C R I P P A NUMISMATICA s.a.s.
di Paolo Crippa & C.
Via dei Cavalieri del Santo Sepolcro, 10 (Brera)
20121 Milano
telefono 02878680 – fax 0289016354
e-mail: [email protected]
www.crippanumismatica.it
P.IVA 11017090157
ISCRIZIONE C.C.I.A.A. n. 1426712
ISCRIZIONE TRIB. n. 337943/8335/43
PRIMAVERA 2009
MONETE GRECHE.................................................................................................................................. pag.
MONETE DELLA REPUBBLICA ROMANA ........................................................................................ pag.
MONETE DELL’IMPERO ROMANO..................................................................................................... pag.
MONETE BIZANTINE............................................................................................................................. pag.
MONETE ITALIANE ............................................................................................................................... pag.
MONETE DELLO STATO PONTIFICIO................................................................................................ pag.
UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA ............... pag.
MONETE ESTERE - MEDAGLIE ........................................................................................................... pag.
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PERIODO D’ASTA DAL 18 MAGGIO AL 1 GIUGNO 2009
Sede della vendita: presso Crippa Numismatica s.a.s.
via dei Cavalieri del S. Sepolcro 10 (zona Brera) Milano
TELEFONI SEDE D’ASTA:
02 87 86 80 (due linee)
340 67 19 255
340 67 21 235
Il materiale offerto è visibile per tutta la durata della vendita presso la nostra sede di Milano,
via Cavalieri del S. Sepolcro 10 (zona Brera) previo appuntamento.
INFORMATIVA SULLA PRIVACY
Ai sensi dell’art. 10 della Legge 31 dicembre 1996/675 recante disposizioni a “Tutela delle persone e di altri soggetti al trattamento dei dati personali”, si
informa che i dati forniti formeranno oggetto di trattamento nel rispetto della normativa sopra richiamata e saranno trattati per finalità a carattere strettamente
personale e ai fini dell’invio dei nostri cataloghi o di altra informativa commerciale. I dati forniti non saranno divulgati e i Clienti potranno chiederne in
qualunque momento la cancellazione o variazione.
Nessuna parte del presente catalogo può essere riprodotta né trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro, senza
autorizzazione scritta della CRIPPA NUMISMATICA s.a.s.
NOTA RELATIVA AI COLORI DELLE ILLUSTRAZIONI: per la realizzazione delle fotografie delle monete offerte nel catalogo vengono da noi utilizzate le
più moderne tecnologie; si possono tuttavia verificare differenze nei colori rispetto agli originali. Fanno comunque fede le descrizioni fornite nel testo.
Invitiamo a leggere attentamente le modalità e condizioni di vendita a pagg. 2-3.
Le note storiche del presente catalogo sono state curate da Silvana Crippa
MODALITA’ DI VENDITA
1 - Come è possibile partecipare alla vendita in asta CRONOS ?
Per iscriversi all’asta è necessario compilare il modulo inserito nel presente catalogo, allegando una copia di un proprio
documento d’identità in corso di validità. Se si è già clienti conosciuti e si è già spedita recentemente fotocopia del documento
valido è sufficiente compilare il modulo di ammissione all’asta.
2 - Come è possibile esaminare direttamente il materiale offerto ?
Recandosi presso la nostra sede, per tutta la durata della vendita, previo appuntamento.
3 - Come è possibile formulare le offerte ?
Per esprimere le proprie offerte e i rilanci è possibile:
- recarsi, sia prima che durante l’asta, presso la nostra sede comunicandoci direttamente le proprie preferenze.
- inviarci il modulo di delega per l’effettuazione delle offerte inserito nel presente catalogo.
- per via telefonica, email o fax, sempre dopo aver compilato il modulo di iscrizione e di delega citato sopra.
4 - Quale è il prezzo di partenza dei lotti ?
Salvo nostra indicazione contraria, il prezzo di partenza dei lotti corrisponde a circa l’85 % delle stime segnate nel catalogo
5 – Di quanto devono essere le offerte e i rilanci ?
Le offerte e i rilanci possono essere formulate in misura libera e non inferiore alla base d’asta.
Consigliamo, per rendere l’asta più veloce, di offrire rilanci superiori almeno del 10 % rispetto all’ultima offerta in gara.
6 - Come avviene l’asta ?
I lotti vengono offerti in vendita tutti contemporaneamente per la durata dell’asta.
Le offerte ricevute verranno elaborate da un sistema telematico che provvederà a metterle in gara tra di loro. Per garantire la
massima serietà e trasparenza della vendita e a tutela dell’acquirente, il sistema provvederà a pubblicare nel nostro sito
www.crippanumismatica.it le tre migliori offerte in gara per ogni lotto, due volte al giorno: sessione mattutina ore 12.00 e
sessione pomeridiana ore 17.00 da lunedì a venerdì. Per ovvi motivi di tutela della privacy, sul sito internet non verrà pubblicato
il nome del concorrente, ma il suo codice numerico di iscrizione all’asta.
Il sistema provvederà anche ad avvisare via email o sms chi ne farà specifica richiesta, qualora le sue offerte dovessero essere
superate da quelle di altri concorrenti.
Allo scadere dell’ultima sessione pomeridiana di vendita (ore 17.00), nel giorno fissato di chiusura, verranno aggiudicati i lotti
che non avranno ricevuto ulteriori offerte nell’arco delle due sessioni della giornata.
I lotti che invece durante le ultime due sessioni nel giorno fissato di chiusura, sono stati ancora oggetto di rilanci, non verranno
aggiudicati e rimarranno in gara, dal giorno successivo, fino a quando, per almeno due sessioni consecutive non riceveranno più
offerte. Tale periodo supplementare non sarà comunque superiore a 20 sessioni (dieci giorni). Questo sistema è concepito per
evitare che offerte arrivate all’ultimo minuto possano essere vincenti senza dare il tempo ad altri concorrenti di poter
eventualmente rispondere.
In caso di offerte di pari valore sarà ritenuta vincente quella pervenuta per prima.
7 - Come è possibile seguire l’andamento dell’asta ?
E’ possibile seguire la vendita in asta:
- recandosi presso la nostra sede e controllando personalmente l’andamento delle offerte.
- contattandoci direttamente per via telefonica o email
- verificando nel nostro sito internet le pubblicazioni giornaliere dei risultati in corso, alle ore 12.00 (seduta o sessione
mattutina) e alle ore 17.00 (seduta o sessione pomeridiana).
Facendone espressamente richiesta sul modulo di iscrizione all’asta, è possibile essere informati direttamente dal sistema
telematico, via email o sms, nel momento in cui le proprie offerte fossero superate da quelle di altri concorrenti.
8 – E’ necessario avere un computer per partecipare all’asta ?
No. L’utilizzo del computer e di internet è solamente più comodo perché permette di essere informati da casa sull’andamento
delle offerte. Chi non ha un computer, o non ha tempo di usarlo, può telefonarci o recarsi direttamente nella nostra sede come
indicato anche al punto 7.
9 – Conviene aspettare l’ultimo giorno per partecipare all’asta e inviare offerte ?
Assolutamente no. Come spiegato anche alla fine del paragrafo 6, aspettare l’ultimo giorno o addirittura gli ultimi minuti per
formulare offerte non dà benefici e ritarda di almeno 24 ore l’aggiudicazione di quei lotti.
10 - Come si viene informati dell’avvenuta aggiudicazione dei lotti ?
Con le stesse modalità elencate al punto 7
11 - Quanto viene aggiunto al prezzo di aggiudicazione ?
Al prezzo di aggiudicazione vengono aggiunti diritti d’asta nella misura del 15% IVA inc.
12 - Come si pagano e ritirano i lotti acquistati ?
La merce si ritira presso la nostra sede e si provvede al pagamento:
- a mezzo assegno bancario non trasferibile (salvo nostro parere contrario) intestato a Crippa Numismatica s.a.s.
- tramite bonifico bancario (conto a noi intestato Unicredit Banca IBAN IT 90 D 02008 01611 000002863816)
- con carta di credito VISA (con aumento di spesa del 4 %)
- in contanti entro i limiti delle norme valutarie.
E’ possibile anche ricevere la merce per posta con modalità e spese di spedizione da concordare telefonicamente, previo
pagamento a mezzo bonifico bancario anticipato o contrassegno.
13 - E’ possibile acquistare i lotti rimasti invenduti in asta ?
I lotti rimasti invenduti nella vendita in asta si potranno acquistare successivamente a prezzo fisso alle stime segnate in catalogo
senza pagare i diritti d’asta.
2
CONDIZIONI DI VENDITA
applicabili alle offerte di vendita con modalità di asta promosse da Crippa Numismatica S.A.S., con sede in Milano, via dei
Cavalieri del Santo Sepolcro 10, P.IVA, 11017090157 e iscrizione al registro delle imprese di Milano n. 1426312, (“Crippa
Numismatica” o il “Banditore”), autorizzata all’effettuazione delle vendite all’asta dal Questore di Milano con provvedimento
licenza categoria 13/b n. 14/2008 del 11/4/2008 (le “Condizioni di Vendita”).
1.
MODALITÀ DELLA VENDITA ALL’ASTA
1.1
1.2
1.3
1.4
1.5
1.6
1.7
1.8
1.9
1.10
1.11
Le presenti Condizioni di Vendita regolano lo svolgimento delle vendite tramite asta proposte da Crippa Numismatica (le
“Vendite all’Asta”).
I beni oggetto delle Vendite all’Asta sono rappresentati da monete antiche e moderne, medaglie e pubblicazioni di
numismatica che vengono offerte in vendita da Crippa Numismatica in qualità di mandataria senza rappresentanza dei
proprietari delle collezioni cui tali oggetti appartengono. I beni oggetto di Vendita all’Asta sono descritti nel catalogo dei
beni offerti da Crippa Numismatica alla propria clientela (il “Catalogo”) e saranno suddivisi in specifici lotti, ciascuno dei
quali potrà anche comprendere più beni (i “Lotti”).
I Lotti sono offerti in Vendite all’Asta sulla base di un calendario (il “Calendario”), nel quale è indicato il periodo di tempo
in cui ciascun Lotto è offerto in vendita (il “Periodo d’Asta”). Il Calendario indicherà altresì i giorni in cui sarà possibile
effettuare le offerte e gli orari in cui le stesse potranno essere presentate. Per ciascun giorno compreso nel Periodo d’Asta
saranno previste due Sedute d’Asta (rispettivamente la “Asta o Sessione Mattutina” e la “Asta o Sessione
Pomeridiana” e, ciascuna, la “Seduta o Sessione d’Asta”). Terminato il Periodo d’Asta, i Lotti rimasti invenduti
potranno essere offerti in vendita a prezzo fisso, pari al valore di stima di ciascun Lotto indicato nel Catalogo.
Il Calendario e il Catalogo sono disponibili presso la sede di Crippa Numismatica in Milano, via dei Cavalieri del Santo
Sepolcro, 10 (la “Sede”) e sul sito Internet www.crippanumismatica.it.
Ciascun soggetto interessato a prendere parte alle Vendite all’Asta (l’“Offerente”) deve presentare a Crippa Numismatica
una domanda di ammissione all’asta, compilando il modello allegato alle presenti Condizioni di Vendita sub Allegato 1.
Crippa Numismatica si riserva di accettare, a suo insindacabile giudizio, le domande di partecipazione pervenute per
ciascuna Vendita all’Asta e di escludere qualsiasi Offerente dalla partecipazione all’asta stessa, a suo insindacabile giudizio
e anche nel corso del Periodo d’Asta.
Ciascun Offerente potrà presentare le proprie offerte (le “Offerte”) esclusivamente nel corso delle Sedute d’Asta, che si
svolgeranno presso la sede di Crippa Numismatica in Milano, via Cavalieri del Santo Sepolcro, 10. Le offerte presentate
da ciascun Offerente saranno irrevocabili (e rimarranno tali anche al verificarsi dei casi previsti dall’art. 1329, secondo
comma, cod. civ.). Nel caso in cui l’offerta presentata da un Offerente sia successivamente superata dall’Offerta
presentata da un altro Offerente (“Rilancio”), la prima Offerta perderà efficacia solo qualora il Rilancio sia stato
accettato dal Banditore.
Crippa Numismatica potrà ritirare in qualsiasi momento, anche nel corso del Periodo d’Asta, la propria offerta di Vendita
all’Asta di qualsiasi Lotto fin tanto che non sia avvenuta l’Aggiudicazione (come definita al successivo paragrafo 1.10).
L’eventuale revoca dell’offerta da parte di Crippa Numismatica si intenderà giunta a conoscenza di tutti gli Offerenti
all’atto della sua comunicazione nel corso di una Seduta d’Asta in cui sia offerto tale Lotto.
Crippa Numismatica si riserva di accettare, a suo insindacabile giudizio, le istruzioni impartite da Offerenti alla stessa noti e
di presentare, per loro conto e nel corso delle Sedute d’Asta, dei Rilanci rispetto alle offerte presentate in sala. In tal caso,
Crippa Numismatica agirà quale mero nuncius dell’Offerente, restando inteso che tutte le offerte dichiarate nel corso della
Seduta d’Asta per conto di tale Offerente saranno direttamente ed esclusivamente imputate in capo all’Offerente stesso.
Il prezzo base a cui ciascun Lotto è offerto in Vendita all’Asta sarà pari al valore di stima indicato nel Catalogo
relativamente a tale lotto, diminuito, salvo indicazione contraria, del 15 % (la “Base d’Asta”).
Fermo restando il diritto di Crippa Numismatica di ritirare l’offerta ai sensi del precedente articolo 1.7, il Banditore
dichiarerà aggiudicatario di ciascun Lotto l’Offerente che abbia presentato l’offerta più alta (l’“Aggiudicazione”). Nel
caso di offerte di pari valore sarà considerata vincente quella pervenuta per prima. La determinazione dell’offerta più alta
per ciascun Lotto avverrà secondo le seguenti modalità:
(a)
qualora, al termine dell’ultima Seduta d’Asta prevista per il Periodo d’Asta, non siano state presentate offerte per
un singolo Lotto, tale Lotto non potrà essere aggiudicato; resta fermo, in tal caso, il diritto di Crippa Numismatica
di porre in vendita tale Lotto a prezzo fisso o di presentarlo ad una successiva vendita all’asta;
(b)
qualora, al termine dell’ultima Seduta d’Asta prevista per il Periodo d’Asta, il Banditore rilevi che nessun
Offerente ha proposto Rilanci nel corso delle ultime due Sedute d’Asta, il Lotto sarà aggiudicato all’Offerente che
abbia presentato l’ultima offerta più alta;
(c)
qualora, al termine dell’ultima Seduta d’Asta prevista per il Periodo d’Asta, il Banditore rilevi che sono stati
proposti Rilanci nel corso di una delle ultime due Sedute d’Asta, il Lotto sarà offerto per due ulteriori Sedute
d’Asta (le “Sedute o Sessioni Supplementari”). Il Banditore procederà all’Aggiudicazione del Lotto solo
qualora rilevi che nel corso di due Sedute Supplementari consecutive non siano stati presentati Rilanci. Viceversa,
il Lotto continuerà ad essere offerto sin tanto che il Banditore rilevi che non sono stati presentati ulteriori Rilanci
per due Sedute Supplementari consecutive e proceda quindi all’Aggiudicazione. In ogni caso, il Banditore
effettuerà l’Aggiudicazione al termine della ventesima Seduta Supplementare. In questo caso il Banditore chiederà
ai concorrenti ancora in gara, di formulare un’ultima offerta per iscritto, nel corso della ventesima Seduta
Supplementare; il risultato verrà pubblicato su internet alla chiusura della Sessione e sarà vincente l’offerta più alta
ricevuta.
L’offerta più alta presentata per ciascun Lotto nel corso di ciascuna Seduta d’Asta e di ciascuna Seduta Supplementare sarà
pubblicata, successivamente alla chiusura della seduta stessa, sul sito Internet www.crippanumismatica.it, a soli fini
informativi. Crippa Numismatica pubblicherà inoltre sul medesimo sito Internet il prezzo offerto dall’Offerente che si è
aggiudicato ciascun singolo Lotto (il “Prezzo di Aggiudicazione”).
3
2.
OBBLIGHI DELL’OFFERENTE
2.1
2.2
2.3
2.4
2.5
Con la presentazione di una offerta, ciascun Offerente, qualora sia dichiarato aggiudicatario ai sensi del precedente articolo
1.9, si impegna irrevocabilmente:
(a)
a: corrispondere a Crippa Numismatica il Prezzo di Aggiudicazione dei Lotti acquistati, la commissione per i
diritti d’asta indicata nel Catalogo e ogni eventuale altra imposta o tassa dovuta in ragione della vendita;
(b)
a corrispondere a Crippa Numismatica le spese per la custodia, l’assicurazione e il trasporto dei Lotti acquistati,
qualora gli stessi non siano ritirati dall’aggiudicatario entro il termine stabilito al successivo punto (c) (la somma
degli importi dovuti ai sensi dei punti (a) e (b), il “Prezzo Complessivo”);
(c)
a ritirare i Lotti acquistati, a seguito dell’integrale pagamento del Prezzo Complessivo, non oltre 10 giorni
dall’Aggiudicazione presso la sede di Crippa Numismatica in Milano, via Cavalieri del Santo Sepolcro, 10.
Decorso tale termine, Crippa Numismatica è esonerata da ogni responsabilità nei confronti dell'aggiudicatario in
relazione alla custodia, all'eventuale deterioramento o deperimento delle Monete e avrà diritto a trasferire le
Monete non ritirate a spese e rischio dell'aggiudicatario presso i propri uffici ovvero magazzini pubblici o privati.
Crippa Numismatica potrà organizzare l'imballaggio ed il trasporto dei Lotti a spese e rischio dell'aggiudicatario su
espressa richiesta di quest'ultimo e previo pagamento dei relativi costi, che formeranno parte del Prezzo
Complessivo secondo quanto previsto alla precedente lettera (b).
(d)
tenere Crippa Numismatica indenne e manlevata da ogni spesa, costo o onere derivante dall’eventuale
applicazione, anche successivamente alla vendita, di imposte, tasse o diritti connessi all’effettuazione della vendita
stessa o alla consegna dei Lotti;
Il pagamento del Prezzo Complessivo dovrà avvenire entro 5 giorni dall’aggiudicazione, fermo restando il diritto di Crippa
Numismatica di richiedere il pagamento immediato all’atto dell’aggiudicazione di un importo pari a massimo il 50% del
Prezzo di Aggiudicazione (l’ “Acconto”).
Il pagamento del Prezzo Complessivo, dedotto l’ammontare dell’eventuale Acconto, potrà essere effettuato secondo una
delle seguenti modalità:
(a)
a mezzo contanti, presso la sede di Crippa Numismatica in Milano, via Cavalieri del Santo Sepolcro 10, entro i
limiti previsti dalla vigente disciplina valutaria;
(b)
a mezzo carta di credito VISA, presso la sede di Crippa Numismatica in Milano, via Cavalieri del Santo Sepolcro
10, con maggiorazione del 4% sul Prezzo Complessivo;
(c)
a mezzo assegno non trasferibile intestato a Crippa Numismatica restando inteso, in questo caso, che il prezzo si
intenderà pagato solo al momento dell’incasso dello stesso.
(d)
A mezzo bonifico bancario sul conto corrente di Crippa Numismatica aperto presso Unicredit Banca, codice
IBAN IT 90 D 02008 01611 000002863816, restando inteso che il prezzo si intenderà pagato solo al momento
dell’effettivo trasferimento dei fondi su tale conto corrente.
Resta inteso che:
(a)
la proprietà dei Lotti acquistati si trasferirà all’aggiudicatario a solo a seguito dell’avvenuto pagamento del Prezzo
Complessivo;
(b)
a seguito dell’Aggiudicazione, l’aggiudicatario sopporterà per intero i rischi derivanti dal perimento della cosa, ai
sensi dell’art. 1465, cod. civ.;
(c)
gli aggiudicatari saranno tenuti, per gli oggetti sottoposti alla notifica da parte dello Stato, all'osservanza di tutte le
disposizioni di cui al D. Lgs. 22 Gennaio 2004 n. 42 (c.d. “Codice dei Beni Culturali”). L'esportazione di oggetti
da parte di aggiudicatari residenti e non residenti in Italia sarà regolata dalla suddetta normativa nonché dalle leggi
doganali, valutarie e tributarie in vigore. Crippa Numismatica non assume alcuna responsabilità nei confronti degli
aggiudicatari in ordine ad eventuali restrizioni all'esportazione dei beni che compongono i Lotti, né in ordine ad
eventuali licenze od attestati che l'aggiudicatario debba ottenere in base alla legge italiana per consentirne
l’esportazione. Nel caso l’aggiudicatario richieda a Crippa Numismatica di provvedere per suo conto alla richiesta
di esportazione, quest’ultima provvederà allo svolgimento delle pratiche relative, previo pagamento del lotto. I
tempi di attesa per un permesso di libera circolazione sono di circa 45 giorni.
(d)
l'aggiudicatario, in caso di esercizio del diritto di prelazione da parte dello Stato, non potrà pretendere da Crippa
Numismatica e/o dal venditore alcun rimborso del prezzo pagato, delle commissioni d'asta già corrisposte o di
ogni ulteriore diverso danno. Crippa Numismatica non garantisce l’aggiudicatario dall’eventuale evizione della
cosa derivante dall’impossibilità di trasferire all’aggiudicatario la proprietà dei beni compresi in un Lotto in
conseguenza dell’applicazione di una norma imperativa.
In caso di mancato pagamento del prezzo complessivo da parte dell’aggiudicatario, Crippa Numismatica potrà:
(a)
dichiarare risolta, ai sensi dell’art. 1456, cod. civ., la Vendita all’Asta, con conseguente venir meno del presente
contratto, e trattenere l’Acconto eventualmente versato a titolo di penale, fermo restando il diritto di Crippa
Numismatica di chiedere ogni eventuale maggior danno;
(b)
domandare l’adempimento dell’obbligo di pagare il Prezzo Complessivo, fermo restando il diritto di Crippa
Numismatica di chiedere il pagamento di ogni eventuale maggior danno;
(c)
offrire i Lotti in una nuova Vendita all’Asta in danno dell’aggiudicatario; in tal caso, Crippa Numismatica tratterrà
l’intero prezzo eventualmente ricavato dalla successiva Vendita all’Asta, anche qualora lo stesso sia maggiore del
Prezzo di Aggiudicazione e fermo restando, in caso contrario, il diritto di Crippa Numismatica di trattenere
l’Acconto per il pagamento della differenza negativa rispetto a tale prezzo e il Prezzo di Aggiudicazione e, nel
caso residuasse una differenza, di agire nei confronti dell’aggiudicatario inadempiente, fermo in ogni caso il diritto
al risarcimento dell’eventuale maggior danno.
4
3.
OBBLIGHI DI CRIPPA NUMISMATICA
3.1
Crippa Numismatica si impegna:
(a)
a svolgere le Vendite all’Asta con la massima trasparenza, aggiornando tempestivamente il sito internet
www.crippanumismatica.it con l’indicazione delle offerte ricevute e dei prezzi di aggiudicazione delle stesse, ai
sensi del precedente articolo 1.11; resta inteso che Crippa Numismatica sarà responsabile di eventuali errori o
ritardi nell’aggiornamento delle informazioni pubblicate sul sito www.crippanumismatica.it solo qualora questi
siano imputabili a dolo o colpa grave di Crippa Numismatica;
(b)
a mettere a disposizione degli Offerenti, precedentemente all’inizio di ciascuna Seduta d’Asta, i Lotti che saranno
offerti nel corso della seduta stessa, consentendo agli Offerenti di esaminarle, anche con l’ausilio di esperti dagli
stessi incaricati; al fine di consentire un’ordinata presentazione dei Lotti, l’Offerente che intenda esaminare uno
specifico Lotto dovrà darne comunicazione a Crippa Numismatica con almeno un giorno di preavviso;
(c)
a seguito dell’integrale pagamento del Prezzo Complessivo, a trasferire la proprietà dei Lotti all’Aggiudicatario;
(d)
fermo restando quanto previsto al precedente articolo 2.4(b), a custodire i Lotti con la diligenza del custode, fino
al ritiro degli stessi da parte dell’Aggiudicatario o alla consegna al vettore da questo indicato, come previsto al
precedente articolo 2.1(c);
Crippa Numismatica si impegna a trattare tutti i dati personali degli Offerenti raccolti ai sensi delle presenti Condizioni di
Vendita secondo quanto previsto dal D.Lgs. 196/2003 in materia di protezione dei dati personali.
3.2
4.
4.1
4.2
4.3
4.4
4.5
5.
5.1
5.2
DICHIARAZIONI E GARANZIE
Crippa Numismatica dichiara di aver condotto accurate analisi sulle monete e sui beni che compongono i Lotti e ne
garantisce l’autenticità.
