C R I P P A NUMISMATICA s.a.s. di Paolo Crippa & C. Via dei Cavalieri del Santo Sepolcro, 10 (Brera) 20121 Milano telefono 02878680 – fax 0289016354 e-mail: [email protected] www.crippanumismatica.it P.IVA 11017090157 ISCRIZIONE C.C.I.A.A. n. 1426712 ISCRIZIONE TRIB. n. 337943/8335/43 PRIMAVERA 2009 MONETE GRECHE.................................................................................................................................. pag. MONETE DELLA REPUBBLICA ROMANA ........................................................................................ pag. MONETE DELL’IMPERO ROMANO..................................................................................................... pag. MONETE BIZANTINE............................................................................................................................. pag. MONETE ITALIANE ............................................................................................................................... pag. MONETE DELLO STATO PONTIFICIO................................................................................................ pag. UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA ............... pag. MONETE ESTERE - MEDAGLIE ........................................................................................................... pag. 6 15 25 34 35 37 40 88 PERIODO D’ASTA DAL 18 MAGGIO AL 1 GIUGNO 2009 Sede della vendita: presso Crippa Numismatica s.a.s. via dei Cavalieri del S. Sepolcro 10 (zona Brera) Milano TELEFONI SEDE D’ASTA: 02 87 86 80 (due linee) 340 67 19 255 340 67 21 235 Il materiale offerto è visibile per tutta la durata della vendita presso la nostra sede di Milano, via Cavalieri del S. Sepolcro 10 (zona Brera) previo appuntamento. INFORMATIVA SULLA PRIVACY Ai sensi dell’art. 10 della Legge 31 dicembre 1996/675 recante disposizioni a “Tutela delle persone e di altri soggetti al trattamento dei dati personali”, si informa che i dati forniti formeranno oggetto di trattamento nel rispetto della normativa sopra richiamata e saranno trattati per finalità a carattere strettamente personale e ai fini dell’invio dei nostri cataloghi o di altra informativa commerciale. I dati forniti non saranno divulgati e i Clienti potranno chiederne in qualunque momento la cancellazione o variazione. Nessuna parte del presente catalogo può essere riprodotta né trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro, senza autorizzazione scritta della CRIPPA NUMISMATICA s.a.s. NOTA RELATIVA AI COLORI DELLE ILLUSTRAZIONI: per la realizzazione delle fotografie delle monete offerte nel catalogo vengono da noi utilizzate le più moderne tecnologie; si possono tuttavia verificare differenze nei colori rispetto agli originali. Fanno comunque fede le descrizioni fornite nel testo. Invitiamo a leggere attentamente le modalità e condizioni di vendita a pagg. 2-3. Le note storiche del presente catalogo sono state curate da Silvana Crippa MODALITA’ DI VENDITA 1 - Come è possibile partecipare alla vendita in asta CRONOS ? Per iscriversi all’asta è necessario compilare il modulo inserito nel presente catalogo, allegando una copia di un proprio documento d’identità in corso di validità. Se si è già clienti conosciuti e si è già spedita recentemente fotocopia del documento valido è sufficiente compilare il modulo di ammissione all’asta. 2 - Come è possibile esaminare direttamente il materiale offerto ? Recandosi presso la nostra sede, per tutta la durata della vendita, previo appuntamento. 3 - Come è possibile formulare le offerte ? Per esprimere le proprie offerte e i rilanci è possibile: - recarsi, sia prima che durante l’asta, presso la nostra sede comunicandoci direttamente le proprie preferenze. - inviarci il modulo di delega per l’effettuazione delle offerte inserito nel presente catalogo. - per via telefonica, email o fax, sempre dopo aver compilato il modulo di iscrizione e di delega citato sopra. 4 - Quale è il prezzo di partenza dei lotti ? Salvo nostra indicazione contraria, il prezzo di partenza dei lotti corrisponde a circa l’85 % delle stime segnate nel catalogo 5 – Di quanto devono essere le offerte e i rilanci ? Le offerte e i rilanci possono essere formulate in misura libera e non inferiore alla base d’asta. Consigliamo, per rendere l’asta più veloce, di offrire rilanci superiori almeno del 10 % rispetto all’ultima offerta in gara. 6 - Come avviene l’asta ? I lotti vengono offerti in vendita tutti contemporaneamente per la durata dell’asta. Le offerte ricevute verranno elaborate da un sistema telematico che provvederà a metterle in gara tra di loro. Per garantire la massima serietà e trasparenza della vendita e a tutela dell’acquirente, il sistema provvederà a pubblicare nel nostro sito www.crippanumismatica.it le tre migliori offerte in gara per ogni lotto, due volte al giorno: sessione mattutina ore 12.00 e sessione pomeridiana ore 17.00 da lunedì a venerdì. Per ovvi motivi di tutela della privacy, sul sito internet non verrà pubblicato il nome del concorrente, ma il suo codice numerico di iscrizione all’asta. Il sistema provvederà anche ad avvisare via email o sms chi ne farà specifica richiesta, qualora le sue offerte dovessero essere superate da quelle di altri concorrenti. Allo scadere dell’ultima sessione pomeridiana di vendita (ore 17.00), nel giorno fissato di chiusura, verranno aggiudicati i lotti che non avranno ricevuto ulteriori offerte nell’arco delle due sessioni della giornata. I lotti che invece durante le ultime due sessioni nel giorno fissato di chiusura, sono stati ancora oggetto di rilanci, non verranno aggiudicati e rimarranno in gara, dal giorno successivo, fino a quando, per almeno due sessioni consecutive non riceveranno più offerte. Tale periodo supplementare non sarà comunque superiore a 20 sessioni (dieci giorni). Questo sistema è concepito per evitare che offerte arrivate all’ultimo minuto possano essere vincenti senza dare il tempo ad altri concorrenti di poter eventualmente rispondere. In caso di offerte di pari valore sarà ritenuta vincente quella pervenuta per prima. 7 - Come è possibile seguire l’andamento dell’asta ? E’ possibile seguire la vendita in asta: - recandosi presso la nostra sede e controllando personalmente l’andamento delle offerte. - contattandoci direttamente per via telefonica o email - verificando nel nostro sito internet le pubblicazioni giornaliere dei risultati in corso, alle ore 12.00 (seduta o sessione mattutina) e alle ore 17.00 (seduta o sessione pomeridiana). Facendone espressamente richiesta sul modulo di iscrizione all’asta, è possibile essere informati direttamente dal sistema telematico, via email o sms, nel momento in cui le proprie offerte fossero superate da quelle di altri concorrenti. 8 – E’ necessario avere un computer per partecipare all’asta ? No. L’utilizzo del computer e di internet è solamente più comodo perché permette di essere informati da casa sull’andamento delle offerte. Chi non ha un computer, o non ha tempo di usarlo, può telefonarci o recarsi direttamente nella nostra sede come indicato anche al punto 7. 9 – Conviene aspettare l’ultimo giorno per partecipare all’asta e inviare offerte ? Assolutamente no. Come spiegato anche alla fine del paragrafo 6, aspettare l’ultimo giorno o addirittura gli ultimi minuti per formulare offerte non dà benefici e ritarda di almeno 24 ore l’aggiudicazione di quei lotti. 10 - Come si viene informati dell’avvenuta aggiudicazione dei lotti ? Con le stesse modalità elencate al punto 7 11 - Quanto viene aggiunto al prezzo di aggiudicazione ? Al prezzo di aggiudicazione vengono aggiunti diritti d’asta nella misura del 15% IVA inc. 12 - Come si pagano e ritirano i lotti acquistati ? La merce si ritira presso la nostra sede e si provvede al pagamento: - a mezzo assegno bancario non trasferibile (salvo nostro parere contrario) intestato a Crippa Numismatica s.a.s. - tramite bonifico bancario (conto a noi intestato Unicredit Banca IBAN IT 90 D 02008 01611 000002863816) - con carta di credito VISA (con aumento di spesa del 4 %) - in contanti entro i limiti delle norme valutarie. E’ possibile anche ricevere la merce per posta con modalità e spese di spedizione da concordare telefonicamente, previo pagamento a mezzo bonifico bancario anticipato o contrassegno. 13 - E’ possibile acquistare i lotti rimasti invenduti in asta ? I lotti rimasti invenduti nella vendita in asta si potranno acquistare successivamente a prezzo fisso alle stime segnate in catalogo senza pagare i diritti d’asta. 2 CONDIZIONI DI VENDITA applicabili alle offerte di vendita con modalità di asta promosse da Crippa Numismatica S.A.S., con sede in Milano, via dei Cavalieri del Santo Sepolcro 10, P.IVA, 11017090157 e iscrizione al registro delle imprese di Milano n. 1426312, (“Crippa Numismatica” o il “Banditore”), autorizzata all’effettuazione delle vendite all’asta dal Questore di Milano con provvedimento licenza categoria 13/b n. 14/2008 del 11/4/2008 (le “Condizioni di Vendita”). 1. MODALITÀ DELLA VENDITA ALL’ASTA 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 1.6 1.7 1.8 1.9 1.10 1.11 Le presenti Condizioni di Vendita regolano lo svolgimento delle vendite tramite asta proposte da Crippa Numismatica (le “Vendite all’Asta”). I beni oggetto delle Vendite all’Asta sono rappresentati da monete antiche e moderne, medaglie e pubblicazioni di numismatica che vengono offerte in vendita da Crippa Numismatica in qualità di mandataria senza rappresentanza dei proprietari delle collezioni cui tali oggetti appartengono. I beni oggetto di Vendita all’Asta sono descritti nel catalogo dei beni offerti da Crippa Numismatica alla propria clientela (il “Catalogo”) e saranno suddivisi in specifici lotti, ciascuno dei quali potrà anche comprendere più beni (i “Lotti”). I Lotti sono offerti in Vendite all’Asta sulla base di un calendario (il “Calendario”), nel quale è indicato il periodo di tempo in cui ciascun Lotto è offerto in vendita (il “Periodo d’Asta”). Il Calendario indicherà altresì i giorni in cui sarà possibile effettuare le offerte e gli orari in cui le stesse potranno essere presentate. Per ciascun giorno compreso nel Periodo d’Asta saranno previste due Sedute d’Asta (rispettivamente la “Asta o Sessione Mattutina” e la “Asta o Sessione Pomeridiana” e, ciascuna, la “Seduta o Sessione d’Asta”). Terminato il Periodo d’Asta, i Lotti rimasti invenduti potranno essere offerti in vendita a prezzo fisso, pari al valore di stima di ciascun Lotto indicato nel Catalogo. Il Calendario e il Catalogo sono disponibili presso la sede di Crippa Numismatica in Milano, via dei Cavalieri del Santo Sepolcro, 10 (la “Sede”) e sul sito Internet www.crippanumismatica.it. Ciascun soggetto interessato a prendere parte alle Vendite all’Asta (l’“Offerente”) deve presentare a Crippa Numismatica una domanda di ammissione all’asta, compilando il modello allegato alle presenti Condizioni di Vendita sub Allegato 1. Crippa Numismatica si riserva di accettare, a suo insindacabile giudizio, le domande di partecipazione pervenute per ciascuna Vendita all’Asta e di escludere qualsiasi Offerente dalla partecipazione all’asta stessa, a suo insindacabile giudizio e anche nel corso del Periodo d’Asta. Ciascun Offerente potrà presentare le proprie offerte (le “Offerte”) esclusivamente nel corso delle Sedute d’Asta, che si svolgeranno presso la sede di Crippa Numismatica in Milano, via Cavalieri del Santo Sepolcro, 10. Le offerte presentate da ciascun Offerente saranno irrevocabili (e rimarranno tali anche al verificarsi dei casi previsti dall’art. 1329, secondo comma, cod. civ.). Nel caso in cui l’offerta presentata da un Offerente sia successivamente superata dall’Offerta presentata da un altro Offerente (“Rilancio”), la prima Offerta perderà efficacia solo qualora il Rilancio sia stato accettato dal Banditore. Crippa Numismatica potrà ritirare in qualsiasi momento, anche nel corso del Periodo d’Asta, la propria offerta di Vendita all’Asta di qualsiasi Lotto fin tanto che non sia avvenuta l’Aggiudicazione (come definita al successivo paragrafo 1.10). L’eventuale revoca dell’offerta da parte di Crippa Numismatica si intenderà giunta a conoscenza di tutti gli Offerenti all’atto della sua comunicazione nel corso di una Seduta d’Asta in cui sia offerto tale Lotto. Crippa Numismatica si riserva di accettare, a suo insindacabile giudizio, le istruzioni impartite da Offerenti alla stessa noti e di presentare, per loro conto e nel corso delle Sedute d’Asta, dei Rilanci rispetto alle offerte presentate in sala. In tal caso, Crippa Numismatica agirà quale mero nuncius dell’Offerente, restando inteso che tutte le offerte dichiarate nel corso della Seduta d’Asta per conto di tale Offerente saranno direttamente ed esclusivamente imputate in capo all’Offerente stesso. Il prezzo base a cui ciascun Lotto è offerto in Vendita all’Asta sarà pari al valore di stima indicato nel Catalogo relativamente a tale lotto, diminuito, salvo indicazione contraria, del 15 % (la “Base d’Asta”). Fermo restando il diritto di Crippa Numismatica di ritirare l’offerta ai sensi del precedente articolo 1.7, il Banditore dichiarerà aggiudicatario di ciascun Lotto l’Offerente che abbia presentato l’offerta più alta (l’“Aggiudicazione”). Nel caso di offerte di pari valore sarà considerata vincente quella pervenuta per prima. La determinazione dell’offerta più alta per ciascun Lotto avverrà secondo le seguenti modalità: (a) qualora, al termine dell’ultima Seduta d’Asta prevista per il Periodo d’Asta, non siano state presentate offerte per un singolo Lotto, tale Lotto non potrà essere aggiudicato; resta fermo, in tal caso, il diritto di Crippa Numismatica di porre in vendita tale Lotto a prezzo fisso o di presentarlo ad una successiva vendita all’asta; (b) qualora, al termine dell’ultima Seduta d’Asta prevista per il Periodo d’Asta, il Banditore rilevi che nessun Offerente ha proposto Rilanci nel corso delle ultime due Sedute d’Asta, il Lotto sarà aggiudicato all’Offerente che abbia presentato l’ultima offerta più alta; (c) qualora, al termine dell’ultima Seduta d’Asta prevista per il Periodo d’Asta, il Banditore rilevi che sono stati proposti Rilanci nel corso di una delle ultime due Sedute d’Asta, il Lotto sarà offerto per due ulteriori Sedute d’Asta (le “Sedute o Sessioni Supplementari”). Il Banditore procederà all’Aggiudicazione del Lotto solo qualora rilevi che nel corso di due Sedute Supplementari consecutive non siano stati presentati Rilanci. Viceversa, il Lotto continuerà ad essere offerto sin tanto che il Banditore rilevi che non sono stati presentati ulteriori Rilanci per due Sedute Supplementari consecutive e proceda quindi all’Aggiudicazione. In ogni caso, il Banditore effettuerà l’Aggiudicazione al termine della ventesima Seduta Supplementare. In questo caso il Banditore chiederà ai concorrenti ancora in gara, di formulare un’ultima offerta per iscritto, nel corso della ventesima Seduta Supplementare; il risultato verrà pubblicato su internet alla chiusura della Sessione e sarà vincente l’offerta più alta ricevuta. L’offerta più alta presentata per ciascun Lotto nel corso di ciascuna Seduta d’Asta e di ciascuna Seduta Supplementare sarà pubblicata, successivamente alla chiusura della seduta stessa, sul sito Internet www.crippanumismatica.it, a soli fini informativi. Crippa Numismatica pubblicherà inoltre sul medesimo sito Internet il prezzo offerto dall’Offerente che si è aggiudicato ciascun singolo Lotto (il “Prezzo di Aggiudicazione”). 3 2. OBBLIGHI DELL’OFFERENTE 2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 Con la presentazione di una offerta, ciascun Offerente, qualora sia dichiarato aggiudicatario ai sensi del precedente articolo 1.9, si impegna irrevocabilmente: (a) a: corrispondere a Crippa Numismatica il Prezzo di Aggiudicazione dei Lotti acquistati, la commissione per i diritti d’asta indicata nel Catalogo e ogni eventuale altra imposta o tassa dovuta in ragione della vendita; (b) a corrispondere a Crippa Numismatica le spese per la custodia, l’assicurazione e il trasporto dei Lotti acquistati, qualora gli stessi non siano ritirati dall’aggiudicatario entro il termine stabilito al successivo punto (c) (la somma degli importi dovuti ai sensi dei punti (a) e (b), il “Prezzo Complessivo”); (c) a ritirare i Lotti acquistati, a seguito dell’integrale pagamento del Prezzo Complessivo, non oltre 10 giorni dall’Aggiudicazione presso la sede di Crippa Numismatica in Milano, via Cavalieri del Santo Sepolcro, 10. Decorso tale termine, Crippa Numismatica è esonerata da ogni responsabilità nei confronti dell'aggiudicatario in relazione alla custodia, all'eventuale deterioramento o deperimento delle Monete e avrà diritto a trasferire le Monete non ritirate a spese e rischio dell'aggiudicatario presso i propri uffici ovvero magazzini pubblici o privati. Crippa Numismatica potrà organizzare l'imballaggio ed il trasporto dei Lotti a spese e rischio dell'aggiudicatario su espressa richiesta di quest'ultimo e previo pagamento dei relativi costi, che formeranno parte del Prezzo Complessivo secondo quanto previsto alla precedente lettera (b). (d) tenere Crippa Numismatica indenne e manlevata da ogni spesa, costo o onere derivante dall’eventuale applicazione, anche successivamente alla vendita, di imposte, tasse o diritti connessi all’effettuazione della vendita stessa o alla consegna dei Lotti; Il pagamento del Prezzo Complessivo dovrà avvenire entro 5 giorni dall’aggiudicazione, fermo restando il diritto di Crippa Numismatica di richiedere il pagamento immediato all’atto dell’aggiudicazione di un importo pari a massimo il 50% del Prezzo di Aggiudicazione (l’ “Acconto”). Il pagamento del Prezzo Complessivo, dedotto l’ammontare dell’eventuale Acconto, potrà essere effettuato secondo una delle seguenti modalità: (a) a mezzo contanti, presso la sede di Crippa Numismatica in Milano, via Cavalieri del Santo Sepolcro 10, entro i limiti previsti dalla vigente disciplina valutaria; (b) a mezzo carta di credito VISA, presso la sede di Crippa Numismatica in Milano, via Cavalieri del Santo Sepolcro 10, con maggiorazione del 4% sul Prezzo Complessivo; (c) a mezzo assegno non trasferibile intestato a Crippa Numismatica restando inteso, in questo caso, che il prezzo si intenderà pagato solo al momento dell’incasso dello stesso. (d) A mezzo bonifico bancario sul conto corrente di Crippa Numismatica aperto presso Unicredit Banca, codice IBAN IT 90 D 02008 01611 000002863816, restando inteso che il prezzo si intenderà pagato solo al momento dell’effettivo trasferimento dei fondi su tale conto corrente. Resta inteso che: (a) la proprietà dei Lotti acquistati si trasferirà all’aggiudicatario a solo a seguito dell’avvenuto pagamento del Prezzo Complessivo; (b) a seguito dell’Aggiudicazione, l’aggiudicatario sopporterà per intero i rischi derivanti dal perimento della cosa, ai sensi dell’art. 1465, cod. civ.; (c) gli aggiudicatari saranno tenuti, per gli oggetti sottoposti alla notifica da parte dello Stato, all'osservanza di tutte le disposizioni di cui al D. Lgs. 22 Gennaio 2004 n. 42 (c.d. “Codice dei Beni Culturali”). L'esportazione di oggetti da parte di aggiudicatari residenti e non residenti in Italia sarà regolata dalla suddetta normativa nonché dalle leggi doganali, valutarie e tributarie in vigore. Crippa Numismatica non assume alcuna responsabilità nei confronti degli aggiudicatari in ordine ad eventuali restrizioni all'esportazione dei beni che compongono i Lotti, né in ordine ad eventuali licenze od attestati che l'aggiudicatario debba ottenere in base alla legge italiana per consentirne l’esportazione. Nel caso l’aggiudicatario richieda a Crippa Numismatica di provvedere per suo conto alla richiesta di esportazione, quest’ultima provvederà allo svolgimento delle pratiche relative, previo pagamento del lotto. I tempi di attesa per un permesso di libera circolazione sono di circa 45 giorni. (d) l'aggiudicatario, in caso di esercizio del diritto di prelazione da parte dello Stato, non potrà pretendere da Crippa Numismatica e/o dal venditore alcun rimborso del prezzo pagato, delle commissioni d'asta già corrisposte o di ogni ulteriore diverso danno. Crippa Numismatica non garantisce l’aggiudicatario dall’eventuale evizione della cosa derivante dall’impossibilità di trasferire all’aggiudicatario la proprietà dei beni compresi in un Lotto in conseguenza dell’applicazione di una norma imperativa. In caso di mancato pagamento del prezzo complessivo da parte dell’aggiudicatario, Crippa Numismatica potrà: (a) dichiarare risolta, ai sensi dell’art. 1456, cod. civ., la Vendita all’Asta, con conseguente venir meno del presente contratto, e trattenere l’Acconto eventualmente versato a titolo di penale, fermo restando il diritto di Crippa Numismatica di chiedere ogni eventuale maggior danno; (b) domandare l’adempimento dell’obbligo di pagare il Prezzo Complessivo, fermo restando il diritto di Crippa Numismatica di chiedere il pagamento di ogni eventuale maggior danno; (c) offrire i Lotti in una nuova Vendita all’Asta in danno dell’aggiudicatario; in tal caso, Crippa Numismatica tratterrà l’intero prezzo eventualmente ricavato dalla successiva Vendita all’Asta, anche qualora lo stesso sia maggiore del Prezzo di Aggiudicazione e fermo restando, in caso contrario, il diritto di Crippa Numismatica di trattenere l’Acconto per il pagamento della differenza negativa rispetto a tale prezzo e il Prezzo di Aggiudicazione e, nel caso residuasse una differenza, di agire nei confronti dell’aggiudicatario inadempiente, fermo in ogni caso il diritto al risarcimento dell’eventuale maggior danno. 