Maggio 2014 222 Maggio 2014 www.automazioneindustriale.com n. 222 anno 25 Automazione Automazione Industriale New Business Media Srl - Via Eritrea, 21 - 20157 Milano - Rivista mensile una copia € 5,00 SPECIALE Mes Industriale COMPONENTI, SISTEMI E SOFTWARE PER L’AUTOMAZIONE Speciale Mes Automazione applicata Farmaceutico e cosmesi In copertina Telemetri Laser HLG1 Precisione, velocità flessibilità, integrabilità con i plc FP7 Il campione è a specifica. Soluzioni integrate Mitsubishi Electric per il LifeScience. Tutto è semplicemente come deve essere. Robot Scara RH-F e Antropomorfi RV-F iQ Platform Integrazione totale tra controllo di processo, Motion Manipolazione precisa, veloce ed anche in camera bianca, eliminando angoli morti Control, robot e sistemi MES MAPS Servo MR-J4 Tecnologia, precisione, velocità ed efficienza energetica sono la nostra missione. • • • • • HMI GOT 1000 Riduzione dei costi Controllo di posizione Visualizzazione e controllo, di ingegnerizzazione, e di coppia mai così preciso tracciabilità dei dati e delle visualizzazione e reportistica con funzioni Safety integrate operazioni, manutenzione Soluzioni integrate per il processo e la movimentazione, riducendo al massimo il TCO Manipolazione in linea, pallettizzazione e handling su un’unica piattaforma integrata Flessibilità ed affidabilità delle nostre soluzioni con riduzione dei costi di manutenzione Servizio tecnico di alto livello per consulenza, analisi, assistenza pre e post vendita Qualità e garanzia: 100% Mitsubishi Electric Forti di un’esperienza di oltre 90 anni, è anche nostro dovere garantire soluzioni per un utilizzo intelligente dell’energia. In questo modo salvaguardiamo il vostro budget e, nel contempo, le indispensabili e preziose risorse energetiche del nostro pianeta. Mitsubishi Electric Europe B.V. - Filiale per l’Italia - it3a.mitsubishielectric.com Riprogramma il mondo. Fare ingegneria in un mondo complesso porta ogni giorno nuove sfide. Cambia approccio per affrontarle al meglio. Riprogramma il tuo mondo ingegneristico con la piattaforma integrata hardware e software di National Instruments. Supera la complessità dei sistemi di misura e controllo. >> A te l’idea, a noi gli strumenti. Visita italy.ni.com 02.413091 ©2013 National Instruments. Tutti i diritti riservati. National Instruments, NI e ni.com sono marchi commerciali di National Instruments. Altri prodotti e nomi aziendali citati sono marchi commerciali delle rispettive aziende. 14487 … e un portfolio soluzioni unico! anni di clienti soddisfatti in tutto il mondo Soluzioni testate, praticamente, per ogni industria e applicazione Know-How da migliaia di progetti realizzati in tutto il mondo Processo di innovazione permanente Catene portacavi in acciaio, in poliammide, in polipropilene e in alluminio per ogni applicazione Dai prodotti standard sino ai sistemi altamente personalizzati pronti per l‘installazione KABELSCHLEPP ITALIA SRL 21052 BUSTO ARSIZIO (VA) · Tel: +39 0331 35 09 62 www.kabelschlepp.it Editoriale Un Paese di innovatori moderati L’innovazione è il leitmotiv dei principali eventi della stagione primaverile 2014, da Mec Spe ad Affidabilità & Tecnologie, da Tpa Italia a M2M Forum e Sps. Siamo sicuri di essere davvero un Paese che innova? Secondo il Rapporto 2014 della Commissione Europea (‘Quadro di valutazione 2014 dell’Unione dell’Innovazione’) pubblicato lo scorso marzo, lo siamo, ma in modo piuttosto moderato. Il Rapporto, che fa il punto sulla resa innovativa degli Stati membri dell’UE e mette a confronto i risultati ottenuti nel campo della ricerca e dell’innovazione nel periodo 2006-2013, mostra che possiamo ancora molto migliorare, nonostante negli ultimi otto anni i Paesi dell’Unione siano diventati complessivamente più innovativi, con un tasso di crescita medio annuo pari a +1,7%. In base al rendimento valutato secondo 25 indicatori, gli Stati sono classificati come ‘Leader dell’innovazione’, ‘Paesi che tengono il passo’, ‘Innovatori moderati’ e ‘Paesi in ritardo’. Tra i leader svettano Danimarca, Finlandia, Germania e Svezia, tra le nazioni al passo ci sono Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Francia, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Slovenia e Regno Unito. L’Italia è la capofila del terzo gruppo di innovatori moderati, con un grado di innovazione che, anche se inferiore a quello dei Paesi più avanzati, raggiunge l’80% della media europea. Il Paese risulta forte nella partecipazione alle pubblicazioni scientifiche internazionali - un dato in forte crescita secondo il Rapporto - e nella produzione di disegni e modelli comunitari. Le maggiori debolezze, invece, risiedono ancora nella capacità delle pmi di ‘fare rete’ e nel numero di dottorandi in mobilità extra-UE. In calo risultano gli investimenti in capitale di rischio, le spese per l’innovazione diverse da quelle in Ricerca e Sviluppo e l’occupazione in attività basate sulla conoscenza. Se investire nella conoscenza e, quindi, nell’innovazione significa porre le basi per la crescita di un Paese, è essenziale trovare forza e volontà per farlo soprattutto ora, in questa fase congiunturale fortemente instabile. A patto che si investa in un’innovazione ‘aperta’ e ‘sostenitrice di contaminazione’ - di pensieri, risorse ed esperienze - mescolando team e tecnologie diverse, attraendo iniziative in campi, settori e materie tra i più svariati. Valeria Villani Maggio 2014 - Automazione Industriale ■ 005 Sommario Maggio 2014 222 Maggio 2014 www.automazioneindustriale.com 026 Automazione Industriale Telecontrollo Speciale Acqua sprecata, serve più automazione Mes di Adolfo Violante COMPONENTI, SISTEMI E SOFTWARE PER L’AUTOMAZIONE vuol dire competitività 052 Mes di Massimiliano Cassinelli Eventi 028 di Carolina Mirò Prodotti Tutte le tecnologie per l’IoT 030 054 a cura di Franco Gori Rassegna A Monaco focus su robotica di servizio e Industria 4.0 Applicazioni di Alice Alinari Industria metalmeccanica New Business Media Srl - Via Eritrea, 21 - 20157 Milano - Rivista mensile una copia € 5,00 AI Award 2014 Speciale Mes Automazione applicata Farmaceutico e cosmesi Award 2014, al via la nuova 032 AI edizione di Carolina Mirò di Giorgia Andrei In copertina Telemetri Laser HLG1 Precisione, velocità flessibilità, integrabilità con i plc FP7 I telemetri laser HLG1 di Panasonic e il valore della loro integrazione nell’automazione di macchina 060 Una pianificazione globale della produzione I cavalieri dell’automazione cavaliere 034 Un per il confezionamento farmaci Tecnicamente Progettazione sistemi 062 di Carolina Mirò Programmare come si pensa? di Valeria De Domenico Anteprima Sps Italia 2014 Editoriale 005 Un Paese di innovatori moderati 036 Prodotti 064 a cura di Roberta Tosi Rassegna di Valeria Villani 095 Prima fila compatto di misura 010 Ilallaser servizio dell’automazione Hot topic di Laura Rubini Attualità Aziende e soluzioni 014 Strumentazione, i primi 40 anni di Valcom di Valeria Villani IoT - M2M - Big Data e software ai tempi 036 Hardware dell’IoT di Virna Bottarelli di cambiamento 038 Tempo per il manifatturiero di Tom Comstock Hmi 016 di Adolfo Violante Così cambia l’Hmi 042 a cura di Alice Alinari Efficienza energetica 018 Efficienza energetica, a che punto siamo 044 di Massimiliano Cassinelli Mercato care la qualità rende 024 Certifi più produttivi? ■ IoT, una grande opportunità per l’industria di Laura Rubini di sensori, come renderle 046 Reti più sicure di Adolfo Violante 006 Big Data analogici crescono, come gestirli? Automazione Industriale - Maggio 2014 di Kris Pister e Jonathan Simon Automazione applicata Farmaceutico e cosmesi gestione farmaci 095 InadEmilia alta automazione di Valeria De Domenico rapidi come un battito 097 Processi di ciglia di Carolina Mirò un business vincente, 099 Per il trucco è nel software di Giorgia Andrei Garantiamo la consegna in 24 ore. SÌ E’ FACILE TROVARE QUELLO CERCO? Sono NO Non rischio. SEMPRE PUNTUALI NELLE CONSEGNE? NO SÌ SÌ HANNO UN EFFICIENTE Aaargh! Garantiamo la disponibilità immediata per oltre 500.000 prodotti da più di 2.500 brand di cui ti Ƃdi. Il nostro sito web rende la ricerca dei prodotti facile e veloce. NO SERVIZIO CLIENTI? Hanno una VASTA GAMMA di prodotti dai maggiori NO BRAND LEADER? Oh no ... così non va. NO AFFIDAMENTO SÌ MI OFFRONO Non proseguire. Su chi posso fare Ti basta una chiamata per ricevere una risposta veloce, puntuale e professionale. VALORE AGGIUNTO? 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I manoscritti e le illustrazioni inviati alla redazione non saranno restituiti, anche se non pubblicati e la Casa Editrice non si assume responsabilità per il caso che si tratti di esemplari unici. La Casa Editrice non si assume responsabilità per i casi di eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati o di errori in cui fosse incorsa nella loro riproduzione sulla rivista. Ai sensi del D.Lgs 196/03 garantiamo che i dati forniti saranno da noi custoditi e trattati con assoluta riservatezza e utilizzati esclusivamente ai fini commerciali e promozionali della nostra attività. I Suoi dati potranno essere altresì comunicati a soggetti terzi per i quali la conoscenza dei Suoi dati risulti necessaria o comunque funzionale allo svolgimento dell’attività della nostra Società. Il titolare del trattamento è: New Business Media Srl, Via Eritrea 21, 20157 Milano. 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SERVIZIO CLIENTI PERIODICI: TEL. +39 02 3909.0440 - [email protected] Attivo tutti i giorni, per informazioni sullo stato del proprio abbonamento e per supporto ai nuovi ordini. 24 Ore Software ______________058 A.v.e.n. _____________________096 Abb _______________________064 Accredia ____________________024 Acqua Campania ______________027 Advantech __________________036 Alumotion ___________________064 Ancorotti Cosmetics ___________098 Anie Energia _________________022 Art Cosmetics ________________100 Ase ________________________064 Axel _______________________065 B&R _______________________065 Bahr Modultechnik _____________065 Balluff _____________________066 Beckhoff ____________________066 Bosch Rexroth ________________066 Ceam Cavi Speciali ____________067 Cittadinanzattiva ______________027 Cmz _______________________067 Cognex _____________________067 Consorzio Intellimech ___________068 Consorzio Pni_________________068 Copa-Data ___________________068 CT Meca ____________________069 Dab Group __________________061 Dassault Systèmes ____________040 Datalogic ___________________069 Detas ______________________069 Dkc _______________________070 Efa Automazione ______________070 Elcam ______________________070 Elettrocablaggi________________071 Elettromeccanica Cattaneo _______071 Endress+Hauser ______________071 Enea ______________________022 Eplan Software & Service ________072 Eta ________________________072 Ever Elettronica _______________072 Festo_______________________073 Gefran _____________________073 Gimatic _____________________074 Grein ______________________074 Hamamatsu _________________074 I.r.e. _______________________076 ifm electronic ________________075 igus _______________________075 Image S ____________________075 Infor _______________________061 Ipc ________________________076 Isac________________________076 Kabelschlepp ________________077 Keba _______________________077 Keyence ____________________077 Kübler ______________________078 Lika _______________________078 Linear Technology-Dust Networks _051 Linearmech __________________078 Inserzionisti Abb ________________________037 Beckhoff Automation _________IV cop. Cognex _____________________039 Contrinex__________________ III cop. Eplan Software & Service ________059 Festo_______________________009 Kabelschlepp _________________004 Keba _______________________057 Keller ______________________063 Maxon Motor Italia _____________049 LTi Italia_____________________079 Luchsinger __________________079 M.D. Micro Detectors ___________080 M2M Forum _________________028 Marchesini Group _____________035 Marechal ____________________079 maxon motor ________________080 Messe München ______________030 Microsoft ___________________098 Misa _______________________080 Mitsubishi Electric _________ 054, 081 Moog ______________________081 Murrelektronik ________________081 National Instruments ___ 043, 062, 082 Net Italia ____________________082 Num _______________________082 Omron______________________083 Oracle _____________________054 Overlog ____________________100 Pamoco _____________________083 Panasonic Electric Works ____ 012, 083 Parker Hannifin _______________084 Phoenix Contact ______________084 Phoenix Mecano ______________084 Pilz ________________________085 Precision Fluid ________________085 Prisma _____________________085 Progea _____________________055 R.e.c. ______________________086 Reo ________________________086 Rittal _______________________086 Rockwell Automation _______ 055, 087 Rolec ______________________087 RS Components _______________088 Sap _______________________056 Schneider Electric _____________057 Selet Sensor _________________088 Seneca _____________________088 Sensormatic _________________089 ServiTecno __________________057 Sew-Eurodrive ________________089 Sick _______________________089 Siei Peterlongo _______________090 Siemens ________________ 056, 090 Sigma Motion ________________090 Solair __________________ 045, 091 Solinart ____________________058 Steute ______________________091 Tecnest ________________ 058, 100 Tecnometal __________________091 Telestar _____________________092 Tex Computer ________________092 Tritecnica ___________________092 Valcom _____________________015 Vascat _____________________093 Vipa _______________________093 Visionlink____________________093 Wieland Electric _______________094 Wittenstein __________________094 Wohner _____________________094 Wonderware _________________017 Zucchetti ___________________059 Mitsubishi Electric _____ II cop., Inserto Moog ______________________013 National Instruments ___________003 Panasonic Electric Works ______ I Cop. Parker ______________________025 Phoenix Contact _______________023 Rittal ___________________ 016, 017 RS Components _______________007 Sick _______________________029 Siei Peterlongo _______________041 Sps/Ipc/Drives 2014____________033 Stelvio Kontek ________________031 Tecnometal __________________051 Noi siamo l’impulso dell’automazione. Noi siamo il vostro partner verso il successo. Noi modelliamo il futuro con voi. 6LFXUe]]D_6ePSOLFLtò_(fąFLeQ]D_&oPSeteQ]D Un’azienda, per avere successo, ha bisogno di consolidare costantemente la competitività in ogni settore in cui opera. Lavoriamo insieme per raggiungere un grande obiettivo l’incremento della produttività. 6icurezza, eIącienza, semplicità e competenza sono le qualità distintive dei nostri prodotti e servizi per l’automazione di processo e di fabbrica: a vostra disposizione ogni giorno in qualsiasi parte del mondo. www.festo.Lt Prima fila In copertina Il laser compatto di misura al servizio dell’automazione I telemetri laser serie HLG1 di Panasonic e il valore della loro integrazione nell’automazione di macchina: quando misure ottiche ad alte prestazioni vanno d’accordo con le esigenze di competitività economica della macchina o dell’impianto ‘A utomazione industriale’ in Italia significa concepire e realizzare soluzioni ad alto valore aggiunto, in particolare per chi ha necessità di proporsi a mercati esteri e in Paesi emergenti, confrontandosi con la migliore concorrenza. Nel mondo automotive, nella lavorazione utensile, nell’assemblaggio, per citare solo alcuni settori, gli Oem italiani mantengono la loro posizione di leadership, grazie alla ricerca e all’integrazione di soluzioni avanzate e a forte valore aggiunto, che solo specialisti di settore possono fornire. 010 Automazione Industriale - Maggio 2014 di Laura Rubini Panasonic si è sempre contraddistinta in tal senso, attraverso soluzioni riconosciute dal mercato come innovative e avanzate, anche quando possono essere considerate di nicchia, come la telemetria. È Davide Prando, Product Manager Sensori di Panasonic Electric Works Italia, a illustrarci come questa tecnologia sia integrabile in soluzioni di automazione complete, dal bordo al cuore della macchina. Quali sono i principali requisiti che consentono di raggiungere elevate prestazioni nell’automazione? Partendo dal bordo macchina, alte prestazioni significa precisione di posizionamento e velocità di rilevazione. Laser con uscita digitale e/o di misura sono per questo i sensori industriali più precisi e rapidi. Anche la stabilità dei segnali è fondamentale per determinare le performance di macchina. Infatti, per la nostra serie di telemetri HLG1, recentemente arricchita di nuovi modelli, sono disponibili uscite digitali, analogiche, ma anche su bus seriale. Quest’ultima permette di migliorare le prestazioni di sistema preservando la ripetibilità delle misure, poiché è molto meno influenzata da interferenze In copertina Prima fila elettromagnetiche. Tornando ai requisiti di velocità, HLG1 acquisisce con una frequenza di 5 kHz. Ciò significa che la logica a valle deve stare ‘al passo’ di questo flusso dati. Anche per questo motivo, il nuovo plc FP7 dispone di unità analogiche speciali ad alta precisione e velocità, integrandosi perfettamente con il telemetro HLG1. Passando dalla logica di sistema al controllo motion, tutta la catena deve mantenere i ritmi imposti dall’applicazione: Panasonic soddisfa questi requisiti, attraverso un ampio range di soluzioni, dal controllo semplice (plc FP0R in abbinata ai servo-motori Minas Liqi), al motion avanzato (cpu FP-Sigma o FP7 e servo Minas A5N su bus Rtex, oppure Minas A5B su bus EtherCat). Non è limitativo parlare di telemetria come soluzione generale in automazione? Ci sono settori in cui storicamente è impiegata la sensoristica di misura, come l’automotive, e l’esperienza maturata da Panasonic in questo settore ha permesso, con l’evolvere delle esperienze degli Oem, una migrazione delle tecnologie di bordo macchina più avanzate verso altri settori nei quali fino a qualche anno fa non era possibile o non era ritenuto necessario. Molta della nostra esperienza sfrutta le peculiarità di assenza di contatto, precisione e velocità tipiche della tecnologia laser a triangolazione, e ci ha consentito di migliorare i processi produttivi, quindi la qualità dei prodotti realizzati. Inoltre, attraverso il controllo continuo e in parallelo alla produzione, le soluzioni di telemetria ci hanno permesso di aumentare l’efficienza produttiva. L’ampliamento della gamma dei telemetri serie HLG1 con il modello Davide Prando, Product Manager Sensori di Panasonic Electric Works Italia long-range ha permesso di misurare fino a 40 cm con una precisione dei 2 centesimi di millimetro, realizzando un feedback di posizionamento di parti meccaniche o pneumatiche, difficilmente raggiungibili attraverso strumenti a contatto. In aggiunta alla tecnologia ‘Diffuse Reflective’, impiegata per i materiali opachi, è ora presente quella ‘Specular Reflective’, che permette di interrogare superfici altamente riflettenti e trasparenti. È quindi possibile interrogare differenti materiali (metallo, plastica, vetro, gomma, resine ecc.) e grazie alla triangolazione ottica, ciò avviene con la massima insensibilità al cambio colore di target e sfondi: condizione di lavoro fondamentale per gli impieghi in ambito industriale dove non è possibile caratterizzare a priori forma, colore e materiale dei prodotti. l’impiego della misura laser non a contatto permette la retroazione del controllo di lavorazione attraverso braccio antropomorfo, così come il controllo di rettifica utensile dopo un ciclo di lavorazione. Anche i settori della plastica e della gomma impiegano soluzioni laser: le tolleranze dimensionali dei prodotti finiti sono sempre più restrittive e pertanto è necessario automatizzare la ricostruzione del profilo, attraverso misure non a contatto. Un altro settore che recentemente ha mostrato interesse per la telemetria è quello del legno: misura di rugosità di tavole lavorate e nobilitate, come anche il controllo di allineamento e planarità di materiale legnoso estruso, sono alcuni esempi applicativi. Come è possibile integrare il bordo macchina con il plc? Quali sono le vostre innovazioni più importanti in merito? Il plc è il ‘cervello’ dei sistemi di automazione industriale. Oggi esso non si limita a elaborare le informazioni del campo, ma deve essere in grado di condividerle in rete e di integrarsi con le diverse apparecchiature mediante fieldbus standard, oltre a seguire le Il nuovo plc FP7 (in foto) è dotato di unità analogiche speciali ad alta Quali settori mostrano esempi precisione e di impiego di telemetri a velocità. Ideale triangolazione? integrazione Panasonic vanta una forte esperienza in campo, a iniziare dalle applicazioni automotive per il controllo dimensionale, ad esempio di bielle, dischi freno oppure di pneumatici. Passando alle macchine utensili, nelle soluzioni di misura con i telemetri HLG1 Maggio 2014 - Automazione Industriale 011 Prima fila In copertina La telemetria di Panasonic a Sps/Ipc/Drives 2014 “Panasonic è apprezzata sul mercato per la sua proposta di soluzioni di Factory Automation avanzate, accompagnate dalla capacità di integrare diversi prodotti, per raggiungere il miglior risultato”, dice Davide Prando. “La stessa telemetria, tecnologia normalmente considerata per pochi, è stata fortemente valorizzata da Panasonic attraverso un’ampia gamma di applicazioni, nei settori più differenti, non di meno con prodotti che hanno permesso di mantenere un costo complessivo delle macchine contenuto: questi temi sono il filo conduttore per Panasonic alla prossima edizione di Sps/Ipc/Drives 2014, alla quale partecipiamo sin dal primo anno come espositori e come membri del panel di organizzazione”. modo da qualsiasi stazione remota Modbus Tcp Client (plc, Scada) è possibile analizzare le misure lette dai telemetri, di eseguirne il datalogging su SD card, di inviare i file per e-mail o via Ftp Client e infine di visualizzare i dati su pagine Html. Anche il fine-linea ha un peso nell’integrazione della factory automation? evoluzioni di controllo più esasperate nell’ambito motion control. In quest’ottica la nostra nuova piattaforma FP7, un sistema modulare ma dalle dimensioni compatte, con tempi di reazione dell’ordine dei nanosecondi, è stato concepito per rispondere a queste esigenze tecnologiche. Grazie all’interfaccia Ethernet RJ45, il plc offre notevole apertura verso il mondo esterno attraverso protocolli nativi quali Mewtocol, Modbus Tcp, Ethernet/ IP. L’FP7 si adotterà non solo dei tradizionali fieldbus standard, ma anche dell’interfaccia EtherCat, per integrarsi non solo con gli azionamenti della nuova serie Minas A5, ma anche con i sensori in fibra ottica, laser e di pressione Panasonic mediante l’unità SC-GU. Altro elemento fondamentale è il software di programmazione FPWin Pro 7, conforme allo standard Iec 61131 e unico per tutti i plc Panasonic, il quale rende possibile la migrazione e il riutilizzo dei progetti realizzati con la release precedente (Pro 6), salvaguardando il time-to market. È possibile monitorare le misure rilevate e parametrizzare il telemetro HLG1 sia in locale, mediante touch Serie GT, sia da remoto con il modulo FP Web Server Cosa succede quando dispositivi dalle alte prestazioni non sono ben integrati? Ogni collegamento tra dispositivo e dispositivo necessita uno o più workaround. Pertanto, anche nel 012 Automazione Industriale - Maggio 2014 caso di impiego di componenti che singolarmente garantiscono elevate prestazioni, il sistema risulterà lento e macchinoso, perché non flessibile e quindi poco efficiente. Tutti i dispositivi devono essere in comunicazione, e questo è possibile solo se i componenti tra loro sono integrabili. La disponibilità della porta RS422/RS485 a bordo del telemetro HLG1 consente l’integrazione sia con i pannelli Serie GT sia con applicativi sviluppati su pc mediante il software FP Connect (controllo ActiveX) per il monitoraggio dei dati oltre che per la parametrizzazione del telemetro. Inoltre, HLG1 può essere interfacciato anche all’FP Web Server mediante il modulo FP Web Expansion: in questo Maggiore è il numero di elementi e sottosistemi che si riescono a integrare, migliore sarà il risultato. Per questo motivo, Panasonic ha sviluppato una gamma completa di laser marker idonei a marcare metalli e plastiche. Grazie a specifiche sorgenti in fibra ottica e CO2 a elevata durata e dai costi di gestione assai ridotti, questi laser rappresentano la soluzione ideale per tutti gli Oem. Per un sistema completo ed efficiente è necessario sapere come integrare i prodotti giusti. Quanto vale la formazione? Siamo convinti che l’intervento umano, almeno in fase progettuale, sia il discrimine tra una soluzione ‘di serie’ e una a ‘valore aggiunto’. Panasonic mette a disposizione dei clienti e del mercato tutta l’esperienza di cui dispone attraverso un servizio costante, per integrare tutti i dispositivi di automazione dal bordo macchina al controllo e alla movimentazione, per giungere al fine-linea. La formazione è al centro delle nostre attività e la costante proposta di attività quali workshop, roadshow e seminari di approfondimento, così come la presenza a fiere ed eventi di automazione, contraddistinguono Panasonic come specialista attento e affidabile. Centro assistenza non autorizzato Centro assistenza Moog Ugelli otturati Accumulo di detriti 6XSHUßFLHOLVFLDH SXOLWDGRSRODVVLVWHQ]D RULJLQDOH0RRJ Motore lineare servovalvola ©2013 Moog. Tutti i diritti riservati DIFFERENZA CHIARA, BENEFICIO EVIDENTE. CON IL SERVIZIO ASSISTENZA MOOG. MOOG GLOBAL SUPPORT®. VITA LUNGA AI VOSTRI SISTEMI. 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Focus su navale, petrolchimico e nuove soluzioni ottiche di Valeria Villani che ha favorito la nascita dell’azienda nel 1974. “A quel tempo, nel campo della pneumatica esistevano grosse aziende principalmente straniere, e certi prodotti erano essenzialmente importati dall’estero”, dice Enio Valletti. “L’intuizione è nata dall’idea che si potesse provare a sviluppare anche qui in Italia una produzione pneumatica legata a realtà imprenditoriali più modeste sia come dimensioni sia come mezzi. E da lì siamo partiti”. Ripercorrendo questi 40 anni, quali Enio Valletti, tappe fondamentali hanno segnato fondatore e la storia e hanno determinato il attuale General successo della vostra attività? Manager di Dall’aprile del 1974, quando furono venduti i primi ripetitori pneumatici 1:1, ad oggi, Valcom ha fornito oltre 100mila sensori solo all’industria della carta. Già nel 1978 Valcom produceva il primo trasmettitore elettronico flangiato utilizzando i sensori Lvdt con un aggiustamento di zero e campo meccanico. La produzione di trasmettitori di livello e pressione con sensori piezoresistivi è cominciata nel 1982 e si è sviluppata utilizzando componenti provenienti da differenti costruttori di tutto il mondo per combinare nel modo migliore i nostri prodotti con le caratteristiche richieste dal mercato. Passando per l’introduzione dell’elettronica nei primi anni Ottanta (con comunicazione bipolare 4-20 mA, segnale analogico), si è arrivati all’avvento dell’elettronica Valcom N el 2014 Valcom festeggia i suoi primi 40 anni di attività. Abbiamo chiesto Enio Valletti, fondatore e attuale General Manager della società, di ripercorrere alcune tappe fondamentali del percorso aziendale, ripensando prima di tutto a qual è stata l’intuizione di business 014 Automazione Industriale - Maggio 2014 ‘smart’ con microprocessore e protocollo di comunicazione Hart nei primi anni Novanta. Grazie all’attenzione rivolta al continuo cambiamento del panorama delle tecnologie mondiali, Valcom è in grado di proporre strumenti con microprocessore programmabili e con trasmissione di segnale digitale, presentando, accanto alle applicazioni più classiche, moderne tecnologie di funzionamento come la tecnologia sonar e quella a ultrasuoni. Le soluzioni sviluppate da Valcom nel corso di decenni, utilizzando la propria tecnologia, rende impossibile la stesura di un elenco sommario di tutte le applicazioni che trovano impiego nei settori chimico, petrolchimico, farmaceutico, distribuzione del gas, acciaierie, vetrerie, cartario e così via. Qual è stato invece il momento più difficile da affrontare? E com’è stato superato? Non parlerei di un momento preciso, ma degli ultimi anni a questa parte, più esattamente a partire dal 2008 in poi, quando la crisi economico-finanziaria ha investito numerosi settori dell’industria. Anche noi, come tanti, ne abbiamo risentito e siamo tuttora impegnati nell’affrontare con grande responsabilità e serietà questo delicato momento storico. Ci siamo dedicati con ancora maggiore impegno a individuare nuovi mercati, a proporre soluzioni innovative a costi contenuti, a diversificare la proposta in modo da raggiungere più Aziende e soluzioni Attualità obiettivi, ad ascoltare e soddisfare il più possibile le esigenze dei clienti. E abbiamo ottenuto dei buoni risultati. In fondo a volte i momenti di crisi possono costituire opportunità di crescita. Resta da rilevare che una burocrazia e una tassazione pesanti come quelle applicate oggi costituiscono una zavorra per il mantenimento di un’efficiente produzione competitiva. Quanto è importante per voi Pannello l’attività di R&S e quanto investite Hmi, acquisitore oggi in questo ambito? di segnali Da sempre consideriamo fondamentali gli studi e gli investimenti in Ricerca e Sviluppo per l’incremento delle potenzialità progettuali e operative della società, tanto da costituire una voce fissa nel bilancio aziendale annuale. Da anni investiamo almeno un 6-7% del nostro fatturato in Ricerca e Sviluppo. di apparecchiature di controllo tecnologicamente avanzate, con l’obiettivo di garantire una sicurezza sempre maggiore. Abbiamo in serbo importanti innovazioni da portare nel settore oil & gas e nuovi sviluppi dello strumento a interfaccia Hmi. Come giudica l’attuale situazione di mercato dell’industria di processo nazionale e internazionale? Su quali tecnologie avete ultimamente indirizzato la vostra attività di R&S? In particolare su due strumenti ottici, che rappresentano le novità Valcom disponibili da quest’anno: il primo è uno strumento per la misura di nebbia d’olio con campo esteso a 20 mg/l, il secondo per la misura del lucido delle piastrelle in continuo scorrimento su nastro trasportatore. Di grande interesse per il settore oil & gas sono i venturi per la misura di portata multifase e la portata fanghi nei sistemi Mpd, oltre all’annessa strumentazione di Dp, pressione, temperatura e densità. Su quali settori industriali state scommettendo maggiormente e con quali soluzioni specifiche? Attualmente siamo concentrati nel settore navale e petrolchimico per la progettazione e la realizzazione La serie Omd di rilevatori di nebbia d’olio In un mercato molto cambiato, profondamente esigente dal punto di vista tecnico/qualitativo e sempre alla ricerca di soluzioni innovative ma con pochi mezzi a disposizione da investire, la nostra strategia si conferma comunque quella di guardare avanti con ottimismo verso le nuove opportunità che si devono cercare anche in un momento di grave crisi come questo. Il nostro riferimento rimane sempre comunque il cliente. La nostra missione è fornirgli una soluzione adeguata e soddisfacente. Quando il cliente viene da noi, sa che può contare, in tempi rapidi, su una risposta efficace nella risoluzione delle problematiche poste: solo così si crea un rapporto di fiducia continuativo e proficuo. Oggi non è importante solo trovare un nuovo cliente o vendere nuovi prodotti; è importante creare un rapporto duraturo nel tempo offrendo un servizio di alta qualità e professionalità che certamente parte dalla fornitura dello strumento o del sistema adeguato, ma deve proseguire con un’assistenza puntuale e un service post-vendita di alto livello. Per questo è importante affidarsi a personale preparato, che sia in grado di fornire con la propria competenza un valido supporto alla rete commerciale. Internamente, prepariamo il personale Valcom sia attraverso formazione interna, sia attraverso corsi di aggiornamento previsti dagli enti preposti. Esternamente ci avvaliamo di consulenti, agenti e distributori tecnicamente preparati per i quali comunque svolgiamo annualmente dei sales & technical training presso la nostra sede per illustrare novità e risultati delle ricerche effettuate. Come immagina la sua azienda tra altri quarant’anni? Speriamo di proseguire sulla strada percorsa sino ad ora, continuando a trovare idee utili al miglioramento e alla soluzione delle problematiche in campo. Senza idee e soluzioni innovative non si può sopravvivere a lungo. Pur essendo una realtà di piccola-media dimensione, ai nostri clienti da sempre proponiamo soluzioni avanzate, affiancando alle applicazioni più classiche moderne tecnologie, come quella sonar e a ultrasuoni, sempre personalizzate in base alle esigenze espresse. Più che arrivare a picchi di prestazione specifici, il nostro obiettivo è continuare a realizzare strumenti e minisistemi che abbiano prestazioni che rientrano nel livello più alto delle normative in essere o comunque di quelle dettate dal mercato. Maggio 2014 - Automazione Industriale 015 Attualità Hmi Così cambia l’Hmi Le versioni 2014 delle piattaforme Wonderware InTouch e System Platform sono sempre più essenziali e attente alle esigenze degli sviluppatori di Adolfo Violante V elocità e controllo sono oggi gli imperativi in ambito industriale. Parole d’ordine che Wonderware ha fatto proprie in occasione del lancio di InTouch 2014, che coglie in anticipo le esigenze delle aziende e degli utilizzatori. Emblematica la scelta delle location: l’autodromo di Monza e il museo Ferrari di Maranello, dove clienti e sviluppatori si sono incontrati l’8 (Monza) e il 10 aprile (Maranello) per conoscere in anteprima le novità di InTouch e System Platform 2014, i software per lo sviluppo di applicazioni Hmi. La nuova versione di InTouch, il software Hmi “più diffuso al mondo”, come hanno spiegato il Senior Consultant Engineer Alessandro Bertoli e il Senior Technical Presales Marco Menegon di Schneider Electric/Wonderware, interpreta le nuove esigenze di un mercato in continua evoluzione. L’interfaccia uomo-macchina, infatti, non deve più essere un oggetto che stupisce o affascina, ma uno strumento di lavoro sempre più efficace per chi lo sviluppa e lo utilizza. Scomparsi gli ‘effetti speciali’ e le grafiche più adatte agli schermi televisivi che non al mondo produttivo, le nuove soluzioni lasciano inizialmente deluso chi era abituato a interfacce sempre più belle e seducenti. Al contrario, seguendo anche le indicazioni di esperti di psicologia, le schermate appaiono essenziali. L’intera attenzione degli ingegneri di Wonderware si è infatti focalizzata Evento “Rittal Next level” Per non perdere la prossima tappa consulta il sito www.rittal.it nextlevel for industry Hmi Attualità sull’efficacia degli strumenti, che risultano sempre più facili da sviluppare e intuitivi da utilizzare. Marco Menegon e Alessandro Bertoli nel corso Evolversi per rimanere al vertice Gli impianti industriali sono sempre più spesso chiamati a operare a ciclo continuo e l’automazione ha contribuito, in molti casi, ad assegnare compiti di controllo a personale privo di competenze specifiche che, spesso, non è nemmeno adeguatamente formato. Da qui la necessità di trasmettere messaggi sempre più chiari e intuitivi, capaci di sfruttare al meglio grafici che forniscano dell’evento InTouch 2014 l’impressione immediata dello scostamento rispetto alle condizioni ottimali. Allo stesso modo l’interfaccia consente di visualizzare, in tempo reale, l’andamento di alcuni parametri, fornendo quindi un’indicazione immediata della necessità di interventi preventivi per anticipare l’insorgenza di un problema. Per raggiungere un simile obiettivo, a costi sempre più contenuti e competitivi, deve essere agevolato anche il lavoro di sviluppatori e system integrator, che rappresentano l’elemento fondamentale nel successo delle soluzioni Wonderware. Per tale ragione, come è stato dimostrato praticamente nel corso delle due giornate, la progettazione dei sistemi risulta sempre più rapida ed efficace. I simboli grafici, ad esempio, sono stati resi essenziali La catena a valore aggiunto offre