Fermo restando il precedente articolo 4.1, Crippa Numismatica non assume alcuna responsabilità in relazione alle
illustrazioni, descrizioni e stime di valore dei Lotti indicate nel Catalogo o in qualsiasi altro materiale informativo, né in
relazione a qualsiasi notizia o indicazione fornita da Crippa Numismatica o dai suoi incaricati precedentemente o nel corso
delle Sedute d’Asta (le “Informazioni”). Le Informazioni, pur essendo state oggetto di diligente verifica da Crippa
Numismatica, hanno funzione puramente indicativa e possono essere soggette a revisione e modifica da parte di Crippa
Numismatica in qualsiasi momento. In ogni caso, gli Offerenti dichiarano che, nel presentare le proprie offerte, hanno
autonomamente valutato il valore da attribuire a ciascun Lotto, senza far affidamento sulle Informazioni fornite da Crippa
Numismatica e si impegnano a non diffondere o utilizzare le Informazioni nei propri rapporti con i terzi.
Fermo restando il precedente articolo 4.1, Crippa Numismatica non garantisce eventuali vizi o mancanza di qualità dei Lotti,
ivi inclusi, a titolo esemplificativo, i vizi derivanti dallo stato di conservazione, l’errata attribuzione, la provenienza, il peso o
la mancanza di altre qualità dei beni che compongono i Lotti. Gli Offerenti dichiarano di avere potuto esaminare i Lotti,
messi a loro disposizione ai sensi del precedente articolo 3.1 e convengono che, a seguito dell’Aggiudicazione,
acquisteranno i Lotti nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, ben noto agli Offerenti stessi, rinunciando
espressamente a far valere nei confronti di Crippa Numismatica la garanzia per vizi o mancanza di qualità della cosa prevista
dagli articoli 1490 e 1497, cod. civ..
Eventuali contestazioni circa l’autenticità dei beni che compongono i Lotti dovranno essere comunicate dall’aggiudicatario a
Crippa Numismatica entro 12 mesi dall’Aggiudicazione. Nel caso in cui Crippa Numismatica non ritenesse fondate le
contestazioni presentate dall’aggiudicatario, quest’ultimo potrà richiedere al Presidente dell’associazione Numismatici
Italiani Professionisti di nominare, a proprie spese, due esperti (gli’“Esperti”), con l’incarico di valutare l’autenticità dei beni
che compongono il Lotto acquistato. Le determinazioni degli Esperti circa l’autenticità del Lotto saranno vincolanti per
l’aggiudicatario e Crippa Numismatica. Resta inteso che, nel caso in cui i beni che compongono il Lotto fossero ritenuti non
autentici dagli Esperti, Crippa Numismatica rimborserà all’aggiudicatario i costi e le spese ragionevolmente sostenuti e
debitamente documentati per lo svolgimento della perizia da parte degli Esperti.
Qualora Crippa Numismatica ritenesse fondate le contestazioni presentate, o gli Esperti nominati ai sensi del precedente
articolo 4.4 abbiano ritenuto non autentici i beni che compongono il Lotto, l’aggiudicatario potrà:
(a)
risolvere il contratto, con conseguente restituzione da parte di Crippa Numismatica dell’eventuale Acconto o del
Prezzo Complessivo già pagato, previa rinuncia da parte dell’aggiudicatario a intraprendere ogni e qualsivoglia
azione nei confronti di Crippa Numismatica;
richiedere a Crippa Numismatica l’identità del venditore dei beni che compongono il singolo Lotto, previa
(b)
comunicazione da parte di Crippa Numismatica al venditore stesso del contenuto della contestazione e rinuncia
da parte dell’aggiudicatario a intraprendere ogni e qualsivoglia azione nei confronti di Crippa Numismatica.
DISPOSIZIONI VARIE
Le presenti Condizioni di Vendita si intendono integralmente accettate dagli Offerenti e sono a disposizione di qualsiasi
interessato che ne faccia richiesta presso la sede di Crippa Numismatica e sul sito internet www.crippanumismatica.it.
Per qualsiasi controversia relativa alle presenti Condizioni di Vendita ed allo svolgimento delle Vendite all’Asta si applicherà
la legge italiana e sarà competente in via esclusiva il Foro di Milano, salva la facoltà di Crippa Numismatica di agire innanzi
al foro del convenuto.
5
MONETE GRECHE
MONETE GRECHE
(in oro, argento e bronzo)
1
1
BRUTTIUM. LOCRI EPIZEPHYRII (332-268 a. C.) - Statere. Testa di Zeus laureato a d. davanti, /2.5:1. R/ Aquila in volo
a s. afferra una lepre. SNG., 526.
g. 7,64 RR
arg
BB/q.SPL
850
Bellissimo esemplare, molto ben centrato.
2
3
2
BRUTTIUM. VIBO VALENTIA (192-89 a. C). – Semis. Testa diademata di Hera a d.; dietro la nuca, valore S. R/ Doppia
cornucopia; sulla d. scritta VALENTIA. SNG. (Cop.), 1847. R g. 7,02. Bella patina verde chiaro
bronzo
BB
180
3
CALABRIA. TARANTO (V periodo: epoca di Alessandro il Molosso 334-330 a. C). - Statere. Cavaliere al passo a d.; sotto il
cavallo, capitello ionico R/ Taras su delfino a s. stringe nella mano serpente d’acqua. Vlasto, 658. g. 7,87. arg
q.SPL
650
Esemplare molto gradevole, per qualità e centratura.
4
5
6
4
5
6
CALABRIA. TARANTO (V periodo: epoca di Alessandro il Molosso 334-330 a. C). - Statere. Cavaliere al passo a d.; sotto il
cavallo, capitello ionico R/ Taras su delfino a s. stringe un aplustre ed una conocchia. Vlasto, 658. g. 7,73.
arg
BB
180
CALABRIA. TARANTO (332-302 a. C). - Statere. Cavaliere al passo a d.; sotto il cavallo, lettere 6$ e capitello ionico R/ Taras
su delfino a s. stringe verga e serpente d.’acqua; sotto, lettere KON. Vlasto, 658. g. 7,71.
arg
q.SPL
450
CALABRIA. TARANTO (VII periodo: egemonia di Pirro 281-272 a. C). - Statere. I Dioscuri al trotto a d. Sopra, monogramma.
R/ Taras su delfino a s. tiene due giavellotti e vittoria; sotto il delfino, alte onde. Vlasto, 773,780. g. 6,50. R Piccola mancanza di
metallo al diritto
arg
q.SPL/BB
380
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MONETE GRECHE
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CALABRIA. TARANTO (VII periodo: egemonia di Pirro 281-272 a. C.) - Statere. Cavaliere a s. tiene due lance e grosso scudo
con raffigurata una stella. R/ Taras a cavallo del delfino a s.tiene conocchia ed un grappolo d'uva; dietro, spiga di grano. Vlasto,
800. g. 6,48
arg
BB
180
CALABRIA. TARANTO (VIII periodo: I alleanza con i Romani 272-235 a. C.) - Statere. Cavaliere a s. Dietro, ',. . R/ Taras a
cavallo del delfino tiene conocchia e anfora, sotto, 7$5$6; dietro, gallo. Vlasto, 846. g. 6,04 Lievi graffi al diritto arg MB/BB
120
9
CALABRIA. TARANTO (VIII periodo: I alleanza con i Romani 272-235 a. C.) - Statere. Cavaliere su cavallo fermo a d.;
davanti, ,; tra gli zoccoli del cavallo, ),/+126. R/ Taras su delfino a s. tiene tridente e tripode; dietro, testa di bucranio.
Vlasto, 884.
g. 6,62
arg
SPL
750
Bellissimo esemplare, di ottima conservazione e ben coniato
10
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12
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10
11
12
CALABRIA. TARANTO (VIII periodo: I alleanza con i Romani 272-235 a. C.) - Dracma. Testa di Athena a d.; sul capo, elmo con
il mostro Scilla R/ Civetta a d. sopra ramo di ulivo; nel campo a s. . Vlasto 1089. g. 3,14
arg
q.SPL
280
CALABRIA. TARANTO (VIII periodo: I alleanza con i Romani 272-235 a. C.) - Dracma. Testa di Athena a d.; sul capo, elmo con
il mostro Scilla R/ Civetta a d.; nel campo a s. TAP e a d. OP e clava. Vlasto 1054. g. 3,15
arg
BB
190
CALABRIA. TARANTO (VIII periodo: I alleanza con i Romani 272-235 a. C.) - Dracma. Testa di Athena a d.; sul capo, elmo con
il mostro Scilla R/ Civetta a d.; nel campo a s. TAP e a d. OP e clava. Vlasto 1054. g. 3,15
arg
BB
210
13
14
CAMPANIA. NEAPOLIS (400-360 a. C.) - Didracma. Testa di Parthenope a d., intorno, quattro delfini. R/ Toro androcefalo a
d. sorvolato da vittoria. SNG. (Cop.), 411-412. g. 7,33
arg
BB/q.SPL
450
LUCANIA. HERACLEA (380-281 a. C.) - Diobolo. Testa elmata di Athena a s. R/ Ercole strangola il leone. SNG.(Cop.), 1128.
g. 0,89.
arg
B/MB
50
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LUCANIA. METAPONTO (VI-V sec a. C.) - Statere. Spiga di grano; sulla d. scritta 0(7$. R/ Spiga incusa. SNG.(Cop.), 1165.
g. 8,05
arg
BB
480
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LUCANIA. METAPONTO (tardo IV sec. a. C.) - Statere. Testa di Demetra a s. R/ Spiga con foglia a s.; sopra grifone. A d.
META Johnston C. 6.15
arg
BB/q.SPL
450
LUCANIA. METAPONTO (tardo IV sec. a. C.) - Statere. Testa di Demetra a s. R/ Spiga con foglia a s.; sopra rastrello, sotto,
'$. A d. META SNG. (Cop), tipo 1223
arg
q.SPL
550
LUCANIA. METAPONTO (330-300 a. C.) - Statere. Testa di Demetra a s. R/ Spiga di grano, sulla d. 0(7$. SNG. (Danish),
1222. g. 7,76
arg
q.BB/MB
250
19
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21
LUCANIA. THURIUM (400-350 a. C.) - Statere. Testa di Athena a d. R/ Toro cozzante a d.; sopra, I. All'esergo, pesce. SNG.,
tav. 28 g. 7,82
arg
q.BB
390
LUCANIA. VELIA (IV-III sec. a. C.) - Didracma. Testa elmata di Athena a s. R/ Leone accovacciato a d., sotto €; all’esergo,
HT SNG. (Cop.), tipo 1586. g. 7,50
arg
q.SPL
680
LUCANIA. VELIA (IV-III sec. a. C.) - Didracma. Testa elmata di Athena a s. R/ Leone accovacciato a d.; sopra, , all’esergo,
HT SNG. (Cop.), tipo 1586. g. 7,42 ARG
BB/q.SPL
490
22
LUCANIA. VELIA (272 a. C) - Didramma. Testa di Athena a s.con grande elmo ornato da grifone. Dietro la nuca, quadrato con
lettere IE R/ Leone che lotta con cervo. SNG. (Cop.), 1590. BMC., 268. g. 7,39 Incisione sull’elmo
arg
q.SPL/BB
450
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MONETE GRECHE
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SICILIA. AGRIGENTO (472-413 a. C) – Tetradracma. Aquila a s. con ali chiuse; intorno, $.5$* $1726. R/ Granchio.
SNG. (Cop), 41. Rizzo, 1,8 g. 17,30 RR
arg
q.SPL/BB
1.300
24
SICILIA, GELA (465-450 a. C.) – Litra. Cavallo stante a d. con briglie sciolte; sopra, una corona. R/ Protome di toro
androcefalo a d. SNG.(ANS), 55. g. 0,78 R
arg
q.SPL/BB
250
25
SICILIA. LEONTINI (500-466 a. C.) - Tetradracma. Testa di Apollo a s. R/ Testa di leone a s. circondata da quattro chicchi di
grano ed una foglia di lauro. Intorno, scritta /(217,121. SNG.(ANS), 257. Rizzo, XXIV,4 g. 17,25 R arg
BB/SPL
1.450
26
27
28
SICILIA. SIRACUSA. GERONE I (485-465 a. C.) - Tetradracma. Quadriga a d. sorvolata da vittoria. R/ Testa di ArtemideArethusa a d. circondata dalla scritta 685$.26,21 e da quattro delfini. SNG.(Cop.), 624. g. 16,79 Lieve abrasione al rovescio
arg
MB/q.BB
380
SICILIA. SIRACUSA (430-380 a. C.) – Bronzo. Testa di ninfa con nastro e sphendone nei capelli, nel campo a d., due foglie. R/
Delfino a d., globetto e conchiglia. Minì, 12. Patina bruna
bronzo
BB/SPL
140
SICILIA. SIRACUSA. III Repubblica (345-336 a. C.) - (età di Timoleone: 345-336 a. C.) - Bronzo. Testa di Zeus Eleutherios a d.
R/ Fulmine; a d., chicco di grano; intorno, scritta 685$.26,21. BMC., p. 189 n. 313. SNG.(Cop.), 729. g. 14,25 Patina
bruna
bronzo
BB
110
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MONETE GRECHE
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29
SICILIA. SIRACUSA. AGATOCLE (317-289 a. C.) - Tetradracma. Testa di Artemide-Arethusa a s.circondata da quattro
delfini. In basso, NK. R/ Quadriga in corsa a s.; sopra, triscele. All'esergo, 685$.26,:1. e monogramma AI SNG.(Cop), 753.
g. 6,27
arg
q.SPL/BB
1.450
30
31
32
SICILIA. SIRACUSA. AGATOCLE (III periodo: 304-289 a. C.) - Statere. Testa di Athena a d. con elmo corinzio. R/ Pegaso in
volo a s. sotto, triscele. SNG.(Cop.), 780.
g. 6,16
Lieve sfogliatura di metallo al diritto
arg
BB/q.SPL
280
SICILIA. SIRACUSA. PERIODO DELLA SPEDIZIONE DI PIRRO (278-275 a. C.) - Bronzo. Testa di Ercole con maschera di
leone a s. R/ Athena in piedi a d. con scudo e lancia; intorno, 685$.26,:1. SNG.(Cop), 813. Patina verde scuro bronzo q.SPL
280
SICILIA. SIRACUSA. Gerone II (275-216 a. C.) – Bronzo. Testa di Gerone a s. R/ Cavaliere a d. BMC. 595. Sear, 1221. g. 8,36.
Patina verde scuro
bronzo
MB/BB
50
33
SICILIA. SICULO-PUNICHE. LYLIBAION. (IV sec. a. C.) - Tetradracma. Testa di Persephone-Tanit a s. circondata da delfini.
R/ Testa di cavallo a s., dietro, palma; sotto, scritta punica. SNG. (Cop), 84. g. 16,93.
arg
SPL
4.900
Esemplare di grande bellezza.
34
34
SICILIA. SICULO-PUNICHE. (IV sec. a. C.) - Tetradracma. Testa di Persephone-Tanit a s. circondata da delfini; sotto il mento,
conchiglia. R/ Testa di cavallo a s., dietro, palma; sotto, scritta punica. SNG.(Cop.), 978 v. g. 16,59.
arg
q.SPL
3.900
Esemplare di bello stile.
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MONETE GRECHE
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35
36
SICULO-PUNICHE. Tetradracma. Testa di Ercole a d. R/ Testa di cavallo a s., dietro, palma; sotto scritta punica. SNG. (Cop.),
983. g. 17,23.
ARG
q.SPL
1.450
SICULO-PUNICHE. Tetradracma. Testa di Ercole a d. R/ Testa di cavallo a s., dietro, palma; sotto scritta punica. SNG. (Cop.),
983. g. 16,72.
ARG
q.SPL
900
37
ZEUGITANIA. CARTAGINE (310-290 a. C.) Statere in elettro. Testa di Persephone o Tanit a s. R/ Cavallo a d. JenkinsLewis, 259. g. 7,51 R
elettro
q.SPL/BB
1.250
38
ZEUGITANIA. CARTAGINE (310-290 a. C.) Statere in elettro. Testa di Persephone o Tanit a s. R/ Cavallo a d. JenkinsLewis, 259. g. 6,76 R
elettro
q.SPL/BB
1.350
39
ZEUGITANIA. CARTAGINE (310-290 a. C.) Statere in elettro. Testa di Persephone o Tanit a s. R/ Cavallo a d. JenkinsLewis, 194. g. 7,48 R
elettro
BB/SPL
1.150
40
ATTICA. ATENE (479-393 a. C). – Tetradracma. Testa di Athena a d. R/ Civetta a d.; dietro, crescente lunare e ramo di olivo.
Davanti, $4( SNG. (Cop.), 37. BMC., 62. g. 17,04
arg
BB/q.SPL
1.250
Esemplare molto ben centrato e di bello stile.
11
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MONETE GRECHE
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ATTICA. ATENE (479-393 a. C). – Tetradracma. Testa di Athena a d. R/ Civetta a d.; dietro, crescente lunare e ramo di olivo.
Davanti, $4(. SNG. (Cop.) 37. BMC. 62 g. 17,07
arg
q.SPL
1.100
42
ATTICA. ATENE (479-393 a. C). – Tetradracma. Testa di Athena a d. R/ Civetta a d.; dietro, crescente lunare e ramo di olivo.
Davanti, $4(. SNG. (Cop.) 37. BMC. 62 g. 17,02 Patina di medagliere
arg
BB/q.SPL
850
43
44
45
PELOPONNESO. CORINTO (V Periodo: 386-307 a. C) – Statere. Pegaso in volo a s. sotto, U. R/ Testa di Athena a s. con elmo
ornato da corona di alloro; davanti: '. Ravel, 1008 (altri simboli non visibili). g. 8,45 arg
q.SPL
180
PELOPONNESO. CORINTO (350-338 a. C.) – Dracma. Pegaso in volo a s. R/ Testa di Aphrodite a d.; dietro, lettera A BMC.,
231. g. 2,62
arg
BB
250
PELOPONNESO. CORINTO (338-300 a. C.). Statere. Pegaso in volo a s., tra le zampe, q. R/ Testa elmata di Athena a s.; ai
lati, I. Dietro, Artemide in corsa a s. BMC., 315-316. g. 8,52
arg
BB/q.SPL
180
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48
PELOPONNESO. CORINTO (338-300 a. C.). Statere. Pegaso in volo a s., tra le zampe, q. R/ Testa elmata di Athena a s.; ai
lati, I. Dietro, Artemide in corsa a s. BMC., 315-316. g. 8,54 Lieve imperfezione da frattura di conio arg
BB/q.SPL
180
ACARNANIA. ARGOS AMPHILOCHICUM (350-270 a. C.) – Statere. Pegaso in volo a s. tra le zampe, A. R/ Testa di Athena
a s.; sopra, ; dietro la nuca, elmo crestato. BMC. 8-9. g. 8,45
arg
BB
180
CILICIA. TARSUS. Mazaeus. (361-334 a. C.). Statere. Baal seduto su trono di tre quarti, con scettro, tiene spiga di grano e
grappolo d’uva mentre sorregge un’aquila. R/ Toro accovacciato a s. aggredito da un leone. SNG.(Levante), 106. BMC.,52.
g.10,86 arg
SPL
650
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MONETE GRECHE
49
49
ISOLE DELLA CARIA. RODI (Imitazioni a nome di Perseo 179-168 a. C.) - Dracma. Testa frontale del Sole. R/ Rosa con
bocciolo sulla d. Sear, 5092. Price, 265. g. 2,75
arg
SPL/q.FDC
680
Esemplare di grande bellezza
50
51
52
53
ISOLE DELLA CARIA. RODI (408-394 a. C) – Emidracma o tribolo. Testa radiata del Sole, di fronte. R/ Rosa con bocciolo
sulla d. entro quadrato incuso. BMC, 299. g. 1,33
arg
MB
80
MACEDONIA. AKANTHOS. Tetrobolo (424-380). Protome di toro; sopra, lettera A. R/ Quadrato in incuso. SNG.(Cop.), 16.
BMC. 36. g. 2,20
arg
MB
110
REGNO DI MACEDONIA. FILIPPO II (359-336 a C.) - Quarto di statere d'oro (Mende). Testa di Ercole a d. R/ Nel campo,
coppa, arco e clava; . Müller, 109. g. 2,08 R
oro
MB/BB
950
53 x REGNO DI MACEDONIA. ALESSANDRO III MAGNO (Amphipolis, 330-320 a. C.) – Statere d’oro. Testa di Athena a d.
con elmo corinzio. R/ Vittoria stante a s. tiene corona. Davanti, fulmine. Price, 164. g. 8,45 Graffio poco visibile verso il bordo
oro
BB
1.400
54
REGNO DI MACEDONIA. ALESSANDRO III MAGNO (336-323 a. C.) - Tetradracma (zecca: Side 325-320 a. C.). Testa di
Ercole con maschera di leone. R/ Giove su trono a s. sorregge un’aquila. Sotto la sedia, ',. Price, 2948.
g. 17,03
arg
Lievi graffi
q.SPL
850
50
51
52
54
Esemplare ad alto rilievo e di bello stile.
55
56
55
56
REGNO DI MACEDONIA. ALESSANDRO III MAGNO (336-323 a. C.) - Tetradracma (zecca: Amphipolis 315-294 a. C.).
Testa di Ercole con maschera di leone. R/ Giove su trono a s. sorregge un’aquila. Davanti: monogramma e torcia; sotto la sedia,
monogramma. Price, 447.
g. 16,99
arg
q.BB
550
REGNO DI MACEDONIA. ALESSANDRO III MAGNO (336-323 a. C.) - Tetradracma (zecca: Pella ? 285-275 a. C.). Testa
di Ercole con maschera di leone. R/ Giove su trono a s. sorregge un’aquila. Davanti: monogramma; sotto la sedia, monogramma.
Price, 563. Müller, tipo 1573. g. 16,90
arg
q.BB
350
13
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MONETE GRECHE
57
58
57
58
REGNO DI MACEDONIA. ALESSANDRO III MAGNO (336-323 a. C.) - Tetradracma (zecca: Perga 208-207 a. C.). Testa
di Ercole con maschera di leone. R/ Giove su trono a s. sorregge un’aquila. Davanti, IH (coricata). Price, 2929.
g. 16,48
arg
BB
290
REGNO DI MACEDONIA. ALESSANDRO III MAGNO (336-323 a. C.) - Tetradracma (zecca: Perga 193-192 a. C.). Testa
di Ercole con maschera di leone; al centro, contromarca: àncora. R/ Giove su trono a s. sorregge un’aquila. Davanti, KA. Price,
2938 g. 16,42
arg
BB
250
Interessante contromarca al diritto.
59
60
61
62
59
60
REGNO DI MACEDONIA. DOMINAZIONE ROMANA (158-149 a. C.) – Tetradracma. Busto di Artemide a d. al centro di
scudo macedone. R/ Clava affiancata da scritta 0$.('21:135:7+6 entro corona.Sopra monogramma. SNG.(Ash.), tipo
3300. g. 17,01
arg
BB/SPL
450
REGNO DI MACEDONIA. DOMINAZIONE ROMANA (Aesillas questore: 92-88 a. C). – Tetradracma. Testa di Alessandro
Magno a d. con capelli sciolti e corno di Ammone. R/ Entro corona di alloro; scritta AESILLAS e sotto un fiscus, una clava ed
una sedia da questore. SNG. (Ash), 3308. g. 16,47.
arg
q.SPL
490
61
62
v REGNO DI SIRIA. REGNO SELEUCIDE. Seleuco IV Philopator (Antiochia: 187-175 a. C.). Tetradracma. Testa diademata a
d. R/ -YKOY Apollo seduta a s. su omphalos, con arco e freccia; nel campo a s. palma con nastro; all’esergo,
lettera ). SNG. (Spear), 838. BMC, 11. g. 16,86.
arg
BB
290
REGNO DI SIRIA. ANTIOCO VII SIDETES (138-129) – Tetradracma. Busto diademato a d. R/ Pallade galeata stante a s. con
lancia e scudo. BMC, 24. g. 16,31
arg
q.SPL
550
14
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MONETE GRECHE - DELLA REPUBBLICA ROMANA
63
63
REGNO DI TRACIA. LISIMACO (323-281 a. C.) – Tetradramma (Pergamo). Testa a d. (deificata di Alessandro Magno) con
corno di Ammone. R/ Athena seduta a d., appoggiata ad uno scudo, tiene vittoriola. Weber Coll. Tav. 104. Pozzi, tav. XXXIX.
g. 17,06
arg
SPL
1.950
Bellissimo esemplare.
64
64
REGNO DI BACTRIA. REGNO INDO SCIITA (Azes I: 57-35 a. C.) – Tetradracma (zecca Taxila). Il re a cavallo a d. R/ Atena
stante a s. Mitch., 743d.
g. 9,06 arg
BB
180
MONETE DELLA REPUBBLICA ROMANA
(in argento, salvo diversa indicazione)
65
66
67
68
65
ROMANO CAMPANE (265-170 a. C.) – Didrammo. Testa di Giano. R/ Quadriga a d. Bab. 23. Syd. 64 a,b. Cr. 30,32,33,34/1
R g. 5,95
Piccole mancanze di metallo
BB/SPL
450
66
67
68
ANONIME SENZA SIMBOLI (268-217 a. C.) - Denario. Testa di Apollo Vejovis a d. R/ Giove su quadriga. Bab. 226. Syd.
723. Cr. 350/a2 g. 3,73
q.SPL
140
ANONIME SENZA SIMBOLI (268-217 a. C.) - Denario. Testa di Apollo Vejovis a d. R/ Giove su quadriga. Bab. 226. Syd.