4 3. OBBLIGHI DI CRIPPA NUMISMATICA 3.1 Crippa Numismatica si impegna: (a) a svolgere le Vendite all’Asta con la massima trasparenza, aggiornando tempestivamente il sito internet www.crippanumismatica.it con l’indicazione delle offerte ricevute e dei prezzi di aggiudicazione delle stesse, ai sensi del precedente articolo 1.11; resta inteso che Crippa Numismatica sarà responsabile di eventuali errori o ritardi nell’aggiornamento delle informazioni pubblicate sul sito www.crippanumismatica.it solo qualora questi siano imputabili a dolo o colpa grave di Crippa Numismatica; (b) a mettere a disposizione degli Offerenti, precedentemente all’inizio di ciascuna Seduta d’Asta, i Lotti che saranno offerti nel corso della seduta stessa, consentendo agli Offerenti di esaminarle, anche con l’ausilio di esperti dagli stessi incaricati; al fine di consentire un’ordinata presentazione dei Lotti, l’Offerente che intenda esaminare uno specifico Lotto dovrà darne comunicazione a Crippa Numismatica con almeno un giorno di preavviso; (c) a seguito dell’integrale pagamento del Prezzo Complessivo, a trasferire la proprietà dei Lotti all’Aggiudicatario; (d) fermo restando quanto previsto al precedente articolo 2.4(b), a custodire i Lotti con la diligenza del custode, fino al ritiro degli stessi da parte dell’Aggiudicatario o alla consegna al vettore da questo indicato, come previsto al precedente articolo 2.1(c); Crippa Numismatica si impegna a trattare tutti i dati personali degli Offerenti raccolti ai sensi delle presenti Condizioni di Vendita secondo quanto previsto dal D.Lgs. 196/2003 in materia di protezione dei dati personali. 3.2 4. 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5 5. 5.1 5.2 DICHIARAZIONI E GARANZIE Crippa Numismatica dichiara di aver condotto accurate analisi sulle monete e sui beni che compongono i Lotti e ne garantisce l’autenticità. Fermo restando il precedente articolo 4.1, Crippa Numismatica non assume alcuna responsabilità in relazione alle illustrazioni, descrizioni e stime di valore dei Lotti indicate nel Catalogo o in qualsiasi altro materiale informativo, né in relazione a qualsiasi notizia o indicazione fornita da Crippa Numismatica o dai suoi incaricati precedentemente o nel corso delle Sedute d’Asta (le “Informazioni”). Le Informazioni, pur essendo state oggetto di diligente verifica da Crippa Numismatica, hanno funzione puramente indicativa e possono essere soggette a revisione e modifica da parte di Crippa Numismatica in qualsiasi momento. In ogni caso, gli Offerenti dichiarano che, nel presentare le proprie offerte, hanno autonomamente valutato il valore da attribuire a ciascun Lotto, senza far affidamento sulle Informazioni fornite da Crippa Numismatica e si impegnano a non diffondere o utilizzare le Informazioni nei propri rapporti con i terzi. Fermo restando il precedente articolo 4.1, Crippa Numismatica non garantisce eventuali vizi o mancanza di qualità dei Lotti, ivi inclusi, a titolo esemplificativo, i vizi derivanti dallo stato di conservazione, l’errata attribuzione, la provenienza, il peso o la mancanza di altre qualità dei beni che compongono i Lotti. Gli Offerenti dichiarano di avere potuto esaminare i Lotti, messi a loro disposizione ai sensi del precedente articolo 3.1 e convengono che, a seguito dell’Aggiudicazione, acquisteranno i Lotti nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, ben noto agli Offerenti stessi, rinunciando espressamente a far valere nei confronti di Crippa Numismatica la garanzia per vizi o mancanza di qualità della cosa prevista dagli articoli 1490 e 1497, cod. civ.. Eventuali contestazioni circa l’autenticità dei beni che compongono i Lotti dovranno essere comunicate dall’aggiudicatario a Crippa Numismatica entro 12 mesi dall’Aggiudicazione. Nel caso in cui Crippa Numismatica non ritenesse fondate le contestazioni presentate dall’aggiudicatario, quest’ultimo potrà richiedere al Presidente dell’associazione Numismatici Italiani Professionisti di nominare, a proprie spese, due esperti (gli’“Esperti”), con l’incarico di valutare l’autenticità dei beni che compongono il Lotto acquistato. Le determinazioni degli Esperti circa l’autenticità del Lotto saranno vincolanti per l’aggiudicatario e Crippa Numismatica. Resta inteso che, nel caso in cui i beni che compongono il Lotto fossero ritenuti non autentici dagli Esperti, Crippa Numismatica rimborserà all’aggiudicatario i costi e le spese ragionevolmente sostenuti e debitamente documentati per lo svolgimento della perizia da parte degli Esperti. Qualora Crippa Numismatica ritenesse fondate le contestazioni presentate, o gli Esperti nominati ai sensi del precedente articolo 4.4 abbiano ritenuto non autentici i beni che compongono il Lotto, l’aggiudicatario potrà: (a) risolvere il contratto, con conseguente restituzione da parte di Crippa Numismatica dell’eventuale Acconto o del Prezzo Complessivo già pagato, previa rinuncia da parte dell’aggiudicatario a intraprendere ogni e qualsivoglia azione nei confronti di Crippa Numismatica; richiedere a Crippa Numismatica l’identità del venditore dei beni che compongono il singolo Lotto, previa (b) comunicazione da parte di Crippa Numismatica al venditore stesso del contenuto della contestazione e rinuncia da parte dell’aggiudicatario a intraprendere ogni e qualsivoglia azione nei confronti di Crippa Numismatica. DISPOSIZIONI VARIE Le presenti Condizioni di Vendita si intendono integralmente accettate dagli Offerenti e sono a disposizione di qualsiasi interessato che ne faccia richiesta presso la sede di Crippa Numismatica e sul sito internet www.crippanumismatica.it. Per qualsiasi controversia relativa alle presenti Condizioni di Vendita ed allo svolgimento delle Vendite all’Asta si applicherà la legge italiana e sarà competente in via esclusiva il Foro di Milano, salva la facoltà di Crippa Numismatica di agire innanzi al foro del convenuto. 5 MONETE GRECHE MONETE GRECHE (in oro, argento e bronzo) 1 1 BRUTTIUM. LOCRI EPIZEPHYRII (332-268 a. C.) - Statere. Testa di Zeus laureato a d. davanti, /2.5:1. R/ Aquila in volo a s. afferra una lepre. SNG., 526. g. 7,64 RR arg BB/q.SPL 850 Bellissimo esemplare, molto ben centrato. 2 3 2 BRUTTIUM. VIBO VALENTIA (192-89 a. C). – Semis. Testa diademata di Hera a d.; dietro la nuca, valore S. R/ Doppia cornucopia; sulla d. scritta VALENTIA. SNG. (Cop.), 1847. R g. 7,02. Bella patina verde chiaro bronzo BB 180 3 CALABRIA. TARANTO (V periodo: epoca di Alessandro il Molosso 334-330 a. C). - Statere. Cavaliere al passo a d.; sotto il cavallo, capitello ionico R/ Taras su delfino a s. stringe nella mano serpente d’acqua. Vlasto, 658. g. 7,87. arg q.SPL 650 Esemplare molto gradevole, per qualità e centratura. 4 5 6 4 5 6 CALABRIA. TARANTO (V periodo: epoca di Alessandro il Molosso 334-330 a. C). - Statere. Cavaliere al passo a d.; sotto il cavallo, capitello ionico R/ Taras su delfino a s. stringe un aplustre ed una conocchia. Vlasto, 658. g. 7,73. arg BB 180 CALABRIA. TARANTO (332-302 a. C). - Statere. Cavaliere al passo a d.; sotto il cavallo, lettere 6$ e capitello ionico R/ Taras su delfino a s. stringe verga e serpente d.’acqua; sotto, lettere KON. Vlasto, 658. g. 7,71. arg q.SPL 450 CALABRIA. TARANTO (VII periodo: egemonia di Pirro 281-272 a. C). - Statere. I Dioscuri al trotto a d. Sopra, monogramma. R/ Taras su delfino a s. tiene due giavellotti e vittoria; sotto il delfino, alte onde. Vlasto, 773,780. g. 6,50. R Piccola mancanza di metallo al diritto arg q.SPL/BB 380 6 www.crippanumismatica.it MONETE GRECHE 7 8 9 7 8 CALABRIA. TARANTO (VII periodo: egemonia di Pirro 281-272 a. C.) - Statere. Cavaliere a s. tiene due lance e grosso scudo con raffigurata una stella. R/ Taras a cavallo del delfino a s.tiene conocchia ed un grappolo d'uva; dietro, spiga di grano. Vlasto, 800. g. 6,48 arg BB 180 CALABRIA. TARANTO (VIII periodo: I alleanza con i Romani 272-235 a. C.) - Statere. Cavaliere a s. Dietro, ',. . R/ Taras a cavallo del delfino tiene conocchia e anfora, sotto, 7$5$6; dietro, gallo. Vlasto, 846. g. 6,04 Lievi graffi al diritto arg MB/BB 120 9 CALABRIA. TARANTO (VIII periodo: I alleanza con i Romani 272-235 a. C.) - Statere. Cavaliere su cavallo fermo a d.; davanti, ,; tra gli zoccoli del cavallo, ),/+126. R/ Taras su delfino a s. tiene tridente e tripode; dietro, testa di bucranio. Vlasto, 884. g. 6,62 arg SPL 750 Bellissimo esemplare, di ottima conservazione e ben coniato 10 11 12 13 14 10 11 12 CALABRIA. TARANTO (VIII periodo: I alleanza con i Romani 272-235 a. C.) - Dracma. Testa di Athena a d.; sul capo, elmo con il mostro Scilla R/ Civetta a d. sopra ramo di ulivo; nel campo a s. . Vlasto 1089. g. 3,14 arg q.SPL 280 CALABRIA. TARANTO (VIII periodo: I alleanza con i Romani 272-235 a. C.) - Dracma. Testa di Athena a d.; sul capo, elmo con il mostro Scilla R/ Civetta a d.; nel campo a s. TAP e a d. OP e clava. Vlasto 1054. g. 3,15 arg BB 190 CALABRIA. TARANTO (VIII periodo: I alleanza con i Romani 272-235 a. C.) - Dracma. Testa di Athena a d.; sul capo, elmo con il mostro Scilla R/ Civetta a d.; nel campo a s. TAP e a d. OP e clava. Vlasto 1054. g. 3,15 arg BB 210 13 14 CAMPANIA. NEAPOLIS (400-360 a. C.) - Didracma. Testa di Parthenope a d., intorno, quattro delfini. R/ Toro androcefalo a d. sorvolato da vittoria. SNG. (Cop.), 411-412. g. 7,33 arg BB/q.SPL 450 LUCANIA. HERACLEA (380-281 a. C.) - Diobolo. Testa elmata di Athena a s. R/ Ercole strangola il leone. SNG.(Cop.), 1128. g. 0,89. arg B/MB 50 7 Primavera 2009 MONETE GRECHE 15 16 17 18 19 20 21 22 15 LUCANIA. METAPONTO (VI-V sec a. C.) - Statere. Spiga di grano; sulla d. scritta 0(7$. R/ Spiga incusa. SNG.(Cop.), 1165. g. 8,05 arg BB 480 16 17 18 LUCANIA. METAPONTO (tardo IV sec. a. C.) - Statere. Testa di Demetra a s. R/ Spiga con foglia a s.; sopra grifone. A d. META Johnston C. 6.15 arg BB/q.SPL 450 LUCANIA. METAPONTO (tardo IV sec. a. C.) - Statere. Testa di Demetra a s. R/ Spiga con foglia a s.; sopra rastrello, sotto, '$. A d. META SNG. (Cop), tipo 1223 arg q.SPL 550 LUCANIA. METAPONTO (330-300 a. C.) - Statere. Testa di Demetra a s. R/ Spiga di grano, sulla d. 0(7$. SNG. (Danish), 1222. g. 7,76 arg q.BB/MB 250 19 20 21 LUCANIA. THURIUM (400-350 a. C.) - Statere. Testa di Athena a d. R/ Toro cozzante a d.; sopra, I. All'esergo, pesce. SNG., tav. 28 g. 7,82 arg q.BB 390 LUCANIA. VELIA (IV-III sec. a. C.) - Didracma. Testa elmata di Athena a s. R/ Leone accovacciato a d., sotto ; all’esergo, HT SNG. (Cop.), tipo 1586. g. 7,50 arg q.SPL 680 LUCANIA. VELIA (IV-III sec. a. C.) - Didracma. Testa elmata di Athena a s. R/ Leone accovacciato a d.; sopra, , all’esergo, HT SNG. (Cop.), tipo 1586. g. 7,42 ARG BB/q.SPL 490 22 LUCANIA. VELIA (272 a. C) - Didramma. Testa di Athena a s.con grande elmo ornato da grifone. Dietro la nuca, quadrato con lettere IE R/ Leone che lotta con cervo. SNG. (Cop.), 1590. BMC., 268. g. 7,39 Incisione sull’elmo arg q.SPL/BB 450 8 www.crippanumismatica.it MONETE GRECHE 23 24 25 26 27 28 23 SICILIA. AGRIGENTO (472-413 a. C) – Tetradracma. Aquila a s. con ali chiuse; intorno, $.5$* $1726. R/ Granchio. SNG. (Cop), 41. Rizzo, 1,8 g. 17,30 RR arg q.SPL/BB 1.300 24 SICILIA, GELA (465-450 a. C.) – Litra. Cavallo stante a d. con briglie sciolte; sopra, una corona. R/ Protome di toro androcefalo a d. SNG.(ANS), 55. g. 0,78 R arg q.SPL/BB 250 25 SICILIA. LEONTINI (500-466 a. C.) - Tetradracma. Testa di Apollo a s. R/ Testa di leone a s. circondata da quattro chicchi di grano ed una foglia di lauro. Intorno, scritta /(217,121. SNG.(ANS), 257. Rizzo, XXIV,4 g. 17,25 R arg BB/SPL 1.450 26 27 28 SICILIA. SIRACUSA. GERONE I (485-465 a. C.) - Tetradracma. Quadriga a d. sorvolata da vittoria. R/ Testa di ArtemideArethusa a d. circondata dalla scritta 685$.26,21 e da quattro delfini. SNG.(Cop.), 624. g. 16,79 Lieve abrasione al rovescio arg MB/q.BB 380 SICILIA. SIRACUSA (430-380 a. C.) – Bronzo. Testa di ninfa con nastro e sphendone nei capelli, nel campo a d., due foglie. R/ Delfino a d., globetto e conchiglia. Minì, 12. Patina bruna bronzo BB/SPL 140 SICILIA. SIRACUSA. III Repubblica (345-336 a. C.) - (età di Timoleone: 345-336 a. C.) - Bronzo. Testa di Zeus Eleutherios a d. R/ Fulmine; a d., chicco di grano; intorno, scritta 685$.26,21. BMC., p. 189 n. 313. SNG.(Cop.), 729. g. 14,25 Patina bruna bronzo BB 110 9 Primavera 2009 MONETE GRECHE 29 30 31 32 33 29 SICILIA. SIRACUSA. AGATOCLE (317-289 a. C.) - Tetradracma. Testa di Artemide-Arethusa a s.circondata da quattro delfini. In basso, NK. R/ Quadriga in corsa a s.; sopra, triscele. All'esergo, 685$.26,:1. e monogramma AI SNG.(Cop), 753. g. 6,27 arg q.SPL/BB 1.450 30 31 32 SICILIA. SIRACUSA. AGATOCLE (III periodo: 304-289 a. C.) - Statere. Testa di Athena a d. con elmo corinzio. R/ Pegaso in volo a s. sotto, triscele. SNG.(Cop.), 780. g. 6,16 Lieve sfogliatura di metallo al diritto arg BB/q.SPL 280 SICILIA. SIRACUSA. PERIODO DELLA SPEDIZIONE DI PIRRO (278-275 a. C.) - Bronzo. Testa di Ercole con maschera di leone a s. R/ Athena in piedi a d. con scudo e lancia; intorno, 685$.26,:1. SNG.(Cop), 813. Patina verde scuro bronzo q.SPL 280 SICILIA. SIRACUSA. Gerone II (275-216 a. C.) – Bronzo. Testa di Gerone a s. R/ Cavaliere a d. BMC. 595. Sear, 1221. g. 8,36. Patina verde scuro bronzo MB/BB 50 33 SICILIA. SICULO-PUNICHE. LYLIBAION. (IV sec. a. C.) - Tetradracma. Testa di Persephone-Tanit a s. circondata da delfini. R/ Testa di cavallo a s., dietro, palma; sotto, scritta punica. SNG. (Cop), 84. g. 16,93. arg SPL 4.900 Esemplare di grande bellezza. 34 34 SICILIA. SICULO-PUNICHE. (IV sec. a. C.) - Tetradracma. Testa di Persephone-Tanit a s. circondata da delfini; sotto il mento, conchiglia. R/ Testa di cavallo a s., dietro, palma; sotto, scritta punica. SNG.(Cop.), 978 v. g. 16,59. arg q.SPL 3.900 Esemplare di bello stile. 10 www.crippanumismatica.it MONETE GRECHE 35 36 37 38 39 40 35 36 SICULO-PUNICHE. Tetradracma. Testa di Ercole a d. R/ Testa di cavallo a s., dietro, palma; sotto scritta punica. SNG. (Cop.), 983. g. 17,23. ARG q.SPL 1.450 SICULO-PUNICHE. Tetradracma. Testa di Ercole a d. R/ Testa di cavallo a s., dietro, palma; sotto scritta punica. SNG. (Cop.), 983. g. 16,72. ARG q.SPL 900 37 ZEUGITANIA. CARTAGINE (310-290 a. C.) Statere in elettro. Testa di Persephone o Tanit a s. R/ Cavallo a d. JenkinsLewis, 259. g. 7,51 R elettro q.SPL/BB 1.250 38 ZEUGITANIA. CARTAGINE (310-290 a. C.) Statere in elettro. Testa di Persephone o Tanit a s. R/ Cavallo a d. JenkinsLewis, 259. g. 6,76 R elettro q.SPL/BB 1.350 39 ZEUGITANIA. CARTAGINE (310-290 a. C.) Statere in elettro. Testa di Persephone o Tanit a s. R/ Cavallo a d. JenkinsLewis, 194. g. 7,48 R elettro BB/SPL 1.150 40 ATTICA. ATENE (479-393 a. C). – Tetradracma. Testa di Athena a d. R/ Civetta a d.; dietro, crescente lunare e ramo di olivo. Davanti, $4( SNG. (Cop.), 37. BMC., 62. g. 17,04 arg BB/q.SPL 1.250 Esemplare molto ben centrato e di bello stile. 11 Primavera 2009 MONETE GRECHE 41 42 43 44 45 46 47 48 41 ATTICA. ATENE (479-393 a. C). – Tetradracma. Testa di Athena a d. R/ Civetta a d.; dietro, crescente lunare e ramo di olivo. Davanti, $4(. SNG. (Cop.) 37. BMC. 62 g. 17,07 arg q.SPL 1.100 42 ATTICA. ATENE (479-393 a. C). – Tetradracma. Testa di Athena a d. R/ Civetta a d.; dietro, crescente lunare e ramo di olivo. Davanti, $4(. SNG. (Cop.) 37. BMC. 62 g. 17,02 Patina di medagliere arg BB/q.SPL 850 43 44 45 PELOPONNESO. CORINTO (V Periodo: 386-307 a. C) – Statere. Pegaso in volo a s. sotto, U. R/ Testa di Athena a s. con elmo ornato da corona di alloro; davanti: '. Ravel, 1008 (altri simboli non visibili). g. 8,45 arg q.SPL 180 PELOPONNESO. CORINTO (350-338 a. C.) – Dracma. Pegaso in volo a s. R/ Testa di Aphrodite a d.; dietro, lettera A BMC., 231. g. 2,62 arg BB 250 PELOPONNESO. CORINTO (338-300 a. C.). Statere. Pegaso in volo a s., tra le zampe, q. R/ Testa elmata di Athena a s.; ai lati, I. Dietro, Artemide in corsa a s. BMC., 315-316. g. 8,52 arg BB/q.SPL 180 46 47 48 PELOPONNESO. CORINTO (338-300 a. C.). Statere. Pegaso in volo a s., tra le zampe, q. R/ Testa elmata di Athena a s.; ai lati, I. Dietro, Artemide in corsa a s. BMC., 315-316. g. 8,54 Lieve imperfezione da frattura di conio arg BB/q.SPL 180 ACARNANIA. ARGOS AMPHILOCHICUM (350-270 a. C.) – Statere. Pegaso in volo a s. tra le zampe, A. R/ Testa di Athena a s.; sopra, ; dietro la nuca, elmo crestato. BMC. 8-9. g. 8,45 arg BB 180 CILICIA. TARSUS. Mazaeus. (361-334 a. C.). Statere. Baal seduto su trono di tre quarti, con scettro, tiene spiga di grano e grappolo d’uva mentre sorregge un’aquila. R/ Toro accovacciato a s. aggredito da un leone. SNG.(Levante), 106. BMC.,52. g.10,86 arg SPL 650 12 www.crippanumismatica.it MONETE GRECHE 49 49 ISOLE DELLA CARIA. RODI (Imitazioni a nome di Perseo 179-168 a. C.) - Dracma. Testa frontale del Sole. R/ Rosa con bocciolo sulla d. Sear, 5092. Price, 265. g. 2,75 arg SPL/q.FDC 680 Esemplare di grande bellezza 50 51 52 53 ISOLE DELLA CARIA. RODI (408-394 a. C) – Emidracma o tribolo. Testa radiata del Sole, di fronte. R/ Rosa con bocciolo sulla d. entro quadrato incuso. BMC, 299. g. 1,33 arg MB 80 MACEDONIA. AKANTHOS. Tetrobolo (424-380). Protome di toro; sopra, lettera A. R/ Quadrato in incuso. SNG.(Cop.), 16. BMC. 36. g. 2,20 arg MB 110 REGNO DI MACEDONIA. FILIPPO II (359-336 a C.) - Quarto di statere d'oro (Mende). Testa di Ercole a d. R/ Nel campo, coppa, arco e clava; . Müller, 109. g. 2,08 R oro MB/BB 950 53 x REGNO DI MACEDONIA. ALESSANDRO III MAGNO (Amphipolis, 330-320 a. C.) – Statere d’oro. Testa di Athena a d. con elmo corinzio. R/ Vittoria stante a s. tiene corona. Davanti, fulmine. Price, 164. g. 8,45 Graffio poco visibile verso il bordo oro BB 1.400 54 REGNO DI MACEDONIA. ALESSANDRO III MAGNO (336-323 a. C.) - Tetradracma (zecca: Side 325-320 a. C.). Testa di Ercole con maschera di leone. R/ Giove su trono a s. sorregge un’aquila. Sotto la sedia, ',. Price, 2948. g. 17,03 arg Lievi graffi q.SPL 850 50 51 52 54 Esemplare ad alto rilievo e di bello stile. 