fumo del carbone che si levava dai comignoli, mischiandosi alla nebbia, era ridotta a zero, il traffico era in tilt, per le strade non girava nessuno, numerosissimi i ricoveri e i decessi. Nel 1956 il Parlamento approvò il Clean air act (Atto per l’aria pulita), già promulgato nel 1951, che nel giro di qualche anno permise di eliminare lo smog. Via via altri Paesi si interessarono ai diversi tipi di inquinamento aprendo la strada al problema globale dell’ambiente. Si passò “dall’ignoranza pressoché completa scrive Bozza - ad una presa di coscienza del fenomeno dell’inquinamento e ad una precisa nozione del problema dell’ambiente”. Nel 1967 alle Nazioni Unite si svolse, su proposta della Svezia, una Conferenza mondiale sull’ambiente umano. Nel 1968 si fondò il Club di Roma “un circolo di studiosi concepito dall’italiano Aurelio Pecci per produrre una sintesi del problema”. I problemi nel mondo erano numerosi: Bozza nei vari capitoli, corrispondenti ad altrettante conversazioni in Radio, approfondisce quelli relativi agli incidenti petroliferi (per esempio in Alaska), parlando poi delle alternative al petrolio, dell’inquinamento dell’aria, delle acque, soprattutto da mercurio, l’inquinamento dei Grandi Laghi in America, i rifiuti, la fame nel mondo, la pericolosità dell’amianto, lo sviluppo delle fonti rinnovabili. Si occupa anche dei problemi della nostra penisola, in particolare della distruzione della natura negli angoli ancora immuni dall’impronta dell’uomo (i parchi) per denunciare l’urbanizzazione speculativa. Secondo Antonio Cederna, scrittore, giornalista, ambientalista, (1921 - 1996) - scrive Bozza - l’Italia è uno dei paesi più arretrati per quanto concerne la salvaguardia del suolo in riguardo al benessere collettivo. L’esempio più calzante sono le alluvioni, di cui sembriamo detenere il primato”. L’elenco sarebbe ancora lungo. Le cose da dire sarebbero tante. Come va a finire? Conviene leggere il libro. Manuela Acito Carlo Bozza, Breve viaggio alle origini dell’ecologia contemporanea, Edizioni scientifiche italiane, euro 22 VISTO in rivista La tratta delle persone, schiavitù del XXI secolo “N on mancano purtroppo nelle nostre città persone che chiedono aiuti per fini assistenziali e sono controllate da bande criminali, come quelle romene, albanesi, marocchine”. È una denuncia precisa e mirata, attorno al grave problema della tratta di essere umani, descritta in un articolo a firma del gesuita Francesco Occhetta nel n° 15-16 de La Civiltà Cattolica del 3-17 agosto 2013. Dietro il permanente sbarco di immigrati nelle coste italiane vi è anche la fuga da questo terribile pericolo che incombe nei loro paesi di origine. “Paura, condizioni di vita disumane e desiderio di costruire il proprio futuro – scrive P. Occhetta – sono ragioni sufficienti per farsi convincere dei trafficanti a raggiungere Paesi più sicuri, sperando di poter sfuggire ad essi una volta giunti in Occidente. Ma quando le vittime arrivano nella terra promessa, ormai è troppo tardi. Per loro è l’inizio di una nuova schiavitù: la loro libertà è vigilata, i loro documenti e il passaporto vengono sequestrati dai trafficanti, che le ricattano e le costringono a «lavori forzati»; spesso un gran numero di maltrattati si ammala, il corpo somatizza il dolore e le violenze subite”. La tratta di essere umani è una pratica purtroppo ancora molto diffusa, che va assumendo forme sempre più organizzate. Il suo volto, precisa l’Autore dell’articolo è duplice: “è una forma moderna di schiavitù per coloro che la subiscono e una vera e propria attività criminale per quanti la gestiscono”. L’Organizzazione Internazionale del Lavoro (Oil) stima che le persone vittime nel mercato della tratta siano circa 21 milioni; di queste 880.000 sono in Europa, 3 milioni nell’area dei Paesi dell’Ocse (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico). Papa Francesco, nel suo discorso alla Plenaria della Pastorale dei Migranti ha ribadito che «la tratta delle persone è un’attività ignobile, una vergogna per la nostra società». Quale futuro, dunque, si chiede P. Occhetta? “Occorre che diventino cultura i cinque grandi bisogni delle vittime: rispetto e riconoscimento, assistenza, protezione, accesso alla giustizia e risarcimento”. Un articolo che merita di essere letto e approfondito per comprendere le non sempre note chiavi del problema. G. R. Le opinioni espresse in questa pagina rappresentano esclusivamente il pensiero di chi le scrive. 12 Grazie a mons. Sigismondi IL PUNTO Un sentito ringraziamento al vescovo mons. Gualtiero Sigismondi per il meraviglioso articolo (pag 15 de La Voce n. 30 del 30 agosto), che cade in maniera provvidenziale tra le mie mani e in maniera forte ed incoraggiante nella mia mente e volontà! Proprio ieri a scuola, discutendo degli argomenti da trattare a inizio d’anno con i colleghi, ho puntualizzato l’esigenza di scegliere dei testi per i ragazzi che li aiutino a riflettere, e non testi farciti solo di musica e vuoti di contenuti. Attaccato da una collega, gli ho risposto che la scuola ha un impianto educativo dal quale non possiamo prescindere, né possiamo confonderla con una ludoteca. Noi, come sottolinea bene il Vescovo, siamo educatori e non animatori. Grazie, eccellenza, per questa riflessione alta nella profondità; grazie per aver parlato alla mia coscienza rafforzandola all’impegno per il bene. Nunzio Casarola (commento lasciato sul sito www.lavoce.it) Digiuno come sciopero della fame? I alla crescita di una società sana e pacifica. Contiamo perciò sui lettori, considerati amici, e collaboratori. Tra Imu e Berlusconi, il bene comune dov’è? I l dibattito-scontro tra Pd e Pdl sulle questioni dell’Imu e sulla decadenza del senatore Berlusconi inducono a una riflessione sull’etica politica in ordine al bene comune. La cancellazione totale dell’Imu sulla prima casa è stata perseguita con forza dal Pdl, con minaccia di “far saltare il Governo” delle larghe intese. Motivazioni di tale rigida posizione sono state la promessa in campagna elettorale (le promesse vanno rispettate, ha ricordato il sen. Berlusconi) ed il presunto positivo riflesso sulla ripresa e sullo sviluppo. Circa le “promesse” della politica, ritengo che sia doveroso discernere se queste siano attuabili e compatibili con le risorse disponibili di un Paese, e se siano orientate veramente al bene comune, oppure per ghermire demagogicamente il massimo dei Lettori de La Voce: amici e collaboratori consensi elettorali. Dubito, se mi è consentito, che la promessa sia stata valutata in ordine al bene comune. La cancellazione totale dell’Imu sulle prime case, infatti, ha imposto e sta imponendo ancora il reperimento di risorse altrimenti meglio destinate a fronteggiare l’attuale situazione di grave disoccupazione, specialmente giovanile, e di bisogno delle fasce più deboli nonché a garantire e potenziare adeguati servizi essenziali, sanitari e socio-assistenziali. Sarebbe stato coerente “superare l’attuale sistema di tassazione della prima casa” come si legge nel discorso programmatico del premier Enrico Letta del 29 aprile scorso e votato in Parlamento anche dai parlamentari del Pdl. Superamento, quindi, e non cancellazione. In politica, peraltro, le proposte proprie di ognuna delle forze politiche facenti parte di una coalizione governativa vanno opportunamente confrontate e mediate, non imposte. Per quanto riguarda la questione “decadenza” dal proprio seggio del sen. Berlusconi, pur comprendendo appieno le ragioni espresse dai suoi parlamentari, che HUMOUR Disegni di Marcello Cruciani I Perugia Maria Rita Valli piazza IV Novembre, 6 Tel. 075 572.78.71 [email protected] Orvieto - Todi Michela Massaro Via S. Lorenzo, 18 - todi 3339340325 [email protected] Terni Elisabetta Lomoro piazza Duomo, 9 Tel/fax 0744 546.525 [email protected] Assisi Roldano Boccali Tel. 330417028 [email protected] Città di Castello Moreno Migliorati, piazza Gabriotti,10 Tel. 075 8550167 [email protected] Che crudeltà è propagare ingiustizie, indebitare le nazioni, facendo pagare tassi alti, con i tagli al servizio sociale del popolo, salute, studi, salari e lavoro, per pagare debiti rivalutati con interessi maggiorati a chi imprestò molto meno con interessi inferiori! Che crudeltà è parlar di democrazia come potere di una élite agiata, parlar di libertà come possibilità di massacrare i deboli, parlare di pace conquistata con la forza e la falsità, tacciando come terrorista chi è oppresso dal terrorismo delle armi! a tre anni ho l’onore e il piacere di far parte della giuria chiamata ad assegnare i premi in ben cinque concorsi di pittura, nel corso della “Settimana di pittura e musica in Val Vibrata”, svolta nella seconda settimana di luglio, che quest’anno ha coinciso con due importanti date: i 40 anni del “Premio di pittura contemporanea Città di Martinsicuro” e di 25 anni del “Premio di pittura Città di Colonnella”. Un’occasione che ha consentito di fare un bilancio di questa ormai storica manifestazione che comprende ASSOCIATO ALL’UNIONE DELLA STAMPA PERIODICA ITALIANA ISCRITTO ALLA FEDERAZIONE ITALIANA SETTIMANALI CATTOLICI Su questi e altri argomenti il Paese è spaccato a metà. In questi casi è bene fare ricorso, da una parte e dall’altra, al buon senso e alla ricerca del bene comune, come lei dice. Per riuscire, è necessario usare un linguaggio moderato e reso comprensibile a tutti. Le sceneggiate, le ingiurie, le minacce e i ricatti non giovano al superamento della crisi. Crisi che esiste, senza dubbio, ma che si può superare con l’intelligenza e la buona volontà di tutti. Di tutti. C Arte in Val Vibrata. Pittori umbri presenti Materiale fotografico - Archivio La Voce - Enrico Milanesi (Città di Castello) - Gavirati (Gubbio) - Giancarlo Belfiore rischierebbero di rimanere senza la loro dirigenza monocratica di riferimento, va rammentato che il fatto di essere eletti a rappresentanza di una pur larghissima fascia di cittadini non comporta assolutamente licenza di compiere atti contrari alla legge. Come appare incomprensibile che le sorti di un Governo e di un Paese possano dipendere dagli esiti giudiziari di un solo rappresentante politico, che un giorno minaccia di far cadere il Governo in caso di sua decadenza ed il giorno dopo smentisce, ma riaffermando che senza “il fondatore e leader” del Pdl “non si va avanti”. Alvaro Bucci Foligno Pace vera he crudeltà è scatenare guerre, con falsi pretesti, per aggiornare armi, controllare petrolio, imporre idee, portare eserciti, distruggere, rubare e uccidere! Ho voluto pubblicare questa lettera perché mi dà la possibilità di ribadire la nostra “filosofia” in quanto settimanale cattolico. Non siamo un’azienda commerciale o pubblicitaria di qualche prodotto che, se non serve, giustamente si rimanda al mittente. Siamo uno strumento di comunicazione sociale di ispirazione cristiana, che persegue l’intento di favorire la conoscenza della vita della Chiesa e prendere coscienza dei problemi del territorio. Vorremmo influire positivamente sull’opinione pubblica, per superare la disinformazione, soprattutto nei riguardi delle fede e dei temi di etica, e contribuire D VENERDÌ 6 SETTEMBRE 2013 Una poesia per la pace, contro le ingiustizie o sottoscritta ... residente a ... vorrei che l’abbonamento (gratuito) al giornale La Voce fosse interrotto poiché ho la possibilità di leggere tale rivista da colleghi di lavoro, in parrocchia e al lavoro. Con la presente porgo distinti saluti e ringrazio. Lettera firmata L’iniziativa l Papa ha invitato tutti i cristiani a una giornata di digiuno e preghiera contro la guerra in Siria. Ho sentito per radio una persona che commentava dicendo che il Papa ha proposto uno “sciopero della fame” alla maniera di Gandhi. Il tono era molto favorevole, e di questo si può essere contenti. Ma cascano le braccia nel vedere come la religione è talmente uscita dalla cultura delle masse che la gente non ne capisce più nemmeno il linguaggio, tanto meno lo spirito. Lo sciopero della fame (quando è serio) è una forma di protesta nonviolenta ed è una sfida rivolta all’avversario: “Sappi che, se tu non cambi, io morirò di fame, e il mondo dirà che tu ne hai la colpa”. Qualche volta è successo davvero: così è stato per Bobby Sands, patriota irlandese morto in carcere in Inghilterra nel 1981 dopo una lunga agonia seguita giorno per giorno da tutti i giornali e le televisioni del mondo. Un po’ come quelli che si danno fuoco o minacciano di gettarsi dall’alto di un tetto. Il digiuno della tradizione religiosa ebraica e cristiana è tutt’altra cosa. È una forma di penitenza, di preghiera e di meditazione, quindi un dialogo con Dio più che con gli uomini. Privandosi dei beni materiali e della sazietà del corpo, il fedele si purifica interiormente, si dispone ad ascoltare meglio la voce di Dio, e nello stesso tempo offre a Dio il proprio sacrificio. Al digiuno si può accompagnare la carità: rinuncio a qualche cosa per darlo agli altri. Naturalmente i lettori di questo giornale sanno bene che cos’è il digiuno e non tocca a me spiegarglielo (se mai, ne sanno più di me): faccio questi accenni per dimostrare quanto diverso sia lo sciopero della fame e quanto tristemente grave sia l’incultura di chi confonde le due cose. E questo è solo un esempio. La Chiesa spesso non si rende conto della difficoltà di farsi capire, abituata ai secoli durante i quali la cultura popolare (anche degli analfabeti) era intrisa di immagini, parole, concetti e simboli religiosi, e anche chi non credeva parlava quella lingua. Ecco uno dei nodi che la Chiesa del XXI secolo deve sciogliere. Pier Giorgio Lignani Gubbio Giampiero Bedini via Monteverdi,2 Tel. 075 927.21.16 [email protected] LA VOCE LETTERE&OPINIONI Si raccomanda di non superare le trenta righe dattiloscritte anche il “Premio di pittura Città di Civitella del Tronto” (24a edizione) e i due premi del miniquadro “Walter Visioli” (5a edizione) e “Luciano Bartacchini” (3a edizione), in vista della realizzazione di un catalogo che celebri e storicizzi le manifestazioni. Un bilancio che è stato fatto da colui che nel 1973 da assessore, con l’intento di lanciare il neonato Comune di Martinsicuro (1963) e tutta la Valle e i Comuni che intorno vi gravitano, inventò il concorso di pittura chiamando a parteciparvi il meglio della pittura e della critica nazionale, cioè il collezionista ed esperto d’arte Gianfilippo Vallese. Il premio di recente ha preso anche una piega internazionale: vincitore di quest’anno è stato infatti l’egiziano Gamal Gad Meleka. Negli anni questo premio ha visto la presenza di molti importanti pittori umbri tra cui Coccetta, Virili, Troiani, Tamburro, Barbacci, Tarpani, Tosi e altri ancora. Vallese ha organizzato poi vari premi di pittura in altre parti d’Italia, oltre che in Umbria: a San Gemini, a Piegaro e Perugia. Luciano Lepri Direttore responsabile: Elio Bromuri Redazione: piazza IV Novembre n.6 - 06123 Perugia tel. 075/57.27.871 • fax 075/57.31.066 [email protected] Amministrazione e Pubblicità: tel. 075/57.20.397 • fax 075/57.31.066 [email protected] Registrazione: Tribunale di Perugia N°145 Iscrizione al Registro degli operatori della comunicazione N° 1.304 La testata “La Voce” fruisce dei Contributi Statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 250. Stampa: Galeati Industrie Grafiche s.r.l., Via Selice 187/189, Imola (Bo) Abbonamenti Annuale Annuale + on-line Annuale solo on line Semestrale Sostenitore Benemerito Beati quelli che promuovono la pace, con giustizia, misericordia e perseveranza, imitando quel Maestro che lava i piedi ai discepoli, quel Sacerdote che distribuisce il pane vivo e il calice benedetto, il Salvatore che dà la sua vita perché tutti abbiano vita in abbondanza. È Gesù Cristo vivo che anche oggi ci ripete: “La pace sia con voi ! Amatevi come io vi ho amato! Beati quelli che hanno spirito di poveri! Beati quelli che promuovono la pace! Perché vostro è il regno di Dio!” (il testo integrale nel sito www.lavoce.it) Padre Dante Volpini Perugia 43 e 55 e 35 e 23 e 68 e 150 e Versamento in c/c postale n. 11941069 Bonifico Bancario conto Unicredit Codice Iban IT 25 D 02008 03027 000029471611 intestato a: Chiesa di San Severo a Porta Sole - La Voce Piazza IV Novembre, 6 06123 Perugia Desideriamo informarLa che i dati da lei forniti saranno trattati secondo le indicazioni del D. Lgs n. 196 del 30 giugno 2003 (“Codice in materia di protezione dei dati personali”).Per ricevere l’informativa in dettaglio può rivolgersi presso gli uffici del settimanale “La Voce” o contattarci al numero 075.5720397. Per informazioni sull’abbonamento: [email protected] Stampato su carta riciclata VENERDÌ 6 SETTEMBRE 2013 LA VOCE UMBRIA&DINTORNI Trasfigurazione in musica Dal 14 al 25 settembre torna la Sagra musicale umbra Q uattordici concerti e due serate dedicate al cinema. Questi gli ingredienti della 68a edizione della Sagra musicale umbra in programma dal 14 al 25 settembre il cui tema centrale sarà la Trasfigurazione. Il vasto programma, che anche quest’anno proporrà musica di alto livello (tra cui Wagner e Britten) è stato ideato dal direttore artistico della rassegna Alberto Batisti, il quale sottolinea come “la musica è l’arte che meglio di ogni altra espressione umana riesce nel miracolo della trasfigurazione. Nel percorso della Sagra il termine è inteso nella sua dimensione più spirituale, come immersione nella luce e nel respiro dell’assoluto, partendo dalle potenti trasfigurazioni sonore wagneriane, da quel concetto di Verklärung che ha in sé appunto il significato di passaggio dalla condizione corporea e materiale a quella della luce, dello spirito, infine del suono”. Come di consueto, anche quest’anno, la musica risuonerà all’interno di alcune delle chiese tra le più significative della regione, nonché in splendide cornici architettoniche sparse nella nostra regione. In più ci sarà un grande ritorno in uno dei luoghi più simbolici per lo spirito e la cristianità: il Sacro Convento di San Francesco ad Assisi. Il concerto inaugurale della kermesse si terrà domenica 15 settembre (ore 21) al Teatro Morlacchi e verrà affidato alla Prague Philarmonia diretta da Todi musica antica festival D Omaggio a Wagner e Britten. Grande ritorno alla basilica di San Francesco di Assisi Jiri Belohlávek insieme a Annalena Persson al pianoforte. Un concerto che non solo vuole celebrare Richard Wagner nell’anno del bicentenario della nascita, ma proporre una riflessione proprio sul tema prescelto per la Sagra. Sempre domenica 15, alle 18, nella cattedrale di San Lorenzo di Perugia messa solenne cantata, con la Cappella musicale della Basilica papale di San Francesco di Assisi, diretta da padre Giuseppe Magrino, ofm. Il programma dei giorni successivi è lungo, difficile sintetizzarlo. (Per info, biglietti e abbonamenti: Fondazione Perugia Musica Classica Onlus, Perugia, tel. 075-5722271; e-mail: [email protected] sito www.perugiamusicaclassica.com). Si chiude il 25 settembre al Teatro Morlacchi, (ore 21) con una stella nascente del podio, David Afkham alla guida della Junge Deutsche al 7 settembre al 5 ottobre, a Todi, si terrà Todi musica antica festival. Sabato 7 settembre, ore 21, tempio della Consolazione, “Ars canendi, ovvero la genesi melodica nel barocco organistico” Andrea Moncada Paternò, organo. Venerdì 13 settembre, ore 21, Cittadella agraria Istituto “Ciuffelli Einaudi” di Todi, “Il flauto dolce: dal grande basso al soprano”, Giorgio Matteoli, flauti dolci, Massimiliano Faraci, clavicembalo. Sabato 21 settembre, ore 17, frazione Petroro, località Sant’Antimo, chiesa di Sant’Antimo, “Flatus, dialoghi di flauti e di suoni antichi e moderni”, Stefano Bagliano e Lorenzo Cavasanti flauti soprani, contralti, tenori e Philharmonie con un programma di musiche del Novecento. Altro omaggio della Sagra sarà quello offerto al grande compositore Krzysztof Penderecki: sabato 21 (ore 16.30) nel chiostro del Convento di San Francesco ad Assisi con l’Orchestra da camera di Perugia. Non manca anche quest’anno, da parte della manifestazione musicale, l’attenzione alle sofferenze e alle marginalità con due concerti de “La musica della speranza”, cui si aggiunge “La Sagra per gli studenti”, concerto dedicato alle scuole. Previsti