723. Cr. 350/a2 g. 3,68
SPL
160
ANONIME SENZA SIMBOLI (268-217 a. C.) – Vittoriato. Testa di Giove a d. R/ La Vittoria incorona trofeo. Bab. 9. Syd.
83,230,313. Cr. 53/1 g. 3,23
BB
90
15
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MONETE DELLA REPUBBLICA ROMANA
69
70
71
72
73
74
75
76
77
69
70
72
ANONIME CON LETTERE E MONOGRAMMI (189-180 a. C). – Vittoriato. Testa di Giove a d. R/ La Vittoria incorona
trofeo; in mezzo, M. Bab. 36. Syd. 112. Cr. 71/1a g. 2,35
BB
80
ANONIME CON SIMBOLI (III periodo: 187-155 a C.) – Denario. Testa di Roma. R/ I Dioscuri. In alto, crescente lunare. Bab.,
20. Syd., 219 g. 4,14
q.SPL
120
71
ACILIA. Man. Acilius Glabrio (49 a. C) – Denario. Testa della Salute a d. R/ La Salute nutre un serpente. Bab. 8. Syd. 922. Cr.
442/1a g. 3,98
q.SPL
450
AELIA. P. Aelius Paetus (138 a. C.) – Denario. Testa di Roma a d. R/ I Dioscuri a cavallo a d. Bab. 3. Syd. 455. Cr. 233/1.
g. 3,77
BB
110
73
74
75
AELIA. Q. Aelius Lamia (15 a. C.) - Quadrante. Corno dell’abbondanza; ai lati, S C R/ Incudine monetario. Bab. 10. g. 3,22.
bronzo
BB
50
AEMILIA. M. Aemilius Lepidus (114-113 a. C.) - Denario. Busto di Roma a d. R/ Statua equestre su tre arcate. Bab. 7. Syd.
554. Cr. 291/1. g. 3,94
q.SPL
210
AEMILIA. M. Aemilius Scaurus (58 a. C.) - Denario. Il Re Aretas dei Nabatei di fianco ad un cammello. R/ Giove su quadriga.
Bab. 8. Syd. 913. Cr. 422/1b. g. 4,02
BB/q.SPL
150
76
AEMILIA. L. Aemilius Lepidus Paullus (62 a. C.) – Denario. Testa della Concordia a d. R/ Nel campo, il console stante alla d. di
un trofeo; a s., Perseo con le mani legate e, davanti a lui, i suoi due figli. Bab. 10. Syd. 926. Cr. 415/1. g. 3,91
SPL
210
77
AEMILIA. M. Aemilius Lepidus (61 a. C.) – Denario. Testa femminile a d. R/ La statua equestre di Marco Lepido a d. Bab. 22.
Syd. 830. Cr. 419/1 g. 4,02 RR Contromarca al diritto
SPL
550
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MONETE DELLA REPUBBLICA ROMANA
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81
82
78
79
80
ANTESTIA. L. Antestius Gragulus (136 a. C.) – Denario. Testa di Roma a d. R/ Giove su quadriga. Bab. 9. S. 451. g. 3,93 q.SPL
150
AQUILLIA. Mn. Aquillius (71 a. C.) – Denario dentellato. Busto del Valore a d. R/ Il console M. Aquillius solleva la Sicilia.
Bab. 2. Syd. 798. Cr. 401/1 g. 3,88
q.SPL
190
ATILIA. M. Atilius Saranus (148 a. C.) – Denario. Testa di Roma a d. R/ I Dioscuri a cavallo a d. Bab. 8. Syd. 398. Cr. 214/1.
g. 3,64
BB
120
81
AURELIA. Aurelius Rufus (144 a. C). – Denario. Testa di Roma a d. R/ Giove su quadriga a d. Bab. 19. Syd. 409. Cr. 221/1.
g. 3,94
BB/q.SPL
140
82
CAECILIA. Q. Caecilius Metellus Pius (81 a. C) – Denario. Testa della Pietà a d.; davanti, una cicogna. R/ Lituus e
praefericulum entro corona di alloro. Bab. 44. Syd. 751. Cr. 374/2.
g. 3,80
SPL
580
Esemplare ben coniato e di ottima conservazione.
83
84
83
CAECILIA. L. Caecilius Metellus (96 a. C) – Denario. Testa di Apollo a d. R/ Roma, seduta su scudi, viene incoronata dalla
Vittoria. Bab. 45. Syd. 611. Cr. 335/1b
g. 3,84
q.SPL
230
84
CAECILIA. Q. Caecilius Metellus Pius Scipio (47-46 a. C) – Denario. Testa di Giove a d. R/ Elefante a d. Bab. 47. Syd. 1046.
Cr. 459/1. g. 3,96 R
SPL/FDC
750
Esemplare ottimamente conservato.
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CAECILIA. Q. Caecilius Metellus Pius Scipio (47-46 a. C) – Denario. Testa di Giove a d. R/ Elefante a d. Bab. 47. Syd. 1046.
Cr. 459/1 g. 3,54 R
Contromarche al diritto
BB/q.SPL
290
CAECILIA. C. Caecilius Metellus Caprarius (125 a. C.) - Denario. Testa di Roma a d. R/ Giove su biga di elefanti a s.; sopra, la
Vittoria regge una corona. Bab. 14. Syd. 485. Cr. 269/1. g. 3,30 R
MB/BB
160
CAECILIA. L Caecilius Metellus Pius Imperator (81 a. C.) – Denario. Testa della Pietà a d.; davanti, cicogna. R/ Elefante a s.
Bab. 43. Syd. 750. Cr. 374/1. R g. 3,82
BB
130
88
CAESIA. L. Caesius (103 a. C.) – Denario. Busto di Apollo Vejovis. R/ Gli dèi Lari seduti. Bab.1. Syd. 564. g. 3,90
q.SPL
380
Esemplare gradevole, di modulo largo
89
90
91
92
93
89
90
91
CALPURNIA. L. Calpurnius Piso. Caesoninus e Q. Servilius Caepio (100 a C.) – Denario. Testa di Saturno. R/ I due questori
seduti tra due spighe. Bab., 5. Syd., 603. Cr., 330/1. g. 3,90
q.SPL/BB
180
CARISIA. T. Carisius (46 a. C.) - Denario. Busto alato della Vittoria a d. R/ Vittoria su quadriga a d. Bab. 3. Syd. 985.
Cr. 464/5. g. 3,97
BB
140
CASSIA. L. Cassius Longinus (54 a. C.) – Denario. Testa di Vesta. R/ Cittadino romano che vota. Bab. 10. Syd. 935. Cr. 413/1.
g. 3,76 Patina iridescente
q.SPL
220
92
CASSIA. Q. Cassius Longinus (60 a. C.) – Denario. Testa del Bonus Eventus a d.; dietro, scettro. R/ Aquila su folgore tra lituus e
praefericulum. Bab. 7. Syd. 916. Cr. 428/3. g. 3,90 Contromarca sulla guancia
q.SPL
280
93
CASSIA. Q. Cassius Longinus (60 a. C.) – Denario. Testa della libertà a d. R/ Tempio di Vesta all’interno del quale si trova una
sedia curule; al di fuori, sulla s. un’urna votiva; a d. una scheda elettorale. Bab. 8. Syd. 918. Cr. 428/2. g. 3,74
q.SPL
550
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MONETE DELLA REPUBBLICA ROMANA
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95
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COELIA (o COILIA). C. Coilius Caldus
g. 3,88
95
96
- Denario. Testa di Roma. R/ Vittoria su biga. Bab. 3. Syd., 582/a. Cr. 318/1b.
q.BB
80
CONSIDIA. C. Considius Paetus (49 a. C.) - Denario. Testa di Apollo. R/ Sedia curule. Bab. 2. Syd. 991. Cr. 465/2a
g. 3,71
q.SPL/BB
220
CORDIA. Mn. Cordius Rufus (49 a C). – Denario. Teste dei Dioscuri accollate. R/ Venere con scettro e bilancia. Bab. 2. Cr.
463/1a. g. 3,74
MB/BB
50
97
CORNELIA. Cn. Cornelius Lentulus P. f. Marcellinus (49 a. C.) – Denario. Testa di Giove a d. R/ Giove stante a d. tiene fulmine
e aquila; a s. una stella, a d. un’altare. Bab. 65. Syd. 1030. Cr. 445/2. R g. 3,86
SPL
550
Bellissimo esemplare.
98
98
CREPUSIA. P. Crepusius (84 a C.) – Denario. Testa di Apollo a d., nel campo a s. scettro e lettera C; a d. simbolo. R/ Cavaliere
a d. Bab. 1. Syd. 738. Cr. 361/1 g. 3,75
SPL/FDC
480
Esemplare di elevata conservazione.
99
100
101
102
99
100
CREPUSIA. P. Crepusius (84 a C.) – Denario. Testa di Apollo a d. R/ Cavaliere a d. Bab. 1. Syd. 738. Cr. 361/1. g. 3,93
q.BB
120
DOMITIA. Cn. Domitius Ahenobarbus (116-115 a. C) – Denario. Testa di Roma a d. R/ Giove su quadriga a d. Bab. 7. Syd.
535. Cr. 285/1 g. 3,67
MB/q.BB
120
101
102
FONTEIA. Man. Fonteius C. f. (85 a C.) – Denario. Testa laureata di Apollo Vejovis a d. R/ Il genio di Apollo Vejovis a cavallo
della capra Amaltea; sopra, i berretti dei dioscuri; all’esergo, tirso. Bab. 9. Syd. 724. Cr. 353/1a. g. 3,79
BB/q.SPL
150
FURIA. M. Fourius L. f. Philus (104 a C) – Denario. Testa di Giano. R/ Roma incorona un trofeo. Bab. 18. Syd. 529.
g. 3,91
q.SPL/BB
140
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MONETE DELLA REPUBBLICA ROMANA
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104
105
103
FURIA. L. Furius Cn. F. Brocchus (63 a. C.) – Denario. Testa di Cerere a d.; davanti, un grano d’orzo; dietro la nuca, spiga. R/
Sedia curule tra due fasci di verghe. Bab. 23. Syd. 902. Cr. 414/1. g. 3,92 Contromarche (?) al diritto
q.SPL
390
104
105
106
FURIA. L. Furius Cn. F. Brocchus (63 a. C.) – Denario. Testa di Cerere a d.; davanti, un grano d’orzo; dietro la nuca, spiga. R/
Sedia curule tra due fasci di verghe. Bab. 23. Syd. 902. Cr. 414/1. g. 3,95
BB
140
HERENNIA. M. Herennius (108-99 a. C.) – Denario. Testa della Pietà a d. R/ Anfinomus (o Anapias) in cammino a d. porta
sulle spalle il padre. Bab. 1. Syd. 567. Cr. 308/1. g. 3,86
BB
180
Esemplare di bello stile.
106
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109
110
111
HERENNIA. M. Herennius (108-99 a. C.) – Denario. Testa della Pietà a d. R/ Anfinomus (o Anapias) in cammino a d. porta
sulle spalle il padre. Bab. 1. Syd. 567. Cr. 308/1. g. 3,77
MB/BB
90
107
108
HOSIDIA. C. Hosidius C. f. Geta (54 a. C.) - Denario. Busto piccolo di Diana. R/ Il cinghiale di Calydon colpito da freccia
viene inseguito da cane. Bab. 1. Syd. 903. Cr. 407/2
g. 3,82
BB
150
HOSIDIA. C. Hosidius C. f. Geta (54 a. C.) - Denario. Busto grande di Diana. R/ Il cinghiale di Calydon colpito da freccia viene
inseguito da cane. Bab. 2. Syd. 904. Cr. 407/1. R
g. 3,79
BB
110
109
HOSTILIA. Hostilius Saserna (46 a. C.) – Denario. Testa della Gallia a d. R/ Diana d’Epheso regge una lancia e trattiene un
q.SPL
cervo per le corna. Bab. 4. Syd. 953. Cr. 448/3.
R g. 3,96
380
110
111
JULIA C. Julius Caesar (63-44 a. C.) - Denario. Elefante calpesta il dragone. R/ Simpulum, aspersorio, scure, cappello a punta.
Bab. 9. Coh 49. g. 3,76
q.SPL/BB
550
JULIA C. Julius Caesar (63-44 a. C.) - Denario. Elefante calpesta il dragone. R/ Simpulum, aspersorio, scure, cappello a punta.
Bab. 9. Coh 49. g. 3,75
BB
450
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MONETE DELLA REPUBBLICA ROMANA
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JULIA C. Julius Caesar (63-44 a. C.) - Denario. Elefante calpesta il dragone. R/ Simpulum, aspersorio, scure, cappello a punta.
Bab. 9. Coh 49. g. 3,82
SPL
850
113
JULIA C. Julius Caesar (63-44 a. C.) - Denario. Elefante calpesta il dragone. R/ Simpulum, aspersorio, scure, cappello a punta.
Bab. 9. Coh 49. g. 3,65
SPL
700
114
JULIA C. Julius Caesar (63-44 a. C.) - Denario. Elefante calpesta il dragone. R/ Simpulum, aspersorio, scure, cappello a punta.
Bab. 9. Coh 49. g. 3,95
SPL
700
115
JULIA C. Julius Caesar (63-44 a. C.) - Denario. Elefante calpesta il dragone. R/ Simpulum, aspersorio, scure, cappello a punta.
Bab. 9. Coh 49. g. 3,83
SPL
750
116
JULIA C. Julius Caesar (63-44 a. C.) - Denario. Elefante calpesta il dragone. R/ Simpulum, aspersorio, scure, cappello a punta.
Bab. 9. Coh 49. g. 3,76
SPL
650
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JUNIA. D. Junius Silanus L.F. (89 a. C.) – Denario. Testa di Roma a d.; dietro, corona. R/ Vittoria su biga a d.; sopra, IIII. Bab.
16. Syd. 646. Cr. 337/3 (varietà senza L F all’esergo al rovescio).
g. 3,88
BB/q.SPL
130
LUCRETIA. Cn. Lucretius Trio (136 a. C.) – Denario. Testa di Roma a d. R/ I Dioscuri a cavallo a d. Bab. 1. Syd. 450. Cr.
237/1. g. 3,89
SPL/FDC
220
LUCRETIA. L. Lucretius Trio (76 a. C.) – Denario. Testa di Nettuno a d., dietro, tridente. R/ Cupido su delfino a d. Bab. 3. Syd.
784. Cr. 390/2 g. 3,95
BB/SPL
180
120
MAMILIA. C. Mam. Limetanus (84 a C) – Denario dentellato. Busto di Mercurio. R/ Ulisse viene riconosciuto dal cane Argo.
Bab. 6. Syd. 741. Cr. 362/1.
g. 3,94
SPL/FDC
480
121
122
MANLIA. L. Manlius Torquatus (82 a. C.) – Denario. Testa della Sibilla a d. R/ Tripode con praefericulum tra due stelle, entro
corona di alloro. Bab. 12. Syd. 835. Cr. 411/1b g. 3,73 R
g. 3,61
BB
170
MARCIA. M. Marcius M. F. (119 a C) – Denario. Testa di Roma. R/ I Dioscuri a cavallo a d. Bab. 1. Syd. 396. Cr. 215/1 g. 4,10
Lieve ossidazione
BB
95
123
124
MARCIA. M. Marcius M. F. (119 a C) – Denario. Testa di Roma. R/ Vittoria su biga. Bab. 8. Syd. 500. Cr. 245/1 g. 3,86
BB
95
MARCIA. Q. Marcius Philippus (109 a. C.) – Denario. Testa d di Roma a d. R/ Il re di Macedonia a cavallo a d. ; dietro, elmo
regale macedone. Bab. 11. Syd. 477. Cr. 259/1. g. 3,75
MB/BB
80
125
MARCIA. L. Marcius Censorinus (82
g. 4,15
126
127
a. C.) – Denario. Testa di Apollo. R/ Il satiro Marsia. Bab. 24. Syd. 737.
SPL/FDC
126
MEMMIA. L. Memmius (94 a.C) – Denario. Testa maschile. R/ I Dioscuri con i cavalli. B. 1. S. 558. Cr. 304/1. g. 3,99
127
PAPIA. L. Papius (79 a.C.) – Denario dentellato. Testa di Giunone a d. R/ Grifone. Bab. 1. Syd. 773. Cr. 384/1. g. 3,90
250
q.SPL
230
BB
130
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MONETE DELLA REPUBBLICA ROMANA
128
128
PETILLIA. Petillius Capitolinus (43 a C) - Denario. Testa di Giove. R/ Tempio a sei colonne. Bab. 1. Syd.1149. Cr. 487/1. R
g. 4,06
q.SPL/BB
390
Bellissimo ritratto di Giove.
129
129
PLAETORIA. M. Plaetorius Cestianus (69 a C.) - Denario. Testa femminile a d. R/ Praefericulum e torcia accesa. Bab. 7. Syd.
803. Cr. 405/4b. R g. 3,89
Lieve schiacciatura sull’orecchio
SPL/FDC
580
Bellissimo esemplare, di alta conservazione e di bello stile
130
131
132
133
134
135
130
PLAUTIA. P. Plautius Hypsaeus (58 a. C). Denario. Testa di Leuconea a d.; dietro, un delfino. R/ Giove su quadriga a s. Bab.
12. Syd., 911. Cr. 420/2.
g. 3,89. Due piccoli graffi al diritto
SPL
350
131
132
POBLICIA. C. Poblicius Malleolus (80 a. C.) – Denario dentellato. Busto di Roma a d. R/ Ercole strozza il leone di Nemeo;
sotto: clava, arco e faretra. Bab. 9. Syd. 768. g. 3,81
q.SPL/BB
210
PORCIA. M. Porcius Cato (89 a. C.) - Denario. Testa della Libertà a d. R/ La Vittoria seduta a d. con patera e palma. Bab. 5.
Syd. 596. Cr. 343/1 R g. 3,90
BB
150
133
134
135
POSTUMIA D. Postumius Albinus Bruti (44-43 a. C.) – Denario. Testa della Pietà (contromarca sulla guancia). R/ Due mani che
si stringono reggendo un caduceo. Bab. 10. Syd. 942. Cr. 450/2
g. 3,53
q.SPL/BB
220
POSTUMIA D. Postumius Albinus Bruti (44-43 a. C.) – Denario. Testa della Pietà (contromarca sulla guancia). R/ Due mani che
si stringono reggendo un caduceo. Bab. 10. Syd. 942. Cr. 450/2
g. 4,08
q.SPL
280
POSTUMIA. L. Postumius Albinus Bruti. (131 a C.) – Denario. Busto di Diana a d. con arco e faretra. R/ Tre cavalieri al
galoppo verso s.; in terra guerriero caduto. Bab. 4. Syd. 613. Cr. 335/9. R g. 4,06
BB/SPL
180
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MONETE DELLA REPUBBLICA ROMANA
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ROSCIA. L. Roscius Fabatus (64 a C.) – Denario dentellato. Testa di Giunone Lanuvia, dietro cicogna. R/ Giovane donna nutre
un dragone. Bab. 3 Syd. 915. Cr. 412/1.
g. 3,86
BB/q.SPL
160
137
SATRIENA. P. Satrienus (77 a. C.) – Denario. Testa di Roma a d. R/ Lupa in cammino a s. B. 1. S. 781. Cr. 388/1. g. 3,83
BB
140
138
SCRIBONIA. L. Scribonius Libo (54 a C.) – Denario. Testa del Bonus Eventus a d. R/ Pozzo scriboniano. Simbolo, martello.
Bab. 8. Syd. 928. Cr. 416/1b. g. 3,95
BB
150
139
SERVILIA. M. Servilius M. f (136 a C). – Denario. Testa di Roma a d. R/ I Dioscuri a cavallo verso opposte direzioni. Bab., 1.
Syd. 525. Cr. 239/1
g. 3,91
SPL
350
136
139
Bellissimo esemplare, ben centrato e di modulo largo.
140
140
141
142
SICINIA. Q. Sicinius (69 a.C.) – Denario. Testa di Apollo. R/ La clava di Ercole ricoperta dalla pelle del leone. Bab. 1. Syd. 939.
Cr. 444/1. g. 3,66
MB/BB
80
141
TITIA. Q. Titius (90 a C.) – Denario. Testa del dio Mutinus Titinus. R/ Pegaso in volo. Bab., 1. Syd. 691. Cr. 341/1. g. 3,88 BB
130
142
TITIA. Q. Titius (90 a C.) – Denario. Testa del dio Mutinus Titinus. R/ Pegaso in volo. Bab., 1. Syd. 691. Cr. 341/1. g. 4,09 BB
120
143
143
144
TITIA. Q. Titius (90 a C.) – Denario. Testa di Bacco a d. R/ Pegaso in volo a d. Bab. 2. Syd. 692. Cr. 341/2.
BB/SPL
160
Denario. Testa grande di Apollo a d. R/ Pallade su quadriga. Bab. 2. Syd. 684.
q.BB
95
144
VIBIA. C. Vibius C. f. Pansa (89-88 a. C.) Cr. 342/5-6
g. 3,81
g. 3,87
145
145 VIBIA. C. Vibius C. f. Pansa (43 a C.) – Denario. Maschera di Pan a d. R/ Giove Axur su trono. Bab. 19. Syd. 948/a. Cr. 449/1bc
R
g. 4,00
SPL
450
Esemplare ben coniato, di bello stile
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MONETE DELL’IMPERO ROMANO
146
146 VOLTEIA. M. Volteius M. f (78 a. C.) Denario. Testa di Ercole. R/ Cinghiale. Bab. 2. Syd. 775. Cr. 385/2. g. 4,20
147
148
149
SPL
350
147
VOLTEIA. M. Volteius M. f (78 a. C.) - Denario. Testa di Atiis a d.; dietro, lucertola R/ Cibele su carro trainato da leoni a d.
Bab. 4. Syd. 777. Cr. 385/4 R g. 3,88
q.SPL
170
148
149
GIULIO CESARE (63-44 a. C.) – Aureo. Roma, anno 44 a. C. CAES DIC QVAR Busto di Venere diademata a d. R/ Scritta (non
leggibile) entro corona di alloro. Bab. 30. BMC. 4129. Cr. 481/1. Sear 117. Calicò 42. g. 7,77 RR
oro
MB/B
1.950
OTTAVIANO (Emissioni dopo la morte di Cesare). Aureo. L. CESTIUS e C. NORBANUS. Roma, anno 44 a. C. C
NORBANVS L CESTIVS PR. Busto di Venere (?) a d. R/ S C Cibele, su trono, guida quadriga di leoni a s. Bab. 3. BMC 4193.
Calicò 5b.
Cr. 491/2. Sear 196. Syd. 1155. g. 7,95. RR Contromarca al rovescio.
oro
q.BB
3.500
MONETE DELL’IMPERO ROMANO
(in oro, argento e bronzo)
150
150
TIBERIO (14 a. C. - 37 d. C.) – Aureo. Lugdunum, anni 15-16 d. C. Testa a d. laureata. R/ Livia seduta a d. tiene scettro e fiore.
RIC. 3. Coh. 15. g. 7,82. R
oro
SPL
4.800
Esemplare di bello stile e ottimamente conservato.
151
151 DOMIZIANO (51-96) - Cesare (69-81) - Aureo. Roma, anno 73. CAES AVG F DOMIT C·OS II Testa laureata di Domiziano a d.
R/ Domiziano su cavallo impennato a s. con scettro. Coh. 663. RIC. 679. Calicò, 812. R
g. 7,18 Piccolo colpo di lima sul
contorno oro
MB/BB
25
Primavera 2009
2.300
MONETE DELL’IMPERO ROMANO
152
152 DOMIZIANO (51-96) - Cesare (69-81) – Aureo. Roma, anni 77-78. CAESAR AVG F DOMITIANVS. Testa laureata di Domiziano
a d. R/ Soldato Partico in costume orientale, genuflesso, consegna il vessillo. Coh. 48. RIC. 959. Calicò, 819a. R
g. 7,08
Bel ritratto
oro
MB/BB
2.800
153
154
155
DOMIZIANO. (72-96) - Denario. Roma, anno 76. Testa laureata di Domiziano a d. R/ Pegaso al passo a d. Coh. 47. RIC.
(Vespasiano), 921. g. 3,31
arg
BB/q.SPL
180
VESPASIANO (69-79) – Asse. Roma, anno 71. Busto laureato di Vespasiano a d. R/ Vittoria stante a d. su prua di nave, con
ramo di palma e corona. Coh. 632. RIC. 503. g. 10,39. Patina verde. Bel ritratto.
bronzo
BB/q.SPL
220
VESPASIANO (69-79) – Sesterzio. Roma, anni 80-81 (coniato da Tito). Nel campo, S C. R/ Vespasiano deificato seduto su
carro trainato da una quadriga di elefanti, guidati da condottieri. Coh. 206. RIC. II (Tito) 257. g. 23,67. Patina verde.
Corrosione al rovescio. RR
bronzo
MB/B
230
156
157
158
156 PERIODO DA DOMIZIANO AD ANTONINO PIO. Quadrante. Testa elmata di Minerva a d. R/ Civetta stante a s. Coh., vol.
VIII, pag. 268, n. 8. RIC., 7. g. 2,86. Bella patina verde
rame
q.SPL
280
153
154
155
Esemplare di bello stile.