55 56 55 56 REGNO DI MACEDONIA. ALESSANDRO III MAGNO (336-323 a. C.) - Tetradracma (zecca: Amphipolis 315-294 a. C.). Testa di Ercole con maschera di leone. R/ Giove su trono a s. sorregge un’aquila. Davanti: monogramma e torcia; sotto la sedia, monogramma. Price, 447. g. 16,99 arg q.BB 550 REGNO DI MACEDONIA. ALESSANDRO III MAGNO (336-323 a. C.) - Tetradracma (zecca: Pella ? 285-275 a. C.). Testa di Ercole con maschera di leone. R/ Giove su trono a s. sorregge un’aquila. Davanti: monogramma; sotto la sedia, monogramma. Price, 563. Müller, tipo 1573. g. 16,90 arg q.BB 350 13 Primavera 2009 MONETE GRECHE 57 58 57 58 REGNO DI MACEDONIA. ALESSANDRO III MAGNO (336-323 a. C.) - Tetradracma (zecca: Perga 208-207 a. C.). Testa di Ercole con maschera di leone. R/ Giove su trono a s. sorregge un’aquila. Davanti, IH (coricata). Price, 2929. g. 16,48 arg BB 290 REGNO DI MACEDONIA. ALESSANDRO III MAGNO (336-323 a. C.) - Tetradracma (zecca: Perga 193-192 a. C.). Testa di Ercole con maschera di leone; al centro, contromarca: àncora. R/ Giove su trono a s. sorregge un’aquila. Davanti, KA. Price, 2938 g. 16,42 arg BB 250 Interessante contromarca al diritto. 59 60 61 62 59 60 REGNO DI MACEDONIA. DOMINAZIONE ROMANA (158-149 a. C.) – Tetradracma. Busto di Artemide a d. al centro di scudo macedone. R/ Clava affiancata da scritta 0$.('21:135:7+6 entro corona.Sopra monogramma. SNG.(Ash.), tipo 3300. g. 17,01 arg BB/SPL 450 REGNO DI MACEDONIA. DOMINAZIONE ROMANA (Aesillas questore: 92-88 a. C). – Tetradracma. Testa di Alessandro Magno a d. con capelli sciolti e corno di Ammone. R/ Entro corona di alloro; scritta AESILLAS e sotto un fiscus, una clava ed una sedia da questore. SNG. (Ash), 3308. g. 16,47. arg q.SPL 490 61 62 v REGNO DI SIRIA. REGNO SELEUCIDE. Seleuco IV Philopator (Antiochia: 187-175 a. C.). Tetradracma. Testa diademata a d. R/ -YKOY Apollo seduta a s. su omphalos, con arco e freccia; nel campo a s. palma con nastro; all’esergo, lettera ). SNG. (Spear), 838. BMC, 11. g. 16,86. arg BB 290 REGNO DI SIRIA. ANTIOCO VII SIDETES (138-129) – Tetradracma. Busto diademato a d. R/ Pallade galeata stante a s. con lancia e scudo. BMC, 24. g. 16,31 arg q.SPL 550 14 www.crippanumismatica.it MONETE GRECHE - DELLA REPUBBLICA ROMANA 63 63 REGNO DI TRACIA. LISIMACO (323-281 a. C.) – Tetradramma (Pergamo). Testa a d. (deificata di Alessandro Magno) con corno di Ammone. R/ Athena seduta a d., appoggiata ad uno scudo, tiene vittoriola. Weber Coll. Tav. 104. Pozzi, tav. XXXIX. g. 17,06 arg SPL 1.950 Bellissimo esemplare. 64 64 REGNO DI BACTRIA. REGNO INDO SCIITA (Azes I: 57-35 a. C.) – Tetradracma (zecca Taxila). Il re a cavallo a d. R/ Atena stante a s. Mitch., 743d. g. 9,06 arg BB 180 MONETE DELLA REPUBBLICA ROMANA (in argento, salvo diversa indicazione) 65 66 67 68 65 ROMANO CAMPANE (265-170 a. C.) – Didrammo. Testa di Giano. R/ Quadriga a d. Bab. 23. Syd. 64 a,b. Cr. 30,32,33,34/1 R g. 5,95 Piccole mancanze di metallo BB/SPL 450 66 67 68 ANONIME SENZA SIMBOLI (268-217 a. C.) - Denario. Testa di Apollo Vejovis a d. R/ Giove su quadriga. Bab. 226. Syd. 723. Cr. 350/a2 g. 3,73 q.SPL 140 ANONIME SENZA SIMBOLI (268-217 a. C.) - Denario. Testa di Apollo Vejovis a d. R/ Giove su quadriga. Bab. 226. Syd. 723. Cr. 350/a2 g. 3,68 SPL 160 ANONIME SENZA SIMBOLI (268-217 a. C.) – Vittoriato. Testa di Giove a d. R/ La Vittoria incorona trofeo. Bab. 9. Syd. 83,230,313. Cr. 53/1 g. 3,23 BB 90 15 Primavera 2009 MONETE DELLA REPUBBLICA ROMANA 69 70 71 72 73 74 75 76 77 69 70 72 ANONIME CON LETTERE E MONOGRAMMI (189-180 a. C). – Vittoriato. Testa di Giove a d. R/ La Vittoria incorona trofeo; in mezzo, M. Bab. 36. Syd. 112. Cr. 71/1a g. 2,35 BB 80 ANONIME CON SIMBOLI (III periodo: 187-155 a C.) – Denario. Testa di Roma. R/ I Dioscuri. In alto, crescente lunare. Bab., 20. Syd., 219 g. 4,14 q.SPL 120 71 ACILIA. Man. Acilius Glabrio (49 a. C) – Denario. Testa della Salute a d. R/ La Salute nutre un serpente. Bab. 8. Syd. 922. Cr. 442/1a g. 3,98 q.SPL 450 AELIA. P. Aelius Paetus (138 a. C.) – Denario. Testa di Roma a d. R/ I Dioscuri a cavallo a d. Bab. 3. Syd. 455. Cr. 233/1. g. 3,77 BB 110 73 74 75 AELIA. Q. Aelius Lamia (15 a. C.) - Quadrante. Corno dell’abbondanza; ai lati, S C R/ Incudine monetario. Bab. 10. g. 3,22. bronzo BB 50 AEMILIA. M. Aemilius Lepidus (114-113 a. C.) - Denario. Busto di Roma a d. R/ Statua equestre su tre arcate. Bab. 7. Syd. 554. Cr. 291/1. g. 3,94 q.SPL 210 AEMILIA. M. Aemilius Scaurus (58 a. C.) - Denario. Il Re Aretas dei Nabatei di fianco ad un cammello. R/ Giove su quadriga. Bab. 8. Syd. 913. Cr. 422/1b. g. 4,02 BB/q.SPL 150 76 AEMILIA. L. Aemilius Lepidus Paullus (62 a. C.) – Denario. Testa della Concordia a d. R/ Nel campo, il console stante alla d. di un trofeo; a s., Perseo con le mani legate e, davanti a lui, i suoi due figli. Bab. 10. Syd. 926. Cr. 415/1. g. 3,91 SPL 210 77 AEMILIA. M. Aemilius Lepidus (61 a. C.) – Denario. Testa femminile a d. R/ La statua equestre di Marco Lepido a d. Bab. 22. Syd. 830. Cr. 419/1 g. 4,02 RR Contromarca al diritto SPL 550 16 www.crippanumismatica.it MONETE DELLA REPUBBLICA ROMANA 78 79 80 81 82 78 79 80 ANTESTIA. L. Antestius Gragulus (136 a. C.) – Denario. Testa di Roma a d. R/ Giove su quadriga. Bab. 9. S. 451. g. 3,93 q.SPL 150 AQUILLIA. Mn. Aquillius (71 a. C.) – Denario dentellato. Busto del Valore a d. R/ Il console M. Aquillius solleva la Sicilia. Bab. 2. Syd. 798. Cr. 401/1 g. 3,88 q.SPL 190 ATILIA. M. Atilius Saranus (148 a. C.) – Denario. Testa di Roma a d. R/ I Dioscuri a cavallo a d. Bab. 8. Syd. 398. Cr. 214/1. g. 3,64 BB 120 81 AURELIA. Aurelius Rufus (144 a. C). – Denario. Testa di Roma a d. R/ Giove su quadriga a d. Bab. 19. Syd. 409. Cr. 221/1. g. 3,94 BB/q.SPL 140 82 CAECILIA. Q. Caecilius Metellus Pius (81 a. C) – Denario. Testa della Pietà a d.; davanti, una cicogna. R/ Lituus e praefericulum entro corona di alloro. Bab. 44. Syd. 751. Cr. 374/2. g. 3,80 SPL 580 Esemplare ben coniato e di ottima conservazione. 83 84 83 CAECILIA. L. Caecilius Metellus (96 a. C) – Denario. Testa di Apollo a d. R/ Roma, seduta su scudi, viene incoronata dalla Vittoria. Bab. 45. Syd. 611. Cr. 335/1b g. 3,84 q.SPL 230 84 CAECILIA. Q. Caecilius Metellus Pius Scipio (47-46 a. C) – Denario. Testa di Giove a d. R/ Elefante a d. Bab. 47. Syd. 1046. Cr. 459/1. g. 3,96 R SPL/FDC 750 Esemplare ottimamente conservato. 17 Primavera 2009 MONETE DELLA REPUBBLICA ROMANA 85 86 87 88 85 86 87 CAECILIA. Q. Caecilius Metellus Pius Scipio (47-46 a. C) – Denario. Testa di Giove a d. R/ Elefante a d. Bab. 47. Syd. 1046. Cr. 459/1 g. 3,54 R Contromarche al diritto BB/q.SPL 290 CAECILIA. C. Caecilius Metellus Caprarius (125 a. C.) - Denario. Testa di Roma a d. R/ Giove su biga di elefanti a s.; sopra, la Vittoria regge una corona. Bab. 14. Syd. 485. Cr. 269/1. g. 3,30 R MB/BB 160 CAECILIA. L Caecilius Metellus Pius Imperator (81 a. C.) – Denario. Testa della Pietà a d.; davanti, cicogna. R/ Elefante a s. Bab. 43. Syd. 750. Cr. 374/1. R g. 3,82 BB 130 88 CAESIA. L. Caesius (103 a. C.) – Denario. Busto di Apollo Vejovis. R/ Gli dèi Lari seduti. Bab.1. Syd. 564. g. 3,90 q.SPL 380 Esemplare gradevole, di modulo largo 89 90 91 92 93 89 90 91 CALPURNIA. L. Calpurnius Piso. Caesoninus e Q. Servilius Caepio (100 a C.) – Denario. Testa di Saturno. R/ I due questori seduti tra due spighe. Bab., 5. Syd., 603. Cr., 330/1. g. 3,90 q.SPL/BB 180 CARISIA. T. Carisius (46 a. C.) - Denario. Busto alato della Vittoria a d. R/ Vittoria su quadriga a d. Bab. 3. Syd. 985. Cr. 464/5. g. 3,97 BB 140 CASSIA. L. Cassius Longinus (54 a. C.) – Denario. Testa di Vesta. R/ Cittadino romano che vota. Bab. 10. Syd. 935. Cr. 413/1. g. 3,76 Patina iridescente q.SPL 220 92 CASSIA. Q. Cassius Longinus (60 a. C.) – Denario. Testa del Bonus Eventus a d.; dietro, scettro. R/ Aquila su folgore tra lituus e praefericulum. Bab. 7. Syd. 916. Cr. 428/3. g. 3,90 Contromarca sulla guancia q.SPL 280 93 CASSIA. Q. Cassius Longinus (60 a. C.) – Denario. Testa della libertà a d. R/ Tempio di Vesta all’interno del quale si trova una sedia curule; al di fuori, sulla s. un’urna votiva; a d. una scheda elettorale. Bab. 8. Syd. 918. Cr. 428/2. g. 3,74 q.SPL 550 18 www.crippanumismatica.it MONETE DELLA REPUBBLICA ROMANA 94 95 96 97 94 COELIA (o COILIA). C. Coilius Caldus g. 3,88 95 96 - Denario. Testa di Roma. R/ Vittoria su biga. Bab. 3. Syd., 582/a. Cr. 318/1b. q.BB 80 CONSIDIA. C. Considius Paetus (49 a. C.) - Denario. Testa di Apollo. R/ Sedia curule. Bab. 2. Syd. 991. Cr. 465/2a g. 3,71 q.SPL/BB 220 CORDIA. Mn. Cordius Rufus (49 a C). – Denario. Teste dei Dioscuri accollate. R/ Venere con scettro e bilancia. Bab. 2. Cr. 463/1a. g. 3,74 MB/BB 50 97 CORNELIA. Cn. Cornelius Lentulus P. f. Marcellinus (49 a. C.) – Denario. Testa di Giove a d. R/ Giove stante a d. tiene fulmine e aquila; a s. una stella, a d. un’altare. Bab. 65. Syd. 1030. Cr. 445/2. R g. 3,86 SPL 550 Bellissimo esemplare. 98 98 CREPUSIA. P. Crepusius (84 a C.) – Denario. Testa di Apollo a d., nel campo a s. scettro e lettera C; a d. simbolo. R/ Cavaliere a d. Bab. 1. Syd. 738. Cr. 361/1 g. 3,75 SPL/FDC 480 Esemplare di elevata conservazione. 99 100 101 102 99 100 CREPUSIA. P. Crepusius (84 a C.) – Denario. Testa di Apollo a d. R/ Cavaliere a d. Bab. 1. Syd. 738. Cr. 361/1. g. 3,93 q.BB 120 DOMITIA. Cn. Domitius Ahenobarbus (116-115 a. C) – Denario. Testa di Roma a d. R/ Giove su quadriga a d. Bab. 7. Syd. 535. Cr. 285/1 g. 3,67 MB/q.BB 120 101 102 FONTEIA. Man. Fonteius C. f. (85 a C.) – Denario. Testa laureata di Apollo Vejovis a d. R/ Il genio di Apollo Vejovis a cavallo della capra Amaltea; sopra, i berretti dei dioscuri; all’esergo, tirso. Bab. 9. Syd. 724. Cr. 353/1a. g. 3,79 BB/q.SPL 150 FURIA. M. Fourius L. f. Philus (104 a C) – Denario. Testa di Giano. R/ Roma incorona un trofeo. Bab. 18. Syd. 529. g. 3,91 q.SPL/BB 140 19 Primavera 2009 MONETE DELLA REPUBBLICA ROMANA 103 104 105 103 FURIA. L. Furius Cn. F. Brocchus (63 a. C.) – Denario. Testa di Cerere a d.; davanti, un grano d’orzo; dietro la nuca, spiga. R/ Sedia curule tra due fasci di verghe. Bab. 23. Syd. 902. Cr. 414/1. g. 3,92 Contromarche (?) al diritto q.SPL 390 104 105 106 FURIA. L. Furius Cn. F. Brocchus (63 a. C.) – Denario. Testa di Cerere a d.; davanti, un grano d’orzo; dietro la nuca, spiga. R/ Sedia curule tra due fasci di verghe. Bab. 23. Syd. 902. Cr. 414/1. g. 3,95 BB 140 HERENNIA. M. Herennius (108-99 a. C.) – Denario. Testa della Pietà a d. R/ Anfinomus (o Anapias) in cammino a d. porta sulle spalle il padre. Bab. 1. Syd. 567. Cr. 308/1. g. 3,86 BB 180 Esemplare di bello stile. 106 107 108 109 110 111 HERENNIA. M. Herennius (108-99 a. C.) – Denario. Testa della Pietà a d. R/ Anfinomus (o Anapias) in cammino a d. porta sulle spalle il padre. Bab. 1. Syd. 567. Cr. 308/1. g. 3,77 MB/BB 90 107 108 HOSIDIA. C. Hosidius C. f. Geta (54 a. C.) - Denario. Busto piccolo di Diana. R/ Il cinghiale di Calydon colpito da freccia viene inseguito da cane. Bab. 1. Syd. 903. Cr. 407/2 g. 3,82 BB 150 HOSIDIA. C. Hosidius C. f. Geta (54 a. C.) - Denario. Busto grande di Diana. R/ Il cinghiale di Calydon colpito da freccia viene inseguito da cane. Bab. 2. Syd. 904. Cr. 407/1. R g. 3,79 BB 110 109 HOSTILIA. Hostilius Saserna (46 a. C.) – Denario. Testa della Gallia a d. R/ Diana d’Epheso regge una lancia e trattiene un q.SPL cervo per le corna. Bab. 4. Syd. 953. Cr. 448/3. R g. 3,96 380 110 111 JULIA C. Julius Caesar (63-44 a. C.) - Denario. Elefante calpesta il dragone. R/ Simpulum, aspersorio, scure, cappello a punta. Bab. 9. Coh 49. g. 3,76 q.SPL/BB 550 JULIA C. Julius Caesar (63-44 a. C.) - Denario. Elefante calpesta il dragone. R/ Simpulum, aspersorio, scure, cappello a punta. Bab. 9. Coh 49. g. 3,75 BB 450 20 www.crippanumismatica.it MONETE DELLA REPUBBLICA ROMANA 112 113 114 115 116 112 JULIA C. Julius Caesar (63-44 a. C.) - Denario. Elefante calpesta il dragone. R/ Simpulum, aspersorio, scure, cappello a punta. Bab. 9. Coh 49. g. 3,82 SPL 850 113 JULIA C. Julius Caesar (63-44 a. C.) - Denario. Elefante calpesta il dragone. R/ Simpulum, aspersorio, scure, cappello a punta. Bab. 9. Coh 49. g. 3,65 SPL 700 114 JULIA C. Julius Caesar (63-44 a. C.) - Denario. Elefante calpesta il dragone. R/ Simpulum, aspersorio, scure, cappello a punta. Bab. 9. Coh 49. g. 3,95 SPL 700 115 JULIA C. Julius Caesar (63-44 a. C.) - Denario. Elefante calpesta il dragone. R/ Simpulum, aspersorio, scure, cappello a punta. Bab. 9. Coh 49. g. 3,83 SPL 750 116 JULIA C. Julius Caesar (63-44 a. C.) - Denario. Elefante calpesta il dragone. R/ Simpulum, aspersorio, scure, cappello a punta. Bab. 9. Coh 49. g. 3,76 SPL 650 21 Primavera 2009 MONETE DELLA REPUBBLICA ROMANA 117 118 119 120 121 122 123 124 125 117 118 118 JUNIA. D. Junius Silanus L.F. (89 a. C.) – Denario. Testa di Roma a d.; dietro, corona. R/ Vittoria su biga a d.; sopra, IIII. Bab. 16. Syd. 646. Cr. 337/3 (varietà senza L F all’esergo al rovescio). g. 3,88 BB/q.SPL 130 LUCRETIA. Cn. Lucretius Trio (136 a. C.) – Denario. Testa di Roma a d. R/ I Dioscuri a cavallo a d. Bab. 1. Syd. 450. Cr. 237/1. g. 3,89 SPL/FDC 220 LUCRETIA. L. Lucretius Trio (76 a. C.) – Denario. Testa di Nettuno a d., dietro, tridente. R/ Cupido su delfino a d. Bab. 3. Syd. 784. Cr. 390/2 g. 3,95 BB/SPL 180 120 MAMILIA. C. Mam. Limetanus (84 a C) – Denario dentellato. Busto di Mercurio. R/ Ulisse viene riconosciuto dal cane Argo. Bab. 6. Syd. 741. Cr. 362/1. g. 3,94 SPL/FDC 480 121 122 MANLIA. L. Manlius Torquatus (82 a. C.) – Denario. Testa della Sibilla a d. R/ Tripode con praefericulum tra due stelle, entro corona di alloro. Bab. 12. Syd. 835. Cr. 411/1b g. 3,73 R g. 3,61 BB 170 MARCIA. M. Marcius M. F. (119 a C) – Denario. Testa di Roma. R/ I Dioscuri a cavallo a d. Bab. 1. Syd. 396. Cr. 215/1 g. 4,10 Lieve ossidazione BB 95 123 124 MARCIA. M. Marcius M. F. (119 a C) – Denario. Testa di Roma. R/ Vittoria su biga. Bab. 8. Syd. 500. Cr. 245/1 g. 3,86 BB 95 MARCIA. Q. Marcius Philippus (109 a. C.) – Denario. Testa d di Roma a d. R/ Il re di Macedonia a cavallo a d. ; dietro, elmo regale macedone. Bab. 11. Syd. 477. Cr. 259/1. g. 3,75 MB/BB 80 125 MARCIA. L. Marcius Censorinus (82 g. 4,15 126 127 a. C.) – Denario. Testa di Apollo. R/ Il satiro Marsia. Bab. 24. Syd. 737. SPL/FDC 126 MEMMIA. L. Memmius (94 a.C) – Denario. Testa maschile. R/ I Dioscuri con i cavalli. B. 1. S. 558. Cr. 304/1. g. 3,99 127 PAPIA. L. Papius (79 a.C.) – Denario dentellato. Testa di Giunone a d. R/ Grifone. Bab. 1. Syd. 773. Cr. 384/1. g. 3,90 250 q.SPL 230 BB 130 22 www.crippanumismatica.it MONETE DELLA REPUBBLICA ROMANA 128 128 PETILLIA. Petillius Capitolinus (43 a C) - Denario. Testa di Giove. R/ Tempio a sei colonne. Bab. 1. Syd.1149. Cr. 487/1. R g. 4,06 q.SPL/BB 390 Bellissimo ritratto di Giove. 129 129 PLAETORIA. M. Plaetorius Cestianus (69 a C.) - Denario. Testa femminile a d. R/ Praefericulum e torcia accesa. Bab. 7. Syd. 803. Cr. 405/4b. R g. 3,89 Lieve schiacciatura sull’orecchio SPL/FDC 580 Bellissimo esemplare, di alta conservazione e di bello stile 130 131 132 133 134 135 130 PLAUTIA. P. Plautius Hypsaeus (58 a. C). Denario. Testa di Leuconea a d.; dietro, un delfino. R/ Giove su quadriga a s. Bab. 12. Syd., 911. Cr. 420/2. g. 3,89. Due piccoli graffi al diritto SPL 350 131 132 POBLICIA. C. Poblicius Malleolus (80 a. C.) – Denario dentellato. Busto di Roma a d. R/ Ercole strozza il leone di Nemeo; sotto: clava, arco e faretra. Bab. 9. Syd. 768. g. 3,81 q.SPL/BB 210 PORCIA. M. Porcius Cato (89 a. C.) - Denario. Testa della Libertà a d. R/ La Vittoria seduta a d. con patera e palma. Bab. 5. Syd. 596. Cr. 343/1 R g. 3,90 BB 150 133 134 135 POSTUMIA D. Postumius Albinus Bruti (44-43 a. C.) – Denario. Testa della Pietà (contromarca sulla guancia). R/ Due mani che si stringono reggendo un caduceo. Bab. 10. Syd. 942. Cr. 450/2 g. 3,53 q.SPL/BB 220 POSTUMIA D. Postumius Albinus Bruti (44-43 a. C.) – Denario. Testa della Pietà (contromarca sulla guancia). R/ Due mani che si stringono reggendo un caduceo. Bab. 10. Syd. 942. Cr. 450/2 g. 4,08 q.SPL 280 POSTUMIA. L. Postumius Albinus Bruti. (131 a C.) – Denario. Busto di Diana a d. con arco e faretra. R/ Tre cavalieri al galoppo verso s.; in terra guerriero caduto. Bab. 4. Syd. 613. Cr. 335/9. R g. 4,06 BB/SPL 180 23 Primavera 2009 MONETE DELLA REPUBBLICA ROMANA 136 137 138 ROSCIA. L. Roscius Fabatus (64 a C.) – Denario dentellato. Testa di Giunone Lanuvia, dietro cicogna. R/ Giovane donna nutre un dragone. Bab. 3 Syd. 915. Cr. 412/1. g. 3,86 BB/q.SPL 160 137 SATRIENA. P. Satrienus (77 a. C.) – Denario. Testa di Roma a d. R/ Lupa in cammino a s. B. 1. S. 781. Cr. 388/1. g. 3,83 BB 140 138 SCRIBONIA. L. Scribonius Libo (54 a C.) – Denario. Testa del Bonus Eventus a d. R/ Pozzo scriboniano. Simbolo, martello. Bab. 8. Syd. 928. Cr. 416/1b. g. 3,95 BB 150 139 SERVILIA. M. Servilius M. f (136 a C). – Denario. Testa di Roma a d. R/ I Dioscuri a cavallo verso opposte direzioni. Bab., 1. Syd. 525. Cr. 239/1 g. 3,91 SPL 350 136 139 Bellissimo esemplare, ben centrato e di modulo largo. 140 140 141 142 SICINIA. Q. Sicinius (69 a.C.) – Denario. Testa di Apollo. R/ La clava di Ercole ricoperta dalla pelle del leone. Bab. 1. Syd. 939. Cr. 444/1. g. 3,66 MB/BB 80 141 TITIA. Q. Titius (90 a C.) – Denario. Testa del dio Mutinus Titinus. R/ Pegaso in volo. Bab., 1. Syd. 691. Cr. 341/1. g. 3,88 BB 130 142 TITIA. Q. Titius (90 a C.) – Denario. Testa del dio Mutinus Titinus. R/ Pegaso in volo. Bab., 1. Syd. 691. Cr. 341/1. g. 4,09 BB 120 143 143 144 TITIA. Q. Titius (90 a C.) – Denario. Testa di Bacco a d. R/ Pegaso in volo a d. Bab. 2. Syd. 692. Cr. 341/2. BB/SPL 160 Denario. Testa grande di Apollo a d. R/ Pallade su quadriga. Bab. 2. Syd. 684. q.BB 95 144 VIBIA. C. Vibius C. f. Pansa (89-88 a. C.) Cr. 342/5-6 g. 3,81 g. 3,87 145 145 VIBIA. C. Vibius C. f. Pansa (43 a C.) – Denario. Maschera di Pan a d. R/ Giove Axur su trono. Bab. 19. Syd. 948/a. Cr. 449/1bc R g. 4,00 SPL 450 Esemplare ben coniato, di bello stile 24 www.crippanumismatica.it MONETE DELL’IMPERO ROMANO 146 146 VOLTEIA. M. Volteius M. f (78 a. C.) Denario. Testa di Ercole. R/ Cinghiale. Bab. 2. Syd. 775. Cr. 385/2. g. 4,20 147 148 149 SPL 350 147 VOLTEIA. M. Volteius M. f (78 a. C.) - Denario. Testa di Atiis a d.; dietro, lucertola R/ Cibele su carro trainato da leoni a d. Bab. 4. Syd. 777. Cr. 385/4 R g. 3,88 q.SPL 170 148 149 GIULIO CESARE (63-44 a. C.) – Aureo. Roma, anno 44 a. C. CAES DIC QVAR Busto di Venere diademata a d. R/ Scritta (non leggibile) entro corona di alloro. Bab. 30. BMC. 4129. Cr. 481/1. Sear 117. Calicò 42. g. 7,77 RR oro MB/B 1.950 OTTAVIANO (Emissioni dopo la morte di Cesare). Aureo. L. CESTIUS e C. NORBANUS. Roma, anno 44 a. C. C NORBANVS L CESTIVS PR. Busto di Venere (?) a d. R/ S C Cibele, su trono, guida quadriga di leoni a s. Bab. 3. BMC 4193. Calicò 5b. Cr. 491/2. Sear 196. Syd. 1155. g. 7,95. RR Contromarca al rovescio. oro q.BB 3.500 MONETE DELL’IMPERO ROMANO (in oro, argento e bronzo) 150 150 TIBERIO (14 a. C. - 37 d. C.) – Aureo. Lugdunum, anni 15-16 d. C. Testa a d. laureata. R/ Livia seduta a d. tiene scettro e fiore. RIC. 3. Coh. 15. g. 7,82. R oro SPL 4.800 Esemplare di bello stile e ottimamente conservato. 