anche due pomeriggi con “La Sagra al cinema”: il primo per un omaggio particolare a Britten autore di colonne sonore; il secondo con la prima proiezione al pubblico, di un capolavoro italiano del cinema muto, Quo Vadis? con la regia affidata al tedesco Georg Jacobye e a Gabriellino D’Annunzio, secondogenito del Vate. Anche quest’anno spazio al Concorso internazionale di composizione per un’opera di musica sacra “Francesco Siciliani” voluto dal cardinale Gianfranco Ravasi, che si terrà nel 2014. M. A. bassi. Sabato 28 settembre, Auditorium Hotel Fonte Cesia, Todi, ore 18.30, conferenza su “La vita culturale nella Napoli di Ferdinando e Carolina”. Interveranno Fernando Riccardi, Renato Criscuolo, Mauro Squillante. Seguirà concerto “Emanuele Barbella, Sonate per mandolino, violino e basso”, Musica perduta, con Mauro Squillante, mandolino, Monica Toth, violino barocco, Renato Criscuolo, violoncello barocco. Sabato 5 ottobre, Aula magna del liceo classico “Jacopone”, ore 21, “Arie a voce sola”, Bud Roach, tenore e chitarra barocca. Info www.todimusicaantica.jimbo.com. 13 14 LA VOCE EVENTI IN UMBRIA VENERDÌ 6 SETTEMBRE 2013 Sperimentale: stagione al via A Spoleto dal 7 settembre al 13 ottobre in programma titoli già conosciuti con qualche novità D al 7 settembre al 13 ottobre a Spoleto si tiene la nuova Stagione del Teatro lirico sperimentale. Sette le produzioni per ventidue rappresentazioni totali. La stagione, giunta alla 67a edizione, si conferma, oltre che palcoscenico privilegiato per il debutto di giovani cantanti lirici di talento, importante laboratorio culturale nel panorama nazionale del teatro musicale. Non si attinge solo ai titoli del repertorio più conosciuto come la Tosca, diretta da Carlo Palleschi, regia di Lucio Gabriele Dolcini in programma al Teatro Nuovo di Spoleto dal 27 al 29 settembre e sino al 6 ottobre nelle altre città del circuito umbro Perugia, Assisi, Città di Castello, Todi, Orvieto. Si affronterà infatti, come al solito, anche il repertorio meno frequentato, con la messa in scena di Grilletta e Porsugnacco, testo tratto da Molière, musica di Giuseppe Maria Orlandini; maestro concertatore Francesco Massimi, regia e allestimento di Giorgio Bongiovanni (Piccolo Teatro di San Nicolò di Spoleto 20, 21 e 22 settembre con anteprima a Foligno per Segni Barocchi Festival il 19 settembre presso l’Auditorium Santa Le prove di Opera Nova: Chiara Osella, Edoardo Milletti, Chiara Margarito Caterina). Contemporaneamente si darà spazio anche alla ricerca musicale: il palcoscenico dello Sperimentale verrà offerto a nuove creazioni di teatro musicale appositamente commissionate. Quest’anno in scena un dittico, Opera Nova (al Teatro di San Nicolò nei giorni 13, 14 e 15 settembre) in cui il celebre drammaturgo Antonio Tarantino si confronterà per la prima volta con la musica e in particolare con quella appositamente composta da Valerio Sannicandro, uno dei giovani compositori italiani più interessanti (direttore Marco Angius, regia di Sandra De Falco, anche attrice nella pièce insieme all’attore Fabrizio Parenti). Il risultato dell’operazione sarà Doglie Operina Morale musica di Valerio Sannicandro, testo di Antonio Tarantino “Non è che un piccolo problema”. Il dittico sarà completato da un lavoro del compositore Mario Guido Scappucci che metterà in scena una nuova versione del mito di Orfeo su testi di Gianni Nappo: Euridice e Orfeo. Direttore Marco Angius, regia di Giorgio Bongiovanni. Il 25 settembre al Complesso monumentale di San Niccolò sarà la volta dello spettacolo Lieder & Lieder 8 Intorno al Lied romantico su testi di Goethe a cura di Michelangelo Zurletti e Giorgio Bongiovanni. In programma brani del repertorio liederistico di Schubert, Schumann, Brahms e Wolf. MANIFESTAZIONI IN UMBRIA TREVI Infowww.palazzolucarini.it Dal 7 settembre al 20 ottobre, a presso palazzo Lucarini a Trevi (Pg), “Souvenir d’Afrique” in mostra opere contemporanee dell’Africa occidentale della collezione Ryan. Inaugurazione 7 settembre, alle ore 19. I lavori sono stati raccolti dalla nota artista australiana Virginia Ryan nel corso di una lunga frequentazione africana, tra l’anglofono Ghana e la francofona Costa D’Avorio. ORVIETO L’8 settembre, ad Orvieto, si svolgerà il “Gran Tour fra le acque delle verdi valli”, evento sportivo dedicato ai ciclisti randonné e per promuovere il progetto di un percorso ad anello su asfalto che collega i luoghi turistici più significativi e rappresentativi della Provincia di Terni. L’itinerario può essere percorso preferibilmente in bicicletta, ed anche in bici elettrica, moto ed auto su complessivi 310 Km, suddivisi in sei tappe. Info: www.umbriaexperience.it/r andonee. Per le iscrizioni: www.audaxitalia.it. CARSULAE Sabato 7 settembre, dalle ore 16 alle 19, presso l’area archeologica di Carsulae, l’associazione Diversa - mente promuove “Folking Carsulae”: 6 gruppi provenienti da diverse regioni d’Italia eseguiranno canti e balli tipici delle varie regioni. COLLESCIPOLI Dal 5 all’8 settembre, A Collescipoli, si tiene il Jazzit fest, una quattro giorni di musica, mostre d’arte e di fotografia, stand, workshop, conferenze, seminari e proiezioni di film che invaderanno le vie, le piazze, gli antichi chiostri e le dimore storiche del paese. La manifestazione prevede anche un meeting che ospiterà un expo degli operatori del settore. 15 VENERDÌ 6 SETTEMBRE 2013 T re giorni sui passi di san Francesco, ripercorrendo a piedi l’itinerario tra Assisi, Valfabbrica e Gubbio compiuto dal Santo nell’inverno tra il 1206 e il 1207, dopo la scelta radicale espressa con la “spogliazione” e la rinuncia all’autorità paterna. L’appuntamento, anche nella quinta edizione di quest’anno, è stato rigorosamente rispettato nei giorni 1-3 settembre, arricchito anzi dalla solenne celebrazione eucaristica presieduta domenica 1° settembre da mons. Sorrentino, vescovo di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino, in concomitanza con l’ottava “Giornata per la custodia del creato”, in calendario il 1° settembre, promossa dalla Conferenza episcopale italiana e dedicata alla famiglia, scuola di umanità anche nell’educazione alla salvaguardia del creato. Il solenne rito celebrativo trasmesso dalla Rai sulla rete nazionale, si è tenuto, per la prima volta quest’anno, nell’antica cattedrale di Assisi, Santa Maria Maggiore, facente parte del complesso architettonico dove, davanti a una folla sorpresa e curiosa, si svolse il famoso processo intentato dal ricco mercante Pietro di Bernardone contro il Tre giorni sui passi di san Francesco † Pietro Bottaccioli* figlio Francesco, accusato di avergli sottratto del denaro per farne dono ai poveri. Era una rivalsa piena di risentimento per un figlio che l’aveva deluso e umiliato nella scelta di uno stato di vita per lui incomprensibile. Nella manifestazione celebrativa di domenica scorsa, si distingueva la folta presenza dei pellegrini del “Sentiero di Francesco”, guidati dal vescovo di Gubbio mons. Mario Ceccobelli, ideatore del “Cammino”, arricchito dalla bella presenza degli alunni della scuola elementare della Madonna del Ponte (Gubbio), con il loro insegnante Emanuele Catanese, che già in IV elementare li aveva guidati nel Cammino e che adesso, prima di iniziare la scuola media, hanno voluto riviverne l’esperienza. Il sentiero dei tre giorni del Cammino si sviluppa a piedi per circa 40 chilometri da Assisi a Valfabbrica, da Valfabbrica a San Pietro in Vigneto, da San Pietro in Vigneto a Gubbio. Il pellegrinaggio si arricchisce quest’anno di una voce e di una compagnia in più: Papa Francesco, che al Poverello si è ispirato fin nel nome, parlandoci di una Chiesa della povertà e della tenerezza, una Chiesa che prende le distanze dal potere e riscopre il servizio. Con il clamoroso gesto della spogliazione, san Francesco apriva, senza nemmeno accorgersi, una nuova stagione nella Chiesa. Di fronte a una provocazione di tale portata, molte porte si chiusero ermeticamente di fronte a Francesco. Molte altre, invece, si aprirono come per incanto. Di lì a non molto, la città di Assisi assisterà stupita e incredula alle non meno clamorose “spoliazioni” di Bernardo da Quintavalle, Pietro Cattani, Egidio, Chiara… Ma per adesso Francesco è solo un uomo incompreso e rifiutato, ritenuto fors’anche pericoloso. La sua città natale è diventata per lui una terra straniera e ostile, che lo induce, volente o nolente, a esulare lontano, se vuole dare corpo e anima alla sua “divina ispirazione”. L’esito finale del viaggio di san Francesco sfocia all’ingresso di Gubbio, all’altezza dell’ospedale di San Lazzaro, la casa dei lebbrosi, vicino alla Vittorina. È qui, nell’incontro misericordioso con chi rappresentava - in quel contesto di cultura e di società - la presenza più estranea, irrecuperabile e ripugnante, che la minoritas di san Francesco tocca l’apice più alto della conversione e del servizio. Dovette subito rendersene conto il beato Villano, eletto vescovo di Gubbio il 26 novembre 1206, dopo essere stato educato nel celebre monastero di Fonte Avellana, che in san Pier Damiani aveva visto uno dei più fervidi e combattivi protagonisti della reformatio Ecclesiae. Fu il vescovo Villano a ottenere dai Benedettini di San Pietro la piccola e antichissima chiesa suburbana di Santa Maria della Vittoria per san Francesco e i suoi seguaci. Qui i Fioretti di fra’ Ugolino da Montegiorgio, volgarizzati da autore anonimo nell’ultimo quarto del Trecento, situano il prodigioso ammansimento del lupo, il cui aspetto emblematico richiama una delle componenti più caratteristiche e più efficaci della spiritualità francescana, che fa di san Francesco il santo della massima capacità dialogica. In Papa Francesco, che incontreremo in Assisi il 4 ottobre, saremo felici di accogliere non solo il nome ma il medesimo spirito. * Vescovo emerito di Gubbio LA VOCE Perugia .Città della Pieve 16 BREVI ❖ DIOCESI Giornata di preghiera per la pace in Siria “Fratelli e sorelle, ho deciso di indire per tutta la Chiesa, il 7 settembre prossimo... una giornata di digiuno e di preghiera per la pace in Siria, in Medio Oriente, e nel mondo intero” ha annunciato Papa Francesco all’Angelus di domenica scorsa (vedi il testo completo a pag. 8). Anche la diocesi di Perugia - Città della Pieve parteciperà a questa iniziativa mondiale per scongiurare un nuova guerra che potrebbe avere risultati catastrofici. Questo il messaggio lanciato dal nostro arcivescovo mons. Gualtiero Bassetti: “Per rispondere all’appello del Papa, desidero che il clero, i religiosi e le religiose, i membri dei gruppi e delle associazioni ecclesiali, insieme ai fedeli della diocesi convegano, sabato 7 settembre, presso la chiesa di Santa Lucia, dedicata a Maria Regina della pace, alle ore 21 per la celebrazione comunitaria della Parola di Dio e la recita del rosario, secondo le intenzioni del Santo Padre”. ❖ CLERO Riprendono il 12 settembre i ritiri mensili Riprendono il 12 settembre al centro Mater Gratiae di Montemorcino (dalle ore 9.30) gli incontri mensili del clero. In quella occasione sarà consegnato il programma per gli incontri del prossima anno pastorale. ❖ PERUGIA/1 Adorazione eucaristica a Madonna della Luce Lunedì 9 settembre, alle ore 18, ricomincia a Perugia l’adorazione eucaristica presso la chiesa della Madonna della Luce (al fondo di via dei Priori). Per l’occasione la messa sarà celebrata dall’arcivescovo Bassetti. DIOCESI. Celebrazioni mariane del mese di settembre S Sarà intitolata una via alla beata Chiara Luce Il 30 agosto la Commissione toponomastica del Comune di Perugia ha approvato la proposta, avanzata dal consigliere comunale Leonardo Varasano, di intitolare una via, in zona Montelaguardia, alla beata Chiara “Luce” Badano. Proclamata beata nel settembre 2010, Chiara Badano - soprannominata Chiara Luce da Chiara Lubich, la fondatrice del movimento dei Focolari - morì nel 1990 ad appena 18 anni per un terribile tumore osseo. “Forgiata dalla sofferenza, la giovane focolarina di Sassello – ha commentato il consigliere Varasano –, è un modello di santità possibile nel quotidiano, è la testimonianza delle alte vette di spiritualità ancora raggiungibili”. Intitolare una via di Perugia a Chiara Luce, ha aggiunto, “significa proporre, in particolar modo ai più giovani, un esempio di vita alta, una vita di fede e di dono totale”. ❖ SOLOMEO Restaurata la chiesa di San Bartolomeo Domenica 8 settembre, alle ore 18, a Solomeo, verrà riaperta la chiesa di San Bartolomeo dopo i restauri architettonici e degli affreschi. La chiesa risale alla fine dell’Ottocento e fu edificata dall’architetto Nazzareno Biscarini in stile neogotico. mese molto vissuto con celebrazioni eucaristiche, recite del rosario, processioni e Via crucis dal 1° al 15 settembre. Molto partecipata è la fiaccolata (sabato 14, ore 21) con falò di tutte le intenzioni, suppliche e preghiere depositate dai numerosi fedeli durante l’anno ai piedi dell’antica statua della Madonna perché salgano al cielo come “profumo d’incenso”. Ad aprire le celebrazioni mariane, domenica 1° settembre, era stato l’arcivescovo mons. Gualtiero Bassetti, presiedendo la liturgia della “Giornata della famiglia” con tutte le coppie che celebravano gli anniversari di matrimonio (10°, 25°, 40°, 50°, 60°), animata dalla comunità Magnificat della parrocchia perugina di Elce. Castiglione del Lago. In memoria di don Renato Fressoia nel 50° anniversario della morte Messa di inizio anno scolastico ❖ PERUGIA/2 La città di Maria ettembre, mese mariano con le solennità della Natività e del santo Nome di Maria, che la Chiesa celebra nei giorni 8 e 12, in diocesi di Perugia - Città della Pieve è da sempre molto vissuto a livello religioso. Nelle parrocchie e nei 12 principali santuari mariani diocesani si celebrano, a partire da questo fine settimana, novene con la recita del rosario, l’adorazione eucaristica e le messe con particolari intenzioni per malati, famiglie, giovani, anziani e persone in difficoltà a causa della perdita del lavoro. L’appuntamento più atteso è quello della festa della Madonna delle Grazie nella cattedrale di San Lorenzo (giovedì 12 settembre, ore 18) con l’atto di affidamento della città e della diocesi dinanzi alla venerata immagine L’interno del santuario di Ponte della Pietra della Madonna delle Grazie. È un’invocazione che risale al 1716. Nell’immediata periferia di Perugia, nel Oltre all’affidamento alla santuario di Ponte della Pietra dedica- Madonna delle Grazie, to alla Madonna della Misericordia, fino all’8 settembre si tengono iniziative reli- ricordiamo la serenata a giose, socio-culturali e caritative. Molto Ponte della Pietra e la partecipata è la tradizionale processione notturna (sabato 7) lungo via Sette- fiaccolata a Montemelino valli, quartiere in costante crescita demografica e con non pochi problemi sociali. Attesa anche la “Serenata alla Ver- senza eterogenea di movimenti, oratori gine Maria” (venerdì 6, ore 21). “Non è e tradizione popolare, che genera semovviamente una competizione – spiega- pre una grande ricchezza”. no gli organizzatori – ma semplicemen- Anche al Santuario della Madonna di te una rassegna musicale in cui chiun- Lourdes in Montemelino di Magione que può fare un omaggio alla Vergine se- (Pg), il primo in Italia ad essere stato decondo la sua particolarità. Quest’anno dicato alla beata Vergine Maria apparsa vorremmo allargare ancora di più i con- in una grotta dei Pirenei francesi più di fini, auspicando una straordinaria pre- un secolo e mezzo fa, settembre è un ❖ SCUOLA Lunedì 16 settembre alle ore 18 presso il centro Mater Gratiae di Perugia (Montemorcino) sarà celebrata la messa per l’inizio dell’anno scolastico. È un momento propizio per affidare al Signore un nuovo anno di impegno per la crescita umana e cristiana delle giovani generazioni. Sarà anche l’occasione per sensibilizzare i presenti sull’imminente visita di Papa Francesco ad Assisi. Sono cordialmente invitati a partecipare alla celebrazione tutte le componenti della comunità scolastica: dirigenti, docenti, personale, studenti. VENERDÌ 6 SETTEMBRE 2013 La chiesa di Castiglione del Lago S i svolgeranno la prossima settimana a Castiglione del Lago le celebrazioni per il 50° anniversario della morte di don Renato Fressoia, già parroco e fondatore dell’oratorio. Parroco di Santa Maria Maddalena dal 1957 al 1963, a don Renato Fressoia sono oggi intitolati una via cittadina e l’oratorio presso la Casa del Giovane. Per ricordare una personalità che ha lasciato nei fedeli e nei cittadini castiglionesi un ricordo indelebile, martedì 10 settembre, giorno dell’anniversario, sarà celebrata una messa alle ore 21 presso la chiesa parrocchiale alla quale parteciperanno l’arcivescovo mons. Gualtiero Bassetti e tutti i sacerdoti che negli anni si sono succeduti come parroci o cappellani a Castiglione del Lago. Le celebrazioni proseguiranno sabato 14 settembre. Nel pomeriggio, a partire dalle 17, presso il locale oratorio si svolgeranno atti- vità e giochi per bambini e ragazzi a cui seguirà, alle 19.30, una cena aperta a tutti (per prenotazioni rivolgersi in parrocchia entro il giorno 11) e a conclusione, dalle 21 in poi, la proiezione del film documentario sulla figura di don Renato. Il filmato ripercorrerà le tappe salienti della sua presenza a Castiglione del Lago, con particolare riguardo alle iniziative oratoriali e allo sviluppo del progetto Casa del Giovane. Per informazioni: parrocchia di Castiglione del Lago, 075 951159. FONTENUOVO. Ci saranno più servizi per gli anziani Novità a casa Sant’Anna N uove regole, ma stesso obiettivo: aiutare gli anziani a non restare soli. In questi giorni la casa di quartiere Sant’Anna della fondazione onlus Fontenuovo sta riprendendo a pieno ritmo le proprie attività quale centro diurno per anziani autosufficienti o con lievi disautonomie. Molti i cambiamenti in vista - che sono stati esposti nel corso dell’open day organizzato presso la struttura il 31 agosto - alla luce del nuovo Regolamento regionale per le strutture che si occupano di anziani autosufficienti. La nuova normativa, infatti, prevede che la Fondazione Fontenuovo assuma la gestione diretta della casa di quartiere, modificando quindi il precedente assetto che stabiliva un regime di convenzione con il Comune di Perugia. “Il Comune spiega Catia Passeri, assistente sociale, coordinatrice di casa Sant’Anna continuerà comunque a contribuire. Si tratta di un cambiamento legislativo e organizzativo per noi, ma anche di priorità. Vogliamo, infatti, dare sempre più spazio a quegli anziani che, seppure autosufficienti, soffrono di solitudine e depressione o passano le loro giornate soli e chiusi in casa. Noi offriamo un luogo sicuro, protetto e stimolante per trascorrere le giornate in maniera attiva e intelligente. E i familiari che, per motivi lavorativi, non possono seguire i loro cari possono stare tranquilli perché li affidano a personale specializzato e a un centro professionale”. Da quest’anno le attività e i servizi offerti dalla casa saranno implementati: si potrà spaziare dalla tradizionale ‘ginnastica dolce’ alla musica, con il coro e le nuove lezioni per suonare strumenti musicali, dal ballo al teatro, dal sostegno psicologico alle uscite in città. Ma sono previsti anche programmi di cura della persona, con la messa a disposizione di un podologo, un parrucchiere, un estetista e un dietista, e vari progetti di scambio tra le generazioni, utilizzo delle tecnologie e attività assistita con gli animali. Dal punto di vista pratico, le nuove norme comporteranno cambiamenti nella frequenza, nella retta e nel numero dei posti disponibili. I posti saranno limitati (circa 25-30) e gli ospiti dovranno garantire una frequenza fissa, mensile o annuale. Da quest’anno è prevista, inoltre, una quota giornaliera di 12 euro, inclusiva del pranzo e di tutte le attività. “I tempi in cui ci troviamo sono difficili - ha detto Orfeo Ambrosi, presidente della Fondazione Fontenuovo - ma resta ferma la nostra intenzione di continuare a mantenere viva questa realtà. Per noi si tratta di una sfida e una nuova avventura, ma siamo determinati ad andare avanti”. Chi volesse informazioni circa le attività, gli orari e le tariffe della Casa può