157 vTRAIANO (98-117) - Denario. Roma, anni 103-111. Busto laureato a d. R/ Vittoria stante a s. tiene corona e ramo di palma.
Coh., 75. RIC., 128. g. 3,10
arg
q.SPL
150
158 ADRIANO (117-138) - Sesterzio. Roma, 123-125. Busto a d. corazzato e laureato. R/ La Spes stante a s. con fiore nella mano d. e
cona la s. si sostiene la veste. Coh., 1154 var. RIC., 612b var. g. 22,52 Patina marrone.
bronzo
q.BB/MB
550
Bel ritratto di Adriano.
26
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MONETE DELL’IMPERO ROMANO
159
159
ELIO (Cesare: 136-138) – Denario. Roma, 137. Testa nuda a d. R/ La Pietas stante a s. vicino ad altare, tiene la mano d. alzata e
con la s. si solleva la tunica. Coh.53. RIC. 432 g. 3,25 Piccola frattura nel tondello
arg
q.SPL
650
Bellissimo ritratto.
160
161
162
160
161
162
ADRIANO (117-138) - Denario. Roma, anni 134-138. Testa di Adriano a d. R/ La Pietas stante a s. vicino ad altare con ambedue
le braccia alzate. Coh. 1030. RIC. 257. g. 2,81
arg
q.SPL
110
ANTONINO PIO (138-161) - Denario. Roma, anno 146. Testa laureata di Antonino Pio a d. R/ Due mani giunte sorreggono
caduceo e due spighe. Coh. 873. RIC. 136. g. 3,15
arg
q.SPL
130
ANTONINO PIO (138-161) - Asse. Roma, anni 140-144. Testa laureata a d. R/ La Clemenza in piedi a s. tiene patera e scettro.
Coh. 906. g. 11,58
Patina verde scuro
bronzo
q.SPL/BB
230
163
164
166
163 ANTONINO PIO (138-161) – Denario. Roma, anni 148-149. Testa laureata a d. R/ La Salus stante a s. nutre un serpente che esce
da un altare e sorregge un timone. Coh. 281. RIC. 181 g. 3,05
R
arg
SPL
170
Esemplare particolarmente gradevole
164
ANTONINO PIO (138-161) – Asse. Roma, anni 149-150. Busto laureato a d. R/ Elefante in cammino verso d.
862a g. 11,62. Patina verde scuro.
bronzo
Coh., 565. RIC.
BB
280
165
165 MARCO AURELIO (161-180) – Aureo. Roma, AVRELIVS CAESAR AVG P II FIL Busto di Marco Aurelio a d. R/ TR POT
VIIII COS II Roma stante a s. tiene vittoria e parazonium. Coh.,680. Calicò, 1950. RIC., III-84-464a R
g. 7,07 Scalfittura al
q.BB/MB
1.800
rovescio
oro
166
MARCO AURELIO (161-180) - Denario. Roma, anno 176. Testa a d. laureata di Marco Aurelio. R/ Genio nudo stante a s. con
patera e due spighe. Coh. 929. g. 3,21
arg
BB
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110
MONETE DELL’IMPERO ROMANO
167
167 FAUSTINA MADRE (moglie di Antonino + 141) – Aureo. Roma , anni 141-161. DIVA FAVSTINA Busto di Faustina a d. con
capelli raccolti. R/ AVGVSTA Ceres velata stante a s. tiene in entrambe le mani una torcia. Coh. 75. Calicò, 1758. RIC III-70-357
oro
q.SPL 3.500
a-a g. 7,10
168
169
170
171
168
169
170
SETTIMIO SEVERO. (193-211) – Denario. Laodicea ad Mare, anni 198-202 Testa di Settimio Severo a d. R/ La Vittoria in
cammino a s. tiene scudo. Coh. 719. RIC. 516. g. 3,65.
arg
q.SPL
130
SETTIMIO SEVERO (193-211) - Denario. Roma, anni 197. Testa di Settimio Severo a d. R/ Elefante in cammino a d.. Coh.
1030. RIC. 257. g. 2,81 R
arg
q.SPL
250
SETTIMIO SEVERO. (193-211) - Denario. Roma, anno, 304. Testa laureata di Settimio Severo a d. R/ Il Genius o il Bonus
Eventus sacrifica da una patera su un altare, mentre tiene con l’altra mano due spighe di grano. Coh. 464. RIC. 195. g. 3,79.
arg
q.SPL/BB
100
171
CARACALLA (198-217) – Tetradracma. Antiochia ad Orontem. Busto laureato a d. R/ Aquila stante di fronte, ad ali spiegate
con corona nel becco, fra le zampe, stella e parte di animale da sacrificio. BMC. 373. g. 13,37
arg
SPL/FDC
690
Esemplare in eccellente stato di conservazione.
172
172
CARACALLA (198-217) – Tetradracma. Antiochia ad Orontem. Busto laureato a d. R/ Aquila stante di fronte, ad ali spiegate
con corona nel becco, fra le zampe, stella e parte di animale da sacrificio. BMC. 359. g. 13,17
arg
SPL/FDC
750
Esemplare in ottimo stato di conservazione. Bellissimo ritratto.
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MONETE DELL’IMPERO ROMANO
173
174
175
173
174
175
CARACALLA (211-217) - Denario. Roma, anno 215. Testa laureata di Caracalla a d. R/ Apollo, stante di fronte e rivolto a s.
tiene ramo di alloro e una lira appoggiata ad una colonna. Coh. 282. RIC 254. g. 2,92
arg
q.SPL
120
MACRINO (217-218) – Tetradracma. Heliopolis, 217-218. Busto laureato a d. R/ Aquila stante di fronte, ad ali spiegate con
corona nel becco, fra le zampe, busto radiato di Helio a s.; sull’ala d., H
Bellinger, 208. g. 13,37 arg
SPL
450
MACRINO (217-218) - Denario. Busto laureato a d. R/ Giove, in piedi a s., tiene fulmine e scettro; ai suoi piedi piccola figura di
Macrino. Coh. 37. RIC. 76. g. 3,20
arg
q.SPL
320
Esemplare ad alto rilievo e bellissimo ritratto di Macrino.
176
177
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179
180
181
176
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178
ELIOGABALO (218-222) - Denario. Roma, anno 220. Testa laureata di Eliogabalo a d. R/ La Fortuna seduta a s. tiene timone e
corno dell’abbondanza. Coh. 149. RIC. 19. g. 3,25
arg
q.SPL/BB
110
ELIOGABALO (218-222) - Antoniniano. Roma, anni 218-219. Busto di Eliogabalo a d. R/ La Vittoria, in cammino a d., tiene
corona. Coh. 291. RIC. IV/2/38-155e. g. 4,35
arg
SPL
150
ALESSANDRO SEVERO (222-235) – Sesterzio. Roma, anno 230. Busto laureato di Alessandro Severo a d. R/ La Giustizia,
seduta a s, tiene patera e scettro. Coh. 106. RIC. 115. g. 17,40 Patina marrone rossiccio
bronzo
BB
110
179
180
181
ALESSANDRO SEVERO (222-237) – Denario. Busto laureato a d. R/ La Vittoria stante a s. tiene ramo di palma e corona. Coh.
564. RIC. 180. g. 2,28
arg
SPL
110
ALESSANDRO SEVERO (222-237) – Denario. Roma, anno 227. Busto laureato a d. R/ L’Equità stante a s. con bilancia e
cornucopia. Coh. 346. RIC. 64. g. 3,46
arg
SPL
120
ALESSANDRO SEVERO (222-235) Denario. Roma, anni 231-235. Testa di Alessandro Severo a d. R/ La Spes stante a s. tiene
fiore e si solleva un lembo della veste. Coh. 543. RIC. 254c. g. 2,71
arg
q.SPL
110
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MONETE DELL’IMPERO ROMANO
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185
182
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MASSIMINO I (235-238) – Denario. Roma, anni 235-236 Busto a d. laureato. R/ La Pace in piedi a s. tiene un ramo di olivo e
uno scettro trasversale. Coh. 31. RIC. 12 g. 3,75 Esemplare molto gradevole
arg
q.SPL
150
GORDIANO III (238-244) - Sesterzio. Roma, anni 241-244. Busto laureato a d. R/ La Vittoria in piedi a s. appoggiata ad uno
scudo mentre regge palma. Coh. 354. RIC. 338a
g. 21,15
Patina verde
bronzo
BB
150
GORDIANO III (238-244) - Antoniniano. Roma, anni 242-243. Busto radiato di Gordiano a d. R/ Gordiano stante a d. con asta e
globo. Coh. 266. RIC. 93. g. 5,37
arg
SPL
95
185
GORDIANO III (238-244) – Tetradracma. Antiochia ad Orontem. Busto laureato a d. R/ Aquila stante di fronte, ad ali spiegate
con corona nel becco. BMC. 497. g. 13,20
arg
SPL
480
Esemplare ottimamente conservato.
186
187
188
186 FILIPPO PADRE (244-249) - Antoniniano. Busto radiato a d. R/ Elefante in cammino a s. guidato da un conducente. Coh. 17.
RIC. 58/C. g. 5,07
R
arg
BB/q.SPL
100
187 FILIPPO PADRE (244-249) - Antoniniano. Busto radiato a d. R/ Elefante in cammino a s. guidato da un conducente. Coh. 17.
RIC. 58/C. g. 3,83
R
arg
BB/q.SPL
95
VOLUSIANO (251-253) - Antoniniano. Roma, anno 251-253. Busto a d. R/ La Pace stante a s. tiene un ramo di ulivo ed uno
scettro. Coh. 71. g. 4,35
mist
q.SPL
110
189
190
191
189 v SALONINA (253-260) – Antoniniano. Restituzione di Gallieno, anni 260-268. Busto di Salonina diademato a d. su crescente
lunare R/ La Pudicizia seduta a s. alza il suo velo e tiene scettro. Coh. 92. g. 2,85
arg
SPL
110
POSTUMO (259-268) – Antoniniano. Colonia Agrippinensis (Köln), anno 268. Busto radiato e drappeggiato a d. R/
L’imperatore stante a d. con lancia e globo. Coh. 331. RIC. 83 g. 3,17
R
mist
q.SPL
120
SEVERINA (270-275) - Antoniniano. Roma, anno 274. Busto di Severina a d. su crescente lunare. R/ Severina, velata, stringe la
mano ad Aureliano, togato. RIC V 3. MIR 47, 132. g. 2,98 Argentatura originale.
mist
SPL/FDC
160
188
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MONETE DELL’IMPERO ROMANO
192
193
192
193
194
AURELIANO (274-275) – Tetradracma. Alessandria. Busto laureato di Aureliano a d. R/ Aquila volta a d. SNG. (Cop.), 883.
g.6,81
bronzo
BB
45
PROBO (276-282) – Antoniniano. Ticinum, anno 281. Busto radiato e corazzato di Probo a s. tiene scettro e grosso scudo. R/
Probo stante a d. stringe la mano alla Concordia, di fronte. All’esergo, PXXT. Coh. 119. g. 3,82 Con argentatura originale
mist
SPL/q.FDC
180
Bellissimo esemplare con interessante e ampia raffigurazione di Probo.
CARO (282-283) - Antoniniano. Roma. Busto radiato e corazzato a d. R/ Il Sole in marcia verso s. tiene frusta. Coh. 99. RIC. 35.
g. 4,16.
mist
SPL
95
195
196
197
DIOCLEZIANO (284-305) - Antoniniano. Testa radiata di Diocleziano a d. R/ Il Sole radiato alza la mano s. e con la d. tiene
una frusta. Coh. 40. g. 3,41
mist
BB/q.SPL
75
DIOCLEZIANO (284-305) – Follis. Aquileia, circa anno 296. Busto a d. laureato. R/ Il Genio stante a s. con patera e cornucopia.
Coh. 94. RIC. VI, 314, 23a. g. 8,67. Patina bruna.
bronzo
q.SPL
140
DIOCLEZIANO (284-305) – Follis. Ticinum, anno 301. Testa laureata a d. R/ La Moneta in piedi a s. con bilancia e cornucopia.
All’esergo, PT. Coh. 436. g. 9,66
bronzo
q.SPL/BB
90
198
198 MASSIMIANO ERCOLE (286-305) – Argenteus. Busto laureato a d. R/ I tetrarchi, davanti a un castellum a quattro torri,
q.SPL
sacrificano sopra un tripode. Coh. 622. RR g. 1,86 Tondello privo delle consuete fratture di conio.
arg
750
199
200
201
199 MASSIMIANO ERCOLE (286-305) – Follis. Ticinum, anno 301. Busto a d. R/ La Moneta in piedi a s. con bilancia e cornucopia.
All’esergo, PT. Coh., 502. g. 10,82 Patina bruna
bronzo
q.FDC/SPL
150
194
195
196
197
Conservazione notevole.
200
201
MASSIMINO II (Cesare: 305-308) – Follis. Siscia. Testa di Massimino a d. R/ Roma seduta a s. su scudo tiene vittoria e scettro.
RIC.,182/b g. 9,82
Patina verde
bronzo
q.SPL
110
COSTANTINO I IL GRANDE (306-337) – Centennionale. Treviri, anni 322 e 323. Busto laureato e corazzato di Costantino a s.
tiene globo niceforo R/ Globo su altare, sopra tre stelle; all’esergo PTR. Coh. 18. g. 3,63. Patina verde scuro
bronzo q.SPL
70
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Primavera 2009
MONETE DELL’IMPERO ROMANO
202
203
204
202 COSTANTINO I IL GRANDE (306-337) – Centennionale. Busto corazzato di Costantino a d. con elmo crestato. R/ Due Vittorie
stanti posano uno scudo su altare; all’esergo, due prigionieri; ai lati, le lettere P e L. C. 633. g. 3,00. Patina verde bronzo BB/SPL
203
204
205
206
207
70
MASSENZIO (306-312) – Follis. Aquileia, estate anno 307. Testa laureata di Massenzio a d. R/ Tempio tetrastilo; all’interno
Roma seduta offre globo all’imperatore in abiti militari. All’esergo, AQ. Coh. 42. RIC 113. Paolucci-Zub 173. g. 5,23. Patina
marrone-verde
bronzo
q.SPL
95
MASSENZIO (306-312) Follis. Ostia, anni 309-312. Testa laureata di Massenzio a d. R/ La Lupa stante a s. allatta i gemelli.
All’esergo, MOSTT RIC. VI, 51. g. 7,59
Patina verde
bronzo
BB/q.SPL
150
205
206
MASSENZIO (306-312) – Follis. Aquileia, estate anno 307. Testa laureata di Massenzio a d. R/ Tempio tetrastilo; all’interno
Roma seduta offre globo all’imperatore in abiti militari. All’esergo, AQP. Coh. 42. RIC 113. Paolucci-Zub 173. g. 6,10. Patina
marrone-verde
bronzo
SPL
120
COSTANTINO I (307-337) – Centennionale. Cyzico, anni 317-320. Busto laureato di Costantino a s. R/ Giove stante a s. con
vittoria su globo e scettro; a s. corona e a d. lettera H
RIC.,8. g. 3,63. Patina verde chiaro
bronzo
q.SPL/BB
45
207
COSTANTINO I IL GRANDE (307-337) – Follis. Treviri, autunno 307-fine 308. Busto corazzato e laureato R/ Marte, elmato e
stante a d., tiene scettro e si appoggia ad uno scudo; ai lati, T F. All’esergo, PTR. DOC, 8j. Morr. XL, 19 g. 6,82 bronzo
FDC
290
Conservazione eccezionale.
208
209
208
209
LICINIO I (308-324) – Follis. Siscia, anni 315-316. Testa laureata a d. R/ Giove stante a s. tiene globo niceforo e scettro; davanti,
Aquila stringe corona nel becco. Coh. 66. RIC 17. g. 3,50.
bronzo
q.SPL
50
MASSIMINO II DAZA (308-313) – Follis. Alessandria, anni 305-306. Busto laureato a d. R/ Il Genio stante a s. tiene patera e
cornucopia. Ai lati, K-'P; all’esergo, ALE. Coh. 52. g. 7,87 Patina marrone
bronzo
q.SPL
70
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MONETE DELL’IMPERO ROMANO
210
211
212
213
214
210
211
212
COSTANZO II (323-361) - Siliqua (Lugdunum). Busto a d. R/ Vittoria in cammino a s; all'esergo LVG. Coh., 259. R g. 2,26
arg
SPL
380
COSTANZO II (323-361) - Siliqua e mezza (Sirmium). Busto a d. R/ Leggenda entro corona; all'esergo ySIRMy Coh. 342 R
g. 1,99
arg
q.SPL
350
DELMAZIO (335-337) – Mezzo centennionale. Siscia, anni 335-336. Busto a d. con corona di alloro. R/ Due soldati stanti ai lati
di un’insegna militare. All’esergo, BSIS. Coh. 4. RIC. 256. g. 1,86 Patina marrone
bronzo
SPL
95
213
VALENTE (328-378) - Siliqua (Roma). Busto a d. R/ Roma seduta a s. All’esergo, R Q
arg
214
Coh., 1. R
g.2,09 Patina iridescente
q.SPL
380
GIULIANO II L’APOSTATA (360-363) – Siliqua (Arelate). Busto a d. R/ Leggenda; all'esergo TCON Coh.,161. R g. 1,90
SPL
arg
350
215
215 COSTANTE I Cesare (333-337) – Solido. Costantinopoli, anno 335. FL CONSTANS NOB CAES Busto di Costante a d. R/
CONSTANS NOB NOB CAESAR Vittoria in piedi a s. tiene corona; all’esergo, CONS. Coh. 6. RIC VII-97 g. 4,18
Scalfittura nel metallo al diritto
oro
q.SPL
1.300
216
216
COSTANTE (337-350) – Solido. Treviri, anni 345-347. Busto diademato di Costante a d. R/ Due Vittorie stanti sorreggono uno
scudo dentro al quale è scritto VOT X MVLT XX; all’esergo TR. Coh. 171. RIC. 129 g. 4,40
oro
SPL
1.500
Esemplare molto ben coniato.
217
217 VALENTINIANO II (375-392) – Solido. Costantinopoli, anni 378-383. Busto diademato a d. R/ Roma seduta a d. tiene globo e
scettro. Coh. 1. RIC. 45/b. g. 4,45
oro
SPL/q.FDC
1.500
Esemplare di notevole qualità e di bello stile.
33
Primavera 2009
MONETE DELL’IMPERO ROMANO - BIZANTINE
218
218 ONORIO (393-423) – Solido (Ravenna). Busto diademato di Onorio a d. R/ L'imperatore in piedi a d., appoggiato ad un prigioniero
steso, tiene uno stendardo ed un globo sormontati da vittoria; ai lati R V; all'esergo, COMOB. Coh. 44. g. 4,67 oro BB/q.SPL
850
219
219 VALENTINIANO III (424-455) - Solido (Ravenna). Busto a d. diademato. R/ L'imperatore in piedi di fronte, tiene lunga croce e
vittoriola e appoggia il piede sopra ad un serpente con testa umana. Ai lati, R-V; all'esergo, COMOB. Coh. 21. R Leggero graffio
al diritto g. 4,34
oro
q.SPL
980
220
221
222
LEONE I (457-473) – Solido. Costantinopoli, anni 462-466. Busto elmato di Leone I di fronte R/ Vittoria in piedi a s. tiene lunga
croce; dietro, ‘ all’esergo CONOB Ratto 243 (AVGGGI). RIC, 605 g. 4,56
oro
q.FDC
450
221
LEONE I (457-473) – Solido. Come il precedente. g. 4,58 Piccolo graffito al diritto
280
222
LEONE I (457-473) – Solido. Costantinopoli, anni 462-466. Busto elmato di Leone I di fronte R/ Vittoria in piedi a s. tiene lunga
croce; dietro, ‘ all’esergo CONOB Ratto 247 (AVGGGZ). RIC, 605 g. 4,45 Lievi graffi al diritto
oro
q.SPL
220
oro
q.SPL
290
MONETE BIZANTINE
(in oro e argento)
223
224
225
226
227
223
224
ANASTASIO (491-518) – Solido. Costantinopoli anni 491-498. Busto elmato di Anastasio di fronte R/ Vittoria in piedi a s. tiene
lunga croce; dietro, ‘ all’esergo CONOB. Ratto, 309 (AVGGGI). D.O. 5,3i. MIB 99 g. 4,56
oro
SPL
450
ANASTASIO (491-518) – Solido. Costantinopoli anni 491-498. Busto elmato di Anastasio di fronte R/ Vittoria in piedi a s. tiene
lunga croce; davanti, ‘ all’esergo CONOB. Ratto, 315 (AVGGGS). D.O. 5,3i. MIB 99 g. 4,40
oro
SPL
450
225
226
227
FOCAS (602-610) – Solido. Busto coronato di Focas di fronte che tiene globo crucigero. R/ Vittoria in piedi di fronte, tiene una
lunga croce ed un globo crucigero; all’esergo CONOB. Alla fine della leggenda, . R. 1181. g. 4,57 Lievissimi graffi oro q.SPL
250
FOCAS (602-610) – Solido. Busto coronato di Focas di fronte che tiene globo crucigero. R/ Vittoria in piedi di fronte, tiene una
lunga croce e globo crucigero; sotto, CONOB. Alla fine della leggenda, Z. R., 1184. g. 4,48 Schiacciatura di conio oro BB/q.SPL
170
ERACLIO con Eraclio Costantino (613-630) – Solido. Costantinopoli, circa anni 613-616. Busti affiancati coronati, in mezzo, ?.
R/ Croce su tre gradini, all’esergo CONOB. Alla fine della leggenda, I. DOC, 8j. Morr. XL, 19 g. 4,45 oro
q.SPL
220
34
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MONETE BIZANTINE - ITALIANE
228
229
228
229
230
COSTANTINO VII E ROMANO I (920-944) – Miliaresion. Scritta in cinque righe entro triplo cerchio perlinato. R/ Croce
ornata su tre gradini, globo in basso e scritta nel giro. DOC. 21. g. 3,06.
arg
BB/q.SPL
190
COSTANTINO IX Monomaco (1042-1055) - Histamenon nomisma. Busto di fronte di Cristo con ampio nimbo. R/ Busto
coronato di fronte di Costantino IX che tiene lunga croce e globo crucigero. DOC. 3.2. Ratto 1971 (Costantino VIII). g. 4,35
oro
SPL
450
Bellissimo esemplare, molto ben coniato.
230
COSTANTINO X (1059-1067) – Histamenon. Costantinopoli. Cristo con nimbo seduto su trono. R/ Busto frontale di Costantino
con scettro e globo crucigero. DOC, 1b.4. Ratto 2010. g. 4,73 Esemplare ben coniato
elettro
SPL
290
MONETE ITALIANE
(in oro, argento)
231
232
233
234
235
231
LUCCA. ELISA BONAPARTE E FELICE BACIOCCHI (1805-1814) - 5 franchi 1805. Gig. 1. g. 24,87 R
arg
MB/BB
100
232
233
MILANO. ENRICO III, IV o V DI FRANCONIA (1039-1125) – Denaro. Monogramma di Enrico. R/ Al centro, croce patente;
nel giro, MEDIOLANV CNI.,9. g. 0,78
arg
MB
20
MILANO. GIAN GALEAZZO MARIA SFORZA - REGGENZA DI LUDOVICO M. SFORZA (1480-1494) - Grosso da 5
soldi. Elmo coronato sormontato da cimiero. R/ Busto di S.Ambrogio. Crippa 5. CNI., 37/58. g. 3,10 arg
BB/SPL
190
234
235
NAPOLI. CARLO V (1516-1556) - Scudo d'oro. Stemma. R/ Croce. CNI. 141 v. Pannuti, 11. g. 3,33
580
oro
BB
NAPOLI. FERDINANDO IV (I periodo: 1759-1799) - Da 6 ducati 1764. Busto giovanile. R/ Stemma. (sigla G). Pannuti, 7b.
g. 8,96 oro
BB
35
Primavera 2009
400
MONETE ITALIANE
236
236
SAVOIA. CARLO FELICE (1821-1831) – Da 5 lire 1828 (Torino). Pag. 75. g. 24,81
237
SAVOIA. CARLO ALBERTO (1831-1849) - Da 20 lire 1849 (Torino). Pag. 209. g. 6,39
238
239
240
241
242
243
237
arg
BB
60
MB
130
238
239
SAVOIA. CARLO ALBERTO (1831-1849) – Da 5 lire 1836. Genova. Gig. 63. g. 24,88. Piccole ammaccature sul bordo
arg
BB/SPL
150
SAVOIA. CARLO ALBERTO (1831-1849) – Da 5 lire 1847. Genova. Gig. 85. g. 24,85. Piccole ammaccature sul bordo. Lievi
graffi al diritto
arg
BB
95
240
241
SAVOIA. VITTORIO EMANUELE II (Regno di Sardegna:1849-1861) - Da 5 lire 1850 (Genova). G. 30. g. 24,89 R arg MB/BB
140
SAVOIA. VITTORIO EMANUELE II (Re eletto 1859-1861) - Lira 1860. Firenze. Testa nuda a s. R/ Stemma sabaudo. Pag. 441.