151 151 DOMIZIANO (51-96) - Cesare (69-81) - Aureo. Roma, anno 73. CAES AVG F DOMIT C·OS II Testa laureata di Domiziano a d. R/ Domiziano su cavallo impennato a s. con scettro. Coh. 663. RIC. 679. Calicò, 812. R g. 7,18 Piccolo colpo di lima sul contorno oro MB/BB 25 Primavera 2009 2.300 MONETE DELL’IMPERO ROMANO 152 152 DOMIZIANO (51-96) - Cesare (69-81) – Aureo. Roma, anni 77-78. CAESAR AVG F DOMITIANVS. Testa laureata di Domiziano a d. R/ Soldato Partico in costume orientale, genuflesso, consegna il vessillo. Coh. 48. RIC. 959. Calicò, 819a. R g. 7,08 Bel ritratto oro MB/BB 2.800 153 154 155 DOMIZIANO. (72-96) - Denario. Roma, anno 76. Testa laureata di Domiziano a d. R/ Pegaso al passo a d. Coh. 47. RIC. (Vespasiano), 921. g. 3,31 arg BB/q.SPL 180 VESPASIANO (69-79) – Asse. Roma, anno 71. Busto laureato di Vespasiano a d. R/ Vittoria stante a d. su prua di nave, con ramo di palma e corona. Coh. 632. RIC. 503. g. 10,39. Patina verde. Bel ritratto. bronzo BB/q.SPL 220 VESPASIANO (69-79) – Sesterzio. Roma, anni 80-81 (coniato da Tito). Nel campo, S C. R/ Vespasiano deificato seduto su carro trainato da una quadriga di elefanti, guidati da condottieri. Coh. 206. RIC. II (Tito) 257. g. 23,67. Patina verde. Corrosione al rovescio. RR bronzo MB/B 230 156 157 158 156 PERIODO DA DOMIZIANO AD ANTONINO PIO. Quadrante. Testa elmata di Minerva a d. R/ Civetta stante a s. Coh., vol. VIII, pag. 268, n. 8. RIC., 7. g. 2,86. Bella patina verde rame q.SPL 280 153 154 155 Esemplare di bello stile. 157 vTRAIANO (98-117) - Denario. Roma, anni 103-111. Busto laureato a d. R/ Vittoria stante a s. tiene corona e ramo di palma. Coh., 75. RIC., 128. g. 3,10 arg q.SPL 150 158 ADRIANO (117-138) - Sesterzio. Roma, 123-125. Busto a d. corazzato e laureato. R/ La Spes stante a s. con fiore nella mano d. e cona la s. si sostiene la veste. Coh., 1154 var. RIC., 612b var. g. 22,52 Patina marrone. bronzo q.BB/MB 550 Bel ritratto di Adriano. 26 www.crippanumismatica.it MONETE DELL’IMPERO ROMANO 159 159 ELIO (Cesare: 136-138) – Denario. Roma, 137. Testa nuda a d. R/ La Pietas stante a s. vicino ad altare, tiene la mano d. alzata e con la s. si solleva la tunica. Coh.53. RIC. 432 g. 3,25 Piccola frattura nel tondello arg q.SPL 650 Bellissimo ritratto. 160 161 162 160 161 162 ADRIANO (117-138) - Denario. Roma, anni 134-138. Testa di Adriano a d. R/ La Pietas stante a s. vicino ad altare con ambedue le braccia alzate. Coh. 1030. RIC. 257. g. 2,81 arg q.SPL 110 ANTONINO PIO (138-161) - Denario. Roma, anno 146. Testa laureata di Antonino Pio a d. R/ Due mani giunte sorreggono caduceo e due spighe. Coh. 873. RIC. 136. g. 3,15 arg q.SPL 130 ANTONINO PIO (138-161) - Asse. Roma, anni 140-144. Testa laureata a d. R/ La Clemenza in piedi a s. tiene patera e scettro. Coh. 906. g. 11,58 Patina verde scuro bronzo q.SPL/BB 230 163 164 166 163 ANTONINO PIO (138-161) – Denario. Roma, anni 148-149. Testa laureata a d. R/ La Salus stante a s. nutre un serpente che esce da un altare e sorregge un timone. Coh. 281. RIC. 181 g. 3,05 R arg SPL 170 Esemplare particolarmente gradevole 164 ANTONINO PIO (138-161) – Asse. Roma, anni 149-150. Busto laureato a d. R/ Elefante in cammino verso d. 862a g. 11,62. Patina verde scuro. bronzo Coh., 565. RIC. BB 280 165 165 MARCO AURELIO (161-180) – Aureo. Roma, AVRELIVS CAESAR AVG P II FIL Busto di Marco Aurelio a d. R/ TR POT VIIII COS II Roma stante a s. tiene vittoria e parazonium. Coh.,680. Calicò, 1950. RIC., III-84-464a R g. 7,07 Scalfittura al q.BB/MB 1.800 rovescio oro 166 MARCO AURELIO (161-180) - Denario. Roma, anno 176. Testa a d. laureata di Marco Aurelio. R/ Genio nudo stante a s. con patera e due spighe. Coh. 929. g. 3,21 arg BB 27 Primavera 2009 110 MONETE DELL’IMPERO ROMANO 167 167 FAUSTINA MADRE (moglie di Antonino + 141) – Aureo. Roma , anni 141-161. DIVA FAVSTINA Busto di Faustina a d. con capelli raccolti. R/ AVGVSTA Ceres velata stante a s. tiene in entrambe le mani una torcia. Coh. 75. Calicò, 1758. RIC III-70-357 oro q.SPL 3.500 a-a g. 7,10 168 169 170 171 168 169 170 SETTIMIO SEVERO. (193-211) – Denario. Laodicea ad Mare, anni 198-202 Testa di Settimio Severo a d. R/ La Vittoria in cammino a s. tiene scudo. Coh. 719. RIC. 516. g. 3,65. arg q.SPL 130 SETTIMIO SEVERO (193-211) - Denario. Roma, anni 197. Testa di Settimio Severo a d. R/ Elefante in cammino a d.. Coh. 1030. RIC. 257. g. 2,81 R arg q.SPL 250 SETTIMIO SEVERO. (193-211) - Denario. Roma, anno, 304. Testa laureata di Settimio Severo a d. R/ Il Genius o il Bonus Eventus sacrifica da una patera su un altare, mentre tiene con l’altra mano due spighe di grano. Coh. 464. RIC. 195. g. 3,79. arg q.SPL/BB 100 171 CARACALLA (198-217) – Tetradracma. Antiochia ad Orontem. Busto laureato a d. R/ Aquila stante di fronte, ad ali spiegate con corona nel becco, fra le zampe, stella e parte di animale da sacrificio. BMC. 373. g. 13,37 arg SPL/FDC 690 Esemplare in eccellente stato di conservazione. 172 172 CARACALLA (198-217) – Tetradracma. Antiochia ad Orontem. Busto laureato a d. R/ Aquila stante di fronte, ad ali spiegate con corona nel becco, fra le zampe, stella e parte di animale da sacrificio. BMC. 359. g. 13,17 arg SPL/FDC 750 Esemplare in ottimo stato di conservazione. Bellissimo ritratto. 28 www.crippanumismatica.it MONETE DELL’IMPERO ROMANO 173 174 175 173 174 175 CARACALLA (211-217) - Denario. Roma, anno 215. Testa laureata di Caracalla a d. R/ Apollo, stante di fronte e rivolto a s. tiene ramo di alloro e una lira appoggiata ad una colonna. Coh. 282. RIC 254. g. 2,92 arg q.SPL 120 MACRINO (217-218) – Tetradracma. Heliopolis, 217-218. Busto laureato a d. R/ Aquila stante di fronte, ad ali spiegate con corona nel becco, fra le zampe, busto radiato di Helio a s.; sull’ala d., H Bellinger, 208. g. 13,37 arg SPL 450 MACRINO (217-218) - Denario. Busto laureato a d. R/ Giove, in piedi a s., tiene fulmine e scettro; ai suoi piedi piccola figura di Macrino. Coh. 37. RIC. 76. g. 3,20 arg q.SPL 320 Esemplare ad alto rilievo e bellissimo ritratto di Macrino. 176 177 178 179 180 181 176 177 178 ELIOGABALO (218-222) - Denario. Roma, anno 220. Testa laureata di Eliogabalo a d. R/ La Fortuna seduta a s. tiene timone e corno dell’abbondanza. Coh. 149. RIC. 19. g. 3,25 arg q.SPL/BB 110 ELIOGABALO (218-222) - Antoniniano. Roma, anni 218-219. Busto di Eliogabalo a d. R/ La Vittoria, in cammino a d., tiene corona. Coh. 291. RIC. IV/2/38-155e. g. 4,35 arg SPL 150 ALESSANDRO SEVERO (222-235) – Sesterzio. Roma, anno 230. Busto laureato di Alessandro Severo a d. R/ La Giustizia, seduta a s, tiene patera e scettro. Coh. 106. RIC. 115. g. 17,40 Patina marrone rossiccio bronzo BB 110 179 180 181 ALESSANDRO SEVERO (222-237) – Denario. Busto laureato a d. R/ La Vittoria stante a s. tiene ramo di palma e corona. Coh. 564. RIC. 180. g. 2,28 arg SPL 110 ALESSANDRO SEVERO (222-237) – Denario. Roma, anno 227. Busto laureato a d. R/ L’Equità stante a s. con bilancia e cornucopia. Coh. 346. RIC. 64. g. 3,46 arg SPL 120 ALESSANDRO SEVERO (222-235) Denario. Roma, anni 231-235. Testa di Alessandro Severo a d. R/ La Spes stante a s. tiene fiore e si solleva un lembo della veste. Coh. 543. RIC. 254c. g. 2,71 arg q.SPL 110 29 Primavera 2009 MONETE DELL’IMPERO ROMANO 182 183 184 185 182 183 184 MASSIMINO I (235-238) – Denario. Roma, anni 235-236 Busto a d. laureato. R/ La Pace in piedi a s. tiene un ramo di olivo e uno scettro trasversale. Coh. 31. RIC. 12 g. 3,75 Esemplare molto gradevole arg q.SPL 150 GORDIANO III (238-244) - Sesterzio. Roma, anni 241-244. Busto laureato a d. R/ La Vittoria in piedi a s. appoggiata ad uno scudo mentre regge palma. Coh. 354. RIC. 338a g. 21,15 Patina verde bronzo BB 150 GORDIANO III (238-244) - Antoniniano. Roma, anni 242-243. Busto radiato di Gordiano a d. R/ Gordiano stante a d. con asta e globo. Coh. 266. RIC. 93. g. 5,37 arg SPL 95 185 GORDIANO III (238-244) – Tetradracma. Antiochia ad Orontem. Busto laureato a d. R/ Aquila stante di fronte, ad ali spiegate con corona nel becco. BMC. 497. g. 13,20 arg SPL 480 Esemplare ottimamente conservato. 186 187 188 186 FILIPPO PADRE (244-249) - Antoniniano. Busto radiato a d. R/ Elefante in cammino a s. guidato da un conducente. Coh. 17. RIC. 58/C. g. 5,07 R arg BB/q.SPL 100 187 FILIPPO PADRE (244-249) - Antoniniano. Busto radiato a d. R/ Elefante in cammino a s. guidato da un conducente. Coh. 17. RIC. 58/C. g. 3,83 R arg BB/q.SPL 95 VOLUSIANO (251-253) - Antoniniano. Roma, anno 251-253. Busto a d. R/ La Pace stante a s. tiene un ramo di ulivo ed uno scettro. Coh. 71. g. 4,35 mist q.SPL 110 189 190 191 189 v SALONINA (253-260) – Antoniniano. Restituzione di Gallieno, anni 260-268. Busto di Salonina diademato a d. su crescente lunare R/ La Pudicizia seduta a s. alza il suo velo e tiene scettro. Coh. 92. g. 2,85 arg SPL 110 POSTUMO (259-268) – Antoniniano. Colonia Agrippinensis (Köln), anno 268. Busto radiato e drappeggiato a d. R/ L’imperatore stante a d. con lancia e globo. Coh. 331. RIC. 83 g. 3,17 R mist q.SPL 120 SEVERINA (270-275) - Antoniniano. Roma, anno 274. Busto di Severina a d. su crescente lunare. R/ Severina, velata, stringe la mano ad Aureliano, togato. RIC V 3. MIR 47, 132. g. 2,98 Argentatura originale. mist SPL/FDC 160 188 190 191 30 www.crippanumismatica.it MONETE DELL’IMPERO ROMANO 192 193 192 193 194 AURELIANO (274-275) – Tetradracma. Alessandria. Busto laureato di Aureliano a d. R/ Aquila volta a d. SNG. (Cop.), 883. g.6,81 bronzo BB 45 PROBO (276-282) – Antoniniano. Ticinum, anno 281. Busto radiato e corazzato di Probo a s. tiene scettro e grosso scudo. R/ Probo stante a d. stringe la mano alla Concordia, di fronte. All’esergo, PXXT. Coh. 119. g. 3,82 Con argentatura originale mist SPL/q.FDC 180 Bellissimo esemplare con interessante e ampia raffigurazione di Probo. CARO (282-283) - Antoniniano. Roma. Busto radiato e corazzato a d. R/ Il Sole in marcia verso s. tiene frusta. Coh. 99. RIC. 35. g. 4,16. mist SPL 95 195 196 197 DIOCLEZIANO (284-305) - Antoniniano. Testa radiata di Diocleziano a d. R/ Il Sole radiato alza la mano s. e con la d. tiene una frusta. Coh. 40. g. 3,41 mist BB/q.SPL 75 DIOCLEZIANO (284-305) – Follis. Aquileia, circa anno 296. Busto a d. laureato. R/ Il Genio stante a s. con patera e cornucopia. Coh. 94. RIC. VI, 314, 23a. g. 8,67. Patina bruna. bronzo q.SPL 140 DIOCLEZIANO (284-305) – Follis. Ticinum, anno 301. Testa laureata a d. R/ La Moneta in piedi a s. con bilancia e cornucopia. All’esergo, PT. Coh. 436. g. 9,66 bronzo q.SPL/BB 90 198 198 MASSIMIANO ERCOLE (286-305) – Argenteus. Busto laureato a d. R/ I tetrarchi, davanti a un castellum a quattro torri, q.SPL sacrificano sopra un tripode. Coh. 622. RR g. 1,86 Tondello privo delle consuete fratture di conio. arg 750 199 200 201 199 MASSIMIANO ERCOLE (286-305) – Follis. Ticinum, anno 301. Busto a d. R/ La Moneta in piedi a s. con bilancia e cornucopia. All’esergo, PT. Coh., 502. g. 10,82 Patina bruna bronzo q.FDC/SPL 150 194 195 196 197 Conservazione notevole. 200 201 MASSIMINO II (Cesare: 305-308) – Follis. Siscia. Testa di Massimino a d. R/ Roma seduta a s. su scudo tiene vittoria e scettro. RIC.,182/b g. 9,82 Patina verde bronzo q.SPL 110 COSTANTINO I IL GRANDE (306-337) – Centennionale. Treviri, anni 322 e 323. Busto laureato e corazzato di Costantino a s. tiene globo niceforo R/ Globo su altare, sopra tre stelle; all’esergo PTR. Coh. 18. g. 3,63. Patina verde scuro bronzo q.SPL 70 31 Primavera 2009 MONETE DELL’IMPERO ROMANO 202 203 204 202 COSTANTINO I IL GRANDE (306-337) – Centennionale. Busto corazzato di Costantino a d. con elmo crestato. R/ Due Vittorie stanti posano uno scudo su altare; all’esergo, due prigionieri; ai lati, le lettere P e L. C. 633. g. 3,00. Patina verde bronzo BB/SPL 203 204 205 206 207 70 MASSENZIO (306-312) – Follis. Aquileia, estate anno 307. Testa laureata di Massenzio a d. R/ Tempio tetrastilo; all’interno Roma seduta offre globo all’imperatore in abiti militari. All’esergo, AQ. Coh. 42. RIC 113. Paolucci-Zub 173. g. 5,23. Patina marrone-verde bronzo q.SPL 95 MASSENZIO (306-312) Follis. Ostia, anni 309-312. Testa laureata di Massenzio a d. R/ La Lupa stante a s. allatta i gemelli. All’esergo, MOSTT RIC. VI, 51. g. 7,59 Patina verde bronzo BB/q.SPL 150 205 206 MASSENZIO (306-312) – Follis. Aquileia, estate anno 307. Testa laureata di Massenzio a d. R/ Tempio tetrastilo; all’interno Roma seduta offre globo all’imperatore in abiti militari. All’esergo, AQP. Coh. 42. RIC 113. Paolucci-Zub 173. g. 6,10. Patina marrone-verde bronzo SPL 120 COSTANTINO I (307-337) – Centennionale. Cyzico, anni 317-320. Busto laureato di Costantino a s. R/ Giove stante a s. con vittoria su globo e scettro; a s. corona e a d. lettera H RIC.,8. g. 3,63. Patina verde chiaro bronzo q.SPL/BB 45 207 COSTANTINO I IL GRANDE (307-337) – Follis. Treviri, autunno 307-fine 308. Busto corazzato e laureato R/ Marte, elmato e stante a d., tiene scettro e si appoggia ad uno scudo; ai lati, T F. All’esergo, PTR. DOC, 8j. Morr. XL, 19 g. 6,82 bronzo FDC 290 Conservazione eccezionale. 208 209 208 209 LICINIO I (308-324) – Follis. Siscia, anni 315-316. Testa laureata a d. R/ Giove stante a s. tiene globo niceforo e scettro; davanti, Aquila stringe corona nel becco. Coh. 66. RIC 17. g. 3,50. bronzo q.SPL 50 MASSIMINO II DAZA (308-313) – Follis. Alessandria, anni 305-306. Busto laureato a d. R/ Il Genio stante a s. tiene patera e cornucopia. Ai lati, K-'P; all’esergo, ALE. Coh. 52. g. 7,87 Patina marrone bronzo q.SPL 70 32 www.crippanumismatica.it MONETE DELL’IMPERO ROMANO 210 211 212 213 214 210 211 212 COSTANZO II (323-361) - Siliqua (Lugdunum). Busto a d. R/ Vittoria in cammino a s; all'esergo LVG. Coh., 259. R g. 2,26 arg SPL 380 COSTANZO II (323-361) - Siliqua e mezza (Sirmium). Busto a d. R/ Leggenda entro corona; all'esergo ySIRMy Coh. 342 R g. 1,99 arg q.SPL 350 DELMAZIO (335-337) – Mezzo centennionale. Siscia, anni 335-336. Busto a d. con corona di alloro. R/ Due soldati stanti ai lati di un’insegna militare. All’esergo, BSIS. Coh. 4. RIC. 256. g. 1,86 Patina marrone bronzo SPL 95 213 VALENTE (328-378) - Siliqua (Roma). Busto a d. R/ Roma seduta a s. All’esergo, R Q arg 214 Coh., 1. R g.2,09 Patina iridescente q.SPL 380 GIULIANO II L’APOSTATA (360-363) – Siliqua (Arelate). Busto a d. R/ Leggenda; all'esergo TCON Coh.,161. R g. 1,90 SPL arg 350 215 215 COSTANTE I Cesare (333-337) – Solido. Costantinopoli, anno 335. FL CONSTANS NOB CAES Busto di Costante a d. R/ CONSTANS NOB NOB CAESAR Vittoria in piedi a s. tiene corona; all’esergo, CONS. Coh. 6. RIC VII-97 g. 4,18 Scalfittura nel metallo al diritto oro q.SPL 1.300 216 216 COSTANTE (337-350) – Solido. Treviri, anni 345-347. Busto diademato di Costante a d. R/ Due Vittorie stanti sorreggono uno scudo dentro al quale è scritto VOT X MVLT XX; all’esergo TR. Coh. 171. RIC. 129 g. 4,40 oro SPL 1.500 Esemplare molto ben coniato. 217 217 VALENTINIANO II (375-392) – Solido. Costantinopoli, anni 378-383. Busto diademato a d. R/ Roma seduta a d. tiene globo e scettro. Coh. 1. RIC. 45/b. g. 4,45 oro SPL/q.FDC 1.500 Esemplare di notevole qualità e di bello stile. 33 Primavera 2009 MONETE DELL’IMPERO ROMANO - BIZANTINE 218 218 ONORIO (393-423) – Solido (Ravenna). Busto diademato di Onorio a d. R/ L'imperatore in piedi a d., appoggiato ad un prigioniero steso, tiene uno stendardo ed un globo sormontati da vittoria; ai lati R V; all'esergo, COMOB. Coh. 44. g. 4,67 oro BB/q.SPL 850 219 219 VALENTINIANO III (424-455) - Solido (Ravenna). Busto a d. diademato. R/ L'imperatore in piedi di fronte, tiene lunga croce e vittoriola e appoggia il piede sopra ad un serpente con testa umana. Ai lati, R-V; all'esergo, COMOB. Coh. 21. R Leggero graffio al diritto g. 4,34 oro q.SPL 980 220 221 222 LEONE I (457-473) – Solido. Costantinopoli, anni 462-466. Busto elmato di Leone I di fronte R/ Vittoria in piedi a s. tiene lunga croce; dietro, all’esergo CONOB Ratto 243 (AVGGGI). RIC, 605 g. 4,56 oro q.FDC 450 221 LEONE I (457-473) – Solido. Come il precedente. g. 4,58 Piccolo graffito al diritto 280 222 LEONE I (457-473) – Solido. Costantinopoli, anni 462-466. Busto elmato di Leone I di fronte R/ Vittoria in piedi a s. tiene lunga croce; dietro, all’esergo CONOB Ratto 247 (AVGGGZ). RIC, 605 g. 4,45 Lievi graffi al diritto oro q.SPL 220 oro q.SPL 290 MONETE BIZANTINE (in oro e argento) 223 224 225 226 227 223 224 ANASTASIO (491-518) – Solido. Costantinopoli anni 491-498. Busto elmato di Anastasio di fronte R/ Vittoria in piedi a s. tiene lunga croce; dietro, all’esergo CONOB. Ratto, 309 (AVGGGI). D.O. 5,3i. MIB 99 g. 4,56 oro SPL 450 ANASTASIO (491-518) – Solido. Costantinopoli anni 491-498. Busto elmato di Anastasio di fronte R/ Vittoria in piedi a s. tiene lunga croce; davanti, all’esergo CONOB. Ratto, 315 (AVGGGS). D.O. 5,3i. MIB 99 g. 4,40 oro SPL 450 225 226 227 FOCAS (602-610) – Solido. Busto coronato di Focas di fronte che tiene globo crucigero. R/ Vittoria in piedi di fronte, tiene una lunga croce ed un globo crucigero; all’esergo CONOB. Alla fine della leggenda, . R. 1181. g. 4,57 Lievissimi graffi oro q.SPL 250 FOCAS (602-610) – Solido. Busto coronato di Focas di fronte che tiene globo crucigero. R/ Vittoria in piedi di fronte, tiene una lunga croce e globo crucigero; sotto, CONOB. Alla fine della leggenda, Z. R., 1184. g. 4,48 Schiacciatura di conio oro BB/q.SPL 170 ERACLIO con Eraclio Costantino (613-630) – Solido. Costantinopoli, circa anni 613-616. Busti affiancati coronati, in mezzo, ?. R/ Croce su tre gradini, all’esergo CONOB. Alla fine della leggenda, I. DOC, 8j. Morr. XL, 19 g. 4,45 oro q.SPL 220 34 www.crippanumismatica.it MONETE BIZANTINE - ITALIANE 228 229 228 229 230 COSTANTINO VII E ROMANO I (920-944) – Miliaresion. Scritta in cinque righe entro triplo cerchio perlinato. R/ Croce ornata su tre gradini, globo in basso e scritta nel giro. DOC. 21. g. 3,06. arg BB/q.SPL 190 COSTANTINO IX Monomaco (1042-1055) - Histamenon nomisma. Busto di fronte di Cristo con ampio nimbo. R/ Busto coronato di fronte di Costantino IX che tiene lunga croce e globo crucigero. DOC. 3.2. Ratto 1971 (Costantino VIII). g. 4,35 oro SPL 450 Bellissimo esemplare, molto ben coniato. 