rivolgersi allo 075 5722345 o presso la sede in via Fonti Coperte 36/d. Laura Lana LA VOCE Perugia .Città della Pieve VENERDÌ 6 SETTEMBRE 2013 @ [email protected] 17 ❖ ELLERANDO ❖ MOSTRE ❖ CAVALIERI DI SANTO STEFANO Figlie e nipoti con l’abito da sposa di nonne e mamme L’arte di ieri nelle tarsie La tradizione stefaniana a Perugia Dal 12 al 22 settembre, presso il centro servizi camerali Galeazzo Alessi di via Mazzini a Perugia, “L’arte di ieri nelle tarsie”, di Rolando Chiaraluce, a cura del prof. Guido Buffon. Inaugurazione giovedì 12 settembre alle ore 18. Interverranno Guido Buffon, Angelo Veneziani, Roberto Volpi, Sandro Allegrini. Venerdì 6 settembre (ore 10) l’Istituzione dei Cavalieri di Santo Stefano (ente morale) e l’Accademia di Marina del Sacro Militare Ordine di Santo Stefano Papa e Martire (associazione) hanno organizzato, presso l’Aula Magna della Scuola di Lingue Estere dell’Esercito un incontro dibattito sul tema “La tradizione stefaniana a Perugia e in Umbria”. Filippo Orsini, profondo studioso di ordini cavallereschi e storici e direttore dell’Archivio storico di Todi e Marco Gemignani docente di Storia navale presso l’Accademia navale di Livorno e membro della Società italiana di Storia militare analizzeranno rispettivamente i temi: La tradizione stefaniana a Perugia e in Umbria e Il cavaliere perugino Cosimo Angelini al comando della flotta stefaniana. Modera Guido Panico. Venerdì 6 settembre, alle ore 21, presso il Teatro Arca di Ellera di Corciano, 60 abiti da sposa, dagli anni ’60 al 2000, saranno indossati da altrettante modelle per una sfilata all’insegna dell’amarcord. Il vecchio corredo delle promesse spose, ormai mamme e nonne, tornerà protagonista per un giorno, grazie all’associazione L’Unanuova che ha invitato le donne del quartiere a tirare fuori dal proprio armadio l’indimenticato abito da sposa. Ad indossare i preziosi tesori di famiglia saranno figlie e nipoti che vivranno l’emozione del grande giorno. L’evento rientra nella manifestazione Elleran’do che si terrà dal 5 all’8 settembre nella zona del Molino Popolare di Ellera. All’Artemisia il sacro contemporaneo Da sabato 7 settembre al 5 ottobre, presso la Galleria Artemisia in via Alessi 14/16 a Perugia, si terrà la mostra Sacro contemporaneo, Artisiti umbri in Galleria. Inaugurazione sabato alle ore 17. Ingresso libero. Grande assemblea pubblica a piazza Grimana I cittadini uniti: Salviamo Perugia! C’ erano almeno 500 persone lu- del progetto, annunciato dal sindaco nedì pomeriggio in piazza Gri- Wladimiro Boccali e dal rettore dell’Unimana a discutere, anche anima- versità per Stranieri Giovanni Paciullo, tamente tra battibecchi, fischi e applau- di ridisegnare piazza Fortebraccio (quelsi, del problema della sicurezza, in parti- la che i perugini continuano a chiamare colare quello dello spaccio piazza Grimana) per midella droga in quel quartiere gliorarla architettonicae in tutta la città. L’affollata Erano in 500 mente e farne un luogo di assemblea nella piazza e all’assemblea incontro e di ritrovo. E’ stacampo di basket davanti alto insomma anche un mesl’arco etrusco e all’Universi- promossa saggio alla politica e ai polità per Stranieri di palazzo dal Comitato tici (presenti e assenti): i citGallenga era stata promossa tadini hanno voglia di pardal comitato “Piazza Grima- di piazza tecipare, ma chiedono mena e dintorni” con l’adesione Grimana. no “teatrino” e più impegno di altri comitati di cittadini e Prefetto e e confronto su problemi commercianti sorti spontaconcreti. neamente negli ultimi tem- Sindaco Lo ha sottolineato il prefetpi, anche grazie ai social net- chiedono alla to Antonio Reppucci, da work, per combattere il prosole tre settimane a Perublema della micro-crimina- società civile gia: “Questa piazza dimolità e promuovere iniziative di collaborare stra che anche ai tempi di di socializzazione e integra- nella lotta alla internet c’è la voglia e il piazione. Intorno, appesi alla cere dell’assemblea per ringhiera della strada, car- “zona grigia” confrontarsi”. Poi però il telli con scritto “Salviamo della prefetto ha sottolineato che Perugia”. Erano presenti anl’impegno delle forze di poche politici di vari partiti, connivenza lizia non basta a risolvere il dalla destra alla sinistra. problema della diffusione economica Il problema complesso della della droga. “Anche la sosicurezza e della crescente cietà civile - ha detto - deve diffusione della droga a Perugia, e non fare la sua parte, perché come cittadini solo, non poteva certo essere risolto con abbiamo diritti e doveri. Se gira tanta questa assemblea, dalla quale però sono droga da queste parti, chiedetevi cosa uscite importanti indicazioni. La prima è fanno i vostri figli...”. Urla e fischi da parche la gente comune - in piazza c’erano te del pubblico. Seguiti però poi dagli apdonne e uomini, giovani e anziani, e non plausi quando il prefetto ha spiegato che solo abitanti della zona - ha voglia di dis- intende andare a parlare nelle scuole per cutere di problemi e cose concrete della confrontarsi con i giovani su questi temi, vita di tutti i giorni. E così, partendo del e che dietro al traffico della droga a Peproblema della droga, anche se con vi- rugia ci sono tanti interessi economici a sioni e opinioni contrastanti, si è discus- cominciare da chi affitta (spesso in nero) so di parcheggi, trasporto pubblico, se- le case agli spacciatori. gnaletica turistica insufficiente, rovi sui Un tema, questo della “connivenza ecomarciapiedi e alberi da potare, servizi nomica” con gli spacciatori di parte deligienici che non ci sono, edifici abban- la città - dagli studi legali ai ristoranti e donati che diventano anche pericolosi boutique di lusso -, che è stato più volte per intonaci e pietre che si staccano. E ripreso e sottolineato anche negli inter- TESTIMONIANZE Dove a dettare legge sono gli spacciatori A d aprire l’ assemblea è stata Donatella Panicale, che gestisce una pizzeria sulla piazza: “Non ce la facciamo più, siamo disperati, non ci permettono più di vivere e di lavorare. Quaranta spacciatori impongono il coprifuoco alle otto di sera. Ci minacciano anche fisicamente: ‘Tu lavora e non guardare’. Ridateci la libertà [applausi] di lavorare e di vivere nella nostra città. Tanti studenti mi dicono: ‘Signora, abbiamo paura, andiamo via da Perugia’. Vediamo la polizia che arriva e non può fare niente. Ma noi insieme dobbiamo e possiamo farcela. Vi prego, ascoltate questo grido!” rivolta a prefetto, sindaco e altri politici in prima fila tra il pubblico. Tra le altre testimonianze quella di un giovane polacco da cinque anni a Perugia: “Ho visto due morti per overdose davanti alla porta di casa mia. E poi risse, coltellate. Quando arrivano i miei amici dalla Francia e dalla Polonia, non riescono a capire e mi dicono: ‘Ma come è possibile che una città bella come Perugia si sia ridotta in queste condizioni?’”. venti del pubblico. Insieme a quello della impotenza della forze di polizia per un efficace contrasto alla criminalità e allo spaccio. “Purtroppo - ha detto ad esempio tra gli applausi Tommaso Morettini, uno dei promotori della associazione na- Ponte d’Oddi. Iniziativa dell’oratorio L’Astrolabio Sotto le stelle con papà “D urante la settimana molti papà lavorano e non hanno tempo da dedicare esclusivamente ai propri figli - racconta un papà alla fine della messa e ‘Sotto le stelle con papà’ è stata l’occasione per prendersi del tempo di qualità per giocare e divertirsi con i nostri bambini”. Questo è stato “Sotto le stelle con papà”: un evento che sabato 31 agosto e domenica 1° settembre ha condotto 18 papà e 26 bambini a passare un weekend in tenda a San Giovanni del Prugneto. Un tempo di qualità offerto dall’oratorio “L’Astrolabio” della parrocchia di Ponte D’Oddi per tutti i papà e i loro figli; un evento organizzato per festeggiare l’avventura del Centro estivo “E…state con noi” dell’oratorio “L’Astrolabio”, che ha coinvolto circa settanta bambini e una cinquantina di famiglie per tutto luglio ed agosto. Questa esperienza, ha raccontato un papà che ha partecipato all’iniziativa, “ha ricordato ai presenti che non è normale e scontato vivere la propria paternità da ‘ombre’, e che è bello accompagnare i propri figli, nel rispetto della loro autonomia e della loro capacità di autodeterminazione, alla scoperta di un mondo avventuroso e magico”. Annalisa Marzano Un momento dell’assemblea ta su internet ‘Perugia non è la capitale della droga’ - la legge è dalla parte degli spacciatori”. Così come il rettore Giovanni Paciullo: “Serve la certezza della pena, altrimenti la gente si ritrova davanti a casa gli spacciatori arrestati due giorni prima”. Problemi complessi, che devono essere affrontati tutti insieme. Lo hanno sottolineato in tanti, e anche il sindaco Boccali, che ha auspicato un confronto continuo con cittadini e comitati per tornare a rendere il centro storico vivibile e appetibile alla gente comune. “Ho e abbiamo commesso anche errori” ha ammesso Boccali, che ha poi annunciato una serie di iniziative e programmi per la riqualificazione urbana, la mobilità, per l’intensificazione dei controlli da parte dei vigili urbani per garantire maggiore sicurezza e legalità. Tutti insieme dunque, cittadini e istituzioni, e dall’assemblea sono giunte testimonianze importanti in questo senso, di volontari che stanno ripulendo parchi pubblici, arrichiti anche con altalene e giochi per bambini. È infatti tutti insieme che si risolvono i piccoli problemi e si affrontano quelli grandi. Enzo Ferrini Sono aperte le iscrizioni alla Scuola musicale diocesana “Frescobaldi” S ono aperte le iscrizioni alla Scuola musicale diocesana. Per l’anno scolastico 20132014 le cattedre attivate sono: teoria, pianoforte, organo, canto gregoriano, canto corale, coro di voci bianche, canto lirico, violino, violoncello, chitarra, arpa, clavicembalo, tastiera, flauto, clarinetto, sassofono, tromba, storia della musica, armonia. Le lezioni strumentali sono tutte individualizzate e, all’occorrenza, si formano anche gruppi d’assieme. Da qualche anno anche parecchi nonni, pensionati, si sono invogliati - a forza di accompagnare i nipotini - a studiare uno strumento. L’orario scolastico si svolge pelopiù di pomeriggio.e in orari concordati. La sede centrale è in corso Cavour 184, Perugia; vi sono sedi decentrate, molto frequentate, in via Caprera 29 a Perugia, nella parrocchia di Monteluce, presso la scuola di Ponte della Pietra e a Bagnaia. Orgoglio di questo istituto è l’organo a canne, cui si può accedere dopo una discreta conoscenza della tastiera. Per ogni informazione la segreteria è aperta dal 9 settembre dalle 15.30 alle 19; il numero di telefono è 075 5736171. LA VOCE Città di Castello 18 BREVI VENERDÌ 6 SETTEMBRE 2013 DIOCESI. Veglia di preghiera con i due nuovi diaconi David e Simone ❖ STRACASTELLO Con festa delle famiglie: “Il grande sì alla vita” Giunge a compimento nel fine settimana il programma della Stracastello, unito a quello della Festa diocesana delle famiglie. Il tema è “Il grande sì alla vita”. Sabato 7 settembre alle ore 21 in piazza Matteotti è previsto un doppio appuntamento con “Famiglie in ascolto” con la testimonianza del campione Daniele Greco e il video-concerto Il mondo di Lucy. Domenica 8 la corsa podistica Stracastello, che si snoderà per le strade della città con un percorso breve ed uno più lungo (circa 10 km) con partenza prevista per le ore 10 da piazza Gabriotti e a seguire la cerimonia di premiazione. Nel pomeriggio “Famiglie in gioco” con iscrizioni e partenza alle 14.30 presso il parco Ansa del Tevere, giochi itineranti a squadre per bambini e adulti si svilupperanno per le vie del centro storico. A conclusione della manifestazione, alle ore 18.30 in piazza Matteotti, il vescovo mons. Domenico Cancian celebrerà la messa. ❖ PIETRALUNGA Festa della Madonna dei Rimedi Domenica 8 settembre si svolgerà presso l’omonimo santuario, nei pressi di Pietralunga, la festa della Madonna dei Rimedi. Sabato 7 alle ore 21 avrà luogo la processione dalla chiesa di Pietralunga al al santuario. Domenica 8 settembre alle ore 8.30 e alle 11 la celebrazione della messa. Alle ore 15 la recita comunitaria del rosario. Si concluderà alle ore 16 con i giochi e la merenda. ❖ TRESTINA Intitolata a don Zefferino la piazza del mercato Si concluderà domenica 8 settembre a Trestina l’annuale festa patronale dedicata a san Donato. Il programma religioso è iniziato il 26 agosto con il pellegrinaggio dell’immagine della Madonna di Canoscio tra le vie e le abitazioni della frazione tifernate. Sabato 7 settembre avrà luogo, alle ore 20.45, la messa e la processione con i sacerdoti dell’unità pastorale. Tra le attività culturali e ricreative in programma merita una nota particolare quanto accadrà sabato 7 settembre alle ore 17: l’inaugurazione della piazza Don Zefferino Caporali. Si chiamerà così quella che è conosciuta come “piazza del mercato”. Il Comune di Città di Castello rende così omaggio a don Zefferino che è stato parroco di Trestina dal 1964 alla morte, avvenuta nel luglio del 1993. Autore di moltissime iniziative nel campo dell’educazione e socializzazione dei giovani, don Caporali fu il principale interlocutore e portavoce della popolazione di Trestina e promotore della costruzione della nuova chiesa. Molto attivo anche nell’ambito del volontariato e del soccorso prestato in seguito a disastri naturali come l’alluvione di Firenze e i terremoti in Friuli, a Norcia e Irpinia. La grazia di chi sa servire D a sabato scorso 1° set- re assieme ai due giovani e tembre la diocesi con- ai loro familiari al momento ta due diaconi in più di preghiera. tra il clero. Con una celebra- “Questa è una grande grazia zione presieduta da mons. per la nostra diocesi” ha Gualtiero Bassetti esordito mons. nella basilica di Cancian in Santa Maria degli “Gesù - ha detto apertura della Angeli ad Assisi, il Vescovo - ci serata. Nel corinfatti, sono stati so della preordinati 8 diaconi richiama all’amore ghiera, dopo alumbri. Tra questi come abbandono cuni canti e letc’erano anche i ture tratte dai tifernati Simone totale. Auguro a Vangeli, il VeValori e David David, Simone e scovo ha ricorTacchini, attual- a tutti di vivere la dato il compito mente in servizio, di servitori, vita cristiana come spettante ai diarispettivamente, nelle parrocchie luce, seguendo coni ma anche a di Trestina e di tutti i cristiani l’insegnamento San Pio X. che dovrebbero Alla vigilia del- di Gesù” seguire l’eseml’appuntamento pio datoci da la diocesi ha proGesù. Il Vescovo posto una veglia di preghie- ha così voluto compiere il ra assieme ai due giovani se- gesto simbolico di lavare i minaristi, guidata dal vesco- piedi ai due ragazzi e, dopo vo, mons. Domenicao Can- di ciò, assieme a questi ultician, nel chiostro del mona- mi, ha portato al centro del stero di Santa Veronica Giu- chiostro il Crocifisso di santa liani. Il chiostro, Veronica. suggestivamente illuminato “Gesù ci ha dato una lezione da sole candele, è risultato di umiltà – ha affermato gremito di fedeli e religiosi mons. Cancian. – Lavando i che hanno voluto partecipa- piedi degli apostoli ci inse- Da sx, S.Valori, mons. Cancian, D.Tacchini durante la veglia gna a metterci a servizio degli altri, ponendoci ‘ai loro piedi’. Per noi, invece, risulta spesso molto difficile fare un passo indietro, davanti agli altri. Gesù – ha continuato – ci ha dato anche altre lezioni: quella di amarci come Gesù ci ha amati [Come io amato voi è anche il motto da lui scelto per il suo servizio episcopale]; Gesù è lo sposo crocifisso che anche santa Veronica ha abbracciato. Gesù ci richiama all’amore come abbandono totale; lui si è fatto crocifiggere e ha dato tutto se stesso per amore degli altri. Ogni cristiano è chiamato a seguire la lezione di Gesù. Auguro a David e Simone, ma anche a tutti noi di vivere la vita cristiana come luce, seguendo l’insegnamento di Gesù”. Al termine della preghiera il Vescovo ha ricordato l’importanza delle vocazioni al sacerdozio e al matrimonio, e ha invitato i fedeli presenti affinché i giovani riescano a capire quale sia la loro vocazione. Francesco Orlandini DIOCESI. Il 10 e 11 settembre l’Assemblea ecclesiale diocesana. Il calendario L’Assemblea ecclesiale del 2012 “I l Vangelo: gioia e luce per l’uomo di oggi” è, nell’Anno della fede e della prima enciclica di Papa Francesco, il titolo scelto dal Vescovo e dal Consiglio presbiterale per l’Assemblea ecclesiale diocesana che, come tutti gli anni, segna l’inizio dell’attività di un nuovo anno pastorale. L’incontro della comunità ecclesiale tifernate si svolgerà martedì 10 e mercoledì 11 settembre presso la chiesa parrocchiale di Santa Veronica a “La Tina”. Martedì 10 settembre i lavori inizieranno alle ore 18 con la preghiera comunitaria. Alle ore 18.30 don Nazareno Marconi proporrà una riflessione biblica dal titolo “Collaboratori della gioia del Vangelo”. Il tema, richiamando la Seconda lettera ai Corinti, si propone di presentare l’azione pastorale secondo l’apostolo Paolo. Egli invita a evitare di fare da padroni sulla fede degli altri, anzi a curare la propria conversione. Seguiranno i gruppo di studio. Mercoledì 11 settembre la preghiera alle ore 18 sarà seguita dall’intervento dell’arcivescovo metropolita mons. Gualtiero Bassetti che illustrerà il tema “Alla luce del Vaticano II e del magistero di Papa Francesco, una Chiesa che riflette la luce del Vangelo”. Rivolgendo l’invito all’assemblea mons. Domenico Cancian chiede risposte di adesione per una migliore organizzazione. Si può comunicare la propria partecipazione scrivendo all’indirizzo di posta elettronica [email protected]. È possibile, inoltre, iscriversi all’Assemblea contattando il proprio parroco, oppure rivolgendosi alla libreria “Sacro Cuore”, piazza Gabriotti, 10, Città di Castello. Terminati i lavori di restauro, si celebra l’antica festa delle “rocche” LA FESTA DELLE ROCCHE Festa all’abbazia di Scalocchio N N ell’immaginario popolare, ormai Scalocchio è un luogo quasi mitico. Spopolato da decenni, rimane nei racconti degli anziani e rappresenta uno di quei posti di cui si è sempre sentito parlare ma nei quali non si è mai stati. Eppure è un luogo che riveste una singolare importanza nella storia di Città di Castello. Il motivo di tale importanza è dato sia dal castello che, soprattutto, dalla presenza di un monastero benedettino, esistente già nella seconda metà dell’XI secolo. Di recente lo storico Mirko Stocchi ha messo in luce alcuni documenti che dimostrano il legame del monastero con il Capitolo della basilica di San Pietro a Roma. Il più antico elenco conosciuto di enti ecclesiastici sottoposti alla giurisdizione dei canonici del Vaticano risale al pieno XIII secolo, e al 22° punto della lista si trova indicato il Monasterium Sancti Benedicti de Scaloccla. Una seconda indicazione ri- sale al 1287, quando tra i possedimenti vaticani troviamo il monastero Sancti Benedicti de Scaloccha, in episcopatu Castellano, con le sue pertinenze, che spetta a pieno diritto e immediatamente alla basilica di San Pietro, alla quale paga un censo annuale di 19 soldi. Alla metà del XIV secolo risale un terzo elenco, che contiene una indicazione utile a capire come l’abate sia eletto dal Capitolo monastico e da questo presentato all’arciprete e al Capitolo di San Pietro per la conferma e il ricevimento degli atti di reverenza e di obbedienza. La tassa da pagare questa volta è salita a 20 soldi. Queste notizie sono contenute nel volume Il Capitolo Vaticano e le ‘ecclesiae subiectae’ nel Medioevo. I cataloghi dei secoli XIII-XIV, scritto da Mirko Stocchi e pubblicato dalle edizioni Capitolo vaticano nel 2010. Si tratta di informazioni assai interessanti per ricostruire le vicende storico-istituzionali di uno dei maggiori insediamenti monastici della diocesi castellana nel Medioevo e che, proprio grazie al lavoro dello Stocchi, permettono di integrare quanto già noto attraverso gli archivi locali. L’abbazia di Scalocchio prima dei restauri on tantissimo tempo fa nelle nostre campagne, tra gli strumenti di lavoro domestico si usavano le “rocche”. Erano una sorta di fuso ovale che serviva per filare il tessuto stoppaccioso. Il malloppo di tessuto