vantaggi competitivi. Con Next level, Rittal presenta le soluzioni per tutti i settori industriali e per il mondo IT. Your productivity is our business. ◾ System – with Rittal, the provider of system solutions ◾ Streamlining – Benefit from the high value that the alliance between Eplan, Rittal and Kiesling brings ma, al tempo stesso, completamente gestibili attraverso pochi click del mouse, senza la necessità di complessi comandi di configurazione. Ma quello che più colpisce il progettista è la compilazione automatica, ovvero il supporto fornito dal software stesso, che indica allo sviluppatore una serie di opzioni per la corretta digitazione dei singoli comandi. Una funzionalità simile a quella utilizzata dai comuni editor di testo, che si rivela particolarmente utile per velocizzare le operazioni di progettazione, ma soprattutto per prevenire banali errori, che devono poi essere corretti a ritroso, facendo perdere molto tempo. Proprio l’individuazione degli errori, inoltre, è stata facilitata da specifici tool, che contribuiscono a eliminare qualsiasi inefficienza. Giugno 2014 Attualità Efficienza energetica Efficienza energetica a che punto siamo Dal Rapporto Annuale di Enea emerge un miglioramento delle condizioni nel nostro Paese, ma molto deve ancora essere fatto. A partire dai motori elettrici di Massimiliano Cassinelli L’ efficienza energetica continua a rappresentare uno dei temi di confronto per l’industria italiana, chiamata a rispettare le sempre più stringenti norme internazionali, ma anche a Sono positivi i dati del terzo ‘Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica’ 018 Automazione Industriale - Maggio 2014 contenere gli sprechi per aumentare la propria competitività sul mercato. Da qui l’attenzione per il terzo ‘Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica’, predisposto da Enea con l’obiettivo di analizzare i risparmi energetici conseguiti in seguito all’applicazione del Piano di Azione Nazionale per l’Efficienza Energetica (Paee) e della Strategia Energetica Nazionale (Sen), passando in rassegna le misure di miglioramento dell’efficienza energetica. I dati elaborati dagli 80 esperti di settore, che hanno lavorato sull’iniziativa, appaiono positivi. L’applicazione delle misure previste dal Paee, infatti, ha consentito nel 2012 un risparmio energetico complessivo di circa 75mila GWh/anno, ovvero il 30% in più rispetto al 2011, raggiungendo il 60% dell’obiettivo fissato dal Paee per il 2016. L’industria, in particolare, ha raggiunto ottimi risultati grazie all’adozione di tecnologie più innovative riguardanti l’impiantistica di supporto e i processi produttivi, la cogenerazione ad alto rendimento, i motori elettrici ad alta efficienza e il recupero di calore dai processi produttivi, oltre all’efficientamento energetico. Entrando nel dettaglio del documento, è interessante notare come l’intensità energetica dell’industria abbia mostrato La Next Generation per le esigenze di domani Soluzioni HMI Serie GOT2000 Inverter Serie FR-A800 PLC compatti Serie FX5 Piattaforma PLC iQ-R Soluzioni HMI Serie GOT2000 Per migliorare il controllo in produzione Mitsubishi Electric presenta la nuova serie GOT2000, concepita per ottimizzare le operazioni di controllo e monitoraggio dell’operatore sullo stato del dispositivo e della linea. Con prestazioni notevolmente migliorate, funzionalità avanzate, perfetta connettività con altri dispositivi di automazione e un sistema di controllo intuitivo con funzione multi-touch e gesture control, simile a quello utilizzato su smartphone e tablet, la nuova serie GOT2000 offre una gamma di modelli e dimensioni che può soddisfare le esigenze d’uso più svariate. Una gamma di prodotti completa con display da 8.4’’ a 15’’ (che in futuro si espanderà fino a includere display da 3.7’’ a 19’’) suddivisa in due serie principali: la serie GT27 per applicazioni di altissimo livello che richiedono performance e funzionalità massime e la serie GT23 con un rapporto prezzo/ prestazioni ottimale che ora possono usufruire di nuove dotazioni di serie e prestazioni migliorate. Inoltre, il software SoftGOT2000, esplica tutte le funzioni dei GOT2000 su un PC o un panel PC. * Alcune funzioni quali il multi-touch/gesture control sono disponibili solo in alcuni modelli Grazie all’incremento delle funzionalità disponibili, i nuovi GOT2000 non sono adatti solo per le semplici attività di monitoraggio, visualizzazione di dati e allarmi, ma vantano caratteristiche aggiuntive che consentono di ridurre i tempi di fermo macchina, di correggere rapidamente errori di programmazione e di aumentare la disponibilità e l’efficienza produttiva. I nuovi GOT2000 offrono una visione completa sul processo di automazione e una piattaforma per risolvere i tipici problemi di produzione che abbassano i livelli di efficienza totale dell’impianto. Mitsubishi Electric Europe B.V. - it3a.mitsubishielectric.com Caratteristiche e vantaggi: • Processore di ultima generazione • Funzioni di comunicazione avanzate • Performance ottimali • Software di programmazione intuitivo • Design curato nei dettagli • Incremento della Memoria disponibile • Multi-touch/gesture control* • Integrazione orizzontale • Compatibilità con le versioni precedenti Inverter Serie FR-A800 Precisione del drive, controllo della velocità, semplice messa in servizio e versatilità, Mitsubishi Electric ha sviluppato una nuova generazione di Inverter, l’innovativa famiglia FR-A800. Dopo l’apprezzatissimo FR-A700, la nuova gamma impiega un processore avanzato ad alta velocità appositamente sviluppato da Mitsubishi Electric. Le performance di altissimo livello, le funzioni Safety integrate e la sua semplicità d’uso, fanno si che FR-A800 possa soddisfare qualsiasi esigenza applicativa anche estremamente gravosa. Tra le caratteristiche di maggior rilievo ci sono: due porte USB integrate sia per il semplice setup dei parametri che per il monitor o la registrazione di diverse variabili, macro funzioni mirate alla gestione ottimale del consumo energetico, tre slot di espansione per il collegamento ai vari fieldbus ed Ethernet based disponibili sul mercato. Inoltre FR-A800 è in grado di comandare motori a magneti permanenti (PM Motor) di terze parti, sia di tipo IPM che SPM. Data la sua grande versatilità, la serie FR-A800 rappresenta una soluzione con un ottimo rapporto qualità/prezzo adatta per elettromandrini, sollevamenti in genere, compressori, pompe e ventilatori, avvolgitori e in svariati altri settori applicativi. La serie FR-A800 è perfettamente compatibile con la serie FRA700 con gli stessi collegamenti, dimensioni e parametrizzazione. Tramite il software FR-Configurator 2 è possibile copiare i parametri da un Inverter di generazione precedente e scaricarli direttamente nel nuovo FR-A800 riducendo i tempi di manutenzione del sistema. Caratteristiche e vantaggi: • Controllo vettoriale sensorless o flux vector • Autotuning per la gestione sia di motori standard che a magneti permanenti • Funzioni di posizionamento integrate • Controllo ottimale del motore grazie alla funzione OEC • Elevata flessibilità grazie alla funzione PLC integrata • Risparmio energetico • Sicurezza integrata (STO) • User friendly PLC compatti Serie FX5 Con il lancio della nuova serie di PLC compatti FX5, Mitsubishi Electric migliora le prestazioni del PLC più venduto al mondo. Dall’uscita del primo PLC compatto sono passati più di 30 anni e Mitsubishi Electric, da allora, ha venduto più di 13 milioni di controllori in tutto il mondo diventando leader in questo settore di mercato. Il primo PLC FX comparso sul mercato europeo ha trasformato il settore dell’automazione portando le funzionalità del PLC in applicazioni di dimensioni e costi ridotti che prima potevano affidarsi unicamente a sistemi basati su logica a relé. Mitsubishi Electric, grazie all’introduzione del nuovo FX5, stabilisce ora un nuovo “standard” nel campo dei moderni PLC compatti. Grazie al suo processore tre volte più veloce del precedente, migliora le prestazioni e la produttività degli impianti, riduce i costi e i consumi energetici raggiungendo performance finora impensabili. Sfruttando le molteplici funzioni integrate, quali i contatori veloci e le 4 uscite a treno d’impulsi a 200 KHz, l’interfaccia Ethernet, gli ingressi e le uscite analogiche, la serie FX5 può essere impiegata con successo in tutti i settori industriali. Nel contempo, gli utenti usufruiscono dei vantaggi di una programmazione più semplice e minori interventi di manutenzione che riducono considerevolmente il TCO (Total Cost of Ownership) aziendale. FX5 è totalmente retro-compatibile con la serie MELSEC FX3. Caratteristiche e vantaggi: • Prestazioni al top del mercato • High speed Input & output • Controllo PID e analogiche integrate • Interfaccia Ethernet integrata • Funzioni motion e di posizionamento avanzate • Sistema avanzato di individuazione e correzione degli errori • Minore costo totale di gestione • Interfaccia CC-Link IE Field • Maggiore connettività Piattaforma PLC iQ-R Mitsubishi Electric è pronta a lanciare sul mercato la sua nuova generazione di CPU per la propria piattaforma di automazione iQ Platform programmable automation controller (PAC). Le nuove CPU della serie iQ-R garantiscono un considerevole incremento delle prestazioni, stabilendo nuovi standard di riferimento per la velocità di elaborazione. In questo modo gli utenti possono non solo realizzare sistemi di automazione più complessi e performanti, ma possono anche beneficiare di una riduzione importante dei costi dell’hardware. Nel contempo, la nuova serie iQ-R garantisce una riduzione dei costi di sviluppo, dei costi di manutenzione e dei rischi di malfunzionamento del sistema e offre un innovativo sistema di aggiornamento del sistema operativo che permetterà agli utenti di sfruttare gli ultimi sviluppi tecnologici senza necessità di alcun aggiornamento hardware. Mitsubishi Electric Europe B.V. - it3a.mitsubishielectric.com La piattaforma iQ, oltre alla potenza dei controllori ad alte prestazioni di Mitsubishi Electric, offre una vasta gamma di moduli di controllo e interfacce di rete. Con questa piattaforma di controllo versatile e potente le aziende possono adottare un approccio strategico all’automazione e al controllo, basato sulla totale integrazione delle attività di produzione con le funzioni aziendali. Caratteristiche e vantaggi: • CPU ad alte prestazioni • Controllo sincronizzato • Archiviazione sicura dei dati • Interventi di manutenzione ridotti • Perfetta connettività con altri dispositivi • Progettazione efficiente – GX Works3 • Funzioni di Sicurezza di sistema avanzate • Compatibilità con il sistema MELSEC Q Efficienza energetica Attualità un andamento tendenzialmente crescente fino al 2003, seguito da una fase decrescente che si è accentuata negli ultimi anni, determinata principalmente da chimica, metallurgia, meccanica, alimentare e tessile. Nel periodo 2003-2011, invece, l’industria manifatturiera ha fatto registrare un miglioramento dell’intensità energetica pari al 26,3%. Analizzando in dati in modo ancor più specifico, emerge come l’indice generale della produzione industriale abbia registrato, nel 2012, una diminuzione del 6,1% rispetto al 2011. Le flessioni più accentuate si registrano nei comparti delle apparecchiature elettriche e non elettriche per uso domestico (‐11,8%), della fabbricazione di mezzi di trasporto (‐10,6%), della fabbricazione di computer, Dal 1° gennaio 2015 scattano nuove restrizioni per i motori con potenza nominale tra 7,5 e 375 kW Circa due terzi dell’energia elettrica utilizzata nel settore industriale prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (‐9,3%) e dell’industria del legno, della carta e della stampa (‐9%). sono consumati dai motori Come cambiano i consumi Dall’analisi dell’andamento dei consumi, nel periodo 1992-2011 emerge una lenta crescita fino al 2003, con un picco di circa 41 Mtep di consumo (+17,9% rispetto al 1992). Dall’anno successivo, invece, si assiste a una rapida contrazione, acuita dalla crisi economica degli ultimi anni, con una diminuzione complessiva dei consumi di oltre un quarto rispetto al 2003 (‐26,1%), che ha coinvolto i comparti più energivori, con picchi di oltre il 30% per metalli non metalliferi (‐31,5%) e chimico e petrolchimico (‐30,2%), nonché significative riduzioni anche per meccanica (‐25,6%) e alimentare (‐27,8%). Accanto a questi dati è interessante osservare come, dall’inizio della crisi economico‐ finanziaria nel 2007, si siano registrate consistenti riduzioni dei consumi, in particolare per prodotti petroliferi (‐43,7%) e per gas naturale (‐26%). Più contenuta è invece la contrazione degli impieghi di energia elettrica durante lo stesso periodo (‐12,4%). Analogamente, nel 2011 circa un quarto dei consumi del settore è stato assorbito dalla metallurgia, seguito dai minerali non metalliferi (20% circa), chimica e petrolchimico (13,3%) e meccanica (12,2%), mentre gli altri comparti hanno fatto registrare quote di impiego finale di energia inferiori al 10%. Uno sguardo al mondo Del resto il World Energy Outlook, diffuso da Aie (Agenzia Internazionale per l’Energia), ha confermato, per il terzo anno consecutivo, che i prezzi del petrolio rimangono superiori a 100 dollari al barile. Al contrario, i prezzi del gas naturale risultano divergenti a livello regionale. Al punto che, per le aziende europee, il costo è circa triplo rispetto ai concorrenti americani. Inoltre, i prezzi dell’energia stanno operando da freno per il rilancio di alcune economie. Guardando al recente passato, gli esperti di Aie hanno calcolato che la domanda di energia globale si è attestata intorno a una crescita media annua dell’1,3%, trainata dai Paesi emergenti in Asia. Di contro è interessante rilevare come l’intensità energetica mondiale, ovvero la quantità di energia Maggio 2014 - Automazione Industriale 021 Attualità Efficienza energetica Motori elettrici a confronto sul portale Enea Parlando di energia, in ambito industriale, non possiamo trascurare, come evidenzia Rino Romani, responsabile dell’Unità Tecnica Efficienza Energetica di Enea, che “circa due terzi dell’elettricità utilizzata nel settore industriale sono consumati dai motori elettrici”. Per questa ragione, lo scorso aprile, presentando il nuovo portale, realizzato da Enea in collaborazione con il Gruppo Macchine Rotanti di Anie Energia, Romani ha ricordato che dal 1° gennaio 2015 “tutti i motori con potenza nominale tra 7,5 e 375 kW dovranno rispettare elevate performance in termini di rendimento energetico”. Orientarsi sul mercato, però, non è sempre facile. Per questa ragione è nato il portale di Enea (http://motorielettrici.enea.it) con l’obiettivo di raccogliere i prodotti conformi al Regolamento della Commissione (CE) 640/2009 su efficienza energetica e classi di efficienza, oltre a segnalare le future evoluzioni normative sul tema. In pratica, quindi, tutte le aziende che producono o commercializzano prodotti conformi al Regolamento possono volontariamente aderire al sito tramite una sottoscrizione. Attraverso l’adesione, l’azienda si impegna a trasmettere a Enea le dichiarazioni di conformità e i relativi test report prima di ogni successiva pubblicazione di nuovi motori elettrici. In una prima fase, Enea non eserciterà controlli sulle informazioni riportate nel sito e sull’effettiva conformità dei motori elettrici al Regolamento 640/2009. L’Ente sta però predisponendo e certificando una serie di laboratori per effettuare analisi a campione o su segnalazione. Infatti, in caso di difformità tra quanto dichiarato e quanto rilevato in fase di test, il produttore sarà escluso dal portale. necessaria a produrre un dollaro di materie finali, sia diminuita dell’1,5%, con un tasso di ben tre volte superiore alla media del periodo 2000‐2010. L’intensità energetica, in effetti, rappresenta una stima imperfetta dell’efficienza energetica, in quanto maschera anche fattori climatici e strutturali. Costituisce però un ulteriore indicatore dell’attenzione a ridurre gli sprechi, anche a causa del continuo aumento dei prezzi dell’energia stessa. Al punto che la Cina si è posta l’obiettivo di ridurre del 16% la sua intensità energetica entro il 2015. Così come l’Unione Europea si è impegnata a una riduzione del 20% della sua domanda di energia entro il 2020. 022 Automazione Industriale - Maggio 2014 Si tratta di segnali importanti, anche se gli esperti che hanno collaborato al World Energy Outlook concordano nel ritenere che, in ambito industriale, la metà del potenziale economico degli interventi nell’ottimizzazione non venga sfruttato. Il tutto senza dimenticare che lo sfruttamento del potenziale dell’efficienza energetica avrebbe importanti implicazioni sui trend energetici e climatici mondiali. In particolare, per quanto riguarda il nostro Paese, nel 2012 l’Italia ha speso 57,9 miliardi di euro in importazioni di petrolio e gas, un aumento di 2,2 miliardi di euro rispetto al 2011. In mancanza di grandi quantità di risorse energetiche nazionali, quindi, l’efficienza energetica è una priorità assoluta per contenere le crescenti importazioni e aumentare la competitività. Una legge per risparmiare La leva economica, però, non si è sempre dimostrata efficace. Per tale ragione a livello comunitario si sta puntando su un rigore sempre maggiore. Al punto che la Direttiva Europea 2012/27/UE delinea un quadro normativo finalizzato a “rimuovere gli ostacoli sul mercato dell’energia e a superare le carenze del mercato che frenano l’efficienza nella fornitura e nell’uso dell’energia e prevede obiettivi nazionali indicativi in materia di efficienza energetica”. La nuova Direttiva, che dovrà essere recepita dagli Stati membri entro il prossimo 5 giugno, rappresenta un significativo passo in avanti per la concreta riduzione dei consumi energetici europei. Gli Stati membri sono infatti chiamati a stabilire una “strategia a lungo termine per mobilitare investimenti nella ristrutturazione del parco nazionale di edifici residenziali e commerciali, sia pubblici che privati”. La Direttiva prevede un forte impegno nazionale in termini di pianificazione strategica e costante monitoraggio dei progressi conseguiti. I Paee, redatti ogni tre anni, dovranno contenere una descrizione dettagliata dei progressi effettuati verso gli obiettivi nazionali di efficienza energetica, lo sviluppo nell’uso dell’energia, nonché un rapporto dettagliato sulle politiche nazionali di efficienza energetica e stima dei relativi impatti. La famiglia si allarga Phoenix Contact ti aspett SPS IPC aa DR 20 - 22 M IVES ITALIA, aggio, P presso lo arma Stand E 037 - Pa diglione 2 Nuove soluzioni potenziano le capacità di comando e supervisione. La famiglia di PC Industriali e Pannelli Operatore si arricchisce di nuovi elementi adatti ad una vasta gamma di utilizzi, tutti programmabili con un unico software SCADA. Il risultato è una soluzione perfettamente integrata, con caratteristiche di qualità ed efficienza superiori agli standard. Fanno parte della famiglia: • PC Industriali da quadro elettrico • PC Industriali IP 65 per il bordo macchina anche in versione multitouch • Tablet PC Industriali touch screen • Pannelli Operatore touch screen delle famiglie TP 3000 e TP 5000 con processori Atom e Celeron • Ampia gamma di software: SCADA Visu+, SoftPLC PC Worx e connessione remota via Portico e molto altro ancora. Scegli la gamma completa, scegli Phoenix Contact. 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Accredia ha quindi analizzato quanto le performance delle imprese certificate secondo gli standard Uni EN Iso 9001 si discostino da quelle delle altre strutture industriali. L’attenzione, in questo caso, si è focalizzata sugli indici di bilancio di campioni differenti di imprese nel periodo 2005-2012. È un lasso temporale in cui, complice la difficile congiuntura economica, gli indici di bilancio evidenziano un deterioramento delle performance aziendali in termini di redditività, liquidità, gestione corrente e, in 024 Il processo di certificazione permette di migliorare le performance aziendali Automazione Industriale - Maggio 2014 alcuni casi, anche delle misure di produttività. Emerge, però, che il deterioramento degli indicatori di redditività e di alcuni aspetti della gestione corrente è più accentuato tra le imprese non certificate. In particolare, analizzando i singoli indicatori, gli indici di redditività sono nettamente migliori tra le imprese certificate, mentre le differenze sono minime per quanto riguarda gli indici della gestione corrente e liquidità. Differenze significative si riscontrano nella produttività: il valore aggiunto per dipendente e i livelli di remunerazione del capitale umano sono più elevati tra le imprese certificate rispetto alle altre. Al contrario, però, i ricavi per dipendente sono considerevolmente più bassi. Accredia ipotizza che la presenza di un sistema di gestione della qualità, operante secondo lo schema Uni EN Iso 9001, potrebbe influire positivamente sul miglioramento e sull’efficientamento di alcune pratiche gestionali e avrebbe un effetto neutrale sulla gestione della liquidità. Negli ultimi anni, tuttavia, il numero di aziende certificate si è leggermente ridotto: dagli oltre 88mila certificati Accredia del primo trimestre del 2012, infatti, si è passati a 87.164 rilevati in media nell’ultimo trimestre del 2013. Ciò induce a ritenere che la certificazione Uni EN Iso 9001 sia attraversata da due fenomeni rilevanti: un’elevata capacità di penetrazione del mercato da un lato e la sua collocazione in una fase di maturità del proprio ciclo di vita, testimoniato da prezzi delle certificazioni stabili o in riduzione e da un parallelo ridimensionamento della domanda. Leggi l’articolo completo on line Insieme, possiamo portare il vostro business in posizione di successo I motori lineari tubolari ETT, disponibili in tre lunghezze e tre taglie, forniscono forze di spinta fino a 474 N, velocità fino a 4 m/s e accelerazioni fino a 200 m/s2. La loro ripetibilità, pari a ±0,05 mm, li rende la scelta ideale in tutte le applicazioni di linear handling e pick & place. Controllo e posizionamenti precisi sono garantiti grazie all’impiego di encoder seno/coseno integrati 1 Vpp. I motori ETT rappresentano anche un’alternativa conveniente ed energeticamente efficiente ai cilindri pneumatici, in applicazioni che richiedono maggiore flessibilità e controllo del posizionamento, così come un controllo preciso della forza e della velocità. www.parker.com/eme/ett [email protected] ǁǁǁ͘ƉĂƌŬĞƌ͘ĐŽŵͬŝƚͬŝŶĚƵƐƚƌŝĂůĞ Attualità Telecontrollo Acqua sprecata, serve più automazione Un terzo della preziosa risorsa va persa. Se adeguatamente applicate, le tecnologie di supervisione e controllo potrebbero evitare una simile dissipazione di Adolfo Violante O gni anno il 22 marzo si celebra la ‘Giornata mondiale dell’acqua’, un’occasione per riflettere sul valore del cosiddetto ‘oro blu’ e sulla sua importanza sociale ed economica. Al punto che, secondo alcuni analisti, la ‘Terza guerra mondiale’ potrebbe essere combattuta per il controllo delle risorse idriche. Un’affermazione forse provocatoria, ma che induce a pensare, così come deve far pensare il report, firmato da Cittadinanzattiva, sullo stato degli acquedotti italiani. L’analisi dell’associazione ha preso in considerazione, in primo luogo, 026 il costo affrontato da una famiglia tipo, che consuma 192 metri cubi di acqua, sommando canoni per acquedotto, fognatura, depurazione, quota fissa e tasse. Il risultato è una spesa media di 333 euro, con tariffe cresciute del 7,4% rispetto al 2012 e del 43% rispetto al 2007. Al di là delle differenze locali, però, il vero ‘dramma’ rimane la dispersione dell’acqua, data dalla differenza tra quella immessa nei serbatoi di distribuzione e quella effettivamente conteggiata. L’Italia perde infatti il 33% dell’acqua pompata. Il che comporta, secondo i responsabili di Cittadinanzattiva, “un costo pari a Automazione Industriale - Maggio 2014 3,7 miliardi di euro annui, più del valore di una manovra finanziaria”. Il problema della dispersione idrica è particolarmente accentuato al Sud (42%) e al Centro (33%). Va meglio al Nord che, con il 27% di acqua sprecata, rimane sotto la media nazionale. La situazione è ulteriormente aggravata dal fatto che, malgrado la ‘privatizzazione’ del servizio idrico integrato, la dispersione è addirittura aumentata dal 2007 in ben 56 città. Undici, in particolare, i capoluoghi che disperdono oltre la metà dell’acqua immessa nelle tubature: L’Aquila e Cosenza (68%), Latina (62%), Gorizia (56%), Salerno, Avellino e Pescara (55%), Grosseto (54%), Catania (53%), Palermo e Potenza (52%). Per rimediare alle inefficienze delle reti idriche italiane, secondo una stima di Cittadinanzattiva, servirebbero investimenti per 65 miliardi di euro. Soldi da destinare Le tecnologie di automazione possono migliorare il servizio e prevenire lo sperpero di risorse Telecontrollo Attualità alle infrastrutture fisiche, ma anche a sistemi di movimentazione e monitoraggio automatizzati, ovvero capaci di gestire le accensioni inappropriate dei sistemi di pompaggio e di individuare tempestivamente eventuali situazioni critiche. In Italia il 33% dell’acqua viene sprecata Potenzialità inespresse Sul tema della corretta gestione degli acquedotti era già intervenuto, con forza, Mario Du Chaliot, responsabile telecontrollo e nuove tecnologie di Acqua Campania, nel corso del Forum Telecontrollo dello scorso autunno. Un’esperienza significativa quella di Du Chaliot, chiamato a gestire una realtà, Acqua Campania, che controlla circa 300 milioni di metri cubi di acqua all’anno, con un consumo di energia superiore a 130 GWh/anno, e che non si è limitata a investire nel solo telecontrollo, ovvero nel controllo remoto degli apparati, in quanto ritenuto, da solo, non sufficiente a realizzare una gestione efficiente di un acquedotto. Acqua Campania ha infatti ampliato il sistema, integrandolo con prodotti per la gestione della manutenzione, il monitoraggio dei consumi energetici e l’elaborazione/pubblicazione di report gestionali evoluti. Da qui la sua considerazione in base alla quale “l’acquedotto impone un impegno gestionale che difficilmente potrebbe essere attuato senza l’ausilio di sistemi di telecontrollo. La gestione di impianti geograficamente distribuiti, come gli acquedotti, socialmente necessari e strategici, asserviti a leggi e norme, energivori, dai rendimenti spesso bassi, potrebbe essere effettuata in maniera efficace con l’uso di un sistema di telecontrollo evoluto, ovvero gestionale. I vantaggi di una tale scelta sono evidenti, dalla riduzione delle perdite all’ottimizzazione dei consumi energetici, al mantenimento degli asset. In sintesi, si attuerebbero una sicura riduzione dei costi e una più efficace gestione”. In realtà, però, le tecnologie di gestione avanzate, che comprendono anche soluzioni Scada e Mes, sono ancora poco utilizzate in Italia. Du Chaliot imputa tale carenza alle modalità di costruzione e gestione di un sistema di telecontrollo per gli acquedotti. “Questo processo, divisibile nelle fasi di progettazione, realizzazione, esercizio e manutenzione, aggiornamento tecnologico e formazione, solo in pochi casi riesce a essere assolto completamente, producendo un sistema di efficacia adeguata. Da un’analisi di dettaglio di ognuna di queste fasi, si possono evidenziare alcuni passaggi critici che, una volta risolti, consentirebbero la realizzazione di efficaci sistemi gestionali per gli acquedotti”. In particolare, il responsabile campano evidenzia la necessità di una chiara descrizione degli obiettivi funzionali e prestazionali del progetto, ma anche l’esigenza di affidarsi a progettisti in possesso di autentiche competenze specifiche, spesso difficili da valorizzare adeguatamente, anche in virtù del fatto che il valore proporzionale del telecontrollo risulta basso rispetto all’opera completa. Il tutto senza dimenticare che è spesso difficile identificare correttamente il rapporto costo/benefici di un simile progetto. Ci credono in pochi Il ritardo delle nostre infrastrutture è aggravato dalla presenza di specifiche tecniche non aggiornate, così come dalla mancanza di coordinamento con il gestore dell’opera. Se a questo aggiungiamo tutte le problematiche in fase di implementazione, la conclusione di Du Chaliot è avvilente: “Salvo casi eccezionali, gli acquedotti in Italia non hanno ancora adottato un sistema produttivo di tipo industriale, pur avendone i mezzi e potendone cogliere i vantaggi. Nel frattempo il mercato dei prodotti di telecontrollo, dalle misure ai software gestionali, continua ad andare avanti, adeguandosi all’incessante richiesta di prestazioni, derivante anche da un altro mercato, ormai collegato, dei prodotti consumer (tablet, smartphone, trasmissione dati...). Probabilmente tale gap tra potenzialità e realtà non sarà colmato fino a quando non sarà risolto il paradosso per il quale non si riesce a trovare un punto di equilibrio tra costo e servizio, che consenta il corretto uso e la tutela del bene, di un ‘prodotto’ necessario di assoluta rilevanza sociale, con un mercato noto e garantito”. Maggio 2014 - Automazione Industriale 027 Attualità Eventi Tutte le tecnologie per l’IoT Il 20 maggio a Milano torna l’M2M Forum, che per la tredicesima edizione propone un nutrito programma di conferenze. Ad animare gli incontri saranno temi come la comunicazione tra macchine, l’efficienza energetica e l’Internet of Things di Carolina Mirò L’ Internet of Things (IoT) è definito come uno scenario in cui oggetti, animali o persone sono dotati di identificatori unici e della possibilità di trasferire automaticamente i dati su una rete, senza richiedere alcuna interazione uomo-uomo o uomo-computer. Declinare il concetto in ambito industriale porta a configurare il cosiddetto Industrial Internet of Things, ossia un ambito nel quale macchine, sensori, software e dati sono interconnessi tra di loro e integrati nella rete. Dispositivi intelligenti e adattabili, insieme a piattaforme scalabili ed efficaci dal punto di vista dei costi, sono al centro di questa trasformazione, da alcuni vista anche come vera e propria rivoluzione industriale. È chiaro che, considerata la complessità degli ambienti e dei processi in cui i dispositivi industriali operano, le soluzioni Industrial Internet of Things sono chiamate a soddisfare 028 A M2M Forum saranno presenti manager e decision maker provenienti dal settore dei sistemi informativi, della ricerca e requisiti molto impegnativi dal punto di vista dell’affidabilità e sicurezza. Come realizzare, quindi, piattaforme tecnologiche con simili caratteristiche? Si cercherà di rispondere a questa domanda il 20 maggio, con l’M2M Forum, organizzato presso il Centro Congressi Milanofiori. sviluppo, del marketing di enti e aziende, pubbliche e private Automazione Industriale - Maggio 2014 Nuovi temi in una formula collaudata La manifestazione, dal 2002 riferimento per il mondo della comunicazione tra macchine e l’Internet of Things, si propone di fare il punto sullo stato dell’arte delle tecnologie e delle applicazioni realizzate ad oggi, con uno sguardo ai modelli di business e alle sfide future che attendono gli operatori italiani ed esteri. A M2M Forum saranno presenti manager e decision maker provenienti dal settore dei sistemi informativi, della ricerca e sviluppo, del marketing di enti e aziende, pubbliche e private. La manifestazione, nel suo nutrito programma di conferenze, porrà in evidenza i temi legati allo sviluppo delle Smart City e all’efficienza energetica, dando ampio spazio alle soluzioni dedicate a Smart Home, Smart Lighting ed Energy Storage. Nel suo collaudato format di mostra-convegno, M2M Forum offrirà una panoramica delle piattaforme tecnologiche più innovative, concentrando l’attenzione su argomenti quali il Data Center e il Network Management, rispettivamente cuore e sistema nervoso delle infrastrutture M2M/IoT, ma anche Big Data, servizi Cloud, Cybersecurity e Device Management. IN TEMPI INCERTI LA SICUREZZA DELLA PRODUZIONE È ANCORA PIÙ IMPORTANTE. SICK espone presso il Pad. 03 Stand C002 4XDQGRO·RELHWWLYRqODSURGXWWLYLWjGHJOLLPSLDQWLLQGXVWULDOLLWHFQLFLQRQVLDIÀGDQRDOSURSULRLVWLQWRPDULFRUUR QRDOOHVROX]LRQLRIIHUWHGDLVHQVRUL6,&.FKHJDUDQWLVFRQRSURFHVVLVHQ]DLQWRSSLHYLWDQRFRVWRVHDYDULHHIHU mi macchina, riducono i tempi di collaudo e prevengono incidenti e danni alle persone. Tutto ciò in ogni settore dell·automa]ione industriale. *ra]ie a Earriere Iotoelettriche, sensori di prossimitj, per i Áuidi, di distan]a, ottici, scanner, dispositivi di prote]ione optoelettronici e ai servi]i 6,&., Tuando si tratta della sicure]]a della produ]io ne, tutto il mondo ricorre allo spirito innovativo ed ingegneristico SICK. Noi la troviamo una scelta intelligente. Attualità Eventi A Monaco focus su robotica di servizio e Industria 4.0 In programma dal 3 al 6 giugno, Automatica 2014 ospita una nuova area espositiva dedicata ai service robot professionali. Fra le tematiche dei forum, smart factory, efficienza, sostenibilità e materiali compositi di Alice Alinari 030 (Fonte: Kuka) O rganizzato da Messe München in collaborazione con l’associazione Robotica+Automazione di Vdma, il salone biennale Automatica, dedicato all’automazione e alla robotica, nella sua sesta edizione del prossimo giugno riserva una nuova area espositiva alla robotica di servizio per usi professionali (piattaforme mobili, pulizia professionale, assistenza alla produzione, sorveglianza, ispezione e manutenzione, logistica di fabbrica), un comparto dalle ottime prospettive future, per il quale gli organizzatori prevedono “una crescita a doppia cifra nei prossimi anni”. Per l’edizione 2014 sono confermati ovviamente anche i focus sulle aree tecnologiche tradizionali - visione, robotica industriale, assemblaggio e movimentazione - mentre fra le tematiche dei Forum sono inclusi i Materiali compositi, la Sostenibilità e l’Industria 4.0. Diversi approfondimenti sono dedicati proprio all’era 4.0, in Automazione Industriale - Maggio 2014 primis alla rivoluzione informatica nella fabbrica e al valore aggiunto che software e connettività porteranno in produzione. Con la mostra speciale ‘Automated Composite Production’ e un congresso di due giorni, Automatica 2014 illustra poi lo stato dell’arte delle tecnologie per velocizzare i processi e ridurre i costi di produzione. Altro filo conduttore nell’area espositiva e nel programma convegnistico è Blue Competence, l’iniziativa di Vdma sulla sostenibilità, con una serie di presentazioni che mostrano come una produzione sostenibile improntata al risparmio di risorse si possa trasformare in un successo commerciale. L’iniziativa raccoglie associazioni specializzate, organizzazioni, istituzioni e imprese del mondo della costruzione di macchine e impianti. Sono oltre 700 gli espositori (713 le aziende presenti nel catalogo on-line aggiornato al 18 aprile 2014, ndr) presenti ad Automatica 2014, che portano in mostra le loro soluzioni per l’industria manifatturiera nei 55mila metri quadri di superficie espositiva. Per quanto riguarda la visione industriale, particolare spazio è riservato alla miniaturizzazione dei componenti high-tech e alle applicazioni che si possono realizzare con telecamere sempre più piccole e potenti. Per sfruttare le capacità dei moderni sistemi di visione con risoluzioni fino a 16 Megapixel e oltre servono interfacce in grado di trasferire enormi quantità di dati in tempi rapidi. In questo senso, la tecnologia Usb 3.0 potrebbe affermarsi come principale interfaccia ad alta capacità. Sul fronte della robotica, oltre alla nuova area dedicata ai service robot professionali, sono attese numerose anteprime di robot, con un focus particolare su soluzioni Scara, a braccio articolato e a cinematica speciale, specificamente ritagliate sulle esigenze del settore alimentare e dell’imballaggio, dell’industria biomedicale e di quella farmaceutica. Attualità AI Award 2014 AI Award 2014, al via la nuova edizione Anche nel 2014 torna l’iniziativa di Automazione Industriale che premia i progetti più efficienti, sicuri e sostenibili realizzati da fornitori di automazione, system integrator, costruttori di macchine e società d’ingegneria, in Italia e all’estero di Giorgia Andrei P er il quarto anno consecutivo Automazione Industriale premia progetti in cui le tecnologie di automazione hanno consentito un miglioramento dell’efficienza, della sicurezza e della sostenibilità dei processi. Nelle