230 COSTANTINO X (1059-1067) – Histamenon. Costantinopoli. Cristo con nimbo seduto su trono. R/ Busto frontale di Costantino con scettro e globo crucigero. DOC, 1b.4. Ratto 2010. g. 4,73 Esemplare ben coniato elettro SPL 290 MONETE ITALIANE (in oro, argento) 231 232 233 234 235 231 LUCCA. ELISA BONAPARTE E FELICE BACIOCCHI (1805-1814) - 5 franchi 1805. Gig. 1. g. 24,87 R arg MB/BB 100 232 233 MILANO. ENRICO III, IV o V DI FRANCONIA (1039-1125) – Denaro. Monogramma di Enrico. R/ Al centro, croce patente; nel giro, MEDIOLANV CNI.,9. g. 0,78 arg MB 20 MILANO. GIAN GALEAZZO MARIA SFORZA - REGGENZA DI LUDOVICO M. SFORZA (1480-1494) - Grosso da 5 soldi. Elmo coronato sormontato da cimiero. R/ Busto di S.Ambrogio. Crippa 5. CNI., 37/58. g. 3,10 arg BB/SPL 190 234 235 NAPOLI. CARLO V (1516-1556) - Scudo d'oro. Stemma. R/ Croce. CNI. 141 v. Pannuti, 11. g. 3,33 580 oro BB NAPOLI. FERDINANDO IV (I periodo: 1759-1799) - Da 6 ducati 1764. Busto giovanile. R/ Stemma. (sigla G). Pannuti, 7b. g. 8,96 oro BB 35 Primavera 2009 400 MONETE ITALIANE 236 236 SAVOIA. CARLO FELICE (1821-1831) – Da 5 lire 1828 (Torino). Pag. 75. g. 24,81 237 SAVOIA. CARLO ALBERTO (1831-1849) - Da 20 lire 1849 (Torino). Pag. 209. g. 6,39 238 239 240 241 242 243 237 arg BB 60 MB 130 238 239 SAVOIA. CARLO ALBERTO (1831-1849) – Da 5 lire 1836. Genova. Gig. 63. g. 24,88. Piccole ammaccature sul bordo arg BB/SPL 150 SAVOIA. CARLO ALBERTO (1831-1849) – Da 5 lire 1847. Genova. Gig. 85. g. 24,85. Piccole ammaccature sul bordo. Lievi graffi al diritto arg BB 95 240 241 SAVOIA. VITTORIO EMANUELE II (Regno di Sardegna:1849-1861) - Da 5 lire 1850 (Genova). G. 30. g. 24,89 R arg MB/BB 140 SAVOIA. VITTORIO EMANUELE II (Re eletto 1859-1861) - Lira 1860. Firenze. Testa nuda a s. R/ Stemma sabaudo. Pag. 441. Gig. 13. g. 4,87 arg BB 130 242 243 SAVOIA. VITTORIO EMANUELE II (Regno d’Italia: 1861-1878) - Da 10 lire 1863 (Torino). Pag. 477 (Ø 18,5). g.3,20 R oro MB 85 VITTORIO EMANUELE II (Regno d’Italia 1861-1878) - Da 5 lire 1871 (Milano). Pag. 492. g. 24,80 Lievi colpi q.SPL 120 SAVOIA. arg Graffi al rovescio oro 36 www.crippanumismatica.it MONETE DELLO STATO PONTIFICIO 244 244 SAVOIA VITTORIO EMANUELE III. (1900-1946) - COLONIA ERITREA. Tallero d’Italia 1918. Pag., 956. g. 28,01 arg SPL 250 MONETE DELLO STATO PONTIFICIO (in oro, argento) 245 246 247 248 249 245 PAOLO III (1534-1549) – Scudo d’oro del sole. Bologna. Stemma ovale sormontato da chiavi e tiara. R/ Croce gigliata e in basso armette del Cardinale e della città. CNI. 1. g. 3,53. oro BB 550 246 247 CLEMENTE XI (1700-1721) - Mezza piastra 1704 A. IIII. Roma. Stemma. R/ S. Crescentino a cavallo. CNI. (Urbino), 4. Munt. 57. g. 15,79 R arg BB 350 BENEDETTO XIV (1740-1758) - Zecchino 1743. Roma. La Chiesa tra le nubi. R/ Stemma. CNI. 127. Munt. 10b. Bellesia, 307/C g. 3,40 oro q.SPL 280 248 249 GREGORIO XVI (1831-1846) – Doppia 1834. Bologna. Busto a s. R/ S. Pietro benedicente. Pag.,141. Gig.,2. Mont.,54. g.5,45. R Graffi al rovescio oro BB/q.SPL 550 GREGORIO XVI (1831-1846) –Da 10 scudi 1835/V. Roma. Busto a s. R/ Valore tra rami di olivo. Pag. 155. CNI. 20. Munt. 1. Bellesia 372/A. Pag. 155. R g. 17,32 oro SPL 750 37 Primavera 2009 MONETE DELLO STATO PONTIFICIO 250 251 252 250 251 252 GREGORIO XVI (1831-1846) – 10 scudi 1836/VI. Roma. Busto a s. R/ Valore tra rami di olivo. Pag., 157. Gig.,6. Mont.,4. g.17,31. R oro q.SPL 650 GREGORIO XVI (1831-1846) – 10 scudi 1842/XI. Roma. Busto a s. R/ Valore tra rami di olivo. Pag., 167. Gig., 19. Mont.,21. g. 17,29. RR Impercettibili imperfezioni di conio sui bordi oro SPL/q.FDC 900 GREGORIO XVI (1831-1846) – Da 5 scudi 1837 A. VII. Roma. Pag. 177. g. 8,64 R 490 oro BB 253 254 253 PIO IX (Monetazione decimale: 1866-1870) – Da 100 lire 1868 A. XXIII. Roma. Busto a s. con zucchetto, mozzetta e stola R/ Valore e data in tre righe entro rami di alloro e quercia. Pag. 520. Mont. 337. Gig. 258 g. 32,23 RRR Colpo sul ciglio oro q.SPL 4.200 Data rarissima 254 PIO IX (Monetazione decimale: 1866-1870) – Da 100 lire 1869 A. XXIV. Roma. Busto a s. con zucchetto, mozzetta e stola R/ Valore e data in tre righe entro rami di alloro e quercia. Pag. 522. Mont. 339. Gig. 260 RRRR g. 32,19 Difetti di conio sui bordi oro SPL/q.FDC 5.800 Data estremamente rara. 255 255 PIO IX (Monetazione decimale: 1866-1870) – Da 50 lire 1870 A. XXIV. Roma. Busto a s. con zucchetto, mozzetta e stola R/ Valore e data in tre righe entro rami di alloro e quercia. Pag. 525. Mont. 342. Gig. 263 g. 16,10 RRR oro q.SPL/SPL 2.500 Data rarissima 256 257 258 256 257 258 PIO IX (Monetazione decimale: 1866-1870) – 20 lire 1867/XXII. Roma. Busto grande a s. R/ Valore tra rami di lauro e quercia. Pag., 531. Mont., 347. g. 6,43 oro SPL 150 PIO IX (Monetazione decimale: 1866-1870) – 20 lire 1868/XXIII. Roma. Busto grande a s. R/ Valore tra rami di lauro e quercia. Pag., 534. Mont.,350. R g. 6,44 oro SPL 180 PIO XI (1929-1939) - 100 lire 1931/X. Busto a d. R/ Cristo re. Pag., 614. Gig., 3. Mont., 423. 240 g. 8,79 R oro SPL 38 www.crippanumismatica.it MONETE DELLO STATO PONTIFICIO 259 260 261 259 260 PIO XI (1929-1939) - 100 lire 1932/XI. Busto a d. R/ Cristo re. Pag., 615. Gig., 4. Mont., 424 261 g. 8,78 R oro SPL 210 PIO XI (1929-1939) - 100 lire 1933-1934 ANNO GIUBILARE. Busto a d. R/ Cristo re. Pag.,616. Gig., 5. Mont.,425. g. 8,79 oro SPL 180 PIO XI (1929-1939) - 100 lire 1933-1934 ANNO GIUBILARE. Busto a d. g.8,79 oro Pag.,616. Gig., 5. Mont.,425. SPL 180 263 264 Busto a d. R/ Cristo re. Pag.,706. Gig., 98. Mont.,509 R g. 5,19 oro SPL/FDC 250 262 262 PIO XII (1939-1958) - 100 lire 1940/II 263 PIO XII (1939-1958) - 100 lire 1941/III Busto a d. R/ Cristo re. 264 PIO XII (1939-1958) - 100 lire 1948/X 265 265 PIO XII (1939-1958) - 100 lire 1949/XI oro R/ Cristo re. Pag.,707. Gig., 99. Mont.,510 R g. 5,20 oro SPL/FDC 250 Busto a d. R/ La Carità seduta. Pag.,714. Gig., 106. Mont.,517 g. 5,19 R oro SPL 210 266 267 Busto a d. R/ La Carità seduta. Pag.,715. Gig., 107. Mont., 518. g. 5,20 RR SPL/FDC 390 PIO XII (1939-1958) – 100 lire 1950 ANNO GIUBILARE Busto a s. con triregno e piviale. R/ Il Papa e la sue corte davanti alla Porta Santa. Pag., 716. Gig., 108. Mont., 519. g. 5,20 oro q.FDC 180 PIO XII (1939-1958) – 100 lire 1954/XVI Busto a d. R/ La Carità in piedi. Pag.,720. Gig., 112. Mont., 523. g. 5,19 RR oro q.FDC 480 268 268 269 PIO XII (1939-1958) – 100 lire 1958/XX Busto a d. R/ Stemma. Pag.,724. Gig., 116. Mont., 527. g. 5,18 R oro q.FDC 180 269 PIO XII (1939-1958) – 100 lire 1958/XX Busto a d. R/ Stemma. Pag.,724. Gig., 116. Mont., 527. g. 5,19 R oro q.FDC 180 266 267 39 Primavera 2009 UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA E’ con vivo piacere che proponiamo in questa nostra terza asta un prestigioso gruppo di monete di Milano, Napoli e di Casa Savoia: la Raccolta rappresenta lo sforzo di un esigente collezionista, che ha avuto cura di scegliere alcuni dei pezzi migliori proposti dal mercato numismatico negli anni ’70 e ’80, acquisendo molti esemplari rari o di grande qualità. MONETE DI MILANO (in oro e in argento) 270 270 CARLO IL CALVO (875-877) – Denaro largo. Al centro, croce entro cerchio accantonata da quattro globetti. R/ Tempio tetrastilo sopra due gradini, con frontone triangolare sormontato da una croce; all’interno del tempio, una croce. CNI., 3. MEC.I, tav.46/1009. g. 1,72 RRR arg BB 1.700 Moneta rarissima. Esemplare proveniente dall’Asta Nummorum Auctiones, Lugano 16 giugno 1979, n. 79 271 272 273 271 CARLO IL GROSSO (come imperatore: 881-887) – Denaro scodellato larghissimo. Zecca: Pavia. ?H CAROLVS IMPERA Al centro, entro cerchio, croce accantonata da quattro globetti. R/ XPISTIANA REIIICIO Tempio tetrastilo sopra due gradini, con frontone triangolare sormontato da una croce; all’interno del tempio, una croce. CNI. (Milano), 5. MEC.I, tav.46/1012. g. 1,74 RR arg BB 1.100 272 BERENGARIO I (terzo periodo come re: 901-915) – Denaro leggermente scodellato. Al centro, entro cerchio, monogramma di Cristo con le estremità tricuspidate. R/ Nel campo, in tre righe, la scritta [ME]DI || C || OLA || CNI., 1/8. MEC.I, tav. 46/1017. g.1,25 RR arg BB/q.SPL 1.200 273 BERENGARIO I – Denaro leggermente scodellato. ? BERENCARIVS Croce accantonata da quattro globetti. R/ XPITI/N/ RECIO Tempio tetrastilo. CNI.(Milano), 11/12. g. 1,71 R arg BB/q.SPL 550 40 www.crippanumismatica.it ZECCA DI MILANO 274 RODOLFO DI BORGOGNA (922-926) – Denaro scodellato. Al centro, entro cerchio, monogramma di Cristo con le estremità tricuspidale. R/ Nel campo, in due righe, la scritta [ME]DI||OLA|| CNI., tipo 1/10 g. 1,34 RR arg q.SPL 1.400 275 ENRICO VII DI LUSSEMBURGO (1310-1313) – Ambrosino grosso o grosso da due soldi (con REX). Croce accantonata da quattro trifogli. R/ Sant’Ambrogio, mitrato e nimbato, seduto in cattedra di prospetto in atto di benedire. CNI., 9/12. g. 3,76. R arg SPL 750 276 BERNABO’ E GALEAZZO II VISCONTI (1354-1378) – Fiorino. Scudetto con il biscia viscontea sormontato da elmo con cimiero ornato da drago piumato, con fanciullo nelle fauci; ai lati, le iniziali D – B (Dominus Bernabos). Il tutto entro cornice. R/ Come il diritto, ma cimiero con drago crestato e iniziali D – G (Dominus Galeazus). Crippa, 1. CNI., tipo 1/8. g. 3,51 RR oro q.SPL 4.500 277 277 v BERNABO’ VISCONTI (1354-1385) – Fiorino. Scudetto con il biscia viscontea sormontato da elmo con cimiero ornato da drago piumato, con fanciullo nelle fauci; ai lati, le iniziali D – B (Dominus Bernabos). Il tutto entro cornice. R/ Biscia viscontea sormontata da aquila imperiale; ai lati, le lettere D – B e tutto intorno cornice ornata. Crippa, 1. CNI., tipo 1/11. g. 3,48 RR Lievi difetti di conio oro BB/q.SPL 3.800 274 275 276 Esemplare proveniente dall’Asta Nummorum Auctiones, Lugano 16 giugno 1979, n. 160 41 Primavera 2009 UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA 278 278 GALEAZZO MARIA SFORZA (1466-1476) – Ducato (primo tipo). Busto a d.corazzato e a testa nuda del duca giovane. R/ Scudetto con il biscia viscontea sormontato da elmo coronato con cimiero ornato da drago crestato; ai lati, i tizzoni con le secchie con sopra le iniziali G – 3 Legende in caratteri gotici. Crippa 2/A. CNI., 7/8. g. 3,55. R Lievi segni di ribattitura oro q.SPL 3.500 Da documenti dell’epoca sappiamo che l’emissione di questo tipo di moneta iniziò nel 1467 e che per essa furono utilizzati conii su disegno del celebre pittore della corte sforzesca Zanetto Bugatto (cfr. C. CRIPPA, Le monete di Milano dai Visconti agli Sforza, pp.193194). 279 279 GALEAZZO MARIA SFORZA (1466-1476) – Mezzo testone. Busto a d. corazzato e a testa nuda. R/ Stemma di Milano sormontato da corona con rami di palma e di olivo; ai lati dello stemma, le lettere G – M coronate. Crippa,8. CNI., tipo 78/95. g. 5,12 R arg q.SPL 2.500 Esemplare di ottima conservazione. 280 280 GIAN GALEAZZO MARIA SFORZA. REGGENZA DI LUDOVICO IL MORO (1480-1494) – Testone. Busto a d. corazzato e a testa nuda. R/ Stemma di Milano sormontato da due elmi con diverso cimiero. Crippa, 4. CNI., tipo 32/36. g. 9,60 RR arg BB/q.SPL 2.900 Bell’esemplare ad alto rilievo e con tondello largo e tondo. 42 www.crippanumismatica.it ZECCA DI MILANO 281 281 LUDOVICO MARIA SFORZA detto il Moro (1494-1500) – Doppio ducato. Busto corazzato e a testa nuda a d. R/ Il duca in armatura e con spada sguainata, a cavallo al galoppo a d.; la testa è protetta da elmo coronato e con cimiero ornato da drago crestato. Crippa, 1/C. CNI., manca. g. 6,95. RRR oro SPL Moneta rarissima. Varietà con legende a caratteri grandi; al rovescio, la corazza del cavaliere è ornata da biscia, mentre la gualdrappa del cavallo è ornata davanti da biscia e dietro da scopetta. L’eccellente qualità di questo esemplare esalta la bellezza di una delle gemme della monetazione rinascimentale milanese: il ritratto, di fiera bellezza, esprime, nel vigore del tratto e nella plasticità del modellato, la forte personalità di Ludovico il Moro e testimonia la presenza a Milano, in quegli anni, di incisori di coni di grande preparazione artistica. La tradizione critica maggiormente riferita assegna questa moneta, così come i pezzi emessi con lo stesso ritratto del Moro mentre era reggente per il giovane nipote Gian Galeazzo, al famoso orafo e medaglista Cristoforo Foppa, detto il Caradosso. Accanto a tale attribuzione è stata avanzata anche l’ipotesi che l’autore di questo conio si fosse ispirato a disegni del celebre pittore Ambrogio Preda (o de’ Predis), collaboratore di Leonardo da Vinci durante gli anni del suo soggiorno milanese e autore di un ritratto del Moro molto simile a quello presente sulla moneta, miniato all’interno della “Grammatica latina” di Elio Donato. Tra l’altro Ambrogio Preda è anche ricordato per la sua attività di incisore di coni, sia nel 1479 alla zecca di Milano , sia poi nel 1494, quando fu chiamato alla zecca imperiale da Massimiliano I d’Asburgo: il fatto che l’imperatore richiedesse la sua opera per le nuove monete che intendeva far battere sta ad indicare che il Preda doveva aver acquistato in quegli anni una certa notorietà anche come incisore di coni. La critica ha anche rintracciato una certa somiglianza tra il ritratto del Moro presente sulle monete e quello di una miniatura opera di Giovan Pietro Birago, artista lombardo della seconda metà del XV secolo, che godette del particolare favore di Bona di Savoia prima e di Ludovico il Moro poi. 43 Primavera 2009 29.000 UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA 282 283 284 282 283 LUDOVICO XII D’ORLEANS (1500-1512) – Grossone. Scudo di Francia sormontato da corona e affiancato da due gigli. R/ Sant’Ambrogio, mitrato e nimbato, seduto in cattedra di prospetto, stringe nelle mani staffile e pastorale. Varietà con al diritto la legenda con FRANCOR REX Crippa, 4/A. CNI., tipo 67/71. g. 9,61 RR arg SPL 1.400 FRANCESCO II SFORZA (1521-1535) – Da soldi 3. Nastro sormontato da corona ducale da cui escono rami di palma e di olivo. R/ Sant’Ambrogio, mitrato e nimbato, stringe nelle mani staffile e pastorale. Crippa, 9. CNI., 28. g. 2,59 arg SPL 285 284 CARLO V (1535-1556) - Doppio scudo d’oro. Busto a d. laureato e paludato. R/ Le colonne d’Ercole cinte da nastro, su cui vi è il motto PLVS VLTRA; in alto, tra le colonne, una mitra imperiale. Crippa, 2/A. CNI., 14. RRRR g. 6,35. oro BB/SPL 25.000 Moneta di estrema rarità e difficile da reperire in buono stato di conservazione. Meraviglioso ritratto di Carlo V. Esemplare proveniente dal catalogo a prezzi fissi di R. Ratto, Milano 1935, n. 306 (“della più grande rarità”) e dall’Asta Nummorum Auctiones, Lugano 16 giugno 1979, n. 311. Il doppio scudo è l’unica moneta d’oro battuta dalla zecca di Milano a nome di Carlo V e fu emessa alla fine del 1548 in occasione della visita a Milano del primogenito dell’imperatore, il giovane Filippo. Tutto il campo del rovescio, anepigrafo, è occupato dalle mitiche colonne d’Ercole, legate da un nastro con il motto PLVS VLTRA: tale raffigurazione voleva celebrare l’impero spagnolo che, con la scoperta dell’America, aveva esteso i propri confini oltre al limite del mondo fino ad allora conosciuto, le colonne d’Ercole appunto, ossia lo stretto di Gibilterra. 285 285 CARLO V (1535-1556) - Mezzo scudo d’argento 1552. Busto a d. laureato e corazzato; dietro la testa, lettera K. R/ Aquila sopra un globo, che stringe tra gli artigli un fulmine ed un ramo di olivo; sopra l’aquila, mitra imperiale. Crippa, 6/A. CNI., 3. g. 16,81. RR Corrosione superficiale al rovescio arg SPL 2.800 Esemplare molto gradevole, ben coniato e con superfici brillanti. 44 www.crippanumismatica.it ZECCA DI MILANO 286 286 CARLO V (1535-1556) – Denaro da 32 soldi imperiali (detto impropriamente burigozzo). Busto a d. corazzato e con testa laureata. R/ Sant’Ambrogio in piedi stringe nelle mani staffile e pastorale. In basso, MLM Crippa, 8/B. CNI., 27 g. 10,85 RRR Graffi arg q.BB 2.800 Esemplare proveniente dall’asta Semenzato, Venezia, 29-30 novembre 1980, n.633. Tipo di busto di Carlo V più raro rispetto a quello che solitamente troviamo sulle monete milanesi di questo sovrano (Crippa 8/C e 8/D). Moneta difficile da reperire in buono stato di conservazione; il presente esemplare è di conservazione superiore rispetto a quello illustrato nella nostra opera al n. 8/B. Il denaro da 32 soldi fu coniato a partire dal 1539: ne troviamo testimonianza in una cronaca scritta in quegli anni da un merciaio milanese, Giovan Marco Burigozzo. Impropriamente il nome di questo cronista venne poi utilizzato nelle opere numismatiche dell’Ottocento per indicare la moneta stessa, chiamata appunto “burigozzo”. Questo denaro nacque in un momento in cui si era deciso di ribassare il corso delle monete circolanti nello Stato di Milano (grida del febbraio 1539): tale provvedimento venne però ben presto abolito perche nocivo per i commerci. Pertanto già alla fine di quello stesso anno troviamo nei documenti che questa moneta veniva spesa per più di 33 soldi (C. CRIPPA, Le monete di Milano durante la dominazione spagnola, pp.48-49). 287 287 CARLO V (1535-1556) - Testone. Scudo con aquila bicipite sormontato da corona imperiale; ai lati, le lettere K – K sormontate da segno di abbreviazione. R/ Sant’Ambrogio, mitrato e nimbato, seduto in cattedra, stringe staffile e pastorale. Crippa, 9/B. CNI., 55. g. 9,12. RRRR arg BB/q.SPL 6.700 Moneta di estrema rarità. Bellissimo esemplare, ben coniato e con bella patina, proveniente dall’importante asta di M. Baranowsky, Ricca collezione numismatica di Antica e Nobile Famiglia, Milano 23 giugno 1931, n. 802 e dall’Asta Nummorum Auctiones, Lugano 16 giugno 1979, n. 318. 288 288 CARLO V (1535-1556) - Medaglia. Busto a d. con testa laureata, corazza e manto. R/ La Pietà, seduta su sella curule, tiene una patera nella mano destra; ai lati, corazze e lance. All’esergo, PIET/S Crippa, 26/B. CNI., 35/38. g. 11,67. RR arg BB Conii di Leone Leoni. Bella patina di medagliere. 45 Primavera 2009 4.300 UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA 289 289 FILIPPO II (1554-1598) – Doppia da quattro scudi d’oro. Busto a d. a testa nuda, con corazza ornata e goletta con colletto increspato. R/ Stemma coronato e inquartato con le armi di Milano, Castiglia e León. Crippa, 1. CNI., 254. g. 12,71 oro RRRRR Piccola falla di conio al diritto BB/q.SPL 18.000 Moneta della massima rarità, pochissimi esemplari conosciuti. In base ai Registri della Zecca di Milano, l’emissione di questa importante moneta d’oro da 22 carati risalirebbe all’anno 1580 (cfr. C. CRIPPA, Le monete di Milano durante la dominazione spagnola, p.85). Di essa sono oggi noti pochissimi esemplari: solo tre di essi appartengono a Collezioni pubbliche (Collezione Reale, Gabinetto Numismatico di Brera, Collezione Papadopoli), mentre altri quattro pezzi (due dei quali ancora sconosciuti al momento della pubblicazione della nostra opera) sono passati nelle seguenti aste pubbliche: Nummorum Auctiones S.A. n.4 (Lugano 16 giugno 1979, n.342): è il pezzo qui in vendita. Bowers and Merena Inc., The Guia Collection (New York, 23/24 marzo 1988, n.635): esemplare illustrato nel nostro volume sulla monetazione spagnola a Milano al n. 1 di Filippo II Asta Grigoli n. 4 (Bergamo, 23/25 aprile 1990, n.718), poi passato nell’Asta Finarte n.751 (9/10 ottobre 1990, n.685) e ancora nell’Asta Spink Taisei n.41 (30 aprile 1992, n.578) Asta Numismatica Genevensis S.A. (Geneve, 2/3 dicembre 2008, n.799). 290 290 FILIPPO II (1554-1598) – Scudo d’oro. Testa a s. con corona radiata. R/ Stemma ovale di Milano, sormontato da corona con rami di palma e di olivo. Crippa, 8. CNI., 268/269. g. 3,29 RR oro q.SPL 1.850 46 www.crippanumismatica.it ZECCA DI MILANO 291 291 FILIPPO II (1554-1598) – Scudo d’argento 1582. Busto a d. a testa nuda, con corazza ornata e goletta con colletto increspato; sul petto, il Collare del Toson d’oro. R/ Stemma di Milano, sormontato da corona con rami di palma e di olivo; ai lati dello stemma, due figure femminili a forma di cariatidi. Crippa, 13/B-2. CNI., tipo 74. g. 31,86 RRR arg SPL 1.200 Interessante e rarissima varietà con rosetta alla fine della legenda del diritto. Bellissimo esemplare per conservazione, modulo e patina. 292 292 FILIPPO IV (1621-1665) – Doppia da due o quadrupla 1630. Busto a d. corazzato e con testa radiata. R/ Stemma a cuore di Milano, ornato ai lati da due teste di ariete e sormontato da corona con rami di palma e di olivo. Tra lo stemma e la corona, maschera tra festoni. Crippa, 3/C. CNI., tipo 31/54. g. 12,88 RR oro q.FDC 3.500 Conservazione eccezionale; esemplare privo delle consuete falle di conio, battuto su tondello tondo e regolare.. 293 293 FILIPPO IV (1621-1665) – Ducatone 1622. Busto a d. corazzato e con testa radiata; data visibile sotto la spalla. R/ Stemma di Milano sormontato da corona senza rami; sotto lo stemma, rosetta a quattro petali. Crippa, 6/D. CNI., tipo 25/28. g. 31,99 R arg SPL 1.200 Bellissimo ritratto. 294 294 FILIPPO IV (1621-1665) – Filippo 1657. Busto a d. corazzato, a testa nuda con lunga capigliatura, baffi e pizzo. R/ Stemma reale di Spagna, caricato al centro dallo scudetto con le armi di Milano e sormontato da corona senza rami; sotto lo stemma, due gruppi di tre stelle poste a triangolo. Crippa, 14/A. CNI., tipo 116/131. g. 27,85 arg SPL/FDC Conservazione eccezionale, superfici speculari. Esemplare battuto su tondello largo e tondo. 