da lavorare sormontava questo strumento, la cui memoria è viva in tante persone. Era pure tradizione utilizzare questo strumento da lavoro casalingo per una devozione alla Madonna. Le rocche venivano arricchite di lana e nastri colorati, venivano portate in processione, e donate alla parrocchia come regalo a Maria. Domenica 8 settembre - festa della natività di Maria, presso l’abbazia San Benedetto di Scalocchio recentemente restaurata, tornerà la festa delle rocche. Il programma prevede alle ore 11 la messa presieduta da don Pietro Forlucci. Dopo la celebrazione si svolgerà il tradizionale picnic. Alle ore 15 la processione con l’immagine della Madonna e le tradizionali rocche. Saranno sicuramente tanti coloro che prenderanno parte a questa festa che riunirà a Scalocchio, sull’Appennino umbro-marchigiano, tantissimi ex abitanti che lungo gli anni sono scesi a valle, ma che hanno tenuto sempre caro il ricordo di quei luoghi. LA VOCE Città di Castello VENERDÌ 6 SETTEMBRE 2013 Alla 13a Mostra tifernate del libro antico, importante conferenza sui “Principi del Rinascimento da Cesare Borgia a Vitellozzo Vitelli” [email protected] 19 BREVI ❖ DIOCESI Preghiera per la pace a Madonna delle Grazie Visitatori alla mostra del libro Un Principe tra i libri antichi S i è tenuta lo scorso fine settimana la 13a edizione della Mostra mercato nazionale del libro antico e della stampa antica. La collaudata iniziativa, che ha visto partecipare 40 espositori italiani e anche provenienti da Paesi stranieri, ben si inserisce in un contesto come quello di Città di Castello che vanta una tradizione grafica importante, con punte di eccellenza significative. Ospitata nel centralissimo loggiato Gildoni, la mostra ha proposto anche un considerevole calendario di iniziative collaterali, e nel corso dei tre giorni è stata visitata da numerosi ospiti appassionati del genere che hanno potuto godere di importanti occasioni culturali e commerciali. Come in passato, la collaborazione con la rivista di antiquariato librario Charta conferisce alla mostra un prestigio particolare. Per il secondo anno la rivista organizza anche a Città di Castello “Cattedre ambulanti”: corsi itineranti di aggiornamen- to per librai, bibliotecari, bibliofili e collezionisti promossi dalla casa editrice NovaCharta nei principali centri librari italiani come Firenze, Venezia, Torino, avvalendosi di docenti di alto livello provenienti da biblioteche, case d’asta e università. I tre corsi che si sono tenuti durante la mostra tifernate imprimono un carattere di grande spessore all’iniziativa all’interno del settore della stampa antica a livello nazionale. Nel pomeriggio di sabato la sala dei Fasti vitelliani di palazzo Vitelli a Sant’Egidio ha ospitato la conferenza “Principi del Rinascimento - da Cesare Borgia a Vitellozzo Vitelli” approfondimento proposto in occasione del cinquecentenario del Principe di Niccolò Machiavelli. Anche in questa circostanza sono stati chiamati nomi illustri per la relazione introdotta dall’assessore regionale Fabrizio Bracco. La prof.ssa Erminia Irace e il prof. Angelo Capecci dell’Università di Perugia, con sintesi e semplicità, hanno riportato un quadro storico e politico del tempo in cui Machiavelli scrive e che attraverso la figura di Vitellozzo Vitelli incrocia la condizione di Città di Castello nell’epoca rinascimentale. La riflessione sul nuovo principe, che l’autore fiorentino descrive riconducendolo alla figura di Cesare Borgia - in contrapposizione con il vecchio metodo di governare ricondotto, tra gli altri, anche al Vitelli - ha fornito numerosi spunti di collegamento con l’attuale situazione politica italiana, potendo riscontrare similitudini con le pratiche in uso nel Cinquecento. Ha concluso la mostra, domenica pomeriggio, la conferenza sulla bibliofilia realizzata in collaborazione con Sbt (società Bibliografica toscana) alla quale è intervenuta anche Donna Vittoria De Buzzaccarini, titolare della stessa editrice NovaCharta. Sabina Ronconi Le Giornate dell’artigianato storico in rione Prato Un momento della rievocazione rinascimentale @ A ncora una volta, nelle vie del rione Prato, per cinque giorni si sono aperte botteghe e sono apparsi stand dove si poteva vedere il lavoro svolto un tempo dall’uomo per sopperire alle necessità della sua vita quotidiana. Dalla scultura del legno alla fabbricazione della carta, dalla lavorazione della canapa al processo per giungere alla pergamena. Tra le altre, anche la lavorazione dei metalli per oggetti usuali, monete e anche, purtroppo, per armature di guerra. Stand che hanno attratto come sempre l’attenzione di molti, soprattutto di ragazzi che avevano occasione, osservando le varie attività manuali, di scoprire un mondo da loro pressoché ignorato. La città ha ritrovato le sue antiche tradizioni di lavoro, ma anche di sapori, offrendo nelle varie “taverne” piatti che si sono mostrati ben graditi anche ai turisti che non mancavano fra i tanti visitatori. Le manifestazioni di questa 14a edizione delle “Giornate dell’artigianato storico”, tenutasi dal 29 agosto al 1° settembre, non sono state poche. Durante l’esposizione pomeridiana e serale, le vie del rione sono state animate da musici, danze, tamburi medioevali. La sera, esibizioni di questi e altri gruppi hanno riempito di spettatori piazza Matteotti e piazza del Garigliano dove si sono potuti ammirare, tra l’altro, musiche e danze rinascimentali, “I giullari fiorentini”, “I capitani dell’arme antica”, spettacoli di trampoli e di fuoco. Non dimenticata la rievocazione della “sora Laura”, protagonista di una leggenda legata al periodo rinascimentale della città e alla potente famiglia dei Vitelli. Domenica mattina è stata celebrata la messa nella chiesa di San Florido. Nel pomeriggio si è svolto un ricco corteo storico per le vie della città; si è potuto inoltre assistere al torneo di “balestra manesca” e all’esibizione degli Sbandieratori di Sansepolcro. Quest’anno per la prima volta si è unita ai tanti promotori di spettacoli la Croce bianca, che festeggia il suo decimo anno di vita. Sono state organizzate corse di speed dom, in cui si sono cimentati vari concorrenti. Nell’ultima corsa, che aveva partecipanti di tutti i rioni, è stato primo classificato Duccio Traversini del rione San Pio. Eleonora Rose Dal santuario della Madonne delle Grazie di Città di Castello (via XI Settembre) si è prontamente risposto all’appello di Papa Francesco che ha invitato tutti i cristiani a pregare per la pace in Siria e nel mondo intero. Fino a venerdì 6 settembre, ogni giorno alle ore 17.20 viene recitato il rosario nella cappella della Madonna delle Grazie. Sabato 7 settembre, giornata di preghiera e digiuno sollecitata dal Papa, alle ore 7.45 saranno celebrate le lodi mattutine e sarà scoperta la venerata immagine della Madonna delle Grazie. Alle ore 8.30 sarà celebrata la messa per la pace. Seguirà l’adorazione eucaristica dalle ore 9 alle ore 12. In concomitanza, dalle ore 9 alle ore 12, l’adorazione eucaristica si terrà anche nella chiesa di Santa Lucia e nei monasteri di clausura del quartiere (Santa Veronica, Santa Cecilia, Santa Chiara-Murate) Alle ore 12 la benedizione eucaristica; la recita dell’Angelus, e la chiusura della venerata immagine della Madonna delle Grazie. Un momento di preghiera si terrà anche all’interno dell’iniziativa promossa da “Famiglie in festa” in piazza Matteotti alle 21. ❖ PISTRINO Concerto di gruppo “folk celtico” Dopo il successo ottenuto nei precedenti concerti, si esibirà il prossimo 7 settembre, dalle ore 22 in poi, in piazza del Popolo a Pistrino, il gruppo folk e celtico degli “Alsaazia”, il cui repertorio spazia da cover di brani della tradizione celtica irlandese a canzoni di autori italiani e stranieri, come Angelo Branduardi e Loreena McKennitt. ❖ SANSEPOLCRO Mostra dell’Agesci sulla Terra Santa Presso i locali del “K Cafè” a Sansepolcro in via XX Settembre, il gruppo scout Agesci Valtiberina 1 ha inaugurato la mostra fotografica “Percorrendo le vie della Terrasanta” che riunisce tutte le foto scattate dal clan (ragazzi dai 16 ai 19 anni) durante la route del 2012. “Ogni angolo, scorcio e persona che abbiamo incontrato – dichiara il capo clan Francesco Del Siena – ci ha raccontato un pezzo di storia della propria terra che difficilmente scorderemo. Proprio le tante persone incontrate ci hanno chiesto, una volta tornati a casa, di far capire a parenti, amici e conoscenti quello che avevamo visto. La mostra quindi nasce proprio da questa richiesta. Un ringraziamento – prosegue Del Siena – va in primis a don Mario Cornioli, che durante l’arco dei dieci giorni è stato la nostra guida, a Riccardo Lorenzi, che ci ha aiutato nella selezione delle tante foto che avevamo scattato in Terrasanta, e al K Cafè che ha subito dimostrato sensibilità verso questo tema rendendosi disponibile per la realizzazione stessa”. Sarà possibile prenotare l’acquisto delle foto, lasciando una offerta libera; il ricavato andrà al centro per bambini orfani e disabili di Betlemme “Hogar Nino Dios”, dove il gruppo ha fatto servizio durante la route. ❖ MOSTRA Tiferno Comics dedicata ad Andrea Pazienza T ra gli appuntamenti di settembre si aggiungerà il 28 del mese la tradizionale mostra del fumetto tifernate. Giunta all’11a edizione, “Tiferno Comics” sarà quest’anno dedicata, con un’esposizione dal titolo “Paz.Art”, ad Andrea Pazienza, che Città di Castello omaggerà a 25 anni dalla scomparsa. Nato a San Benedetto del Tronto nel 1956, Andrea Pazienza ha iniziato a disegnare fin da bambino, sotto lo stimolo del padre, insegnante di educazione artistica, dimostrando da subito un notevole talento. Nel 1973 Pazienza espone le sue opere in una mostra collettiva; solo due anni dopo ne allestirà una personale. Questi sono anche gli anni in cui il disegnatore realizza i suoi primi fumetti e s’iscrive al Dams di Bologna, nello stesso periodo dei movimenti studenteschi che negli anni Set- tanta hanno infiammato il mondo universitario. Da questi ultimi scaturirà Le straordinarie avventure di Pentothal, l’esordio di Andrea Pazienza nel mondo del fumetto. L’attività di questo artista non si limiterà solo al fumetto, ma riguarderà pure pubblicità, videoclip, scenografie e opere di pittura. È stato collaboratore con alcune importanti riviste, tra le quali Linus. Purtroppo, Pazienza iniziò anche a fare uso di droghe e, probabilmente a causa di una overdose, è morto a Montepulciano nel 1988. All’inaugurazione della mostra, che avrà luogo alle ore 17 nell’auditorium di piazza Gioberti, parteciperanno i familiari di Andrea, assieme a Sandro Visca, professore del disegnatore ai tempi del liceo, e altri amici. Tra gli altri ospiti saranno invece presenti Vincenzo Mollica, Milo Ma- nara, Vittorio Giardino, Silver, Lello Arena, Tanino Liberatore e Francesco Guccini. L’esposizione sarà allestita negli spazi di palazzo Bufalini, nel centro storico tifernate, e resterà visitabile fino al 20 ottobre. In occasione di Tiferno Comics, inoltre, gli “Amici del fumetto” pubblicheranno un portfolio dedicato ad Andrea Pazienza, un “quaderno” con alcune storie disegnate dall’artista in adolescenza e un’agenda con vignette, disegni e dipinti. Oltre alla consueta mostra-mercato di fumetti, infine, quest’anno ci sarà spazio anche per un omaggio a Eva Kant, la compagna di Diabolik, creata nel 1963, con l’esposizione “Eva Kant. 50 anni da complice”. F. O. Il tifernate Paolo Polidori ad Apecchio Resteranno esposte fino al 6 ottobre presso palazzo Martiniano degli Ubaldini di Apecchio, 4 opere dell’artista tifernate Paolo Polidori. La presenza si inserisce nella collettiva “Espressioni artistiche” curata dall’assessore alla Cultura Fabrizio Rossi nell’ambito delle manifestazioni di Apecchio Arte. Polidori trova nell’utilizzo del fuoco quella forma espressiva che gli permette di tradurre pensiero ed emozioni in una fusione inscindibile di colore e materia. Il connubio tra fuoco e materiali comuni, ma anche ricercati e complessi, produce un risultato cromatico di evidente vivacità. L’artista tifernate che ha già partecipato a numerose esposizioni personali e collettive in Italia e all’estero, per la prima volta con questa presenza ad Apecchio si avvicina alla sua terra d’origine. La mostra collettiva Espressioni Artistiche vede partecipi con proprie creazioni anche Enzo Della Rina e Diego Della Rina, Angelo Corazzi, Antonello Ottaviani e Milena Ubaldini. LA VOCE Orvieto .Todi 20 ❖ TODI/1 ❖ GIUBILEO Festa di sant’Eligio Bilancio pellegrini A Todi vi è la devozione a sant’Eligio, santo francese venerato come patrono dei fabbri, gioiellieri, garagisti, maniscalchi e veterinari. Il 1° settembre è stato festeggiato nella parrocchia di S. Prassede nella chiesa a lui dedicata a Porta perugina. La parrocchia e la confraternita dei fabbri hanno organizzato una bella festa con la banda musicale e la distribuzione dei “torchietti”. Le messe hanno visto la partecipazione di molti fedeli. Sono stati bendetti anche i cavalli, perché sant’Eligio riattaccò miracolosamente una zampa a un cavallo. Sant’Eligio è vissuto nel VII secolo ed è legato alla storia dei re franchi; oltre ad esercitare l’arte orafa, fu eletto vescovo di Tournai e Noyon, dove con zelo si dedicò all’evangelizzazione e alla carità verso i suoi fedeli. Morì nel 660. Questo tempo ha visto anche in estate numerosi pellegrini giungere nella città di Orvieto per celebrare il Giubileo eucaristico. Dal centro di accoglienza dei pellegrini si è stimata una media di 200 pellegrini giornalieri, giunti proprio per questo scopo. Dai Paesi esteri sono giunti pellegrinaggi molto numerosi dagli Stati Uniti, Polonia, Croazia, Messico. Degno di nota è il pellegrinaggio internazionale delle suore di Madre Teresa e del Seminario di Verona. Il Vescovo di Cremona ha accompagnato 250 pellegrini, il Vescovo di Ivrea 200. Dalle città italiane i pellegrini sono molto numerosi dalle parrocchie di Roma, ma anche quelli giunti da Bologna, Napoli, Benevento. Ora iniziano i pellegrinaggi delle Vicarie della diocesi. I pellegrini compiono il percorso giubilare, attraversano la porta santa, pregano nella chiesa e celebrano la messa. In cattedrale ci sono sempre dei confessori disponibili per ascoltare le confessioni dei fedeli. VENERDÌ 6 SETTEMBRE 2013 ❖ TODI/2 Esaltazione della croce Il 14 settembre si celebra la festa dell’Esaltazione della croce. La data del 14 settembre è comune all’Oriente e all’Occidente, dove il Papa orientale Sergio I (687 -701) ne ordinò la festa. La festa riassume e richiama alcuni eventi storici legati al santo Legno, che sant’Elena imperatrice ritrovò nei pressi del Golgota. Una parte fu lasciata a Gerusalemme e il resto sant’ Elena la portò a Roma, oggi nel monastero di S. Croce in Gerusalemme. Si commemora anche quando, nel 628, l’imperatore Eraclio di Costantinopoli riuscì a recuperare la reliquia della vera croce caduta nelle mani dei persiani nel 614, durante il saccheggio di Gerusalemme. In diocesi questa festa è solennemente celebrata nella parrocchia del Ss. Crocifisso in Todi. DIOCESI - ACR I ragazzi del campo diocesano Acr per bambini E ccoci di ritorno dal campo diocesano Acr per bambini di 3a e 4a elementare tenutosi a Colpetrazzo (Massa Martana Pg) dal 27 al 30 agosto… stanchi ma estremamente soddisfatti dell’esperienza vissuta. Ci siamo fatti guidare da Il Piccolo Principe dell’autore francese Antoine de Saint-Exupéry per cercare di capire ciò che è veramente importante ed essenziale nelle nostre vite. Quanti desideri e quanti sogni sono contenuti nel cuore dell’uomo? E chissà quanti nel cuore di un bambino o di un ragazzo che si apre alla vita? Sicuramente tanti, ma uno tra tutti esprime il cuore dell’uomo: il desiderio di felicità. Il racconto del viaggio del Piccolo Principe, all’apparenza semplice, in realtà è ricco di spunti di riflessione su temi molto Il campo per bambini di III profondi, legati e IV elementare tenutosi a alla vita di Colpetrazzo sulla scia degli ognuno: il senso del vivere, il insegnamenti del noto libro di rapporto tra Antoine de Saint-Exupéry bambini e adulti, l’amicizia, l’esistenza del bene e del male, la relazione, importanti nella vita, e questo la cura dell’altro, la preziosità protagonista è il simbolo del dei legami, il valore del tempo sogno di felicità di ciascuno di e la ricchezza. Il Piccolo noi, ma anche della possibilità Principe ci aiuta a guardare di realizzare questa felicità dentro noi stessi per attraverso la curiosità, la riscoprire le cose davvero ricerca, l’amore per le piccole In cerca della felicità con il Piccolo Principe cose e anche per l’intero creato. Le parole che hanno fatto da guida alle nostre giornate sono state: Dio, conoscenza, impegno, prendersi cura di noi e degli altri, avventura, creare legami, dare senso al tempo, essenziale, stupirsi. Il tempo trascorso al campo è stato allietato da preghiera, scenette, attività e riflessioni, gioco e serate animate. Il primo giorno abbiamo lanciato il campo cercando di Il gruppo dei ragazzi della cresima di Montecastrilli con il vescovoTuzia Il ritiro dei cresimandi di Montecastrilli - Farnetta F ederica, Christian, Francesca, Andrea, Margherita, Gabriele, Angelica, Giulia T., Leonardo, Giulia F., Ludovico, Linda, Marco, Marta, Mattia, Sofia, Nicola, Jasmine, Michael, Nicolò, Samuele, Simone sono i 22 ragazzi che hanno ricevuto il sacramento della cresima domenica 1° settembre nella parrocchia di Montecastrilli - Farnetta. Dopo un percorso catechistico intenso, grazie alla guida fondamentale del nostro parroco don Anto- nio, i cresimandi si sono ritrovati insieme per vivere un coinvolgente ritiro di tre giorni a Castel del Monte (Acquasparta), in cui si è cercato di farli immedesimare nella dimensione di diventare “soldati di Cristo”. Le giornate avevano inizio alle ore 8.30 con un “dolce” risveglio allietato dal fischietto di don Antonio, poi colazione, preghiera, canti, catechesi e relative attività a tema. Seguivano il pranzo, altri momenti di riflessione, giochi ricreativi e capire che cos’era per i bambini l’essenziale e il Piccolo Principe ci ha suggerito che “non si vede bene che con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”. Nella seconda giornata abbiamo affrontato il tema dell’incontro con l’altro e l’incontro con Gesù: il Piccolo Principe incontra la volpe e cerca di addomesticarla dandole degli appuntamenti; così noi abbiamo un appuntamento importante con Gesù tutti i la cena. Non si può di certo dimenticare la tanto attesa e temuta passeggiata notturna. Zaino in spalla, torce e… rumori di animali selvatici che ci hanno accompagnato nella lunga camminata, fino alla buonanotte delle ore 22! Meritevole l’entusiasmo e il coinvolgimento dei ragazzi nei momenti di catechesi, che hanno avuto come spunto di riflessione i sacramenti, i dieci Comandamenti, la giusta strada che dovrebbe intraprendere il buon cristiano, arricchiti da varie testimonianze. Durante la nostra permanenza, non poteva mancare la visita e l’affettuoso saluto del nostro vescovo mons. Tuzia. Concludo con una citazione di Papa Francesco che ha colpito i cuori di tutti: “A voi dico: portate avanti questa certezza - il Signore è vivo e cammina a fianco a noi nella vita. Questa è la vostra missione! Portate avanti questa speranza. Voi, testimoni di Gesù, portate avanti la testimonianza che Gesù è vivo, e questo ci darà speranza, darà speranza a questo mondo un po’ invecchiato per le guerre, per il male, per il peccato. Avanti, giovani!”