Gig. 13. g. 4,87
arg
BB
130
242
243
SAVOIA. VITTORIO EMANUELE II (Regno d’Italia: 1861-1878) - Da 10 lire 1863 (Torino). Pag. 477 (Ø 18,5). g.3,20 R
oro
MB
85
VITTORIO EMANUELE II (Regno d’Italia 1861-1878) - Da 5 lire 1871 (Milano). Pag. 492. g. 24,80 Lievi colpi
q.SPL
120
SAVOIA.
arg
Graffi al rovescio
oro
36
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MONETE DELLO STATO PONTIFICIO
244
244
SAVOIA VITTORIO EMANUELE III. (1900-1946) - COLONIA ERITREA. Tallero d’Italia 1918. Pag., 956. g. 28,01 arg SPL
250
MONETE DELLO STATO PONTIFICIO
(in oro, argento)
245
246
247
248
249
245
PAOLO III (1534-1549) – Scudo d’oro del sole. Bologna. Stemma ovale sormontato da chiavi e tiara. R/ Croce gigliata e in
basso armette del Cardinale e della città. CNI. 1. g. 3,53.
oro
BB
550
246
247
CLEMENTE XI (1700-1721) - Mezza piastra 1704 A. IIII. Roma. Stemma. R/ S. Crescentino a cavallo. CNI. (Urbino), 4.
Munt. 57. g. 15,79
R
arg
BB
350
BENEDETTO XIV (1740-1758) - Zecchino 1743. Roma. La Chiesa tra le nubi. R/ Stemma. CNI. 127. Munt. 10b. Bellesia,
307/C g. 3,40
oro
q.SPL
280
248
249
GREGORIO XVI (1831-1846) – Doppia 1834. Bologna. Busto a s. R/ S. Pietro benedicente. Pag.,141. Gig.,2. Mont.,54.
g.5,45. R Graffi al rovescio
oro
BB/q.SPL
550
GREGORIO XVI (1831-1846) –Da 10 scudi 1835/V. Roma. Busto a s. R/ Valore tra rami di olivo. Pag. 155. CNI. 20. Munt. 1.
Bellesia 372/A. Pag. 155. R g. 17,32
oro
SPL
750
37
Primavera 2009
MONETE DELLO STATO PONTIFICIO
250
251
252
250
251
252
GREGORIO XVI (1831-1846) – 10 scudi 1836/VI. Roma. Busto a s. R/ Valore tra rami di olivo. Pag., 157. Gig.,6. Mont.,4.
g.17,31. R
oro
q.SPL
650
GREGORIO XVI (1831-1846) – 10 scudi 1842/XI. Roma. Busto a s. R/ Valore tra rami di olivo. Pag., 167. Gig., 19.
Mont.,21. g. 17,29. RR
Impercettibili imperfezioni di conio sui bordi
oro
SPL/q.FDC
900
GREGORIO XVI (1831-1846) – Da 5 scudi 1837 A. VII. Roma. Pag. 177. g. 8,64 R
490
oro
BB
253
254
253 PIO IX (Monetazione decimale: 1866-1870) – Da 100 lire 1868 A. XXIII. Roma. Busto a s. con zucchetto, mozzetta e stola R/
Valore e data in tre righe entro rami di alloro e quercia. Pag. 520. Mont. 337. Gig. 258 g. 32,23
RRR
Colpo sul ciglio
oro
q.SPL
4.200
Data rarissima
254 PIO IX (Monetazione decimale: 1866-1870) – Da 100 lire 1869 A. XXIV. Roma. Busto a s. con zucchetto, mozzetta e stola R/
Valore e data in tre righe entro rami di alloro e quercia. Pag. 522. Mont. 339. Gig. 260 RRRR g. 32,19
Difetti di conio sui
bordi
oro
SPL/q.FDC
5.800
Data estremamente rara.
255
255 PIO IX (Monetazione decimale: 1866-1870) – Da 50 lire 1870 A. XXIV. Roma. Busto a s. con zucchetto, mozzetta e stola R/
Valore e data in tre righe entro rami di alloro e quercia. Pag. 525. Mont. 342. Gig. 263 g. 16,10 RRR
oro
q.SPL/SPL
2.500
Data rarissima
256
257
258
256
257
258
PIO IX (Monetazione decimale: 1866-1870) – 20 lire 1867/XXII. Roma. Busto grande a s. R/ Valore tra rami di lauro e quercia.
Pag., 531. Mont., 347.
g. 6,43 oro
SPL
150
PIO IX (Monetazione decimale: 1866-1870) – 20 lire 1868/XXIII. Roma. Busto grande a s. R/ Valore tra rami di lauro e
quercia. Pag., 534. Mont.,350. R g. 6,44
oro
SPL
180
PIO XI (1929-1939) - 100 lire 1931/X. Busto a d. R/ Cristo re. Pag., 614. Gig., 3. Mont., 423.
240
g. 8,79 R
oro
SPL
38
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MONETE DELLO STATO PONTIFICIO
259
260
261
259
260
PIO XI (1929-1939) - 100 lire 1932/XI. Busto a d. R/ Cristo re. Pag., 615. Gig., 4. Mont., 424
261
g. 8,78 R oro SPL
210
PIO XI (1929-1939) - 100 lire 1933-1934 ANNO GIUBILARE. Busto a d. R/ Cristo re. Pag.,616. Gig., 5. Mont.,425. g. 8,79
oro
SPL
180
PIO XI (1929-1939) - 100 lire 1933-1934 ANNO GIUBILARE. Busto a d.
g.8,79
oro
Pag.,616. Gig., 5. Mont.,425.
SPL
180
263
264
Busto a d. R/ Cristo re. Pag.,706. Gig., 98. Mont.,509 R g. 5,19 oro SPL/FDC
250
262
262
PIO XII (1939-1958) - 100 lire 1940/II
263
PIO XII (1939-1958) - 100 lire 1941/III Busto a d. R/ Cristo re.
264
PIO XII (1939-1958) - 100 lire 1948/X
265
265
PIO XII (1939-1958) - 100 lire 1949/XI
oro
R/ Cristo re.
Pag.,707. Gig., 99. Mont.,510 R g. 5,20 oro SPL/FDC
250
Busto a d. R/ La Carità seduta. Pag.,714. Gig., 106. Mont.,517 g. 5,19 R oro SPL
210
266
267
Busto a d. R/ La Carità seduta. Pag.,715. Gig., 107. Mont., 518. g. 5,20 RR
SPL/FDC
390
PIO XII (1939-1958) – 100 lire 1950 ANNO GIUBILARE Busto a s. con triregno e piviale. R/ Il Papa e la sue corte davanti alla
Porta Santa. Pag., 716. Gig., 108. Mont., 519. g. 5,20 oro
q.FDC
180
PIO XII (1939-1958) – 100 lire 1954/XVI Busto a d. R/ La Carità in piedi. Pag.,720. Gig., 112. Mont., 523. g. 5,19 RR
oro
q.FDC
480
268
268
269
PIO XII (1939-1958) – 100 lire 1958/XX Busto a d. R/ Stemma. Pag.,724. Gig., 116. Mont., 527.
g. 5,18 R oro q.FDC
180
269
PIO XII (1939-1958) – 100 lire 1958/XX Busto a d. R/ Stemma. Pag.,724. Gig., 116. Mont., 527.
g. 5,19 R oro q.FDC
180
266
267
39
Primavera 2009
UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE
DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA
E’ con vivo piacere che proponiamo in questa nostra terza asta un prestigioso gruppo di monete di Milano, Napoli e di Casa
Savoia: la Raccolta rappresenta lo sforzo di un esigente collezionista, che ha avuto cura di scegliere alcuni dei pezzi migliori
proposti dal mercato numismatico negli anni ’70 e ’80, acquisendo molti esemplari rari o di grande qualità.
MONETE DI MILANO
(in oro e in argento)
270
270
CARLO IL CALVO (875-877) – Denaro largo. Al centro, croce entro cerchio accantonata da quattro globetti. R/ Tempio
tetrastilo sopra due gradini, con frontone triangolare sormontato da una croce; all’interno del tempio, una croce. CNI., 3. MEC.I,
tav.46/1009. g. 1,72 RRR
arg
BB
1.700
Moneta rarissima.
Esemplare proveniente dall’Asta Nummorum Auctiones, Lugano 16 giugno 1979, n. 79
271
272
273
271
CARLO IL GROSSO (come imperatore: 881-887) – Denaro scodellato larghissimo. Zecca: Pavia. ?H CAROLVS IMPERA Al
centro, entro cerchio, croce accantonata da quattro globetti. R/ XPISTIANA REIIICIO Tempio tetrastilo sopra due gradini, con
frontone triangolare sormontato da una croce; all’interno del tempio, una croce. CNI. (Milano), 5. MEC.I, tav.46/1012. g. 1,74
RR arg
BB
1.100
272
BERENGARIO I (terzo periodo come re: 901-915) – Denaro leggermente scodellato. Al centro, entro cerchio, monogramma di
Cristo con le estremità tricuspidate. R/ Nel campo, in tre righe, la scritta [ME]DI || C || OLA || CNI., 1/8. MEC.I, tav. 46/1017.
g.1,25 RR
arg
BB/q.SPL
1.200
273
BERENGARIO I – Denaro leggermente scodellato. ? BERENCARIVS Croce accantonata da quattro globetti. R/ XPITI/N/
RECIO Tempio tetrastilo. CNI.(Milano), 11/12. g. 1,71
R
arg
BB/q.SPL
550
40
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ZECCA DI MILANO
274
RODOLFO DI BORGOGNA (922-926) – Denaro scodellato. Al centro, entro cerchio, monogramma di Cristo con le estremità
tricuspidale. R/ Nel campo, in due righe, la scritta [ME]DI||OLA|| CNI., tipo 1/10 g. 1,34 RR
arg
q.SPL
1.400
275
ENRICO VII DI LUSSEMBURGO (1310-1313) – Ambrosino grosso o grosso da due soldi (con REX). Croce accantonata da
quattro trifogli. R/ Sant’Ambrogio, mitrato e nimbato, seduto in cattedra di prospetto in atto di benedire. CNI., 9/12. g. 3,76. R
arg
SPL
750
276
BERNABO’ E GALEAZZO II VISCONTI (1354-1378) – Fiorino. Scudetto con il biscia viscontea sormontato da elmo con
cimiero ornato da drago piumato, con fanciullo nelle fauci; ai lati, le iniziali D – B (Dominus Bernabos). Il tutto entro cornice. R/
Come il diritto, ma cimiero con drago crestato e iniziali D – G (Dominus Galeazus). Crippa, 1. CNI., tipo 1/8. g. 3,51 RR
oro
q.SPL
4.500
277
277 v BERNABO’ VISCONTI (1354-1385) – Fiorino. Scudetto con il biscia viscontea sormontato da elmo con cimiero ornato da drago
piumato, con fanciullo nelle fauci; ai lati, le iniziali D – B (Dominus Bernabos). Il tutto entro cornice. R/ Biscia viscontea
sormontata da aquila imperiale; ai lati, le lettere D – B e tutto intorno cornice ornata. Crippa, 1. CNI., tipo 1/11. g. 3,48 RR Lievi
difetti di conio
oro
BB/q.SPL
3.800
274
275
276
Esemplare proveniente dall’Asta Nummorum Auctiones, Lugano 16 giugno 1979, n. 160
41
Primavera 2009
UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA
278
278
GALEAZZO MARIA SFORZA (1466-1476) – Ducato (primo tipo). Busto a d.corazzato e a testa nuda del duca giovane. R/
Scudetto con il biscia viscontea sormontato da elmo coronato con cimiero ornato da drago crestato; ai lati, i tizzoni con le secchie
con sopra le iniziali G – 3 Legende in caratteri gotici. Crippa 2/A. CNI., 7/8. g. 3,55. R Lievi segni di ribattitura oro q.SPL
3.500
Da documenti dell’epoca sappiamo che l’emissione di questo tipo di moneta iniziò nel 1467 e che per essa furono utilizzati conii su
disegno del celebre pittore della corte sforzesca Zanetto Bugatto (cfr. C. CRIPPA, Le monete di Milano dai Visconti agli Sforza, pp.193194).
279
279
GALEAZZO MARIA SFORZA (1466-1476) – Mezzo testone. Busto a d. corazzato e a testa nuda. R/ Stemma di Milano
sormontato da corona con rami di palma e di olivo; ai lati dello stemma, le lettere G – M coronate. Crippa,8. CNI., tipo 78/95.
g. 5,12 R
arg
q.SPL
2.500
Esemplare di ottima conservazione.
280
280
GIAN GALEAZZO MARIA SFORZA. REGGENZA DI LUDOVICO IL MORO (1480-1494) – Testone. Busto a d. corazzato e
a testa nuda. R/ Stemma di Milano sormontato da due elmi con diverso cimiero. Crippa, 4. CNI., tipo 32/36. g. 9,60 RR
arg
BB/q.SPL
2.900
Bell’esemplare ad alto rilievo e con tondello largo e tondo.
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ZECCA DI MILANO
281
281
LUDOVICO MARIA SFORZA detto il Moro (1494-1500) – Doppio ducato. Busto corazzato e a testa nuda a d. R/ Il duca in
armatura e con spada sguainata, a cavallo al galoppo a d.; la testa è protetta da elmo coronato e con cimiero ornato da drago
crestato. Crippa, 1/C. CNI., manca. g. 6,95. RRR
oro
SPL
Moneta rarissima. Varietà con legende a caratteri grandi; al rovescio, la corazza del cavaliere è ornata da biscia, mentre la gualdrappa
del cavallo è ornata davanti da biscia e dietro da scopetta.
L’eccellente qualità di questo esemplare esalta la bellezza di una delle gemme della monetazione rinascimentale milanese: il ritratto, di
fiera bellezza, esprime, nel vigore del tratto e nella plasticità del modellato, la forte personalità di Ludovico il Moro e testimonia la
presenza a Milano, in quegli anni, di incisori di coni di grande preparazione artistica.
La tradizione critica maggiormente riferita assegna questa moneta, così come i pezzi emessi con lo stesso ritratto del Moro mentre era
reggente per il giovane nipote Gian Galeazzo, al famoso orafo e medaglista Cristoforo Foppa, detto il Caradosso. Accanto a tale
attribuzione è stata avanzata anche l’ipotesi che l’autore di questo conio si fosse ispirato a disegni del celebre pittore Ambrogio Preda (o
de’ Predis), collaboratore di Leonardo da Vinci durante gli anni del suo soggiorno milanese e autore di un ritratto del Moro molto simile
a quello presente sulla moneta, miniato all’interno della “Grammatica latina” di Elio Donato.
Tra l’altro Ambrogio Preda è anche ricordato per la sua attività di incisore di coni, sia nel 1479 alla zecca di Milano , sia poi nel 1494,
quando fu chiamato alla zecca imperiale da Massimiliano I d’Asburgo: il fatto che l’imperatore richiedesse la sua opera per le nuove
monete che intendeva far battere sta ad indicare che il Preda doveva aver acquistato in quegli anni una certa notorietà anche come
incisore di coni.
La critica ha anche rintracciato una certa somiglianza tra il ritratto del Moro presente sulle monete e quello di una miniatura opera di
Giovan Pietro Birago, artista lombardo della seconda metà del XV secolo, che godette del particolare favore di Bona di Savoia prima e di
Ludovico il Moro poi.
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Primavera 2009
29.000
UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA
282
283
284
282
283
LUDOVICO XII D’ORLEANS (1500-1512) – Grossone. Scudo di Francia sormontato da corona e affiancato da due gigli. R/
Sant’Ambrogio, mitrato e nimbato, seduto in cattedra di prospetto, stringe nelle mani staffile e pastorale. Varietà con al diritto la
legenda con FRANCOR REX Crippa, 4/A. CNI., tipo 67/71. g. 9,61 RR
arg
SPL
1.400
FRANCESCO II SFORZA (1521-1535) – Da soldi 3. Nastro sormontato da corona ducale da cui escono rami di palma e di
olivo. R/ Sant’Ambrogio, mitrato e nimbato, stringe nelle mani staffile e pastorale. Crippa, 9. CNI., 28. g. 2,59 arg
SPL
285
284
CARLO V (1535-1556) - Doppio scudo d’oro. Busto a d. laureato e paludato. R/ Le colonne d’Ercole cinte da nastro, su cui vi è
il motto PLVS VLTRA; in alto, tra le colonne, una mitra imperiale. Crippa, 2/A. CNI., 14. RRRR
g. 6,35. oro BB/SPL
25.000
Moneta di estrema rarità e difficile da reperire in buono stato di conservazione. Meraviglioso ritratto di Carlo V.
Esemplare proveniente dal catalogo a prezzi fissi di R. Ratto, Milano 1935, n. 306 (“della più grande rarità”) e dall’Asta Nummorum
Auctiones, Lugano 16 giugno 1979, n. 311.
Il doppio scudo è l’unica moneta d’oro battuta dalla zecca di Milano a nome di Carlo V e fu emessa alla fine del 1548 in occasione della
visita a Milano del primogenito dell’imperatore, il giovane Filippo. Tutto il campo del rovescio, anepigrafo, è occupato dalle mitiche
colonne d’Ercole, legate da un nastro con il motto PLVS VLTRA: tale raffigurazione voleva celebrare l’impero spagnolo che, con la
scoperta dell’America, aveva esteso i propri confini oltre al limite del mondo fino ad allora conosciuto, le colonne d’Ercole appunto,
ossia lo stretto di Gibilterra.
285
285
CARLO V (1535-1556) - Mezzo scudo d’argento 1552. Busto a d. laureato e corazzato; dietro la testa, lettera K. R/ Aquila sopra
un globo, che stringe tra gli artigli un fulmine ed un ramo di olivo; sopra l’aquila, mitra imperiale. Crippa, 6/A. CNI., 3. g. 16,81.
RR
Corrosione superficiale al rovescio
arg
SPL
2.800
Esemplare molto gradevole, ben coniato e con superfici brillanti.
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ZECCA DI MILANO
286
286
CARLO V (1535-1556) – Denaro da 32 soldi imperiali (detto impropriamente burigozzo). Busto a d. corazzato e con testa
laureata. R/ Sant’Ambrogio in piedi stringe nelle mani staffile e pastorale. In basso, MLM Crippa, 8/B. CNI., 27 g. 10,85 RRR
Graffi
arg
q.BB
2.800
Esemplare proveniente dall’asta Semenzato, Venezia, 29-30 novembre 1980, n.633.
Tipo di busto di Carlo V più raro rispetto a quello che solitamente troviamo sulle monete milanesi di questo sovrano (Crippa 8/C e 8/D).
Moneta difficile da reperire in buono stato di conservazione; il presente esemplare è di conservazione superiore rispetto a quello
illustrato nella nostra opera al n. 8/B.
Il denaro da 32 soldi fu coniato a partire dal 1539: ne troviamo testimonianza in una cronaca scritta in quegli anni da un merciaio
milanese, Giovan Marco Burigozzo. Impropriamente il nome di questo cronista venne poi utilizzato nelle opere numismatiche
dell’Ottocento per indicare la moneta stessa, chiamata appunto “burigozzo”. Questo denaro nacque in un momento in cui si era deciso di
ribassare il corso delle monete circolanti nello Stato di Milano (grida del febbraio 1539): tale provvedimento venne però ben presto
abolito perche nocivo per i commerci. Pertanto già alla fine di quello stesso anno troviamo nei documenti che questa moneta veniva spesa
per più di 33 soldi (C. CRIPPA, Le monete di Milano durante la dominazione spagnola, pp.48-49).
287
287
CARLO V (1535-1556) - Testone. Scudo con aquila bicipite sormontato da corona imperiale; ai lati, le lettere K – K sormontate
da segno di abbreviazione. R/ Sant’Ambrogio, mitrato e nimbato, seduto in cattedra, stringe staffile e pastorale. Crippa, 9/B. CNI.,
55. g. 9,12. RRRR
arg
BB/q.SPL
6.700
Moneta di estrema rarità.
Bellissimo esemplare, ben coniato e con bella patina, proveniente dall’importante asta di M. Baranowsky, Ricca collezione numismatica
di Antica e Nobile Famiglia, Milano 23 giugno 1931, n. 802 e dall’Asta Nummorum Auctiones, Lugano 16 giugno 1979, n. 318.
288
288
CARLO V (1535-1556) - Medaglia. Busto a d. con testa laureata, corazza e manto. R/ La Pietà, seduta su sella curule, tiene una
patera nella mano destra; ai lati, corazze e lance. All’esergo, PIET/S Crippa, 26/B. CNI., 35/38. g. 11,67. RR
arg BB
Conii di Leone Leoni. Bella patina di medagliere.
45
Primavera 2009
4.300
UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA
289
289
FILIPPO II (1554-1598) – Doppia da quattro scudi d’oro. Busto a d. a testa nuda, con corazza ornata e goletta con colletto
increspato. R/ Stemma coronato e inquartato con le armi di Milano, Castiglia e León. Crippa, 1. CNI., 254. g. 12,71
oro
RRRRR
Piccola falla di conio al diritto
BB/q.SPL
18.000
Moneta della massima rarità, pochissimi esemplari conosciuti.
In base ai Registri della Zecca di Milano, l’emissione di questa importante moneta d’oro da 22 carati risalirebbe all’anno 1580
(cfr. C. CRIPPA, Le monete di Milano durante la dominazione spagnola, p.85).
Di essa sono oggi noti pochissimi esemplari: solo tre di essi appartengono a Collezioni pubbliche (Collezione Reale, Gabinetto
Numismatico di Brera, Collezione Papadopoli), mentre altri quattro pezzi (due dei quali ancora sconosciuti al momento della pubblicazione
della nostra opera) sono passati nelle seguenti aste pubbliche:
Nummorum Auctiones S.A. n.4 (Lugano 16 giugno 1979, n.342): è il pezzo qui in vendita.
Bowers and Merena Inc., The Guia Collection (New York, 23/24 marzo 1988, n.635): esemplare illustrato nel nostro volume sulla
monetazione spagnola a Milano al n. 1 di Filippo II
Asta Grigoli n. 4 (Bergamo, 23/25 aprile 1990, n.718), poi passato nell’Asta Finarte n.751 (9/10 ottobre 1990, n.685) e ancora
nell’Asta Spink Taisei n.41 (30 aprile 1992, n.578)
Asta Numismatica Genevensis S.A. (Geneve, 2/3 dicembre 2008, n.799).
290
290
FILIPPO II (1554-1598) – Scudo d’oro. Testa a s. con corona radiata. R/ Stemma ovale di Milano, sormontato da corona con
rami di palma e di olivo. Crippa, 8. CNI., 268/269. g. 3,29 RR
oro
q.SPL
1.850
46
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ZECCA DI MILANO
291
291
FILIPPO II (1554-1598) – Scudo d’argento 1582. Busto a d. a testa nuda, con corazza ornata e goletta con colletto increspato; sul
petto, il Collare del Toson d’oro. R/ Stemma di Milano, sormontato da corona con rami di palma e di olivo; ai lati dello stemma,
due figure femminili a forma di cariatidi. Crippa, 13/B-2. CNI., tipo 74. g. 31,86 RRR
arg
SPL
1.200
Interessante e rarissima varietà con rosetta alla fine della legenda del diritto.
Bellissimo esemplare per conservazione, modulo e patina.
292
292
FILIPPO IV (1621-1665) – Doppia da due o quadrupla 1630. Busto a d. corazzato e con testa radiata. R/ Stemma a cuore di
Milano, ornato ai lati da due teste di ariete e sormontato da corona con rami di palma e di olivo. Tra lo stemma e la corona,
maschera tra festoni. Crippa, 3/C. CNI., tipo 31/54. g. 12,88 RR
oro
q.FDC
3.500
Conservazione eccezionale; esemplare privo delle consuete falle di conio, battuto su tondello tondo e regolare..
293
293
FILIPPO IV (1621-1665) – Ducatone 1622. Busto a d. corazzato e con testa radiata; data visibile sotto la spalla. R/ Stemma di
Milano sormontato da corona senza rami; sotto lo stemma, rosetta a quattro petali. Crippa, 6/D. CNI., tipo 25/28. g. 31,99 R
arg
SPL
1.200
Bellissimo ritratto.
294
294
FILIPPO IV (1621-1665) – Filippo 1657. Busto a d. corazzato, a testa nuda con lunga capigliatura, baffi e pizzo. R/ Stemma reale
di Spagna, caricato al centro dallo scudetto con le armi di Milano e sormontato da corona senza rami; sotto lo stemma, due gruppi
di tre stelle poste a triangolo. Crippa, 14/A. CNI., tipo 116/131. g. 27,85
arg
SPL/FDC
Conservazione eccezionale, superfici speculari. Esemplare battuto su tondello largo e tondo.
47
Primavera 2009
1.200
UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA
295
295
FILIPPO IV (1621-1665) – Emissione speciale con il peso corrispondente a quello di due ducatoni 1641. Busto a d. corazzato e
con testa radiata. R/ Stemma a cuore di Milano coronato. Crippa, 32. CNI., 82. g. 63,82 RRRR Lieve sdoppiamento da salto di
conio al diritto
arg
BB
28.000
Moneta di estrema rarità.
