Ormeggio automatico dei mercantili di Claudio Boccalatte S 18 Il gruppo Cavotec comprende compagnie basate in: USA (Cavotec Dabico e Cavotec INET, entrambe in California), Germania (Cavotec Alfo, Cavotec Fladung e Cavotec Meyerinck), Svezia (Cavotec Connectors), Norvegia (Cavotec Micro-control), Italia (Cavotec Specimas con sede a Nova Milanese) e Nuova Zelanda (Cavotec MoorMaster) ed è anche presente in Argentina, Australia, Bahrain, Belgio, Brasile, Canada, Cina, Danimarca, Finlandia, Francia, Hong Kong, India, Olanda, Russia Singapore, Sudafrica, Corea del Sud, Spagna, Svizzera, Emirati Arabi Uniti e Gran Bretagna. I settori in cui il gruppo è presente sono quelli navale e portuale, aeronautico e aeroportuale, dell’industria mineraria e dei tunnel e infine l’industria manifatturiera in generale. Il settore navale e portuale è stato il primo in cui ha operato il gruppo, che in questo campo sviluppa sistemi innovativi tra cui, oltre a MoorMaster™, sistemi di alimentazione elettrica da terra AMP (Alternative Maritime Power), connettori elettrici avanzati, componenti dei sistemi di trasmissione dell’energia elettrica (impiegati sulle navi dotate di propulsione elettrica, e in particolare in alcuni tipi di pod azimutali). Per le grandi gru portuali, Cavotec fornisce rulli motorizzati per cavi elettrici, sistemi di controllo e telecomando e il sistema di protezione dei cavi mobili Panzerbelt. Di particolare interesse per i lettori di questa rivista è sicuramente il sistema AMP per l’alimentazione elettrica da terra delle navi mercantili in media In fase di sviluppo nuove tecnologie che renderanno più semplice, veloce ma soprattutto sicuro l’ormeggio delle navi mercantili ulle navi militari, uno degli avvenimenti che scandiscono la vita di bordo è il “posto di manovra”, che vede impegnato tutto l’equipaggio per la manovra di ormeggio o disormeggio dell’unità dalla banchina. In particolare, la manovra dei cavi d’ormeggio vede impegnato un elevato numero di persone per “trafficare” i cavi, cioè per compiere tutte le manovre necessarie a passare dall’assetto di navigazione, quando i cavi d’ormeggio sono arrotolati sugli appositi rulli, all’assetto di porto, quando gli stessi cavi sono opportunamente disposti e messi in tensione per assicurare che, anche con mare e vento, la nave abbia dei movimenti molto ridotti rispetto alla banchina alla quale è ormeggiata. Sulle navi mercantili, per una serie di motivi (principalmente il numero di persone d’equipaggio molto inferiore) le manovre coinvolgono un numero ridotto di persone, e si fa più affidamento sull’automazione di alcune funzioni; ad esempio i sistemi di mantenimento automatico dell’adeguata tensione dei cavi, che sono presenti su argani e verricelli delle navi mercantili fin dagli anni ’80 del novecento. Oggi esistono sistemi che consentono di fare a meno dei cavi d’ormeggio; il più diffuso è il sistema automatizzato (Automated Mooring System) MoorMaster™ prodotto dalla Cavotec, una multinazionale dell’ingegneria che produce tecnologie nel campo dei sistemi di trasmissione, distribuzione e controllo dell’energia, in particolare per quanto riguarda il collegamento tra elementi fissi e mobili. marzo-aprile 2014 Il sistema di ormeggio automatico MoorMaster™ installato nel porto di Saelvig, in Danimarca tensione (tensione compresa tra 1.000 e 35.000 V). Questo sistema comprende una postazione a terra e una a bordo: nelle navi porta contenitori la stazione di bordo comprende dei connettori elettrici idonei per tensioni fino a 12.000 V, cavi flessibili, sistemi di collegamento a spazzole, un tamburo del cavo, un pannello elettronico per il controllo e una guida cavo retrattile. Nelle navi da crociera invece i rulli con i cavi sono installati a terra, su postazioni mobili. Non sono ancora molti i porti che si sono dotati di sistemi idonei a fornire alimentazione da terra in media tensione alle navi mercantili, ma il sistema si va diffondendo. Nel settore navale i clienti di Cavotec comprendono porti, cantieri, industrie e armatori. Anche la Un’altra immagine del sistema MoorMaster™ sempre installato nel medesimo