prime tre edizioni, i quasi novanta casi applicativi candidati hanno offerto un’ampia panoramica di tecnologie d’automazione, dalle più consolidate soluzioni di controllo logico su macchine e impianti, alle più innovative soluzioni software per il telecontrollo e il monitoraggio di utility. “Iniziative come l’AI Award sono utili per fare rete in un settore complesso come l’automazione industriale e aiutano a portare forti sinergie a vantaggio del business di ogni azienda”, ha detto Ilaria Nesti, Marketing Manager di Zucchetti Centro Sistemi, il cui progetto, realizzato con So.Ge.Si, fornitore di servizi integrati per la sanità e l’industria, 032 Automazione Industriale - Maggio 2014 ha ricevuto nell’edizione 2013 la Menzione Speciale della Giuria. Il ruolo dell’Award, stando ai commenti di altri protagonisti dell’ultima edizione, è anche quello di rinforzare il rapporto fornitorecliente o fornitore-partner. Monica Ponticelli, Marketing Communications Manager Italia di Control Techniques, azienda che insieme a Cmc si è aggiudicata il primo premio nella categoria Industria, ha affermato: “Avere ottenuto questo riconoscimento ha rappresentato un valore aggiunto importante per noi e il cliente con il quale abbiamo proposto il progetto”. Fornitori di automazione, system integrator, società d’ingegneria e costruttori di macchine e impianti sono quindi invitati anche quest’anno a candidare i propri progetti nelle categorie Industria (manifatturiera e di processo), Utility e Automazione made in Italy. La giuria decreterà le tre migliori candidature per categoria, che avranno la possibilità di raccontare dal vivo la loro esperienza durante l’evento di chiusura dell’AI Award 2014 che, in programma in autunno inoltrato, farà da cornice alla consegna dei premi. Nell’edizione 2013 il premio Miglior progetto è andato ad Asem, fornitore di automazione di Artegna (UD), che ha proposto con Breton, produttore di centri di lavoro per la lavorazione di marmo e granito, un caso applicativo focalizzato su una soluzione di teleassistenza agli impianti produttivi. Inizialmente candidato per la categoria Made in Italy, il progetto ha poi ottenuto il massimo riconoscimento. Elia Guerra, Marketing & Communication Manager di Asem, ha commentato: “Il progetto rappresenta un ottimo esempio dei vantaggi offerti dal controllo remoto e mette in risalto le potenzialità di una tecnologia innovativa sviluppata interamente in Italia da Asem, in un settore popolato da molti concorrenti esteri”. Guarda la sezione on line I cavalieri dell’automazione Un cavaliere per il confezionamento farmaci Da un progetto condiviso da due amici in un garage a una delle più grandi realtà di packaging farmaceutico al mondo: Maurizio Marchesini ci ha parlato di Marchesini Group e di quel giorno in cui il Presidente della Repubblica l’ha nominato Cavaliere del Lavoro di Valeria De Domenico “S apevo che il mio nome era nella rosa dei candidati, perché avevo ricevuto dall’Ordine al Merito del Lavoro alcune richieste di accesso a dati personali. C’è tutta una serie di controlli e verifiche fiscali che vengono fatti per appurare che sia tutto in regola. La notizia l’ho ricevuta per telefono, ed è stata una bella soddisfazione. Non mi stancherò mai di ripetere quello che ho già detto dopo la consegna dell’onorificenza da parte del Presidente Napolitano: questo è un premio non solo mio ma di tutti i nostri collaboratori, che l’hanno reso possibile grazie al lavoro di ogni giorno. La medaglia è anche loro”. Maurizio Marchesini, Cavaliere del L’origine di Marchesini ha dei tratti epici: un garage, due amici, grandi idee, una buona quantità di ingegno e tenacia. Ricorda 034 Automazione Industriale - Maggio 2014 Lavoro qualcosa... Ce ne vuole parlare? L’azienda è nata nel 1974 quando Massimo Marchesini, mio padre, si mise in testa di creare in un garage un’astucciatrice intermittente. Erano lui e Giuseppe Monti, l’attuale Head of Engineering dell’azienda, che al tempo era un giovanissimo progettista dell’industria motociclistica. Due anni dopo, con la nascita di Generalmac, Marchesini entra nel mondo del confezionamento primario. Quando le industrie farmaceutiche cominciarono a chiedere linee per il confezionamento sempre più veloci noi ci adeguammo, con la creazione della prima astucciatrice continua. Negli anni Ottanta, un po’ alla volta, entrammo anche nel settore del confezionamento blister e del riempimento liquidi, fino a quando nel 1989 tutte le aziende acquisite furono riunite in una realtà unica, Marchesini Group SpA. Agli anni 2000 risalgono alcune acquisizioni strategiche come quella di Farcon, Cnc, Vasquali, Neri e Corima, che hanno contribuito a renderci più grandi ed efficienti. Non ci siamo più fermati: nell’ottobre scorso abbiamo inaugurato a Pianoro, dove si trova il nostro quartier generale, un nuovo stabilimento per ottimizzare la produzione. E ora, a maggio, festeggiamo i nostri 40 anni, aprendo la fabbrica a chiunque desideri visitarla. Cosa produce oggi Marchesini? Produciamo macchine singole e linee per il packaging dei farmaci I cavalieri dell’automazione MA352 è un’astucciatrice robotizzata, che effettua da sola l’intero processo di confezionamento delle siringhe e dei cosmetici. Confezioniamo di tutto, dai blister alle siringhe, alle fiale, ai flaconi. Abbiamo 14 divisioni produttive, sette aziende acquisite, cinque stabilimenti sparsi per l’Italia e un’azienda partner. All’estero, dove esportiamo l’87% di quello che produciamo, abbiamo 20 agenzie e 11 branch office. E mille dipendenti, di cui 800 in Italia. Lo scorso ottobre è stato inaugurato il nuovo stabilimento Marchesini situato a Pianoro, di fronte all’headquarter aziendale In che misura investire in innovazione tecnologica è stato per voi importante in questi anni? Credo che l’imprenditore che non innova non abbia futuro. Senza questo tipo di investimento non riesci a stare dietro al mercato, e soprattutto corri il rischio di chiuderti in un recinto di cose che pensi di saper già fare bene, senza accorgerti che fuori il mondo corre. Da noi esiste un budget stanziato per la Ricerca e lo Sviluppo, ma è usato solo per la ricerca pura, ad esempio per pensare e creare i robot. La parte più importante è quella che facciamo ogni giorno, quando il cliente viene da noi con una lista di desiderata e vuole che gli costruiamo una macchina su misura. Ha presente quando una persona va da un sarto e chiede un abito con taglio, cuciture e bordi perfetti? Con le nostre macchine è la stessa cosa: ognuna è diversa dalle altre... con una linea, ma anche con una singola astucciatrice robotizzata, la MA352, che effettua da sola l’intero processo di confezionamento: dalla messa in volume del cassonetto in carta al riempimento con le siringhe fino al confezionamento in astuccio. Quali sono le tecnologie sulle quali avete puntato come produttori di macchine? Sicuramente la robotica. Negli ultimi anni abbiamo sviluppato dei sistemi robotici nostri, come il Robocombi o il Robovision, che vengono completamente integrati in macchina e ci permettano di trattare prodotti di ogni tipo. Pensi a un prodotto importante come le siringhe: possiamo confezionarle Il quartier generale E come consumatori di Marchesini automazione, invece, avete Group introdotto novità nei vostri sistemi di produzione che vi hanno reso più competitivi? C’è una costante ricerca anche nel miglioramento dei metodi di lavoro e produzione. Ci teniamo a sottolineare che noi vendiamo in tutto il mondo, ma produciamo solo in Italia e questo ci permette di avere una migliore qualità delle macchine e tempi rapidi di approvvigionamento. Maggio 2014 - Automazione Industriale 035 Hot topic IoT - M2M - Big Data Hardware e software ai tempi dell’IoT Aperta e votata all’interoperabilità. Così deve essere una piattaforma IT che si possa coniugare con le esigenze di gestione dei dati nell’era dell’Internet of Things di Virna Bottarelli C on il workshop ‘Smart City e Internet of Things: ambiti di sviluppo e tecnologie abilitanti’, Advantech ha avviato nel mese di marzo l’Advantech Academy, un’iniziativa pensata per catturare l’attenzione di clienti e possibili partner sui settori promettenti. “Nella sua nuova accezione, la città è un sistema interconnesso di sistemi: l’amministrazione, la sicurezza pubblica, i programmi sociali, la salute, l’educazione, i trasporti, le utility, l’ambiente, l’urbanistica”, ha detto Marco Zampolli, Product Sales Manager Europe di Advantech, evidenziando come gli ambiti citati richiedano monitoraggio delle infrastrutture, storage delle informazioni, interazione tra uomo e infrastrutture stesse, gestione dei Big Data e sistemi per acquisire le informazioni. Tutt’altro che aleatorio, quindi, il concetto di Smart City secondo Advantech è strettamente correlato all’Internet delle Cose: “La città è davvero intelligente quando i diversi sottosistemi possono agire in modo coordinato; devono quindi essi stessi essere intelligenti e saper comunicare”, ha aggiunto Zampolli. La comunicazione, quindi, deve avvenire tra tutte le parti, all’interno System integrator, c’è lavoro per voi Dal workshop del 21 marzo è emerso anche l’obiettivo che Advantech intende perseguire nell’ambito delle tecnologie per la Smart City e l’Internet of Things: “Non ci poniamo solo come hardware vendor, piuttosto vogliamo essere percepiti come solution provider”, ha detto Vincenzo Difronzo. Advantech apre quindi la strada a collaborazioni con sviluppatori e system integrator. “Abbiamo un know-how tecnico consolidato che possiamo sfruttare per definire applicazioni specifiche, collaborando con integratori e sviluppatori”. 036 Automazione Industriale - Maggio 2014 di un sottosistema e tra i diversi sottosistemi ed è il software che rende ciò possibile. Su questo aspetto si è concentrato Vincenzo Difronzo, Head of Embedded Product Manager di Advantech: “Vogliamo focalizzarci sulla nostra capacità di offrire soluzioni, hardware e software, per applicazioni specifiche”. Semplificando il concetto di Internet of Things, Difronzo ha poi evidenziato come debba essere mantenuta un’interconnessione costante tra i dispositivi di campo, il datacenter e le applicazioni software e come l’interoperabilità sia a questo scopo fondamentale. “Indipendentemente dall’hardware e dal software selezionato per un dispositivo IoT, quest’ultimo deve essere in grado di funzionare comunicando con altri dispositivi”, ha detto Difronzo. “Advantech ha la risposta a questa esigenza, perché basa le sue soluzioni hardware, embedded e automation, su due piattaforme software autogestite e indipendenti dai sistemi operativi usati: iManager e SusiAccess Remote Device Management”. SusiAccess, in particolare, è basato sullo standard Mqtt, un protocollo di connettività M2M/ IoT che, già implementato, ad esempio, in applicazioni di home automation, è ideale anche per applicazioni mobile. Esso richiede risorse minimali di elaborazione, consuma poca energia e può distribuire le informazioni in modo efficiente a uno o più ricevitori. Controllo totale a portata di mano? Sicuramente. Le soluzioni integrate di processo ABB riuniscono nella piattaforma 800xA il controllo di processo, i sistemi di sicurezza, le telecomunicazioni, la distribuzione e gestione di potenza e i treni elettrici per le stazioni di compressione e pompaggio, riducendo la necessità di personale specializzato sugli impianti. ABB è uno dei più grandi produttori di sistemi e prodotti elettrici e di automazione; l’alta efficienza della gamma di prodotti forniti soddisfa tutti gli standard dell’industria di processo. L’elevata affidabilità e le prestazioni delle nostre soluzioni migliorano la produttività attraverso ridotta manutenzione, basso consumo di energia, minori fermo macchina e un migliore asset management. www.abb.it/controlsystems ABB S.p.A. Process Automation Division LBU Control Technologies Tel. 02 2414.1 Email: [email protected] Hot topic IoT - M2M - Big Data Tempo di cambiamento per il manifatturiero Dopo tre rivoluzioni industriali innescate rispettivamente da vapore, elettricità ed elettronica, arriva la quarta, battezzata Industry 4.0 e guidata dall’Internet delle Cose I n vista del prossimo decennio, quando miliardi di oggetti in tutto il mondo saranno connessi in rete, si sta facendo strada il concetto di una quarta rivoluzione industriale, chiamata Industry 4.0, con la quale nuove modalità di sfruttamento dell’enorme potenziale di Internet saranno estese a tutte le attività manifatturiere. Presto, prodotti, macchine e dispositivi abilitati per la connessione a Internet comunicheranno in modo pressoché autonomo fra loro e con le persone, per ottimizzare la produzione e le risorse ottenendo risultati completamente diversi in termini di produzione ed esperienza dell’utente finale rispetto al prodotto. Utilizzando macchine e impianti intelligenti e connessi, le aziende potranno produrre con un livello nettamente superiore di cognizione e dettaglio, sfruttando tutte le informazioni per aumentare la produttività. Ad esempio, sarà possibile programmare facilmente migliaia di macchine collocate in diverse sedi distanti fra loro da 038 Copyright Dassault Systèmes di Tom Comstock* Automazione Industriale - Maggio 2014 un unico punto centralizzato. In questo tipo di scenario, le macchine potrebbero autodiagnosticare le proprie condizioni e ordinare autonomamente i ricambi all’interno di un sistema completamente connesso. Si potrebbero introdurre anche una migliore organizzazione della produzione e una manutenzione programmata per aumentare ulteriormente la produzione diminuendo al tempo stesso i tempi morti. Questo a sua volta contribuirebbe ad aumentare l’efficienza e la creazione di valore in tutte le attività manifatturiere. In questo mercato dinamico in costante espansione, le informazioni viaggeranno da un reparto all’altro, da una cella di produzione all’altra, e consentiranno di avere dati di produzione in tempo reale molto precisi. Quando tutti gli aspetti di un impianto di produzione e le sue condizioni sono noti e visibili, il sistema diventa più controllabile, flessibile, efficiente e facile da mantenere. L’Industria 4.0 non è solo macchine che parlano fra loro. Le persone continuano ad avere un ruolo fondamentale per garantire che venga realizzato il prodotto giusto, nel modo giusto, al momento giusto. In una recente indagine sulla fabbrica del futuro, Idc Manufacturing Insights ha sottolineato come “nonostante la crescente automazione degli impianti, le persone, con la loro flessibilità e capacità decisionale, resteranno al centro della fabbrica del futuro. Una delle chiavi per il mondo industriale sarà proprio trovare addetti qualificati.” Purtroppo, la carenza di addetti qualificati alla quale fa riferimento Idc è già un fatto. Per questo motivo è fondamentale che i lavoratori siano quanto più produttivi possibile; a tale scopo è necessario che siano in grado di prendere le decisioni corrette nel momento più adeguato, per assicurare il massimo grado di produttività. Comprimere per accelerare Mettendo in connessione macchine, persone e processi - e i prodotti che questi realizzano - le aziende possono progettare e produrre in modo più efficiente ‘prodotti di massa personalizzati’, cioè ritagliati su misura per ogni singolo consumatore. Per sostenere e accelerare l’affermazione della nuova Industry 4.0, le aziende manifatturiere devono migliorare e velocizzare l’accesso e la visibilità degli impianti. Le tecnologie a questo scopo sono già disponibili e possono essere impiegate per raggiungere gli obiettivi. Nel mio lavoro in Dassault Systèmes ho potuto costatare in prima persona quali siano le possibilità offerte da una maggiore visibilità e un migliore controllo su un ampio spettro di attività manifatturiere. Posso citare, ad esempio, il caso di un grande costruttore di motori e apparecchiature industriali, che ha migliorato la qualità, Copyright Dassault Systèmes IoT - M2M - Big Data Hot topic la produttività e l’efficienza. L’azienda ha implementato una soluzione software di Dassault Systèmes con la quale riesce a configurare prodotti che meglio rispondono ai requisiti e alle aspettative dei clienti. Inoltre, grazie a una più ampia visibilità per gestire meglio le attività distribuite su diversi siti produttivi, sono stati ottenuti incrementi significativi della produttività senza costi aggiuntivi. Un’altra azienda è riuscita a migliorare la qualità aumentando l’efficacia e la precisione nella selezione di componenti per le fasi finali di fabbricazione e assemblaggio di autoveicoli, in base alle tolleranze di produzione di ciascun pezzo. Questo tipo di tecnologia per la gestione delle attività produttive è ancora più interessante nelle realtà in cui i sistemi di logistica, manutenzione e controllo della qualità sono alimentati con dati di produzione intelligenti in tempo reale per favorire processi di miglioramento continuo. I risultati di questo approccio sono evidenti anche nei prodotti di largo consumo con molta elettronica, come gli smartphone e le automobili, capaci di comunicare in maniera autonoma. All’orizzonte si profilano anche prodotti più ‘intelligenti’ e connessi che percepiscono l’ambiente circostante e reagiscono di conseguenza. Grazie a questi sistemi, macchine e prodotti si possono scambiare reciprocamente dati relativi a condizioni ambientali, temperature, consumi energetici e altri aspetti del ciclo di vita, senza alcun intervento umano. Energia e dati da gestire Il consumo energetico è un’altra componente interessante della quarta rivoluzione industriale. Grazie alla visibilità in tempo reale dei costi energetici e alla possibilità di riallocare facilmente le attività da un sito all’altro, l’Industry 4.0 consente di assegnare la produzione a siti che possono sfruttare prezzi dell’energia più favorevoli per lo svolgimento di determinate attività. Aggiungendo all’equazione anche i costi di forniture e transazioni, si ottiene un quadro più completo grazie al quale le persone possono prendere decisioni migliori sulla base di informazioni più precise e puntuali. Il cerchio si chiude con l’esperienza dell’utente. Più aumentano la visibilità e l’intelligenza delle informazioni prontamente e facilmente disponibili per prendere scelte migliori, più è probabile che un’azienda manifatturiera possa realizzare prodotti che vengano ben accolti dal mercato, ottenendo livelli superiori di soddisfazione della clientela grazie a un’esperienza più positiva per l’utilizzatore. È questo il concetto fondamentale che sottende alla scelta di Dassault Systèmes di investire nella realizzazione di una piattaforma 3DExperience grazie alla quale un numero maggiore di persone può 040 Courtesy of Psa Peugeot Hot topic IoT - M2M - Big Data visualizzare e comprendere un’enorme quantità di dati, ottimizzando le proprie azioni di conseguenza. Acquisendo la padronanza dei Big Data, queste informazioni si trasformano in ‘intelligenza fruibile’ e preziosa risorsa aziendale: l’aggiunta continua e progressiva di nuove parti al ‘sistema’ complessivo offre un numero crescente di opzioni e scelte possibili e favorisce un incremento delle prestazioni. Dov’è il valore? Come tutte le rivoluzioni, anche l’Industry 4.0 è destinata a produrre una ridistribuzione della ricchezza. Alcune realtà più lungimiranti vedono nei Big Data delle aziende manifatturiere un’enorme opportunità commerciale. Molti stanno sviluppando strategie per l’Internet of Things, ad esempio, aiutando i propri clienti a introdurre programmi di manutenzione preventiva che hanno un impatto più lieve sulla produttività. Adottando un approccio d’impresa alla gestione delle attività manifatturiere (idealmente con l’implementazione della piattaforma software 3DExperience o una soluzione analoga), le attività sono integrate direttamente con l’intelligenza della struttura produttiva in tempo reale. Inoltre, questa strategia riduce gli errori che possono derivare dall’utilizzo di Automazione Industriale - Maggio 2014 dati intrappolati in compartimenti stagni, i cosiddetti ‘silos’ o ‘tombe di dati’. L’industria elettronica, che ha fatto progressi molto rapidi nelle sue tecnologie di produzione, è un chiaro esempio del potenziale accessibile anche ad altri settori industriali. Risposte rapide e mirate a profitti e perdite, prontezza nel reagire alle variazioni della domanda, conservazione del patrimonio di conoscenze dell’azienda, una forte cultura dell’innovazione e del merito, un attento controllo delle catene di fornitura e dei canali commerciali hanno proiettato l’industria elettronica verso il suo successo attuale. Altri settori manifatturieri che non hanno adottato lo stesso approccio dinamico sono impreparati per gli anni a venire. L’integrazione e la connessione di un’impresa all’interno e all’esterno della sua organizzazione offrono nuove possibilità tecniche e commerciali che consentono di capitalizzare idee rivoluzionarie. L’industria manifatturiera sta diventando un altro ingranaggio nella grande macchina di Internet. Questo significa che sarà disponibile un’ingente mole di dati da gestire come risorsa e sfruttare a scopo di profitto. Utilizzando questa nuova risorsa per ottimizzare singole macchine, celle di produzione, intere fabbriche e, potenzialmente, un ambiente di produzione su scala globale, le aziende avranno opportunità di business senza precedenti. Dalle prime tre rivoluzioni industriali sono nate grandi fortune; oggi l’Industry 4.0 promette successi ancora più importanti a tutti coloro che sapranno osare. *Vice presidente Delmia Strategy & User Experience di Dassault Systèmes. AC DRIVES 0.37 - 250kW / 1 - 350HP IP20 - IP55 - IP66 EN61000-3-12 Rispetta la EN61000-3-12 controllo Multi-Pompa Low Harmonics HVAC Aria ® Siei Peterlongo Electric S.p.A. Tutti i Diritti Riservati HVAC Acqua Automazione Lift Hot topic IoT - M2M - Big Data Big Data analogici crescono, come gestirli? Nelle applicazioni di controllo, misura e test, gli ingegneri e Data. In generale, i Big Data sono caratterizzati da una combinazione di quattro ‘V’, volume, varietà, velocità e valore. Un’ulteriore ‘V’, visibilità, sta diventando una caratteristica determinante. Tra le aziende sparse nel mondo cresce l’esigenza di un accesso virtuale ai dati scientifici, ingegneristici e aziendali dal punto di vista geografico. I dati acquisiti dalle attrezzature agricole in un campo rurale del Midwest degli Stati Uniti devono poter essere analizzati da tecnici europei. Gli ingegneri di test delle linee di produzione in Sud America e in Cina potrebbero aver bisogno di accedere ai dati delle due aziende per analisi comparative. Tutto questo si traduce nell’esigenza di sistemi IT interconnessi, come il cloud, per rimanere strettamente collegati ai sistemi Daq. o dai dati provenienti dai social network; includono dati analogici di tensioni, pressioni, accelerazioni, vibrazioni, temperature, suoni e così via, provenienti dal mondo fisico. I Big Data analogici sono generati dall’ambiente, dalla natura, dalle persone e dalle macchine elettriche e meccaniche. Sono, inoltre, i Big Data più veloci. I segnali analogici, generalmente, sono forme d’onda continue che richiedono una digitalizzazione a decine di Gigahertz e, spesso, una buona ampiezza di banda. Sono i dati più ‘grandi’ perché queste informazioni sono generate di continuo da fonti naturali e artificiali. Basti pensare a luci, suoni, moti incessanti, alle onde elettromagnetiche in tutto il mondo, nel sistema solare e nell’universo. Secondo Ibm, una vasta porzione di Big Data oggi proviene dall’ambiente e “include immagini, luci, suoni e persino segnali radio, tutto è analogico”. Si prevede che i dati analogici acquisiti dal radiotelescopio Ska (Square Kilometre Array) dallo spazio profondo saranno 10 volte il traffico Internet mondiale. Caratterizzare le informazioni Le informazioni dei Big Data analogici sono un po’ differenti rispetto a quelle degli altri Big Data e a quelle acquisite da sistemi IT Una soluzione a tre livelli Trarre conclusioni significative e accurate da dati analogici così ‘grandi’ e a velocità così elevate è sempre più problematico. Questi dati aggiungono nuove i tecnici si trovano a dover acquisire un’enorme quantità di dati in tempi sempre più ridotti a cura di Alice Alinari* V olete qualche esempio delle ultime tendenze dei Big Data? Nel 2016, il Large Synoptic Survey Telescope della National Science Foundation andrà on-line e dovrebbe acquisire più di 140 Terabyte di informazioni a settimana. I grandi produttori di turbine a gas affermano che le turbine per la produzione di elettricità, durante i test di produzione, generano più di 10 Terabyte di dati al giorno. In un articolo della rivista Automation World apparso nell’ottobre del 2013 (‘Big Data: Sweat the Little Stuff ’), riguardante un’applicazione di monitoraggio, si legge che sono acquisiti 152mila campioni ogni secondo dai sensori, accumulando fino a 4 trilioni di campioni all’anno. Nick Wingfield, blogger del New York Times, nel suo post del 12 marzo 2013 scrive che le agenzie immobiliari utilizzano i segnali Gps per ben 100 milioni di persone per calcolare i tempi di guida nei quartieri di interesse. La quantità dei dati, tuttavia, non è l’unico tratto distintivo dei Big 042 Automazione Industriale - Maggio 2014 IoT - M2M - Big Data Hot topic Gli ingegneri hanno bisogno di architetture a tre livelli per realizzare soluzioni uniche e integrate dalla fase di sfide all’analisi, alla ricerca, all’integrazione dei dati, ai report, alla manutenzione dei sistemi, che devono essere affrontate per restare al passo con la crescita esponenziale dei dati. Le soluzioni per l’acquisizione, l’analisi e la condivisione dei Big Data analogici hanno l’obiettivo di affrontare i problemi dei Big Data tradizionali e le difficoltà legate alla gestione dei dati analogici. Per far fronte a queste sfide, e sfruttare l’importanza delle sorgenti di dati analogici, gli ingegneri ricorrono a soluzioni end-to-end. In particolare, gli ingegneri sono alla ricerca di architetture a tre livelli per realizzare soluzioni uniche e integrate capaci di aggiungere ‘intuizioni’ dalla fase di acquisizione real-time nei sensori all’analisi nelle infrastrutture IT di back-end. Il flusso di dati inizia nel Livello 1, nel sensore, ed è acquisito dai nodi del sistema del Livello 2. Questi nodi eseguono l’analisi iniziale dei dati realtime, in movimento e nel primo stadio di vita. Le informazioni considerate importanti passano attraverso ‘l’Edge’ agli strumenti IT tradizionali. Nell’infrastruttura IT, o Livello 3, i server, la memoria e le apparecchiature di rete gestiscono, organizzano e analizzano ulteriormente i dati appena prodotti o a riposo. I dati, infine, sono archiviati per un utilizzo successivo. Attraverso le fasi del flusso di dati, il settore in crescita dell’analisi dei Big Data sta arrivando a intuizioni mai avute prima. Ad esempio, per individuare la risposta immediata in un sistema di controllo per la movimentazione di precisione sono necessarie analisi real-time. I dati a riposo possono essere recuperati per l’analisi a differenza dei dati in arrivo e in movimento, ad esempio, per comprendere meglio il comportamento stagionale di una turbina che genera energia. Nei Livelli 2 e 3, i prodotti e le tecnologie per la visualizzazione dei dati permettono di capire i vantaggi delle informazioni acquisite. Considerando che le soluzioni per i Big Data analogici, solitamente, coinvolgono più canali Daq collegati a diversi nodi di sistema, le funzioni di affidabilità, disponibilità, facilità di manutenzione e gestibilità (funzioni Rasm, ovvero ‘Reliability, availability, serviceability e manageability’) acquisiscono sempre più importanza. Con l’acronimo Rasm si esprime la robustezza di un sistema in base a come esso svolge la funzione per cui è progettato. Per questo motivo, le caratteristiche Rasm di un sistema sono fondamentali per la qualità dell’attività per cui è acquisizione real-time nei sensori all’analisi nelle infrastrutture IT di back-end stato realizzato. Ciò ha un impatto significativo sia sui risultati tecnici sia aziendali. Le funzioni Rasm, ad esempio, possono permettere di stabilire quando è opportuna una manutenzione preventiva o una sostituzione. Sorprese o interruzioni impreviste, a loro volta, possono trasformarsi in periodi di inattività pianificati e gestibili, mantenendo così più tranquilla la fornitura di servizi e incrementando la continuità aziendale. La facilità di manutenzione e la gestibilità sono simili a quelle necessarie per pc e server; includono gli accertamenti, la distribuzione, lo stato di integrità, gli aggiornamenti, la sicurezza, la diagnostica, la calibrazione e la registrazione degli eventi. Le funzioni Rasm sono essenziali per diminuire i rischi nell’integrazione e il costo complessivo, perché i nodi del sistema si integrano alle infrastrutture IT del Livello 3. I Big Data più grandi, più veloci e meno recenti, i Big Data analogici, nascondono intuizioni ingegneristiche e commerciali straordinarie. Per sfruttare questa vasta risorsa, gli sviluppatori si stanno dedicando a soluzioni basate su strumenti e piattaforme in grado di integrarsi perfettamente tra loro e con quelle di tanti altri partner. La soluzione a tre livelli dei Big Data analogici è sempre più richiesta perché risolve problemi in aree applicative importanti: nella ricerca scientifica, nei test dei prodotti, nel monitoraggio delle attività e delle condizioni delle macchine. * Tratto da ‘National Instruments Trend Watch 2014. I trend tecnologici che accelerano la produttività’. Maggio 2014 - Automazione Industriale 043 Hot topic IoT - M2M - Big Data IoT, una grande opportunità per l’industria L’Internet of Things sta accelerando la spinta verso un cambiamento epocale, soprattutto nel mondo manifatturiero. Solair intende proporsi come abilitatore verso il processo di transizione che le aziende devono compiere nei prossimi anni per offrire un ‘prodotto-servizio’ di Laura Rubini O ggi tutto è connesso. Cisco parla di 50 miliardi di ‘cose’ connesse entro il 2020. Già nel 2008 erano più gli oggetti connessi rispetto al numero di persone presenti sul pianeta, ma questo numero esploderà, e non fra 10 anni, ma già fra cinque o sei. Occorre valutare cosa ciò comporti in termini economici. In uno studio del maggio 2013 il Mckinsey Global Institute parla di 6,2 mila miliardi di dollari di valore economico dell’IoT entro il 2025. Il mondo manufacturing avrà un gran peso, con 2,3 mila miliardi di dollari. Ciò significa che chiunque all’interno della catena dello sviluppo del prodotto sarà toccato dall’IoT. Se fino a pochi anni fa parlare di prodotti connessi e di IoT era difficile, oggi si verifica quella che possiamo definire la ‘tempesta perfetta’. I costi dell’hardware sono scesi e le dimensioni si sono ridotte permettendo di posizionare sensori anche all’interno di prodotti molto piccoli. Vi è poi l’avvento del 044 Automazione Industriale - Maggio 2014 cloud: i costi della connettività sono calati parecchio e l’affidabilità dei dati è cresciuta. Le reti telefoniche funzionano bene e ci sono anche valide alternative. Potendo rilevare dati praticamente da qualsiasi cosa, oggi è più semplice parlare di IoT. Si raccolgono tantissimi dati Tom Davis, Ceo di Solair ogni giorno, da quante persone entrano in un centro commerciale al numero di fermi macchina di una catena di montaggio, dal numero di luci spente o accese in un grande edificio agli allarmi attivi in una rete di sorveglianza. Avere però così tanti dati a disposizione non significa necessariamente riuscire ad analizzarne le tendenze. Occorre poterli interpretare e anche facilmente, senza dispendio di risorse. ‘A Thing without an application is noThing’ Fondamentale per l’IoT è inserire questi dati in un contesto di business per capire come creare valore attorno ad essi: solo così si genera vantaggio in un’azienda e di conseguenza al cliente finale. L’applicazione è il facilitatore di questo inserimento di dati IoT in un processo di business. Oggi viviamo in un mondo di ‘prodotto’ e, in un futuro poco lontano, arriveremo a un mondo di ‘servizio’. Ci saranno tante realtà che riusciranno a fare il salto direttamente dal prodotto al servizio, ma il 90% delle aziende del manifatturiero entrerà in uno stadio intermedio, quello del ‘prodotto+servizio’. Se si riesce ad aggiungere un servizio al proprio prodotto, si incrementa il fatturato. Chi decide già oggi di procedere su questa via vincerà nel confronto IoT - M2M - Big Data Hot topic Wi-Fi, tecnologia abilitante di IoT e M2M con i competitor che propongono solo il prodotto. Chi si muoverà tardi, arriverà magari fra cinque anni ad aggiungere un servizio al proprio prodotto ma avrà perso clienti, nel frattempo, e fatturato. Ma come ottengo tutto questo? Pensando ai tre livelli in base ai quali è strutturata una soluzione IoT (il primo di sensori e hardware che raccogono e inviano i dati, il secondo della piattaforma che li raccoglie e li connette), va detto che il reale valore aggiunto sta nel terzo livello, nella SaaS Application Platform, che crea valore su questi dati costruendo applicazioni. “Solair è in grado di fornire una soluzione end-toend che copre i tre livelli”, dice Tom Davis, Ceo di Solair. Una piattaforma IoT deve infatti essere scalabile, dinamica, flessibile e personalizzata; deve permettere di aggiungere e modificare elementi facilmente. Ciò che è importante è che la conoscenza del prodotto sia incorporata nella soluzione. “Solair offre un approccio globale all’Internet of Things. Non permette solo di rendere ‘intelligenti’ i prodotti, ma crea “Tutti i principali studi di mercato parlano del 2014 come l’anno zero dell’Internet of Things che rappresenta un’enorme opportunità per il rilancio del mercato IT e dell’informatica in generale”, dichiara Nicola De Carne, Ceo di Wi-Next. “Il Wi-Fi, grazie alle sue caratteristiche uniche in termini di standard e flessibilità d’uso, si candida come una delle principali tecnologie di comunicazione abilitanti delle applicazioni M2M e IoT. Solair è un partner di primaria importanza perché la loro piattaforma di Cloud Application rende semplice l’elaborazione e l’utilizzo di migliaia di dati per i nostri clienti”. valore sui dati raccolti che fini a se stessi non servirebbero a molto”, aggiunge Davis. “Adottare Solair Platform non è come implementare un Crm o un sistema gestionale. Si parla di Software-as-a-Service on demand: pochi costi di investimento per risultati nel breve termine”. Un approccio cloud-based La piattaforma cloud-based sviluppata da Solair è stata progettata da zero per favorire la creazione di applicazioni IoT senza scrivere righe di codice. “I nostri clienti sono esperti del loro prodotto”, spiega ancora Davis, “e usano la nostra piattaforma come facilitatore, per riuscire ad arrivare a fornire Milioni di macchine oggi, miliardi domani “La presenza di milioni di macchine oggi e miliardi domani, che saranno sempre più in grado di dialogare tra loro, rappresenta per le aziende un’opportunità unica per la creazione di nuovi modelli di business che consentano da un lato l’ottimizzazione dei processi e, dall’altro, l’apertura di nuove opportunità in grado di generare nuove fonti di revenue”, dichiara Flavio Bazzigotti, direttore commerciale e socio di Sipe. “Le soluzioni complete capaci di tradurre e innestare i dati delle macchine nel business aziendale e rendere naturale l’interazione e fluidi i processi sono ora una realtà allo stesso tempo sofisticata, ma anche semplice e facilmente accessibile”. i servizi che hanno in mente per i loro prodotti senza dover essere necessariamente esperti di informatica”. La piattaforma Solair riesce a raccogliere informazioni dai prodotti connessi, anche da prodotti cad, Crm, Erp e riesce a creare un’applicazione che scatena azioni e interagisce con altri prodotti presenti in azienda. “I dati da soli non servono a nulla. Quando sono integrati nei processi aziendali allora sì che creano valore. Con i nostri partner, Sipe e Wi-Next, riusciamo a fornire soluzioni end-to-end. Qualsiasi azienda può inserire la nostra piattaforma dentro i propri prodotti, creando applicazioni che portano valore ai loro prodotti velocemente e facilmente”, puntualizza Davis. “Crediamo che l’IoT sia un’ottima opportunità per uscire dalla crisi e rilanciare la competitività delle imprese italiane. Ogni Ceo, direttore vendite o chi deve pensare in termini di business all’interno di un’impresa deve cercare