Concezioni etiche e paideutiche della musica Carattere compulsivo della risposta umana al potere della musica nel mito Effetto come incanto comune alla musica e alla parola Effetto medico-magico della musica I meravigliosi effetti della musica Oblio Terrore Incanto Orfeo, figlio di Apollo e Calliope o Melpomene e Tersicore, o di Eagro e una Musa, Argonauta, canto accompagnato da strumenti a corde , effetti su esseri animati e pietre, testa che continua a cantare dopo la morte Arte come dono divino e minaccia Odissea VIII, 45 e 62-64 (Alcinoo re dei feaci convoca il cantore Demodoco) Odissea, VIII, 45 sgg. chiamate il cantore divino, Demodoco: a lui un dio elargì il canto Per allietare, come l’animo induce a cantare Odissea, VIII 62-64 Venne l’araldo, guidando il valente cantore. Molto la Musa lo amò, e gli diede il bene e il male: gli tolse gli occhi, ma il dolce canto gli diede” Odissea, VIII, 367-9 Questi fatti il cantore famoso cantava: e Odisseo nell’animo suo gioiva ascoltando e gioivano gli altri Feaci dai lunghi remi, navigatori famosi Odissea, XI, 333-335 Disse così: immobili erano tutti, in silenzio; Da incantesimo erano presi nella sala ombrosa Odissea IX, 211 sgg. Potente Alcinoo, insigne tra tutti i popoli, Certo è bello ascoltare un cantore Così come è questo, simile per la voce agli dei. Perché penso che non v’è godimento più bello, Di quando la gioia pervade tutta la gente, I convitati ascoltano nella sala il cantore Seduti con ordine, le tavole accanto son piene Di pani e di carni, dal cratere attinge vino Il coppiere, lo porta e nelle coppe lo versa: Questa mi sembra nell’animo una cosa bellissima Incanto-attrazione Arione esercita il suo fascino sui delfini Attrazione fatale delle sirene Anfione mette in ordine le pietre per costruire la città di Tebe grazie alla musica e sarà ucciso da Apollo Lino inventore della citarodia, maestro di Orfeo e Eracle e da questi ucciso secondo Eliano Tamiri Attrazione Arione richiama i delfini, canto accompagnato da strumenti a corde Anfione, figlio di Zeus e Antiope o di Iaso re d’Orcomene-Beozia La fine di Tamiri in Iliade, III là dove le muse fattesi avanti al tracio Tamiri tolsero il canto/ mentre veniva da Ecalia, da Eurito Ecaleo, /e si fidava orgoglioso di vincere, anche se esse, le Muse cantassero/figlie di Zeus egioco/Ma esse adirate lo resero cieco e il canto/divino gli tolsero, fecero sì che scordasse la cetra Calma Achille figlio di Teti e Peleo Allievo di Chirone, maestro di Farmaka, arco e strumento a corde Acquieta la sua ira, cantando alla lira Iliade III, 46-5 Ettore rimprovera Paride, dicendogli che a nulla gli sarebbe servito il dono di imparare a suonare la kitharis al pari della bellezza, nel momento estremo della caduta nella polvere Iliade IX, 186-191 …e lo trovarono intento a godere la cetra armoniosa bella, ben lavorata, e la traversa in alto era d’argento, predata a lui nel saccheggio quando abbatté la città di Eetione: rallegrava con questa il suo cuore e cantava gesta d’eroi. Patroclo, solo con lui, gli sedeva in silenzio davanti in attesa dell’Eacide che terminasse il suo canto. Trance Dioniso, figlio di Zeus e Semele a sua volta figlia di Cadmo e Harmonia Platone, Fedro mania indotta dalle umane debolezze mania indotta da un divino straniarsi dalle normali regole di condotta Le quattro forme di mania mantica ispirata da Apollo (trance divinatoria) telestica (rituale) ispirata da Dioniso (trance di possessione) poetica ispirata dalla Muse erotica ispirata da eros e Afrodite Le fasi della mania telestica in Fedro delle persone sono colpite da malattie e da prove che sono la conseguenza di certe offese da essa le libera la trance divinatoria tramite il ricorso agli dei in virtù della qual cosa purificazione e riti gli restituiscono la salute colui che è messo in trance in modo corretto è sollevato dai suoi mali Effetti medico-magici della musica Pratiche orgiastiche dei culti asiatici (Tracia e Frigia) e potere terapeutico incantatorio. Aulos versus lira e voce, composizione di seduzione e conoscenza Terapia e catarsi allopatica o omeopatica Corrispondenza tra tipologie musicali e disposizioni d’animo Musica come elemento costitutivo dei rituali commemorativi, celebrazioni di eroi e di importanti eventi storici; attraverso l’efficacia integrata di parola, danza e melodia i partecipanti imparano a emulare particolari virtù e caratteri musicali Dalle testimonianze apprendiamo che la musica era affare di filosofi e di politici, tanto grande era considerato l’effetto che essa aveva sul comportamento: si trattava di un fatto di ordine pubblico, e quindi di disciplina della comunità, che andava da una parte spiegato da un punto di vista filosofico-scientifico (ovvero psicologico in senso lato) e dall’altro andava disciplinato per ragioni di controllo sociale (Rossi, p. 61) Episodio dell’ubriaco di Tauromenio eccitato da una melodia frigia per aulo e placato da una melodia dorica di tipo spondaico Elementi che concorrono alla determinazione degli effetti: assetto melodico-intervallare (harmonia) Ritmo (rhythmos) Tempo musicale (agoge) Strumento utilizzato (aulo o lira) Platone, Repubblica, III 376 e 2-4 Sul rapporto tra il fisico e lo psichico Quale sarà l’educazione? Non è forse difficile trovarne una migliore di quella trovata da gran tempo? Essa è, in certo modo, per i corpi ginnastica, musica, invece, per l’anima Melos (canto) e logos (discorso) Canto formato da logos, armonia, ritmo Importanza dei criteri di appropriatezza del carattere del logos Armonia e ritmo devono adeguarsi al logos e non viceversa (o inni signori della cetra, incipit della seconda Olimpica di Pindaro) Potenzialità psicagogiche delle harmoniai greche Intonazioni scalari definite con denominazioni etnico-geografiche, connesse ad uno “stile” o “dialetto musicale” caratterizzate da componenti ritmiche, melodiche e di intonazione Elementi che concorrono alla determinazione degli effetti: assetto melodico-intervallare, ritmo e tempo musicale Eleonora Rocconi. Valenze etic-psicagogiche delle harmoniai greche, In Storia dei concetti musicali. Armonia, tempo, a cura di G. Borio e C. Gentili, Carocci, Roma 2007, pp. 45-56