Esemplare proveniente dall’Asta Nummorum Auctiones, Lugano 16 giugno 1979, n. 387
La maggior parte delle emissioni speciali di Filippo IV sono di grande rarità. Dai Registri della zecca di Milano pubblicati nell’opera
dell’Argelati (De monetis, III. Appendice, pp.38) risulta che nell’anno 1641 di questi “ducatoni da due” ne vennero coniati 46 marchi,
corrispondenti a circa 168 pezzi.
Di essi è giunta sino a noi solo una decina di esemplari.
Per coniare questa emissione speciale venne preparato un nuovo ritratto di Filippo IV: il sovrano, con baffi, indossa la corona radiata e
la corazza con il manto annodato come sui ducatoni emessi negli anni precedenti, ma il colletto che fuoriesce dalla corazza non è più
pieghettato, bensì dritto e ripiegato come sarà sulle monete emesse da quel momento in poi.
296
296
FILIPPO IV con la moglie MARIA ANNA D’AUSTRIA (1649-1665) – Emissione speciale con il peso corrispondente a quello
del mezzo filippo 1649. Busto a d. coronato e corazzato di Filippo IV, con lunga capigliatura, baffi e pizzo. Sotto il busto, su due
righe CARACENA||GVBERN|| R/ Busto a s. di Maria Anna, in veste riccamente ornata, con collana e gioielli, e con la testa
coronata e ornata da lunghe piume. Variante con al diritto la legenda PHILIPP IIII HISP RE ET MED DVCIS Crippa, 35/B.
CNI., 220. g,13,29 RRRR
arg
q.BB/MB
15.000
Moneta di estrema rarità.
Questa emissione speciale celebrativa fu coniata in occasione della visita a Milano di Maria Anna d’Austria, che viaggiava da Vienna a
Madrid, per andare in sposa a Filippo IV di Spagna. La sovrana fece il suo ingresso solenne a Milano il 17 giugno 1649 e fu accolta da
festeggiamenti sfarzosi. Come indica la scritta all’esergo del diritto, questa emissione fu voluta da don Luigi de Benavides Carillo e
Toledo, marchese di Caracena, governatore spagnolo a Milano dal 25 giugno 1648 al dicembre 1655: da cronache dell’epoca siamo
informati che tali coniazioni vennero donate ai curati delle parrocchie per il sostentamento dei poveri.
48
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ZECCA DI MILANO
297
297
CARLO III (poi VI) D’ASBURGO. I periodo: re di Spagna e duca di Milano (1706-1711) – Filippo 1707. Busto a d. a testa
nuda, con fluente parrucca arricciata, corazzato. R/ Stemma reale di Spagna. Crippa, 1. CNI., 2. g. 27,73 R
arg q.SPL
1.500
Bellissimo esemplare, patina di medagliere.
298
298 v CARLO VI (già III) D’ASBURGO. II periodo: imperatore e duca di Milano (1711-1740) - Filippo 1728. Busto a d. laureato e
corazzato, con fluente parrucca arricciata. R/ Stemma reale di Spagna. Crippa, 11. CNI., 69/74. g. 27,89 RR arg
q.SPL
3.500
Bellissimo esemplare, patina di medagliere.
299
299
CARLO VI (già III) D’ASBURGO. II periodo: imperatore e duca di Milano (1711-1740) - Mezzo filippo 1728. Busto a d.
laureato e corazzato. R/ Stemma reale di Spagna. Crippa, 14/A. CNI., 76. g. 13,89 RRR Piccoli difetti di conio arg SPL
2.200
Moneta rarissima.
300
300
CARLO VI (già III) D’ASBURGO. II periodo: imperatore e duca di Milano (1711-1740) - Quarto di filippo 1728. Busto a d.
laureato e corazzato, con fluente parrucca arricciata. R/ Stemma reale di Spagna. Crippa, 16. CNI., 77. g. 6,95 RRRR arg SPL
Moneta estremamente rara, conosciuta in pochi esemplari; mancante anche nell’importantissima Collezione Vidal Quadras y Ramon.
L’esemplare qui offerto è di notevole qualità; nonostante sia di modulo più stretto rispetto all’esemplare presente nella Collezione Verri, è
di peso leggermente superiore.
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Primavera 2009
4.500
UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA
301
301
MARIA TERESA D’ASBURGO Vecchia monetazione (1741-1776) – Filippo o carlo 1749. Busto a d. drappeggiato e
diademato. R/ Stemma coronato e caricato al centro dello scudetto con le armi di Milano. Crippa, 2/D. CNI., tipo 29/34. g. 27,70
RRR
arg
SPL
4.500
Moneta rarissima.
Esemplare di ottima conservazione, proveniente dall’asta di M. Baranowsky, Collezione Cuzzi, Milano 9-10 dicembre 1929, lotto n. 419.
Questo filippo del 1749, insieme al mezzo filippo con la stessa data, è l’ultimo nominale in argento milanese battuto a mano. Infatti
proprio in quell’anno ebbe inizio nello Stato di Milano un vivace dibattito sulla questione monetaria, che portò alla riforma del 1778
voluta dall’imperatrice Maria Teresa e alla nuova monetazione, battuta con l’ausilio di macchinari.
302
303
304
302
MARIA TERESA D’ASBURGO. Nuova monetazione (1778-1780) – Zecchino 1779. Busto a d. velato e diademato. R/ Stemma
ovale di Milano, caricato al centro dello scudetto d’Austria e sormontato da corona imperiale. Crippa, 37/B. CNI., 118. g. 3,37
R
oro
SPL
1.400
303
MARIA TERESA D’ASBURGO. Nuova monetazione (1778-1780) – Scudo 1778. Busto a d. velato e diademato. R/ Stemma
ovale di Milano, caricato al centro dello scudetto d’Austria e sormontato da corona imperiale. Crippa, 38/B. CNI., 109. g. 23,12
Lieve schiacciatura di conio sul bordo
arg
SPL/q.FDC
850
304
GIUSEPPE II D’ASBURGO-LORENA (1780-1790). Monetazione di tipo lombardo – Doppia 1783. Testa a d. laureata. R/
Stemma coronato, inquartato con l’aquila e la biscia e caricato dello scudetto di Austria e Lorena; ai lati, rami di palma e di lauro.
Crippa, 1/B. CNI., 19. g. 6,29 RR
oro
BB/q.SPL
1.650
50
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ZECCA DI MILANO
305
305
GIUSEPPE II D’ASBURGO-LORENA (1780-1790) – Zecchino del giuramento 1781. Testa a d. laureata. R/ LONGOBARD||
FIDES || SACRAMENTO || FIRMATA || DIE 25 IULII || 1781 || scritto in cinque righe e sormontato da corona; sotto, due rami di
lauro intrecciati con al centro una biscia. Crippa, 9. CNI., 3. g. 3,48 RRR
oro
SPL/q.FDC
1.900
Moneta rarissima.
306
307
306
LEOPOLDO II D’ASBURGO-LORENA (1790-1792). Monetazione di tipo imperiale – Mezzo sovrano 1791. Testa a d.
laureata. R/ Stemma ovale d’Austria Crippa, 3/B. CNI., 5. g. 5,56
RR
oro
SPL/q.FDC
1.850
307
LEOPOLDO II D’ASBURGO-LORENA (1790-1792). Monetazione di tipo lombardo – Scudo delle corone o crocione 1792.
Testa a d. laureata. R/ Croce di Borgogna, da cui pende il Toson d’oro, accantonata dalle corone d’Austria, Ungheria e Boemia.
Crippa, 4/B. CNI.,12. g. 29,48 Lievissimo graffio al diritto
arg
q.FDC
850
Bellissimo esemplare, patina di medagliere.
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Primavera 2009
UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA
308
308
FRANCESCO II D’ASBURGO-LORENA (1792-1796) – Doppio zecchino del giuramento 1792. Testa a d. laureata. R/
LONGOBARD|| FIDES || SACRAMENTO || FIRMATA || DIE 16 SEPT || 1792 || scritto in sei righe e sormontato da corona.
Crippa, 2. CNI., 1. g. 6,97 RRRR
oro
q.FDC
3.500
Moneta di estrema rarità.
Questo doppio zecchino, insieme allo zecchino, alla lira e alla mezza lira qui di seguito illustrate, è emissione detta “del giuramento”. Fu Maria
Teresa d’Asburgo ad introdurre l’uso di far battere delle monete da lanciare al popolo durante la cerimonia in cui i rappresentanti della città di
Milano giuravano fedeltà al nuovo sovrano. Tale consuetudine fu poi ripresa sia da Giuseppe II, che da Francesco II d’Asburgo-Lorena e venne
anche continuata durante il Regno Lombardo-Veneto con Francesco I e Ferdinando I. Nonostante il carattere eccezionale della loro emissione, i
pezzi del giuramento di Francesco II, così come quelli dei suoi predecessori, vanno considerati come vere monete, poiché hanno pesi e diametri
che corrispondono a quelli delle monete di analogo valore allora in corso e presentano tracce di usura causate dalla circolazione (cfr. C. CRIPPA,
Le monete di Milano dalla dominazione austriaca alla chiusura della zecca, pp.108 e 209).
309
309
FRANCESCO II D’ASBURGO-LORENA (1792-1796) – Zecchino del giuramento 1792.
Testa a d. laureata.
R/
LONGOBARD|| FIDES || SACRAMENTO || FIRMATA || DIE 16 SEPT || 1792 || scritto in sei righe e sormontato da corona.
Crippa, 3. CNI., 2. g. 3,48
RRRR
Lievi graffi di conio vicino al bordo al rovescio
oro
q.FDC
2.300
Moneta di estrema rarità.
310
311
312
310
311
FRANCESCO II D’ASBURGO-LORENA (1792-1796) – Lira del giuramento 1792. Testa a d. laureata. R/ LONGOBARD||
FIDES || SACRAMENTO || FIRMATA || DIE 16 SEPT || 1792 || scritto in sei righe e sormontato da corona. Crippa, 4. CNI., 4.
g. 6,21 R
Graffi di conio al rovescio
arg
SPL
95
FRANCESCO II D’ASBURGO-LORENA (1792-1796) – Mezza lira del giuramento 1792. Testa a d. laureata.
R/
LONGOBARD|| FIDES || SACRAMENTO || FIRMATA || DIE 16 SEPT || 1792 || scritto in sei righe e sormontato da corona.
Crippa, 5. CNI., 5. g. 3,09
arg
SPL/q.FDC
50
312
NAPOLEONE I BONAPARTE. Monetazione definitiva del Regno d’Italia (1807-1814) – Da 40 lire 1812. Testa nuda a s. R/
Stemma. Contorno con legenda in incuso. Crippa, 25/E. Pag., 15/15°. g. 12,87 Lievi schiacciature di conio sui bordi oro q.FDC
380
52
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ZECCA DI MILANO
313
313
NAPOLEONE I BONAPARTE. Monetazione definitiva del Regno d’Italia (1807-1814) – Da 5 lire 1814. Testa nuda a d. R/
Stemma. Crippa, 28/G. Pag., 32 e 32°. g. 24,96
arg
FDC
950
Conservazione eccezionale. Fondi speculari.
314
314
315
NAPOLEONE I BONAPARTE. Monetazione definitiva del Regno d’Italia (1807-1814) – Da 5 lire 1814. Testa nuda a d. R/
Stemma. Crippa, 28/G. Pag., 32 e 32°. g. 24,98
arg
SPL/q.FDC
650
Bella patina di medagliere. Fondi lucenti.
315
316
317
318
NAPOLEONE I BONAPARTE. Monetazione definitiva del Regno d’Italia (1807-1814) – Da 1 lira 1814. Testa nuda a d. R/
Stemma. Contorno con stellette in incuso. Crippa, 32/I. Pag., 47/47°. g. 4,99 Piccole irregolarità di conio sui bordi arg SPL/FDC
180
316
317
FRANCESCO I D’ASBURGO-LORENA (1851-1835). Monetazione per il Regno Lombardo-Veneto coniata a Milano. Sovrana
(nuova) 1831. Testa a d. laureata; sotto, rami di palma, di lauro e l’iniziale di zecca M. R/ Aquila bicipite coronata e caricata dello
stemma del Regno Lombardo Veneto. Lo stemma è sormontato dalla corona ferrea e circondato dal Collare del Toson d’oro.
Crippa, 1/L. Pag., 104. g. 11,31
oro
q.FDC
750
GOVERNO PROVVISORIO DI LOMBARDIA (1848) – Da 20 lire italiane 1848. Nel campo, 20 LIRE ITALIANE scritto su
tre righe tra rami di lauro e quercia; all’esergo, la data. R/ L’Italia in piedi, turrita e paludata, tiene nella mano destra un’asta;
sopra la testa una stella e all’esergo la lettera M. Crippa, 2. Pag.,212. g. 6,44 R oro
SPL/q.FDC
1.480
318
GOVERNO PROVVISORIO DI LOMBARDIA (1848) – Da 5 lire italiane 1848. Nel campo, 5 LIRE ITALIANE scritto su tre
righe tra rami di lauro e quercia; all’esergo, la data. R/ L’Italia in piedi, turrita e paludata, tiene nella mano destra un’asta; sopra la
testa una stella e all’esergo la lettera M. Crippa, 3/A. Pag., 213. g. 24,96
arg
SPL/q.FDC
250
53
Primavera 2009
UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA
MONETE DI NAPOLI
(in oro e in argento e rame)
319
319
CARLO I D’ANGIO’(1266-1285) – Saluto. Stemma partito. R/ L’Annunciazione. Pannuti, 1. CNI.,1. g. 4,39. RR oro FDC
2.900
Conservazione eccezionale.
Esemplare proveniente dall’Asta Semenzato, Venezia 29-30 novembre 1980, n. 1001.
320
321
320
ALFONSO I D’ARAGONA (1442-1458) – Alfonsino da un ducato e mezzo. Stemma inquartato, palato al 2° e al 3° quarto. R/
Il re a cavallo a d. con spada sguainata a d. Pannuti, 2. CNI., tipo tav.IV/7. g. 5,20 RR oro
q.SPL
3.200
321
FERDINANDO I D’ARAGONA (1458-1494) - Ducato. Busto coronato a d. R/ Stemma. Pannuti, 5. CNI., 24 g. 3,45. RR
oro
BB/q.SPL
5.900
Tipo di ritratto più raro che raffigura il sovrano in età giovanile.
Esemplare proveniente dall’asta Münzen und Medaillen, Basilea 15-16 novembre 1963, lotto n. 870
L’incisore dei coni delle monete napoletane emesse in quegli anni fu Girolamo Liparolo, che lavorò alla zecca dal 1461 al 1497, anno
della sua morte.
Ferdinando I d’Aragona fu tra i primi sovrani a inserire il suo ritratto sulle monete, seguendo l’esempio del suo alleato, il duca di Milano
Francesco I Sforza, che nel 1462 aveva fatto emettere il ducato d’oro con la sua effigie.
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ZECCA DI NAPOLI
322
323
322
FERDINANDO I D’ARAGONA (1458-1494) – Coronato. Busto a d.; dietro, C
CNI., 364. g. 3,89.
arg
R/ Croce potenziata; sotto, C Pannuti, 16b.
SPL
350
323
FERDINANDO I D’ARAGONA (1458-1494) – Coronato. Busto a d. coronato. Dietro: T R/ L’Arcangelo Michele di fronte
trafigge nelle fauci il drago a terra; nella mano d. tiene lancia terminante in alto con banderuola e nella mano s. regge uno scudo a
rotella. Pannuti, 17b. CNI., tav.VI/10. g. 4,01.
arg
FDC
650
Conservazione notevole. Esemplare battuto su tondello largo e completo.
324
324
FEDERICO III D’ARAGONA (1496-1501) – Carlino. Busto coronato del re a d.; dietro, T R/ Libro circondato da sei fiamme,
due sopra, due sotto e due di lato. Pannuti, tipo 5. CNI., 19/54. g. 3,81
arg
BB/SPL
950
La raffigurazione del rovescio, con un libro in fiamme e la frase, tratta dalla Bibbia, RECEDANT VETERA (si allontanino le vecchie
cose), allude alla volontà da parte del saggio e pacifico Federico d’Aragona di dimenticare il passato e perdonare i suoi nemici.
325
325
LUDOVICO XII DI FRANCIA (1501-1503) – Carlino. Il re seduto in trono. R/ Croce gigliata. Pannuti, 3. CNI.,13. g. 3,56. R
arg
BB
55
Primavera 2009
650
UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA
326
326
FERDINANDO D’ARAGONA e ISABELLA (ELISABETTA) DI CASTIGLIA (1503-1504) – Carlino. Busto coronato a d. di
Ferdinando; dietro T R/ Busto coronato a s. di Isabella. Pannuti, 2. CNI., 10. g. 3,45. RRR
arg
q.SPL
9.000
Moneta rarissima.
Il presente esemplare è probabilmente il più bello tra quelli conosciuti.
Esso proviene dall’asta Semenzato, Venezia 29-30 novembre 1980, n. 1009, allora aggiudicato a Lit. 10.800.000 ed è citato nelle
valutazioni del Pannuti-Riccio redatte da Alberto De Falco.
Splendido esempio della ritrattistica numismatica rinascimentale. Autore dei coni fu l’incisore Bernardino da Bove, attivo alla zecca di
Napoli dal 1474 al 1505 circa (A. SAMBON, Incisori dei conii della moneta napoletana, in RIN. 1893, pp.78-80 ).
La T che si legge al diritto dietro la testa del sovrano è l’iniziale di Gian Carlo Tramontano, maestro di zecca dal 1488 al 1514.
Ferdinando e Isabella, con le loro nozze, unirono sotto un’unica corona i regni di Aragona e di Castiglia.
327
327
FERDINANDO D’ARAGONA detto IL CATTOLICO (1504-1516) – Ducato d’oro. Busto coronato a d. R/ Stemma.
Pannuti, 2. CNI.,13. g. 3,50. RRRR oro
q.SPL
14.000
Varietà di estrema rarità priva, sia al diritto che al rovescio, delle lettere I-T iniziali del maestro di zecca Gian Carlo Tramontano. Il
Pannuti cita per questa varietà il Cat. Filangieri 1973 n.157. Il CNI elenca un unico esemplare presente presso il Museo Bottacin a
Padova.
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ZECCA DI NAPOLI
328
328
CARLO V (1516-1556) – Da 4 scudi Busto a d. corazzato e laureato, con lunga barba; sotto, le lettere IBR, iniziali del maestro di
zecca Giovan Battista Ravaschiero, in monogramma. R/ La Pace in piedi a s. che tiene nella s. una cornucopia ricolma di frutti e
con la d. una fiaccola con cui dà fuoco ad un libro e ad un mucchio di armi. Pannuti, 1a. CNI.,2. g. 13,48. RRRR oro SPL
28.000
Moneta di estrema rarità.
La raffigurazione del rovescio, con la legenda MAGNA OPERA DOMINI (grandi opere del Signore), si riferisce al ritorno della pace a
Napoli dopo la ribellione popolare scoppiata nel 1547 in seguito al tentativo da parte di Carlo V di reintrodurre in città il Tribunale
dell’Inquisizione: il sovrano desistette dai suoi propositi ed accettò la richiesta dei napoletani in cambio del pagamento di 100.000 ducati
d’oro. La raffigurazione allegorica si differenzia da quella della successiva per le lunghe fiamme che si sollevano dalle armi
329
329
CARLO V (1516-1556) – Da 2 scudi. Busto a d. coronato, corazzato e con lunga barba; dietro, IBR in monogramma. R/ La Pace
in piedi a s. che tiene nella s. una cornucopia ricolma di frutti e con la d. una fiaccola con cui dà fuoco ad un libro e ad un mucchio
di armi. Pannuti, 5a. CNI., 25. g. 6,77
RR
oro
SPL
57
Primavera 2009
4.300
UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA
330
330
CARLO V (1516-1556) – Ducato. Busto laureato a d.; dietro, le lettere IBR in monogramma. R/ Stemma coronato. Pannuti, 9a.
CNI., 55. g. 3,38
R
oro
SPL
2.800
Raffinatissimo ritratto.
331
331
CARLO V (1516-1556) - Tarì. Busto laureato a d.; dietro, le lettere IBR in monogramma. R/ Stemma coronato. Pannuti, 24b.
g. 6,13.
arg
SPL
450
Le lettere IBR sono le iniziali di Giovan Battista Ravaschiero, maestro della zecca di Napoli dal 1548 al 1567.
332
332
CARLO V (1516-1556) - Carlino. Busto giovanile coronato a d. R/ Stemma coronato. Pannuti, 27. CNI.,550. g. 3,44 RRR
arg
BB
3.500
Moneta rarissima. Particolare ritratto di Carlo V, ventenne e con lunga capigliatura.
Esemplare proveniente dall’asta Semenzato, Venezia, 29-30 novembre 1980, n.1013 (aggiudicato a Lit. 4.300.000)
Il sovrano, nato il 24 febbraio 1500, fu incoronato re di Spagna nel 1516 e imperatore nel 1519: la coniazione di questa moneta, che nella
legenda ricorda appunto di come Carlo avesse ottenuto la corona imperiale per volontà divina (DIvina FAvente CLEmentia IMPErator),
deve risalire appunto a quell’anno.
333
333
FILIPPO II Primo periodo: principe di Spagna (1554-1556) – Ducato. Busto a d. a testa nuda corazzato: dietro, IBR in
monogramma. R/ HILARI || ·TAS· || UNIVER || SA || scritto in quattro righe tra due rami di alloro. Pannuti, 2. CNI., 27. g. 29,86
arg
SPL
2.500
Bellissimo esemplare, con patina di medagliere e fondi lucenti.
Proveniente dalla celebre asta di P. & P. Santamaria - Collezione Conte Alessandro Magnaguti, Roma 5-6 ottobre 1959, lotto n. 135:
stimato Lit. 45.000 fu aggiudicato a Lit. 85.000
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ZECCA DI NAPOLI
334
334
CARLO II D’ASBURGO (1674-1700) - Ducato da 100 grana 1693. Busto a d. coronato e corazzato. R/ Il tosone sospeso a s.
entro cornice fogliata; sotto il valore, G·100 e AG/A Pannuti, 3. CNI.,320. g. 21,78 Lievi graffi
arg
SPL
1.100
Bellissima patina iridescente di medagliere.
335
336
337
335
336
CARLO II D’ASBURGO (1674-1700) - Mezzo ducato da 50 grana 1693. Busto a d. corazzato e coronato. R/ Il tosone sospeso
a s. entro cornice fogliata; sotto il valore, G·50 e AG/A Pannuti, 7. CNI., 330. g. 10,90.
arg
q.FDC
450
CARLO II D’ASBURGO (1674-1700) – Tarì 1699. Busto a d. con lunghi capelli e corona. R/ Il tosone sospeso a s. entro
cornice fogliata. Pannuti, 26. CNI., 351. g. 4,32.
arg
FDC
180
337
FILIPPO V (1700-1707) – Mezzo ducato 1702. Busto corazzato a testa nuda a d.. R/ Il globo terrestre illuminato dai raggi del
sole in alto. Pannuti,1. CNI., 17. g. 10,87.
R
arg
SPL/FDC
1.500
Conservazione eccezionale per questo tipo di moneta.
Esemplare proveniente dall’asta Semenzato, Venezia, 29-30 novembre 1980, n.1018.
Le sigle I-M al diritto sono le iniziali del maestro incisore Giovanni Montemein; le sigle AG - A, a destra del globo terrestre al rovescio,
sono le iniziali di Andrea Giovane, maestro di zecca, e di Francesco Antonio Ariani, maestro di prova
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Primavera 2009
UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA
338
338
CARLO VI (già III) Secondo periodo: imperatore d’Austria (1711-1734) - Mezza piastra 1731. Busto a d. laureato. R/ Stemma
coronato. Pannuti, 5. g. 12,74. RR arg
SPL
950
Bellissimo esemplare, fondi lucenti.
Le sigle dietro il capo del sovrano al diritto sono del maestro di zecca Virgilio Martenise e del già citato maestro di prova Francesco
Antonio Ariani, mentre quelle sotto il busto sono le iniziali del maestro incisore Giovanni de Gennaro.
339
340
341
342
339
CARLO VI (già III) Secondo periodo: imperatore d’Austria (1711-1734) - Tarì 1718. Busto a d. laureato. R/ Stemma coronato.
Pannuti, 15. CNI., 20. g. 4,35. RR arg
SPL
250
340
CARLO VI (già III). Secondo periodo: imperatore d’Austria (1711-1734) - Carlino 1716. Busto a d. laureato. Stemma
coronato; a s. della corona GB/A Pannuti,19. CNI.,14. g. 2,15
arg
SPL/FDC
230
341
CARLO III DI BORBONE (1734-1759) – Sei ducati 1753. Testa del re a d. con lunghi capelli fluenti. R/ Stemma coronato.
Pannuti, 5. Gig., 5a. g. 8,81
oro
SPL/FDC
850
342
CARLO III DI BORBONE (1734-1759) – Da 4 ducati 1750. Testa del re a d. con lunghi capelli fluenti. R/ Stemma coronato.