partner in grado di capitalizzare le conoscenze dell’azienda. È importante che le aziende intraprendano questa evoluzione in tempi brevi perché i ‘first mover’ saranno coloro che vinceranno sul mercato”. Maggio 2014 - Automazione Industriale 045 Hot topic IoT - M2M - Big Data Reti di sensori, come renderle più sicure Uno dei presupposti dell’IoT sono le wireless sensor network. Attenzione, però: anche la più piccola trascuratezza nella protezione di questi sistemi potrebbe avere conseguenze gravi e dirette sull’efficienza e sulla sicurezza di un’intera applicazione di Kris Pister e Jonathan Simon* L’ Fig. 1. Un nodo sorgente usa una cifratura a blocchi, un nonce e una chiave segreta per criptare un messaggio in chiaro e trasformarlo in un crittogramma 046 Internet of Things si sta evolvendo rapidamente e le reti di sensori wireless (Wsn) contribuiscono ampiamente a estendere la portata dell’infrastruttura di Internet a ‘qualsiasi cosa’. In effetti le reti di sensori sono già in uso in tutto il mondo in applicazioni importanti con funzioni di monitoraggio e controllo. In questi sistemi eventuali carenze in materia di protezione potrebbero avere conseguenze concrete e dirette sull’efficienza e sulla sicurezza. Nonostante esista un’ampia letteratura sul tema della protezione dei sistemi wireless e le best practice siano ben note, si continuano a verificare attacchi alle strutture wireless in generale e alle Wsn in particolare. È sorprendente che molti prodotti presenti sul mercato Automazione Industriale - Maggio 2014 non contemplino nemmeno gli aspetti basilari della sicurezza e che molti prodotti dotati di protezione rivelino delle lacune. Quali sono gli errori più comuni? Com’è possibile risolverli? Nelle reti wireless la sicurezza non è cosa da poco ma, con una rigorosa attenzione ai dettagli, è possibile realizzare sistemi intrinsecamente sicuri. La sicurezza non è un tema che riguarda solo i sistemi wireless. Gli attacchi su Internet, piccoli o grandi che siano, sono talmente diffusi che quasi non se ne parla. Si ha la sensazione che i sistemi wireless siano più esposti perché chiunque dotato di una radio adeguata può comunicare con un dispositivo wireless da una certa distanza. Naturalmente su Internet chiunque, con un pc, può lanciare un attacco da distanze ben maggiori di quelle percorse da qualsiasi segnale radio. Alla fine, tutti i sistemi cyber-fisici, sia cablati sia wireless, devono adottare adeguate precauzioni per evitare eventuali attacchi. Riservati, integri e autentici Gli obiettivi principali in tema di sicurezza delle Wsn si basano su tre elementi: riservatezza (i dati trasportati sulla rete possono essere letti solo dal destinatario specificato), integrità (tutti i messaggi ricevuti risultano essere esattamente quelli inviati, senza aggiunte, cancellazioni o modifiche al contenuto), autenticità (un messaggio ritenuto proveniente da una data fonte proviene effettivamente da tale fonte; anche il fatto di considerare l’ora come parte dello schema di autenticazione protegge il messaggio dall’eventualità che venga registrato e riprodotto in un secondo tempo). La riservatezza è un aspetto necessario non solo nelle applicazioni di sicurezza, ma anche in quelle di uso comune. Ad esempio, alla concorrenza possono interessare le informazioni dei sensori che riguardano i livelli di produzione o lo stato delle apparecchiature. I dati dei sensori devono essere criptati in modo da consentirne l’uso solo a un destinatario specificato. I dati dei sensori e le informazioni relative ai comandi devono arrivare intatti. Nel caso di un sensore che indica che “il livello del IoT - M2M - Big Data Hot topic accademico di una potenziale carenza potrebbe comportare una perdita nelle vendite, un intervento tecnico urgente e gravi problemi di relazioni pubbliche. Fig. 2. La maggior parte dei sistemi Wsn sicuri utilizza Strumenti per difendersi Fortunatamente esistono strumenti molto potenti che consentono di costruire reti di comunicazione wireless sicure e robuste. Ciò che occorre è impegno e attenzione per i dettagli, ma niente di veramente difficile. due livelli di chiavi, chiavi per sessioni serbatoio è 72 cm” o di un controller che segnala di “ruotare la valvola a 90 gradi”, la perdita di una sola cifra può causare conseguenze disastrose. È di fondamentale importanza essere sicuri da quale fonte proviene il messaggio. Se inviati da un pirata informatico, i due messaggi sopra indicati potrebbero avere effetti negativi. Un esempio limite è un messaggio tipo “c’è un nuovo programma da usare”. Le conseguenze di una security debole Non è sempre facile prevedere quali conseguenze può avere la mancanza di sicurezza. Ad esempio, apparentemente un sensore di temperatura o un termostato wireless non hanno grandi esigenze in termini di sicurezza. Ma consideriamo quali conseguenze può avere sulle vendite apprendere dai giornali che dei criminali hanno utilizzato una radio per individuare l’impostazione ‘assenza’ del termostato e svaligiare indisturbati una casa. La soluzione migliore è criptare tutti i dati. Quando ZigBee fece la sua comparsa, la maggior parte delle reti non aveva alcun sistema di sicurezza. Così in un ambiente costituito da più fornitori da un lato e da potenziali clienti dall’altro, molte reti ZigBee fallirono clamorosamente perché interpretavano i comandi provenienti da altre reti come un comando di ‘coordinator realignment’ che indicava loro di cambiare canale. Le reti ZigBee non erano in grado di capire che i messaggi provenivano da un dispositivo che non era incluso nella loro rete. Questo comportamento disastroso non era causato da un vero e proprio attacco, ma da una mancanza di autenticazione che portava a interpretare i pacchetti come provenienti da una rete completamente diversa. Per quanto riguarda l’automazione dei processi industriali, le conseguenze di un attacco possono essere ben peggiori della perdita di un cliente. L’invio di informazioni sbagliate a un sistema di controllo può provocare danni fisici. Ad esempio, un sensore che trasmette dati al controller di un motore o di una valvola, segnalando che la velocità del motore o il livello del serbatoio è troppo basso, può comportare un evento catastrofico, come nel caso delle centrifughe colpite da Stuxnet[Stuxnet]. A livello puramente pratico, perfino un attacco non riuscito o l’annuncio end-to-end e una o più link key - Cifrature e nonce Lo strumento di crittografia base è la cifratura a blocchi. Tanto per fare un esempio, l’Aes-128 è una speciale cifratura a blocchi che prende un messaggio di 16 Byte (testo in chiaro) e una chiave di 128 bit per generare una versione del messaggio criptata di 16 Byte (crittogramma). Chiunque abbia la stessa chiave può decifrare il crittogramma e ripristinare il testo in chiaro, al contrario di chi, invece, non possiede tale chiave. La cifratura Aes è facile da implementare nel software e di solito è disponibile nell’hardware di molti chip per radio e microprocessori. L’Aes-128 è inviolabile: senza la chiave non c’è assolutamente modo di leggere il testo in chiaro da un crittogramma. E infatti questo è il metodo che è stato adottato dalla National Security Agency per criptare i documenti segreti. In tutti gli attacchi alla sicurezza delle Wsn di cui si è conoscenza non è mai capitato che la cifratura Aes costituisse l’anello debole. L’unico attacco all’Aes-128 che si conosca è quello detto di ‘forza bruta’ in cui l’hacker prova tutte le chiave possibili e immaginabili fino a trovare quella giusta: un lavoro immane. Anche se avessimo un miliardo di pc e facessimo controllare a ogni computer un miliardo di chiavi Maggio 2014 - Automazione Industriale 047 Hot topic IoT - M2M - Big Data al secondo nell’arco di un miliardo di anni, riusciremmo comunque a provare solo lo 0,1% di tutte le chiavi di 128 bit possibili. Infatti, esistono più di 300 miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di chiavi di 128 bit diverse. La cifratura a blocchi consente di criptare un messaggio alla sorgente e di decifrarlo a destinazione, con la stessa chiave (Fig. 1). Naturalmente chi dovesse intercettare, tra tanti, messaggi semplici del tipo ‘accendi la luce’ o ‘spegni la luce’, seppure trasformati in stringhe di bit apparentemente senza significato, si accorgerebbe subito che sono solo due messaggi diversi. Per risolvere questo problema si può utilizzare un contatore di messaggi e numerare ogni messaggio inviato. Considerata la natura della cifratura, qualsiasi modifica al messaggio in chiaro comporta la creazione di un crittogramma diverso; quindi due messaggi uguali, ma trasmessi in momenti diversi, ad esempio ‘msg 1: accendi la luce’ e ‘msg 53: accendi la luce’, appariranno in modo completamente diverso a chi non è in possesso della chiave. Finché il contatore di messaggi non si ripete, non si ripete nemmeno il crittogramma. Questo concetto del contatore di messaggi che non si ripete mai è definito ‘nonce’, che è la contrazione delle parole ‘number used once’ (numero usato solo una volta). sequenziale tutte le parti di un messaggio mediante una cifratura a blocchi con una chiave particolare, il mittente crea un breve riassunto criptato dell’intero messaggio denominato, appunto, Message Integrity Check. Il Mic viene quindi allegato e inviato con il messaggio. Il destinatario, usando la stessa chiave, può eseguire la stessa operazione sul messaggio, cioè calcolare il suo Mic e verificare che il risultato corrisponda al Mic ricevuto. Una modifica al messaggio, anche di un solo bit, comporta una modifica del Mic e il messaggio viene respinto dal destinatario. - Generatori di numeri casuali Chiunque può generare chiavi di cifratura in una Wsn, ma è un’operazione poco pratica e del tutto Fig. 3. Usando correttamente misure di sicurezza conosciute è possibile - Controllo dell’integrità dei messaggi Il Message Integrity Check, o Mic (controllo dell’integrità dei messaggi, a volte denominato anche Message Authentication Code, o Mac, codice di autenticazione dei messaggi), è un totale di controllo crittografico del messaggio. Elaborando in modo 048 trasmettere in modo affidabile messaggi riservati, autentici e non modificati da una sorgente a una destinazione Automazione Industriale - Maggio 2014 rischiosa, come vedremo più avanti. La cosa migliore sarebbe chiedere al computer di generare le chiavi per noi. Le chiavi devono essere casuali per evitare che qualcuno possa trovarle e per questo occorre utilizzare un generatore di numeri casuali (Rng). Di solito si preferisce che i computer siano del tutto deterministici, mentre non si vedono di buon occhio i comportamenti casuali. Fare in modo che un computer operi in modo veramente casuale non è cosa da poco e richiede sempre una certa interazione con qualcosa di non digitale. Fortunatamente le radio sono intrinsecamente non digitali e, dai tempi di Marconi, ci sono voluti cento anni di progresso per arrivare a inviare messaggi digitali in modo affidabile. Qualsiasi sistema Wsn ben progettato utilizza la radio o qualche altra fonte di maxon EC-i 40: un potente motore per l’automazione e la robotica. rumore termico come parte integrante del suo Rng e genera numeri veramente casuali. - Controllo degli accessi Perfino un dispositivo ottenuto legittimamente, ma erroneamente utilizzato, può confondere un sistema di controllo che non si aspetta un’immissione di dati aggiuntiva. Le liste di controllo degli accessi (liste bianche e nere) forniscono un ulteriore livello di controllo, evitando che dispositivi indesiderati possano intralciare la rete. Gli errori più comuni L’errore più comune riguardo alla sicurezza delle Wsn è comprendere l’entità di un problema quando ormai è troppo tardi. Persino chi riconosce che la sicurezza sia un tema importante può non rendersi conto del grado di complessità, dei tool hardware e software e delle capacità disponibili e regolarmente utilizzate sul lato oscuro di questo conflitto. Molte società propagandano i propri protocolli di ‘channel hopping’ come sicuri, come se un hacker non fosse in grado di comprare un ricevitore e trasmettitore multicanale. Altri invece sembrano pensare che milioni o miliardi di chiavi siano sufficienti a prevenire eventuali attacchi, quando in realtà non ne bastano nemmeno miliardi di miliardi [cracking Des1998]. Ove esista la possibilità di un attacco di forza bruta, un programma di rotazione delle chiavi può scoraggiare un hacker medio, ma potrebbe non fermarne uno molto fortunato. - Chiavi condivise e reverse engineering del software Ipotizzando invece di aver scelto una cifratura adeguata e di utilizzare i nonce, il sistema più semplice utilizza un’unica chiave condivisa per tutte le operazioni di crittografia: finché la chiave rimane segreta va tutto bene, ma è comunque un obiettivo difficile da raggiungere. Perfino i protocolli migliori non hanno alcuna difesa contro una chiave scadente e nemmeno contro una chiave casuale pubblicata su Internet. Il protocollo Bluetooth dispone di ottimi tool per la sicurezza, ma non servono a niente se non sono utilizzati in modo corretto e se qualcuno non rende pubblica sul web la chiave di tutti i prodotti. Il passo successivo è avere un’unica chiave univoca per ogni rete fornita o installata, oppure una nuova chiave ogni volta che si crea una rete. Questo è un buon metodo se si dispone di un buon generatore di numeri casuali e si controlla tutto l’hardware della rete. Ma se uno dei nodi viene compromesso, l’intera rete viene esposta a eventuali attacchi. Per gli utenti che hanno la possibilità di scrivere il proprio software sui nodi della rete risulta piuttosto difficile evitare che un hacker trovi la relativa chiave. Anche se il software del nodo è chiuso, è abbastanza difficile evitare che degli hacker in possesso dell’hardware leggano il codice del microprocessore. Questo tipo di attacchi è abbastanza frequente; gli attacchi avvengono più o meno con lo stesso schema: si ottiene una versione legale dell’hardware che viene violato per ricavarne il codice, si decompila il codice per scoprire dove si trova la chiave (basta confrontare il codice di due reti diverse per vedere quali bit sono differenti), si usano queste informazioni per scoprire come è stata calcolata la chiave o per trovare più velocemente la chiave dell’hardware ottenuto dalla rete sotto attacco. Tranne rare eccezioni, bisogna partire dal presupposto che un hacker determinato può riuscire a ottenere l’hardware, leggere il codice e decompilare sia gli algoritmi sia il software. Ecco perché un sistema di sicurezza ben progettato non deve contare sul fatto che gli algoritmi e il software oppure la chiave (o le chiavi) rimangano segreti. Un hacker in grado di impossessarsi del nodo di una rete potrebbe riuscire a ottenere il controllo completo su tale nodo; in un sistema ben progettato un solo nodo non può pregiudicare la sicurezza dell’intera rete. La soluzione più semplice a questo problema di decompilazione è che ogni sessione di maxon EC-i 40 Piccolo ma potente. Per sfruttare dinamica e coppia elevate in spazi ridotti è possibile contare sul motore brushless maxon EC-i 40 (diametro 40 mm) disponibile in due lunghezze: 26 mm (50 watt), 36 mm (70 watt). Questo economico motore brushless è particolarmente adatto per le applicazioni nell’automazione e nella robotica. maxon motor è il fornitore leader di sistemi a livello mondiale di motori e sistemi ad alta precisione fino a 500 watt. Affidatevi alla qualità delle soluzioni specifiche che sviluppiamo insieme a voi e per voi. www.maxonmotor.it Hot topic IoT - M2M - Big Data comunicazione, o flusso di dati tra due nodi finali, abbia chiavi univoche, sconosciute agli altri nodi della rete. In questo modo un nodo eventualmente compromesso non può spiare, manipolare, né imitare i dati o i comandi di un altro nodo della rete. - Distribuzione delle chiavi Ammesso che siano utilizzati i protocolli e le cifrature adatte, una rete dotata di chiavi casuali univoche per ciascuna sessione ‘end to end’ protegge la riservatezza, l’integrità e l’autenticità delle comunicazioni di rete (Fig. 2). Questa situazione, tuttavia, comporta delle vulnerabilità in alcuni sistemi. Di solito non conviene pre-programmare ogni nodo della rete con tutte le chiavi univoche necessarie per tutte le sessioni future; invece è meglio distribuire le chiavi dopo la creazione della rete. In alcuni sistemi questo avviene inviando le chiavi della sessione iniziale ‘in chiaro’ (cioè non criptate), partendo dal presupposto che la rete sia esposta a un eventuale attacco solo per un breve periodo di tempo durante la fase di creazione. L’hacker, tuttavia, potrebbe predisporre il suo dispositivo di snooping e attendere pazientemente che la rete venga ripristinata o di fatto causare un ripristino della rete spegnendo e riavviando il controller o il gateway o mediante un altro metodo. Una soluzione semplice consiste nell’installare una sola chiave univoca su ogni nodo della rete nella fase di produzione e avere un solo security manager fidato al quale consegnare le chiavi, in modo da garantire la sicurezza della sessione tra ogni nodo e il security manager. In seguito, il security manager genera le chiavi necessarie per tutte le altre sessioni e le trasmette, attraverso canali sicuri, a ogni dispositivo interessato. In alternativa è disponibile un’altra serie di strumenti che utilizzano un’infrastruttura a chiave pubblica (Public Key Infrastructure) che offre funzionalità simili, oltre ad altri vantaggi [Pki]. - Generatore di numeri casuali scadente Utilizzare un generatore di numeri casuali di qualità scadente è forse l’errore più comune che può commettere chiunque affronti seriamente il tema della sicurezza. Nonostante tutti i protocolli e le cifrature, l’unico modo per resistere a eventuali attacchi è avere chiavi difficili da trovare. Tra gli errori più comuni figurano l’uso di generatori di numeri casuali non crittografici o di generatori di numeri casuali crittografici i cui semi (cioè i primi valori della sequenza) non Bibliografia [Stuxnet] http://spectrum.ieee.org/telecom/security/the-real-story-of-stuxnet [CrackingDes1998] Electronic Frontier Foundation, ‘Cracking Des’, O’Reilly Media, 1998. [Pki] https://en.wikipedia.org/wiki/Public_key_infrastructure [Nist] http://csrc.nist.gov/publications/fips/fips140-2/fips1402annexc.pdf [IOActive2013] Lucas Apa, Carlos Hollman, ‘Compromising Industrial Facilities from 40 miles away’, Blackhat 2013 050 Automazione Industriale - Maggio 2014 sono casuali. I numeri casuali sono utili in molte applicazioni informatiche, per questo molti sistemi operativi prevedono una funzione ‘rand()’. Ad esempio, la funzione rand() dell’Unix originale manteneva uno stato interno di 32 bit e calcolava il numero casuale e lo stato successivi in base allo stato corrente. L’utente poteva seminare questo Rng con un numero di 32 bit e in seguito ogni chiamata a rand() generava il valore successivo in una sequenza di quattro miliardi di valori. Come Rng non era un granché, però era adatto per la maggior parte delle applicazioni non crittografiche. Tuttavia oggi sarebbe facile generare una tabella in un solo computer contenente i quattro miliardi di numeri casuali possibili e la relativa posizione nella sequenza. E non servirebbe a niente randomizzare il seme: lo stesso Rng non sarebbe abbastanza sofisticato. Gli Rng crittografici usano uno stato interno più grande, almeno di 128 bit. Con 128 bit, come spiegato in precedenza, è molto improbabile che miliardi di computer che lavorano per miliardi di anni riescano a trovare uno schema nella sequenza di numeri. Le procedure di implementazione e prova di Rng crittografici di buona qualità sono ben documentate [Nist]. Anche l’algoritmo dell’Rng migliore è casuale quanto il seme fornito. IOActive [IOActive2013] ha segnalato un errore comune in due sistemi di sicurezza Wsn: durante la decompilazione dei numeri binari del software dei prodotti scoprì che stavano usando un seme non casuale. Entrambi i prodotti usavano la funzione tempo (in secondi) come seme del loro generatore di numeri casuali. Essendoci solo qualche decina di milioni di secondi in un anno, perfino un laptop modesto può IoT - M2M - Big Data Hot topic generare tutte le chiavi possibili facendo una veloce ricerca sugli ultimi decenni. Quando è davvero protetta una rete? Per essere sicura, una rete ha bisogno di un protocollo e di un’implementazione sicuri (Fig. 3). Tra i protocolli di sicurezza ben progettati per reti Wsn figurano il Wireless Hart e l’Isa100.11a, per il settore dell’automazione industriale, e i protocolli ZigBee Smart Energy. Tutti questi protocolli sono stati oggetto di un’approfondita revisione da parte di esperti della sicurezza e molte implementazioni hanno superato tale revisione senza difficoltà. In particolare, il protocollo Wireless Hart costituisce la base delle reti sicure utilizzate in importanti applicazioni infrastrutturali di tutto il mondo, dal circolo polare artico al deserto arabico. Chi utilizza questa tecnologia si affida alle Wsn per trasmettere, in modo affidabile e con la massima riservatezza, informazioni per il controllo dei processi tra nodi finali autenticati. I clienti di questi settori e i loro fornitori hanno fiducia nelle loro reti grazie a un’approfondita analisi e a una rigorosa verifica dei protocolli e delle implementazioni. Nelle Wsn per il settore dell’automazione dei processi industriali fu chiaro fin da subito che la sicurezza era un aspetto fondamentale, come dimostrano i protocolli e le implementazioni. Con l’avvento di nuovi protocolli, soprattutto per l’Internet of Things, gli ambienti che non hanno ancora compreso quanto sia importante la sicurezza dovranno ripassare qualche dura lezione impartita nel passato perché, come dimostrano gli esempi illustrati, c’è ancora qualcuno che queste lezioni non le ha imparate. Per fortuna è semplice offrire una sicurezza di ‘qualità industriale’ alle applicazioni IP, così come alle applicazioni industriali. *Kris Pister è Chief Technologist, mentre Jonathan Simon è Systems Engineering Director in Dust Networks Product Group, Linear Technology Corp. Scopri i contenuti aggiuntivi Via Ancona, 3 20060 TREZZANO ROSA (MI) tel. 02-90969935 / 02-90968707 fax 02-90969854 www.tecnometal-pcb.com Speciale Mes Mes vuol dire competitività Le soluzioni in grado di identificare automaticamente problemi, errori o carenze rappresentano strumenti preziosi per essere vincenti sul mercato di Massimiliano Cassinelli I n ambito industriale è ormai irrinunciabile la valutazione dell’efficienza dei propri impianti produttivi e del suo confronto con quella ottenuta dai concorrenti. In realtà, però, il termine ‘efficienza’ è talmente vasto da rappresentare solo un indicatore generico, senza però fornire un contributo significativo al reale miglioramento delle Le vecchie piattaforme software stanno lasciando spazio a soluzioni Mes e Scada 052 Automazione Industriale - Maggio 2014 performance. Del resto, come ci ricorda la fisica di base, l’efficienza di una macchina è data dal rapporto tra il lavoro ottenuto e quello fornito. Essere efficienti, ovvero produrre più lavoro fornendone di meno, significa ridurre gli sprechi e, quindi, guadagnare di più. Il vero problema è però legato a un quesito: come ottenere tutto questo? Soprattutto negli impianti più vecchi, così come in quelli con processi produttivi ormai maturi, è infatti difficile convincersi e convincere il personale che non sempre il ‘si è sempre fatto così’ rappresenta la soluzione migliore. I dibattiti e gli scontri basati su sensazioni o su rilevazioni effettuate manualmente hanno effetti spesso limitati, quando non peggiorativi. Anche perché alcune persone subiscono negativamente i cambiamenti, fermi nelle proprie convinzioni e, quindi, poco proattivi nei confronti delle nuove modalità o nella correzione di errori e carenze. La svolta, in questo ambito, è stata fornita dall’introduzione dei sistemi Mes, capaci di rilevare automaticamente un numero virtualmente infinito di parametri e di metterli in correlazione tra loro. Una svolta determinante, soprattutto negli ambienti tecnici, dove le persone sono abituate a confrontarsi sui numeri e non sulle sensazioni. Raccogliere grandi quantità di dati in tempo reale e senza l’intermediazione di personale umano, però, rappresenta solo il primo passo per sfruttare in modo efficace un sistema Mes. I numeri, infatti, devono essere sempre rielaborati e proposti in modo intelligente, tipicamente sfruttando i Kpi (Key Performance Indicator), grazie ai quali è possibile comprendere quanto sta effettivamente avvenendo in un impianto e su quali parametri intervenire. Mes Speciale Quando comanda l’Oee Nel tempo le aziende hanno sviluppato e adottato gli indicatori più svariati e specifici di ogni settore, ma, in termini assoluti, il Kpi più utile per consentire un’autentica presa di coscienza rimane l’Oee (Overall Equipment Effectiveness), frutto del prodotto di tre elementi: perdite di tempo, perdite di velocità e perdite di output, ovvero le cause del calo di prestazioni. Nello specifico, le perdite di tempo rendono conto del fatto che durante le operazioni di cambio prodotto o formato, pulizia, manutenzioni non pianificate o interruzioni impreviste, la macchina non è in produzione. Fissando quindi uno specifico arco temporale, si può conoscere quale sia la percentuale di tempo perso per queste cause. Allo stesso modo, anche se non si sono verificate interruzioni, la velocità a regime può essere rallentata, volontariamente o involontariamente, da numerosi problemi, come il mancato approvvigionamento di un prodotto, il ritardo di un operatore, la necessità di interventi diretti. Infine, non dimentichiamo che in alcuni casi i pezzi devono essere eliminati o rilavorati, perché non sono stati raggiunti gli standard qualitativi attesi. Un processo che, ancora una volta, impatta in modo negativo sulla produttività di un’azienda, poiché la produzione deve essere misurata sui quantitativi vendibili, non su quelli prodotti. Questi tre fattori, contrariamente a quanto un’analisi superficiale porterebbe a ritenere, sono strettamente interconnessi, in quanto l’Oee è dato dal loro prodotto. All’atto pratico, quindi, se i tre valori fossero al 90%, l’Oee non varrebbe 90%, ma solo 73%, ovvero il prodotto delle tre misurazioni. Questo significherebbe che una macchina o una linea stanno producendo a tre quarti della loro potenzialità. Inoltre, si potrebbero verificare immediatamente gli effetti, anche nefasti, di un intervento. Ad esempio, aumentare la velocità potrebbe indurre una crescita degli scarti, con un effetto complessivo addirittura negativo. I passi per migliorare Molte aziende, in realtà, ancor oggi non stanno misurando effettivamente il proprio Oee, spesso nella convinzione di aver già raggiunto i vertici delle prestazioni. Una convinzione certamente sbagliata, perché nessun impianto raggiunge mai la perfezione, al contrario, è necessario puntare sempre a migliorare, così come ad anticipare gli immancabili problemi indotti dall’usura e dal trascorrere del tempo. Obiettivamente, quindi, nessuno può dire di aver raggiunto la perfezione, ma, allo stesso tempo, è difficile individuare realmente chi induce le interruzioni della produzione. Questo anche in virtù del fatto che, su una linea, operano decine di persone, spesso con compiti differenti, ognuna delle quali ritiene di non avere responsabilità in caso di interruzione. Così come è pressoché Servono strumenti efficaci per garantire la competitività delle aziende impossibile tenere traccia delle microfermate, ovvero di quelle interruzioni di pochi secondi che, ripetute più volte nel corso di una giornata, possono incidere pesantemente sulla produttività. Anche perché, oltre al tempo di fermo, è necessario valutare quello necessario per tornare a regime e gli eventuali prodotti danneggiati o non conformi. Proprio la consapevolezza rappresenta, quindi, il requisito essenziale per assumere le decisioni adeguate in un ambito industriale. Una consapevolezza che, tuttavia, è assente in molte realtà. Spesso, infatti, le aziende sono indotte a credere di essere già in grado di raccogliere e analizzare correttamente tutte le informazioni rilevanti di un impianto. Queste capacità, però, sono particolarmente complesse se realizzate con gli strumenti tradizionali: sia per l’enorme mole di dati, sia perché i risultati possono essere forniti solo a distanza di tempo, ritardando così l’intervento anche in modo ‘pericoloso’. Non possiamo inoltre dimenticare che nessun operatore umano risulta mai completamente obiettivo. La formazione professionale di ognuno, se non il tentativo di nascondere proprie carenze, induce infatti a enfatizzare alcune situazioni a scapito di altre. Un errore che un software come il Mes, sviluppato in modo ‘scientifico’, non può commettere. A favore del Mes gioca anche il confronto con lo storico dei dati raccolti. Qualunque numero, infatti, assume valore solo se confrontato con le serie precedenti. Solo in questo modo è possibile individuare tempestivamente una deriva o gli effetti (positivi o negativi) di un certo intervento. Maggio 2014 - Automazione Industriale 053 Speciale Prodotti a cura di Franco Gori Connessione diretta tra produzione e IT L e interfacce Mes di Mitsubishi Electric abilitano l’integrazione dei processi attraverso la connessione diretta tra il reparto produttivo e il livello dei sistemi informativi (Erp), permettono di creare un’infrastruttura di comunicazione trasparente che elimina il gap tra manufacturing e database IT, ottenendo una visibilità completa della fabbrica e una trasmissione dati in tempo reale, senza necessità di alcun gateway (ad esempio, un pc) e senza che sia richiesta un’ulteriore programmazione. Inoltre, senza hardware o software aggiuntivi, i dati sono raccolti dai dispositivi di campo (plc, Rfid ecc.) e trasmessi in tempo reale dall’interfaccia Mes verso i più comuni database gestionali. I task con trigger di lettura possono essere attivati a evento oppure periodicamente e i dati di migliaia di word lette dalle cpu possono essere trattati ed elaborati con funzioni complesse e scritti in un database con funzioni Sql tipiche (insert, update ecc.). La comunicazione avviene in modo bidirezionale, con la possibilità di inviare dati dal database ai plc e Hmi e viceversa, collegando direttamente i controllori o i pannelli operatore con il sistema informativo. I moduli Mes consentono, inoltre, di ritardare la trasmissione dei dati richiesti dal sistema nel caso di errore della rete o nel caso in cui il carico sulla rete sia elevato. Grazie alla funzionalità di ‘store and forward’ vi è la possibilità di immagazzinare i dati, insieme all’indicazione del momento in cui sono stati rilevati, nella memoria interna dell’interfaccia, inviandoli quando il traffico sulla rete ritorna a livelli normali. Per la configurazione dell’interfaccia Mes è previsto l’utilizzo di un tool software che consente di mettere in funzione la scheda e attivarne le funzionalità, come la creazione automatica di report, l’invio di e-mail, la gestione della sincronizzazione tramite protocollo Smtp e così via. Dal discreto al processo, ci pensa Oracle O racle propone Discrete Manufacturing e Process Manufacturing, due soluzioni per integrare il controllo di fabbrica con il sistema Erp Oracle E-Business Suite Release 12. Componente di Oracle E-Business Suite Release 12, Oracle Discrete Manufacturing permette ai produttori di implementare le Oracle Applications con soluzioni di terze parti per l’esecuzione della produzione per il manufacturing discreto. La soluzione Discrete Manufacturing permette di seguire l’andamento dei Kpi, lo stato delle singole macchine e i carichi di 054 lavoro, e di ridefinire i piani di lavorazione in caso di imprevisti. La soluzione include componenti sia per gli addetti di fabbrica sia per i responsabili di produzione: i primi hanno a disposizione un’interfaccia che mostra le liste e le priorità delle Automazione Industriale - Maggio 2014 attività, mentre i secondi dispongono di un cruscotto per la visibilità in tempo reale delle attività di fabbrica e possono fare leva su funzioni di rapida riassegnazione delle risorse in caso di problemi. Oracle Process Manufacturing è invece l’applicazione di Oracle E-Business Suite Release 12 per le aziende di processo, grazie alla quale i produttori possono migliorare la qualità mediante opportuni strumenti di notifica sull’andamento dei flussi di lavoro e con il continuo tracciamento delle deviazioni critiche dal normale processo di produzione. Prodotti Speciale Pro.Lean, l’efficienza a portata di manager N ormalmente nelle linee di produzione diversi fattori possono determinare un calo di efficienza rispetto all’effettiva potenzialità: guasti, soste, sprechi, scarti rallentano la produzione, causando perdite economiche anche significative. La conoscenza automatica e in tempo reale dei Kpi permette di stabilire il valore dell’Oee che indica la reale efficienza produttiva dell’impianto. La precisione del valore di Oee dipende da una consistente raccolta dei dati di produzione, che deve avvenire in modo automatico e in tempo reale. Senza una misura precisa e puntuale dei dati di produzione, non è possibile pensare agli interventi necessari per migliorare e rendere efficiente il processo produttivo. Per questo motivo Progea ha messo a punto Pro.Lean, una soluzione per gestire le informazioni che provengono dalle linee produttive, aggregarle e disporle in modo chiaro e semplice per i manager che gestiscono l’azienda, colmando il gap che esiste spesso tra produzione in campo, gestione e pianificazione aziendale. Basato sulla tecnologia di connettività industriale e data collection da anni proposta da Progea con Movicon, il modulo Pro.Lean consente di gestire in modo automatico e guidato la componente ‘Historian’ di raccolta e registrazione dati, la componente ‘Dashboard’ per la visualizzazione in tempo reale di Kpi e Oee e i Report per l’analisi dei dati raccolti e archiviati per data, turno, operatore, macchina, prodotto, lotto e così via. PharmaSuite, il Mes per il life science L anciata da Rockwell Automation, la Rockwell Software PharmaSuite v5.0 per la produzione farmaceutica e biotecnologica offre un’unica soluzione Mes che consente non solo di ottimizzare la produzione grazie a una migliore integrazione fra i diversi reparti, ma anche attraverso una migliore integrazione tra una singola linea e l’intero impianto, grazie anche all’integrazione nativa con la piattaforma di controllo Logix. PharmaSuite v5.0 permette la gestione automatizzata dei batch tramite PharmaSuite Recipe Designer. Il sistema raccoglie i dati direttamente dalla macchina in modo automatico, trasmette parametri e set point al livello automazione, monitora gli eventi collegati a tale livello e integra le informazioni di processo nel protocollo di lotto elettronico (Ebr), riducendo il rischio di errore umano legato a una raccolta manuale dei dati. PharmaSuite v5.0 utilizza un nuovo ambiente a oggetti per la modellazione delle attrezzature che permette di ottimizzare l’integrazione delle diverse attività di produzione, inclusi quella biologica, secondaria, attiva, l’assemblaggio discreto, la pesatura e il confezionamento. Questo permette agli utenti di definire l’interfaccia di automazione, di mantenere le descrizioni e le specifiche delle attrezzature e di utilizzare l’ambiente di modellazione come base per il monitoraggio della conformità Gmp e per gli scenari di integrazione con l’automazione. La suite permette anche di modellare flussi di lavoro che possono essere legati o meno a un ordine di produzione, senza dover ricorrere a una programmazione personalizzata da parte di un integratore di sistemi. Utilizzando gli standard S88, PharmaSuite v5.0 consente all’autore della ricetta o all’utente finale di creare nuovi flussi di lavoro, grazie al riutilizzo di building block esistenti. Maggio 2014 - Automazione Industriale 055 Speciale Prodotti Una suite che risponde velocemente al cambiamento S ap Manufacturing Execution System è una suite di applicazioni che consente di gestire, tracciare e controllare l’esecuzione della produzione industriale, connettendo con il resto dell’azienda tutte le attività di produzione, inclusi controllo di processo, controllo qualità, tracciabilità, gestione del lavoro, conto lavoro esterno, gestione modifiche tecniche, riparazioni e rilavorazioni. La