. Irene Brizi (catechista) giorni e in modo speciale la domenica. Nella terza giornata abbiamo affrontato il tema del rischio di perdere di vista l’essenziale nella ricerca del Signore. Una giornata dura per tutti, sia animatori che ragazzi, che si sono dovuti confrontare con gli “idoli”. Nell’ultima giornata, il viaggio del Piccolo Principe lo ha portato a comprendere l’essenziale, un po’ come questo breve percorso ha portato i nostri bimbi a capire che c’è una Persona essenziale nelle nostre vite, che ci conosce, ci guida, ci mette alla prova, ci sorprende, ci ama sopra ogni cosa e con un amore incondizionato: Gesù. Il Piccolo Principe nel suo libro ci dice che è “il tempo che hai speso per la tua rosa a rendere la tua rosa così importante”. Momento estremamente toccante del campo è stata la veglia. Sono stati creati tre luoghi per noi, “tre tende” come nel Vangelo, per l’adorazione, la riconciliazione e l’ascolto della Parola; la serata si è poi conclusa intorno a un falò con canti e preghiere. Un ringraziamento particolare va a Dio che ci ama incondizionatamente con i nostri pregi e i nostri limiti, e a tutti i bambini e animatori che, come sempre, sono stati preziosissimi. Federico Palomba DIOCESI. Dopo l’appello del Papa Preghiera e digiuno per la pace in Siria “M ai più la guerra” è il grido rivolto da Papa Francesco il 1° settembre. L’invito del Pontefice a una giornata di digiuno e preghiera è stata subito accolta dal nostro Vescovo, che ha chiesto ai fedeli di recarsi nella chiesa della Consolazione sabato 7 settembre, vigilia della nascita della Vergine. Il programma, in unione La Consolazione con il Papa, che ha chiesto alle Chiese locali di celebrare la preghiera, è il seguente: alle ore 19 è esposto il Santissimo Sacramento, alle ore 20.15 si recita il rosario. Alle ore 21 si svolge un concerto d’organo, alle ore 22.30 riprende la preghiera fino alle ore 24. I fedeli sono invitati a partecipare rinunciando alla cena e lasciando un’offerta che sarà devoluta alla Chiesa della Siria. Durante la preghiera ci saranno delle testimonianze. M. C. LA VOCE Orvieto . Todi VENERDÌ 6 SETTEMBRE 2013 ORVIETO. Buon successo turistico per le visite guidate straordinarie all’oratorio della Misericordia L’ ❖ DOGLIO Il 50° di don Nello Mons. Nello Bertoldi da 50 anni è parroco di Doglio, frazione di Monte Castello di Vibio. La ricorrenza è stata celebrata domenica 1° settembre, ricordando quel giorno di 50 anni fa (1° settembre 1963), pieno di emozioni, quando don Nello, giovane prete, veniva accolto dai suoi parrocchiani. Alla festa sono stati ospiti graditi il vescovo mons. Tuzia, il sindaco Cerquaglia, il vice sindaco di Marsciano, Virgilio Lipparoni. La liturgia eucaristica presso la chiesa parrocchiale era gremita di fedeli; a seguire, i presenti, per le vie del paese, hanno potuto gustare sfiziose specialità, locali e non. Il festeggiato ha espresso il miglior commento alla festa, che è stata una vera lode al Signore e al creato, dicendo commosso: “Si è respirato il profumo dell’amicizia”. (N. P. Z.) degli operatori turistici, dei gestori di bar e ristoranti, ed è auspicabile che l’iniziativa abbia a ripetersi. Un po’ di storia Il complesso architettonico di San Giovanni Decollato, sito nel quartiere dell’Olmo, è composto da tre edifici adiacenti: la chiesa di Sant’Agnese, la chiesa San Giovanni Decollato stessa e l’oratorio della confraternita della Misericordia. Nel 1495 il vescovo Giorgio della Rovere concesse la chiesa di Sant’Agnese alla Società di san Girolamo. Il 14 febbraio 1556 venne istituita la confraternita della Misericordia sotto la protezione di san Giovanni Battista; il card. Girolamo Simoncelli donò come luogo religioso la chiesa di Sant’Agnese e la nuova compagnia inglobò anche la preesistente Società di san Girolamo. Le fonti locali documentano l’esistenza e l’officiatura delle due chiese fino alla seconda metà del XIX secolo. La facciata della confrater- ❖ AVIGLIANO Festa di sant’Egidio nita presenta un elegante portale del XVI secolo in basalto. Sull’architrave dell’ingresso corre l’iscrizione Confraternitas Misericordiae e al centro della stessa è scolpita a bassorilievo la testa di san Giovanni Battista deposta su un vassoio. L’interno, a pianta rettangolare con volta a botte, presenta un arredamento in legno dipinto, datato 1566, costituito da sedili e inginocchiatoi, stalli decorati da grottesche vegetali e animali, mentre sulle pareti e sul soffitto si snoda un ciclo di splendidi affreschi con le “Storie di san Giovanni Battista” firmato e datato da Salvi Castellucci (1608 – 1672), pittore aretino, allievo di Pietro Berrettini da Cortona. Antonio Colasanto Il campeggio di Orvieto in memoria di don Italo S abato 24 agosto, nella splendida piazza del Duomo di Orvieto, si è dato il via al quarantesimo campeggio - partito come parrocchiale, ma evolutosi poi in cittadino. Istituito per la prima volta nel 1973 dal parroco del Duomo don Italo P Mattia, unisce un gruppo di ragazzi del dopo-cresima e famiglie, legati da forte armonia e spirito di condivisione. Quest’anno, il primo senza la figura dominante di don Italo, il campeggio è stato guidato spiritualmente da don Danilo Innocenzi, punto di riferimento per i ragazzi della diocesi. Direzione: Madonna di Campiglio. Si tratta di una celebre località sciistica a 1550 metri di quota, immersa nella bellissima conca tra il gruppo delle Dolomiti di Brenta e i ghiacciai dell’Adamello e della Presanella; per noi, è stata teatro di una splendida commistione di momenti divertenti e profondi. Le giornate in montagna non sono mai state vuote, mai banali, ma sempre diverse e animate da attività collettive per il gruppo. Questo campeggio è stato segnato da momenti straordinari, come la messa in alta quota in suffragio di don Italo, celebrata sul monte Grostè: solo i canti dei ragazzi hanno rotto lo straordinario silenzio che regna sovrano sulle alte montagne, scenario di grande commozione e di profonda unione di tutto il gruppo, diventato improvvisamente una grande famiglia con più di cento persone. Dopo lunghe passeggiate, canti, giochi e serate animate, il campeggio si avvia alla conclusione con uno dei momenti più belli e significativi di questa speciale vacanza: la veglia conclusiva, in cui ragazzi e adulti si sono riuniti attorno a un simbolico fuoco e hanno espresso tutte le loro considerazioni, riflessioni ed emozioni verso questa indimenticabile esperienza. Inutile dire che la commozione ha pervaso gli animi di tutti, dai più giovani ai più anziani. Così si è concluso il quarantesimo campeggio, un’esperienza di Chiesa che ti segna e ti forma per la vita. Luca Cavalletti La fatica delle donne per farsi valere nella Chiesa e nella società artecipo sempre volentieri agli incontri culturali organizzati dalla parrocchia, perché sono un’occasione per conoscere, approfondire e meditare. È stato così anche il 30 agosto quando, nell’ambito dell’annuale festa della comunità cristiana, nella chiesa di Santa Cecilia in Acquasparta, Lucetta Scaraffia ha parlato del ruolo che, nel corso dei secoli, le donne hanno svolto nella Chiesa e nel mondo occidentale. La giornalista, che dirige la rivista Donne-ChiesaLucetta Scaraffia Mondo e scrive per L’Osservatore Romano e altre importanti testate nazionali, ha ricordato le numerose religiose dedite alla preghiera e alla vita contemplativa, e mistiche come santa Caterina da Siena [email protected] 21 BREVI L’arte al costo di un caffè evento era stato annunciato il 27 agosto nel corso di un incontro con i giornalisti, nelle sale del bar Montanucci, dall’ufficio Beni culturali della diocesi di Orvieto-Todi, dalla parrocchia di Sant’Andrea, dalla confraternita della Misericordia, dall’associazione Pietre vive, dalla Fondazione Cassa di risparmio di Orvieto, da una rappresentanza di bar e ristoranti della città che hanno aderito alla manifestazione. Così, i turisti italiani e stranieri e gli orvietani hanno potuto visitare, con la collaborazione dei volontari dell’associazione Pietre vive, l’oratorio della Misericordia, prezioso scrigno di religiosità, d’arte e di storia, dal 29 agosto per quattro giorni di apertura straordinaria, comprese le notturne di venerdì 30 e sabato 31 agosto. L’evento, “L’arte al costo di un caffè. Porte aperte all’oratorio della Misericordia” ha riscosso un ampio consenso da parte dei residenti e degli ospiti della città, @ Ad Acquasparta, alla festa della comunità è intervenuta Lucetta Scaraffia, giornalista de “L’Osservatore Romano” e direttrice di “Donne-ChiesaMondo” e santa Brigida, ma ha sottolineato l’opera fondamentale che molte altre hanno svolto in ambito educativo, socioculturale e politico. Francesca Cabrini, femminista ante litteram, ha girato il mondo per fondare congregazioni a sostegno dei poveri e degli emarginati, in un’epoca in cui la maggior parte delle giovani erano analfabete e recluse in casa. Nonostante il prezioso contributo di tante donne alla Chiesa, esse non godono della visibilità del clero maschile né esercitano lo stesso potere. Per questo la dott.ssa Scaraffia auspica che, nella prospettiva di un rinnovamento e di una modernizzazione ecclesiale non più procrastinabile, le donne possano occupare lo spazio che meritano. Ho ascoltato con piacere la relatrice apprezzandone il garbo, la brillante dialettica, l’evidente spessore culturale, Per un paese la festa del Patrono è sempre un momento forte in cui riscoprire le proprie radici, misurasi con il presente e lanciare uno sguardo verso il futuro. Così, anche quest’anno, Avigliano si è ritrovato intorno alla figura di sant’Egidio, nella chiesa medievale a lui dedicata, per ripercorrere i tratti essenziali della sua storia e accogliere il messaggio che ancora oggi ne scaturisce per questa comunità. Domenica 1° settembre, giorno della festa, alle ore 20.30, alla presenza di mons. Tuzia, dell’Amministrazione comunale rappresentata dal vice sindaco Gentili, della Croce rossa locale, dei vigili urbani, delle varie associazioni presenti nel territorio e di tanti fedeli, la solenne processione, animata dalla banda di Avigliano, ha accompagnato la statua del santo sino alla chiesa parrocchiale dove si è celebrata la solenne messa e si è ripetuto il rito dell’offerta dell’olio da parte del Comune per la lampada del patrono. Nell’omelia il Vescovo ha sottolineato come Egidio abbia vissuto in piena umiltà, virtù oggi in “ribasso”, che non è mortificazione dell’umano ma capacità di mettere la vita a servizio di un progetto più grande, “trovando il nostro posto e rimanendo nel nostro posto” nella storia e nella società. Nel ringraziamento finale, il parroco don Piero Grassi ha ringraziato il Vescovo per la disponibilità e l’attenzione con cui segue la vita di queste comunità, invitandolo a partecipare all’assemblea interparrocchiale, in vista del nuovo anno pastorale. (M. M.) ❖ ACQUASPARTA Festa della comunità Iniziata il 29 agosto, si concluderà domenica 8 settembre la festa della comunità cristiana di Acquasparta - Configni. Giornate ricche di eventi spirituali, culturali e ricreativi che stanno coinvolgendo tutti, dai più piccoli agli adulti, anziani e famiglie. Oltre alla conferenza tenuta dalla dott.ssa Scaraffia di cui si parla nell’articolo in pagina, ricordiamo che domenica scorsa il Vescovo ha amministrato il sacramento della cresima a 25 ragazzi. Nella giornata conclusiva, in cui si celebra la Natività di Maria qui invocata con il titolo di Madonna della Stella, nella messa delle ore 11 saranno celebrati gli anniversari di matrimonio; alle ore 18, poi, messa, Te Deum e benedizione eucaristica. la lucidità delle analisi. Doti spiccatamente femminili… Nel dibattito conclusivo sono emerse le difficoltà che devono affrontare le lavoratrici che non intendono rinunciare al ruolo di madri, penalizzate e discriminate rispetto agli uomini, anche quando competenti e capaci. Negli ultimi decenni, infatti, è stata messa in atto solo a parole una politica a sostegno delle famiglie, per cui essere madri può voler dire non trovare lavoro o non fare carriera. Per non parlare poi della piaga delle numerose violenze di cui moltissime donne sono vittime. La rivoluzione femminista degli anni ’70, fondata sull’emulazione e l’omologazione uomo-donna, si è rivelata non sostanziale: sarà reale se le donne, per prime, si adopereranno per la valorizzazione delle proprie peculiarità, una risorsa e un bene per tutti, di cui la maternità è l’espressione più alta e sublime. Clelia Leorsini LA VOCE Terni.Narni.Amelia 22 TERNI ❖ TURISMO Corso per operatori Il progetto per le “strategie innovative per la valorizzazione turistica del territorio”, realizzato da Iter della Confcommercio, prevede sei corsi di formazione di 60 ore ciascuno, completamente gratuiti, volti a far crescere professionalmente i lavoratori del settore turistico. I corsi sono dedicati al marketing turistico e territoriale, valorizzazione del servizio turistico: nuovi modelli organizzativi per l’offerta turistica e ricettiva, web marketing e social media, conoscere valorizzare e promuovere il prodotto enogastronomico locale. ❖ IMPRESE “Conciliazione” gratuita La “conciliazione” è gratuita alla Camera di commercio di Terni nei mesi di settembre e ottobre. La conciliazione è una procedura rapida, economica e senza particolari formalità che serve a trovare un accordo in caso di controversie sorte in qualsiasi materia relativa a diritti disponibili, quindi interessa tutti, cittadini e imprese. Le parti di una controversia, infatti, si incontrano in Camera di commercio per trovare un accordo con l’aiuto di un mediatore, una persona terza ed imparziale che ha una adeguata formazione in tema di conciliazione. Attivare la procedura è semplicissimo; è sufficiente compilare una domanda con tutti i dati delle parti in causa, descrivere brevemente la questione e indicarne il valore. ❖ DANZA Progetto internazionale Si chiama Dance Moves Cities ed è un progetto artistico di cooperazione internazionale della durata di due anni dedicato alla relazione tra danza e spazi urbani: come le città possano essere potenziali fonti di ispirazione per la creazione coreografica, sperimentandone una diversa spazialità e modalità di fruizione. Il progetto - promosso e sostenuto dal programma cultura 2007-2013 della Commissione europea, azione 2.1 per la cooperazione internazionale nelle intenzioni degli ideatori vuole spingere la danza fuori dai luoghi tradizionalmente deputati ad essa e riplasmare lo spazio pubblico. Indisciplinarte - gruppo ternano che dal 2005 si occupa di progettazione culturale europea e di sviluppo culturale territoriale - seleziona 4 danzatori nati, residenti o domiciliati in Umbria, senza limiti di età, che operino con obiettivi professionali per un periodo di formazione e residenza creativa finalizzato allo sviluppo di un progetto internazionale che si concluderà nella cornice di Riga 2014 Capitale europea della cultura. Il progetto prevede 4 periodi di formazione e residenza di un mese ciascuno diretti da artisti internazionali e rivolti ad un gruppo selezionato di danzatori. (Claudia Sensi) “Risolveremo tutto in comunione” DIOCESI. Incontro di inizio anno pastorale del personale di Curia con il vescovo Ernesto Vecchi C on la concelebrazione nella cappella della Curia diocesana presieduta dal vescovo amministratore apostolico Ernesto Vecchi con i vicari episcopali, i direttori degli uffici diocesani e vari collaboratori della Curia, è stato aperto l’anno pastorale della diocesi. Una bella tradizione, come ha ricordato mons. Antonio Maniero, vicario generale della diocesi, “che è un augurio per tutti di continuare a lavorare al servizio della Chiesa diocesana con affetto e devozione, con tutto il cuore e tutte le forze. Noi, laici compresi, siamo in questa Curia perché abbiamo sentito come una vocazione quella ad essere partecipi più da vicino della missione della Chiesa”. Mons. Vecchi ha ricordato i doni grandi per la Chiesa della fede, della speranza e della carità, doni di Dio nella vita concreta di ogni giorno. “È questa - ha detto - una celebrazione di ringraziamento, e l’eucarestia è il ringraziamento per eccellenza, è lo spezzare del pane, il segno che Gesù ci ha lasciato in eredità. Con esso il dinamismo tra santità e peccato, che è in noi, viene in qualche modo vinto dalla forza rigeneratrice che scaturisce dal Corpo di Cristo. Dio è amore, e per amore ha inviato suo Figlio; questo amore si comunica attraverso l’opera dell’annuncio del Vangelo”. Facendo riferimento poi alla Chiesa locale e alla Curia diocesana, ha ricordato come esse non siano “qualcosa di esterno al ministero della Chiesa” e come ricorda il Codice di diritto canonico: “La Curia diocesana consta degli organismi e delle persone che aiutano il Vescovo nel governo di tutta la diocesi, cioè nel dirigere l’attività pastorale, nel curare l’amministrazione della diocesi come pure nell’esercitare la potestà giudiziaria”. Facendo quindi riferimento alla situazione della diocesi, il Vescovo ha ricordato L’ assessorato all’Ambiente del Comune di Narni in collaborazione, con l’Aist, per incrementare la raccolta dei rifiuti tessili ha aderito al progetto “Ecotessile”. Dal prossimo mese di ottobre i cittadini avranno l’opportunità di liberare le proprie abitazioni di indumenti, abiti in pelle e pellicce, scarpe, tappeti, biancheria da letto, da tavola e per uso domestico, biancheria intima, calze, cinture, borse e cappelli, piumini e cuscini in piume e piumette, affidandoli agli incaricati che provvederanno a ritirarli a domicilio. In questo modo sarà possibile recuperare questi materiali facendo in modo che non finiscano in discarica come rifiuto, ma seguano un percorso virtuoso di riutilizzo e riciclo. Il progetto prevede una raccolta domiciliare dei materiali tessili da smaltire per le zone di Narni, Santa Lucia, Narni Scalo, San Liberato, Ponte San Lorenzo, Cigliano e La Quercia, mentre per i cittadini non residenti in queste aree saranno AMELIA. Il programma dell’Ameria Festival Una mostra speciale Musica, prosa e convegni ❖ IN MEMORIA Giampaolo Palazzesi A un anno dall’improvvisa scomparsa del dott. Giampaolo Palazzesi, la comunità cittadina lo ricorderà con una commemorazione che si terrà all’ospedale Santa Maria di Terni martedì 10 settembre. Il programma prevede alle ore 10 la messa nella cappella al 6° piano dell’ospedale, celebrata da mons. Vecchi. Al termine verrà scoperta una targa-ricordo. Alle ore 11 nella sala conferenze una serie di testimonianze sul personaggio. come “con la collaborazione di tutti, i problemi possono essere risolti. Oggi comincia l’attività, e se riusciamo a mantenere efficace la comunione che nasce da questo altare, tutto si risolve per il meglio. La stupenda diocesi di Terni - Narni - Amelia, che ha un tessuto buono al di là delle sovrastrutture, ha gente con grandi potenzialità di accogliere il Vangelo”. L’augurio, infine, formulato da mons. Maniero: “di essere capaci di contemplare nel cammino della storia e della Chiesa il volto del Cristo risorto, che riesce a vincere qualsiasi momento che abbia il sapore della morte provocato da ogni limite della nostra esistenza umana. Oggi ci auguriamo anche di poter servire tutti la Chiesa con cuore aperto e impegno totale”. E. L. NARNI. Grazie al progetto Ecotessile è possibile riciclare tanti materiali a scopo solidale ❖ FERIE PASSATE La galleria “Daco” di via del Tribunale a Terni propone una simpatica e originale inziativa di fine estate. Si intitola “Frammenti di viaggio” ed è aperta a chiunque voglia partecipare. I promotori invitano a portate in galleria una traccia significante del proprio viaggio, un piccolo frammento parlante, capace di restituire il ricordo dell’intera esperienza. Può essere una mappa, un biglietto d’aereo, un francobollo, un’immagine, un foglio di diario, un disegno, una pagina strappata alla guida di viaggio, un’etichetta, una cartolina. Tutto ciò, insomma, che parla di un’esperienza vissuta fuori dal contesto quotidiano. La galleria Daco accetta anche i viaggi immaginari, quelli percorsi attraverso delle buone letture. (C. S.) VENERDÌ 6 SETTEMBRE 2013 D al 6 settembre al 12 ottobre ad Amelia sarà di scena l’Ameria Festival, una serie di eventi che abbracciano musica, teatro, conferenze e visite guidate. Manifestazione organizzata a cura della Società teatrale e del Comune di Amelia. Il 10 settembre al Teatro sociale il concerto di Uto Ughi con l’orchestra dei Filarmonici di Roma. Il 4 ottobre sarà la volta di un altro violista, Salvatore Accardo, con l’Orchestra da camera italiana. E ancora, musica classica il 20 settembre con la pianista Marcella Crudeli. Spazio anche al jazz con Rik Pellegrino, Eddy Palermo, Riccardo Biseo, Giorgio Rosciglione, Gegè Munari e Lino Patruno il 27 settembre. La prosa esordirà il 1° ottobre con Cirino e Marilda, non si può fare, scritto e interpretato da Anna Marchesini. L’11 ottobre ancora prosa con