Pannuti, 9. Gig., 9 . g. 5,85 R
Lievissimi graffi
oro
BB/q.SPL
750
60
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ZECCA DI NAPOLI
343
344
343
CARLO III DI BORBONE (1734-1759) – Piastra 1735. Stemma coronato. R/ Il Sebeto, sdraiato sulla riva del mare con il
braccio destro poggiato su un’urna da cui esce acqua corrente e nella mano s. un remo; alle sue spalle un alberello e davanti, sullo
sfondo, il Vesuvio fumante. All’esergo, De 1735 G Pannuti, 23. CNI.,13. g. 25,55 Graffi di conio al diritto arg SPL/FDC
2.800
344
CARLO III DI BORBONE (1734-1759) – Mezza piastra 1735. Stemma coronato. R/ Il Sebeto, sdraiato sulla riva del mare con
il braccio destro poggiato su un’urna da cui esce acqua corrente e nella mano s. un remo; alle sue spalle un alberello e davanti,
sullo sfondo, il Vesuvio fumante. All’esergo, De 1735 G Pannuti, 34. CNI.,15. Gig.,34. g. 12,69 R Graffi di conio al diritto
arg
q.FDC
2.700
Conservazione eccezionale.
345
346
345
CARLO III DI BORBONE (1734-1759) – Piastra 1750. Testa del re a d. con lunghi capelli fluenti. R/ Stemma coronato.
Pannuti, 29. CNI.,68. Gig.,29. g. 25,29 Lievissimi graffi al diritto
arg
SPL
1.200
346
FERDINANDO IV DI BORBONE (prino periodo: 1759-1799) - Da 6 ducati 1766. Busto giovanile a d. a testa nuda; sotto, De
G R/ Stemma coronato. Nella data il secondo 6 è ribattuto su un 5. Pannuti, 9a. Gig., 9b. g. 8,79 oro
SPL/q.FDC
850
Nella legenda del diritto la lettera V del numerale IV è una lettera A rovesciata.
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Primavera 2009
UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA
347
347
FERDINANDO IV DI BORBONE (primo periodo: 1759-1799) – Da 4 ducati 1767. Busto infantile a d. R/ Stemma coronato.
Pannuti, 36. CNI., 46. Gig., 36. g. 5,90 R Impercettibili graffi di conio vicino al bordo al diritto
oro
q.FDC
1.300
Conservazione eccezionale.
348
348
FERDINANDO IV DI BORBONE (primo periodo: 1759-1799) – Mezza piastra 1760. Busto infantile a d.
coronato. Pannuti, 66. CNI., 6. Gig., 79. g. 12,76 RRR Graffi di conio al rovescio
arg
R/ Stemma
BB
1.900
Moneta rarissima e difficilmente reperibile in buono stato di conservazione.
Esemplare proveniente dall’Asta Semenzato, Venezia 29-30 novembre 1980, n.1029; dal catalogo di quella vendita riportiamo la seguente
nota: “Questa moneta è senza dubbio la più difficile a reperirsi in buona conservazione fra tutta la monetazione napoletana del ‘700 e
dell’800. Da almeno 40 anni, è questo l’esemplare meglio conservato apparso sul mercato”.
Questa importante mezza piastra fu battuta esclusivamente nell’anno 1760, quando Ferdinando aveva solamente dieci anni; il ritratto
raffigurato è uno dei pochi che ritrae il re Ferdinando in giovanissima età.
Le lettere che si leggono sotto il busto al diritto (I-A) sono le iniziali del maestro incisore Ignazio Aveta, mentre quelle intorno allo
stemma al rovescio si riferiscono al maestro di zecca Cesare Coppola (C-C) e al maestro di prova Giovanni Russo (R).
349
350
349
FERDINANDO IV DI BORBONE (primo periodo: 1759-1799) – Piastra da 120 grana 1786. Busto a d. a testa nuda; sotto, BP
R/ Stemma coronato; ai lati, C – C Pannuti, 50a. CNI.,135. Gig.,49a. g. 27,22 Piccole corrosioni
arg
SPL
550
350
FERDINANDO IV DI BORBONE (primo periodo: 1759-1799) – Piastra da 120 grana 1794. Busto a d. a testa nuda; sotto, P
R/ Stemma coronato; ai lati, / – P Varietà con SICILAR anziché SICILIAR Pannuti, 58. CNI.,233. Gig.,57a. g. 27,48
arg
SPL/FDC
650
La lettera A sulla sinistra dello stemma è del tipo aperto.
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ZECCA DI NAPOLI
351
352
351
FERDINANDO IV DI BORBONE (primo periodo: 1759-1799) – Piastra 1791. Busti accollati a d. di Ferdinando IV e di sua
moglie Maria Carolina d’Asburgo-Lorena. R/ Fascia dello zodiaco. Pannuti, 59. CNI.,211. Gig., 59. g. 27,24 Lievi graffi al
rovescio
arg
q.SPL
1.200
352
FERDINANDO IV DI BORBONE (primo periodo: 1759-1799) – Piastra 1791. Busti accollati a d. di Ferdinando IV e di sua
moglie Maria Carolina d’Asburgo-Lorena. R/ Il Sebeto e Partenope; sullo sfondo il Vesuvio fumante. Pannuti, 60. CNI., 209.
Gig.,58. g. 27,14
RR
arg
SPL/q.FDC
5.900
Esemplare di notevole conservazione.
Ferdinando IV e la moglie Maria Carolina nell’agosto 1790 erano partiti da Napoli per accompagnare a Vienna le figlie Maria Teresa e
Luisa Maria Amelia, che andavano spose ai figli dell’imperatore Leopoldo II, Francesco e Ferdinando, destinati rispettivamente alla
corona imperiale l’uno e al granducato di Toscana l’altro.
Questa piastra e quella con lo zodiaco, illustrata al numero precedente, furono coniate nel 1791 per celebrare il ritorno dei sovrani a
Napoli dopo la lunga assenza. A ciò si riferiscono la raffigurazioni e le legende sui rovesci delle monete: la personificazione di Napoli e
del fiume Sebeto con la scritta PRO FAVSTO PP. REDITV V S (“Voti assolti per il felice ritorno dei sovrani”) su questa piastra e la
fascia dello zodiaco con i segni di Bilancia, Scorpione, Sagittario e Capricorno, relativi ai mesi successivi alla partenza dei sovrani e la
scritta SOLI REDVCI (“Al sole che ritorna”) sull’altra.
Le lettere D.P. (o solo P sulla piastra precedente) sotto i busti al diritto si riferiscono al maestro incisore Domenico Perger, mentre al
rovescio A.P. sono le iniziali del maestro di zecca Antonio Planella e M quella del maestro di prova Raffaele Mannara.
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Primavera 2009
UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA
353
354
355
353
FERDINANDO IV DI BORBONE (primo periodo: 1759-1799) – Piastra da 120 grana 1795. Testa nuda a d.; sotto, P R/
Stemma coronato; ai lati, A – P Pannuti, 61 . CNI.,238. Gig.,60. g. 27,48 Incrostazioni al diritto
arg
SPL
280
354
FERDINANDO IV DI BORBONE (primo periodo: 1759-1799) – Mezza piastra da 60 grana 1792.. Busto a d. a testa nuda;
sotto, P R/ Stemma coronato; ai lati, A – P Varietà con l’orecchio del sovrano non coperto dai capelli e HIE al posto di HIER
Pannuti, 71. Gig.,84. Mont. 228 g. 13,60. RR arg
SPL
850
355
FERDINANDO IV DI BORBONE (primo periodo: 1759-1799) – Tarì 1795. Busto a d. a testa nuda con lunghi capelli fluenti.
R/ Corona reale tra due rami di alloro. Pannuti, 85. CNI., 241. Gig.,102. g. 4,59
arg
FDC
550
Conservazione eccezionale.
356
357
356
FERDINANDO IV DI BORBONE (primo periodo: 1759-1799) – Grano 1797. Busto del re a testa nuda; sotto P R/ UN ||
GRANO || CAVALLI || 12 || in ghirlanda; ai lati R – C. Sotto la data 1797. Pannuti, 118. CNI.,261. Gig., 143
g. 5,67 R
rame
SPL/FDC
380
357
FERDINANDO IV DI BORBONE (primo periodo: 1759-1799) – Da 9 cavalli 1788. Busto a testa nuda a d. R/ Torre; ai lati,
C – 9 Pannuti, 122. CNI.,155. Gig., 147 g. 4,47
rame
SPL/FDC
190
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ZECCA DI NAPOLI
358
358
FERDINANDO IV DI BORBONE (secondo periodo: 1799-1805) - Piastra 1805. Busto a d. con lunghi capelli ricci e corazzato.
R/ Stemma coronato; ai lati, L – D Pannuti, 9. Pag.,10. Gig., 71. g. 27,43 arg
FDC
950
Conservazione eccezionale.
359
359
FERDINANDO IV DI BORBONE (secondo periodo: 1799-1805) - Mezza piastra da 60 grana 1805. Busto con testa nuda a d.
R/ Stemma coronato; ai lati L – D Pannuti, 12. Pag., 13. Gig., 91a. g. 13,75 RR arg
q.FDC/FDC
3.500
Conservazione eccezionale.
360
360
GIUSEPPE NAPOLEONE (1806-1808) – Piastra da 120 grana 1808. Testa nuda a s. R/ Stemma coronato fiancheggiato da due
sirene. Pannuti, 3. Pag., 43a. Gig., 3. g. 27,62 R arg
FDC
2.400
Conservazione eccezionale.
361
361
GIOACCHINO NAPOLEONE MURAT (primo periodo: monetazione napoletana 1808-1811) – Piastra da 12 carlini 1810.
Testa nuda a s. R/ DODICI || CARLINI ||1810|| tra ramo di olivo e stelo di grano con spighe. Pannuti, 2. Pag., 46 c. Gig., 2.
g. 27,42.
R
arg
q.SPL
65
Primavera 2009
1.200
UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA
362
363
362
GIOACCHINO NAPOLEONE MURAT (secondo periodo: monetazione decimale 1811-1815) - 20 lire 1813. Testa nuda a s.
R/ Il valore tra rami di lauro e di olivo. Pannuti, 10. Pag., 56f. Gig., 9. g. 6,41
Lievissime irregolarità di conio sui bordi
oro
SPL/FDC
1.900
363
GIOACCHINO NAPOLEONE MURAT (secondo periodo: monetazione decimale 1811-1815) - 5 lire 1812. Testa nuda a d. R/
Stemma coronato. Pannuti, 12. Pag., 57. Gig.,11. Mont. 482 g. 24,88. RRRR
arg
q.SPL
8.500
Data estremamente rara. Difficile da reperire in questo stato di conservazione.
Esemplare proveniente dall’Asta Semenzato, Venezia 29-30 novembre 1980, n. 1050.
364
364
GIOACCHINO NAPOLEONE MURAT (secondo periodo: monetazione decimale 1811-1815) - Da 5 lire 1813. Testa nuda a d.
R/ Stemma coronato. Pannuti, 13. Pag.,58a. Gig.,12. Mont. 487 g. 24,99 R
arg
SPL/q.FDC
2.900
Bellissimo esemplare.
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ZECCA DI NAPOLI
365
366
365
GIOACCHINO NAPOLEONE MURAT (secondo periodo: monetazione decimale 1811-1815) - Da 1 lira 1812. Testa nuda a d.
R/ Il valore tra rami di lauro e di olivo. Pannuti, 16. Pag., 61. Gig.,15. Mont. 500. g. 5,01 RR
arg
SPL/q.FDC
1.500
366
FERDINANDO IV DI BORBONE (terzo periodo: 1815-1816) - Mezza piastra da 60 grana 1816. Busto con testa nuda a d. R/
Stemma coronato tra steli di grano. Pannuti, 6. Pag., 71a. Gig., 92. g. 13,74. RR
arg
SPL/q.FDC
2.500
Tipo di moneta difficile da reperire in questo stato di conservazione.
367
368
369
367
FERDINANDO I DI BORBONE (1816-1825) – Da 30 ducati 1818. Testa coronata a s. R/ Genio borbonico che tiene con la
mano s. uno scudo e poggia la d. su una colonna sormontata da corona . Contorno: giglio. Pannuti, 1. Pag., 78b. Gig., 1. g. 37,81
R oro
SPL
6.500
368
FERDINANDO I DI BORBONE (1816-1825) – Da 15 ducati 1818. Testa coronata a s. R/ Genio borbonico che tiene con la
mano s. uno scudo e poggia la d. su una colonna sormontata da corona. Contorno: giglio. Pannuti, 2. Pag., 79. Gig., 2. g. 18,89
R oro
SPL
2.850
369
FERDINANDO I DI BORBONE (1816-1825) – Da 3 ducati 1818. Testa coronata a s. R/ Genio borbonico che tiene con la
mano s. uno scudo e poggia la d. su una colonna sormontata da corona . Pannuti, 3. Pag., 80a . Gig., 4. g. 3,78. R oro
SPL
850
67
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UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA
370
370
FERDINANDO I DI BORBONE (1816-1825) – Piastra da 120 grana R 1817. Testa coronata a d. R/Stemma coronato con
Collari. Pannuti, 5. Pag., 82. Gig., 6. Mont. 560 g. 27,48.
arg
FDC
1.800
Esemplare di straordinaria qualità
371
372
373
371
FRANCESCO I DI BORBONE (1825-1830) - Da 30 ducati 1825. Testa nuda a d. R/ Genio borbonico che tiene con la mano s.
uno scudo e poggia la d. su una colonna sormontata da corona. Pannuti, 1. Pag., 103a. Gig., 1a. g. 37,80 RR
oro
SPL
5.900
372
FRANCESCO I DI BORBONE (1825-1830) – Da 6 ducati 1826. Testa nuda a d. R/ Genio borbonico che tiene con la mano s.
uno scudo e poggia la d. su una colonna sormontata da corona. Pannuti, 4. Pag., 106. Gig., 4. g. 7,56 RR
oro SPL/FDC
3.200
373
FRANCESCO I DI BORBONE (1825-1830) - Da 3 ducati 1826. Testa nuda a d. R/ Genio borbonico che tiene con la mano s.
uno scudo e poggia la d. su una colonna sormontata da corona. Pannuti, 5. Pag., 107. Gig., 5. g. 3,78 RRR Lievissimi graffi di
conio al diritto
oro
SPL/FDC
2.800
Moneta rarissima.
374
374
FRANCESCO I DI BORBONE (1825-1830) – Piastra da 120 grana 1825. Testa nuda a d. R/ Stemma coronato tra rami di
lauro. Pannuti, 6. Pag., 109. Gig., 6. g. 27,42
arg
SPL
550
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ZECCA DI NAPOLI
375
375
FRANCESCO I DI BORBONE (1825-1830) – Mezza piastra da 60 grana 1826. Testa nuda barbuta a d. R/ Stemma coronato.
Pannuti, 11. Pag.,115. Gig., 11. g. 13,70 RR Lievi schiacciature di conio sui bordi
arg
q.FDC
3.500
Conservazione eccezionale. Tipo molto raro e difficilmente reperibile in questo stato di conservazione.
376
377
376
FERDINANDO II DI BORBONE (1830-1859) - Da 30 ducati 1831. Testa nuda a d. R/ Genio borbonico che tiene con la mano
s. uno scudo e poggia la d. su una colonna sormontata da corona. Pannuti, 1. Pag.,130. Gig.,1. Mont. 673. g. 37,82 R
oro
SPL/q.FDC
5.200
377
FERDINANDO II DI BORBONE (1830-1859) - Da 30 ducati 1839. Testa nuda a d. R/ Genio borbonico che tiene con la mano
s. uno scudo e poggia la d. su una colonna sormontata da corona. Pannuti, 4. Pag.,133. Gig.,4. Mont. 676. g. 37,82 R oro q.FDC
5.800
Conservazione notevole.
378
378
FERDINANDO II DI BORBONE (1830-1859) - Da 30 ducati 1850. Testa nuda a d. R/ Genio borbonico che tiene con la mano
s. uno scudo e poggia la d. su una colonna sormontata da corona. Pannuti, 11. Pag., 141. Gig.,11. Mont. 684. g. 37,83 R
oro
SPL/FDC
69
Primavera 2009
5.200
UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA
379
FERDINANDO II DI BORBONE (1830-1859) – Da 15 ducati 1852. Testa nuda a d. R/ Genio borbonico che tiene con la mano
s. uno scudo e poggia la d. su una colonna sormontata da corona. P. 23. Pag., 155. G.,23. M. 699. g. 18,90 R oro SPL/q.FDC
1.900
380
FERDINANDO II DI BORBONE (1830-1859) – Da 6 ducati 1850. Testa nuda a d. R/ Genio borbonico che tiene con la mano
s. uno scudo e poggia la d. su una colonna sormontata da corona. Pannuti, 34. Pag., 167. Gig., 34. Mont. 715. g. 7,55 RR
oro
SPL/FDC
1.100
381
FERDINANDO II DI BORBONE (1830-1859) – Da 3 ducati 1854. Testa nuda a d. R/ Genio borbonico che tiene con la mano
s. uno scudo e poggia la d. su una colonna sormontata da corona. Pannuti, 52. Pag., 186. Gig.,52. g. 3,78 oro
q.FDC
650
382
383
FERDINANDO II DI BORBONE (1830-1859) – Piastra da 120 grani 1839. Testa nuda a d. R/ Stemma coronato. Pannuti,64.
Pag., 199. Gig., 64. Mont. 761. g. 27,48 R arg
SPL
280
FERDINANDO II DI BORBONE (1830-1859) – Piastra da 120 grana 1857. Testa nuda a d. R/ Stemma coronato. Pannuti, 86.
Pag., tipo 223. Gig., 88. g. 27,55
arg
SPL/FDC
110
384
385
FERDINANDO II DI BORBONE (1830-1859) – Mezza piastra da 60 grana 1838. Testa nuda a d. R/ Stemma coronato.
Pannuti, 96. Pag., 234 Gig.,98. g. 13,79
arg
q.SPL
150
385 v FERDINANDO II DI BORBONE (1830-1859) - Mezza piastra 1859. Testa nuda a d. R/ Stemma coronato. Pannuti, 113.
Pag.,251. Gig.,115.
g. 13,79
arg
SPL/q.FDC
160
379
380
381
382
383
384
70
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ZECCA DI NAPOLI
386
387
388
389
390
391
392
386
387
FERDINANDO II DI BORBONE (1830-1859) – Tarì da 20 grana 1838. Testa nuda a d. R/ Stemma coronato. Pannuti, 121.
Pag., 260. Gig., 123. Mont. 879. g. 4,60
RR
arg
SPL
180
FERDINANDO II DI BORBONE (1830-1859) – Tarì da 20 grana 1855. Testa nuda a d. R/ Stemma coronato. Pannuti, 137.
Pag., 277 Gig., 139. g. 4,61
arg
SPL/q.FDC
190
388
389
FERDINANDO II DI BORBONE (1830-1859) – Carlino da 10 grana 1855. Testa nuda a d.. R/ Stemma coronato. Pannuti,
168. Pag.,308a. Gig.,169. g. 2,29
arg
SPL/q.FDC
95
FERDINANDO II DI BORBONE (1830-1859) – Da 10 tornesi 1856. Testa nuda a d. R/ TORNESI || DIECI || Sopra, corona
reale; sotto, data 1856. Pannuti, 204. Pag., 350. Gig., 207. g. 30,72
rame
SPL
120
390
FRANCESCO II DI BORBONE (1859-1860) – Piastra da 120 grana 1859. Testa nuda a s. R/ Stemma coronato. Pannuti,1.
Pag.,481. Gig.,1.
g.,27,48
arg
SPL
150
391
392
FRANCESCO II DI BORBONE (1859-1860) – Tarì da 20 grana 1859. Testa nuda a s. R/ Stemma coronato. Pannuti,3.
Pag.,482. Gig.,3. g. 4,58.
arg
SPL
95
FRANCESCO II DI BORBONE (1859-1860) – Da 10 tornesi 1859. Testa nuda a s. R/ TORNESI || 10 || Sopra, giglio
borbonico; sotto, la data. Pannuti, 4. Pag., 483. Gig., 4 . g. 30,57.
rame
SPL
80
71
Primavera 2009
UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA
MONETE DI CASA SAVOIA
(in oro e in argento)
393
393
CARLO EMANUELE I (1580-1630) – Ducatone 1588 Torino. Busto a d. corazzato e con il collare; sotto, T M R/ Centauro
rivolto a s. che scocca una freccia; sotto la zampa anteriore sinistra alzata del cavallo, la corona di Francia rovesciata; sul posteriore
del cavallo, le stelle della costellazione del Sagittario. CNI., 150. Cud., 600b. Simonetti, 27. Biaggi, 509. g. 31,66 RRR
Consuete fratture di conio
arg
BB/SPL
9.500
Moneta rarissima.
Bellissimo esemplare con spettacolare raffigurazione del rovescio, molto ben definita e centrata.
Il Centauro o Sagittario è allusivo al personaggio di Carlo Emanuele I, nato appunto il 12 gennaio 1562 sotto il segno zodiacale del
Sagittario. Autore dei coni fu molto probabilmente Belisario Cambi detto il Bombarda, incisore di molte monete di questo sovrano.
Le lettere sotto il busto sono le sigle della zecca (Torino) e del maestro di zecca (Mario D’Alvigi di Perugia). Con la data 1588 questo tipo
di ducatone venne battuto, oltre che nella zecca di Torino, anche in quelle di Aosta e Vercelli; l’ordine di emissione di questa moneta
risale tuttavia al giugno 1587, anche se con tale data si conosce solo un pezzo di diverso tipo illustrato dal Biaggi (Otto secoli di storia
delle monete sabaude, vol.II, p.702, n.508).
La poderosa raffigurazione del rovescio, con il Centauro sabaudo che scaglia una freccia mentre calpesta la corona di Francia, sembra
voler alludere al fatto che al momento opportuno (OPPORTVNE) la reazione del Savoia e la sua supremazia sul nemico si sarebbero
chiaramente manifestate: un’altra dimostrazione di quanto la moneta veniva spesso utilizzata anche come mezzo di propaganda politica.
L’allegoria fu quasi una premonizione: nel settembre 1588 Carlo Emanuele occupò improvvisamente il marchesato di Saluzzo, su cui
vantava diritti dinastici, ma che da quarant’anni era stato occupato dalla Francia. Ne seguì un lungo conflitto che si concluse solo con la
pace di Lione del 1601, quando Enrico IV di Francia fu costretto a rinunciare alle sue pretese sul marchesato di Saluzzo in cambio di altri
territori: probabilmente però il sovrano francese non riteneva del tutto chiusa la questione con Carlo Emanuele, tant’è vero che in quello
stesso anno 1601 fece coniare una medaglia in cui il Centauro sabaudo è abbattuto dalla clava d’Ercole e il motto recita OPPORTVNIVS,
“al momento ancora più opportuno”.
394
394
CARLO EMANUELE I (1580-1630) – Ducatone 1591 Torino. Busto a d. corazzato e con il collare; sotto 1591 T R/ Stemma
Savoia inquartato e coronato; ai lati, la scritta FE RT CNI., 181v. Cud., 602c. Simonetti, 29. Biaggi, 512. g. 31,97
RR
Mancanze di metallo, di conio.
arg
BB
2.500
Bellissimo ritratto
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CASA SAVOIA
395
395
CARLO EMANUELE III Primo periodo (1730-1755) – Zecchino (primo tipo) 1744. Aquila a s. coronata, con scudo sabaudo in
petto e Collare attorno. R/ Scena dell’annunciazione; nell’esergo la data. Cud. 915b. Simonetti, 7/2. g.3,45 RR oro BB/q.SPL
1.300
Variante rara con globetto all’interno dello stemma.
396
396
CARLO EMANUELE III Secondo periodo (1755-1773) – Carlino da 5 doppie 1755. Testa a s. R/ Scudo tondo coronato con
attorno il Collare; sotto, il valore D 5 CNI., 109. Cud., 941a. Simonetti, 28. g. 47,93 RRR
oro
BB/q.SPL
22.000
Moneta rarissima.
397
397 CARLO EMANUELE III (1730-1773) Monetazione per la Sardegna – Scudo sardo 1769. Testa a s. R/ Scudo sardo coronato, con
attorno il Collare.
CNI., 279. Cud., 957b. Simonetti, 44. g. 23,21
RRR
arg
BB/q.SPL
1.500
Data rarissima.
398
398
VITTORIO AMEDEO III (1773-1796) – Mezzo carlino 1786. Testa del re a s. R/ Aquila coronata a s. con ali spiegate e scudo
in petto, stringe tra gli artigli bastone, scettro e Collare. CNI., 79. Cud., 980. Simonetti, 2. g. 22,77 RR Piccola schiacciatura
sul contorno
oro
SPL/q.FDC
Esemplare molto gradevole con fondi lucenti.
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12.000
UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA
399
399
VITTORIO EMANUELE I (1802-1821) – Mezzo scudo 1814. Testa nuda a s. R/ Stemma coronato con Collare. Pag., 16. Mont.,
3. Gig., 3 g.17,56
RR
Lievi difetti di conio sui bordi e sullo zigomo
arg
SPL
3.500
Patina di medagliere.