soluzione permette un controllo dettagliato sia a livello del singolo stabilimento sia di strutture produttive estese e ramificate a tutto il mondo. Sap Manufacturing Execution System permette, inoltre, di memorizzare, rintracciare, condividere e rendere disponibili rapidamente i dati che determinano come un prodotto viene realizzato, e riconoscere e rispondere rapidamente a eventuali cambiamenti di configurazione. In generale, la suite consente di garantire la conformità normativa, attraverso una completa tracciabilità e reportistica di prodotto, rispettare i requisiti necessari per la gestione di lotti e numeri di matricola, gestire e rendere visibile il work-in process (Wip), inclusi casi di frequenti e complessi cambiamenti di ordine, e semplificare il processo di introduzione di nuovi prodotti (Npi), abbreviando i tempi di passaggio dalla prototipizzazione alla produzione a volume. Il Mom secondo Siemens L’ utilizzo di sistemi di Manufacturing Intelligence permette un confronto immediato tra i Kpi specifici per ogni realtà aziendale e una maggiore visibilità dei dati raccolti dai sistemi produttivi, e contribuisce al miglioramento dell’Oee. L’integrazione con i sistemi gestionali, con le soluzioni Sap, Microsoft o con altri software evoluti, è ormai essenziale per dare corrette risposte al business. Nello stesso tempo, aumenta la necessità di sistemi intelligenti direttamente presso 056 la linea di produzione. I Mes, con le loro funzionalità di programmazione della produzione e di monitoraggio, sono sempre più integrati con la realtà di gestione della fabbrica. Con il Mes Simatic IT, Siemens propone un sistema su misura per accedere alle informazioni di processo in tempo reale in tutta l’azienda. Simatic IT permette alle aziende di produzione di gestire in tempo reale tutte le informazioni e le attività legate alla produzione. Oltre a ottimizzare i cicli di produzione, ridurre gli scarti e i consumi e offrire una visione Automazione Industriale - Maggio 2014 chiara e univoca di quanto sta accadendo o accadrà in fabbrica, la soluzione registra la genealogia di ogni pezzo prodotto, favorendo la tracciabilità completa di tutto il percorso produttivo. Questo permette, in qualunque momento, di ricostruire la causa di eventuali difetti, individuandone l’origine. Siemens ha continuamente ampliato e rafforzato la propria offerta software di soluzioni studiate per gli specifici bisogni dei clienti industriali. Ciò è accaduto specialmente nel campo del Manufacturing Operation Management (Mom), ovvero di quell’insieme di programmi software che permettono a un’azienda di produzione di gestire efficacemente le proprie fabbriche, legando il livello di business (Erp), dove si ricevono e gestiscono gli ordini, con il livello di fabbrica (automazione), dove questi ordini si trasformano in veri prodotti. Prodotti Speciale Il software L’efficienza inizia attento ai consumi dalla reportistica energetici truxureWare Plant senza compromettere quelle D istribuito in Italia da ServiTecno, MePis E&E è un sistema Mes modulare sviluppato dal system integrator sloveno Metronik che include strumenti per analisi e reportistica sui consumi di energia in fabbrica e prevede un sistema di monitoraggio dei dati e gestione allarmi nel caso di inefficienze energetiche, il quale permette di far emergere anche consumi ‘nascosti’ di energia e di individuare potenzialità di risparmio. Le funzionalità e le specifiche tecniche del sistema includono: acquisizione automatica dei dati raccolti basata su database di GE Proficy Historian, acquisizione automatica dei dati delle quantità prodotte, interfaccia utente per immissione dati manuale, display e analisi del consumo di energia, indicatori chiave di performance, diagrammi M&T e CuSum, sistema di messaggistica, report su energia e ambiente, supporto standard EN 16001, controllo operativo su dispositivi per l’elettricità su piattaforma Proficy Hmi/Scada iFix, sistema di reportistica configurabile. La soluzione si basa sui componenti di gestione della produzione di GE Intelligent Platforms e su Proficy Historian, l’estensione della piattaforma Proficy per supportare tutte le nuove applicazioni di ‘plant intelligence’. S Operation Ampla è il software di operation management pensato da Schneider Electric per ottimizzare le performance e l’utilizzo dell’energia nei processi di produzione, consentendo accesso in tempo reale a tutte le informazioni chiave relative all’impianto e al business aziendale. Il software, che si connette a tutti i principali sistemi Scada e Historian presenti sul mercato, permette di catturare i dati dalle fonti più disparate, aggregarli e trasformarli in informazioni da utilizzare per analizzare la produttività, fare data mining, lanciare interrogazioni, produrre report. Il sistema viene gestito attraverso un unico ambiente di configurazione, che dà la possibilità di effettuare cambiamenti on-line e aggiungere ulteriori funzionalità esistenti, poiché le nuove applicazioni si integrano in una logica plug & play. Il tool di reporting Plant Operation Historian, un componente chiave di StruxureWare Plant Operation, estende la sua portata a tutto l’impianto produttivo per ottenere dati di supporto decisionale in tempo reale. Il tool include report esemplificativi già pronti all’uso, come report energetici e report per la gestione degli allarmi basati sulle linee guida Eemua 191, e può essere configurato e sincronizzato automaticamente anche con StruxureWare Scada Expert Vijeo Citect di Schneider Electric. Attraverso il tool di visualizzazione intuitivo Process Analyst, il software consente inoltre di comprendere e analizzare i processi dell’impianto in una modalità univoca e integrata. Semplice Teach-in Robotico KeTop T10 – Veloci operazioni robotiche con gesti intuitivi UÊ ÀV>ÊÊÓä¯Ê`ÊÀë>ÀÊ`ÊÌi«Ê«iÀÊ«ÀV«>ÌÊi`ÊiëiÀÌ UÊ ÊiViÃÃÌ>Ê`ÊVÃViâiÊ`Ê«À}À>>âiÊÀLÌV> UÊ "«iÀ>âÊv>VÊiÊÃVÕÀiÊ«iÀÊÕÃVÀiÊ`>ÊÃÌÕ>âÊV«V>Ìi KEBA: Stand H 062 KEBA AG, Via Bonaventura Zumbini 29, 20143 Milano Phone: +39 02 84990153, Fax: +39 02 84990154, [email protected], www.keba.com Speciale Prodotti Studiato per la produzione discreta P roposto da Solinart, la soluzione Mes FactoryLogix di Aegis Software è un sistema software progettato per supportare tutti i tipi di produzione discreta, dal montaggio di pcb alla complessa box-build, a grandi integrazioni di sistema e alla lavorazione dei beni di largo consumo, anche ad alta velocità. La soluzione consiste in una suite integrata di moduli software che gestiscono le informazioni dell’intero ambiente di produzione, dal lancio del prodotto alla logistica dei materiali, attraverso l’esecuzione di fabbricazione, alle operazioni di analisi e ai cruscotti di visualizzazione in tempo reale. “Questa soluzione olistica produce una tracciabilità di prodotto, di processo e dei materiali senza precedenti”, spiegano i responsabili di Solinart, “nonché la risposta al bisogno di visibilità dei dati, da parte dei produttori, per un miglioramento competitivo”. Il Mes real-time ‘tagliato’ sui ruoli aziendali S viluppata da Tecnest, J-Flex Mes è una soluzione per la gestione dei processi di manufacturing execution quali: dispatching dei piani di produzione, raccolta dei dati in produzione (anche con interfacciamento automatico con le macchine o con tecnologie bar-code, Rfid ecc.), controllo e avanzamento in reparto, gestione della manodopera e delle risorse di produzione, controllo qualità, tracciabilità di prodotto e processo, warehouse management, analisi delle performance. La soluzione presenta anche funzionalità a supporto delle realtà di produzione organizzate in ottica Lean & Visual Manufacturing, quali ad esempio un modulo per la gestione e il monitoraggio del Kanban elettronico. Inoltre, grazie all’interfaccia Rolebased, J-Flex Mes mette a disposizione funzionalità di analisi e controllo studiate e ‘tagliate’ sui vari ruoli aziendali. J-Flex Mes costituisce, insieme alla soluzione J-Flex Aps per la pianificazione e schedulazione della produzione, il nucleo della suite J-Flex: grazie a una struttura dei dati completamente e nativamente integrata, le due soluzioni offrono la possibilità di operare in modo sincronizzato e real-time, sulla base del paradigma ‘Plan while Executing’ (pianifica mentre fai). In questo modo le modifiche operate sul piano di produzione si riflettono in automatico e in real-time in reparto e viceversa. In alternativa, tali soluzioni possono essere utilizzate separatamente e integrate a sistemi Aps, Mes o Erp di terzi. Una fonte di controllo ad alto potenziale L a soluzione Ventiquattro di 24 Ore Software consente di acquisire le informazioni relative alle attività svolte nei reparti produttivi, nel luogo e nel momento in cui esse vengono effettuate, e con un intervento minimo da parte degli operatori. Tipicamente infatti l’input dei dati viene interamente gestito attraverso letture di barcode. Ogni step del processo di produzione 058 viene notificato al sistema al suo inizio, sospensione e termine, realizzando un feedback continuo: i dati di consuntivo così ottenuti sono una fonte di controllo ad alto potenziale perché, messi a confronto diretto con quelli pianificati, forniscono immediatamente l’esatto quadro della produzione e il delta degli scostamenti può suggerire nuove azioni o revisioni nei planning. Il Automazione Industriale - Maggio 2014 software permette di inserire/ricevere i dati in real-time, avere visione dei lavori in pending, rilevare le attività dirette (lavorazioni, attrezzaggi), quelle indirette e i fermi macchina, storicizzare i dati per effettuare confronti tra tempi preventivi e consuntivi, individuare eventuali inefficienze e analizzarne i motivi, avere un riepilogo giornaliero delle attività svolte. Prodotti Speciale Otto moduli per la fabbrica N el software Erp multimodulare Ad Hoc Enterprise di Zucchetti sono previsti otto moduli espressamente dedicati alla produzione, allo scopo di coprire ogni aspetto funzionale del processo produttivo: Distinta Base, Cicli di Lavorazione, Mrp, Conto Lavoro, Schedulatore di Dettaglio, Analisi Dati, Mps e Produzione su Commessa. Per quanto concerne l’ambito specifico del Mes, Ad Hoc Enterprise permette di gestire e controllare tutta la fase produttiva dell’impresa, dalla raccolta del dato alla visualizzazione delle attività in corso, per finire con la consuntivazione del processo produttivo. Infatti, mediante funzionalità aggiuntive integrabili con il modulo di raccolta e analisi dei dati è possibile gestire gli avanzamenti delle lavorazioni degli Ordini di Lavoro in termini di tempi e quantità, parametrizzare le politiche di rilevazione del dato in base alle specifiche richieste dal cliente, nonché rettificare versamenti eseguiti o apportare modifiche alle regole di raccolta dati. Un passo avanti alla concorrenza Il tempo è prezioso. La Piattaforma EPLAN ti permette di sviluppare prodotti di qualità in modo più efficiente, e ti dà una marcia in più rispetto alla concorrenza. La soluzione interdisciplinare per la progettazione, ingegnerizzazione e produzione accelera il processo di sviluppo, ed è già utilizzata in 50 paesi e in 17 lingue in tutto il mondo. Allora, quando pensi di provare anche tu l’effetto-e? www.eplan.it Applicazioni Industria metalmeccanica Una pianificazione globale della produzione Processi aziendali più fluidi e collaborazione migliorata per con le relative attività di vendita. Cdm, uno dei principali partner di Infor Dab Group, un produttore mondiale di pompe idrauliche che in Italia per l’applicazione Infor LN, è stato fondamentale, sia durante la grazie alla suite di Infor ha migliorato i processi in quindici fase di progettazione e sviluppo sia siti distribuiti in quattro continenti nell’estensione globale della soluzione. Una volta definito, il modello è stato replicato per l’implementazione globale di Carolina Mirò in altri dieci Paesi. Nel corso del 2013 il processo è stato completato, coinvolgendo Italia, Regno gestire la complessa e personalizzata Unito, Stati Uniti, Germania, Spagna, produzione industriale del gruppo, senza richiedere modifiche sostanziali Ungheria, Sud Africa, Russia, Olanda e Belgio. In ogni Paese l’implementazione al software. “Abbiamo scelto Infor è stata completata in un solo mese e LN”, dicono in Dab, “per la sua capacità di soddisfare, out-of-the-box l’ultimo go live si è registrato in Russia nel mese di dicembre. e con modifiche minime, le esigenze di un produttore di apparecchiature Processi automatizzati industriali”. e snelli Insieme a Infor LN Dab ha Un progetto implementato Infor PM per il di portata internazionale consolidamento finanziario e la nuova In meno di un anno Dab ha reso interfaccia utente Infor Workspace. operativa la soluzione in dieci Paesi, Tutte le applicazioni sono state integrate rispettando anche il budget previsto. re milioni di pompe grazie a Infor Ion. La nuova suite Quindici siti distribuiti in quattro motorizzate. Questo è il applicativa è ora utilizzata da 750 continenti sono ora operativi con volume di produzione utenti e ha consentito a Dab di istituire la suite di applicazioni Infor, che sta annuale di Dab Group, azienda con best practice aziendali standardizzate, sede centrale in provincia di Padova. già offrendo vantaggi in termini di standardizzazione dei processi aziendali, supportate dall’automazione, in tutte le Il Gruppo sta ampliando la propria attività operative globali. È stato creato automazione dei flussi di lavoro per attività in molti nuovi mercati ed è incrementare la produttività degli utenti un innovativo dashboard di processo chiamato a soddisfare le esigenze sfruttando le potenzialità combinate di e miglioramento della collaborazione individuali di clienti diversi fra loro, Infor LN e Infor Ion, per identificare interaziendale a livello globale. con un conseguente aumento di eventuali colli di bottiglia. Questo ha complessità delle attività operative di La fase iniziale del progetto è stata contribuito a migliorare il modo in avviata nel 2012 e ha riguardato i vendita e produzione. Dab ha deciso cui Dab gestisce, elabora e traccia gli di implementare un’applicazione Erp quattro stabilimenti produttivi di Dab ordini, tenendo allo stesso tempo sotto in Italia e uno stabilimento in Cina, ricca di funzionalità, che potesse T 060 Automazione Industriale - Maggio 2014 Industria metalmeccanica Applicazioni controllo le variazioni di prezzo, per garantire uniformità per tutte le attività operative. Nell’area finance l’azienda ha già eliminato molti processi manuali, incluse le catene di messaggi e-mail e le telefonate spesso derivanti da richieste sulla fatturazione. Grazie al nuovo sistema, ora è possibile elaborare automaticamente 60mila fatture l’anno con interventi minimi per le eccezioni. La suite Infor offre anche una piattaforma Erp comune per supportare la pianificazione della produzione di Dab a livello internazionale. Articolato in più valute e lingue, il sistema possiede nuove capacità che consentono agli utenti di valutare diverse opzioni per i clienti e fornire date previste di consegna più accurate su base globale. Il nuovo sistema Infor è anche compatibile con un’ampia gamma di formati Edi, pertanto Dab può ottimizzare le comunicazioni all’interno della propria supply chain con fornitori e clienti. Dal punto di vista delle vendite, Infor Ion fornisce l’integrazione tra il proprio sistema Erp e il Crm di Dab, rendendo Dab Group, produttore mondiale di pompe idrauliche, ha portato a termine con successo un progetto di implementazione dell’Erp di Infor Enrico Pana, Group IT Manager di Dab Group possibile il controllo completo dei prezzi e la totale visibilità della redditività di ogni cliente. La velocità e la semplicità del processo d’implementazione sono state favorite dalla nuova interfaccia utente Workspace, fondamentale nel promuovere l’adozione e l’uso del nuovo sistema tra gli utenti finali. Con SharePoint, il sistema è facile da utilizzare e consente di accedere in modo semplice alle diverse applicazioni utilizzate dai vari profili professionali. Spazi di miglioramento per il futuro Nel corso del 2014 sarà introdotto ampiamente Infor Ming.le, per raggiungere nuovi livelli di collaborazione e flussi di lavoro, in particolare per la gestione delle eccezioni dei casi non di emergenza. Infor Ming.le sarà la chiave che aiuterà gli utenti a condividere le problematiche, gestirne l’escalation e risolverle senza l’esigenza di ricorrere a numerose e-mail e telefonate. Una singola istanza on-premise di tutti i dati Erp risiede nell’ufficio centrale di Padova. Nel corso del 2014 sarà eseguito il back-up di questi dati nel cloud a scopo di disaster recovery. Dab sta passando al cloud anche per le attività di gestione e condivisione dei documenti. “Dopo un anno intenso d’implementazione, ora possiamo contare su un sistema in grado di gestire l’immensa complessità delle attività di produzione Make-to-Order di una multinazionale”, ha dichiarato Enrico Pana, Group IT Manager, Dab Group. “Ion gestisce già il nostro business in modo efficiente fornendo flussi di lavoro efficaci ed eliminando le attività non a valore aggiunto, ma vogliamo andare oltre e stiamo implementando Infor Ming.le, poiché intravvediamo un valore enorme nel fornire capacità di gestione abbinate alla mobility”. Con Infor Ming.le, l’utente può infatti, con un solo clic, accedere all’ambiente di qualcun altro: “Si tratta di una prospettiva con potenzialità enormi, che possiamo mettere al servizio della customer satisfaction in tutto il mondo”. Mark Humphlett, direttore settore produzione industriale di Infor, conclude: “Un’implementazione in dieci Paesi in 11 mesi è un successo notevole; la nostra strategia, che si basa su un livello minimo di personalizzazione abbinato a funzionalità specifiche di settore, disponibili out-of-the-box, è essenziale al fine del successo di progetti di questo tipo”. Infor e Dab Group stanno ancora lavorando insieme per la realizzazione della fase successiva del percorso, che ha l’obiettivo di raggiungere nuovi livelli di collaborazione tra personale e partner della supply chain. Maggio 2014 - Automazione Industriale 061 Tecnicamente Progettazione sistemi Programmare come si pensa? Con NI LabView si può. Con il software di National Instruments per la progettazione grafica di sistemi di controllo, test e misura è possibile programmare seguendo il flusso delle proprie idee di Carolina Mirò E instein sosteneva che le idee fossero “la cosa più reale che esista al mondo”. E allora perché non seguirne il flusso per progettare sistemi di controllo, test e misura? Con LabView, il software per la progettazione di sistemi di National Instruments, è possibile. Usando icone, terminali e collegamenti al posto di caratteri e stringhe, LabView consente a ingegneri, progettisti e sviluppatori di programmare come pensano, in modo rapido e produttivo. LabView include strumenti basati sulla configurazione e funzioni di programmazione avanzate per lo sviluppo di applicazioni di controllo, test e misura con interfacce utente professionali. L’ambiente di programmazione grafica, le librerie integrate di funzioni software e interfacce hardware, le funzioni di analisi, visualizzazione e condivisione hanno un unico obiettivo: consentire all’utente di fare di più in meno tempo. 062 Usando icone, terminali e collegamenti al posto di caratteri e stringhe, LabView consente a ingegneri, progettisti e sviluppatori di programmare come pensano, in modo rapido e produttivo Automazione Industriale - Maggio 2014 A fare la differenza in LabView è il linguaggio G, che consente una rappresentazione visiva di hardware, dati e algoritmi e può essere combinato con matematica basata su testo, Hdl (Hardware Description Language), diagrammi di simulazione e assemblaggi precompilati scritti in C, C++ o C#. Multithreaded e orientato agli oggetti, il linguaggio G offre performance di alto livello e la flessibilità necessaria per eseguire lo stesso codice su una varietà di target differenti, inclusi sistemi operativi su desktop multipli, sistemi in real-time e Fpga. Il linguaggio G segue il modello del dataflow, nel quale, a differenza di quanto accade con i linguaggi di programmazione di tipo sequenziale, l’ordine di esecuzione delle operazioni è determinato dal flusso dei dati: una funzione o nodo del diagramma a blocchi è eseguita quando tutti i suoi input sono disponibili. Quando un nodo completa la sua esecuzione, genera dei dati che, tramite i suoi terminali di uscita, passano al nodo successivo. Abbinato a un hardware di misura di nuova generazione (come, ad esempio, il ricetrasmettitore di segnali vettoriale NI PXIe-5644R), LabView ne ridefinisce il firmware per raggiungere prestazioni che, dicono in National Instruments, “i tradizionali linguaggi di programmazione non possono offrire”. Scopri tutto ciò che c’è da sapere su LabView e inizia a usarlo! Per applicazioni di sicurezza in zone a rischio di esplosione per polveri e gas Manometri Digitali Manometri digitali a sicurezza intrinseca Trasmettitori di Pressione Trasmettitori di pressione a sicurezza DQWLGHÁDJUDQWH Trasmettitori di pressione a sicurezza intrinseca per applicazioni industriali www.keller-druck.com Prodotti Anteprima Sps/Ipc/Drives 2014 a cura di Roberta Tosi Abb per la sicurezza e il controllo macchine L a multinazionale svizzera offre un’ampia gamma di soluzioni per la sicurezza e il controllo macchine per diverse applicazioni industriali, dall’etichettatura all’imballaggio, dal taglio laser al taglio al volo ecc. Le soluzioni Abb (pad. 3, stand B020-A020) comprendono Hmi, plc, tecnologie di sicurezza e controllori di movimento multiasse, servo-azionamenti ad alte prestazioni, servomotori rotativi e motori lineari. Tutti questi componenti si interfacciano perfettamente tra loro per offrire soluzioni complete per l’automazione di qualsiasi macchinario industriale. L’offerta di Abb dedicata al comando e alla protezione motori di bassa tensione, si arricchisce ulteriormente con il completamento della già nota gamma di contattori AF (da AF09 ad AF2650), dispositivi che permettono di creare soluzioni per avviamento motori da 18,5 kW a 200 kW e soddisfano le esigenze impiantistiche di quadristi e Oem. Tutti i contattori AF adottano un’innovativa tecnologia che permette un basso consumo d’energia (80% in meno), un design compatto (30% in meno) e un numero di codici ottimizzato (90% in meno), oltre a cablaggi e configurazione modulare con potenze e capacità di servizio elevate. Queste caratteristiche favoriscono una gestione più flessibile e sicura del motore, massimizzando la produttività e l’efficienza energetica degli impianti. Robot collaborativi e pinze adattive I n fiera Alumotion (pad. 2, stand C070) propone un nuovo modo di concepire la robotica industriale, presentando i robot antropomorfi collaborativi di Universal Robots, in grado di lavorare fianco a fianco agli operatori grazie agli elevati standard di sicurezza garantiti dalla conformità alla normativa Iso 10218-1. Diverse le operazioni che i robot possono svolgere, dall’avvitare lampadine al pulire macchinari e disporre prodotti sulle catene di montaggio. I robot possono essere programmati per ricoprire una funzione diversa dall’altra nell’arco dello stesso processo produttivo, in poco tempo e senza necessità di specifiche nozioni informatiche. Tra le proposte, il robot Dual Arm Torso e le pinze di presa adattive Robotiq. Reader Rfid Uhf per applicazioni industriali A se (pad. 2, stand N026) presenta la nuova famiglia di reader Rfid Uhf BlueBox, disponibili con 064 antenna integrata o esterna (una o due), con connettori M12, con protezione IP67, input, output e firmware personalizzabile su richiesta. I reader sono stati progettati non solo per applicazioni di automazione industriale, controllo accessi, raccolta dati, ma anche per applicazioni nella logistica e nella robotica. La gamma BlueBox opera con un unico protocollo di connettività per tutte le versioni nelle diverse frequenze operative; le comunicazioni in rete Automazione Industriale - Maggio 2014 sono gestite con interfacce RS232, RS485 ed Ethernet. A corredo dei reader è disponibile il software di test e di configurazione, Dll e librerie per sviluppo software. La gamma è configurabile e aggiornabile via linea seriale. Il BlueBox può essere abbinato ai nuovi transponder industriali di Hid Global Idt, di cui Ase è distributore italiano, e a una nuova linea di antenne Uhf industriali, idonee anche per applicazioni su mezzi mobili. Anteprima Sps/Ipc/Drives 2014 Prodotti Integrazione spinta nello sviluppo plc A xel (pad. 3, stand D064) porta in fiera la release 4 di LogicLab, l’ambiente di sviluppo plc Iec 61131-3 presente sul mercato dal 2002. Le novità principali riguardano l’editor Ladder diagram (LD), un albero di progetto rivisto e personalizzabile, l’evoluzione della cross-reference e la maggiore spinta verso le possibilità di customizzazione e integrazione dell’ambiente di sviluppo. L’azienda presenta anche le soluzioni all-in-one (runtime plc, Hmi, fieldbus) basate sui moduli di Dave Embedded Systems, in particolare il modello Bora con cpu Xilinx Arm dualcore, Fpga integrata, doppio sistema operativo (FreeRtos e Linux), run-time plc dual-core a elevate prestazioni con task plc fino a 125 μs di tempo ciclo. L’automazione innovativa firmata B&R A llo stand di B&R (pad. 3, stand C014) è possibile scoprire i benefici ottenibili grazie all’impiego delle ultime tecnologie di automazione proposte dalla società. Qualche esempio? La filosofia Scalability+ apre nuove possibilità di automazione personalizzata per i costruttori di macchine, grazie a mille opzioni hardware e mille opzioni software disponibili. I nuovi controller compatti con I/O integrati si aggiungono alla serie di controller X20, consentendo grande versatilità fin dai sistemi entry-level. Alla gamma di Power Panel sono aggiunti nuovi modelli di schermi tattili, con e senza funzionalità di controllo. Le nuove Hmi sono meno dipendenti dal sistema operativo e sempre più orientate al web, grazie all’adozione di tecnologie standard di ultima generazione, come l’Html5. La tecnologia reAction è invece la novità ingegnerizzata da B&R per ridurre i tempi di ciclo, consentendo tempi di reazione di 1 microsecondo. La soluzione out-of-the-box Aprol EnMon per il monitoraggio dei consumi energetici di macchina e impianto permette una gestione energetica di fabbrica in linea con quanto richiesto dalla Iso 50001. Tra le altre innovazioni presentate da B&R sono inclusi il software meccatronico che sfrutta la simulazione, i sistemi pc-based e le evolute tecnologie per il controllo di movimento ecc. Un’unità drive per il taglio torte B ahr Modultechnik (pad. 2, stand H056) ha sviluppato un’unità drive per taglio automatico di torte nel settore alimentare. Il sistema gantry XYZ è composto da un modulo per l’asse x, due moduli per l’asse y e uno per l’asse z. I profili della guida in alluminio sono rivestiti da uno strato di acciaio inossidabile brevettato. Grazie a questo rivestimento, i sistemi di posizionamento sono compatibili con i più elevati standard igienici. Due guide sono integrate nell’asse di tipo DszPvie 160, il blocco corsa è posizionato su quattro carrelli mobili che corrono sulle guide e sono gestiti da nastro temporizzato. Il sistema di posizionamento LLZ 60 per l’asse y consiste in un profilo quadrato di alluminio con guide a rulli integrate. Il carrello mobile, montato sui rulli, è movimentato da un nastro interno temporizzato. La tensione del nastro è regolabile da cacciaviti speciali a un’estremità della guida. All’altra estremità del sistema di posizionamento c’è una pinza accoppiata alla quale si adatta il motore. Il sistema di sollevamento quadrato Rht 60V è utilizzato per l’unità z. La biella del cilindro di sollevamento chiuso è movimentata da un albero filettato posizionato nel cilindro in parallelo al pistone. Maggio 2014 - Automazione Industriale 065 Prodotti Anteprima Sps/Ipc/Drives 2014 Per misurare la posizione B alluff (pad. 3, stand B14) propone il sistema di misurazione della posizione Bml-S1G specifico per ambienti gravosi, dotato di custodia in metallo con fondo in acciaio e con protezione da interferenze elettromagnetiche. Utilizzabile per lunghezze di misurazione fino a 48 m, può essere installato in tutte le applicazioni di misura quali guide lineari, sistemi a taglio laser, nell’ingegneria meccanica, sistemi di stampaggio ecc. Il sistema di misurazione lineare magnetico, in classe di protezione IP67 e con funzionalità di diagnostica integrate, è costituito da un sensore e da una banda magnetica codificata. La testa del sensore scorre a una data distanza sulla banda magnetizzata con polarità alternata. Il sensore è ordinabile con interfaccia Biss-C o Ssi, ha un range di risoluzione fino a 1 μm, un’accuratezza di sistema fino a ±20 μm e velocità di corsa fino a 10 m/s. Dal momento che il sistema lavora sul principio magnetico, è anche insensibile ai cambi di temperatura, alla sporcizia (polvere o olio), all’usura e all’interferenza da rumore. Quando l’azionamento è componibile I l sistema di azionamento meccatronico ‘componibile’ Xts di Beckhoff (pad. 2, stand G14), sulla base di moduli rotaia di diverse forme (tratti lineari e curvilinei, anche con raggi diversificati), consente di movimentare una serie di carrelli che, sfruttando il principio del motore lineare, possono essere pilotati per svolgere i compiti più disparati in un vasto range di ambiti applicativi: manipolazione, incollaggio, assemblaggio, movimentazione e molti altri. Le sue funzionalità l’hanno reso adatto all’impiego su linee di imbottigliamento, per effettuare operazioni di avvitatura tappi in sincronia con l’avanzamento delle bottiglie. Grazie alle prestazioni di EtherCat, Xts permette di pilotare ‘n’ carrelli indipendentemente l’uno dall’altro, vale a dire ciascuno con rampe di accelerazione/decelerazione e velocità (fino a 4 m/s) autonome. I mover sono gestiti completamente in asse elettrico e la velocità di comunicazione offerta da EtherCat è tale per cui è possibile tenere sotto controllo costantemente la traiettoria (posizione) e lo stato di moto di ciascun singolo carrello. I mover sono programmabili con leggi di moto proprie, possono essere mossi indipendentemente, così come in moto accoppiato, o in posizione assoluta. Soluzione integrata IT+plc B osch Rexroth (pad. 2, stand E044) presenta la tecnologia Open Core Engineering, vincitrice del premio internazionale Hermes Awards 2013. Si tratta di una soluzione integrata, che combina automazione plc e IT. Con la nuova generazione di pannelli di comando multitouch Rexroth IndraControl V, Bosch Rexroth introduce nell’automazione i vantaggi del comando gestuale, mutuando questa funzione da smartphone e tablet e rendendola idonea agli ambienti di lavoro gravosi, disponibile con un tool software 066 unificato che ne agevola l’uso su tutti i terminali Hmi. La funzionalità Safety on Board integrata negli azionamenti Automazione Industriale - Maggio 2014 decentralizzati IndraDrive Mi offre agli Oem funzioni di sicurezza per azionamenti senza quadro elettrico, infatti, oltre al già presente Safe Torque Off, l’opzione SafeMotion copre funzioni certificate per movimenti sicuri. IndraDrive Mi, grazie all’interfaccia multi-Ethernet, gestisce tutti i più comuni protocolli sullo stesso hardware. Dal 2014 è possibile corredare il sistema IndraMotion for Handling con ‘Operation App’ che comanda le macchine tramite tablet con sistema operativo Google Android. Anteprima Sps/Ipc/Drives 2014 Prodotti Trasferire dati in flessibilità C eam Cavi Speciali (pad. 3, stand G031) si presenta in fiera con diverse proposte. Con la linea Industrial Data Land, l’azienda progetta, sviluppa e collauda cavi a elevata tecnologia per tutte le applicazioni fieldbus nel settore dell’automazione industriale, in accordo a standard esistenti quali Profibus, Profinet, Industrial Ethernet, CanOpen, DeviceNet, EibKonnex, M-Bus, LonWorks. La serie Flexi Land risponde all’esigenza di performance meccaniche ed elettriche nei diversi ambiti dell’automazione: alimentazione bordo macchina-posa fissa e/o movimentazione sporadica (Flexor), alimentazione e controllo-posa dinamica (Control Power), alimentazione e controllo servo motori-posa dinamica (S-Motor), controllo e segnalamentoposa dinamica (Data Transmission). Tra le più recenti novità, Ceam Cavi segnala Lanfire (F/ Utp 4x2xawg 23/1 Cat. 5e Lszh Fire Resistant Ph 60), che garantisce parametri trasmissivi richiesti dalla Cat. 5e anche in presenza di incendio per oltre 60 minuti, Red Bus, idoneo per installazioni in ambienti ad alte temperature (200 °C), e Drive Cliq, cavo per applicazioni Siemens idoneo all’ambito Fast Ethernet, adatto a trasferire i dati e ad alimentare il dispositivo collegato. Software pensati per il packaging C mz Sistemi Elettronici (pad. 2, stand G062) è specializzata nella progettazione e nella realizzazione di applicazioni personalizzate nei più svariati settori produttivi, in particolar modo nel packaging; fornisce strumenti software standard per sviluppare applicazioni tipiche del settore dell’automazione. Tra questi, le nuove software app specifiche per macchine tipo flowpack, multiteste, bilance lineari e macchine etichettatrici, gestiscono la quasi totalità delle caratteristiche proprie della macchina e sono direttamente configurabili dal pannello operatore. Cmz progetta e produce anche una linea completa di soluzioni standard per il controllo assi con plc integrato, interfacce operatore, azionamenti, motori e moduli I/O. La nuova linea di servomotori brushless con azionamento integrato, denominata Ibd series, è disponibile in diverse taglie (1,5-2,84-5,6-6-8-15-30 Nm) e interfacce di comunicazione (EtherCat, CanOpen, Profibus, Modbus RS485, impulso/ direzione, analogico). I servomotori sono dotati di programmabilità interna, funzione Sto e I/O general purpose e dedicati. Le buone letture che ottimizzano i processi A ll’interno della famiglia di soluzioni di identificazione DataMan, Cognex (pad. 3, stand D020) segnala la versione più recente del lettore portatile di codici a barre industriale DataMan 8050 e la nuova versione del software DataMan 5.2. I lettori DataMan 8050 permettono la decodifica di codici, marcati a getto di inchiostro o laser - 1D, 2D e Dpm (Direct Part Mark) anche nel caso di danneggiamento, deformazione, graffiatura, basso contrasto o stampa di bassa qualità, grazie agli algoritmi brevettati 1DMax+ con Hotbars di Cognex. Disponibili in versione con e senza fili, i lettori DataMan 8050 possono comunicare con una stazione base tramite Usb, tastiera Usb, RS232 e Bluetooth. La nuova release 5.2 del software DataMan prevede nuove funzionalità di regolazione e scripting e una nuova modalità test per i lettori di codici a barre DataMan 300 e 503. Sono aumentati i tassi di lettura grazie alla capacità di leggere codici 1D a bassa risoluzione e alle funzionalità di regolazione intelligente che permettono di adattarsi a tutte le simbologie, incluse Aztec, MaxiCode e Pdf417. Con la release 5.2 il software è anche in grado di leggere, oltre ai Dpm, simbologie come codici a barre 1D, MaxiCode e codici QR. Queste nuove funzionalità di regolazione semplificano le applicazioni di lettura dei codici a barre nei settori dei beni di consumo, logistica, agroalimentare e automobilistico. Maggio 2014 - Automazione Industriale 067 Prodotti Anteprima Sps/Ipc/Drives 2014 Un prototipo di automazione discreta C onsorzio Intellimec (pad. 2, stand F068) ha realizzato Iwn, un sistema prototipale di cable replacement industriale a bassa latenza specifico per soluzioni di automazione discreta. Il dispositivo, basato sullo standard Ieee 802.15.1 (Bluetooth), permette di sostituire un collegamento digitale o analogico con un link wireless a basso livello (livello 1-2) svincolando il prototipo dai protocolli utilizzati nei diversi ambiti applicativi. Allo stadio attuale il prototipo presenta un tempo di latenza medio di 25 ms e una velocità di 1 Mb/s disponendo, come interfacce esterne, del collegamento digitale seriale asincrono RS232, RS485 e Usart a 3,3 V, del collegamento analogico in tensione da 0 a 3,3 V e in corrente da 4 a 20 mA. La creazione dell’interfaccia specifica verso la tipologia di fieldbus e di segnali già presenti a bordo macchina risulta facilmente personalizzabile, così come la gestione dei protocolli di comunicazione specifici utilizzati e richiesti dalle differenti