California Suite di Neil Simon, interpretato da Paola Quattrini e Gianfranco D’Angelo. Intenso anche il programma dei convegni, da quello su “Germanico e Caligola” a quello sulla “Riqualificazione dei centri storici umbri”, da quello su “Ripresa economica e rappresentanza del lavoro” a quello su “Alessandro Geraldini, primo vescovo delle Americhe”, curati da importanti relatori, docenti universitari e studiosi. Per quanto riguarda la promozione turistica, sono previsti incontri enogastronomici e l’apertura non-stop il 6 ottobre di tutte le attività commerciali, e la proposta del ‘Menu del festival’ con prodotti tipici locali nei ristoranti, trattorie, alberghi e aziende agrituristiche alla scoperta dei sapori amerini. Per l’intera durata del festival, inoltre, sono previste visite guidate ed escursioni, oltre che alla scoperta di Amelia, delle più suggestive località dei centri vicini. disponibili dei contenitori verdi ben identificabili, distribuiti nel territorio comunale oltre al punto di raccolta presso la Piattaforma ecologica di Maratta. La raccolta a partire dalle ore 9 sarà garantita dal personale dell’azienda Ecotessile, responsabile del progetto con propri mezzi. Ecotessile ogni anno partecipa alla realizzazione di un progetto di beneficenza in Kenya, donando il 5% del fatturato utile all’associazione “Dritto al cuore” onlus che si prefigge lo scopo di indirizzare le risorse provenienti dalla raccolta di fondi a favore di un’area geografica con gravi disagi socio-economici. ❖ MARMORE La quarta edizione di “One”, sport all’aria aperta L a quarta edizione di “One (Outdoor nature experience) – Emozioni in movimento” organizzata da 165m Marmore Falls, gestione servizi turistici della cascata delle Marmore (Terni), in collaborazione con la Provincia di Terni, il Comune di Terni, il Ditt e con il patrocinio della Regione dell’Umbria, si tiene in Valnerina dal 6 all’8 settembre. Quest’anno l’evento di punta sarà, domenica 8 settembre, il “Grand Tour fra le acque delle verdi valli”, un percorso ciclistico non competitivo (randonnée) di circa 210 km in gran parte dei Comuni del territorio provinciale. Questo l’itinerario: cascata delle Marmore, Valnerina, Arrone, Piediluco, Stroncone, Narni, Ponte d’Augusto, Amelia, Lugnano in Teverina, Alviano, Oasi di Alviano, Baschi, Civitella del Lago, Melezzole, Avigliano Umbro, Dunarobba, Montecastrilli, Acquasparta, Carsulae, San Gemini, Cesi, Terni, cascata delle Marmore. Tra gli altri eventi, sarà possibile assistere e/o partecipare alla discesa spettacolare del primo “salto della cascata” a cura di Vertigini Sport, all’esercitazione del Corpo nazionale di soccorso alpino e speleologico, all’anteprima del percorso “Trail 165” sui sentieri intorno alla Cascata che si terrà nell’edizione 2014, alla dimostrazione di tiro con l’arco a cura degli Arcieri Città di Terni. Con l’obiettivo di estendere la manifestazione all’intera Valnerina, quest’anno “One” proporrà inoltre, per la prima volta, un trekking a dorso di mulo a cura della cooperativa “La mulattiera”, nel Parco nazionale dei monti Sibillini. VENERDÌ 6 SETTEMBRE 2013 LA VOCE Terni.Narni.Amelia Il grido della pace si levi alto! @ [email protected] 23 BREVI ❖ DIOCESI Ritiro del clero DIOCESI. Veglia di preghiera per la pace in Siria la sera del 7 settembre a Sant’Antonio Il tradizionale ritiro del clero si terrà dal 15 al 18 settembre. Tre giorni di comunione e fraternità presieduti da mons. Ernesto Vecchi con le riflessioni guidate dall’arcivescovo di Ancona, mons. Edoardo Menichelli. “Tre giorni - ricorda mons. Brodoloni, vicario episcopale per la pastorale - per riflettere, a livello umano e di fede, sull’essere e agire dei presbiteri alla luce dell’insegnamento di Papa Francesco il quale invita tutti i sacerdoti a mettersi davanti a Gesù buon pastore per meglio comprendere che cosa questo oggi significhi per Lui e come possa diventare il nome anche nostro che, per l’ordinazione presbiterale, riceviamo la grazia per portare una responsabilità pastorale”. Quota pensione completa: euro 42 al giorno. Solo pasti: euro 15 a pasto. Comunicare la propria partecipazione ai rispettivi Vicari zonali entro lunedì 9 settembre. “L ’umanità ha bisogno di vedere gesti di pace e di sentire parole di speranza e di pace! Chiedo a tutte le Chiese particolari che, oltre a vivere un giorno di digiuno, organizzino qualche atto liturgico secondo questa intenzione”. È l’invito di Papa Francesco all’Angelus di domenica scorsa, un invito a pregare per la pace in Siria e nel mondo. Accogliendo l’invito del Santo Padre nella giornata di digiuno e preghiera per la pace, il vescovo amministratore apostolico della diocesi, mons. Ernesto Vecchi, chiede a tutti, sacerdoti e religiosi, fedeli, parrocchie, gruppi, associazioni e movimenti di vivere sabato 7 settembre una giornata di digiuno e preghiera nel santuario di Sant’Antonio a terni dalle ore 20. L’incontro sarà aperto da un’introduzione e riflessione sul tema della pace in Siria e nel mondo, con letture tratte dal messaggio di papa Francesco, preghiere secondo le intenzioni del Papa e con la lettura di due testimonianze delle monache trappiste di Azeir di Siria e del patriarca greco ortodosso di Antiochia. Momento centrale dell’incontro sarà alle ore 21 per la veglia di preghiera “Il grido della pace si levi alto” con la celebrazione comunitaria della Parola di Dio presieduta dal vescovo Ernesto Vecchi. ❖ CATTEDRALE TERNI Festa per don Colasanti Seguirà un terzo momento che si concluderà alle ore 24 con l’Adorazione eucaristica guidata sul tema della pace con scritti di PaoloVI, Giovanni Paolo II, il card. Carlo Maria Martini e don Tonino Bello. Papa Francesco ha chiesto anche il digiuno e nel corso della veglia sarà effettuata una raccolta fondi, equivalente del digiuno, da destinare alle popolazioni della Siria. A Terni nella chiesa di Sant’Antonio dalle ore 20 alle 22.30 si terrà una veglia di preghiera diocesana “Il grido della pace si levi alto” presieduta dal vescovo Vecchi, e dalle 22.30 alle 24 l’adorazione eucaristica. Ogni parrocchia può dedicare l’intera giornata alla finalità indicata dal Papa, per poi concluderla come comunità diocesa- L’8 settembre il pellegrinaggio diocesano alla Madonna del Ponte S ulle orme di antichi pellegrini, e recuperando la tradizione devozionale dei cammini verso i luoghi santi, la ripresa dell’attività pastorale vedrà la comunità diocesana riunita nella celebrazione al santuario della Madonna del Ponte di Narni Scalo, che si terrà domenica 8 settembre alle ore 18 presieduta dal vescovo Ernesto Vecchi, concelebrata con i sacerdoti della diocesi, fedeli, gruppi e movimenti ecclesiali a conclusione della festa in onore di Maria presso il santuario diocesano. Alcuni gruppi raggiungeranno a piedi il santuario partendo dalla chiesa dell’Immacolata Concezione alla Polymer alle 14.30. Una celebrazione che è divenuta un appuntamento di comunione e di condivisione dell’intera diocesi, legato ad uno dei più importanti santuari mariani del territorio, dove è custodita l’immagine di Maria con il Bambino, na, insieme al Vescovo. “Il mio cuore è profondamente ferito da quello che sta accadendo in Siria – ha detto il Papa - e angosciato per i drammatici sviluppi che si prospettano. Rivolgo un forte appello per la pace, un appello che nasce dall’intimo di me stesso! Quanta sofferenza, quanta devastazione, quanto dolore ha portato e porta l’uso delle armi in quel martoriato Paese, specialmente tra la popolazione civile e inerme! Pensiamo: quanti bambini non potranno vedere la luce del futuro! Con particolare fermezza condanno l’uso delle armi chimiche! Non è mai l’uso della violenza che porta alla pace. Guerra chiama guerra, violenza chiama violenza!”. E. L. affrescata nella grotta all’interno del santuario, risalente al 1050 e da sempre molto venerata. Il santuario si trova a poca distanza dal ponte d’Augusto, che collegava la via Flaminia a Narni. A pochi metri dal ponte, in una grotta, furono trovati degli affreschi, testimonianza delle invocazioni dei viandanti che attraversavano quei luoghi. In seguito alla distruzione del ponte, il passaggio dei viandanti cambiò percorso, per cui la grotta con i suoi dipinti cadde nell’abbandono fino al 1714, quando un cacciatore la scoprì. Il vescovo di Narni, Francesco Saverio Guicciardi, nel 1722, decretò la costruzione della chiesa, su progetto dell’architetto Giovanbattista Giovannini, detto il Battistini; nel 1728, il santuario venne consacrato dal vescovo Nicolò Terzago. Durante tutto l’anno, numerose sono i fedeli che nel santuario celebrano l’eucaristia e gli altri sacramenti e che accolgono l’invito che Maria, la mamma di Gesù, ha rivolto in occasione delle nozze di Cana: “Fate quello che Egli vi dirà”. E nella grotta si vive, nel raccoglimento, la lode e la supplica a Maria, Madonna del Ponte. La parrocchia di Santa Maria Assunta della Cattedrale di Terni celebra la festa del Preziosissimo Sangue dal 13 al 22 settembre. Una festa che segna l’inizio del nuovo anno pastorale per i diversi gruppi, associazioni, scuola catechistica. Sarà inoltre festeggiato il 50° di sacerdozio di mons. Gianni Colasanti, co-parroco della Cattedrale. Giovedì 19 la giornata eucaristica con l’esposizione del Ss. Sacramento dalle 16 alle 18.30 e l’incontro di preghiera con i fratelli anziani e malati alle 16. Venerdì 20 la giornata penitenziale dalle 16.30 alle 18.30 con l’esposizione della reliquia del Preziosissimo Sangue, e alle 17.30 celebrazione comunitaria della penitenza e messa. Sabato 21, giornata mariana: alle ore 18 rosario meditato e alle 18.30 messa. Domenica 22, alle ore 17.30 la solenne celebrazione eucaristica per il 50° di mons. Colasanti. Appendice ai festeggiamenti sarà il pellegrinaggio parrocchiale di sabato 26 e domenica 27 ottobre a Pompei e Napoli. ❖ DIOCESI/1 Pellegrinaggio mariano Dall’11 al 13 ottobre si terrà il pellegrinaggio ai santuari mariani di La Salette e Nostra Signora di Laus in Francia promosso dall’Accoglienza diocesana. Il pellegrinaggio farà tappa a Briançon e un giorno a Le Laus. Il secondo giorno, trasferimento a La Salette con pranzo in comunità. Il terzo giorno partenza per la Venaria di Torino, con visita alla Reggia e rientro in serata. Quota di partecipazione euro 350 a persona in camera doppia. Iscrizioni entro il 20 settembre. ❖ PENNA DI TEVERINA Giubileo eucaristico Evangelizzare con un nuovo slancio pastorale La parrocchia di Santa Maria della Neve di Penna di Teverina, in collaborazione con l’associazione Cammino della Luce, organizza sabato 14 settembre il pellegrinaggio della Vicaria della valle Teverina a Porchiano del Monte in occasione del Giubileo eucaristico. La partenza è prevista alle ore 15 dal bivio di Penna, da dove a piedi si raggiungerà Pochiano per la celebrazione della messa alle ore 18. B INCONTRI IN DIOCESI entornati tutti alle fatiche ordinarie, spero rinfrancati dalle vacanze o dal riposo o comunque da attività diverse dalle usuali. Il problema è quali sono le nostre motivazioni e quale il nostro stato d’animo o atteggiamento interiore verso l’ordinarietà della vita e delle attività: riprendiamo il cammino con fiducia ed entusiasmo, o solo per adempiere ad un dovere, con serietà certo, ma adagiandosi sulla ripetizione abitudinaria di gesti e parole senza novità alcuna? Io esorto ad andare “sempre avanti” con fiducia ed entusiasmo: evangelizzare è di per sé sempre novità. “Io farò nuove tutte le cose” dice il Signore. Lavorare per Lui e con Lui è sempre novità, è sempre gioia, è sempre sguardo fiducioso verso il futuro. E allora, ferma restando la sostanza, vediamo quali sono le forme della nostra azione pastorale da modificare, da innovare per andare meglio incontro ai nostri fratelli e sorelle che frequentano la parrocchia, ed anche quelli che non frequentano. Quest’ultimo è l’imperativo del momento indicato da Papa Francesco: “Andate nelle periferie”, cioè verso i cosiddetti lontani. Ognuno di noi deve rinnovarsi, deve ritrovare la freschezza della propria vocazione, presbitero, religioso/a o laico/a che sia; questa è la prima condizione. Così verranno idee, proposte, stili e modalità di azione. I tempi sono duri, si sa, le situazioni di preoccupazione e di dolore sono molte, l’indifferenza è diffusa; l’annuncio del Vangelo, l’impegno concreto ad aiutare i fratelli in difficoltà potranno ridare speranza ed animare nuove forze. Con questo spirito riprendiamo l’usuale cammino, aiutandoci gli uni e gli altri. È perciò comunione fraterna tra noi e spirito di collaborazione. Auguri di buon lavoro. Nicola Molè SABATO 7 SETTEMBRE, ore 20-24, Terni, chiesa Sant’Antonio, veglia di preghiera e digiuno per la pace. DOMENICA 8, ore 11, Foce, santuario Santa Maria delle Grazie, celebrazione per la festa della Natività di Maria presieduta dal vescovo Ernesto Vecchi, con i malati e volontari dell’Unitalsi. Seguirà processione. Ore 18, Narni, santuario Madonna del Ponte, celebrazione a conclusione del pellegrinaggio diocesano e della festa patronale, presieduta dal Vescovo. MARTEDÌ 10, ore 10, Terni, cappella ospedale Santa Maria, celebrazione presieduta dal vescovo Vecchi in memoria del dott. Palazzesi. LA VOCE Assisi . Nocera . Gualdo 24 BREVI ❖ DIOCESI Preghiera per la pace Accogliendo l’appello di Papa Francesco per una giornata di preghiera e di digiuno per invocare la pace in Siria, sabato il nostro Vescovo invita tutta la comunità diocesana presso il santuario di Santa Maria degli Angeli per la preghiera del rosario: 7 settembre, ore 21. La Chiesa locale, come quella universale si unirà così al Santo Padre - che veglierà in Piazza san Pietro dalle ore 19 alle 24 - per invocare la pace insieme, anche, a quanti risponderanno al suo invito seppur fedeli di altre religioni o non credenti. Il santuario della Porziuncola resterà aperto fino alla mezzanotte, per dare a quanti lo desiderino la possibilità di volgere la propria preghiera a colei che, Regina della Pace, è costantemente veicolo di grazia presso il Padre. (E. L.) ❖ ASSISI/1 SummerBronx 2013 Sul piazzale antistante la Rocca maggiore la fervida iniziativa di 30 giovani di Assisi ha creato una inedita spiaggia alla quota di 550 metri slm. Per realizzare questa sorpresa, graditissima per grandi e piccini, sono state trasportate 280 tonnellate di sabbia che, con un esemplare lavoro di squadra, hanno trasformato il sito panoramico in un campo di beach volley sul quale è stato disputato un vivace torneo di 20 squadre provenienti dall’intera regione. (PDG) ❖ ASSISI/2 La Proietti “docet” in Cina Quando si possiede il coraggio di varcare i confini e una tenace volontà di progresso, è possibile raggiungere orizzonti lontani, come è avvenuto per l’ing. Stefania Proietti che dal piccolo borgo della nostra montagna – Costa di Trex – ha raggiunto la capitale della Repubblica popolare cinese divenendo consulente per il programma volto ad ottenere la riduzione delle emissioni di CO2 prodotte dalle grandi centrali a carbone che ancora condizionano lo sviluppo del gigante asiatico che, per questo motivo, ha stanziato ingenti risorse allo specifico scopo. La giovane professionista, presidente di Tree, società divenuta rapidamente protagonista della green economy mondiale dopo essere sorta (in logica di spin off) nell’ambito dell’Università di Perugia, è stata selezionata dalla Asian Development Bank per le attività di formazione necessarie ai successivi sviluppi del grande progetto. Il risultato lusinghiero premia la scrupolosa preparazione della ricerca che stabilisce l’eccellenza del made in Italy anche in un settore strategico come è quello della lotta all’inquinamento. Onore quindi al merito per questa figlia degnissima della terra francescana. (Pio de Giuli) ❖ ROTARY Storia della fotografia Sabato 24 agosto il Rotary club di Assisi ha ospitato il fotografo professionista Paolo Ficola, titolare dello studio Ars Color di Perugia. Basandosi su un cospicuo corredo iconografico, il relatore ha tracciato un interessante excursus storico sull’arte della fotografia, sorta in Inghilterra e in Francia per l’intuizione di William Henry Fox Talbot (18001877) e di Louis Jacques Mandè Daguerre (1787-1851) che si contendono la paternità del nuovo mezzo di descrizione per immagini. La foto era assurta al rango di linguaggio universale già alla grande Esposizione di Londra del 1851 che propose al grande pubblico i calotipi (dal greco “belle immagini”) di Talbot e i dagherrotipi dell’agguerrito contendente francese. Molto soddisfatto dell’interessante serata si è dichiarato a nome del nutrito uditorio il presidente del club Emanuele Concetti. Ricordiamo che Paolo Ficola ha presentato recentemente a Bastia una bellissima mostra allestita presso i locali del monastero benedettino: una serie di aerofotografie che raffigurano la nostra regione in forma inedita alquanto suggestiva, frutto di numerose ore di volo e di qualche migliaio di scatti fissati con colpo d’occhio talentuoso ed esperto sul patrimonio monumentale e sugli scorci panoramici di rara bellezza. (PDG) VENERDÌ 6 SETTEMBRE 2013 Musica in chiostro per san Rufino DIOCESI. Concerto in onore di don Giuseppe Biselli, che lascia il ruolo di priore del Capitolo. Gli succede don Cesare Provenzi N el giorno della festa di san Rufino (12 agosto), don Cesare Provenzi, parroco della cattedrale, è stato designato dal vescovo Sorrentino come nuovo priore del Capitolo, in sostituzione di don Giuseppe Biselli, che ha concluso il lungo mandato con spirito di dedizione e condivisione. Domenica 18 agosto, nel contesto dell’iniziativa “Musei aperti”, con il fattivo supporto della Confcommercio, è stata eseguita presso il chiostro romanico del Museo diocesano una coinvolgente iniziativa musicale (in onore del martire Rufino patrono di Assisi) che lo stesso don Giuseppe ha voluto denominare “Note musicali nel chiostro”. Patrizia Picasso, operatrice presso il citato museo, ha detto: “Un evento informale aperto anche all’improvvisazione, emozionante per il numeroso pubblico che ha espresso il proprio gradimento con prolungati applausi”. Patrizia ha aggiunto che il consenso del pubblico è stato favorito da un repertorio vasto, comprendente laude del ’200 (Laudario di Cortona) e inoltre musica contemporanea di Riz Ortolani, melodie popolari e arie verdiane, per concludersi con il Coprifuoco, inno ufficiale di Assisi. Va sottolineato che il programma musicale è stato eseguito dal coro della Cappella musicale di San Rufino con la partecipazione dei solisti Francesca Maria Saracchini (soprano) e Mauro Branda (tenore): direttore lo stesso don Giuseppe e organista Carlo Abbati, costantemente disponibile. Patrizia Picasso ha sottolineato la splendida interpretazione strumentale eseguita con la chitarra classica da Mauro Branda, il flauto traverso di Mauro Corazzi, il salterio di Katharina Froehiich e il contrabbasso di Lucio Sambuco, direttore di AssisiIncantoChorus, in costante contatto con la Cappella musicale della cattedrale. “È auspicabile che nell’ambito del Museo diocesano si possano realizzare in futuro altre iniziative dello stesso tipo. Nel con- tempo sembra giusto formulare un ringraziamento nei riguardi di don Giuseppe, apprezzato dal pubblico per la direzione portata avanti senza avvalersi dello spartito, e anche la simpatia con la quale ha presentato i brani”. Così si è espressa ancora la Picasso, interpretando il pensiero degli operatori del Museo diocesano, evidenziando come tre generazioni si siano avvicinate alla musica in Assisi o da qui siano partite per prestigiose carriere, avvalendosi della formazione ricevuta da questo sacerdote cordiale, semplice ed estremamente competente nella sua coltivata passione. Tale iniziativa musicale si è inserita nell’ambito di altri concerti tenuti nei luoghi sacri di Assisi e diretti da illustri maestri. Francesco Frascarelli PASSAGGIO DI BETTONA. Festa della Madonna del Ponte, gli eventi religiosi e conviviali S i colloca nell’ambito delle iniziative patronali promosse dalla confraternita ‘Santa Maria del Ponte’ di Passaggio di Bettona il mix di gastronomia tipica e di orchestre di liscio che animano le serate di ‘Tuttinfesta’, giunta già alla sua XII edizione. Fondata il 19 marzo 