47 Primavera 2009 1.200 UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA 295 295 FILIPPO IV (1621-1665) – Emissione speciale con il peso corrispondente a quello di due ducatoni 1641. Busto a d. corazzato e con testa radiata. R/ Stemma a cuore di Milano coronato. Crippa, 32. CNI., 82. g. 63,82 RRRR Lieve sdoppiamento da salto di conio al diritto arg BB 28.000 Moneta di estrema rarità. Esemplare proveniente dall’Asta Nummorum Auctiones, Lugano 16 giugno 1979, n. 387 La maggior parte delle emissioni speciali di Filippo IV sono di grande rarità. Dai Registri della zecca di Milano pubblicati nell’opera dell’Argelati (De monetis, III. Appendice, pp.38) risulta che nell’anno 1641 di questi “ducatoni da due” ne vennero coniati 46 marchi, corrispondenti a circa 168 pezzi. Di essi è giunta sino a noi solo una decina di esemplari. Per coniare questa emissione speciale venne preparato un nuovo ritratto di Filippo IV: il sovrano, con baffi, indossa la corona radiata e la corazza con il manto annodato come sui ducatoni emessi negli anni precedenti, ma il colletto che fuoriesce dalla corazza non è più pieghettato, bensì dritto e ripiegato come sarà sulle monete emesse da quel momento in poi. 296 296 FILIPPO IV con la moglie MARIA ANNA D’AUSTRIA (1649-1665) – Emissione speciale con il peso corrispondente a quello del mezzo filippo 1649. Busto a d. coronato e corazzato di Filippo IV, con lunga capigliatura, baffi e pizzo. Sotto il busto, su due righe CARACENA||GVBERN|| R/ Busto a s. di Maria Anna, in veste riccamente ornata, con collana e gioielli, e con la testa coronata e ornata da lunghe piume. Variante con al diritto la legenda PHILIPP IIII HISP RE ET MED DVCIS Crippa, 35/B. CNI., 220. g,13,29 RRRR arg q.BB/MB 15.000 Moneta di estrema rarità. Questa emissione speciale celebrativa fu coniata in occasione della visita a Milano di Maria Anna d’Austria, che viaggiava da Vienna a Madrid, per andare in sposa a Filippo IV di Spagna. La sovrana fece il suo ingresso solenne a Milano il 17 giugno 1649 e fu accolta da festeggiamenti sfarzosi. Come indica la scritta all’esergo del diritto, questa emissione fu voluta da don Luigi de Benavides Carillo e Toledo, marchese di Caracena, governatore spagnolo a Milano dal 25 giugno 1648 al dicembre 1655: da cronache dell’epoca siamo informati che tali coniazioni vennero donate ai curati delle parrocchie per il sostentamento dei poveri. 48 www.crippanumismatica.it ZECCA DI MILANO 297 297 CARLO III (poi VI) D’ASBURGO. I periodo: re di Spagna e duca di Milano (1706-1711) – Filippo 1707. Busto a d. a testa nuda, con fluente parrucca arricciata, corazzato. R/ Stemma reale di Spagna. Crippa, 1. CNI., 2. g. 27,73 R arg q.SPL 1.500 Bellissimo esemplare, patina di medagliere. 298 298 v CARLO VI (già III) D’ASBURGO. II periodo: imperatore e duca di Milano (1711-1740) - Filippo 1728. Busto a d. laureato e corazzato, con fluente parrucca arricciata. R/ Stemma reale di Spagna. Crippa, 11. CNI., 69/74. g. 27,89 RR arg q.SPL 3.500 Bellissimo esemplare, patina di medagliere. 299 299 CARLO VI (già III) D’ASBURGO. II periodo: imperatore e duca di Milano (1711-1740) - Mezzo filippo 1728. Busto a d. laureato e corazzato. R/ Stemma reale di Spagna. Crippa, 14/A. CNI., 76. g. 13,89 RRR Piccoli difetti di conio arg SPL 2.200 Moneta rarissima. 300 300 CARLO VI (già III) D’ASBURGO. II periodo: imperatore e duca di Milano (1711-1740) - Quarto di filippo 1728. Busto a d. laureato e corazzato, con fluente parrucca arricciata. R/ Stemma reale di Spagna. Crippa, 16. CNI., 77. g. 6,95 RRRR arg SPL Moneta estremamente rara, conosciuta in pochi esemplari; mancante anche nell’importantissima Collezione Vidal Quadras y Ramon. L’esemplare qui offerto è di notevole qualità; nonostante sia di modulo più stretto rispetto all’esemplare presente nella Collezione Verri, è di peso leggermente superiore. 49 Primavera 2009 4.500 UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA 301 301 MARIA TERESA D’ASBURGO Vecchia monetazione (1741-1776) – Filippo o carlo 1749. Busto a d. drappeggiato e diademato. R/ Stemma coronato e caricato al centro dello scudetto con le armi di Milano. Crippa, 2/D. CNI., tipo 29/34. g. 27,70 RRR arg SPL 4.500 Moneta rarissima. Esemplare di ottima conservazione, proveniente dall’asta di M. Baranowsky, Collezione Cuzzi, Milano 9-10 dicembre 1929, lotto n. 419. Questo filippo del 1749, insieme al mezzo filippo con la stessa data, è l’ultimo nominale in argento milanese battuto a mano. Infatti proprio in quell’anno ebbe inizio nello Stato di Milano un vivace dibattito sulla questione monetaria, che portò alla riforma del 1778 voluta dall’imperatrice Maria Teresa e alla nuova monetazione, battuta con l’ausilio di macchinari. 302 303 304 302 MARIA TERESA D’ASBURGO. Nuova monetazione (1778-1780) – Zecchino 1779. Busto a d. velato e diademato. R/ Stemma ovale di Milano, caricato al centro dello scudetto d’Austria e sormontato da corona imperiale. Crippa, 37/B. CNI., 118. g. 3,37 R oro SPL 1.400 303 MARIA TERESA D’ASBURGO. Nuova monetazione (1778-1780) – Scudo 1778. Busto a d. velato e diademato. R/ Stemma ovale di Milano, caricato al centro dello scudetto d’Austria e sormontato da corona imperiale. Crippa, 38/B. CNI., 109. g. 23,12 Lieve schiacciatura di conio sul bordo arg SPL/q.FDC 850 304 GIUSEPPE II D’ASBURGO-LORENA (1780-1790). Monetazione di tipo lombardo – Doppia 1783. Testa a d. laureata. R/ Stemma coronato, inquartato con l’aquila e la biscia e caricato dello scudetto di Austria e Lorena; ai lati, rami di palma e di lauro. Crippa, 1/B. CNI., 19. g. 6,29 RR oro BB/q.SPL 1.650 50 www.crippanumismatica.it ZECCA DI MILANO 305 305 GIUSEPPE II D’ASBURGO-LORENA (1780-1790) – Zecchino del giuramento 1781. Testa a d. laureata. R/ LONGOBARD|| FIDES || SACRAMENTO || FIRMATA || DIE 25 IULII || 1781 || scritto in cinque righe e sormontato da corona; sotto, due rami di lauro intrecciati con al centro una biscia. Crippa, 9. CNI., 3. g. 3,48 RRR oro SPL/q.FDC 1.900 Moneta rarissima. 306 307 306 LEOPOLDO II D’ASBURGO-LORENA (1790-1792). Monetazione di tipo imperiale – Mezzo sovrano 1791. Testa a d. laureata. R/ Stemma ovale d’Austria Crippa, 3/B. CNI., 5. g. 5,56 RR oro SPL/q.FDC 1.850 307 LEOPOLDO II D’ASBURGO-LORENA (1790-1792). Monetazione di tipo lombardo – Scudo delle corone o crocione 1792. Testa a d. laureata. R/ Croce di Borgogna, da cui pende il Toson d’oro, accantonata dalle corone d’Austria, Ungheria e Boemia. Crippa, 4/B. CNI.,12. g. 29,48 Lievissimo graffio al diritto arg q.FDC 850 Bellissimo esemplare, patina di medagliere. 51 Primavera 2009 UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA 308 308 FRANCESCO II D’ASBURGO-LORENA (1792-1796) – Doppio zecchino del giuramento 1792. Testa a d. laureata. R/ LONGOBARD|| FIDES || SACRAMENTO || FIRMATA || DIE 16 SEPT || 1792 || scritto in sei righe e sormontato da corona. Crippa, 2. CNI., 1. g. 6,97 RRRR oro q.FDC 3.500 Moneta di estrema rarità. Questo doppio zecchino, insieme allo zecchino, alla lira e alla mezza lira qui di seguito illustrate, è emissione detta “del giuramento”. Fu Maria Teresa d’Asburgo ad introdurre l’uso di far battere delle monete da lanciare al popolo durante la cerimonia in cui i rappresentanti della città di Milano giuravano fedeltà al nuovo sovrano. Tale consuetudine fu poi ripresa sia da Giuseppe II, che da Francesco II d’Asburgo-Lorena e venne anche continuata durante il Regno Lombardo-Veneto con Francesco I e Ferdinando I. Nonostante il carattere eccezionale della loro emissione, i pezzi del giuramento di Francesco II, così come quelli dei suoi predecessori, vanno considerati come vere monete, poiché hanno pesi e diametri che corrispondono a quelli delle monete di analogo valore allora in corso e presentano tracce di usura causate dalla circolazione (cfr. C. CRIPPA, Le monete di Milano dalla dominazione austriaca alla chiusura della zecca, pp.108 e 209). 309 309 FRANCESCO II D’ASBURGO-LORENA (1792-1796) – Zecchino del giuramento 1792. Testa a d. laureata. R/ LONGOBARD|| FIDES || SACRAMENTO || FIRMATA || DIE 16 SEPT || 1792 || scritto in sei righe e sormontato da corona. Crippa, 3. CNI., 2. g. 3,48 RRRR Lievi graffi di conio vicino al bordo al rovescio oro q.FDC 2.300 Moneta di estrema rarità. 310 311 312 310 311 FRANCESCO II D’ASBURGO-LORENA (1792-1796) – Lira del giuramento 1792. Testa a d. laureata. R/ LONGOBARD|| FIDES || SACRAMENTO || FIRMATA || DIE 16 SEPT || 1792 || scritto in sei righe e sormontato da corona. Crippa, 4. CNI., 4. g. 6,21 R Graffi di conio al rovescio arg SPL 95 FRANCESCO II D’ASBURGO-LORENA (1792-1796) – Mezza lira del giuramento 1792. Testa a d. laureata. R/ LONGOBARD|| FIDES || SACRAMENTO || FIRMATA || DIE 16 SEPT || 1792 || scritto in sei righe e sormontato da corona. Crippa, 5. CNI., 5. g. 3,09 arg SPL/q.FDC 50 312 NAPOLEONE I BONAPARTE. Monetazione definitiva del Regno d’Italia (1807-1814) – Da 40 lire 1812. Testa nuda a s. R/ Stemma. Contorno con legenda in incuso. Crippa, 25/E. Pag., 15/15°. g. 12,87 Lievi schiacciature di conio sui bordi oro q.FDC 380 52 www.crippanumismatica.it ZECCA DI MILANO 313 313 NAPOLEONE I BONAPARTE. Monetazione definitiva del Regno d’Italia (1807-1814) – Da 5 lire 1814. Testa nuda a d. R/ Stemma. Crippa, 28/G. Pag., 32 e 32°. g. 24,96 arg FDC 950 Conservazione eccezionale. Fondi speculari. 314 314 315 NAPOLEONE I BONAPARTE. Monetazione definitiva del Regno d’Italia (1807-1814) – Da 5 lire 1814. Testa nuda a d. R/ Stemma. Crippa, 28/G. Pag., 32 e 32°. g. 24,98 arg SPL/q.FDC 650 Bella patina di medagliere. Fondi lucenti. 315 316 317 318 NAPOLEONE I BONAPARTE. Monetazione definitiva del Regno d’Italia (1807-1814) – Da 1 lira 1814. Testa nuda a d. R/ Stemma. Contorno con stellette in incuso. Crippa, 32/I. Pag., 47/47°. g. 4,99 Piccole irregolarità di conio sui bordi arg SPL/FDC 180 316 317 FRANCESCO I D’ASBURGO-LORENA (1851-1835). Monetazione per il Regno Lombardo-Veneto coniata a Milano. Sovrana (nuova) 1831. Testa a d. laureata; sotto, rami di palma, di lauro e l’iniziale di zecca M. R/ Aquila bicipite coronata e caricata dello stemma del Regno Lombardo Veneto. Lo stemma è sormontato dalla corona ferrea e circondato dal Collare del Toson d’oro. Crippa, 1/L. Pag., 104. g. 11,31 oro q.FDC 750 GOVERNO PROVVISORIO DI LOMBARDIA (1848) – Da 20 lire italiane 1848. Nel campo, 20 LIRE ITALIANE scritto su tre righe tra rami di lauro e quercia; all’esergo, la data. R/ L’Italia in piedi, turrita e paludata, tiene nella mano destra un’asta; sopra la testa una stella e all’esergo la lettera M. Crippa, 2. Pag.,212. g. 6,44 R oro SPL/q.FDC 1.480 318 GOVERNO PROVVISORIO DI LOMBARDIA (1848) – Da 5 lire italiane 1848. Nel campo, 5 LIRE ITALIANE scritto su tre righe tra rami di lauro e quercia; all’esergo, la data. R/ L’Italia in piedi, turrita e paludata, tiene nella mano destra un’asta; sopra la testa una stella e all’esergo la lettera M. Crippa, 3/A. Pag., 213. g. 24,96 arg SPL/q.FDC 250 53 Primavera 2009 UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA MONETE DI NAPOLI (in oro e in argento e rame) 319 319 CARLO I D’ANGIO’(1266-1285) – Saluto. Stemma partito. R/ L’Annunciazione. Pannuti, 1. CNI.,1. g. 4,39. RR oro FDC 2.900 Conservazione eccezionale. Esemplare proveniente dall’Asta Semenzato, Venezia 29-30 novembre 1980, n. 1001. 320 321 320 ALFONSO I D’ARAGONA (1442-1458) – Alfonsino da un ducato e mezzo. Stemma inquartato, palato al 2° e al 3° quarto. R/ Il re a cavallo a d. con spada sguainata a d. Pannuti, 2. CNI., tipo tav.IV/7. g. 5,20 RR oro q.SPL 3.200 321 FERDINANDO I D’ARAGONA (1458-1494) - Ducato. Busto coronato a d. R/ Stemma. Pannuti, 5. CNI., 24 g. 3,45. RR oro BB/q.SPL 5.900 Tipo di ritratto più raro che raffigura il sovrano in età giovanile. Esemplare proveniente dall’asta Münzen und Medaillen, Basilea 15-16 novembre 1963, lotto n. 870 L’incisore dei coni delle monete napoletane emesse in quegli anni fu Girolamo Liparolo, che lavorò alla zecca dal 1461 al 1497, anno della sua morte. Ferdinando I d’Aragona fu tra i primi sovrani a inserire il suo ritratto sulle monete, seguendo l’esempio del suo alleato, il duca di Milano Francesco I Sforza, che nel 1462 aveva fatto emettere il ducato d’oro con la sua effigie. 54 www.crippanumismatica.it ZECCA DI NAPOLI 322 323 322 FERDINANDO I D’ARAGONA (1458-1494) – Coronato. Busto a d.; dietro, C CNI., 364. g. 3,89. arg R/ Croce potenziata; sotto, C Pannuti, 16b. SPL 350 323 FERDINANDO I D’ARAGONA (1458-1494) – Coronato. Busto a d. coronato. Dietro: T R/ L’Arcangelo Michele di fronte trafigge nelle fauci il drago a terra; nella mano d. tiene lancia terminante in alto con banderuola e nella mano s. regge uno scudo a rotella. Pannuti, 17b. CNI., tav.VI/10. g. 4,01. arg FDC 650 Conservazione notevole. Esemplare battuto su tondello largo e completo. 324 324 FEDERICO III D’ARAGONA (1496-1501) – Carlino. Busto coronato del re a d.; dietro, T R/ Libro circondato da sei fiamme, due sopra, due sotto e due di lato. Pannuti, tipo 5. CNI., 19/54. g. 3,81 arg BB/SPL 950 La raffigurazione del rovescio, con un libro in fiamme e la frase, tratta dalla Bibbia, RECEDANT VETERA (si allontanino le vecchie cose), allude alla volontà da parte del saggio e pacifico Federico d’Aragona di dimenticare il passato e perdonare i suoi nemici. 325 325 LUDOVICO XII DI FRANCIA (1501-1503) – Carlino. Il re seduto in trono. R/ Croce gigliata. Pannuti, 3. CNI.,13. g. 3,56. R arg BB 55 Primavera 2009 650 UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA 326 326 FERDINANDO D’ARAGONA e ISABELLA (ELISABETTA) DI CASTIGLIA (1503-1504) – Carlino. Busto coronato a d. di Ferdinando; dietro T R/ Busto coronato a s. di Isabella. Pannuti, 2. CNI., 10. g. 3,45. RRR arg q.SPL 9.000 Moneta rarissima. Il presente esemplare è probabilmente il più bello tra quelli conosciuti. Esso proviene dall’asta Semenzato, Venezia 29-30 novembre 1980, n. 1009, allora aggiudicato a Lit. 10.800.000 ed è citato nelle valutazioni del Pannuti-Riccio redatte da Alberto De Falco. Splendido esempio della ritrattistica numismatica rinascimentale. Autore dei coni fu l’incisore Bernardino da Bove, attivo alla zecca di Napoli dal 1474 al 1505 circa (A. SAMBON, Incisori dei conii della moneta napoletana, in RIN. 1893, pp.78-80 ). La T che si legge al diritto dietro la testa del sovrano è l’iniziale di Gian Carlo Tramontano, maestro di zecca dal 1488 al 1514. Ferdinando e Isabella, con le loro nozze, unirono sotto un’unica corona i regni di Aragona e di Castiglia. 327 327 FERDINANDO D’ARAGONA detto IL CATTOLICO (1504-1516) – Ducato d’oro. Busto coronato a d. R/ Stemma. Pannuti, 2. CNI.,13. g. 3,50. RRRR oro q.SPL 14.000 Varietà di estrema rarità priva, sia al diritto che al rovescio, delle lettere I-T iniziali del maestro di zecca Gian Carlo Tramontano. Il Pannuti cita per questa varietà il Cat. Filangieri 1973 n.157. Il CNI elenca un unico esemplare presente presso il Museo Bottacin a Padova. 56 www.crippanumismatica.it ZECCA DI NAPOLI 328 328 CARLO V (1516-1556) – Da 4 scudi Busto a d. corazzato e laureato, con lunga barba; sotto, le lettere IBR, iniziali del maestro di zecca Giovan Battista Ravaschiero, in monogramma. R/ La Pace in piedi a s. che tiene nella s. una cornucopia ricolma di frutti e con la d. una fiaccola con cui dà fuoco ad un libro e ad un mucchio di armi. Pannuti, 1a. CNI.,2. g. 13,48. RRRR oro SPL 28.000 Moneta di estrema rarità. La raffigurazione del rovescio, con la legenda MAGNA OPERA DOMINI (grandi opere del Signore), si riferisce al ritorno della pace a Napoli dopo la ribellione popolare scoppiata nel 1547 in seguito al tentativo da parte di Carlo V di reintrodurre in città il Tribunale dell’Inquisizione: il sovrano desistette dai suoi propositi ed accettò la richiesta dei napoletani in cambio del pagamento di 100.000 ducati d’oro. La raffigurazione allegorica si differenzia da quella della successiva per le lunghe fiamme che si sollevano dalle armi 329 329 CARLO V (1516-1556) – Da 2 scudi. Busto a d. coronato, corazzato e con lunga barba; dietro, IBR in monogramma. R/ La Pace in piedi a s. che tiene nella s. una cornucopia ricolma di frutti e con la d. una fiaccola con cui dà fuoco ad un libro e ad un mucchio di armi. Pannuti, 5a. CNI., 25. g. 6,77 RR oro SPL 57 Primavera 2009 4.300 UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA 330 330 CARLO V (1516-1556) – Ducato. Busto laureato a d.; dietro, le lettere IBR in monogramma. R/ Stemma coronato. Pannuti, 9a. CNI., 55. g. 3,38 R oro SPL 2.800 Raffinatissimo ritratto. 331 331 CARLO V (1516-1556) - Tarì. Busto laureato a d.; dietro, le lettere IBR in monogramma. R/ Stemma coronato. Pannuti, 24b. g. 6,13. arg SPL 450 Le lettere IBR sono le iniziali di Giovan Battista Ravaschiero, maestro della zecca di Napoli dal 1548 al 1567. 332 332 CARLO V (1516-1556) - Carlino. Busto giovanile coronato a d. R/ Stemma coronato. Pannuti, 27. CNI.,550. g. 3,44 RRR arg BB 3.500 Moneta rarissima. Particolare ritratto di Carlo V, ventenne e con lunga capigliatura. Esemplare proveniente dall’asta Semenzato, Venezia, 29-30 novembre 1980, n.1013 (aggiudicato a Lit. 4.300.000) Il sovrano, nato il 24 febbraio 1500, fu incoronato re di Spagna nel 1516 e imperatore nel 1519: la coniazione di questa moneta, che nella legenda ricorda appunto di come Carlo avesse ottenuto la corona imperiale per volontà divina (DIvina FAvente CLEmentia IMPErator), deve risalire appunto a quell’anno. 333 333 FILIPPO II Primo periodo: principe di Spagna (1554-1556) – Ducato. Busto a d. a testa nuda corazzato: dietro, IBR in monogramma. R/ HILARI || ·TAS· || UNIVER || SA || scritto in quattro righe tra due rami di alloro. Pannuti, 2. CNI., 27. g. 29,86 arg SPL 2.500 Bellissimo esemplare, con patina di medagliere e fondi lucenti. Proveniente dalla celebre asta di P. & P. Santamaria - Collezione Conte Alessandro Magnaguti, Roma 5-6 ottobre 1959, lotto n. 135: stimato Lit. 45.000 fu aggiudicato a Lit. 85.000 58 www.crippanumismatica.it ZECCA DI NAPOLI 334 334 CARLO II D’ASBURGO (1674-1700) - Ducato da 100 grana 1693. Busto a d. coronato e corazzato. R/ Il tosone sospeso a s. entro cornice fogliata; sotto il valore, G·100 e AG/A Pannuti, 3. CNI.,320. g. 21,78 Lievi graffi arg SPL 1.100 Bellissima patina iridescente di medagliere. 335 336 337 335 336 CARLO II D’ASBURGO (1674-1700) - Mezzo ducato da 50 grana 1693. Busto a d. corazzato e coronato. R/ Il tosone sospeso a s. entro cornice fogliata; sotto il valore, G·50 e AG/A Pannuti, 7. CNI., 330. g. 10,90. arg q.FDC 450 CARLO II D’ASBURGO (1674-1700) – Tarì 1699. Busto a d. con lunghi capelli e corona. R/ Il tosone sospeso a s. entro cornice fogliata. Pannuti, 26. CNI., 351. g. 4,32. arg FDC 180 337 FILIPPO V (1700-1707) – Mezzo ducato 1702. Busto corazzato a testa nuda a d.. R/ Il globo terrestre illuminato dai raggi del sole in alto. Pannuti,1. CNI., 17. g. 10,87. R arg SPL/FDC 1.500 Conservazione eccezionale per questo tipo di moneta. Esemplare proveniente dall’asta Semenzato, Venezia, 29-30 novembre 1980, n.1018. Le sigle I-M al diritto sono le iniziali del maestro incisore Giovanni Montemein; le sigle AG - A, a destra del globo terrestre al rovescio, sono le iniziali di Andrea Giovane, maestro di zecca, e di Francesco Antonio Ariani, maestro di prova 59 Primavera 2009 UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA 338 338 CARLO VI (già III) Secondo periodo: imperatore d’Austria (1711-1734) - Mezza piastra 1731. Busto a d. laureato. R/ Stemma coronato. Pannuti, 5. g. 12,74. RR arg SPL 950 Bellissimo esemplare, fondi lucenti. Le sigle dietro il capo del sovrano al diritto sono del maestro di zecca Virgilio Martenise e del già citato maestro di prova Francesco Antonio Ariani, mentre quelle sotto il busto sono le iniziali del maestro incisore Giovanni de Gennaro. 