applicazioni. Vent’anni di Profibus e non sentirli G iunto nel 2014 al suo ventesimo anno di attività, Consorzio Profibus Network Italia (pad. 2, stand C044), associazione parte di Profibus & Profinet International (PI), condivide in fiera le ultime novità tecnologiche del settore e diverse proposte formative. Nell’area espositiva il Consorzio esibisce un mega video wall che proietta - per tutta la durata della fiera - video tutorial sulle tecnologie, filmati delle soluzioni tecnologiche Profibus e Profinet proposti dagli associati, e informazioni salienti sulle applicazioni e sulle novità di prodotto. Ai video si alternano interventi di esperti di comunicazione industriale che da anni affiancano il Consorzio, come Micaela Caserza Magro, docente dell’Università di Genova, e Paolo Ferrari, docente dell’Università di Brescia; gli interventi saranno sia didattici che informativi. Tra i consorziati, espongono i loro prodotti Camozzi, Cavitec, Csmt, Fenway, GE, Gfcc, Laumas, Lika, Phoenix Contact e Siemens. Per un’elaborazione logica dei dati Z enon è la famiglia di soluzioni Hmi/ Scada di Copa-Data (pad. 2, stand K044) studiate per la gestione dei processi industriali all’insegna dell’ergonomia, dal livello dei sensori a quello dei sistemi Erp. 068 La zenon product family è composta da zenon Analyzer, zenon Supervisor, zenon Operator e zenon Logic. zenon Analyzer realizza report fatti su misura, relativi, ad esempio, ai consumi energetici, al calcolo degli EnPi’s, ai dati di produzione, ai Kpi, usando template predefiniti e servendosi di dati provenienti da fonti diverse. Lo Scada zenon Supervisor consente di realizzare un controllo completo del processo e una gestione di sistemi ridondanti, anche nell’ambito di complesse strutture di rete e mediante un accesso remoto sicuro. Il Automazione Industriale - Maggio 2014 sistema Hmi zenon Operator consente una sicura gestione dei macchinari e un uso semplice e intuitivo (inclusa tecnologia multitouch), mentre zenon Logic è invece il sistema plc integrato a base Iec 61131-3 per un’ottima gestione di processo e un’elaborazione logica dei dati. Essendo una soluzione indipendente da piattaforme, la famiglia di prodotti zenon si integra agevolmente in sistemi automatizzati e ambienti IT pre-esistenti. Grazie a wizard e modelli, zenon facilita sia la progettazione, sia il passaggio da un sistema a un altro. Anteprima Sps/Ipc/Drives 2014 Prodotti Due volumi di meccanica e potenza C T Meca - Gruppo Hpc (pad. 3, stand A057) porta in fiera il nuovo catalogo di marzo 2014, disponibile in formato tascabile cartaceo e in formato pdf scaricabile dal sito della società. Il catalogo comprende due volumi, il primo relativo agli Elementi meccanici e il secondo alla Trasmissione di potenza. La nuova edizione di quest’anno include 120 pagine di nuovi prodotti: ingranaggi conici, deceleratori, molle, spazzole, coppiglie, cerniere, supporti cuscinetto, supporti antivibranti, guide lineari Utilititrack. Le schede tecniche con le specifiche dimensionali, di materiale e applicazioni sono disponibili per ogni prodotto. La nuova versione del catalogo visualizza anche la disponibilità del materiale in pronta consegna e la ricerca del prodotto per norma Din e Iso. A completamento del catalogo, CT Meca mette a disposizione una libreria 3D della gamma dei prodotti e il supporto consulenziale di un’equipe tecnica. Machine vision d’impatto I n tema di identificazione Datalogic (pad. 3, stand D002) propone il lettore di codici a barre Matrix300, progettato per applicazioni ad alta velocità e Direct Part Marking (Dpm), che integra un sensore per acquisizioni delle immagini a 1,3 Megapixel e a 60 frame al secondo. Il sistema include un modulo a lente liquida per il controllo elettronico della messa a fuoco. In fiera Datalogic introduce poi il sensore laser di distanza S85 (in foto), che esegue misure fino a 20 m in applicazioni di logistica interna e stoccaggio automatizzato, e il sensore S70 in fibra ottica con doppio display, configurabile come master o slave e con una funzione di uscita analogica per applicazioni di alta precisione nel montaggio, nella trasformazione farmaceutica e nelle macchine per l’imballaggio. Per il machine vision è invece proposta l’ultima release (11.2) del software Impact, che prevede il Pattern Sorting Tool, un algoritmo di pattern matching per applicazioni di smistamento oggetti superando criticità relative a posizioni e orientamenti casuali, distorsioni prospettiche, variazioni di luce ambiente e pattern parzialmente occlusi. Allo stand è presentata anche la guida robot realizzata in collaborazione con Mitsubishi Electric, una soluzione di machine vision che la smart camera T47, il lettore di codici a barre Matrix300 e i sensori S8 Clear Detection. Cavi di buona tenuta D etas (pad. 2, stand N062) propone i sistemi di tenuta e passaggio cavo icotek in ambiente Atex (Direttiva 94/9/CE). Per l’utilizzo in atmosfere potenzialmente esplosive, Icotek offre un’estesa gamma di sistemi di ingresso dei cavi per le zone G (gas) e D (polveri) nelle apparecchiature del gruppo II, Cat. 2, certificato dalla direttiva Atex. I sistemi di ingresso dei cavi icotek sono conformi Atex per apparecchiature e sistemi di protezione destinati all’utilizzo in zone esplosive 1 e 21. Per l’applicazione in ambienti Ex, i supporti passacavo, che trovano utilizzo nei vari prodotti Atex icotek, sono disponibili solo in colore grigio (Ral 7035). Maggio 2014 - Automazione Industriale 069 Prodotti Anteprima Sps/Ipc/Drives 2014 Un ottimo clima per il quadro elettrico P er la climatizzazione del quadro elettrico, Dkc Europe (pad. 2, stand I056) presenta nuovi scambiatori di calore aria/acqua per il raffreddamento di armadi che operano in condizioni gravose in termini di temperatura e di presenza di polveri e olii di lavorazione. Dkc rende disponibile un’estesa gamma di potenze di raffreddamento, da una minima di 300 W a una massima di 10.000 W. Analogamente alle precedenti linee di prodotto, è mantenuto il punto di forza della linea Ramklima: la guarnizione bicomponente colata in automatico, un accessorio che semplifica il montaggio degli scambiatori Dkc, fornendo un ottimo isolamento al quadro elettrico sul quale sono installati. Scada, Hmi e Mes in un’unica piattaforma E fa Automazione (pad. 2, stand D014) presenta la piattaforma Ignition di Inductive Automation, nuovo marchio distribuito dall’azienda di Cernusco sul Naviglio (MI). Ignition offre funzionalità di Scada, Hmi e software Mes - per il controllo dell’efficienza degli impianti produttivi attraverso il calcolo dell’indice Oee - in un’unica piattaforma. L’architettura scalabile, web-based (utilizza Java), la compatibilità con i diversi sistemi operativi e i database Sql, la raccolta e l’analisi dati e il calcolo degli indici Oee e Teep in tempo reale, l’accesso ai dati on-the-go (il supporto ai dispositivi mobili è nativo) e le licenze illimitate fanno di Ignition un prodotto dall’elevato potenziale per i system integrator. Il sistema raccoglie automaticamente i dati di processo necessari al calcolo dei vari indici di efficienza, consentendo di avere dati sempre aggiornati e quindi, se necessario, di intervenire. L’integrazione di strumenti di visualizzazione permette di creare presentazioni di dati sintetici di alto livello e l’applicazione di filtri e criteri personalizzati per il confronto e l’incrocio con dati storici e valori nominali, alla ricerca dei fattori chiave sui quali agire per migliorare l’efficienza e la redditività dell’impianto. Collettori elettrici rotanti in 15 modelli T ra le novità del catalogo 2014 dedicato all’automazione industriale di Elcam (pad. 2, stand E066) sono stati inseriti i collettori elettrici rotanti di Pan-Link Electrical Technology. Si tratta di apparati elettromeccanici in grado di collegare una parte in rotazione con una fissa, permettendo la trasmissione di qualsiasi tipo di segnale, evitando il danneggiamento o la rottura dei cavi. È possibile trasferire segnali elettrici di potenza, provenienti da sensori (termocoppie, encoder, resolver ecc.) e bus di campo (CanOpen, EtherCat, 070 Sercos, EtherNet/IP, Profibus/Profinet, fibra ottica ecc.), e inserire vie pneumatiche per il passaggio di aria, gas o liquidi. Sono a disposizione 15 modelli standard che si differenziano sia per la struttura meccanica sia per le performance; esistono, infatti, modelli in grado di arrivare fino a 20mila rpm, con range di temperatura da -50 a +500 °C, multicanali fino a 500 vie, con foro passante fino a 2 m e con grado di protezione fino a IP68. È inoltre possibile richiedere la produzione di collettori rotanti elettrici/pneumatici su specifica tecnica del Automazione Industriale - Maggio 2014 cliente. Completi di certificazione CE, UL e RoHs, i collettori possono raggiungere fino a 10 milioni di cicli di lavoro, con una trasmissione ottimale dei segnali. Anteprima Sps/Ipc/Drives 2014 Prodotti Cablaggio a bordo macchina plug & play E lettrocablaggi (pad. 2, stand C064) propone soluzioni che vanno dal semplice cavo precablato di potenza o di segnale per collegamento azionamento-motore, compatibile con i principali standard internazionali (Siemens, Fanuc, Bosch Rexroth, Control Techniques, B&R, Yaskawa…), sino al sistema di connessione e cablaggio a bordo macchina completo e integrato, comprensivo di cavi motore e cavi ausiliari già posati in catena o in altri sistemi di raccolta e organizzazione cavi, sino ai quadri elettrici di comando e controllo. La proposta di un unico sistema elettrico integrato consente al costruttore di macchine un allestimento dell’equipaggiamento elettrico veloce, sicuro e senza sprechi, pronto per l’allacciamento e l’accensione macchina, nel vero stile di una ‘soluzione plug&play’ per l’automazione industriale. L’intera catena di fornitura per la realizzazione del sistema elettrico è completamente gestita e monitorata da Elettrocablaggi, con vantaggi in termini di gestione del parco fornitori, degli stock di magazzino, degli scarti e degli sprechi. Dalla progettazione al revamping, 45 anni di esperienza I l system integrator Elettromeccanica Cattaneo (pad. 2, stand I035) opera nel settore dell’automazione industriale da oltre 45 anni, dedicandosi alla progettazione e alla costruzione di quadri elettrici, allo sviluppo software plc, alla programmazione di pannelli Hmi e allo studio di sistemi Scada in molteplici settori industriali: imballaggio, plastica, gomma, alimentare, vetro, macchine utensili, tessile, automobilistico, chimico. Il reparto tecnico di Elettromeccanica ambienti ad-hoc. Nel corso degli anni la società ha maturato un’esperienza nel revamping ed effettua aggiornamenti elettrici e software anche su impianti datati, aumentandone e/o migliorandone la produttività. Grazie al personale altamente qualificato, il system integrator è in grado di offrire prodotti chiavi in mano hardware e software, con un continuo aggiornamento del prodotto, proponendo soluzioni innovative allineandosi alle crescenti esigenze di mercato. Cattaneo si avvale di avanzati sistemi dedicati alla progettazione e opera a 360° su tutti i tipi di apparecchiature e ambienti di sviluppo presenti sul mercato, sino alla creazione di sistemi- Gli specialisti del compatto N ei settori farmaceutico, delle biotecnologie, alimentare e chimico la concorrenza continua a intensificarsi, provocando una spinta verso la modularità di impianti realizzati in tempi brevi, con una vasta gamma di dispositivi di misura e controllo in uno spazio ristretto. La nuova famiglia di misuratori di portata elettromagnetici Promag 100 (Fig. 1) e massici Promass 100 (Fig. 2) proposta da Endress+Hauser (pad. 3, stand G026) si adatta perfettamente a questo contesto. Adatti per applicazioni che richiedono sanificabilità, nell’industria farmaceutica, alimentare, nelle biotecnologie, gli strumenti permettono un’integrazione semplice con i sistemi di controllo e di automazione e prevedono l’archiviazione automatica e il ripristino dei dati (HistoRom). Con web server integrato, Promag e Promass 100 possono essere collegati direttamente a qualsiasi pc portatile con un web browser standard e un cavo Ethernet. Gli strumenti, conformi Asme Bpe, 3A, Ehedg, classe IP69K, hanno tubo di misura in acciaio Inox 1.4435 (316L). Sono previsti il download dei dati di configurazione per il backup e la funzione copia/incolla dei setup per misuratori con identiche funzionalità. Maggio 2014 - Automazione Industriale 071 Prodotti Anteprima Sps/Ipc/Drives 2014 Engineering più efficiente per costruttori di armadi E plan ProPanel è la soluzione proposta da Eplan Software & Service (pad. 2, stand J014) per i costruttori di quadri e armadi elettrici che devono automatizzare la progettazione per accelerare i tempi e ridurre gli errori in fase di montaggio e assemblaggio. Con Eplan Pro Panel, è possibile progettare in 3D armadi elettrici, gruppi di controllo e sistemi per la fornitura elettrica. Il software offre funzioni di assemblaggio tridimensionale, progettazione di cablaggi 3D virtuali, configurazione, modifica e regolazione di sistemi di alimentazione in rame. Per il cablaggio, è disponibile un layout di montaggio in 3D. Combinando le coordinate di posizionamento del componente all’interno del layout di montaggio e le informazioni di connessione estrapolate dal circuito elettrico, è possibile cablare virtualmente l’armadio. Premendo un pulsante, il sistema elabora i percorsi ottimali per fili e conduttori e le rispettive lunghezze. La funzionalità Copper permette di configurare e adattare i singoli sistemi busbar, incluse le barre in rame da piegare e le relative connessioni. Tutti i dati relativi a forature, punzonature, angoli di piegatura e raggi sono forniti sotto forma di disegni e file di scambio per macchine a CN. Protezione d’acciaio P er installazioni indoor e outdoor nelle quali è richiesta un’elevata resistenza agli agenti chimici e ambientali gravosi, Eta (pad. 2, stand L001) propone armadi componibili E Nux, monoblocco E Mox, compatti E Comp, casse con fissaggio a parete E Cor (in foto), casse di derivazione E Gran, custodie elettriche per atmosfere potenzialmente esplosive, casse con tettuccio integrato, pulsantiere e banchi a leggìo realizzati in acciaio inossidabile Aisi304L e Aisi316L. Le nuove linee in acciaio inox Eta sono conformi ai principali standard internazionali e sono fornite con porte dagli angoli formati, per un’elevata rigidità e una pulizia agevole, con guarnizione siliconica grigia per una maggior resistenza e performance; i pannelli sono realizzati in acciaio inox presatinato con rivestimento in pellicola Pvc e nuovo packaging per una protezione aggiuntiva. Gli azionamenti con l’interfaccia EtherCat E ver Elettronica (pad. 2, stand B011) propone i nuovi azionamenti della serie SW1 con bus di campo EtherCat, accoppiabili con motori passo passo da 0,5 a 30 Nm e con un range di tensione di alimentazione da 17 a 100 Vca con correnti regolabili da 0 a 8,5 Arms. Gli azionamenti SW1 dispongono di alimentazione separata 072 Automazione Industriale - Maggio 2014 per la sezione di logica e potenza, di ingressi e uscite digitali veloci optoisolate e di ingressi analogici. Grazie all’interfaccia di comunicazione EtherCat integrano funzionalità quali rilevamento dello stallo motore e inseguimento posizione target attraverso encoder; posizionamenti: homing, relative, absolute, target; albero elettrico con rapporti programmabili per inseguire riferimenti master esterni di velocità e posizione; ingressi e uscite veloci per lo start/stop del motore e la sincronizzazione di eventi per applicazioni ad elevata velocità di risposta; possibilità di sincronizzare i movimenti in sistemi multiasse; cambio al volo tra le modalità di controllo del movimento. Anteprima Sps/Ipc/Drives 2014 Prodotti Superconduttori, un enorme potenziale per l’automazione F esto (pad. 3, stand B036-C036) illustra le nuove possibilità della tecnologia dei superconduttori. Raffreddati a determinate temperature, i superconduttori non solo perdono la loro resistenza elettrica, ma sono in grado di congelare il campo di un magnete permanente collocato nelle vicinanze e mantenerlo così in posizione a una distanza costante. Da diversi anni Festo sta conducendo studi e ricerche sui superconduttori. Nel 2013 Festo ha presentato l’enorme potenziale della tecnologia dei superconduttori applicata alla tecnica dell’automazione e ha ulteriormente sviluppato questo potenziale con SupraHandling 2.0, SupraShuttle e SupraChanger, tre realizzazioni basate su SupraMotion 2.0. Essi dimostrano il movimento lineare e rotatorio di oggetti in levitazione, in tutte le direzioni e posizioni dello spazio. Queste tre nuove applicazioni utilizzano unità di raffreddamento elettriche con criostati (contenitori refrigerati). I display utilizzano un sistema di controllo decentralizzato e non richiedono alcuna tecnica di regolazione per mantenere gli oggetti in stato di levitazione, dimostrando concrete possibilità di applicazione per l’automazione, con una soluzione integrata, dalla tecnica di comando al controllo della temperatura. Nuovo regolatore Pid con display personalizzabile A Parma Gefran (pad. 3, stand E002) lancia in anteprima mondiale il nuovo regolatore di temperatura Pid 650, facile da configurare e con display alfanumerico altamente personalizzabile, e presenta i convertitori d’armatura Tpd32 EV per architetture di sistema complesse, strutturalmente ingegnerizzati per semplificare l’installazione Novembr e GLIABILE PCB SFO UICI SU E SEG TWITTER n. 196 anno 22 LEGGI n.1 AIO 2012 GENN 196 Novembre 2011 www.auto mazionein Automazion e Industriale CIRCUI A SUI IL SOLE S.p.A. 24 ORE Il Sole 24 ORE S.p.A. SPECIALE – Sede operativa via Carlo Pisacane Safety negli In caso di mancato 1, ang. SS Sempione recapito inviare al - 20016 Pero (Milano) cmp di Milano Roserio per la restituzione - Rivista mensile, una al mittente previo pagamento copia € 5,00 resi PERO - 20016 co SS Sempione 1, ang. Test elettri SPECIALE: - Sede operativa - Via Carlo Pisacane (Milano) Automazione Industriale - Rivista mensile, una copia € 5,00 azine PCB Mag GENNAIO n.1 - 2012 impianti industriali ITALIAN Per informazioni: www.automazioneindustriale.com www.elettronicanews.it dustriale.c om elettroniche COMPON ENTI, SISTEMI E SOFTWA RE PER L’AUTOM AZIONE MPATI TI STA RIVISTA A LA PRIM per alte temperature nella versione Performance Level c, conformi alla EN 1114-1 sulla sicurezza degli estrusori. Per quanto riguarda l’automazione, Gefran presenta la funzione Fusibile Elettronico, recentemente inserita nel range di controllori di potenza Gfw, la quale permette di gestire il corto circuito riducendo il tempo di fermo macchina e massimizzando la protezione del dispositivo. La piattaforma di automazione GCube si presenta ulteriormente potenziata con l’introduzione delle GCube Performa. delle tecnologie 2011 Per i professionisti e la manutenzione. In ambito sensori, Gefran propone il trasduttore di posizione con tecnologia magnetostrittiva RK5 per applicazioni mobile hydraulic e Onpp-A per il settore della pneumatica. Per la misurazione della pressione sono presentati i trasduttori di pressione industriale KS, disponibili in versione Sil 2 e certificati Tüv, e le sonde di pressione Speciale Safety negli impianti industriali Focus Trasporti In copertina Phoenix Contact propone la stampante Bluema Led con tecnolog rk ia UV Il meglio delle tecnologie elettroniche in tre prodotti di prestigio, da sempre punto di riferimento nel panorama dell’editoria tecnica specializzata. Un osservatorio privilegiato del settore, che spazia dai componenti microelettronici ai circuiti stampati, dai connettori agli strumenti di laboratorio dalle attrezzature per la produzione, all’automazione industriale Maggio 2014 - Automazione Industriale 073 Prodotti Anteprima Sps/Ipc/Drives 2014 La pinza elettrica a due griffe A ttenta alle nuove esigenze nel campo della robotica per applicazioni medicali e farmaceutiche, Gimatic (pad. 3, stand H0104) presenta Mppm, la nuova pinza elettrica a due griffe, adatta per lavorare in camere bianche e ambienti a basso contenuto di microparticelle di polvere in sospensione, fino a un livello Air Cleanliness Class 4 secondo Iso 14644-1. La nuova pinza elettrica a due griffe è semplice da usare, grazie al fatto che l’attuatore elettrico non richiede alcuna programmazione poiché è stato integrato il circuito all’interno del corpo pinza. Ciò ha reso possibile un semplice pilotaggio a mezzo contatto on/ off e l’ha reso compatibile con le uscite del plc, le quali invece di commutare la valvola controllano la pinza. La pinza non consuma energia mentre le griffe sono ferme, poiché il motore è spento e il sistema di riduzione irreversibile garantisce la tenuta pezzo al massimo della forza. Il tutto è integrato in un corpo pinza di dimensioni pari a 54x43x25 mm e con un peso di 146 g. L’attuatore si presenta nella sua taglia più piccola con una forza nominale di 60 N per una corsa di 6 mm e un tempo di attuazione di 0,2 secondi, che gli permette di raggiungere i 60 pick al minuto (frequenza ciclo di un 1 Hz). L’optoelettronica a tutela del corpo umano L a barriera di sicurezza Efesto4 di Grein (pad. 2, stand B042) è un sistema optoelettronico Espe di tipo 4 per la protezione delle persone esposte a macchine o impianti pericolosi in diversi contesti industriali, presse piegatrici, fustellatrici, punzonatrici, taglierine, cesoie, aree robotizzate, linee di montaggio. Efesto4 è composta da un’unità trasmettitore e ricevitore sincronizzati mediante link ottico. Le uscite di sicurezza sono allo stato solido con possibilità di trasformarle in uscite a relè utilizzando gli opportuni moduli aggiuntivi o tramite il controllo diretto di relè esterni. La gamma di modelli ne permette l’utilizzo in tutti i campi dell’automazione industriale, fornendo protezione dita, mano, braccio e corpo. Sono disponibili moduli di controllo diretto senza necessariamente passare dal quadro macchina. Tra le principali caratteristiche tecniche, la serie presenta: sincronizzazione Tx Rx ottica, risoluzione da 14 a 330 mm, portata massima da 6 a 60 m in funzione del modello, altezza protetta da 200 a 3.000 mm, uscite statiche 2 pnp-500 mA, connettori M12 e M23, in funzione del modello, alimentazione 4 Vcc, lunghezza massima dei collegamenti di 100 m, grado di protezione IP 65, temperatura di funzionamento da 0 a 65 °C, livello di sicurezza di tipo 4 - Sil 3 - SilCL 3 - PL e - Cat. 4. Un sensore multifunzione in miniatura T ra i nuovi sensori optoelettronici proposti, Hamamatsu (pad. 2, stand C062) mette in evidenza il Photo IC multifunzione P12347-01CT, una soluzione con interfaccia digitale I2C che integra un sensore di colore Rgb, un sensore di prossimità e un emettitore Led a tre colori in un unico package chip-on-board con dimensioni 5,5x1,7x1 mm. Il sensore di colore ha la capacità di misurare non soltanto le componenti Rgb della luce ambiente, ma anche l’illuminazione complessiva. Il Led a tre colori e il sensore 074 di prossimità lavorano a una distanza media di 30 mm e tutti i componenti sono calibrati in fase di produzione. Sfruttando la modulazione ottica, la luce ambiente può essere eliminata in Automazione Industriale - Maggio 2014 modo da ridurre i margini di errore. Le caratteristiche salienti del P12347-01CT sono, oltre alle dimensioni ridotte, i bassi consumi, sensibilità nel visibile e nel vicino infrarosso, la presenza di un convertitore analogico/digitale16 bit e interfaccia digitale I2C. Il nuovo P12347-01CT è ideale per la modulazione del colore e della luminosità nei display di smartphone e tablet, per il controllo dell’accensione/ spegnimento automatico nei dispositivi touchscreen, per l’indicazione di chiamata/ messaggio in arrivo. Anteprima Sps/Ipc/Drives 2014 Prodotti Il monitoraggio intelligente delle vibrazioni I l nuovo sensore di vibrazioni Vnb001 di ifm electronic (pad. 2, stand D002), primo di una nuova serie di sensori di vibrazioni, può essere installato direttamente sulla macchina, monitora in linea le vibrazioni totali conformemente alla norma Iso 10816 e memorizza (per circa tre anni) l’evoluzione delle vibrazioni con un real-time clock per l’analisi della tendenza. Il principio di misura è basato sulla tecnologia efector octavis, utilizzata anche nelle applicazioni con macchine mobili. Il sensore misura la velocità effettiva della vibrazione in mm/s. Il valore letto e lo stato di commutazione sono visualizzati, mentre qualsiasi degrado viene segnalato da due uscite di commutazione o da un’uscita di commutazione e una analogica. Il sensore può essere anche alimentato da un’interfaccia Usb e può quindi essere utilizzato come strumento di misura portatile. La parametrizzazione diretta sul sensore permette un utilizzo e una messa in funzione facili e rapidi. Non è necessario un software di configurazione supplementare. Un concentrato di potenza in movimento i gus (pad. 3, stand G014) estende ulteriormente l’offerta di sistemi per catene portacavi arrotolabili con le nuove varianti ‘e-spool’, heavy duty (HD) e con flangia motore. Nella variante HD è montata una molla per il richiamo della catena portacavi in applicazioni verticali. Per permettere un elevato carico e movimenti in ogni direzione, è disponibile inoltre una versione per motore con flangia apposita. E-spool combina due catene portacavi in un unico sistema, una catena standard, guidata con rullo apposito, e una twisterband igus che esegue i movimenti rotatori. In base alla direzione di estrazione e del carico, igus presenta quindi tre varianti di e-spool. E-spool (SP) standard, con un meccanismo a molla per l’avvolgimento della catena, e-spool heavy duty (Sphd), con molla di richiamo fino a 14 m, e-spool per motore con flangia apposita (Spm) per carichi particolarmente elevati in ogni direzione di movimento. Tutte e tre le varianti sono disponibili nel programma standard in diverse lunghezze estraibili, 4, 7 e 14 m, rispettivamente con uno o due twisterband. La massima velocità di estrazione e richiamo è di circa 1 m/s. La visione industriale secondo Image S T ra le soluzioni di visione industriale proposte da Image S (pad. 2, stand M026) vi sono la telecamera 3D Ensenso N10/ N20, il software Halcon 11, i sensori Gocator 3300 e il sistema di visione Boa di Teledyne Dalsa. La telecamera 3D in stereovisione Ensenso N10 di Ids Imaging funziona secondo il principio della ‘stereovisione con proiezione di un pattern casuale’. Il pattern funziona anche in applicazioni con più telecamere ed è ideale per catturare superfici non strutturate. Ultima release del software Halcon di MVTec Software, Halcon 11 può essere utilizzato per la realizzazione di applicazioni di misura tridimensionale. La famiglia di sensori 3D intelligenti Gocator 3300 di Lmi Technologies, per ispezioni in linea senza contatto, unisce acquisizione di nuvole di punti 3D e strumenti di misura in un unico sistema per impeghi industriali. Il sistema di visione all-in-one Boa200 di Teledyne Dalsa è una telecamera intelligente in grado di integrare diversi motori di elaborazione delle immagini consentendo di ottimizzare gli algoritmi tramite un Dsp dedicato, gestire gli applicativi tramite cpu autonoma e gestire la rete di sensori tramite Fpga. Maggio 2014 - Automazione Industriale 075 Prodotti Anteprima Sps/Ipc/Drives 2014 Motore passo-passo e azionamento, tutto in uno P roposto da IPC-International Power Components (pad. 3, stand B046), Txm Servo Stepper Motor integra un motore passo-passo e un azionamento in un unico dispositivo con controllo vettoriale ad anello chiuso con grado di protezione IP65. Nelle versioni Nema 23 e 24, Txm unisce le caratteristiche di drive e motori Moons’ in un unico dispositivo integrato da 1 a 2,4 Nm. La soluzione può operare in diverse modalità di controllo: impulsi e direzione, velocità, comandi seriali tramite RS232, RS485, CanOpen (DS301 e Dsp402) ed EtherNet/IP. Un encoder incrementale integrato da 5mila impulsi (20mila conteggi/giro) è alloggiato all’interno del contenitore stesso dell’elettronica, fornendo protezione da polvere e detriti. Sono disponibili anche le linee Ssm Servo Stepper Motor, nelle versioni Nema 17, 23, e 24, e le linee Tsm Servo Stepper Motor, nelle versioni Nema 17, 23, e 24, con un unico dispositivo integrato da 0,28 a 2,4 Nm e fino a otto ingressi e quattro uscite/emulazione encoder. Nuovi resistori di frenatura da I.r.e S pecializzata nel settore dei resistori corazzati in alluminio I.r.e (pad 2, stand C002) aggiunge ai più richiesti modelli Hpr e Khpr per l’assorbimento di carichi occasionali di grande energia, con grado di protezione IP55, il resistore di nuova generazione Hlr, per densità di potenza più elevata, caratterizzato da un nuovo Costantino, il software nato per i cnc I sac (pad. 3, stand H019) ha concentrato la propria esperienza quarantennale nel settore dei controlli numerici nel software di soft cnc Costantino, compatibile con gli standard di programmazione Iec 61131, PlcOpen MC e Iso 6983 e in grado di supportare i bus di campo basati su Ethernet, grazie alle funzionalità di master EtherCat e Profinet. Le capacità di connessione possono essere estese grazie a un dispositivo EtherCat che funziona da collegamento con le 076 reti Mechatrolink I/II e CanOpen e fornisce l’interfaccia impulsi direzione ai servo-azionamenti. Grazie alle librerie di applicazioni software fornite con i prodotti Isac, le soluzioni sviluppate con Costantino richiedono personalizzazioni minime e sono compatibili con varie piattaforme pc. L’architettura software è compatibile a partire dalle piattaforme di bassa potenza fino alle piattaforme pc multicore e mantiene la compatibilità con le applicazioni esistenti. Automazione Industriale - Maggio 2014 dissipatore coperto da brevetto. Con grado di protezione IP44 (estensibile a richiesta fino a IP67), il resistore Hlr è indicato per applicazioni estreme e cicli severi e offre il vantaggio della compattezza e della silenziosità, che lo rendono ideale per applicazioni lift e crane, nelle quali è in grado di sostituire i tradizionali resistori protetti nella gamma di impiego con inverter di taglia fino a 40 kW. Anteprima Sps/Ipc/Drives 2014 Prodotti Contro l’usura precoce dei portacavi K abelschlepp (pad. 2, stand F050) ha introdotto Protector, un nuovo accessorio per la protezione dall’usura precoce del portacavi Robotax, che funge da ammortizzatore per i contraccolpi. I portacavi applicati sui robot svolgono movimenti rapidi in spazi di lavoro ampi: durante le lavorazioni possono subire dei colpi, che a loro volta possono essere causa di usura precoce di tutto il sistema di conduzione dei cavi. Protector contribuisce a ridurre questo effetto: le protezioni dai contraccolpi sono su ogni maglia. Protector protegge la struttura del portacavo e dei cavi alloggiati limitando il raggio di curvatura più piccolo. La longevità del Robotrax aumenta in modo significativo quando il Protector viene abbinato al Pull-Back Unit: il meccanismo di recupero mantiene nella giusta tensione il portacavi e impedisce che vada a impattare sul robot. disponibili per tutte le grandezze del Robotrax e sono facilmente applicabili Pannello mobile in tecnologia direct move P roposto da Keba (pad. 2, stand H062), KeTop T10 è un pannello operatore mobile per applicazioni robotiche a sei assi, che utilizza la tecnologia direct move con teaching intuitivo della cinematica. Con i sensori inerziali dell’unità inerziale di misura (6D Imu), il movimento diretto del T10 rileva la posizione e la direzione nello spazio tridimensionale. L’operatore può specificare il movimento richiesto indicando la direzione e utilizzando anche un piccolo joystick, indipendentemente dalla sua posizione rispetto al robot. La velocità di movimento può essere modificata con l’intensità dei movimenti del joystick. I singoli punti di percorso possono essere impostati adattati in base al KeTop T10 direct move. L’operatore può scegliere fra quattro modalità operative: direct move Mode (il robot segue le indicazioni sulla direzione dal KeTop T10 direct Move libero nello spazio), snap2grid Mode (sono utilizzati sistemi di coordinate definite come riferimenti di direzioni per il KeTop T10 direct move per movimenti diretti di precisione), virtual handle Mode (il KeTop T10 direct move agisce come mano virtuale sul Tool Center Point (Tcp) per cambiare l’allineamento), axial movement Mode (gli assi sono movimentati direttamente come nei pannelli operatori mobili standard KeTop T55 e T70). Misura, visione e marcatura secondo Keyence K eyence (pad. 3, stand F008), che realizza molteplici prodotti, dai sensori fotoelettrici e di prossimità agli strumenti di misurazione per linee di ispezione e dispositivi ad alta precisione utilizzati sia in linee di produzione automatizzate sia nei laboratori degli istituti di ricerca, presenta in fiera sistemi di misura, sistemi di visione, marcatori laser, lettori di codici a barre e 2D, di ultima generazione. Keyence si occupa direttamente delle vendite. I tecnici commerciali, grazie all’ampia conoscenza dei prodotti e all’esperienza nelle applicazioni e nel settore, offrono assistenza in loco per una rapida risoluzione dei problemi. Grazie alla scorta a magazzino, la società è in grado di evadere gli ordini in giornata. Keyence lavora a stretto contatto con i produttori di macchinari, supportandoli nell’apportare miglioramenti, ristrutturazioni e nel realizzare sistemi chiavi in mano in loco. Maggio 2014 - Automazione Industriale 077 Prodotti Anteprima Sps/Ipc/Drives 2014 Una passione per il real-time L a famiglia di encoder assoluti Sendix di Kübler (pad. 2, stand M014) ha una new entry, la variante Profinet monogiro e multigiro, che include l’intero profilo a base ‘Profile Encoder Version 4.1’ e ‘Identification & Maintenance functionality in Version 1.16’ (IM block 0, 1, 2, 3 e 4). Il supporto encoder è isosincrono realtime (Irt): attraverso lo sdoppiamento della comunicazione real-time dallo standard di comunicazione (Tcp/IP), l’Irt offre anche una soluzione real-time per applicazioni performanti come quelle sincrone, con tempo ciclo corto inferiore o pari a 1 ms. La semplicità del firmware permette l’aggiornamento automatico on-line senza smontare l’encoder. I cuscinetti Safety-Lock bloccati meccanicamente e distanziati tra loro assicurano agli encoder Sendix in Profinet monogiro e multigiro un’alta stabilità alle vibrazioni e conferiscono robustezza ai dispositivi in caso di errori di montaggio. L’housing pressofuso con classe di protezione IP67 e range di temperature da -40 a +80 °C agevola l’utilizzo outdoor. Encoder Profinet programmabili con browser web L a gamma di encoder Profinet di Lika Electronic (pad. 2, stand I001) è certificata PI e conforme al Profilo Encoder V4.1 versione 3.162. Grazie all’implementazione della trasmissione Isochronous Real-Time (Irt), questi encoder permettono lo scambio dati deterministico con jitter inferiore a 1 μs, anche nelle applicazioni di motion control ad alta velocità. Gli encoder sono compatibili Ethernet al 100% e ne sfruttano i vantaggi: trasmissione dati rapida e sicura, baud rate fino a 100 Mb/s full duplex, topologie di rete modulabili, integrazione IT, un unico cavo per Profinet e Tcp/IP. Tramite browser web si programmano e monitorano gli encoder, si aggiorna il firmware e si imposta il preset. Gli encoder supportano la classe di applicazioni 4 e i telegrammi standard 81, 82, 83 e 84, prevedono funzione di scaling, preset, direzione di conteggio, valori di posizione e velocità e diagnostica completa, anche via web. I dispositivi sono disponibili in versione multigiro a 27 bit (8.192 cpr x 16.384 giri) e in versione alta risoluzione monogiro a 18 bit (262.144 cpr) e multigiro a 30 bit (65.536 cpr x 16.384 giri). Dal punto di vista meccanico, gli encoder presentano custodia con flangia standard di 58 mm, albero cavo (Ø 14, 15 mm) o sporgente (Ø 6; 8; 9,52; 10, 12 mm) e diverse opzioni di montaggio. Servo-attuatori lineari con brushless integrati L a nuova serie SA di servo-attuatori lineari Linearmech (pad. 2, stand B059) include attuatori elettromeccanici completi di servo-motori brushless e azionamenti, in sette differenti grandezze. Tutti i modelli sono disponibili completi di servomotori brushless in configurazione in linea e con motore parallelo 078 all’unità lineare. I motori brushless presentano coppie nominali da 0,3 a 10 Nm, velocità lineari fino a 1.500 mm/s, forze di