1997, la confraternita (sito ufficiale: confraponte.altervista.org) svolge il suo servizio nelle celebrazioni liturgiche, ma promuove anche iniziative sociali e culturali per il La chiesa di Madonna del Ponte paese, quali l’infiorata per la festa del Corpus Domini, l’illuminazione natalizia delle vie, il sostegno ad alcune attività della scuola locale. I suoi componenti – una quarantina, rigorosamente uomini – si occupano inoltre di sviluppare l’attenzione verso i bisogni emergenti, mettendo in atto opere di fraterna carità. L’aspetto conviviale e musicale di ‘Tuttinfesta’ fa da cornice ai festeggiamenti religiosi per la patrona Madonna del Ponte (di cui si conserva l’edicola con l’affresco di scuola perugina ascrivibile alla fine del XV secolo). Alle ore 10.30 di domenica 8 settembre la messa sarà celebrata da mons. Giuseppe Chiaretti, vescovo emerito della diocesi di Perugia Città della Pieve, che amministrerà il sacramento della confermazione ai cresimandi; nel pomeriggio alla messa delle ore 17.30, celebrata dal parroco don Enrico Rotati, seguirà la processione religiosa per le vie del paese, con la presenza delle confraternite di Bettona e della banda musicale di Costano. Elena Lovascio ASSISI. Scuola triennale per diventare consulenti ❖ BAGNARA In aiuto morale alle famiglie L’ultimo viaggio di san Francesco d’Assisi R appresenta una sede distaccata della Scuola italiana di formazione per consulenti familiari (Sicof) di Roma, il centro presente a Palazzo di Assisi, attivo ormai da anni nel territorio. Questi gli ultimi giorni utili per accedere all’offerta formativa che prevede un percorso triennale al termine del quale si consegue il titolo preposto, regolarmente riconosciuto dall’Aiccef (Associazione italiana dei consulenti coniugali e familiari): si maturano le conoscenze e abilità proprie di un professionista competente in ambito socio-relazionale-educativo in grado di fornire aiuto al singolo, alla coppia e alla famiglia. Si tratta di una figura capace di ascolto dell’altro e in grado di favorire l’evoluzione positiva della personalità verso forme più mature e coscienti di relazioni interpersonali, tali da permettere una vita personale e co- niugale più armonica. Attraverso l’instaurazione di un clima di accettazione incondizionata, di empatia e di trasparenza, il consulente assume il compito di aiutare i singoli e/o la coppia a mobilitare - nelle dinamiche relazionali agite - le risorse interne ed esterne all’ambito familiare stesso, per affrontare le situazioni di difficoltà. Favorisce, pertanto, la presa di coscienza e facilita scelte personali, compiute in piena libertà ed autonomia. Il consulente familiare può esercitare come libero professionista, in forma singola o associata, e va considerato come lavoratore autonomo, soggetto al regime giuridico e fiscale debitamente stabilito. Per informazioni, la segreteria risponde al numero 075 8038197 il martedì mattina (ore 10-12) e il giovedì pomeriggio (ore 16-18); il sito è www.centrolafamiglia.org. E. L. “S an Francesco d’Assisi a Bagnara e sul monte Pennino - L’ultimo viaggio” è la tematica dell’incontro di studio tenutosi a Bagnara di Nocera Umbra. Il convegno, che ha visto affluire un gran numero di persone, è iniziato con il saluto di Lorenzo Perticoni, presidente della Comunanza agraria di Bagnara, ente organizzatore dell’evento, che ha affermato: “Questo incontro rappresenta la volontà di far conoscere la presenza di san Francesco a Bagnara fuori dei confini regionali”. Sono intervenuti il sindaco di Nocera Umbra, Giovanni Bontempi, e mons. Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi- Nocera U.- Gualdo T., il quale ha messo in risalto come la figura di Francesco e i valori di Cristo da lui incarnati siano contemporanei. Il prof. Andrea Maiarelli ha evidenziato come san Francesco d’Assisi sia un esempio di santità carismatica, sottolineando l’universalità del suo messaggio e la specificità del luogo di Bagnara. Padre Lorenzo Turchi ofm ha spiegato le peculiarità e l’evoluzione della predicazione francescana in alcuni luoghi delle Marche; mons. Mario Sensi ha parlato dei santuari micaelici, spiegandone le caratteristiche con particolare riferimento a quello di San Angelo di Appennino “dotato di acqua terapeutica. Fatto notevole è che a questo medesimo santuario ricorse lo stesso san Francesco d’Assisi nell’estate del 1226” (cfr. Culto e santuari . San Michele nell’Europa medioevale). Giovanna Casagrande ha illustrato l’ultimo viaggio di Francesco, da Bagnara ad Assisi, la cavalcata di Satriano, con una narrazione tratta dalle Fonti francescane. O. S. LA VOCE Assisi . Nocera . Gualdo VENERDÌ 6 SETTEMBRE 2013 @ [email protected] 25 BREVI ❖ CASA CHIARA Concerto e gita a Caserta L’associazione Casa Chiara di Bastia organizza due iniziative. “Sabato 7 settembre alle ore 18 annuncia la presidente Lucilla Mancini - nel giardino della sede, alcuni giovani ci allieteranno con bella musica. L’invito è aperto a tutti”. Soci e loro amici sono anche invitati a partecipare a una gita che si terrà nei giorni 5 e 6 ottobre con itinerario alla reggia di Caserta e Napoli. Per iscrizioni, rivolgersi presso la sede in piazza Mazzini 13, o telefonare allo 075 8011244 oppure 075 8011609. L’insegna dell’hotel diffuso Successo superiore alle aspettative per il rilancio turistico della città, grazie anche alla novità dell’“albergo diffuso” in centro storico ❖ BASTIA/1 Mezza Notte Bianca A sinistra Eleonora Fioriti, al centro il sindaco Roberto Morroni e a destra Giuseppe Pompei Sempre più turisti adesso conoscono Gualdo Tadino “G ualdo Tadino Tour… L’Umbria che non conosci”: con questo slogan, la scorsa primavera, veniva lanciata l’offerta turistica della città che, dopo la crisi del settore industriale, tenta ora di rilanciarsi nel settore terziario. Iniziativa accolta con molto scetticismo che, invece, al termine dell’estate, ha dato insperati frutti. Anche se i dati statistici non sono ancora disponibili, dall’analisi delle presenze turistiche e dell’utilizzo delle strutture ricettive, la situazione di Gualdo Tadino sembra essere decisamente positiva. “Siamo in decisa controtendenza rispetto a gran parte della regione dell’Umbria riporta l’assessore allo Sviluppo economico del Comune di Gualdo Tadino, Giuseppe Pompei. - Mentre il saldo turistico regionale conosce quasi ovunque il segno meno, nel territorio gualdese c’è un deciso aumento rispetto all’anno precedente”. Merito anche delle nuove, e per certi versi originali, strutture ricettive di cui può vantare la città, prima fra tutte il Borgo Sant’Angelo, l’“albergo diffuso” del centro storico: una dozzina fra camere e appartamenti, dislocati in diversi punti del centro storico, che fanno capo ad un edificio centrale. “Gualdo Tadino - aggiunge Pompei - è stato uno dei primi centri in Umbria ad attivare tale tipo di offerta turistica, anche in mancanza di una legge attuativa a livello regionale, e l’albergo diffuso ha avuto un successo incredibile: tutto esaurito e ci sono prenotazioni almeno fino alla metà di febbraio”. Merito della novità, ma soprattutto della giovane imprenditrice Eleonora Fioriti, che ci ha scommesso. Buoni i risultati anche delle altre strutture ricettive, dai bed&breakfast ai tre alberghi e ai numerosi agriturismi. Anche SIGILLO. La notte dello sport paralimpico con 120 atleti S igillo, un paese coinvolto nell’organizzazione di una notte bianca interamente dedicata allo sport paralimpico. Il 31 agosto è stato il sindaco Coletti a dare il via alla manifestazione giunta alla quarta edizione, organizzata da Regione Umbria, Provincia di Perugia, Comune di Sigillo e Centro italiano paralimpico. Quattordici le discipline sportive, che hanno visto come protagonisti oltre 120 atleti affetti da disabilità che si sono sfidati a ping-pong, hand bike, tiro con l’arco, tiro a volo laser, bocce, fitness, subaquea, arti marziali, arrampicata, boxe, agility dog, pet therapy, tennis in carrozzina e Esce il libro sul Palio de San Michele È ❖ BASTIA/2 Nuova dirigente scuola media Cambio della guardia nella dirigenza della scuola media “C. Antonietti” di Bastia. Dal 1° settembre Lucio Raspa, con incarico di reggente nella scuola per tre anni consecutivi, ha lasciato il mandato a cui era stato preposto dalla Direzione scolastica regionale e ha passato la mano a Paola Lungarotti (bastiola di origine e di residenza) nel costituito nuovo istituto comprensivo Bastia 1. Si conclude in tal modo la prima fase della necessaria rimodulazione dell’assetto delle scuole nel Comune di Bastia, fortemente perseguita anche dall’ex assessore alla cultura Rosella Aristei; primo passo della ipotizzata seconda fase che dovrebbe concludere i nuovi assetti con un secondo istituto comprensivo (Bastia 2) con sede direzionale nell’area San Marco del quartiere di XXV Aprile. Con il nuovo istituto, che accorpa alla scuola media “C. Antonietti” le scuole dell’infanzia e primarie di Costano e di Borgo I Maggio, ritorna effettiva anche la figura del direttore amministrativo. ❖ FOSSATO DI VICO ginnastica artistica. L’evento si è aperto nel pomeriggio con il trofeo hand bike “Antonello Palanga”. “Questa bella iniziativa – secondo l’assessore provinciale Bertini – è unica nel suo genere in Europa. Ciò dimostra che è un territorio civile e attento a queste tematiche”. “Il messaggio che si vuol diffondere con questa iniziativa – ha spiegato Coletti – è la trasversalità della capacità sportiva. È un evento festoso, giocoso e sportivamente valido”. “Manifestazioni come questa, caratterizzate da un così alto numero di partecipanti, sono la cartina tornasole che è possibile raggiungere, anche attraverso il linguaggio dello sport, una integrazione sociale avvalendosi di diverse abilità” ha affermato la vice presidente della Giunta regionale Carla Casciari. Marta Ginettelli BASTIA. Il calendario della 51a edizione della manifestazione stato presentato il 5 settembre a Bastia, nella chiesa di S. Croce, il volume celebrativo dei 50 anni del Palio de San Michele. Il volume - che contiene testimonianze, documenti, ricordi, fotografie, articoli di giornale e altro materiale inedito - è stato curato da Sara Stangoni ed è stato prodotto dall’ente Palio. La collaborazione offerta da istituzioni, aziende, associazioni e privati cittadini ha reso possibile tale pubblicazione. La veste grafica è particolarmente elegante e il materiale raccolto è davvero notevole. Il libro (456 pagine e 915 immagini) - dal titolo Palio de San Michele: 50 anni di passione - è diviso in quattro sezioni tematiche: un percorso di parole e immagini per spiegare le origini, il significato e lo spirito di questa festa nata da una felice in- visivamente, molti i turisti nel centro storico. Buona la presenza nei musei (il Civico della Rocca Flea, il Museo Cajani e il Museo dell’emigrazione), anche grazie al biglietto integrato senza scadenza. Ne abbiamo incontrati molti, tutti soddisfatti di aver visitato “l’Umbria che non conosci”: non si tratta di flussi ‘da paura’, visto che si parla ancora di “turismo di élite”, ma il risultato è incoraggiante. Ma Gualdo Tadino eccelle anche in una particolare forma di turismo: quello scout. La “colonia” è stata popolata per tutta l’estate da gruppi provenienti un po’ da tutta Italia, molti dei quali hanno dedicato anche due o tre giorni a servizi di volontariato per il territorio, dalla pulizia dei boschi a quella dei sentieri, in collaborazione con il Cai. Anche qui l’aumento è palese. Non resta che attendere i dati statistici. Pierluigi Gioia Giunta alla sua quinta edizione, la Mezza Notte Bianca animerà le vie e le piazze del centro urbano di Bastia nella serata di sabato 7 settembre. I servizi ed esercizi coinvolti rimarranno aperti fino alle ore 3 di domenica. Quest’anno l’evento è organizzato dall’Amministrazione comunale con la collaborazione del Consorzio Bastia Umbra City Mall. Sono previste varie attrazioni ed avranno il loro spazio anche molte associazioni di volontariato del territorio. tuizione di don Luigi Toppetti. Si apre con “La storia e le persone”, excursus sulla nascita dei rioni e delle gare, le associazioni che hanno gestito la festa nel tempo, la chiesa e il patrono san Michele. Segue il catalogo che descrive anno per anno, dal 1963 al 2012, quanto successo in ogni edizione: eventi, aneddoti, curiosità ed emozioni raccontate anche attraverso la voce dei rionali di oggi e di ieri. La terza sezione è dedicata alla gara del Minipalio. Chiude il volume una raccolta di classifiche, albi d’oro, statistiche, titoli delle taverne e delle sfilate. Intanto, è sta- to già stilato il programma del Palio de San Michele 2013, la 51a edizione. La manifestazione si aprirà sabato 14 settembre (ore 9.30) con l’ormai tradizionale appuntamento “Il Palio incontra le scuole”. La festa entrerà nel vivo giovedì 19: in quella serata saranno inaugurate le taverne rionali (ore 19.30), saranno letti i bandi di sfida tra i quattro rioni (ore 21.30) e si svolgerà la cerimonia di apertura (ore 22.30) con la benedizione degli stendardi e i mantelli dei rioni. Il Palio sarà assegnato nella serata di sabato 28 settembre; il giorno seguente si celebrerà la festa dedicata al patrono san Michele Arcangelo, a cui è dedicata la chiesa parrocchiale inaugurata nel 1962. R. B. Fontanella pubblica È stata collocata all’ombra di un grande albero e, oltre a richiamare la curiosità dei fossatani, è piaciuta per l’aiuto che dà ai portafogli ed all’ambiente. Stiamo parlando della fontanella dell’acqua pubblica che ha riscosso tantissimo successo, e non soltanto tra i residenti di Osteria del Gatto, dove è stata ubicata, ma anche tra i residenti dei Comuni della fascia. È stata installata nella piazzetta della zona del distretto sanitario, così la popolazione munita di bottiglie può comprare acqua a soli 5 centesimi ogni litro e mezzo. È stata fortemente voluta dal Comune di Fossato di Vico e dal sindaco Mauro Monacelli, Ati 1 e Umbria Acque. L’impianto è dotato di due erogatori. La finalità del progetto è quella di incentivare i cittadini a consumare l’acqua potabile dell’acquedotto pubblico e di aiutare l’ambiente riducendo drasticamente i rifiuti come plastica e vetro. (M. G.) ❖ CANNARA 33a Festa della cipolla Si è aperta a Cannara la 33a edizione della “Festa della cipolla” (dal 4 all’8 e dal 10 al 15 settembre). La manifestazione - che rientra nel cartellone del Settembre cannarese - riscuote ogni anno un enorme successo. Cipolla assoluta protagonista e che si potrà degustare presso i vari stand gastronomici: “Al cortile antico” (Avis); “La taverna del castello” (ass. culturale Amici di Collemancio); “Il rifugio del cacciatore” (Asd Fidasc), “Il giardino fiorito” (Pro loco); “El cipollaro” (Asd). Consigliamo in modo particolare un punto ristoro che fornisce anche un servizio di asporto: “La locanda del curato” gestito dalla parrocchia di San Matteo presso i giardini pubblici. Oltre a un mercatino allestito lungo le vie del borgo, sono previsti concerti, mostre e spettacoli. LA VOCE Gubbio @ 26 [email protected] BREVI ❖ DIOCESI Preghiera per la pace in Siria Il vescovo mons. Mario Ceccobelli e la Chiesa eugubina fanno proprio l’invito del Papa di pregare per la pace. Nelle giornate del 5 e 6 settembre saranno le parrocchie a organizzare occasioni di meditazione e preghiera. Sabato 7 settembre alle ore 18.30 invece messa nella chiesa di San Francesco; a seguire adorazione eucaristica e, all’ora di cena, per rispettare il digiuno, trasferimento a piedi fino alla Chiesetta della Vittorina dove continuare la preghiera e l’adorazione nel luogo della prima fraternità francescana eugubina, fino alla mezzanotte.“Vorrei invitare in particolare tutti i sacerdoti della diocesi - ha sottolineato il Vescovo - a organizzare momenti di preghiera nelle parrocchie del nostro territorio, perché il messaggio e la meditazione siano davvero corali e in comunione con papa Francesco e con tutta la Chiesa cattolica”. ❖ SCUOLA Gli auguri del vescovo Ceccobelli Mons. Mario Ceccobelli ha inviato al mondo della scuola il suo indirizzo di augurio e di saluto. “Al mondo della scuola - scrive - mi rivolgo per augurare un anno davvero proficuo agli studenti, ai docenti, ai dirigenti scolastici, rinvigoriti nell’impegno e nella fiducia nel buon esito degli intenti che intendono perseguire. In modo particolare chiederò a sant’Ubaldo di aiutare i nostri giovani a utilizzare bene questo tempo di apprendimento e di formazione per costruire un saldo bagaglio culturale e per raggiungere una consapevolezza e una capacità di accoglimento dei valori umani e cristiani, indispensabili per realizzare una vita bella e gratificante, per avere il desiderio e il coraggio di collaborare al miglioramento della società”. GUBBIO. La grande manifestazione “francescana” del 3 settembre U na data da ricordare per il suo significato: il 3 settembre, a conclusione della tre-giorni lungo il “Sentiero di Francesco”, un inno alla pace e alla riconciliazione, la zona circostante la chiesa di Santa Maria della Vittoria (la “Vittorina”) è stata battezzata “Parco della Riconciliazione”. È stato mons. Mario Ceccobelli, insieme al commissario Maria Luisa D’Alessandro e alla presidente della Regione Catiuscia Marini, a scoprire la targa, concludendo un iter giunto a termine in concomitanza con l’epilogo della quinta edizione del pellegrinaggio “Il Sentiero di Francesco. Da Assisi a Gubbio”. “Oggi è un gran giorno per Gubbio - ha detto mons. Ceccobelli -: viene riconosciuta l’opera di dialogo e pacificazione di frate Francesco, che in questo luogo ammansì il feroce lupo (cap. 21 dei Fioretti). Gubbio, sua seconda patria, dove operò la conversione interiore alla santità, a contatto con la popolazione più debole”. Moltissimi i pellegrini, circa 600, anche per effetto del nome scelto dal nuovo Pontefice. Sono stati padre Francesco, gli Sbandieratori di Gubbio e di Assisi, gli uffici pastorali diocesani, le forze di pubblica sicurezza, le Famiglie ceraiole, Eugubini nel mondo, Maggio eugubino, “Gubbio fa centro”, l’Università dei muratori, i Custodi del sacro fuoco della pace, gli on. Giulietti e Verini, il vice sindaco di Assisi Lunghi, i consiglieri regionali Smacchi e Goracci, il sindaco di Valfabbrica Anastasi e una nutrita folla di cittadini ad accogliere il corteo dei pellegrini. Italiani e stranieri, questi hanno Presentazione libro di don Pietro Vispi Domenica 8 settembre alle ore 18.30, nel Museo civico di Santa Croce, si terrà la presentazione di una nuova pubblicazione di don Pietro Vispi, parroco della Collegiata. È dedicata a san Savino, monaco di Montecorona e cittadino di Umbertide. Narra la storia di un illustre umbertidese, che la città ricorda il 18 maggio di ogni anno, giorno della sua morte avvenuta nel 1190. La pubblicazione è stata promossa dall’“Accademia del libero pensiero” con il contributo del Comune. Parteciperanno il sindaco Marco Locchi e il presidente della Provincia, Marco Vinicio Guasticchi. (F. C.) La Vittoria della pace A conclusione del pellegrinaggio sul Sentiero di Francesco, il parco della Vittorina è stato intitolato alla Riconciliazione. Consegnati anche i premi “Lupo di Gubbio” marciato con al fianco alcuni lupi forniti dall’associazione Affidatari allevatori del lupo italiano, partiti da Assisi dopo il convegno “Custodire il creato per un futuro sostenibile” promosso dalla Cei per celebrare l’ottava Giornata per la custodia del creato. All’arrivo alla Vittorina, alcuni bambini, S iamo partiti in 38, tutti giovani della diocesi eugubina, per trascorrere una settimana di campo-lavoro in un agrumeto nel Comune di Maida, piccolo paese in provincia di Catanzaro. “L’Agrumeto” è un’azienda agricola, una casa in campagna con 13 ettari di terreno coltivato per la maggior parte ad aranci e mandarini, ma non solo: ci sono anche serre e campi in cui crescono ortaggi di ogni tipo. È qui che vivono Stefano e Angela insieme ai La memoria della traslazione del corpo ❖ UMBERTIDE Mons. Ceccobelli, con la D’Alessandro e la Marini al parco della Riconciliazione con il fuoco dei Custodi del fuoco della pace, hanno acceso 23 lampade in ricordo delle guerre ancora in corso. La serata si è conclusa nel convento di San Francesco