porto danese marzo-aprile 2014 19 Il sistema di ormeggio automatico MoorMaster™ installato nel porto di Salalah, in Oman, per l’ormeggio di navi porta contenitori Marina Militare italiana ha adottato prodotti Cavotec per il sistema di alimentazione elettrica da terra alla tensione di 6.000 V della portaerei Cavour. Presso le basi navali di Taranto e della Spezia sono state realizzate due postazioni per alimentare da terra la nostra portaerei; ogni postazione comprende un impianto di trasformazione/conversione dell’energia elettrica, alimentato alla tensione della rete in media tensione della base navale (nel caso della Spezia 8.000 V), attestato in banchina all’interno di un’idonea casamatta, e una particolare gru telescopica avente la funzione di portare i cavi elettrici in media tensione a bordo della nave, fornita dalla Cavotec di Nova Milanese, asservita a un impianto d’automazione per evitare la movimentazione manuale dei cavi. 20 marzo-aprile 2014 Nel settore aeroportuale vengono forniti anche sistemi integrati nel settore dei GSE (Ground Support Equipment) per il rifornimento degli aerei di combustibile, acqua, alimentazione elettrica, tunnel mobili d’imbarco, cavi elettrici, carrelli movimentatori e barre di rimorchio, unità per il pre-condizionamento dell’aria di bordo e componenti elettrici vari, come connettori, generatori, convertitori, rulli per cavi. Tra i clienti in questo settore aeroporti (Anchorage, Bahrain, Dubai, Francoforte, Londra Gatwick, Londra Heathrow, Monaco, Delhi, Oslo e Shanghai), abbiamo anche compagnie aeree (Lufthansa) e industrie aeronautiche (Boeing Corporation). Nel settore dell’industria mineraria e dei tunnel Cavotec fornisce sistemi integrati di automazione e di trasmissione dell’energia per siti sotterranei e di superficie. L’ultimo settore di attività, quello dell’industria manifatturiera, fornisce diverse tipologie di componenti, impiegati su sistemi diversi come turbine eoliche e treni ad alta velocità. La filiale italiana del gruppo, Cavotec Specimas, attiva fin dagli anni ’60 del XX secolo, produce il 30% delle bobine motorizzate impiegate per la movimentazione dei cavi da terra. La filiale neozelandese del gruppo è la Cavotec MoorMaster ed è stata fondata nel 1999 a Christchurch. Come dice il nome, è la filiale dove opera un team tecnico, composto da ingegneri navali, meccanici ed elettrici, responsabile della progettazione produzione del sistema di ormeggio automatico MoorMaster™. Questo sistema è basato sulla tecnologia del vuoto, e più precisamente impiega pannelli con sistemi di ventose al cui interno si forma il vuoto creando quindi un effetto di adesione verso le murate della nave, bloccando e rilasciandone lo scafo in pochi secondi. I pannelli sono studiati per aderire anche in caso di deformazioni della superficie delle murate, sono telecomandati, si possono muovere su tre assi per effetto di bracci con comandi idraulici, e possono essere incassati nel molo o montati sullo stesso. Le forze d’adesione che ogni pannello può generare variano dalle 20 alle 80 tonnellate. È anche possibile collocare a bordo i pannelli sotto vuoto, limitando così i lavori necessari nelle infrastrutture portuali, dove basta installare pannelli metallici abbastanza robusti per potercisi attaccare. Dall’introduzione sul mercato del sistema nel 1998, in Nuova Zelanda, diverse versioni di questo sistema sono state adottate in porti situati in vari Paesi come l’Australia, il Canada, la Danimarca, l’Olanda, l’Oman e la Norvegia, e sono state eseguite decine di migliaia di manovre d’ormeggio di unità mercantili diverse come le navi portacontenitori, le ro-ro, i traghetti, le navi cisterne e per trasposto di carico secco. Il sistema MoorMaster™ è anche impiegato per il passaggio di chiuse, in particolare sul fiume San Lorenzo, nella via d’acqua impiegata per il transito tra il mare e i grandi laghi nordamericani. Il sistema di Cavotec presenta vantaggi rispetto alla metodologia d’ormeggio tradizionale in vari settori, tra cui la sicurezza, l’impiego delle infrastrutture portuali, l’efficacia e il rispetto dell’ambiente. Nei