picco esercitabili fino a 4.200 daN. Tutti i componenti interni sono stati appositamente studiati e Automazione Industriale - Maggio 2014 progettati per operare in condizione di elevate dinamiche di funzionamento: alte velocità lineari, bassa inerzia dei componenti, estrema precisione e ripetibilità nel posizionamento, affidabilità e durata nel tempo. Anteprima Sps/Ipc/Drives 2014 Prodotti Sicurezza e motion, meglio se integrati I l neonato della famiglia ServoOne di LTi Italia (pad. 2, stand J026), il sistema multi-asse compatto SystemOne CM, integra motion controller e controllore di sicurezza all’interno del medesimo modulo, mentre nell’unità di alimentazione principale integra un alimentatore switching di 500 W. Oltre al risparmio di spazio all’interno del quadro elettrico, che arriva anche fino al 40%, SystemOne CM può pilotare in modo indipendente fino a tre servomotori per modulo, utilizzando azionamenti ad asse singolo, doppio o triplo in una gamma di potenza fino a 24 A nominali. I servomotori sono connessi mediante un unico cavo che include sia la trasmissione dell’informazione digitale dell’encoder, tramite tecnologia Dsl, sia i conduttori di alimentazione delle tre fasi motore. SystemOne CM prevede le funzioni Sto e Sfb, oltre al monitoraggio dei movimenti dei singoli assi, alla protezione dalla collisione di più assi e al monitoraggio dell’area di lavoro. Laser scanner con sensore e controllore Q uest’anno Luchsinger (pad. 2, stand N043), distributore ufficiale dei sensori Micro-Epsilon per il mercato italiano, porta allo stand i nuovi laser scanner della serie scanControl 2600/2900 di Micro-Epsilon per misure di precisione di profili e dimensioni negli ambienti di produzione, in particolare nell’automotive, o quando è montato su un braccio robotico. Questo profilometro laser scanner racchiude il sensore optoelettronico e il suo controllore in una custodia in alluminio di soli 380 g. Benché il sensore sia piccolo come un pacchetto di sigarette, offre tuttavia prestazioni pari a un trasferimento fino a 4mila profili per secondo al pc, per ulteriori elaborazioni, e a una velocità di misura fino a 640 punti per profilo (modello 2600) e fino a 1.280 punti per profilo (modello 2900). Il campo di misura parte da una distanza di 53 mm dal sensore e può essere esteso fino a 390 mm, in base al modello. Sono disponibili le interfacce Gigabit Ethernet per trasferire i profili acquisiti e interfaccia RS422 multiuso. Contemporaneamente gli ingressi digitali sono usati per sincronizzare e triggerare, oppure come ingressi encoder. Connettori multipolari a crimpare M arechal Electric (pad. 3, stand E065) presenta la gamma completa di connettori multipolari a crimpare in grado di favorire il passaggio di informazioni e segnali di basso livello, come ad esempio il collegamento tra macchine, collegamento tra quadro e macchina, comando di un carro-ponte e così via. La lega in argento-nickel utilizzata per le pastiglie dei contatti favorisce la conducibilità e la longevità (diverse migliaia di manovre). La gamma di connettori comprende il modello PN12C, fino a 12 contatti (12P oppure 11P+T), il Dsn 24C, fino a 24 contatti (24P oppure 23P+T) e il Dsn 37C, fino a 37 contatti (37P oppure 36P+T). I connettori sono conformi alla Direttiva europea Bassa Tensione 2006/95/CE, alla norma di crimpatura NF C20-130 e alla norma dei connettori Iec 61984. La temperatura d’utilizzo è compresa tra 40 e 100 °C. Maggio 2014 - Automazione Industriale 079 Prodotti Anteprima Sps/Ipc/Drives 2014 Azionamenti DC configurabili da maxon motor m axon motor (pad. 2, stand M043) mette a disposizione motori DC con spazzole, riduttori planetari e sensori di nuova generazione, motori Dcx, che prevedono numerose configurazioni meccaniche, riduttori Gpx ed encoder Enx. Tutti i dispositivi possono essere configurati e ordinati on-line. Dalla combinazione di maxon Dcx, Gpx ed Enx nasce un sistema di motorizzazione robusto e preciso, adatto ai più svariati campi di applicazione. “Nella nuova gamma maxon Dcx abbiamo investito tutto il nostro knowhow. Ottimizzando i componenti e impiegando magneti ad alte prestazioni siamo riusciti a realizzare dei nuovi motori ancora più piccoli e più potenti”, afferma Eugen Elmiger, Ceo di maxon motor. “Con i nuovi azionamenti configurabili offriamo un accesso diretto ai processi di sviluppo maxon. Bastano pochi clic del mouse per configurare in modo autonomo dei potenti azionamenti Dcx e per ottenere una conferma rapida e affidabile dei termini di consegna. I dati dettagliati dei prodotti possono essere visualizzati on-line, mentre i dati 3D della configurazione sono disponibili per il download”. Sensori d’area a raggi incrociati M. D. Micro Detectors (pad. 2, stand I002) estende la propria famiglia di sensori di area con la nuova linea CX, disponibile nella serie base CX1 e nella serie avanzata CX2 (in foto), con profilo in alluminio di 20x35 mm. I modelli della serie CX1, grazie al funzionamento a raggi incrociati, permettono di rilevare oggetti con diametro fino a 1 mm. Sono disponibili modelli con altezza controllata fino a 480 mm e distanza di lavoro di 3 m. La serie CX1 presenta sincronizzazione ottica, e risoluzione regolabile tramite la funzione di ‘teach-in remoto’ via cavo. Per quanto riguarda la serie CX2, sono disponibili due versioni: il modello con doppia uscita analogica 0-10 e 4-20 mA, con possibilità di inversione della rampa, e il modello con doppia uscita digitale Pnp/Npn con la possibilità di selezionare lo stato NO/NC. La distanza operativa arriva fino a 6 m; è disponibile anche la funzione di blanking. Un sistema embedded ultrathin e fanless M isa (pad. 2, stand K072) presenta il nuovo sistema embedded AES-HM76Z1FL prodotto da Acrosser Technology, con design ultrathin e fanless, processore Intel Core i3/ i7 con chipset HM76 e dimensioni di 272x183x20 mm. Studiato per soluzioni embedded, sistemi di controllo, digital signage, Pos, Kiosk Atm, servizi bancari, domotica, il sistema presenta Tecnologia Fit, due Ddr3 SO-Dimm fino a 16 GB, supporto Sata III e storage CF ed è dotato di interfacce 080 Hdmi/Vga/Usb/Audio/Gpio, porte seriali RS232 e RS422/485; include inoltre due porte RJ45 Automazione Industriale - Maggio 2014 Gigabit Ethernet, uno slot per Sim e un socket MiniPci e per moduli 3,5 G o Wi-Fi. Anteprima Sps/Ipc/Drives 2014 Prodotti Controllo compatto con la serie Melsec FX5 M itsubishi Electric (pad. 2, stand M040-L040) lancia in anteprima il nuovo controllore Melsec FX5, con il quale intende stabilire un nuovo ‘standard’ nel campo dei plc compatti. Le unità di base dell’FX5 sono dotate di processori tre volte più veloci dei precedenti e sono progettate per un uso internazionale, operando da 100 a 240 Vca o 24 Vcc. I modelli sono disponibili con 32, 64 e 80 I/O. Tutte le unità di base possono essere incrementate fino a 256 I/O installando moduli di espansione, e fino a 512 I/O tramite fieldbus (CC-Link, i contatori veloci e le quattro uscite a treno d’impulsi a 200 kHz, l’interfaccia Ethernet, gli ingressi e l’uscita analogica, la serie FX5 può essere impiegata in tutti i settori industriali. Lo slot per SD integrato facilita il backup e l’aggiornamento del programma in modo semplice e veloce e, grazie alla gestione avanzata della sicurezza delle informazioni, preserva il know-how del costruttore impedendone la copia non autorizzata del contenuto. FX5 è retrocompatibile con la precedente serie Melsec FX3. CC-Link IE Field, Ethernet, Profibus, Modbus Tcp/IP). Utilizzando le diverse funzioni integrate a disposizione, quali L’attuatore che combina elettromeccanica e idraulica T ra le novità proposte da Moog (pad. 3, stand A042) spicca l’attuatore elettro-idrostatico Eha, un sistema ibrido che combina tecnologia idraulica ed elettromeccanica, permettendo agli utilizzatori di coniugare i ridotti consumi di un sistema elettrico, alimentato solo quando è necessario, con la facilità di accumulo di energia per il movimento failsafe e l’affidabilità della tecnologia idraulica. La soluzione integra il software, il relativo controller e le parti elettriche e idrauliche, eliminando la necessità di componenti pneumatici o idraulici ausiliari. L’attuatore elettro-idrostatico favorisce, inoltre, una riduzione dei tempi di fermo, dei rischi di incendio e l’assenza di perdite d’olio. Sviluppata per il settore aeronautico, la soluzione Eha è stata successivamente perfezionata per diverse applicazioni in campo industriale, quali ad esempio le macchine per la lavorazione della plastica e del metal forming e in campo power generation per sistemi di attuazione per turbine a gas, a vapore e per sistemi di regolazione del passo nelle pale eoliche. L’attuatore elettroidrostatico Moog può essere proposto anche in versione custom al fine di soddisfare efficacemente qualsiasi istanza progettuale. I moduli buffer rendono stabile l’alimentazione I moduli buffer MB Cap Ultra di Murrelektronik (pad. 3, stand E036-D036) sono stati studiati proprio per conferire stabilità ai sistemi di alimentazione, in modo da ridurre l’incidenza di possibili oscillazioni o cali di tensione che potenzialmente possono determinare l’interruzione dei processi produttivi, il fermo delle macchine, la riconfigurazione dei sistemi. MB Cap Ultra immagazzina la corrente prima di fornirla al sistema in modo da evitare fluttuazioni di tensione che potrebbero danneggiare l’apparecchiatura e far sì che le macchine e i sistemi continuino a funzionare senza interruzioni. Murrelektronik ha potenziato la serie MB Cap Ultra con un nuovo modulo buffer, chiamato MB Cap Ultra 40/24 3.6s, in grado di supportare una corrente di carico pari a 40 A a una tensione nominale di 24 Vcc per 3,6 s. Maggio 2014 - Automazione Industriale 081 Prodotti Anteprima Sps/Ipc/Drives 2014 CompactRio, lo standard per la progettazione embedded N I CompactRio di National Instruments (pad. 2, stand E032) è un sistema embedded riconfigurabile per il monitoraggio e il controllo industriale che include moduli I/O estraibili a caldo, uno chassis Fpga riconfigurabile e un controller embedded per la comunicazione e l’elaborazione, e viene programmato con NI LabView. Tra le ultime novità di CompactRio, NI presenta il controllore progettato via software NI cRio-9068. Basato sull’architettura NI LabView Rio (Reconfigurable I/O), il nuovo cRio-9068, programmato con LabView, permette di utilizzare un unico ambiente di sviluppo grafico e di sfruttare le prestazioni dell’hardware ottimizzato. Il supporto LabView 2013 per il sistema operativo NI Linux Real-Time consente agli sviluppatori di accedere a una grande quantità di librerie e applicazioni per lo sviluppo di sistemi di controllo e monitoraggio. Il nuovo controllore CompactRio integra in modo semplificato numerose tecnologie innovative per offrire una piattaforma potente e flessibile pronta a soddisfare le esigenze più impegnative delle future applicazioni embedded. Tutto sotto controllo e bene in vista uarta Con la q lia , SPS Ita edizione zza ia ‘P l’area inaugura uno vazione’, e dell’inno progetti e ospita h c e v io o z u a sp lle n i legati a n io z a c l li e app ra, n ie. In fie tecnolog ngono o p so, es comples e. 0 aziend più di 50 C orsight, il sistema di visione intelligente sviluppato da Net Italia (pad. 3, stand B062), è una soluzione di controllo delocalizzata in grado di ottimizzare processi produttivi e logistici, monitorare il flusso di traffico, aumentare la sicurezza di gallerie o controllare l’accesso ai parcheggi e strade a pedaggio. Corsight combina videocamera, pc, illuminazione e sistema di elaborazione delle immagini in un unico dispositivo, Il cnc che ottimizza la produzione P er ottimizzare i processi di produzione Num (pad. 2, stand I70) presenta il sistema cnc Flexium+, in dimensioni compatte, con bassa dissipazione di calore e compatibile con interfacce di comunicazione standardizzate come EtherCat, Ethernet e CanOpen. Il plc viene programmato con standard Iec 61131-3 in un nuovo ambiente di sviluppo con utensili intuitivi. I moduli cnc sono facilmente collegabili tra loro consentendo di realizzare sistemi con più di 200 assi interpolabili. Con l’utilizzo di CanOpen è possibile integrare moduli I/O, volantini e più di 50 assi di posizionamento. Disponibile nelle tre versioni 6, 8 e 68, Flexium+ può essere personalizzato con funzioni software specifiche, disponibili singolarmente o in pacchetti, fino ad arrivare a soluzioni globali per specifici settori applicativi. 082 Automazione Industriale - Maggio 2014 e può essere integrato con altri sistemi grazie all’interfaccia software SynView e alla conformità agli standard GenICam, GenTL e GigE. Il sistema gira sotto Windows o Linux ed è compatibile con i software di elaborazione di immagini convenzionali. Anteprima Sps/Ipc/Drives 2014 Prodotti Nuove interfacce per la piattaforma Sysmac O mron (pad. 2, stand L026-K026) propone la nuova famiglia NA di Hmi, integrata nella piattaforma Sysmac e programmabile con il software di sviluppo Sysmac Studio, che consente di implementare pagine dinamiche e intuitive per aumentare la produttività e ridurre al minimo i fermi macchina, fornendo informazioni dettagliate in tempo reale e dati cronologici sulle operazioni della macchina. Per agevolare ulteriormente la programmazione nello sviluppo delle applicazioni più comuni, i terminali NA sono dotati dello strumento di programmazione Iag (Intelligent Application Gadget), che consente di riutilizzare funzioni e immagini relative alle macchine, modificando solamente i parametri. Omron fornisce un set già predisposto di Iag, ma gli utenti hanno la possibilità di modificarli, aggiungerne di nuovi o persino personalizzare completamente il progetto utilizzando VB.net. I terminali NA sono provvisti di strumenti multimediali, che consentono di combinare risorse diverse come file pdf, video e dati e sono disponibili nei formati wide screen da 7, 9, 12 e 15 pollici. Per la connettività sono presenti due porte Ethernet e due porte Usb. Motori lineari per servo-tappatura P amoco (pad. 2, stand A050) propone i motori lineari rotativi di LinMot, in grado di combinare movimenti lineari e rotativi. I profili di moto, le velocità lineari o rotative, le forze di spinta e le coppie di serraggio possono essere controllate in maniera totalmente indipendente una dall’altra. Questi motori lineari sono particolarmente indicati per l’impiego in tappatrici flessibili nelle quali il processo di tappatura è totalmente programmabile. Con l’utilizzo del nuovo azionamento modulare serie M8050 è possibile una semplice implementazione dei motori lineari-rotativi su ‘giostre’ anche con elevato numero di teste di tappatura. L’elettronica di potenza richiede soltanto il collegamento dell’alimentazione del motore, delle logiche e del bus di comunicazione attraverso i contatti rotanti della giostra collegandoli direttamente a ogni singolo modulo azionamento. I movimenti lineari e rotativi e tutti processi di tappatura possono essere totalmente disaccoppiati dal movimento della giostra. Con corse sino a 300 mm e versioni Inox IP69K è ora possibile utilizzare il motore lineare rotativo in tappatrici per bottiglie di grandi dimensioni, aerosol o spray nei quali il lungo tubo di aspirazione è inserito verticalmente insieme al tappo. Battesimo ufficiale europeo per l’FP7 D iverse le proposte esposte da Panasonic (pad. 2, stand I020). Nell’ambito dei controllori programmabili, battesimo ufficiale per l’introduzione sul mercato europeo della piattaforma modulare FP7 e del software Fpwin Pro 7 (Iec 61131-3). In particolare sono evidenziate le performance delle schede analogiche (25 μs per canale) in combinata con il telemetro laser Hlg1. Nel FPweb server, il cuore delle automazioni di telecontrollo e teleservice di Panasonic, le novità rappresentative sono la funzionalità ‘standalone’ e il supporto del protocollo Modbus Rtu. Nelle soluzioni ‘green automation’, vi è il nuovo contatore di energia KW9M, in grado di misurare anche la qualità dell’energia elettrica di un impianto. In evidenza allo stand Panasonic sono poi i Minas A5B, driver su bus EtherCat tra i più compatti del mercato. Dotati di protocollo CoE, con velocità di comunicazione di 250 microsecondi e numerose funzioni implementate si distinguono per versatilità e prestazioni. L’esperienza di Panasonic nel Bus Motion Real Time Ethernet è espressa anche nei Minas A5B, che affiancano i Minas A5N (Rtex) nella proposta Panasonic per il motion networking. Panasonic presenta inoltre quattro nuovi modelli dei telemetri Hlg1: HL-G125 per oggetti opachi e i tre modelli HL-G1…R, con range da 30 a 80 mm, dedicati alle misure su oggetti trasparenti. Maggio 2014 - Automazione Industriale 083 Prodotti Anteprima Sps/Ipc/Drives 2014 Più produttivi con inverter e motori tubolari P arker Hannifin (pad. 3, stand B050) lancia due nuovi prodotti, l’inverter Micro Drive AC10 e il motore lineare tubolare Ett. L’inverter è utilizzato in applicazioni che richiedono il controllo di velocità o coppia del motore nel range di potenza da 0,2 a 15 kW, come ad esempio nastri trasportatori, centrifughe, ventilatori, miscelatori, macchine tessili, confezionamento. I circuiti tropicalizzati dell’AC10 ne consentono l’impiego in ambienti 3C3. Il motore tubolare lineare Ett, disponibile in tre lunghezze e tre taglie, è capace di fornire valori di coppia di picco fino a 474 N, velocità fino a 4 m/s e accelerazioni fino a 200 m/ s2. Con una ripetibilità pari a ±0,05 mm, l’Ett è adatto per applicazioni di handling e pick & place che richiedono elevate forze dinamiche. Il motore è compatibile con lo standard Din Iso 15552:2005-12. Relè industriali per molteplici applicazioni L a nuova serie di relè industriali Rifline di Phoenix Contact (pad. 2, stand E037) include relè d’interfaccia in 6,2 mm fino a relè per la sostituzione di piccoli contattori. Il relè più potente può commutare tensioni fino a 400 V. La serie sfrutta la tecnologia push-in di Phoenix Contact che consente un cablaggio tramite inserimento diretto del conduttore, favorendo la riduzione dei tempi di installazione, e che viene già impiegata in altre serie, come i relè plc Interface e la gamma di morsetti Clipline. Alcuni dei relè della gamma possono essere integrati e trasformati in relè temporizzati tramite il modulo di temporizzazione multifunzionale a innesto, che offre quattro range di tempo e tre funzioni di timer. Per tensioni di ingresso standard, i relè Rifline sono offerti come modulo completo, mentre soluzioni specifiche possono essere realizzate con il sistema modulare. Il touchscreen resistivo su misura B opla, parte del gruppo Phoenix Mecano (pad. 2, stand E037), propone custodie nelle quali è possibile installare display e touchscreen commerciali di varie dimensioni, arricchite recentemente con la nuova serie BoTouch. Oltre all’integrazione di display disponibili in commercio, questa serie di custodie rende possibile anche l’installazione di touchscreen resistivi e capacitivi, attraverso uno speciale composto a mescola per il montaggio dei componenti, che spesso non hanno punti di fissaggio. I touchscreen resistivi richiedono 084 una superficie flessibile della custodia, tuttavia consentono di utilizzare guanti da lavoro per il funzionamento. Touchscreen capacitivi possono essere montati dietro una superficie di vetro solida, ma richiedono il contatto diretto delle dita, come sui dispositivi smartphone, rendendo possibili le funzioni di scorrimento, menu a discesa, e operazioni multitouch. In entrambi i casi, l’integrazione del touchscreen può essere realizzata in molteplici modi. Per le applicazioni che Automazione Industriale - Maggio 2014 non ammettono l’accumulo di eventuale sporco sui lati, come nel settore medicale o alimentare, Bopla ha sviluppato una membrana frontale continua, che può essere sia laminata su tutta la superficie del display, sia dotata di punti distanziatori sul retro. I touchscreen presentano il vantaggio di essere difficilmente attaccabili dallo sporco, parzialmente resistenti a lubrificanti, prodotti chimici e facili da pulire. Anteprima Sps/Ipc/Drives 2014 Prodotti Semplificare l’automazione T ra i più recenti sviluppi del sistema Pss 4000 di Pilz (pad. 3, stand A026), troviamo l’editor di programmi Stl (Structured Text Language), grazie al quale è possibile gestire funzioni di sicurezza fino a Sil3. Pas Stl fa anche parte della serie di editor aderenti ai linguaggi Iec 61131-3 e offre all’utilizzatore la possibilità di programmare le funzioni standard e di sicurezza sulla stessa base standardizzata. Inoltre, per la prima volta nell’ambito dell’automazione industriale questi linguaggi aderenti a Iec 61131-3 sono stati classificati anche come linguaggi Lvl (Low Variability Language): in questo modo possono essere soddisfatti i requisiti per la compilazione di software applicativo di sicurezza (Srasw) secondo norme internazionali come EN/ Iec 62061 ed EN Iso 13849-1. I moduli elettronici del sistema I/O decentralizzato Pssuniversal, oltre a continuare a essere il punto di forza dell’interfacciamento verso il campo, sono anche la base per il design dei nuovi controllori programmabili Pss 4000, Pssu Plc e Pssu multi, disponibili per soluzioni mirate sia nell’ambito sicurezza sia nell’automazione standard. SafetyNet p, l’Ethernet Real Time nato sicuro, connette gli elementi di controllo dell’impianto per veicolare dati di sicurezza, automazione standard, diagnostica e visualizzazione, verso Hmi e, prossimamente, motion control. Pressostato elettronico per misure da 0 a 100 bar P recision Fluid Controls (pad. 3, stand H022) distribuisce in Italia il nuovo pressostato elettronico serie 3000 della gamma Barksdale, modello Bps3000, per pressione, temperatura, livello e portata, con display a quattro cifre e 14 segmenti Led e con protezione IP67/IP65. La custodia in acciaio inox rende il pressostato compatibile in ambienti industriali gravosi e umidi e in applicazioni navali. Sei range standard coprono i campi di misura da 0-10 bar a 0-600 bar. Soluzioni con campi a richiesta (ad esempio, da -1 a +9 bar) sono disponibili per versioni customizzate. I pressostati della serie Bps3000 sono disponibili con diversi attacchi al processo. Tra le opzioni, oltre alla loro principale funzione di commutazione, i pressostati serie Bps3000 offrono segnali di uscita analogica nel formato 4-20 mA o 0-10 V. Cad elettrico con automatismi personalizzabili P risma (pad. 3, stand D062) propone il cad elettrico Sabik Ele 18, dotato di un configuratore di progetto che esegue automaticamente la modifica degli schemi in base a parametri e vincoli definiti in modalità grafica dall’utente e specificati interattivamente o via file. Gli automatismi personalizzabili consentono di realizzare traduzioni in 40 lingue, riassuntivi plc, liste cavi, pulsantiere, riepilogo morsettiere, layout di quadro o d’impianto e distinta base, velocizzando l’intero processo di progettazione. La creazione di file pdf intelligenti con collegamenti ipertestuali tra gli elementi, indice e albero pagine, componenti e articoli, agevola le attività di post-produzione e manutenzione. Sabik è interfacciabile con tutti i più diffusi database, pdm o plm. Per la progettazione fluidica Prisma ha realizzato Sabik Fld, disponibile sia come prodotto standalone sia come modulo aggiuntivo di Sabik Ele. Maggio 2014 - Automazione Industriale 085 Prodotti Anteprima Sps/Ipc/Drives 2014 Dai connettori alla factory automation N ell’ambito dell’automazione industriale, R.e.c. (pad. 3, stand G015) rappresenta tre diversi marchi. Chogori è un’azienda cinese specializzata nello sviluppo, nella produzione e nella distribuzione di connettori waterproof e high current (in foto); è certificata Iso 9001, i suoi prodotti sono conformi alle normative RoHS e Reach e soddisfano test di validazione CE, UL e Tüv. Eumax, azienda specializzata nello sviluppo e nella produzione di soluzioni I/O per sistemi di controllo e automazione industriale (Mitsubishi Electric, Fanuc, Yaskawa ecc.), include nell’offerta di prodotti standard o custom moduli di interfaccia plc, moduli relè, cablaggi per plc/servo, quadri di controllo cnc. Infine, Amphenol, nel settore delle interconnessioni industriali, progetta, produce e fornisce sistemi di interconnessione ad alta prestazione per applicazioni di factory automation, controllo del movimento motore, attrezzature industriali pesanti, energia alternativa e soluzioni avanzate per veicoli ad alimentazione ibrida. Una movimentazione vibrante dei materiali R eo (pad. 2, stand N064), produttore di componenti e soluzioni di elettronica di potenza, è presente in fiera con un allestimento riguardante la gamma Reovib, una soluzione dedicata all’industria dell’imballaggio e della movimentazione materiali. Si tratta di una soluzione integrata per la movimentazione del materiale mediante sistemi vibranti. Reovib comprende diversi controller a microprocessore: dispositivi a frequenza fissa o variabile, con regolazione manuale o remota tramite bus di campo (Profibus, DeviceNet, CanOpen), con possibilità di controllo a retroazione mediante accelerometro. I controller si integrano con gli elettromagneti di produzione propria, costruiti con materiali certificati UL e progettati per un ottimale comportamento dei materiali magnetici. RiMatrix S, la rivoluzione nei datacenter C on RiMatrix S, Rittal (pad. 2, stand K022-J022) completa il cambiamento di paradigma nel mondo IT, rendendo possibile realizzare un datacenter completo con un solo codice d’ordine e consegna in sei settimane. Grazie ai moduli standardizzati e ai componenti compatibili al 100%, RiMatrix S garantisce un Power Usage Effectiveness pari a 1,15. RiMatrix S è composto da elementi preconfigurati: un numero predefinito di server rack TS IT, unità di climatizzazione, distribuzione e protezione di corrente, monitoraggio e sicurezza. Per 086 consentire maggiore densità dei componenti di rete e dei server, Rittal ha sviluppato il sistema di raffreddamento Zero-U-Space Cooling System, integrato nel pavimento flottante. Le strutture del datacenter sono state studiate per ottimizzare la circolazione dell’aria, mantenendo separate le zone calde da quelle fredde. L’alimentazione è concepita sui percorsi ridondanti A e B, dove il percorso B è protetto da un gruppo di continuità ups modulare e con un principio di ridondanza n+1. La variante più piccola, la Single 6, comprende sei Automazione Industriale - Maggio 2014 rack per l’alloggiamento dei server e uno per le tecnologie di rete. La più grande, la Single 9, dispone di nove rack per server. I moduli possono essere combinati in unità più grandi, con configurazione simmetrica o in batteria. RiMatrix S può essere installato in un ambiente datacenter esistente, in un container, oppure in una camera di sicurezza Rittal. Anteprima Sps/Ipc/Drives 2014 Prodotti Motion integrato con iTrak e Kinetix 5500 R ockwell Automation (pad. 3, stand D026-C026) porta in fiera il sistema di movimentazione a carrelli indipendenti iTrak, che estende ulteriormente l’offerta motion control della multinazionale per i costruttori di macchine e, in particolare, per il settore packaging, insieme ai nuovi azionamenti Allen-Bradley Kinetix 5500. iTrak consente il controllo indipendente di più carrelli azionati dal campo magnetico su percorsi rettilinei, curvi e curvilinei. La tecnologia ibrida del sistema brevettato associa la capacità di adattarsi sia alle sezioni fisse sia intelligenti. Il sistema è dotato di un numero configurabile di carrelli a controllo individuale che girano su una pista magnetica. I motori sono controllati dagli stessi controllori di automazione programmabili (Pac) Allen-Bradley ControlLogix che gestiscono la macchina. Il protocollo di comunicazione è EtherNet/IP. L’esecuzione del movimento avviene tramite iTrak, gateway e il servo-drive integrato. Grazie alla combinazione di iTrak con l’Integrated Architecture di Rockwell Automation è possibile monitorare e verificare i dati di produttività e attivare cambi di formato in modo rapido ed efficace tramite l’Hmi Allen- Bradley PanelView Plus che comunicano con tutti i controllori Rockwell Automation via EtherNet/IP. La nuova generazione di azionamenti Allen-Bradley Kinetix 5500 abbinati ai nuovi motori della serie Vpl e le recenti cpu Allen-Bradley CompactLogix confermano l’impegno di Rockwell Automation nel migliorare le prestazioni dei suoi sistemi proponendo soluzioni integrate per un numero sempre più ampio di utenti. I nuovi azionamenti sono studiati per consentire la connessione e l’operatività con la famiglia di controllori CompactLogix Allen-Bradley tramite l’impiego del software Studio 5000, in grado di gestire l’approccio Integrated Motion in ambiente EtherNet/IP. I motori serie Vpl e gli azionamenti Kinetix 5500 si basano sul concetto di moduli singoli affiancabili (zero stacking) per architetture multi-asse senza la necessità di accessori supplementari e prevedono la tecnologia smart-cable, che consente l’utilizzo di un solo cavo per la trasmissione di potenza e feedback. I Kinetix 5500 sono dotati di interfaccia Ethernet a doppia porta, compatibile con varie topologie di rete. Custodie e sistemi di sospensione in alluminio i noCase e profiPlus sono le due novità presentate da Rolec Italia (pad. 3, stand G056), realizzate dalla casa madre tedesca Rolec GmbH. Riprendendo il principio costruttivo delle custodie aluNorm, anche le custodie della serie inoCase (foto 1) presentano un sistema di fissaggio indipendente dall’area di contenimento della custodia, garantendo un grado di protezione IP66 (standard) e IP67 (opzionale). La gamma inoCase prevede le due versioni Aisi304 e Aisi316L. Grazie a un laser 3D, Rolec è in grado di personalizzare le custodie a disegno cliente anche per quantitativi modesti. Per il sistema di sospensione in alluminio profiPlus (foto 2), Rolec ha scelto come modello quello sferico e rotante della terra e ha realizzato dei giunti stabili, come punto centrale. Attorno a questo punto centrale è stato sviluppato un sistema di sospensione completo con componenti intelligenti e una serie di adattatori opzionali per le soluzioni realizzate dai fornitori mondiali di Hmi. Maggio 2014 - Automazione Industriale 087 Prodotti Anteprima Sps/Ipc/Drives 2014 Distribuzione in tempo reale, dal 3D all’embedded P artecipando a Sps Italia, RS Components (pad. 2, stand I073) conferma il proprio ruolo di fornitore di riferimento per il panorama italiano e internazionale. “Le precedenti edizioni hanno registrato un flusso importante di visitatori e i nostri partner commerciali vedono in questa manifestazione un palcoscenico importante e di livello elevato”, spiega Oscar Cipolla, Regional Product Marketing Manager di RS Components. “Dopo Sps Italia, saremo presenti come Gruppo RS anche nell’edizione che si svolgerà in Germania in autunno e anche per questo motivo abbiamo ritenuto Sps una fiera ideale per ribadire il nostro ruolo di distributore a elevato livello di servizio non solo in ambito elettronico, ma per tutto ciò che riguarda l’automazione e la costruzione di macchine”. Grazie agli accordi strategici stretti con i top brand nel settore dell’automazione, RS è in grado di distribuire in tempo reale anche i prodotti più innovativi, non appena questi sono immessi sul mercato dal costruttore. Basti pensare a tecnologie emergenti quali le stampanti 3D, gli scanner laser 3D e i sistemi embedded/ open source che stanno riscuotendo sempre più successo in applicazioni e soluzioni nell’ambito dell’automazione e controllo industriale, oltre che in ambito domestico e civile. Induzione cilindrica di nuova generazione rma re e pha Alimenta ge u ue fil ro sono i d d 4 i SPS ione 201 dell’ediz tonde in tavole ro le e u D ne per Italia. utomazio ’a ‘L : a m ’, il 21 program mentare li a ia tr s ne per l’indu tomazio u ’a ‘L , io ca e magg rmaceuti fa ia tr s u l’ind , il 22. cosmesi’ S elet Sensor (pad. 3, stand G061) propone una nuova linea di sensori induttivi cilindrici di nuova generazione, che comprende le serie B87 e B88, con la quale l’azienda punta a razionalizzare i costi produttivi, salvaguardando le qualità tecniche nelle applicazioni di automazione. Caratterizzano le serie ingombri contenuti, lunghezza massima del contenitore di 40 mm, visualizzazione uniforme del Led di segnalazione su 360°, mediante l’adozione di Led ad alta definizione in tecnologia Smt, distanze di rilevamento standard nella serie B87 e distanze di rilevamento maggiorate nella serie B88, valori del Mttfd conformi a quanto definito dalle normative. Il datalogger che funziona come Master Modbus P roposto da Seneca (pad. 3, stand F032), Z-Gprs2 è un datalogger Gsm/Gprs quad band, con I/O integrato e interfaccia Ethernet. Il dispositivo si configura come unità master del sistema I/O distribuito Seneca Serie Z-PC. Z-Gprs2 funziona infatti come unità Master Modbus sulle porte seriali RS485 con modalità di comunicazione wireless su rete Gsm/ Gprs. Il software di gestione Seal (Seneca Advanced Language) consente, tramite programmazione a oggetti, di gestire logiche e controlli quali comandi, automazioni, 088 allarmi, soglie, timer, reportistica, con la possibilità di configurare e aggiornare totalmente lo strumento da remoto tramite Sim o IP statico. Z-Gprs2 e Z-Gprs2-Seal supportano abilitazione web server, ftp server, Modbus Tcp/IP server e sono compatibili con apparati iphone, ipad e Android. Il datalogger è pensato per l’acquisizione e l’archiviazione dati senza Automazione Industriale - Maggio 2014 fili e la ricetrasmissione di comandi, misure e allarmi, per system integrator, Oem, energy manager, studi di progettazione, società di ingegneria e consulenza. Le applicazioni spaziano dal fotovoltaico alla building automation, dalla telemetria alla comunicazione M2M, dai telecontrolli industriali ai controlli ambientali ed energetici a distanza. Anteprima Sps/Ipc/Drives 2014 Prodotti Agli ultrasuoni non sfugge nulla S ensormatic (pad. 3, stand H005) propone la nuova serie P53 di sensori a ultrasuoni di Pil, con custodia in acciaio, nata per soddisfare le esigenze delle applicazioni in condizioni ambientali difficili. La serie P53 è resistente ai prodotti aggressivi, ha un grado di protezione fino a IP69K, una resistenza alla temperatura fino a 80 °C e permette rilevamenti di piccoli oggetti fino a 1.500 mm. La versione con custodia liscia D30 e rugosità inferiore a 0,8 è adottata nelle applicazioni dell’industria chimica, farmaceutica e alimentare poiché idonea ai processi di pulizia richiesti in questi settori. La gamma prevede i modelli con uscita Pnp e funzione normalmente aperta o chiusa e i modelli con uscita analogica in tensione o in corrente. L’innova zione è il motiv di SPS Itali leit a 2014. Il 20 ma ggio ad manifes a prire la tazione è la tavo ‘Automa la roto zione 4.0 : innovaz nda e compe ione titività p er l’indu italiana’. stria Sempre il primo di fiera, giorno Giuliano presiden Busetto, te Anie A utomazio presenta ne, i dati di settore per l’ann o 2013. La navetta Agv con lo Scara integrato L a business unit Maxolution di Sew-Eurodrive (pad. 3, stand E014) presenta due soluzioni particolarmente significative per l’automazione di fabbrica, una navetta Agv e un robot Scara integrati. La linea di Agv con trasferimento di energia per induzione utilizza il sistema di trasferimento di energia senza contatto Movitrans di Sew-Eurodrive e la comunicazione senza contatto, nonché una selezione di opzioni di posizionamento standardizzate che può essere parametrizzata in modo semplice e visualizzata attraverso il software Movivision di Sew-Eurodrive. Il robot Scara invece è comandato da un Movi-Plc, un plc con motion control integrato sempre di Sew-Eurodrive che per la configurazione e la gestione della struttura cinematica complessa prevede la piattaforma software Multimotion, con package ‘kinematics’ incluso: una volta definito il numero di assi presenti in macchina, la loro tipologia e la loro configurazione cinematica, si è in grado di sviluppare sequenze di movimento complesse multi-asse con dei semplici comandi predeterminati. DeltaPac, per rilevare oggetti adiacenti T ra le numerose novità allo stand, Sick (pad. 3, stand C002) segnala DeltaPac, il sensore per il rilevamento di oggetti tra loro adiacenti in flussi di processo, basato su Delta-S-Technology, la soluzione optoelettronica brevettata da Sick che evita la separazione dei pacchi sottoposti a un processo di packaging per contarli e controllarne il