400
400
VITTORIO EMANUELE I (1802-1821) – Mezzo scudo 1815. Testa nuda a s. R/ Stemma coronato con Collare. Pag., 17. Mont.,
4. Gig., 4. g. 17,56 RRRR Lievi graffi di conio vicino ai bordi
arg
q.SPL
9.500
Data di estrema rarità.
Nonostante rechi la data 1815, questo mezzo scudo venne in realtà emesso nel 1816, poiché è del 5 gennaio di quell’anno l’ordinanza che
stabiliva di inserire su questa moneta il titolo di DVX IANVAE nella legenda e gli scudetti di Genova e del Piemonte sullo stemma del
rovescio. La sua battitura terminò entro il mese di agosto dello stesso 1816, data in cui venne introdotto nel regno di Sardegna il sistema
decimale e la nuova monetazione basata su di esso.
Autore dei conii delle monete di Vittorio Emanuele I, come di quelle successive a nome di Carlo Felice, fu Amedeo Lavy.
74
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CASA SAVOIA
401
401
VITTORIO EMANUELE I (1802-1821) – Da 80 lire 1821. Testa nuda a s. R/ Scudo sabaudo coronato, con il Collare attorno e
tra due rami di ulivo. Pag., 1. Mont.,16. Gig.,10. g.25,75
RRR
Lieve colpo sul ciglio
oro
SPL
29.000
Moneta rarissima.
402
403
404
405
402
VITTORIO EMANUELE I (1802-1821) – Da 20 lire 1820. Testa nuda a s. R/ Stemma sabaudo. Pag., 8. Mont., 21. Gig., 15.
g.6,44 R
oro
SPL
850
403
VITTORIO EMANUELE I (1802-1821) – Da 5 lire 1816. Testa nuda a d. R/ Stemma coronato entro Collare. Pag., 10. Mont.,
24. Gig., 17. g. 24,94
RR
arg
q.SPL
950
404
405
CARLO FELICE (1821-1831) - Da 80 lire 1829. Genova. Testa nuda a s. R/ Stemma sabaudo. Pag., 33. Mont.,15. Gig.,11.
g. 25,75 R Lievissime imperfezioni sui bordi
oro
SPL
950
CARLO FELICE (1821-1831) - Da 40 lire 1831. Torino. Testa nuda a s. R/ Stemma sabaudo. Pag., 44a. Mont., 28. Gig., 18.
g.12,85 R
oro
q.SPL
850
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Primavera 2009
UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA
406
407
408
406
407
CARLO FELICE (1821-1831) - Da 20 lire 1828. Torino. Testa nuda a s. R/ Stemma sabaudo. Pag., 56. Mont., 41. Gig., 29.
g.6,41
oro
q.SPL
170
CARLO FELICE (1821-1831) - Da 5 lire 1830. Torino. Testa nuda a d. R/ Stemma sabaudo. Pag., 79. Mont., 69. Gig.,52.
g.24,96
arg
SPL/q.FDC
550
408
CARLO ALBERTO (1831-1849) – Da 100 lire 1834. Torino. Testa nuda a s. R/ Stemma sabaudo. Pag., 139. Mont., 5. Gig., 5.
g.32,22 Lieve imperfezione sul ciglio oro
q.FDC
2.100
Conservazione eccezionale.
409
410
411
409
CARLO ALBERTO (1831-1849) – Da 50 lire 1836. Torino. Testa nuda a s. R/ Stemma sabaudo. Pag.,166. Mont., 33. Gig.,15.
g.16,09 RR
oro
q.SPL
1.950
410
CARLO ALBERTO (1831-1849) – Da 20 lire 1849. Genova. Testa nuda a s. R/ Stemma sabaudo. Pag.,208. Mont., 81. Gig.,44.
g.6,45
oro
FDC
550
411
CARLO ALBERTO (1831-1849) – Da 10 lire 1833. Torino. Testa nuda a s. R/ Stemma sabaudo. Pag., 212. Mont., 83. Gig.,47.
g.3,21 RRR
oro
q.SPL
1.850
Moneta rarissima.
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CASA SAVOIA
412
412
413
CARLO ALBERTO (1831-1849) – Da 5 lire 1833. Genova. Testa nuda a d. R/ Stemma sabaudo. Pag.,233. Mont.,109. Gig.,57.
g.24,98
Piccole incrostazioni sul ciglio
arg
q.FDC
850
Conservazione eccezionale.
413
414
415
416
CARLO ALBERTO (1831-1849) – Da 25 centesimi 1833. Torino. Testa nuda a d. R/ Stemma sabaudo. Pag.,332. Mont.,206.
Gig.,156. g.1,21
arg
SPL
250
414
VITTORIO EMANUELE II (Regno di Sardegna 1849-1861) – Da 5 lire 1854. Genova. Testa nuda a d. R/ Stemma sabaudo.
Pag., 377. Mont., 49. Gig., 37. g.24,97
R
arg
SPL
1.250
415
VITTORIO EMANUELE II (Regno di Sardegna 1849-1861) – Da 50 centesimi 1860. Milano. Testa nuda a d. R/ Stemma
sabaudo. Pag., 427. Crippa, 3/A. Mont., 102. Gig.,87. g.2,50 R
arg
q.FDC
300
416
VITTORIO EMANUELE II (Re eletto 1859-1861) - Da 5 lire 1859 Bologna. Testa nuda a d. R/ Stemma sabaudo. Pag., 432.
Mont., 106. Gig.,3. g.24,94 RRR
arg
SPL
Moneta rarissima.
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9.500
UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA
417
418
419
420
421
417
418
VITTORIO EMANUELE II (Re eletto 1859-1861) - Da 1 lira 1859. Bologna. Testa nuda a d. R/ Stemma sabaudo. Pag.,438.
Mont., 110. Gig., 9. g.4,99
R
arg
SPL/q.FDC
1.200
VITTORIO EMANUELE II (Re eletto 1859-1861) - Da 1 lira 1860. Firenze. Testa nuda a d. R/ Stemma sabaudo; in alto,
circolarmente, UNA LIRA ITALIANA e in basso, FIRENZE mano con scettro 1860 Pag., 441a. Mont., 117. Gig., 13 g.4,96
arg
q.FDC
300
419
420
VITTORIO EMANUELE II (Re eletto 1859-1861) - Da 1 lira 1860. Firenze. Testa nuda a d. R/ Stemma sabaudo; in alto,
circolarmente, UNA LIRA ITALIANA e in basso, FIRENZE mano con scettro 1860 Pag., 441a. Mont., 117. Gig.,13. g.5,02
arg
SPL/q.FDC
280
VITTORIO EMANUELE II (Re eletto 1859-1861) - Da 50 centesimi 1859. Bologna. Testa nuda a d. R/ Stemma sabaudo.
Pag.,442. Mont., 111. Gig., 14. g.2,48
R
arg
SPL/q.FDC
750
421
VITTORIO EMANUELE II (Regno d’Italia 1861-1878) – Da 100 lire 1864. Torino. Testa nuda a s. R/ Stemma sabaudo. Pag.,
451. Mont., 126. Gig., 1. g.32,16
RRR
oro
q.SPL
13.500
Moneta rarissima.
422
422
VITTORIO EMANUELE II (Regno d’Italia 1861-1878) – Da 100 lire 1872. Roma. Testa nuda a s. R/ Stemma sabaudo. Pag.,
452. Mont., 127. Gig., 2. g.32,15
RR
oro
SPL/q.FDC
17.000
78
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CASA SAVOIA
423
423
VITTORIO EMANUELE II (Regno d’Italia 1861-1878) – Da 100 lire 1878. Roma. Testa nuda a s. R/ Stemma sabaudo. Pag.,
453. Mont., 128. Gig., 3. g.32,18
RRR
oro
q.FDC
25.000
Moneta rarissima. Esemplare di conservazione straordinaria.
424
425
426
427
424
425
VITTORIO EMANUELE II (Regno d’Italia 1861-1878) - Da 20 lire 1870. Torino. Testa nuda a s. R/ Stemma sabaudo.
Pag.,465. Mont., 140. Gig.,15.
g.6,45
RR
oro
q.SPL
650
VITTORIO EMANUELE II (Regno d’Italia 1861-1878) - Da 5 lire 1865. Torino. Testa nuda a s. R/ Stemma sabaudo. Pag.,480.
Mont.,160. Gig.,30. g. 1,60 RR
oro
SPL/q.FDC
550
426
VITTORIO EMANUELE II (Regno d’Italia 1861-1878) – Da 5 lire 1861. Firenze. Testa nuda a d. R/ Stemma sabaudo
coronato e tra rami di alloro; attorno, in alto CINQUE LIRE ITALIANE e nel basso fascio messo orizzontalmente tra FIRENZE e
MARZO 1861. Pag.,481. Mont., 161 Gig., 31 g.24,85
RR Lievissimi graffi da pulizia al diritto arg
q.SPL
4.900
427
VITTORIO EMANUELE II (Regno d’Italia 1861-1878) - Da 5 lire 1877. Roma. Testa nuda a d. R/ Stemma sabaudo.
Pag.,502. Mont., 189. Gig.,52. g.24,98
arg
q.FDC
200
79
Primavera 2009
UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA
428
429
430
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432
433
428
429
430
VITTORIO EMANUELE II (Regno d’Italia 1861-1878) - Da 2 lire 1863. Napoli. Testa nuda a d. R/ Stemma sabaudo.
Pag.,506. Mont., 196. Gig.,56. g.10,10
arg
q.FDC
135
VITTORIO EMANUELE II (Regno d’Italia 1861-1878) - Da 2 lire 1863. Napoli. Testa nuda a d. R/ Stemma sabaudo.
Pag.,506. Mont., 196. Gig.,56. g.10,02
arg
q.FDC
135
VITTORIO EMANUELE II (Regno d’Italia 1861-1878) - Da 1 lira 1863. Milano. Testa nuda a d. R/ Stemma sabaudo. Pag.,
525. Crippa, 13/B. Mont., 215. Gig., 74. g.5,01
arg
q.FDC
110
431
UMBERTO I (1878-1900) – Da 100 lire 1882. Testa nuda a s. R/ Stemma sabaudo. Pag., 568. Mont., 2. Gig.,2. g.32,16 RR
oro
SPL/q.FDC
4.900
432
UMBERTO I (1878-1900) – Da 50 lire 1884. Testa nuda a s. R/ Stemma sabaudo. Pag.,572. Mont.,6. Gig.,6. g.16,09 RR
oro
SPL
3.800
433
UMBERTO I (1878-1900) – Da 20 lire 1884. Testa nuda a s. R/ Stemma sabaudo. Pag., 580. Mont.,20. Gig.,14. g.6,44 RR
oro
SPL/q.FDC
1.850
80
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CASA SAVOIA
434
435
436
437
434
435
UMBERTO I (1878-1900) – Da 5 lire 1879. Testa nuda a d. R/ Stemma. Pag., 590. Mont.,33. Gig.,24. g. 25,00 arg
q.SPL
150
UMBERTO I (1878-1900) – Da 1 lira 1887. Milano. Testa nuda a d. R/ Stemma sabaudo. Crippa,1. Pag.,604. Mont.,49.
Gig.,38. g.4,98
arg
BB/q.SPL
15
436
UMBERTO I (Monetazione per la colonia eritrea: 1890-1896 ) – Tallero da 5 lire 1891. Pag.,630. Mont.,80. Gig.,1 g.28,05
R
arg
SPL/q.FDC
1.450
437
VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) - Da 100 lire 1905. Aquila sabauda. Testa nuda a s. R/ Aquila araldica spiegata e
coronata con lo stemma sabaudo sul petto. Pag.,639. Mont.,3. Gig.,2 g.32,19
RR
oro
SPL/q.FDC
81
Primavera 2009
11.000
UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA
438
439
440
441
442
438
VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 100 lire 1912. Aratrice. Testa nuda a s. R/ Allegoria dell’Italia agricola.
Pag.,641. Mont., 7. Gig.,4 g.32,23
RR
oro
SPL
5.500
439
VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 100 lire 1923. Fascio. Testa nuda a s. R/ Fascio littorio con scure a d.. Pag.,644.
Mont.,12. Gig.,7. g. 32,19
R
oro
q.SPL
1.700
440
VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 100 lire 1925. Vetta d’Italia. Testa nuda a s.; sotto, ramo di quercia passante
nella corona ferrea. R/ Figura maschile nuda a s. stringe nelle mani la bandiera sabauda e Vittoriosa alata e poggia il ginocchio
destro su roccia. Pag., 645. Mont., 17. Gig., 8 g.32,19 RR
oro
q.SPL
4.500
441
442
VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 100 lire 1931/IX. Italia su prora. Testa nuda a s. R/ L’Italia a s. su prora di
nave. Pag., 646. Mont.,20. Gig.,9. g.8,78
oro
q.FDC
500
VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 100 lire 1933/XI. Italia su prora. Testa nuda a s. R/ L’Italia a s. su prora di
nave. Pag., 649. Mont.,23. Gig.,12. g.8,77
R
oro
FDC
850
82
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CASA SAVOIA
443
443
VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 100-50 lire 1936/XIV. Impero. Testa del re. R/ Raffigurazioni allegoriche.
Pag., 650-661. Mont.,25-42. Gig., 13-24
g. 8,79-4,39
RRR
oro
q.FDC
19.000
Monete rarissime.
444
444
VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 100 lire 1937/XVI. Littore. Testa nuda a d. R/ Littore. Pag.,651. Mont.,27.
Gig.,14. g. 5,19
RRR
oro
SPL/q.FDC
29.000
Moneta rarissima.
445
445
VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 50 lire 1912. Aratrice. Testa nuda a s. R/ Allegoria dell’Italia agricola. Pag.,
653. Mont., 30. Gig.,16. g.16,11
R
oro
SPL
83
Primavera 2009
1.950
UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA
446
447
446 VVITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 50 lire 1911. Cinquantenario. Testa nuda a s. R/ Allegorie dell’Italia e di
Roma; sullo sfondo, nave da guerra. Pag.,656. Mont.,34. Gig.,19. g. 16,10
R
oro
SPL
1.350
VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 50 lire 1931/IX. Littore. Testa nuda a s. R/ Littore a d. Pag., 657. Mont.,37.
Gig.,20. g.4,40
oro
q.FDC
300
447
448
448
VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 20 lire 1902. Aquila sabauda. Ancoretta. Testa nuda a s. R/ Aquila sabauda
coronata. Pag., 662a. Mont., 43. Gig.,25a. g.6,44
RRRR
oro
SPL/q.FDC
29.000
Moneta di estrema rarità.
Di questa varietà del 20 lire con la data 1902 e il contrassegno dell’ancoretta al diritto ne vennero battuti soltanto 115 esemplari; per la
sua coniazione fu utilizzato l’oro estratto dalle miniere della colonia eritrea.
449
450
451
449
VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 20 lire 1903. Aquila. Testa a s. R/ Aquila araldica spiegata e coronata con lo
scudo sabaudo sul petto. Pag., 663. Mont.,45. Gig.,26. g.6,45
RR
oro
SPL
1.650
450
VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 20 lire 1912. Aratrice. Testa nuda a s. R/ Allegoria dell’Italia agricola. Pag.,
667. Mont., 51. Gig.,31. g. 6,44 R
oro
SPL/q.FDC
1.450
451
VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 20 lire 1923. Fascio. Testa nuda a s. R/ Fascio littorio con scure a d.. Pag.,670.
Mont.,55. Gig., 34. g.6,45
oro
SPL/q.FDC
1.100
84
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CASA SAVOIA
452
452
VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 20 lire 1927/V. Littore. Testa nuda a d. R/ Littore con fascio che saluta
RRR
arg
q.FDC
romanamente l’Italia seduta; nel campo sulla s. A.V. Pag., 671. Mont., 64. Gig.,35. g.14,99
9.000
Moneta rarissima, emessa in un centinaio di esemplari.
453
454
455
456
453
454
VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 20 lire 1927/VI. Littore. Testa nuda a d. R/ Littore con fascio che saluta
romanamente l’Italia seduta. Pag., 672. Mont., 65. Gig.,36.
g.14,89
arg
q.FDC
550
VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 20 lire 1928. Elmetto. Semibusto in uniforme con testa elmata a s. R/ Fascio
littorio. Pag.,680. Mont.,76. Gig.,44. g.19,99
arg
SPL
600
455
VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 20 lire 1936/XIV. Impero. Testa nuda a s. R/ L’Italia su quadriga a d.
Pag.,681. Mont.,78. Gig.,45. g.19,98 R
arg
SPL/q.FDC
1.950
456
VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 10 lire 1912. Aratrice. Testa nuda a s. R/ Allegoria dell’Italia agricola.
Pag.,688. Mont.,58. Gig., 52.
g.3,22
RRR
oro
FDC
5.900
Moneta rarissima.
85
Primavera 2009
UNA BELLISSIMA SELEZIONE DI MONETE DI MILANO, NAPOLI E CASA SAVOIA
457
457
VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 5 lire 1901. Testa a d. R/ Aquila sabauda coronata. Pag., 706. Mont.,108.
Gig., 70. g. 24,93
RRRR
Lieve imperfezione di conio sul ciglio del rovescio.
arg
SPL/FDC
45.000
Moneta di estrema rarità. Leggera patina e fondi speculari.
E’ questa la prima moneta con l’effigie del nuovo sovrano, Vittorio Emanuele III, salito al trono il 29 luglio 1900. I disegni e l’esecuzione
dei conii furono affidati all’incisore-capo della zecca di Roma,Filippo Speranza, già autore delle monete di Umberto I; tuttavia Vittorio
Emanuele III, appassionato cultore e collezionista di numismatica, volle intervenire personalmente nella scelta del soggetto da inserire
sulle sue monete, preferendo la raffigurazione dell’aquila ad ali spiegate alla tradizionale croce sabauda presente sulle monete dei suoi
predecessori. I conii di questo 5 lire servirono poi per ricavare quelli delle monete di diametro inferiore.
Ai primi di marzo 1901 furono preparati dieci pezzi-campione, che vennero consegnati al re e alla regina, oltre che al ministro, al
sottosegretario e ad altri importanti funzionari della Direzione Generale del Ministero del Tesoro: con l’approvazione dell’11 marzo
venne data disposizione al direttore della zecca di procedere alla battitura della moneta.
L’emissione del 5 lire datato 1901 ebbe tuttavia vita molto breve, come peraltro leggiamo anche nel Corpus Nummorum Italicorum (vol.I,
Roma 1910, p.488):” Di questo scudo si coniarono alcuni esemplari, ma non si poté fare una coniazione regolare in causa degli obblighi
della Convenzione Internazionale”. Infatti fin dal 1878, per le nazioni facenti parte dell’Unione Monetaria Latina, tra cui vi era l’Italia, si
era deciso di sospendere fino a nuovo ordine la battitura di monete da 5 lire o di analogo valore in argento, allo scopo di proteggere la
moneta d’oro dalle conseguenze del ribasso del prezzo dell’argento. Tuttavia nel 1898 la Francia aveva ignorato tale disposizione e aveva
emesso il 5 franchi con i conii del Roty: in quell’occasione l’Italia si era però opposta, obbligando la Francia al ritiro della sua nuova
moneta. Pertanto nel 1901, all’uscita di questo pezzo, fu la Francia ad avanzare le sue rimostranze: già nel mese di luglio l’Italia fu
costretta a ritirare i pezzi da 5 lire emessi e solo un centinaio di essi fu salvato dalla fusione.
458
458
VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 5 lire 1911.Cinquantenario. Testa nuda a s. R/ Figure allegoriche dell’Italia e
di Roma; sullo sfondo, una nave da guerra. Pag.,707. Mont.,110. Gig.,71.
g.24,93 R
arg
SPL
1.200
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CASA SAVOIA
459
460
461
462
463
464
465
459
VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 5 lire 1914. Quadriga. Testa nuda a d. R/ L’Italia stante su quadriga a s.
Pag., 708. Gig.,72. Mont.,114. g. 25,01
RR
arg
SPL
7.500
460
461
VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 2 lire 1914. Quadriga briosa. Semibusto in uniforme a testa nuda a d. R/
L’Italia stante su quadriga veloce e briosa a s. Pag.,737. Mont.,154. Gig., 101. g.9,96
arg
SPL/q.FDC
40
VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 1 lira 1917. Quadriga briosa. Semibusto in uniforme a testa nuda a d. R/
L’Italia stante su quadriga veloce e briosa a s. Pag.,775. Mont.,202. Gig., 139. g.4,99
arg
q.FDC
60
462
463
VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 20 centesimi 1918. Scudo sabaudo coronato tra rami di alloro e di quercia. R/
Esagono circondato da corona di alloro; nel campo, in tre righe, valore e data. Contorno liscio. Pag.,850. Mont.,298. Gig.,214.
g.3,90
ni
SPL/q.FDC
45
VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) – Da 20 centesimi 1919. Tipo simile al precedente. Contorno liscio. Pag.,851.
Mont.,300. Gig.,215. g.3,93
ni
SPL
35
464
465
VITTORIO EMANUELE III (1900-1946). Monetazione per la colonia eritrea - Tallero d’Italia 1918. Busto muliebre a d., con
testa diademata e manto di ermellino. R/ Aquila sabauda coronata. Pag., 956. Mont.,434. Gig.,1. g.28,02 R
arg
SPL
280
VITTORIO EMANUELE III (1900-1946). Monetazione per la Somalia italiana – Mezza rupia 1910. Busto del re a d. R/ Nel
campo, in due righe, MEZZA RUPIA con sopra corona e sotto legenda in arabo. Pag.,966. Mont.,449. Gig.,9. g.5,80 R arg q.FDC
280
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Primavera 2009
MONETE ESTERE
MONETE ESTERE
(in argento)
466
466 AUSTRIA. LEOPOLDO I (1657-1705) - Tallero 1632 (Hall). Busto corazzato a d. R/ Stemma. Dav.,3338. g.28,36. arg
BB
180
467
468
467 AUSTRIA. LEOPOLDO I (1657-1705) - Tallero 1695 (Hall). Busto laureato e corazzato a d. R/ Stemma coronato. Dav., 3245.
g.28,48.
arg
q.SPL
150
468 AUSTRIA. GIOVANNI ERNESTO VON THUN HOHENSTEIN (1687-1709) - Tallero 1706. Mezza figura della Madonna, di
fronte, col Bambino, sopra stemma. R/ S. Rudberto in piedi. Dav. 1234. g. 29,16.
arg
BB/q.SPL
150
469
469 AUSTRIA. CARLO III DI LORENA (1697-1711) - Tallero 1705 (Olmutz). Busto a d. R/ Stemma. Dav. 1209. g. 28,53. arg q.SPL
200
470
471
AUSTRIA. FRANCESCO GIUSEPPE (1848-1916) – Tallero 1868 (Vienna). Aquila bicipite coronata. R/ Figura femminile
vicino ad un albero. Dav. 28. g. 16,78
arg
SPL
110
GERMANIA. BRUNO II, GUGLIELMO I, GIOVANNI GIORGIO IV E VOLRAT VI. (1605-1615) - Frazione di tallero 1610
(Mansfeld). Stemma ornato da due cimieri. R/ S. Giorgio a cavallo a d. trafigge il drago. Dav. 6919. g. 7,00. arg
BB
80
470
471
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MONETE ESTERE
472
473
472 GERMANIA. GUGLIELMO (1831-1884) – Tallero 1860 (Francoforte). Aquila bicipite coronata. R/ Busto femminile a d. Dav.
649. g. 18,78
arg
SPL
473 ISLANDA. REPUBBLICA – Da 10 corone 1930. Dav. 130. g. 34,97
474
474
SVIZZERA. TIRI FEDERALI – Da 5 franchi 1879 (Basilea). Dav. 388. g. 25,05
arg
arg
SPL
SPL/FDC
90
180
100
MEDAGLIE
(in argento)
475
475
NAPOLEONE I (1804-1814) - MATRIMONIO DI NAPOLEONE CON MARIA LUIGIA D'AUSTRIA - Medaglia in argento
1810. Nel centro teste affrontate dei due sovrani. In basso due fronde di palma e di rose legate da un nastro. R/ Nel campo la città
di Vienna, turrita e seduta, tiene nella sinistra lo scettro con l'aquila bicipite, e con la destra scrive sopra uno scudo tenuto da
Amore. Davanti a lei un vaso di rose e sui due fianchi due torce accese e ornate di nastri. Bramsen, 942. Coll. Essling, 1279.
(Ø mm. 49) R
SPL/FDC
Opera di Hamisch - Zeichner.
Il 14 dicembre 1809 Napoleone annunciò di voler sciogliere, nell’interesse dello Stato, il suo matrimonio con Giuseppina Beauharnais,
avendo perso ogni speranza di poter avere da lei un figlio. Subito dopo l’annullamento ufficiale del matrimonio, Napoleone iniziò trattative
diplomatiche, tese alla scelta di una nuova imperatrice: fallito il tentativo di accordo matrimoniale con Anna, sorella dello zar russo
Alessandro, Napoleone riuscì a concludere la trattativa con l’imperatore d’Austria Francesco I d’Asburgo-Lorena, da cui ottenne in moglie
la giovane figlia Maria Luigia. Le nozze furono celebrate a Parigi il 1° aprile 1810.
89
Primavera 2009
650
BIBLIOGRAFIA
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Ratto
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