sistemi tradizionali i cavi d’ormeggio quando vengono tesi immagazzinano energia elastica, che possono, in caso di rottura, restituire rapidamente con un “effetto frusta” estremamente pericoloso per il personale impegnato; con MoorMaster™ non solo non s’immagazzina energia elastica, ma non è necessaria la presenza di personale nelle zone interessate dalle manovre d’ormeggio, con conseguente eliminazione di rischi d’incidenti; inoltre si ha un monitoraggio costante dell’ormeggio e delle forze in gioco sia durante la manovra che durante la permanenza della nave in banchina. L’eliminazione dei cavi d’ormeggio comporta anche vantaggi nell’impiego delle infrastrutture portuali; ad esempio la prora e la poppa possono esse- Il sistema di ormeggio automatico Moorex di McGregor si basa invece su verricelli automatici che mettono in tensione appositi cavi metallici marzo-aprile 2014 21 Esempio di comparazione tra le forze spingenti esercitate sullo scafo da una coppia di rimorchiatori tradizionale e quelle tiranti presenti a terra nel sistema MacGregor MOOREX A sinistra: ormeggio tradizionale - a destra: ormeggio a terra MacGregor MOOREX Il sistema di ormeggio automatico Moorex di McGregor agisce sulla nave ormeggiata come una coppia di rimorchiatori che spinge la nave costantemente verso la banchina. Con Moorex inoltre gli angoli dei cavi, sia in orizzontale che in verticale, sono sempre ottimali re sistemate all’estremità della banchina. Inoltre la minore durata delle manovre comporta la possibilità di spegnere prima le macchine e di liberare prima i rimorchiatori e i piloti. Con MoorMaster™ la connessione tra nave e banchina è più rigida rispetto all’ormeggio tradizionale; questo comporta vantaggi per i minori movimenti causati dal moto ondoso; secondo la Ditta costruttrice il sistema è talmente sicuro da non richiedere alcun provvedimento in caso di maltempo; occorre però sottolineare che questo si traduce in maggiori sollecitazioni sia sulle strutture di bordo che sulle opere civili delle banchine. Questo, però, non è l’unico sistema di ormeggio automatico oggi sul mercato, anche se il più diffu- 22 marzo-aprile 2014 so. Altri sistemi sono offerti dalle società McGregor e TTS. McGregor è il più famoso produttore mondiale di apparecchiature di coperta per navi mercantili, e propone il sistema di ormeggio automatico MOOREX, basato su sistemi di tensionamento automatico di cavi; la posizione dei punti di forza sia a terra che a bordo è ottimizzata; il meccanismo di autotensionamento, installabile sia a terra che a bordo, assicura la costanza della posizione della nave anche con condizioni meteo avverse. MOOREX è installato in porti di Canada, Finlandia e Svezia, oltre che a bordo di navi di compagnie finlandesi e norvegesi. TTS, compagnia norvegese attiva nelle attrezzature Oltre ai sistemi completamente automatici, TTS propone anche sistemi semi-automatici, come questo a barre metalliche di coperta per unità navali mercantili, offre diversi sistemi, automatici o semi-automatici, basati sia sulla tecnica del vuoto, sia sul collegamento con cavi metallici o con travi rigide che terminano con un occhiello che si collega a un’apposita bitta installata a bordo. Anche una giovane società italiana, ZAD Marine nata nel 2011 a Casalecchio di Reno (presso Bologna), offre un sistema di ormeggio automatico basato sulla tecnologia del vuoto, chiamato Octope. Si tratta di un sistema di piccole dimensioni, pensato non per l’ormeggio delle navi alle banchine, ma per l’ormeggio di piccole imbarcazioni, sia alle banchine sia alle na- Il sistema Octope proposto dalla società italiana ZAD Marine di Casalecchio di Reno per l’ormeggio di piccole imbarcazioni vi; pensiamo ad esempio al tender di un’unità da diporto o da crociera, o a un’imbarcazione di piloti, o anche alle imbarcazioni ausiliarie spesso impiegate sia dai guardacoste che dalle navi militari per svariati compiti. In conclusione, considerando i vantaggi che offrono i sistemi d’ormeggio automatico, nel futuro prossimo possiamo aspettarci una loro crescente diffusione nei porti di tutto il mondo. n marzo-aprile 2014 23