passaggio. L’emettitore con quattro Led Pin-Point 2.0 con energia di emissione paragonabile a quella di un laser è combinato con Siric, una tecnologia Asic brevettata da Sick. L’apparato di ricezione confronta l’energia luminosa proveniente dal lato destro o sinistro del bordo per comprendere se questo sia stato superato o meno. Il sistema di ricevitori è dunque progettato per valutare il differenziale luminoso attraverso il bordo che delimita un pacco dall’altro mentre transitano appaiati lungo il processo. Gli spigoli degli oggetti dotati di raggi inclusi tra i 2 e i 20 mm sono identificati in modo affidabile fino a 200mila pezzi all’ora e velocità fino a 3 m/s. Con DeltaPac alcuni componenti macchina, come i separatori meccanici, non sono più necessari. Inoltre, durante il flusso di produzione, le collisioni sono ridotte al minimo e sono abbattuti i tempi di fermo macchina, il caricamento non corretto nei punti di raggruppamento e la perdita di qualità causata dall’urto tra oggetti. Maggio 2014 - Automazione Industriale 089 Prodotti Anteprima Sps/Ipc/Drives 2014 Softstarter a basso consumo energetico S iei Peterlongo electric (pad. 2, stand L022) presenta il nuovo softstarter Synergy di Fairford, progettato e prodotto nel Regno Unito. La nuova tecnologia iErs, brevettata da Fairford per il risparmio energetico, permette di combinare il bypass interno con una riduzione di tensione e corrente che consente di consumare solo l’energia esattamente necessaria per mantenere la velocità del carico. A pieno carico il bypass riduce le perdite indotte dall’elettronica. La combinazione continuativa di questi fattori permette di risparmiare dall’8 al 40% di energia consumata. Il Synergy ha un’interfaccia utente touchscreen a colori da 3,5” multilingua, degli I/O programmabili, una porta Usb, che permette il datalog o il salvataggio dei parametri, la protezione termica del motore, accetta diverse tensioni di controllo ausiliarie ed è aperto alla comunicazione, grazie al protocollo Modbus standard. La certificazione cUL lo rende adatto al mercato americano e ad applicazioni anche con carichi gravosi. Nuove funzionalità per Tia Portal L a divisione Industry Automation di Siemens (pad. 2, stand E014/026 - F014/026) ha aggiunto in Tia Portal funzionalità per la versione 13, che includono il miglioramento del concetto di diagnostica e la protezione del know-how, oltre a una sincronizzazione del team in progetti più ampi. Il nuovo Hmi Simatic WinCC V13 è ora adatto anche per la nuova generazione di pannelli operatore Basic Panel. I nuovi pannelli hanno un display di ultima generazione wide screen a 64k colori e prevedono quattro formati, 4’’, 7’’, 9’’ e 12’’. I modelli sono disponibili con porta Profinet, mentre i modelli a 7’’ e 12’’ hanno anche porta Profibus DP. I Basic Panel sono equipaggiati con funzionalità integrate di gestione allarmi, gestione ricette, trend e gestione lingue. Anche l’Hmi è stata rinnovata, ad esempio, con diagrammi, pulsanti ed elementi di visualizzazione su display. La famiglia di inverter G110M, che consiste in un azionamento e un motore in una sola unità, è ora integrata nel Sinamics Startdrive V13 e può quindi essere configurata nel Tia Portal. Simatic Step 7 V13 è stato ampliato con l’ingegneria per il nuovo controller Simatic S7-1500 con cpu 1515-2 PN (per applicazioni di medio livello) e cpu 1518-4 PN/DP. Il nuovo firmware V1.5, disponibile per le cpu esistenti, amplia le funzionalità di tutti i controllori S7-1500. Una generazione di I/O supercompatta L a generazione supercompatta S-Dias I/O di Sigmatek, proposta da Sigma Motion (pad. 2, stand N001), è stata arricchita con CP 111, un modulo 090 cpu in formato mini. Con dimensioni 12,5x103,5x72 mm, il componente presenta processore 800 MHz Edge2, Micro SD card intercambiabile, Ram a tensione zero, memoria interna Ddr3 da 256 MB, Usb e interfacce Ethernet e bus Varan. Il componente PS 101 espande ulteriormente la performance con una batteria buffer, Usb e un’interfaccia bus Can. Il CP 111 è adatto per progettazioni a cpu singola o multipla e può essere utilizzato in applicazioni complesse e operanti ad alta velocità. Le comunicazioni tra componenti avvengono Automazione Industriale - Maggio 2014 attraverso il sistema Ethernet Varan con velocità bus di 100 Mb/s, moduli individuali I/O possono essere raggiunti in 1,12 μs. Inoltre, come per tutti i sistemi di controllo Sigmatek, la cpu S-Dias può essere programmata grazie a Lasal, in accordo con i parametri Iec 61131-3. La serie S-Dias integra il connettore integrato Industrial Mini di Tyco Electronics. Grazie al doppio punto di contatto e alla stabilità di montaggio, i componenti di Sigmatek e i connettori Tyco permettono una connessione esente da vibrazioni anche nel formato mini. Anteprima Sps/Ipc/Drives 2014 Prodotti La piattaforma flessibile per l’IoT e l’M2M P er passare dalla semplice offerta di un prodotto a quella di un prodottoservizio, alle aziende manifatturiere occorre l’aiuto di tecnologie come il cloud e il Wi-Fi, in grado di favorire lo sviluppo di applicazioni specifiche e la connessione ‘intelligente’ delle macchine. Questa è la grande opportunità offerta dall’Internet of Things. Proposta da Solair (pad. 3, stand E051), Solair Platform è una piattaforma cloud che consente di creare soluzioni end-to-end per connettere velocemente e integrare nei processi di business le ‘cose’. L’ambiente di sviluppo ‘flessibile’ si adatta alle esigenze di un qualsiasi dominio applicativo M2M o IoT: macchinari meccanici ed elettrici, vending machine, distributori, utensileria industriale e tutte quelle realtà produttrici di apparati industriali che attraverso il monitoraggio e controllo delle proprie macchine, potranno ottenere significativi risultati per il miglioramento dell’efficacia e per l’abbattimento dei costi. La piattaforma offre integrazioni a supporto dello IoT e dell’M2M, facilita l’integrazione con applicazioni business, grazie al set di Api e alla tecnologia drag & drop per comporre l’applicazione senza scrivere codice, e permette un’accessibilità 24/24 da qualsiasi device, valorizzando i dati acquisiti da macchinari industriali. Sensori induttivi estremi N ella linea di interruttori di prossimità induttivi, Steute (pad. 2, stand J032) introduce una versione di sensori induttivi progettata per particolari condizioni ambientali, ad esempio le basse (fino a -40 °C) e le alte (fino a +120 °C) temperature. Sono previste anche alcune varianti, intrinsecamente sicure, adatte per le applicazioni nelle zone Ex 0 e 20. I dispositivi sono disponibili come sensori DC a tre fili Pnp con un contatto NA e in diverse dimensioni (M8, M12, M18 e M30); è possibile utilizzare un collegamento a connettore oppure cavo. Il grado di protezione va da IP67 a IP69K. Da Tecnometal, l’identità del pcb in un’etichetta digitale N elle produzioni della filiera elettronica può rendersi necessario definire e mappare la procedura di impiego dei diversi componenti utilizzati. Nel caso dei circuiti stampati, per le imprese che integrano componentistica proveniente da molteplici fornitori l’obiettivo è avere per ogni singolo pcb un’identificazione univoca (ID seriale), allo scopo di rendere semplici la tracciabilità e la rintracciabilità in qualunque fase di verifica. Con un lettore in linea di montaggio, l’utilizzatore (Oem o Ems) può identificare il pcb attraverso un’etichetta digitale, cioè un Datamatrix o un QR Code, ai quali possono essere assegnati numero di lotto o di commessa, fornitore, settimanale. Ogni operazione e fase del processo di fabbricazione può così essere monitorata e fornire informazioni utili in caso di controlli. Per soddisfare queste esigenze di monitoraggio costante del processo di lavoro, Tecnometal (pad. 3, stand B68) mette a disposizione un servizio di stampa in serigrafia digitale di ‘label’ Datamatrix o QR Code sia su produzioni interne sia su forniture provenienti dal Far East. Le caratteristiche delle etichette digitali possono arrivare fino a 35 caratteri nel formato 5x5 mm, oppure fino a 25 caratteri nel formato 4x4 mm. Maggio 2014 - Automazione Industriale 091 Prodotti Anteprima Sps/Ipc/Drives 2014 Unistream, controllo modulare all-in-one U nitronics, rappresentata in Italia da Telestar (pad. 2, stand I050), porta sul mercato la nuova generazione di controllori Unistream, basata su architettura a doppia cpu, con tempo di scansione fino a 2.048 I/O e 2 MB di memoria per le variabili. Per creare il proprio controllore ‘all-in-one’, è sufficiente che gli utenti selezionino il pannello preferito e aggiungano, con un semplice gesto, la cpu e gli I/O desiderati. Unistream utilizza l’ambiente di programmazione Unilogic per la configurazione hardware, la programmazione del plc e dell’Hmi. Unilogic permette al programmatore di creare una libreria di blocchi funzione e schermate Hmi da importare in qualsiasi nuovo progetto e anche condividere con altri utenti. Le opzioni ‘drag & drop’, la creazione automatica della linea e il riutilizzo del codice esistente rendono la programmazione semplice e veloce . Unilogic mette a disposizione una libreria di elementi grafici e widget per realizzare accattivanti pagine Hmi. PowerK, il Pac giusto al momento giusto C on il programmable automation controller PowerK, Tex Computer (pad. 2, stand M062) lancia un sistema di controllo polivalente con cui gestire i quattro aspetti fondamentali di una piattaforma di automazione: controllo logico, con possibilità di esecuzione in multitasking e in interrupt, Hmi, con programmazione ad oggetti fruibile su display touchscreen da 7”, 10” e 15”, motion control, con la possibilità di gestire applicazioni per packaging, robotica, fresatura a tre o cinque assi, taglio termico, laser, waterjet, punzonatura ad alta velocità, cucitura industriale. Il PowerK prevede la capacità di integrarsi nella struttura IT della fabbrica che ospita la macchina, grazie all’interfacciamento tramite porte Usb e reti Ethernet, supportate dai protocolli di comunicazione Tcp/IP, Ftp, Modbus Tcp e con la disponibilità gratuita delle funzioni Opc Server (lato host) e Web Server (lato controller). La dotazione di base del Pac comprende una quarantina di I/O analogici e digitali, ingressi per encoder, porte seriali, un paio di porte Can e una Ethernet. L’espansione verso altri dispositivi di automazione è possibile tramite il supporto dei fieldbus CanOpen, Mechatrolink-II ed EtherCat. Visor V20, la smart camera che riconosce codici di piccolo formato S ensopart Visor V20 è la soluzione di Tritecnica (pad. 3, stand B002) per la lettura di caratteri, codici 092 monodimensionali e bidimensionali. Grazie all’ottica con profondità di campo aumentata e alla risoluzione Sxvga di 1.280x1.024 (1,3 Megapixel), il Visor V20 è indicato per applicazioni nelle quali i codici di piccolo formato sono rilevati in un ampio intervallo di ricerca e può leggere più codici in un unico processo di identificazione con una velocità di elaborazione fino a 50 letture per secondo. L’utente può scegliere tra diverse risoluzioni (Sxvga, Wvga, Vga, Qvga) Automazione Industriale - Maggio 2014 e tre larghezze focali (6, 12 e 25 mm). Il sensore è parametrizzabile per adeguarsi alle diverse dimensioni dell’oggetto, senza la necessità di cambiare l’obiettivo o modificare la posizione di montaggio, tramite un software intuitivo e multilingua (anche in cinese). Il dispositivo prevede protezione IP67, interfacce Ethernet, seriali (RS232/RS422) e I/O digitali con definizione flessibile dei dati di uscita (header, trailer, dati utili). Anteprima Sps/Ipc/Drives 2014 Prodotti Direct Drive personalizzato V ascat (pad. 2, stand B058) ingegnerizza soluzioni di azionamento diretto (Direct Drive), con l’adattamento personalizzato dei motori, per applicazioni nei settori converting e stampa, banchi di prova, macchine per la produzione di cavi, macchine per lamiera ed energie rinnovabili. Tra le novità presentate in fiera, vi sono i servomotori asincroni ad alta velocità Mac HS4 (fino a 10mila giri/ minuto, per applicazioni di banchi di prova), il servomotore asincrono Mac QI 250 (con una coppia nominale fino a 3.550 Nm e un rapporto coppia/inerzia di 990 Nm/kgm2, idoneo per l’azionamento di cesoie rotanti), e i generatori sincroni Mdd (con coppie fino a 7.000 Nm, ideali per microturbine idrauliche e miniturbine eoliche). Sono proposti anche alcuni nuovi strumenti software interattivi, disponibili sul sito aziendale, come fogli di calcolo di applicazioni, programmi di selezione di motori e schede tecniche interattive per i motori Vascat. Le cpu di taglia media V ipa Italia (pad. 3, stand F002) propone le cpu Slio, di taglia media, che si collocano nella fascia coperta dai sistemi 1200/1500 e 151-8 dei plc programmabili con Step7 e Tia. Basate sulla tecnologia Speed7 con il nuovo Asic 7100 di Profichip, hanno una memoria di lavoro espandibile da 32 a 512 kb, una velocità di elaborazione per operazioni a bit di 0,02 μS, per operazioni word di 0,012 μs, per operazioni a virgola fissa di 0,01 μs e per operazioni a virgola mobile di 0,06 μs. Le due versioni hardware base danno origine a 24 tipi di configurazioni cpu possibili, utilizzando un codice installato su SD card; le funzioni di espansione memoria o le connessioni fieldbus possono essere implementate in un secondo momento. Vipa propone anche due nuovi modelli di pannelli operatore Touch ecoPanel: TP610LC da 10” e TP615LC da 15”, che completano la gamma dei modelli 4,3” e 7” già disponibili. Infine, la società presenta la gamma Drive e motion control Yaskawa composta da inverter, servo azionamenti e motori del produttore giapponese. Una visione che rende flessibili V isionlink (pad. 3, stand E019) presenta i sensori di visione 3D Ecco di SmartRay, con involucro IP65, studiati per applicazioni 3D industriali, insieme alle telecamere a infrarossi di Xenics, Bobcat 640 GigE e Gobi 640 GigE, entrambe a risoluzione 640x480 pixel. La Bobcat Xenics presenta tecnologia InGaAs Swir con interfaccia GigE, mentre la Gobi Xenics è una telecamera termica ad alta risoluzione non raffreddata che rileva piccole differenze di temperatura, ad alto grado di flessibilità e sensibilità in termini di frame rate. Allo stand di Visiolink è presentata anche un’applicazione robotica funzionante, che integra quattro sistemi In-Sight di Cognex impegnati in applicazioni di ispezione, misura, identificazione di codici, lettura di caratteri e guida robot. Maggio 2014 - Automazione Industriale 093 Prodotti Anteprima Sps/Ipc/Drives 2014 Controllo e sicurezza modulari I l safety control samos Pro di Wieland Electric (pad. 3, stand B042) include un modulo cpu, un modulo gateway di comunicazione opzionale e moduli I/O installati su guida Din 35 ed è conforme alle normative EN 61508, EN Iso 13849-1, EN 62061, EN81-1, EN 61511. Il sistema può elaborare contemporaneamente 96 ingressi e 48 uscite di sicurezza con corrente massima fino a 4 A per singolo nodo. Si può creare anche una rete di sicurezza, mediante l’utilizzo di cpu dedicate per espandere il sistema fino a quattro nodi entro 100 m lineari. I moduli I/O consentono di collegare vari dispositivi di sicurezza come pulsanti di arresto di emergenza, interruttori di sicurezza, barriere ottiche e dispositivi di blocco su ripari mobili, così come sensori magnetici codificati e dispositivi di protezione vari. Per la programmazione di samos Pro si utilizza l’interfaccia grafica samos Plan, scaricabile gratuitamente dal sito web. L’utente sceglie, collega e parametrizza le funzioni di sicurezza col metodo drag & drop. La configurazione viene salvata sul modulo di memoria estraibile samos Memory e innestata nel controllore di sicurezza. Le modifiche ai programmi possono essere effettuate anche da remoto, se si utilizza un gateway Ethernet, collegato ad esempio al router Vpn wienet. Una coppia cyber-dinamica I mini servomotori brushless trifase a eccitazione sinusoidale cyber dynamic line e gli azionamenti per applicazioni standalone simco drive di Wittenstein (pad. 2, stand I026) formano la coppia ‘perfetta’ nei casi in cui sono richiesti elevati standard di processo e posizionamento (industria elettronica, robotica, packaging, macchine utensili o assi di strumentazioni metrologiche termosensibili). Sono quattro le taglie disponibili, tra 25 e 335 W. L’esecuzione in acciaio inossidabile Hygienic Design ha grado di protezione IP66/IP67 e assicura la protezione contro forti getti d’acqua e immersioni temporanee. I simco drive, progettati per servomotori CA con commutazione sinusoidale fino a 500 W di funzionamento continuativo e picchi fino a 1 kW, garantiscono elevata dinamica nell’erogazione della corrente e sono adatti sia per applicazioni indipendenti sia all’interno della logica di automazione macchina in tempo reale. Diagnosi di routine e registrazione degli eventi avvengono in diretta, attraverso un software con interfaccia grafica che permette il monitoraggio dell’asse. Tecnologia in moto N ella tecnologia di controllo e di regolazione sono spesso utilizzati piccoli azionamenti e motori con potenza massima di 4 kW, che a volte devono operare in entrambi i sensi di marcia ed essere protetti in caso di guasto. Al verificarsi di un’anomalia si deve garantire la possibilità di una disattivazione affidabile dall’esterno mediante un dispositivo di arresto d’emergenza. Proposto da Wohner (pad. 2, stand I038), 094 Automazione Industriale - Maggio 2014 Motus ContactronControl unisce questi quattro requisiti in un unico dispositivo, grazie alla combinazione di tecnologia a relè e commutazione a semiconduttori. Con fusibili integrati, Motus presenta un ingombro di 22,5 mm (larghezza) e, con tre versioni, copre un range di corrente da 0,075 a 9 A. Il dispositivo è fornito con l’adattatore per il 60 mm System compact, l’adattatore per il 60 mm System classic o l’adattatore per guida Din. Farmaceutico e cosmesi Automazione applicata In Emilia gestione farmaci ad alta automazione Edilizia sostenibile e tecnologia Incas fanno del nuovo magazzino A.v.e.n. un’unità logistica centralizzata per la gestione di farmaci e dispositivi all’avanguardia nel panorama italiano di Valeria De Domenico L a struttura automatizzata che siamo andati a visitare non è un sito produttivo, ma un magazzino creato per volontà di enti pubblici. A.v.e.n, ovvero ‘Area Vasta Emilia Nord’, è di fatto un’associazione costituita nel 2004 dalle Aziende Sanitarie territoriali e ospedaliere di Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza, nata in prima battuta come unità centralizzata di acquisto. Per i non addetti ai lavori definire il concetto di Area Vasta non è semplicissimo, ma ci proviamo: si tratta di un ambito territoriale di riferimento, a scala ampia ma di livello subregionale, le cui Asl si consorziano per condividere iniziative di vario genere, mirate a migliorare il servizio e ottimizzare i costi. L’attivazione di un magazzino per lo stoccaggio e lo smistamento delle scorte di farmaci è una di queste. Detto questo, veniamo al nuovo magazzino sito in Reggio Emilia a fianco dell’aeroporto, che A.v.e.n. ha appena inaugurato e che All’interno del magazzino le scaffalature porta pallet dispongono di circa 5mila posti in questi mesi sta progressivamente entrando a regime. Durante la nostra visita ci ha fatto da guida Luca Baracchi, responsabile dell’Innovazione e dello Sviluppo in capo alla direzione commerciale di Coopservice, che ha vinto la gara d’appalto per l’allestimento del magazzino automatico e per la gestione interna di movimentazione magazzino e per i trasporti per i prossimi nove anni. “L’edificio è stato consegnato ed è operativo dallo scorso luglio. Risponde ai più moderni criteri di edilizia sostenibile: rispetta a pieno le direttive antisismiche; è dotato di sistemi di compartimentazione automatica interna in caso di incendio, oltre che impianti di spegnimento a splinker, a lancia, a schiuma e a gas, utilizzati in base alla tipologia di beni stoccati nelle diverse aree in cui è suddiviso. Dispone di pareti ventilate con ‘effetto camino’ per la protezione dagli agenti atmosferici. È in grado di produrre 57,5 kWp di energia elettrica mediante pannelli fotovoltaici ed è dotato di pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria e tecnologica per il trattamento dell’aria. Il riscaldamento avviene mediante caldaie a condensazione con recupero dell’energia termica dei fumi di combustione; l’installazione di travi fredde permette di migliorare il rendimento, la manutenzione, l’impatto acustico e il comfort dell’impianto di climatizzazione”. La struttura interna L’edificio in sé copre una superficie di 5.000 m2 e ha un’altezza di 12 m, è dotato di 11 baie, di cui cinque per il ricevimento della merce e sei per l’uscita. Attraverso il primo di questi ingressi entriamo nel magazzino. “Il magazzino è operativo 16 ore al giorno su due turni di lavoro. L’interno è suddiviso in diverse aree: ricevimento merce da fornitore, stock (normale e speciale come: cella frigo, bunker infiammabili, locale Maggio 2014 - Automazione Industriale 095 Automazione applicata Farmaceutico e cosmesi Chi è A.v.e.n. A.v.e.n. è l’Associazione ‘Area Vasta Emilia Nord’, costituita dalle Aziende Sanitarie territoriali e ospedaliere di Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza. I principali obiettivi di A.v.e.n. comprendono: lo sviluppo e l’implementazione di attività finalizzate a favorire processi di aggregazione a livello di Area Vasta; la ricerca di soluzioni innovative per la gestione integrata a livello interaziendale del processo di acquisizione dei beni e servizi, nell’ottica di conseguire economie di scala, di procedura, di stupefacenti), di picking e di spedizione, di quarantena per i prodotti non conformi all’ordine”, dettaglia Baracchi. “Tutto il sistema è stato sviluppato e realizzato in collaborazione con Incas. L’allestimento interno presenta tre soluzioni: le scaffalature a gravità riservate a prodotti a volume medio, all’alta rotazione e alla bassa quantità di prelievo; i due traslo-elevatori, forniti da Swisslog e pilotati dal sistema Incas con meccanica Tgw, che hanno una capacità produttiva di 400 prelievi l’ora, destinati a prodotti a volume medio basso, ad alta rotazione; infine, le scaffalature porta pallet (con circa 5mila posti) per i prodotti ad alta quantità e pesanti. Infine, è presente un’area a gravità con 1.200 posti articolo. Anche la gestione dello stock e del picking è stata progettata nell’ottica di ottimizzazione delle risorse uomo”. Il sistema ‘pick to light’ guida al prelievo attraverso la luce Il sistema ‘pick to light’ Tra le varie soluzioni, osserviamo l’applicazione del sistema ‘pick to light’, ovvero di guida al prelievo attraverso la luce: i carrelli utilizzati per il picking nel settore gravità prevedono la possibilità di gestire sei ordini alla volta e l’operatore attraverso un display è 096 qualità e di riduzione della variabilità; la definizione della programmazione integrata degli acquisti delle aziende associate; la progettazione, la realizzazione e la gestione del sistema integrato della logistica imperniato su un polo logistico unico (magazzino centralizzato), per stoccaggio, gestione e distribuzione dei beni sanitari; la progettazione e la realizzazione di interventi di tipo scientifico, culturale e di ricerca, nonché di specifiche attività di formazione e informazione a livello di Area Vasta. Automazione Industriale - Maggio 2014 guidato dall’accensione di apposite luci nell’operazione di inserimento del numero di confezioni all’interno della o delle cassette di competenza. Anche il magazzino automatico ha alle spalle un sistema di ventilazione dei prodotti assistito da luci (put to light). “L’intero processo logistico funziona in radiofrequenza”, ci spiega ancora Baracchi, “eliminando l’utilizzo di supporti cartacei. Una volta a regime, il magazzino gestirà a scorta circa 6mila prodotti diversi: tutti i farmaci comprese le soluzioni infusionali, tutti i dispositivi medici di uso comune, buona parte dei dispositivi medici specialistici. I restanti prodotti specialistici e di uso limitato saranno gestiti in transito”. La rete wireless Tutto il magazzino è coperto da rete wireless. Vediamo all’opera il personale dotato di palmare portatile in grado di indicare i prodotti da prelevare, la loro ubicazione e la quantità comprensiva di lotto e data scadenza per la relativa tracciabilità. Si servono di roll contrassegnati da codice a barre e tag Rfid. Anche i contenitori in plastica utilizzati per la raccolta hanno un codice barcode e relativo tag Rfid per il controllo in fase di carico mezzi attraverso apposite barriere/varchi: il percorso delle singole confezioni di medicinali è quindi tracciabile anche nella consegna a reparto. Il terminale trasmette in tempo reale i dati di prelievo al software gestionale per lo scarico di quanto prelevato. Il magazzino predispone i prodotti per l’invio già suddivisi per reparto e la consegna può avvenire direttamente al reparto richiedente o a un punto unico secondo le scelte effettuate dalle singole aziende. Le consegne “Le consegne avvengono in base agli accordi presi con ciascuna azienda. I prodotti richiesti dai reparti delle sette aziende sono validati dai farmacisti e arrivano al magazzino per via informatica pronti per la preparazione”, aggiunge Baracchi. “La piena attivazione del magazzino è prevista entro la seconda metà del 2014, secondo un calendario che prevede un ingresso graduale delle diverse aziende, in modo da affrontare eventuali problemi che dovessero derivare da ciascun ingresso”. Attualmente il magazzino rifornisce le Aziende Sanitarie e Ospedaliere di Modena, Reggio Emilia e Piacenza. Farmaceutico e cosmesi Automazione applicata Processi rapidi come un battito di ciglia Ancorotti Cosmetics, società di Crema specializzata nella produzione di mascara, ha implementato Microsoft Dynamics Nav per migliorare i processi aziendali e semplificare la gestione delle informazioni. Il progetto è stato curato in collaborazione con la società di consulenza Mht di Carolina Mirò L a storia di Ancorotti Cosmetics è recente ma ricca dell’esperienza della sua fondatrice, Enrica Monica Ancorotti, che nel 2009 ne avvia il business. Con sede a Crema (CR), l’azienda si è affermata in breve tempo nella realizzazione di prodotti di propria formulazione per conto terzi, specializzandosi in particolare nella produzione di mascara. In Ancorotti i prodotti sono realizzati e riempiti utilizzando macchine semi-automatiche e manuali. In base alle richieste del committente, l’azienda studia formule specifiche, anticipando le tendenze del make-up, e si occupa, eventualmente, anche dell’inserimento del prodotto nel contenitore e del packaging, gestendo l’intero processo produttivo. La storia di Ancorotti Cosmetics è recente ma ricca dell’esperienza della sua fondatrice, Enrica Monica Ancorotti, che nel 2009 ne avvia il business Maggio 2014 - Automazione Industriale 097 Automazione applicata Farmaceutico e cosmesi Con sede a Crema (CR), Ancorotti Cosmetics è specializzata semplificato il processo di gestione della qualità, garantendo la tracciabilità completa del prodotto e il collegamento con i relativi certificati da esibire. nella produzione di mascara Un nuovo Erp In seguito alla crescente complessità dei processi da gestire, Ancorotti ha avuto la necessità di implementare un software di gestione aziendale internazionale e flessibile, che si potesse adeguare ai cambiamenti in corso. In fase di software selection, Microsoft Dynamics Nav è stato individuato come il più adatto per soddisfare le richieste dell’azienda: semplicità di utilizzo, rapidità d’installazione e disponibilità di soluzioni interne predefinite che ben supportavano la definizione delle procedure aziendali sono state caratteristiche decisive nella scelta di Ancorotti. Inoltre, la soluzione Microsoft consentiva di gestire efficacemente il magazzino, la produzione, il conto lavoro e l’esatta determinazione del costo del prodotto. Per implementare il progetto è stata invece selezionata Mht, società di consulenza attiva nel settore dei sistemi Erp e Crm basati su piattaforma Microsoft Dynamics. Un’implementazione agile In breve tempo, Mht ha organizzato e installato il nuovo sistema, includendo le caratteristiche specifiche del 098 modello di business aziendale. Contabilità, acquisti e vendite sono stati i primi processi implementati, anche grazie all’add-on specifico per quelli relativi la localizzazione italiana del prodotto. In una fase successiva, si è passati ai processi fondamentali per il business dell’azienda: produzione, pesatura dei componenti, qualità, magazzino e conto lavoro. La gestione di tutte queste fasi è stata automatizzata e ottimizzata per garantire la massima efficienza, precisione e rapidità di svolgimento. La piattaforma Microsoft ha consentito di acquisire una conoscenza precisa dell’effettivo costo del prodotto, migliorare la gestione e il calcolo dei margini: sia per gli articoli acquistati, sia per quelli prodotti, infatti, il sistema rileva tutti i componenti di costo e calcola i costi gestionali e fiscali, fornendo le basi per le trattative commerciali e di acquisto. La gestione automatizzata del magazzino, inoltre, permette di gestire con facilità tutte le transazioni, aggiornando in tempo reale disponibilità e giacenza. Microsoft Dynamics Nav, infine, ha Automazione Industriale - Maggio 2014 Una collaborazione che continua “Grazie a Microsoft abbiamo potuto migliorare decisamente la nostra organizzazione”, ha commentato Stefano Bergamaschi, IT Manager e Controller di Ancorotti, “senza la necessità di grandi investimenti e, soprattutto, imparando subito a utilizzare le nuove impostazioni; in particolare, abbiamo apprezzato la possibilità di conoscere con precisione l’effettivo costo del prodotto, che per il nostro modello di business è un elemento fondamentale”. “Siamo soddisfatti del lavoro svolto presso Ancorotti”, ha aggiunto Maurizio Gottardi, responsabile della divisione Nav di Mht e capo progetto, “perché l’azienda ha potuto beneficiare immediatamente delle funzionalità della piattaforma Microsoft, migliorando la produttività e, di conseguenza, i suoi risultati”. In Ancorotti, il lavoro di Mht è stato particolarmente apprezzato: “In tutto il processo, il supporto di Mht è stato davvero di grande valore”, ha evidenziato ancora Bergamaschi. Mht continuerà ad affiancare Ancorotti nel suo percorso di crescita, per aggiornare costantemente la soluzione Microsoft e migliorare ancora il business dell’azienda cremasca. Farmaceutico e cosmesi Automazione applicata Per un business vincente, il trucco è nel software Grazie all’integrazione delle soluzioni IT di Overlog e Tecnest, Art Cosmetics ha migliorato la qualità della sua produzione, seguendo il ritmo sostenuto della sua crescita di Giorgia Andrei A rt Cosmetics è specializzata nella formulazione, nello sviluppo, nella produzione e nel confezionamento conto terzi di prodotti per il make up. Nata nel 1990, l’azienda, con sede a Mozzanica, in provincia di Bergamo, ha come punti di forza la qualità del prodotto, il processo produttivo made in Italy e il servizio al cliente. Dal 2010 a oggi, Art Cosmetics è stata protagonista di una vertiginosa crescita, che ha portato il fatturato ad aumentare da 9 a 25 milioni di euro e i dipendenti da 40 a 140. Proprio questo ‘salto in avanti’ ha richiesto un sostanziale cambiamento nei processi di lavoro che, da artigianali, sono diventati sempre più tecnologici. Nel passaggio è stato decisivo il supporto di Overlog, esperta in soluzioni di magazzino, e Tecnest, azienda specializzata in soluzioni Formulazione, sviluppo, produzione e confezionamento conto terzi di prodotti per il make up sono il core business di Art Cosmetics per la pianificazione, il controllo e la gestione della produzione e della supply chain. Le due realtà hanno integrato i propri software arrivando a gestire in modo completo e complementare tutte le fasi di produzione. Il tutto rispettando appieno le normative Iso 9001 che riguardano il mondo della cosmetica. Una rivoluzione digitale nei cosmetici Art Cosmetics gestiva tradizionalmente la produzione e il magazzino in modo cartaceo. Con l’aumento degli ordini e della quantità di lavoro da svolgere, tuttavia, un simile modus operandi non era più sostenibile. Come dice Marco Quotadamo, Project Manager di Tecnest: “Gli obiettivi del cliente erano ottimizzare la gestione dei processi di produzione, avere la tracciabilità dei prodotti, il controllo della qualità e delle lavorazioni e per raggiungerli sono state digitalizzate tutte le fasi di produzione, grazie a codici a barre presenti sui prodotti e a una decina di postazioni mobili con schermi touch, affiancati alla produzione e interfacciati con i macchinari già presenti, come le Maggio 2014 - Automazione Industriale 099 Automazione applicata Farmaceutico e cosmesi bilance digitali per pesare i vari ingredienti”. Tecnest ha implementato la soluzione software J-Flex Process Mes che, nata per la gestione dei processi di produzione nell’ambito dell’industria di processo, è stata integrata con il Wms Slim2k di Overlog per la gestione del magazzino e della logistica, realizzando una soluzione unica per la tracciabilità completa e il controllo produttivo e logistico. “Il sistema ha inoltre permesso di ottenere la tracciabilità e rintracciabilità delle materie prime e dei prodotti finiti, per gestire in modo efficiente i controlli in produzione e le verifiche post-vendita”, aggiunge Giorgio Sinigaglia, responsabile del progetto Overlog. La tecnologia in un rossetto L’accoglienza al ricevimento merci è digitale: le materie prime e i semilavorati sono sottoposti al processo di controllo di qualità, identificati con etichette e riposti 100 in uno dei due magazzini. Le informazioni sono quindi allineate e integrate con il software di Tecnest. “In questo modo, quando arriva un ordine si riesce a sapere in tempo reale se le materie prime sono già disponibili o se occorre del tempo per ordinarle”, spiega Sinigaglia. “Quando arriva la richiesta di produzione, inizia la missione di prelievo: si prepara in magazzino la merce necessaria per inviarla al reparto produttivo, dove è realizzato il semilavorato che poi rientra in magazzino per essere spedito al cliente o per tornare al reparto produttivo per il confezionamento, con il packaging brandizzato”. Per ogni cosmetico, il cliente fornisce la ricetta contenente il mix di materie prime necessarie per ottenere il prodotto desiderato. Il processo di produzione in Art Cosmetics è scomponibile in tre macrofasi: pesatura delle materie prime, incameramento nei mixer per la preparazione dei bulk e confezionamento. Il processo è Automazione Industriale - Maggio 2014 Tecnest ha implementato presso Art Cosmetics la soluzione software J-Flex Process Mes che, integrata con il Wms Slim2k di Overlog per la gestione del magazzino e della logistica, ha formato una soluzione unica per la tracciabilità e il controllo caratterizzato da un legame di tracciabilità tra materie prime, ordine, bilancia e operatore di produzione. Nella fase di pesatura, dalla bilancia è possibile capire quali ingredienti aggiungere e rilevare se ci sono errori, mentre i pannelli touch tipo tablet sulle postazioni degli operatori consentono di visualizzare le ricette di preparazione: la bilancia comunica con il computer e verifica che la materia prima utilizzata rispetti il giusto peso. Si procede quindi con l’incameramento e la miscelazione in un mixer delle materie prime, che sono poi sottoposte a un controllo colore dal laboratorio. “In qualsiasi momento è possibile visualizzare, direttamente dalle postazioni in ufficio, lo stato del processo di produzione in fabbrica, così che la direzione possa verificare e controllare in tempo reale lo stato di ordini e della produzione”, dice Quotadamo. “Infine, si procede con il confezionamento, con il packaging brandizzato del cliente; la raccolta dati è automatica: in qualsiasi momento si sa chi sta facendo cosa e si riesce ad avere la tracciabilità dei prodotti”. Secondo Francesco Geuna, Innovation Manager di Art Cosmetics, il sistema implementato ha consentito all’azienda “non solo di gestire magazzino e produzione in modo efficiente, ma anche di rispondere con tempestività alle richieste dei nostri clienti, attraverso la possibilità di visualizzare in tempo reale lo stato di avanzamento della produzione e le giacenze”. 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