LE GUERRE DELL'ACQUA
Sono delle guerre combattute per il
controllo di fiumi o altre fonti di acqua
dolce e sono molto gravi perché l’
acqua è un bene di tutti
Israele e Palestina
USA-Messico
Egitto, Sudan e Tanzania
Turchia, Siria e Iraq
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E’ una guerra combattuta per il controllo del fiume Giordano, che
scorre sul confine dei due Stati.
Questa guerra non si combatte solo per l'acqua, ma è alimentata dalle
profonde diversità presenti nel territorio. Tali diversità sono di natura:
1. politica
2. religiosa
3. linguistica
4.culturale
5. economica
Per i Palestinesi il controllo del fiume Giordano è di vitale importanza
perchè è una delle poche risorse di acqua dolce presenti in un
terriotorio prevalentemente arido e poco piovoso.
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POLITICA: I due Stati non si riconoscono reciprocamente e continue
sono le dispute per i confini territoriali
RELIGIOSA:I Palestinesi sono musulmani e gli Israeliani sono Ebrei
LINGUISTICA: I Palestinesi parlano l’arabo mentre gli Israeliani
parlano
L’ebraico
CULTURALE: Sono notevolemente diverse le radici culturali dei deu
popoli
ECONOMICA: Gli Israeliani praticano le attività industriali e sono
molto
diffuse le attività di ricerca medica e tecnologica.
I Palestinesi praticano prevalentemente l’ agricoltura, l’ allevamento
e l’ artigianato
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Il fiume Colorado nasce negli Stati Uniti e sfocia nel Messico
formando un delta, quindi la velocità del suo corso è relativamente bassa
Negli ultimi decenni del Novecento lo sfruttamento intensivo dell’acqua da
parte degli USA ne ha ulteriormente ridotto la portata e la
qualità dell’ acqua è decisamente peggiorata .
I Messicani, quindi, hanno dovuto affrontare questi problemi
e si sono ribellati contro la scorretta politica ambientale ed economica portata avanti
dagli USA.
Il primo momento di contrasto tra i due Stati è avvenuto negli anni Settanta, dopo
circa vent’anni di
inquinamento del fiume.
Infatti, gli USA negli anni Cinquanta hanno praticato un intenso sfruttamento ed
inquinamento dell'acqua del Colorado sulla scia della
“rivoluzione verde”
Inoltre, gli USA per sviluppare l’ agricoltura del sud-ovest
hanno prelevato molta quantità di acqua, necessaria per irrigare i campi. Di
conseguenza,i Messicani si sono ritrovati con poca acqua e per lo più inquinata.
Nella metà degli anni Settanta si è giunti ad un parziale
accordo che prevedeva la possibilità per entrambi gli Stati di
avere la stessa quantità e qualità di acqua proveniente dal Colorado.
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RIVOLUZIONE VERDE= Per la prima volta
nell’agricoltura sono stati
introdotti dei concimi chimici e i fertilizzanti i quali, a
lungo andare, disciolti nel terreno hanno inquinato le
falde acquifere e, di conseguenza, i fiumi.
Il Nilo in Sudan nasce dalla confluenza di due fiumi chiamati
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Nilo Bianco e Nilo Azzurro che nascono da due laghi situati in
Tanzania e in Etiopia .
Da sempre il controllo maggiore delle acque del fiume Nilo è stato
nelle mani dell’Egitto che prima degli altri territori africani ha
avuto l’indipendenza. Il primo accordo relativo all'uso razionale
delle acque del Nilo risale agli anni Venti del Novecento, durante i
quali Egitto e Gran Bretagna stabiliscono le rispettive portate .
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando si diffonde il processo
di decolonizzazione, viene rinnovato l’ accordo tra Egitto e Sudan
, uno dei primi Stati dell’ Africa centrale ad ottenere l’
indipendenza dalla Gran Bretagna. Il Sudan, nella geopolitica del
territorio, ha un'importanza considerevole perché è lì che i due
rami del fiume si incontrano. Negli ultimi anni ha alzato la voce
anche la Tanzania, nella quale si trova il Lago Vittoria dal quale
nasce un ramo del fiume.
Siccome la Tanzania è stata esclusa dalle trattative per il controllo
del fiume, monopolizzate dall’Egitto, ha deciso di agire
autonomamente. Il suo progetto è quello di costruire una diga di
sbarramento tra il lago Vittoria e il fiume Nilo per sfruttare le
acque e produrre energia idroelettrica. L’ Egitto, temendo in
questo modo che la portata del fiume diminuisca, ha minacciato
con le armi il governo della Tanzania perché il Nilo per l’ Egitto è
di vitale importanza anche per il proprio sviluppo turistico.
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Il contrasto maggiore tra questi Stati riguarda il controllo
del fiume Tigri e del fiume Eufrate.
La Turchia è la causa del conflitto perché vuole costruire un’
immensa diga di sbarramento vicino ai due fiumi che
nascono nel suo territorio. Tale progetto si chiama GAP
(Grande progetto anatolico) proprio perché la costruzione
della diga è immensa. I Turchi hanno ideato questo
progetto per sfruttare l’ acqua dei due fiumi ed usarla per
sviluppare un’area geografica arida e assetata. La maggior
parte dei villaggi distrutti per la costruzione della diga è
abitata dai Curdi, i quali sono in continua lotta per l’
indipendenza dai Turchi. Dietro le politiche economiche
turche, dunque, si nascondono anche motivi di natura
culturale e legati al controllo e alla repressione delle
minoranze etniche. Inoltre, la Turchia ha anche l’ obbiettivo
di colpire indirettamente la Siria, privandola dell'acqua dei
due fiumi, che finanzia con le armi il dissenso curdo.
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Abitanti del Kurdistan che si trova nella parte
orientale della Turchia
conclusione
Creato da
Andrea Gregis
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