339 340 341 342 339 CARLO VI (già III) Secondo periodo: imperatore d’Austria (1711-1734) - Tarì 1718. Busto a d. laureato. R/ Stemma coronato. Pannuti, 15. CNI., 20. g. 4,35. RR arg SPL 250 340 CARLO VI (già III). Secondo periodo: imperatore d’Austria (1711-1734) - Carlino 1716. Busto a d. laureato. Stemma coronato; a s. della corona GB/A Pannuti,19. CNI.,14. g. 2,15 arg SPL/FDC 230 341 CARLO III DI BORBONE (1734-1759) – Sei ducati 1753. Testa del re a d. con lunghi capelli fluenti. R/ Stemma coronato. Pannuti, 5. Gig., 5a. g. 8,81 oro SPL/FDC 850 342 CARLO III DI BORBONE (1734-1759) – Da 4 ducati 1750. Testa del re a d. con lunghi capelli fluenti. R/ Stemma coronato. Pannuti, 9. Gig., 9 . g. 5,85 R Lievissimi graffi oro BB/q.SPL 750 60 www.crippanumismatica.it ZECCA DI NAPOLI 343 344 343 CARLO III DI BORBONE (1734-1759) – Piastra 1735. Stemma coronato. R/ Il Sebeto, sdraiato sulla riva del mare con il braccio destro poggiato su un’urna da cui esce acqua corrente e nella mano s. un remo; alle sue spalle un alberello e davanti, sullo sfondo, il Vesuvio fumante. All’esergo, De 1735 G Pannuti, 23. CNI.,13. g. 25,55 Graffi di conio al diritto arg SPL/FDC 2.800 344 CARLO III DI BORBONE (1734-1759) – Mezza piastra 1735. Stemma coronato. R/ Il Sebeto, sdraiato sulla riva del mare con il braccio destro poggiato su un’urna da cui esce acqua corrente e nella mano s. un remo; alle sue spalle un alberello e davanti, sullo sfondo, il Vesuvio fumante. All’esergo, De 1735 G Pannuti, 34. CNI.,15. Gig.,34. g. 12,69 R Graffi di conio al diritto arg q.FDC 2.700 Conservazione eccezionale. 345 346 345 CARLO III DI BORBONE (1734-1759) – Piastra 1750. Testa del re a d. con lunghi capelli fluenti. R/ Stemma coronato. Pannuti, 29. CNI.,68. Gig.,29. g. 25,29 Lievissimi graffi al diritto arg SPL 1.200 346 FERDINANDO IV DI BORBONE (prino periodo: 1759-1799) - Da 6 ducati 1766. Busto giovanile a d. a testa nuda; sotto, De G R/ Stemma coronato. Nella data il secondo 6 è ribattuto su un 5. Pannuti, 9a. Gig., 9b. g. 8,79 oro SPL/q.FDC 850 Nella legenda del diritto la lettera V del numerale IV è una lettera A rovesciata. 61 Primavera 2009 UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA 347 347 FERDINANDO IV DI BORBONE (primo periodo: 1759-1799) – Da 4 ducati 1767. Busto infantile a d. R/ Stemma coronato. Pannuti, 36. CNI., 46. Gig., 36. g. 5,90 R Impercettibili graffi di conio vicino al bordo al diritto oro q.FDC 1.300 Conservazione eccezionale. 348 348 FERDINANDO IV DI BORBONE (primo periodo: 1759-1799) – Mezza piastra 1760. Busto infantile a d. coronato. Pannuti, 66. CNI., 6. Gig., 79. g. 12,76 RRR Graffi di conio al rovescio arg R/ Stemma BB 1.900 Moneta rarissima e difficilmente reperibile in buono stato di conservazione. Esemplare proveniente dall’Asta Semenzato, Venezia 29-30 novembre 1980, n.1029; dal catalogo di quella vendita riportiamo la seguente nota: “Questa moneta è senza dubbio la più difficile a reperirsi in buona conservazione fra tutta la monetazione napoletana del ‘700 e dell’800. Da almeno 40 anni, è questo l’esemplare meglio conservato apparso sul mercato”. Questa importante mezza piastra fu battuta esclusivamente nell’anno 1760, quando Ferdinando aveva solamente dieci anni; il ritratto raffigurato è uno dei pochi che ritrae il re Ferdinando in giovanissima età. Le lettere che si leggono sotto il busto al diritto (I-A) sono le iniziali del maestro incisore Ignazio Aveta, mentre quelle intorno allo stemma al rovescio si riferiscono al maestro di zecca Cesare Coppola (C-C) e al maestro di prova Giovanni Russo (R). 349 350 349 FERDINANDO IV DI BORBONE (primo periodo: 1759-1799) – Piastra da 120 grana 1786. Busto a d. a testa nuda; sotto, BP R/ Stemma coronato; ai lati, C – C Pannuti, 50a. CNI.,135. Gig.,49a. g. 27,22 Piccole corrosioni arg SPL 550 350 FERDINANDO IV DI BORBONE (primo periodo: 1759-1799) – Piastra da 120 grana 1794. Busto a d. a testa nuda; sotto, P R/ Stemma coronato; ai lati, / – P Varietà con SICILAR anziché SICILIAR Pannuti, 58. CNI.,233. Gig.,57a. g. 27,48 arg SPL/FDC 650 La lettera A sulla sinistra dello stemma è del tipo aperto. 62 www.crippanumismatica.it ZECCA DI NAPOLI 351 352 351 FERDINANDO IV DI BORBONE (primo periodo: 1759-1799) – Piastra 1791. Busti accollati a d. di Ferdinando IV e di sua moglie Maria Carolina d’Asburgo-Lorena. R/ Fascia dello zodiaco. Pannuti, 59. CNI.,211. Gig., 59. g. 27,24 Lievi graffi al rovescio arg q.SPL 1.200 352 FERDINANDO IV DI BORBONE (primo periodo: 1759-1799) – Piastra 1791. Busti accollati a d. di Ferdinando IV e di sua moglie Maria Carolina d’Asburgo-Lorena. R/ Il Sebeto e Partenope; sullo sfondo il Vesuvio fumante. Pannuti, 60. CNI., 209. Gig.,58. g. 27,14 RR arg SPL/q.FDC 5.900 Esemplare di notevole conservazione. Ferdinando IV e la moglie Maria Carolina nell’agosto 1790 erano partiti da Napoli per accompagnare a Vienna le figlie Maria Teresa e Luisa Maria Amelia, che andavano spose ai figli dell’imperatore Leopoldo II, Francesco e Ferdinando, destinati rispettivamente alla corona imperiale l’uno e al granducato di Toscana l’altro. Questa piastra e quella con lo zodiaco, illustrata al numero precedente, furono coniate nel 1791 per celebrare il ritorno dei sovrani a Napoli dopo la lunga assenza. A ciò si riferiscono la raffigurazioni e le legende sui rovesci delle monete: la personificazione di Napoli e del fiume Sebeto con la scritta PRO FAVSTO PP. REDITV V S (“Voti assolti per il felice ritorno dei sovrani”) su questa piastra e la fascia dello zodiaco con i segni di Bilancia, Scorpione, Sagittario e Capricorno, relativi ai mesi successivi alla partenza dei sovrani e la scritta SOLI REDVCI (“Al sole che ritorna”) sull’altra. Le lettere D.P. (o solo P sulla piastra precedente) sotto i busti al diritto si riferiscono al maestro incisore Domenico Perger, mentre al rovescio A.P. sono le iniziali del maestro di zecca Antonio Planella e M quella del maestro di prova Raffaele Mannara. 63 Primavera 2009 UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA 353 354 355 353 FERDINANDO IV DI BORBONE (primo periodo: 1759-1799) – Piastra da 120 grana 1795. Testa nuda a d.; sotto, P R/ Stemma coronato; ai lati, A – P Pannuti, 61 . CNI.,238. Gig.,60. g. 27,48 Incrostazioni al diritto arg SPL 280 354 FERDINANDO IV DI BORBONE (primo periodo: 1759-1799) – Mezza piastra da 60 grana 1792.. Busto a d. a testa nuda; sotto, P R/ Stemma coronato; ai lati, A – P Varietà con l’orecchio del sovrano non coperto dai capelli e HIE al posto di HIER Pannuti, 71. Gig.,84. Mont. 228 g. 13,60. RR arg SPL 850 355 FERDINANDO IV DI BORBONE (primo periodo: 1759-1799) – Tarì 1795. Busto a d. a testa nuda con lunghi capelli fluenti. R/ Corona reale tra due rami di alloro. Pannuti, 85. CNI., 241. Gig.,102. g. 4,59 arg FDC 550 Conservazione eccezionale. 356 357 356 FERDINANDO IV DI BORBONE (primo periodo: 1759-1799) – Grano 1797. Busto del re a testa nuda; sotto P R/ UN || GRANO || CAVALLI || 12 || in ghirlanda; ai lati R – C. Sotto la data 1797. Pannuti, 118. CNI.,261. Gig., 143 g. 5,67 R rame SPL/FDC 380 357 FERDINANDO IV DI BORBONE (primo periodo: 1759-1799) – Da 9 cavalli 1788. Busto a testa nuda a d. R/ Torre; ai lati, C – 9 Pannuti, 122. CNI.,155. Gig., 147 g. 4,47 rame SPL/FDC 190 64 www.crippanumismatica.it ZECCA DI NAPOLI 358 358 FERDINANDO IV DI BORBONE (secondo periodo: 1799-1805) - Piastra 1805. Busto a d. con lunghi capelli ricci e corazzato. R/ Stemma coronato; ai lati, L – D Pannuti, 9. Pag.,10. Gig., 71. g. 27,43 arg FDC 950 Conservazione eccezionale. 359 359 FERDINANDO IV DI BORBONE (secondo periodo: 1799-1805) - Mezza piastra da 60 grana 1805. Busto con testa nuda a d. R/ Stemma coronato; ai lati L – D Pannuti, 12. Pag., 13. Gig., 91a. g. 13,75 RR arg q.FDC/FDC 3.500 Conservazione eccezionale. 360 360 GIUSEPPE NAPOLEONE (1806-1808) – Piastra da 120 grana 1808. Testa nuda a s. R/ Stemma coronato fiancheggiato da due sirene. Pannuti, 3. Pag., 43a. Gig., 3. g. 27,62 R arg FDC 2.400 Conservazione eccezionale. 361 361 GIOACCHINO NAPOLEONE MURAT (primo periodo: monetazione napoletana 1808-1811) – Piastra da 12 carlini 1810. Testa nuda a s. R/ DODICI || CARLINI ||1810|| tra ramo di olivo e stelo di grano con spighe. Pannuti, 2. Pag., 46 c. Gig., 2. g. 27,42. R arg q.SPL 65 Primavera 2009 1.200 UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA 362 363 362 GIOACCHINO NAPOLEONE MURAT (secondo periodo: monetazione decimale 1811-1815) - 20 lire 1813. Testa nuda a s. R/ Il valore tra rami di lauro e di olivo. Pannuti, 10. Pag., 56f. Gig., 9. g. 6,41 Lievissime irregolarità di conio sui bordi oro SPL/FDC 1.900 363 GIOACCHINO NAPOLEONE MURAT (secondo periodo: monetazione decimale 1811-1815) - 5 lire 1812. Testa nuda a d. R/ Stemma coronato. Pannuti, 12. Pag., 57. Gig.,11. Mont. 482 g. 24,88. RRRR arg q.SPL 8.500 Data estremamente rara. Difficile da reperire in questo stato di conservazione. Esemplare proveniente dall’Asta Semenzato, Venezia 29-30 novembre 1980, n. 1050. 364 364 GIOACCHINO NAPOLEONE MURAT (secondo periodo: monetazione decimale 1811-1815) - Da 5 lire 1813. Testa nuda a d. R/ Stemma coronato. Pannuti, 13. Pag.,58a. Gig.,12. Mont. 487 g. 24,99 R arg SPL/q.FDC 2.900 Bellissimo esemplare. 66 www.crippanumismatica.it ZECCA DI NAPOLI 365 366 365 GIOACCHINO NAPOLEONE MURAT (secondo periodo: monetazione decimale 1811-1815) - Da 1 lira 1812. Testa nuda a d. R/ Il valore tra rami di lauro e di olivo. Pannuti, 16. Pag., 61. Gig.,15. Mont. 500. g. 5,01 RR arg SPL/q.FDC 1.500 366 FERDINANDO IV DI BORBONE (terzo periodo: 1815-1816) - Mezza piastra da 60 grana 1816. Busto con testa nuda a d. R/ Stemma coronato tra steli di grano. Pannuti, 6. Pag., 71a. Gig., 92. g. 13,74. RR arg SPL/q.FDC 2.500 Tipo di moneta difficile da reperire in questo stato di conservazione. 367 368 369 367 FERDINANDO I DI BORBONE (1816-1825) – Da 30 ducati 1818. Testa coronata a s. R/ Genio borbonico che tiene con la mano s. uno scudo e poggia la d. su una colonna sormontata da corona . Contorno: giglio. Pannuti, 1. Pag., 78b. Gig., 1. g. 37,81 R oro SPL 6.500 368 FERDINANDO I DI BORBONE (1816-1825) – Da 15 ducati 1818. Testa coronata a s. R/ Genio borbonico che tiene con la mano s. uno scudo e poggia la d. su una colonna sormontata da corona. Contorno: giglio. Pannuti, 2. Pag., 79. Gig., 2. g. 18,89 R oro SPL 2.850 369 FERDINANDO I DI BORBONE (1816-1825) – Da 3 ducati 1818. Testa coronata a s. R/ Genio borbonico che tiene con la mano s. uno scudo e poggia la d. su una colonna sormontata da corona . Pannuti, 3. Pag., 80a . Gig., 4. g. 3,78. R oro SPL 850 67 Primavera 2009 UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA 370 370 FERDINANDO I DI BORBONE (1816-1825) – Piastra da 120 grana R 1817. Testa coronata a d. R/Stemma coronato con Collari. Pannuti, 5. Pag., 82. Gig., 6. Mont. 560 g. 27,48. arg FDC 1.800 Esemplare di straordinaria qualità 371 372 373 371 FRANCESCO I DI BORBONE (1825-1830) - Da 30 ducati 1825. Testa nuda a d. R/ Genio borbonico che tiene con la mano s. uno scudo e poggia la d. su una colonna sormontata da corona. Pannuti, 1. Pag., 103a. Gig., 1a. g. 37,80 RR oro SPL 5.900 372 FRANCESCO I DI BORBONE (1825-1830) – Da 6 ducati 1826. Testa nuda a d. R/ Genio borbonico che tiene con la mano s. uno scudo e poggia la d. su una colonna sormontata da corona. Pannuti, 4. Pag., 106. Gig., 4. g. 7,56 RR oro SPL/FDC 3.200 373 FRANCESCO I DI BORBONE (1825-1830) - Da 3 ducati 1826. Testa nuda a d. R/ Genio borbonico che tiene con la mano s. uno scudo e poggia la d. su una colonna sormontata da corona. Pannuti, 5. Pag., 107. Gig., 5. g. 3,78 RRR Lievissimi graffi di conio al diritto oro SPL/FDC 2.800 Moneta rarissima. 374 374 FRANCESCO I DI BORBONE (1825-1830) – Piastra da 120 grana 1825. Testa nuda a d. R/ Stemma coronato tra rami di lauro. Pannuti, 6. Pag., 109. Gig., 6. g. 27,42 arg SPL 550 68 www.crippanumismatica.it ZECCA DI NAPOLI 375 375 FRANCESCO I DI BORBONE (1825-1830) – Mezza piastra da 60 grana 1826. Testa nuda barbuta a d. R/ Stemma coronato. Pannuti, 11. Pag.,115. Gig., 11. g. 13,70 RR Lievi schiacciature di conio sui bordi arg q.FDC 3.500 Conservazione eccezionale. Tipo molto raro e difficilmente reperibile in questo stato di conservazione. 376 377 376 FERDINANDO II DI BORBONE (1830-1859) - Da 30 ducati 1831. Testa nuda a d. R/ Genio borbonico che tiene con la mano s. uno scudo e poggia la d. su una colonna sormontata da corona. Pannuti, 1. Pag.,130. Gig.,1. Mont. 673. g. 37,82 R oro SPL/q.FDC 5.200 377 FERDINANDO II DI BORBONE (1830-1859) - Da 30 ducati 1839. Testa nuda a d. R/ Genio borbonico che tiene con la mano s. uno scudo e poggia la d. su una colonna sormontata da corona. Pannuti, 4. Pag.,133. Gig.,4. Mont. 676. g. 37,82 R oro q.FDC 5.800 Conservazione notevole. 378 378 FERDINANDO II DI BORBONE (1830-1859) - Da 30 ducati 1850. Testa nuda a d. R/ Genio borbonico che tiene con la mano s. uno scudo e poggia la d. su una colonna sormontata da corona. Pannuti, 11. Pag., 141. Gig.,11. Mont. 684. g. 37,83 R oro SPL/FDC 69 Primavera 2009 5.200 UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA 379 FERDINANDO II DI BORBONE (1830-1859) – Da 15 ducati 1852. Testa nuda a d. R/ Genio borbonico che tiene con la mano s. uno scudo e poggia la d. su una colonna sormontata da corona. P. 23. Pag., 155. G.,23. M. 699. g. 18,90 R oro SPL/q.FDC 1.900 380 FERDINANDO II DI BORBONE (1830-1859) – Da 6 ducati 1850. Testa nuda a d. R/ Genio borbonico che tiene con la mano s. uno scudo e poggia la d. su una colonna sormontata da corona. Pannuti, 34. Pag., 167. Gig., 34. Mont. 715. g. 7,55 RR oro SPL/FDC 1.100 381 FERDINANDO II DI BORBONE (1830-1859) – Da 3 ducati 1854. Testa nuda a d. R/ Genio borbonico che tiene con la mano s. uno scudo e poggia la d. su una colonna sormontata da corona. Pannuti, 52. Pag., 186. Gig.,52. g. 3,78 oro q.FDC 650 382 383 FERDINANDO II DI BORBONE (1830-1859) – Piastra da 120 grani 1839. Testa nuda a d. R/ Stemma coronato. Pannuti,64. Pag., 199. Gig., 64. Mont. 761. g. 27,48 R arg SPL 280 FERDINANDO II DI BORBONE (1830-1859) – Piastra da 120 grana 1857. Testa nuda a d. R/ Stemma coronato. Pannuti, 86. Pag., tipo 223. Gig., 88. g. 27,55 arg SPL/FDC 110 384 385 FERDINANDO II DI BORBONE (1830-1859) – Mezza piastra da 60 grana 1838. Testa nuda a d. R/ Stemma coronato. Pannuti, 96. Pag., 234 Gig.,98. g. 13,79 arg q.SPL 150 385 v FERDINANDO II DI BORBONE (1830-1859) - Mezza piastra 1859. Testa nuda a d. R/ Stemma coronato. Pannuti, 113. Pag.,251. Gig.,115. g. 13,79 arg SPL/q.FDC 160 379 380 381 382 383 384 70 www.crippanumismatica.it ZECCA DI NAPOLI 386 387 388 389 390 391 392 386 387 FERDINANDO II DI BORBONE (1830-1859) – Tarì da 20 grana 1838. Testa nuda a d. R/ Stemma coronato. Pannuti, 121. Pag., 260. Gig., 123. Mont. 879. g. 4,60 RR arg SPL 180 FERDINANDO II DI BORBONE (1830-1859) – Tarì da 20 grana 1855. Testa nuda a d. R/ Stemma coronato. Pannuti, 137. Pag., 277 Gig., 139. g. 4,61 arg SPL/q.FDC 190 388 389 FERDINANDO II DI BORBONE (1830-1859) – Carlino da 10 grana 1855. Testa nuda a d.. R/ Stemma coronato. Pannuti, 168. Pag.,308a. Gig.,169. g. 2,29 arg SPL/q.FDC 95 FERDINANDO II DI BORBONE (1830-1859) – Da 10 tornesi 1856. Testa nuda a d. R/ TORNESI || DIECI || Sopra, corona reale; sotto, data 1856. Pannuti, 204. Pag., 350. Gig., 207. g. 30,72 rame SPL 120 390 FRANCESCO II DI BORBONE (1859-1860) – Piastra da 120 grana 1859. Testa nuda a s. R/ Stemma coronato. Pannuti,1. Pag.,481. Gig.,1. g.,27,48 arg SPL 150 391 392 FRANCESCO II DI BORBONE (1859-1860) – Tarì da 20 grana 1859. Testa nuda a s. R/ Stemma coronato. Pannuti,3. Pag.,482. Gig.,3. g. 4,58. arg SPL 95 FRANCESCO II DI BORBONE (1859-1860) – Da 10 tornesi 1859. Testa nuda a s. R/ TORNESI || 10 || Sopra, giglio borbonico; sotto, la data. Pannuti, 4. Pag., 483. Gig., 4 . g. 30,57. rame SPL 80 71 Primavera 2009 UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA MONETE DI CASA SAVOIA (in oro e in argento) 393 393 CARLO EMANUELE I (1580-1630) – Ducatone 1588 Torino. Busto a d. corazzato e con il collare; sotto, T M R/ Centauro rivolto a s. che scocca una freccia; sotto la zampa anteriore sinistra alzata del cavallo, la corona di Francia rovesciata; sul posteriore del cavallo, le stelle della costellazione del Sagittario. CNI., 150. Cud., 600b. Simonetti, 27. Biaggi, 509. g. 31,66 RRR Consuete fratture di conio arg BB/SPL 9.500 Moneta rarissima. Bellissimo esemplare con spettacolare raffigurazione del rovescio, molto ben definita e centrata. Il Centauro o Sagittario è allusivo al personaggio di Carlo Emanuele I, nato appunto il 12 gennaio 1562 sotto il segno zodiacale del Sagittario. Autore dei coni fu molto probabilmente Belisario Cambi detto il Bombarda, incisore di molte monete di questo sovrano. Le lettere sotto il busto sono le sigle della zecca (Torino) e del maestro di zecca (Mario D’Alvigi di Perugia). Con la data 1588 questo tipo di ducatone venne battuto, oltre che nella zecca di Torino, anche in quelle di Aosta e Vercelli; l’ordine di emissione di questa moneta risale tuttavia al giugno 1587, anche se con tale data si conosce solo un pezzo di diverso tipo illustrato dal Biaggi (Otto secoli di storia delle monete sabaude, vol.II, p.702, n.508). La poderosa raffigurazione del rovescio, con il Centauro sabaudo che scaglia una freccia mentre calpesta la corona di Francia, sembra voler alludere al fatto che al momento opportuno (OPPORTVNE) la reazione del Savoia e la sua supremazia sul nemico si sarebbero chiaramente manifestate: un’altra dimostrazione di quanto la moneta veniva spesso utilizzata anche come mezzo di propaganda politica. L’allegoria fu quasi una premonizione: nel settembre 1588 Carlo Emanuele occupò improvvisamente il marchesato di Saluzzo, su cui vantava diritti dinastici, ma che da quarant’anni era stato occupato dalla Francia. Ne seguì un lungo conflitto che si concluse solo con la pace di Lione del 1601, quando Enrico IV di Francia fu costretto a rinunciare alle sue pretese sul marchesato di Saluzzo in cambio di altri territori: probabilmente però il sovrano francese non riteneva del tutto chiusa la questione con Carlo Emanuele, tant’è vero che in quello stesso anno 1601 fece coniare una medaglia in cui il Centauro sabaudo è abbattuto dalla clava d’Ercole e il motto recita OPPORTVNIVS, “al momento ancora più opportuno”. 394 394 CARLO EMANUELE I (1580-1630) – Ducatone 1591 Torino. Busto a d. corazzato e con il collare; sotto 1591 T R/ Stemma Savoia inquartato e coronato; ai lati, la scritta FE RT CNI., 181v. Cud., 602c. Simonetti, 29. Biaggi, 512. g. 31,97 RR Mancanze di metallo, di conio. arg BB 2.500 Bellissimo ritratto 72 www.crippanumismatica.it CASA SAVOIA 395 395 CARLO EMANUELE III Primo periodo (1730-1755) – Zecchino (primo tipo) 1744. Aquila a s. coronata, con scudo sabaudo in petto e Collare attorno. R/ Scena dell’annunciazione; nell’esergo la data. Cud. 915b. Simonetti, 7/2. g.3,45 RR oro BB/q.SPL 1.300 Variante rara con globetto all’interno dello stemma. 396 396 CARLO EMANUELE III Secondo periodo (1755-1773) – Carlino da 5 doppie 1755. Testa a s. R/ Scudo tondo coronato con attorno il Collare; sotto, il valore D 5 CNI., 109. Cud., 941a. Simonetti, 28. g. 47,93 RRR oro BB/q.SPL 22.000 Moneta rarissima. 397 397 CARLO EMANUELE III (1730-1773) Monetazione per la Sardegna – Scudo sardo 1769. Testa a s. R/ Scudo sardo coronato, con attorno il Collare. CNI., 279. Cud., 957b. Simonetti, 44. g. 23,21 RRR arg BB/q.SPL 1.500 Data rarissima. 398 398 VITTORIO AMEDEO III (1773-1796) – Mezzo carlino 1786. Testa del re a s. R/ Aquila coronata a s. con ali spiegate e scudo in petto, stringe tra gli artigli bastone, scettro e Collare. CNI., 79. Cud., 980. Simonetti, 2. g. 22,77 RR Piccola schiacciatura sul contorno oro SPL/q.FDC Esemplare molto gradevole con fondi lucenti. 73 Primavera 2009 12.000 UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA 399 399 VITTORIO EMANUELE I (1802-1821) – Mezzo scudo 1814. Testa nuda a s. R/ Stemma coronato con Collare. Pag., 16. Mont., 3. Gig., 3 g.17,56 RR Lievi difetti di conio sui bordi e sullo zigomo arg SPL 3.500 Patina di medagliere. 