prima con una messa e quindi, nel chiostro della Pace, con una serata allietata dalla corale Cantores Beati Ubaldi e sottolineata da importanti testimonianze. In conclusione, la consegna del premio internazionale “Lupo di Gubbio” (un’opera del ceramista Rampini) all’Enpa Ente nazionale per la protezione degli animali e al gruppo Novamont, che produce Mater-Bi, bioplastica eco-compatibile. Un’edizione “green”, con la presenza di diversi giornalisti della rete ambientale Greenaccord. Benedetta Pierotti DIOCESI. Una quarantina di giovani nell’agrumeto dell’Operazione Mato Grosso ❖ SANT’UBALDO La diocesi ricorda con la consueta solennità la traslazione del corpo di sant’Ubaldo (11 settembre 1194). Mercoledì 11 settembre, messe nella basilica di S. Ubaldo per tutta la mattina; nel pomeriggio alle ore 16 pellegrinaggio dal duomo alla basilica dove alle ore 17 il Vescovo presiederà la messa. Per prepararsi meglio all’evento, don Fausto Panfili e don Stefano Bocciolesi hanno organizzato esercizi spirituali in basilica sul tema “O lume della fede. Cristiani, luce del mondo. Seguire Cristo camminando con Ubaldo”, con il commento di testi di santa Ildegarda di Bingen, san Bernardo di Chiaravalle, Romano Guardini, Edith Stein e dell’enciclica Lumen fidei di Papa Francesco. Tutto ruoterà intorno ad Ubaldo, “mirabile esempio di vita cristiana che parla ancora all’uomo contemporaneo”. Le meditazioni saranno curate dai rettori e da Francesco Menichetti, con l’accompagnamento musicale di Lorenzo Cannelli e letture di Silvia Lupini. Programma da domenica 8 fino al 10 settembre: ore 17 messa; 18 prima meditazione; 19.30 cena insieme in basilica; 20,45 seconda meditazione; 21,45 compieta. Info: 320 0610209. (Be. Pi.) VENERDÌ 6 SETTEMBRE 2013 loro tre bambini, una famiglia legata all’Operazione Mato Grosso. Non sono soli, ma in casa con loro abitano alcuni ragazzi che, per diversi motivi, sono arrivati lì e hanno scelto di viverci. Il loro lavoro è prezioso perché il guadagno è usato in parte per il loro sostentamento, mentre il resto va a sostegno delle missioni in America Latina e delle persone che nel territorio vivono situazioni difficili. L’agrumeto è parte integrante del territorio; Stefano e Angela guardano lontano, tendono le Iniziative dell’associazione “Umbertide aperta” Stop al gioco d’azzardo N egli ultimi tempi il gioco d’azzardo ha avuto un notevole incremento e coinvolge soprattutto le fasce più deboli della popolazione. Un vero dramma, ed è lecito domandarsi se sia moralmente accettabile che uno Stato faccia profitti a scapito dei suoi cittadini più deboli. In questo quadro, non dobbiamo neanche dimenticare le possibili contiguità che ci sono tra il gioco d’azzardo e la criminalità organizzata: un fiume di denaro che quindi non interessa solamente le casse dello Stato ma che va anche a finanziare attività illecite come l’usura e il traffico di droga. I Comuni sono privi di ogni efficace azione d’interdizione e di controllo. Fondamentale è quindi un’iniziativa parlamentare che modifichi la normativa attuale, che non solo non limita, ma addirittura stimola l’apertura di sale giochi. Nonostante questo, a livello locale è comunque possibile fare qualcosa, e l’associazione “Umbertide aper- ta” fa delle proposte, come per esempio l’intensificazione dei controlli, sia all’interno che all’esterno delle sale giochi e degli esercizi pubblici; oppure, definire una serie di azioni che vincolino e limitino maggiormente l’apertura di nuove sale giochi (ad esempio, distanza minima dalle scuole). Inoltre, nell’applicazione della relativa imposta comunale si può verificare la possibilità di vietare la pubblicità del gioco d’azzardo sul territorio comunale, e anche aprire un confronto con tutti i soggetti istituzionali e sociali interessati al problema per progettare e attivare misure rivolte a contrastare il fenomeno. Si possono infine promuovere campagne di sensibilizzazione della popolazione e dei gestori degli esercizi, con la distribuzione di materiale informativo sul tema della dipendenza da gioco, e attivare un sistema premiante per gli esercizi pubblici “no slot”. Fabrizio Ciocchetti mani alla gente in Perù, sulle Ande, ma non dimenticano di aiutare chi chiede aiuto e vive vicino a loro. Quello che abbiamo trovato è un posto che ci è entrato nel cuore, uno stile di vita che da subito ci è piaciuto. Lavoro fisico gratuito (abbiamo tagliato legna, costruito un muro a secco, lavorato nella serra...) con entusiasmo e allegria, alcuni momenti di riflessione e il silenzio nell’adorazione eucaristica serale. È stata un’esperienza che, oltre a rinnovare il nostro impegno in diocesi, ha anche aperto un ponte: alcuni ragazzi non hanno nascosto il desiderio di poterci tornare. Un’animatrice Umbertide Festa della Natività di Maria G randi festeggiamenti per la Natività di Maria santissima a Umbertide. Tutte le celebrazioni si svolgeranno nella chiesa di San Francesco, a causa della temporanea inagibilità della Collegiata. Questo il programma del fine settimana: La chiesa di San Francesco venerdì 6 settembre, alle ore 21 liturgia in preparazione alla festa, indossando l’abito delle nozze. Sabato 7 settembre, alle ore 21, vespri della Beata Vergine e processione attraverso le seguenti vie: piazza San Francesco, via del Corso, piazza Matteotti, via Roma, via XX Settembre, via Garibaldi, via Tiberina. Domenica 8 settembre alle ore 9 recita di lodi e vespri, alle ore 11.15 messa pontificale del vescovo mons. Mario Ceccobelli, che non manca mai a questo momento così importante con la città di Umbertide con la sua sincera e profonda devozione per la nostra “Madre celeste”. F. C. LA VOCE Foligno / Spoleto VENERDÌ 6 SETTEMBRE 2013 In cammino verso la Casa @ [email protected] 27 DIOCESI SPOLETO ❖ DIOCESI/1 Veglia per la pace L’arcidiocesi di Spoleto-Norcia, aderendo all’invito di Papa Francesco, si raccoglierà in preghiera e digiuno per la pace in Siria, in Medio Oriente e nel mondo intero in due momenti particolari di sabato 7 settembre, entrambi presieduti dall’arcivescovo mons. Renato Boccardo: alle ore 7.30 a San Luca di Montefalco e al santuario della Madonna della Stella, in occasione della consueta preghiera mensile per implorare il dono di vocazioni sacerdotali; alle ore 21 presso il santuario della Madonna di Loreto in Spoleto, con una speciale veglia di preghiera. L’Arcivescovo, inoltre, invita le singole parrocchie a organizzare similari momenti di preghiera nella giornata di sabato 7 e ad inserire una speciale intenzione nella Preghiera universale o dei fedeli di tutte le messe festive di sabato 7 e domenica 8 settembre. L a fede è storia di un continuo partire, mettersi in viaggio. C’è come un’inquietudine che spinge i cercatori di Dio a mettersi in strada. Non è l’ambizione di chi pensa di poter arrivare a Lui con i propri mezzi; piuttosto, il desiderio di andargli incontro animati dalla fretta di lasciarsi trovare presto e, forse, dalla consapevolezza che ogni viaggio interiore richiede anzitutto un moto esteriore, come se non potesse esserci un mutamento di stato senza un corrispondente cambiamento di luogo. Molto prima che gli ingegneri tracciassero le linee affilate di quel lato del Quadrilatero che taglia valli e montagne in una striscia di asfalto tesa tra Foligno a Civitanova, sono stati i passi dei pellegrini diretti alla Casa di Maria a segnare i pendii dell’Appennino verso Colfiorito e poi la Val di Chienti fino al suo degradare verso l’Adriatico. La Lauretana è via tracciata dall’ingegneria della fede, che è sovrapporsi di orme lungo le invisibili direttrici dello Spirito. La Casa di Loreto, Sabato 31 agosto più di 700 fedeli della diocesi di Foligno sono andati in pellegrinaggio a Loreto assieme al Vescovo ha ricordato il vescovo Gualtiero durante l’omelia nella celebrazione svolta al santuario, è edificio senza fondamenta, posto non in un borgo, ma sulla via. È luogo di sosta, non dimora definitiva. Non fosse di pietra, si direbbe che è una tenda: essa stessa ha compiuto un cammino, e la mancanza di vincoli definitivi con la superficie dice della disponibilità a riprendere la strada insieme a coloro che l’hanno abitata o visitata. La casa di Maria a Loreto è un’assurdità edilizia, ma l’architettura della fede non prevede fondamenta piantate nella terra. Un buon segno per l’anno pastorale che sta per Da Foligno a Loreto al Forum degli oratori D a giovedì 5 a domenica 8 settembre, presso il Centro “Giovanni Paolo II” di Loreto, si svolge il Laboratorio nazionale di aggiornamento organizzato dal Forum oratori italiani. Educatori e animatori provenienti dalle diverse diocesi italiane si riuniranno per un importante momento di riflessione sulla realtà dell’oratorio. Anche la diocesi di Foligno sarà presente con la sua delegazione, composta da Marta Rossi, Valentina Tosti, Elena Giansiracusa, Walid Kandli dell’oratorio “Don Mariano” di Sant’Eraclio e Manuel Martino dell’oratorio “Borroniland” di Borroni. Questo laboratorio residenziale, dopo l’happenig nazionale degli oratori a Brescia, nasce dall’esigenza da parte della Chiesa italiana di formare persone capa- ci di “accendere e di mantenere accesa” la realtà dell’oratorio, portando competenza e professionalità e in grado di intercettare le problematiche educative connesse con le nuove generazioni. La sfida, come sottolineano i nostri Vescovi nella nota pastorale sugli oratori Il laboratorio dei talenti, è far diventare gli oratori spazi di accoglienza e di dialogo, dei veri ponti tra l’istituzionale e l’informale, tra la ricerca emotiva di Dio e la proposta di un incontro concreto con Lui in cui crescere come cristiani, ma anche come cittadini. Un’occasione imperdibile per fare domande e cercare risposte, per fare rete e per confrontarsi in base alle concrete esperienze dei diversi oratori italiani. Anacleto Antonini iniziare. La porta della casa è Maria stessa. Da lei dobbiamo entrare. Al suo “sì” dobbiamo accordare il nostro flebile “eccomi”. È lei la soglia che i pellegrini di Foligno hanno varcato al termine della messa entrando nella penombra della Santa Casa. Un pellegrinaggio nel pellegrinaggio suggerito dal Vescovo per depositare sotto al manto impalpabile della Madre del Redentore le preghiere affidate da coloro che erano rimasti a casa. A me è sembrato di vedere che la “porta stretta” verso la quale si accalcava un fiume compatto di corpi si sia improvvisamente dilatata e vi siano passati malati, anziani, pigri, indaffarati, distratti, arrabbiati, sconsolati e tutti coloro che per le mille ragioni della vita sabato non si sono messi in strada verso la Casa. I pellegrini che hanno seguito il vescovo Gualtiero fino a Loreto sabato 31 agosto erano 700 secondo gli organizzatori; molti di più per l’aritmetica della fede: tutta la Chiesa di Foligno. Willelmo Bartolini Preghiera per la pace in Siria e nel mondo D urante la preghiera dell’Angelus del 1° settembre, papa Francesco ha indetto per sabato 7 settembre 2013 una giornata di preghiera e digiuno per la pace in Siria e nel mondo. Anche la diocesi di Foligno risponde all’invito del Santo Padre: la giornata di sabato, in cui tutti credenti e non - sono invitati ad impegnarsi con “gesti e parole di pace”, si concluderà a Foligno nella chiesa di San Francesco e presso il Santuario della Madonna delle Grazie di Rasiglia con due veglie di preghiera che avranno luogo a partire dalle ore 21 con la presenza del vescovo mons. Gualtiero Sigismondi. Fabio Massimo Mattoni NORCIA. Nel nuovo numero del notiziario del monastero benedettino, la storia della rinascita avvenuta 15 anni fa “Q uindici anni fa, il 3 settembre 1998, un piccolo gruppo di tre persone diede vita a una comunità monastica a Roma, in via Peruzzi 19 (un appartamento sull’Aventino). Il gruppo era composto da me [padre Cassiano Folson, ndr], padre Andrea Johnson, un monaco trappista che in quel periodo mi faceva da segretario al Pontificio istituto liturgico e un giovane che aveva appena finito l’università, Michael Suhy, che oggi conosciamo come padre Cle- mente”. Ricorda con queste parole padre Cassiano i primi passi della comunità benedettina di Norcia nella prima pagina de I monaci di Norcia, notiziario del monastero di San Benedetto, n. 2 del 2013. Nel novembre 2000 il trasferimento a Norcia, nel monastero di San Benedetto. Oggi la comunità è cresciuta di numero e “al momento - scrive nello stesso notiziario padre Basilio Nixen - abbiamo tre postulanti, un italiano, un tedesco ed un americano. Il 7 settembre riceveranno l’abito monastico e cominceranno il periodo di noviziato. Subito dopo arriveran- no cinque nuovi candidati che cominceranno il loro periodo di formazione”. Due pagine sono dedicate a I nostri primi quindici anni, con foto che ritraggono i momenti più salienti vissuti dalla comunità. Per maggiori notizie si può visitare il sito www.osbnorcia.org. ❖ DIOCESI/2 Incontro dei catechisti Domenica 22 settembre, a Roccaporena, si terrà l’incontro diocesano dei catechisti “Una genrazione narra all’altra le tue opere, annuncia le tue imprese” (Sal 145, 4). L’appuntamento per la preghiera di apertura è alle ore 9.30. Ore 17.30 celebrazione eucaristica con conferimento del mandato ai catechisti. ❖ BEVAGNA Incontri su Mevania Il 7 e 8 settembre, a Bevagna, l’associazione Perdiquà propone l’iniziativa “La città nel mezzo - Mevania, capitale politica e centro religioso degli antichi Umbri”. Sabato 7 settembre, presso le logge del mercato coperto, in piazza Silvestri, si tiene una conferenza (alle ore 16.30) con l’archeologo Simone Sisani (Università di Macerata). Domenica, ore 10 appuntamento a Porta Cannara con la visita guidata lungo le vie dell’antica Mevania. La rilettura del paesaggio – naturale e antropico – della Valle umbra getta nuova luce sul ruolo politico e sulla vocazione cultuale dell’antica Mevania, cardine della viabilità terrestre e fluviale di un territorio marcato dalla presenza di importanti luoghi di culto, sedi delle cerimonie comunitarie umbre. La città, collocata lungo l’asse della “via sacra” tracciata tra il santuario del Clitunno e quello speculare di Villa Fidelia, costituì l’originaria capitale umbra, prima della vera e propria rivoluzione territoriale attuata da Roma con la fondazione, sullo scorcio del I secolo a.C., della colonia di Hispellum. Sono queste le tematiche al centro dell’iniziativa che l’associazione culturale Perdiquà propone per questo fine settimana. ❖ SPOLETO Incontro sulla scuola Si avvierà tra breve il nuovo anno scolastico, e per l’occasione nei giorni scorsi si è aperto un tavolo di concertazione indetto dall’assessore spoletino Battistina Vargiu assieme a tutti i dirigenti scolastici di scuole primarie e secondarie. Con l’inizio dell’anno - ha spiegato l’assessore Vargiu - sarà attivato anche il servizio mensa per consentire agli alunni di avere da subito il tempo pieno, sia nelle scuole primarie e che in quelle secondarie. In relazione al numero delle classi, invece, si registra un incremento nella secondaria Manzoni e nella primaria di via Visso. Sotto l’aspetto organizzativo, in base alle nuove leggi della riforma scolastica, le classi non a tempo pieno avranno un orario settimanale ridotto a 27 ore, con conseguente modifica oraria giornaliera. La ri-articolazione dei trasporti scolastici, concordata in stretta collaborazione con i dirigenti e con l’obiettivo di mantenere per quanto possibile il giusto equilibrio a livello territoriale, ha dato risposte efficaci alla nuova articolazione oraria nella quasi totalità delle nuove situazioni, fatta eccezione per una o due situazioni per le quali sono in corso verifiche. (Sa. Sa.) LA VOCE SPORT 28 CSI. Raggiunta I numeri del Csi quota un milione di tesserati in concomitanza con il 70° di fondazione O ltre 950 mila atleti, 13.228 società sportive, 42 mila squadre, 73 discipline sportive praticate e più di 300 mila gare all’anno. Sono i numeri del Csi che, in questi giorni, ha superato per la prima volta nella sua storia il milione di tesserati. In soli cinque anni il Centro è infatti passato dagli 802.358 iscritti del 2008 alla attuale quota 1.005.417. In Umbria gli aderenti sono circa 20 mila, suddivisi in 3 comitati detti “provinciali” ma che si riferiscono ai territori diocesani: Perugia, Foligno, Gubbio. Con le sue 171 società sportive e i suoi 11.500 tesserati, il Csi di Perugia si colloca ai primi posti in Italia. T ra le più antiche associazioni di promozione sportiva del Paese, il Csi si prepara a festeggiare il 70° anniversario della fondazione nel 2014. Per capire quali sono le attese per il futuro abbiamo incontrato Massimo Achini, presidente nazionale del Centro sportivo italiano. Abbattere il “muro” del milione di tesserati è un bel modo di prepararsi ai 70 anni del Csi… “È un traguardo che regala una bella emozione. Certamente è un obiettivo simbolico, ma non nascondo l’emozione di superare la soglia del milione di iscritti alla vigilia dei nostri 70 anni. Il Csi, infatti, è stato fondato nel 1944. Non poteva esserci modo più bello di anticipare un anniversario così importante”. I numeri del Csi raccontano una realtà viva e in continua crescita. “Per il Centro sportivo italiano i numeri in sé non sono mai stati importanti. Spesso nel mondo dello sport si assiste a una rincorsa per apparire più grandi. Al Csi i numeri interessano nella logica della testimonianza di missionarietà: vogliono dire più ragazzi e ragazze e società sportive che vivono una forte esperienza di educazione alla vita attraverso lo sport. Abbiamo sempre pensato a un Csi missionario, capace di portare lo sport ovunque e a tutti. In questa logica, veder crescere gli iscritti dà la consapevolezza di poter raggiungere più persone che vivono un’esperienza VENERDÌ 6 SETTEMBRE 2013 Tanto sport sano Intervista a Massimo Achini, presidente nazionale del Centro sportivo italiano, che già volge lo sguardo al futuro con il progetto di creare un gruppo in ogni parrocchia - si parla di 26.000 realtà per diffondere i lati più educativi dello sport molto bella attraverso lo sport. E poi i nostri sono numeri veri. Qualche volta, in particolare nella realtà degli enti di promozione sportiva, si raccontano numeri che poi non corrispondono ai fatti. I nostri sono verificabili da tutti sul territorio”. Il punto di forza del Csi resta il grande lavoro svolto sul territorio dalla base associativa? “Assolutamente sì. Il merito di questo risultato è solo ed esclusivamente delle migliaia di volontari che nelle società sportive e nei comitati si dedicano quotidianamente, con una passione educativa straordinaria, all’idea di servire la nostra realtà. Il segreto è tutto qui”. Educare attraverso lo sport è la missione del Centro sportivo italiano. Come fare i conti con i tempi di oggi? “La vera vocazione del Csi è quella di educare alla vita. Siamo senz’altro una grandissima realtà dello sport, ma siamo soprattutto una grande associazione educativa. Le difficoltà che incontriamo sono quelle dell’educare nel mondo di oggi, una sfida che gli Orientamenti della Chiesa italiana ci aiutano a leggere. Emerge sempre di più la consapevolezza che lo sport è uno strumento straordinario per educare i giovani di questo Paese. Il Csi sta portando avanti, in questa direzione, un’attività sportiva sempre più incisiva in termini educativi. Un’azione importante, poi, è quella compiuta nel mondo dello sport e delle istituzioni per ‘contagiare’ tutti con l’idea dello sport come strumento educativo nella vita”. La soglia del milione di tesserati è stata raggiunta. Ma l’attività del Centro sportivo italiano non si ferma qui… “Abbiamo davanti a noi due grandi obiettivi. Il primo è quello di realizzare un gruppo sportivo in ogni parrocchia, che vuol dire aumentare la presenza del Csi nelle parrocchie e negli oratori italiani. È questa l’identità del Centro, fin dalla sua nascita. Fino a quando non ci sarà un gruppo sportivo in ciascuna delle 26 mila parrocchie del Paese, non possiamo stare tranquilli. Poi vorremmo far crescere l’attività giovanile. In Italia ci sono oggi tantissimi ragazzi che non praticano sport o lo abbandonano intorno ai 14 anni. Sono dati che fanno male, ed è indispensabile un’inversione di rotta”. Riccardo Benotti