400 400 VITTORIO EMANUELE I (1802-1821) – Mezzo scudo 1815. Testa nuda a s. R/ Stemma coronato con Collare. Pag., 17. Mont., 4. Gig., 4. g. 17,56 RRRR Lievi graffi di conio vicino ai bordi arg q.SPL 9.500 Data di estrema rarità. Nonostante rechi la data 1815, questo mezzo scudo venne in realtà emesso nel 1816, poiché è del 5 gennaio di quell’anno l’ordinanza che stabiliva di inserire su questa moneta il titolo di DVX IANVAE nella legenda e gli scudetti di Genova e del Piemonte sullo stemma del rovescio. La sua battitura terminò entro il mese di agosto dello stesso 1816, data in cui venne introdotto nel regno di Sardegna il sistema decimale e la nuova monetazione basata su di esso. Autore dei conii delle monete di Vittorio Emanuele I, come di quelle successive a nome di Carlo Felice, fu Amedeo Lavy. 74 www.crippanumismatica.it CASA SAVOIA 401 401 VITTORIO EMANUELE I (1802-1821) – Da 80 lire 1821. Testa nuda a s. R/ Scudo sabaudo coronato, con il Collare attorno e tra due rami di ulivo. Pag., 1. Mont.,16. Gig.,10. g.25,75 RRR Lieve colpo sul ciglio oro SPL 29.000 Moneta rarissima. 402 403 404 405 402 VITTORIO EMANUELE I (1802-1821) – Da 20 lire 1820. Testa nuda a s. R/ Stemma sabaudo. Pag., 8. Mont., 21. Gig., 15. g.6,44 R oro SPL 850 403 VITTORIO EMANUELE I (1802-1821) – Da 5 lire 1816. Testa nuda a d. R/ Stemma coronato entro Collare. Pag., 10. Mont., 24. Gig., 17. g. 24,94 RR arg q.SPL 950 404 405 CARLO FELICE (1821-1831) - Da 80 lire 1829. Genova. Testa nuda a s. R/ Stemma sabaudo. Pag., 33. Mont.,15. Gig.,11. g. 25,75 R Lievissime imperfezioni sui bordi oro SPL 950 CARLO FELICE (1821-1831) - Da 40 lire 1831. Torino. Testa nuda a s. R/ Stemma sabaudo. Pag., 44a. Mont., 28. Gig., 18. g.12,85 R oro q.SPL 850 75 Primavera 2009 UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA 406 407 408 406 407 CARLO FELICE (1821-1831) - Da 20 lire 1828. Torino. Testa nuda a s. R/ Stemma sabaudo. Pag., 56. Mont., 41. Gig., 29. g.6,41 oro q.SPL 170 CARLO FELICE (1821-1831) - Da 5 lire 1830. Torino. Testa nuda a d. R/ Stemma sabaudo. Pag., 79. Mont., 69. Gig.,52. g.24,96 arg SPL/q.FDC 550 408 CARLO ALBERTO (1831-1849) – Da 100 lire 1834. Torino. Testa nuda a s. R/ Stemma sabaudo. Pag., 139. Mont., 5. Gig., 5. g.32,22 Lieve imperfezione sul ciglio oro q.FDC 2.100 Conservazione eccezionale. 409 410 411 409 CARLO ALBERTO (1831-1849) – Da 50 lire 1836. Torino. Testa nuda a s. R/ Stemma sabaudo. Pag.,166. Mont., 33. Gig.,15. g.16,09 RR oro q.SPL 1.950 410 CARLO ALBERTO (1831-1849) – Da 20 lire 1849. Genova. Testa nuda a s. R/ Stemma sabaudo. Pag.,208. Mont., 81. Gig.,44. g.6,45 oro FDC 550 411 CARLO ALBERTO (1831-1849) – Da 10 lire 1833. Torino. Testa nuda a s. R/ Stemma sabaudo. Pag., 212. Mont., 83. Gig.,47. g.3,21 RRR oro q.SPL 1.850 Moneta rarissima. 76 www.crippanumismatica.it CASA SAVOIA 412 412 413 CARLO ALBERTO (1831-1849) – Da 5 lire 1833. Genova. Testa nuda a d. R/ Stemma sabaudo. Pag.,233. Mont.,109. Gig.,57. g.24,98 Piccole incrostazioni sul ciglio arg q.FDC 850 Conservazione eccezionale. 413 414 415 416 CARLO ALBERTO (1831-1849) – Da 25 centesimi 1833. Torino. Testa nuda a d. R/ Stemma sabaudo. Pag.,332. Mont.,206. Gig.,156. g.1,21 arg SPL 250 414 VITTORIO EMANUELE II (Regno di Sardegna 1849-1861) – Da 5 lire 1854. Genova. Testa nuda a d. R/ Stemma sabaudo. Pag., 377. Mont., 49. Gig., 37. g.24,97 R arg SPL 1.250 415 VITTORIO EMANUELE II (Regno di Sardegna 1849-1861) – Da 50 centesimi 1860. Milano. Testa nuda a d. R/ Stemma sabaudo. Pag., 427. Crippa, 3/A. Mont., 102. Gig.,87. g.2,50 R arg q.FDC 300 416 VITTORIO EMANUELE II (Re eletto 1859-1861) - Da 5 lire 1859 Bologna. Testa nuda a d. R/ Stemma sabaudo. Pag., 432. Mont., 106. Gig.,3. g.24,94 RRR arg SPL Moneta rarissima. 77 Primavera 2009 9.500 UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA 417 418 419 420 421 417 418 VITTORIO EMANUELE II (Re eletto 1859-1861) - Da 1 lira 1859. Bologna. Testa nuda a d. R/ Stemma sabaudo. Pag.,438. Mont., 110. Gig., 9. g.4,99 R arg SPL/q.FDC 1.200 VITTORIO EMANUELE II (Re eletto 1859-1861) - Da 1 lira 1860. Firenze. Testa nuda a d. R/ Stemma sabaudo; in alto, circolarmente, UNA LIRA ITALIANA e in basso, FIRENZE mano con scettro 1860 Pag., 441a. Mont., 117. Gig., 13 g.4,96 arg q.FDC 300 419 420 VITTORIO EMANUELE II (Re eletto 1859-1861) - Da 1 lira 1860. Firenze. Testa nuda a d. R/ Stemma sabaudo; in alto, circolarmente, UNA LIRA ITALIANA e in basso, FIRENZE mano con scettro 1860 Pag., 441a. Mont., 117. Gig.,13. g.5,02 arg SPL/q.FDC 280 VITTORIO EMANUELE II (Re eletto 1859-1861) - Da 50 centesimi 1859. Bologna. Testa nuda a d. R/ Stemma sabaudo. Pag.,442. Mont., 111. Gig., 14. g.2,48 R arg SPL/q.FDC 750 421 VITTORIO EMANUELE II (Regno d’Italia 1861-1878) – Da 100 lire 1864. Torino. Testa nuda a s. R/ Stemma sabaudo. Pag., 451. Mont., 126. Gig., 1. g.32,16 RRR oro q.SPL 13.500 Moneta rarissima. 422 422 VITTORIO EMANUELE II (Regno d’Italia 1861-1878) – Da 100 lire 1872. Roma. Testa nuda a s. R/ Stemma sabaudo. Pag., 452. Mont., 127. Gig., 2. g.32,15 RR oro SPL/q.FDC 17.000 78 www.crippanumismatica.it CASA SAVOIA 423 423 VITTORIO EMANUELE II (Regno d’Italia 1861-1878) – Da 100 lire 1878. Roma. Testa nuda a s. R/ Stemma sabaudo. Pag., 453. Mont., 128. Gig., 3. g.32,18 RRR oro q.FDC 25.000 Moneta rarissima. Esemplare di conservazione straordinaria. 424 425 426 427 424 425 VITTORIO EMANUELE II (Regno d’Italia 1861-1878) - Da 20 lire 1870. Torino. Testa nuda a s. R/ Stemma sabaudo. Pag.,465. Mont., 140. Gig.,15. g.6,45 RR oro q.SPL 650 VITTORIO EMANUELE II (Regno d’Italia 1861-1878) - Da 5 lire 1865. Torino. Testa nuda a s. R/ Stemma sabaudo. Pag.,480. Mont.,160. Gig.,30. g. 1,60 RR oro SPL/q.FDC 550 426 VITTORIO EMANUELE II (Regno d’Italia 1861-1878) – Da 5 lire 1861. Firenze. Testa nuda a d. R/ Stemma sabaudo coronato e tra rami di alloro; attorno, in alto CINQUE LIRE ITALIANE e nel basso fascio messo orizzontalmente tra FIRENZE e MARZO 1861. Pag.,481. Mont., 161 Gig., 31 g.24,85 RR Lievissimi graffi da pulizia al diritto arg q.SPL 4.900 427 VITTORIO EMANUELE II (Regno d’Italia 1861-1878) - Da 5 lire 1877. Roma. Testa nuda a d. R/ Stemma sabaudo. Pag.,502. Mont., 189. Gig.,52. g.24,98 arg q.FDC 200 79 Primavera 2009 UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA 428 429 430 431 432 433 428 429 430 VITTORIO EMANUELE II (Regno d’Italia 1861-1878) - Da 2 lire 1863. Napoli. Testa nuda a d. R/ Stemma sabaudo. Pag.,506. Mont., 196. Gig.,56. g.10,10 arg q.FDC 135 VITTORIO EMANUELE II (Regno d’Italia 1861-1878) - Da 2 lire 1863. Napoli. Testa nuda a d. R/ Stemma sabaudo. Pag.,506. Mont., 196. Gig.,56. g.10,02 arg q.FDC 135 VITTORIO EMANUELE II (Regno d’Italia 1861-1878) - Da 1 lira 1863. Milano. Testa nuda a d. R/ Stemma sabaudo. Pag., 525. Crippa, 13/B. Mont., 215. Gig., 74. g.5,01 arg q.FDC 110 431 UMBERTO I (1878-1900) – Da 100 lire 1882. Testa nuda a s. R/ Stemma sabaudo. Pag., 568. Mont., 2. Gig.,2. g.32,16 RR oro SPL/q.FDC 4.900 432 UMBERTO I (1878-1900) – Da 50 lire 1884. Testa nuda a s. R/ Stemma sabaudo. Pag.,572. Mont.,6. Gig.,6. g.16,09 RR oro SPL 3.800 433 UMBERTO I (1878-1900) – Da 20 lire 1884. Testa nuda a s. R/ Stemma sabaudo. Pag., 580. Mont.,20. Gig.,14. g.6,44 RR oro SPL/q.FDC 1.850 80 www.crippanumismatica.it CASA SAVOIA 434 435 436 437 434 435 UMBERTO I (1878-1900) – Da 5 lire 1879. Testa nuda a d. R/ Stemma. Pag., 590. Mont.,33. Gig.,24. g. 25,00 arg q.SPL 150 UMBERTO I (1878-1900) – Da 1 lira 1887. Milano. Testa nuda a d. R/ Stemma sabaudo. Crippa,1. Pag.,604. Mont.,49. Gig.,38. g.4,98 arg BB/q.SPL 15 436 UMBERTO I (Monetazione per la colonia eritrea: 1890-1896 ) – Tallero da 5 lire 1891. Pag.,630. Mont.,80. Gig.,1 g.28,05 R arg SPL/q.FDC 1.450 437 VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) - Da 100 lire 1905. Aquila sabauda. Testa nuda a s. R/ Aquila araldica spiegata e coronata con lo stemma sabaudo sul petto. Pag.,639. Mont.,3. Gig.,2 g.32,19 RR oro SPL/q.FDC 81 Primavera 2009 11.000 UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA 438 439 440 441 442 438 VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 100 lire 1912. Aratrice. Testa nuda a s. R/ Allegoria dell’Italia agricola. Pag.,641. Mont., 7. Gig.,4 g.32,23 RR oro SPL 5.500 439 VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 100 lire 1923. Fascio. Testa nuda a s. R/ Fascio littorio con scure a d.. Pag.,644. Mont.,12. Gig.,7. g. 32,19 R oro q.SPL 1.700 440 VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 100 lire 1925. Vetta d’Italia. Testa nuda a s.; sotto, ramo di quercia passante nella corona ferrea. R/ Figura maschile nuda a s. stringe nelle mani la bandiera sabauda e Vittoriosa alata e poggia il ginocchio destro su roccia. Pag., 645. Mont., 17. Gig., 8 g.32,19 RR oro q.SPL 4.500 441 442 VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 100 lire 1931/IX. Italia su prora. Testa nuda a s. R/ L’Italia a s. su prora di nave. Pag., 646. Mont.,20. Gig.,9. g.8,78 oro q.FDC 500 VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 100 lire 1933/XI. Italia su prora. Testa nuda a s. R/ L’Italia a s. su prora di nave. Pag., 649. Mont.,23. Gig.,12. g.8,77 R oro FDC 850 82 www.crippanumismatica.it CASA SAVOIA 443 443 VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 100-50 lire 1936/XIV. Impero. Testa del re. R/ Raffigurazioni allegoriche. Pag., 650-661. Mont.,25-42. Gig., 13-24 g. 8,79-4,39 RRR oro q.FDC 19.000 Monete rarissime. 444 444 VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 100 lire 1937/XVI. Littore. Testa nuda a d. R/ Littore. Pag.,651. Mont.,27. Gig.,14. g. 5,19 RRR oro SPL/q.FDC 29.000 Moneta rarissima. 445 445 VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 50 lire 1912. Aratrice. Testa nuda a s. R/ Allegoria dell’Italia agricola. Pag., 653. Mont., 30. Gig.,16. g.16,11 R oro SPL 83 Primavera 2009 1.950 UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA 446 447 446 VVITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 50 lire 1911. Cinquantenario. Testa nuda a s. R/ Allegorie dell’Italia e di Roma; sullo sfondo, nave da guerra. Pag.,656. Mont.,34. Gig.,19. g. 16,10 R oro SPL 1.350 VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 50 lire 1931/IX. Littore. Testa nuda a s. R/ Littore a d. Pag., 657. Mont.,37. Gig.,20. g.4,40 oro q.FDC 300 447 448 448 VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 20 lire 1902. Aquila sabauda. Ancoretta. Testa nuda a s. R/ Aquila sabauda coronata. Pag., 662a. Mont., 43. Gig.,25a. g.6,44 RRRR oro SPL/q.FDC 29.000 Moneta di estrema rarità. Di questa varietà del 20 lire con la data 1902 e il contrassegno dell’ancoretta al diritto ne vennero battuti soltanto 115 esemplari; per la sua coniazione fu utilizzato l’oro estratto dalle miniere della colonia eritrea. 449 450 451 449 VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 20 lire 1903. Aquila. Testa a s. R/ Aquila araldica spiegata e coronata con lo scudo sabaudo sul petto. Pag., 663. Mont.,45. Gig.,26. g.6,45 RR oro SPL 1.650 450 VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 20 lire 1912. Aratrice. Testa nuda a s. R/ Allegoria dell’Italia agricola. Pag., 667. Mont., 51. Gig.,31. g. 6,44 R oro SPL/q.FDC 1.450 451 VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 20 lire 1923. Fascio. Testa nuda a s. R/ Fascio littorio con scure a d.. Pag.,670. Mont.,55. Gig., 34. g.6,45 oro SPL/q.FDC 1.100 84 www.crippanumismatica.it CASA SAVOIA 452 452 VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 20 lire 1927/V. Littore. Testa nuda a d. R/ Littore con fascio che saluta RRR arg q.FDC romanamente l’Italia seduta; nel campo sulla s. A.V. Pag., 671. Mont., 64. Gig.,35. g.14,99 9.000 Moneta rarissima, emessa in un centinaio di esemplari. 453 454 455 456 453 454 VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 20 lire 1927/VI. Littore. Testa nuda a d. R/ Littore con fascio che saluta romanamente l’Italia seduta. Pag., 672. Mont., 65. Gig.,36. g.14,89 arg q.FDC 550 VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 20 lire 1928. Elmetto. Semibusto in uniforme con testa elmata a s. R/ Fascio littorio. Pag.,680. Mont.,76. Gig.,44. g.19,99 arg SPL 600 455 VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 20 lire 1936/XIV. Impero. Testa nuda a s. R/ L’Italia su quadriga a d. Pag.,681. Mont.,78. Gig.,45. g.19,98 R arg SPL/q.FDC 1.950 456 VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 10 lire 1912. Aratrice. Testa nuda a s. R/ Allegoria dell’Italia agricola. Pag.,688. Mont.,58. Gig., 52. g.3,22 RRR oro FDC 5.900 Moneta rarissima. 85 Primavera 2009 UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA 457 457 VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 5 lire 1901. Testa a d. R/ Aquila sabauda coronata. Pag., 706. Mont.,108. Gig., 70. g. 24,93 RRRR Lieve imperfezione di conio sul ciglio del rovescio. arg SPL/FDC 45.000 Moneta di estrema rarità. Leggera patina e fondi speculari. E’ questa la prima moneta con l’effigie del nuovo sovrano, Vittorio Emanuele III, salito al trono il 29 luglio 1900. I disegni e l’esecuzione dei conii furono affidati all’incisore-capo della zecca di Roma,Filippo Speranza, già autore delle monete di Umberto I; tuttavia Vittorio Emanuele III, appassionato cultore e collezionista di numismatica, volle intervenire personalmente nella scelta del soggetto da inserire sulle sue monete, preferendo la raffigurazione dell’aquila ad ali spiegate alla tradizionale croce sabauda presente sulle monete dei suoi predecessori. I conii di questo 5 lire servirono poi per ricavare quelli delle monete di diametro inferiore. Ai primi di marzo 1901 furono preparati dieci pezzi-campione, che vennero consegnati al re e alla regina, oltre che al ministro, al sottosegretario e ad altri importanti funzionari della Direzione Generale del Ministero del Tesoro: con l’approvazione dell’11 marzo venne data disposizione al direttore della zecca di procedere alla battitura della moneta. L’emissione del 5 lire datato 1901 ebbe tuttavia vita molto breve, come peraltro leggiamo anche nel Corpus Nummorum Italicorum (vol.I, Roma 1910, p.488):” Di questo scudo si coniarono alcuni esemplari, ma non si poté fare una coniazione regolare in causa degli obblighi della Convenzione Internazionale”. Infatti fin dal 1878, per le nazioni facenti parte dell’Unione Monetaria Latina, tra cui vi era l’Italia, si era deciso di sospendere fino a nuovo ordine la battitura di monete da 5 lire o di analogo valore in argento, allo scopo di proteggere la moneta d’oro dalle conseguenze del ribasso del prezzo dell’argento. Tuttavia nel 1898 la Francia aveva ignorato tale disposizione e aveva emesso il 5 franchi con i conii del Roty: in quell’occasione l’Italia si era però opposta, obbligando la Francia al ritiro della sua nuova moneta. Pertanto nel 1901, all’uscita di questo pezzo, fu la Francia ad avanzare le sue rimostranze: già nel mese di luglio l’Italia fu costretta a ritirare i pezzi da 5 lire emessi e solo un centinaio di essi fu salvato dalla fusione. 458 458 VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 5 lire 1911.Cinquantenario. Testa nuda a s. R/ Figure allegoriche dell’Italia e di Roma; sullo sfondo, una nave da guerra. Pag.,707. Mont.,110. Gig.,71. g.24,93 R arg SPL 1.200 86 www.crippanumismatica.it CASA SAVOIA 459 460 461 462 463 464 465 459 VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 5 lire 1914. Quadriga. Testa nuda a d. R/ L’Italia stante su quadriga a s. Pag., 708. Gig.,72. Mont.,114. g. 25,01 RR arg SPL 7.500 460 461 VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 2 lire 1914. Quadriga briosa. Semibusto in uniforme a testa nuda a d. R/ L’Italia stante su quadriga veloce e briosa a s. Pag.,737. Mont.,154. Gig., 101. g.9,96 arg SPL/q.FDC 40 VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 1 lira 1917. Quadriga briosa. Semibusto in uniforme a testa nuda a d. R/ L’Italia stante su quadriga veloce e briosa a s. Pag.,775. Mont.,202. Gig., 139. g.4,99 arg q.FDC 60 462 463 VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 20 centesimi 1918. Scudo sabaudo coronato tra rami di alloro e di quercia. R/ Esagono circondato da corona di alloro; nel campo, in tre righe, valore e data. Contorno liscio. Pag.,850. Mont.,298. Gig.,214. g.3,90 ni SPL/q.FDC 45 VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 20 centesimi 1919. Tipo simile al precedente. Contorno liscio. Pag.,851. Mont.,300. Gig.,215. g.3,93 ni SPL 35 464 465 VITTORIO EMANUELE III (1900-1946). Monetazione per la colonia eritrea - Tallero d’Italia 1918. Busto muliebre a d., con testa diademata e manto di ermellino. R/ Aquila sabauda coronata. Pag., 956. Mont.,434. Gig.,1. g.28,02 R arg SPL 280 VITTORIO EMANUELE III (1900-1946). Monetazione per la Somalia italiana – Mezza rupia 1910. Busto del re a d. R/ Nel campo, in due righe, MEZZA RUPIA con sopra corona e sotto legenda in arabo. Pag.,966. Mont.,449. Gig.,9. g.5,80 R arg q.FDC 280 87 Primavera 2009 MONETE ESTERE MONETE ESTERE (in argento) 466 466 AUSTRIA. LEOPOLDO I (1657-1705) - Tallero 1632 (Hall). Busto corazzato a d. R/ Stemma. Dav.,3338. g.28,36. arg BB 180 467 468 467 AUSTRIA. LEOPOLDO I (1657-1705) - Tallero 1695 (Hall). Busto laureato e corazzato a d. R/ Stemma coronato. Dav., 3245. g.28,48. arg q.SPL 150 468 AUSTRIA. GIOVANNI ERNESTO VON THUN HOHENSTEIN (1687-1709) - Tallero 1706. Mezza figura della Madonna, di fronte, col Bambino, sopra stemma. R/ S. Rudberto in piedi. Dav. 1234. g. 29,16. arg BB/q.SPL 150 469 469 AUSTRIA. CARLO III DI LORENA (1697-1711) - Tallero 1705 (Olmutz). Busto a d. R/ Stemma. Dav. 1209. g. 28,53. arg q.SPL 200 470 471 AUSTRIA. FRANCESCO GIUSEPPE (1848-1916) – Tallero 1868 (Vienna). Aquila bicipite coronata. R/ Figura femminile vicino ad un albero. Dav. 28. g. 16,78 arg SPL 110 GERMANIA. BRUNO II, GUGLIELMO I, GIOVANNI GIORGIO IV E VOLRAT VI. (1605-1615) - Frazione di tallero 1610 (Mansfeld). Stemma ornato da due cimieri. R/ S. Giorgio a cavallo a d. trafigge il drago. Dav. 6919. g. 7,00. arg BB 80 470 471 88 www.crippanumismatica.it MONETE ESTERE 472 473 472 GERMANIA. GUGLIELMO (1831-1884) – Tallero 1860 (Francoforte). Aquila bicipite coronata. R/ Busto femminile a d. Dav. 649. g. 18,78 arg SPL 473 ISLANDA. REPUBBLICA – Da 10 corone 1930. Dav. 130. g. 34,97 474 474 SVIZZERA. TIRI FEDERALI – Da 5 franchi 1879 (Basilea). Dav. 388. g. 25,05 arg arg SPL SPL/FDC 90 180 100 MEDAGLIE (in argento) 475 475 NAPOLEONE I (1804-1814) - MATRIMONIO DI NAPOLEONE CON MARIA LUIGIA D'AUSTRIA - Medaglia in argento 1810. Nel centro teste affrontate dei due sovrani. In basso due fronde di palma e di rose legate da un nastro. R/ Nel campo la città di Vienna, turrita e seduta, tiene nella sinistra lo scettro con l'aquila bicipite, e con la destra scrive sopra uno scudo tenuto da Amore. Davanti a lei un vaso di rose e sui due fianchi due torce accese e ornate di nastri. Bramsen, 942. Coll. Essling, 1279. (Ø mm. 49) R SPL/FDC Opera di Hamisch - Zeichner. Il 14 dicembre 1809 Napoleone annunciò di voler sciogliere, nell’interesse dello Stato, il suo matrimonio con Giuseppina Beauharnais, avendo perso ogni speranza di poter avere da lei un figlio. Subito dopo l’annullamento ufficiale del matrimonio, Napoleone iniziò trattative diplomatiche, tese alla scelta di una nuova imperatrice: fallito il tentativo di accordo matrimoniale con Anna, sorella dello zar russo Alessandro, Napoleone riuscì a concludere la trattativa con l’imperatore d’Austria Francesco I d’Asburgo-Lorena, da cui ottenne in moglie la giovane figlia Maria Luigia. Le nozze furono celebrate a Parigi il 1° aprile 1810. 89 Primavera 2009 650 BIBLIOGRAFIA Bab. Bellinger BMC Bramsen Calicò CNI Coh. Coll. Essling Cr. Crippa Cud. Dav. D.O. DOC Forrer Gig. Jenkins-Lewis, Johnston MEC.I MIB Minì Mitch. Mont. Morr. 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